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Comunità Montana “Vallo di Diano” “Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale” CUP: D35I08000070006 POR FESR Campania 2007/2013 Obiettivo Operativo 5.1 E-Government e E-Inclusion PIANO DI COMUNICAZIONE (convegni, workshop, fiere, manifestazioni, pubblicazioni,ufficio stampa, progetto grafico, totem informativi, portale web, partecipazione a convegni di settore, viaggi di lavoro) Informazioni sul documento 1

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Comunità Montana “Vallo di Diano”

“Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale”

CUP: D35I08000070006

POR FESR Campania 2007/2013

Obiettivo Operativo 5.1

E-Government e E-Inclusion

PIANO DI COMUNICAZIONE

(convegni, workshop, fiere, manifestazioni, pubblicazioni,ufficio stampa, progetto grafico, totem informativi, portale web, partecipazione a convegni di settore, viaggi di lavoro)

Informazioni sul documento

Titolo de documento:

PIANO DI COMUNICAZIONE

Codice del documento:

AIRT_GL_AZ_ PIANO DI COMUNICAZIONE Vers. 12.doc

Autori del Documento:

Ing. Alessandra Zambrano, arch. Patrizia De Cillis

Versione:

12.0

Status: BOZZA

Soggetto ad approvazione del RUP

Data consegna:

28/12/2012

PIANO DI COMUNICAZIONE

Premessa

Di seguito si riporta il piano di comunicazione, corredato da schede con specifiche tecniche e schede di monitoraggio, che verrà allegato al bando di gara per la comunicazione e divulgazione dei risultati del progetto AIRT “Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale” CUP: D35I08000070006 POR FESR Campania 2007/2013 Obiettivo Operativo 5.1. Tale azione trasversale contenuta nel disciplinare tecnico del progetto comprende l’organizzazione e la realizzazione di: convegni, seminari, incontri ristretti preso gli enti, partecipazione a fiere, manifestazioni, pubblicazioni, ufficio stampa, progetto grafico, portale web, partecipazione a convegni di settore, viaggi di lavoro, incontri di sensibilizzazione nelle scuole.

Gli obiettivi del Piano di Comunicazione è di innescare azioni che portino ad un sistema integrato sovra comunale di sviluppo, nel quale confluiscono con un’unica regia, gli altri strumenti di sviluppo locale, che individuano, tra l’altro, nuovi assetti territoriali comprensoriali, come già previsto nel Piano di Comunicazione del Progetto Integrato “Certosa di Padula”. Gli studi precedenti nel PI Certosa avevano evidenziato una serie di criticità:

· Scarsa condivisione dei ruoli, delle azioni e dei contenuti della comunicazione: tante sorgenti ma poca integrazione;

· Assenza di strategia: azioni comunicative spontanee;

· Immagine della PI frammentata sul territorio;

· Eccessiva comunicazione funzionale e scarsa comunicazione simbolica;

· Rischio di un calo di attenzione da parte dei soggetti coinvolti pubblici e privati nella fase di attuazione;

· Utilizzazione di strumenti ripetitivi della comunicazione. Scarsa utilizzazione di strumenti bidirezionali;

· Presenza sulla stampa altalenante e spesso legata a occasioni di finanziamento che sottendono l’assenza di un rapporto stabile con i media;

· Assenza di una regia che detti i tempi della comunicazione e alimenti gli interessi nel Progetto;

· Scarso coinvolgimento della Comunità Locale nei pareri decisionali, con conseguente divario tra Istituzioni e territorio;

· Necessità di raccordare gli interventi pubblici e privati ancora slegati tra loro;

· Scarsa comunicazione interistituzionale con altri interventi di sviluppo locale.

Alla luce di questi punti deboli, il piano di comunicazione del progetto Integrato Certosa di Padula delineava un nuovo percorso, che il presente progetto condivide ed intende attuare. Esso era basato sui seguenti aspetti:

· Ricerca dell’identità territoriale;

· La condivisione delle rete e dei contenuti da valorizzare nel territorio, affiancando agli aspetti tradizionalmente turistici, nuovi aspetti caratterizzanti il territorio, legati all’industria, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica;

· La realizzazione di strumenti e linee guida per fare rete;

· La partecipazione della comunità locale;

· La pianificazione di una strategia d’immagine;

· La rimodulazione della struttura organizzativa della comunicazione.

Lo scopo è quello di realizzare e condividere un sistema a rete, la rete del Vallo di Diano. Quanto esposto di seguito nel presente piano di comunicazione attua le linee guida indicate nel PI Certosa di Padula, riportate in dettaglio nella pubblicazione “Piano di Comunicazione del Progetto Integrato “Certosa di Padula” Analisi dei primi anni della concertazione. Primo volume e nel Piano di Comunicazione del Progetto Integrato “Certosa di Padula” proposta operativa: la rete del Vallo di Diano, Progetto Cofinanziato dall’unione Europea P.O.R. Campania 200-2006 P.I. G.A.C. “Certosa di Padula: per un sistema culturale – turistico del Vallo di Diano” asse II – misura 2.3, azione d) progetto “Sviluppo Sostenibile nella filiera Turistico Culturale” Cod. Intervento F CMV OOOOO2 A.

Indice

Premessa2

1.Piano di comunicazione4

1.1Riferimenti normativi5

2.INTRODUZIONE14

3.ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE17

3.1 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE - PROGETTO17

3.2 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE - ATTUAZIONE20

3.3 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE –ATTUAZIONE -OFFERTA TECNICA DI TERRITORIO Spa29

4.STRATEGIA ATTUATIVA33

4.1Destinatari dell’attività di comunicazione33

4.2Gli obiettivi stategici36

4.3Tipologia delle risorse economiche37

4.4Costo complessivo38

4.5Soggetto attuatore38

5.SCELTA DEGLI STRUMENTI E DEI MEDIA DA UTILIZZARE38

6.MONITORAGGIO DELLE AZIONI E DEI PRODOTTI89

1. Piano di comunicazione

Il piano di comunicazione rappresenta lo strumento di gestione delle informazioni: è costituito da uno schema flessibile, basato sui principi di trasparenza, pubblicità e semplificazione, capace di controllare le diverse risorse che in esso confluiscono: economiche, umane, ecc..

Nella fase di realizzazione di un progetto si colloca dopo le decisioni/approvazioni e prima delle valutazioni. E’ il momento in cui l’ente promotore del progetto dialoga con le altre amministrazioni e con il cittadino, ed è per questo che le strategie da mettere in campo devono dare un senso compiuto alla informazione utilizzando linguaggi e procedure di accesso semplificate, cercando di coinvolgere tutti gli ipotetici beneficiari delle azioni dell’intervento.

1.1 Riferimenti normativi

A partire dagli anni ’90 la comunicazione diviene un compito amministrativo in grado di realizzare gli scopi dell’ente e tutelare i diritti dei cittadini. La legge 142/1990, all’art. 7, Azione popolare, diritti d'accesso e di informazione dei cittadini, assegnava a norme e regolamenti l’emissione di disposizioni idonee ad assicurare “il diritto dei cittadini” ad accedere alle informazioni in possesso dell’amministrazione locale. Si apriva una finestra, un punto di affaccio per i cittadini in grado di garantire i principi di trasparenza, pubblicità e semplificazione, prevedendo l’inserimento di strumenti atti a garantire la conoscenza e la partecipazione all’operato amministrativo.

Successivamente, la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11.10.1994 ha ulteriormente chiarito cosa si intende per comunicazione pubblica e ha definito i principi per l'istituzione e il funzionamento degli URP, attribuendo loro anche compiti specifici in relazione all'informazione ai cittadini sulle modalità di erogazione dei servizi, alla rilevanza sistematica dei bisogni e del livello di soddisfazioni dell' utenza, all' impulso all' innovazioni delle procedure e dell' organizzazione correlate alla fruizione dei servizi.

La legge 7.6.2000 n. 150 "Disciplina delle attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni" definisce ulteriormente i compiti delle amministrazioni pubbliche per l’affermazione del diritto dei cittadini ad un’efficace comunicazione.

Una tappa importante nel percorso della comunicazione è rappresentata dalla Direttiva 24 marzo 2004 del Ministro della Funzione Pubblica "Direttiva sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini" che promuove la nascita di metodi di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti dei servizi pubblici. Tali indagini servono ad ascoltare i bisogni che il cittadino esprime, a migliorare la capacità e gli strumenti di comunicazione dell’ente.

Uno degli strumenti maggiormente diffusi per misurare il grado di qualità percepita da parte dei destinatari di un servizio/prodotto, è "l’indagine di customer satisfaction". Attraverso la customer satisfaction le amministrazioni compiono una sorta di “autovalutazione” del servizio/prodotto offerto, un modo per misurare il proprio operato e per adeguare progressivamente i servizi ai bisogni dei cittadini, soprattutto in termini di accesso e di fruibilità.

Nel seguente schema si riportano sinteticamente i riferimenti normativi dell’attività di comunicazione inerente la pubblica amministrazione.

Direttive del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, 18 novembre 2005 Linee guida per la Pubblica Amministrazione digitale

Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica, ottobre 2005 Direttiva sulla semplificazione del linguaggio della Pubblica Amministrazione

Direttiva 2005/35 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 Relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali

Direttiva dei Ministri per l'Innovazione e le Tecnologie e della Funzione Pubblica del 27 luglio 2005 Direttiva per la qualità dei servizi on line e la misurazione della soddisfazione degli utenti

Decreto del Ministro dell'Innovazione e le Tecnologie 8 luglio 2005 Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilita' agli strumenti informatici

Decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82 Codice dell'Amministrazione Digitale

D.P.R. 1 Marzo 2005 , n. 75 Regolamento di attuazione della legge 9 gennaio 2004, n. 4, per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 42 Istituzione del sistema pubblico di connettività e della rete internazionale della Pubblica Amministrazione, a norma dell'articolo 10, della legge 29 luglio 2003, n. 229

Legge 11 Febbraio 2005 , n. 15 Modifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull'azione amministrativa

D.P.R. 11 Febbraio 2005 , n. 68 Regolamento recante disposizioni per l'utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell'articolo 27 della legge 16 gennaio 2003, n. 3

Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 9 febbraio 2005 Misure finalizzate all'attuazione nelle pubbliche amministrazioni delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante Codice in materia di protezione dei dati personali, con particolare riguardo alla gestione delle risorse umane

Direttiva del Ministro dell'Innovazione e Tecnologie del 4 gennaio 2005 Linee guida in materia di digitalizzazione dell'Amministrazione

Direttiva dei Ministri della Funzione Pubblica e dell'Innovazione e Tecnologie del 6 agosto 2004 Direttiva in materia di progetti formativi in modalità e-learning nelle pubbliche amministrazioni

Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica del 24 marzo 2004 Direttiva sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini

L Legge 9 gennaio 2004, n. 4 Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Direttiva dei Ministri dell'Innovazione e della Funzione Pubblica del 27 novembre 2003 Direttiva per l'impiego della posta elettronica nelle pubbliche amministrazioni

Decreto del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie del 14 ottobre 2003 Approvazione delle linee guida per l'adozione del protocollo informatico e per il trattamento informatico dei procedimenti amministrativi

D.P.R. 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali

D.P.R. 7 aprile 2003, n. 137 Regolamento recante disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma dell'articolo 13 del D.Lgs 23 gennaio 2002, n. 10

Direttiva P.C.M. 30 maggio 2002 Conoscenza e l'uso del dominio internet ".gov.it" e l'efficace interazione del portale nazionale "italia.gov.it" con le pubbliche amministrazioni e le loro diramazioni territoriali

Decreto del Ministro della Funzione Pubblica 8 maggio 2002 Istituzione della Commissione per la valutazione delle attività di formazione, prevista dalla Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica 7 febbraio 2002

Direttiva P.C.M. 7 febbraio 2002 Attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni

Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica 13 dicembre 2001 Formazione e valorizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni

Decreto P.C.M. 31 ottobre 2001 Istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, di una struttura di missione, ai sensi dell'art. 7, comma 4, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303

L Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione

D.P.R. 21 settembre 2001, n. 422 Regolamento recante norme per l'individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e di comunicazione e disciplina degli interventi formativi

D.P.R. 21 settembre 2001, n. 403 Regolamento sui criteri per l'individuazione dei soggetti professionali esterni da invitare alle procedure di selezione per realizzare comunicazioni istituzionali a carattere pubblicitario

Circolare 13 marzo 2001, n. 3 Linee guida per l'organizzazione, l'usabilità e l'accessibilità dei siti web delle pubbliche amministrazioni

Legge 7 marzo 2001, n. 62 Nuove norme sull'editoria e sui prodotti editoriali e modifiche alla legge 5 agosto 1981, n. 416

D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 Testo unico delle disposizioni di legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa

Direttiva P.C.M. 27 settembre 2000 Direttiva sul programma delle iniziative di informazione e comunicazione istituzionale delle amministrazioni dello Stato

Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali

Legge 7 giugno 2000, n. 150 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni

L Legge 3 agosto 1999, n. 265 Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento, nonchè modifiche alla legge 8 giugno 1990, n. 142

Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 135 Disposizioni integrative della Legge 31 dicembre 1996, n. 676, sul trattamento dei dati sensibili da parte dei soggetti pubblici

L Legge 8 marzo 1999, n. 50 Delegificazione e testi unici di norme concernenti procedimenti amministrativi - legge di semplificazione 1998

Decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 403 Regolamento di attuazione degli articoli 1, 2 e 3 della Legge 15 maggio 1997, n. 127, in materia di semplificazione delle certificazioni amministrative

L Legge 30 luglio 1998, n. 281 Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti

L Legge 16 giugno 1998, n. 191 Modifiche ed integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n. 59, e 15 maggio 1997, n. 127, nonche' norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni. Disposizioni in materia di edilizia scolastica

Decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 513 Regolamento recante criteri e modalità per la formazione, l'archiviazione e la trasmissione di documenti con strumenti informatici e telematici, a norma dell'articolo 15, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n.59.

Legge 15 maggio 1997, n. 127 Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo

L Legge 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa

L Legge 31 dicembre 1996, n. 676 Delega al Governo in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali

Legge 31 dicembre 1996, n. 675 Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali

L Legge 11 luglio 1995, n.273 Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni

Direttiva P.C.M. 11 ottobre 1994 Direttiva sui principi per l'istituzione ed il funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico

D Direttiva 27 gennaio 1994 Princìpi sull'erogazione dei servizi pubblici (capo II, n. 4 Rapporti con gli utenti), emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Cir

Ci Circolare del Ministro della Funzione Pubblica 27 aprile 1993, n. 17/93 Art. 12 del Decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. Istituzione dell'Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e disciplina delle attività di comunicazione di pubblica utilità

Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 Razionalizzazione dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell'articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421

L Legge 7 agosto 1990, n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi

Legge 8 giugno 1990, n. 142 Ordinamento delle autonomie locali. art. 7, Azione popolare, diritti d'accesso e di informazione dei cittadini, che demandava a norme regolamentari l’emanazione di disposizioni atte ad assicurare il diritto dei cittadini ad accedere alle informazioni in possesso dell’amministrazione locale.

In ottemperanza a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 1083/2006 e s.m.i. e dal Reg. (CE) 1828/2006 e s.m.i., tutti i soggetti che intervengono nella fase di attuazione di un’operazione cofinanziata dal POR Campania FSE 2007-2013, ciascuno per la propria competenza e ruolo, sono tenuti al rispetto degli adempimenti in materia di informazione e pubblicità, previsti a carico dell’ Autorità di Gestione dalle norme e dai regolamenti vigenti in materia.

Per garantire l’immediata identificazione delle operazioni cofinanziate dal POR. Campania FSE 2007-2013 ed ai fini della trasparenza degli atti amministrativi, è necessario che, coerentemente con quanto previsto

dalla normativa comunitaria e dal Piano di comunicazione del POR Campania FSE 2007-2013, siano citati sempre nell’oggetto degli atti di programmazione ed attuazione degli obiettivi operativi e delle operazioni cofinanziate dal FSE, nonché le loro modifiche, la dicitura:

POR. Campania FSE 2007-2013

Asse _________ - Obiettivo operativo _________

Pertanto, gli obblighi di informazione e pubblicità derivanti dalle normative comunitarie devono essere previsti in tutti i dispositivi di attuazione relativi alla concessione di finanziamenti pubblici (bandi, decreti, graduatorie, atti di concessione, contratti, protocolli d’intesa, circolari, ecc.).

Nell’ottica di un sempre più efficiente ed efficace uso delle risorse comunitarie, tutti gli strumenti utilizzati per la pubblicizzazione dei progetti (bandi, circolari, pubblicazioni, manifesti, seminari, annunci, ecc., nonché ogni pubblicazione/manuale/dispensa anche ad uso interno) devono garantire la più ampia diffusione delle informazioni sui finanziamenti e la visibilità della realizzazione delle attività cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo, seguendo precise regole. Le indicazioni cui attenersi per l’inserimento dei loghi e delle informazioni istituzionali obbligatorie nelle diverse produzioni sono precisate nella pubblicazione “Linee guida e manuale d’uso per la comunicazione del POR Campania FSE 2007-2013”.

I beneficiari dei finanziamenti e gli eventuali Organismi intermedi, laddove istituiti, sono tenuti ad informare il pubblico circa il finanziamento ricevuto, rispettando la normativa comunitaria e le previsioni del Piano di comunicazione e dalle Linee guida e manuale d’uso per la comunicazione del POR Campania FSE 2007-2013 (pubblicati sul sito www.fse.regione.campania.it).

In particolare, i beneficiari dei finanziamenti devono attenersi alle indicazioni di seguito riportate:

· in ogni attività promozionale, pubblicitaria ed informativa (prodotti editoriali, stampati, digitali, multimediali, interattivi), devono inserire, secondo l’ordine indicato:

· il logo dell’Unione Europea conformemente alle norme grafiche riportate nel Reg. (CE) n. 1828/2006 e s.m.i., nell’Allegato I “Regole di base per la composizione dell’emblema e indicazione dei colori standard”, comprensivo della dicitura “Unione Europea”;

· il logo della Repubblica Italiana;

· il logo della Regione Campania comprensivo della dicitura “Regione Campania”;

· il logo “POR Campania FSE 2007-2013”;

· lo slogan “La tua Campania cresce in Europa”;

· l’eventuale logo dell’Organismo intermedio e/o beneficiario.

Tutti i suddetti loghi istituzionali devono essere inseriti nelle diverse produzioni, nonché,in tutti i documenti relativi alle operazioni, bandi di selezione, pubblicità legale, compresi i certificati di frequenza o altri certificati.

· negli spot televisivi, devono essere inseriti:

· i loghi istituzionali di cui al capoverso precedente, all’inizio o alla fine dello spot;

· la dicitura “L’iniziativa/il progetto/l’opera è stato/a realizzata/o con il cofinanziamento dell’Unione Europea”.

· negli spot radiofonici, deve essere inserita, alla fine dell’annuncio, la dicitura

“L’iniziativa/il progetto/l’opera è stato/a realizzata/o con il cofinanziamento dell’Unione Europea”.

Nel caso di mancato rispetto delle disposizioni derivanti dagli obblighi e dai vincoli previsti dal Reg. (CE) n. 1828/2006 e s.m.i. in materia di informazione e pubblicità, la Regione può disporre la revoca parziale o totale del finanziamento.

Inoltre, i soggetti assegnatari dei finanziamenti devono assicurare, attraverso le attività di comunicazione, informazione e pubblicità:

· l’aumento della visibilità del Programma;

· la trasparenza delle informazioni;

· la valutazione delle azioni intraprese, affinchè queste possano essere migliorate e prese ad esempio in futuro.

A tal fine, si ricorda che in ogni azione e attività di comunicazione è necessario e utile:

· indicare in modo chiaro gli obiettivi, il contenuto e le finalità del progetto approvato;

· chiarire le opportunità per i destinatari, i cittadini e il territorio;

· spiegare come si accede a tali opportunità;

· indicare come e dove si ottengono ulteriori informazioni.

Al fine di garantire l’uniformità e l’omogeneità delle azioni di informazione, comunicazione e pubblicità rispetto alle attività previste dal Piano di comunicazione del POR Campania FSE 2007-2013, è possibile utilizzare il supporto dell’Autorità di Gestione del Programma, inviando una e-mail all’indirizzo [email protected].

Per il monitoraggio e la valutazione relativa all’efficacia e alla qualità delle azioni di comunicazione realizzate, i Responsabile di Obiettivo operativo e i beneficiari devono inviare all’Autorità di Gestione, attraverso il format di rilevamento del data base della comunicazione FSE, all’indirizzo web www.fse.regione.campania.it, i dati informativi e i materiali relativi alle attività e agli strumenti realizzati, in formato elettronico, comprovanti il rispetto delle disposizioni precedentemente richiamate, al fine di darne pubblicazione nel succitato sito istituzionale.

Il Responsabile di Obiettivo operativo deve richiamare, nei propri atti di ammissione a finanziamento, le modalità di trasferimento dei dati per il monitoraggio delle azioni di informazione, comunicazione e pubblicità e la tempistica da rispettare per l’invio dei dati stessi.

2. INTRODUZIONE

Il presente piano di comunicazione definisce i principi, gli obbiettivi, le strategie e le azioni di comunicazione che si intendono attuare con riferimento agli indirizzi programmatici del progetto di AIRT “Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale” CUP: D35I08000070006 POR FESR Campania 2007/2013 Obiettivo Operativo 5.1.

I bisogni emersi e le problematiche che maggiormente affliggono i territori definiti marginali come quello su cui insiste la Comunità Montana Vallo di Diano determinano una serie di risultati/indicatori il cui raggiungimento di fatto rappresenta la risoluzione di nodi di criticità tra cui:

· ridurre la perifericità del territorio costruendo una rete che connetta il Vallo di Diano alle reti di servizi telematici regionale e nazionali;

· favorire la trasparenza amministrativa e snellire il rapporto tra pubbliche amministrazioni locali ed utenze;

· migliorare l'efficienza della Pubblica Amministrazione ottenendo un forte cambiamento organizzativo e gestionale;

· realizzare l'interoperabilità e la piena cooperazione tra amministrazioni mediante la condivisione dei dati e delle informazioni;

· costruire una cittadinanza digitale promuovendo l'e-democracy e superando il digital divice;

· attivare azioni di perequazione fiscale attraverso il recupero di imposti e tributi ;

· tutelare le risorse ambientali del territorio e incrementare il ciclo integrato dei rifiuti.

Il progetto mira, infatti, alla creazione di una rete stabile di eccellenza denominata “ Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale” i cui obiettivi primari sono:

1. Miglioramento del sistema di offerta di servizi alla persona;

2. Rafforzamento della interoperabilità tra Enti e tra Enti e tessuto imprenditoriale;

3. Miglioramento del supporto ai processi decisionali attraverso lo sviluppo di strumenti operativi di ”governante” utili per la messa a sistema di metodologie ed organizzazione;

4. Strumenti per la definizione di una politica di sviluppo urbano;

5. Valorizzazione dei processi di innovazione finalizzati allo sviluppo locale sostenuti anche dal completamento dei sistemi informativi territoriali ed informatici integrati;

6. Incentivazione dell'innovazione per la costruzione ed il rafforzamento delle attività di filiera;

7. Implementazione delle attività di monitoraggio e controllo del territorio anche attraverso lo sviluppo di tecnologie innovative ;

8. Interventi di mitigazione dei rischi naturalistico e potenziamento dei modelli previsionali e dei sistemi di monitoraggio;

9. Integrazione tra imprese e creazione di network per la messa a sistema dei prodotti turistici locali.

Questo progetto permetterà alla Comunità Montana Vallo di Diano di sviluppare nuove attività atte a migliorare la P.A., rendere i servizi fruibili alla cittadinanza del Vallo di Diano e ai suoi turisti. In questo modo la Comunità montana non sarà più legata solo ad attività tradizionali ma aperta a nuovi scenari che prevedono, come nel caso in esame, l’introduzione di tecnologie e metodologie informatiche e telematiche avanzate per poter far conoscere il territorio e per permettere una funzione amministrativa molto efficiente.

Il piano è stato concepito per essere il più possibile flessibile, in grado di consentire eventuali modifiche in itinere: è lo strumento con cui si pianificano le attività per favorire e, soprattutto, garantire la partecipazione e l’ascolto, sviluppare il dialogo tra i diversi interlocutori del progetto.

Certi che la comunicazione non è un privilegio, ma un diritto di tutti i cittadini che devono avere un'informazione corretta, completa e chiara, con il presente piano si cercherà, prima di ogni altra cosa, di rendere le informazioni accessibili a tutti.

3. ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE

3.1 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE - PROGETTO

Per la realizzazione delle azioni strategiche sopra indicate dovrà essere sviluppata una forte interazione con il tessuto territoriale e con gli attori locali. Questa interazione permetterà il completamento di ognuna delle fasi del progetto di seguito descritte:

· Fase 1- implementazione infrastruttura di base

· Fase 2- implementazione sottosistema toponomastica e anagrafe immobiliare

· Fase 3- implementazione sottosistema urbanistica e pianificazione territoriale

· Fase 4- implementazione sottosistema reti tecnologiche

· Fase 5 - sottosistema igiene urbana

· Fase 6 -realizzazione e definizione procedure informatiche ufficio anagrafe immobiliare

· Fase 7 -funzioni associate

Di seguito si analizzeranno per ogni fase quali sono le attività di comunicazione previste nel progetto:

FASE 1- Progetto

Le attività di comunicazione previste nella Fase 1 sono forum, focus, incontri con i cittadini, enti, amministrazioni pari a un minimo di almeno 5 incontri per in quali dovrà essere garantito l'affitto dei locali, dotati di ampia sala, nonché service, audio, video e riscaldamento nonché la stampa degli atti.

FASE 2 -Progetto

Le attività previste nel progetto per la Fase 2 sono forum, focus, incontri con cittadini, enti amministrazioni pari a un minimo di almeno 3 incontri per i quali dovrà essere garantito l'affitto dei locali, dotati di ampia sala, nonché service, audio, video e riscaldamento.

FASE 3 – Progetto

Le attività previste nel progetto per la Fase 3 sono forum, focus, incontri con cittadini, enti amministrazioni pari a un minimo di almeno 3 incontri per i quali dovrà essere garantito l'affitto dei locali, dotati di ampia sala, nonché service, audio, video e riscaldamento. Si rimanda ad ulteriori documenti e specifiche di dettaglio elaborati dal gruppo di lavoro.

Inoltre, è prevista nella Fase 3 la gestione dell’e-commerce, tutte le azioni legate all’e-commerce necessitano di essere, supportate da attività di comunicazione ed informazione con l'attivazione di uno sportello sia fisico che telematico.

· Promozione: le informazioni relative alla nuova programmazione regionale 2007-2013 saranno oggetto di apposite azioni consistenti nell'organizzazione di quattro (n.4) seminari specifici sul territorio valdianase con la messa a disposizione di pubblicazioni e linee guida specifiche in grado di favorire un confronto su possibili sviluppi.

· Marketing Territoriale: per rafforzare il grado di competitività e di attrattiva dell'area dovrà essere predisposto uno sportello sia fisico che telematico per assistere i soggetti pubblici e privato.

Lo sportello sia fisico che telematico dovrà contenere diverse aree tematiche tra cui:

· area monitoraggio e valutazione : con il compito specifico di dare sistematicità e continuità alla quantificazione degli effetti delle azioni e dei progetti che insistono sul territorio del Vallo di Diano

· area supporto tecnico alle reti collaborative: con il compito di sostenere e rafforzare le reti di collaborazione già esistenti sul territorio

· area informazione, promozione e marketing territoriale

FASE 4 - Progetto

Le attività previste nel progetto per la Fase 4 sono rimandate ad ulteriori documenti e specifiche di dettaglio elaborati dal gruppo di lavoro.

FASE 5 - Progetto

Per la fase 5 è previsto nel progetto l’ organizzazione e la realizzazione di una Campagna di sensibilizzazione sulla tematica dell' igiene urbana, raccolta differenziata e salvaguardia ambientale e per promuovere il Portale Ambientale dell' A.I.R.T. con le seguenti modalità:

· predisposizione e consegna per approvazione del progetto grafico

· predisposizione e consegna per approvazione dei contenuti suddivisi per singolo prodotto di comunicazione: manifesto, brochure, invito, cartoline spot radiofonico e televisivo rivolto a cittadini, studenti e amministrazioni, gadgets

· distribuzione del materiale

· messa in onda dello spot radiofonico e televisivo su circuiti localizzata

· partecipazione a eventi o fiere del settore ( almeno due)

· acquisto spazio espositivo

· affitto stand

· acquisto di almeno 10 pass

· allestimento stand

· organizzazione conferenza stampa

· report dei risultati

Inoltre, sono previste per questa fase le attività di forum, focus, incontri con cittadini, enti amministrazioni pari a un minimo di almeno 5 incontri per i quali dovrà essere garantito l'affitto dei locali , dotati di ampia sala, nonché service, audio, video e riscaldamento.

FASE 6 - Progetto

Le attività previste nel progetto per la Fase 6 sono forum, focus, incontri con cittadini, enti amministrazioni pari a un minimo di almeno 10 incontri per i quali dovrà essere garantito l'affitto dei locali, dotati di ampia sala, nonché service, audio, video e riscaldamento.

FASE 7 –Variante di progetto

Questa fase è stata aggiunta nel corso del progetto considerando i nuovi compiti che potrà avere la Comunità Montana per sviluppare le funzioni associate fra i diversi comuni della comunità, ai sensi del Decreto-legge 6 luglio 2012, n.95 - Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, pubblicato sulla G.U. n.157 del 6 luglio 2012.

3.2 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE - ATTUAZIONE

L’iniziativa mira da un lato allo sviluppo e alla fruizione di servizi innovativi nell’ambito della Pubblica Amministrazione, attraverso l’introduzione di tecnologie e metodologie informatiche e telematiche avanzate. In tal modo si intende sopperire alla debolezza delle zone interne della Provincia di Salerno, proponendo servizi di rete di alto valore scientifico e tecnologico, e permettano una maggiore efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione.

In particolare il progetto prevede l’acquisizione, l’elaborazione e la diffusione elettronica dell’informazione, la georeferenziazione di dati, l’acquisizione ed elaborazione di dati mediante l’utilizzo di piattaforme GIS, il potenziamento del collegamento alla rete internet dei Comuni, lo sviluppo di metodologie per l'applicazione della tecnologia digitale, mediante l'utilizzo di sistemi tecnologici ed informatici innovativi, capaci di creare prodotti facilmente adattabili alle esigenze di diverse tipologie di utenza (pubblica amministrazione, professionisti, cittadini, turisti, etc.).

Attenzione sarà data anche al turismo, informatizzazione dei dati turistici, implementazione del portale AIRT sul quale si potranno trovare le informazioni turistiche , la pubblicazione degli eventi permetteranno un rilancio turistico dell’area. La possibilità di ottenere un beneficio economico rilevante dall’uso turistico delle risorse culturali risiede nella capacità di spostare la propensione degli utenti dal pendolarismo giornaliero verso una permanenza stanziale nei centri storici o borghi rurali pedemontani, connessa con un offerta di cultura tradizionale locale e di prodotti agricoli tipici.

Questa strategia deve avere come punto di riferimento lo sviluppo di un marketing territoriale, il che significa progettazione e gestione della promozione turistico-culturale, valorizzazione di itinerari storico-artistici in stretta relazione con quelli paesaggistici, ambientali ed enogastronomici, predisposizione di pacchetti turistici collegati ai punti di accoglienza nei territori museali e disponibili nelle reti (portale web, agenzie,ecc.). In questa prospettiva lo sviluppo dei servizi nel campo dei beni culturali può risultare più efficace quanto più inserito in una strategia di valorizzazione dell’intero distretto culturale.

Quanto descritto nel progetto è stato tradotto nel presente piano di comunicazione. In particolare l’attuazione del progetto prevede:

Azione a) - Progettazione dell’immagine grafica coordinata:

· Progetto grafico del Logo

· Progetto grafico del portale AIRT (prevista nella FASE 5)

· Progetto grafico del sistema informativo da implementare su DIGITAL SIGNAGE

· Progetto grafico del sistema informativo da implementare su TOTEM

Azione b) - Fornitura /realizzazione/stampa

· Brochure/opuscoli del progetto, gadgets con logo (pen-drive con logo ed indirizzo automatico alla home page dell’AIRT), n.1 targa del progetto.

· Caselle postali pec da distribuire a destinatari da definire da parte dell’ENTE

· Implementazione della grafica su portale AIRT (prevista nella FASE 5)

· Implementazione della grafica del sistema informativo su DIGITAL SIGNAGE

· Implementazione della grafica del sistema informativo su TOTEM

Azione c) - Organizzazione e gestione di un ufficio stampa

La ditta aggiudicataria provvederà all’organizzazione di un ufficio stampa, con la presenza di almeno un addetto al progetto, almeno con la qualifica di pubblicista, che si occuperà:

· Invio degli inviti per i convegni, con la redazione dell’idoneo indirizzario

· Redazione di comunicati stampa

· Predisposizione dei risultati del progetto in forma multimediale sul portale AIRT

· Gestione del sito web del progetto AIRT con cadenza mensile, 2 progetti grafici per innovazione sito, redazione e gestione testi, acquisizione, elaborazione e gestione immagini, creazione link con altri siti.

· Predisposizione e redazione di documentazione in formato word/excel/power point utilizzabile in caso di convegni/seminari ecc.

· Correzioni di bozze in lingua inglese dell’articolo inviato a convegno

· Caricamento delle registrazioni del convegno conclusivo

· Gestione del sistema informativo su 4 Totem (n. 1 nella certosa di Padula e n. 1 presso le grotte di Pertosa, n. 1 a Teggiano, n.1 a Sassano presso l’ingresso della valle delle orchidee), ovvero una postazione interattiva che, tramite un’interfaccia web, mette a disposizione in diverse lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo) moltissime informazioni utili ai cittadini e turisti presenti sul territorio. Queste informazioni, alle quali l’utente può accedere in autonomia, sono visibili utilizzando il suddetto Totem tramite un display touch screen creato appositamente per semplificare l’utilizzo e la ricerca delle pagine di singolo interesse. La sintesi delle informazioni, la traduzioni, l’aggiornamento delle informazioni, il collegamento a siti di meteorologia e protezione civile saranno curati dalla dita aggiudicataria dell’incarico. La Gestione del sistema informativo su totem fornirà moltissime informazioni utili ai cittadini e turisti presenti sul territorio, oltre ad informazioni pubblicitarie, il contenuto può spaziare, dal semplice testo alle immagini, al video, alle animazioni grafiche. Immagini ad alta definizione, colori in movimento, filmati, foto, scritte in animazione grafica, catturano l'attenzione meglio di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Potranno essere inseriti spot pubblicitari che potrebbero essere utilizzati per sostenere le spese di gestione del sistema informativo dopo la chiusura del progetto. Nel sito AIRT si inserirebbe un modulo informatico con il quale un utente munito di username e password potrebbe inserire la propria inserzione pubblicitaria da trasmettere ciclicamente sul monitor. Tramite un piccolo modulo si può dar voce alla propria attività, descrivendo offerte, promozioni, sconti, spettacoli, eventi, musica dal vivo, serata cocktail, info comunali, praticamente quello che si vorrebbe dire ai clienti e cittadini, da soli e in modo semplice e intuitivo. Le inserzioni sarebbero aggiornate sul monitor 24ore su 24 ed integrate con banner di news nazionali.

· Predisposizione delle presentazioni esplicative del progetto e di Demo sul portale AIRT.

· Attività pubblicitaria del portale AIRT

· Relazione dettagliata di ogni incontro con analisi delle criticità

· Raccolta di indirizzari per Newsletter e numeri telefonici per invio SMS - Gli indirizzi mail e numeri telefonici dei cellulari degli utenti saranno selezionati oppure ottenuti mediante registrazione sul sito mediante USERNAME e PASSWORD . I numeri telefonici di cellulari saranno ottenuti nella campagna di sensibilizzazione nelle scuole.

· Invio di newsletter agli aderenti al progetto AIRT per informazione degli eventi, novità, incontri, notizie del settore, scadenze per aggiornamento e procedure. La tipologia di newsletter dovrà dipendere dal tipo di destinatario. La redazione e l’invio di news letter dovrà essere bimestrale.

· Invio di SMS ad utenti selezionati.

· Realizzazione di un web-telegiornale disponibile sul sito AIRT consultabile sul web e sui totem disposti sul territorio con aggiornamenti a scadenza mensile per le informazioni sul progetto AIRT, potenzialità e stato del territorio.

· Organizzazione della home-page del portale A.I.R.T. a cui indirizzare gli hot-spot.

· Pubblicizzazione della localizzazione di hot-spot sul territorio.

· Redazione ed inserimento dei contenuti del portale AIRT concordati con l’amministrazione della comunità montana Vallo di Diano

· Organizzazione e attività di moderatore di un forum a cui risponderanno gli specialisti del progetto A.I.R.T.

Azione d) - Organizzazione convegni , seminari, incontri, fiere di settore per la diffusione progetto AIRT

Organizzazione di N. 1 conferenza stampa alla Provincia di Salerno, con la quale si presenterà ed illustrerà l’intero progetto FASE 1, 2, 3, 4, 5, 6 (implementate sulle piattaforme ELISA e AIRT) e FASE 7 (funzioni associate) descritte nel disciplinare tecnico del progetto AIRT e il portale AIRT previsto nella FASE 5 come portale ambientale. Questo conferenza potrebbe essere organizzato a Salerno nella sala della Provincia qualora tale locazione non sia disponibile in una sala convegni di adeguate dimensioni di albergo almeno a quattro stelle; a tale incontro dovranno essere presenti la stampa nazionale (almeno N. 2 testate a diffusione nazionale e N. 4 testate a diffusione locale) ed i media locali a carattere regionale e almeno N. 4 televisioni locali, N. 1 a diffusione regionale e N. 1 a diffusione nazionale Alla conferenza interverranno le rappresentanze del comuni della Comunità Montana, i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni a livello regionale. La conferenza stampa di terrà verso la conclusione del progetto.

Prodotti:

•le registrazioni audio-video da consegnare dopo opportuno montaggio all’ente comunità Montana;

• la locazione di una ampia sala con almeno 50 posti a sedere riscaldata e climatizzata, qualora non fosse possibile una idonea sala della Provincia di Salerno, la ditta aggiudicataria dovrà provvedere al fitto di un’adeguata sala con almeno 60 posti a sedere riscaldata e/o climatizzata a in albergo almeno a quattro stelle.

•La presenza di n. 1 Hostess alla reception, n. 1 tecnico audio e video in sala

•Un banco accrediti all’evento

•La distribuzione di materiale cartaceo (brochure/opuscoli realizzati all’azione b ), per almeno 50 intervenuti

•L’organizzazione della conferenza stampa

•L’ invito di almeno 2 testate nazionali, N. 4 testale locali, N. 1 televisione nazionale, n. 1 televisione a diffusione regionale e n. 4 a diffusione locale

• La gestione della pubblicità dell’evento mediante media

•L’assistenza tecnica per attività multimediali

•La presenza in sala di un pc portatile collegabile al video proiettore

•L’amplificazione dell’evento

•la registrazione audio-video

•Un video proiettore, una lavagna luminosa, un diaproiettore.

Organizzazione di N. 1 convegno nella provincia di Salerno, con il Convegno si presenterà ed illustrerà l’intero progetto FASE 1, 2, 3, 4, 5, 6 (implementate sulle piattaforme ELISA e AIRT) e fase 7 (funzioni associate) e il portale AIRT previsto nella FASE 5 come portale ambientale. Questo incontro potrebbe essere organizzato a Salerno nella sala della Provincia qualora tale locazione non sia disponibile in una sala convegni di adeguate dimensioni di albergo almeno a quattro stelle; a tale incontro dovranno essere presenti tutte le amministrazioni coinvolte nel progetto attraverso l’intervento dei funzionari e i responsabili di servizio delle varie aree interessate nel progetto AIRT, organizzazioni, professionisti ed i rappresentanti dei vari ordini professionali presenti sul territorio e nazionali, la stampa ed i media locali a carattere regionale, tutte le rappresentanze del comuni della Comunità Montana, i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni a livello regionale. Il convegno si terrà verso la conclusione del progetto. Saranno invitati i responsabili dei settori comunali degli Enti coinvolti nell’aggregazione, al fine di esplicitare le funzionalità delle piattaforme ELISA e AIRT e tutte le fasi del progetto (FASI 1, 2, 3, 4, 5, 6) consentire loro di predisporre le condizioni organizzative per avviare l’utilizzo e l’aggiornamento dei moduli e quindi del sistema informativo. I professionisti operanti nei Comuni interessati (geometri, architetti, ingegneri, commercialisti,….) al fine di informarli sulle novità introdotte con l’attivazione delle due piattaforme ELISA e AIRT. I media per presentare l’innovazione introdotta con il progetto AIRT e per illustrare il portale AIRT. Si dovrà produrre una relazione dettagliata delle attività svolte e il resoconto relativo al soggetti raggiunti raccolti dalle attività svolte come previsto nelle FASI 1, 2, 3, 4, 5, 6. A valle di tale attività i responsabili dei settori comunali direttamente interessati al funzionamento delle due piattaforme ELISA e AIRT ed ai servizi offerti dalla Comunità Montana saranno messi in condizione di organizzare il personale dei settori interessati affinché operi correttamente. Inoltre i professionisti esterni, oltre ad essere coinvolti direttamente nelle procedure telematiche previste dall’AIRT, contribuiranno alla sensibilizzazione ed informazione dei cittadini sui servizi dei cittadini sui nuovi servizi disponibili a valle dell’implementazione delle due piattaforme con il sistema informativo progettato. Le amministrazioni Comunali saranno sensibilizzate ad aderire al progetto in modo che si possa attivare il processo di collaborazione in forma associata. Le P.A. della regione saranno informate dei risultati raggiunti con il progetto e potranno decidere per il proprio percorso verso l’innovazione, sarà così incentivata la pratica del riuso come richiesto dai Governi Europei. Inoltre, i media saranno informati dell’attivazione del portale AIRT, utile alle amministrazioni, ai cittadini e ai turisti dell’area in modo che si possa rilanciare la proposta turistica del Vallo di Diano. Questo convegno si dovrà tenere nell’immediata conclusione delle attività del progetto. Si provvederà alla registrazione audio e video di ogni singolo evento.

N. 1 seminario per la discussione sulle tematiche urbanistiche e protezione civile, la normativa per la redazione del PUC, la presentazione della FASE 3 del progetto AIRT che porrà le basi per la mosaicatura della strumentazione urbanistica per i 15 comuni del vallo di Diano. Questo incontro potrebbe essere organizzato presso la Provincia di Salerno o presso l’università di Salerno o la sede dell’ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno. A tale incontro dovranno essere presenti tutte le amministrazioni coinvolte nel progetto attraverso l’intervento dei funzionari e i responsabili di servizio delle varie aree interessate nel progetto AIRT, tutte le rappresentanze del comuni della Comunità Montana. Saranno invitati come relatori almeno due Docenti di urbanistica, nonché autorità ed esperti del progetto. Destinatari di questo convegno sono i responsabili dei settori comunali degli Enti, i tecnici ingegneri, architetti e geologi interessati alla redazione dei puc, gli studenti delle facoltà tecniche interessati all’urbanistica e alle applicazioni GIS. Questo seminario potrebbe essere organizzati per fine marzo, qualche mese prima della conclusione del progetto, in quanto si attende di poter trarre dall’attività seminariali importanti spunti per affinare l’attività dell’AIRT grazie al confronto con il mondo accademico, i professionisti e gli Enti locali.

N. 1 seminario per presentazione ed illustrazione delle tematiche legate alla fiscalità locale, in particolare del modulo sulla fiscalità FASE 6 del progetto AIRT ed in particolare delle funzionalità della piattaforma ELISA attivata presso il Comune pilota (San Pietro al Tanagro). Questo incontro potrebbe essere organizzato presso la sede del Comune pilota o nei pressi della Comunità Montana; a tale incontro dovranno essere presenti tutte le amministrazioni coinvolte nel progetto attraverso l’intervento dei funzionari e i responsabili di servizio delle varie aree interessate nel progetto AIRT, tutte le rappresentanze del comuni della Comunità Montana. Destinatari di questo convegno sono i responsabili dei settori comunali degli Enti coinvolti nell’aggregazione, al fine di esplicitare le funzionalità della piattaforma ELISA e consentire loro di predisporre le condizioni organizzative per avviare l’utilizzo del modulo e quindi del sistema informativo. Le attività di sensibilizzazione si dovranno svolgere per quanto riguarda il primo incontro nella prima fase di attuazione del progetto ELISA, appena sarà stato possibile il collaudo presso il comune pilota.

N. 1 seminario per il coordinamento delle attività di statistica in sinergia con l’ISTAT per l’attuazione della raccolta dei numeri civici, necessari all’attuazione delle azioni contenute nella FASE 6 del progetto. A tale seminari saranno presenti i funzionari dell’ISTAT, i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte nel progetto AIRT, gli esperti del progetto AIRT.

N.15 incontri tematici presso i comuni del Vallo di Diano

I singoli incontri si svolgeranno per la sensibilizzazione ed informazione sul progetto degli impiegati comunali sulle applicazioni ed innovazioni del progetto AIRT in materia di Igiene Urbana, Urbanistica e Toponomastica (FASE 1, 2, 3, 4, 5,6, 7).

Partecipazione a fiere

Il progetto AIRT dovrà essere presentato ad n. 1 FIERE nazionali mediante uno stand e provvedere all’organizzazione del viaggio e soggiorno di almeno n. 4 partecipanti (rappresentati della Comunità Montana, esperti del Gruppo di Lavoro e della short list alle fiere di settore, come ad esempio il Forum della Pubblica Amministrazione di Roma, ICT Trade di Ferrara, Urban Promo, ecc., di durata 3-5 giorni in media ma da definirsi in seguito a seconda dell’evento scelto. La tempistica verrà definita sulla base della programmazione sviluppata dal gruppo di lavoro seguendo le direttive del RUP.

Partecipazione a convegni di settore

Si dovrà provvedere organizzazione di viaggi per N. 1 partecipazioni a convegno: iscrizione a convegno e organizzazione di viaggio e soggiorno per n. 4 rappresentanti AIRT per la presentazione dei risultati del progetto a convegni di settore. Il convegno sarà scelto in seguito dal Gruppo di Lavoro, sarà sul territorio nazionale o europeo. Le tematiche dei convegni/workshop saranno sull’attuazione dell’”e-government” e sull’innovazione nella P.A. per realizzare città intelligenti (“smart cities”) e sulla qualità del servizio offerto dai Comuni, Comunità Montane, e P.A. La tempistica verrà definita sulla base della programmazione sviluppata dal gruppo di lavoro seguendo le direttive del RUP. La ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla prenotazione e pagamenti sulla base della somma a disposizione stanziata per ogni singolo viaggio per partecipazione a convegni, e alla iscrizione al convegno dei 4 partecipanti.

Organizzazione di focus/incontri ristretti

La ditta aggiudicataria dovrà provvedere a organizzazione di viaggi per la partecipazione del Gruppo di lavoro ed esperti selezionati della short list, e organico della Comunità Montana a focus e incontri ristretti necessari all’attuazione del progetto. La ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla organizzazione, prenotazione e pagamenti sulla base della somma a disposizione stanziata per ogni singolo viaggio. Occorrerà organizzare N. 10 viaggi di lavoro da realizzarsi sul territorio nazionale da definirsi in base alle esigenze del progetto per i rappresentanti AIRT per incontri/tavole rotonde presso la Regione Toscana o altri Enti e l’ISTAT a Roma. La distanza media della destinazione di viaggio 1000 km.

Azione e) - Pubblicazione multimediale dei risultati del Progetto A.I.R.T

Si provvederà alla pubblicazione multimediale dei risultati e della metodologica sviluppata sia nella attività di decentramento delle funzioni catastali e che per l’attivazione dei servizi attraverso le piattaforme ELISA e DIANET. La pubblicazione dei risultati e comunicazione è prevista per tutte le FASI 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7. Si dovrà realizzare una pubblicazione che racchiuderà la sintesi delle attività maturate nel corso del processo (FASI 1, 2, 3, 4, 5, 6) del processo di decentramento catastale e dei servizi attivati maturate con l’attivazione delle due piattaforme ELISA e DIANET ed indicazioni sulla fase 7 funzioni associate. La società dovrà garantire le seguenti attività e forniture: progettazione, stampa multimediale e pubblicazione del progetto, costituito da testi intervallati da fotografie/immagini in bianco e nero e a colori, da illustrazioni e tabelle, concordando con il RUP ed il gruppo di lavoro, la grafica, i contenuti e la scelta delle immagini, in modo tale da assicurare che il servizio venga svolto in tutte le sue fasi con la massima accuratezza e speditezza possibile.

Azione f) - Incontri di sensibilizzazione nelle scuole su tematiche relative all'igiene urbana e fiscalità

L’azione f si attuerà attraverso una campagna di sensibilizzazione nelle scuole relativa alle tematica dell’igiene urbana (FASE 5) e la fiscalità (FASE 6), mediante la presentazione di un cortometraggio a cartoni animati nelle scuole primarie, mediante l’organizzazione di un premio per il miglior cortometraggio realizzato dagli studenti delle scuole medie e superiori del Vallo di Diano sulle tematiche dell’igiene urbana e la fiscalità nel contesto culturale e sociale del Vallo di Diano. Questi cortometraggi avrebbero la duplice funzione: di far conoscere il progetto alla cittadinanza veicolata dai più piccoli ai loro genitori, e a far conoscere l’identità territoriale del Vallo di Diano proiettando questi cortometraggi tematici in scuole italiane e straniere (sottotitolando i cortometraggi). La ditta dovrà provvedere al caricamento di tutti i cortometraggi su un sito collegato al portale AIRT, e alla divulgazione presso scuole del territorio nazionale e all’estero di DVD contenenti i risultati del progetto nelle scuole e tutti i cortometraggi meritevoli. Con la partecipazione al premio dei cortometraggi verrà offerto un gadget; Agli studenti dovranno essere distribuiti come gadgets con logo dell’AIRT, in particolare una pen drive con indirizzo preferito alla home page del sito dell’AIRT, con il caricamento del cortometraggio a cartoni animati e il link del sito sul quale verranno inseriti i cortometraggi selezionati. Per la partecipazione al premio degli studenti e la consegna del gadgets i genitori dei ragazzi dovranno fornire dati anagrafici e i recapiti mail e telefonici (cellulari), firmando apposita liberatoria secondo legge e manifestazione d’interesse a ricevere notizie via mail e via SMS dall’Agenzia della Ricerca e l’Innovazione Tecnologica. La ditta aggiudicataria dovrà provvedere alla organizzazione della campagna di sensibilizzazione con i seguenti strumenti:

· studio e realizzazione del materiale divulgativo ed informativo per il contatto con le famiglie degli studenti

· raccolta delle schede compilate dalle famiglie con autorizzazione al trattamento dei dati personali,

· redazione di indirizzario mail e cellulari,

· studio, progettazione e realizzazione del cortometraggio a cartoni animati: ideazione soggetto, elaborazione sceneggiatura, realizzazione immagini e filmati,colonna sonora e diritti d’autore, montaggio, attività di post-produzione, consegna del prodotto finito (master) su supporto digitale.

· presentazione breve del progetto nelle scuole,

· raccolta e selezione dei cortometraggi nelle scuole medie e superiori,

· organizzazione della giuria per la selezione dei migliori cortometraggi,

· organizzazione di un evento per la Premiazione dei miglior cortometraggio con giuria presso l’atrio della certosa di Padula o su palco in un comune del vallo di Diano e proiezione dell’evento sul grande schermo, contestualmente ci sarà una breve presentazione del progetto AIRT alla presenza delle autorità. Fornitura di palco ed attrezzatura audio, registrazione dell’evento, presentazione ad opera di giornalista, evento musicale, proiezione dell’evento sul grande schermo disposto nella certosa di Padula o dove indicato dall’AIRT.

· realizzazione del sito sul quale verranno caricati tutti i cortometraggi , collegato al sito AIRT.

· realizzazione delle pen drive di 2 GBite con il logo AIRT (n.5.000) con l’indirizzo preferito alla home page del Sito AIRT

· distribuzione dei gadgets (“pen drive”) nelle scuole.

· realizzazione della campagna di sensibilizzazione, mediante incontri nelle classi di breve durata 5-10minuti e la proiezione del cartone animato di durata 8 minuti con tecniche miste.

Il piano di comunicazione, parte integrante del piano operativo di dettaglio, di seguito illustra la metodologica e le azioni che si intendono attivare nel corso del progetto per informare e veicolare le attività sviluppate e da sviluppare. Lo stesso che potrà prevedere spot televisivi nel circuito locale, volantini, brochure, ecc. allorché approvato, dovrà essere realizzato nel rispetto dei tempi previsti a cura dell’affidatario del bando di gara della comunicazione. Viene richiesto in fase di gara un’offerta migliorativa del presente piano di comunicazione, in particolare l’offerta migliorativa riguarderà la gestione dell’ufficio stampa dopo giugno 2013, per assicurare l’attività di comunicazione dopo la chiusura del progetto, L’ufficio stampa dovrà continuare ad aggiornare le informazioni e il web-telegiornale che dovranno essere trasmesse sui monitor e totem disseminati sul territorio.

3.3 ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE –ATTUAZIONE -OFFERTA TECNICA DI TERRITORIO Spa

La fase 3 del progetto complessivo dell’AIRT è sviluppa dalla Ditta Territorio spa aggiudicataria del bando di gara, le attività individuate nell’Offerta Tecnica (OT) sono state definite per conseguire gli obiettivi operativi specificati dai documenti di gara e per essere azioni pienamente coerenti e fortemente integrate con il progetto complessivo sotteso all’attuazione dell’AIRT; in esso verranno attuate le sinergie destinate a sostenere e sviluppare la capacità di governo e le politiche di decentramento degli Enti Locali nonché ad erogare servizi ai cittadini ed alle realtà economiche del territorio.

Nell’offerta tecnica di Territorio spa è prevista una strategia di comunicazione e specifiche azioni, pertanto è previsto fra i prodotti di Territorio spa la redazione di un piano di comunicazione specifico per le azioni oggetto dell’aggiudicazione.

In particolare l’azione di piattaforme e-commerce: implementazione di forme di aggregazione tra imprese per la distribuzione di prodotti e servizi per il completamento di filiera, sviluppo della Capacity di internazionalizzazione delle PMI, la territorio spa prevede nell’OT l’organizzazione dello sportello informativo fisico e telematico all’interno del Laboratorio permanente di innovazione e sviluppo. Esso costituirà impresa costituirà il punto di incontro tra la domanda di informazioni relative alle opportunità offerte dalla nuova programmazione Comunitaria, Nazionale e Regionale, espressa dalle P.M.I., e l’offerta di strumenti idonei a soddisfare tale richiesta nell’ambito delle attività del Laboratorio di innovazione e sviluppo.

Lo “Sportello” ha il compito di monitorare e valutare tutte le opportunità di finanziamento che l’Unione Europea, lo Stato e la Regione mettono a disposizione di soggetti pubblici e privati attraverso provvedimenti legislativi e regolamenti. I servizi offerti, oltre a favorire l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, rappresentano uno strumento funzionale sia alla programmazione delle amministrazioni pubbliche locali sia alla definizione di strategie di sviluppo da parte dei diversi attori del distretto.

Le modalità di funzionamento dello Sportello saranno le seguenti:

· Lo Sportello informativo fisico (P43), verrà allestito in un apposito spazio, all’interno della sede di svolgimento delle attività, dove sarà garantita l'apertura quotidiana, per tutta la durata del progetto, per attività di front-office. L’attività sarà supportata dagli esperti del gruppo di lavoro individuati in relazione alle specifiche esigenze espresse dall’utenza.

· Lo sportello telematico (P44), sarà accessibile dal Portale di Progetto ed erogherà informazioni e servizi secondo due modalità: area pubblica accessibile a tutti gli utenti; area privata accessibile a utenti registrati.

I servizi che saranno offerti dallo Sportello, utilizzando sia la componente fisica che quella telematica, riguarderanno tre aree:

a) orientamento e assistenza personalizzata all’avvio di un’attività imprenditoriale offrendo:

· informazione sui finanziamenti disponibili per la creazione d'impresa; sulle procedure per il loro ottenimento e sui corsi di formazione imprenditoriale e manageriale;

· sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria innovativa, giovanile, femminile, ecc.;

· orientamento alla scelta della forma giuridica e indicazioni sulla messa a punto e sulla realizzazione di un piano d’impresa.

b) Valutazione delle opportunità di business offrendo:

· assistenza nella scelta delle opportunità;

· valutazione di congruenza dei contenuti tecnico-progettuali rispetto ai vincoli ed ai requisiti previsti dagli strumenti finanziari disponibili;

· valutazione delle necessità relative alla progettazione degli interventi (tempi, professionalità da attivare, costi, autorizzazioni, ecc.);

· assistenza tecnica sulla predisposizione formale dei progetti da sottoporre a richiesta di cofinanziamento.

c) Formazione: analisi dei fabbisogni formativi; definizione di percorsi formativi specifici; attività formativa per lavoratori;

d) Comunicazione ed informazione.

L’attività di informazione dello sportello si svilupperà attraverso la predisposizione di documenti di sintesi (schede, opuscoli, ecc.) in formato cartaceo (sportello fisico) e digitale (sportello on line) e nella realizzazione di attività seminariali relative ai seguenti temi: la nuova programmazione regionale 2007-2013; la normativa in materia di creazione d’impresa; la programmazione socioeconomica e territoriale; il Marketing Territoriale; l’internazionalizzazione dei prodotti e dell’immagine del Vallo di Diano; i piani di promozione; le nuove iniziative di lavoro autonomo nel campo dello sviluppo compatibile; i processi di internazionalizzazione delle PMI; le attività di e-business, e-commerce.

All’interno delle attività dello Sportello sarà realizzata una news-letter informativa distribuita attraverso una mailing-list degli utenti registratisi e un’area news continuamente aggiornata. L’attività dello Sportello sarà promossa con una campagna pubblicitaria basata su manifesti, locandine e spot.

In particolare l’azione G della OT della territorio prevede una strategia attuativa particolare per questa fase, che verrà descritta in un piano d’azione redatto dalla società

I servizi di comunicazione e divulgazione verranno realizzati in conformità a quanto previsto dalle Linee Guida e strumenti per comunicare il P.O.R. Campania FESR 2007-2013 e sono destinati a:

· dare sistematicità alle azioni di coinvolgimento ed animazione territoriale con particolare riferimento alla Rete dei Laboratori prevista nella presente offerta;

· sostenere i processi di partecipazione dei soggetti locali nelle forme previste dalle attività di progetto;

· promuovere la diffusione dei risultati delle attività di progetto e la pubblicizzazione delle iniziative e degli eventi previsti;

· sostenere, sotto il profilo organizzativo, i Forum, i Focus Group e le attività dei Laboratori, favorendo la partecipazione degli attori locali.

Questi servizi saranno resi mediante la costituzione di un Ufficio Stampa e Comunicazione (USC) che coordinerà tutte le attività di comunicazione, sia di tipo cartaceo che telematico. L’USC predisporrà ed attuerà uno specifico Piano di comunicazione, da condividere con l’Amministrazione, dove verranno messi a punto:

1.l’immagine coordinata di progetto con la messa a punto di una logo di progetto, che si aggiungerà a quelli specifici della Comunità Europea, della Regione Campania e Comunità Montana. Pertanto ogni documento avente rilevanza interna\esterna avrà medesima veste grafica;

2.le attività di comunicazione diretta: Portale di progetto, brochure, newsletter, comunicati stampa, conferenze stampa ed educational;

3.le attività di comunicazione specifica: focus group, pubblicazione dei risultati in riviste socioeconomiche, pubblicazioni specialistiche, evento finale.

Le attività di comunicazione dei risultati e di coinvolgimento degli attori locali alle attività di progetto troveranno nella realizzazione di un Portale web di progetto uno strumento principale destinato a:

a)sviluppare canali comunicativi differenziati e specifici destinati ai soggetti interessati alle attività di progetto privilegiando gli strumenti interattivi (forum, Blog, ecc.), che permettano di valutare i feed back alle attività, ma non trascurando i canali tradizionali (comunicati stampa, news letter, ecc.);

b)rendere disponibili i materiali elaborati nel corso delle attività;

c)ospitare gli spazi tematici previsti nell’ambito delle azioni specifiche con particolare riferimento: ai servizi di consultazione del repertorio normativo della pianificazione territoriale e urbanistica, dell’Archivio digitale della strumentazione urbanistica vigente del VDD, dell’accesso alla mosaicatura della strumentazione urbanistica comunale estesa al territorio del VDD attraverso un applicativo WEB; alle attività ambientali; alle attività turistiche sviluppati nell’Azione D); all’e-commerce realizzata nell’Azione E); allo sportello impresa on line; alle attività sul federalismo.

La disponibilità di uno scenario territoriale e socio economico del VDD derivante dalle attività di implementazione di un SSD (cfr. Azione A) e del sistema di gestione urbanistica del territorio (Azione B) e la necessità di sostenere i processi di partecipazione della comunità locale alla governance territoriale ha suggerito la predisposizione, con cadenza semestrale, di un Rapporto congiunturale sulla situazione socio economica e territoriale del Vallo di Diano articolato in due sezioni.

La prima destinata a riportare i valori degli indicatori sintetici della struttura demografica, della struttura produttiva e della situazione ambientale, rilevati su base comunale annualmente destinati a fotografare i trend di breve periodo in atto e a ordinare i Comuni in specifiche graduatorie.

La seconda ad individuare le criticità rilevabili dai trend, utilizzando anche i risultati di interviste a testimoni privilegiati coinvolti nelle attività di progetto.

La presentazione e la discussione annuale del Rapporto permetterà di sostenere il processo di partecipazione della comunità locale, innestando una prassi decisionale basata sulla valutazione del nesso causale tra azioni ed effetti, sia nella fase di ideazione degli interventi che in quella di verifica dei risultati.

Nell’arco temporale del progetto saranno realizzati il Rapporto n. 0 destinato a definire la metodologia e lo scenario di partenza, il primo Rapporto annuale ed il finale.

PRODOTTI.

· Nell’ambito delle attività relative all’Azione G) saranno realizzati i seguenti prodotti:

· Ufficio stampa e Piano di comunicazione.

· Portale web di progetto.

· Rapporto congiunturale n. 0, n. 1, n. 2.

· Report trimestrale sullo stato di avanzamento dell’intervento.

Nel seguito si considera nel presente piano di comunicazione complessivo alcune azioni di comunicazione previste dalla Territorio spa che fanno parte integrante delle attività del progetto, ma che non verranno inserite nelle richieste di gara destinate alla ditta aggiudicataria del bando di gara per la comunicazione. In particolare sono lo sportello informativo fisico e telematico e il sito WEB.

4. STRATEGIA ATTUATIVA

Gli strumenti di comunicazione previsti dal presente piano immaginano due azioni di intervento:

· azione di comunicazione interna: le azioni di comunicazione saranno orientate alla promozione e partecipazione dei diversi attori locali;

· azione di comunicazione esterna: le azioni di comunicazione saranno orientate alla diffusione dell’ esperienza fuori dal territorio di riferimento, con l’obiettivo di favorirne la diffusione e la conoscenza.

4.1 Destinatari dell’attività di comunicazione

Partendo dal presupposto che la comunicazione è rivolta agli operatori della pubblica amministrazione per migliorare il proprio lavoro e permettere una migliore gestione del territorio, a tutti i cittadini interessati a conoscere l’operato della pubblica amministrazione, la particolarità del progetto in esame consente di individuare un range di beneficiari coincidente con i beneficiari delle azioni stesse dell’intervento, ed inoltre ad i turisti del Vallo di diano in modo che possano avere informazioni aggiornate ed utili per migliorare la loro permanenza sul territorio.

Si legge nel progetto che esso è destinato a target così distinti:

1) Istituzioni

2) Media

3) Cittadinanza

4) Soggetti di Intermediazione o stakeholder

5) Turisti

Istituzioni- Pubbliche Amministrazioni

· Partenariato Istituzionale : Comunità Montana Vallo di Diano, 15 comuni del vallo di Diano, Provincia di Salerno, Regione Campania, Soprintendenze Beni culturali e Beni Archeoligici

· Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

· Soggetti pubblici o pubblico-privati, gestori di azioni di sviluppo locale

· Comuni e Comunità Montane limitrofe al Vallo di Diano

· Associazioni enti locali (UPI, ANCI, UNCEM)

Attraverso l’utilizzazione delle tecnologie digitali, la pubblica amministrazione è in grado di studiare, ricostruire, valutare, conservare e utilizzare dati e informazioni raccolte dai documenti.Le tecnologie ed i sistemi digitali integrati permettono l’accesso on-line . In questo moda sarà possibile realizzare le funzioni associate.

Media

· Agenzia di stampa

· Redazioni e corrispondenti quotidiani di informazione e di economia

· Periodici di informazione, attualità, politica economica e sociale, turismo

· Redazioni e corrispondenti Radio e TV nazionali e locali

· Media on line

Cittandinanza

· Allievi scuole elementari, medie e superiori e relative famiglie

· Cittadini del Vallo di Diano

Soggetti di Intermediazione o Stakeholders

· Uffici Tecnici ed esperti impiegati o consulenti con specifici incarichi che supportano le amministrazioni pubbliche

· Professionisti( ingegneri, architetti, geometri, commercialisti), Ordini Professionali

· Associazioni di categoria

· Consorzi di commercio, imprenditoria, agricoltura – Trasporti

· Istituti di formazione, Università, Istituti Scolastici

· Associazione di utenti e consumatori

· Soggetti operativi sul territorio e portatori di buone prassi in diversi settori

Turisti

Lo sviluppo di simili tecnologie permette una diffusione delle conoscenze sul patrimonio culturale attraverso i consueti canali dell’informazione (media, Web, etc.) migliorando e aumentando il bacino di utenti che potranno fruire, dal punto di vista turistico, dei beni culturali rurali presenti sul territorio: ampliarne la conoscenza significa migliorarne la fruizione.

Pertanto, i destinatari (interni ed esterni) dell’attività di comunicazione, considerata la particolarità degli interventi programmati, possono essere così suddivisi:

· gli operatori della pubblica amministrazione

· i comuni cittadini;

· i professionisti;

· utenti della rete;

· studenti delle scuole primarie, medie e superiori

· l’opinione pubblica: tutta la popolazione regionale;

· intermediari dell’informazione: mass media nazionali regionali e locali;

· tutti gli enti, le istituzioni pubbliche e private che rappresentano gruppi sociali, che sono per questo in grado di orientare ed influenzare le attività dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi dell’ intervento;

in conclusione tutti gli utenti interessati alla fruizione del patrimonio Culturale a vari scopi.

4.2 Gli obiettivi stategici

In via generale possiamo affermare che il primo obiettivo dell’attività di comunicazione sarà quello di utilizzare un linguaggio fruibile e semplificato, finalizzato ad elevare il livello della conoscenza nei riguardi dei beni culturali e indirizzare la comunità locale verso la fruizione multimediale.

Si intende, per questo, prima di ogni altra cosa informare e sensibilizzare il maggior numero di attori che compongono la comunità locale, attraverso programmi articolati.

A tale scopo, gli strumenti minimi di comunicazione previsti sono:

· Implementazione dei siti web dedicati (portale dell’AIRT, nel cui ambito si potrà accedere alla piattaforma ELISA e DIANET, al portale ambientale, ad informazioni turistiche), con il quale sarà possibile raggiungere utenze diversificate;

· la predisposizione di materiale divulgativo;

· l’organizzazione di workshop, convegni, conferenze stampa.

Gli obiettivi dell’attività di comunicazione possono essere suddivisi in: obiettivi generali ed obiettivi specifici e strategici.

Obiettivi generali

· dare la possibilità a tutti i cittadini di conoscere gli interventi in causa;

· informare i potenziali beneficiari finali sulle opportunità e sulle iniziative offerte;

· informare le organizzazioni professionali;

· informare gli operatori della pubblica amministrazione

· informare gli operatori e i promotori dei progetti afferenti al patrimonio culturale ed alla sua valorizzazione;

· favorire il conseguimento di una efficace partecipazione pubblica;

· informare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dalla Comunità Montana, in collaborazione con Regione ed altri Enti, in merito agli interventi attuati ed ai risultati raggiunti;

· informare l’opinione pubblica sul ruolo svolto dalla Comunità Montana per l’attuazione delle funzioni associate.

· informare ed aumentare la notorietà delle opere e delle iniziative realizzate nel territorio del Vallo di Diano.

Obiettivi specifici e strategici

· sviluppare ed approfondire temi di pubblico interesse;

· curare l’immagine della pubblica amministrazione coinvolta nell’attuazione delle attività;

· garantire la trasparenza amministrativa delle istituzioni;

· promuovere, valorizzare e monitorare l’attività di comunicazione del progetto;

· favorire e stimolare la partecipazione dei cittadini;

· definire l’immagine e l’identità del progetto.

4.3 Tipologia delle risorse economiche

Il progetto in esame fa parte dell’Intesa Istituzionale di Programma POR FESR 2007/2013 Obiettivo operativo 5.1 e-government e e-inclusion

Con delibera di Giunta Comunitaria n. 5del 17/ 05/2007 è stato approvato il progetto “Agenzia di Innovazione e Ricerca Territoriale” Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 CUP D35I08000070006, e con Decreto della Giunta Regionale della Campania - A.G.C. 6 Ricerca Scientifica, Statistica, Sistemi informativi e Informatica n. 11 del 10/02 è stato Assegnato il finanziamento, pari ad € 1.800.000,00 e, sono stati dettati i criteri e gli indirizzi per la realizzazione del progetto.

4.4 Costo complessivo

Il piano di informazione, comunicazione e pubblicità prevede una spesa, per la realizzazione delle azioni di seguito descritte, di € 107.366,00.

4.5 Soggetto attuatore

Il soggetto attuatore del presente progetto e delle relative attività di comunicazione sarà la ditta aggiudicataria tramite bando di gara.

5. SCELTA DEGLI STRUMENTI E DEI MEDIA DA UTILIZZARE

Per attuare il presente Piano di Comunicazione si prevede la possibilità di utilizzare, una parte o tutti, gli strumenti di seguito esposti:

· Sportelli informativi (informazione diretta)

Strumento informativo fisico e telematico, previsto nella OT di Territorio spa per le imprese . Lo “Sportello” ha il compito di monitorare e valutare tutte le opportunità di finanziamento che l’Unione Europea, lo Stato e la Regione mettono a disposizione di soggetti pubblici e privati attraverso provvedimenti legislativi e regolamenti. I servizi offerti, oltre a favorire l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, rappresentano uno strumento funzionale sia alla programmazione delle amministrazioni pubbliche locali sia alla definizione di strategie di sviluppo da parte dei diversi attori del distretto.

· Bacheche informative multimediali/monitor (informazione indiretta)

Strumento informativo che consente di informare su eventi e attività del progetto in maniera indiretta.

· Incontri diretti con i cittadini o con i loro rappresentanti (informazione diretta). Strumento informativo che consente di informare su eventi e attività del progetto attraverso rapporti diretti (riunioni, seminari, ecc…).

· Newsletter (bollettino) in formato cartaceo e digitale - (informazione tempestiva indiretta)

Strumento informativo inviato in posta elettronica a tutti coloro che ne fanno richiesta, consente di informare su eventi e attività del progetto in maniera tempestiva.

· Sito web (informazione tempestiva indiretta)

Strumento che informa tempestivamente sui servizi erogati e sulle attività dell’ente. Dovrà fornire dei servizi on line capaci di rispondere rapidamente ad esigenze specifiche dei cittadini.

· Messaggi sms (informazione tempestiva indiretta)

Si valuterà la possibilità di comunicare le diverse fasi del progetto attraverso messaggi sms, rivolti soprattutto ai diretti interessati.

· Notiziario locale e web-telegiornale( informazione tempestiva indiretta)

Si valuterà la possibilità di comunicare alcune fasi del progetto attraverso notiziari locali, rivolti a tutto il territorio provinciale, web-telegiornale ascoltabile attraverso il sito AIRT,

· Opuscoli e brochure (informazione indiretta)

E’ prevista la realizzazione di opuscoli e/o brochure (guide ai servizi) ritenuti strumenti di comunicazione particolarmente significativi sia per lo scopo promozionale prefissato che per la diffusione dei servizi offerti.

· Cartoni animati (informazione tempestivamente indiretta)

· Concorso di cortometraggi sulle tematiche del progetto: Igiene urbana e fiscalità (informazione tempestivi indiretta)

· Manifesti e locandine (informazione indiretta)

E’ prevista la realizzazione di manifesti e locandine atte a comunicare eventuali incontri/iniziative legate alla realizzazione del progetto.

· Sondaggi e altre attività di monitoraggio (informazione tempestiva diretta)

I sondaggi sono strumenti attraverso i quali è possibile raccogliere i pareri dei cittadini riguardo al progetto (Direttiva 24 marzo 2004 del Ministro della Funzione Pubblica "Direttiva sulla rilevazione della qualità percepita dai cittadini" – Direttiva del 19 dicembre 2006 del Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione "Per una Pubblica Amministrazione di qualità"). Tale strumento consente di mettere in atto la duplice funzione della comunicazione, in quanto i risultati di queste indagini ci consentono di valutare:

· la misura del gradimento del progetto

· la misura del grado di conoscenza, da parte dei cittadini, dell’operato dell’ente

Sinteticamente i sondaggi consentendo di verificare se la comunicazione messa in atto ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Se essi rivelano dei problemi è necessario che l’ente accetti di mettere in discussione il proprio operato, utilizzando le indicazioni dei cittadini, se non per rettificare il progetto in corso, per future iniziative simili.

· Indirizzari, mailing list (informazione indiretta)

Gli indirizzari e le mailing list sono archivi elettronici che se ben organizzati e aggiornati rappresentano una fonte preziosa d'informazione: consentono di attuare una comunicazione mirata e personalizzata. E’ questo il motivo per cui, in occasione di ogni evento che coinvolge direttamente il pubblico esterno, si valuterà l’ipotesi di raccogliere dati relativi ai partecipanti, con particolare attenzione sia all'indirizzo fisico che e-mail.

· Logo di progetto (informazione indiretta)

L’azione di comunicazione prevede anche la possibilità di definire il “logo” ed uno slogan che lo accompagni, in grado di sintetizzare l’obiettivo del progetto.

· Conferenze, seminari, incontri ristretti(informazione diretta)

La sviluppo e la diffusione dell’intervento si conseguirà soprattutto attraverso la partecipazione diretta delle amministrazioni e dei cittadini. La Comunità Montana attraverso l’AIRT intende seguire tale obiettivi attraverso la realizzazione di eventi e specifiche iniziative, in grado di attivare forme dirette di comunicazione. Nella progettazione degli eventi sarà individuato un target più o meno ampio a cui riferirsi, scegliendo, non solo il materiale da realizzare, ma anche e soprattutto il linguaggio da utilizzare: semplice, appropriato e diretto. Confluiranno qui tutte le possibili azioni di comunicazione (inviti attraverso indirizzari: e-mail messaggi tramite sms telefonici – notiziari, manifesti e locandine a promozione dell’evento – distribuzione di opuscoli, brochure e kit informativo/formativo – registrazione partecipanti … ecc…).

· Partecipazione a fiere di settore con uno stand (informazione diretta)

· Partecipazione a convegni (informazione diretta)

· SPECIFICHE TECNICHE

SPORTELLO FISICO/INFORMATIVO

OBIETTIVO

Sportello fisico/informativo

DESCRIZIONE

Lo “Sportello” ha il compito di monitorare e valutare tutte le opportunità di finanziamento che l’Unione Europea, lo Stato e la Regione mettono a disposizione di soggetti pubblici e privati attraverso provvedimenti legislativi e regolamenti. I servizi offerti, oltre a favorire l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali, rappresentano uno strumento funzionale sia alla programmazione delle amministrazioni pubbliche locali sia alla definizione di strategie di sviluppo da parte dei diversi attori del distretto.

DISTRIBUZIONE

Se ce ne sarà la possibilità agli sportelli informativi saranno distribuiti opuscoli e brochure

DESTINATARI

Imprese

TEMPISTICA

ANNO

2012

2013

X

X

X

X

X

X

MESE

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...............

...............

...............

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COSTO

TOTALE € .......................................................

PER ANNO

2012

2013

€ 0

Contenuta nell’offerta Di territorio spa

VOCE DI SPESA E SPECIFICA DEL COSTO

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DESCRIZIONE / IMMAGINE

· Lo Sportello informativo fisico , verrà allestito in un apposito spazio, all’interno della sede di svolgimento delle attività, dove sarà garantita l'apertura quotidiana, per tutta la durata del progetto, per attività di front-office. L’attività sarà supportata dagli esperti del gruppo di lavoro individuati in relazione alle specifiche esigenze espresse dall’utenza.

· Lo sportello telematico, sarà accessibile dal Portale di Progetto ed erogherà informazioni e servizi secondo due modalità: area pubblica accessibile a tutti gli utenti; area privata accessibile a utenti registrati.

I servizi che saranno offerti dallo Sportello, utilizzando sia la componente fisica che quella telematica, riguarderanno tre aree:

a) orientamento e assistenza personalizzata all’avvio di un’attività imprenditoriale offrendo:

· informazione sui finanziamenti disponibili per la creazione d'impresa; sulle procedure per il loro ottenimento e sui corsi di formazione imprenditoriale e manageriale;

· sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria innovativa, giovanile, femminile, ecc.;

· orientamento alla scelta della forma giuridica e indicazioni sulla messa a punto e sulla realizzazione di un piano d’impresa.

b) Valutazione delle opportunità di business offrendo:

· assistenza nella scelta delle opportunità;

· valutazione di congruenza dei contenuti tecnico-progettuali rispetto ai vincoli ed ai requisiti previsti dagli strumenti finanziari disponibili;

· valutazione delle necessità relative alla progettazione degli interventi (tempi, professionalità da attivare, costi, autorizzazioni, ecc.);

· assistenza tecnica sulla predisposizione formale dei progetti da sottoporre a richiesta di cofinanziamento.

c) Formazione: analisi dei fabbisogni formativi; definizione di percorsi formativi specifici; attività formativa per lavoratori;

d) Comunicazione ed informazione.

· L’attività di informazione dello sportello si svilupperà attraverso la predisposizione di documenti di sintesi (schede, opuscoli, ecc.) in formato cartaceo (sportello fisico) e digitale (sportello on line) e nella realizzazione di attività seminariali relative ai seguenti temi: la nuova programmazione regionale 2007-2013; la normativa in materia di creazione d’impresa; la programmazione socioeconomica e territoriale; il Marketing Territoriale; l’internazionalizzazione dei prodotti e dell’immagine del Vallo di Diano; i piani di promozione; le nuove iniziative di lavoro autonomo nel campo dello sviluppo compatibile; i processi di internazionalizzazione delle PMI; le attività di e-business, e-commerce.

· All’interno delle attività dello Sportello sarà realizzata una news-letter informativa distribuita attraverso una mailing-list degli utenti registratisi e un’area news continuamente aggiornata. L’attività dello Sportello sarà promossa con una campagna pubblicitaria basata su manifesti, locandine e spot.

L’azione G della OT della territorio prevede una strategia attuativa particolare per questa fase, che verrà descritta in un piano d’azione redatto dalla società

·

· BACHECHE informativE/DIGITAL SIGNAGE

OBIETTIVO

Informazioni/notizie

DESCRIZIONE

Strumento che consente di informare su eventi e attività del progetto, news locali e nazionali, pubblicità ed inserzioni, informazioni generiche locali, in maniera statica e indiretta

DISTRIBUZIONE

Nessuna

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