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www.venezia.net 1 Eventi Visit Venice Autunno 2013 in copertina RUDOLF STINGEL PAG 5 by

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Tutte le mostre, gli spettacoli e gli eventi folkloristici a Venezia durante l'autunno 2013. Se state organizzando una vacanza o una gita a Venezia questa è la rivista che fa per voi!

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Visit VeniceAutunno 2013

in copertinaRudolf Stingel pAg 5

by

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Arte pag. 3

danza, teatro e Musica pag. 16

Sport, feste Popolari, enogastronomia e Mercatini pag. 17

indice:

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ARte ---TEATRINO DI pALAZZO gRASSINuovo polo per la diffusione del-la video arte

Il Teatrino di Palazzo Grassi restaurato da Tadao Ando è il nuovo centro cultu-rale di Venezia

Dopo il restauro di Palazzo Grassi, nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupe-ro del Teatrino segna, nel 2013, la terza tappa del grande progetto culturale di François Pinault a Venezia.

Con una superficie di 1000 metri quadri, il Teatrino di Palazzo Grassi è dotato di un auditorium con una capacità di 225 posti, completo di foyer e di aree tecni-che (camerini, sala regia, cabina per la traduzione simultanea…).

Il Teatrino assicura all’insieme di Pa-lazzo Grassi – Punta della Dogana le migliori condizioni tecnologiche (in par-ticolare acustiche) e di confort, grazie alle quali potrà essere ulteriormente sviluppato il programma di incontri con gli artisti, conferenze, letture, concerti, performance e proiezioni di film d’arti-sta organizzati dalla Fondazione Pinault nelle sedi veneziane.

---LEONARDO DA VINCI. L’UOMO UNIVERSALEDal 29 agosto al 1 dicembre 2013gallerie dell’Accademia

Dal 29 agosto fino al 1 dicembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patri-monio Storico Artistico ed Etnoantropo-logico e per il Polo Museale di Venezia, presenta la mostra “Leonardo Da Vinci. L’Uomo universale” alle Gallerie dell’Ac-cademia di Venezia. Si tratta di un’occa-

eventi:

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sione unica per ammirare 52 disegni di Leonardo, dieci anche recto e verso, che evidenziano il vero modo del momento creativo nel suo essere.

Il nucleo veneziano, magistrale per qua-lità, è formato da 25 disegni che non sono più stati esposti tutti insieme dal lontano 1980, formano un excursus del-le tappe della carriera dell’artista fino all’ultimo periodo francese. Tra tutti eccelle il celeberrimo Uomo Vitruviano. Il percorso indicato dai fogli veneziani è arricchito e completato da altri pre-stigiosi disegni di tematica affine e di qualità eccelsa, prestati da importanti musei italiani e stranieri, quali Bibliote-ca Reale di Torino e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, le col-lezioni Reali di Windsor Castle, il British Museum di Londra, il Musée du Louvre, l’Ashmolean Museum di Oxford.

---Imago MundiDal 28 agosto al 27 ottobre 2013Fondazione Querini Stampalia

Fino al 27 ottobre 2013, presso la Fon-dazione Querini Stampalia di Venezia viene presentata al pubblico una parte della collezione Imago Mundi, forma-ta da più di un migliaio di opere che Luciano Benetton ha commissionato e raccolto a partire dai suoi viaggi nel mondo, coinvolgendo, in modo volon-tario e senza fini di lucro, artisti afferma-ti ed emergenti di tanti diversi Paesi, che hanno realizzato ciascuno un’opera con

l’unico vincolo del formato 10x12 centi-metri.La collezione, sotto l’egida della Fonda-zione Benetton, non ha intenti commer-ciali ma si propone di riunire le diversità del nostro mondo in nome della comu-ne esperienza artistica, per realizzare una “catalogazione” – delle poetiche come delle opere – diversa da quella

consueta, museale o di mercato che sia.Le raccolte presentate a Venezia com-prendono le opere realizzate negli Stati Uniti, in Giappone, India, Corea del Sud e Australia (arte aborigena). Si tratta di oltre 200 opere di ciascun Paese, rag-gruppate sulla base della nazionalità, delle regioni e dei continenti, per pre-sentare la collezione, oltre che per gli intrinseci significati dei lavori, come il racconto, attraverso il filtro dell’arte, dei viaggi compiuti da Luciano Benetton nel mondo.La struttura espositiva di Imago Mundi è stata progettata dall’architetto Tobia Scarpa come spazio accogliente che agevola la comprensione della ricchez-

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za espositiva: la struttura conferisce fa-cile visibilità ai piccoli quadri e, grazie a espositori che si chiudono come pagine di libro, è comoda da trasportare e in-stallare, favorendo le finalità itineranti della collezione, destinata a viaggiare senza frontiere.

---Rudolf StingelDal 7 aprile al 31 dicembre 2013palazzo grassi – François pinault Foundation Curata dall’artista stesso, con il coor-dinamento di Elena Geuna, la mostra in apertura il 5 aprile 2013 e dedicata a Rudolf Stingel, si svilupperà su tutta la superficie espositiva del palazzo, coin-volgendo atrio, primo e secondo piano.

Sarà la prima volta che l’intero spazio del museo viene dedicato a un unico artista.

Rudolf Stingel, nato nel 1956, vive e la-vora tra New York e Merano, sua città natale. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzio-ni internazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contempo-rary Art a Chicago, il Whitney Museum of American Art a New York (2007), il Mu-seum für moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d’Arte Moderna e Con-temporanea di Trento (2001). Il progetto si iscrive nel programma di monografie di grandi artisti contem-poranei, inaugurato nell’aprile 2012 con Urs Fischer (“Madame Fisscher”), e presentato in alternanza e complemen-tarietà alle esposizioni tematiche della collezione François Pinault Foundation.

---Roy Lichtenstain - SculptorFino al 23 Novembre 2013Fondazione Vedova - Zattere

E’ aperta fino al 23 novembre 2013, presso i Magazzini del Sale alle Zattere a Venezia, sede della Fondazione Vedova, l’esposizione Roy Lichtenstein – Sculp-tor. Per la prima volta in Italia vengono esposte al pubblico ben 45 opere, tra disegni, collages, maquettes, modelli e sculture in bronzo, di uno dei grandi geni della Pop Art americana.

I capolavori in esposizione provengo-no dalla Roy Lichtenstein Foundation e dall’Estate Roy Lichtenstein of New

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York, nonché da musei e collezioni pri-vate e documentano la produzione scultorea dell’artista, produzione sicu-ramente meno conosciuta rispetto ai suoi quadri, ma non meno importante.

A partire dal 1965 , l’artista esplora le possibilità di trasportare le immagini tratte dai mass-media, in particolare dal fumetto, in scultura. La caratteristi-ca dell’opera di Lichtenstein è di volerla rendere “bidimensionale” proprio come un dipinto, di appiattirne i volumi come risulterebbe da un collage. Da qui sca-turiscono le figurazioni in ceramica che partendo da una fonte bidimensionale, cartacea, si articolano nella tridimen-sionalità a formare una testa o una pila di tazze o un’esplosione. Sono motivi trasferiti da una fonte iconica popolare, insignificanti e di carattere non estetico, a cui l’artista intende dare un valore ar-tistico, come se fossero costanti di una cultura modernista che va da Brancusi a Calder.

Simile procedere dà corpo poi, dal 1976 e fino fino alla sua morte nel 1997, a sculture “di profilo” dove la profondità e

le ombre dell’oggetto trattato, una lam-pada, uno specchio o una caffettiera, oppure un volto, una sirena o una casa, sono poste sullo stesso piano, come se fossero schiacciate e compresse su una stessa superficie.

Orario 10.30-18.00chiuso il martedìBiglietti: intero 12 euro---SegusoVetri d’arte 1932/1973Museo vetro di Murano18 maggio - 29 settembre 2013

La mostra è il frutto di un lungo lavoro di ricerca da parte dello studioso belga

Marc Heiremans, grande esperto di sto-ria del vetro muranese contemporaneo, su una delle eccellenze produttive del XX secolo: la “Seguso Vetri d’Arte”.

Attraverso una carrellata di capolavori viene focalizzata la vicenda di un’im-prenditoria familiare, vera e propria “di-nastia” della lavorazione del vetro, che

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ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di quest’arte durante il No-vecento. La fucina di famiglia, in cui lavo-rano Antonio Seguso, il figlio Archimede e i nipoti, diviene azienda nei primi Anni ’30, in un periodo di forte innovazione e grande progettualità manifatturiera.

A questo “nome”, sotto la direzione ar-tistica di Flavio Poli, si affianca negli anni quello di eccellenti maestri vetrai, presto riconosciuti artefici di vetri inec-cepibili. Nel corso dei decenni la produ-zione artistica convive insieme ai grandi lavori e ai progetti privati. Il vetro viene utilizzato in ogni sua possibile funzione, dall’arredamento all’illuminazione alla decorazione. La Seguso approda anche alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e a molte altre importanti fiere e manifestazioni Internazionali.

---Anthony CaroMuseo Correr1 giugno - 24 ottobre 2013

Sarà di scena a Venezia e più precisa-mente al Museo Correr (1 giugno/24 ottobre), con il patrocinio del British Council, la prima retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori vi-venti, Sir “Anthony Caro”, figura cardine nello sviluppo dell’arte plastica del XX secolo: un omaggio promosso in colla-borazione con la Fondazione Anthony Caro - commissari Nicholas Serota e Gabriella Belli - al quasi novantenne ar-tista britannico che, con i suoi rivoluzio-

nari assemblaggi, è internazionalmente considerato emblema del nuovo e della modernità in scultura.

Il versatile artista britannico, che ha la-sciato segni indelebili nella storia dell’ar-te, rivoluziona in modo radicale a parti-re dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’influenza del suo maestro Henry Moo-re, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivo-luzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimen-to, nello spazio dello spettatore: opere astratte ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinante linguaggio pla-stico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra.

---Tapies lo sguardo dell’artistapalazzo Fortuny1 giugno 24 novembre 2013

A Palazzo Fortuny la mostra “Tàpies. Lo sguardo dell’artista” (1 giugno/24 novembre), condurrà i visitatori nel caleidoscopico mondo del geniale ma-estro catalano, interprete dell’informa-le internazionale, a un anno dalla sua scomparsa.

Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attor-no a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la

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natura uma-na, l’arte, il mistero del-la vita. A un anno dalla scomparsa del genia-le artista c a t a l a n o (Barcellona 1923-2012), figura chia-ve dell’infor-male inter-na z ionale,

la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendono omaggio con un’affascinante mostra, che mira a svelare l’essenza dell’arte di questo indiscusso protagonista del No-vecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti culturali, artisti-ci, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua col-lezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore.

---ANA TZAREV Fino al 24 Novembre 2013Museo Diocesano di Sant’Apollo-nia

Una piccola mostra a ingresso libero e di grande impatto visivo, arricchisce il ventaglio delle numerosissime Mostre aperte a Venezia in occasione della 55.Esposizione Internazionale d’Arte. Al

Museo Diocesano di Sant’Apollonia, die-tro Piazza San Marco, sono esposte, fino al 24 novembre 2013, le straordinarie opere floreali di Ana Tzarev.

La scultrice e pittrice croata presenta l’ultimo capitolo della sua campagna globale Love & Peace: un enorme scul-tura floriforme che sboccia al centro di una sensazionale collezione di suoi di-pinti di fiori.

L’opera centrale della mostra è una grande scultura in fibra di vetro, una del-le tante della serie di fiori dalle dimen-sioni di 15 piedi, creati dall’artista come parte di una speciale mostra in tutto il mondo. I fiori di Love & Peace sono sta-ti presentati in numerosi spazi, come

il London Park Lane, Roma, New York, Shezhen, Cina e Singapore.

Oltre all’immenso papavero, la mostra è caratterizzata da sculture floreali su scala ridotta in foglia di bronzo e oro, nonché da una selezione di sontuosi dipinti floreali nello stile inconfondibile

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della Tzarev. I dipinti – lavori così ricchi nella tonalità e nel corpo che più che vi-sti vanno sentiti – esplorano la forma, il colore e il simbolismo dei fiori.

Orario 10-18, chiuso il lunedìIngresso libero

---Nel segno di Ileana Sonnabenddal 1 giugno 2013Ca’ pesaro

La collezione della Galleria Internazio-nale di Arte Moderna di Venezia - Ca’ Pesaro viene arricchita dal 1 di giugno 2013 con “Nel segno di Ileana Sonna-bend”. Nell’ambito di un rinnovato per-corso permanente a Ca’ Pesaro e di un rilancio dell’identità di questo impor-tantissimo museo, la mostra ricorderà, a partire dal 1 giugno, quella che fu forse la più grande scopritrice di talenti arti-stici della seconda metà del XX secolo insieme a Peggy Guggenheim.

30 eccezionali capolavori della Sonna-bend Collection di New York – Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Richard Serra, Jeff Koons, Roy Lichtenstein, ecc.- arricchiranno il per-corso museale, concessi in deposito a lungo termine alla Fondazione Musei Ci-vici di Venezia, dopo essere stati esposti al Madre di Napoli, insieme al grande Rauschenberg “Interior”, giunto diretta-mente da New York: una ricchezza d’i-nestimabile valore culturale per la città lagunare.

---Bestiario ContemporaneoMuseo di storia naturale1 giugno - 24 ottobre

Nell’intento di far dialogare linguaggi di-versi aprirà dal 1 giugno 2013 al Museo di Storia naturale di Venezia la curiosa mostra “Bestiario Contemporaneo. Fra arte e scienze, artisti italiani della col-lezione ACACIA” costruita e pensata da Giorgio Verzotti e Gemma De Angelis Testa per il Museo di Storia Naturale di Venezia e la sua collezione permanente (1 giugno/24 ottobre), con l’intento di far dialogare -

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La cornice ideale per le vostre vacanze in laguna.Immergetevi nella vita di Venezia con Rialto e San Marco a pochi passi, i colori del mercato e il dondolio delle gondole sotto la vostra finestra. L’antico palazzo Michiel dal Brusà saprà accogliervi nella calda atmosfera di un’elegante casa veneziana che affaccia direttamente sul Canal Grande.

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con la collaborazione di Luca Mizzan e Mauro Bon - il mondo scientifico e lacultura naturalistica con le più avanzate espressioni dell’arte contemporanea:da Maurizio Cattelan a Francesco Vezzo-li, Nico Vascellari, Vanessa Beecroft etanti altri.

---BIENNALE DI VENEZIA55. Esposizione Internazionale d’ArteIl palazzo Enciclopedico1 giugno - 24 novembre 2013

La kermesse si svolgerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arse-nale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia e ha come titolo “Il palazzo enciclopedico”, dal progetto di Marino Auriti del 1955 che brevettò un museo immaginario contenente tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite.

Come ha spiegato il neo curatore del Settore arte della Biennale, Massimilia-no Gioni, “oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, i tentativi di strut-turare la conoscenza in sistemi omni-comprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte inda-ga queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo En-ciclopedico di Auriti – combina opere d’arte contemporanea e reperti storici, oggetti trovati e artefatti.”

“Come nei teatri della memoria pro-gettati nel Cinquecento dal veneziano Giulio Camillo – cattedrali interiori in cui ordinare il sapere in immagini – l’espo-sizione “Il Palazzo Enciclopedico” cerca di delineare la cartografia di un’immagi-ne-mondo, componendo un bestiario dell’immaginazione.”La 55. Esposizione Internazionale d’Ar-te della Biennale di Venezia si presenta ancora una volta in forma duale. Dopo 116 anni di vita della Biennale, la Forma della Mostra attuale è quella definita in modo compiuto nel 1999 e confermata e perfezionata negli anni successivi: una grande Mostra Internazionale diretta da un curatore scelto a tal fine e le Parte-cipazioni nazionali. Come di consueto, le Partecipazioni nazionali avranno pro-prie mostre negli storici Padiglioni ai Giardini, oltre che nel centro storico di Venezia.

---Hokusai. La grande OndaFino al 3 novembre 2013Museo di Arte Orientale

La celebre stampa policroma di Hokusai La Grande Onda viene eccezionalmente esposta a Venezia presso il Museo di Arte Orientale

La celebre xilografia di Hokusai nota come LA GRANDE ONDA verrà ecce-zionalmente esposta a Venezia, Museo d’Arte Orientale di Ca’ Pesaro, dall’8 set-tembre al 3 novembre 2013.

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La xilografia policroma, una delle stam-pe della serie delle 36 vedute del monte Fuji, molto rara nelle più prestigiose col-lezioni di stampe giapponesi europee, è prestata dal Museo Chiossone di Ge-nova, che ne possiede una delle tirature più pregiate, e viene esposta per la pri-ma volta.

La grande onda di Hokusai verrà espo-sta insieme al modello in gesso alaba-strino del Museo tattile di pittura antica e moderna Anteros, Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” di Bologna, per l’esplorazione tattile dell’opera a dispo-sizione di tutti i visitatori.

L’evento sarà occasione per presentare, per la prima volta al pubblico, anche 24 libri a stampa di Hokusai e allievi, iden-tificati nell’ambito del progetto di colla-borazione tra il Museo d’arte orientale, l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterra-nea e l’Art Research Center, Ritsumeikan University di Kyoto, che ha portato alla documentazione digitale catalografica e fotografica della collezione di 727 xilo-grafie- per un totale di 860 immagini - e 276 libri - per un totale di 12.200 imma-gini - conservati nei depositi del Museo d’Arte orientale di Venezia.

---I tesori del ghetto di VeneziaFino al 29 settembre 2013galleria Franchetti

Fino al 29 settembre 2013 è aperta alla Galleria Franchetti (Ca’d’Oro) la mostra che raccoglie alcuni preziosi “Tesori del Ghetto di Venezia” nata dalla collabora-zione tra la Comunità Ebraica di Venezia e il contributo finanziario e organizzati-vo di Venetian Heritage e della Maison Vhernier.

In esposizione è possibile ammirare una collezione di importantissimi oggetti

liturgici settecenteschi in argento, re-centemente ritrovati nel Ghetto di Vene-zia. Nel 1943 (poco prima dell’arrivo dei nazisti) due anziani signori veneziani di religione ebraica, responsabili del servi-zio religioso della Sinagoga Spagnola e di quella Levantina, nascosero una se-lezione di preziosi oggetti liturgici in un luogo segreto. Questi oggetti sono stati ritrovati per caso solo qualche anno fa in occasione del restauro della Sinago-ga.

La mostra “Tesori del Ghetto di Venezia” è un’esposizione itinerante che dopo la puntata newyorkese presso la sede centrale di Sotheby’s e la successiva tappa espositiva al Museum of Fine Arts di Houston, approda ora alla Galleria

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Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, presso i cui laboratori si sono svolte lo scorso anno le delicate operazioni di restau-ro dei pezzi, effettuate dal consorzio RE.CO. – Restauro e Conservazione di beni Culturali (argenti) e dalla ditta San-sovino Restauri (arredi lignei).

---Very Light ARTE’Fino al 24 Novembre 2013Ca’ Rezzonico

E’ aperta fino al 24 novembre 2013 a Ca’ Rezzonico Very Light Artè una mo-stra che si propone come interfaccia tra opera d’arte e oggetto d’uso comu-ne. L’esposizione si presenta come una riflessione sul design e uno studio sul ruolo dell’artista nella storia in relazione all’ambiente architettonico. In questo caso la riflessione trae spunto e stimolo dagli ambienti superlativi di Ca’ Rezzo-nico, Museo del Settecento Veneziano, scelto come luogo della contaminazio-ne e del confronto.

Il progetto si è rivolto in particolare agli artisti contemporanei che decidono di utilizzare il vetro come medium espres-sivo o di lavorare, come in questa occa-sione, sul tema del lampadario.

Sette gli artisti di fama internazionale selezionati dalla curatrice della mostra Cornelia Lauf,con la direzione scientifi-ca di Gabriella Belli, chiamati per la loro straordinaria sensibilità verso i materiali dell’alto artigianato italiano e il contesto

storico del palazzo: Mario Airò, Stefano Arienti, Flavio Favelli, Luigi Ontani, Ga-briel Orozco, Cerith Wyn Evans e Heimo Zobernig.

Orariofino al 31/10, 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)dal 1/09, 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)chiuso il martedì

BIGLIETTIIntero: 8 €Ridotto: 5,50 €

---pRIMA MATERIAFino al 30 dicembre 2013punta della Dogana

Dialogo è la parola chiave dell’esposi-zione Prima Materia, in apertura il 30 maggio 2013 a Punta della Dogana – Ve-nezia. A cominciare da quello che hanno sviluppato, nel corso della sua prepara-zione, Michael Govan e Caroline Bourge-ois, i due curatori incaricati da François Pinault di immaginare la mostra a par-

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tire dalla sua collezione. Il progetto ha preso forma seguendo i loro scambi, sulla base del confronto tra scelte e pro-spettive complementari: da una parte l’Europa, dall’altro la California; da un lato un coinvolgimento di lunga data nell’avventura della collezione Pinault, dall’altro uno sguardo nuovo su questo corpus di opere.

Dialogo è anche quello che i curatori hanno instaurato con artisti provenienti da orizzonti geografici e culturali diver-si, mettendo a confronto con passione, ad esempio, l’arte povera e il movimen-to Mono-ha, emerso in Giappone negli stessi anni. Questa idea di dialogo, di raffronto, di tensione dialettica tra pie-no e vuoto, rumore e silenzio, materiali-tà ed evanescenza, sottende e struttura tutto il percorso espositivo.

Dialogo, infine, è quello che si stabi-lisce tra le opere di Prima Materia e il loro contesto e che costituisce un tema cruciale per tutte le istituzioni dedicate all’arte contemporanea. Ancor più delle mostre che si sono susseguite dall’aper-tura del museo nel 2009 a oggi, Prima Materia chiama in causa il luogo che la ospita, Punta della Dogana, diventando un’occasione per ripensarne gli spazi e modificarne la percezione.

- Tariffa intera:20€ per due musei / 15€ per un museo

- Tariffa ridotta:15€ per due musei / 10€ per un museo

---Riapertura di palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto e del CostumeDal 1 novembre 2013

Il Museo di palazzo Mocenigo riaprirà al pubblico il 1 novembre 2013, dopo una importante operazione di restyling complessivo, riassetto museografico e ampliamento dei percorsi espositivi. A suo interno troverà spazio anche la nuo-va sezione dedicata alla storia del pro-fumo e delle essenze, grazie al sostegno di Mavive Spa. Il progetto di riallestimento del museo, che vede la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi, architetto, re-gista, scenografo e costumista di fama internazionale offrirà ai visitatori la stra-ordinaria possibilità di attraversare

l’intero piano nobile completamen-te immersi nella ritrovata atmosfera dell’originario contesto settecentesco, attraverso un percorso “circolare” che permetterà una visita più focalizzata sull’approfondimento della fondamen-tale relazione esistente fra gli arredi settecenteschi e i preziosissimi abiti d’e-poca, che saranno esposti in quantità considerevole - ben 150 capi – fornen-do un quadro finalmente completo ed esaustivo degli usi e costumi della Vene-zia nobiliare del XVIII secolo. In più , grazie al sostegno e alla collabo-razione di Mavive Spa, azienda venezia-na della famiglia Vidal, il museo ospite-

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rà una sezione esclusivamente dedicata alla storia del profumo, rappresentando una novità assoluta nel panorama della museografia italiana.

La sezione è pensata non solo come il racconto dall’antichità ai giorni nostri delle preziose essenze che, rispecchiando una millenaria vocazione, collocano l’I-talia e Venezia in particolare, tra i capostipiti della tradizione profumiera mondiale, ma anche come luogo di formazione di-dattica per introdurre il pubblico alla conoscenza di questa straordinaria in-venzione legata al mondo olfattivo, che si pone anche in stretta relazione con la moda e la storia del costume.

MuSiCA & dAnZA---palazzetto Bru ZaneStagione di musica

La quinta stagione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française è l’occasione per proseguire un’avventura artistica ricca di inattese esplorazioni. La fiducia di partner fedeli con-sente la riscoperta di un ro-manticismo musicale ancora mal noto.

Nel corso di questa stagione 2013 – 2014 due cicli tematici saranno dedicati ai composi-

tori Charles-Valentin Alkan (1813-1888) e Félicien David (1810-1876). Due figure eminentemente romantiche e contem-poranee l’una dell’altra, le quali presup-pongono tuttavia un approccio assai diverso nella loro riproposizione: men-tre Alkan è da tempo noto agli studio-si, ampiamente registrato da etichette specializzate ma ciò non di meno poco eseguito in concerto, Félicien David appare invece come un grande dimen-ticato sia dai musicisti che dai musico-logi. Si tratterà dunque di confermare nell’arco della stagione il genio di Alkan, confrontandolo in particolare a Liszt o Chopin, e – contemporaneamente – di convincere l’ascoltatore del talento di Félicien David, del quale sono testimo-nianza opere ricche di colore come il suo peplum operistico Herculanum.

---Teatro La FeniceStagione 2013 - 2014

La stagione lirica 2013-2014, che si apri-rà il 22 novembre 2013 e si chiuderà l’8 novembre 2014, proporrà diciotto lavori di cui cinque nuovi allestimenti, quattro

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allestimenti ospiti, un balletto (Onegin con l’Eifman Ballet di San Pietroburgo) e otto riprese, per un totale di 122 reci-te – un giorno su tre – con picchi di 15 recite in marzo, 19 in maggio e 17 in set-tembre.L’International Herald Tribune, nell’arti-colo A world of choice as opera season opens, ha attribuito al Teatro La Fenice un importante riconoscimento citan-dola come uno dei teatri internazionali da tener d’occhio. L’Africaine, l’opera di Giacomo Meyerbeer che inaugurerà in novembre la stagione lirica 2013-2014 del Teatro La Fenice, è infatti conside-rata dall’Herald Tribune, come uno dei più importanti eventi operistici della prossima stagione, uno di quelli assolu-tamente da non perdere.Oltre all’inaugurazione con il nuovo allestimento dell’Africaine la stagione comprenderà altri quattro nuovi alle-stimenti: La scala di seta di Gioachino Rossini, quarta farsa rossiniana prodot-ta dall’Atelier della Fenice al Teatro Mali-bran, con la regia di Bepi Morassi; Tosca di Giacomo.

folKloRe & SPoRt ---28..Venicemarathon28 ottobre 2013

La Venicemarathon, Maratona di Vene-zia, ribattezzata dagli addetti ai lavori la “grande classica d’autunno” è un even-to sportivo capace di radunare lungo 42,195 chilometri oltre 8000 partecipan-ti provenienti da tutto il mondo. E’ mol-

to di più di una gara, molto di più di una festa di sport.

Recentemente si è deciso di modifica-re il percorso di gara della VeniceMara-thon, che da Villa Pisani (a Stra) penetra nel cuore di Venezia per raggiungere Riva Sette Martiri: gli atleti fiancheggia-no tutta la Riviera del Brenta e attraver-sano Piazza San Marco a Venezia.

Centro operativo della maratona vene-ziana è sempre il Parco San Giuliano, dove viene allestita Exposport, il cuore di tutte le attività della maratona e il punto di ritrovo dei maratoneti, occupa circa 12.000 mq totali tra area coperta e scoperta e saranno più di 100 le aziende rappresentate.

---Festa della Madonna della Salu-te21 Novembre 2013

La Festa della Salute è sicuramente quella dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento reli-gioso popolare a Venezia. E’ anche una delle manifestazioni più suggestive che vede tantissimi credenti recarsi, attra-verso il Ponte costruito solo in occa-sione dell’evento tra le due sponde del Canal Grande, presso la spettacolare Basilica della Salute per accendere un cero alla Madonna.

Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un’altra terribile pe-

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stilenza. Tra il 1630 e il 1631, una terribile epidemia sconvolse Venezia. La peste era così devastante che il Doge pronun-ciò il voto di erigere una chiesa intitolata alla Salute se si fosse interrotta.

A tutt’oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre davanti all’altare maggio-re dell’imponente Chiesa della Salute a perpetuare il secolare vincolo di gratitu-dine che lega la città alla Vergine Maria

La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena. Il suo progetto rispondeva alle esigenze di grandiosità richieste dalla Serenissima: una chiesa che doveva esaltare la Vergi-ne e al tempo stesso la Repubblica. La basilica fu consacrata nel 1687.

La castradina, pietanza molto saporita a base di carne di montone, è il piatto tipico che si usa consumare a Venezia il

giorno della Salute.

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