Italy-visit to recycling centre

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““PENSARE PENSARE DIFFERENZIATO”DIFFERENZIATO”Nell'anno scolastico 2009/2010 le classi terze scientifico del BUS

hanno avviato un progetto relativo alla gestione dei rifiuti all'interno dell‘Istituto.Con una breve analisi sulla storia dei rifiuti e con una raccolta di dati relativi alla loro produzione gli alunni hanno evidenziato le varie strategie adottate negli anni al fine di migliorare le problematiche legate a tali temi .L'argomento è stato approfondito con dei lavori di gruppo e due uscite didattiche presso Enìa e il centro di riciclaggio creativo REMIDA .

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SVILUPPO SVILUPPO SOSTENIIBLESOSTENIIBLE

Lo sviluppo è sostenibile se soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere le possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri bisogni.

 

Rapporto Bruntland Our Common Future, 1987

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Elementi critici per lo sviluppo sostenibile

sostituibilità equità

infragenerazionalelocaleinternazionale

localeinternazionale

localeinternazionale

intergenerazionale

incertezzairreversibilità

attendismo

impegni e revisioni

politiche di non rimpianto

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LO SVILUPPO DEL NOSTRO PROGETTO:

STORIA RIFIUTI

PORTA PORTA AL BUS

PRODUZIONE

TERMOVALORIZZATORE

REMIDA

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Nella preistoria quando lo stile di vita era ancora nomade i resti degli animali venivano accumulati sul suolo delle caverne finché lo spazio lo permetteva, dopodiché si abbandonava il luogo per un nuovo riparo.

Le prime, poche notizie relative al rapporto ambiente e rifiuti risalgono all’antica Grecia, la cui decadenza secondo gli storici è in parte da attribuire ad un eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.

La questione dei rifiuti accompagna la storia dell’uomo dalle sue origini fino ad oggi.

STORIA DEI RIFIUTI

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Nell’’antica Roma i rifiuti costituivano un grosso problema perché i cittadini gettavano dalle proprie finestre gli escrementi e gli scarti, accumulandoli lungo le strade e provocando la proliferazione di topi e malattie. Con Cesare si diffuse il recupero di alcuni rifiuti tra cui: cenere,cocci,ecc...

Nell'impero romano tale problematica non fu così critica come negli altri regni grazie alle

nuove scoperte architettoniche quali acquedotti,terme,fogne.

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All’epoca dei comuni le strutture di smaltimento dei rifiuti non erano presenti ma grazie alla dilagante povertà venivano riutilizzati gli scarti come fertilizzanti nelle campagne. Quando un materiale non veniva riutilizzato, canali e sbocchi sul mare fungevano da discariche portando malattie ed epidemie.

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Nell'età moderna aumenta la sensibilizzazione verso lo smaltimento dei rifiuti perché si diffonde la teoria che i cattivi odori portino malanni. Tra XVII e XVIII sec. la situazione delle grandi città Europee è drammatica (odori terribili, fiumi molto inquinati, elevato numero di discariche).

Si assiste a una grande crescita demografica con conseguente aumento di rifiuti e delle strutture urbane che arrivano ad inglobare le discariche preesistenti. L’utilizzo del carbone con relativo aumento delle fabbriche aggrava l’inquinamento dell’aria e dei fumi.

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L’influenza degli studi di Pasteur e le scoperte in ambito microbiologico incentivano la Francia ad occuparsi della questione dei rifiuti.

L. Pasteur

La corrente igienista porta alla produzione di una normativa sulla gestione dei rifiuti che prende nome Decreto Eugèn Poubelle (1883).

Questo sancisce, che tutti i proprietari di immobili a Parigi siano obbligati a fornire tre recipienti speciali agli abitanti di ciascun palazzo nei quali riporre carta e stracci, vetro e ceramica.

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Nella seconda metà del XIX secolo con un’incredibile sviluppo scientifico e con l’affermarsi dell’industria chimica aumentano i materiali da smaltire, soprattutto quelli non biodegradabili (petrolio) che porta a gravi conseguenze sul piano ambientale.

L’unico provvedimento legislativo che viene messo in atto è Alkali Act (1863) che vieta di scaricare acido cloridrico in atmosfera da parte delle fabbriche.

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Negli anni ‘60 si ha lo sviluppo della società consumistica con una accelerazione del ciclo produzione-consumo-scarto. Prendono piede la produzione in serie e l’acquisto di beni di consumo. Il boom economico vede il trionfo di plastica,contenitori, imballaggi e dell’usa e getta.

La raccolta-smaltimento dei rifiuti diviene sempre più costosa in quanto le amministrazioni devono occuparsi del recupero dell’immondizia nelle strade per poi portarla nei centri di smaltimento.

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Negli anni ’70 con la nascita del movimento ambientalista si incomincia a considerare la “questione rifiuti” da un punto di vista dell’impatto ambientale. Per far fronte a questo problema nasce la raccolta differenziata che però non si diffonde nella sua totalità a causa dell’ inadempienza dei cittadini, carenze amministrative e incapacità dei produttori di fare considerazioni economiche a lungo termine.

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La situazione più drammatica è quella che riguarda la gestione dei rifiuti tossici e nocivi, compresi gli scarti di materiali elettronici che hanno bisogno di trattamenti speciali per limitare i danni che potrebbero causare all’ambiente.

Nascono così, negli anni ’90, società illegali per lo smaltimento di questi rifiuti nell’est Europa e nel terzo mondo.

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Nel 1997 con il D. Lgs. n. 22 noto come decreto Ronchi si punta per la prima volta l’attenzione sulla prevenzione e sulla riduzione della quantità e pericolosità dei rifiuti, nonché sulla responsabilità delle azioni dei singoli cittadini.

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PRODUZIONE MONDIALE DEI RIFIUTI

MONDO: R.S.U. (kg pro capite)

Messico 310 Francia 510

Polonia 320 Germania 540

Rep. Ceca 330 Belgio 550

Turchia 390 Austria 560

Giappone 410 Gran Bretagna 560

Grecia 430 Olanda 610

Portogallo 450 Svizzera 650

Svezia 450 Danimarca 660

Ungheria 450 Spagna 670

Finlandia 460 Stati Uniti 760

I talia 500

310 320 330390 410 430

450 450 450460

500 510540 550 560 560

610650 660 670

760

0

100

200

300

400

500

600

700

800

messico polonia rep. Ceca turchia giappone grecia portogallo svezia ungheria finlandia italia francia germania belgio austria gran

bretagna

olanda svizzera dani=

marca

spagna U.S.A.

Kg pro-capite

- Dal grafico è evidente che paesi dell’Est come Polonia o Turchia aventi possibilità economiche scarse hanno una produzione di rifiuti molto bassa.- I paesi nordici europei come Finlandia, Olanda , Svizzera e Austria hanno una produzione di rifiuti che rientra nella media generale.- Spagna e Stati Uniti hanno una produzione di rifiuti molto elevata, a causa della spinta industrializzazione.

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RIFIUTI IN ITALIA• Produzione rifiuti urbani :

- 31.1 milionidi tonnellate ogni anno- Produzione pro-capite: 617 kg ogni

anno- Crescita più evidente: al centro

(+5.4%)

• Raccolta differenziata:- 7.1 milionidi tonnellate (22.7%)- crescita del +1.6%

• Sistema gestione: - riduzione n° rifiuti verso la discarica

(da 74.4% a 51.9%)- incremento n° rifiuti verso

inceneritori(da 8.5% a 9.7%)

In Italia vengono prodotte 31,1 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno, delle quali 7,1 milioni di tonnellate sono organizzate nella raccolta differenziata.

 

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RIFIUTI A REGGIO EMILIA

301 312342 340

365

2000 2001 2002 2003 2004

produzione RUtotali

Tonn/anno x 1000

106

195

125

189

140

200

145

193

160

207

2000 2001 2002 2003 2004

differenziato

indifferenziato

anno

RU complessivo

(tonn/anno)

RU differenziato

(kg/ ab. anno)

RU indifferenziato

e selettivo

(kg/ab. anno)

RU complessivo

(kg/ab. anno)

2000 301 674 231 430 662

2001 311 172 255 416 671

2002 338 023 295 425 720

2003 337 919 297 411 708

2004 372 499 342 423 765

Tonn/anno x 1000

- Dai dati si evince che dal 2000 al 2004 c’è stato un aumento di produzione di rifiuti di circa 364000 tonnellate.

- Si nota inoltre che all’aumentare della produzione di rifiuti aumenta di pari passo anche la quantità di rifiuti differenziati.

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SMALTIMENTO RIFIUTI A REGGIO EMILIA

(tonnellate)1° sem.

20091° sem.

20081° sem.

20071° sem.

20061° sem.

20051°sem.2004

1° sem.2003

1° sem.2002

RaccoltaDifferenziata

105.083 97.159 86.348 82.797 77.911 75.247 65.580 62.384

Raccolta RU indifferenziati + selettivi

91.192 98.259 100.943 100.913 100.762 100.808 96.877 99.862

Raccolta RU Complessivi

196.276 195.418 187.291 183.710 178.673 176.054 162.457 162.246

53,5%46,5%

Territorio Provinciale - primo semestre 2009

Raccolta Differenziata

RU indifferenziato + selettivo

•Il RU indifferenziato è diminuito del 7,2 % dal 2002 al 2009;•La raccolta differenziata è cresciuta del 8,1 % dal 2002 al 2009;•Il RU complessivo è aumentato dello 0,4 %.

La raccolta differenziata ha raggiunto nel primo semestre del 2009 il 53,3 %, avvicinandosi ulteriormente agli obiettivi che il Piano Provinciale di Gestione dei rifiuti si è posto per i prossimi anni.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA

REGGIO E PROVINCIACOMUNE R.D.COMUNE R.D.COMUNE R.D.

ALBINEA 62,8%BAGNOLO IN PIANO

53,2%BAISO 28,1%

BIBBIANO 57,9%BORETTO 51,3%BRESCELLO 49,2%

BUSANA 45,3%CADELBOSCO DI SOPRA

54,6%CAMPAGNOLA EMILIA

56,9%

CAMPEGINE 52,7%CANOSSA 49,8%CARPINETI 46,7%

CASALGRANDE 46,4%CASINA 33,7%CASTELLARANO 46,1%

CASTELNOVO DI SOTTO

57,5%CASTELNOVO NE' MONTI

41,2%CAVRIAGO 70,4%

COLLAGNA 35,3%CORREGGIO 62,6%FABBRICO 57,5%

GATTATICO 67,2%GUALTIERI 57,7%GUASTALLA 56,3%

LIGONCHIO 27,4%LUZZARA 58,5%MONTECCHIO EMILIA

57,9%

NOVELLARA 49,2%POVIGLIO 51,7%QUATTRO CASTELLA

55,8%

RAMISETO 25,9%REGGIO EMILIA 51,6%REGGIOLO 58,1%

RIO SALICETO 53,2%ROLO 54,5%RUBIERA 42,9%

SAN MARTINO IN RIO

52,0%SAN POLO D'ENZA 59,6%SANT'ILARIO D'ENZA

60,4%

SCANDIANO 58,5%TOANO 30,8%VETTO 35,2%

VEZZANO s/CROSTOLO

51,2%VIANO 42,9%VILLA MINOZZO 24,4%

Inferiore al 35%Obiettivo 2006

35% Obiettivo 2008

45%Obiettivo 2012

65%

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IL DECRETO RONCHI

obiettivi:•Ottenere un tasso di raccolta differenziata tra il 15% e 25 % entro il 1999;•Ottenere un tasso di raccolta differenziata tra il 25% e il 35% entro il 2001;•Ottenere un tasso di raccolta differenziata superiore al 35% entro il 2003.

Uno degli scopi principali è favorire il riciclo, recupero e riutilizzo.

Decreto legislativo n°22 del 1997

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SMALTIMENTO RIFIUTI NELL’ UE

- L’utilizzo di inceneritori è assente in Grecia e Irlanda.

- I paesi nordici come Danimarca e Lussemburgo privilegiano lo smaltimento dei rifiuti urbani tramite inceneritore.

- Portogallo,Italia e Regno Unito privilegiano lo smaltimento con discariche controllate. 

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IMPIANTI DI SMALTIMENTO IN PROVINCIA

Gli impianti di smaltimento in provincia sono quattro : tre discariche ( Novellara, Castellarano e Carpineti) e un inceneritore (Reggio Emilia).

La discarica di Castellarano non è più in funzione ma costantemente termo controllata come prevede la legge.Infatti il deposito dei rifiuti sviluppa gas nocivi per l’ ambiente e per la salute che possono però essere recuperati e trasformati in energia elettrica.

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TERMOVALORIZZATORE

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Panoramica dell’ impianto termovalorizzatore di Reggio Emilia.

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Un momento dell’incontro degli studendi presso la sede di ENIA con il tecnico sig. Mauro Catellani.

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TERMOVALORIZZATORE COGENERATIVO DI VIA DEI

GONZAGA 46 REGGIO EMILIA• Anno di entrata in servizio : 1968

• Potenzialità di smaltimento autorizzata : 200 t/g ( 2 linee 100 t/g cadauna )• 70.000 t/a

• Rifiuti smaltiti 2008 ( stima ) : 60.000 t/a

• Potenza installata : – Elettrica

• in assetto non cogenerativo 4.300 kW• In assetto cogenerativo 1.700 kW

– Termica• In assetto cogenerativo 16.000 kW

• Energia recuperata a regime ( 2 linee )– Elettrica lorda 8.800 MWh– Termica totale 98.300 MWh

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Schema di funzionamento dell’inceneritore

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Sala di controllo del termovalorizzatore

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Tubi che trasportano acqua calda prodotta dalla combustione dei rifiuti del termovalorizzatore.

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ISOLA

ECOLOGICA

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Isola Ecologica di via dei Gonzaga.

I rifiuti ingombranti vengono raccolti gratuitamente in appositi contenitori in mododifferenziato, per poter essere poi riciclati o smaltiti in modo opportuno.

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Raccolta di televisori e monitor di computer.

Il loro smaltimento prevede che l'apparecchio rimanga integro, facendo successivamente un foro nel tubo catodico si eliminano le sostanze pericolose.

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Raccolta di frigoriferi e condizionatori.

Il rifiuto deve rimanere integro perchè non vengano dispersi nell' ambiete i gas CFC nocivi per l’ambiente.

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Raccolta di Polipropilene.

E‘ conveniente dal punto di vista energetico riciclare questo materiale. Dalla riutilizzazione si possono ottenere oggetti quali arredi per giardini, vasi o zerbini.

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Raccolta dei metalli.

I rifiuti vengono fusi insieme per ricreare nuova materia prima.

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Raccolta di paraurti di automobili.

Il materiale viene macinato e riciclato per riottenere materia prima.

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REREMIDAMIDA

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PROGETTO REMIDA REGGIO EMILIA

Remida è un luogo dove si promuove l’idea che i rifiuti sono risorse e dove si raccolgono, si espongono e si offrono materiali alternativi e di recupero, ricavati dalle rimanenze e dagli scarti della produzione industriale ed artigianale per reinventarne il loro uso e significato.

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LA STORIA E GLI OBIETTIVIRemida nasce nel 1996 grazie all’azione

del comune di Reggio Emilia per sensibilizzare i più giovani alla questione difficile dei rifiuti.

L’obbiettivo dell’associazione è principalmente il riciclo dei rifiuti o degli scarti, ritrasformandoli in oggetti, composizioni o sculture che li rivalorizzino esternando tutta la loro “bellezza nascosta”.

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CHI COLLABORA CON REMIDA

Remida è associato a molte aziende o cooperative.

La più importante delle quali è l’Enia, azienda che gestisce i rifiuti a Parma, Reggio Emlia e Piacenza, che provvede a rifornire il centro di scarti riutilizzabili.

Remida lavora in collaborazione con il comune di Reggio Emilia che fornisce fondi e sostegno.

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LE FINALITA’Le finalità di Remida nascono dalla convinzione che ogni rifiuto può essere riutilizzato e ritrasformato non solo in oggetti utili ma anche belli.

Remida inoltre ha come fondamento la salvaguardia del pianeta dai rifiuti, evitandone il sovraccarico riutilizzandoli e riciclandoli.

A questo scopo Remida propone le sue attività alle scuole per l’infanzia, alle scuole medie e a quelle superiori.

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I PROGETTI A REGGIO EMILIA

Sono numerosi i progetti attivi a Reggio Emilia, in questo momento il più importante si propone di diffondere l’utilizzo delle biciclette nella città.

Nell’ambito del progetto c’è l’idea di far costruire, o meglio, assemblare, delle biciclette su una piccola tavoletta per poi modificarle a computer e stamparle su grandi cartelloni che andranno ad abbellire la città.

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Un altro progetto che è in attuazione è lo scambio di libri usati, che altrimenti potrebbero finire tra i rifiuti.

Lo scambio avviene in una piccola biblioteca: chi è interessato può portarsi a casa uno dei libri e, eventualmente, contribuire portando un altro libro a Remida.

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REMIDA DAYOgni anno a Reggio Emilia si allestisce un Remida Day, giorno in cui tutta la città si dedica al recupero e al riutilizzo dei materiali scartati.

Numerosi banchi espongono gli oggetti a cui dare una seconda vita, contribuendo a dare visibilità all’associazione e occasioni di riflessione sul tema del “riuso” a tutti i cittadini nell’ambito del riciclo.

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PORTA PORTA AL BUS

Reggio Emilia partecipa al progetto raccolta dei rifiuti “porta a porta” che ha come obiettivi:

• - Incentivare il recupero dei rifiuti attraverso riutilizzo e riciclaggio

• - Diminuire lo smaltimento nelle discariche

• - Ridurre la quantità di rifiuti

COME FUNZIONA:

Il 26 aprile 2006 ha preso il via la fase operativa vera e propria, che prevede una raccolta porta a porta integrale, in cui organico, carta e cartone, plastica, vetro e lattine vengono ritirati a domicilio dagli operatori, secondo un calendario prestabilito. I cittadini devono semplicemente differenziare a casa propria le diverse tipologie. I contenitori in cui svuotare i rifiuti sono personali e vanno collocati sulle rispettive proprietà private.

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Anche l’Istituto “Blaise Pascal” fa parte della VII Circoscrizione, in cui viene effettuata la raccolta “porta a porta”.

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Plastica:

• bidone bianco

• “porta a porta” una volta alla settimana

• venerdì

Carta:

• bidone blu

• “porta a porta” una volta alla settimana

• mercoledì

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Vetro e lattine:

• bidone verde

• “porta a porta” una volta a settimana

• lunedì

Rifiuti domestici (generici):

• bidone nero

• “porta a porta” due volte alla settimana

• lunedì e venerdì

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Cartucce delle stampanti:

• eco box (verde)

• “porta a porta” su richiesta

Pile scariche:

• giallo tubolare

• “porta a porta” una volta al mese o su richiesta

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PROGETTO REALIZZATO DA:3 SMAZanichelli GabrieleRima M. DavideDenti MariachiaraAnceschi FrancescaBrevini AliceCorsini RitaPistelli Ilaria Pellesi VeronicaValenti ThomasMastini DavideKuteli KlaudioMagnanini DarioScalabrini DavideGhidoni SilviaLavecchia Maria RitaToschi AndreaSquarza Chiara

3 SMBBenoni AndreaCilloni IlariaProcaccianti ChiaraPellegrini FrancescaPetracchi FrancescoCavalchi MartinaZanichelli FilippoCaleffi AlessioErrico SerenaCaselli SamueleGuglielmini RiccardoIori FedericoMacchioni Riccardo

Settimana di approfondimento8-2-2010 \ 13-2-2010