VII edizione GhigginiArte

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Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura VII edizione 2008 Da un'idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli Comitato promotore Giuseppe Curonici, Luigi Piatti, Emma Zanella Giuria artistica Anna Bernardini Giuseppe Bonini Italo Bressan Claudio Cerritelli Maria Rosa Ferrari Licia Spagnesi Paolo Zanzi Con la collaborazione di Daniela Daverio Eileen Ghiggini Maria Cinta Martin Rodriguez Chiara Palumbo GHIGGINI 1822 - Via Albuzzi 17 - 21100 Varese - tel. 0332284025 - [email protected] © GHIGGINI 1822 con il patrocinio di

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Il catalogo della VII edizione del Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura

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Premio GhigginiArte giovanidi pittura e scultura

VII edizione 2008Da un'idea di

Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli

Comitato promotore

Giuseppe Curonici, Luigi Piatti, Emma Zanella

Giuria artistica

Anna BernardiniGiuseppe Bonini

Italo BressanClaudio Cerritelli

Maria Rosa FerrariLicia Spagnesi

Paolo Zanzi

Con la collaborazione di

Daniela DaverioEileen Ghiggini

Maria Cinta Martin RodriguezChiara Palumbo

GHIGGINI 1822 - Via Albuzzi 17 - 21100 Varese - tel. 0332284025 - [email protected]© GHIGGINI 1822

con il patrocinio di

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La giuria artistica: Licia Spagnesi, Paolo Zanzi, Maria Rosa Ferrari, Anna Bernardini, Giuseppe Bonini, Italo Bressan, Claudio Cerritelli in una fotografia di Mario Chiodetti, 25 febbraio 2008

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La giuria artistica composta da:

Anna Bernardini, storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI,

Giuseppe Bonini, docente di Estetica all'Accademia di Brera,

Italo Bressan, docente di Pittura all'Accademia di Brera,

Claudio Cerritelli, docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera,

Maria Rosa Ferrari, direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona,

Licia Spagnesi, giornalista e curatore del Premio Cairo Mondadori,

Paolo Zanzi, fotografo e art director.

ha designato i seguenti giovani artistiper la collettiva finale

R u g g e r o B r a n d i

C o s i m o C a i f f a - Ch e o n e

I l a r i a C e r e s a

S i l v i a C o l o m b o

F r a n c e s c o D i L u c a

E m a n u e l e D o t t o r i

M a r i a P a o l a G r i f o n e

R e a l i s m o C u b o n a u t a

E l i s a R o s s i n i

G i o r g i o S a l v a t o

S t e f a n o S p e r a

L u i g i C h r i s t o p h e r V e g g e t t i

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Ruggero Brandi

Con la mia attività pittorica cerco di rappresentare uno spazio urbano idealizzato, formato da strutture inabitate e fortemente geometriche, perché il mio interesse non è rivolto tanto alla loro funzione di spazio abitabile o contesto sociale, quanto al loro sviluppo spaziale geometrico.Camminando per le vie di Milano e osservando tutto ciò che mi circonda, con uno sguardo che cerchi di spogliare la città dalla sua parte viva, mobile e naturale (piante, persone, cartelloni pubblicitari ed altre sovrastrutture) si riesce ad avere una visione purificata e affinata dello spazio antropico.Come un geologo che studia le perfette concrezioni geometriche dei minerali, ho indagato la città, cercando di ottenere una dimensione altra dello spazio urbano.

Ruggero Brandi

Architettura 12007acrilico su tavola48x70 cm.

Sottopasso2007acrilico su tavola50x70 cm.

Magazzino 12007acrilico e ecoline su tavola50x70 cm.

Ruggero Brandi è nato a Milano nel 1984 dove consegue il diploma presso il Liceo Artistico I; attualmente è iscritto al terzo anno del corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Cosimo Caiffa - Cheone

Nasco come writer ed in quanto tale la mia arte comincia sul muro, dopo aver sperimentato e trovato il modo di rendere migliori i miei pezzi è nato il desiderio di comunicare attraverso nuove vie … ed è cosi che realizzo la prima tela. Via via, nel mio percorso artistico provo e sperimento tecniche e metodi innovativi per cercare di rendere il più possibile reali i miei soggetti.Cerco di suscitare curiosità, stupore e qualsiasi altro sentimento attraverso le mie opere sia su muro che su tela.Voglio rappresentare tutto quello che mi circonda , un paesaggio urbano che si muove insieme a me. Nel mio caso il writing è una passione che ha condizionato e, ancora oggi, condiziona il mio stile artistico.

Cosimo Caiffa

Escape "CAP"2007spray su tela50x70 cm.

Direzionale "CAP"2007spray su tela50x70 cm.

CAP2007spray su tela50x70 cm.

Cosimo Caiffa è nato a Gallipoli, Lecce nel 1979. E' un autodidatta, non ha frequentato nessuna scuola artistica. Attualmente vive e lavora a Nerviano, Milano.

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Ilaria Ceresa

Il mio lavoro è incentrato su una pittura informale ed è sempre in continua evo-luzione e sperimentazione. Partita da semplici spatolate cariche di materia e di strati di colore, era prima un dialoga-re solo con la materia, la corposità e la densità, poi è diventato un bisogno di rappresentare qualcosa sulle mie tele. Da quel momento, ho iniziato a ridefi-nire la materia e il colore, vuoti e pieni, luci ed ombre, una continua ricerca nel-l’armonia dell’opera, perché è dentro il colore, dentro la materia, la corposità e la luce che prende origine ogni mia tela. Quando inizio un quadro ho sempre un idea generale, i miei soggetti sono tra-sferiti dalla vita reale, dall’osservazione che io faccio alle cose a tutto ciò che mi circonda, e poi li rielaboro e li filtro nella mia mente per poi realizzarli. Il più delle volte lavoro con supporto in tela e dipingo ad olio, altre invece ado-pero terre e acrilico, dipende dal risulta-to che vorrei ottenere e dall’effetto che vorrei dare.

Ilaria Ceresa

Sterpaglia2008olio su tela100x70 cm.

Sovrapposizione2007/2008olio su tela100x70 cm.

Fili2008olio su tela100x70 cm.

Ilaria Ceresa è nata a Milano nel 1982. Dopo aver conseguito la maturità presso il Liceo Artistico Giovanni XXIII, si diploma nel 2006 in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Silvia Colombo

L’intervento che realizzo sulla superfi-cie della tela di cotone grezzo viene dettato quasi esclusivamente dall’im-prevedibilità ponendosi così tra l’aspet-to automatico e quello illusorio. La spontaneità del gesto, che per certi versi può coincidere con l’interesse estetico, è senza dubbio una costante dei miei la-vori; l’accettazione dell’automatismo mi permette di non pensare tanto al-l’esito quanto di riflettere in merito alle continue operazioni che vado a compie-re. Sono molto attenta alle reazioni chi-miche dei materiali e più profondamen-te alle reazioni e relazioni umane che vorrei spontanee e mutevoli come lo sono i rapporti tra le materie stesse. La prevedibilità del comportamento deve essere respinta; al suo posto la tra-sformazione, con tutti i rischi che il cambiamento comporta. Il bitume le spezie ed il vino profumano, sono organici e si alterano. La partecipazione del fruitore completa il lavoro, il grado di coinvolgimento stabilisce in che modo.

Silvia Colombo

Kinesis II2008bitume di giudea, diluente e vino rosso su tela100x70 cm.

Senza titolo2007bitume di giudea e diluente su tela30x90 cm.

Senza titolo2008vino rosso, bitume di giudea e diluente e foglia oro su tela100x120 cm.

Silvia Colombo nasce a Desio, Milano nel 1982 dove frequenta il Liceo Artistico Papa Ratti. Presso l'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano segue il corso di Pittura presieduto dal Prof. Italo Bressan e dal suo assistente Tetsuro Shimizu e si diploma nel 2006. Attualmente risiede a Muggiò, Milano.

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Francesco Di Luca

Non sono bravo a raccontare processi ed evoluzioni del mio lavoro e francamente non mi piace nemmeno… Preferisco che parli l’opera! Non l’artista che l’ha realizzata. Se riesco a far trasparire, attraverso il mio lavoro, le sensazioni, gli stati d’animo che intendo comunicare l’opera funziona. Non servono parole, spiegazioni, nulla è necessario. Le opere, da me eseguite, sono istantanee di giovani uomini e donne, del panorama contemporaneo. Realizzo parte dell’opera in terra refrattaria assemblandola poi con lamiere in ferro unite fra loro mediante saldatura ad arco. Le due tecniche differenti vogliono enfatizzare il dualismo che si avverte osservando questi personaggi. Voglio andare oltre la superficialità dei soggetti! Desidero insinuarmi in quello che conta veramente; non fermarmi all’apparenza.

Francesco Di Luca

Senza titolo2007ferro saldato e terra refrattaria dipinta70x46x22 cm.

Senza titolo2007ferro saldato e terra refrattaria dipinta94x40x20 cm.

Senza titolo2007ferro saldato e terra refrattaria dipinta60x35x21 cm.

Francesco Di Luca è nato a Milano nel 1979. Frequenta il Liceo Artistico e si diploma in Decorazione nel 2004 presso l'Accademia di Brera, Milano. Attualmente vive e lavora ad Arese, Milano.

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Emanuele Dottori

Il mio lavoro parte dall’esigenza di co-noscere come sono fatte materialmente le cose. I miei soggetti sono architettu-re, vive, deserte o abitate che siano. I luoghi sono reali, fisici: freddi, caldi, squallidi e puzzolenti, o pieni di aria e di luce, attraversati ed erosi dalla gente, purissimi nelle forme. Sono posti che conosco, che mi capitano tra i piedi e che poi torno a cercare milioni di volte, ossessivamente, di nascosto. Ma non basta mai. Dipingere non basta mai, ti sfugge sempre qualcosa. Ed è giusto così. Conoscere una cosa significa im-possessarsi della sua struttura, sezionar-la, farla esplodere o implodere in una tensione senza soluzione di continuità.Le opere presenti in mostra rappresen-tano una fase precisa di questo percorso di analisi : sono l’inizio, l’avvicinarsi al soggetto attraverso il disegno, strumen-to privilegiato di indagine. Il soggetto è il Lucernario della Metropolitana Milanese della Stazione Centrale FS di Milano. Si trova al piano dei tornelli, ma ha anche un primo piano e sale fino alla piazza, ideale secondo piano. E’ un buco nel cuore della Metropoli, un sotterraneo a cielo aperto, ignorato dai più, fastidioso per molti, bellissimo per alcuni.

Emanuele Dottori

Lucernario2007/08grafite e gomma su carta su legno60x80 cm.

Lucernario 2007/08grafite e gomma su carta su legno60x80 cm.

Lucernario2007/08grafite e gomma su carta su legno60x80 cm.

Emanuele Dottori è nato a Cernusco sul Naviglio, Milano nel 1983. Ha conseguito il diploma di maturità artistica presso il Liceo Artistico Sperimentale del Sacro Cuore di Milano. Nel 2006 si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Dal 2004 è diventato assistente di studio milanese di Roberto Coda Zabetta.

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Maria Paola Grifone

Il mio lavoro è una ricerca di forme e colori che la realtà mi suggerisce.Si instaura tra me e il soggetto - reale o fotografato - un rapporto: L'interesse è di conoscerlo attraverso quei particolari che più mi colpiscono di esso. Qualsiasi cosa è in relazione allo spazio che la circonda ed ha in sè una forma, una struttura, un volume e dei colori inespressi: questi elementi suscitano il mio interesse immediato. Da qui comincia l'analisi; la tela, la carta, il legno, la carta fotografica: è una battaglia a tutto campo senza limitazio-ni di supporti. Tutto partecipa alla costruzione dell' immagine nello spazio, dando vita a forme nuove, che inaspettatamente si precisano nella loro concretezza, si cristallizzano in un preciso equilibrio di tensioni. Negli ultimi lavori, l’utilizzo della china su carta fotografica, esige la presenza di un progetto interiore che in seguito prende corpo nell’immagine.

Maria Paola Grifone

Forme Nascoste2008china su carta fotografica lucida 250 gr29.7x84 cm.

Forme Nascoste2008china su carta fotografica lucida 280 gr29.7x42 cm.

Forme Nascoste2008inchiostro di china giapponese su carta lucida 280 gr30x80 cm.

Maria Paola Grifone è nata nel 1984 a Mariano Comense, Como. Ha conseguito il diploma presso il Primo Liceo Artistico a Milano. Attualmente è iscritta al secondo anno del corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Realismo Cubonauta

Noi rappresentiamo la realtà cubonauta la realtà cubonauta è tutto quello che sta al di fuori della vostra realtà la realtà cubonauta è l’universo espressivo esplorato con la cubomobile noi inquadrando l’universo espressivo lungo gli assi della cubomobile mettiamo ordine i futuristi lo attraversano con le loro macchine ormai passate la cubomobile è l’antidoto agli obsoleti mezzi futuristi i surrealisti senza controllo sono liberi nel caos originario dell’universo espressivo gli assi della cubomobile sono l’antidoto al veleno surrealista rigore, centralità, matematica freddezza sono la struttura della realtà cubonauta.

Realismo Cubonauta

Untitled 12008fotografia70x100 cm.

Untitled 22008fotografia70x100 cm.

Untitled 32008fotografia70x100 cm.

Realismo Cubonauta nasce il 23 ottobre 2007 dalle menti geniali e creative di due fotografi:Filippo Piantanida nato a Varese nel 1979, si è diplomato in fotografia presso l’Istituto Europeo del Design a Milano. Attualmente vive e lavora a Milano.Roberto Prosdocimo nato a Pordenone,Venezia nel 1979 si è diplomato in fotografia presso l’Istituto Europeo del Design a Milano. Attualmente vive e lavora a Milano.

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Elisa Rossini

Osservare, osservare e registrare atten-tamente tutto ciò che vedo: contorni, pieghe, sfumature sottolineate dalla luce, piccoli dettagli… Ecco cosa av-viene quando di-segno. Il di-segnare è modo per essere lì, in quel istante, dan-do senso al tempo, e, con questa con-centrazione riesco a “sentire” e ad esse-re in sintonia non solo con il s-oggetto osservato, ma, anche, con ogni segno tracciato sul foglio di carta. I singoli momenti (o disegni) vengono successivamente cuciti insieme, dando loro un nuovo significato; Non si considerano più solo realtà a sé stanti, ma fanno parte di un unico lavoro. In esso oltre ai disegni, sono presenti testi scritti a mano: alcuni sono riflessioni o descrizioni personali avvenute durante l’atto del disegnare, altri, invece, sono versi estratti da alcuni proverbi delle Sacre Scritture, come ad esempio: “Per ogni cosa c’è il suo momento…un tempo per nascere ed un tempo per morire, un tempo per piantare ed un tempo per sradicare le piante, un tempo per demolire e un tempo per costruire, un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per stracciare ed un tempo per cucire…”A questo “atlante” di disegni sono stati applicati alcuni riferimenti naturali, soggetti attentamente osservati e dise-gnati, poi inseriti e cuciti in buste trasparenti. In tal modo, non acquistano solo importanza i singoli istanti riporta-ti al presente, ma anche i soggetti presi in considerazione.

Elisa Rossini

Senza titolo2007carta, elementi vari, buste trasparenti, filo di cotone bianco150x155 cm.

Frammenti di luce2008vetrini, paraffina, elementi vari10x34 cm.

Matrioska2007stampa fotografica, vasi di terracotta, terra, semi50x75x10 cm.

Elisa Rossini è nata a Busto Arsizio, Varese nel 1986 dove consegue nel 2005 il diploma presso il Liceo Artistico Paolo Candiani; attualmente è iscritta al III anno del corso in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo scultura, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Giorgio Salvato

Voglio che tutta la vita possa entrare nel mio lavoro e che tutto ciò che in-contro durante le mie giornate possa en-trare a far parte della mia pittura.È la vita il mio soggetto. Il mio rappor-to con la vita, fatta di tutti quegli ogget-ti, quelle emozioni e racchiuso in un frammento di vita; oppure perché, più semplicemente, una mattina la luce del sole gli conferiva un aspetto unico, che mai prima si era notato.Io vorrei proprio esser capace di guar-dare, attraverso questi “frammenti”, l’intera vita; esser capace di andare al fondo di questa per poterla amare anco-ra di più.

Giorgio Salvato

A riposo2007tecnica mista su tavola e tela80x70 cm.

Sulle spalle2007tecnica mista su tavola e tela100x100 cm.

Attrezzature che trovano riposo2007tecnica mista su tavola46x64 cm.

Giorgio Salvato nasce a Vimercate, Milano nel 1984 ed è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Nel novembre del 2008, presso la Sala Rossa della Ghiggini 1822, ha tenuto la sua prima mostra personale dal titolo: Frammenti di vita. Vive e lavora a Brugherio, Milano.

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Stefano Spera

Questi lavori fanno parte di una ricerca indirizzata verso la focalizzazione di particolari di oggetti o azioni di cui ci circondiamo o che fanno parte della no-stra vita quotidiana. La scelta dei soggetti non è casuale, ma è strettamente legata a tematiche che noi percepiamo direttamente dagli stru-menti che per eccellenza regolano e de-terminano ciò di cui ci dobbiamo inte-ressare tutti i giorni cioè i media, (da internet alle televisioni).Visto l’importanza dei temi ho deciso, non volendo fare un’arte di denuncia o della politica, di cercare di dare a questi una visione ironica e sarcastica, ad esempio il problema della diminuzione delle aree verdi dovute al disboscamen-to e all’abuso dell’uomo sulla natura, nel tentativo di domarla e di renderla a misura di se stesso, nella vita di tutti i giorni si riduce al “problema” di avere fiori freschi nelle nostre case. Un’altro problema grave e drammatico come quello della guerra che sconvolge e “cambia” gli equilibri mondiali, nel no-stro mondo ovattato diventa una notizia come le altre, un modellino statico per rievocare epiche battaglie o un giocat-tolo (videogioco) con cui far giocare i nostri bambini. La mia volontà è solo di porre l’attenzione sul “cambiamento” che è sotto i nostri occhi tutti i giorni, anche nelle piccole cose.“Cose” che non sono facili da “vedere” in un epoca in cui più è veloce la nostra connessione alla “rete”, meno è il no-stro tempo e meno valgono le nostre immagini.

Stefano Spera

Natura Recisa (forbici)2007olio su tela e tecnica mista100x80 cm.

Natura Recisa2007olio su tela80x125 cm.

Richard Air Force2007olio su tela120x124 cm.

Stefano Spera è nato a Monza, Milano nel 1983 dove ha conseguito il diploma di maturità presso il Liceo Artistico Preziosissimo Sangue. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Luigi Christopher Veggetti

L’arte del saper raccontare mi ha sempre affascinato, ma incapace nel gestire il linguaggio verbale ho ricercato nel colore le parole... lì su tela i miei silenzi hanno trovato corpo e sfogo come un fiume che trova il mare.Attraverso il gesto, il colore, il segno racconto tutto, anche quello che mai avrei immaginato... in breve tempo la tela diventò lo specchio e l’opera il riflesso più vero di me stesso.

Luigi Christopher Veggetti

Inside2007olio e acrilico su tela100x100 cm.

Nel mentre2008olio e acrilico su tela40x100 cm.

L'attesa2008olio e acrilico su tela32x80 cm.

Christopher Veggetti è nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) nel 1978. Dopo aver conseguito il diploma di grafico pubblicitario presso l’istituto I.T.C.S Gadda di Paderno Dugnano, Milano, ha frequentato il laboratorio del maestro Vanni Saltarelli. Si è specializzato nell'uso della tecnica fotografica.

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Ruggero Brandi

Cosimo Caiffa - Cheone

Ilaria Ceresa

Silvia Colombo

Francesco Di Luca

Emanuele Dottori

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Paola Grifone

Realismo cubonauta

Elisa Rossini

Giorgio Salvato

Stefano Spera

Luigi Christopher Veggetti

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14-01-2008

Ghiggini alla ricerca di giovani artisti

Al via le iscrizioni per la VII edizione del Premio GhigginiArte Giovani di pittura e scultura, indetto dalla galleria varesina, sempre alla ricerca di giovani talenti

Varese:

I termini - Il Premio GhigginiArte Giovani è un appuntamento consolidato ormai da qualche anno nel programma artistico svolto dalla galleria di Emilio Ghiggini. Il comitato promotore è composto oltre che dallo stesso Ghiggini, da Giuseppe Curonici (scrittore), Luigi Piatti (storico dell'arte varesina) e Emma Zanella (direttore GAM di Gallarate). I giovani aspiranti che vogliono intraprendere la strada dell'arte hanno tempo fino a mercoledì 20 febbraio per iscriversi alla manifestazione. Giovani grandi nomi - Le scorse edizioni hanno visto vincitori Federica Lazzati, Fiorella Limido, Marco Anzani, Luca Gastaldo e Federico Romero Bayter. Tra i partecipanti, come è avvenuto per le edizioni precedenti, verranno selezionati 10 nomi. Questi parteciperanno ad una mostra collettiva, opportunatamente allestita negli spazi della galleria a partire da marzo 2008. Il vincitore avrà in seguito occasione di

presentarsi al pubblico con una mostra personale sempre presso la Ghiggini 1822, nel corso della stagione espositiva 2008/2009. Anche in questa VII edizione del Premio il comitato culturale dello Spazio Oberdan di Castelseprio selezionerà uno tra i dieci finalisti cui verrà offerta la possibilità di allestire una mostra personale allo Spazio Oberdan stesso. Modalità - Possono partecipare all'iniziativa i giovani che sotto i 30 anni e che risiedono nella regione Lombardia, nella provincia di Verbania Cusio Ossola e nel Canton Ticino. Il regolamento per la partecipazione e il materiale richiesto sono disponibili sul sito www.ghiggini.it. L'organizzazione del Premio è affidata a Daniela Daverio, Eileen Ghiggini, Cinta Martin Rodriguez e Chiara Palumbo. Chi giudica - Alto è il livello qualitativo della giuria artistica che valuterà l'operato dei giovani partecipanti. Tale comitato è composto da Anna Bernardini (storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI), Giuseppe Bonini (docente di Estetica all'Accademia di Brera), Italo Bressan (docente di Pittura all'Accademia di Brera), Claudio Cerritelli (docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera), Maria Rosa Ferrari (direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona), Licia Spagnesi (giornalista e curatore del Premio Arte Mondadori) e Paolo Zanzi (fotografo e art director). Ogni membro della giuria artistica inviterà dieci personalità ad esprimere la propria preferenza sulle opere dell'artista da loro ritenuto il migliore tra i partecipanti della collettiva finale. Tale votazione va ad incrementare quella della giuria per eleggere il vincitore finale dell'edizione. Ghiggini guarda avanti - La Galleria Ghiggini si distingue per iniziative di questo tipo. Non sono molte purtroppo, le realtà, soprattutto nella nostra zona, che danno opportunità di questo spessore ai

Ghiggini 1822

Opera di F.R.Bayter

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14/03/2008http://www.artevarese.com/av/view/news.php?sys_tab=40000&sys_docid=1351

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giovani. Un'occasione per conoscere personalità del settore storico-artistico della nostra città ed essere giudicati da esperti in materia. Un concorso con poche limitazioni e senza un tema specifico. Sono ammesse opere pittoriche, scultoree o che richiedono l'ausilio del mezzo fotografico/digitale o installazione. Libertà massima alla fantasia dunque e largo ai giovani. Galleria Ghiggini piazza Albuzzi, 17 Varese Tel: 0332-284025 www.ghiggini.it

Lara Treppiede

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Varese - Il 29 marzo la proclamazione del vincitore Premio GhigginiArte: nominati i finalisti della settima edizione

«Che il corpo sia da sempre soggetto privilegiato per la pittura è un dato di fatto, questo per la facilità con cui si presta a divenire il mezzo per rappresentare idee che vanno oltre i semplici significati che da esso nascono e ad esso si riferiscono. Ed è proprio in quest'area di confine tra il simbolo e il fatto nudo che si pongono i miei lavori» con queste parole si presentava al pubblico la giovane Federica Lazzati. Era il 2001 e l’artista otteneva il favore della giuria del Premio GhigginiArte giovani che grazie a una idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli sarebbe diventato negli anni una vetrina autorevole e importante per i giovani talenti del Nord Italia.

La manifestazione è giunta alla settima edizione e tra i dieci finalisti selezionati si nascondono nuovi talenti che sicuramente animeranno il panorama artistico italiano: Ruggero Brandi, Cosimo Caiffa, Ilaria Ceresa, Silvia Colombo, Francesco Di Luca, Emanuele Dottori, Maria Paola Grifone, Realismo Cubonauta, Elisa Rossigni, Giorgio Salvato, Stefano Spera, Luigi Christopher Veggetti.

La giuria è composta da Anna Bernardini, storico dell'arte e direttore Villa e Collezione Panza-FAI, Giuseppe Bonini, docente di Estetica all'Accademia di Brera, Italo Bressan, docente di Pittura all'Accademia di Brera, Claudio Cerritelli, docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera, Maria Rosa Ferrari, direttore del Circolo Culturale Il Triangolo di Cremona, Licia Spagnesi, giornalista e curatore del Premio Cairo Mondadori, Paolo Zanzi, fotografo e art director.

Le opere degli artisti saranno esposti in Galleria dal 15 marzo al 12 aprile 2008. Sabato 29 marzo verrà proclamato il vincitore designato dalla giuria artistica in collaborazione con 70 personalità segnalate dai componenti della stessa e il premio consisterà nella possibilità di organizzare una personale presso la GHIGGINI 1822 nella stagione artistica 2008 - 2009.

Il comitato culturale dello Spazio Oberdan di Castelseprio selezionerà uno tra i finalisti a cui verrà offerta la possibilità di allestire una mostra personale allo Spazio Oberdan stesso.

Mostra: Collettiva finale del Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura

Luogo: Galleria GHIGGINI 1822 - Via Albuzzi 17 - 21100 Varese

Inaugurazione: 15 Marzo 2008

Periodo: 15 Marzo - 12 Aprile 2008

Orario: 10 - 12,30; 16 - 19,15. Lunedì chiuso. Ingresso libero

Collaborazione: Daniela Daverio, Eileen Ghiggini, Chiara Palumbo, Maria Cinta Martin Rodriguez

Informazioni: tel. 0332284025 - fax. 03321690728 - [email protected]

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14/03/2008http://www3.varesenews.it/arte/articolo.php?id=93206

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Catalogo: Premio GhigginiArte VII in formato digitale sul sito www.ghiggini.it di prossima pubblicazione.

Lunedi 10 Marzo 2008 [email protected]

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14/03/2008http://www3.varesenews.it/arte/articolo.php?id=93206

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11-03-2008

Premio Ghiggini: nuova giuria, ma forse non basta

Si inaugura alla Galleria Ghiggini la settima edizione del concorso dedicato all'arte insubrica under trenta; tra i dodici finalisti nomi e opere gia conosciuti lo scorso anno; e se si pensasse a nuove formule? / GALLERY

Quelli che... - Anche quest'anno c'è chi ci riprova. Finalisti lo scorso anno, finalisti anche nell'odierna edizione, la settima, del concorso indetto dalla Galleria Ghiggini dedicato all'arte giovane. Cosimo Caiffa, Emanuele Dottori, Giorgio Salvato vengono confermati anche quest'anno tra i dodici prescelti così come era successo nel 2007. Allora il trionfatore a mani basse del concorso fu il talentuoso Federico Romero Bayter, mezzo colombiano, mezzo genovese, una fidanzata però a Varese, galeotta, che indicò la strada della Ghiggini e bene gli disse. L'opera di Realismo Cubonautica Giuria rinnovata - A contrastare questa vaga impressione di deja

vù, quest'anno il premio si è in parte rivoluzionato: a partire dalla giuria. Del nucleo storico si sono fatti da parte lo stesso titolare della galleria, la direttrice della Gam di Gallarate, Emma Zanella, Giuseppe Curonici e Luigi Piatti, confermati però nel comitato promotore. Subentrati al loro posto Anna Bernardini, direttrice di Villa Panza, l'art director Paolo Zanzi e la giornalista Licia Spagnesi che, dalle pagine del mensile Arte può garantire, oltre alla competenza di giurata guadagnata sul campo del Premio Cairo Mondadori, una rinnovata freschezza mediatica all'iniziativa di Ghiggini. Aumenta anche il numero dei collaboratori: oggi in totale sono ben quattro a gravitare intorno alla logistica del Premio Artegiovani. Suggerimenti - Un premio che potrebbe anche cercare nuove strade rispetto a quelle già consolidate. Allargarsi ulteriormente oltre i confini insubrici; fare una più attenta selezione in partenza, magari pensando ad un concorso ad inviti, andando ad inviduare tramite i giurati figure di giovani già robusti di mestiere e di originalità; pensando forse ad un tema vincolante, forse anche ad edizioni dal taglio specifico, riservate al disegno piuttosto che al video d'artista. Trovare cioè quella combinazione di flessibilità e originalità che, per dirne uno, ha fatto la grandezza di un premio storico come quello di Gallarate. Il perimetro - Detto dei 'ritornanti', in merito agli altri giovani spicca il fatto che forse per la prima volta Varese e provincia siano poco rappresentate: il fotografo Filippo Piantanida del duo Realismo Cubonautica e Elisa Rossini, selezionati tra circa una decina di giovani artisti locali. Dal Canton Ticino, a cui pure il Premio è rivolto, solo due le adesioni, e nessuno selezionato. Il grosso dei 52 partecipanti arriva dall'area milanese; tra i prescelti anche artisti da Como, da Monza e da Desio. Il Premio cresce nel suo perimetro anche se gli iscritti complessivi rimangono sostanzialmente stabili rispetto alle edizioni precedenti. Dodici gli artisti scelti quest'anno, più degli anni scorsi e anche questo significa la volontà di allargare il campo dei partecipanti, in un'ottica di non feroce selezione.

Un'opera di Emanuele Dottori

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Erano dieci tre anni fa, undici l'anno scorso. Quelli che...secondo noi - Gli esiti delle selezioni tuttavia riproducono tutto sommato un quadro sostanzialmente fedele a quanto visto negli anni scorsi. Dottori rimane un bravissimo interprete di un'arte con evidente vocazione architetturale e tra i favoriti per la vittoria finale, insieme al duo Realismo Cubonautica, lucidi nella loro arte di spiazzamento e nel presentarsi spavaldamente emuli delle avanguardie; gli altri under trenta segnano un po' il passo. Soprattutto nella pittura non emergono sostanziali novità, se non nella ricercata sintesi su carta fotografica

di Maria Paola Grifone. Per il vincitore, dichiarato il 29 marzo, dopo la valutazione di una giuria 'popolare', una personale in Galleria Ghiggini. Per un altro finalista, scelto dal comitato promotore, la ormai tradizionale mostra al Punto Oberdan di Castelseprio.

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Un'opera di Maria Paola Grifone

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