I edizione GhigginiArte

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GHIGGINI 1822 snc - Via Albuzzi 17 – 21100 Varese – tel. 0332284025 – [email protected] © GHIGGINI 1822 snc. - 2003 Giuria artistica Giuseppe Bonini Emilio Ghiggini Gottardo Ortelli Luigi Piatti Silvio Zanella Con la collaborazione di Daniela Daverio Marta Giani Premio GhigginiArte giovani di pittura e scultura I edizione 2001 Da un'idea di Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli

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Il catalogo della I edizione del Premio GhigginiArte giovani

Transcript of I edizione GhigginiArte

Page 1: I edizione GhigginiArte

GHIGGINI 1822 snc - Via Albuzzi 17 – 21100 Varese – tel. 0332284025 – [email protected]© GHIGGINI 1822 snc. - 2003

Giuria artistica

Giuseppe BoniniEmilio GhigginiGottardo Ortelli

Luigi PiattiSilvio Zanella

Con la collaborazione di

Daniela DaverioMarta Giani

Premio GhigginiArte giovanidi pittura e scultura

I edizione 2001Da un'idea di

Emilio Ghiggini e Gottardo Ortelli

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La Galleria Ghiggini indice il Premio GhigginiArte giovani di pittura escultura. Con questa iniziativa ci proponiamo di far emergere e portare aconoscenza degli amatori d'arte, critici, giornalisti e del pubblico piùvasto, la ricerca artistica di giovani varesini mettendo a loro disposizionegli spazi della galleria, organizzando una mostra collettiva e una mostrapersonale per l'artista giudicato più meritevole.

La giuria artistica composta da:

Giuseppe Bonini, Storico dell'Arte, Docente di Estetica all'Accademia diBelle Arti di Brera, Milano,Emilio Ghiggini, Gallerista, Titolare della Galleria Ghiggini,Gottardo Ortelli, Pittore, Docente di Pittura all'Accademia di Belle Arti diBrera, Milano,Luigi Piatti, Storico dell'Arte varesina,Silvio Zanella, Pittore, Consulente del Centro Sistema Museale d'ArteContemporanea della Regione Lombardia,

ha selezionato i seguenti nove artisti per la collettiva che ha in seguito de-signato il vincitore dei Premio

Guglielmo Arrighi

Serena Barile

Simone Berrini

Francesco Gibin

Federica Lazzati

Laura Lo Piccolo

Deborah Nogaretti

Serena Piccolo

Anna Siva

Con il contributo di

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La prima fase del Premio si è conclusa conuna mostra collettiva tenutasi

dal 20 ottobre al 15 novembre 2001presso le sale della Galleria GHIGGINI

dove hanno partecipano 9 giovani artisti.

Domenica 4 novembre alle ore 17

Federica Lazzatiè stata proclamata vincitrice della

I edizione del Premio GhigginiArte giovani

LA MOSTRA

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Guglielmo Arrighi

Nella vita come nell'arte l'uomo èaggrappato a poche salde certezze, èincuriosito dal desiderio di lasciarsiandare per scoprire dove porta l'energiadel vortice. Meglio restare aggrappati apochi ma saldi vincoli o lasciarsitrascinare da nuovi istinti pur nonsapendo dove portano?Il vortice rappresenta un passaggiovirtuale per il nuovo millennio in cuil'artista deve lasciarsi alle spalle levecchie tendenze, per ricercare uno stileche dia inizio al nuovo.

Guglielmo Arrighi

Resistenza2001ferro saldato70x100x50. cm.

Passaggio nel20002000ferro saldato40x120x40 cm.

Nascita di unpianeta2001ferro saldato85x100x80 cm.

Guglielmo Arrighi nasce a Varese nel 1979. Si è diplomato al Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese efrequenta il terzo anno del corso di scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Ricerca unostile personale attraverso la sperimentazione di tecniche e materiali, tra i quali il ferro, materiale attinenteall'epoca moderna forte e sicuro, ma allo stesso tempo elastico e plasmabile, capace di assecondare lenecessità del momento. Vive e lavora a Brinzio.

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Serena Barile

Se fossi in grado di descrivere a parole imiei quadri, i colori non avrebbero piùvalore. Traccio linguaggi su fogli dicarta da pacco, non faccio altro.Materiale povero che rinnega la suafunzione di impacchettare e rinchiudereil mondo, e al quale permetto disrotolarsi sulle distese del reale coninediti significati. Aiuto! Le tele biancheti guardano dirimpette e sembranoesigere che tu le vesta di un'opera d'arte.Ti osservano con la loro pallida easettica perfezione e sembranoincorniciare un mondo all'inverso. Limitidi una geometria preconfezionata. No! Iopotrei dipingere chilometri di carta dapacco, dispiegandone i rotoli come unamappa geografica di passioni. Non mi fapaura la fragilità delle cose, semmai neimprimo fortemente, matericamente icontorni, per non dimenticarle. In ognimillimetrica trama della carta da paccovi è riflessa la bellezzadell'imperfezione, la sua utilità creativa eil suo inutile funzionalismo, un materialeumile assoggettato alla quotidianità(ricordi d'infanzia dal panettiere ...), chesolo una prospettiva nuova, scioltadall'abitudine, può permettere diguardare con occhi diversi per dire:anche questa e' arte. I miei colori sonol'abbraccio di un mondo, a un foglio dicarta gialla devoto all'arte, che chiedesolo di perpetuare se stesso. O forse imiei fogli sono contenitori del miopensiero, capace di sublimare in colorela passione di un foglio gialloinnamorato del suo mondo.

Serena Barile

La donna1998olio su carta dapacco70x50

L'uomo pelato e'cornuto dai suoinervi1998olio su carta dapacco100x90 cm.

La donna e lagiraffaolio su carta dapacco300x100 cm.

Serena Barile è nata a Varese nel 1978 dove vive e lavora. Dopo aver conseguito il diploma di maturitàartistica presso il Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese ha frequentato tre anni all'Accademia di BelleArti di Roma ed è in procinto di diplomarsi all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.

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Simone Berrini

Divertente! La pittura deve essere unimpegno e, al tempo stesso, divertimentoimpegnato. Molteplici istanti di una vitasi sommano, intrecciandosi sulla telasotto forma di masse di colore, ognunocon la sua funzione specifica per dare,unito agli altri, l'ENERGIA che permettedi rivivere, giorno dopo giorno, quelbellissimo, indimenticabile momento.

Simone Berrini

M immensoacrilico su tela70x50 cm.

Dell'aurora avròil sapore1997acrilico su tela70x50 cm.

Aula d'anatomiaoccupata davolatili cileni2001acrilico su tela60x120 cm.

Simone Berrini nasce ad Angera nel 1977, si diploma nella sezione sperimentale del Liceo ArtisticoAngelo Frattini di Varese. Laureando presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, sezioneDecorazione. Vive e lavora a Taino.

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Francesco Gibin

Il riutilizzo di materiali di scarto nellemie sculture, non è un'espressione legataalla poetica dell'oggetto trovato, cheproviene da altrove, bensì lo uso senzariguardo, indago su come i diversi pezzipossano avere delle potenzialità formali,che possono uscire durante il processo dicostruzione delle sculture.I soggetti che assemblo sono facilmentericonoscibili in cui la categoria diappartenenza è a volte palese mentre inaltri casi assume personalità piùcomplesse e composite per molti versidisumane, ma quello che mi interessaveramente è la totalità della metamorfosiin cui il tutto acquista una nuovaidentità, dove il mio immaginario equello dei fruitori hanno la precedenza.

Francesco Gibin

Senza titolo1999assemblaggioaltezza 40 cm.

Senza titolo1998assemblaggioaltezza 91 cm.

Senza titolo1999assemblaggioaltezza 54 cm.

Francesco Gibin nasce a Busto Arsizio nel 1975. Si diploma al liceo Artistico Angelo Frattini di Varese.Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Vive e lavora ad Arsago Seprio.

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Federica Lazzati

Che il corpo sia da sempre soggettoprivilegiato per la pittura è un dato difatto, questo per la facilità con cui sipresta a divenire il mezzo perrappresentare idee che vanno oltre isemplici significati che da esso nasconoe ad esso si riferiscono ... Cerco quindidi guardare più in là della sempliceapparenza e di far nascere dalla materiaimmagini che dicano qualcos'altro,immagini che stupiscano, interroghino eraccontino il mio pensiero. Laconcretezza delle mie tele è determinatapoi da una continua "lavorazione" dellasuperficie pittorica fino al momento incui l'immagine si compie, come risultatofinale di questa continua oscillazione trasimbolo e simboleggiato. Un insieme divelature, incisioni e tracce lasciate perraccontare le immagini e in molti casi latestimonianza della mia presenza. E'quasi una necessità quella che, oltre adelaborare e comporre, mi spinge semprea partecipare all’immagine: si tratta diframmenti, parole, dettagli che evocanola memoria di cose, forse lontane, ma inqualche modo presenti. Lavorando esperimentando, l’urgenza diriconoscermi nelle opere si fa sempre piùimpellente, è forse questa la grande“molla” che spinge tutti gli artisti adistinguersi? Allo stesso tempo,aggiungere qualcosa di personale a ciòche è già stato detto, è l’impresa piùardua. Sono infine il continuo studiodentro e fuori di me, l’indagine chetalvolta conduce all’affioramento di coseche magari preferirei rimanesseronascoste, gli sguardi sulle “vicende”esterne e interne che partecipano semprealle idee che più tardi si fanno immagini.

Federica Lazzati

Senza titolo2001acrilico su tela70 x 50 cm.

Presenza2001acrilico su tela196x87 cm.

Senza titolo2001acrilico su tela114x172 cm.

Federica Lazzati nasce a Varese nel 1979. Dopo essersi diplomata al Liceo Artistico Angelo Frattini diVarese, prosegue gli studi presso l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como in pittura e restauro.

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Laura Lo PiccoloEssendo molto legata alla vita eringraziando il Signore per avermeladonata, ho reputato doveroso, vista lasituazione mondiale attuale dedicare tremie opere intitolandole: Vita –Speranza - Il Domani. Sono tre paroleche con un'unica definizione indicanoquanto la vita sia preziosa e unica, maallo stesso tempo quanto possa esserefragile e difficile da percorrere. ... Vita,che mi ritrae all'età di 5 mesi. I primianni di vita sono senza dubbio i piùricchi di momenti piacevoli, in cui ilneonato è una creatura priva dicattiveria, che ha solo un grande bisognodi amore e protezione. Ed è proprio dalcomportamento dei bambini che, a parermio, l'uomo adulto dovrebbe imparare avivere. La seconda opera, creata un annodopo, è intitolata Speranza. La speranzadi una vita migliore, che porti soloserenità e pace. Ho rappresentato il voltodi un giovane uomo, che guarda versol'alto, e che con la sua intelligenza ematurità deve imparare a vivere in modocivile, senza farsi sopraffaredall’odio. .... Infine Il Domani, l'operache racchiude tutto il mio breveitinerario artistico. L' uomo da merappresentato è Rabin, morto per la pacenel 1995. Ho voluto ricreare il suo voltocercando però di non ottenere un ritrattoma di rappresentarlo con i mie occhi, intutta la sua bontà, in tutto il suo impegnoe forse anche in tutto il suo dolore. Horitenuto opportuno, per non essereripetitiva, creare la terza operautilizzando la stessa tecnica con spugnama a colori; inoltre questo cambiamentova messo in relazione con il valore disperanza che si ritrova nel titolo: IlDomani. Per concludere ho pensato didare all'insieme delle tre opere un unicotitolo: Futuro.

Laura Lo Piccolo

Vita2000colore ad olio,spugna100x100 cm.

Speranza2000colore ad olio,spugna100x100 cm.

Il Domani2000colore ad olio,spugna100x70 cm.

Laura Lo Piccolo nasce a Varese nel 1978 dove vive a lavora. Ha frequentato la sezione di architetturadel Liceo Artistico Angelo Frattini di Varese.

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Deborah Nogaretti

SanguignoTonanteRoventeSaporosoPenetrante

CangianteTintinnanteSolleticanteFrizzanteFragrante

EtereoSussurrante

SericoDelicatoSoave

Percepito attraverso la tonalità dei sensi.Flusso abbondante.

AnimaCorpo.La Mia Pittura.

Deborah Nogaretti

Fiaba senzatempo2001tecnica mista sutela90x70 cm.

Embrioni2001tecnica mista sutela67x73 cm.

Cielo e lunetecnica mista sutela53x75 cm.

Deborah Nogaretti nasce a Tradate nel 1976. Si è diplomata al Liceo Artistico Angelo Frattini di Varesee ha conseguito il Diploma Accademico in Pittura e Restauro presso l'Accademia di Belle Arti AldoGalli di Como. Dal 2000 si dedica all'attività didattica, ideando, organizzando, coordinando corsi elaboratori d'arte e di espressività creativa. Vive e lavora a Lonate Ceppino.

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Serena Piccolo

Il mio lavoro muove dalla necessità direstituire un’immagine di tipopaesaggistico, di capire la distanza e lacontinuità che esiste tra interno edesterno, soggettivo ed oggettivo, lospazio che intercorre tra l’uomo el’habitat. L’oggetto è ricostruito,riassemblato in un equilibrio precariodopo essere stato assimilato, la scansioneritmica che ne scaturisce è ricorrente:quest’ultima viene espressa in termini diverticalità in due momenti: ferita ediscesa. L’oggetto è il reale, lo scorcio, ilpaesaggio inteso anche nella suadimensione urbana, gli scambi ferroviari,i semafori, la segnaletica stradale, i cavidell’alta tensione. L’umano come figuranon compare mai, più che una scelta èl’urgenza di trovare una nicchia, unrifugio e scavarlo dentro la superficiepittorica. Importante nel mio lavoro è iltema del percorso, della transazione,dello spostamento; il movimento fisicoche spinge l’uomo da un luogo ad unaltro, da un rifugio ad un secondosempre alla ricerca dell’habitat, quasi delluogo in cui nidificare. Il lavoro sicostruisce con il gesto e con il segno. Ilsegno diventa graffio, asportazione,ferita, tensione, architettura di un sistemacomplesso di rapporti tra reale esuperficie pittorica.

Serena Piccolo

Traversine2001olio su carta100x100 cm.

Habitat2001olio su carta100x100 cm.

In fuga2001olio su tela120x100 cm.

Serena Piccolo nasce a Varese nel 1979. Diplomata in Scienze Sociali e Umane, frequenta l'Accademiadi Belle Arti di Brera a Milano, allieva di Mino Ceretti, Mario Benedetti e del critico Elena Pontiggia.Vive a lavora a Cuveglio.

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Anna Siva

'30, '60, '90

Una donna incessante, per la quale nonvalgono soluzioni di continuità fralatitudini, appartenenze, epoche,religioni. Il secolo della donna c'è stato enon si accettano negazioni.Laddove il tratto fa premio sullasostanza, l'esteriorità della tela spingealla visione interiore. Tre generazioni inlinea diretta, ma senza discendenza,portano alla luce la costanza dellaragione, il superamento della logica dellabellezza, la cancellazione del debitoverso gli obblighi imposti.E' il mescolarsi, candido, di levita'd'animo e onere del vivere. Quotidianità.Qui c'è una donna senza veli, che nonsiano quelli tessuti dalle proprie, eterne,ataviche, eteree, e perciò impenetrabili,protezioni.

Anna Siva

'302001tecnica mista90x50 cm.

'602001tecnica mista90x50 cm.

'902001tecnica mista200x80 cm.

Anna Siva nasce a Varese nel 1976. Dopo essersi diplomata al Liceo Artistico Angelo Frattini di Varesefrequenta con successo i corsi di pittura e restauro all'Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como. Vivee lavora a Gazzada Schianno.

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