VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in...

10
Dopo gli aspetti del linguaggio, della successione e della durata, esaminiamo la misura, la frequenza e la costruzione dell'orizzonte temporale. VERSO IL CONCETTO DI TEMPO (II° Parte) di Maria G. Bartolini Bussi * Città di Torino Da "Bambini n°10/1988 Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'Infanzia Archivio "Bambini" 1

Transcript of VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in...

Page 1: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

Dopo gli aspetti del linguaggio, della successione e della durata, esaminiamo la misura, la frequenza e la costruzione dell'orizzonte temporale.

VERSO IL CONCETTO DI TEMPO

(II° Parte) di Maria G. Bartolini Bussi *

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

1

Page 2: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

6. La misura del tempo.

A livello, adulto, nel mondo occi-denta1e, la misura del tempo è definitadagli strumenti ad essa finalizzati, cioè,soprattutto, i vari tipi di orologi e dicalendari.

Dal punto di vista concettuale, lacostruzione di questi strumenti si è basatasulla osservazione di fenomeni periodici,sulla assunzione dell'intervallo tra duesuccessive fasi del fenomeno come unità dimisura e sulla suddivisione di tale unità insottomultipli opportuni.

Mentre per problemi di natura spazi aIesono proponibili esperienze cheripercorrono l'itinerario storico, abbiamogià osservato che le esperienze temporalisono più complesse.

Appare così più conveniente e si-gnificativo ricorrere fino dall'inizio allaosservazione e alla pratica degli strumenti di misura del mondo adulto.Questi strumenti, del resto, sono diffusiovunque e, con la loro presenza,condizionano la vita degli adulti e deibambini. (tav. 13 e 14).

*del Nucleo di ricerca in Storia e Didattica dellaMatematica, Università di Modena. Il nucleo, diretto dal prof. P. Quattrocchi, operacon fondi erogati dal M.P .1. (Ricerca Scientifi-ca) e dal C.N.R. (Contratti n. 83.01358.01 -n.84.01953.01 -n. 85.02615.01 -n. 86.02112.01-n.87.00960.01).

Le fotografie e tutto il materiale di documen-tazione inserito negli articoli è stato raccolto eordinato in collaborazione con il CoordinamentoPedagogico delle Scuole dell'Infanzia del Co-mune di Modena.

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

2

Page 3: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

I bambini della scuola dell'infanziadimostrano una conoscenza abbastanzaprecisa della funzione di orologi e calendaricome strumenti di misura del tempo, delmodo di usarli (leggere l'ora, leggere il gior-no) e del vocabolario ad essi relativo (inumeri-nomi delle ore; i nomi dei giorni edei mesi; la suddivisione dell'anno in mesi,dei mesi in settimane e delle settimane ingiorni; i nomi di alcune parti dell'orologio).La scuola può organizzare queste esperienzein modo più sistematico: l'abitudine a leggereorologi e calendari aiuta il bambino acostruirsi i sistemi di riferimento temporalipropri degli adulti. (tav. 15).

Una rapida indagine sugli orologi checonoscono e usano i bambini ha evidenziatola progressiva eliminazione degli orologianalogici (a lancette) a vantaggio dei menocostosi e più moderni orologi digitali (a nu-meri). Questa constatazione può indurre ad alcune riflessioni: l'orologio digitale presenta maggiore facilità di lettura (basta imparare a leggere i numeri) e accordo con alcune locuzioni che interessano i bambini (ad esempio gli orari degli spettacoli televisivi); inoltre, il rapido alternarsi dèi numeri dà una rappresentazione percettivamente molto evi-dente dello scorrere del tempo. Tuttavia, anche l'orologio analogico ha vantaggi non facilmente sostituibili: sottolinea la periodicità di certi eventi (le ore della giornata che si ripetono) e abitua a identificare il tempo di un evento in riferimento alle varieore della giornata (alle 10.55, mancano solo 5 minuti alle Il e solo un'ora, più o meno, a mezzogiorno) con stime ad occhio, più significative di certe indicazioni solo apparentemente più precise.

Riteniamo quindi che la scuola (e, possibilmente, anche la famiglia) possa intenzionalmente utilizzare i tipi di orologi analogici ancora diffusi (certe sveglie, le pendole, gli orologi da cucina...) per riflettere, con i bambini, sul loro uso e il loro significato. L'uso degli strumenti adulti non risolve ovviamente tutti i problemi legati alla misura del tempo. È necessario anche riflettere sul modo con cui i vari anelli della catena (i calendari per contare i

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

3

Page 4: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

dari per contare i giorni, gli orologi permisurare le parti del giorno) si raccordanotra loro e con il vissuto del bambino (ilcolore del cielo, la posizione del sole, leattività della giornata o della stagione...).

7. Tempo e velocità. frequenza.

Lo scorrere del tempo è percepitoattraverso fenomeni di vario tipo(trasformazioni, movimenti, crescite,sequenze di stimoli sonori o luminosi...)riconducibili a esperienze di permanenza ecambiamento. Una prima grossolana classificazione ciporta a distinguere i fenomeni continui daquelli discontinui. Per i primi ha sensoparlare di velocità, per misurare latrasformazione avvenuta nell'unità ditempo (velocità di movimento, di crescita,di innalzamento del livello dell'acqua ...).Per i secondi si preferisce parlare di fre-quenza, per indicare il numero di stimoliosservabili nell'unità di tempo (frequenzadi un ritmo sonoro, luminoso, motorio ...).Se la velocità o la frequenza sono al disotto di una certa soglia (che dipendedall'organo di senso sollecitato), latrasformazione non è percepita(permanenza o staticità), se non ricorrendoad artifici, come l'accelerazione delleimmagini nella ripresa di una pianta checresce o di un animale che si muove lentamente. Se la frequenza supera una certa soglia, anche i fenomeni discontinuivengono percepiti come continui: si pensi,ad esempio, alla proiezione dei fotogramminel cinema o ai suoni prodotti da unbatterista in concerto.

Francia – Briancon: Meridiana

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

4

Page 5: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

TAVOLA 16 Tempo, velocità, frequenza Tipo di esperienza Esperienze sulla variazione di frequenza in fenomeni periodici

Esperienze sulla variazione della velocità di un movimento

Verbalizzazione. Uso dei termini lento -veloce

Previsioni sul risultato di una corsa con concorrenti veloci e lenti -sullo stesso percorso -su percorsi diversi

Osservazione sulla velocità di crescita

Esempi

il cuore (o il respiro) di un amico a riposoo dopo una corsa. ritmi diversi col metronomo ritmi diversi (veloce -lento) nel canto

camminare -correre osservare un compagno che cammina -corre lanciare un pallone piano -forte guardare un film "normale ", "al rallentatore ","accelerato ".

ambiguità di piano -forte, contrapposti a lento -veloce

la crescita delle piante

l'aumento di statura (Pierino è più basso

di Luca, ma quest'anno è cresciuto di più).

Quanto detto fino ad ora fa riferimento ad una organizzazione del sapere adulta incui la velocità (o la frequenza) sonograndezze definite indirettamente a partireda altre grandezze spaziali (o da numeri) inrelazione con il tempo.

L'esperienza dei bambini sembraprocedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono,cioè, campi di esperienze (tav. Il) chefissano le nozioni di spazio, tempo evelocità come indipendenti (Guidoni) e chesolo in un secondo tempo vengono organizzati stabilendo le relazioni usualitra esse. Questa attività è però proponibile in periodi successivi di scolarità. A livellodella scuola dell'infanzia, sono inveceproponibili attività di vario tipo checontribuiscono a costruire una base di esperienze su cui innestare questesuccessive formalizzazioni (tav. 16).

8. La costruzione dell'orizzonte temporale.

La costruzione dell'orizzonte temporale è l'inquadramento dell'esperienza del fluire del tempo: -il passato come memoria, -il presente come coscienza, -il futuro come- anticipazione (Reale).

Queste attività sono fondate, in primoluogo, sulla memoria: il processo ègraduale, nel senso che, in un primotempo, sono organizzate le memoriedell'esperienza personale e, in un secondotempo, esse sono integrate nelle memoriedelle esperienze del gruppo.

Via via che la complessità delleesperienze cresce, è sempre più utile disporre di un quadro di riferimento in cuiinserirle: è necessario, cioè, costruire unarappresentazione del tempo in cuilocalizzare i singoli eventi.

Attraverso il dominio del passato e ildesiderio (o il timore) di sfuggire alla situazione presente per realizzare qualcosadi gradito (o di spiacevole) si costruisceanche il senso del futuro.

Anche se le modalità di costruzione del passato e del futuro sono diverse (Reale),l'esperienza mostra che la capacità di

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

5

Page 6: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

6

Page 7: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

7

Page 8: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

TAVOLA 19localizzare avvenimenti, crescente con l'età, SisvIluppa contemporaneamente nei due sensi. Nelle opere classiche, la sequenza di sviluppoviene presentata nel modo seguente (Lovell)

prima dei sei tempo personale: anni (scuola -uso differenziato dell'infanzia) dei tempi dei verbi

-riconoscimento di un giorno

privilegiato della settimana -riconoscimento dei tempidella giornata -uso di termini come"ieri, oggi, domani".

sei-dieci anni tempo convenzionale (scuola elementare) -giorno della settimana

-mese – stagione -anno -giorno del mese (data)

undici-tredici tempo con estensione anni (scuola spazio-temporale: elementare- -il tempo altrove media) -il tempo nel passato

-il tempo nel futuro Alcune esperienze critiche citate spesso a

conforto di questa tesi sono state ripetute aModena, con esiti sostanzialmente diversi daquelli riportati nella letteratura (v. tav. 17/18)

Riteniamo quindi che le riflessionisull'orizzonte temporale possono iniziare giànella scuola dell'infanzia. Ad esempio, si puòindagare, nel presente, su fenomeni comesequenze di stimoli, movimenti, crescite, trasfor-mazioni, per osservarli, verbalizzarli,rappresentarli in forma grafica secondoconvenzioni personali o del gruppo e rifletteresul senso che ciascuno di essi ha per il singolo.bambino (tav. 20).

Il recupero del passato come memoria puòessere avviato attraverso l'abitudine a ricostruire,in modo sempre più preciso, sequenze di avveni-

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

8

Page 9: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

9

Page 10: VERSO IL CONCETTO DI TEMPO...relazione con il tempo. L'esperienza dei bambini sembra procedere in modo diverso, più simile alla evoluzione storica della fisica. Esistono, cioè, campi

menti passati. L'attività può esserepianificata intenzionalmente, suggerendomodi comuni per accumulare memorie. Adesempio, la partenza per le vacanze estivepuò essere un'occasione per suggerire neidettagli che cosa osservare, che cosariportare al ritorno. Il materiale riportatodai bambini può poi essere organizzato, perricostruire modellini di ambienti (il mare,la montagna, il viaggio...), che possano rie-vocare collettivamente le memorieindividuali. L'esplorazione del passato puòprendere lo spunto dalla memoriaindividuale o familiare (storia personaledel bambino) o del piccolo gruppo (v. tav.21).

Anche la riflessione sul futuro puòiniziare, discutendo su progetti oaspettative a breve termine (nell'arco dellagiornata), a medio termine (nell'arco dialcune settimane), a lungo termine(nell'arco di un anno, per esperienzeparticolarmente significative, come ilpassaggio dalla scuola elementare (tav.22).

TAVOLA 22

Città di TorinoDa "Bambini n°10/1988

Divisione Servizi Educativi-Settore Servizi per l'InfanziaArchivio "Bambini"

10