VenerdË 18 Novembre 2016 Gazzetta del Sud

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Venerdì 18 Novembre 2016 Gazzetta del Sud 22 . Il progetto Itinerari culturali raccontati da settanta audioguide Opportunità di crescita. Una svolta importante che dà slancio all’economia fondata sulla produzione vinicola SIRACUSA Circa70 audioguide museali e itinerari multimediali sul territorio siciliano: dal mu- seo Riso a Palermo ai musei Archeologici di Agrigento edi Ragusa, dal museo diocesano di Catania al museo regionale di Castello Grifeo a Partanna. Oppure itinerari multimedia- li come quello diTaormina ar- cheologicaed a Siracusa, il castello Eurialo e laguida multimediale del museo ar- cheologico “PaoloOrsi”. Il progetto pilota nasce grazie a una convenzione fra il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e l’università di Ca- tania. Fra le guide museali a Siracusa è oggiliberamente fruibile e consultabile, con ol- tre 120 schede, laguida mul- timediale del museo archeo- logico “PaoloOrsi”. Per la pri- ma volta anche icapolavori del Medagliere di Siracusa. Le voci narranti sono quelle di tutte le archeologhe delMuseo, che raccontano i capolavori custoditi. Inoltre, è statalanciata an- che l'app, sempre gratui- ta,dell’itinerario “Alla sco- perta di Siracusa...con Gala- tea Ranzi e i Viaggiatori nel Tempo”: oltre 45 punti diin- teresseper scoprire Siracu- sa,con la voce dell’attrice Galatea Ranzi, siracusana d’adozione, protagonista del film premio Oscar 2013”La grande bellezza”di Paolo Sorrentino, e inter- prete più volte al Teatro Greco di Siracusa, e degli studenti di cinque scuole si- racusane.3(a.r.) Il Ministero delle Politiche agricole promuove Nero d’Avola e Grillo Incoronati due vitigni siciliani Si potranno fregiare della Doc (Denominazione di origine controllata) PALERMO Un salto di qualità per due viti- gni storici siciliani promossi dal Ministero delle Politiche Agricole. Ieri il Comitato Na- zionale Vini ha approvato la modifica del disciplinare della Igt “Terre Siciliane”: i vitigni Grillo e Nero D’Avola, si trove- ranno dal 2017 troveremo esclusivamente in bottiglie a Denominazione di Origine Controllata (Doc). La decisione del ministero delle Politiche Agricole è stata presa a seguito della richiesta presentata da circa 3.000 viti- coltori della Igt “Terre Sicilia- ne”, riunitisi in associazione e appartenenti a più di 15 canti- ne cooperative, e a tante azien- de piccole e grandi del mondo del vino siciliano. Tra le modifi- Alessandro Pugliese lavora a Taormina L’arte del sommelier passione e curiosità che approvate anche l’aumen- to per la sola Igt della resa mas- sima uva/vino dei vini rosati, (uniformata all’80%, in linea con quanto già previsto per i vi- ni bianchi e rossi della stessa Igt) e la possibilità di produrre vini “abboccati” (cioè un po’ più dolci) per alcune tipologie di vino previste per la Igt. Modi- ficato anche il disciplinare del- la Doc Sicilia. Secondo Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tute- la vini Doc Sicilia, «con le Doc si garantisce una migliore qualità del vino e un maggior controllo dell’intera filiera di produzio- ne»: «Per chi produrrà Doc Sici- lia Grillo la resa massima sarà di 140 quintali ad ettaro (era 180 quintali per la Igt Grillo) e per la Doc Nero D’Avola la resa massima sarà di 140 quintali per ettaro (era 160 quintali per la Igt Nero D’Avola). Il Consor- zio di tutela vini Doc Sicilia – sottolinea Lunetta – garantirà di più i consumatori grazie alla sua attività di vigilanza, svolta in collaborazione con gli uffici della Repressione frodi, sia in Italia sia all'estero». Secondo Antonio Rallo, pre- sidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, si chiude così un ciclo virtuoso: «È l’approdo di un percorso che mira a pro- teggere i nostri vitigni autocto- ni più rappresentativi e ad ac- crescerne il loro valore. Avere condiviso queste modifiche con tutta la filiera, il mondo della cooperazione, delle pic- cole e grandi aziende – conclu- de – ci permette di continuare a tracciare una strategia unica per il vino siciliano».3 Gli scenari Giuseppina Borghese MESSINA Si definisce un sommelier «un po’ atipico» Alessandro Pugliese, un professionista che non esclude certo la tec- nica, ma che crede profonda- mente nel lato più antropolo- gico che anima un vino: «Il vi- no è cultura liquida. Dietro un bicchiere di vino c’è sem- pre una storia, un luogo, una famiglia. Essere sommelier, per me, è decifrare tutto quello che c’è dietro quel ca- lice». Ed è una storia anche di famiglia, quella del giovane sommelier di Marina di Gioiosa Ionica eletto, lo scor- so 23 ottobre, miglior som- melier della Calabria 2016 nell’ambito del Concorso or- ganizzato dall’Associazione Italiana Sommelier, che lo qualifica alla finale di Tren- to, il 19 e il 20 novembre: «La mia terra d’origine è la Locri- de, un luogo che ha una tra- dizione enogastronomica molto importante, inoltre, mio padre era proprietario di un’azienda ortofrutticola: un uomo appassionato di cibo che fin da bambino mi ha tra- smesso una grande curiosità per il mondo enogastronomi- co. Questa passione si è poi convertita, durante l’adole- scenza, in una necessità sem- pre più grande di conoscere nuove scene, così ho iniziato a girare per l’Europa e per il mondo», spiega Pugliese che lavora come Chef Sommelier nell’Hotel Belmond Villa Sant’Andrea di Taormina. «È importante frequentare una scuola, così da poter appren- dere bene la tecnica, ma ri- tengo che sia altrettanto fon- damentale conoscere perso- nalmente i produttori, i ter- reni dove lavorano. La curio- sità è tutto in questo mestiere ed è qualcosa che si coltiva con la pratica. In realtà il mio è stato un percorso un po’ al contrario: ho costruito la mia cultura personale tramite l’e- sperienza, viaggiando molto, informandomi sul campo. Solo nel 2014, dopo tre anni di corso, mi sono di fatto di- plomato come sommelier. Successivamente, i miei inse- gnanti mi hanno iscritto alla selezione della celebre distil- leria Bonaventura Maschio: è stato il mio primo concorso e ho raggiunto il terzo posto. Il secondo concorso della mia vita è quello del mese scorso. Adesso mi ritrovo a prepararmi per questa fina- le». La finale di Trento si svol- gerà tra il 19 e il 20 novem- bre, in contemporanea al 50esimo Congresso Nazio- nale dei sommelier: i prota- gonisti saranno 15 rappre- sentanti selezionati da tutta Italia che affronteranno una prova scritta – con domande di enografia, enologia e cul- tura generale – e una prova più propriamente pratica che prevede l’assaggio di due campioni anonimi. 3 Alessandro Pugliese. Miglior sommelier della Calabria per il 2016 Sabato e domenica parteciperà alle finali nazionali a Trento l La decisione del Comi- tato Nazionale Vini ha esaltato i produttori. E ora si aprono nuovi sce- nari e più ampie prospet- tive di mercato. come sot- tolinea Salvatore Vitale, marketing manager della Cantina La Vite: «Il risul- tato è frutto di un lavoro intrapreso da tutte le realtà vinicole, condiviso sin dall'inizio. Siamo da- vanti a modifiche sostan- ziali che daranno valore alla produzione e che do- vranno essere accompa- gnate da azioni promo- zionali per far conoscere questi vini al mercato». Sicilia iDNHIxoKNn4m4ax0g+Gub7xtuv+HKwP9wwzwvC1Nb3Ij0jOvEaDNzwB1gxlNNwC7X3RmyE+cl/gIV8ba10SSZpVhS0RPDlKhq9WACvNp+VW3VQvellq4HQ==

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Venerdì 18 Novembre 2016 Gazzetta del Sud22

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Il progetto

Itinerariculturaliraccontatida settantaaudioguide

Opportunità di crescita. Una svolta importante che dà slancio all’economia fondata sulla produzione vinicola

SIRACUSA

Circa70 audioguide musealie itinerari multimediali sulterritorio siciliano: dal mu-seo Riso a Palermo ai museiArcheologici di Agrigento ediRagusa, dal museo diocesanodi Catania al museo regionaledi Castello Grifeo a Partanna.Oppure itinerari multimedia-li come quello diTaormina ar-cheologicaed a Siracusa, ilcastello Eurialo e laguidamultimediale del museo ar-cheologico “PaoloOrsi”.

Il progetto pilota nascegrazie a una convenzione frail Dipartimento regionale deiBeni culturali e dell’Identitàsiciliana e l’università di Ca-tania. Fra le guide museali aSiracusa è oggiliberamentefruibile e consultabile, con ol-tre 120 schede, laguida mul-timediale del museo archeo-logico “PaoloOrsi”. Per la pri-ma volta anche icapolavoridel Medagliere di Siracusa.Le voci narranti sono quelledi tutte le archeologhedelMuseo, che raccontano icapolavori custoditi.

Inoltre, è statalanciata an-che l'app, sempre gratui-ta,dell’itinerario “Alla sco-perta di Siracusa...con Gala-tea Ranzi e i Viaggiatori nelTempo”: oltre 45 punti diin-teresseper scoprire Siracu-sa,con la voce dell’attriceGalatea Ranzi, siracusanad’adozione, protagonistadel film premio Oscar2013”La grande bellezza”diPaolo Sorrentino, e inter-prete più volte al TeatroGreco di Siracusa, e deglistudenti di cinque scuole si-racusane.3(a.r.)

Il Ministero delle Politiche agricole promuove Nero d’Avola e Grillo

Incoronati due vitigni sicilianiSi potranno fregiare della Doc (Denominazione di origine controllata)

PALERMO

Un salto di qualità per due viti-gni storici siciliani promossidal Ministero delle PoliticheAgricole. Ieri il Comitato Na-zionale Vini ha approvato lamodifica del disciplinare dellaIgt “Terre Siciliane”: i vitigniGrillo e Nero D’Avola, si trove-ranno dal 2017 troveremoesclusivamente in bottiglie aDenominazione di OrigineControllata (Doc).

La decisione del ministerodelle Politiche Agricole è statapresa a seguito della richiestapresentata da circa 3.000 viti-coltori della Igt “Terre Sicilia-ne”, riunitisi in associazione eappartenenti a più di 15 canti-ne cooperative, e a tante azien-de piccole e grandi del mondodel vino siciliano. Tra le modifi-

Alessandro Pugliese lavora a Taormina

L’arte del sommelierpassione e curiosità

che approvate anche l’aumen-to per la sola Igt della resa mas-sima uva/vino dei vini rosati,(uniformata all’80%, in lineacon quanto già previsto per i vi-ni bianchi e rossi della stessaIgt) e la possibilità di produrrevini “abboccati” (cioè un po’più dolci) per alcune tipologiedi vino previste per la Igt. Modi-ficato anche il disciplinare del-la Doc Sicilia.

Secondo Maurizio Lunetta,direttore del Consorzio di tute-la vini Doc Sicilia, «con le Doc sigarantisce una migliore qualitàdel vino e un maggior controllodell’intera filiera di produzio-ne»: «Per chi produrrà Doc Sici-lia Grillo la resa massima saràdi 140 quintali ad ettaro (era180 quintali per la Igt Grillo) eper la Doc Nero D’Avola la resamassima sarà di 140 quintali

per ettaro (era 160 quintali perla Igt Nero D’Avola). Il Consor-zio di tutela vini Doc Sicilia –sottolinea Lunetta – garantiràdi più i consumatori grazie allasua attività di vigilanza, svoltain collaborazione con gli ufficidella Repressione frodi, sia inItalia sia all'estero».

Secondo Antonio Rallo, pre-sidente del Consorzio di tutelavini Doc Sicilia, si chiude cosìun ciclo virtuoso: «È l’apprododi un percorso che mira a pro-teggere i nostri vitigni autocto-ni più rappresentativi e ad ac-crescerne il loro valore. Averecondiviso queste modifichecon tutta la filiera, il mondodella cooperazione, delle pic-cole e grandi aziende – conclu-de –ci permette di continuare atracciare una strategia unicaper il vino siciliano».3

Gli scenari

Giuseppina BorgheseMESSINA

Si definisce un sommelier«un po’ atipico» AlessandroPugliese, un professionistache non esclude certo la tec-nica, ma che crede profonda-mente nel lato più antropolo-gico che anima un vino: «Il vi-no è cultura liquida. Dietroun bicchiere di vino c’è sem-pre una storia, un luogo, unafamiglia. Essere sommelier,per me, è decifrare tuttoquello che c’è dietro quel ca-lice». Ed è una storia anche difamiglia, quella del giovanesommelier di Marina diGioiosa Ionica eletto, lo scor-so 23 ottobre, miglior som-melier della Calabria 2016nell’ambito del Concorso or-ganizzato dall’AssociazioneItaliana Sommelier, che loqualifica alla finale di Tren-to, il 19 e il 20 novembre: «Lamia terra d’origine è la Locri-de, un luogo che ha una tra-dizione enogastronomicamolto importante, inoltre,mio padre era proprietario diun’azienda ortofrutticola: unuomo appassionato di ciboche fin da bambino mi ha tra-smesso una grande curiositàper il mondo enogastronomi-co. Questa passione si è poiconvertita, durante l’adole-scenza, in una necessità sem-pre più grande di conoscerenuove scene, così ho iniziatoa girare per l’Europa e per ilmondo», spiega Pugliese chelavora come Chef Sommeliernell’Hotel Belmond VillaSant’Andrea di Taormina. «Èimportante frequentare unascuola, così da poter appren-dere bene la tecnica, ma ri-tengo che sia altrettanto fon-

damentale conoscere perso-nalmente i produttori, i ter-reni dove lavorano. La curio-sità è tutto in questo mestiereed è qualcosa che si coltivacon la pratica. In realtà il mioè stato un percorso un po’ alcontrario: ho costruito la miacultura personale tramite l’e-sperienza, viaggiando molto,informandomi sul campo.Solo nel 2014, dopo tre annidi corso, mi sono di fatto di-plomato come sommelier.Successivamente, i miei inse-gnanti mi hanno iscritto allaselezione della celebre distil-leria Bonaventura Maschio:è stato il mio primo concorsoe ho raggiunto il terzo posto.Il secondo concorso dellamia vita è quello del mesescorso. Adesso mi ritrovo aprepararmi per questa fina-le».

La finale di Trento si svol-gerà tra il 19 e il 20 novem-bre, in contemporanea al50esimo Congresso Nazio-nale dei sommelier: i prota-gonisti saranno 15 rappre-sentanti selezionati da tuttaItalia che affronteranno unaprova scritta – con domandedi enografia, enologia e cul-tura generale – e una provapiù propriamente pratica cheprevede l’assaggio di duecampioni anonimi. 3

Alessandro Pugliese.Migliorsommelier della Calabria per il 2016

Sabato e domenicaparteciperà alle finalinazionali a Trento

l La decisione del Comi-tato Nazionale Vini haesaltato i produttori. Eora si aprono nuovi sce-nari e più ampie prospet-tive di mercato. come sot-tolinea Salvatore Vitale,marketing manager dellaCantina La Vite: «Il risul-tato è frutto di un lavorointrapreso da tutte lerealtà vinicole, condivisosin dall'inizio. Siamo da-vanti a modifiche sostan-ziali che daranno valorealla produzione e che do-vranno essere accompa-gnate da azioni promo-zionali per far conoscerequesti vini al mercato».

Sicilia

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