Sto leggendo - la gazzetta del sud - 2 agosto 2014
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Gazzetta del Sud Sabato 2 Agosto 2014 11.
Cultura e SpettacoliSabina Guzzanti parla del suo ultimo film
La trattativa Stato-mafia? Non è mai finita...
Francesco GalloROMA
Il patto Stato-mafia non èmai davvero finito, è l’attofondativo della Seconda Re-pubblica: è la tesi di SabinaGuzzanti che porta alla Mo-stra del cinema di Venezia(27 agosto-6 settembre) fuo-ri concorso #LaTrattativa,un film fermo da due anniche si annuncia come il caso
del Festival mentre è ancorain corso, proprio sulla tratta-tiva Stato-mafia, il processoistruito dalla procura di Pa-lermo.
«È stata appunto una trat-tativa fondamentale, un attofondativo della Seconda Re-pubblica davvero importan-te per capire quello che èsuccesso in quegli anni e inquelli successivi – ha dettoall’Ansa la regista-attrice – ,per capire “passo passo” ilprogetto di Licio Gelli, e ilfatto che in questo Paese nonci sia stata nessuna opposi-
zione».Per la regista-attrice, che
porta al Lido questo film,composto da teatrini di quel-le vicende mescolati ad im-magini di repertorio, poi,«non siamo mai davverousciti da quel patto stipulatoallora». «Questo film – a g-giunge Sabina Guzzanti –spiega anche perché in Italiaabbiamo sempre questa clas-se dirigente e perché gli im-prenditori sono sempre glistessi».
«Non è comunque un filmnato per fare scandalo – ci
tiene a sottolineare la Guz-zanti – ma per raccontare ca-somai certe verità, per capireun Paese su cui si deve fareprima o poi chiarezza e dovel’11% del Pil è composto dal-l’economia criminale».
Il film ricostruisce i fattiche sarebbero gli elementidel processo sulla trattativaStato-mafia del ’92-’93, in unmomento difficile con tantodi crisi economica, crisi deipartiti, «e in un momento incui si sono verificate tantis-sime stragi non si capisce adopera di chi. Se ad opera dei
servizi segreti, di parti devia-te delle Stato e su cui stannoindagando tre procure datantissimi anni».
Un argomento tabùE tutto questo con la volontàche «tutti possano partecipa-re e capire cosa sia davveroquesta trattativa. Anche per-ché, come è noto, non se neparla tanto di questo argo-mento, che non è decisa-mente amatissimo da moltimedia. O, al contrario, se neraccontano solo pezzetti,senza dare l’idea dell’i n s i e-
me».Gli intenti del film sono
comunque tutti espressi all’i-nizio del trailer: «Siamo ungruppo di lavoratori dellospettacolo – dice la stessaGuzzanti circondata da caste tecnici – che abbiamo de-ciso di mettere in scena i fattisinora noti sulla trattativaStato-mafia».
Tanti i personaggi prota-gonisti di questo docu-filmche sarà da ottobre nelle saleitaliane distribuito da Bim:Gaspare Spatuzza, SilvioBerlusconi (interpretato dal-la stessa Guzzanti), EnzoScarantino, Massimo Cianci-mino, Vito Ciancimino,Giancarlo Caselli, Enzo Car-totto, il colonnello Riccio,Luigi Ilardo e Marcello del-l’Utri. 3Sabina Guzzanti nei panni di Berlusconi
Nel 2015
SimonaVenturacondurràun realitysu Fox Life
Sarà fuori concorsoalla Mostra di Veneziae a ottobre nelle sale
ROMA
Sarà Simona Ventura a con-durre una delle novità del-l’intrattenimento di Sky at-tesa per il 2015 su Fox Life.Sky e Fox confermano conuna nota ufficiale le indi-screzioni dei giorni scorsisull’accordo con la condut-trice che sarà alla guida delnuovo progetto “FarmerWants a Wife”. Il realityshow di successo interna-zionale di cui Fremantle-media Italia, che detiene idiritti del format, realizzeràla versione italiana, appro-derà su FoxLife nell’autun-no 2015.
Nel programma contadi-ni e contadine in cerca d’a-more aprono le porte del lo-ro regno agricolo a preten-denti single di città. Il for-mat, incontro felice tra do-cu reality e dating, è andatoin onda in 30 Paesi, tra cuiInghilterra, Francia, Ger-
Una scena “forte”. Un momento dello spettacolo con Spiro Scimone, Francesco Sframeli e Gianluca Cesale
Lo spettacolo di Scimone e Sframeli a Taormina
Solo andando davvero “Giù”possiamo sperare di risalireLa forza provocatoria d’una messa in scena che parla del nostro tempo
Vincenzo BonaventuraTAORMINA
Uno sciacquone ci travolgerào uno sciacquone ci salverà?Questa sorta di “essere o nonessere?” contemporaneo, va-gante tra aspetti sociali e con-cretezza scatologica, è l’a-spetto centrale, materializza-to in un enorme gabinettoche campeggia al centro dellascena (opera di Lino Fiorito),che caratterizza “Giù”, l’ulti-mo testo scritto da Spiro Sci-mone e interpretato comesempre insieme con France-sco Sframeli che ne cura la re-gia (in scena anche gli eccel-lenti Gianluca Cesale e Salva-tore Arena).
Lo spettacolo – in antepri-ma assoluta al Sud – ha con-cluso l’antologica del Pala-congressi nell’ambito diTaormina Arte, che – in occa-sione dei primi vent’anni diattività – ha visto rappresen-tati i sette testi (tutti ancorain repertorio) che hanno resocelebre a livello internazio-nale la compagnia messine-se.
Anche in “Giù” Scimonemette in evidenza i difettidell’oggi, la crisi che attraver-siamo, utilizzando solo le pa-role necessarie, raggiungen-do la forza della semplicità,quella che ci fa illudere chetutti potremmo dire quelle
cose, anche se è vero il con-trario, avviluppati come sia-mo in una complessità senzacontenuto.
Battute fulminantiBattute fulminanti, anche di-vertenti, che vengono pro-prio da lì, da quell’enormegabinetto dove si trovano ipersonaggi: il Figlio, il pretescomodo don Carlo e il sagre-stano Pasquale, vittima di pe-dofilia ecclesiastica, che in 50minuti di spettacolo sconvol-gono la vita ignara del Padre,che aveva cominciato la gior-nata con il rito della rasaturae che la finirà aggregandosialla nutrita compagnia cheha scelto di vivere dentro ilwc.
Dice il figlio: «Qui papà,non devo più pensare al miofuturo… Perché un futuroqui ce l’ho… Un futuro nelcesso l’ho trovato!». E ag-giunge: «Ormai, solo chi pas-sa da un cesso all’altro… solochi frequenta molti cessi vaavanti».
Ma, nonostante, la puzzo-
fogna! Tanto più che gentecome «il povero cristo diUgo» resiste sulla terra e con-tinua a fare ciò che più gli pia-ce, cioè cantare, applauditodai due figli, sotto un ponteche è la sua abitazione, men-tre sopra la moglie, «forte»,più forte di lui, procura da vi-vere ai suoi. Per sentire Ugoche canta basta aprire la fine-stra, quella che tutti teniamoostinatamente chiusa, alle-nati come siamo a non ascol-tare più gli altri, la loro vo-ce.
Forza verbale e ritmoScimone (il figlio) procedecon le sue tipiche iterazioniche danno allo spettacolomaggiore forza verbale e in-tenso ritmo metrico. Nellasua recitazione scarna, l’esal-tazione degli accenti e l’allar-gamento di alcune vocali –come nella parola “papà” –sono come una sorta di sirenad’allarme sui passaggi chiave(famiglia compresa) che cihanno portato “giù”.
Sframeli, invece, stavoltasi allontana stilisticamenteper sottolineare la differenzadei toni del prete, colloquialecome un malinteso senso direligione, basato sulle ipocri-sie e sulle apparenze; e sonoammirevoli la sottigliezza deisuoi borborigmi verbali e l’u-so del gesto.3
lente precarietà, è proprio ladannata condizione comunea suscitare un sentimento disolidarietà, che proietta unadebole luce di speranza: «Sediamo spazio agli altri… Sefacciamo respirare anche glialtri, i furbi non ci possono fa-re più niente!… Con la loroignoranza ci stanno facendodi tutto! Ma noi, non possia-mo più andare avanti nell’i-gnoranza!… Per questo, dob-biamo fare respirare anchegli altri!».
In fondo quella in cui si tro-vano i personaggi di questaprovocatoria pièce è una con-dizione di prefogna, non è la
Cultura e Spettacoli «Un uomo che leggene vale due»Valentino Bompiani
@Stoleggendo, progetto social
Il virus buonodella letturaCostanza Villari
S i chiuderà oggi, conun tweet allo scoc-care della mezza-notte, la prima fase
del progetto lettura nopro-fit @Stoleggendo, creatodal giornalista messineseFrancesco Musolino. Natoil 24 febbraio inaugurandoun nuovo account su Twit-ter, @Stoleggendo oggi hapiù di 5200 followers. Unacifra importante e significa-tiva visto che si tratta di unprogetto dedicato esclusi-vamente alla promozionedella lettura, senza darespazio ad interviste né re-censioni.
Eppure, a ben vedere, ilmondo di Twitter è stracol-mo di pagine dedicate allecitazioni letterarie più omeno calzanti, lanciate aogni pié sospinto per pro-muovere questo o quell’au-tore. Invece il progetto let-tura noprofit @Stoleggen-do è nato con un concettodiverso: unire il mondo deilettori a quello degli utentidei social network, legandodue realtà solo apparente-mente lontane. Ma la veradifferenza sta nel fatto che@Stoleggendo non ha unasola voce. Difatti, ogni tregiorni, dal 24 febbraio adoggi, sul profilo Twitter sisono alternati ben 58 #rea-derguest ovvero scrittori(segnaliamo anche l’islan-dese Jon Kalman Stefáns-son in occasione della suapresenza al Salone del librodi Torino e Laura Imai Mes-sina direttamente dal Giap-pone), editor, librai, gior-nalisti. Ciascuno di loro, inpiena autonomia, è diven-tato il “padrone di casa”dell’account, guidando laplatea virtuale dei letto-ri-follower in un percorsoletterario a colpi di tweet,
ogni volta diverso dal pre-cedente, spaziando in ognigenere letterario, aiutati da#selfieletterari, hashtagsemplici ma geniali (comead esempio #libririletti,#libriesesso, #classicidel-futuro, #poesiaverticale,#ricominciarealeggere) eguidati dall’entusiasmo checiascun #readerguest hainfuso nel progetto, sino adiventarne parte integran-te a tutti gli effetti.
Ma accanto ai singoli no-mi dei protagonisti delmondo editoriale – certa-mente @Stoleggendo èun’idea che attrae e affasci-na immediatamente chigravita in questo mondo –l’idea del fondatore, Fran-cesco Musolino, era quelladi tessere una trama con iprogetti letterari più inno-vativi, dando spazio ai piùmeritevoli e interessati acooperare: TwLetteratura,TwitSofia, Unblogdiclasse,PiccoliMaestri, CriticaLet-teraria e #fallabreve.
@Stoleggendo, dunque,si fermerà per un mese (an-che se la giornalista e blog-ger Anna Da Re porterà ilprogetto in un viaggio let-terario negli Usa proprionei giorni più caldi di ago-sto) per poi ripartire uffi-cialmente in autunno conuna serie – già anticipata,anzi twittata – di collabora-zioni con festival e kermes-se letterarie: Pordenone-Legge, Festival della lette-ratura di Mantova, Naxo-slegge, SabirFest e Taobuk,spaziando da Nord a Sud,con l’unico auspicio e tra-guardo di promuovere lalettura e l’incontro fra let-tori, anche sui social net-work.
Un tweet alla volta, per-ché «la lettura è un virusdolce da cui lasciarsi conta-giare». 3
Sarà la versioneitaliana di “FarmerWants a Wife”:agricoltori singlein cerca d’amore
mania, Spagna e Stati Uniti,facendo nascere tantissimestorie d’amore: solo inFrancia sono stati 13 i ma-trimoni celebrati e 29 i bim-bi nati in seguito al pro-gramma. Al momento l’a-dattamento francese è inonda con la nona stagioneche vince la serata ogni lu-nedì registrando ascolti re-cord. In Italia saranno pro-dotte 10 puntate in cui agri-coltori in cerca di moglie omarito avranno modo di co-noscere i loro pretendenti eospitarli nelle loro case.
Attesa da una nuova sfi-da televisiva, Simona Ven-tura ha dichiarato: «Ho ac-cettato con grande piacereed entusiasmo questa nuo-va sfida che mi viene offertada Sky e Fox. Devo ringra-ziare il mio intuito, perchénella vita mi ha sempre da-to la forza di rischiare pen-sando a progetti del tuttoinnovativi, e sento che an-che Farmer wants a wife,con la sua idea vincente, sa-rà uno di questi! Sono fieraed orgogliosa della fiduciadatami da Sky e Fox, e pron-ta a mettermi in gioco conun format dal successomondiale che mi cucirò ad-dosso come un vestito nuo-vo». 3
Esistenze precariefortemente segnatedalla solitudinetrovano un modo“solidale” di resistere
A Messina
Dal 28 al 31 ottobreal Vittorio EmanueleLo spettacolo di Scimonee Sframeli sarà inseritonel cartellone del teatroVittorio Emanuele diMessina, dove sarà mes-so in scena dal 28 al 31ottobre prossimo. Il de-butto della stagione, chesegna la fine di un pe-riodo molto critico, il 16ottobre, sarà targato ToniServillo con lo spettacolo“Servillo legge Napoli”.