Vendita diretta dei prodotti agricoli

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UNIONE EUROPEA REGIONE MARCHE PSR MARCHE 2007-2013 La vendita diretta dei prodotti agricoli Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede un nuovo approccio al consumo, il cosiddetto “km zero”, la cui attenzione primaria è focalizzata sulla filiera di provenienza dei prodotti. Non solo, quindi, si fa la spesa con un occhio al portafoglio, ma si tende a scegliere in modo consapevole, orientando le proprie preferenze su prodotti di provenienza locale. Quindi grande attenzione al fenomeno della Filiera Corta intesa come vendita diretta. La Filiera Corta Che cos’è? E’ quel sistema di commercializzazione e distribuzione di prodotti che punta a stabilire una relazione diretta fra chi consuma e chi produce saltando i vari passaggi intermedi (rappresentanti, distributori, negozi). La Filiera Corta è RAPPORTO DIRETTO con l’ azienda agricola Esempi di Filiera Corta: 1 vendita Diretta dei prodotti agricoli in Azienda; 2. vendita durante Fiere, Sagre e Mercatini; 3.Vendita on-line; 4.Vendita attraverso Gruppi d’Acquisto;

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Opuscolo: Vendita diretta dei prodotti agricoli

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Page 1: Vendita diretta dei prodotti agricoli

                      UNIONE EUROPEA REGIONE MARCHE PSR MARCHE 2007-2013

 

La vendita diretta dei prodotti agricoli Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede un nuovo approccio al consumo, il cosiddetto “km zero”, la cui attenzione primaria è focalizzata sulla filiera di provenienza dei prodotti. Non solo, quindi, si fa la spesa con un occhio al portafoglio, ma si tende a scegliere in modo consapevole, orientando le proprie preferenze su prodotti di provenienza locale. Quindi grande attenzione al fenomeno della Filiera Corta intesa come vendita diretta.

La Filiera Corta Che cos’è? E’ quel sistema di commercializzazione e distribuzione di prodotti che punta a stabilire una relazione diretta fra chi consuma e chi produce saltando i vari passaggi intermedi (rappresentanti, distributori, negozi). La Filiera Corta è RAPPORTO DIRETTO con l’ azienda agricola

Esempi di Filiera Corta:

1 vendita Diretta dei prodotti agricoli in Azienda;

2. vendita durante Fiere, Sagre e Mercatini;

3.Vendita on-line;

4.Vendita attraverso Gruppi d’Acquisto;

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Lo studio della filiera corta nasce da un percorso di ricerca ed analisi di sistemi economici locali mirati alla produzione e commercializzazione di prodotti locali. Dall’analisi effettuata su aziende agricole della provincia di Macerata sono state evidenziate le seguenti criticità di settore Esse si riassumono in:

1.Assenza di un canale di vendita stabile e continuativo;

2.Scarsa capacità di trattenere il reddito aggiunto vicino l’attività di produzione (dispersione di reddito nei vari anelli che compongono la filiera), e quindi difficoltà ad investire in azienda;

3.Scarsa possibilità di farsi conoscere e comunicare il valore intrinseco del prodotto offerto;

4.Difficoltà a sostenere i costi di certificazione per le aziende biologiche e le attività burocratiche ad esso connesse.

5.L’ingresso sul mercato locale di aziende estere di grandi dimensioni hanno determinato un abbassamento del prezzo al dettaglio a scapito delle piccole e medie aziende fuori mercato.

Esistono peraltro anche dei vantaggi importanti per i Produttori agricoli:

1.Rapporto diretto con il consumatore

2.Maggior reddito per il produttore.

3.Offrire prodotti ad un prezzo più basso rispetto al sistema convenzionale per prodotti di pari livello qualitativo, dando la possibilità a più consumatori di acquistare i propri prodotti.

4.Possibilità per il produttore di poter interagire nelle transazioni economiche.

A Questi si aggiungono anche vantaggi per i CONSUMATORI:

1.Possibilità di conoscere storia e provenienza delle materie prime, verificare il comportamento dei produttori e la qualità delle produzioni;

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2.Più trasparenza nel prezzo e nella qualità dei prodotti;

3.Acquistare prodotti ad un prezzo più vantaggioso;

4.Riscoprire sapori e cibi tipici del territorio;

5) Riscoprire il valore della stagionalità del consumo,

Da ultimo questo tipo di vendita garantisce anche possibili vantaggi per il TERRITORIO:

1.Riduzione dei danni ambientali legati al minor inquinamento dei trasporti e degli imballaggi;

2.Si incentiva l’economia del territorio favorendo l’occupazione locale;

3.Si proteggono e tutelano le tradizioni gastronomiche locali e le varietà agricole autoctone;

Le uniche limitazioni che tale tipo di vendita presenta possono essere: •Difficoltà di realizzare masse critiche importanti di prodotto ;

•Accontentarsi delle disponibilità momentanee del produttore;

•Continui spostamenti per fare acquisti;

Una forma interessante è la possibilità di sviluppo della filiera corta tramite la vendita ai Gruppi d’Acquisto Solidale

I cosidetti G.A.S sono gruppi spontanei di persone che decidono di incontrarsi per acquistare all’ingrosso prodotti alimentari, utilizzando un principio di solidarietà e efficienza come criterio guida nella scelta di prodotti.

SOLIDALE PERCHÉ?

1.Prediligono prodotti locali;

2.Piccoli produttori;

3.Prodotti biologici laddove possibile;

4.Pongono attenzione al comportamento del produttore e alle condizioni di lavoro;

Un efficiente sistema di filiera perché:

•Riescono a risolvere il problema dell’approvvigionamento dei prodotti;

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•Ottengono i prodotti ad un prezzo notevolmente più basso;

•Riescono a coordinare le disponibilità dei produttori rispondendo alla domanda del gruppo;

•Riescono a verificare la tracciabilità delle produzioni, il comportamento dei produttori e la qualità dei prodotti;

Quindi in conclusione possiamo affermare che la vendita diretta dei prodotti agricoli può essere un efficace strumento di “sviluppo” territoriale:

“Sviluppo” inteso non tanto come “Crescita Economica”,

ma come CRESCITA:

•Del legame sociale e delle relazioni di scambio;

•Della sensibilità alle tematiche ambientali e alla qualità alimentare;

•Del rapporto fra città e campagna;

•Dell’unione tra società globale e cultura locale tradizionale;

Piano di sviluppo rurale 2007-2013

Misura: 1.1.1. Azione nel campo della formazione professionale e dell’informazione. Sottomisura: b) Attività informativa nel settore agricolo forestale con la

partecipazione comunitaria -Domanda n. 4592/2010