VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze....

121
VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA (Autovalutazione e miglioramento) U.S.R. Lazio Corso formazione neoassunti a.s.2018-19 Ambito Formativo 08 I.C. Via Casalotti, 259 Roma Maria Augusta Mozzetti 1

Transcript of VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze....

Page 1: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

VALUTAZIONE DIDATTICA E

VALUTAZIONE DI SISTEMA

(Autovalutazione e miglioramento)

U.S.R. Lazio Corso formazione neoassunti a.s.2018-19

Ambito Formativo 08 – I.C. Via Casalotti, 259 – Roma

Maria Augusta Mozzetti 1

Page 2: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

1. VALUTAZIONE DIDATTICA

QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO

2 Maria Augusta Mozzetti

Page 3: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

D.P.R.

31/05/74

n°416

Art. 4

Viene introdotta la collegialità come elemento che indirizza e regola

l’azione dei docenti, si demanda al Collegio docenti il compito di

valutare, nel corso dell’ anno scolastico , l’azione didattica nel suo

procedere , per verificarne l’efficacia in corrispondenza di

orientamenti e obiettivi, anche al fine di promuovere, se ritenuto

opportuno, gli interventi migliorativi dell’attività .

L. 517/77

La valutazione assume il carattere di un giudizio formativo e pertanto

viene introdotta la scheda di valutazione in sostituzione della pagella e

al posto del voto si introduce un giudizio qualitativo .

D.P.R. 104

12/02/85

Si ribadisce il carattere collegiale della valutazione con riferimento al

lavoro dei docenti nel team e al progetto educativo condiviso nelle sue

articolazioni, compresi gli strumenti per la valutazione . In questo

contesto la valutazione serve a regolare la programmazione didattica e

diviene funzionale al contesto educativo (L.148.1990).

Maria Augusta Mozzetti 3

Page 4: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Legge

59/ ‘97

D.P.R.

275/ ‘99

AUTONOMIA DIDATTICA

Art.4

Valutazione: individuazione modalità e criteri; rispetto normativa

vigente; valutazione risultati conseguiti.

Riconoscimento crediti.

AUTONOMIA DI RICERCA SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO Art. 6

Progettazione formativa e ricerca educativa.

Art.10

“Verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e

degli standard di qualità del servizio” ….. “il M.P.I. fissa metodi e

scadenze per le rilevazioni periodiche”.

Per il raggiungimento degli obiettivi le scuole sono supportate da

interventi esterni (vedi monitoraggio autonomia scolastica).

Nuovi modelli di certificazione che delineano:

LE CONOSCENZE, LE COMPETENZE, LE CAPACITÀ ACQUISITE E I

CREDITI FORMATIVI RICONOSCIBILI, compresi quelli relativi a

discipline e attività realizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta

formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate.

Maria Augusta Mozzetti 4

Page 5: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 5

L. n. 53/ ‘03

Art.3

La valutazione periodica e annuale, degli apprendimenti e

del comportamento degli studenti …… e della

certificazione delle competenze da essi acquisite, sono

affidate ai docenti.

D.M.139/07

Art. 4

La certificazione relativa all’adempimento dell’obbligo di

istruzione …..è rilasciata a domanda . Per coloro che hanno

compiuto il diciottesimo anno di età è rilasciata d’ufficio.

Con decreto del M.P.I. sono adottati i modelli di certificazione

dei saperi e delle competenze.

D.L. 137/‘08 Schema di

regolamento per il

coordinamento

delle norme vigenti

per la valutazione

degli alunni

I docenti contitolari di classe, compresi i docenti di sostegno,

effettuano collegialmente la valutazione intermedia e finale.

Gli stessi docenti contitolari effettuano la valutazione del

comportamento, mediante un giudizio, con modalità deliberate

dal Collegio docenti.

La certificazione viene espressa sia in decimi sia con giudizio

globale.

C.M. n.10

23/01/ ‘09

Valutazione in itinere, periodica

finale

Esame di stato conclusivo

del primo ciclo

Rilevazione apprendimenti

INVALSI

Criteri essenziali per una

valutazione di qualità

Page 6: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 6

D.P.R122/ ‘09 Valutazione

degli

apprendimenti

Dimensione

Espressione

autonomia

Collegio docenti

Processo di

autovalutazione

Individuale e collegiale.

Funzione docente.

Istituzioni scolastiche.

Stabilisce modalità e criteri di

omogeneità, equità, trasparenza e

tempestività nel rispetto della libertà

insegnamento.

Finalità formativa con individuazione delle

potenzialità e delle lacune degli alunni.

D.M.254/ ‘12 Indicazioni

Nazionali per

il Curricolo

(la

valutazione

precede,

accompagna,

segue i

percorsi

curricolari)

Famiglie Verifiche intermedie e valutazioni periodiche. Obiettivi di

apprendimento, criteri

per le valutazioni

periodiche, tempi e

modalità di verifica.

Maggiore comunicazione sugli aspetti valutativi. Coerenza con gli obiettivi e i traguardi delle Indicazioni Nazionali per il curricolo. Per classi parallele

Page 7: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO ALUNNI CON B.E.S.

Maria Augusta Mozzetti 7

Art 34 costituzione

L. N.118/ ‘71

L. N. 517/ ‘77

Legge Quadro 104/ ‘92

Convenzione ONU 2006 sui diritti dei disabili

Nota MIUR 4/08/ ‘09 Linee guida per l’integrazione scolastica degli

alunni con disabilità

L. N. 170/‘10

D.M. 5669 / ‘11 applicativo, Linee Guida D.S.A. - Disturbi Specifici

dell’Apprendimento

Indicazioni Nazionali ‘12

D.M. 27/12/‘12 → Bisogni Educativi Speciali

C.M. 06/03/‘13 → Bisogni Educativi Speciali

L. N. 107/ ’15, La buona scuola

D. Lgs. n. 66/‘17 → Norme per l’inclusione scolastica

degli studenti con disabilità in attuazione legge n.107/ ‘15

Page 8: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA’

Alunni disabili

Maria Augusta Mozzetti 8

L. 104/ ‘92

Diagnosi Funzionale

Profilo Dinamico Funzionale

Piano Educativo Individualizzato

Progetto Individuale

D. Lgs. 66/ ‘17

Profilo di Funzionamento

Piano Educativo Individualizzato

Progetto Individuale

La valutazione degli alunni disabili si riferisce al comportamento, alle discipline

e alle attività del Piano Educativo Individualizzato e si esprime in decimi.

Per l’alunno disabile, nel corso dell’ Esame di stato conclusivo del primo ciclo, si

predispongono, a cura della commissione di esame, prove differenziate, comprensive

delle prove standardizzate nazionali, tali prove dovranno valutare i progressi e i

processi in riferimento alle potenzialità e ai livelli iniziali dell’alunno. Le prove

differenziate equivalgono, al fine del superamento dell’ Esame di Stato, a quelle

ordinarie.

Page 9: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

VALUTAZIONE ALUNNI CON D.S.A.

Maria Augusta Mozzetti 9

D.P.R.

122/ ‘09

Art. 10

Per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.)

adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli

apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame

conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche

situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento

dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati,…….

gli strumenti metodologico - didattici compensativi e

dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al

termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di

svolgimento e della differenziazione delle prove.

L. N. 170

18/10/ ‘10

Art. 5

Introduce il diritto per gli studenti con D.S.A. a fruire di appositi

interventi di flessibilità didattica.

Le istituzioni scolastiche garantiscono :

una didattica individualizzata e personalizzata mediante

l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative

per alcune prestazioni.

l’ uso di strumenti compensativi per la lingua comunitaria e

introduce anche l’esonero per le seconde lingue se ritenuto

opportuno.

Page 10: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

VALUTAZIONE ALUNNI CON B.E.S. "Un bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito

educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento (nei vari ambiti della

salute secondo il modello I.C.F. dell'O.M.S.) problematico anche per il

soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale,

indipendentemente dall'eziologia, e che necessita di educazione speciale

individualizzata" , D. Ianes.

LE MODALITÀ DI VALUTAZIONE PER GLI ALUNNI CON B.E.S.

Sono conseguenti alle scelte effettuate rispetto agli strumenti

compensativi e dispensativi indicati nel P.D.P. (Piano Didattico

Individualizzato) per D.S.A., Disturbi Evolutivi Specifici, Svantaggio socio-

culturale) e nel P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) per disabilità.

I docenti assegnati al sostegno didattico sono contitolari delle sezioni e delle

classi in cui intervengono e partecipano a pieno titolo alle attività di valutazione

periodiche e finali degli alunni della classe con diritto al voto.

Partecipano, in quanto contitolari, alla valutazione di tutti gli alunni

disabili, in riferimento ai criteri di cui all’art. 314, D.Lgs n. 297, 16/04/ ‘94

La valutazione di un alunno a cui sono stati assegnati più docenti di

sostegno si esprime con un voto unico

Maria Augusta Mozzetti 10

Page 11: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO, D.Lgs. n. 62/ ‘17

Maria Augusta Mozzetti 11

D.M. n. 741/ ‘17 Fornisce nuove ed organiche disposizioni in

merito agli esami di Stato conclusivi del i ciclo

d’istruzione (scuola sec. di I gr.)

D.M. n. 742/17 Adotta i modelli nazionali per la certificazione

delle competenze

Nota n.1865 - 10/10/ ‘17 Fornisce indicazioni su: valutazione,

certificazione delle competenze ed Esame di Stato

nelle scuole del primo ciclo di istruzione.

Dalla legge n. 107/ ‘15 sono scaturiti il D.Lgs. applicativo n. 62/ ‘17 (adeguamento della

normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti nonché

degli esami di stato, anche in raccordo con la normativa vigente in materia di certificazione

delle competenze) e a seguire il D.M. n. 741/ ‘17, e il D.M. n. 742/ ‘17 nonchè la nota n.

1865/17.

In particolare il D.Lgs. n.62/17 ha introdotto significative novità relative alla

valutazione e alla certificazione delle competenze nel primo ciclo e negli esami di

Stato di scuola secondaria di I grado. Sono state modificate anche le disposizioni in

merito agli esami di Stato per il secondo ciclo d’Istruzione, dall’ a.s. 2018/ ‘19.

Page 12: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO SCUOLA PRIMARIA

Maria Augusta Mozzetti 12

La promozione diviene, nei fatti, garantita

La “non ammissione alla classe successiva”, che poteva essere deliberata

all’unanimità solo in casi eccezionali (D. Lgs. n. 59/ ‘03 ) viene meno, poiché la

promozione è prevista “anche in presenza di livelli di apprendimento

parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione” (art.3) e non tenendo conto

nemmeno delle assenze dalle lezioni.

Le prove I.N.V.A.L.S.I. diventano obbligatorie, in quanto attività corrente.

Dall’a.s. 2018/ ‘19 si introduce, obbligatoria, anche la prova di inglese nelle

classi quinte per verificare abilità di comprensione e uso della lingua

(rif. Quadro Europeo).

I team docenti perdono, nei fatti, autonomia di coordinamento in quanto

saranno presieduti dal dirigente scolastico o da un suo delegato.

Page 13: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Maria Augusta Mozzetti 13

Il nuovo esame di stato con valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo, in

attuazione della L. N. 107/ ’15

PREVEDE

Lo svolgimento di tre prove scritte: italiano, matematica, lingue comunitarie (effettuate in un’ unica

prova) e colloquio;

che la Commissione di esame sia presieduta dal Dirigete della scuola (Art. 8);

la redazione di un modello di certificazione delle competenze secondo la nota 1865 del 10/10/ ‘17);

che le prove Invalsi di classe terza non incidano sul voto finale dell’ Esame di Stato ;

l’eliminazione delle prove standardizzate nella classe prima, ma il loro svolgimento, con obbligo di

partecipazione, nella classe terza, entro il mese di aprile. Tali prove diventano requisito per

l’ammissione all’ Esame di Stato;

che il consiglio di classe possa votare, a maggioranza, la non ammissione alla classe successiva

o all’esame di stato, quando lo studente presenti “ parziale o mancata acquisizione dei livelli di

apprendimento in una o più discipline”. La scuola ha l’obbligo (Art.6) di attuare a favore degli alunni

che presentano carenze in una o più discipline, specifici interventi per migliorare i livelli di

apprendimento;

che la valutazione sia effettua in decimi . Per il voto finale viene modificata la composizione del

calcolo, dalla media tra il voto di ammissione e quello delle singole prove d’esame, alla media,

arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media

dei voti delle prove d’esame e del colloquio;

alcune novità per la valutazione del comportamento: nessuna conseguenza del giudizio negativo

per l’ammissione alla classe successiva (Art.2); la valutazione segue il criterio relativo “allo sviluppo

delle competenze di cittadinanza“; si introduce il giudizio sintetico che sostituisce il voto;

l’alunno con DSA (art. 11) ,certificato ai sensi della L. 170/’10, sia esonerato dallo studio delle

lingue straniere e sia ammesso all’Esame di Stato e consegue il diploma senza menzione della non

conoscenza delle lingue .

Page 14: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO SECONDO CICLO

Maria Augusta Mozzetti 14

Legge

169/ ‘08

Art.2

La valutazione degli apprendimenti è espressa con voto in decimi.

Il voto inferiore a cinque decimi nel comportamento comporta la non

ammissione alla classe successiva o all’esame, al di là dei voti

conseguiti nelle varie discipline di studio.

Nei confronti degli alunni che presentano un‘ insufficienza non

grave, in una o più discipline, il consiglio di classe, prima

dell'approvazione dei voti, valuta la possibilità che lo studente superi

la carenza formativa definendo appropriate modalità.

Nei confronti degli studenti per i quali sia accertata la carenza

formativa, il consiglio di classe sospende lo scrutinio, prevedendo la sua effettuazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo.

D.P.R.

122/ ‘09

Il D.S. comunica alla famiglia le motivazioni dettagliate del consiglio di

classe sulle carenze dello studente.

Gli istituti procedono in autonomia a definire le iniziative di recupero a

favore degli studenti che hanno avuto lo scrutinio finale sospeso.

Gli studenti che, al termine delle lezioni, non possono essere valutati per

malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima

dell'inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, prove

suppletive (L. n. 352/ ‘95).

Page 15: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

CURRICOLO PECUP (Profilo educativo culturale professionale)

Esplicita ciò che ogni studente, alla fine del I e del II ciclo

deve sapere (conoscenze) e saper fare (abilità) per essere

l’uomo e il cittadino che la società si aspetta (competenze).

Costituisce “la bussola” per la determinazione sia degli

obiettivi generali del processo formativo, sia degli obiettivi

specifici di apprendimento dettati dalle Indicazioni nazionali e

dai regolamenti.

Page 16: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

FASI DEL P.E.C.u.P.

FASE 1. DEFINIZIONE DEL PECuP – Il collegio docenti stabilisce:

1.Profilo formativo in uscita del 2^ biennio. 2. Profilo formativo in uscita del 1^ biennio

FASE 2. DEFINIZIONE DI CURRICOLO - OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E

COMPETENZE ATTESE :

- Definizione delle competenze attese e degli OSA nelle diverse discipline;

- Definizione dei saperi essenziali

- Definizione/progettazione delle UDA (disciplinari –interdisciplinari) che promuovono

tali competenze e dei loro criteri di valutazione

- Definizione delle attività che promuovono le competenze (alternanza scuola lavoro,

progetti, viaggi, stage ecc.)

FASE 3. PROGETTAZIONE DIDATTICA (consigli di classe, gruppi trasversali di

lavoro,singolo docente)

- Progettazione delle UDA (disciplinari – interdisciplinari) e delle attività di alternanza scuola

lavoro (progetti, viaggi, stage ecc.), che promuovono le competenze del PECuP.

- Progettazione delle attività di verifica e di restituzione agli alunni

FASE 4: CERTIFICAZIONE

Page 17: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE - EQF

Raccomandazioni Parlamento Europeo e Consiglio del 23/4/ ‘08

Per la leggibilità-riconoscibilità dei titoli e delle qualifiche in Europa

Sistema basato sui risultati dell’apprendimento (‘learning

outcomes’)

I risultati dell’apprendimento sono definiti in termini di conoscenze,

capacità tecniche e capacità trasversali (‘knowledge, skills and

competence’) in particolare quelle relative alla responsabilità e

all’ autonomia.

Page 18: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

4 LIVELLO E.Q.F. STUDENTE SCUOLE SUPERIORI

Conoscenza

Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio.

Abilità

Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio.

Competenza

- Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti.

- Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio.

Page 19: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

E’ introdotta dalla L.n. 53/ ‘03 (art. 4).

Prevede la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza

scuola- lavoro.

Ha come scopo una vera e propria acquisizione di conoscenze di base e

di competenze spendibili nel mercato del lavoro.

Si inquadra nel contesto del diritto/dovere all’istruzione e alla

formazione professionale e dell’assolvimento dell’obbligo formativo.

L’ A.S.L. implica l’introduzione di un sistema di valutazione e di

certificazione delle competenze.

L’ A.S.L. riconosce un primato alla scuola, come soggetto che progetta,

attua e valuta l'istituzione scolastica e formativa in collaborazione con

le imprese.

Page 20: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO NORMATIVA

L. n. 53/ ’03, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione. Alternanza scuola-lavoro (art.4).

D. Lgs. n. 77/ ’05, Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro.

D.P.R. n. 89/ ’10, Regolamento dei Licei. L’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro (…) può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (…) iniziative di studio-lavoro per progetti, esperienze pratiche e di tirocinio.

L. n. 107/’ 15 “La buona scuola”,

• Art. 1, c. 33: i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati … nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio … a partire dalle classi terze.

• Art. 1, c. 34: i percorsi si attivano, oltre che con le imprese e le associazioni di categoria, anche son soggetti che operano nel terzo settore, con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con Enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

• Art.1, c. 35: … può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche … nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero.

• Art.1, c. 37 Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro comma 38 Attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Page 21: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO SECONDO CICLO

Maria Augusta Mozzetti 21

DPR

122/09

In vista dell‘Esame di Stato, in sede di scrutinio finale di ciascuno

degli ultimi tre anni, viene attribuito il credito scolastico ad ogni

studente.

Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ciascun alunno è

pubblicato all'albo dell'Istituto, unitamente ai voti conseguiti in sede di

scrutinio finale ed è trascritto sul documento di valutazione.

L’ammissione all’esame di Stato, dall’a.s. 2009/10, è subordinata al

conseguimento del voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina

di studio e nel comportamento, secondo quanto previsto

dall’articolo 6 del Regolamento sulla valutazione

D. Lgs. 62/2017 Art.19

PROVE INVALSI NEL SECONDO CICLO gli studenti dell’ultimo anno della

scuola secondaria di secondo grado dovranno effettuare, obbligatoriamente,

pena la non ammissione all’esame, una prova INVALSI ( con uso di

computer) in italiano, matematica e inglese. Il risultato di tale prova pur

considerato in sede di esame non influisce sul voto finale.

D. Lgs.

62/17

Art.17

A partire dal 1° settembre 2018, le prove dell’esame di Stato anziché

quattro diventano tre: due a carattere nazionale scritte e un colloquio

Page 22: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

“NORME IN MATERIA DI VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DECRETO ATTUATIVO LEGGE 107, DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO ED ESAMI DI STATO

I e II GRADO”.

Il decreto, disciplina la valutazione e la certificazione delle competenze nel primo ciclo di

istruzione e gli esami di Stato di I e II grado.

Dalla lettura del testo si evince, per la scuola secondaria di II grado, una differenza tra la valutazione per l’ammissione agli esami di Stato, i cui criteri vengono modificati proprio dal decreto, e quella per l’ammissione alla classe successiva, i cui criteri rimangono quelli stabiliti dal DPR n. 122/09, secondo il quale lo studente per l’ammissione alle classi II, III, IV e V dovrà conseguire la sufficienza in tutte le discipline e nel comportamento mentre per essere ammesso agli esami deve conseguire la media complessiva del 6.

Il decreto, attuativo della legge n. 107/2015, prevede per l’ammissione all’esame di Stato nella

scuola secondaria di II grado che gli studenti siano in possesso dei seguenti requisiti:

a) frequenza per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fermo restando quanto previsto dall’articolo 14 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica del 22 giugno 2009 n.122;

b) partecipazione durante l’ultimo anno di corso, alle prove predisposte dall’INVALSI;

c) svolgimento dell’attività di alternanza scuola-lavoro secondo quanto previsto dall’indirizzo di studio nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso;

d) votazione media non inferiore ai sei decimi compreso il voto di comportamento. Nella deliberazione, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica o dal docente per le attività alternative, per gli alwmi che si avvalgono di detti insegnamenti, se determinante diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.

Page 23: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

2. L’EVALUATION

23 Maria Augusta Mozzetti

Page 24: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COS’E’ L’EVALUATION?

APPROCCIO DOCIMOLOGICO è la scienza che studia i metodi con

cui sono espressi i giudizi di valutazione per controllarne l’attendibilità

concettuale, metodologica, strumentale.

APPROCCIO FUNZIONALISTA ,

R.W.Tyler . Pubblica Basic Principles of Curriculum and Instruction

(1949). E’ propulsore del “curricolo”, ritiene che per valutare sia

importante stabilire gli obiettivi da raggiungere come “comportamenti

attesi” . Il curricolo composto di: obiettivi, contenuti, tempi, mezzi…

Sviluppo della teoria:

B.S. BLOOM. Elabora la teoria della “Tassonomia degli obiettivi

educativi ”, in alcune conferenze tra il 1948 e il 1953 introduce la

tassonomia come gerarchica di procedimenti mentali : conoscenza,

comprensione, applicazione, sintesi, valutazione.

R.M. GAGNE’ . Pone attenzione alle condizioni interne (pre-

requisiti) ed esterne (sequenza di unità didattiche) e al lavoro a ritroso per individuare le abilità necessarie alla prestazione finale. The conditions of learning (1965); Learning and individual differences (1967)

R.F. MAGER . Scrive “Gli obiettivi didattici” (1989) e introduce il

concetto di “performance” = indicazione della condizione in cui

effettuare la prestazione e del livello di accettabilità = criterio

Maria Augusta Mozzetti 24

Dal latino

“VALITUS”: stimare,

dare un prezzo.

L’EVALUATION come

termine

“acchiappatutto”

Può essere, analitica

e globale, informale

e formale,

prescrittiva,

descrittiva ,

riflessiva, proattiva,

formativa ,

sommativa,

autentica.. ..

Page 25: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COS’E’ L’EVALUATION?

E.W.Eisner (1967) : è importante considerare il valore dell’azione formativa nei risvolti

sociali ed educativi con un duplice fine: acquisire abilità collegate alle necessità dei contesti

sociali ed economici; consentire agli studenti di pervenire ad una propria lettura della realtà.

Scriven ,1967 = La valutazione ha come scopo la correzione e il miglioramento dei

curricoli educativi nel corso del loro svolgimento, nonché la formulazione di un giudizio

sull’efficacia di un intervento dopo la sua realizzazione.

Cunningham,1973 = la formative evaluation è quel processo attraverso il quale viene

giudicata un’entità, o le sue cose componenti, che potrebbe essere revisionata, allo

specifico scopo di offrire un feedback alle persone direttamente implicate nella formazione

dell’entità. L’elemento di retroazione assume il significato di RICERCA-AZIONE

Kaplan, 1981: quattro tipologie

La valutazione dei bisogni: accerta l’adeguatezza di un programma di intervento in un

particolare contesto

L’ input evaluation: valuta un piano specifico di intervento.

L’ outcome evaluation: valuta il raggiungimento degli obiettivi di un determinato piano.

La process evaluation: controlla l’influenza delle strategie e delle attività di un programma

sugli studenti

Maria Augusta Mozzetti 25

Page 26: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COS’E’ L’EVALUATION?

parametri

indicatori

prestazioni

punteggi

giudizi

Maria Augusta Mozzetti 26

VALUTAZIONE ANALITICA

Giudizio complessivo che tiene conto

della qualità di un processo educativo o

di una prodotto didattico.

Ad esempio per un elaborato scritto

Si usano i parametri di:

Pertinenza

Appropriatezza

Approfondimento

Uso di lessico specifico

Correttezza formale

Organizzazione logica interna

VALUTAZIONE OLISTICA

Page 27: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

3. LA VALUTAZIONE SCOLASTICA

“La scuola oggi è attraversata da molte valutazioni (valutazione della scuola,

valutazione dell’insegnamento, certificazione, valutazione esterna, valutazione di

fine ciclo, valutazione di fine anno, valutazione tri-quadrimestrale). Certamente

tutte sono importanti, ma tutte hanno un qualche riferimento e significato

in relazione a quella che avviene giorno per giorno in classe ed è su

questa che è importante concentrare l’attenzione perché tutte hanno su

questa il fondamento.

(M. Comoglio)

27 Maria Augusta Mozzetti

Page 28: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA VALUTAZIONE DIDATTICA

Ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento scolastico e il

rendimento complessivo degli alunni.

Le valutazioni iniziali, intermedie, in itinere e finali nella scuola primaria e

secondaria, sono effettuate collegialmente dai docenti contitolari del team

classe o dal consiglio di classe. Esse riguardano il rendimento scolastico e

devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti nel P.T.O.F.

definito dalle istituzioni scolastiche, e coerenti con i programmi di studio.

Il Collegio dei Docenti, presieduto dal Dirigente scolastico, e sulla base degli

indirizzi per l’elaborazione del P.T.O.F. forniti dallo stesso, definisce modalità

e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione,

nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.

Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’ informazione

tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli

alunni/studenti effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico

avvalendosi, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di privacy, anche

degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.

Maria Augusta Mozzetti 28

Page 29: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

RIFERIMENTI

Programmi e Indicazioni N.

Gli alunni/studenti

Contenuti/percorsi/ attività

Metodologie /strumenti

Tempi /spazi

Risorse materiali e

Professionali

Maria Augusta Mozzetti 29

RENDICONTAZIONE Responsabiltà

Coerenza

Trasparenza

CARATTERE Promozionale

Formativo

Orientativo

FUNZIONI Comunicativa

Documentativa

Certificativa

Regolativa

STRUMENTO

REGOLATIVO: della programmazione,

del processo di

insegnamento

apprendimento,

della qualità del

servizio,

dell’ efficacia e del

miglioramento

della didattica,

VALUTAZIONE

DIDATTICA

Page 30: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

GLI ASPETTI DELLA VALUTAZIONE CORRELATI AL CURRICOLO

Valutazione del profitto: accerta il raggiungimento di obiettivi cognitivi (conoscenza

disciplinari, abilità).

Valutazione del comportamento.

Valutazione di competenze o padronanze: riguarda l’accertamento dell’acquisizione di saperi trasferibili in contesti differenti, la capacità di saper utilizzare tali saperi “in situazione”, in modo autonomo e responsabile.

Valutazione delle competenze acquisite nei progetti di alternanza scuola lavoro

Valutazione su standard: discriminare tra chi ha raggiunto un livello o soglia di accettabilità es. livelli delle lingue A1 A2 ecc.

Valutazione di progresso: rileva il continuum di apprendimenti per acquisire una certa competenza, secondo livelli progressivi e propedeutici.

Valutazione sommativa: è prevalentemente docimologica in quanto è effettuata a posteriori, a conclusione di un percorso.

Valutazione formativa: è effettuata in itinere, regola obiettivi, tempi, modalità, ha una funzione diagnostica, anche in termini di autovalutazione e genera un confronto confronto tra il possesso percepito ed effettivo di competenze.

Page 31: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE FASI DELLA VALUTAZIONE

VALUTAZIONE INIZIALE : DIAGNOSTICA

Rileva i livelli di partenza del percorso educativo, mette in rilievo le pre-condizioni dell’apprendimento, registra i pre-requisiti (conoscenze, abilita e competenze base) su cui impostare il programma di interventi successivo.

VALUTAZIONE IN ITINERE: FORMATIVA

Valuta un programma di intervento durante la sua fase di attuazione, per apportare modifiche e/o aggiustamenti e verificare i contributi delle attività al raggiungimento degli obiettivi, mette in atto l’ autovalutazione e la meta cognizione da parte dello studente.

VALUTAZIONE FINALE: SOMMATIVA

Valuta un programma di intervento giunto alla sua conclusione nella totalità del programma e dehli risultati ottenuti, dopo gli eventuali aggiustamenti apportati a seguito della valutazione formativa.

“Un intervento valutativo, centrato sul processo educativo, può essere relativo

all’articolarsi di un progetto o di un programma formativo” (valutazione

formativa) o connesso con l’analisi della sua efficacia ( valutazione sommativa)

(Rif. Bondioli, Ferrari 2000)

Maria Augusta Mozzetti 31

Page 32: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA VALUTAZIONE SOMMATIVA COME FEED-BACK

Se la valutazione formativa si compie in itinere per rilevare come gli

alunni acquisiscano nuove conoscenze, esercitino abilità e

costruiscano competenze rispondendo, più che ai criteri di

validità e di attendibilità, al criterio dell’utilità poiché consente di

adeguare l’attività didattica alle esigenze e alle caratteristiche degli

alunni, la valutazione sommativa, che rileva conoscenze, abilità

e competenze alla fine delle unità di apprendimento, ha anche una

funzione formativa perché consente di acquisire quell’ ultimo dato per

Fornire dei feed-back sul livello raggiunto per correggere eventuali

errori ed effettuare gli ultimi aggiustamenti per gli interventi didattici

Successivi.

Maria Augusta Mozzetti 32

Page 33: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE CRITICITA’ NELLA VALUTAZIONE DIDATTICA

EFFETTO CONTRASTO: condizionamento a standard ideali di prestazione,

consiste nell'opporsi ai giudizi formulati in precedenza da altri docenti o da

persone diverse dal docente impegnato nell'atto valutativo e che, in questo

modo, impone con un'azione di rivalsa professionale il proprio giudizio.

EFFETTO ALONE: condizionamento a valutazioni apparenti negative o

positive. Un esempio è giudicare intelligente, a prima vista, un individuo di

bell’aspetto.

EFFETTO STEREOTIPIA: condizionamento a opinione generalizzata,

originaria, agisce ancora più rigidamente dell'effetto alone, in quanto il docente

è rigido nei confronti dell'alunno e di ciò che ritiene sia in grado di fare.

Manca l’empatia e nel docente non si attenua l'idea che una data situazione

potrebbe modificarsi adottando magari altre strategie

EFFETTO PIGMALIONE: condizionamento della “profezia che si auto

realizza”, noto anche come “ effetto Rosenthal”,deriva dagli studi classici e il

cui assunto di base può essere così sintetizzato: se i docenti credono che uno

studente sia meno dotato lo tratteranno, anche inconsciamente in modo

diverso dagli altri.

Maria Augusta Mozzetti 33

Page 34: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

3. LA NUOVA SFIDA:

L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO E LA

VALUTAZIONE AUTENTICA

Maria Augusta Mozzetti 34

Page 35: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COS’È L’ AUTHENTIC ASSESSMENT?

E’ una modalità valutativa che ha messo in discussione i

tradizionali test e prove oggettive.

Utilizza modalità di valutazione degli apprendimenti nei quali

lo studente è soggetto attivo e partecipa al proprio processo di

autovalutazione, in quanto coinvolto in compiti correlati alla

realtà esperita.

La valutazione tradizionale, attuata con test e prove oggettive,

rende conto delle conoscenze acquisite dallo studente e ne

verifica la riproduzione.

La valutazione autentica rende conto della costruzione del

sapere e del suo sviluppo, non solo, ma registra la capacità di

riutilizzare lo stesso in applicazioni e contesti concreti e

differenti da quello scolastico.

La valutazione autentica fa riferimento ad alcune teorie

sviluppatesi negli Stati Uniti negli anni novanta da Wiggins,

Winograd & Perkins e altri e successivamente è stata

introdotta in Italia dagli studi del dal Prof. Mario Comoglio del

Pontificio Ateneo Salesiano.

Maria Augusta Mozzetti 35

La valutazione è

autentica quando si

basa sull’analisi della

prestazione di uno

studente in compiti e

prestazioni intellettuali

significativi e reali.

La valutazione

tradizionale si basa su

prove sostitutive dalle

quali pensiamo di

poter trarre

informazioni valide

sulle prestazioni

degli studenti in

relazione

a compiti assegnati

Page 36: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DIFFERENZE SOSTANZIALI

TRADITIONAL ASSESSMENT AUTHENTIC ASSESSMENT

Preparare cittadini “ produttivi” Preparare cittadini “competenti”

Gli studenti dovranno possedere conoscenze e abilità

Gli studenti dovranno essere capaci di svolgere compiti significativi in contesti reali

La scuola dovrà far acquisire conoscenze e abilità

La scuola dovrà aiutare gli studenti ad acquisire le competenze necessarie a svolgere “ compiti autentici”

La scuola verifica con test oggettivi se le conoscenze e le abilità sono state acquisite

La scuola verifica se e in quale grado gli studenti sanno svolgere i compiti richiesti dalla società reale

Maria Augusta Mozzetti 36

Page 37: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

GLI APPROCCI ALLA VALUTAZIONE AUTENTICA

L’APPROCCIO RIFLESSIVO affida i processi valutativi a tecniche narrative che

interpretano e accompagnano, attraverso la riflessione, il processo di insegnamento

apprendimento più che a giudizi sulle prestazioni.

L’ APPROCCIO PROATTIVO vede la valutazione come uno strumento che promuove

l’apprendimento, attraverso la consapevolezza e motiva lo stesso apprendimento fin dalla

sua origine.

Gli approccio riflessivo e proattivo nella valutazione fanno venir meno l’uso

di metodi quantitativi standardizzati e rendono la valutazione una

esperienza attiva nel quale lo studente è protagonista.

“Come nell’insegnamento e apprendimento lo studente deve essere attivo, così lo deve

essere anche nel processo di valutazione. Venuta meno l’immagine di un insegnante che

possiede le conoscenze con il ruolo di elargirle, ed essendosi spostata la centralità

dell’apprendimento sullo studente protagonista e responsabile, anche la valutazione deve

essere centrata su uno studente attivo e responsabile nel processo di valutazione.

L’auto-valutazione e la valutazione tra compagni non solo restituisce allo studente il

protagonismo nel processo di apprendimento anche in questo momento della

valutazione, ma lo responsabilizza educandolo meta-cognitivamente”.

Mario Comoglio (Heritage, 2009; Topping, 2009).

Maria Augusta Mozzetti 37

Page 38: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

“La valutazione deve essere già definita all’inizio del processo di apprendimento, connessa e

allineata con il processo di istruzione, ma anche parte intrinseca e continua durante il processo di

apprendimento e non parte finale. Poiché l’apprendimento da conseguire è complesso (comprende

non solo una comprensione superficiale delle conoscenze, ma anche capacità di applicarle e trasferirle e

l’acquisizione di atteggiamenti), i processi di insegnamento e apprendimento non solo devono essere

chiari e progettati all’inizio dall’insegnante, ma anche evidenti e trasparenti allo studente. (Mario

Comoglio P.A.S.)

Non avendo prioritariamente lo scopo della classificazione o della selezione ( la valutazione)… cerca di

promuovere e rafforzare tutti, dando opportunità a tutti di compiere azioni di qualità. Essa offre la

possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di vedere a che punto stanno, di autovalutarsi, in

conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli uni (gli insegnanti) per

sviluppare la propria professionalità e gli altri ( gli studenti) per diventare autoriflessivi e assumersi il

controllo del proprio apprendimento”. (M. Comoglio P.A.S.)

Lo scopo principale della valutazione è il miglioramento dell’apprendimento e non il riuscire

meglio nelle prove di stato …….dentro questa prospettiva generale devono essere distinte

chiaramente due modalità di valutazione……la VALUTAZIONE FORMATIVA, è una valutazione continua

per informare gli studenti su dove dovranno dirigersi, su dove si trovano e che cosa devono fare per

giungervi. Il suo scopo e la sua modalità si adatta al processo di costruzione della conoscenza o della

competenza che è uno sviluppo continuo non immediatamente evidente, né uguale per tutti…..è uno

strumento (agile e vario che oggi si esprime in molte tecniche e in diverse modalità di

applicazione) per informare (non per esprimere un giudizio) lo studente su come sta procedendo il

suo apprendimento e per informare l’insegnante su come adattare il suo insegnamento in caso di

difficoltà (Black & Wiliam, 1998, 2009) la VALUTAZIONE SOMMATIVA, esprime il giudizio

sull’apprendimento a conclusione del processo e in riferimento agli obiettivi desiderati. Il suo scopo è

quello generale e sintetico e conclude il processo di apprendimento con la dichiarazione di aver

conseguito o meno gli obiettivi”. (Mario Comoglio P.A.S.)

Maria Augusta Mozzetti

38

Page 39: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

VALUTAZIONE AUTENTICA E APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

L’apprendimento significativo si attiva in un processo mediante il quale, in modo

condiviso e cooperativo:

Si costruiscono significati

Si crea una relazione di reciproco impegno e responsabilità

Si instaura, nel tempo, un clima di fiducia

Affiche l’apprendimento sia significativo:

Gli studenti dovrannoacquisire CONSAPEVOLEZZA che l’insegnante li sostiene e li affianca nel loro cammino di crescita.

I docenti (in team) dovranno considerare gli studenti capaci di miglioramento e loro stessi come facilitatori e promotori per tale miglioramento. I docenti con RESPONSABILITA’ predispongono l’ambiente, i tempi, i percorsi, le metodologie e gli strumenti utili e necessari per perseguire gli obiettivi che si sono prefissati e i risultati che si vogliono ottenere

(Rif. F.Napoletano “Comprendere per lavorare insieme”,Plenaria progetto “Misure di

Accompagnamento delle Indicazioni Nazionali”, rete: “Insieme si può fare”- RM13, 4 Marzo, 2015)

Maria Augusta Mozzetti 39

Page 40: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

Un

Si attiva in presenza di:

Emozione

Curiosità

Piacere della scoperta

Soddisfazione per il risultato

Motivazione Intrinseca

Cognizione

Costruzione della conoscenza

Metacognizione

Controllo e consapevolezza

Cooperazione

Condivisione e lavoro insieme

Contesto

Ambiente sfidante e accogliente

Maria Augusta Mozzetti 40

“ Una conoscenza acquisita

senza interesse di chi

apprende, non

contestualizzata nei problemi

che l’anno sollecitata, non

connessa ai problemi reali

vissuti non è prontamente

disponibile al trasferimento a

nuove situazioni

(M. Comoglio 2015).

)

Page 41: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO

Maria Augusta Mozzetti 41

Page 42: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

L’APPRENDIMENTO E’ SIGNIFICATIVO….

Maria Augusta Mozzetti 42

CURIOSITÀ

AMBIENTE SFIDANTE E ACCOGLIENTE

SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO

CONDIVISIONE E LAVORO INSIEME

METACOGNIZIONE

COOPERAZIONE

COSTRUZIONE DELLA

CONOSCENZA

CONTROLLO E CONSAPEVOLEZZA

MOTIVAZIONE

CONTESTO

“un apprendimento significativo

può essere conseguito e

verificato solo tramite numerose

prestazioni che richiedono

manipolare, agire,provare,

spiegare, estrapolare, collegare

e applicare. il risultato di una

istruzione tradizionale non e’

insufficiente” perché non è

compresa, ma perché è una

conoscenza che non si attiva

nel momento in cui deve entrare

in azione (M.Comoglio, 2015)

Page 43: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

….POICHE’ APPRENERE E’……

Maria Augusta Mozzetti 43

APPRENDERE

Un processo continuo di

costruzione,

interpretazione e

modificazione delle nostre

rappresentazioni cognitive.

Componente sociale e

componente emotiva.

Page 44: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

….....OCCORRE PERTANTO POTENZIARE I FATTORI CHE

QUALIFICANO L’ APPRENDIMENTO …..

LE DISPOSIZIONI

GLI ATTEGGIAMENTI

GLI STILI

L’INTELLIGENZA

Maria Augusta Mozzetti 44

Page 45: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE DISPOSIZIONI E GLI ATTEGGIAMENTI

Le prime sono modalità usate per agire, utilizzare conoscenze, dare senso

e spessore alle proprie esperienze.

Le seconde sono il modo con il quale si può dare "sapore" e "colore" alle

proprie azioni.

Entrambi rendono gli studenti più, riflessivi, appassionati, e collaborativi con

i coetanei e i docenti in classe, infatti, consentono loro di raggiungere i propri

obiettivi in modo consapevole e costruttivo in una realtà pur complessa e

disordinata.

Possono essere ugualmente utili a tutte le discipline.

Consentono di raggiungere i traguardi che ci si prefigge nella vita

“successo personale/professionale).

(Rif. F.Napoletano “Comprendere.. per lavorare insieme” ,Plenaria progetto “Misure di

accompagnamento delle indicazioni Nazionali”, rete, “Insieme si può fare”-,RM13, 4/03/15)

Maria Augusta Mozzetti

45

Page 46: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

Pensare sul pensare

Impegnarsi per l’accuratezza

Fare domande e porre problemi

Applicare la conoscenza pregressa a

nuove situazioni

Rispondere con meraviglia stupore

Assumere rischi responsabili

Trovare il lato umoristico

Rimanere aperti all’apprendimento

continuo

Maria Augusta Mozzetti 46

Persistere

Gestire l’impulsività

Ascoltare con comprensione

empatica

Pensare e comunicare con

chiarezza e precisione

Raccogliere informazioni con

tutti i sensi

Creare, immaginare e innovare

Rispondere con meraviglia

Pensare in maniera flessibile

Pensare in maniera

interdipendente

LE DISPOSIZIONI E GLI ATTEGGIAMENTI

Page 47: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

...SOSTANZIANO GLI STILI COGNITIVI E DI APPRENDIMENTO…

Maria Augusta Mozzetti 47

Un modo particolare o più modalità di elaborare

l’informazione, collegato ai differenti ambiti del

comportamento

Lo stile di apprendimento è pertanto uno

stile cognitivo o una caratteristica/modalità di

elaborare l’informazione o una tendenza ad

utilizzare una determinata classe di strategie

nell’affrontare un compito che lo studente

“agisce” nel processo di apprendimento

Una tendenza costante ad usare una

determinata classe di strategie nell’affrontare

un compito (Cornoldi - De Beni)

LO STILE COGNITIVO È

Page 48: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

…… STILI DI APPRENDIMENTO…..

Visivo/Verbale

Visivo/non verbale

Uditivo

Cinestesico

Divergente/Convergente

Intuitivo/sistematico

Analitico/Globale

Immediato/riflessivo

Individuale

Di gruppo

………..

Maria Augusta Mozzetti 48

AREA A = canali sensoriali

AREA B = elaborazione

informazioni

AREA C = modalità di

lavoro

Es: Stile non Verbale/iconico = usare

prevalentemente immagini, grafici, mappe,

colori, usare immagini mentali

Es:Stile cinestesico: creare differenti strutture

mentali con mappe, grafici, diagrammi simulare

ciò che si deve approfondire; suddividere le

parti da studiare;

Es:Stile uditivo: invitare all’ attenzione delle

trattazioni orali; far approfondire le

spiegazioni; registrare le lezioni; utilizzare le

conoscenze già acquisite;

Page 49: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE AUTENTICA

Maria Augusta Mozzetti 49

OSSERVAZIONI

SISTEMATICHE

STRUMENTI PER

L’OSSERVAZIONE

CRITICITA’

DELL’OSSERVAZIO

NE

ONE

1. Rilevano la capacità dello studente di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili. 2. Consentono di registrare le competenze relazionali , i comportamenti nel contesto della classe, durante le attività Griglie strutturate che indicano il comportamento in modo globale Griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza (MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO, SEMPRE) Griglie strutturate che indicano il comportamento con i livelli (A, B, C, D, E)

CRITICITA’ DELL’OSSERVAZIONE Non è possibile rilevare quanto afferisce alla sfera emozionale , emozioni, intenzioni stati d’animo affettivi il senso o il significato dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli stati affettivi che la parte nascosta dell’agire umano

RUBRICHE DI

VALUTAZIONE

DELLE

COMPETENZE

OSSERVAZIONE SISTEMATICA COMPITI DI REALTA’ NARRAZIONI DIARI DI BORDO AUTOBIOGRAFIE

COMPITI

RIFERITI ALLA

REALTA’

COMPI’ REALI possono essere disciplinari o trasversali, ovvero, più direttamente agganciate ad una disciplina o essere trasversali e in quanto tali riferite a conoscenze, abilità e disposizioni interne da attivare nel corso dell’attività

UTOVALUTAZIONI Avviene mediante lo sviluppo di competenze autoregolative collegate alla motivazione dell’apprendimento gli strumenti più utili sono: AUTODESCRIZIONE AUTOBIOGRAFIA sul percorso di apprendimento cognitivo intrapreso QUESTIONARI relativi alle AUTOPERCEZIONI O alle AUTODESCRIZIONI del comportamento agito nella situazione di apprendimento

Page 50: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

4. COMPETENZE E VALUTAZIONE

Maria Augusta Mozzetti 50

Page 51: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

1997 - OCSE-(organizzazione per la cooperazione e sviluppo

economico) ha avviato uno specifico progetto di ricerca per giungere

alla Definizione e Selezione delle Competenze noto come (DeSeCo)

2001-la competenza è stata definita “ la capacità di adempiere alle

richieste complesse in un particolare contesto attivando

prerequisiti psicosociali (incluse le facoltà cognitive e non cognitive)”

2006- Raccomandazione europea- individua 8 competenze chiave

2008-raccomandazione per il EQF-(European Qualification

Framework)-quadro europeo per le qualifiche

(a cura di C.Maccione)

LE COMPETENZE NELLA RICERCA

INTERNAZIONALE

51 Maria Augusta Mozzetti

Page 52: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

SONO QUELLE DI CUI TUTTI HANNO BISOGNO PER LA REALIZZAZIONE E LO SVILUPPO PERSONALE, LA CITTADINANZA ATTIVA, L’INCLUSIONE SOCIALE E L’OCCUPAZIONE

SONO NECESSARIE PER ADATTARSI IN MODO FLESSIBILE A UN MONDO IN RAPIDO MUTAMENTO E CARATTERIZZATO DA FORTE INTERCONNESSIONE

VANNO SVILUPPATE E AGGIORNATE IN TUTTO L’ARCO DELLA VITA

Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012:

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso

cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento

permanente definite dal parlamento europeo e dal consiglio dell’unione

europea (raccomandazione del 18 dicembre 2006)

52 Maria Augusta Mozzetti

Page 53: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE COMPETENZE CHIAVE Competenza digitale

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Consapevolezza ed espressione culturale

Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

Nel maggio 2018 è stata pubblicata la nuova Raccomandazione del Consiglio dell’unione europea sulle

competenze chiave per l’apprendimento permanente che rivisita e aggiorna la precedente

Competenza matematica – scienza- tecnologia

Comunicazione nella madrelingua

Comunicazione nelle lingue straniera

Raccomandazione Consiglio

dell’ Unione Europea 2006

53 Maria Augusta Mozzetti

Page 54: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

POSSIBILE CATEGORIZZAZIONE

Competenze riguardanti

le acquisizioni nelle

aree fondamentali

madrelingua,

Lingue straniere,

matematica, scienza e

tecnologia,

competenze digitali

Competenze concernenti la

capacità di costruire

autonomamente un

percorso di vita e di lavoro

imparare ad imparare

spirito di iniziativa

e di imprenditorialità

Competenze più

strettamente collegate alla

cittadinanza attiva e

consapevole

competenze sociali e

civiche,

consapevolezza

ed espressione culturale

54 Maria Augusta Mozzetti

Page 55: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COMUNICAZIONE

NELLA

MADRELINGUA

COMUNICAZIONE

NELLE LINGUE

STRANIERE

QUATTRO

COMPETENZE

RIFERITE ALLE

DISCIPLINE

COMPETENZA

MATEMATICA

SCIENZA-

TECNOLOGIA

COMPETENZA

DIGITALE

IMPARARE A

IMPARARE

COMPETENZE

SOCIALI

SPIRITO DI

INIZIATIVA ED

IMPRENDITORIALITA

CONSAPEVOLEZZA ED

ESPRESSIONE

CULTURALE

QUATTRO

COMPETENZE SOCIALI E

CIVICHE, METODOLOGICHE E

METACOGNITIVE

POSSIBILE CATEGORIZZAZIONE

55 Maria Augusta Mozzetti

Page 56: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE COMPETENZE NELLA LEGGE 107/ ‘15

Linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning

Matematico-logiche e scientifiche

Nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media ..anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori

In materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri

Digitali, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro

56 Maria Augusta Mozzetti

Page 57: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DALLE DISCIPLINE ALLE COMPETENZE

DISCIPLINE

COMPETENZE CULTURALI DI BASE

PROFILI COMPETENZE AL TERMINE

DEI CICLI DI ISTRUZIONE

COMPETENZE CHIAVE

57 Maria Augusta Mozzetti

Page 58: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COME SI SVILUPPA UNA COMPETANZA?

INPUT COMPITI DI REALTA’ OUTPUT

CONOSCENZE

ABILITA’

OPERAZIONI COGNITIVE

OPERAZIONI METACOGNITIVE

Apprendimento COMPETENZA significativo

DISPOSIZIONI E ATTEGGIAMENTI ….valori, motivazioni…

Contesto/ambiente di apprendimento rovesciato

58 Maria Augusta Mozzetti

Page 59: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COME SI PROCEDE?

Il processo di valutazione autentica guida e orienta il curricolo, pertanto il docente dovrà:

Stabilire le prestazioni che si dovranno eseguire

per dimostrare le competenze.

Sulla base di tali prestazioni viene definito il

curricolo che diventa strumento e mediatore per

l’acquisizione delle competenze richieste per

lo svolgimento di un compito definito.

Maria Augusta Mozzetti 59

Page 60: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

PROVE TRADIZIONALI E AUTENTICHE

LE PROVE TRADIZIONALI:

Accertano soprattutto conoscenze e abilità

Danno attenzione a quanto viene restituito di ciò che si apprende

Non sono formulate in modo da favorire l’autovalutazione

No sono in grado di valutare le competenze

No registrano le caratteristiche “euristiche”, quelle doti particolari

individuali

LE PROVE AUTENTICHE

“Verificano la qualità del possesso di conoscenze e abilità,

l’esecuzione di una prestazione reale (per questo “autentica”)

consente di esprimere un giudizio “predittivo” riguardo a ciò che

lo studente sarebbe capace di fare qualora si trovasse nel

contesto reale

Maria Augusta Mozzetti 60

Page 61: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE PROVE AUTENTICHE

Nella prestazione colui che apprende usa strumenti, crea prodotti, inventa

soluzioni, giustifica decisioni e scelte come avviene nel mondo reale

la prestazione deve anche mettere alla prova abilità e conoscenze importanti e

centrali sul versante scolastico e disciplinare. la loro presenza implicita o nascosta

si manifesterà se ciò che lo studente sa riflette non solo la conoscenza trasmessa

da un testo scolastico, ma anche la capacità di comprendere la realtà e di

verificare come questa comprensione aiuta a risolvere il problema o il compito

dato.

Verificano la qualità del possesso di conoscenze e abilità, l’esecuzione di una

prestazione reale (per questo “autentica”) consente di esprimere un giudizio

“predittivo” riguardo a ciò che lo studente sarebbe capace di fare qualora si

trovasse nel contesto reale

ELEMENTI ESSENZIALI DI UNA PROVA AUTENTICA SONO:

LA SITUAZIONE

IL PROBLEMA DA AFFRONTARE

IL PRODOTTO ATTESO

IL RUOLO E IL COMPITO SPECIFICO DELLO STUDENTE

61 Maria Augusta Mozzetti

Page 62: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

COME SI AUTOVALUTANO GLI STUDENTI?

I COMPITI DI REALTA’ E LE PRESTAZIONI AUTENTICHE

Consentono di costruire agganci per esercitare conoscenze e abilità e

acquisire competenze

LA METACOGNIZIONE

Incoraggia la consapevolezza e controllo dello studente suoi propri

processi cognitivi, guida l’autovalutazione del proprio percorso di costruzione

delle conoscenze

L’ AUTOVALUTAZIONE

Consente di costruire il processo di “valutazione formativa”

Maria Augusta Mozzetti 62

Page 63: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DAGLI OBIETTIVI ALLE COMPETENZE

NELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

LICEI ISTITUTI TECNICI ISTITUTI PROF. LI

PECUP D.LGS. 226/2005 COME RIFERIMENTO UNITARIO

PECUP COMUNE PERCORSI LICEALI PECUP DISTINTI PERCORSI LICEALI

(Reg. DPR 89/2010)

PECUP COMUNE PERCORSI IST. TEC. PECUP COMUNE DI SETTTORE

PECUP DI INDIRIZZO (Reg. DPR 88/2010)

PECUP COMUNE PERCORSI IST. PROF. PECUP COMUNE DI SETTTORE

PECUP DI INDIRIZZO (Reg. DPR 87/2010)

LINEE GENERALI E COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI APP.TO PER

SINGOLE DISCIPLINE (sec. biennio e quinto anno)

(Indicazioni nazionali per i licei D.I. 211/2010)

COMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITÀ PER SINGOLE DISCIPLINE

(sec. biennio e quinto anno ) (Linee guida Dir. Min. 4/2012)

COMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITÀ PER SINGOLE DISCIPLINE

(sec. biennio e quinto anno ) (Linee guida Dir. Min. 5/2012)

COMPETENZE DI BASE (ASSI CULTURALI) E COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (D.M. 139/2007)

LINEE GENERALI E COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO PER SINGOLE DISCIPLINE (primo biennio )

(Indicazioni nazionali per i licei D.I. 211/2010

COMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITÀ PER SINGOLE DISCIPLINE

(primo biennio) (Linee guida Dir. Min. 57/2010)

COMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITÀ PER SINGOLE DISCIPLINE

(primo biennio) (Linee guida Dir. Min. 65/2010)

63 Maria Augusta Mozzetti

Page 64: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUALI STARTEGIE ADOTTARE?

FAVORIRE L’ACQUISIZIONE SALDA, PROFONDA E SIGNIFICATIVA DI CONOSCENZE E ABILITÀ

DOCENTI/TEAM/CONSIGLI CLASSE

FAVORIRE LO SVILUPPO DEGLI ATTEGGIAMENTI IMPLICATI DA CIASCUNA COMPETENZA

POTENZIARE I PROCESSI COGNITIVI

IMPLICATI DA CIASCUNA COMPETENZA

POTENZIARE I PROCESSI

META COGNITIVI

OFFRIRE OCASIONI PER ATTIVARE LE

RISORSE IN MODO INTEGTATO

RISOLUZIONE DI PROBLEMI, IDEAZIONE

DI PROGETTI,

REALIZZAZIONE DI PRODOTTI…

Costruire un senso di Comunità,

Dare Sicurezza a tutti i membri

Consentire una Comunicazione aperta e schietta

Creare Connessione tra tutti

Consentire l’esercizio delle

Fiducia reciproca

64 Maria Augusta Mozzetti

Page 65: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

5. LA CERTIFICAZIONE DELLA COMPETENZE

65 Maria Augusta Mozzetti

Page 66: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Maria Augusta Mozzetti 66

I CICLO D.Lgs n. 62/ ‘17 Art.9

Documento che accompagna ed integra la scheda di valutazione. Si rilascia al termine della quinta classe di scuola primaria e della terza classe di sc. Sec. I gr. (primi ciclo di istruzione). Descrive e certifica le competenze chiave e di cittadinanza acquisite. E’ declinato per livelli - iniziale, base, intermedio, avanzato - e non per voti

Modello di certificazione C.M. n.3/ ‘15

Adozione di un modello a carattere nazionale con le “Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione”.

Modello semplificato Nota n. 2000/ ‘17

Nuove linee guida. Anziché le 12 competenze previste nel 2015 viene proposto un modello snello in riferimento alle 8 competenze chiave già delineate nel 2006 (Europa)

Page 67: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

C.M. n. 3 13 /02/15 Adozione sperimentale dei nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nelle scuole del primo ciclo d’istruzione

Costituzione di un gruppo progetto

Analisi dell’impatto dei nuovi strumenti nel contesto educativo e le sue

ricadute sull’attività progettuale, didattica e valutativa già presente nella

scuola

Adozione, previa deliberazione del collegio dei docenti, dei nuovi

modelli di certificazione (classe quinta primaria e terza sec. I grado) da

parte delle classi dell’Istituto che intendono utilizzare il modello

sperimentale.

TEMPI

A.S.2014/15: ADOZIONE SPERIMENTALE

A.S.2015/16: ADOZIONE GENERALIZZATA (dopo eventuali modifiche)

A.S.2016/17: ADOZIONE OBBLIGATORIA del Nuovo Modello di

certificazione

come previsto dall’art. 8 Del DPR N. 122/2009

AVVIO MODELLO SPERIMENTALE

Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo dello studente costituisce l’obiettivo generale del

sistema educativo e formativo italiano. (Indicazioni Nazionali 2012)

L’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli

adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti

scolastici”(p.7)…la scuola e“investita da una domanda che comprende,insieme, l’apprendimento e “il

saper stare al mondo” (p.7), pertanto “le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che

comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi non sono più adeguate” (p.8)

67 Maria Augusta Mozzetti

Page 68: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

(allegate a C.M. n.3/ ‘15)

Spostare l’attenzione sulle

competenze non significa

trascurare il ruolo fondamentale

nell’apprendimento di

Conoscenze e abilità,

Non si possano formare delle

competenze in assenza di

La competenza costituisce il

livello di uso consapevole e

appropriato di

un solido bagaglio di contenuti e di saperi

disciplinari.

tutti gli oggetti di apprendimento, ai quali si

applica con effetti elaborativi, metacognitivi e

motivazionali.

Le discipline … non

intervengono in modo

generico bensì

ma con i traguardi di sviluppo delle competenze

previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse …

ad essi i docenti dovranno fare esplicito

riferimento …

La progettazione deve

partire da

traguardi per lo sviluppo delle competenze,

dichiarati «prescrittivi» dalle Indicazioni, e dagli

obiettivi di apprendimento previsti per ciascuna

disciplina 68 Maria Augusta Mozzetti

Page 69: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IL PROFILO SINTETIZZATO NEL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA

COMPETENZE CHIAVE DI RIFERIMENTO

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella madrelingua

È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana.

Comunicazione nelle lingue straniera

Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.

Competenza matematica – scienza-

tecnologia

Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.

Competenza digitale

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Consapevolezza ed espressione culturale

Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni.

Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

Imparare ad imparare

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Competenze sociali e civiche

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti

motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale

Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Spirito di iniziativa ed imprenditorialità

Imparare ad imparare

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Consapevolezza ed espressione culturale

Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita.

Competenze sociali e civiche

69 Maria Augusta Mozzetti

Page 70: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IL PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO STUDENTE

AL TERMINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

Il profilo descrive, in forma essenziale

le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione.

Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo

costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano

La scuola finalizza il curricolo

alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, che saranno oggetto di certificazione

70 Maria Augusta Mozzetti

Page 71: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ESEMPIO DI CONNESSIONE DEI TRAGUARDI CON LE COMPETENZE DEL PROFILO

OTTOBRE LA RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L’alunno: •ricava informazioni geografiche da fonti cartografi che, fotografiche, artistico-letterarie anche mediante l’uso delle tecnologie digitali; •utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre.

COMPETENZE DA CERTIFICARE CONNESSE AI TRAGUARDI 1, 3, etc….

OBIETTIVI CONTENUTI ATTIVITÀ

•Ricavare informazioni da una pluralità di rappresentazioni cartografi che dello stesso territorio. • Localizzare punti sul reticolo terrestre.

Paesaggi/ambienti italiani. Diversi tipi di carte e grafi ci. Riduzione in scala. Coordinate geografi che.

Osservazione analitica e confronto di immagini fotografiche relative ad ambienti/paesaggi italiani, anche attraverso Google Earth. Analisi di carte geografiche e grafici riferiti allo stesso territorio. Esercitazioni per la riduzione in scala. Analisi del reticolo terrestre e localizzazione di città con il sistema delle coordinate geografiche.

COSA VERIFICARE Conoscenze: paralleli e meridiani, latitudine e longitudine. Abilità: localizza punti sul planisfero attraverso il sistema delle coordinate geografi che.

71 Maria Augusta Mozzetti

Page 72: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE C.M. n. 3/ ‘15

1.La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di

valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla

classe successiva, rilascio di un titolo di studio finale ecc.) ma accompagna e integra

tali strumenti normativi, accentuando il carattere informativo e descrittivo del quadro

delle competenze acquisite dagli allievi.

2. Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di

istruzione , la certificazione delle competenze, che accompagna il documento di

valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli alunni, rappresenta

un atto educativo legato ad un processo di lunga durata e aggiunge informazioni

utili in senso qualitativo in quanto descrive i risultati del processo formativo,

quinquennale e triennale, anche in vista della ulteriore certificazione delle

competenze al termine dell’obbligo di istruzione del secondo ciclo

3.Tale operazione va intesa come valutazione complessiva in ordine alla capacità

degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi,

complessi e nuovi, reali o simulati.

4. Non ci si può accontentare di accumulare conoscenze, ma occorre trovare il modo

di stabilire relazioni tra esse e con il mondo al fine di elaborare soluzioni ai

problemi che la vita reale pone quotidianamente.

72 Maria Augusta Mozzetti

Page 73: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

STRUMENTI PER VERIFICARE POSSESSO DELLE COMPETENZE (Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze

nel primo ciclo di istruzione,allegate a C.M. n.3/ ’15.

Per verificare il possesso di una competenza è necessario fare ricorso alle

osservazioni sistematiche che permettono di rilevare il processo, ossia le operazioni

che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare

conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per

valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno,

determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni).

Gli strumenti per le osservazioni sistematiche: griglie o protocolli strutturati,

semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste che devono

riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di

competenza) quali:

Autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli

in modo efficace.

Relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare

un clima propositivo.

Partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo.

Responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la

consegna ricevuta.

Flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con

soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, etc.;

Consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni. 73 Maria Augusta Mozzetti

Page 74: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

STRUMENTI PER VERIFICARE POSSESSO DELLE COMPETENZE (Dalle Linee Guida per la certificazione delle competenze

nel primo ciclo di istruzione,allegate a C.M. n.3/ ’15.

… cogliere interamente altri aspetti che caratterizzano il processo: il senso o il significato attribuito dall’alunno al proprio lavoro, le intenzioni che lo hanno guidato nello svolgere l’attività, le emozioni o gli stati affettivi provati. Questo mondo interiore può essere esplicitato dall’alunno mediante la narrazione del percorso cognitivo compiuto. Si tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato. La valutazione attraverso la narrazione assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l’apprendimento.

74 Maria Augusta Mozzetti

Page 75: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IN SINTESI: TRE TIPI DI FONTI

PER ESPRIMERE UN GIUDIZIO SUL POSSESSO DI COMPETENZA

POLO

OGGETTIVO

COMPITI AUTENTICI, ESPERTI, DI REALTÀ

POLO

INTERSOGGETTIVO

OSSERVAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO DA PARTE DEI DOCENTI

POLO

SOGGETTIVO

AUTOVALUTAZIONE DELL’ALUNNO

75 Maria Augusta Mozzetti

Page 76: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUATTRO LIVELLI DI GIUDIZIO

A – Avanzato B – Intermedio C – Base D – Iniziale

L’alunno/a svolge

compiti e risolve

problemi

complessi,

mostrando

padronanza

nell’uso delle

conoscenze e

delle abilità;

propone e

sostiene le proprie

opinioni e assume

in modo

responsabile

decisioni

consapevoli.

L’alunno/a svolge

compiti e risolve

problemi in

situazioni nuove,

compie scelte

consapevoli,

mostrando di

saper utilizzare le

conoscenze e le

abilità acquisite.

L’alunno/a svolge

compiti semplici

anche in

situazioni nuove,

mostrando di

possedere

conoscenze e

abilità

fondamentali e di

saper applicare

basilari regole e

procedure

apprese.

L’alunno/a, se

opportunamente

guidato/a, svolge

compiti semplici in

situazioni note.

76 Maria Augusta Mozzetti

Page 77: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ELEMENTI DA CONSIDERARE PER LA FORMULAZIONE DEI

DESCRITTORI DI LIVELLO

A

LIVELLO

AVANZATO

B

LIVELLO

INTERMEDIO

C

LIVELLO

BASE

D

LIVELLO

INIZIALE

COMPITI E

PROBLEMI

COMPLESSI

PADRONANZA

NELL’USO DI

CONOSCENZE

E ABILITÀ

ASSUNZIONE DI

DECISIONI

CONSAPEVOLI E

RESPONSABILI

PROPOSTA E

SOSTEGNO DELLE

PROPRIE

OPINIONI

COMPITI E

PROBLEMI

SITUAZIONI

NUOVE

UTILIZZO DI

CONOSCENZE E

ABILITÀ

ACQUISITE

SCELTE

AUTONOME

COMPITI SEMPLICI

SITUAZIONI

NUOVE

POSSESSO DI

CONOSCENZE E

ABILITÀ DI BASE

APPLICAZIONE

DI PROCEDURE

E REGOLE

BASILARI

COMPITI SEMPLICI

SITUAZIONI NOTE

GUIDA/AIUTO

77 Maria Augusta Mozzetti

Page 78: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE

COMPITO:

DIMENSIONI DELLA

COMPETENZA IMPLICATE

DAL COMPITO

A LIVELLO

AVANZATO

B LIVELLO

INTERMEDIO

C LIVELLO

BASE

D LIVELLO INIZIALE

78 Maria Augusta Mozzetti

Page 79: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DALLA RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA COMPETENZA ALLE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE AUTENTICHE

COMPETENZE DEL PROFILO DA CERTIFICARE

INDIVIDUAZIONE DELLE DIMENSIONI ESSENZIALI DI CIASCUNA DELLE COMPETENZE DA CERTIFICARE

COSTRUZIONE DELLE RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

IDEAZIONE DI PROVE AUTENTICHE IN RELAZIONE ALLE DIMENSIONI DI COMPETENZA INDIVIDUATE

COSTRUZIONE DELLE RUBRICHE

DI VALUTAZIONE DELLE PROVE AUTENTICHE

79 Maria Augusta Mozzetti

Page 81: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

B. VALUTAZIONE DISISTEMA

(autovalutazione e miglioramento)

81 Maria Augusta Mozzetti

Page 82: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

1. IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

Mette in campo risorse, strumenti e strategie per: Orientare le politiche educative alla crescita culturale, sociale ed economica dell’Italia.

Sostenere e implementare l’ esercizio consapevole dell’autonomia da parte degli Istituti scolastici.

Sostenere le scuole che registrano esiti scolastici insoddisfacenti anche per rispondere alle richieste di adeguamento dei parametri europei.

82 Maria Augusta Mozzetti

Page 83: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

SVILUPPA LA CULTURA DELLA VALUTAZIONE

Strumento di promozione

professionale e

organizzativo

Occasione per la visibilità

di best practices, per il

riconoscimento culturale e

per la rendicontazione

sociale

83 Maria Augusta Mozzetti

Page 84: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA VALUTAZIONE DI SISTEMA

E’ NECESSARIA PER

Innalzare i livelli di apprendimento e gli esiti scolastici

Migliorare i processi in atto per renderli efficienti

Consentire alle scuole di progettare azioni di miglioramento per formare studenti “competenti”, al passo con le nuove esigenze sociali

Rendere efficaci gli investimenti

84 Maria Augusta Mozzetti

Page 85: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

UNA SCUOLA E’ DI QUALITA’ SE PERSEGUE:

Scuola di qualità

EFFICIENZA (gestione delle risorse in riferimento agli obiettivi programmati) EFFICACIA (raggiungimento pieno degli

obiettivi anche con valore aggiunto)

ECONOMICITÀ ( ottenimento dei risultati previsti con la minor spesa)

Soddisfazione degli stakeholder

85 Maria Augusta Mozzetti

Page 86: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

INTERVENTI PER LA VALUTAZIONE

E IL MIGLIORAMNETO PRECEDENTI AL R.A.V.

VALSIS - Modello C.I.P.P.

Context, Input, Process, Product, per la valutazione del sistema scolastico e delle scuole, 2008

VM Valutazione e Miglioramento, 2007/2013

VSQ Valutazione per lo sviluppo della qualità e per il miglioramento della scuola), 2010-12

VALER Precursore del RAV (aree: Contesto - Esiti – Processi), 2010-2014

86 Maria Augusta Mozzetti

Page 87: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

APPROCIO UNIFICATO QUANTITATIVO QUALITATIVO

Maria Augusta Mozzetti 87

MODELLO

C.I.P.P. INDICATORI DESCRITTORI

CONTESTO Contesto socio-

culturale educativo

Livello culturale, famiglia; Liv. di dispersione sc.

Sostegno per difficoltà apprendimento

Continuità dei docenti

INPUT

(risorse

finanziarie

strumentali)

Dotazioni strumentali Livello risorse strumentali; utilizzo risorse strumentali

Dotazioni tecnologiche Livello risorse tecnologiche

Dotazione finanziaria Livello, provenienza, utilizzo risorse finanziarie;

Risorse umane Qualità dell’ organizzazione; utilizzo del personale;

formazione/aggiornamento del personale scolastico

PROCESSO Apprendimento Grado di difficoltà; problemi di integrazione e necessità di

sostegno; stili di apprendimento

Atteggiamento Livello motivazionale; rapporto con la scuola

Capacità cognitive Impegno e comprensione; ragionamento e capacità valutative,

sintetiche e analitiche; stile cognitivo prevalente;

Competenze

linguistiche

di comprensione; lessicali; logiche

Problematiche classe Comparazione delle differenti valutazioni effettuate

Comunicazione e

partecipazione

Circolarità delle informazioni, livello di partecipazione dei

differenti soggetti

Struttura organizzativa Articolazione dei servizi supporto didattica; capacità progettuale

Page 88: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

APPROCCIO UNIFICATO QUANTITATIVO-QUALITATIVO

Maria Augusta Mozzetti 88

Modello C.I.P.P. INDICATORI DESCRITTORI

PROCESSO DIDATTICA Dimensioni quali - quantitativa dei

processi di innovazione Controllata o

sperimentazione didattico -organizzativa

Livello articolazione sistema valutazione

Livello articolazione metodologie didattiche

Qualità della didattica

…….

CLIMA Livello soddisfazione offerta scolastica

Livello soddisfazione per le strutture

Livello soddisfazione alunni, famiglie…

OUTPUT

(esiti)

RISULTATI FINALI

GENERALI

RISULTATI PER AREA

DISCIPLINARE

Livello di apprendimento conseguito

Livello di apprendimento conseguito per

disciplina

Page 89: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUALE VALUTAZIONE DI SISTEMA ?

UN MODELLO UNICO NON ESISTE

(dipende dall’idea di scuola: cosa si ritiene veramente

importante da sottoporre nel contesto a valutazione?)

LA CONDIVIZIONE E’ ALLA BASE DI UN MODELLO

EFFICACE

LA VALUTAZIONE E’ EFFICACE SOLAMENTE SE VIENE

EFFETUATA SIA COME VALUTAZIONE INTERNA

(autovalutazione) CHE VALUTAZIONE ESTERNA

89 Maria Augusta Mozzetti

Page 90: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 90

D.P.R.

28/03/13

n. 80 ISTITUZIONE

DEL SISTEMA

NAZIONALE

VALUTAZIONE

Art. 1 Definizioni e soggetti il 'S.N.V. è costituito dai seguenti soggetti: a) Invalsi: b) Indire: c) Contingente ispettivo: Concorrono, altresì, all’attività di valutazione: a) La conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V., b) i Nuclei Esterni Valutazione Art. 2 Obiettivi e organizzazione del S.N.V.

1. Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, il

S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione

2. Il S.N.V. fornisce i risultati della valutazione ai direttori generali degli uffici scolastici regionali per la valutazione dei dirigenti scolastici

3. il Ministro, con periodicità almeno triennale, individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione,

5. E' istituita presso l‘ INVALSI, senza oneri aggiuntivi a carico della finanza pubblica, la

Conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V

Page 91: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 91

D.P.R.

28/03/13,

n. 80 ISTITUZIONE

DEL SISTEMA

NAZIONALE

VALUTAZIONE

Art.3 INVALSI propone i protocolli di valutazione e il programma delle visite alle istituzioni scolastiche da parte dei nuclei di valutazione esterna; definisce gli indicatori di efficienza e di efficacia; mette a disposizione delle singole istituzioni scolastiche strumenti relativi al procedimento di valutazione ; definisce gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici; cura la selezione, la formazione e l'inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna redige le relazioni al Ministro e i rapporti sul sistema scolastico e formativo ; partecipa alle indagini internazionali e alle altre iniziative in materia di valutazione, in rappresentanza dell'Italia. Art. 4

INDIRE

1. L'Indire concorre a realizzare gli obiettivi dell'S.N.V. attraverso il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti

degli studenti, autonomamente adottati dalle stesse. Art. 5

Contingente ispettivo concorre a realizzare gli obiettivi dell'S.N.V. partecipando ai

Nuclei di valutazione

Page 92: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 92

DPR.

28/03/13

n. 80

ISTITUZIONE

DEL

SISTEMA

NAZIONALE

VALUTAZIO

NE

Art. 6

PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE Valorizzare il ruolo delle scuole nel processo di autovalutazione, sulla base di appositi protocolli di valutazione

a) Autovalutazione delle istituzioni scolastiche: 1) analisi e verifica del proprio

servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti; 2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;

b) Valutazione esterna: 1) individuazione da parte dell'Invalsi delle situazioni da sottoporre a verifica, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia; 2) visite dei nuclei; 3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei;

c) Azioni di miglioramento: 1) definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi anche con il supporto dell'Indire 2) rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: 1) pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti…per trasparenza… condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunità di appartenenza.

Page 93: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 93

AUTOVALU- TAZIONE

1) analisi e verifica del proprio servizio sui dati disponibili dal MIUR sulle rilevazioni degli apprendimenti; (QUESTIONARIO SCUOLA)

2) elaborazione di un RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE (R.A.V.), secondo un

quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi 1) formulazione di un PIANO DI MIGLIORAMENTO

VALUTAZIO- NE ESTERNA

1) individuazione dell'Invalsi delle SITUAZIONI DA SOTTOPORRE A VERIFICA, sulla base di indicatori di efficienza ed efficacia;

2) VISITE DEI NUCLEI; 3) Definizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei.

AZIONI DI MIGLIORA- MENTO

1) Definizione e attuazione degli interventi migliorativi con supporto dell'Indire 2) Rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche: 3) pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti…per trasparenza… condivisione

M

I

G

L

I

O

R

A

M

R

N

T

O

Page 94: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IL PROCEDIMENTO DELLA VALUTAZIONE DI SISTEMA

(D.P.R. 28/03/13, N. 80)

Maria Augusta Mozzetti 94

AUTOVALUTAZIONE VALUTAZIONE

ESTERNA

MIGLIORAMENTO

N.I.V.

QUESTIONARIO

SCUOLA

N.I.V. / SCUOLA:

RAPPORTO

AUTOVALUTAZIONE

N.I.V./SCUOLA/INDIRE

PIANO

MIGLIORAMENTO

P.D.M.

INVALSI

INDIVIDUAZIONE

CRITICITA’

N.E.V.

VISITE SCUOLA

N.E.V./SCUOLA

P.D.M.

modificato

dopo visita

INTERVENTI

MIGLIORATIVI

RENDICONTAZIO

NE SOCIALE

TRASPARENZA

PUBBLICAZIONE

CONDIVISIONE

RISULTATI

Page 95: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

FASI E TEMPI PREVISTI INIZIALMENTE

Maria Augusta Mozzetti 95

Fasi Attori a.s.

14/15 a.s.

15/16 a.s.

16/17

1. Autovalutazio

ne

Tutte le

scuole SI SI SI

2. Valutazione

esterna

Mediamente,

800 scuole

ogni anno

800 scuole

Altre 800

3. Azioni di

miglioramento

Tutte le

scuole SI SI

4. Rendicontazione

sociale

Tutte le

scuole SI

Page 96: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 96

D.P.R.

28/03/13

n. 80

ISTITUZIONE

DEL SISTEMA

NAZIONALE

VALUTAZIO

NE

Periodiche rilevazioni nazionali sugli

apprendimenti e sulle competenze degli studenti,

predisposte e organizzate dall'INVALSI ….. nelle

classi seconda e quinta della scuola primaria,

prima e terza della scuola sec.sec. I grado,

seconda e ultima della scuola secondaria di

secondo grado

Le azioni sono dirette anche a evidenziare le aree

di miglioramento organizzativo e gestionale delle

istituzioni scolastiche direttamente riconducibili al

dirigente scolastico, ai fini della valutazione dei

risultati della sua azione dirigenziale, (art. 25 D.lgv

30/03/2001, n. 165).

Page 97: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

97

DIRETTIVA

MIUR

11/09/14

Priorità

strategiche

del Sistema

Nazionale di

Valutazione

per gli anni

scolastici

2014/15

2015/16 e

2016/17

La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli apprendimenti e indirizzata a:

Riduzione dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico;

Riduzione differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento;

Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla partenza;

Valorizzazione degli esiti a distanza con attenzione all'università e al lavoro.

Tempi AUTOVALUTAZIONE , dall'anno scolastico 2014-2015 VALUTAZIONE ESTERNA , entro marzo 2015, (la Conferenza di coordinamento adotterà, su proposta dell'I.N.V.A.L.S.I., i protocolli di valutazione e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna)

Punti forti

Criteri generali per la valorizzazione delle scuole statali e paritarie.

Il R.AV. esprime la capacità della scuola di compiere un'autentica

autoanalisi dei propri punti di forza e di criticità, con dati comparabili.

Rivazioni nazionali sugli apprendimenti degli studenti e partecipazione

alle indagini internazionali - Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 -

2016/2017

Maria Augusta Mozzetti

Page 98: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

Maria Augusta Mozzetti 98

NOTA MIUR

1738/15

Orienta

menti per

l’elaborazio

ne del

Rapporto di

Autovalutazi

one

Il Dirigente scolastico, rimane il diretto responsabile dei contenuti e

dei dati inseriti nel R.A.V. e operera con il N.I.V. Per:

Favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la comunità

scolastica.

Valorizzare le risorse interne.

Incoraggiare la riflessione dell’intera comunità scolastica.

alimentare costantemente il processo di autovalutazione

Il Questionario Scuola, predisposto dall’INVALSI serve per

comprendere la logica del R.A.V.

In via preliminare, una volta costituito il N.I.V., vanno esaminate la

struttura del Rapporto e la mappa degli indicatori,

Strumenti portale sulla valutazione

(http://www.istruzione.it/sistema_valutazione/documenti.html),

Nota MIUR n.47 21/10/14

Specifica i tempi del processo

QUADRO NORMATIVO

Page 99: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE

Liberamente scelto per composizione e

ampiezza dalle scuole, una ipotesi:

Dirigente scolastico

D.S.G.A.

Staff

Funzioni strumentali

Presidente del Consiglio di istituto

Un rappresentante degli studenti tra quelli

eletti in C.d.I. (scuole sec. di II°)

Altri……….

99 Maria Augusta Mozzetti

Page 100: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUADRO NORMATIVO

Maria Augusta Mozzetti 100

Mota MIUR

829/16

Rapporto

di

autovalu

tazione

per la

scuola

dell‘

infanzia

RAV INFANZIA

Sperimentale e sottoposto alla valutazione da parte delle scuole e degli altri soggetti

interessati (università, associazioni professionali, gruppi e istituzioni nazionali, sindacati,

ecc.).

a) Una consultazione online riservata alle scuole dell'infanzia

(statali, paritarie comunali, paritarie private).

b) Una sperimentazione sul campo da parte di un ristretto gruppo di scuole.

Il R.A.V. infanzia ha la stessa struttura del RAV in uso. Con le stesse aree (Contesto, Esiti,

Pratiche educative e Pratiche gestionali) e la maggior parte degli indicatori e delle rubriche di

valutazione presenti nel RAV ufficiale.

Il R.A.V. infanzia,

Destinato prioritariamente alle scuole dell'infanzia non comprese in Istituti comprensivi o in

circoli didattici;

Strumento integrativo per i plessi e le sezioni di scuole dell'infanzia statali che, come tali,

sono tenute alla compilazione del R.A.V. dell'intera istituzione scolastica. In questo modo, la

componente scuola dell'infanzia di ogni istituto comprensivo o circolo didattico dispone di

uno strumento di analisi ad essa destinata che, in una prima fase del processo di

autovalutazione, può contribuire a rendere più incisivo e rilevante il suo ruolo rispetto agli

altri due segmenti scolastici: la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

La messa a sistema del RA V infanzia comporterà l'ideazione di specifici descrittori, che al

momento sono solo indicati nel RAV infanzia, la conseguente costruzione di un apposito

questionario scuola e, infine, la realizzazione di una piattaforma online analoga a quella già attivata per il RAV attuale.

Page 101: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

RAPPORTO TRA R.A.V. E P.T.O.F.

Maria Augusta Mozzetti 101

LEGGE

107/15

Nella L. 107/15 il Piano triennale dell’offerta formativa

(P.T.O.F.) esplicita le scelte strategiche dell’istituzione

scolastica e gli impegni che essa si assume e comprende il

Piano di miglioramento definito a seguito

dell’autovalutazione e costituisce, quindi ,il principale

riferimento per la rendicontazione dei risultati

(D.P.R. n.80/2013, “pubblicazione, diffusione dei risultati …”).

Da qui la necessità di armonizzare la tempistica del procedimento di valutazione con quella di attuazione del PTOF, in

modo da prevedere l’effettuazione della Rendicontazione sociale

allo scadere del triennio di vigenza del PTOF, ovvero nell’anno

scolastico 2018/2019.

Page 102: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA STRUTURA DEL R.A.V.

102 Maria Augusta Mozzetti

Page 103: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUATTRO PARTI

Maria Augusta Mozzetti 103

DESCRITTIVA Descrizione del contesto e

delle risorse

VALUTATIVA Valutazione degli esiti e dei

processi

METODOLOGICO-

RIFLESSIVA

Descrizione e valutazione

del percorso di

autovalutazione

PROATTIVA Individuazione delle priorità

e degli obiettivi di processo

Page 104: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

QUALI DATI SERVONO PER ELABORARE IL RAPPORTO

DI AUTOVALUTAZIONE?

Maria Augusta Mozzetti 104

Della propria scuola piattaforma/ archivio MIUR

Delle rilevazioni

standardizzate nazionali INVALSI

Provenienti dal

questionario scuola elaborato dal NIV in collaborazione con

le componenti scolastiche

Relativi alla gestione delle

risorse professionali,

strumentali ed economiche

PTOF, Programma annuale …

Derivati dai Progetti Realizzati dalla scuola o in rete

territoriale

Provenienti dalle verifiche e

valutazioni sugli

apprendimenti

Dipartimenti disciplinari

Commissione valutazione etc….

Dati relativi alla

valutazione degli

apprendimenti alunni BES

F.S. Disabili, P.E.I.,P.D.P. ….

Altro …………

Page 105: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

INDICATORI PER ELABORARE IL R.A.V.

CONTESTO PROCESSI

PRATICHE

DIDATTICHE

105 Maria Augusta Mozzetti

ESITI

1. Popolazione

scolastica

2. Territorio e

capitale sociale

3. Risorse

economiche e

materiali

4. Risorse

professionali

1. Risultati

scolastici

2. Risultati prove

standardizzate

nazionali

3. Competenze

chiave di

cittadinanza

4. Risultati a

distanza

PROCESSI

PRATICHE

GESTIONALI E

ORGANIZZATIVE

1. Ambiente di

apprendiment

o

2. Inclusione e

differenziazio

ne

3. Continuità

orientamento

4. Curricolo,prog

ettazione,valut

azione

1.Orientamento

strategico e

organizzazione

della scuola

2. Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane

3. Integrazione

con

il territorio e

rapporti con le

famiglie

Page 106: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

PUNTI DI FORZA E

DEVOLEZZA

106 Maria Augusta Mozzetti

RIFLESSIO

NE

La scuola

confronta e

interpreta la propria

situazione con

valori di

riferimento esterni

RIFLESSIONE

ATTRAVERSO

DOMANDE

GUIDA

ESPRESSIONE DEL GIUDIZIO

La scuola attraverso rubrica di valutazione

esprime un giudizio complessivo per ogni area su una scala da 1 a 7

La scuola riflette sui risultati che ha raggiunto in ogni area

La scuola descrive all’interno di campi aperti i punti forti e critici di ogni area

LETTURA

E ANALISI

DEGLI

INDICATOR

I

CONFRONTA RIFLETTE DESCRIVE ESPRIME

GIUDIZIO

Page 107: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DAL R.A.V. AL P.D.M.

In base ai risultati del Rapporto (triennale), la scuola

definisce un piano di miglioramento P. D.M.

avvalendosi anche del supporto dell’INDIRE, o della

collaborazione con Università, Enti di ricerca,

Associazioni professionali e culturali.

Gli esiti del procedimento di valutazione non hanno

l’obiettivo di sanzionare o premiare, ma intendono

rendere pubblico il rendimento della scuola in

termini di efficacia formativa.

107 Maria Augusta Mozzetti

Page 108: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

DAL RAV AL P.D.M.

Dopo la pubblicazione del R.A.V. la scuola procede alla

elaborazione di un Piano di miglioramento che seguirà i traguardi

che la stessa scuola si è data sulla base delle priorità indicate nel

R.A.V.

Spetterà al Dirigente e al N.I.V.

Promuovere la diffusione anche pubblica del Piano di

miglioramento avviato (sito WEB, reti, territorio..).

Favorire la riflessione interna, di tutte le componenti scolastiche,

in merito, agli obiettivi e azioni di miglioramento intrapresi,

anche attraverso al condivisione di percorsi innovativi.

Valorizzare le professionalità interne, e le risorse economiche

per il raggiungimento degli obiettivi del P.D.M.

Maria Augusta Mozzetti 108

Page 109: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

R.A.V. e P.D.M.

Maria Augusta Mozzetti 109

LEGGE

107/15

dall’art.1,

comma 12,

Il R.A.V. e il P.d.M sono aggiornabili annualmente, come

specificato nella Nota prot. n.4173 del 15 /04/16 2016,

L’estensione del P.D.M. fino all’anno scolastico 2018/19 offre la

possibilità alle scuole di sviluppare una maggiore familiarità

con le dinamiche e le problematiche del miglioramento e di

avere a disposizione una prospettiva temporale più ampia per

raggiungere i traguardi.

l’I.N.D.I.R.E. ha progettato un modello di P.D.M. da compilare

online, con la definizione guidata degli obiettivi di processo

più funzionali al raggiungimento dei traguardi espressi nel

R.A.V., la pianificazione analitica delle risorse umane e

finanziarie da impegnare e l’individuazione di modalità di

monitoraggio periodico degli esiti, utili alla rimodulazione

continua del Piano.

Page 110: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO MODELLO INDIRE

Maria Augusta Mozzetti 110

TABELLA 1 Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

TABELLA 2 Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

TABELLA 3 Indicatori di rilevanza-obiettivi di processo-azioni -risultati attesi

TABELLA 4 Valutazione degli effetti positivi e negativi delle aree progettuali e delle scelte organizzative sul raggiungimento degli obiettivi di processo

TABELLA 5 Caratteri innovativi degli obiettivi triennio 2016-19

TABELLA 6 Impegno di risorse umane interne alla scuola per raggiungere gli obiettivi di processo triennio 2016-19

TABELLA 7 Impegno finanziario presunto per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

TABELLA 8 Monitoraggio delle azioni relative all’ a.s. 2016 – 2017 effettuato a partire dal Febbraio 2017 in corrispondenza e in continuazione dei monitoraggi sulla progettualità consolidata negli anni

Page 111: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

P.D.M. VALUTAZIONE E DOCUMENTAZIONE

Maria Augusta Mozzetti 111

Nota MIUR 7904 /15 Pubblicazione del (RAV) e primi orientamenti per il Piano di Miglioramen to (PDM)

Orientamenti per la predisposizione del P.d.M.

A - LAVORARE SUI NESSI TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E TRAGUARDI DI MIGLIORAMENTO Nel RAV ogni scuola ha considerato molteplici punti di forza/debolezza, corrispondenti all'articolazione delle quattro aree legate agli esiti e alle sette aree di processo.

B - PIANIFICARE LE AZIONI Una volta stabiliti i gli obiettivi di processo del primo anno, la scuola è invitata a pianificare con le azioni da mettere in atto per raggiungerli. La pianificazione può essere facilitata dall' adozione di un quadro di riferimento per definire le risorse umane e finanziarie che verranno impegnate per ciascun obiettivo, con i dettagli delle azioni previste e i tempi di realizzazione di ciascuna. È opportuno che per ogni obiettivo siano anche chiaramente indicati i risultati attesi e gli indicatori sulla base dei quali la scuola potrà periodicamente compiere delle valutazioni sullo stato di avanzamento e sul raggiungimento dei risultati previsti.

C- VALUTARE PERIODICAMENTE LO STATO DI AVANZAMENTO DEL PDM Il N.I.V programmare verifiche periodiche dello stato di avanzamento del PdM, confrontando la situazione di partenza con il traguardo indicato nel RAV e rilevando l'entità dei risultati conseguiti. Sarà lo stesso nucleo, sulla base dei dati rilevati, a considerare se la direzione intrapresa è quella giusta o se occorre riconsiderare l'efficacia delle azioni di miglioramento intraprese dalla scuola. Nel caso di situazioni particolari, come previsto dalla Direttiva ministeriale n. Il del 18/9/2014, le scuole potranno aggiornare il loro RAV con le riaperture che a seguito verranno comunicate.

D- DOCUMENTARE L'ATTIVITÀ DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Il N.I.V. rappresenta un elemento di interazione continua tra la leadership più direttamente legata alle scelte

del Dirigente scolastico e l'insieme della comunità scolastica. Uno dei fattori di successo dei PdM sta proprio

nella partecipazione di tutta la scuola alle azioni di miglioramento, nella condivisione a tutti i livelli della

direzione strategica che la scuola adotta, La documentazione di questi aspetti può fornire elementi utili per

una lettura di ampio respiro dell' efficacia del PdM, tenendo conto anche degli effetti a lungo termine. Per il

PdM, a differenza del RAV, non vi sono modelli o format stabiliti a livello centrale in quanto intenzionalmente

il legislatore ha voluto lasciare libere le scuole di seguire percorsi e approcci corrispondenti alla propria

situazione e al proprio contesto.

Page 112: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ESEMPIO DI SVILUPPO DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO - 1

Maria Augusta Mozzetti 112

R.A.V.

(Luglio )

ANALISI AREE E OBIETTIVI DI PROCESSO

PDM

( STESURA AGGIORNAMENTO)

P.T.O.F.

(Aggiornamento ) SCELTA AZIONI E ATTIVITA’ E STESURA CRONOPROGRAMMI

Settembre/Ottobre

Page 113: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ESEMPIO SVILUPPO DI SVILUPPO DEI MONITORAGGI NEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO - 2

Maria Augusta Mozzetti 113

ATTIVITA/

PROGETTI

PRIMO MONITORAGGIO PDM (Febbraio) E RIORIENTMENTO (NIV-STAF-CD)

SVILUPPO PTOF - ATTIVITA’ PROGETTI

SECONDO MONITORAGGIO

PDM (Giugno) E RIORIENTMENTO

(NIV-STAF-CD-C.D.I.)

VERIFICA RISULTATI /TRAGUARDI AGGIORNAMENTO RAV e PDM A.S. SUCCESSIVO

Page 114: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

Maria Augusta Mozzetti 114

IL N.I.V. E LO STAFF DELLA QUALITA’ COMPOSTO DA: DIRIGENTE, SUOI COLLABORATORI (10% L.107/2017) F.S. E DSGA REGOLANO LE RELAZIONI CHE INTERCORRONO TRA GLI O.P. DELLE AREE

DI MIGLIORAMENTO E LE ATTIVITA’ E NE COORDINANO L’ ANDAMENTO.

OGNI REFERENTE DI AREA PREDISPONE UN PIANO DI ATTIVITA’ CON TEMPISTICA (MODELLO INDIRE). IL PIANO E’ CONDIVISO E MONITORATO DALLO STAFF CHE NE CURA LO STATO DI

AVANZAMNETO, NELLE FASI DI MONITORAGGIO INTERMEDIO (Febbraio) E FINALE (Giugno) .

I PIANI SONO CONDIVISI CON IL C.D. E IL C.d.I.

AZIONE/

ATTIVITA

…………

ATTIVITA’ PROGETTO C.L.I.L

ATTIVITA’

PROGETTO FLIPPED CLASSROOM

O.P

Potenziare le nuove tecnologie e innovare le

metodologie

O.P……….

P.D.M.

DIRIGENTE STAFF

QUALITA’ N.I.V.

Funzione strumentale

Collaboratori DS (L..107/2015):

REFERENTE AREA C.L.I.L.

REFERENTE ANIMATORE DIGITALE

A. Es. MODELLO ORGANIZZATIVO A SOSTEGNO DEL MIGLIORAMENTO (Centralità del dirigente e dello staff: relazioni, referenze , responsabilità)

M

I

G

L

I

O

R

A

M

E

N

T

O

Page 115: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

Maria Augusta Mozzetti 115

P.D.M. - AREA DI PROCESSO P. D.M. AREA PROCESSO

CURRICOLO VALUTAZIONE CONTINUITA’ ORIENTAMENTO

FUNZIONI STRUMENTALI CONTINUITA’ - SCUOLA DIGITALE - B.E.S. - D.S.A - ……………..

DIRIGENTE (collaboratori =10% organico (L.107/2015)

Ref.

DIPARTIMENTI

Ref.

AREA

MATEMATICA

Ref.

ITALIANO

COME L2

Ref.

C.L.I.L.

FIDUCIARI

PLESSI SCOLASTICI

ANIMATORE

DIGITALE

PRIMO COLABORATORE Ref.

ORIENTAMENTO

Ref.

INVALSI

Ref.

AREA MUSIC

ALE ARTISTI

CA

Ref.

SPORT E

SANI STILI

DI VITA

Page 116: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

B. Es. MODELLO ORGANIZZATIVO A SOSTEGNO DEL MIGLIORAMENTO :

(Centralità del Collegio docenti e delle sue articolazioni)

AREE/OBIETTIVI PROCESSO PDM = monitoraggi e verifiche traguardi DIPARTIMENTI, CONSIGLI CLASSE, COMMISSIONI E GRUPPI LAVORO SPECIFICI SU O.P. E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA ’

Maria Augusta Mozzetti 116

COLLEGIO DOCENTI

Il N.I.V. E’ ELEMENTO DI INTERAZIONE CONTINUA TRA LA LEADERSHIP PIÙ

DIRETTAMENTE LEGATA ALLE SCELTE DEL DIRIGENTE E L'INSIEME

DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA ( Nota MIUR prot. 7904 2015 )

PTOF

Page 117: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

ALCUNI PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI DEI MODELLI A e B

Maria Augusta Mozzetti 117

A

PUNTI

FORTI La stretta Rete di interrelazioni garantisce la finalizzazione delle azioni di

miglioramento e il loro controllo.

La collocazione di compiti e responsabilità su figure apicali consente di

individuare le eventuali inefficienze delle azioni.

Il dirigente è facilitato nel compito del coordinamento delle attività da una

rete di collaborazioni e da deleghe con fiduciari soggetti a premialità.

PUNTI

DEBOLI Rigidità delle relazioni, rischio della sola formalizzazione dei processi.

Rischio di verticismo ed di eccessivo intervento del dirigente sulle

figure apicali e di queste sul sistema.

Monitoraggi e aggiornamenti di RAV, PTOF, e di tutta la progettualità a

carico di pochi con rischio di marginalità per il CD.

B

PUNTI

FORTI Apertura al contributo di tutti i docenti nella individuazione delle attività da

correlare agli O.P.

Valorizzazione dei dipartimenti, dei consigli di classe e dei luoghi della

progettazione

Sollecitazione delle capacità di analisi e autovalutazione in tutti i docenti

PUNTI

DEBOLI Incertezza per la documentazione e la raccolta di informazione sui

processi avviati.

Scarsa responsabilità dei singoli per il raggiungimento dei risultati.

Scarsa possibilità di controllare il sistema complessivo e il raggiungimento

dei traguardi.

Page 118: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

C. Es. MODELLO ORGANIZZATIVO A SOSTEGNO DEL MIGLIORAMENTO

(Modello misto “sacco vuoto non sta in piedi”)

• I Referenti di area e le F.S. dello STAFF che coordinano le commissioni /gruppi di lavoro

del CD OP ATTIVITA’ PTOF

• La Formazione e Lo Sviluppo professionale di tutti

• Lo Scambio in una comunità di pratiche

Maria Augusta Mozzetti 118

METTE AL CENTRO

CABINA DI REGIA (dirigente,N.I.V.e STAFF) per monitoraggi e aggiornamenti di RAV e PDM

Page 119: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

LA FORMAZIONE DI RETE IN RICERCA A SOSTEGNO DEI PIANI DI MIGLIORAMENTO

(dal R.A.V al P.D.M. progetto rete RM 13, MIUR-USR Lazio anni 2016/17;2017/18)

I FASE:

Docenti formazione

in ricerca con esperto

20 ore

II FASE Scuole: microsperimentazioni:

C.L.I.L.; flipped clasroom; didattica per competenze

20 ore

CONTESTI DI

APPRENDIMEN

TO DIPARTIMENTI

CONSIGLI

CLASSE

TEAM

119 Maria Augusta Mozzetti

Page 120: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

RAV PDM O.P. ATTIVITA’/PROGETTI PTOF DIRIGENTE COLLABORATORI DSGA FUNZIONI STRUMENTALI ANIMATORE E TEAM DIGITALE TUTOR INCLUSIONE ………..

Maria Augusta Mozzetti 120

STAFF (Leadership

diffusa) N.I.V. (Questionario scuola, Dati nazionali e invalsi R.A.V., documentazione processi)

Page 121: VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA · 2019. 5. 15. · dei saperi e delle competenze. D.L. 137/‘08 Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per

Maria Augusta Mozzetti 121

L’ “I CARE” di Don Lorenzo Milani, che letteralmente significa: “mi importa, mi

interessa, ho a cuore” riassume le finalità educative di una scuola orientata, diremo

oggi, allo sviluppo di competenze trasversali, sociali e di cittadinanza, da “agire” in

contesti reali. Una scuola solidale, aperta e inclusiva, che sa valutare le competenze

dei propri ragazzi per preparali alle sfide del mondo.Grazie!