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A.A. 2010/2011

Preparazione alla prova di ingresso dei Saperi Minimi per il Corso di laurea di primo livello in Lingue e culture moderne

a cura di Emanuela Cotroneo, Alessandra Giglio, Cristina Oddone

SommarioIntroduzione .......................................................................................................................................... 3 Comprensione della lettura I .................................................................................................................. 4 Soluzione della prova e commento.....................................................................................................7 Comprensione della lettura II ............................................................................................................... 11 Soluzione della prova e commento...................................................................................................14 Comprensione della lettura III .............................................................................................................. 18 Soluzione della prova e commento...................................................................................................21 Comprensione della lettura IV .............................................................................................................. 25 Soluzione della prova e commento...................................................................................................28 Comprensione della lettura V ............................................................................................................... 30 Soluzione della prova e commento...................................................................................................35

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Introduzione Il presente manualetto di esercitazioni ha lo scopo di guidare lo studente, che si immatricola nellanno accademico 2010/2011 al Corso di laurea di primo livello in Lingue e culture moderne della Facolt di Lingue e Letterature Straniere dellUniversit degli Studi di Genova, alla preparazione per la prova dei Saperi minimi1 in programma nei giorni 5-6-7 ottobre 2010 (per maggiori indicazioni e aggiornamenti, si consulti il sito http://www.lingue.unige.it). Il libretto offre allo studente qualche esempio di prova desame, completo di soluzioni e di commenti teorici, fornendo cos alcune linee guida durante la fase di preparazione al test. Nellutilizzare leserciziario sar tuttavia opportuno rifarsi anche ad una buona grammatica della lingua italiana delle scuole superiori (unindicazione pu essere L. Serianni, Prima lezione di grammatica, Laterza, Roma-Bari, 2006) per avere un ulteriore supporto durante lesecuzione degli esercizi. Le prove raccolte nel libretto vogliono testare esclusivamente la competenza di comprensione testuale delle future matricole della Facolt di Lingue e Letterature Straniere. Sono presentati, quindi, esercizi strettamente legati ai testi proposti per lanalisi, ma in una variet di tipologia e formato intesa a garantire approcci testuali diversificati. Ogni prova per riconducibile ad un percorso ben preciso: dopo la presentazione del testo di lettura, si procede inizialmente alla verifica della comprensione globale; successivamente, si passa ad unanalisi approfondita del testo, con alcune riflessioni di tipo lessicale e funzionale del brano; infine, presente unultima parte che si focalizza sullo sviluppo dellabilit di riformulazione testuale. Le letture scelte, infine, sono in larga misura tratte da saggi e trattati utilizzati come libri di testo nei corsi istituzionali della Facolt; questo permette non soltanto di verificare le competenze dello studente attraverso materiali autentici, ma di offrirgli anche lopportunit di avere unidea chiara della complessit dei testi che dovr affrontare nel percorso di studi che sta per intraprendere. Buon lavoro!

Ringraziamenti

La realizzazione dellesercizario non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione con il Prof. Michele Prandi e con la prof.ssa Jacqueline Visconti; si ringrazia anche la Prof.ssa Micaela Rossi e tutta la Commissione responsabile della realizzazione della prova dei Saperi Minimi dellanno accademico 2010/2011 per il validissimo aiuto e per la mediazione operata durante le fasi di stesura.

Anche chiamato TARM, Test di Accertamento dei Requisiti Minimi. Per maggiori informazioni, si consulti il DM 509/99.

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Leggi il brano e fai gli esercizi proposti. 1 Blog di guerra. Il caso di Salam Pax2 2 Come noto, il 20 marzo 2003 ha avuto inizio la guerra in Iraq. La seconda guerra del Golfo, come 3 stata anche chiamata, e stata un'occasione per numerosi blogger di dedicare largo spazio agli 4 avvenimenti bellici, riportando notizie, cronache e filmati di quanto avveniva sul campo di battaglia. 5 Tra tutti ha subito attirato l'attenzione di migliaia di persone sparse in tutto il mondo un blog dal 6 titolo Where is Raed? Per un breve periodo, si ritenuto che questo blog fosse falso, costruito ad 7 arte da qualcuno per chiss quale fine. Questo dubbio si dissipato quando alcuni giornalisti 8 occidentali hanno incontrato di persona Salam e hanno potuto raccontare la storia di un giovane 9 che, mentre Ie televisioni e i giornali di tutto il mondo spendevano milioni di dollari per coprire 10 quanto stava succedendo in quello sfortunato paese, grazie ad un computer e una normale linea 11 telefonica era in grado di fornire praticamente in tempo reale al mondo intero la pi affascinante 12 descrizione delIa vita di una nazione in guerra. 13 Salam Pax era un architetto iracheno di ventinove anni che viveva con i suoi genitori e fratelli a 14 Baghdad. II suo migliore amico era Raed, un giovane giordano-palestinese che aveva conosciuto 15 quando era studente di architettura e che in quel periodo stava seguendo un corso di 16 perfezionamento in Giordania. 17 I loro rapporti per, vista la situazione politica internazionale, si erano un po' allentati e cos Salam 18 pens di iniziare un blog dove scrivere le ultime notizie da Baghdad nella speranza che il suo 19 incostante amico le leggesse. Per questo motivo decise di chiamare il suo blog Where is Raed?. 20 Nei primi mesi i suoi post riguardavano notizie banali: una certa persona si era sposata, lui aveva 21 avuto l'influenza, aveva fatto questo e quello. Si guard anche in giro. Cerc se c'erano altri blog 22 iracheni o comunque in lingua araba e si accorse che qualcuno esisteva. Solo che tutti non facevano 23 che parlare di Corano e di Allah. Nessuno tentava di entrare nel merito degli avvenimenti che stavano 24 incombendo sull'Iraq. Non c'era niente che riguardasse quello che stava per succedere qui, 25 dichiar ai giornalisti occidentali che lo avevano finalmente incontrato. Fu cos che decise di iniziare a 26 descrivere gli aspetti pi salienti della vita degli iracheni sotto il regime di Saddam Hussein. Una 27 decisione sicuramente molto rischiosa visto che circa duecentomila persone erano scomparse per 28 reati molto meno gravi di un'aperta critica alla dittatura. Ma, come molti iracheni, Salam era abituato 29 al pericolo. Quattro suoi parenti stretti erano gi scomparsi. L'anno precedente, per nessun 30 apparente motivo, uno dei suoi amici pi cari era stato ucciso da ignoti mentre guidava la macchina. 31 Altri due amici erano stati arrestati: uno era stato rilasciato, ma dell'altro non si erano avute pi 32 notizie. Salam per decise di andare avanti. 33 Ci sono molte cose che colpiscono chi ha avuto modo di seguire per un certo periodo il blog di Salam 34 Pax a cavallo della seconda guerra del Golfo. La prima lirriverenza che ha sempre mostrato nei 35 confronti del regime di Saddam Hussein e che ha fatto nascere il sospetto che dietro la facciata di 36 Salam Pax si nascondesse in realt qualche agente della CIA o del Mossad. Mentre infatti i giornalisti 37 stranieri si arrovellavano sui possibili significati delle dichiarazioni di fedelt da parte di iracheni 38 conosciuti per strada per trarne una qualche sottintesa indicazione di dissenso, Salam ha sempre 39 trattato nel suo blog i governanti iracheni con aperto disprezzo. La seconda cosa che colpisce il 40 lettore che, al contrario dello stereotipo che vede negli iracheni della gente povera, analfabeta, 41 dedita ad una vita da societ sottosviluppata, in breve persone molto diverse e lontane da noi sotto 42 tutti i punti di vista, Salam si rivela un giovane cosmopolita, culturalmente aperto, attento a quanto 43 avviene nelle pieghe del mondo occidentale. 44 Insomma, sia che inveisse contro l'inerzia degli studenti iracheni sia che criticasse il comportamento 45 dei soldati americani o inglesi, Salam ha dimostrato di possedere un' attenzione per i dettagli e 46 un'assenza di pregiudizi che hanno fatto del suo blog una lettura essenziale per comprendere gli 47 avvenimenti della seconda guerra del Golfo. Dimostrando cos, una volta di pi, come uno strumento 48 di comunicazione apparentemente povero possa trasformarsi, nelle mani giuste, in una 49 formidabile fonte di informazioni capace di competere e in questo caso forse anche di superare i 50 media tradizionali come i giornali e la televisione.2

Adattato da A. Roversi, Introduzione alla comunicazione mediata da computer, Il Mulino, Bologna, 2004.

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Esercizio 1. Individua le 10 informazioni corrette che sono presenti nel testo: 1. Inizialmente il blog Where is Raed era considerato dai giornalisti occidentali un artefatto molto credibile. 2. I mass media hanno riportato fedelmente le notizie sulla guerra in Iraq. 3. Salam ha potuto raccontare, tramite il blog, landamento reale della guerra in Iraq. 4. Salam studiava alla facolt di Architettura durante il periodo delle prime avvisaglie del conflitto armato. 5. Raed aveva frequentato lUniversit in Giordania. 6. Raed e Salam si frequentavano meno a causa delle tensioni internazionali. 7. Where is Raed un blog nato per scrivere le vicissitudini della vita di Raed. 8. Salam ha iniziato a scrivere sul blog di Raed per raggiungere lamico lontano. 9. I primi post del blog raccontavano gli avvenimenti quotidiani a Baghdad. 10. Where is Raed aveva anche una sezione in cui si affrontavano temi di tipo religioso. 11. Salam era ben conscio del rischio che correva con i suoi scritti. 12. Il modo di scrivere di Salam ha fatto credere che lautore del blog non fosse un semplice cittadino iracheno. 13. Inizialmente, il blog era sorvegliato dalla CIA. 14. Salam una persona informata e disponibile allo scambio con altre culture. 15. Where is Raed considerato un blog fondamentale per informarsi sulla guerra in Iraq. 16. Il blog pu essere maggiormente informativo dei mass media tradizionali. Esercizio 2. Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione che sembra la pi corretta. 1. Alla riga 7, dissipato significa: a) allargato b) sciolto c) sperperato 2. Alla riga 26, salienti significa: a) rilevanti b) in salita c) perspicaci 3. Alla riga 34, irriverenza significa: a) pertinenza b) impertinenza c) insolenzit 4. Alla riga 37, si arrovellavano significa: a) pensavano b) litigavano c) si sforzavano 5. Alla riga 38, ne sostituisce: a) le dichiarazioni b) i giornalisti c) gli iracheni

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Esercizio 3 Per ogni frase data, scegli se la riformulazione proposta corretta o no. equivalente? S No

1. Per un breve periodo, si ritenuto che questo blog fosse falso, costruito ad arte da qualcuno per chiss quale fine (righe 6-7) equivalente a: Per un breve periodo, il blog stato considerato un inganno, dato che sembrava essere stato progettato per altri scopi. 2. I loro rapporti per, vista la situazione politica internazionale, si erano un po allentati e cos Salam pens di iniziare un blog dove scrivere le ultime notizie da Baghdad nella speranza che il suo incostante amico le leggesse (righe 17-19) equivalente a: La situazione politica internazionale aveva fatto s che la loro amicizia si interrompesse; cos, Salam aveva pensato di scrivere le novit che accadevano a Baghdad sperando che il suo lontano amico le leggesse. 3. Non c'era niente che riguardasse quello che stava per succedere qui, dichiar ai giornalisti occidentali che lo avevano finalmente incontrato (righe 24-25) equivalente a: Il ragazzo disse ai giornalisti che non si trovava nulla, in Rete, che parlasse dellincombente guerra. 4. La seconda cosa che colpisce il lettore che, al contrario dello stereotipo che vede negli iracheni della gente povera, analfabeta, dedita ad una vita da societ sottosviluppata, in breve persone molto diverse e lontane da noi sotto tutti i punti di vista, Salam si rivela un giovane cosmopolita, culturalmente aperto, attento a quanto avviene nelle pieghe del mondo occidentale (righe 38-43) equivalente a: La seconda cosa che colpisce riguardo Salam che un ragazzo aperto, cosmopolita, che si documenta sul mondo, ma uneccezione in una cultura gretta, inetta, indigente. 5. Insomma, sia che inveisse contro l'inerzia degli studenti iracheni sia che criticasse il comportamento dei soldati americani o inglesi, Salam ha dimostrato di possedere un' attenzione per i dettagli e un'assenza di pregiudizi (righe 44-46) equivalente a: Salam, nei suoi commenti ricchi di dettagli e assenti di pregiudizi, parlava dellinoperosit degli studenti oppure del comportamento dei soldati occidentali.

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Commento Lestratto proposto stato tratto dal testo Introduzione alla comunicazione mediata da computer di Antonio Roversi. Il saggio viene regolarmente utilizzato come libro di testo nei corsi universitari di Scienze della Comunicazione negli atenei italiani. Il testo qui presentato sostanzialmente di tipo descrittivo. Il brano racconta del fenomeno del blog di Salam Pax che, per mettersi in contatto con un amico disperso, ha tenuto un diario di ci che accadeva quotidianamente durante la guerra irachena: il blog, non censurato dal regime di Saddam Hussein, ha notevolemente incuriosito giornalisti e mass media occidentali. Il racconto del caso di Salam Pax serve allautore per trasmettere al lettore una delle tesi principali del suo libro, ovvero che il blog sia uno strumento potente nelle mani di chi lo sa utilizzare. Il linguaggio utilizzato comprensibile e discorsivo, con uno stile quasi giornalistico.

Attenzione!

Soluzioni

Quali tipi testuali esistono? Possiamo identificare testi: descrittivi: si riferiscono a persone, cose, stati di cose, relazioni, colti nello spazio (es. descrizione fisica e psicologica di un personaggio allinterno di un racconto); narrativi: si riferiscono ad azioni ed eventi colti nel tempo (es. articolo di cronaca); argomentativi: presentano relazioni tra concetti (es. saggio scientifico); espositivi: analizzano o sintetizzano concetti (es. manuale scolastico); regolativi: influenzano il comportamento altrui (es. istruzioni per il funzionamento di un apparecchio); scenici: si riferiscono ad eventi comunicativi ed altri nei quali enunciazione ed enunciato coincidono dal punto di vista temporale (es. discorso diretto allinterno di una tragedia). bene ricordare, per, che difficile incontrare brani appartenenti ad ununica tipologia testuale pura: spesso si assiste, infatti, ad una commistione di vari tipi presenti in un unico testo.

Esercizio 1. Individua le 10 informazioni corrette che sono presenti nel testo: 1. Inizialmente il blog Where is Raed era considerato dai giornalisti occidentali un artefatto molto credibile. 2. I mass media hanno riportato fedelmente le notizie sulla guerra in Iraq. 3. Salam ha potuto raccontare, tramite il blog, landamento reale della guerra in Iraq. 4. Salam studiava alla facolt di Architettura durante il periodo delle prime avvisaglie del conflitto armato. 5. Raed aveva frequentato lUniversit in Giordania. 6. Raed e Salam si frequentavano meno a causa delle tensioni internazionali. 7. Where is Raed un blog nato per scrivere le vicissitudini della vita di Raed. 8. Salam ha iniziato a scrivere sul blog di Raed per raggiungere lamico lontano. 9. I primi post del blog raccontavano gli avvenimenti quotidiani a Baghdad. 10. Where is Raed aveva anche una sezione in cui si affrontavano temi di tipo religioso. 11. Salam era ben conscio del rischio che correva con i suoi scritti.

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12. Il modo di scrivere di Salam ha fatto credere che lautore del blog non fosse un semplice cittadino iracheno. 13. Inizialmente, il blog era sorvegliato dalla CIA. 14. Salam una persona informata e disponibile allo scambio con altre culture. 15. Where is Raed considerato un blog fondamentale per informarsi sulla guerra in Iraq. 16. Il blog pu essere maggiormente informativo dei mass media tradizionali. Le affermazioni corrette sono: 1, 3, 4, 6, 9, 11, 12, 14, 15, 16. Le affermazioni sbagliate, invece, sono:2, perch nel testo si afferma che Ie televisioni e i giornali di tutto il mondo spendevano milioni di dollari per coprire quanto stava succedendo in quello sfortunato paese. I mass media tradizionali, quindi, stavano cercando in ogni modo di occultare quanto accadeva in Iraq; 5, perch il testo non dice dove Raed si sia laureato; si parla, infatti, solamente di un corso di perfezionamento in Giordania; 7, perch il testo afferma che il blog stato creato per raccontare delle ultime notizie di Baghdad; 8, perch Salam scriveva sul blog che aveva creato lui stesso, nella speranza che lamico Raed lo leggesse; 10, perch il testo afferma che la maggior parte dei blog iracheni analizzati da Salam trattavano argomenti religiosi, ma non si fa accenno ad argomenti religiosi anche nel blog di Salam; 13, perch il testo afferma che, inizialmente, era nato il sospetto che dietro la facciata di Salam Pax si nascondesse in realt qualche agente della CIA.

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Esercizio 2. Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione che sembra la pi corretta. 1. Alla riga 7, dissipato significa: a) allargato b) sciolto c) sperperato b), vero, perch, in questo caso, viene dissipato, oppure sciolto, un dubbio. 2. Alla riga 26, salienti significa: a) rilevanti b) in salita c) perspicaci b), vero, perch saliente significa proprio rilevante, importante, fondamentale. 3. Alla riga 34, irriverenza significa: a) pertinenza b) impertinenza c) insolenzit b), vero, perch sinonimo di irriverenza proprio impertinenza, insolenza. 4. Alla riga 37, si arrovellavano significa: a) pensavano 8

b) litigavano c) si sforzavano c), vero, perch i giornalisti si sforzavano di pensare ai significati nel testo.

5. Alla riga 38, ne sostituisce: a) le dichiarazioni b) i giornalisti c) gli iracheni a), vero, perch ne si riferisce ad esse, alle dichiarazioni di fedelt della riga 37.

Attenzione! Spesso si possono trovare, nei testi, alcuni elementi che ne richiamano altri. Il ne incontrato nella riga 38, ad esempio, una particella che ha funzione pronominale e che sostituisce un concetto gi precedentemente introdotto (le dichiarazioni di fedelt, riga 37); il pronome, quindi, ci permette di evitare la ripetizione e di far scorrere il testo in modo pi fluente. Altri stratagemmi di questo tipo possono essere i riferimenti anaforici: lanafora, infatti, ha luogo quando unespressione non identifica il suo referente (ovvero, ci di cui si parla) in modo diretto, ma si appoggia ad unespressione precedentemente esplicitata nel testo (chiamata antecedente). Lanafora, allora, definisce una relazione a due stadi: la prima interna al testo, ed sempre presente tra lanafora e lantecedente (ad esempio, il ne analizzato nella riga 38); la seconda ha la funzione di portare fuori dal testo, relazionando lantecedente dellanafora al referente (ad esempio, Lo vedi quel ragazzo? di lui che ti parlavo!). La relazione esterna, quindi, permette di identificare e re-identificare un referente; la relazione interna, invece, contribuisce alla coerenza e alla coesione del testo, in quando garantisce la continuit dei referenti.

Esercizio 3 Per ogni frase data, scegli se la riformulazione proposta corretta o no. 1. Per un breve periodo, si ritenuto che questo blog fosse falso, costruito ad arte da qualcuno per chiss quale fine (righe 6-7) equivalente a: Per un breve periodo, il blog stato considerato un inganno, dato che sembrava essere stato progettato per altri scopi. equivalente? S No

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Vero: la costruzione ad arte del blog ci fa capire che esso sembrato un ingannevole strumento progettato per altri, ignoti, scopi.

2. I loro rapporti per, vista la situazione politica internazionale, si erano un po allentati e cos Salam pens di iniziare un blog dove scrivere le ultime notizie da Baghdad nella speranza che il suo incostante amico le leggesse (righe 17-19) equivalente a: La situazione politica internazionale aveva fatto s che la loro amicizia si interrompesse; cos, Salam aveva pensato di scrivere le novit che accadevano a

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Baghdad sperando che il suo lontano amico le leggesse.Falso: lamicizia dei due protagonisti non si interrotta; i rapporti si sono solo allentati, ma i due ragazzi sono da considerarsi ancora amici.

3. Non c'era niente che riguardasse quello che stava per succedere qui, dichiar ai giornalisti occidentali che lo avevano finalmente incontrato (righe 24-25) equivalente a: Il ragazzo disse ai giornalisti che non si trovava nulla, in Rete, che parlasse dellincombente guerra. 4. La seconda cosa che colpisce il lettore che, al contrario dello stereotipo che vede negli iracheni della gente povera, analfabeta, dedita ad una vita da societ sottosviluppata, in breve persone molto diverse e lontane da noi sotto tutti i punti di vista, Salam si rivela un giovane cosmopolita, culturalmente aperto, attento a quanto avviene nelle pieghe del mondo occidentale (righe 38-43) equivalente a: La seconda cosa che colpisce riguardo Salam che un ragazzo aperto, cosmopolita, che si documenta sul mondo, ma uneccezione in una cultura gretta, inetta, indigente.

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Vero: il discorso diretto stato reso in indiretto, tenendo conto del cambiamento necessario dei deittici.

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Falso: il testo non dice che Salam sia uneccezione; il testo afferma che gli stereotipi fanno credere agli occidentali che il popolo iracheno sia povero, analfabeta, sottosviluppato, mentre Salam smentisce questo stereotipo. Non viene per sostenuto nel testo che Salam sia uneccezione.

5. Insomma, sia che inveisse contro l'inerzia degli studenti iracheni sia che criticasse il comportamento dei soldati americani o inglesi, Salam ha dimostrato di possedere un' attenzione per i dettagli e un'assenza di pregiudizi (righe 44-46) equivalente a: Salam, nei suoi commenti ricchi di dettagli e assenti di pregiudizi, parlava dellinoperosit degli studenti oppure del comportamento dei soldati occidentali.

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Falso: Salam parlava sia dellinoperosit degli studenti, sia del comportamento dei soldati occidentali. Oppure presuppone una scelta tra uno dei due argomenti, mentre siasia presuppone uninclusione di entrambi gli argomenti nel repertorio del blog di Salam.

Attenzione! Il discorso diretto presenta molto spesso una serie di deittici che contestualizzano largomento di cui si sta parlando e lo relazionano agli interlocutori; nella versione del discorso diretto ad indiretto, pertanto, bisogna fare attenzione a rispettare, parafrasando, tali relazioni. Inoltre, vi sono altri elementi che devono essere messi in corretta relazione tra di loro. Nella parafrasi del discorso, da diretto ad indiretto, quindi, necessario fare attenzione a: - i deittici, ovvero i pronomi di tempo e luogo (qui, ora), i dimostrativi (questo, quello) e i pronomi personali (tu, io); - i tempi verbali, che devono essere concordati a seconda del tempo utilizzato nella parafrasi, ma senza perdere le relazioni di anteriorit, contemporaneit e posteriorit espresse nel discorso diretto; - la persona, ovvero i pronomi personali (anche qui, deittici) e il soggetto parlante, che deve mantenere le medesime relazioni personali con gli elementi del discorso. Esempio: Luca chiese a Maria: Mi puoi prendere quel maglione lass? Luca chiese a Maria se gli poteva prendere il maglione in alto.

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Leggi il testo ed esegui gli esercizi proposti. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47

Lalterit3Lattenzione per questo tema motivata innanzitutto dalla sua rilevanza, che emerge fortemente a livello sia teorico sia storico. Tra le questioni sollevate dai processi di mutamento socioculturale in atto, vi infatti la convivenza tra culture differenti, che peraltro non costituisce un problema inedito. Gi nel passato, la vicenda dellincontro tra popoli e culture stata cruciale, diventando talvolta causa di conflitti violenti e di oppressioni. Oggi, tuttavia, la questione sembra presentarsi in modo nuovo. Le sfide poste dalla convivenza tra culture si acutizzano infatti in seguito alla destrutturazione spaziale che tipica dei processi di globalizzazione. In sintesi, ci sembra di poter affermare che tali processi comportano un superamento degli assetti societari precedenti, quelli cio propri della modernit: nellepoca della formazione e del consolidamento dello Stato nazionale, lorganizzazione spaziale della vita sociale aveva comportato la necessit di costruire confini politici, per cui laltro stato identificato soprattutto con chi era al di fuori di un determinato territorio. Nellepoca attuale, lo spazio viene ridisegnato profondamente e diventa sempre pi difficile individuare una confine certo e stabile oltre il quale collocare lalterit. In questo quadro, la questione dellalterit emerge con tutta la sua forza ed anche con tutta la sua problematicit. Essa certamente alimentata dalla diffusione delle migrazioni internazionali, le quali rispetto al passato sono oggi non solo pi frequenti perch coinvolgono un numero elevato di persone, ma anche pi veloci ed estese, in quanto interessano pressoch tutti i paesi del mondo. Questa constatazione solleva lurgenza di indagare le basi per la convivenza multiculturale, riduce la possibilit di mantenere spazi chiusi e omogenei, ridisegna gli stessi paesaggi umani allinterno del nostro pianeta. Pur se innegabile che il fenomeno migratorio imprime al processo di incontro tra le culture una particolare spinta, la maggiore vicinanza dellaltro non dipende, tuttavia, solo dalla multietnicit e dalla mullticulturalit prodotte dalle migrazioni. Si riscontra infatti un processo di sempre pi accelerato avvicinamento dellaltro a seguito della convivenza di stili di vita differenti, che provocano il moltiplicarsi dei significati e delle esperienze delle persone. Si pu pertanto arrivare a sostenere che la diversit (culturale, valoriale, esperenziale, ecc.) penetra nella vita quotidiana di ognuno di noi con tutti i suoi risvolti in termini contrapposti di potenzialit e di difficolt, obbligandoci a ripensare la nostra concezione della realt. La complessit che accompagna tali fenomeni richiede comunque il superamento di letture semplicisticamente univoche. Queste ultime considerano una serie di tendenze lampio accesso a significati diversi (a causa della contaminazione culturale resa possibile dallincontro di popoli), il diffondersi di possibilit di scelte molteplici (a seguito di una crescente individualizzazione), nonch lindebolirsi dei modelli culturali e istituzionali tradizionali come occasioni per celebrare lavvento della frammentazione, delletica del desiderio, dellera contrassegnata dalla libert morale. Queste visioni fatte proprie dalle ideologie postmoderniste si impongono come uniche certezze ed eludono di fatto la possibilit di elaborare e condividere criteri di valutazione collettiva cedendo ad un diffuso relativismo culturale ed etico, il quale rischia di produrre esiti nefasti nonch di ridurre laltro a mero strumento delle scelte individuali. Di conseguenza, oggi assistiamo ad una retorica delle differenze ma, al contempo, diventa sempre pi problematico riconoscere laltro nella misura in cui ci si chiude in un atomismo iperindividualista. Ci sembra invece che i mutamenti in atto pongano questioni vitali, costringendoci ad immaginare culture meno rigide e individualit meno autocentrate, pi relazionali e dialogiche: culture e identit sono costrette a mettersi in movimento, a entrare in relazione con laltro e con gli altri, per cui la grande sfida consiste nel riuscire ad essere se stessi senza chiudersi agli altri e ad aprirsi agli altri senza rinnegare se stessi. Lalterit racchiude al suo interno questa potenzialit: porre le basi per la costruzione di socialit attraverso il riconoscimento delle obbligazioni che derivano dal vivere con gli altri.

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Adattatto da Cesareo V., 2004, Laltro:identit, dialogo e conflitto nella societ plurale, Vita e Pensiero, Milano

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Esercizio 1. Leggi le seguenti affermazioni e decidi se sono Vere o False, confrontandole con le informazioni contenute nel testo: Vero 1. Il concetto di alterit discusso nel testo si riferisce alla diversit tra popoli e culture 2. La convivenza tra culture diverse un problema esclusivo delle societ contemporanee 3. Lincontro tra popoli ha generato conflitti e oppressioni soltanto nel passato 4. Lidea di alterit non pu pi essere riferita ai confini territoriali 5. Le migrazioni internazionali non sono pi estese e frequenti oggi rispetto al passato 6. Lincontro tra culture diverse deriva anche dalla coesistenza di stili di vita diversi 7. La diversit pu avere risvolti sia positivi che negativi nella nostra concezione della realt 8. Le ideologie postmoderne si fondano sul rafforzamento dei modelli culturali e istituzionali tradizionali 9. Il relativismo culturale ed etico corrisponde allidea di condivisione dei criteri di valutazione collettiva 10. Uneccessiva chiusura individualista rende pi difficile il riconoscimento dellaltro Esercizio 2. Per ogni parola elencata scegli, tra le opzioni date, il/i significato/i pi corretto/i riferito/i al testo: 1. Destrutturazione, alla riga 7, significa: a) ricostruzione b) scomposizione c) aggregazione 2. Assetto, alla riga 9, significa: a) ordine, struttura b) comando, regola c) funzionamento 3. Contaminazione, alla riga 31, significa: a) insieme degli effetti dannosi delle radiazioni b) invasione da parte di altri c) influenza reciproca 4. Nefasti, alla riga 37, significa: a) luttuosi b) estremamente negativi c) limitati 5. Obbligazioni, alla riga 46, significa: a) titoli di borsa b) necessit c) doveri Falso

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Esercizio 3 Per ogni frase data, scegli se la riformulazione proposta corretta oppure no. equivalente? S No

1. nellepoca della formazione e del consolidamento dello Stato nazionale, lorganizzazione spaziale della vita sociale aveva comportato la necessit di costruire confini politici, per cui laltro stato identificato soprattutto con chi era al di fuori di un determinato territorio (righe 10-12) equivalente a: nella definizione degli stati, la necessit di distinguere un popolo dagli altri ha avuto come conseguenza la costruzione dei confini politici. 2. Pur se innegabile che il fenomeno migratorio imprime al processo di incontro tra le culture una maggiore spinta, la maggiore vicinanza dellaltro non dipende, tuttavia, solo dalla multietnicit e dalla multiculturalit prodotte dalle migrazioni (righe 21-23) equivalente a: La convivenza di popoli e persone diverse tra loro legata non soltanto ai fenomeni migratori ma anche ad altri fattori. 3. La complessit che accompagna tali fenomeni richiede comunque il superamento di letture semplicisticamente univoche (righe 29-30) equivalente a: Data la complessit di questi fenomeni, necessario darne spiegazioni in modo pi ampio e diversificato. 4. Queste visioni fatte proprie dalle ideologie postmoderniste si impongono come uniche certezze ed eludono la possibilit di elaborare e condividere criteri di valutazione collettiva cedendo ad un diffuso relativismo culturale ed etico (righe 3437 ) equivalente a: Le ideologie postmoderniste impongono delle certezze che permettono la condivisione di criteri di valutazione collettiva. 5. Culture e identit sono costrette a mettersi in movimento, a entrare in relazione con laltro e gli altri, per cui la grande sfida consiste nel riuscire ad essere se stessi senza chiudersi agli altri e ad aprirsi agli altri senza rinnegare se stessi (righe 42-45) equivalente a: Occorre pensare a culture basate sulla relazione e lapertura verso gli altri pur preservando una propria identit .

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Commento Il brano proposto per la lettura tratto da Laltro: identit, dialogo e conflitto nella societ plurale di Vincenzo Cesareo. Il testo di tipo argomentativo e affronta la questione del dialogo interculturale, argomento di sempre maggiore rilevanza nelle societ contemporanee che devono affrontare grandi cambiamenti a livello socio-culturale. Il brano scelto per lanalisi si incentra in particolare sul tema dellalterit come base di ogni discorso interculturale che cerca di fornire risposte ai problemi di convivenza con laltro. Lestratto affronta proprio il tema dellalterit, facilmente riconducibile alla diversit soprattutto grazie alla presenza dei segni grafici (la parola altro scritta in corsivo nel corpo del testo) e alluso di stratagemmi particolari a livello linguistico (il contrasto tra altro nel senso di diverso e gli altri nel significato di altre persone alla riga 43). Largomento centrale si sviluppa attraverso una serie di considerazioni relative al cambiamento della struttura societaria nellarco del tempo ed invita ad una riflessione sulla nuova definizione di diversit, non solo legata a fenomeni migratori ma anche ad una maggiore chiusura di ogni individuo nei confronti degli altri. Il registro impiegato formale e il lessico utilizzato pu risultare a tratti fuorviante se non ci si sofferma ad esaminare lo scopo comunicativo di ogni singola frase. Alcune parole, infatti, assumono un significato specifico legato al contesto e concorrono alla trasmissione del messaggio dellautore.

Soluzioni Esercizio 1.Leggi le seguenti affermazioni e decidi se sono Vere o False, confrontandole con le informazioni contenute nel testo: Vero x Falso

1. Il concetto di alterit discusso nel testo si riferisce alla diversit tra popoli e culture Vero: la parola altro ripresa pi volte nel discorso e il messaggio rafforzato da numerose frasi reperibili nel testo 2. La convivenza tra culture diverse un problema esclusivo delle societ contemporanee Falso: che peraltro non costituisce un problema inedito, la frase ricavata dal testo significa che non un problema nuovo, legato ai giorni nostri 3. Lincontro tra popoli ha generato conflitti e oppressioni soltanto nel passato Falso: un elemento lessicale importante gi: questo implica che sia nel passato che in tempi moderni si sono riscontrati questi problemi 4. Lidea di alterit non pu pi essere riferita ai confini territoriali Vero: concetto espresso attraverso luso dei tempi passati e il riferimento ad abitudini consolidate relativamente a identificare laltro con chi era al di fuori dei confini nazionali , rafforzato dallo spazio che viene ridisegnato nellepoca attuale con difficolt a delimitare lalterit entro confini 5. Le migrazioni internazionali non sono pi estese e frequenti oggi rispetto al passato Falso: anche in questo caso occorre prestare attenzione alluso lessicale: la negazione non in realt si riferisce a non solo pi frequenti.. ed legata a ma anche... Il concetto chiaramente espresso: rispetto al passato i flussi migratori sono pi frequenti e pi veloci ed estesi 6. Lincontro tra culture diverse deriva anche dalla coesistenza di stili di vita diversi Vero: Il periodo inizia con pur se.. che ha la funzione di porre laccento sui fenomeni

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migratori e le conseguenze in termini di multietnicit. Poco pi avanti il concetto semplificato da non dipende, tuttavia, solo da.. riportandoci allidea che altri fattori sono importanti in questo contesto oltre alle migrazioni 7. La diversit pu avere risvolti sia positivi che negativi nella nostra concezione della realt Vero: il riferimento lessicale ancora una volta molto chiaro in termini contrapposti di potenzialit e difficolt, con evidente connotazione positiva del termine potenzialit e negativa di difficolt 8. Le ideologie postmoderne si fondano sul rafforzamento dei modelli culturali e istituzionali tradizionali Falso: il termine impiegato per riferirsi ai modelli culturali di significato opposto: si parla infatti dellindebolirsi dei modelli culturali 9. Il relativismo culturale ed etico corrisponde allidea di condivisione dei criteri di valutazione collettiva Falso: il verbo eludere ha significato opposto rispetto a quello di favorire, promuovere 10. Uneccessiva chiusura individualista rende pi difficile il riconoscimento dellaltro Vero: lespressione che giustifica questa affermazione chiude in un atomismo iperindividualista

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Attenzione! Per avere successo in questo tipo di esercizio, necessario prestare attenzione a ci che dice realmente il testo: non bisogna farsi ingannare da quanto invece noi percepiamo in seguito ad una lettura. Qualche suggerimento utile per affrontare questo tipo di esercitazione: - diffidare dagli avverbi come sempre, mai, : lesercizio mette alla prova la nostra capacit di attenerci al testo, e difficilmente questo cade in generalizzazioni cos spiccate; - attenersi scrupolosamente alle sole informazioni esplicitamente dichiarate dal testo; - evitare di desumere informazioni implicite; - soffermarsi particolarmente sui sinonimi e sui contrari dei vocaboli utilizzati nelle domande in relazione a quanto affermato nel testo.

Esercizio 2. Per ogni parola elencata scegli, tra le opzioni date, il/i significato/i pi corretto/i riferito/i al testo 1. Destrutturazione, alla riga 7, significa: a) ricostruzione b) scomposizione c) aggregazione La parola scomposizione, in questo contesto, si riferisce ai cambiamenti in termini di confini e limiti territoriali). 2. Assetto, alla riga 9, significa:

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a) ordine, struttura b) comando, regola c) funzionamento Il significato di assetto quello di struttura, insieme delle parti. 3. Contaminazione, alla riga 31, significa: a) insieme degli effetti dannosi delle radiazioni b) invasione da parte di altri c) influenza reciproca Questo un esempio di significato legato al contesto: la contaminazione pu essere un fenomeno legato a radiazioni o effetti nocivi di qualcosa, ma in questo caso si riferisce allo scambio tra popoli e culture e allinfluenza reciproca. 4. Nefasti, alla riga 37, significa: a) luttuosi b) estremamente negativi c) limitati Anche in questo caso il significato dellaggettivo utilizzato legato al contesto. Nefasto pu voler dire luttuoso, ma in questa situazione il senso pi idoneo quello di negativo. 5. Obbligazioni, alla riga 46, significa: a) titoli di borsa b) necessit c) doveri Ultimo esempio di significato legato al contesto: le obbligazioni sono anche titoli di borsa ma nel testo ovvio il riferimento agli obblighi e doveri nei confronti degli altri .

Attenzione!Nel significato di una parola possono coesistere diverse funzioni: per esempio il riferimento alle cose - o denotazione - e l'espressione dell'atteggiamento di chi parla, o connotazione. Il nome micio, ad esempio, ha la funzione di classificare un tipo di animali domestici - i gatti - esattamente come la parola gatto. Micio e gatto sono dunque intercambiabili nella funzione di identificare un gatto. Tuttavia, micio si distingue da gatto perch, oltre a designare lanimale, segnala i sentimenti del parlante nei suoi confronti. Oltre a denotare i gatti, la parola micio connota l'atteggiamento emotivo del parlante. La parola gatto ha una funzione esclusivamente denotativa, mentre micio ha in pi una funzione connotativa. Quello denotativo corrisponde maggiormente al senso reale del termine mentre quello connotativo sovente esprime uno stato danimo, legato a sensazioni o al contesto. E sempre necessario, quindi, prestare molta attenzione a tutti gli elementi della frase per riconoscere il senso e il messaggio di ogni parola utilizzata. La lettura attenta di tutti i componenti testuali pu aiutarci a comprendere anche le parole di cui non conosciamo il significato o tutti i significati. Un fattore che ci pu aiutare, ad esempio, pu essere il riconoscimento di regole precise nellutilizzo di suffissi e prefissi: alcuni suffissi attribuiscono un significato negativo (de-, in-, il-, ..) mentre altri hanno valore accrescitivo (iper-, extra-, .), altri ancora sottintendono il ripetersi o protrarsi di un evento (ri-, ..).

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Esercizio 3 Per ogni frase data, scegli se la riformulazione proposta corretta oppure no. equivalente? 1. nellepoca della formazione e del consolidamento dello Stato nazionale, S No lorganizzazione spaziale della vita sociale aveva comportato la necessit di costruire confini politici, per cui laltro stato identificato soprattutto con chi era al di fuori di X un determinato territorio (righe 9-11) equivalente a: nella definizione degli stati, la necessit di distinguere un popolo dagli altri ha avuto come conseguenza la costruzione dei confini politici. La consequenzialit logica delle parti opposta nella frase ricavata dal testo: lidentificazione dellaltro legata alla divisione territoriale, deriva da questa e non viceversa (notare per cui) 2. Pur se innegabile che il fenomeno migratorio imprime al processo di incontro S No tra le culture una maggiore spinta, la maggiore vicinanza dellaltro non dipende, tuttavia, solo dalla multietnicit e dalla multiculturalit prodotte dalle migrazioni X (righe 20-22) equivalente a: La convivenza di popoli e persone diverse tra loro legata non soltanto ai fenomeni migratori ma anche ad altri fattori. Il periodo abbastanza complesso e linterpretazione parte proprio da pur se e prosegue con non dipende, tuttavia, solo da... Le scelte lessicali servono a sottolineare la coesistenza di questi fattori nella definizione delle cause . 3. La complessit che accompagna tali fenomeni richiede comunque il superamento S No di letture semplicisticamente univoche (righe 28-29) equivalente a: Data la complessit di questi fenomeni, necessario darne spiegazioni in modo X pi ampio e diversificato. In questo caso il significato veicolato da semplicisticamente e univoche. La combinazione dei due elementi indica che una spiegazione sola sarebbe riduttiva. 4. Queste visioni fatte proprie dalle ideologie postmoderniste si impongono S No come uniche certezze ed eludono la possibilit di elaborare e condividere criteri di valutazione collettiva cedendo ad un diffuso relativismo culturale ed etico (righe 33X 36 ) equivalente a: Le ideologie postmoderniste impongono delle certezze che permettono la condivisione di criteri di valutazione collettiva. Innanzitutto in questo caso non sono le ideologie ad imporre ma queste si sono appropriate di visioni e certezze altrui. Un altro elemento importante il verbo eludere che ha significato negativo, contrario a quello di permettere. 5. Culture e identit sono costrette a mettersi in movimento, a entrare in relazione S No con laltro e gli altri, per cui la grande sfida consiste nel riuscire ad essere se stessi senza chiudersi agli altri e ad aprirsi agli altri senza rinnegare se stessi (righe 41-44) X equivalente a: Occorre pensare a culture basate sulla relazione e lapertura verso gli altri pur preservando una propria identit . In questo caso chiara la necessit di porsi in relazione con gli altri. E importante riconoscere il senso della seconda parte che sottolinea il bisogno di aprirsi alla diversit e al confronto ma senza mai rinnegare la propria origine e identit culturale e personale.

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Leggi il brano e fai gli esercizi proposti. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 La persuasione4 Negli ultimi trentanni, la grande diffusione dei mezzi di comunicazione di massa ha trasformato il mondo in un villaggio globale; tale fenomeno si pu riscontrare soprattutto negli Stati Uniti, dove quasi ogni famiglia possiede almeno un televisore e, di conseguenza, lintera popolazione virtualmente esposta alle stesse informazioni non appena diventano disponibili. dunque ormai una verit lapalissiana dire che viviamo nellera delle comunicazioni di massa, anzi si potrebbe addirittura dire che viviamo in unera caratterizzata da tentativi di persuasione di massa. Ogni volta che accendiamo la radio o la televisione, ogni volta che apriamo un libro o un giornale troviamo qualcuno che cerca di educarci, di convincerci ad acquistare un determinato prodotto, di persuaderci a votare per un certo candidato o a condividere le sue idee su ci che giusto, vero o bello. Tali tentativi sono ancora pi espliciti nel caso della pubblicit, dove fabbricanti di prodotti praticamente identici spendono enormi somme di denaro per convincerci a comprare il loro prodotto. Altre volte, invece, questo tipo di influenza agisce in maniera molto sottile: consideriamo, ad esempio, un programma apparentemente oggettivo come il telegiornale. Gli annunciatori probabilmente non cercano di venderci qualcosa ma i produttori hanno il potere di esercitare uninfluenza straordinaria sulle nostre opinioni, semplicemente scegliendo quali notizie trasmettere e quanto spazio riservare ad ognuna di esse. Da una ricerca del 1997 emerso che quando i direttori dei telegiornali decidono di quali avvenimenti parlare compiono la loro scelta sul grado di intrattenimento che offre il materiale: il filmato di una citt colpita da uninondazione, per esempio, ha un grado di intrattenimento maggiore rispetto alle immagini della diga costruita per evitare tale inondazione. Ci dipende semplicemente dal fatto che le immagini della diga che frena linondazione non sono abbastanza interessanti, sebbene la costruzione della diga possa essere una delle notizie pi importanti. Naturalmente, ci sono anche fatti talmente importanti da richiedere unampia copertura da parte dei media. Subito dopo gli attacchi terroristici dell11 settembre gli americani rimasero letteralmente incollati ai televisori perch volevano sapere cosa stava succedendo e avevano bisogno di sentirsi dire che la situazione era sotto controllo. Nelle due settimane successive agli attentati il numero di spettatori della CNN si moltiplic del 667% e il 12 settembre il New York Times vendette 250.000 copie in pi del giorno prima degli attacchi. molto importante tenersi informati e i mass media svolgono un ruolo fondamentale nel diffondere linformazione, ma questo tipo di esposizione pu anche avere delle conseguenze negative. Che sia intenzionale o meno, la trasmissione di certe immagini pu influenzare atteggiamenti ed opinioni: le sequenze del crollo delle Torri Gemelle non hanno fatto altro che suscitare forti emozioni nei telespettatori e sicuramente hanno anche contribuito a diminuire le possibilit di portare avanti un vero e proprio dibattito sulla successiva guerra in Afghanistan. Il potere dei media ben rappresentato da un fenomeno denominato contagio emozionale. Nellottobre del 1982, a Chicago, sette persone morirono dopo aver preso alcune compresse di un noto farmaco contro il mal di testa, che erano state avvelenate con il cianuro. I media dedicarono ampio spazio alla tragedia e le conseguenze delleccessiva pubblicit furono immediate: in diverse citt vennero denunciati casi di avvelenamento, tv e giornali continuarono a dedicare ampio spazio a casi di avvelenamento mentre i falsi allarmi superarono di sette volte il numero dei casi reali di contaminazione. I mezzi di comunicazione di massa, quindi, non si limitano solo a rendere pubblica una notizia decidendo quale enfasi dare, ma possono anche essere la causa scatenante di avvenimenti successivi.

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Adattato da Aronson E., 2006, Lanimale sociale, ed. Apogeo s.r.l., Milano

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Esercizio 1. Dopo avere letto il testo, segna se le seguenti frasi sono vere o false:

vero1. Secondo lautore i mass media sono strumenti di persuasione. 2. Il giorno dopo l11 settembre il New York Times vendette 250.000 copie. 3. Secondo lautore la costruzione di una diga non una notizia importante. 4. Secondo una ricerca del 1997, le notizie dei telegiornali sono scelte in funzione dellinteresse che suscitano. 5. Linfluenza dei mass media esercitata in maniera plateale. Esercizio 2. Rileggi il testo cercando le informazioni richieste. 1. Quale fu la percentuale di incremento degli spettatori della CNN dopo l11 settembre? 2. In che anno a Chicago morirono alcune persone per avvelenamento? 3. Di quante volte in America i falsi allarmi superarono i casi reali di avvelenamento? 4. Quale fu il numero di copie vendute in pi dal New York Times dopo l11 settembre? 5. In che anno fu pubblicata una ricerca sulla scelta degli argomenti nei telegiornali? Esercizio 3. Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione corretta. 1. Alla riga 5, dunque significa: a) quindi b) in seguito c) per 2. Nella frase le immagini della diga che frena linondazione, alla riga 21, che si riferisce: a) alla diga b) alle immagini c) allinondazione 3. Alla riga 10, sue significa: a) del candidato b) delle idee c) del prodotto

falso

4. Nella frase gli annunciatori probabilmente non cercano di venderci qualcosa, alla riga 14/15, ci significa: a) in quel posto b) a noi c) a loro 5. Alla riga 29, ma significa: a) per

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b) dunque c) quindi

Esercizio 4. Quale delle seguenti affermazioni corretta? a) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione che agisce in modo sottile: radio, televisione, libri e giornali influiscono sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche in maniera del tutto impercettibile. Ne sono un esempio le pubblicit e i telegiornali che ci influenzano ripetutamente e senza controllo e che ci portano a compiere azioni fuori controllo; b) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza esplicita mentre in altri agisce in maniera pi sottile, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, possono anche avere conseguenze sul comportamento delle persone; c) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. Questa influenza esercitata in maniera molto esplicita: ne sono un esempio le pubblicit che vogliono convincerci ad acquistare un certo prodotto o i telegiornali che ci mostrano eventi e fatti dal mondo; d) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza agisce in maniera pi sottile mentre in altri agisce esplicitamente, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, possono anche avere conseguenze sul comportamento delle persone; e) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza esplicita mentre in altri agisce in maniera pi sottile, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, hanno conseguenze sulle opinioni delle persone ma non possono mai avere conseguenze sul comportamento delle persone.

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Commento Il testo proposto stato tratto da Lanimale sociale di Elliot Aronson, manuale utilizzato pi volte nei corsi di psicologia sociale della Facolt di Scienze della Formazione. Il testo qui presentato di tipo argomentativo in quanto, attraverso una serie di riferimenti a studi di tipo psicosociale, espone e giustifica il punto di vista dellautore sul potere di persuasione dei mass media. Largomento centrale proposto dall'autore in questo estratto che i mass media esercitino, a volte in maniera esplicita, altre in maniera pi implicita, un grande potere di persuasione. Il linguaggio utilizzato chiaro e comprensibile, con alcuni lemmi tratti dalla lingua settoriale, mentre i concetti chiave sono esemplificati dal riferimento ad esempi concreti; la presentazione del punto di vista dell'autore avviene in maniera soggettiva, facendo ricorso alla prima persona plurale. Soluzioni Esercizio 1. Dopo avere letto il testo, segna se le seguenti frasi sono vere o false: vero X falso

1. Secondo lautore i mass media sono strumenti di persuasione. Vero: alle righe 7-10 si afferma infatti che [...] viviamo in unera caratterizzata da tentativi di persuasione di massa. Ogni volta che accendiamo la radio o la televisione, ogni volta che apriamo un libro o un giornale troviamo qualcuno che cerca di educarci, di convincerci ad acquistare un determinato prodotto, di persuaderci a votare per un certo candidato o a condividere le sue idee su ci che giusto, vero o bello. 2. Il giorno dopo l11 settembre il New York Times vendette 250.000 copie. Falso: nel testo, alle righe 27-28, si parla di un incremento di 250.000 copie: [...] il New York Times vendette 250.000 copie in pi del giorno prima degli attacchi. 3. Secondo lautore la costruzione di una diga non una notizia importante. Falso: secondo l'autore la costruzione di una diga pu rappresentare una delle notizie pi importanti da diffondere (riga 22). 4. Secondo una ricerca del 1997, le notizie dei telegiornali sono X scelte in funzione dellinteresse che suscitano. Vero: alla riga 18 si dichiara infatti che i direttori dei telegiornali compiono la loro scelta sul grado di intrattenimento che offre il materiale. 5. Linfluenza dei mass media esercitata in maniera plateale. Falso: alle righe 5-14 si afferma che l'influenza pu essere esercitata in maniera esplicita (come nel caso della pubblicit) oppure in maniera pi sottile (come nel caso del telegiornale).

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Esercizio 2. Rileggi il testo cercando le informazioni richieste.

1. Quale fu la percentuale di incremento degli spettatori della CNN dopo l11 settembre? 2. In che anno a Chicago morirono alcune persone per avvelenamento? 3. Di quante volte in America i falsi allarmi superarono i casi reali di avvelenamento? 4. Quale fu il numero di copie vendute in pi dal New York Times dopo l11 settembre? 5. In che anno fu pubblicata una ricerca sulla scelta degli argomenti nei telegiornali?

667% (riga 27) 1982 (riga 36) 7 (riga 40) 250.000 (riga 27) 1997 (riga 17)

Attenzione! Gli esercizi 1 e 2 rappresentano due diverse modalit di lettura estensiva: lo skimming e lo scanning. Lo skimming ha lo scopo di rilevare le informazioni generali di un testo e si ipotizza che possa richiedere la lettura di 400-700 parole al minuto. Lo scanning ha lo scopo di ricercare alcune informazioni specifiche di un testo e si ipotizza che possa richiedere la lettura di pi di 700 parole al minuto. Questo significa che a seconda del tipo di esercizio proposto la lettura potr procedere pi velocemente o pi lentamente. Un consiglio: sia che la lettura ti richieda unattivit di skimming o di scanning, leggi sempre le domande prima di affrontare il testo. Questo ti permetter di avere una guida nella ricerca delle informazioni e ti far soffermare solo sugli elementi necessari.

Esercizio 3.Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione corretta. 1. Alla riga 5, dunque significa: d) quindi e) in seguito f) per Dunque un connettivo di tipo logico-causale che indica una successione di tipo causa-effetto o premessaconseguenza. Qui indica la relazione causa-effetto: leffetto causato dallesposizione dellintera popolazione alle stesse informazioni la comunicazione di massa. Quindi pu avere la stessa funzione logico-causale mentre in seguito ha funzione temporale e per ha funzione avversativa. 2. Nella frase le immagini della diga che frena linondazione, alla riga 21, che si riferisce: d) alla diga e) alle immagini f) allinondazione Che un pronome relativo: nella frase le immagini della diga che frena linondazione non sono abbastanza interessanti sostituisce il lemma diga unendo le immagini della diga non sono abbastanza interessanti a la diga frena linondazione. Non potrebbe riferirsi alle immagini, in quanto il verbo che segue richiederebbe la coniugazione alla terza persona plurale (le immagini della diga che frenano) n allinondazione che dovrebbe in tal caso essere seguita da un pronome (linondazione che non abbastanza interessante). 3. Alla riga 10, sue significa:

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d) del candidato e) delle idee f) del prodotto Sue un aggettivo possessivo e come tale si utilizza in accordo con un articolo che lo precede (es. le) e un nome che lo segue (es. idee). Non pu quindi significare delle idee perch le idee sono in tal caso ci su cui si esprime possesso o appartenenza; il significato pu inoltre essere ricostruito grazie a un criterio di senso compiuto che non rilevabile nel caso del complemento oggetto un certo prodotto. 4. Nella frase gli annunciatori probabilmente non cercano di venderci qualcosa, alla riga 14/15, ci significa: d) in quel posto e) a noi f) a loro Ci una particella pronominale che pu avere diverse funzioni: oltre ad essere un pronome diretto, indiretto, riflessivo e reciproco, pu avere funzione dimostrativa (ci penso= penso a questo) o locativa (ci vado= vado in quel luogo). Nellesempio di riferimento un pronome indiretto che sostituisce il complemento a noi. 5. Alla riga 29, ma significa: d) per e) dunque f) quindi Ma ha nellesempio analizzato una funzione avversativa: dei tre connettivi proposti solo per ha la stessa funzione mentre quindi e dunque hanno funzione logico-causale.

Attenzione! Nel testo argomentativo i connettivi hanno un ruolo centrale perch forniscono coesione al testo e guidano nella comprensione dellargomentazione. Sono parole o locuzioni che hanno una diversa funzione grammaticale (congiunzioni, pronomi, avverbi ecc.) e possono essere raggruppati a seconda di ci che esprimono: nel testo argomentativo si usano soprattutto i connettivi logico-causali e quelli avversativi, concessivi e conclusivi. I connettivi logico-causali sono usati per indicare un rapporto di causa effetto (es. di conseguenza, quindi, dunque, dato che, siccome, poich, perch). I connettivi avversativi introducono un contrasto rispetto a quanto detto o scritto in precedenza o in seguito (es. ma, eppure, tuttavia). I connettivi concessivi esprimono uneccezione rispetto a quanto detto o scritto in precedenza o in seguito (es. bench, anche se, malgrado). I connettivi conclusivi permettono di concludere quanto argomentato (insomma, infine, per concludere). Altre tipologie di connettivi sono, ad esempio quelli temporali, che segnalano un rapporto cronologico (quando, mentre, prima che); quelli esplicativi, che chiariscono ci che stato detto in precedenza (cio, vale a dire, in altre parole); quelli finali, che esprimono un rapporto di fine-scopo (perch, poich, affinch). Vai a pag. 30 per altri tipi di connettivi.

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Esercizio 4. Quale delle seguenti affermazioni corretta? a) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione che agisce in modo sottile: radio, televisione, libri e giornali influiscono sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche in maniera del tutto impercettibile. Ne sono un esempio le pubblicit e i telegiornali che ci influenzano ripetutamente e senza controllo e che ci portano a compiere azioni fuori controllo. b) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza esplicita mentre in altri agisce in maniera pi sottile, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, possono anche avere conseguenze sul comportamento delle persone; c) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. Questa influenza esercitata in maniera molto esplicita: ne sono un esempio le pubblicit che vogliono convincerci ad acquistare un certo prodotto o i telegiornali che ci mostrano eventi e fatti dal mondo; d) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza agisce in maniera pi sottile mentre in altri agisce esplicitamente, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, possono anche avere conseguenze sul comportamento delle persone; e) secondo lautore i mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento di persuasione: radio, televisione, libri e giornali possono influire sulla nostra educazione, sui nostri acquisti, sulle nostre opinioni e sulle nostre idee politiche. In alcuni casi, come accade con la pubblicit, questa influenza esplicita mentre in altri agisce in maniera pi sottile, come avviene con le notizie trasmesse dai telegiornali. Queste ultime, scelte pi in base allinteresse che possono suscitare che alleffettiva importanza, hanno conseguenze sulle opinioni delle persone ma non possono mai avere conseguenze sul comportamento delle persone. La riformulazione b) quella corretta in quanto lunica che riporta il contenuto del testo in maniera conforme: secondo lautore i mass media ci influenzano a volte in maniera esplicita e a volte in maniera pi sottile, avendo ricadute anche sul comportamento delle persone. Secondo la riformulazione a) la persuasione avviene in modo sottile: falsa perch questo accade solo in alcuni casi. Secondo la riformulazione c) la persuasione avviene in modo esplicito: falsa perch questo accade solo in alcuni casi. Secondo la riformulazione d) la persuasione avviene sia in modo esplicito sia in modo implicito: comunque falsa perch gli esempi riportati non sono coerenti con le modalit di persuasione. Secondo la riformulazione e) le notizie del telegiornale non possono mai avere conseguenze sul comportamento delle persone: falsa in quanto lesempio riportato dallautore nel testo fa riferimento a un caso di contagio emozionale dovuto alle notizie date in tv.

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Leggi il brano e fai gli esercizi proposti. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 Le scuole e la trasmissione dei saperi5 Nelle societ contemporanee listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Per trasmissione di saperi scolastici intendo in particolare linsegnamento, impartito da autorit scolastiche a membri non educati della societ, di fatti, teorie interpretazioni e capacit di ragionamento che si ritengono rilevanti per lo sviluppo dellindividuo e della societ. Infatti, quando gli alunni leggono in silenzio nei loro banchi oppure cercano di risolvere problemi alla lavagna, essi studiano le conoscenze che una generazione di educatori ha ritenuto importante trasmettere alla generazione successiva di studenti. La trasmissione dei saperi si divide in due parti: in primo luogo, le materie ed il contenuto dei corsi che contribuiscono alla definizione dei programmi di insegnamento; in secondo luogo, la misura in cui questi materiali vengono effettivamente trasmessi da una generazione a quella successiva. Potrebbe sembrare sin troppo ovvio che linsegnamento di determinate materie sia la finalit principale delle scuole. Ma proprio vero? Non c dubbio che alcune forme di conoscenza, in particolare lalfabetismo e le competenze matematiche di base, siano strumenti essenziali per vivere adeguatamente nelle organizzazioni complesse della societ. Ma ci sono buoni motivi per sostenere che la trasmissione di saperi scolastici sia meno importante delle altre due maggiori finalit dellistruzione scolastica, la socializzazione e la selezione sociale. Ecco due delle tesi pi convincenti. Sia gli individui che le societ si avvalgono di diversi sistemi cognitivi per orientare i comportamenti. Nella vita da adulti le conoscenze acquisite a scuola non incidono necessariamente di pi delle altre forme di conoscenza, fra cui il senso comune, la cultura popolare, la conduzione di affari, la pubblicit, il folclore ed i sistemi di credenze. Quasi tutti si rendono conto che nella vita quotidiana altri sistemi cognitivi competono con i saperi scolastici. Al di l delle competenze elementari, inoltre, le scuole non sono particolarmente efficaci nella trasmissione delle conoscenze curricolari e ci che viene insegnato non permane nelle menti degli allievi per molto tempo. Un libro umoristico pubblicato in Gran Bretagna (1066 and All That) sostiene di essere la prima vera storia memorabile dellInghilterra in quanto il primo che tratta soltanto di ci che gli adulti ricordano delle loro lezioni a scuola e, soprattutto, ha il coraggio di dire che i saperi scolastici, per la maggior parte degli studenti, hanno una vita breve. Molti aspetti che gli educatori attribuiscono alla trasmissione dei saperi possono essere meglio interpretati come aspetti della socializzazione e della selezione sociale. Ad esempio, nei corsi di educazione civica o di altri studi sociali spesso si parla di come le altre persone vedono il mondo. La finalit di corsi del genere la creazione di atteggiamenti socialmente approvati invece della trasmissione di un insieme formale di saperi. Inoltre, quando la padronanza di una materia difficile ha stretti legami con la probabilit di raggiungere posizioni elevate nella gerarchia scolastica e sociale, la conoscenza funge pi da criterio di stratificazione che non da mezzo per vivere adeguatamente nella societ. Insomma, se focalizziamo lattenzione sulla maggioranza degli studenti, anzich sulllite accademica, si pu anche concludere che la trasmissione di saperi scolastici, al di l dellalfabetismo e delle competenze matematiche di base, non costituisce lattivit in cui le scuole riescono meglio.

Esercizio 1. Dopo avere letto il testo, indica se le affermazioni seguenti sono vere o false:

vero1. Listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la5

falso

Adattato da Brint S., 1999, Scuola e societ, ed. Il Mulino, Bologna.

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trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. 2. I corsi di educazione civica sono un chiaro esempio di trasmissione dei saperi. 3. La trasmissione dei saperi soggetta a una selezione da parte degli educatori. 4. La trasmissione dei saperi , ad esclusione dellalfabetismo e delle competenze matematiche, lattivit in cui le scuole riescono meglio. 5. Lautore mette in dubbio che la finalit principale della scuola sia la trasmissione dei saperi. 6. Le conoscenze acquisite a scuola sono pi importanti delle altre forme di conoscenza. 7. Quando parliamo di trasmissione dei saperi ci riferiamo esclusivamente al contenuto dei corsi erogati. 8. Lalfabetismo uno strumento essenziale per vivere nelle societ complesse. 9. La trasmissione di saperi scolastici non meno importante delle altre due maggiori finalit dellistruzione scolastica, la socializzazione e la selezione sociale. 10. I saperi scolastici permangono a lungo nelle conoscenze degli allievi. Esercizio 2. Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione corretta. 1. Alla riga 6, infatti significa: g) quindi h) difatti i) per 2. Inoltre, alla riga 33, significa: g) neppure h) ovvero i) e 3. Nella frase molti aspetti che gli educatori attribuiscono alla trasmissione dei saperi possono essere meglio interpretati come aspetti della socializzazione e della selezione sociale, alle righe 29-30, che sostituisce: j) gli educatori k) molti aspetti l) dei saperi 4. Alla riga 37, anzich significa: g) bench h) cos i) invece 5. Nella frase sostiene di essere la prima vera storia memorabile dellInghilterra in quanto il primo che tratta soltanto di ci che gli adulti ricordano delle loro lezioni a scuola , alla riga 25-27, in quanto significa: g) perch h) quando i) invece

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Esercizio 3. Quale delle seguenti affermazioni corretta? a) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Linsegnamento la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che anche la socializzazione e la selezione sociale rivestano una certa importanza: nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tali obiettivi sembrano essere meglio raggiunto, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. b) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che la socializzazione e la selezione sociale rivestano una maggiore importanza: nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tali obiettivi sembra essere meglio raggiunto, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. c) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che la socializzazione e la selezione sociale rivestano una maggiore importanza: nella vita quotidiana, per, non utilizziamo altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici e per questo si ritiene listruzione pi importante. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tale obiettivo sembra essere meglio raggiunto, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. d) secondo lautore listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la trasmissione dei saperi scolastici e la socializzazione. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che non sia cos in quanto nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. La trasmissione dei saperi sembra essere lobiettivo meglio raggiunto dalle istituzioni scolastiche, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. e) secondo lautore listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la trasmissione dei saperi scolastici e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che non sia cos in quanto nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. La trasmissione dei saperi sembra essere lobiettivo meglio raggiunto dalle istituzioni scolastiche, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base.

o a

o b

o c

o d

o e

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Commento Il testo proposto stato tratto da Scuola e societ di Steven Brint, manuale utilizzato pi volte nei corsi di sociologia delleducazione della Facolt di Scienze della Formazione. Il testo qui presentato presenta una parte introduttiva di tipo espositivo, che fornisce definizioni e spiega contenuti, e una parte di tipo argomentativo, volta a sintetizzare alcune tesi a favore di unopinione. Il brano mira innanzitutto a chiarire quali siano gli obiettivi dellistruzione, evidenziando in seguito come la trasmissione dei saperi non sia in realt la funzione meglio esercitata dalle istituzioni scolastiche. Il linguaggio utilizzato chiaro e comprensibile, con alcuni lemmi tratti dalla lingua settoriale, mentre i concetti chiave sono esemplificati dal riferimento ad esempi concreti; la presentazione del punto di vista dell'autore avviene in maniera soggettiva, facendo ricorso alla prima persona singolare.

Soluzioni Esercizio 1. Dopo avere letto il testo, segna se le seguenti frasi sono vere o false: vero 1. Listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la Xtrasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale.

falso

Vero: tale affermazione presente, in maniera esplicita, alle righe 2 e 3 del testo.2. I corsi di educazione civica sono un chiaro esempio di trasmissione dei saperi. Falso: lautore afferma lesatto contrario: la finalit di corsi del genere la creazione di atteggiamenti socialmente approvati anzich la trasmissione di un insieme formale di saperi (righe 31-33). 3. La trasmissione dei saperi soggetta a una selezione da parte X degli educatori. Vero: ci che viene insegnato sono le conoscenze che una generazione di educatori ha ritenuto importante trasmettere alla generazione successiva di studenti (righe 7-8). 4. La trasmissione dei saperi , ad esclusione dellalfabetismo e delle competenze matematiche, lattivit in cui le scuole riescono meglio. Falso: il testo afferma lesatto contrario e cio che, ad esclusione dellalfabetismo e delle competenze matematiche di base, non costituisce lattivit in cui le scuole riescono meglio (righe 38-39). 5. Lautore mette in dubbio che la finalit principale della scuola sia X la trasmissione dei saperi. Vero: dopo avere affermato (righe 13-14) che potrebbe sembrare ovvio che la finalit principale sia la trasmissione dei saperi, lautore si chiede infatti se sia proprio cos e fornisce due tesi a sostegno dellipotesi contraria. 6. Le conoscenze acquisite a scuola sono pi importanti delle altre forme di conoscenza. Falso: secondo lautore, infatti, le conoscenze acquisite a scuola non

X

X

X

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incidono necessariamente di pi delle altre forme di conoscenza (righe 19-20). 7. Quando parliamo di trasmissione dei saperi ci riferiamo esclusivamente al contenuto dei corsi erogati. Falso: nella parte introduttiva del testo precisato che con trasmissione dei saperi ci si riferisce a due aspetti: il contenuto dei corsi e la misura in cui vengono trasmessi da una generazione allaltra (righe 9-11). 8. Lalfabetismo uno strumento essenziale per vivere nelle societ X complesse. Vero: secondo lautore non ci sono dubbi sul fatto che lalfabetismo, insieme alle competenze matematiche di base, sia uno strumento essenziale per vivere adeguatamente nella societ (righe 13-15). 9. La trasmissione di saperi scolastici non meno importante delle altre due maggiori finalit dellistruzione scolastica, la socializzazione e la selezione sociale. Falso: la tesi dellautore proprio contraria ossia che la trasmissione di saperi scolastici sia meno importante di socializzazione e selezione sociale (righe 15-17). 10. I saperi scolastici permangono a lungo nelle conoscenze degli allievi. Falso: lautore riporta, a sostegno di questa ipotesi, lesempio di una pubblicazione inglese intitolata 1066 and All That (righe 22-28).

X

X

X

Esercizio 2.Per ognuna delle parole seguenti scegliete lopzione corretta. 1. Alla riga 6, infatti significa: j) quindi k) difatti l) per Infatti un connettivo che ha funzione dichiarativa: serve cio a motivare quanto detto in precedenza. Lunico connettivo che ha la stessa funzione tra quelli indicati difatti; quindi ha funzione logico-causale e per ha funzione avversativa. 2. Inoltre, alla riga 33, significa: m) neppure n) ovvero o) e Inoltre un connettivo con funzione copulativa, di aggiunta: e ha la stessa funzione. Neppure ha la stessa funzione ma in termini negativi; ovvero ha invece funzione disgiuntiva. 3. Nella frase molti aspetti che gli educatori attribuiscono alla trasmissione dei saperi possono essere meglio interpretati come aspetti della socializzazione e della selezione sociale, che sostituisce: p) gli educatori q) molti aspetti r) dei saperi Il pronome relativo che unisce le due frasi gli educatori attribuiscono alla trasmissione dei saperi molti aspetti e molti aspetti possono essere meglio interpretati: ci che viene sostituito quindi molti aspetti. 4. Alla riga 37, anzich significa:

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j) bench k) cos l) invece Anzich un connettivo di tipo avversativo cos come invece; bench non pu essere corretto perch ha valore concessivo n pu essere corretto cos che ha funzione conclusiva. 5. Nella frase sostiene di essere la prima vera storia memorabile dellInghilterra in quanto il primo che tratta soltanto di ci che gli adulti ricordano delle loro lezioni a scuola , alla riga 25-27, in quanto significa: j) perch k) quando l) invece In quanto un connettivo con funzione causale: tra le tre opzioni proposte solo perch ha lo stesso valore; quando pu essere usato con funzione avversativa cos come invece.

Attenzione! A pag. 23 hai riflettuto su alcune tipologie di connettivi testuali. Nel testo analizzato e nelle attivit svolte in questa scheda hai incontrato alcuni esempi di connettivi di diversa tipologia: i connettivi dimportanza: segnalano una gerarchia tra le informazioni (es. in primo luogo, in secondo luogo); i connettivi copulativi: segnalano unaggiunta rispetto a quanto detto (es. e, anche); i connettivi disgiuntivi: segnalano unesclusione rispetto a quanto detto (es. o, ovvero). Anche in questo caso, la loro funzione quella di legare il testo, segnalando e precisando i rapporti tra le diverse frasi.

Esercizio 3. Quale delle seguenti affermazioni corretta? a) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Linsegnamento la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che anche la socializzazione e la selezione sociale rivestano una certa importanza: nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tali obiettivi sembrano essere meglio raggiunti, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. b) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che la socializzazione e la selezione sociale rivestano una maggiore importanza: nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tali obiettivi sembrano essere meglio raggiunti, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. c) secondo lautore listruzione scolastica si pone tre obiettivi principali: la trasmissione dei saperi scolastici, la socializzazione e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che la socializzazione e la selezione sociale rivestano una maggiore importanza: nella vita quotidiana, per, non utilizziamo altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici e per questo si ritiene listruzione pi importante. Parte di ci che normalmente chiamato istruzione non

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altro che un aspetto della socializzazione o della selezione sociale: tale obiettivo sembra essere meglio raggiunto, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. d) secondo lautore listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la trasmissione dei saperi scolastici e la socializzazione. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che non sia cos in quanto nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. La trasmissione dei saperi sembra essere lobiettivo meglio raggiunto dalle istituzioni scolastiche, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. e) secondo lautore listruzione scolastica si pone come obiettivi principali la trasmissione dei saperi scolastici e la selezione sociale. Malgrado linsegnamento sembri essere la finalit principale delle scuole, possibile sostenere che non sia cos in quanto nella vita quotidiana utilizziamo anche altri sistemi cognitivi in aggiunta ai saperi scolastici; questi ultimi, inoltre, permangono in minima parte nella nostra memoria. La trasmissione dei saperi sembra essere lobiettivo meglio raggiunto dalle istituzioni scolastiche, se si escludono lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base.

o a

Xb

o c

o d

o e

La riformulazione b) quella corretta in quanto lunica che riporta il contenuto del testo in maniera conforme: sono indicati i tre obiettivi dellistruzione scolastica e si mette in dubbio leffettiva importanza della trasmissione dei saperi in quanto non si tratta degli unici sistemi cognitivi chiamati in causa nella quotidianit e, soprattutto, si tratta di saperi che vengono in buona parte dimenticati. I due soli aspetti positivi derivanti dalla trasmissione dei saperi sono lalfabetizzazione e lacquisizione di competenze matematiche di base, mentre per il resto pare che la socializzazione e la selezione sociale siano meglio realizzati. La riformulazione a) riporta correttamente gli obiettivi principali dellistruzione ma individua nellistruzione la finalit principale della scuola mentre lautore cerca di sminuirne il ruolo a favore di socializzazione e selezione sociale. La riformulazione c) riporta correttamente gli obiettivi principali dellistruzione ma nega luso di sistemi cognitivi differenti dal sapere scolastico. La riformulazione d) non riporta correttamente gli obiettivi principali dellistruzione e afferma lesatto contrario di ci che lautore sostiene: la trasmissione dei saperi raggiunta in maniera positiva solo per quanto concerne lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base. La riformulazione e), esattamente come la precedente, non riporta correttamente gli obiettivi principali dellistruzione e afferma lesatto contrario di ci che lautore sostiene: la trasmissione dei saperi raggiunta in maniera positiva solo per quanto concerne lalfabetizzazione e le competenze matematiche di base.

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Leggi il brano e fai gli esercizi proposti.

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Buono da pensare o buono da mangiare?6 Nel linguaggio della scienza gli uomini si definiscono onnivori: mangiano infatti cibi sia di origine vegetale sia animale. Come gli altri membri della famiglia, tipo ratti, maiali e scarafaggi, possiamo soddisfare le nostre esigenze nutritive ingerendo una notevolissima variet di sostanze. Possiamo mangiare e digerire di tutto, dalle secrezioni irrancidite delle ghiandole mammarie ai miceti alle rocce; ossia formaggio, funghi e sale, se preferite gli eufemismi. Al pari degli altri onnivori, per, non mangiamo precisamente di tutto e, in pratica, in rapporto alla totalit delle sostanze potenzialmente commestibili presenti sulla faccia della terra, la dieta della maggior parte dei gruppi umani appare piuttosto ristretta. Certe derrate le evitiamo perch biologicamente inadatte a esser mangiate dalla nostra specie. Per esempio, l'intestino umano non ce la fa a venirne a capo di consistenti quantit di cellulosa. Cos tutti i gruppi umani disdegnano i fili d'erba, le foglie degli alberi e il legno; ad eccezione del midollo e dei germogli come nel caso del cuore della palma e del bamb. Altre limitazioni, sempre di carattere biologico, spiegano perch facciamo il pieno di benzina nei serbatoi delle nostre auto e non nel nostro stomaco; oppure perch convogliamo gli escrementi nelle fogne invece di servirli a tavola; almeno si spera. Ma vi sono anche molte sostanze che gli uomini si guardano bene dal mangiare pur essendo perfettamente commestibili dal punto di vista biologico: lo dimostra il fatto che in certi luoghi certi gruppi mangiano, trovandolo addirittura prelibato, proprio quello che altri gruppi disdegnano e detestano. Eventuali differenze genetiche possono spiegare solo in piccola parte queste diversit. Anche nel caso del latte, le differenze genetiche non bastano di per s a spiegare perch alcuni gruppi lo bevano cos volentieri e altri non lo bevano affatto. Considerato che gli Ind esecrano il consumo della carne di manzo, che ebrei e musulmani aborriscono quella di maiale, che gli Americani hanno una certa difficolt a trattenere il vomito al solo pensiero di uno stufatine di cane, si pu nutrire il fondato sospetto che ci sia qualcosa, al di l della pura e semplice fisiologia della digestione, a influire sulla definizione di ci che buono da mangiare. Questo qualcosa sono le tradizioni gastronomiche di un popolo, la sua cultura alimentare. Chi nato e cresciuto negli Stati Uniti avr la tendenza ad acquisire certe abitudini alimentari americane. Imparer ad apprezzare la carne bovina e suina, ma molto meno quella di montone o di cavallo, e per niente quella di lombrichi e cavallette. Invece, la carne equinda esercita una certa attrattiva du Francesi e Belgi; molti popoli mediterranei apprezzano la carne di montone; lombrichi e cavallette sono ritenuti una raffinatezza da milioni di uomini. Davanti alle diverse tradizioni alimentari presenti nel loro immenso impero, i Romani fecero spallucce e continuarono a mangiare le loro prelibate salsine di pesce putrido. De gustibus non est disputandum, commentarono. In quanto antropologo non posso non attenermi al relativismo culturale in materia di gusti: le abitudini alimentari non debbono essere n ridicolizzate n criticate per il semplice fatto di essere diverse. Detto questo, per, rimangono ancora molte cose da dire e da valutare. Perch mai i modi di alimentarsi del genere umano sono cos diversi? L'antropologo sar in grado di spiegare perch determinate preferenze e altrettanto determinati ostracismi si manifestino in una cultura e non in un'altra? Ritengo di s. Anche se non in tutti i casi n nei minimi dettagli. Ma in genere esistono sempre della buone e sufficienti moticazioni di tipo pratico che spiegano perch la gente faccia quello che appunto fa; e non credo che il cibo costituisca uneccezione.

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Adattato da M. Harris, Buono da mangiare, Einaudi, 2006

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Esercizio 1. Rispondi alle domande, confrontando le affermazioni date con quanto esprime il testo: Vero 1. Gli esseri umani non possono ingerire sostanze minerali sedimentarie 2. Gli esseri umani, sebbene siano onnivori, si cibano di una quantit limitata di alimenti presenti in natura. 3. Lintestino umano non in grado di digerire la cellulosa. 4. Gli esseri umani, alle volte, mangiano sostanze non commestibili ma culturalmente accettate. 5. Il consumo del latte da parte di alcuni gruppi sociali dipende anche dalla loro predisposizione genetica. 6. La predisposizione genetica non lunico fattore che giustifica il disgusto verso determinati alimenti. 7. La cultura alimentare di un popolo influenza ci che commestibile. 8. I Romani preparavano salse di pesce ben conservato. 9. Le consuetudini alimentari, diverse a seconda dei gruppi sociali di cui si fa parte, non devono essere derise. 10. Le mot