VALUTAZIONE DEL RISCHIO...
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO/CANCEROGENO
Titolo IX, capo I del D. Lgs. 81 del 2008e successive modifiche (D. Lgs. 106 del 2009)
COME SI EFFETTA LA VALUTAZIONE ?
Nell’ambito della valutazione del rischio, di cui all’art. 28, il DATORE DI LAVORO deve
verificare la presenza di sostanze/preparati chimici pericolosiconsiderando tutte le sostanze presenti
anche quelle che possono generarsi non intenzionalmente (intermedi di reazione,
prodotti secondari)
D. Lgs. 81
COME FACCIAMO A CAPIRE QUANDO SOSTANZE E/O PREPARATI SONO PERICOLOSI?
Scheda di Sicurezza(SDS)
fondamentale per lavalutazione
Etichetta
conoscenza della chimica dei cicli produttivi
IDENTIFICAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO
�� Le confezioni dei prodotti industriali devono essere
accompagnate da una Scheda di Sicurezza Scheda di Sicurezza Scheda di Sicurezza Scheda di Sicurezza nella quale
sono contenute informazioni più approfondite rispetto
all’etichetta (cartacea od elettronica)
� Le Schede di Sicurezza sono composte da 16 voci
standardizzate, redatte nella lingua del paese dredatte nella lingua del paese dredatte nella lingua del paese dredatte nella lingua del paese d’’’’impiegoimpiegoimpiegoimpiego
COSA DEVE RIPORTARE LA SDS?COSA DEVE RIPORTARE LA SDS?COSA DEVE RIPORTARE LA SDS?COSA DEVE RIPORTARE LA SDS?
1. Identificazione preparato/produttore
2. Identificazione dei pericoli
3. Composizione/informazioni sui componenti
4. Misure primo soccorso
5. Misure antincendio
6. Misure per fuoriuscita accidentale
7. Manipolazione e stoccaggio
8. Controllo esposizione/protezione individuale
9. Proprietà fisiche/chimiche
10. Stabilità e reattività
11. Informazioni tossicologiche
12. Informazioni ecologiche
13. Considerazioni sullo smaltimento
14. Informazioni sul trasporto
15. Informazioni sulla regolamentazione
16. Altre informazioni
QUANDO DEVE ESSERE FORNITA LA SDS?
• La sostanza o il preparato è classificata/o pericolosa/o a norma delle direttive 67/548/CE e
1999/45/CE (fino al 2010 o 2015), o dal CLP [Regolamento (CE) n. 1272/2008] (dopo il
2010)
• La sostanza ha un limite di esposizionecomunitario
QUANDO LA SDS èAGGIORNATA AL CLP?
Deve essere presente l’etichettatura come prevista da CLP
� NUOVE FRASI DI RISCHIO H (HAZARD)
� NUOVI CONSIGLI DI PRUDENZA P (PRUDENCE)
� NUOVI PITTOGRAMMI
E IN TERMINI DI TEMPO?In funzione dell’entrata in vigore del regolamento CLP
Qualora venga evidenziata la presenza di sostanze e/o preparati pericolosi il DL deve valutare i rischi che ne possono derivare per la SALUTE e per la
SICUREZZA tenendo conto di:
• Delle proprietà pericolose delle sostanze o dei preparati
• Dei tipi di attività e delle modalità di lavoro• Della quantità delle sostanze e/o preparati• Del modo di esposizione• Della durata delle esposizioni• Delle misure di prevenzione e protezione adottate• Delle risultanze della sorveglianza sanitaria• Modalità di stoccaggio delle sostanze e/o preparati
Da un punto di vista pratico?Esistono 2 metodi per effettuare la valutazione del
rischio chimico
VALUTAZIONE CON MODELLI (ALGORITMI)
VALUTAZIONE CON INDAGINE AMBIENTALE (MISURAZIONI)
Spesso il primo è propedeutico al secondo, a volte il secondo è obbligatorio se il primo evidenzia un rischio
NON IRRILEVANTE
VALUTAZIONE CON MODELLI (ALGORITMI)
Sono software (Movarisch, Info Risk, Cheope, ecc) che permettono di arrivare ad un indice di rischio
per la salute (IRRILEVANTE o NON IRRILEVANTE ) per ogni sostanza e/o preparato
indagatoPossiamo usare la metodologia che preferiamo…
A patto che recepisca quanto richiesto dal D. Lgs. 81, molto meglio se proposta da ente
autorevole
VALUTAZIONE CON MODELLI (ALGORITMI)
Permettono di arrivare ad un indice di rischioper la salute (IRRILEVANTE o NON
IRRILEVANTE ) inserendo una serie di parametri ottenuti dalle
schede di sicurezza, da dati aziendali e dalla modalità di lavorazione ottemperando a
quanto richiesto dal D. Lgs. 81L’indice di rischio è determinato dall’indice di
rischio inalatorio e da quello cutaneo
1. Pericoli della sostanza/preparato (frasi di rischio – sds punto 2)
2. Proprietà chimico -fisiche (sds punto 9) 3. Quantità in uso (dati aziendali)4. Tipologia d'uso (osservazione utilizzo)5. Tipologia di controllo (osservazione
utilizzo)6. Tempo di esposizione (dati aziendali, in
accordo con RLS)
Ad esempioAd esempio …………………………..
PARAMETRI DEL MOVARISCHPARAMETRI DEL MOVARISCH
INDICE DI RISCHIOINDICE DI RISCHIO
È sufficiente che il rischio sia
classificato NON IRRILEVANTE
per una sola sostanza/preparato per classificare tutta la mansione
a rischio NON IRRILEVANTE
RISCHIO NON IRRILEVANTE
Il datore di lavoro deve applicare gli artt.
� 226 (misure di gestione dell’emergenza chimica, procedure, DPI, impianti)
� 227 (informazione e formazione in materia di rischio chimico)
� 229 e 230 (sorveglianza sanitaria)
• Comma 1) …..eliminazione del la sostanza e/del preparato pericoloso
• Comma 2) Salvo che possa dimostrare con altri mezzi il conseguimento di un adeguato livello di prevenzione e protezione (rischio irrilevante ndr), il datore di lavoro , periodicamente ed ogni qual volta sono modificate le condizione che possono influire sull’esposizione, provvede ad effettuare la MISURAZIONE degli agenti che possono presentare un rischio per la salute, …..omissis……con metodiche appropriate e con particolare riferimento ai valori limite di esposizione professionale e per periodi rappresentativi dell’esposizione in termini spazio temporali
Art. 225 del D. Lgs. 81
OBBLIGO DI MISURAZIONI QUANDO ?
• QUANDO LA VALUTAZIONE CONDOTTA MEDIANTE ALGORITMI (MOVARISCH, ECC. ECC.) DEFINISCE UN LIVELLO DI RISCHIO PER LA SALUTE NON IRRILEVANTE PER LA SOSTANZA CONSIDERATA
• QUANDO TECNICAMENTE POSSIBILE
• QUANDO SONO PRESENTI VALORI LIMITEPER GLI AGENTI CHIMICI PER I QUALI IL GIUDIZIO DI RISCHIO PER LA SALUTE SIA DEFINITO NON IRRILEVANTE
VALORI LIMITE
Sono quelli riportati in allegato XXXVIII al D. Lgs. 81
Ne esistono anche altri:Valori limite europei SCOEL
Valori limite americani ACGIHecc…
Ma cosa significano?Valore limite 8 ore (TLV -TWA)
Concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa di 8 ore per 40 ore settimanali, alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano
essere ripetutamente esposti per una vita lavorativa senza effetti negativi
Valore limite breve periodo (TLV -STEAL)
Concentrazione di TWA di 15 minuti che non deve essere superata durante la giornata lavorativa anche se il TWA sulle 8 ore non supera il valore di
TLV-TWA. Il tlv-steal è la concentrazione alla quale si ritiene che i lavoratoripossano essere esposti per brevi periodi di tempo senza che insorgano 1) irritazioni 2) danno cronico o irreversibile dei tessuti, 3) effetti tossici dose-
risposta 4) narcosi di grado sufficiente ad accrescere le probabilità di infortuni o di influire sulla capacità
di mettersi in salvo o di ridurre l’efficienza lavorativa
MISURAZIONI COME ?
Ci viene in aiuto la norma tecnica uni en 689 del 1997
La norma fornisce indicazioni per la valutazione della esposizione
inalatoria ad agenti chimici . Essa descrive una strategia per confrontare l’esposizione per inalazione degli addetti con i rispettivi valori limite e la strategia
di misurazione
689 – Strategia di misurazione
• Permette di identificare i gruppi omogenei di esposizione (non sempre
coincidono con le mansioni)• Permette di definire il numero di
campionamenti necessari per avere dati rappresentativi del gruppo omogeneo
• Permette di definire i tempi minimi di campionamento in funzione delle
metodiche utilizzate
Confronto con il valore limite
TRE POSSIBILI CONCLUSIONI
1) L’esposizione misurata supera il valore limite (vanno individuate le cause e le
conseguenti azioni tecnico organizzative per ridurre il rischio, successivamente si
provvede a una nuova valutazione per verificare la bontà degli interventi realizzati)
SUBITO!!!!Il superamento del valore limite non si
risolve con i DPI (maschere)
2) L’esposizione è significativamente inferiore al valore limite (non sono necessarie misurazioni periodiche a meno che non cambino le condizioni lavorative, non servono DPI,
il rischio chimico è adeguatamente gestito )
3) Se non ci troviamo nelle due situazioni precedenti, anche se al di sotto del limite, saranno necessarie misurazioni periodiche e il rischio non è adeguatamente gestito
[obbligo di misure di prevenzione (aspirazioni, potenziamento aspirazioni, ecc..), misure di prevenzione
[obbligo di DPI (maschere)]
Ma cosa vuol dire significativamente inferiore al v alore limite?
Confronto con il valore limite
Significativamente al di sotto del valore limite
Per un singolo campionamento o per la media aritmetica di più campionamenti eseguiti nello
stesso turno, per considerare il rischio adeguatamente gestito , la concentrazione determinata
dal campionamento deve essere INFERIORE AD 1/10 DEL VALORE LIMITE
SPECIFICO
Esempio: fattore di rischio n-Esano (valore limite 72 mg/m3)Valore misurazione: 25 mg/m3 < valore limite 76 mg/m3
Potremo erroneamente pensare che il rischio sia adeguatamente gestito, invece no! Obbligo di misure di
prevenzione e protezione! Obbligo di misurazioni periodiche (nei tempi stabiliti dalla norma 689)
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO
UN AGENTE CANCEROGENO?� Quando classificato come cancerogeno dal CLP (categoria 1 A e 1
B)� Una sostanza, un preparato o un processo di cui all’allegato XLII del
D. Lgs. 81.
LA VALUTAZIONE(non è la valutazione del rischio
chimico)
� Individuazione degli agenti cancerogeni (materie prime, prodotti, intermedi di reazione, prodotti indesiderati)
� Eliminazione o sostituzione dell’agente cancerogeno [altrimenti giustificazione dell’utilizzo (ricerca di mercato)],
altrimenti MISURAZIONI! (non sono applicabili gli algoritmi)
� Misurazioni personali a tutti gli esposti ogni 3 anni
LA VALUTAZIONE(non è la valutazione del rischio
chimico)
� Per un cancerogeno non esiste un valore limite al di sotto del quale si possa ritenere IRRILEVANTE il rischio per la salute
� Per tanto se vengo a contatto con un cancerogeno sono, per definizione, ESPOSTO!
Eventuali valori limite (esempio polveri di legno duro 5 mg/m3) indicano la concentrazione da non superare, ma
non definiscono l’esposizione …..che vi è già
IN CASO DI ESPOSIZIONE?
• Limitare al minimo necessario il numero di lavoratori esposti
• Misurazioni ogni 3 anni
• Misure di prevenzioni (ciclo chiuso, aspirazioni,….)• Misure di protezione (dispositivi di protezione e
procedure per il loro corretto utilizzo)
• Procedure in caso di emergenza e per le pulizie• Informazione, formazione e addestramento
• Sorveglianza sanitaria• Registro degli esposti
REGISTRO DEGLI ESPOSTI
IN CASO DI LAVORATORI ESPOSTI AD AGENTI CANCEROGENI E/OMUTAGENI IL DATORE DI LAVORO DEVE DOTARSI DI UN APPOSITO
REGISTRO ECURARNE LA TENUTA TRAMITE IL MEDICO COMPETENTE
A TALE REGISTRO OLTRE AL MEDICO COMPETENTE DEVONO POTER ACCEDERE ANCHE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI
PREVENZIONE E PROTEZIONE E IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
REGISTRO DEGLI ESPOSTI
• DATI GENERALI E DATI INDIVIDUALI (del lavoratore)• COMUNICAZIONE DI VARIAZIONI• RICHIESTA ALL’ISPESL DI COPIA DELLE ANNOTAZIONI
INDIVIDUALI E DELLE CARTELLE SANITARIE IN CASO DI ASSUNZIONE DI LAVORATORI EX ESPOSTI
• SPECIFICHE PER LA COMPILAZIONE DEGLI ALLEGATI (tra cui i valori di concentrazioni misurate per ogni esposto)
E’ UN MODELLO UFFICIALE, ALLEGATO AL DECRETO MINISTERIALE 155/2007 E SI COMPONE DI:
REGISTRO DEGLI ESPOSTI
IL REGISTRO VA INVIATO, A CURA DEL DATORE DI LAVORO, AGLI ENTI DI CONTROLLO ENTRO 30 GIORNI
DALLA SUA ISTITUZIONE
VA NUOVAMENTE INVIATO IN CASO DI: MODIFICA DEL CICLO PRODUTTIVO, CESSAZIONE DI UN RAPPORTO
DI LAVORO, CESSAZIONE DELL’ATTIVITA’, E COMUNQUE OGNI 3 ANNI
(obbligo di misurazioni triennali)
In caso di basse esposizioniREGISTRO SI, REGISTRO NO?
Le interpretazioni sono molte e spesso discordanti… .(anche tra gli enti deputati al controllo)
Personalmente?
Ritengo che qualora l’esposizione lavorativa sia paragonabile a un esposizione non lavorativa (va
argomentato) il registro degli esposti non sia da f are, ma?
Meglio confrontarci con gli Spisal territoriali
Bassa esposizione: concentrazioni misurate inferiori ai limiti di rilevabilità analitica, monitoraggio biologico in linea con un
esposizione non professionale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Carlo Dott. [email protected]