utilizzo di strategie HANDICAP cognitive e comportamentali alternative

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utilizzo di strategie utilizzo di strategie HANDICAP HANDICAP cognitive e comportamentali cognitive e comportamentali

alternativealternative

diversamente abile

emozionecognitivitàpsicomotricità socialità

MMUUSSIICCAA

perciò

specializzazioni della nostra stirpe

e diversamente abile

Intervento educativo: scelta delle strategie e delle risorse con cui potenziare o far emergerepropensioni, abilità, competenze

che si manifestano soltanto se la relazione migliora la qualità della vita

Linguaggio delle immagini

•La lettura del volto nudo, della gestualità e della postura moltiplica la comunicazione e comprensione interpersonale

LE SPECIALIZZAZIONI DELL’HOMO SAPIENSSiamo fatti di sogni (Shakespeare)

La nostra capacità di analisi ci fa compiere errori La nostra capacità di analisi ci fa compiere errori clamorosi in cui non incorrerebbe alcun animale: clamorosi in cui non incorrerebbe alcun animale: noi riempiamo la Natura di spiriti. noi riempiamo la Natura di spiriti. Konrad LorenzKonrad Lorenz

Linguaggi dell’idealitàNarratori di storie e inventori di mondi fittizi “I frutti che conosciamo meglio sono quelli della nostra stirpe, che sono evidenti. Uno di questi è il nostro favoloso linguaggio articolato, al servizio di una capacità unica di maneggiare simboli, o, in altre parole, di raccontare storie e creare mondi fittizi. Questa è la nostra superspecializzazione”.

J.L.Arsuaga I primi pensatori, Feltrinelli 2001, p 242

I linguaggi del suono•Musica•Parola

•Forme parallele di rapidissime analisi e sintesi di suoni (20 al sec.)

•La parola ha prevalenza concettuale (v. civiltà letterate)

•La musica ha prevalenza emotiva •(v. recezione non esperta)

Comunicazione trasparente•Le operazioni mentali dell’individuo non sono il frutto della elaborazione della sua mente, ma sono costruite da tutti i membri della comunità. I linguaggi sono sociali, ciascuno di noi è soltanto predisposto per comprenderli.•Noi leggiamo continuamente la mente degli altri umani, essa ci appare trasparente.

Foto: sguardo di un cane Foto: incisioni rupestri

•L’interazione sociale (verbale e non) crea la conoscenza collettiva ed individuale.

•La coscienza individuale, il ‘terzo occhio’ che guarda dentro se stessi, deriva dalla capacità di simbolizzazione, astrazione e verbalizzazione (J.L.Arsuaga p. 194)

Foto: gioco collettivo di bambini

Tramite il linguaggio verbale si impara:Tramite il linguaggio verbale si impara:•a scoprire il mondo, a scoprire il mondo, •a capire la propria posizione nel mondo e in a capire la propria posizione nel mondo e in mezzo agli altri, mezzo agli altri, •ad anticipare azioni e reazioni, ad anticipare azioni e reazioni, •insomma a insomma a guardare il mondo dal punto di guardare il mondo dal punto di vista dell’altrovista dell’altro..

Foto: gruppo di studenti che chiacchierano insieme

FORME COMUNICATIVE•Comunicazione percettiva qualità iconiche, sonore, tattili… comprensibili universalmente-->coscienza sensibile•Comunicazione concettuale: si comunicano simboli arbitrari che hanno senso soltanto all’interno della comunità che parla una determinata lingua. Nasce così la autocoscienza che attraverso il linguaggio consente la migrazione delle idee da una mente all’altra.

Foto: pittura rupestre paleolitica di animali

Foto: pittura rupstre con ideogrammi non decifrabili

L’uomo paleolitico condivise i medesimi simboli in tutto il mondo. Attraverso ad essi piccole bande disperse nel pianeta potevano incontrarsi, riconoscersi e collaborare.Quando le popolazioni divennero più numerosi i simboli e le storie narrate si moltiplicarono a tal punto che divennero incomprensibili. I gruppi si voltarono le spalle e divennero biologicamente e culturalmente chiusi. E i loro simboli divennero esclusivi (etnicità).“Come risultato finale della nostra storia Come risultato finale della nostra storia evolutiva convivono in noi due identità, evolutiva convivono in noi due identità, quella individuale e quella collettiva. quella individuale e quella collettiva. Mentre l’identità individuale ci spinge Mentre l’identità individuale ci spinge all’egoismo e all’assenza di solidarietà, la all’egoismo e all’assenza di solidarietà, la collettiva ci può portare all’abisso, perché collettiva ci può portare all’abisso, perché ci rende facilmente manipolabili. Solo nel ci rende facilmente manipolabili. Solo nel Novecento sono morte decine di milioni Novecento sono morte decine di milioni di persone in conflitto tra gruppi raccolti di persone in conflitto tra gruppi raccolti attorno a simboli contrapposti” attorno a simboli contrapposti”

J:L: Arsuaga p 240.J:L: Arsuaga p 240.

Foto: simboli etnici

DIMENSIONE Diversamente Abili

•Interazione comunicativa: per noi la mente dei diversamente abili non è trasparente, ma risulta opaca: manca la sintonia comunicativa (affettiva, emotiva, concettuale)•Compatibilità dei modelli comunicativi: cerchiamo di comunicare con le strategie logico-verbali che quotidianamente risolvono i nostri problemi: parliamo, dimostriamo, proponiamo modelli e simboli•Diagnosi: come comunica l’alunno D A, con che canali si esprime, che simboli condivide con la collettività?•Risorse: esiste una coscienza senza parole, una coscienza non-verbale? Come si può potenziarla quando la concettualità non è la strategia predominante della comunicazione e della conoscenza?•Le due coscienze: una società dell’individualismo e della omologazione: e il portatore di Handicap?

Relazione educativaRelazione educativa per condotte: •lettura dei bisogni e delle motivazioni•potenziamento delle propensioni e dei comportamenti finalizzati espressi dal discente•verifica e feedback intrinseco che deriva dal grado di soddisfazione per le mete conseguite•auspicio: dalle condotte spontanee alle condotte esperte

Relazione educativaRelazione educativa per obiettivi: •abilità strumentali, saperi, competenze •progetto predisposto dal docente, dall’equipe, dalle istituzioni (PEI)

•verifica delle prestazioni osservabili, feedback estrinseco (rinforzo)

•auspicio: le competenze diventino capacità in atto

MUSICOTERAPIA MUSICA

EDUCAZIONE MUSICALE

* Disciplina* Vissuto soggettivo* Pratiche sociali

*Animazione: priorità del sogg. sulla M*Educazione: riduzione asimmetria S/D*Istruzione: formazione professionale

terapia che si serve della musica per andare incontro a soggetti affetti da deficit e da handicap

LE RISORSE DELLA MUSICA NEL SOSTEGNO

Perché la musica?Perché la musica?1. Attraverso l’interazione non-verbale apre nuovi canali di comunicazione

sonora e corporea2. Tutti siamo ‘strumenti musicali’ (strutturazione ritmica a livello biologico e

percettivo)3. La musica è innata in ogni essere umano4. La musica è parte della cultura di ogni comunità5. Il suono ha un potere di penetrazione nella pelle e nella psiche più efficace

della sola parola6. Stabilisce una possibilità di relazione basata sulla capacità di gratificarsi7. Utilizza una sintassi della ripetizione che genera senso di sicurezza e

prevedibilità8. Facilita la percezione uditiva e la memoria entro strutture meno complesse

rispetto al linguaggio verbale9. Offre la possibilità di conseguire risultati appaganti e di partecipare ad

esperienze positive10. Consente la diagnosi il livello di reazione, sviluppo e le potenzialità del

soggetto

1. Attraverso l’interazione non-verbale apre nuovi canali di comunicazione sonora e corporea

2. Tutti siamo ‘strumenti musicali’ (strutturazione ritmica a livello biologico e percettivo)

3. La musica è innata in ogni essere umano4. La musica è parte della cultura di ogni comunità5. Il suono ha un potere di penetrazione nella pelle e nella psiche più efficace

della sola parola6. Stabilisce una possibilità di relazione basata sulla capacità di gratificarsi7. Utilizza una sintassi della ripetizione che genera senso di sicurezza e

prevedibilità8. Facilita la percezione uditiva e la memoria entro strutture meno complesse

rispetto al linguaggio verbale9. Offre la possibilità di conseguire risultati appaganti e di partecipare ad

esperienze positive10. Consente la diagnosi il livello di reazione, sviluppo e le potenzialità del

soggetto

L’attività musicale

1. gioco senso-motorio; movimenti e percezioni che innescano il piacere della reiterazione e il gioco di esercizio

2. gioco simbolico: investimento emotivo e simbolico del suono che diviene portatore di idee, affetti, miti, visioni

3. gioco di regole: piacere derivante dalla combinazione dei suoni, secondo una sintassi interna