UTILIZZO DEL CODICE IUV PER ENTI PLURI INTERMEDIATI · Utilizzo del codice IUV per enti...

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UTILIZZO DEL CODICE IUV PER ENTI PLURI-INTERMEDIATI Documento monografico Versione 1.1 - giugno 2016

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UTILIZZO DEL CODICE IUV PER ENTI

PLURI-INTERMEDIATI

Documento monografico

Versione 1.1 - giugno 2016

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Utilizzo del codice IUV per enti pluri-intermediati

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STATO DEL DOCUMENTO

revisione data note 1.0 15 aprile 2016 Documento Base 1.1 20 giugno 2016 Recepimento indicazioni degli stakeholders

Sintesi dei cambiamenti

lista dei principali cambiamenti rispetto la revisione precedente: Modificato § 2.3.4 per utilizzo codice di segregazione da parte di soggetti mono intermediati o non intermediati.

Redazione del documento Verifica del documento

Alberto Carletti Maria Pia Giovannini

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Utilizzo del codice IUV per enti pluri-intermediati

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Indice dei contenuti

STATO DEL DOCUMENTO ................................................................................................ 2

DEFINIZIONI E ACRONIMI ................................................................................................. 4

INTRODUZIONE ................................................................................................................. 6

1. IL CODICE IUV ........................................................................................................... 7

1.1 Regole di generazione del codice IUV ................................................................................................................. 7

2. SEGREGAZIONE DEL CODICE IUV ......................................................................... 7

2.1 Attribuzione del Codice Segregazione ................................................................................................................. 7 2.1.1 Erogatori di servizi centralizzati ..................................................................................................................... 8 2.1.2 Intermediari dell’Ente Creditore ..................................................................................................................... 8

2.2 Codice IUV nel caso del Modello 1 e 2 ................................................................................................................ 9

2.3 Numero avviso e codice IUV nel caso del Modello 3 .......................................................................................... 9 2.3.1 Valore 0 della componente <Aux Digit> ...................................................................................................... 10 2.3.2 Valore 1 della componente <Aux Digit> ...................................................................................................... 10 2.3.3 Valore 2 della componente <Aux Digit> ...................................................................................................... 10 2.3.4 Valore 3 della componente <Aux Digit> ...................................................................................................... 11

2.4 Indirizzamento dell’Archivio dei Pagamenti in attesa..................................................................................... 11

2.5 Modifiche applicative ......................................................................................................................................... 12

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DEFINIZIONI E ACRONIMI

Definizione / Acronimo Descrizione

AgID

Agenzia per l’Italia Digitale

Ente istituito ai sensi del decreto legge n. 83 del 22 giugno 2012 convertito con legge n. 134 del 7 agosto 2012 (già DigitPA).

Gestore del Nodo dei Pagamenti-SPC.

APA

Archivio dei Pagamenti in Attesa

L’Archivio dei Pagamenti in Attesa è rappresentato dall’insieme di uno più archivi fisici o logici, eventualmente ripartito secondo le necessità dell’Ente Creditore (cfr. § 7.4.1 delle SANP).

Codice IUV Sinonimo rafforzativo di IUV. È definito al paragrafo 7.1 delle Linee guida.

CAD Codice dell'amministrazione digitale: decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 aggiornato con le modifiche e integrazioni successivamente introdotte.

Intermediario tecnologico PA o PSP aderente a pagoPA che gestisce le attività di interconnessione al NodoSPC per conto di altri soggetti aderenti a pagoPA (PA o PSP), ai sensi del § 8.3.3 delle Linee guida.

IUV Acronimo di Identificativo Univoco Versamento.

Linee guida Il documento “Linee guida per l'effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi”.

Nodo dei Pagamenti-SPC Piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni e i Prestatori di Servizi di Pagamento di cui all’art. 81, comma 2-bis del CAD.

Partner tecnologico Soggetto che gestisce le attività di interconnessione al NodoSPC per conto di una PA, nel rispetto delle specifiche tecniche contenute nelle Linee guida.

pagoPA® Il sistema dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi.

PSP Prestatore di Servizi di Pagamento.

Ricevuta Telematica Oggetto informatico inviato dal PSP all’ente creditore attraverso il Nodo dei Pagamenti-SPC in risposta ad una Richiesta di Pagamento Telematico effettuata da un ente creditore.

Richiesta di Pagamento Telematico

Oggetto informatico inviato dall’ente creditore al PSP attraverso il Nodo dei Pagamenti-SPC al fine di richiedere l’esecuzione di un pagamento.

RPT Richiesta di Pagamento Telematico.

RT Ricevuta Telematica.

SACI Specifiche attuative dei codici identificativi di versamento, riversamento e rendicontazione, Allegato A alle Linee guida.

SANP Specifiche attuative del Nodo dei Pagamenti-SPC, Allegato B alle Linee guida.

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Definizione / Acronimo Descrizione

Servizi di Nodo Funzionalità rese disponibili dal Nodo dei Pagamenti-SPC ai soggetti appartenenti al Dominio.

Servizio L’insieme delle funzione e delle strutture tecniche, organizzative e di governo finalizzate all’interconnessione e all’interoperabilità tra gli enti creditori ed i PSP aderenti, ai sensi dell’articolo 81, comma 2-bis, del CAD.

SPC Sistema Pubblico di Connettività.

SPCoop Sistema Pubblico di Connettività e cooperazione.

Utilizzatore finale Cittadini, figure professionali o imprese, nonché pubbliche amministrazioni che effettuano pagamenti elettronici a favore di un ente creditore.

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INTRODUZIONE

La diffusione del sistema pagoPA® con l'adesione di molteplici soggetti che offrono servizi di interconnessione al Nodo dei Pagamenti-SPC, i cosiddetti intermediari e partner tecnologici, ha dato luogo alla possibilità che un Ente Creditore utilizzi soggetti diversi per consentire ai cittadini di effettuare pagamenti elettronici.

È questo il caso, ad esempio, dei comuni che si servono di Unioncamere per erogare i servizi SUAP e che parimenti utilizzano anche l'intermediazione della Regione di appartenenza per consentire i pagamenti elettronici previsti dalle Linee guida.

Altro caso cui fare riferimento è quello legato al nuovo servizio di emissione della Carta di Identità Elettronica, per il quale il Ministero degli Interni è intermediario tecnologico di tutti i comuni italiani.

Tutto ciò premesso, scopo della presente monografia è quello di analizzare e definire le regole attraverso le quali l'Ente Creditore deve generare il codice IUV nel caso in cui si trovi appunto nella situazione precedentemente indicata: cioè utilizzi più di un soggetto intermediario per consentire ai propri utenti di poter effettuare pagamenti in modalità elettronica.

Il documento è di riferimento per gli Enti Creditori ed i Prestatori di servizi di pagamento.

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1. IL CODICE IUV

Secondo quanto definito nel paragrafo 7.1 delle Linee guida per i pagamenti elettronici, « ..., ciascun Ente Creditore attribuisce ad ogni operazione di incasso un codice identificativo denominato “Identificativo Univoco di Versamento” (IUV) che non può essere associato nel tempo ad alcun altro incasso emesso dal medesimo Ente Creditore .....».

Il codice IUV assume una rilevanza fondamentale « ... al fine di consentire le attività di riconciliazione del pagamento da parte degli Enti Creditori e quelle di riversamento a cura dei Prestatori di servizi di pagamento... » rappresentando pertanto uno degli elementi essenziali sui quali si base il sistema pagoPA®.

Lo stesso paragrafo 7.1 delle Linee guida concede agli Enti Creditori la possibilità di « .... demandare ad un soggetto terzo, in tutto o in parte, la generazione dell’Identificativo Univoco di Versamento, curando che ne sia mantenuta l’univocità nel tempo».

La generazione di codice IUV univoco nel corso del tempo è quindi una precisa responsabilità dell'Ente Creditore: vedremo nei capitoli successivi le regole attraverso le quali è possibile demandare tale compito ad altri soggetti, rispettando altresì il requisito di univocità temporale.

1.1 Regole di generazione del codice IUV

Le specifiche attuative SACI e SANP, rispettivamente allegato A e B alle Linee guida, definiscono le regole di generazione del codice IUV. In particolare, le SANP disciplinano in modo diverso la generazione del codice IUV in funzione del modello di pagamento, dando cioè regole più cogenti nel caso in cui il pagamento possa essere eseguito presso le strutture dei PSP, in virtù della pre-esistenza di regole consolidate presso i PSP.

La presente monografia modifica quanto definito al capitolo 2 delle SACI e sostituisce la specifica di cui al paragrafo 7.4.1 delle SANP.

2. CONDIVISIONE DEL CODICE IUV

Nel caso in cui un Ente Creditore utilizzi più di un intermediario o di un partner tecnologico, è possibile che la generazione dello IUV avvenga autonomamente presso più soggetti, ovvero i “punti di generazione” del codice IUV sono tra loro diversi e non coordinati dall’Ente Creditore.

A tal fine è necessario segregare i domini di applicazione dello IUV, cioè attribuire ad ogni soggetto che lo genera un apposito identificativo denominato Codice Segregazione.

2.1 Attribuzione del Codice Segregazione

L'Agenzia per l'Italia Digitale attribuisce il Codice Segregazione in funzione del soggetto che svolge il ruolo di intermediario o partner tecnologico, secondo la seguente classificazione:

[a] Erogatori di servizi centralizzati: intermediari tecnologici riconosciuti da AgID che

erogano servizi in modalità accentrata a livello nazionale;

[b] Intermediari dell’Ente Creditore: qualsiasi intermediario o partner tecnologico che non

rientra nella classificazione precedente.

Uno schema delle modalità di attribuzione del Codice Segregazione è riportata in Figura 1.

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Figura 1 - Attribuzione del codice segregazione

2.1.1 Erogatori di servizi centralizzati

Sono quei soggetti, censiti a livello generale, che erogano servizi centralizzati per una comunità di Enti Creditori con riferimento a procedure specifiche: quali, ad esempio, il SUAP, l'emissione on-line della Carta di Identità Elettronica, l'emissione dei certificati anagrafici tramite ANPR, ecc.

L'attribuzione della qualifica erogatore di servizi centralizzati deve essere richiesta all'AgID che provvederà ad aggiornare l'elenco riportato in Tabella 1.

Tabella 1 - Elenco servizi centralizzati

codice segregazione

Soggetto che eroga il servizio Servizio

99 Ministero dell'Interno Emissione on-line CIE

98 Ministero dell'Interno Emissione certificati da ANPR

97 Unioncamere SUAP

In alcuni casi - come ad esempio quello legato all’emissione on-line della CIE o dei certificati anagrafici, compresa la componente legata al pagamento del servizio - l’utilizzo della procedura centralizzata sarà obbligatorio per tutti i comuni italiani.

2.1.2 Intermediari dell’Ente Creditore

AgID attribuirà uno o più codici segregazione (progressivamente a salire: da 00 a 49) ad ognuno degli intermediari/partner tecnologici secondo quanto richiesto dall'Ente Creditore.

Se un Ente Creditore genera in proprio il codice IUV e si avvale contemporaneamente di un intermediario o di un partner tecnologico, l'Ente Creditore dovrà essere censito alla stregua di intermediario dello stesso ente.

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2.2 Codice IUV nel caso del Modello 1 e 2

Nel caso in cui presso un Ente Creditore siano presenti “punti di generazione” del codice IUV tra loro diversi e non coordinati, il codice IUV, generato per essere usato nell'ambito dei pagamenti attivati presso l'ente (modelli 1 e 2), sarà composto secondo il seguente schema:

<codice segregazione (2n)><codice alfanumerico (max 33)> (A)

Lo schema si applica anche nel caso in cui il codice IUV sia codificato secondo lo standard ISO 11649; in tale ipotesi dovrà essere conforme al seguente schema:

RF <check digit (2n)><codice segregazione (2n)><codice alfanumerico (max 19)> (B)

Gli schemi sopra (A) e (B) indicati modificano quanto definito al capitolo 2 delle SACI versione 1.2.

2.3 Numero avviso e codice IUV nel caso del Modello 3

Nel caso dei pagamenti attivati presso il PSP, l'introduzione della possibilità di utilizzare più intermediari per lo stesso Ente Creditore, nonché nuovi requisiti raccolti presso gli enti che stanno attivando il sistema pagoPA, hanno reso necessario rivedere la struttura del Numero Avviso, che, secondo quanto indicato nel paragrafo 7.4.1 delle SANP, è attualmente così composto:

<aux digit (1n)><application code (2n)><IUV base (max 13n)><IUV check digit (2n)> (C)

Nello schema (C) il codice IUV è rappresentato dalla concatenazione delle componenti <IUV base> e <IUV check digit>, dove quest'ultima si calcola come resto della divisione per 93 del numero ottenuto concatenando le componenti <aux digit>, <application code> e <IUV base>.

La revisione, legata alla necessità di gestire l’emissione del codice IUV presso più “punti di generazione”, avviene attraverso l’assegnazione di valori diversi alla componente <aux digit> del Numero Avviso, cosi come indicato nello schema (D)1.

<aux digit (1n)>[<application code (2n)>|<Codice segregazione>]<IUV base (max 17n)>[<IUV check digit (2n)>] (D)

I valori assegnati alla componente <aux digit> determinano sia la presenza, sia la lunghezza delle altre componenti del codice IUV e del Numero Avviso, così come riepilogato in Tabella 2.

Tabella 2 - Composizione del codice avviso in funzione dei punti di generazione dello IUV

Punti generazione

IUV <aux digit> <application code>

<codice segregazione>

Lunghezza <IUV base>

<IUV check digit> Lunghezza codice IUV

1 0 si no 13 si 15

1 1 no no 17 no 17

≥1 2 no no 15 si 17

> 1 3 no si 13 si 17

1 Le componenti all'interno delle parentesi quadre possono non essere presenti, mentre il carattere “|” indica la presenza in alternativa delle componenti.

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Come si vede da un'analisi della Tabella 2, nei nuovi casi previsti (<aux digit> diverso da 0) la lunghezza del codice IUV diviene di 17 posizioni a scapito della componente <application code> che viene abolita e sostituita in alcuni casi dalla componente <codice segregazione> (cfr. § 2.1).

Lo schema (D) e la Tabella 2 sostituiscono la specifica di cui al paragrafo 7.4.1 delle SANP versione 1.7.

2.3.1 Valore 0 della componente <Aux Digit>

Si tratta dello schema per la composizione del numero avviso previsto dalla versione 1.7 delle SANP, utilizzabile solamente se il "punto di generazione del codice IUV" sia unico. Lo schema (NAV.0) evidenzia la composizione da utilizzare per il numero avviso:

0<application code (2n)><IUV base (max 13n)><IUV check digit (2n)> (NAV.0)

L'Ente creditore può prevedere più porzioni dell’Archivio dei Pagamenti in Attesa (APA), mentre la composizione del codice IUV è definita dallo schema (IUV.0) sotto evidenziato:

<IUV base (max 13n)><IUV check digit (2n)> (IUV.0)

dove la componente <IUV check digit> si calcola come resto della divisione per 93 del numero ottenuto concatenando le componenti <aux digit>, <application code> e <IUV base>.

2.3.2 Valore 1 della componente <Aux Digit>

Si tratta di uno schema previsto per tutelare particolari situazioni pre-esistenti alla emanazione delle Linee guida2; tale schema è utilizzabile solamente se il "punto di generazione del codice IUV" sia unico. Lo schema (NAV.1) evidenzia la composizione da utilizzare per il numero avviso:

1<IUV base (max 17n)> (NAV.1)

Il codice IUV è formato dalla componente <IUV base>, manca la componente <IUV check digit >.

L'Ente Creditore ha un archivio APA non partizionato oppure gestisce in proprio la segregazione tra le varie procedure aziendali.

La componente <application code> non è presente nel parametro codiceIdRPT delle primitive previste dal protocollo di colloquio con i PSP (cfr. § 9.3.2 delle SANP): il NodoSPC configura in questo caso un unico indirizzo al quale inviare le primitive previste dal protocollo di colloquio verso gli Enti Creditori.

2.3.3 Valore 2 della componente <Aux Digit>

Si tratta di uno schema previsto per gestire Enti Creditori di grandi dimensioni, che però utilizzano un archivio APA non partizionato oppure che gestiscono in proprio la segregazione tra le varie procedure aziendali.

Lo schema è utilizzabile se il "punto di generazione del codice IUV" è unico oppure se, nella generazione dello IUV, ha cura che i primi due caratteri a sinistra della componente <IUV base> siano

2 È il caso, ad esempio, dell'Ente Creditore Equitalia che identifica le proprie cartelle con un codice denominato RAV, che ha le stesse caratteristiche di lunghezza e formato del codice IUV, ma utilizza regole diverse di generazione.

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diversi dai tutti i valori presenti nella colonna “codice segregazione” di Tabella 1 relativa agli erogatori di servizi centralizzati.

Lo schema (NAV.2) evidenzia la composizione da utilizzare per il numero avviso:

2<IUV base (max 15n)><IUV check digit (2n)> (NAV.2)

La composizione del codice IUV è definita dallo schema (IUV.2) sotto evidenziato:

<IUV base (max 15n)><IUV check digit (2n)> (IUV.2)

dove la componente <IUV check digit> si calcola come resto della divisione per 93 del numero ottenuto concatenando le componenti <aux digit> e <IUV base>.

La componente <application code> non è presente nel parametro codiceIdRPT delle primitive previste dal protocollo di colloquio con i PSP (cfr. § 9.3.2 delle SANP): il NodoSPC configura in questo caso un unico indirizzo al quale inviare le primitive previste dal protocollo di colloquio verso gli Enti Creditori. In questo caso l’Ente Creditore è responsabile di indirizzare correttamente al suo interno l’accesso al proprio archivio APA.

2.3.4 Valore 3 della componente <Aux Digit>

Si tratta di uno schema previsto per gestire gli enti che hanno più di un intermediario, cioè enti per i quali il "punto di generazione del codice IUV" non è unico; lo schema (NAV.3) evidenzia la composizione da utilizzare per il numero avviso:

3<codice segregazione (2n)><IUV base (max 13n)><IUV check digit (2n)> (NAV.3)

La composizione del codice IUV è definita dallo schema (IUV.3) sotto evidenziato:

<codice segregazione (2n)><IUV base (max 13n)><IUV check digit (2n)> (IUV.3)

dove la componente <IUV check digit> si calcola come resto della divisione per 93 del numero ottenuto concatenando le componenti <aux digit>, <codice segregazione > e <IUV base>.

Il codice IUV deve essere fornito al NodoSPC nella concatenazione sopra indicata della lunghezza massima di 17 caratteri numerici.

La componente <application code> non è presente nel parametro codiceIdRPT delle primitive previste dal protocollo di colloquio con i PSP (cfr. § 9.3.2 delle SANP): il NodoSPC individua la destinazione delle primitive previste dal protocollo di colloquio verso gli Enti Creditori in funzione della componente <codice segregazione > del codice IUV.

A completamento di quanto sopra indicato, si sottolinea che anche gli Enti Creditori non intermediati o intermediati da un unico soggetto possono adottare - di concerto con il proprio intermediario, se presente - gli schemi di generazione dello IUV proposti in questo paragrafo, senza richiedere all’Agenzia l’assegnazione di uno più specifici codici segregazione.

2.4 Indirizzamento dell’Archivio dei Pagamenti in attesa

Secondo quanto definito nel paragrafo 7.4.1 delle SANP, l’Archivio dei Pagamenti in Attesa (APA) è rappresentato dall’insieme di uno più archivi fisici o logici, eventualmente ripartito secondo le necessità dell’Ente Creditore (ad esempio: diverse sedi anche presso diversi intermediari, applicazioni dedicate, ecc.).

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L’indirizzamento delle varie sezioni logiche e fisiche dell’archivio APA deve essere comunicata al gestore del Nodo dei Pagamenti-SPC in modo che le varie sezioni siano fisicamente connesse al soggetto che gestisce quella porzione di APA. Pertanto, il motore di gestione del NodoSPC attiverà i vari canali indicati dall’Ente Creditore in funzione del contenuto presente all’interno del Numero dell’Avviso di pagamento indicato dal PSP, e quindi in funzione della componente <aux digit>, così come indicato in Tabella 2 a pagina 9.

In Figura 2 è riportata una esemplificazione puramente indicativa dell’indirizzamento APA nel caso del pagamento attivato presso i PSP in funzione della componente <aux digit> del Numero Avviso.

Figura 2 – Indirizzamento dell’archivio APA nel modello 3

È responsabilità dell’Ente Creditore indicare nei vari casi il corretto indirizzamento dell’archivio APA.

2.5 Modifiche applicative

Al fine di gestire la diversa lunghezza del codice IUV, saranno opportunamente modificati gli schemi XSD associati al parametro codificaInfrastrutturaPSP delle primitive utilizzate dai PSP per attivare i pagamenti attraverso il modello 3 (cfr. § 17.6 delle SANP).

Tabella 3 - Valori del parametro codificaInfrastrutturaPSP e XSD da utilizzare

supporto in input Parametro codificaInfrastrutturaPSP Schema XSD da utilizzare

QR-Code o input da terminale3 QR-CODE IdRPT_QR_Code_<versione>.xsd

Barcode GS1-128 BARCODE-GS1-128 IdRPT_GS1_128_<versione>.xsd

Barcode 128 AIM USS-128 tipo C BARCODE-128-AIM IdRPT_128_AIM_<versione>.xsd

Si precisa che, in tutti e tre gli schemi XSD riportati in Tabella 3, il Numero Avviso è segmentato a seconda dei vari casi previsti al precedente § 2.3, nei quali sarà necessario associare l’elemento

3 Il terminale può essere un ATM, quello dell'operatore del PSP ovvero quello dell'utilizzatore finale che utilizza le funzioni di home banking messe disposizione dal PSP.

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<application code> al tag CodStazPA solo nel caso in cui la componente <aux digit> assuma il valore 0.

Sarà cura dei singoli PSP che consentono i pagamenti attraverso il modello 3 gestire nel modo corretto il codice IUV in funzione della componente <aux digit> del Numero Avviso.

La componente applicativa del Nodo dei Pagamenti-SPC che gestisce i pagamenti attivati presso i PSP si farà carico di trattare, in funzione della componente <aux digit> del Numero Avviso (secondo le diverse modalità previste nei vari casi di cui al precedente § 2.3), le richieste provenienti dai PSP, avendo cura di individuare correttamente la componente <codice segregazione> all’interno del codice IUV (primi 2 caratteri a sinistra).

FINE DOCUMENTO