UNIONE EUROPEA Stop al riso dal Mercosur
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MENSILE D’INFORMAZIONI AGRICOLE - INDUSTRIALI - COMMERCIALI
www.enterisi.it - @ E n te R i s i
Anno LXI - n. 3 Marzo 2 018
IL RISO NEL MERCOSUR
Argentina 806.000 530.000 10.000 430.000
Brasile 7.820.000 8.025.000 700.000 600.000
Paraguay 643.000 20.000 2.000 520.000
Uruguay 872.000 55.000 - 810.000
Venezuela 265.000 565.000 330.000 30.000
TOTALE MERCOSUR 10.406.000 9.195.000 1.042.000 2.390.000
Dati espressi in tonnellate di riso lavoratoFo n te : USDA - psdonline
Produzione Consumo Import ExportPaese
UNIONE EUROPEA Imminente la definizione di un accordo di libero scambio con i Paesi sudameri ca n i
Stop al riso dal MercosurE’ intollerabile un contingente di importazione a dazio zero di 45.000 tonnell ate
Dopo quasi vent’anni digestazione, sembra immi-nente la definizione di unaccordo di libero scambiotra l’Unione europea e iPaesi dell’area economicadenominata Mercosur cheraggruppa il Brasile, l’A r-gentina, il Paraguay, l’U ru-guay e il Venezuela.
Giusto per capire qualisiano gli interessi in giocoper quanto riguarda il set-tore del riso, si riporta unatabella con le produzioni, iconsumi e gli scambi com-merciali dei cinque Paesisudamericani in base alleinformazioni desunte dallabanca dati del Dipartimen-to dell’Agricoltura degliStati Uniti (USDA). Stiamoparlando di un’area eco-nomica in grado di pro-durre più di 10 milioni ditonnellate di riso lavoratoe di esportarne quasi 2,4milioni, questo è il motivoper cui nel negoziato conla Commissione europea il
Mercosur abbia avanzatodelle richieste sul riso.
Al momento, sembra visia un accordo che pre-vede un contingente diimportazione a dazio zerodi 45.000 tonnellate di ri-so. Non risultano ulterioridettagli su tale contingen-te, come le tipologie diriso e gli stadi di lavo-razione coinvolti, ma èchiaro che qualunque con-cessione aggiuntiva a
quelle già in vigore nonfarà altro che indebolire lacapacità di collocamentosul mercato del riso col-tivato nell’UE.
Se non si raggiungeràun accordo nel mese dimarzo, esiste la concretapossibilità che il negoziatosi congeli, così come giàaccaduto con il negoziato(TTIP) con gli USA, perchéin Sud America si staaprendo un periodo elet-
torale piuttosto intensoche culminerà con le ele-zioni brasiliane di ottobre.
In questa nuova batta-glia non siamo soli, perchéin un comunicato stampail segretario generale delCopa-Cogeca, Pekka Pe-s o n e n , h ae s p r e s s ocontrarietà ri-s p e t t o aquanto si stade l ineandonel negoziatocon il Merco-sur, facendoriferimento adiversi setto-ri tra cui quel-lo del riso.Inoltre, il ne-goziato risul-ta sgradito anche ad As-sociazioni di altri settoricome testimoniato da unrecente comunicato stam-pa pubblicato dall’As s o c i a-zione Generale dei Pro-duttori di Frumento della
Fr a n c i a .N e l f r a t-
tempo il pre-s i d e n t edell’Ente Na-zionale Risi, Paolo Carrà,ha scritto una lettera alMinistro Calenda chieden-
d o g l i « d iesporre chia-r amente aBruxelles lan e c e s s i t àche il riso siatrattato neinegoziati co-me un pro-dotto sensi-b i le, comegià più volteric onosci utodal Commis-s a r i o M a l-
mström, e che, pertanto,non venga previsto alcuncontingente di importazio-ne. Ciò al fine di non esa-sperare la grave crisi at-tuale, evitando che altreconcessioni tariffarie pos-
sano distruggere un set-tore da cui dipendono red-dito agricolo, posti di la-voro nell’industria, ma an-che la biodiversità e l’e q u i-librio idrogeologico diu n’ampia regione dellaPianura Padana».
Il Presidente Carrà haconcluso la lettera affer-mando che «qualora laCommissione europea do-vesse accordare un qual-siasi contingente di im-portazione a dazio zero diriso proveniente dal Mer-cosur, si sommerebbe alleconcessioni in vigore chenella scorsa campagna dicommercializzazione han-no esentato dal pagamen-to del dazio il 65% dell’i m-port di riso lavorato ed il75% dell’import di riso se-m i g r e g g i o ».
tAnche il segretario
generaledel Copa-Cogeca,Pekka Pesonen,
s’è detto contrariorispetto a quantosi sta delineando
nel negoziato
.
Grazie dai risicoltori a Renzo Franzo,un umanista prestato all’agricoltura
Paolo Carrà
Basta leggere il libro "Renzo Franzo un uma-nista prestato all'agricoltura" e la prefazione altesto scritta dal presidente Oscar Luigi Scalfaro,per capire cosa Renzo Franzo abbia rappre-sentato per il mondo agricolo italiano. Madifficilmente un libro può far comprendere afondo il lato più umano di una persona.
Renzo Franzo, superata la boa dei 100 anni, hacontinuato ad essere un uomo curioso, in-teressato alle vicende politiche che gravitanoattorno alla risicoltura europea e italiana. Allalettura periodica de "Il Risicoltore", il mensile
dell'Ente Nazionale Risi, seguiva una letterarigorosamente scritta a mano a me indirizzata.L'ultima è del 30 gennaio di quest'anno dove,con lucidità estrema e competenza, commen-tava il Forum del Riso Europeo del 23 gennaioscorso organizzato a Bruxelles da Ente Risi.
Ricorderò con affetto e stima questo uma-nista prestato all'agricoltura, che, in qualità dipresidente, dal 1979 al 1989 ha guidato e difesol'operato dell'Ente Nazionale Risi e ha sempreagito per il bene della risicoltura e lo ringrazioper le belle e affettuose parole di incorag-giamento che in questi anni mi ha volutor i vo l g e r e .
L’onorevole Renzo Franzo, al centro, insieme al presidente dell’Ente Nazionale Risi,Paolo Carrà (a sinistra) e all’accademico dei Georgofili Antonio Finassi (a destra)
Il presidente dell’Ente Nazionale Risi,Paolo Carrà ha denunciato l’immobilismodella Commissione europea di fronte alleprove che le importazioni a dazio zero daiPaesi Meno Avanzati alimentano trafficipoco chiari e non aiutano i contadini deiPaesi meno avanzati. «Mentre noi la-voriamo a testa bassa affinché, nell’a m-bito della richiesta di attivazione dellaclausola di salvaguardia alle importazioni adazio zero dalla Cambogia, vengano su-perate le osservazioni, talvolta pretestuo-se, avanzate dai servizi della Commis-sione europea, gli stessi cambogiani am-mettono di avere un problema di ac-caparramento delle terre a danno degliagricoltori - confermando quanto emersonel report pubblicato dalla società De-velopment Solutions per conto della Com-
missione europea - e dicontrabbando di riso viet-namita che viene spac-ciato come cambogia-no», ha puntualizzato Car-rà.
L’affermazione del pre-sidente Carrà si riferisce aquanto emerso sul sitostatunitense www.voa-news.com che ha fornitoinformazioni circa il con-tenuto di un rapportopubblicato recentementedalla Federazione del risodella Cambogia (Cambodia Rice Fede-ration).
Nel rapporto sono state sollevate preoc-cupazioni sull’utilizzo di marchi falsi, sulla
manipolazione dei prezzi, sui conflitti diinteresse nel consiglio della stessa Fe-derazione, sulla mancanza di dati credibili,su favoritismi e sull'impatto del fenomeno
dell’accaparramento della terra a dannodegli agricoltori. È stata sollevata anche laquestione relativa al contrabbando del risovietnamita che, fino a poco tempo fa, eraconsiderato un argomento tabù. Gli autoridel rapporto sottolineano che il contrab-bando di riso lavorato dal Vietnam, de-stinato poi alla riesportazione verso i Paesiterzi, vanifica gli sforzi per conformarsi allenorme di origine con il rischio da partedella Cambogia di perdere l'intero mer-cato di esportazione.
Secondo Carrà, «alla luce di questeinformazioni la Commissione europea do-vrebbe (e a termini di regolamento po-trebbe farlo) intervenire immediatamenteper ripristinare i normali dazi alle im-
PMA L’Ente Nazionale Risi si appresta a informare l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) perché indaghi sul riso proveniente da quell’area e verifichi se siano state violate le regole d’or igine
Cambogia, Carrà denuncia il silenzio di Bruxelles
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2 MARZO 2 018
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SAIRISI 2018 Gli incontri il 21 e 22 febbraio scorsi presso il Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Ag og na
Tre anni di grande impegno verso la sostenibilitàIl progetto è sostenuto dalla SAI platform, piattaforma che raccoglie i rappresentanti di tutta la filiera. Adesioni in crescitaFabio Mazza*Francesca Follis**
Riapre per il terzo annoconsecutivo il progettoSAIRISI per la promozionedella sostenibilità agricolanella produzione del riso. Il21 e 22 febbraio 2018, in-fatti, più di 200 risicoltoriiscritti al progetto si sonoritrovati presso il CentroRicerche sul Riso di Ca-stello d’Agogna dove, nel2016, il progetto è nato, si èsviluppato e nel corso deglianni ha raccolto un numerodi risicoltori sempre cre-scente.
Il sostegno della SAIplatform
Il progetto è sostenutodalla SAI platform (Sustai-nable Agriculture Initiati-ve), piattaforma globaledella filiera agroalimentare,u n’organizzazione senza fi-ni di lucro,che raccoglier a p p r e s e n-tanti di tuttala filiera, dagliagricoltori al-la grande di-s t r ibuz i oneorganizzat a.Scopo dellaSAI platformè quello dip r om u ove r epratiche agri-cole sosteni-bili attraverso lo sviluppo diprogetti a livello nazionale,in modo da validare e dif-fondere tali pratiche sul ter-ritorio.
Questo progetto vede ilcoinvolgimento di alcunimembri di SAI platformEbrofood - Mundiriso, Mi-gros, Kellogg’s, Euricom,S.P. S.p.A, Parboriz (gli as-sociati sono in tutto un’o t-tantina e rappresentanol’intera filiera agricola, dallecooperative alla grande di-stribuzione globale) e
dell’Ente Nazionale Risi, iquali, lavorando in concer-to, hanno deciso di puntaresu una risicoltura soste-nibile dal punto di vista
economico eagronomico,r i s p e t t o s ade ll’ambi en-te e della bio-diversità, mi-rata a unap r o d uz i o n eagr ico la d iqualità, perva l o r i z z a r el’intera filierae soprattuttoper differen-z iar la dal le
metodologie di produzionenon sostenibili.
Gli obiettivi 2018Il progetto SAIRISI na-
sce, quindi, con obiettiviben definiti, che si espli-cano attraverso corsi di for-mazione che prevedono ilcoinvolgimento di espertidel settore e dei veri epropri attori, al fine di fa-vorire il trasferimento dicompetenze riguardo allepiù recenti tecniche di ri-sicoltura sostenibile.
Nello specifico, gli obiet-tivi principali di SAIRISI2018 sono la riduzione deicosti e dei rischi associatialla produzione, l’in cr e-mento della produttivitàagraria, il miglioramentodei mezzi di produzione, unprogressivo aumento dellacompetitività della filiera ela riduzione dell’im pa tt odella risicoltura sull’a m-biente.
Le giornate di formazioneQuest’anno il progetto si
è articolato in due master-class, ovvero giornate diformazione “in classe” r i-volte ai risicoltori aderenti aSAIRISI. La prima master-lass, prevista per la mat-tinata del 21 febbraio, haaffrontato i temi della so-stenib i l i t à economicadell’azienda risicola, delcontenimento dei costi edell’ottimizzazione dell’u t i-lizzo dell’acqua in risaia. Ilgiorno successivo invece,gli argomenti presentatihanno toccato tematichequali l’efficienza delle tec-niche di concimazione pun-tuale, i metodi di conte-nimento delle emissioni di
GHG (gas a effetto serra) el’agricoltura conservativa.
I relatori che si sono al-ternati in queste due gior-nate di formazione pressoil Centro Ricerche sul Risodi Castello d’Agogna co-stituiscono un gruppo va-riegato ed eterogeneo, for-mato da docenti e ricer-catori dell’Università deglistudi di Milano e dell’U n i-versità degli studi di Torino,
a cui si aggiungono i ri-cercatori dell’Ente Nazio-nale Risi.
Servizio di assistenzatecnica dedicato
Inoltre, pergli agricoltoriaderent i a lprogetto, du-rante l’annosarà in funzio-ne un servi-zio di assi-stenza tecni-ca dedicato,bollettini in-formativi re-datti allo sco-po di tenerealta l’att en-z ione sul lebuone pratiche agricole, leprincipali criticità da con-trollare durante la stagioneagraria e indicazioni rela-tive alle tecniche colturalida seguire.
Al termine del progettogli agricoltori iscritti avran-
no la possibilità di com-pilare il questionario di Va-lutazione di Agricoltura So-stenibile (FSA), grazie alquale potranno valutare lasostenibilità delle praticheagricole messe in atto nellapropria azienda e ricevereindicazioni per migliorare lapropria impronta sull’a m-biente.
Nella campagna 2018inoltre, saran-no organizza-te delle visitein campo ascopo divul-gativo, al finedi permettereai risicoltori di“toccare conm a n o” gli ar-gomenti trat-tati durante lem a st e r c la s se capire le lo-ro applicazio-ni in termini
pratici, oltre che teorici.Per maggiori informazio-
ni sul progetto:www.enterisi.it SAIRISIPer diventare partner:n b e tt s @ s a i p l a t fo r m . o r g
*Ente Nazionale Risi**SAI Platform
tSi vuole promuovere
pratiche agricolesostenibili attraversolo sviluppo di progetti
a livello nazionale,in modo da validare
e diffondere tali pratichesul territorio
tPer il 2018 si punta,
tra l’altro, alla riduzionedei costi e dei rischi
associati allaproduzione,
all’incremento dellaproduttività agrariae al miglioramento
dei mezzi di produzione
Un paio di immagini degli affol-lati incontri del progetto SAIRISIsvoltisi il 21 e 22 febbraio scorsipresso il Centro Ricerche sul Risodi Castello d’Ago g n a
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IL CONVEGNO Al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna presentati i risultati del primo anno del progetto
Babyrice, i punti di forza e le criticitàGrande attenzione ai contenuti di arsenico, cadmio e micotossine nel riso e ai nuovi limiti imposti dall’UeGruppo di lavoro BabyRice
Lo scorso 7 febbraio,presso il Centro Ricerchesul Riso di Castello d’Ag o -gna, sono stati illustrati irisultati ottenuti nel primoanno del progetto “Riso ba-by food: un mercato da ri-conquist are”, finanziato daRegione Lombardia attra-verso il FEASR, nell’ambitodell’Operazione 16.2.01“Progetti pilota e sviluppodi innovazione”.
Negli ultimi anni le azien-de italiane produttrici di risobaby food, in seguito all’im-posizione da parte della Co-munità Europea di limitisempre più restrittivi riguar-do ai contenuti di arsenico(As) e cadmio (Cd) nel risobianco, hanno perso impor-tanti quote di mercato a fa-vore della Spagna, dove lepeculiari caratteristiche pe-do-climatiche consentonodi produrre un riso con livellidi contaminanti inferiori ailimiti imposti dalla legge.
Gli obiettiviIl progetto si propone di
riconquistare questo seg-mento di mercato, che ave-va raggiunto volumi di ven-dita importanti, attraverso laricerca delle migliori scelteagronomiche e tecnichecolturali che consentano diridurre i contenuti di arse-
nico, cadmio e micotossinenel riso. Le micotossine, inparticolare, nonostante ilbasso rischiodi contamina-z ione nel lecondizioni dicoltivazione es t o c c a g g i oitaliane, sonostate prese inesame po i-ché conside-rate contami-nanti emer-genti.
Nel proget-to l’Ente Na-zionale Risi ha collaboratocon l’Università degli Studidi Torino e l’Università Cat-tolica del Sacro Cuore di
Piacenza e con tre aziendeproduttrici di riso baby-fooddella Lomellina: l’A z ie n d a
Agricola Da-ghetta, capo-fila del pro-getto, la So-cietà AgricolaBraggio e Car-nevale Miac-ca e l’AziendaAgricola Ga-malerio.
I n o g n iazienda sonostate allestiteprove compa-rative di cam-
po per la valutazione dell’ef-fetto delle proprietà del suo-lo, di differenti gestionidell’acqua, fertilizzanti e ge-
notipi, nel controllare l’ac-cumulo di arsenico e cad-mio in granella. È stato poiindagato l’effetto di densitàdi semina e data di raccoltaper quanto riguarda i con-tenuti di micotossine.
L’apertura del convegno èavvenuta con i saluti isti-tuzionali di Roberto Magna-ghi, direttore generaledell’Ente Nazionale Risi, edi Marianna Garlanda dellaDirezione generale Agricol-tura di Regione Lombardia,mentre Elisabetta Barberis,prorettrice dell’Università diTorino, ha moderato l’eve n -to.
I risultatiMarco Romani, dell’Ente
Nazionale Risi, coordinato-re scientifico del progetto,ha aperto la sessione di la-voro illustrando i limiti le-gislativi cui è sottoposto ilriso baby food. È poi pas-sato a mostrare i risultatiottenuti in ambiente con-trollato e in prove parcellaridi pieno campo riguardo allemigliori tecniche agronomi-che in grado di ridurre i con-tenuti di contaminanti nellagranella. Tra queste si an-noverano l’asciutta di metàlevata e l’utilizzo del solfatoammonico per ridurre l’ar-
senico, l’utilizzo della calceper contenere il cadmio e,infine, la scelta varietale, ingrado di influenzare in mo-do differente l’accumulo dientrambi i contaminanti.
Successivamente, MariaChiara Fontanella, ricerca-trice dell’Università Catto-lica del Sacro Cuore di Pia-cenza, ha illustrato le me-todologie analitiche utilizza-te per la de-t er m in az i on edi arsenico to-tale e inorga-nico e del cad-mio, riportan-do i risultatipreliminari ri-guardo ai li-velli di conta-minanti pre-senti nel risoraccolto dalletre aziendenella campa-g n a 2 01 6 .Grazie a que-ste informazioni è statopossibile ottenere una pa-noramica di ciascuna realtàaziendale al fine di valutarecome le tecniche imple-mentate nel progetto fos-sero in grado di modificarela situazione iniziale.
Umberto Rolla, dell’EnteNazionale Risi, ha invece il-lustrato i risultati ottenutidalle prove di campo alle-stite presso le aziende par-tner del progetto. I risultatihanno mostrato che sia leproprietà fisico-chimiche esia soprattutto le caratteri-stiche idrauliche dei suoligiocano un ruolo fondamen-tale nella scelta degli ap-pezzamenti da destinare al-la produzione di baby-food.
Le asciutte di metà levatahanno dato buoni risultatinei terreni sciolti, caratte-rizzati da rapida velocità didrenaggio, al contrario nei
terreni caratterizzati da pro-prietà idrologiche menodrenanti, gli effetti sul con-tenimento dell’arsenico so-no stati meno marcati. Perquanto riguarda i fertilizzan-ti, si conferma l’effica ciadella calce per contenere ilcadmio, mentre i risultatinon omogenei ottenuti conil solfato ammonico, nonpermettono, al momento,di confermare la sua effi-cacia nel contenere l’arse-nico. È emerso, infine, chia-
ramente co-me la sceltavarietale pos-sa dimostrar-s i dete rmi-nante per ilc o n t en i m e n-to dell’arseni-co o del cad-mio.
Maria Mar-tin, ricercatri-ce del Dipar-t i m e n t o d iScienze Agra-rie dell’U ni-versità degli
studi di Torino, ha presen-tato i dati di caratterizza-zione fisico-chimica dei suo-li interessati dal progetto.Ciò ha permesso di indi-viduare, all’interno di ogniazienda, suoli ad alto e bas-so contenuto di arsenico to-tale. Correlando tali dati conil contenuto di arsenico ri-scontrato nella granella ot-tenuta dai vari appezzamen-ti con suoli differenti, èemerso come l’effetto delcontenuto di arsenico nelsuolo risulta marcato sola-mente a parità di condizioni,come gestione dell’acqua ecaratteristiche idrologiche echimico-fisiche dei suoli.
I r i s u l t a t i o t t e n u t idall’analisi della soluzionecircolante, prelevata in trediverse fasi del ciclo col-turale (fine accestimento,levata e fioritura), hannomostrato, inoltre, che inten-
Nel 2017 è stata bandita la 107ª edizionedel Concorso nazionale per i produttori disementi di riso.
Hanno partecipato 160 moltiplicatori, 11dei quali hanno ricevuto uno dei primipremi messi in palio (pannocchie, meda-glie d’oro, coppe d’argento e premio Ron-carolo), mentre ad altri 35 sono stati con-segnati attestati di eccellenza e qualità.
Ecco i nomi degli 11 premiati: An FedAgri Srl – Novara (NO); Azienda Agricola
Falchi S.S. - Oristano (OR); Azienda Agri-cola Negri F.lli S.S. – Borgo San Siro (PV);Barbero Giuseppe – Villata (VC); CostaBarbè Aldo – Mede (PV); Depaoli Giam-piero – Bellinzago Novarese (NO), EffeciSocietà Agricola S.S. – Casa lbe ltra me(NO); Ferrari Trecate Luigi e Matteo Soc.Agr. – Vigevano (PV); Meli Gian Piero –Oristano (OR); Meli Massimiliano – Ca -bras (OR); Società Agricola Fregonara Fra-telli SAS – Garbagna Novarese (NO).
PREMIAZIONE CONCORSO SEMENTI
tUn progetto tra Ente
Nazionale Risi,Università degli Studidi Torino, UniversitàCattolica del SacroCuore di Piacenza
e tre aziende produttricidella Lomellina
tAllestite prove
comparative di campoper la valutazionedell’effetto delle
proprietà del suolo,di differenti gestioni
dell’acqua, fertilizzanti egenotipi, nel controllarel’accumulo di arsenicoe cadmio in granella
L’affollato convegno svoltosial Centro Ricerche sul Riso
TECNIC A MARZO 2018 5
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Dopo tre anni di crescita progres-siva, nel 2017 si è verificata un’in-versione di tendenza per quanto con-cerne la superficie destinata alla pro-duzione di seme che è risultata incalo di quasi il 5% rispetto al 2016,attestandosi a 10.238 ettari.
Gli ettari controllati da CREA-SCSsono stati 11.516 (erano 11.769 nel2016), di cui 10.238 sono stati ap-provati e 1.278 scartati (11% deltot ale).
Come di consueto, le principalicause dello scarto delle colture sonostate la presenza di riso crodo (nel79% dei casi a fronte del 70% del2016) e di malattie (nel 14% dei casi afronte del 20% del 2016).
Il 49% delle colture da seme eranoubicate in Piemonte (53% nel 2016),il 29% in Lombardia (25% nel 2016),il 10% in Sardegna (8,5% nel 2016) e
il restante 12% in Emilia-Romagna,Veneto, Toscana e Calabria (11,5%nel 2016).
A livello di panorama varietale, so-no state coltivate 130 varietà diverseche sono state raggruppate sia inrelazione alle dimensioni dell’ett a-rato sia in relazione alla destinazionesul mercato. Le varietà più coltivatesono risultate il Sole CL (950 ha), ilVolano (782 ha) e il Selenio (630 ha).
L’analisi a livello di destinazione sulmercato evidenzia che le varietà“lunghe A” destinate al mercato in-terno coprono il 33% della superficietotale (35% nel 2016) e risultano incalo di circa 360 ettari rispetto al 2016(-10%). Seguono le varietà “t o n d e”che hanno coperto il 26% della su-perficie totale, in linea con la per-centuale del 2016, e che fanno se-gnare un calo di 140 ettari rispetto al
2016 (-5%).Grazie a un aumento di 163 ettari
(+9%) le varietà “lunghe B”, che co-prono il 19% della superficie totale(17% nel 2016), hanno distanziato levarietà “lunghe A” da parboiled checoprono il 16% della superficie totale(17% nel 2016) e che hanno perso200 ettari di superficie (-11%).
Le varietà “m e d i e”, che coprono il5% della superficie totale, hannofatto segnare un incremento di 14ettari rispetto al 2016 (+3%).
Infine, un cenno alle nuove varietà:quelle in prova nel corso del 2017, aifini dell’iscrizione al Registro nazio-nale, sono state 29, di cui 19 eranoall’inizio dell’iter previsto, mentre 10sono state sottoposte al 2° e 3° annodi prova e tutte e 10 le varietà hannoottenuto un esito finale positivo degliesami e delle analisi effettuate.
Nel 2017 in calo la superficie destinataalla produzione di seme certificato
sità e durata delle condi-zioni riducenti sembranorappresentare un fattorechiave nel regolare le di-sponibilità di As e Cd, inmodo particolare a partiredalla fase di metà levata.
Paola Giorni e TerenzioBertuzzi, dell’Universit àCattolica del Sacro Cuore DiPiacenza, infine, hanno de-terminato la presenza difunghi micotossigeni e lerelative micotossine sia sulriso prelevato in campo nelperiodo compreso tra la fio-ritura e la raccolta, sia sulrisone stoccato in silos re-
frigerati.
La presenzadi micotossine
I principali funghi mico-tossigeni isolati in camposono stati: Aspergillus fla-vus, As p e r g i l l u s sezione Ni-gri, Aspergillus versicolor eFusarium graminearum, ingrado di produrre rispetti-vamente Aflatossine, Ocra-tossine, Sterigmatocistina(STC) e Deossinivalenolo(DON). La sterigmatocisti-na, a differenza delle altremicotossine oggetto d’i n-dagine, non è, al momento,
normata dalla legge, maconsiderato che la sua tos-sicità è paragonabile a quel-la delle aflatossine, si pre-vede l’introduzione di un li-mite anche per questa mi-cotossina.
Per quanto riguarda icampioni prelevati dai silos,non sono mai stati isolaticeppi di A. flavus e A. se-zione Nigri, mentre A. ver-sicolor e F. graminearum so-no stati rilevati durante l’in-tero periodo di stoccaggio,sebbene a concentrazioninotevolmente inferiore ri-spetto a quelle del campo.
Si è poi passati a veri-ficare se i funghi rilevatiavessero effettivamenteprodotto le relative mico-tossine.
Sui campioni di risoneraccolti non è mai stata ri-scontrata la presenza diOcratossina A, mentre ilDeossinivalenolo è stato ri-scontrato raramente e intracce. Per quanto riguardal’aflatossina B1 è stata ri-scontrata nel 53% dei cam-pioni di risone, ma a valorinettamente inferiori ai limitidi legge, mentre la Sterig-matocistina è stata rilevata
nel 97,2% dei campioni dirisone analizzati. Durantel’intero periodo di stoccag-gio non si sono verificatiincrementi di micotossine.
Il convegno è terminatocon le riflessioni dei titolaridelle tre aziende agricolepartner del progetto, chehanno sottolineato l’impor-tanza dello sviluppo di unprogetto pilota. È stato in-fatti il primo passo per per-mettere di trasferire e va-lidare le conoscenze otte-nute dal mondo della ricer-ca al pieno campo, dove ilmaggior numero di variabili
presenti rispetto alle con-dizioni controllate, richiedesovente di calibrare e ride-finire alcune tecniche col-turali sulla base delle spe-cifiche realtà aziendali.
Il progetto continuerànell’annata 2018, permet-tendo così di conferire ro-bustezza e maggiore affi-dabilità ai risultati ottenuti inquesto primo anno. Saràquindi un’occasione per ca-librare più accuratamente,in funzione delle specificherealtà aziendali, quegliaspetti che non hanno pro-dotto i risultati attesi.
10 Superfici certificate ed evoluzione varietale
2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 2014/15 2015/16 2016/17 2017/18Tondo 3.999,17 2.454,61 2.739,24 2.419,78 2.285,27 2347,9 2.845,22 2.704,70Lungo A interno 2.833,73 3.537,90 3.370,36 2.238,57 2.879,16 3560,24 3.785,86 3.424,38Medio 653,53 648,25 300,09 252,06 272,42 361,94 509,59 524,05Lungo A parboiled 3.266,63 3.429,51 2.646,28 1.680,85 2.005,69 2235,43 1.810,99 1.610,34Lungo B 2.488,53 3.605,41 3.288,35 2.989,77 2.309,13 1657,86 1.811,64 1.974,24
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16.000,00
Supe
rfic
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Annata Agraria
Superfici certificate ed evoluzione varietale
TECNIC A6 MARZO 2 018
INFESTANTI Individuata negli ultimi anni in due aree risicole delle province di Pavia e Ve rc e l l i
Cyperus esculentus re s i s t e n t ealle solfoniluree nelle risaie italianeGruppo Italiano di lavoro sullaResistenza agli Erbicidi (GIRE,w w w. re s i s te n z a e r b i c i d i . i t )
Il particolare ambientedi coltivazione del riso, ca-ratterizzato da periodi più omeno lunghi di sommer-sione, e l’assenza di ro-tazione colturale favorisco-no la comparsa di una florainfestante specifica e mol-to competitiva. Per il con-trollo delle infestanti in ri-saia, i risicoltori italianipossono applicare in po-st-emergenza un numerorelativamente elevato diprincipi attivi, riconducibili,però, a un modesto nu-mero d i meccan ismid’azione, dei quali il grup-po più rappresentativo èque l lo deg l i in ib i to r ide ll ’acetolattato sintetasi(ALS). Il loro uso ripetutonel tempo ha già portatoalla comparsa di popola-zioni di E ch i n o ch l o a spp.(giavoni), Cyperus diffor-mis (zigolo delle risaie),Schoenoplectus mucrona-tu s (lisca mucronata), A l i-sma plantago–aq ua t ic a(cucchiaio) e Oryza sativa(riso crodo) ALS-resisten-ti.
Nel corso degli ultimianni, in due aree risicole
delle province di Pavia eVercelli, sono state osser-vate alcune piante di Cy p e-rus esculen-tu s L. (zigolodolce, man-dorla di terra)non adegua-tamente con-trollate da ha-l o s u l f u r o nmethyl (Per-mi t®) . Percon ferm arela presenzadi resistenza, sono statiraccolti i tubercoli prodottidalle piante sopravvissute
ai trattamenti erbicidi e leplantule da loro generatesono state trattate con ha-
l o s u l f u r o nmethyl (Per-mit®) e azim-sulfuron (Gul-l iver®) alledosi indicatein etichetta.Mentre gli in-dividui dellapopolazionesuscettibile aconfronto so-
no stati pienamente con-trollati dagli erbicidi, quellidelle due popolazioni so-
spette non hanno mostra-to segni di fitotossicità.Questo risultato confermala presenza nelle risaie ita-liane di una nuova specie,C. esculentus, resistenteagli ALS-inibitori.
Questi casi di resistenzadestano preoccupazionein quanto C. esculentus èuna specie perenne, geo-fita, in grado di colonizzarenumerose colture agrarie(mais, soia, etc.) e per ilcontrollo della quale soloalcuni ALS inibitori (azim-sulfuron e halosulfuronmethyl) risultano essere
efficaci. Pur riproducendo-si anche attraverso i semi,è la riproduzione vegeta-tiva mediante rizomi e tu-bercoli che ri-veste un ruo-lo importantenella diffusio-ne della spe-cie. L’e l eva t onumero e laper siste nzadi tubercolinel suolo ren-dono la ge-stione di que-sta infestan-te particolarmente diffici-le, che richiede un’a c c u-rata programmazione de-
gli interventi di controllo.Con la comparsa di que-
sta nuova specie resisten-te, appare sempre più im-
pellente l’u t i-lizzo di unagestione in-tegrata dellemalerbe nel-le risaie ita-liane dove alcontrollo chi-mico sianoa f f i a n c a t imezzi agro-nomici chec o n s i de r i n o
le caratteristiche biologi-che dell’infestante e il con-testo agro-ecologico.
tL’elevato numeroe la persistenza
di tubercoli nel suolorendono la gestionedi questa infestante
particolarmente difficile
tLa riproduzione
vegetativa medianterizomi e tubercoli riveste
un ruolo importantenella diffusione
della specie
Tubercoli (a sinistra) e infiorescenza (sopra) di Cyperus esculentus
lemken.com
� grande tramoggia per un elevato rendimento� duttilità grazie alla possibile combinazione con monogerme � pneumatici di elevate dimensioni per un ottimale ricompattamento ed una precisa guida
in profondità� ottimale letto di semina in tutte le condizione grazie all‘utilizzo dell‘erpice rotante
La Compact-Solitair è una combinazione di semina utilizzabile sia in tecnica conservativa sia in tecnica convenzionale. Essa unisce elevato rendimento con un‘ottimale preparazione del terre-no ed è combinabile con di� erenti preparatori del letto di semina. LasciateVi convincere dai molti e signi� cativi vantaggi:
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un preciso deposito del seme con
ottimale richiusura del terreno
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ottimale richiusura del terrenoottimale richiusura del terreno
TECNIC A MARZO 2018 7
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Da Scam una proposta selezionata per la nutrizione
e la difesa del Riso
Scam, azienda italiana leader nella produzione di concimi Organo-Minerali, propone un’offerta selezionata ed integrata di mezzi e tecniche per la coltivazione del RISO, che risulta essere completa ed efficiente.
Per la concimazione di fondo e di copertura vengono proposti fertilizzanti Organo-Minerali ottenuti per reazione biologica tra matrici organiche altamente umificate e componenti minerali di elevata qualità che consentono un rilascio graduale dell’azoto e una maggiore disponibilità di fosforo (fosfoumato), potassio e microelementi.
Oltre alla miglior prestazione agronomica, i concimi Organo-Minerali Scam si contraddistinguono anche per aver ottenuto la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) a conferma di una superiore prestazione ambientale scientificamente provata e certificata a livello internazionale.
Tra i prodotti di riferimento per il Riso ricordiamo SUPERALBA MAX e AGROFERT MB (come concimazione di fondo), AZOTOP 30 e SUPER ROBUR (in copertura).
A supporto dei positivi effetti agronomici e
ambientali ci sono le sperimentazioni con i principali enti scientifici e università italiane, oltre a prove dimostrative svolte direttamente nella zone risicole piemontesi e lombarde che hanno dimostrato la reale efficacia dei concimi Organo-Minerali Scam a base di torba umificata: alte produzioni (oltre 80 q.li/ha), elevate rese alla lavorazione (riso bianco) e un aumento della resistenza alle malattie fungine (Piriculariosi o Brusone del riso).
La proposta SCAM per la coltivazione del Riso si completa con il PERMIT, specifico erbicida a base di Halosulfuron-metile molto selettivo per il controllo di ciperacee e alismatacee. Per una maggiore efficacia si consiglia l’abbinamento con lo specifico coadiuvante WETTING PLUS. La proposta tecnica Scam per il Riso permette dunque di massimizzare la resa produttiva, migliorare il livello qualitativo e ridurre al minimo gli interventi in campo nel rispetto dei Disciplinari di produzione.
Per informazioniwww.scam.it – [email protected]
Dr. Fulvio Giovannini cell. 3386880544
Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli riportati in etichetta.
Simone Silvestri
Grazie alle richieste deiportatori d’interesse con lequali è stato proposto diattivare le procedure d’ur-genza per l’e st en si on ed’impiego dei prodotti fito-sanitari, gli esperti operantin el l’ambito della Sezioneconsultiva per i Fitosanitaridi cui al D.M. del 30 marzo2016, hanno emanato i de-creti dirigenziali che auto-rizzano l’estensione d’im-piego per situazione diemergenza fitosanitaria aisensi dell’art. 53, paragrafo1, del regolamento (CE) n.1107/2009 per un periodo di
120 giorni per i seguentip r o d o tt i .
K I N TOA base delle sostanze at-
tive procloraz e triticonazo-lo. Autorizzato con decretodirigenziale del 12 gennaio2018 all’impiego in conciadelle sementi di riso percombattere il Fusarium spp.(fusariosi) per il periodo cheva dal 12 gennaio 2018all’11 maggio 2018, si ri-corda che tale prodotto è aduso esclusivo delle ditte se-mentiere.
CENTURION 240 ECA base della sostanza at-
tiva cletodim, autorizzatocon decreto dirigenziale del23 gennaio 2018 per l’uti-lizzo su riso per il controllodelle infestanti come risocrodo, giavone, digitaria,panicum e leptochloa inpre-semina nella semina inacqua. L’utilizzo è consen-tito dal 23 gennaio 2018 al22 di maggio 2018 e deveessere applicato su risaiaasciutta alla dose di 0,75l/ha; è destinato ad essereutilizzato una sola volta astagione almeno 3 giorniprima della semina con in-festanti allo stadio di trefoglie sino all’inizio dell’ac-cestimento.
DEVRINOL FA base della sostanza at-
tiva napropamide, per ilcontrollo delle infestanti inpre-emergenza in riso consemina in asciutta per ilcontrollo di giavoni, alisme,eterantere e Cyperus dif-formis. Il decreto dirigen-
ziale del 2 febbraio 2018 haautorizzato l’impiego delprodotto per 120 giorni dal 2febbraio 2018 al 1° di giu-gno 2018.
Il prodotto, a differenzad el l’autorizzazione delloscorso anno, è utilizzabilesolamente nella coltivazio-ne del riso seminato inasciutta intervenendo inpre-emergenza della coltu-ra e delle infestanti alla do-se di 1,5-2 l/ha su terrenopreferibilmente umido,
.
L’Ente Nazionale Risi organizzaun corso per operatori del settore
L'Ente Nazionale Risi intende av-viare un corso di formazione per ope-ratori del settore da tenersi, nel corsodel mese di maggio 2018, in duegiornate presso il Centro Ricerche diCastello d’Ag o g n a .
Il corso è finalizzato aillustrare e approfondirele principali tematiche re-lative alla trasformazionee commercializzazionedel riso, partendo dal risoin campo per arrivare alprodotto finito per il con-sumatore.
Il corso prevede unasessione di apprendi-mento didattico in aulacon presentazioni e interventi di varispecialisti del settore e una sessionedi attività pratica in cui si potrà as-sistere e partecipare alle fasi del pro-cesso di resa alla lavorazione, al ri-conoscimento delle principali varietà eall’identificazione dei difetti del gra-nello di riso. Oltre alla trattazione degli
aspetti tecnici, dei vari processi coin-volti, vi sarà anche la presentazione espiegazione della normativa nazionalee comunitaria di riferimento.
Per chi è interessato, si prega dimandare una e-mail entro il prossimo
20 aprile 2018 a [email protected] confermando ilnumero di partecipanti, illoro nominativo e il re-lativo recapito e-mail.
Il numero massimo dipartecipanti ad ogni in-contro è stabilito in circa20 persone e le datesaranno successivamen-te comunicate in funzio-ne del numero di ade-
sioni.Il programma dettagliato e il costo
del corso, che comprende l’a p p r e n-dimento in aula, l’attività dimostrativapratica e i documenti normativi diinteresse, sarà reso disponibile sulsito dell’Ente nazionale Risi - www.en-terisi.it - alla sezione “Bandi e avvisi”.
La Direzione Generaleper l’Igiene e la Sicurezzadegli Alimenti e la Nu-trizione del Ministero dal-la Salute ha comunicatoche, in data 23 gennaio2018, è stato pubblicatosulla Gazzetta ufficialedell’Unione Europea il Re-golamento (UE) 2018/62,r e l a t i v oa l l ’e le ncodei prodottialimentari acui si appli-cano i livellimassimi diresidui anti-parassit ari.
Tale rego-lamento so-stituisce ilprecedente Allegato I delR e g o l a m e n t o ( C E )396/2005 del ParlamentoEuropeo e del Consiglio,cioè il Regolamento (UE)7 5 2 / 2 9 14 .
Gli LMR non si appli-cano ai prodotti o a loroparti che, per le loro ca-
ratteristiche e natura, so-no utilizzati esclusiva-mente come ingredientidi mangimi finché non sia-no fissati LMR distinti nel-la categoria specifica1200000 (tale categoria siriferisce ai prodotti o loroparti destinati esclusiva-mente alla produzione di
mangimi).N e l l o
specifico, ri-s p e tt o a lpr ece den teAllegato I, lapa r te de lprodotto acui si appli-c a n o g l iLMR dei ce-rea l i , o r a
per il riso si riferisce al“riso bruno (riso decor-ticato), definito come risoin seguito all’esport azio-ne delle glumelle dal ri-s o n e”.
Tale Regolamento è inapplicazione dal 1°gen-naio 2018.
Il nuovo Regolamentosugli antiparassitari
tSi riferisce al «riso bruno
(riso decorticato),definito come riso
in seguitoall’esportazione delleglumelle dal risone»
tSi svolgerà in duegiornate, nel corso
del mese di maggio,presso il Centro
Ricerche di Castellod’Agogna
Erbicidi, usi in deroga
tSono stati emanati i decreti dirigenzialiche autorizzano l’estensione d’impiego
per situazione di emergenza fitosanitariaper un periodo di 120 giorni per i seguenti prodotti:
Kinto, Centurion 240 EC e Devrinol Fprovvedendo a una irriga-zione se non sopravvienepioggia entro 7-10 giorni daltrattamento, in modo da po-ter favorire l’incorporazionedel prodotto nello strato su-perficiale del terreno e as-sicurare, quindi, la sua ef-ficacia erbicida.
Dopo queste estensionid’impiego, la filiera attendedi conoscere il verdetto sul-la possibilità di ottenerel’autorizzazione in situazio-ne di emergenza fitosani-taria per le fondamentali so-stanze attive propanile, pre-tilachlor e quinclorac.
E CONOMIA8 MARZO 2 018
IL CONVEGNO In apertura della manifestazione si è parlato de “La risicoltura sotto scacco”
Alla Fiera in Campo il grido d’allarmedei risicoltori. Ma anche le vie di uscitaGianfranco Quaglia
Annus horribilis, il 2017,per i prezzi del riso. Orribile,da dimenticare e trarrespunto per reagire. Ma co-me? All'edizione 2018 diFiera in Campo, la rassegnaorganizzata dall'Anga (i gio-vani di Confagricoltura) diVercelli-Biella, presidenteGiovanni Coppo, si è cer-cato di dare una risposta,individuare una luce nel tun-nel. E lo hanno fatto espertidel settore durante il con-vegno "La risicoltura sottoscacco". Titolo che fotogra-fa bene la situazione vis-suta dal settore, così comel'immagine in locandina:due giovani agricoltori, unooccidentale, l'altro di ori-gine asiatica, che si cimen-tano nella sfida a braccio diferro, con un'esplicita evo-cazione delle concessionidaziarie ai PMA.
«Ma è soltanto crisi deiprezzi o crisi della nostrarisicoltura?" si è chiesto ilprofessor Dario Casati (Di-partimento di Scienze e Po-litiche Ambientali" dell'Uni-versità di Milano), ponendoun interrogativo provocato-rio che stimola a riflettere.Che ha proseguito: «In Ita-lia le quotazioni dei nostri
risi tradizionali sono scesesotto la media del prezzointernazionale, ma il settoremanca di un disegno stra-tegico complessivo. No allelogiche rinunciatarie, finia-mola di litigare, facciamoleva su interessi comuni,con una politica che coin-volga tuta la linea, dal set-tore sementiero sino aquello della grande distri-buzione. L'obiettivo è laconquista del consumatoree per questo anche la ri-cerca deve essere orientataalla commercializzazione.C'è sul mercato una do-manda elitaria che attendealcune scelte: ad esempio irisi aromatici, esiste unacrescente attenzione alle
peculiarità. E non sottova-lutiamo che esiste una ca-renza di coordinamentoproduttivo fra risicoltori efra questi e la domandaindustriale. Più in generalel'Italia deve fare uno sforzoduplice per la sua agricol-tura, se non vuole difen-derla soltanto a parole».
Da Casati un accenno an-che agli Ogm: «Sin qui laricerca si è spesa su comefarne a meno, invece fac-ciamola sui risultati».
In un quadro negativo, lepeculiarità positive tuttaviaarrivano proprio dalla nostrarisicoltura virtuosa, in temadi utilizzo di fitofarmaci. Ilprofessor Alessandro Arioli,capo dipartimento di Da-
fees (Dipartimento Agricol-tura, cibo, energia e scienzeambientali) dell'Universitàdi Torino parla di AgricUlturadel Terzo Millennio con la U:«Noi abbiamo grandi op-portunità da spendere: in-nanzitutto il nostro uso cor-retto dei fitofarmaci, nonabbiamo rivali nel mondo.Che cosa aspettiamo a co-municarlo? Nel Sudest asia-tico contro le larve e gliinsetti in risaia usano di tut-to, ho visto bambini irrorareanche il kerosene. Tutti iprincipi utilizzati in Asia danoi sono vietati, in quantoprodotti mutageni e can-cerogeni. La linea Maginotnon la si fa sulle analisi delprodotto che entra in Eu-
ropa, ma facciamo lobby ediciamo apertamente chequel riso non può e nondeve entrare in UE e inItalia. L'informazione alconsumatore deve esserela nostra risorsa, la carta dag i o c a r e ».
Cultura, informazione,ma anche tecniche innova-tive. «Ottimizzazione dellerisorse idri-che - ha pro-seguito Arioli- in regime diar ido co ltu raassistita, irri-g a z i o n e agocc ia confe rt irrig az io-ne, eco-pac-c i a m a tu r a ,a g r o - d r o n iper misurarela variabilità, la mappaturadegli indici di stress».
Siamo alla terza rivolu-zione verde. «Benvenutinell'agricoltura del presen-te», questo lo slogan diMarco Miserocchi, diretto-re di Topcon Agricolture, ilcolosso giapponese della
precision farming. Un invitoai risicoltori a cambiare re-gistro, non solo per essereal passo con i tempi, ma perrisparmiare e produrre dipiù, attraverso la raccoltadati e il georiferimento, l'u-so del satellitare per evitarela sovrapposizione nelle se-mine. «Ecco come difen-derci dai tagli di prezzo», ha
detto Mise-rocchi e ha ci-tato l'esem-pio dell'azien-da Motta diSan P ie t roMosezzo (No-vara): attra-verso le appli-cazioni dellad i g i t a l f a r-ming la pro-duzione è au-
mentata del 5%, con unariduzione dei costi e deitempi fra il 5 e il 15%.Risultato di tutto ciò? «In-cremento del guadagno an-nuo di 17 mila euro, in altreparole copertura del minorintroito dovuto al calo diprezzo del risone».
Toterbane Duo: diserbo totale con azione residualeToterbane Duo (reg. n° 16707 del
20/12/2017) è il nuovo diserbante
totale ideale per il controllo in pre-e-
mergenza e post-emergenza precoce
delle infestanti di vite, olivo, pomacee,
agrumi e argini delle risaie, che abbina
l’azione residuale di diuron con dosi ri-
dotte di glifosate ad azione fogliare.
Formulato in sospensione concentra-
ta, le infestanti controllate (da sensibili
a mediamente sensibili) comprendono
tutte le principali specie a foglia larga
e stretta. I trattamenti su vite e colture
arboree, sono da effettuarsi preferibil-
mente in autunno o in primavera, lo-
calizzati lungo la � la o sulle piazzole di
raccolta degli olivi con una super� cie
trattata pari al massimo a 1/3 della su-
per� cie coltivata utilizzando 6-7,5 lt/
ha di prodotto (dose massima 2,5 lt/
ha di super� cie coltivata); si consiglia
una concentrazione del 2-2,5% con
un volume d’acqua di 240-375 litri
per ettaro effettivamente trattato. Nel
diserbo di argini e arginelli delle risaie,
intervenire nei periodi di asciutta loca-
lizzando la distribuzione in una fascia
perimetrale di altezza pari a 1 metro,
impiegando 1,8-2,4 lt di prodotto per
1.000 mq; si consiglia la concentrazio-
ne del 3% con un volume di 60-80 li-
tri d’acqua per 1.000 mq di super� cie
effettivamente trattata (dose massima
1 lt/ha di super� cie coltivata). E’ con-
sentito al massimo 1 trattamento per
anno. Toterbane Duo è disponibile in
� acone da 1 lt e tanica da 10 lt.
0
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Anagallisarvensis
Bromussterilis
Cirsiumarvense
Convolvulusarvensis
Cyperusrotundus
Echinochloacrus-galli
Fallopiaconvolvulus
Galiumaparine
Loliummultiflorum
Papaverrhoeas
Rumexacetosella
Setaria sp Sonchusoleraceus
Stellariamedia
Veronicahederifolia
TOTERBANE DUO (6 l/ha) TOTERBANE DUO (7,5 l/ha) OXIFLUORFEN 480 g/l SC (1,5 l/ha) FLAZASULFURON 25% WG (70 ml/ha) + GLIFENE HP (2,5 l/ha) GLIFENE HP (12 l/ha)
% E
FFIC
ACIA
Ampio spettro d’azione su tutte le principali infestanti
Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute. Utilizzare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.
Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute. Utilizzare i prodotti fitosanitari con
marchio di Diachem S.p.A.
Info
rmaz
ion
e p
ub
blic
itar
ia
FIERA INCAMPOA sinistra,l’inaugurazio -ne alla fine delconvegno divenerdì 2 mar-zo. A destra,un’immaginedell’interno deipadiglioni fieri-stici
tCasati: «Il settore
manca di un disegnostrategico complessivo.
No alle logicherinunciatarie, finiamola
di litigare, facciamo levasu interessi comuni»
E CONOMIA MARZO 2018 9
BOLOGNA Il Convegno del Consorzio di Tutela si è svolto il 27 febbraio al nuovo parco agroalimentare FICO
Riso del Delta del Po, che storia!Raccontato dal presidente Adriano Zanella il percorso che ha portato al riconoscimento ministeriale
Neve e maltempo nonhanno fermato il compartorisicolo che si è presentatopuntuale martedì 27 febbraioa FICO, il nuovo parco agroa-limentare bolognese inaugu-rato da pochi mesi, per fare ilpunto su quanto fatto fino adora dal Consorzio di Tutela delRiso del Delta del Po IGP equali saranno le prospettivef u tu r e .
Il convegno ha raccontatouna storia, una di quelle chesanno affascinare e parlanodi impegno, diqual i tà e diamore per ilterritorio, cheha preso uffi-cialmente il via12 anni fa conla richiesta diriconoscimen -to ministerialedel Consorziodi Tutela del Ri-so del Deltadel Po IGP che ha avuto esitopositivo a novembre 2013.
Adriano Zanella, presiden-te del Consorzio, ha ripercor-so velocemente gli step dicostituzione del Consorzio eil riconoscimento dell’IGP
soffermandosi sull’import an-za del grandissimo lavoro diconcerto fatto sia a livello isti-tuzionale da parte di entram-be le Regioni di riferimento,
sia grazie agliaccordi di filie-ra che hannotutelato e con-solidato il fon-d a m e n t a l erapporto tra ir is icoltor i el ’ i n d u s t r i a .«Oggi possia-mo raccontarenumeri di tuttorispetto: sono,
infatti, 33 i soci del Consorzioche hanno investito 1.306 et-tari in IGP, producendo, nel2017, più di 7.100 tonnellate dirisone e 1.420,74 tonnellatedi riso» ha dichiarato il pre-sidente. «La forza di questa
esperienza è stata la profon-da consapevolezza dei ruoliall’interno della filiera. In que-sto senso i risicoltori si sonoconcentrati nella produzionedi un ottimo riso, mentre l’in -dustria ha lavorato per garan-tirne l’acquisto con impor-tanti premialità riconosciu-te» ha proseguito Zanella,sottolineando l’import anzafondamentale degli accordidi filiera che hanno permessodi superare anche i momentidi grave crisi del settore.
Il concetto della positività atutti i livelli è stato ribadito apiù riprese anche dagli illustriospiti presenti alla mattinatadi lavori.
Giorgio Trentin, DirettoreU.O Qualità, conoscenze edinnovazioni agroalimentaridella Regione Veneto ha con-fermato l’esempio positivodel Consorzio che è riuscito araggiungere risultati impor-tanti sia grazie alla sapienzadel Cda di accogliere le oc-casioni sia grazie al continuodialogo con le Amministra-zioni che hanno colto passio-ne e volontà da parte dei pro-d u tt o r i .
A seguire l’intervento diPaolo Carrà, presidentedell’Ente Nazionale Risi, chedopo una panoramica tecni-ca sulle prospettive per la
campagna 2017-2018, ha sot-tolineato l’importanza di undialogo europeo per fissareregole comuni che tutelino glistati e il prodotto.
Presente al convegno an-che Tiziana Primori, ammini-stratore dele-gato di FICO:« I l p a r c oagroaliment a-re bologneseè nato per rap-presentare lanostra biodi-versità. Si trat-ta di una piat-taforma im-prenditoriale attraverso laquale vogliamo portareall’estero quello che è la qua-lità italiana per educare e farcomprendere che la qualità èfondamentale. Per questosiamo orgogliosi di far partedi questo progetto al quale
prendono parte 150 impreseche tutti i giorni fanno di que-sto posto uno spaccatodell’eccellenza italiana».
Qualità anche legata al be-nessere e alla salubrità deiprodotti a marchio. Arianna
Ru z z a , c e od el l ’ag en zi aRelazioni Co-smiche srl, har a c c o n t a t od el l’evo lu zi o-ne del merca-to dei consu-matori. «Unavolta si parlavadi nicchie di
mercato, ora queste nicchiesono diventate vere e proprietendenze» ha spiegato Ruz-za. Si parla, ad esempio, delmondo vegano, che nel 2017muove un mercato di 7,4 mi-liardi di euro di prodotti, dis u p e r f o o d s c h e a l
31.12.2017 contano un mer-cato di 1.5 miliardi di euro, o albiologico dove ormai 5,2 mi-lioni di famiglie acquistanoprodotti di questo tipo unavolta alla settimana, muoven-do un nuovo volume d’a ffa r ipari a 1 miliardo e 292 milioni.«In tutto questo filone c’èmolto spazio per il Riso delDelta del Po IGP che potràcogliere tutte queste oppor-tunit à».
È stato poi il turno di LeoBertozzi, segretario AICIG,che ha raccontato come DOPe IGP siano un riconoscimen-to ormai diffuso e riconosciu-to a tutti i livelli e ha ricordatocome in Italia siano presenti295 prodotti DOP, IGP EST G .
L’evento si è concluso conuna degustazione di due piat-ti, naturalmente a base delRiso del Delta del Po IGP, per-ché la valorizzazione passaattraverso la collaborazionecon i ristoranti. In questo FI-CO insegna: il Riso del Deltadel Po IGP, infatti è il riso uti-lizzato all’interno delle strut-ture ristorative del parcoagroaliment are.
Un paio di immagini del conve-gno svoltosi lo scorso 27 feb-braio a FICO, il nuovo parcoagroalimentare bolognese
tZanella: «La forza
di questa esperienzaè stata la profonda
consapevolezza dei ruoliall’interno della filiera»
tI numeri del Consorzio:
33 soci che hannoinvestito 1.306 ettariin IGP, producendo,
nel solo 2017,oltre 7.100 t di risonee 1.420,74 t di riso
PRODUTTIVITÀAL VERTICE
DELLA CATEGORIA.
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10 MARZO 2 018
Speciale agricoltura di precisioneSpeciale agricoltura di precisione
di Marco Miserocchi*
Quando la lotta si fa durala tecnologia può dare unamano.
Una Fiera in Campo chedenuncia le difficoltà dellaRisicoltura Italiana a farfronte alla speculazione de-rivata dall’importazione etrasformazione di risone - efin qui non ci sarebbe nullada dire - venduto poi comeprodotto italiano. E qui siche ci sarebbe da discute-re…
Le nuove tecnologie nonpossono far aumentare ilprezzo del risone, ma pos-sono senz’altro contribuirea difendersi da questa con-trazione dei prezzi, miglio-rando la produttività e ridu-cendo i costi di produzione.Da anni ormai i sistemi sa-tellitari si sono fatti stradanelle Aziende Risicole, mi-gliorando laguida dei trat-tori e la distri-buzione deimezzi tecnici.I benefici so-no immediatied evidenti.La guida satel-litare, primamanuale, poiautomatica, ha permesso diridurre i tempi di distribu-zione ed i danni provocatidalle ruote di ferro alle col-tivazioni, oltre che a miglio-rare la distribuzione di se-menti e fertilizzanti.
Stanno poi cominciando
finalmente a diffondersi leirroratrici automatizzate, ingrado di chiudere automa-ticamente le sezioni o i sin-goli ugelli quando della bar-ra irroratrice quando i pas-saggi vengono sovrapposti.
Tale tecnolo-gia, facilmen-te disponibilead un costopiù che acces-sibile su tuttele “botti da di-serbo”, anchenon nuove, siam mor tiz zagià al primoanno, grazie
ai molteplici benefici che èin grado di apportare:
risparmio sui prodotti, li-mitando al massimo il rad-doppio di prodotto nellepassate e nelle svolte;
migliore produzione, gra-
zie alla riduzione della fi-totossicità dei prodotti piùaggressivi (capezzagne,sovrapposizioni, ecc.);
un prodotto ancor più sa-lubre e minor impatto am-bientale, con minori resi-
dui.Appare ormai evidente a
tutte le aziende più evolutequanto i sistemi satellitarisiano divenuti uno strumen-to insostituibile per ogniAzienda Agricola, soprat-
tutto se Risicola. Tuttavia,questi strumenti sono utiliz-zati solo in minima parte ri-spetto alle loro reali possi-bilità, mentre potrebbero es-sere ancor meglio sfruttatiper migliorare il reddito del-le Aziende Ri-s i c o l e . L amaggior par-te delle Azien-de Risicole –sia di grandiche di mediedimensioni - èspesso dota-ta, oltre che disistemi di gui-da satellitare,anche di mie-titrebbia, allo scopo di mi-gliorare la tempestività nelledelicate fasi di raccolta delriso.
In tutti questi casi il sa-tellitare può migliorare, tal-volta in maniera sostanzia-
le, la produttivitàdella risaia. Col-legando il sistemasatellitare azien-dale - di qualsiasimarca - ad appro-priati sensori diflusso ed umidità(talvolta già instal-lati sulle mietitreb-bie di ultima ge-nerazione) si pos-sono ottenere det-tagliate mappe diproduzione, datiprecisi da cui il re-sponsabile tecni-co aziendale puòtrarre ulteriori in-
formazioni per passare alladistribuzione mirata deimezzi tecnici, migliorandoil reddito della risaia.
Distribuire ciò che serve,nella quantità giusta, esat-tamente dove serve. Da que-
sto principio èpossibile trar-re il massimorisultato eco-nomico perl ’ A z i e n d aAgricola:
m a g g i o rproduttività equal i tà deiprodotti;
c o n t e n i-mento dei co-
sti;accesso a misure focaliz-
zate alle buone praticheagricole.
Le soluzioni Topcon Agri-culture contribuiscono a for-nire rese sempre più eleva-te. Dall’eccezionale preci-sione nella guida alla com-pleta gestione degli attrezziagricoli, dalla raccolta deidati produttivi e di vigoredelle coltivazioni alla regi-strazione ed elaborazionedei risultati, i sistemi TopconAgriculture forniscono solu-zioni complete per le Azien-de Agricole e Contoterzistiinnovativi, una solida basea supporto delle vostre de-cisioni, per ottenere il mas-simo reddito.
*Direttore ItaliaTOP CON
AGRICULTURE S.p.A.
Le nuovete cnologieposs ono
contr ibuirea difendersi
dalla contrazionedei prezzi
La tecnologia satellitare di TOPCONin difesa della risicoltura italiana
Speciale agricoltura di precisione a cura di Publi(iN) - Informazione pubbl i c i t a ri a
La guidasatellitare hapermesso di
ridurre i tempidi distribuzione ei danni provocati
dalle ruotedi ferro
Ecco le soluzioni di Spektra Agri Vantage ItaliaC o s’è l’agricoltura di precisione?
L’espressione assume significati diversiper persone diverse, per alcuni significausare i satelliti, sensori mappe per fare ilavori che i nostri bisnonni facevano con iloro occhi, un pugno di terra in mano ebuona memoria; per altri rappresenta l’at -tualità dell’agricoltura. Significa gestireogni fattore produttivo-fertilizzanti am-mendanti, erbicidi, insetticidi, sementiecc..- su una base sito specifica per ri-durre gli sprechi, aumentare profitti emantenere la qualità dell’ambiente. L’APè un processo nel quale da un campomolto grande ricaviamo tanti sub appez-zamenti più piccoli permettendo la va-riazione di input seminativo-culturali inaccordo con i dati raccolti. Non è forsequesto un modo per ottenere in maniera
più “sana” quello che la Natura, il ter-reno, sono realmente disposti ad offrirci?
Proprio qui si inserisce Spektra AgriVantage Italia, che con la sua linea diprodotti e soluzioni garantisce la gestioneautomatizzata dei principali mezzi all’in -terno delle aziende. In particolare la suaforte e lunga esperienza ha fatto diven-tare la risicoltura uno dei settori più avan-zati dell’ambiente agricolo. Dalle “ban -dierine” alla guida automatica la risicol-tura moderna ha visto una rapidissimaevoluzione che ha portato risultati inim-maginabili; dalle operazioni colturali incondizioni difficili alla pacciamatura delriso. Soluzioni che fino a 10 anni fa sem-bravano irrealizzabili ma che oggi sonodiventate uno standard per il risicoltoremoderno.
MARZO 2018 11
Speciale agricoltura di precisioneSpeciale agricoltura di precisionedi Giovanni Coppo*
Nell’azienda agricola di famiglia sia-mo sempre stati attenti all’innovazionetecnologica legata alla risicoltura. Nel2001 l’introduzione del primo sistema diguida satellitare, una novità ai tempi, cipermise di migliorare le operazioni disemina e concimazione, riducendo i costie migliorando l’uniformità di distribu-zione. Le linee da seguire che apparivanosullo schermo del palmare consentironodi impegnare meglio il personale che, apassi, doveva contare la distanza tra lepassate sulla capezzagna, segnalandoall’operatore sul trattore il riferimento chedoveva “mirare” per cercare di andarediritto in mezzo alla risaia.
Successivamente si aggiunsero, aumen-tando il livello d’innovazione aziendale,spandiconcime e irroratrice a controlloelettronico, unitamente a un sistema sa-tellitare di guida automatica che permise,al contempo, di avere una precisione diguida assoluta all’interno dei campi, con-sentendo all’operatore sul mezzo di po-tersi concentrare maggiormente sull’o p e-razione che l’attrezzatura svolgeva alleproprie spalle.
Oggi, dopo 17 anni dall’impiego del1° sistema satellitare, abbiamo deciso dipuntare ancora di più sulla tecnologiaGPS, decidendo di acquistare un sistemasatellitare di ultima generazione in gra-do, oltre che di guidare automaticamentele nostre macchine agricole, di control-lare e gestire qualunque tipo di ope-razione venga effettuata in campo graziealla tecnologia ISOBUS, disponibile sututti i sistemi Topcon di ultima gene-razione.
Tra le motivazioni prin-cipali della scelta del si-stema Topcon Agriculturec’è la possibilità di rac-cogliere mappe di produ-zione: abbiamo quindi de-ciso di installarlo sulla mie-titrebbia, collegando il si-stema con i sensori di con-trollo istantaneo della pro-duzione, con l’obbiettivo dimappare ogni appezza-mento, andando successi-vamente ad analizzare eindagare le cause che pos-sono aver portato una minor produzionein specifiche aree (ad esempio fattoriagronomici legati alla tessitura del ter-reno, eccesso/carenza di nutrienti o pre-senza di infestanti).
Già alla fine della campagna di rac-colta 2017 abbiamo potuto fare alcunevalutazioni sul sistema.
La guida automatica installata sullamietitrebbia, a cui non avevamo datoparticolare importanza, si è rivelata in-vece una piacevole sorpresa. Una voltadefinita la linea di guida è facile in-dividuare le “passate” della trebbia, sem-pre proporzionate in base alla larghezzadi lavoro, evitando così di avere leclassiche “mezze barrate” alla fine diogni parcella. L’abbinamento di segnaleGPS e guida automatica ha permesso diavere un allineamento perfetto, consen-
tendo ad ogni passaggio di lavoraresempre al massimo delle potenzialitàdella mietitrebbia, aumentandone per-tanto la capacità operativa: in altri terminipiù quintali di riso mietuti, essiccatoicaricati più rapidamente e riduzione com-plessiva delle ore di lavoro, con unaqualità del prodotto costante.
Riguardo alle mappe di produzioneabbiamo avuto già delle sorprese: areeche non parevano particolarmente vi-gorose, e dove ad occhio avremmo pen-sato di aumentare la concimazione am-mendante, si sono invece rivelate pro-duttive, mentre aree a prima vista mo-deste si sono dimostrate significativa-mente differenti, tanto da meritare un’a t-tenzione particolare nel prossimo pro-gramma colturale non soltanto nel pianodi concimazione, ma probabilmente an-
che per quantità di seme.Certamente i dati di una sola stagione
non possono essere totalmente signifi-cativi e andranno confrontati con quellidei prossimi anni, ma possono comunqueconfermare la validità dell’investimento,fornendo iniziali spunti su cui riflettere.
Nell’immediato futuro la prima sfida cuiandremo incontro, fortemente connessa aquesta esperienza, è legata all’acquistodi uno spandiconcime innovativo contecnologia Isobus, tale da poter esseregestito automaticamente dal sistema diguida satellitare. Grazie a questo saràpossibile gestire in maniera più efficace eomogenea la quantità di seme e fer-tilizzante, grazie sia al dosaggio au-tomatico istantaneo che alla variazione(riduzione/aumento) della larghezza dilavoro in base alla localizzazione delmezzo rispetto alle passate precedenti eai confini di campo.
Nei prossimi anni, con l’aumento deidati disponibili derivanti dalle mappe diproduzione, sarà possibile avere unaconoscenza più approfondita di speci-fiche aree della nostra azienda, potendocosì creare mappe di prescrizione permigliorare ulteriormente la sostenibilitàaziendale, garantendo un migliore e piùcontrollato utilizzo anche dei fertilizzan-ti.
*28 anni, risicoltore laureato inScienze Agrarie presso la Facoltà di
Agraria di Torino
Evoluzione tecnologica di un’azienda risicolavercellese: l’esperienza della famiglia Coppo
All rights reserved. ©2018 Topcon Agriculture. www.topconagriculture.com
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I sisI sistemi Topcon Agriculture forniscono soluzionicomplete per Aziende Agricole e Contoterzisti.Una solida base a supporto delle vostre decisioni,per ottenere il massimo reddito.
Topcon Agriculture. L’agricoltura di precisione parla italiano.All rights reserved. ©2018 Topcon Agriculture. Tel. 348 9683688 www.topconagriculture.com
VA R I E12 MARZO 2 018
LA RICERCA Protagonisti gli allievi della scuola media Fornara-Ossola di Novara
Sulle orme di Leonardo da Vincialla Roggia Mora in Lomellina
Gianfranco Quaglia
Leonardo da Vinci spin-se lo sguardo sulla pianurache da Milano si apriva sulPiemonte e capì che do-veva cominciare da lì pertrovare una soluzione alproblema posto dal Ducadi Milano, Ludovico Sforzadetto il Moro: portare ac-qua ai terreni e iniziarequella che sarebbe diven-tata, secoli dopo, la piùgrande risaia d'Europa.Siamo in pieno Rinasci-mento, 1488. Per il genio èquasi una sfida e individuala Sesia che scende con lasua linfa dal Monte Rosa.Sulla mappa traccia un se-gno: il nuovo corso d'acquasarebbe stato creato nelpunto in cui il fiume di-segna un'ansa, oggi in bas-sa Valsesia, provincia diNovara; da lì sarebbe sce-so per una sessantina dichilometri sino a confluirenella Sforzesca in Lomel-lina, vicino a Vigevano. Piùtardi quella roggia avrebbeassunto il nome di Mora, inonore del committente.
Leggenda e storia si in-trecciano, ma la notizia c'è,non è una “fake news”, unfalso, come si direbbe og-gi. Gli allievi di una scuola
media di Novara, la For-nara-Ossola, dove è statocostituito un centro per ladiffusione della cultura sto-rica locale (con il sostegnodella Fondazione Banca Po-polare di Novara) hannodeciso di scandagliare ericostruire quella storiaspecifica che rappresentaun atto concreto, il primopasso che avrebbe con-sentito la coltivazione delriso nel Ducato di Milano.A 530 anni esatti dalla rea-lizzazione di quel progetto,i ragazzi della Fornara-Os-sola, sotto la guida degliinsegnanti, si sono calatinel Rinascimento andandonei luoghi per capire da
dove arriva la materia pri-ma, l'oro blu che irriga epermette le coltivazioni.Non solo: hanno realizzatoun laboratorio sul riso incollaborazione con il nu-cleo didattico ambientaledel Comune di Novara, av-viato un progetto con l'U-niversità del PiemonteOrientale e, infine, strettouna collaborazione con glistudenti dell'Istituto agra-rio Bonfantini per realizzareun orto.
Il focus di questa in-chiesta, che durerà sino altermine dell'anno scolasti-co sfociando in una mo-stra, è rappresentato dallaRoggia Mora. Qui si ap-
puntano tutte le attenzioni,anche con il prelievo dicampioni d'acqua che sa-ranno analizzati dall'Arparegionale piemontese. In-somma, uno “screening”a tutto campo per cono-scere più da vicino il ter-ritorio e il contesto eco-nomico-culturale in cui siv i ve .
La Mora, con tutto il suocarico di storia e leggenda,non poteva sfuggire. E cosìla “generazione Z” siproietta fuori le mura sco-lastiche anche attraversovisite guidate, coinvolgen-do la città. Sino ad andarealla foce della corso d'ac-qua, in Lomellina, dove as-
sume il nome di Mora Bas-sa. E' lì, nella valle delTicino, che il Rinascimentoè restituito con tutto il suofascino intrigante: laggiùl'Associazione Irrigua EstSesia conserva il mulinoche - così vuole la leggendamai smentita- fu offertocome dono dinozze da Lu-dovico il Mo-ro a Beatriced'Este. Poi fuproprio lui, ilDuca, a tra-s f o r m a r equel luogoisolato e di-screto in alcova per incon-trare l'amante Cecilia Gal-lerani, la dama con l'er-mellino alla quale Leonar-do da Vinci dedicò il ce-leberrimo dipinto conser-
vato nel museo di Cra-covia. Oggi quel luogo, co-nosciuto come Mulino diMora Bassa, è visitabile suprenotazione e conservamodellini prototipi in legnodelle straordinarie macchi-ne leonardesche.
La squadrache ricosturi-sce le originidella Mora èguidata dalladirigente sco-lastica FabiaMar ia Sca-glione. Conlei gli inse-gnanti ValerioCirio, Maria
Luisa Gajani, Leone Mu-sitano, Marisa Picciolo, Ro-berta Donati, Laura Bagna-ti, Anna Giacchi, ElenaSguazzini, Lucia Gargiulo,Silvana Savino.
A fianco, insegnanti e alunni della scuola media Fornara-Ossola diNovara che stanno svolgendo la ricerca sulle origini della Roggia Morain Lomellina, ripercorrendo le tracce del lavoro di Leonardo da Vinci.Sopra, il mulino alla Roggia Mora.
tUno “screening” a tuttocampo per conoscerepiù da vicino il territorio
e il contestoeconomico-culturale
in cui si vive
DALL'ENTE NAZIONALE RISI MARZO 2018 13
I L T R OVAU F F I C I OSede Sede CentraleIndirizzo Via San Vittore, 40Città 20123 MilanoTelefono 02 8855111Fax 02 861372E-mail [email protected] Lun-Ven: 9,30-12,30
13,30-17,00Servizi Presidenza
Direzione GeneraleArea mercati e Rapporti UE Amministrazione - Personale URP - CED
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Sede Sezione di Pavia
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Telefono 0382 24651
Fax 0382 304820
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Città 13100 Vercelli
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13,30-16,30Servizi: Assistenza tecnica - Uff.Buoni
Sede Servizio rese c/o Sala Contrattazione
Indirizzo Piazza Trieste 3Città 27036 MortaraTelefono 0384 98672E-mail [email protected] Venerdì 8,30-12,30Servizi Rese alla lavorazione
Sede Ufficio di Oristano
Indirizzo Via Enrico Mattei, 92Città 09170 OristanoTelefono 0783 78641Fax 0783 72557E-mail [email protected] Lun-Ven: 8,30-12,30
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Servizio di Assistenza TecnicaTelefono Tecnico Sede di lavoro
320 43 25 357 Simone Boattin Codigoro
320 43 25 358 Alessandra Bogliolo Novara
334 61 60 527 Fabio Mazza Pavia
320 43 25 360 Massimo Zini Pavia
320 43 25 361 Bruna Marcato Mortara
320 43 25 362 Cesare Rocca Vercelli
320 43 25 363 Carlotta Caresana Vercelli
320 43 25 366 Gianluca Bertone Vercelli
320 43 25 364 Lucio Zerminiani Isola della Scala
320 43 25 365 Sandro Stara Oristano
320 43 25 367 Massimo Giubertoni Novara
320 43 25 368 Franco Sciorati Pavia
Innovazione e sicurezza per i depositi digasolio
L’innovazione delle aziende agricole passaanche attraverso i depositi-contenitori-ero-gatori del gasolio. La recente normativa mi-nisteriale (D.M. 22/11/2017) che ha sostituitoil precedente decreto del 1990 prevede, tra ivari aspetti, anche l’obbligatorietà di un ba-cino di contenimento al 110 % della capacitàgeometrica del serbatoio, per evitare pe-ricolosi sversamenti nell’ambiente di pro-dotti pericolosi, come i carburanti. Un ob-bligo previsto peraltro anche dalla normativasulla Condizionalità. Per dare una mano con-
tro i furti di gasolio c’è poi la sonda cheesegue il monitoraggio in tempo reale delliquido presente nel serbatoio e che puòessere controllato a distanza, per esempiodallo smartphone.
Vincoli e opportunità dalla rete Natura2000
E’ uno scenario a luci ed ombre quellodelle aziende agricole i cui terreni sonoall’interno dei siti di Natura 2000. Fatto dicriticità e di problematiche specifiche cheminimizzano il ruolo fondamentaledell’agricoltura nella gestione dell’ambien-
te, ma anche di opportunità che potreb-bero generarsi attraverso una corretta ge-stione di tali aree, specialmente per leimprese multifunzionali.
Acquista allora interesse, in tale ottica, ilnuovo Bando che la Regione Piemonte haattivato sulla Misura 4.4.1 “elementi na-turaliformi dell’agroecosistema”. L’opera-zione sostiene investimenti non produttivirelativi a formazioni arbustive ed arboree,aree umide ed altri elementi atti a favorirela biodiversità, il miglioramento della qua-lità del paesaggio agrario ed in generale ilconseguimento di obiettivi agro-climati-co-ambientali, anche nella prospettiva diuna fruizione pubblica del territorio se-condo modalità compatibili con la tuteladell’ambiente.
Dall’Omnibus un aiuto extra per i giovaniagricoltori
Con l’approvazione della parte agricola
del Regolamento n. 2017/2392 (Omnibus)l’Italia potrà decidere di innalzare la per-centuale del pagamento supplementarespettante ai giovani agricoltori under 40dall’attuale 40 % del valore medio dei titolidetenuti fino ad un massimo del 50 percento. L’adozione di tale possibilità è lasciataad un decreto ministeriale che dovrà pre-vedere questa scelta. Il decreto dovrà es-sere adottato entro marzo 2018. L’U ff i c i otecnico di Confagricoltura ricorda inoltre cheper i giovani agricoltori è prevista la pos-sibilità di accedere alla Riserva Nazionale(fattispecie A) che garantisce la certezzadell’assegnazione dei titoli dal valore mediopari al numero di ettari ammissibili “sco-perti” detenuti nell’anno di domanda.
Sempre alla Riserva Nazionale possonoaccedere i Nuovi agricoltori (fattispecie B).La normativa tuttavia prevede che in questocaso gli agricoltori richiedenti non devonosuperare l’età di 65 anni.
Bloc notesA cura della Confagricoltura Vercelli Biella
di Paolo Guttardi
Da quest’anno, per i risicoltorisarà più semplice compilare il pia-no assicurativo individuale, graziea un servizio online messo a pun-to dall’Ente Nazionale Risi.L’azienda agricola che debba pro-cedere al Pai, infatti, oltre ai datiriportati nel fascicolo dell’agricol-tore e ai prezzi medi del prodottocoltivato, deve conoscere le reseaziendali, che si ottengono attra-verso la media degli ultimi cinqueanni escludendo il più produttivo eil meno produttivo, o semplice-mente attraverso la media dei soliultimi tre anni.
Questi dati - in particolare lasuperficie coltivata, che viene an-
nualmente dichiara-ta, e le quantità ven-dute, inserite neibuoni di trasferi-mento - sono giàpresenti nel databa-se dell’Ente Risi edè quindi utile elabo-rarli e renderli dispo-nibili alle aziendenonché agli organi-smi di controllo, cheeffettuano delle ve-rifiche a campione.Nel corso di tali verifiche, si ri-chiedono questi dati, a partire dal-le rese aziendali, oltre che, na-turalmente, la documentazione
che resta in azienda, come lefatture, e quella che serve a me-diare i dati sul piano assicurativo,come le perizie su eventuali gran-
dinate.Il nuovo servizio erogherà i dati
disponibili dall’annualità 2015. Idati in questione sono quelli di-
chiarati dal risicoltore all’Ente Risie dallo stesso Ente resi disponibiliagli agricoltori in forma elettro-nica, con un file in excel.
Questo servizio nasce su im-pulso dei Condifesa che hannochiesto all’Ente Risi di fornire unsupporto statistico facilmentefruibile dagli agricoltori e in lineacon la normativa di settore, alloscopo di semplificare la proce-dura.
L'utente registrato può utiliz-zare dei filtri - selezionando lascheda di analisi per varietà oquella dei movimenti - allo scopodi ottenere i valori desiderati, inrelazione all'annata agraria.
.
N OV I TA’ Compilare il Piano assicurativo individuale sarà più semplice per i risicoltori grazie all’ENR
PAI? Con l’Ente Risi procedura facilitataSarà più facile scaricare i dati relativi alle superfici coltivate e alle quantità vendute, a partire dal 2015
Cambogia, Carrà denuncia il silenzio di Bruxellesportazioni di riso prove-niente dalla Cambogia, in-dipendentemente dalla ri-chiesta avanzata dall’It aliache si concentra sui di-sastrosi effetti per il set-tore del riso europeo pro-curati da tali importazio-n i ».
Al Comitato di gestione,tenutosi a Bruxelles il 27febbraio, l’Ente NazionaleRisi ha chiesto alla Com-missione europea di avereil rapporto pubblicato dallaFederazione del riso dellaCambogia e ha specificatoche la violazione delle re-gole d’origine da parte de-gli operatori cambogianidanneggia sia la filiera ri-
sicola dell’Unione europeasia il bilancio dell’Unionestessa per il mancato in-casso de idazi di im-port azionesul riso viet-n a m i t as p a c c i a t oper cambo-giano.
In attesadi ricevere ilr a p p o r t o ,l ’Ente Na-zionale Risisi appresta ainformare l’Ufficio euro-peo per la lotta antifrode(OLAF) che ha tra le sue
finalità quella di indagaresui casi di frode ai dannidel bilancio dell’UE.
La questio-ne della vio-lazione delleregole d’o r i-gine è stataannunc i a t aanche dal mi-nistero delC o m m er c i oca mb og ia noche ha lancia-to una nuovaagenzia perispezionare la
produzione e la filiera delriso venduto come "pro-dotto in Cambogia", per
garantirne così l'origineagli acquirenti stranieri.Come riporta il sito khmer-timeskh.com, con il risocambogiano che ha vintonumerosi premi interna-zionali per la sua qualità, lastrategia del governo hal’obiettivo di impedire lavendita di riso stranieroche sostiene falsamentedi provenire dal Paese. L'i-niziativa è precauzionale inquanto, secondo un fun-zionario del ministero, fi-nora sono stati segnalatipochissimi casi di risocambogiano “fa l s o”. Il nuo-vo gruppo di lavoro è com-posto da funzionari dei mi-
nisteri del Commercio edell'Agricoltura, nonchémembri della Federazionecambogiana del riso. Untotale di 12 persone co-stituirà il team, che ha ilcompito di esaminare i da-ti relativi a ogni fase delprocesso di produzione efornitura, compresa la la-vorazione, la conservazio-ne e l'esportazione delprodotto. «Esportiamo ilriso verso mercati estericome l'Ue con determinatibenefici, come l'esenzio-ne dal pagamento delletariffe - ha dichiaratoSeang Thay, portavoce delministro del Commercio –
Non vogliamo che gli ac-quirenti si lamentino diaver acquistato riso noncoltivato in Cambogia, per-ché potremmo perdere al-cuni di questi vantaggicommerciali. Dobbiamogarantire che il riso vengacoltivato e lavorato qui».
tL’ENR ha specificato
alla Commissioneeuropea che la
violazione delle regoled’origine dei cambogiani
danneggia la filierarisicola dell’Ue
SEGUE DA PAG. 1
Il presidente ENR Paolo Carrà
IL RISO IN CUCINA14 MARZO 2 018
Chi
èPaoletta Picco
«Voglio riprodurre i gustidella memoria: la memoriadi casa e della tradizione pie-montese. Il tutto con unaprecisione quasi maniacale,elemento che contraddistin-gue il mio essere cuoco. Inquesto modo raggiungosempre l’obiettivo finale: imiei piatti si devono “sen -tire bene”. Gustandoli, i sa-pori risultano veri e distintientrando nella memoria enel cuore».
Basterebbero queste pa-role per definire la filosofiache sostiene la storia diClaudio Vicina. Nell’elabora -zione delle proprie ricette, lochef piemontese si lasciaguidare non solo dalla pro-pria esperienza e creatività,ma si ispira alla nonna Ame-lia punto cardine di tutta lafamiglia. Lei gli ha trasmes-so i valori del ricordo delletradizioni e del loro rispetto.
Così, nel 2003, appena ar-rivato a Torino, crea e lancia ilsuo primo piatto iconico: laBagna Caoda da bere. Unarivisitazione del classico an-tipasto regionale. Da dovenasce l’idea? Da un progettolegato alle Olimpiadi Inver-nali Torino 2006. Claudio Vi-cina si ispira infatti ai 5 cerchiolimpici e li ri-crea attraver-so i cinque gu-sti di verdura.Ma fa di più:propone la ba-g n a c a o d asotto forma diragù grossoper dare mas-simo risalto all’acciuga. Cia-scun passato di verdura èpoi frullato con la sola ag-giunta di un filo d’olio senzala necessità di alcun adden-sante. Risultato? Un calicecoloratissimo e naturale chei clienti affezionati non vo-gliono mai che manchi sulloro tavolo. «L’idea di utiliz-zare per la bagna caoda ilbicchiere da Martini è un
omaggio all’aperitivo, natoproprio a Torino», spiegaClaudio Vicina e che ribadi-sce come l’obiettivo siaquello di offrire il risvolto ori-ginale di un piatto convivialedella tradizione.
Una trovata geniale chetrova altre repliche con l’ul -tima invenzione: i ravioli sa-
baudi ripieni algianduja, sal-sa allo zabajo-ne al Passitodi Caluso ecomposta dia l b i c o c ch ecandite. Il no-me della ricet-ta è un vero
poema e i ravioli a formaquadrata ribadiscono la tra-dizione torinese.
Ma come si rapportaClaudio Vicina con il riso eil risotto?
«Il riso e il risotto sono ipiatti della mia infanzia, quel-li che mi riportano ai ricordifamigliari. Tra i piatti indi-menticabili, il riso con i fun-
ghi porcini e le polpette diriso con la fonduta o la tomaf i l a n t e ».
Il riso come da tradizio-ne piemontese…
«Sì, esatto. E come ingre-diente usato, sempre nellatradizione regionale, per al-leggerire certi piatti: Unesempio? La cipolla ripienao le zucchine ripiene, nel cuiripieno, per necessità di le-vità, viene usato il riso bollitoanziché il pane ammollato».
Una rivisitazione di an-tiche ricette che non toglienulla al sapore e alla bon-tà.
«Non solo. Che nobilital’uso del riso anche nei ri-pieni. In questo senso si puòdire che per noi l’uso del risoè davvero importante».
Che varietà preferisce?«Riso Bianco sempre su-
perfino, con predilezioneper il Carnaroli. Per i dolciricordo di aver usato il Balilla,piccolo e tondo, per una tor-
ta all’arancia con compostadi mele verdi».
Fa uso anche di risi co-l o ra t i ?
«Sì, talora del Venere oriso nero, solitamente inu n’insalata fredda con cre-ma acida profumata all’ane -to e abbinata a salmone sel-vaggio affumicato. Anche icolori, in questo caso, re-galano una forte emozione.In quanto al riso Rosso nefacciamo uso frequente madel tutto famigliare: lo man-giamo bollito condito con unsolo filo d’olio e formaggio
G r a n a ».
E’ riuscito a trasmetterela passione per riso e ri-sotti ai clienti di Casa Vi-cina?
«Credo proprio di sì. Iclienti abituali lo chiedonomolto spesso. Riscuote adesempio molto successo ilrisotto con purea cruda dipiselli e cuore di finanzieraprofumato alM a r s a l a . Iclienti di pas-saggio, i turi-sti, quelli chevisitano Eata-ly e che arri-vano da noi,spesso sonoincuriositi pro-prio dai risottiche abbiamo in carta e quin-di li assaggiano e devo direche ne rimangono quasisempre conquistati».
Colori, sapori e descri-zione di piatti che, da soli,basterebbero a convince-re anche i più scettici. Nonha mai pensato che piatticome i suoi farebbero lafelicità di qualche trasmis-sione televisiva?
«Credo che i media, so-prattutto la tv, puntando i ri-flettori sul cibo e sulla figuradegli chef abbiano sicura-mente aperto nuove vie enuovi orizzonti alla nostra ca-tegoria che, un tempo, fa-ceva fatica a bucare lo scher-mo. Credo, quindi, che i me-dia contribuiscano a inne-
scare negli chef uno stimolomaggiore a perfezionarsi e afare meglio. Sicuramentehanno contribuito a far co-noscere i ristoranti a cate-gorie di clienti che magariprima non osavano varcarecerte porte, ad esempioquelle dei ristoranti stellati.Oggi a Casa Vicina vengonoclienti prima impensabili:giovani, famiglie e addirittu-
ra bambini peri quali propo-niamo menuguidati. Credosia utile ancheai più giovanicapire la diffe-renza tra unacucina studia-ta e meditatae una cucina
improvvisata. Ma soprattut-to spero e credo che piùclienti rispetto a un tempo siaccorgano che, cucinare be-ne significa non solo lavo-rare molto, anche faticaremolto e non sempre e nonsubito si è premiati perquanto si fa e per la passioneche si mette ai fornelli».
Gentile, schivo forseall’eccesso, Claudio Vicinaconserva la stella da oltrequindici anni. Il suo segreto?La qualità delle materie pri-me e la forte attenzione nel-la cura di ogni ingrediente,dal pane alle farine, alle sal-se, alla pasticceria. In cimadue obiettivi: la tensione allaperfezione e la soddisfazio-ne del cliente..
Carnaroli mantecato magro“Green Pea” con cuore di fi-n a n z i e ra
Ingredienti (per 4 persone)300 g di riso superfino Car-
naroli, 30 g di cipolla bianca ta-gliata fine, 12 g di sale fino, 90 g dipurea di piselli gelo (passati alsetaccio), 500 ml di brodo di buc-ce di piselli, 25 g di Grana Padanograttugiato, 30 ml di olio extra-vergine d’o l i va .
Per la finanziera: 4 creste digallo sbollentate in brodo, 60 g difegatini di pollo salati e pepati(tagliati a cubetti), 60 g di filonibolliti a tocchetti, 60 g di animellabollita a cubetti, 150 g di burro,100 ml di vino marsala, sale epepe quanto basta, 1 rametto ditimo, 1 cucchiaio di cipolla dorata
nel burro.
Procedimento per la finanzieraSciogliere in una padella media
il burro, insieme al timo e allacipolla dorata. Aggiungere i fe-gatini per 1’ e finire poi la pre-parazione con tutti gli altri in-gredienti. Dopo 5’ deglassare conil marsala e aggiungere sale epepe.
P ro c e d i m e n t oCuocere il risotto normalmente
per 13/14’. La purea di piselli vaaggiunta dopo 5’ di cottura. Acottura ultimata, mantecare fuoridal fuoco il risotto con l’olio extra-vergine d’oliva e il Grana Padano.Impiattare adagiando un cucchiaiodi finanziera al centro e decorandocon delle chips di carota.
Il 1902 è l’anno in cui Gio-vanni Battista Vicina Mazzaret-to apre la prima locanda concambio cavalli. Dopo di lui, ilfiglio Alessandro con il pre-zioso e indispensabile aiutodella moglie Amelia Regruto.Q ue s t’ultima, nonostantequattro figli, riesce a dar sfogoalla passione per la cucina chetrasmette al figlio Roberto. E’Roberto, insieme alla moglieBruna Molino, ad aprire nel1968 il primo ristorante, LaGria, che nel 1980 diventa “Ca-sa Vicina”, al primo pianodell’abitazione, un locale puntodi riferimento per Ivrea e ilCanavese. Anche nel loro caso,passione, lavoro, fatica e quat-tro figli sono gli ingredienti diun successo famigliare. OggiClaudio Vicina, con il fratelloStefano, rappresenta la quartagenerazione di una famiglia cheda più di un secolo opera nella
lavoro: insieme, infatti, cree-ranno una famiglia (nel 1992nasce la primogenita Laura enel 1995, Silvia) e porterannoavanti con successo l’attivit à,grazie anche alla preziosa pre-senza del fratello di Claudio,Stefano. È del 2002 l’asse-gnazione della tanto ambitaStella Michelin, da quell’annosempre confermata. Nel 2003Claudio, Anna e Stefano tra-sferiscono Casa Vicina a To-rino, all’interno dell’hotel Bo-ston, in via Massena 66. Unasfida che questa volta parte aTorino e che si può riassumerein una cucina curata nei par-ticolari che propone piatti dav-
vero imperdibili cui vengonoabbinati vini di piccoli produttorie di altri più noti con un delta diprezzi che accontenta tutte ler i ch i e s t e .
Nel 2006, un’ulteriore svol-ta: Claudio viene scelto da Pie-ro Alciati e Oscar Farinetti perentrare a far parte del progettodi Eataly nell’area Lingotto, To-rino. Da quel momento ClaudioVicina diventa lo chef del ri-storante gourmet del primocentro enogastronomico dedi-cato agli alti cibi. Oggi, in quellalocation, affiancato dalla mo-glie Anna, è ancora il “r e” dellacucina. In sala il fratello Ste-fa n o .
L’INTERVISTA Claudio Vicina, chef stellato di Casa Vicina, ristorante gourmet presso Eataly nell’area Lingotto di Torino
Quando il risotto ricalca le tradizioniNel suo menù, rivisitazioni di antiche ricette e utilizzo del riso anche per alleggerire certi piatti
La ricetta
tNormalmente utilizzo
il riso biancosempre superfino,con predilezioneper il Carnaroli
ristorazione. I maestri di Clau-dio? Mamma Bruna e papàRoberto che gli insegnano apulire le quaglie e a lavare leverdure: poi i maestri pasticceriRolando e Mauro Morandin aSaint Vincent che gli svelanotutti i segreti dei lievitati e dellebasi di pasticceria. Nel frat-tempo Claudio lavora semprenel ristorante di famiglia, dalquale si allontana solamenteper uno stage da GualtieroMarchesi e un’esperienza dilavoro nella cucina di Guido aCostigliole d’Asti dove appren-de la tecnica e la precisione chelo renderanno un grande chef.Nel 1985, a 18 anni, avvienel’i n co n t r ocon la fu-tura mo-glie Anna,che diven-terà suacompagna di vita ma anche di
tI turisti che visitanoEataly spesso sonoincuriositi dai risottiche proponiamo
LO STATO DEL RISO MARZO 2018 15
RICE OUTLOOK Le ultime stime indicano che si toccheranno i 484,3 milioni di tonnellate, lo 0,5% in meno rispetto all’anno scorso
Si ferma la crescita della produzioneSegno negativo per diversi Paesi dell’America Latina, in particolare Venezuela, Argentina e Messico
S’arresta il trend di cre-scita che ha caratterizzatonegli ultimi due mesi l’a n-damento della produzioneglobale di riso: l’ultima ri-levazione stima che nel2017/18 tocchi i 484,3 mi-lioni di tonnellate, 0,4 mi-lioni di tonnellate in menorispetto alla precedenteproiezione, e lo 0,5% inmeno rispetto al recorddello scorso anno.
Entrando nel dettaglio, ilrapporto Rice Outlook difebbraio calcola che la pro-duzione del Bangladeshper il 2017/18 sia in calo di0,35 milioni di tonnellatesu un totale di 32,65 mi-lioni di tonnellate a causadella riduzione dell’area sti-mata dedicata alla coltiva-zione del riso. Secondo ildipartimento dell’Ag r i c o l tu-ra statunitense, è ancor piùsignificativo, in termini per-centuali, il calo della pro-duzione di riso del Vene-zuela: si calcola una di-minuzione di 25mila ton-nellate su unt o t a l e d i265mila ton-ne l l a te . S it r a t t a d e l13% in menorispetto alloscorso anno.Stessa situa-zione per l’A r-gentina doveper il 2017/18si stima un calo della pro-duzione di 6mila tonnellatesu un totale di 806milatonnellate. La produzionedell’Argentina nel 2017/18si valuta sia quasi il 7% inmeno rispetto all’annat a
precedente. Segno positi-vo, invece, per il Messico:si stima che per il 2017/18la produzione aumenti di
3mila tonnel-late su un to-tale di 188mi-la tonnellate,con un incre-mento supe-riore al 7%: sitratta del piùalto volumedal 2007/08.
Per quantor iguarda la
produzione globale del2016/17, il dipartimentodell’Agricoltura statuniten-se stima sia in calo di 0,3milioni di tonnellate su untotale di 486,8 milioni. Laproduzione dell’Indonesia,
per il 2016/17, si valuta indiminuzione di 0,3 milionidi tonnellate su un totale di36,86 milioni di tonnellate;stessa sorte per quella delMessico dove la riduzionesarà di 2mila tonnellate suun totale di 175mila ton-nellate.
Per quanto riguarda ilconsumo globale di riso nel2017/18 si stima tocchi i480,8 milioni di tonnellate,1 milione di tonnellate inmeno rispetto alle prece-denti stime e 1,4 milioni ditonnellate in meno rispettoal record toccato nel2016/17. Si calcola si possaverificare un calo del con-sumo per Bangladesh, Bir-mania, India, Vietnam e Ve-nezuela.
Segno positivo, invece,per le scorte finali: nel2017/18 dovrebbero au-
mentare di quasi il 4% perun totale di 140,8 milioni ditonnellate, il volume più
alto dal record di 2000/01di 146,7 milioni di tonnel-late.
Per quanto riguarda leesportazioni, quelle dellaCina per il 2018 si stimatocchino i 1,6 milioni ditonnellate, il 36% in piùrispetto allo scorso anno eil volume più alto dal 2003.Le esportazioni dell’Indiaper il 2018 si calcola toc-chino il volume record di12,5 milioni di tonnellate.Quelle del Vietnam per il2018 si valuta possano rag-giungere i 6,7 milioni ditonnellate, il volume piùalto dal 2013. Il numerouno degli importatori, ossiala Cina, si stima importi 5,5milioni di tonnellate di riso,volume invariato rispetto alrecord dello scorso anno.La Nigeria riconferma untrend alto di importazioni,con 2,6 milioni di tonnel-late acquistate, 0,1 milionidi tonnellate in più rispettoal 2017.
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Filippine, in arrivo 250mila tonnellate di risoll Consiglio del National Food Au-
thority (Nfa) delle Filippine ha approvatol'importazione di 250mila tonnellate diriso per ricostituire lo stock utilizzato inparte per aiutare a stabilizzare i prezzidel riso. Secondoquanto riporta ilsito business.in-quirer.net, Leon-cio Evasco, pre-sidente del Con-siglio del Nfa, hadichiarato che ilConsiglio ha sta-bilito l'importa-zione di riso, prin-cipalmente dalVietnam e dalla Thailandia.
«L'autorizzazione a importare 250mi-la tonnellate è stata approvata in con-siderazione del fatto che l'importazionedovrebbe arrivare dopo il raccolto o laprima settimana di giugno», ha dichia-rato Evasco. E ha voluto precisare:
«Assicuriamo che non c'è carenza diriso. Questa importazione riguarda sololo stock del Nfa».
Il Consiglio del Nfa, con rappresen-tanti di agenzie come Bangko Sentral ng
Pilipinas, l'Auto-rità nazionale perlo sviluppo eco-nomico e il dipar-timento delle Fi-nanze, deve ap-provare tutti i pia-ni per importareil riso. Evasco haanche osservatoche il presidenteDuterte aveva
emesso un ordine verbale che appro-vava l'importazione delle 250mila ton-nellate di riso. Per garantire che il pro-cesso di importazione sia "più inclusivoe trasparente", la modalità di impor-tazione dovrà essere gestita dal go-ve r n o .
tContinuano a crescere
le scorte finali:nel 2017/18 dovrebberoaumentare di quasi il 4%
per un totale di 140,8milioni di tonnellate
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LO STATO DEL RISO16 MARZO 2 018
Dopo diversi mesi di sti-me in calo, la previsionedella produzione di risostatunitense per il 2017/18si è consolidata a un quan-titativo di 178,2 milioni dicwt, con una diminuzionedi oltre il 20% rispettoall’anno passato. Secondoil rapporto Rice Outlook difebbraio, questo consi-stente calo della produ-zione su base annua sistima sia dovuta alla con-trazione del 23% dell'areacoltivata a riso che si valutatocchi i 2,37 milioni di acri,la più bassa dal 1987/88.La riduzione dell'area èparzialmente compensatada un aumento del 4%della resa che si prevederaggiunga i 7.507 poundsper acro, ancora al di sotto,però, del record toccatonel 2013/14 pari a 7.694pounds.
Il dipartimento dell’Ag r i-coltura statunitense calco-la che le scorte finali re-stino invariate a quota 46milioni di cwt, l’1% in me-no rispetto all’anno pas-sato.
Nessuna variazione di ri-lievo nemmeno per le im-portazioni di riso statuni-tense: si calcola, infatti,che restino stabili a quota
24,9 milioni di cwt, il 6% inpiù rispetto all’anno pre-cedente e il volume piùalto in assolto. Dai dati delrapporto Rice Outlookemerge che nella campa-gna 2017/18 la Thailandia el'India coprono la fettamaggiore delle importazio-ni di riso negli Stati Uniti,con la Thailandia che rap-presenta oltre il 60%dell’import.
Andamento stabile an-che per le forniture totali diriso statunitensi: si stimasi riconfermino a quota249,2 milioni di cwt, il 15%in meno rispetto allo scor-so anno e il volume piùbasso dal 2003/04. L’u t i-lizzo totale di riso statu-nitense nel 2017/18 si cal-cola resti invariato a quota220milioni di cwt, l’11% inmeno rispetto allo scorso
anno. Resta fermo anchel’utilizzo domestico e re-siduo che si calcola a quota120 milioni di cwt (-9%).
Si registra, invece, il se-gno meno per le espor-tazioni totali di riso sta-tunitense: nel 2017/18 sivaluta possano arrivare a100 milioni di cwt, il 14% inmeno rispetto allo scorsoanno. In particolare, leesportazioni di riso a granalunga raggiungeranno i 71milioni di cwt, il 10% inmeno nei confronti dell’a n-nata precedente. L'emi-sfero occidentale è il piùgrande mercato per il risoa grana lunga degli StatiUniti: Messico, AmericaCentrale, Haiti, Venezuela,
Canada e Colombia rap-presentano la maggior par-te delle esportazioni sta-tunitensi di questo tipo diriso. Al di fuo-r i d i q u e-st ’area occi-den t a le , i lMedio Orien-te è attual-mente il piùgrande mer-cato per il ri-so a granalunga degliStati Uniti.
Non vannom e g l i o l eesportazioni di riso statu-nitense a grana medio pic-cola: nel 2017/18 si stimatocchino i 29 milioni di cwt,
il 24% in meno rispettoallo scorso anno e il vo-l u m e p i ù b a s s o d a l2014/15. In particolare, il
d ip ar ti me nt odell’Ag r i c o l tu-ra statuniten-se stima chele esportazio-n i d i r i s ogrezzo toc-chino i 34 mi-lioni di cwt, il20%in menor i s p e t t oa l l ’ a n n a t aprecedente eil volume più
basso dal 2011/12. Leesportazioni di riso lavo-rato si calcola tocchino i 66milioni di cwt (-11%).
Usa, invariate le previsioni di raccoltoSi stima che il valore globale della produzione rimanga confermato a quota 178,2 milioni di cwt,
quindi con una diminuzione superiore al 20% rispetto all’anno passato. Calo del 23% dell'area coltivata a riso
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Guyana, i risicoltorisollecitano i pagamenti
L'Associazione dei produttori di riso della Guyana(Rpa) ha chiesto al Guyana Rice Development Board(Grdb) di effettuare urgentemente pagamenti a favoredei risicoltori ed esportatori di riso a Panama. Secondoil segretario generale del Rpa, Dharamkumar Seeraj,come riporta il sito inewsguyana.com, «i pagamentipari a due miliardi di dollari sono dovuti a questicoltivatori da luglio del 2017». Seeraj ha specificatoche i risicoltori che sono stati contattati da Grdb perfornire riso a Panama, per contratti della durata di dueanni, sono ancora in attesa di ricevere la sommapattuit a.
«Siamo fermamente convinti che il Grdb, in unasolida posizione finanziaria basata sull'importo deiprelievi riscossi dalle esportazioni nel corso degli anni- ha affermato - pagherà questi coltivatori in tutto e pertu tt o ».
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Le esportazioni del Pakistansono in netta crescita
Nei primi sette mesi dell'attualeanno fiscale, le esportazioni di riso delPakistan sono aumentate significa-tivamente del 29% per un valore pari a1 miliardo di dollari, visto che - comeriferisce il sito thenews.com.pk - gliordini provenienti dai Paesi africanisono aumentati dopo il rallentamentodei lotti indiani.
«Quest'anno (da luglio a gennaio) -ha dichiarato Rafique Suleman, vicepresidente della Rice Exporters As-sociation of Pakistan (Reap) - abbiamoesportato un totale di 2,28 milioni ditonnellate di riso per un totale di 1,06miliardi di dollari, mentre lo scorsoanno fiscale abbiamo esportato 1,971milioni di tonnellate per 820 milioni didollari». In termini di quantità, l'e-sportazione è cresciuta del 15%.
Suleman ha precisato che gli espor-tatori hanno dovuto superare una crisidi tre anni grazie a «sforzi e marketingrigorosi». Le esportazioni di riso hannosubìto un calo del 14,62% durante ilperiodo luglio-gennaio del 2016/17 ri-spetto allo stesso periodo del2015/16; anche se, come emerge daidati del Pakistan Bureau of Statistics,la quota di riso nelle esportazionialimentari si è attestata al 43% du-
rante il periodo luglio-gennaio del2 016 / 17.
«I membri del Reap - ha sottolineatoSuleman - stanno mettendo in campoi loro sforzi instancabili e stanno fa-cendo marketing aggressivo per au-mentare le esportazioni di riso».
Il Kenya era il maggiore acquirentedi riso pakistano e durante i sette mesidell'attuale anno fiscale, il Pakistan haesportato 284mila tonnellate di risoper un totale di 102 milioni di dollarinel Paese africano.
tAumento del 4%
della resa: dovrebberaggiungere i 7.507
pounds per acro, al disotto però del recordtoccato nel 2013/14
e pari a 7.694 pounds
IL MIGLIORE PRODOTTO CONIL MIGLIORE RAPPORTO
COSTO / EFFICACIA
LO STATO DEL RISO MARZO 2018 17
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Il Bangladesh ha sospe-so il piano avviato per im-portare riso thailandese, acausa dei ritardi occorsi perconcludere un accordo, do-vuti in gran parte al fattoche i prezzi del riso in Indiae Thailandia sono stati incalo a metà febbraio, sottopressione, come riporta ilsito bangkokpost.com, perla debole domanda estera.Il Bangladesh, che è di-ventato un notevole impor-tatore di riso dal 2017 dopoche le inondazioni hannodanneggiato i raccolti, hasospeso il piano per im-portare 150mila tonnellatedi riso dalla Thailandia, con-cordato a 465 dollari a ton-nellata lo scorso ottobre.«Abbiamo dovuto cancel-larlo perché stavano im-piegando troppo tempoper finalizzare l'accordo;stiamo ricevendo riforni-menti dalla vicina India. Al-lo stesso tempo, stiamoottenendo una buona ri-sposta agli appalti locali»,ha dichiarato Badrul Hasan,responsabile delle fornitu-re statali. In India, i prezzidel riso parboiled a metàfebbraio sono scesi di 12dollari a 420-424 dollari atonnellata, dopo aver toc-cato il massimo da set-
tembre 2011 a fine gen-naio.
«La domanda è debole,gli acquirenti stanno rin-viando gli acquisti, e ci siaspetta un ulteriore calodei prezzi», ha sostenutoun esportatore con sede aKakinada, nello stato me-ridionale dell'Andhra Pra-desh. Secondo i dati uf-ficiali, riferisce ancora il sitobangkokpos t . com, l eesportazioni di riso non ba-smati da aprile a dicembrein India sono aumentatedel 39,5% rispetto a unanno fa, quando erano paria 6,34 milioni di tonnellate,
mentre il Bangladesh e ilBenin hanno aumentato gliacquisti.
Nel frattempo, il riso
thailandese è sceso a400-419 dollari a tonnel-lata, a Bangkok, contro i420-430 precedenti.
«Molti esportatori - fan-no sapere dal governo -stanno aspettando che siaprano nuove opportunità
nei grandi mercati comeIndonesia, Filippine, Iran eCina, ma finora non ci sononuove offerte».
Lo scorso febbraio le importazionidi riso del Bangladesh si stima siattestino a 28,90 lakh di tonnellate,contro le 1,33 tonnellate di tonnel-late messe in vendita nel Paesenell'anno fiscale 2016-2017. Comeriporta il sito thedailystar.net, di que-sto volume i commercianti privatihanno trattato 21,29 lakh di ton-
nellate, mentre il governo 7,61 lakh ditonnellate. L'ultima volta che sonostate importate quantità maggiori diriso risale all'anno fiscale 1998-99,quando arrivarono dall'estero 30,08lakh di tonnellate. La flessibilità delleimportazioni continua, anche se gliagricoltori coltivano la produzione bo-ro dopo aver raccolto l'aman, il cui
raccolto secondo il dipartimento del-l'Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) sistima sia in calo a causa delle fortipiogge stagionali dello scorso di-cembre. L'Agenzia statunitense inun rapporto ha alzato le sue proie-zioni sull'importazione di riso delBangladesh a 34 lakh di tonnellate diriso nel 2017-18, che è più del doppiodella sua precedente previsione di 16lakh di tonnellate del novembre delloscorso anno.
Ma le importazioni sono da record
Area coltivata 250 280 285
Scorte iniziali 61 114 173
Produzione lavorato 443 519 519
Produzione grezzo 738 865 865
Importazioni 610 590 600
Forniture totali 1,114 1,223 1,292
Esportazioni 0 0 0
Consumo e residuo 1,000 1,050 1,100
Scorte finali 114 173 192
Distribuzione totale 1,114 1,223 1,292
Unità di misura: 1000 HA, 1000 MT, MT/HA - Fonte: U FAS
2015/16 2016/17
SCORTE IN AUMENTOGhana, l’incremento produttivo riduce l’importIl rafforzamento della produzione
interna di riso in Ghana ha portato aun calo delle importazioni stimatedurante la stagione 2017-18. Secon-do quanto riporta il sito blacksea-grain.net, la produzione nazionale diriso in Ghana nel 2017-18, comeemerge dalle proiezioni del diparti-mento dell’Agricoltura statunitense(Usda), si stima tocchi le 450milatonnellate, rispetto alle 390mila ton-nellate nel 2016-17. Secondo gli ana-listi, la maggiore produzione riflettele condizioni favorevoli e gli impegni
del governo del Ghana messi in cam-po per aumentare la produzione diriso attraverso l'introduzione di va-rietà migliorate ad altorendimento e resisten-ti alle malattie, oltreche l'adozione di pra-tiche di gestione dellerisorse idriche a bassocosto. Ma ci sono an-cora sfide necessarieper la crescita, come ha osservatol'Usda, compresa la disponibilità e ilcosto delle sementi e del fertilizzan-
te. La mancanza di meccanizzazioneagricola e di strutture di lavorazioneadeguate hanno contribuito infatti al-
la scarsa qualità dellecolture. Le importazio-ni di riso si calcola toc-chino le 550mila ton-nellate nel 2017-18, ri-spetto alle 580milatonnellate nel 2016-17.I principali fornitori di
riso in Ghana sono Thailandia, Viet-nam e India. Gli Stati Uniti copronosolo l'1% della quota di mercato.
tSi prevede un raccolto
di 450mila t. Erano390mila nel 2016-17
2017/18
BANGLADESHBANGLADESHt
Sospeso il pianoper importare 150milatonnellate di riso dallaThailandia, concordato
a 465 dollari a tonnellata
Stop al riso thailandeseStop al riso thailandese
Strada per Vespolate, 6 - 28060 Granozzo (No) - ItalyTel. 0321/55146 r.a. Fax 0321/55181
www.of� cineravaro.com e-mail: [email protected]
ISO 9001:2008 CERTIFICATO N°2113ISO 3834-4:2006 CERTIFICATO N°2114
1967 2017
COSTRUZIONI MECCANICHE
LO STATO DEL RISO18 MARZO 2 018
IMPORT & EXPORT UE
(Dati espressi in tonnellate base di riso lavorato)
Regno Unito 143.716
Francia 95.723
Paesi Bassi 91.966
Germania 63.466
Italia 45.367
Belgio 35.080
Portogallo 28.011
Spagna 23.129
Rep. Ceca 18.925
Svezia 14.223
Danimarca 6.751
Altri Ue 33.782
TOTALE 600.139
Rotture di riso 211.616
Italia 73.826
Grecia 34.308
Spagna 19.506
Portogallo 15.694
Bulgaria 10.787
Romania 5.594
Francia 1.700
Polonia 988
Rep. Ceca 911
Germania 635
Danimarca 504
Altri Ue 1.830
TOTALE 166.283
- -
Paesi Import Paesi Export
IL CONFRONTO CON LE CAMPAGNE PRECEDENTI
Il confronto tra i trasfe-rimenti di risone della cam-pagna attuale e quelli relativialla campagna precedenteevidenzia un aumento di83.315 tonnellate corri-spondenti a un incrementodi quasi l’11%. Dall’i ni z i odella campagna sono statecollocate quasi 852.000tonnellate di risone corri-spondenti al 52% della di-sponibilità vendibile.
A livello di quotazioni l’ul-timo periodo è stato carat-terizzato dall’aumento per ilgruppo Loto, con un incre-mento minimo di 15 euro aNovara e uno massimo di35 euro a Mortara, e dai calirelativi ai gruppi S. Andrea eA r b o r i o - Vo l a n o .
L’attività di esportazionecontinua a mantenersi subuoni livelli e si attesta a unaquota di quasi 74.000 ton-nellate, base riso lavorato,con un incremento di circa23.400 tonnellate (+46%)rispetto a un anno fa graziealle maggiori esportazioniverso Turchia (+12.600 t),Libia (+2.800 t), Libano(+2.700 t) e Serbia (+1.200t).
Le consegne degli ope-ratori italiani verso l’Unioneeuropea, aggiornate alla fi-ne del mese di novembre2017, risultano in aumentodi quasi 15.000 tonnellate(+11,5%), base riso lavora-to, rispetto al corrisponden-te dato della scorsa cam-pagna, con un incrementodi 12.338 tonnellate per ilTondo e di 3.917 tonnellateper i Lunghi A. Sono risul-tate maggiori vendite versoil Regno Unito (+9.500 t), laFrancia (+2.600 t), la Ger-mania (+1.900 t) e l’Unghe-ria (+1.800 t), e minori ven-dite verso il Belgio (-1.700 t)e la Repubblica Ceca (-1.000t).
In base ai dati desunti dalrilascio dei titoli di impor-tazione per il riso semigreg-gio e il riso lavorato risultanoimportazioni per 42.200tonnellate, base riso lavo-rato, con incremento di6.600 tonnellate (+18%)circa rispetto a un anno fa;se, invece, consideriamoanche le importazioni di ri-sone, il dato complessivo siattesta appena sopra le47.000 tonnellate con un ca-lo di 2.400 tonnel late(-5%).
Unione europeaI dati sulle importazioni
n el l’Unione europea mo-strano un volume comples-sivo di circa 600.000 ton-nellate, base riso lavorato,con un aumento di 33.400
tonnellate (+6%) rispetto al-la scorsa campagna. Il datorelativo all’import di riso la-vorato dai PMA, aggiornato
TRASFERIMENTI RISONE E RIMANENZE PRESSO I PRODUTTORI AL 20/2/2018Gruppi
varietaliDisponibilità
vendibileTrasferimento % rispetto
al disponibileRimanenze
Selenio 127.951 55.173 43,12% 72.778Centauro 86.724 48.201 55,58% 38.523Altri 270.563 151.962 56,17% 118.601TOTALE TONDO 485.238 255.336 52,62% 229.902Lido 16.970 10.430 61,46% 6.540Padano-Argo 4.351 1.278 29,37% 3.073Vialone nano 27.034 14.260 52,75% 12.774Varie Medio 12.134 4.400 36,26% 7.734TOTALE MEDIO 60.489 30.368 50,20% 30.121Loto-Ariete 233.408 130.078 55,73% 103.330S. Andrea 31.661 15.025 47,46% 16.636Roma 74.799 46.470 62,13% 28.329Baldo 69.941 45.480 65,03% 24.461Arborio-Volano 133.169 60.350 45,32% 72.819Carnaroli 152.670 61.480 40,27% 91.190Varie Lungo A 55.813 26.114 46,79% 29.699TOTALE LUNGO A 751.461 384.997 51,23% 366.464TOTALE LUNGO B 327.293 181.008 55,30% 146.285TOTALE GENERALE 1.624.481 851.709 52,43% 772.772
TRASFERIMENTI ATTUALI E CONFRONTO CON LA CAMPAGNA PRECEDENTE
Dati espressi in tonnellate di riso greggio
CAMPAGNE PRECEDENTI
Tondo 519.337 253.341 48,78%
Medio 57.255 26.486 46,26%
Lungo A 819.301 355.505 43,39%
Lungo B 261.620 133.062 50,86%
TOTALE 1.657.513 768.394 46,36%
2016/2017 Disponibilitàvendibile
Trasferito % rispettoal disponibile
Tondo 394.771 229.026 58,01%
Medio 46.590 24.337 52,24%
Lungo A 786.333 391.088 49,74%
Lungo B 271.796 149.002 54,82%
TOTALE 1.499.490 793.453 52,91%
2015/2016 Disponibilitàvendibile
Trasferito % rispettoal disponibile
Tondo 372.958 222.331 59,61%
Medio 31.799 20.492 64,44%
Lungo A 620.596 388.476 62,60%
Lungo B 425.205 256.430 60,31%
TOTALE 1.450.558 887.729 61,20%
2014/2015 Disponibilitàvendibile
Trasferito % rispettoal disponibile
EFFETTIVO SDOGANATODAL 1/9/2017 AL 20/2/2018
TITOLI AGREX RILASCIATIDAL 1/9/2017 AL 20/2/2018
al 31 gennaio, si attesta a130.700 tonnellate circacon un calo di 7.800 ton-nellate (-6%) rispetto a un
anno fa.Considerati gli attua-
li volumi di importazio-ne del riso lavorato edel riso semigreggio, idazi rimarranno fissatirispettivamente a 175euro e a 30 euro allatonnellata anche per ilsecondo semestredella campagna.
In base al rilascio deititoli di esportazione if l u s s i i n u s c i t adall’Unione europea sia ttest ano a quas i166.300 tonnellate,
base riso lavorato, in au-mento di circa 48.900 ton-nellate (+42%) rispetto allacampagna precedente.
BILANCIO Da l l’inizio della campagna sono state collocate quasi 852.000 tonnellate di risone
Trasferimenti, incrementi a due cifreE’ stato collocato l’11% in più
130.676 138.513
0
30.000
60.000
90.000
120.000
150.000
180.000
Set 17 - Gen 18 Set 16 - Gen 17
Import Ue di riso semilavorato e lavorato dai PMA
(dati in tonnellate)
Import UE650.000
600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
2017/18
60
0.1
39
2016/17
56
6.7
21
2014/15
44
7.7
83
63
2.1
84
2015/16
180.000
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
2017/18
166.
283
2016/17
117.
443
2015/16
111.
089
2014/15
128.
984
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
Tondo Medio Lungo A Lungo B
trasferito totale ('000 t)Rimanenzatrasferito totale anno precedente
LO STATO DEL RISO MARZO 2018 19
Importazioni Italia20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
Rest
o de
lM
ondo
Indi
a
Usa
Bang
lade
sh
Paki
stan
Bras
ile
Thai
land
ia
Cam
bogi
a
Guya
na
17.
900
290
378 176
737 4.9
58
4.6
44 5.8
53 7.2
64Esportazioni Italia
Rest
o de
lM
ondo
24.000
21.000
18.000
15.000
12.000
9.000
6.000
3.000
0
10.
462
2.8
47
20.
759
9.6
88
8.6
05
Bras
ile
4.4
69 2.7
81
2.5
93
Turc
hia Usa
Liban
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Aust
ralia
Svizz
era
2.5
29
2.4
97
2.3
58
2.2
34
2.0
04Al
bani
a
Libia
Gior
dani
a
Bosn
ia E.
Koso
vo
Serb
ia
BORSA DI PAVIA
Centauro (originario) 250 285 250 285 250 285 250 285
Selenio 235 275 235 275 235 275 235 275
Lido-Flipper e sim. 270 280 270 280 270 280 275 285
Padano-Argo 275 295 275 295 275 295 275 295
Vialone Nano 355 380 355 380 355 380 355 380
S. Andrea 280 305 280 305 280 305 275 300
Loto e Nembo 305 335 320 350 320 350 335 365
Dardo-Luna CL e sim. 270 280 270 280 270 280 275 285
Augusto 300 330 300 330 300 330 300 330
Roma 260 270 260 270 260 270 260 270
Baldo 425 430 430 435 430 435 430 435
Arborio-Volano 275 295 275 295 275 295 270 290
Carnaroli 285 310 285 310 285 310 285 310
Similari del Carnaroli 215 245 215 245 215 245 215 245
Thaib.-Gladio e sim. 255 270 255 270 255 270 255 270
DATI ESPRESSI IN TONNELLATE BASE RISO LAVORATO
Importazioni Italia dal 1/9/2017 al 20/2/2018 Esportazioni Italia dal 1/9/2017 al 20/2/2018
BORSA DI NOVARA
Sole CL e similari 230 250 230 250 230 250 230 250Balilla-Centauro 265 285 265 285 265 285 265 285Selenio 245 285 245 285 245 285 245 285Lido e similari 250 270 250 270 250 270 250 270Loto 300 335 300 335 315 350 315 350Augusto 305 325 305 325 310 330 310 330Dardo, Luna CL e similari 255 275 255 275 255 275 255 275S. Andrea 280 300 280 300 270 290 270 290Baldo 370 405 395 430 395 430 395 430Roma 250 265 250 265 250 265 250 265Arborio-Volano 290 300 290 300 280 290 280 290Carnaroli 255 300 255 300 255 300 255 300Thaibonnet-Gladio e similari 250 270 250 270 250 270 250 270
PER TUTTE LE BORSE, PREZZI ESPRESSI IN EURO PER TONNELLATA
29/1/2018Min Max
5/2/2018Min Max
12/2/2018Min Max
19/2/2018Min Max
Risoni
Risoni 31/1/2018Min Max
7/2/2018Min Max
14/2/2018Min Max
21/2/2018Min Max
BORSA DI MORTARARisoni 2/2/2018
Min Max9/2/2018Min Max
16/2/2018Min Max
23/2/2018Min Max
Sole e similari 230 250 230 250 230 250 230 250
Selenio 265 285 220 285 220 285 265 285
Centauro 220 285 265 285 265 285 220 285
Vialone Nano 340 380 340 380 340 380 340 380
S. Andrea 280 300 270 290 270 290 270 290
Loto 300 335 315 350 335 370 335 370
Dardo-Luna CL e sim. 225 275 225 275 225 275 235 285
Augusto 220 270 285 335 285 335 220 270
Roma 250 300 255 270 255 270 240 300
Baldo 260 270 385 430 385 430 255 270
Arborio-Volano 385 430 265 280 265 280 385 430
Carnaroli 285 335 240 300 240 300 285 335
Thaibonnet 220 270 220 270 220 270 220 270
Altre indica 275 290 220 270 220 270 265 280
Arborio 650 700 650 700 650 700 650 700
Roma 560 610 560 610 560 610 560 610
Baldo 900 950 900 950 900 950 900 950
Ribe 595 625 615 645 615 645 615 645
S. Andrea 570 600 570 600 570 600 570 600
Thaibonnet 590 620 590 620 590 620 590 620
Vialone Nano 870 930 870 930 870 930 870 930
Padano-Argo 580 680 580 680 580 680 580 680
Lido e similari 595 625 595 625 595 625 595 625
Originario-Comune 560 600 560 600 560 600 560 600
Carnaroli 690 740 690 740 690 740 690 740
Parboiled Ribe 695 725 715 745 715 745 715 745
Parboiled Thaib. 690 720 690 720 690 720 690 720
Parboiled Baldo 1000 1050 1000 1050 1000 1050 1000 1050
CONSEGNE DALL'ITALIA VERSO GLI ALTRI STATI MEMBRI DELL'UNIONE EUROPEA
(Dati espressi in tonnellate base riso lavorato - Fonte: Istat)
17/18 (aggiornamento al 30/11/2017) 60.401 2.662 26.245 55.543 144.851
16/17 (aggiornamento al 30/11/2016) 48.063 3.979 22.328 55.539 129.909
Differenza 12.338 -1.317 3.917 4 14.942
Differenza in % 25,67% -33,10% 17,54% 0,01% 11,50%
15/16 (aggiornamento al 30/11/2015) 51.556 3.222 21.286 59.741 135.805
Francia 29.687 27.051 2.636
Germania 28.475 26.550 1.925
Regno Unito 20.530 11.045 9.485
Belgio-Lux 10.348 12.059 -1.711
Polonia 8.953 8.240 713
Paesi Bassi 6.396 6.344 52
Rep. Ceca 6.190 7.206 -1.016
Ungheria 5.406 3.641 1.765
Slovacchia 4.929 4.419 510
Austria 4.455 4.898 -443
Paese didestinazione
Campagnacorrente
Campagnascorsa
Differenza
LE PRIME 10 DESTINAZIONI
TOTALETondo Medio Lungo-A Lungo-BCAMPAGNA
BORSA DI MILANO
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Lavorati 30/1/2018Min Max
6/2/2018Min Max
13/2/2018Min Max
20/2/2018Min Max
BORSA DI VERCELLI
Balilla, Centauro e similari 275 285 275 285 278 288 278 288Sole CL 240 250 240 250 240 250 240 250Selenio e similari 250 290 250 290 250 290 250 290Tipo Ribe 275 285 275 285 275 288 275 288Loto* e similari 315 335 315 335 335 365 335 365Augusto 315 335 315 335 315 335 315 335S. Andrea e similari 282 300 282 300 270 288 270 288Roma* e similari 262 275 262 275 259 272 259 272Baldo* e similari 370 425 370 425 378 433 378 433Arborio-Volano 285 300 285 300 275 290 275 290Carnaroli* e similari 234 300 234 300 240 288 240 288Thaibonnet e similari 260 270 260 270 260 270 265 275
* Prezzo massimo riferito alla varietà Loto, Roma, Baldo/Cammeo e Carnaroli - (1) Nominale
30/1/2018Min Max
6/2/2018Min Max
13/2/2018Min Max
20/2/2018Min Max
Risoni
20 MARZO 2 018