Tesina ricezione (stop)

17
LA RICEZIONE (STOP) indice tesina indice tesina indice tesina indice tesina - PRESENTAZIONE TESINA PRESENTAZIONE TESINA PRESENTAZIONE TESINA PRESENTAZIONE TESINA PAG. 2 - LA RICEZIONE “DIDATTICA” LA RICEZIONE “DIDATTICA” LA RICEZIONE “DIDATTICA” LA RICEZIONE “DIDATTICA” PAG. 3 - LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI PAG. 5 - ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI PAG. 8 - RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATO RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATO RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATO RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORE RE RE RE PAG. 17 - BAIOCCHI FILIPPO -

description

Tesina - Corso CONI-FIGC Mantova 2014

Transcript of Tesina ricezione (stop)

Page 1: Tesina ricezione (stop)

LA RICEZIONE (STOP)

indice tesina indice tesina indice tesina indice tesina

- PRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINA PAG. 2 - LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA” PAG. 3 - LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI PAG. 5

- ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI ESERCITAZIONI PAG. 8 - RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORE RE RE RE PAG. 17

- BAIOCCHI FILIPPO -

Page 2: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 2 -

PRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINAPRESENTAZIONE TESINA

Quando all’inizio della stagione sportiva in corso mi era stato proposto di allenare/educare/istruire

una squadra appartenente all’attività di base e per la precisione cat. “esordienti”, non ho accettato,

in quanto pur essendo interessato al Calcio a 360 gradi, alimentato da una passione innata per

questo Gioco e per lo Sport, ho messo in primo piano l’importanza dell’essere umano, l’importanza

ed il rispetto nei confronti dei bambini e dei ragazzi troppo preziosi e importanti.

Non avrei mai potuto accettare un ruolo alla mia prima esperienza d’istruttore/educatore nell’attività

di base, senza quindi aver maturato in merito a quel settore un minimo d’esperienza e come avrei

potuto “sperimentare” le mie “conoscenze” senza prima averle messe in ordine e in discussione

affrontando un Corso che mi avrebbe dato chiarezza in merito, imparando e nello stesso tempo,

rafforzando alcune mie convinzioni? Rispetto e senso di responsabilità.

Ora mi è stato chiesto di relazionare un gesto tecnico, quello della ricezione e devo dire con la

stessa coerenza e con senso di responsabilità che non mi voglio etichettare come “guru” del calcio

nell’attività di base in quanto non lo sono e quindi non credo di potermi permettere di insegnare

materia certa e “biblica” mancando d’esperienza importante.

Ho scelto quindi di esporre questa relazione mettendo in risalto la “mia” esperienza e il mio “essere

persona” seguendo concetti che ho sempre messo in pratica nel calcio e nella vita, fra cui essenziali

la “semplicità” ed il buon senso e da questa premessa ho sviluppato tutto il resto.

Ho l’onore ed il pregio di appartenere ad una Società di gran valore nella quale ho l’opportunità di

crescere sotto tutti i punti di vista fra cui quello tecnico e conoscitivo e già in questa stagione

durante le riunioni tecniche, ho avuto modo di presentare ed esporre assieme ai miei colleghi

tematiche inerenti a tattica individuale e collettiva in merito al settore giovanile, quindi seguirò

questa esperienza personale per esporre la presente tesina.

La prima parte è dedicata alla “Ricezione (stop)” in forma didattica secondo quanto riportato da chi

mi “insegna” calcio, di fondamentale importanza al fine di crescere a livello generale e nazionale

uniformando terminologie e accomunando idee, successivamente tratto la “mia ricezione” in seguito

a valutazioni e convinzioni derivate da esperienze personali ed infine saranno rappresentate come

richiesto almeno cinque esercitazioni secondo un criterio scelto e spiegato nel relativo capitolo.

Page 3: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 3 -

LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA”LA RICEZIONE “DIDATTICA”

Ricezione

“Fondamentale del gioco del calcio che presuppone l'abilità di valutare le traiettorie per fermare

e/o orientare la palla, scegliendo in anticipo la superficie anatomica più conveniente”. (Fonte frase: http://www.memsportlab.it/file/ricezionepassaggioesmarcamentonelsettoregiovanile.pdf)

Questo gesto tecnico si realizza nel momento in cui avviene una comunicazione (trasmissione) tra

due componenti della stessa squadra o per mezzo di un’azione d’intercettamento di una manovra

avversaria. Il pallone può essere controllato in uno spazio più prossimo al soggetto in assorbimento

oppure a seguire se è stato anticipato l’intento d’azione immediatamente successivo (tiro, passaggio,

etc.). Gli schemi motori di base su cui si struttura e affina questa attività sono il ricevere ed il

saltare.

ESISTONO VARIE CLASSIFICAZIONI:

• Controllo sul posto (stop)

• Controllo orientato

• Controllare un pallone rasoterra

• Controllare un pallone con traiettoria parabolica (smorzamento)

• Controllare un pallone una frazione di tempo successiva, dopo che è rimbalzato (semibloccaggio o

drop)

• Controllo in base alla superficie del corpo (di piede interno, esterno, punta e pianta, di coscia e di

petto/addome)

PRINCIPI DELLO STOP

• 1. Valutazione della traiettoria

• 2. Andare incontro alla palla (non farsi anticipare)

• 3. Decidere se controllare sul posto o eseguire un controllo orientato

• 4. Andare incontro alla palla con la parte del piede/corpo rilassata

• 5. Se possibile utilizzare parti del corpo ampie

• 6. Ritrarre al momento dell’impatto la parte del corpo

• 7. Ottimizzare lo “smorzamento” con un saltello sul piede portante

CONSIGLI TECNICI

Ricevere la palla e controllarla è un gesto motorio difficile che richiede precisione e sensibilità, la

cui esecuzione corretta dipende da molte variabili.

Ricevere significa RALLENTARE la palla per entrarne in possesso nel modo più vantaggioso

possibile, in pratica togliere velocità alla palla fino al punto di fermarla.

• Le braccia sono portate all’infuori per mantenere un giusto equilibrio

• Fare eseguire il saltello in modo che le articolazioni siano rilassate

• Andare in contro alla palla ed arretrare il piede o le altre parti del corpo per frenarne la velocità

• Mentre si controlla la palla far osservare gli altri giocatori e valutare la situazione

• Proteggere la palla con il corpo e tenere distante l’avversario

per il CONTROLLO ORIENTATO

• Orientare il busto verso la direzione in cui si ha intenzione di proseguire in seguito alla ricezione.

• Valutare con più anticipo la traiettoria della palla in arrivo

• Ripristinare le condizioni di equilibrio necessario all’esecuzione del gesto tecnico successivo alla

ricezione.

Page 4: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 4 -

NELLO SPECIFICO

Con il PETTO:

1) Ricevo la palla a petto in fuori (spalle extra ruotate) e la controllo con petto in dentro (spalle

intra ruotate)

2) Come in 1 e mi aiuto anche flettendo le gambe

3) Come in 2 facendola cadere davanti ai piedi e riprendendola con le mani o con i piedi

Con la TESTA:

1) Ricevo la palla sulla fronte e piego le gambe per rallentarla

2) Come in 1, poi prendo la palla con le mani e piego le gambe

3) Come in 1 e poi tocco la palla con una coscia, con un piede…

Con le COSCE:

1) Ricevo la palla su una delle due cosce parallela al terreno e al momento dell’impatto

abbasso la gamba portando il piede a terra. Ripeto con l’altra gamba

2) Come in 1. prendendo la palla con le mani

3) Come in 1. facendo cadere la palla in un bersaglio posto a terra

Con i PIEDI:

Posso utilizzare tutti i giochi e gli esercizi riguardanti la trasmissione, facendo leva sul

controllo della palla e sull’azione di rallentamento della stessa.

Utili sono anche i giochi di tiro che possono prevedere sempre una ricezione prima del tiro

stesso.

Come sempre per l’esecuzione delle esercitazioni, è da rispettare il principio della gradualità dal più

semplice al più complesso soprattutto per i più piccoli:

1) Esercitazioni individuali: il bambino si lancia la palla da solo (autolancio) e procede a

stopparla

2) Esercitazioni di coppia: chi da la palla lo fa con le mani per essere maggiormente preciso

3) Esercitazioni di coppia nelle quali entrambi i bambini utilizzano i piedi

4) Esercitazioni in piccoli gruppi in cui alcuni possono usare anche le mani, fino ad arrivare

all’utilizzo completo dei piedi

5) Sulle palle difficili (a parabola, tese, indirizzate alla testa o al petto) è sempre utile far

eseguire il passaggio con le mani per evitare di rendere l’esercitazione troppo complessa e

quindi far cadere la motivazione ad apprendere.

Fonti:

- Lezione Tecnica di Base e Applicata di Gianni Di Guida

- Ricezione e Stop di Prof.ssa Laura Spiritelli

- Guida Tecnica per le Scuole Calcio – Settore Giovanile e Scolastico.

Page 5: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 5 -

LA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONILA “MIA RICEZIONE” e CONSIDERAZIONI

“Al di là delle terminologie e della spiegazione didattica a regola d’arte, fondamentali, oltre che

importante per uniformare nel suo concetto l’insegnamento corretto all’interno di un progetto

educativo, volevo esprimere concetti e considerazione personali sul rapporto che ho avuto in

passato nei confronti di questo gesto tecnico, al fine di correggere le mie lacune in merito e magari,

se ce ne fossero, confermare delle convinzioni positive e condivisibili.”

Premessa

Ogni mia considerazione sul gioco del Calcio, parte sempre da un concetto che reputo di

fondamentale importanza e primario, cioè l’aspetto mentale ed emozionale. Siamo persone ancor

prima d’essere giocatori, in senso globale e con le dovute proporzioni lo ritengo valido per qualsiasi

fascia d’età.

Sono convinto a sensazione personale che l’aspetto emozionale/mentale influisca almeno al 70%

nello sport e nel gioco del calcio (così come nella Vita), oltre ovviamente alle altre importanti e

determinanti considerazioni (tecnico, tattico, condizionali).

Altra importante considerazione quando entriamo in merito ad argomentazioni inerenti ad attività di

base e di settore giovanile, ricordiamoci di essere stati anche noi bambini e delle nostre esperienze

vissute sia nello sport che nella vita di tutti i giorni, di conseguenza ci rendiamo conto a maggior

ragione che vista la giovane età e la relativa delicatezza con cui abbiamo a che fare, si può influire

nell’equilibrio psico/fisico in maniera esponenziale e questo fattore assume ancora più importanza.

Parlando di ricezione e “stop” vorrei soffermarmi quindi su alcune considerazioni.

1^ considerazione

La prima considerazione è una problematica di tipo mentale, infatti sia per esperienze dirette che

indirette di calcio giocato, allenato ed osservato, spesso la buona riuscita o meno di una ricezione,

oltre che alle qualità tecniche di cui si dispone, dipende molto dall’aspetto mentale. Spesso si

notano errori di ricezione soprattutto per il timore che l’avversario possa con un azione di pressione

portare via il pallone, quando invece si avrebbe tutto il tempo necessario per eseguire una giocata

con relativa tranquillità o almeno con il tempo necessario per eseguire un corretto gesto tecnico

ancora prima che l’avversario difendente arrivi in pressione.

A questa mia considerazione vengono in supporto delle statistiche che mostrano che spesso i palloni

persi in seguito alla pressione di un avversario (difendente) non sono determinati dal contrasto ma

da un errore di ricezione del giocatore in possesso (ricevente). Questo può avvenire mediante un

controllo affrettato e ansioso con conseguente perdita del possesso, oppure eseguendo un passaggio

affrettato e pericoloso ed ancora calciando il pallone fuori dal campo per precauzione.

Per rimediare a queste situazioni di insicurezza, oltre ad un buon allenamento/apprendimento,

mediante esercitazioni tecniche e la consapevolezza di aver acquisito un buon dominio e relativa

“confidenza” con il pallone, ci possono essere altri importanti mezzi fra cui:

* COMUNICAZIONE

fra compagni di squadra in particolare tra chi passa la palla e chi la riceve o, nel caso di riconquista

della palla, da parte dei giocatori più vicini al ricevente, al fine di non creare “caos” di

comunicazione.

* CONSAPEVOLEZZA di SPAZIO/TEMPO

da parte del ricevente di avere il tempo necessario per eseguire un corretto gesto tecnico abituando

lo stesso ricevente a guardarsi intorno prima e soprattutto, mentre sta ricevendo la palla (situazioni

che si notano raramente).

Page 6: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 6 -

* VIDEO ANALISI

sarebbe opportuno filmare le partite o anche gli allenamenti e mostrare ai ragazzi i filmati al fine di

discutere delle sensazioni percepite trovando assieme la soluzione ad un eventuale errore.

Spesso capita che le valutazioni delle partite e/o del gioco della propria squadra viste dal campo, in

qualità di giocatore, siano completamente opposte se osservate in qualità di spettatore. Osservando

partite dall’esterno si trovano soluzioni semplici che dal campo non si vedono, dall’esterno sembra

tutto più semplice. Così come da ragazzo spesso mi capitava di rivedermi in partite filmate e mi

rendevo conto che dal campo gli spazi sembravano ristretti ed inducevano a giocate affrettate o di

“sicurezza” quando invece avrei avuto tutto il tempo e la tranquillità di giocate più disinvolte.

Recentemente ho assistito ad un convegno tenuto a Rovigo in cui si confermava l’importanza

dell’utilizzo di questa tecnica anche come forma di istruzione e la capacità da parte dei

bambini/ragazzi di immagazzinare molte notizie.

* TRANQUILLITA’

svolge un ruolo IMPORTANTISSIMO l’allenatore/istruttore nel rassicurare il proprio giocatore, di

non essere sotto giudizio in seguito ad una gesto tecnico eseguito non correttamente, ma con

atteggiamento comprensivo, pacato, tranquillo, rassicurante, entusiasta, deve mostrare al proprio

“bambino” o “adulto” di credere nei valori del Calcio e quindi nella persona, nelle sue capacità in

quanto tale e di migliorare, assieme.

L’allenatore diversamente dovrà agire in maniera decisa solo nei casi di indisciplina

comportamentale e mantenendo questa coerenza potrà essere credibile dando senso di sicurezza e

benessere psicologico alle “persone” che sta allenando. Non deve permettere ai compagni di

squadra il rimprovero ad un giocatore che sbaglia un gesto tecnico, per una questione di rispetto e

perché diventerebbe l’atto decisivo per togliere autostima a quel giocatore, soprattutto se

caratterialmente introverso e/o timido. Il rimprovero è oggettivamente illogico poiché è palese che

un giocatore non sbaglia appositamente un gesto tecnico, è già dispiaciuto per averlo sbagliato a

maggior ragione se rimproverato perde fiducia ed entusiasmo portando a subentrare la “paura” e

l’ansia di giocare a calcio per il timore di commettere altri errori ed essere giudicato.

Quelle elencate sopra ritengo che siano soluzioni importanti per contribuire in maniera positiva

all’insegnamento di qualsiasi gesto tecnico ed in particolare a quello trattato, la ricezione.

Ovviamente ci sono altri fattori che inducono alla buona riuscita di una ricezione ed oltre a ciò che è

stato esposto nel capitolo della “ricezione didattica” riporto o aggiungo quelli che ritengo

personalmente importanti, considerando anche che il Gioco del calcio è un gioco di squadra e

collettivo:

* SMARCARCAMENTO sia da parte del ricevente con azioni di “contromovimento”, “finte”, etc.

sia da parte dei compagni di squadra che a loro volta, facilitassero il “ricevente” nelle successive

soluzioni di passaggio una volta controllato il pallone.

* DECISIONE “preventiva” da parte del ricevente di cosa volere fare una volta ricevuto il pallone

(passaggio, dribbling, tiro, difesa del pallone, conduzione, etc.)

Page 7: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 7 -

2^ considerazione

La ricezione secondo un mio parere si divide in due gesti ben distinti:

- il CONTROLLO ORIENTATO

- lo STOP

Il controllo orientato lo considero più specificatamente un gesto associabile anche a tattica

collettiva, in quanto nasce dall’esigenza di un calcio che negli ultimi anni si è velocizzato e quindi

mancherebbe il tempo di pensare o meglio bisogna pensare ma più velocemente e per farlo meglio

bisogna prevenire un’azione e condensare in un unico gesto tecnico due gesti, lo stop con la

conduzione della palla, al fine di eludere un’azione di pressione da parte del difendente e per poter

sviluppare un’azione di gioco collettivo il più velocemente possibile. Ovvio che senza

un’organizzazione collettiva il gesto tecnico del controllo orientato potrebbe diventare fine a se

stesso, senza produrre gli effetti sperati se non allenare il giovane calciatore al perfezionamento di

questo gesto tecnico.

Per quanto mi riguarda più che altro il controllo orientato lo trovo molto più utile nella preparazione

repentina di un tiro in porta o durante la fase di costruzione bassa di un’azione ad esempio mediante

l’esecuzione di un giro palla difensivo. Potrebbe in ogni modo essere utilizzato anche come forma

di “dribbling” nei confronti di un avversario difendente.

Lo stop credo invece sia un gesto che risalti la creatività di un giocatore e a maggior ragione

nell’attività di base.

Scegliere di stoppare (ARRESTARE/FERMARE) e come stoppare la palla di per se è un gesto

tecnico che se riuscito è una conquista e da lì in poi ne inizia uno successivo che non vincola a

scelte specifiche ma dà la possibilità al giovane giocatore di decidere con maggior libertà cosa fare.

Del resto lo stop è un gesto che lo reputo fondamentale come primo “step” di insegnamento ancor

prima di passare al controllo orientato, infatti lo considero una sorta di perfezionamento e

completamento del “dominio” inteso come “io e il pallone”.

Ovviamente, senza dilungarmi su quanto è già stato esposto nella “Ricezione didattica”, sottolineo

l’importanza di un fattore fondamentale per l’insegnamento del gesto tecnico così come la crescita

del bambino/ragazzo (e del giocatore), la GRADUALITA’ d’insegnamento derivante da una

metodologia, una progettazione mirata ed adatta al contesto generale. Metaforicamente parlando,

per la realizzazione di una casa, prima nasce l’idea di come dovrà essere, da qui il progetto per

realizzarla e successivamente partire dal basso, dalle fondazioni per poi arrivare gradualmente

all’opera finita. Ovvio che la gradualità nel caso specifico della ricezione deve partite dal più

semplice fino ad arrivare alla situazione più complessa.

Page 8: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 8 -

ESERCITAZIONIESERCITAZIONIESERCITAZIONIESERCITAZIONI

Esercitazioni in merito alla RICEZIONE (STOP) se ne trovano molteplici sui media (internet in

primis), sui libri specifici, dalle più semplici alle più complesse e dando adito alla fantasia se ne

potrebbero trovare altre ancora e non per ultimo prendendo spunto dalle esercitazioni proposte ed

osservate dai docenti del presente Corso Coni-Figc oltre che dal tirocinio praticato presso l’attività

di base del Mantova Calcio.

Tuttavia ho maturato nel tempo la convinzione che le esercitazioni più funzionali per il

raggiungimento di un obiettivo sono quelle più semplici e conseguentemente chiare nel loro intento.

Pur documentandomi ed osservando parecchio calcio noto spesso differenti correnti di pensiero e a

tal proposito personalmente tendo a non essere “estremista” nel valutare metodologie migliori di

altre ma semplicemente le considero spesso complementari e semplicemente alternative. Quindi ben

vengano metodologie stile “Coerver” in cui prevale l’esaltazione e la ripetizione del gesto tecnico

ma altrettanto fondamentali sono le esercitazioni “cognitive” e “pensanti” contestuali

all’apprendimento del gesto stesso.

Valutazioni essenziali poi per la scelta di un’esercitazione credo dipendano dal contesto in cui si

allena ed educa e quindi in base all’età dei giocatori, al grado di “capacità” di apprendimento, ed

altri fattori intrinseci ed estrinsechi.

Altra condizione ESSENZIALE… è costituita dall’esperienza da parte dell’Allenatore ed Educatore

oltre che dalle conoscenze perché solo in questo modo è possibile arrivare alle esercitazioni

“perfette” ed adatte al contensto in cui ci si trova.

Quindi in base ai pensieri di cui sopra ho scelto di esporre cinque “blocchi” d’esercitazioni che

ritengo varie e nello stesso tempo stimolanti perché frutto di una ricerca eterogenea:

- Esperienza personale

- Osservazione e conoscenza

- Esperienze altrui (visita presso diverse società professionistiche e dilettantistiche)

- Gradualità e difficoltà delle esercitazioni

1° BLOCCO ESERCITAZIONI (raccolta di n.6 esercitazioni semplici)

Fonte d’ispirazione: parte delle esercitazioni proposte da Mister Minelli Michele (Esordienti

Gonzaga – Premio Voce di Mantova 2013-14 e Premio Fair Play presso Leno 2014 ) con il quale ho

il pregio di essere collega presso il Progetto GS nella stagione sportiva in corso.

Proposte esercitazioni semplici per migliorare il gesto tecnico.

a) per la ricezione di palle alte, fase iniziale con il metodo dell’AUTOLANCIO prima e a coppie

successivamente, prima in spazio libero poi in spazio definito da un quadrato di lato 3 mt. nel quale

il giocatore in seguito allo stop deve cercare di mantenere il pallone dentro quello spazio.

b) esercitazione a coppie per l’anticipo, si dispongono due cinesini alla distanza di circa 5/6 mt. e

due giocatori posti dietro uno difronte all’altro, si passano la palla rasoterra e il ricevente deve

anticipare il cinesino arrestando la palla con le diverse parti del piede (interno, esterno, pianta, etc.)

c) esercitazione a coppie per il controllo orientato, si dispongono due cinesini alla distanza di

circa 5/6 mt. e due giocatori posti dietro uno difronte all’altro, si passano la palla rasoterra e il

ricevente dovrà eseguire un controllo orientato dalla parte opposta del cinesino dalla quale ha

ricevuto il pallone. Serie di passaggi e controlli orientati a formare una “O” o un “otto” rispetto ai

cinesini. Da eseguire con le diverse parti del piede (interno, esterno, pianta, etc.)

d) esercitazione come al punto c) ma con i due giocatori dentro un quadrato 2x2 o 3x3

ricevono dentro il quadrato e con controllo orientato portano la palla all’esterno e la trasmettono,

Page 9: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 9 -

partenza da dentro il quadrato, smarcamento all’esterno dello stesso e ricezione con controllo

orientato portando il pallone all’interno del quadrato.

e) esercitazione senza cinesini di riferimento prima a coppie con due palloni poi a tre con tre

palloni. I giocatori si passano simultaneamente i palloni.

f) esercitazione a 4 giocatori disposti a rombo o quadrato con due palloni. Si lavora a coppie, in

cui si trasmettono il pallone i due giocatori posti sui vertici opposti, in questo modo i due palloni si

incroceranno e le due coppie dovranno fare attenzione a non far scontrare i palloni.

g) esercitazione a 4/5 giocatori disposti a “rombo” rispetto al campo di gioco, serie di passaggio

“dai e vai” in senso orario e antiorario, chi rivece esegue un controllo orientato con successivo

passaggio al vertice successivo e spostamento in corsa sullo stesso. Varianti: 1) all’interno del

rombo si inseriscono uno o due giocatori difendenti che hanno solo il compito di andare a disturbo

mettendo sotto pressione i quattro giocatori agli angoli, 2) al posto dei cinesini o coni, sarebbe utile

mettere le paline agli angoli o meglio ancora quattro giocatori/difendenti passivi.

Page 10: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 10 -

2° BLOCCO ESERCITAZIONI (raccolta di n.3 esercitazioni)

Di seguito tre delle esercitazioni da me create e che ho proposto principalmente sia in fase di

attivazione/riscaldamento che in fase intermedia all’allenamento per categoria “Allievi” ma adatta

anche ad “Esordienti”.

a) Esercitazione cognitiva e psicocinetica

Si divide la squadra in due gruppi con relative casacche.

Si dispone un campo (delimitato da cinesini) di dimensioni adatte al numero di giocatori a

disposizione (generalmente questo esercizio lo dimensiono secondo obiettivi tecnici e non

“condizionali” destinando circa 50/60 mq per giocatore ad esempio per 16 giocatori si può

utilizzare un 25x25 o 30x30). All’interno del campo si posizionano sparse un numero di porticine di

numero inferiore alla metà del gruppo a disposizione, create mediante coni oppure over o ostacoli.

All’interno del campo i giocatori inizieranno a condurre tre palloni (il numero di palloni da

utilizzare può variare in base alla preferenza del Mister) con l’obiettivo di trasmettere il pallone con

traiettoria di passaggio attraverso alle porticine ad un giocatore con casacca di colore diverso,

quest’ultimo riceverà palla e con controllo orientato si direziona verso un’altra porticina.

Obiettivi: - trasmissione, ricezione, smarcamento,

Varianti:

A) si possono utilizzare anche porticine di colore diverso (coni di colore diverso) in modo tale che il

ricevente dovrà direzionarsi verso una porticina di colore non uguale a quella dalla quale ha

ricevuto il passaggio.

B) il ricevente esegue un controllo orientato e conduce palla su una delle quattro linee delimitatrici

del campo ed in corrispondenza stoppa/arresta la palla in diversi modi (con la suola, interno,

esterno)

C) a discrezione di chi passa la palla, può chiamare al ricevente “UOMO” o “SOLO” (quindi

comunicazione) e nel primo caso il ricevente restituirà la palla con relativo scarico (oppure, a

discrezione, dopo aver ricevuto, conduce la palla nel senso opposto da dove gli è arrivata passando

attraverso la porticina), nel secondo caso procede con l’esercitazione di cui sopra. (quindi esercizio

anche COGNITIVO e COLLABORATIVO, in un contesto di “CAOS ORGANIZZATO”).

D) Posso dividere il gruppo in quattro colori diversi, e formare due campi per ogni campo due

gruppi e mentre si eseguono le esercitazioni contemporaneamente (nei due campi anche con

tematiche differenti tipo quelle sopra esposte), il Mister a rotazione chiama due colori (uno per

campo) e questi si scambiamo di campo.

Page 11: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 11 -

b) Esercitazione analitica

Comunicazione, trasmissione, ricezione, conduzione, movimento nello spazio, contromovimenti

Page 12: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 12 -

c) esercitazione 2vs2 e successiva ricezione allenata nella fase di transizione negativa.

In un campo di dimensioni 25x32 o 40x32

(doppia area) due attaccanti partendo palla al

piede, dalla linea dei 32 mt. verso la porta,

fronteggiano due difendenti in un 2vs2

attaccando la porta difesa dal portiere.

L’azione d’attacco si conclude quando si

verificano una delle seguenti casistiche:

- quando gli attaccanti segnano la rete,

- quando la palla esce,

- quando il portiere o i difendenti consolidano il

possesso del pallone tramite almeno un

passaggio tra loro e/o retropassaggio al portiere,

- quando sono passati 25 sec. (o tempo stabilito

dal Mister).

Nel caso i difendenti conquistano il pallone,

eseguono un retropassaggio al portiere che

dovrà controllare e successivamente calciare

per una ripartenza lunga sui due attaccanti

(quelli di partenza) che dovranno rientrare il più

velocemente possibile (transizione negativa)

sulla linea dei 32 mt. e stoppare il pallone

rinviato. Negli altri casi di gioco fermo (ad

esempio goal realizzato o palla fuori, etc.) il

portiere eseguirà un rinvio da fondo campo il

più velocemente possibile sempre per i due

attaccanti che dovranno rientrare sulla linea dei

32 mt.

Page 13: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 13 -

3° BLOCCO ESERCITAZIONI (n.1 esercitazione)

Fonte d’ispirazione: dal sito/blog IDEA CALCIO di Mister Diego Franzoso.

Un’esercitazione analitica che ho fatto fare a livello di attivazione ed oltre al miglioramento dei

fondamentali tecnici del controllo e del passaggio permette di allenare il corretto posizionamento in

fase di ricezione con postura corretta da assumere per ricevere palla.

Inoltre anche dall’esperienza di Franzoso, l’esercitazione risulta semplice ma al tempo stesso molto

efficace.

Quadrato 15×15. 6 giocatori per quadrato e 1

solo pallone (alternativa 8 giocatori con 2

palloni).

L’esercitazione si svolge sia in senso orario che

antiorario.

L’esercitazione inizia con un passaggio verso il

centro per il compagno al suo interno, il quale

dovrà orientarsi in modo tale da vedere il

giocatore che gli trasmette la sfera e il

successivo ricevente, ricevere mediante

controllo orientato e trasmettere fuori al

successivo compagno.

Chi ha trasmesso palla all’interno entra nel

quadrato e chi ha trasmesso palla fuori esce dal

quadrato andando nel vertice su cui ha giocato

palla. Si segue quindi la direzione del passaggio

L’esercitazione viene svolta a 2 tocchi (curando

la ricezione). Chi riceve palla all’interno dovrà

adottare una postura che gli permetta già di

vedere il futuro ricevente.

Page 14: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 14 -

Allo step 1 visto in precedenza aggiungiamo

una variante.

Chi riceve palla all’interno potrà decidere in

piena autonomia se giocare immediatamente

palla fuori (seguendo il senso di lavoro) o se

effettuare prima un passaggio a muro con chi

gli ha trasmesso palla. In pratica si esegue un

doppio scambio: l’interno scarica per chi ha

giocato palla, il quale gliela rigioca nuovamente

e l’interno gioca poi fuori seguendo il senso di

lavoro.

In questo 3° step cureremo la comunicazione.

Chi trasmette palla all’interno dovrà indicare

“uomo” o “solo”. L’interno continuerà nella

direzione di lavoro nel caso venga chiamato

“solo” oppure effettuerà prima un passaggio a

muro se gli verrà indicato “uomo”.

4° BLOCCO ESERCITAZIONI (n.3 esercitazioni)

Fonte d’ispirazione: tre esercitazioni osservate all’allenamento dei bambini del 2003 del Brescia

Calcio allenati da Mister Giovanni Valenti (Esordienti 2003 Brescia Calcio).

Sono esercitazioni che condivido, anche perché in forma similare, avevo proposto anch’io in

passato e reputo straordinarie e a maggior ragione efficaci in quanto proposte da un

Allenatore/Educatore di indiscutibile talento come Mister Valenti.

Uno dei concetti basilari di queste esercitazioni riguardano la “contestualizzazione” al modello di

gioco che si vuole proporre.

Page 15: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 15 -

RONDOS (torello) in quadrato 6x6 o 8x8 (mt)

4vs2 o 4vs1. Possesso palla dei 4 giocatori

esterni e nel caso di errore o intercetto uno dei

due giocatori dentro (difendenti) esce e

subentra come difendente chi ha commesso

l’errore. Il difendente che esce è colui che ha

intercettato il passaggio o quello che era da più

tempo dentro nel caso di errore dell’attaccante.

Solitamente i rondos e gradatamente a salire

fino ai giochi di posizione a squadra schierata,

sono esercitazioni straordinarie attraverso le

quali si possono allenare molti principi e

fondamentali tecnici e tattici. Nel caso specifico

soffermandoci sulla ricezione, i 4 giocatori

esterni possono giocare sia a tocchi liberi che a

due tocchi con la possibilità di inserire anche il

controllo orientato. I difendenti nel caso dei due

tocchi e comunque volendo allenare in questo

caso principalmente la RICEZIONE possono

difendere solo mediante l’intercetto e senza

contrasto.

Esercitazione tipo “destrutturata”,

contestualizzata al modello di gioco, e

cognitiva (nel caso di doppia soluzione uomo o

solo). Si allenano parecchi aspetti e

fondamentali in parziale situazione di gioco,

più in contesto di gioco: passaggio,

RICEZIONE (controllo orientato),

smarcamento, contromovimenti, tiro, ampiezza.

Nel caso specifico rappresenta anche un

OTTIMA esercitazione per la ricezione. Come

variante e STEP successivo ci aggiungerei

difendenti passivi a disturbo per ogni

postazione al fine di abituare ad eseguire il

gesto tecnico ormai affinato ed acquisito in

situazione di pressione mentale (punto

fondamentale specificato nel capitolo “la mia

ricezione”). Regola del “dai e segui”, cioè

eseguo il passaggio e scalo alla stazione

successiva a cui ho passato il pallone.

Sempre esercitazione contestualizzata a

situazioni di partita in cui si allena la

conduzione della palla, il retropassaggio al

portiere e relativa ricezione, giro palla sull’altro

difendente, passaggio errato e intercetto

dell’attaccante rosso, quindi eventuale ricezione

con controllo orientato per tiro in porta oppure

in seguito alla pronta transizione negativa dei

due difendenti con veloce presa di posizione a

difendere la porta, si innesca il 2vs2.

Esercitazioni STRAORDINARIE per allenare

più fondamentali in situazione di partite e

contestualizzate al modello di gioco.

Page 16: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 16 -

5° BLOCCO ESERCITAZIONI (n.1 esercitazione)

Ultima esercitazione trattata nella presenti tesina in merito alla ricezione è quella situazionale della

partita a tema. Ci possono essere diverse regole in merito ma ne cito un paio.

1) Partita a tema in semplice possesso palla con l’utilizzo almeno di n.3 jolly (comodini) che

giocano sempre in possesso di palla. I vincoli e le difficoltà aumentano o diminuiscono al fine di

aumentarne gradatamente le difficoltà del gesto tecnico della ricezione (valutazione da eseguire

soggettivamente al gruppo allenato in base al contesto generale ed al fine che l’esercitazione venga

eseguita con buoni risultati di apprendimento).

a) Campo più largo rispetto alla situazione di partita da proporzionare in base al

numero di giocatori disponibili, in modo tale da avere più spazio per l’esecuzione del

gesto tecnico di ricezione

b) Utilizzo di almeno n.3 jolly per facilitare il possesso di palla. Si tolgono

gradualmente in base alla riuscita dell’esercitazione

c) Vincolo di massimo 2 tocchi obbligatori (quindi non meno 2 e non più di 2 tocchi)

d) I difendenti inizialmente rimangono passivi e vanno a “disturbo”, successivamente

difendono con solo “intercetto”, infine a “contrasto”

e) Ogni 5 passaggi (poi gradualmente anche più passaggi), è un punto acquisito (regola

che vale quando i difendenti sono attivi o con intercetto o con contrasto).

f) Giocano anche i portieri schierati nel loro ruolo.

2) Partita a tema come sopra ma con l’introduzione delle porte e del goal, quindi aggiungendo le

seguenti regole.

g) si può finalizzare in porta solo dopo aver eseguito almeno 5 passaggi

h) inizialmente si può giocare con 3 porte su entrambi i lati di fondo campo una

centrale ordinaria e due laterali (in questo modo si allenano anche concetti come

l’ampiezza).

i) Si tolgono poi successivamente vincoli fino a rendere la partita a tema più

difficoltosa e situazionale possibile ma raggiungendo un compromesso ragionevole

tra “situazione di partita” e “apprendimento/allenamento” gesto tecnico.

Page 17: Tesina ricezione (stop)

passione . umilta’. convizioni . metodo . aggiornamento . contestualizzazione . semplicita’

corso coni-figc mantova 2014 corsista baiocchi filippo - 17 -

RINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORERINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORERINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORERINGRAZIAMENTI DI UN EDUCATORE/ISTRUTTORE/ALLENATORE

Parto da un presupposto e da una FORTE convinzione.

Spesso si dibatte e si discute sulla differenza che passa tra un Allenatore e un’Istruttore o meglio

ancora un Educatore, io credo che prima delle terminologie si debba pensare che siamo “persone” e

così come nel calcio, in noi stessi dobbiamo trovare la semplicità della nostra esistenza. Il gioco del

Calcio così come lo Sport, li ho sempre considerati e trasmessi a chi ho avuto il pregio di allenare,

come “metafore” di Vita, in cui si acquisisce mentalità vincente non attraverso l’estetica del

risultato che è solo la conseguenza logica di un gioco, ma attraverso valori importanti quali la

disciplina, fatta di rispetto nei confronti di noi stessi, dei compagni di squadra, della Società e

soprattutto dell’Arbitro, valori tramutabili nel fair play in cui non tollero le simulazioni, le reazioni

e “pretendo” un comportamento esemplare in campo, il tutto accompagnato dall’amore per il calcio

(questioni di …”cuore”), dalla grinta, dall’impegno, dalla determinazione e dalla voglia di

DIVERTIRSI giocando a calcio lontano da pressioni e stress provocati spesso dagli stessi

Allenatori/Istruttori/Educatori.

Questa per me è mentalità vincente, quella che ti permette di uscire dal campo, sempre a “testa alta”

indipendentemente dal risultato finale, ma capita spesso che poi il risultato finale anche dal punto di

vista “estetico” dia soddisfazioni o altrimenti quale grande soddisfazione ed onore essere stati

“battutti” da una squadra più forte di “Noi” quando ci siamo comportati da vincenti in campo? Una

stretta di mano ed il Calcio ha vinto.

Quindi come può esserci differenza tra un Allenatore ed un Educatore, se non nelle modalità di

approccio mentali, emozionali e tecnico/condizionali nei confronti di “esseri umani” d’età

differenti? Siamo Persone ed il calcio lo amiamo per questo motivo e per il suo bene non esiste,

secondo un mio modestissimo parere, una differenza di intenti o di ruoli se non nelle modalità e

metodologie applicati per esprimerli, del resto prima si crescono “uomini” a qualsiasi età e poi si

diventa Campioni, nel calcio, nello sport e nella Vita di tutti i giorni.

La premessa di cui sopra per ringraziare di cuore due persone Speciali ed uniche, che mi

permettono ogni giorno di crescere apprezzando sempre di più la Vita, mia figlia Cristina di sette

anni, che mi privilegia della soddisfazione più grande del mondo, quella di essere “papà” e dalla

quale ogni giorno imparo e provo forti emozioni…e a mia moglie Valentina che con complicità

asseconda la mia grande Passione e senza farmelo pesare sottopporta con pazienza le mie assenze

per gli impegni dedicati al Gioco più bello del mondo…il Calcio.

Perché alla fine siamo Persone ancor prima di essere Allenatori/Istruttori/Educatori.

ringrazio i Mister:

Michele Minelli (Esordienti Gonzaga), Giovanni Valenti (Esordienti Brescia) e Diego Franzoso

(Giovanissimi e Attività di Base Este Calcio, ideatore del sito “IDEA CALCIO”), dai quali ho preso

spunti e suggerimenti in merito all’elaborazione di parte delle esercitazioni esposte.

Filippo Baiocchi

Gazzuolo (MN), lì 29.05.2014