Stop & Go maggio

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Ecco il periodo dell'anno in cui gli alberi si riempono di foglie, i prati si riempono di fiori, le giornate si allungano e il sole inizia a splendere ogni giorno... Arriva la primavera e con la primavera arriva la prima fioritura della natura ma anche dell'uomo. Inziamo ad essere più sorridenti ed ad apprezzare la natura… Ad apprezzare soprattutto la giovinezza di noi stessi e di ciò che ci circonda. Uno dei fiori che caratterizza questo periodo dell'anno è la primula, fiore che sboccia con la fine dell'inverno e che simboleggia la giovinezza.La giovinezza, quella cosa che quasi ogni essere umano sogna, niente rughe, niente vecchiaia… essere giovani per il resto della vita. Ma accetteremo veramente una cosa del genere? La cerchiamo ma se la trovassimo veramente che faremmo? “ - Sei mai stato alla Fonde della Giovinezza? - Ti sembra il viso di uno che ci è stato? - Dipende dalla luce! “ Questo è uno dei dialoghi recitato nel film “Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare” uscito nelle sale di tutti i cinema nel maggio 2011. Il film che è il penultimo capitolo della saga, racconta l’avventura di Capitan Jack Sparrow e che lo sia! Anche se la vostra vita non è delle migliori, anche se avete tanti problemi e pensieri per la testa, ricordate sempre di sorridere, perché un giorno senza sorriso è un giorno perso! E poi ricordatevi che il sorriso è contagioso, pensate che inconsciamente potrete, attraverso un vostro sorriso, far sorridere tanta altra gente, e così via, creando una lunga catena di sorrisi! Quindi carissimi, consiglio di questo mese: non siate imbronciati, coraggio pigroni! Sorridete e diffondete la vostra voglia di sorride, se sorridete alla vita, lei vi sorriderà! Oggi, però, permettetemi di iniziare questa lunga catena di sorrisi, facendovi sorridere donandovi, simbolicamente, un tulipano giallo per ricordarvi che in ogni vostro sorriso ci sarà sempre un sole che aspetta di splendere Il fiore per raccontare il nostro quartiere è il biancospino... forse vi starete chiedendo il motivo di questa scelta!? Una scelta azzardata, in quanto questo fiore ha un doppio significato. Dall' etimologia della parola il biancospino deriva dal greco “kratos” che significa forza, “oxus” appuntito e “anthos” fiore. Nell' antichità questo arbusto allontanava gli spiriti del male e quindi garantiva una protezione a tutti coloro che ne fossero in possesso. Ma allo stesso tempo veniva considerato come un segno di speranza. È proprio su quest'ultimo concetto che vogliamo soffermarci. Il nostro quartiere ha tanto bisogno di speranze. È considerato da tutti una località sperduta nelle periferie di Valenzano, ma è da quasi un anno che i giovanissimi lavorano per rianimarlo. Questo articolo potrebbe assumere una lettura negativa... ma poiché non è il nostro intento ritorniamo alla parola speranza. Perché sperare? Perché ne abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di sperare che tutti i nostri sforzi vengano ripagati, abbiamo bisogno di sperare che un giorno riusciremo a cambiare la mentalità di questo quartiere. È per questo che ci impegniamo costantemente per apportare allegria e leggerezza con le nostre attività. Lo scopo di questo articolo è, infatti, quello di presentare i vari eventi che caratterizzeranno i mesi a venire. Anticamente il biancospino era anche segno di fertilità. Se andassimo a trovare in un vocabolario comune il significato di quest'ultimo termine, troveremo, tra le tante note, una voce la quale spiega che “fertilità” è sinonimo di creatività, di fantasia o di intelligenza. Sviluppare al meglio la creatività delle nostre giovani menti ci ha portato a delineare un progetto a lungo termine, il quale prevede, tra i vari obiettivi; la mappatura dei bisogni dei giovani del quartiere e delle risorse a nostra disposizione; l’organizzazione di eventi ricreativi per tutte le fasce d’età e di iniziative per la raccolta fondi per l’autofinanziamento; la progettazione del campo estivo; la creazione di una associazione e infine la costituzione di uno spazio da noi gestito dove poter implementare al meglio queste nostre idee. L’ultima tra le caratteristiche del biancospino è la sua longevità, il biancospino, infatti, può durare anche fino a 500 anni. Pertanto, noi, gruppo Giovanissimi, ci auguriamo, con il vostro sostegno e con tutta la vostra cordiale disponibilità, di lavorare insieme per un periodo di tempo altrettanto lungo e di portare al compimento gli obiettivi prefissati così da poter, un giorno, valorizzare ciò che c'è di bello nel nostro quartiere! Un bouquet di emozioni Il tulipano giallo è il fiore per eccellenza che rappresenta il sorriso, un sorriso grande e splendente come il sole… un sorriso che, timidamente e silenziosamente, spunta sul volto di ognuno di noi ogni giorno! Avete mai pensato a quanto sia importante un sorriso? Capita a tutti di desiderare, almeno una volta nell'arco della giornata, di ricevere uno di quei sorrisi che ti tolgano il fiato, uno di quei sorrisi fatti dalle persone che tanto amiamo e che, forse, sono troppo lontane da noi... A volte tutti avremmo solo bisogno di ricevere uno di quei sorrisi che ci dica "Hei, sono qui!" Ma purtroppo questi sorrisi non sempre ci sono, perché bisogna ammettere che, ormai, nella società di oggi è più facile piangere... e cercare di strappare un sorriso per migliorare la giornata a qualcuno, diventa quasi impossibile. Tuttavia, carissimi lettori è impossibile solo se credete È tempo di… sorridere!! Il giornale partecipato dai giovani della Comunità di San Lorenzo Un viaggio nel mondo dei fiori. Alla scoperta del loro significato e del messaggio che ne deriva FERMATI. INFORMATI. ATTIVATI. San Lorenzo in fiore _Antonella & Viviana L'EDITORIALE _Licia COMMUNITY SPACE La pizza Margherita è la pizza napoletana più famosa. La tradizione racconta che la pizza Margherita fu preparata per la prima volta nel 1889 dal cuoco Raffaele Esposito che, per onorare la regina Margherita di Savoia, preparò la pizza Margherita, dove i condimenti, pomodoro, mozzarella e basilico, rappresentavano i colori della bandiera italiana. Oggi ho preparato la classica pizza Margherita, esistono numerose varianti ma ognuno ha il suo personalissimo modo per prepararla, questa è la mia ricetta La specialità ITALIANA IN CUCINA CON DAVIDE Ingredienti: - 150 gr farina 0 150 gr farina 00 150 ml acqua 10 gr lievito di birra 2 cucchiaini sale 2 cucchiaini olio E.V.O. 250 gr mozzarella 200 gr pomodori pelati basilico q.b Tempi: Tempo di preparazione: 30 min Tempo di cottura: 25 min Tempo totale: 55 min PARLA SAN LORENZO PAROLE, PAROLE... FATTI Una casa da amare Il fiore di pesco. Uno tra i più belli dei fiori che sbocciano in primavera, questo fiore, a seconda delle culture ha più di un significato, quello che però vogliamo approfondire è quello legato ai valori della famiglia e della casa; una leggenda narra che un giovane pescatore trovò il primo seme di questa pianta nel ventre di un pesce e lo piantò davanti alla porta della sua casa con l’augurio che questo albero potesse proteggere la propria famiglia. Volendo allargare il concetto di casa a tutto il quartiere viene spontaneo chiedersi fino a che punto amiamo questa nostra casa e cosa siamo disposti a fare per proteggerla… Quale modo migliore di rispondere a questi interrogativi se non quello di dialogare con le persone che ci vivono? Per questo ci siamo rivolti direttamente agli abitanti del quartiere chiedendo quali aspetti valorizzare e quali migliorare. Alla domanda: "Cosa ti piace del quartiere? Cosa vorresti in più?" Molte persone hanno affermato che il quartiere è bello, il suo punto forte sono le attività che si organizzano, è _Roberta, Giovanna & Davide L'8 marzo è ormai una festa nazionale fra le più celebrate. Ovunque in questa giornata di omaggi alla donna, tra le mani dei maschi si vedono mazzi di mimose, pronti a essere donati a fidanzate, mogli, madri e amiche. Ma perché la mimosa? Otto marzo 1908, 129 lavoratrici muoiono nella loro fabbrica a New York durante un incendio. Loro avevano protestato contro i bassi salari e i soprusi. Per “ripicca” il loro datore di lavoro le rinchiuse nella propria fabbrica; quando, però, la fabbrica prese fuoco non ci fu scampo per le donne. Morirono tutte. Le loro tombe furono tutte coperte con piccoli mazzetti di mimose, un fiore che cresceva nei campi vicino la fabbrica. Da allora l’otto Marzo è stato celebrato come giorno delle donne, e le mimose sono solitamente distribuite come un regalo. Queste donne lavoratrici americane, così come molte altre donne, combatterono per essere pagate tanto quanto gli uomini ma anche perché loro avrebbero voluto essere apprezzate equamente. Questo giorno è dedicato non solo al miglioramento della condizione femminile, ma è diventato, con il tempo, un giorno festivo al livello mondiale. Nonostante ciò il ventunesimo secolo presenta ancora dei limiti riguardo alla parità dei sessi, recentemente Amnesty International ha denunciato la violazione di alcuni degli inalienabili diritti delle donne di tutto il mondo. In Afghanistan le donne sono sottoposte alla rigida interpretazione dell’Islam e, private della loro dignità, sono spesso vittime di violenze fisiche e morali. Di orrori simili, purtroppo, se ne macchia anche la società occidentale. E’ inutile dire che l’occidente è meglio dell’oriente. Nessuno è meglio di nessuno. E questo va avanti da molto tempo, da anni e anni. Nessun uomo ha mai apprezzato il ruolo della donna, eppure, negli anni, ci sono state donne coraggiose e combattenti, basti pensare a Cleopatra, Giovanna D’Arco, Amelia Hilt, Maria Stuarda e quelle 129 lavoratrici… tutte le donne sono dei fiori preziosi e bisogna trattarli bene. Tuttavia se il sesso maschile avesse cominciato a considerare le donne esseri umani ugualmente degni di rispetto tempo fa, non ci sarebbero queste orribili situazioni che vediamo oggi, purtroppo, però, siamo costretti a recuperare oggi tutto il lavoro arretrato! Questo sogno, la perfetta integrazione del “gentil sesso” nel mondo economico e politico, la caduta di tutti gli stupidi stereotipi che ci vengono costantemente imposti, deve essere l’obiettivo che ogni uomo, maschio o donna che sia, si dovrebbe imporre per una più serena permanenza del genere umano su questa terra. Ok, più mimose, ma almeno meno stereotipi sulle donne! IL CINEMATOGRAFO della ciurma della “Perla Nera” verso la Fonte della Giovinezza. La fonte della giovinezza però è una meta che puntano in molti infatti, anche i francesi e gli spagnoli sono in cerca dell’eterna giovinezza. Durante la ricerca della fonte, il mitico Jack Sparrow (Johnny Depp) incontra una sua vecchia fiamma, Angelica (Penelope Cruz) che è la figlia del temuto pirata Barbanera, Jack troverà in entrambi degli avversari pericolosi, e sarà costretto a vivere una nuova avventura. Coraggio, giovinezza, spirito per l’avventura, follia e amore, questi sono i temi reggenti del film, temi che gli attori riescono a farci capire pienamente. Il cast, infatti, è pieno di attori promettenti da Johnny Depp che a Penelope Cruz passando per Ian McShane che interpreta uno sporco e crudele Barbanera . Il film però ha avuto qualche critica per quanto riguarda gli effetti 3D in quanto erano pochi per un film programmato proprio per il 3D. Tuttavia il film riesce comunque ad intrattenere ed interessare moltissime persone forse incuriosite dal voler scoprire anche loro la Fonte della Giovinezza insieme a Jack? O forse perché veramente il film è un grande successo del cinema? Entrambi. Ormai i vari capitoli della saga ci sono rimasti nel cuore… quante volte ci è capitato di utilizzare una battuta di Jack Sparrow magari per farci “comprendere” meglio? Ormai non ci si limita più a desiderare il principe sul cavallo bianco meglio desiderare un bel Jack Sparrow con cui salpare sulla Perla Nera e attraversare gli oceani. Tutti vedendo questo film ci siamo sentiti Jack Sparrow nel nostro piccolo, siamo anche noi saltati da quel lampadario per sfuggire agli spagnoli, combattuto contro la nostra vecchia fiamma che si spacciava per noi stessi, affrontato il canto delle sirene, incontrato Barbanera, trovato la Fonte della Giovinezza e ripreso la nostra Perla Nera in bottiglia. Un voto a questo film? 9 su 10 E’ stato difficile rinchiudere in queste poche righe la bellezza di questo film ma penso di aver reso l’idea, non posso che lasciarvi con questa frase tratta proprio dal film: “L’avete visto tutti? Perché col cavolo che lo rifaccio.” _Francesca Le donne... _Michele Falconetti collegato a Valenzano ed è un posto tranquillo dove, soprattutto d'estate fa piacere intrattenersi. Come queste persone sono state d'accordo sui lati positivi sono stati d'accordo anche su quelli negativi, primo fra tutti come punto debole sta il poco interesse e la conseguente scarsa partecipazione. Parlando con le mamme dei più piccoli, abbiamo constatato che una delle esigenze è quella di avere più aree di gioco attrezzate con giostre idonee ad ogni fascia di età; non bisogna dimenticarsi dei più adulti che richiedono spazi verdi più curati per farne luogo di incontro e per trascorrere del tempo insieme. Dovremmo dar forma alle nostre idee e voci in modo da migliorare il quartiere e la nostra convivenza da compaesani... In fin dei conti abbiamo negozi, spazi aperti e attività... Ciò che veramente manca è la partecipazione di tutti. L’invito all’ intero quartiere è ovviamente quello di rispettare gli ambienti che ci circondano, evitando di sporcare con rifiuti o escrementi dei cani, quello di attivarsi e partecipare. È ovvio che non possiamo fare tutto da soli, per questo motivo si richiede al Comune di Valenzano di aiutarci, magari con il garantire maggiore sicurezza e vigilanza nel quartiere e tutelare i suoi abitanti. San Lorenzo è un bellissimo quartiere che con il nostro impegno può migliorare e crescere: noi abitanti, dai più giovani ai più adulti, siamo dei beni preziosi da coltivare, proprio come fiori! Affinché i fiori possano essere profumati e portatori di frutto, c’è bisogno di un terreno fertile, innaffiato dalle piccole gocce del contributo di ognuno di noi. Tra le tante ricorrenze che ogni anno ci vengono proposte ce n'è una, in particolare, che ci identifica come uomini, imperfetti, ma nonostante ciò meravigliosi: la festa della Liberazione, il 25 aprile... Questo giorno ci ricorda ogni anno quanto sia distruttiva la guerra, ogni anno siamo lì a commemorare i caduti, ma nonostante ciò continuiamo imperturbabili le nostre piccole guerre quotidiane che riteniamo sciocche, senza significato. La profonda verità, però, è che la guerra la facciamo noi, in ogni nostro litigio con il vicino, con il collega, con i genitori... A volte però, il modo migliore per renderci conto quanto straziante sia questa realtà bisogna catapultarci nella vita di coloro i quali la guerra la fanno con un fucile in mano, coloro i quali vedono la morte ogni giorno, agli angoli di ogni strada, a tal fine vi propongo una lettera, una lettera scritta da un padre della prima guerra mondiale che nonostante la sua scarsa istruzione scrive al figliolo piccolissimo per cercare di instillargli quei valori che spesso dimentichiamo esistere: "Amatissimo figlio Giovanni, benché piccolo ed innocente bambino, tuo padre, tanto lontano, che forse a rivederlo non lo riconosceresti, vuole darti un consiglio che terrai a memoria fino a che avrai conoscenza: per tutta la vita ubbidisci alla tua mamma, siili fedele e affettuoso non mancando mai ai suoi detti, rispetta i vecchi e aiuta i poveri, adempi i tuoi doveri verso il prossimo e verso la tua Patria. Sii virtuoso nei tuoi sentimenti e vedrai che Dio ti darà la Santa Benedizione come te la offre tuo padre ora che si trova fra la vita e la morte. Questo sarà un mio ricordo, un mio testamento se la sfortuna a me toccasse di non rivederti assieme a mamma e al tuo caro fratello, e ti raccomando di dare anche a lui i dovuti consigli quando sarai nell’essere di conoscenza. Ma se la fortuna mi assiste per poter ritornare sarà e dovrà restare conservata questa carta come una memoria eterna nell’avvenire. Con la penna non posso dirti quanto soffre il tuo genitore per sé e per la sua Patria; tutto è dovuto all’istinto di conservazione di questa vita, tutte le sofferenze ed i disagi, la morte momentanea che legge impone, come quella che si impose al nostro Altissimo Creatore Iddio, che morì per noi sul patibolo della Santa Croce. Amato figlio, avrei troppo da narrarti e benché tuo padre non è tanto padrone della penna e della lingua con questo poco scritto ti inculca generosità ed educazione. Mi piange il cuore a doverti dire questo e ne avrei ancora, ma non posso perché dovrei rigare queste pagine di pianto. Stai buono, educato ed obbediente, ama le tue nonne e mostrale sempre ed ovunque il tuo rispetto, abbi per ultimo ancora tanto rispetto per il nonno Nicolaio che il tuo padre tiene in cuore come memoria. Basta. Baci ad Emanuele e mamma, tanti alle nonne e nonno, zie e zii tutti. Ti bacia tanto tuo padre che tanto ti pensa. Rum Stefano fu Giovanni" Sperando che questa lettera vi sia entrata nel cuore, vi dono simbolicamente un fiore di ulivo, simbolo di pace, perchè possiate donarlo a chi vi circonda perchè a volte un piccolo gesto vale più di mille parole... _Antonio Lettera dal fronte

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Page 1: Stop & Go maggio

Ecco il periodo dell'anno in cui gli alberi siriempono di foglie, i prati si riempono di fiori,le giornate si allungano e il sole inizia asplendere ogni giorno... Arriva la primavera econ la primavera arriva la prima fioritura dellanatura ma anche dell'uomo. Inziamo ad esserepiù sorridenti ed ad apprezzare la natura… Adapprezzare soprattutto la giovinezza di noistessi e di ciò che ci circonda.Uno dei fiori che caratterizza questo periododell'anno è la primula, fiore che sboccia con lafine dell'inverno e che simboleggia lagiovinezza.La giovinezza, quella cosa che quasiogni essere umano sogna, niente rughe, nientevecchiaia… essere giovani per il resto della vita.Ma accetteremo veramente una cosa delgenere? La cerchiamo ma se la trovassimoveramente che faremmo?“ - Sei mai stato alla Fonde della Giovinezza?

- Ti sembra il viso di uno che ci è stato?- Dipende dalla luce! “

Questo è uno dei dialoghi recitato nel film“Pirati dei Caraibi: oltre i confini del mare”uscito nelle sale di tutti i cinema nel maggio2011.Il film che è il penultimo capitolo della saga,racconta l’avventura di Capitan Jack Sparrow e

che lo sia! Anche se la vostra vita non è dellemigliori, anche se avete tanti problemi e pensieriper la testa, ricordate sempre di sorridere, perchéun giorno senza sorriso è un giorno perso! E poiricordatevi che il sorriso è contagioso, pensate cheinconsciamente potrete, attraverso un vostrosorriso, far sorridere tanta altra gente, e così via,creando una lunga catena di sorrisi! Quindicarissimi, consiglio di questo mese: non siateimbronciati, coraggio pigroni! Sorridete ediffondete la vostra voglia di sorride, se sorridete allavita, lei vi sorriderà!Oggi, però, permettetemi di iniziare questa lungacatena di sorrisi, facendovi sorridere donandovi,simbolicamente, un tulipano giallo per ricordarvi chein ogni vostro sorriso ci sarà sempre un sole cheaspetta di splendere

Il fiore per raccontare il nostro quartiere è ilbiancospino... forse vi starete chiedendo ilmotivo di questa scelta!? Una scelta azzardata, inquanto questo fiore ha un doppio significato.Dall' etimologia della parola il biancospinoderiva dal greco “kratos” che significa forza,“oxus” appuntito e “anthos” fiore. Nell' antichitàquesto arbusto allontanava gli spiriti del male equindi garantiva una protezione a tutti coloroche ne fossero in possesso. Ma allo stesso tempoveniva considerato come un segno di speranza.È proprio su quest'ultimo concetto che vogliamosoffermarci. Il nostro quartiere ha tanto bisognodi speranze. È considerato da tutti una localitàsperduta nelle periferie di Valenzano, ma è daquasi un anno che i giovanissimi lavorano perrianimarlo. Questo articolo potrebbe assumereuna lettura negativa... ma poiché non è il nostrointento ritorniamo alla parola speranza.Perché sperare? Perché ne abbiamo bisogno.Abbiamo bisogno di sperare che tutti i nostrisforzi vengano ripagati, abbiamo bisogno disperare che un giorno riusciremo a cambiare lamentalità di questo quartiere. È per questo che ciimpegniamo costantemente per apportareallegria e leggerezza con le nostre attività. Loscopo di questo articolo è, infatti, quello dipresentare i vari eventi che caratterizzeranno imesi a venire.Anticamente il biancospino era anche segno difertilità. Se andassimo a trovare in unvocabolario comune il significato di quest'ultimotermine, troveremo, tra le tante note, una voce laquale spiega che “fertilità” è sinonimo dicreatività, di fantasia o di intelligenza. Sviluppareal meglio la creatività delle nostre giovani mentici ha portato a delineare un progetto a lungotermine, il quale prevede, tra i vari obiettivi; lamappatura dei bisogni dei giovani del quartiere edelle risorse a nostra disposizione;l’organizzazione di eventi ricreativi per tutte lefasce d’età e di iniziative per la raccolta fondi perl’autofinanziamento; la progettazione del campoestivo; la creazione di una associazione e infine lacostituzione di uno spazio da noi gestito dovepoter implementare al meglio queste nostre idee.

L’ultima tra le caratteristiche del biancospino è lasua longevità, il biancospino, infatti, può durareanche fino a 500 anni. Pertanto, noi, gruppoGiovanissimi, ci auguriamo, con il vostrosostegno e con tutta la vostra cordialedisponibilità, di lavorare insieme per un periododi tempo altrettanto lungo e di portare alcompimento gli obiettivi prefissati così da poter,un giorno, valorizzare ciò che c'è di bello nelnostro quartiere!

Un bouquet di emozioni

Il tulipano giallo è il fiore per eccellenza cherappresenta il sorriso, un sorriso grande esplendente come il sole… un sorriso che,timidamente e silenziosamente, spunta sul voltodi ognuno di noi ogni giorno! Avete mai pensatoa quanto sia importante un sorriso? Capita a tuttidi desiderare, almeno una volta nell'arco dellagiornata, di ricevere uno di quei sorrisi che titolgano il fiato, uno di quei sorrisi fatti dallepersone che tanto amiamo e che, forse, sonotroppo lontane da noi... A volte tutti avremmosolo bisogno di ricevere uno di quei sorrisi che cidica "Hei, sono qui!" Ma purtroppo questi sorrisinon sempre ci sono, perché bisogna ammettereche, ormai, nella società di oggi è più facilepiangere... e cercare di strappare un sorriso permigliorare la giornata a qualcuno, diventa quasiimpossibile.Tuttavia, carissimi lettori è impossibile solo se credete

È tempo di… sorridere!!

Il giornale partecipato dai giovani della Comunità di San Lorenzo

Un viaggio nel mondo dei fiori. Alla scoperta del loro significato e del messaggio che ne deriva

FERMATI. INFORMATI. ATTIVATI.

San Lorenzo in fiore

_Antonella & Viviana

L'EDITORIALE

_Licia

COMMUNITY SPACE

La pizza Margherita è la pizzanapoletana più famosa. Latradizione racconta che la pizzaMargherita fu preparata per la primavolta nel 1889 dal cuoco RaffaeleEsposito che, per onorare la reginaMargherita di Savoia, preparò lapizza Margherita, dove icondimenti, pomodoro, mozzarellae basilico, rappresentavano i coloridella bandiera italiana. Oggi hopreparato la classica pizzaMargherita, esistono numerosevarianti ma ognuno ha il suopersonalissimo modo perprepararla, questa è la mia ricetta

La specialità ITALIANAIN CUCINA CON DAVIDE

Ingredienti:

- 150 gr farina 0150 gr farina 00150 ml acqua10 gr lievito di birra2 cucchiaini sale2 cucchiaini olio E.V.O.250 gr mozzarella200 gr pomodori pelatibasilico q.b

Tempi:

Tempo di preparazione: 30 minTempo di cottura: 25 minTempo totale: 55 min

PARLA SAN LORENZO

PAROLE, PAROLE... FATTI

Una casa da amare

Il fiore di pesco. Uno tra i più belli deifiori che sbocciano in primavera,questo fiore, a seconda delle culture hapiù di un significato, quello che peròvogliamo approfondire è quello legatoai valori della famiglia e della casa; unaleggenda narra che un giovanepescatore trovò il primo seme di questapianta nel ventre di un pesce e lopiantò davanti alla porta della sua casacon l’augurio che questo albero potesseproteggere la propria famiglia.Volendo allargare il concetto di casa atutto il quartiere viene spontaneochiedersi fino a che punto amiamoquesta nostra casa e cosa siamodisposti a fare per proteggerla… Qualemodo migliore di rispondere a questiinterrogativi se non quello di dialogarecon le persone che ci vivono?Per questo ci siamo rivolti direttamenteagli abitanti del quartiere chiedendoquali aspetti valorizzare e qualimigliorare.Alla domanda: "Cosa ti piace delquartiere? Cosa vorresti in più?" Moltepersone hanno affermato che ilquartiere è bello, il suo punto fortesono le attività che si organizzano, è

_Roberta, Giovanna & Davide

L'8 marzo è ormai una festa nazionale fra le più celebrate.Ovunque in questa giornata di omaggi alla donna, tra le mani deimaschi si vedono mazzi di mimose, pronti a essere donati a fidanzate,mogli, madri e amiche. Ma perché la mimosa?Otto marzo 1908, 129 lavoratrici muoiono nella loro fabbrica a NewYork durante un incendio. Loro avevano protestato contro i bassisalari e i soprusi. Per “ripicca” il loro datore di lavoro le rinchiusenella propria fabbrica; quando, però, la fabbrica prese fuoco non ci fuscampo per le donne. Morirono tutte.Le loro tombe furono tutte coperte con piccoli mazzetti di mimose,un fiore che cresceva nei campi vicino la fabbrica.Da allora l’otto Marzo è stato celebrato come giorno delle donne, e lemimose sono solitamente distribuite come un regalo.Queste donne lavoratrici americane, così come molte altre donne,combatterono per essere pagate tanto quanto gli uomini ma ancheperché loro avrebbero voluto essere apprezzate equamente.Questo giorno è dedicato non solo al miglioramento della condizionefemminile, ma è diventato, con il tempo, un giorno festivo al livellomondiale.Nonostante ciò il ventunesimo secolo presenta ancora dei limitiriguardo alla parità dei sessi, recentemente Amnesty International hadenunciato la violazione di alcuni degli inalienabili diritti delle donnedi tutto il mondo.In Afghanistan le donne sono sottoposte alla rigida interpretazionedell’Islam e, private della loro dignità, sono spesso vittime di violenzefisiche e morali.Di orrori simili, purtroppo, se ne macchia anche la societàoccidentale.E’ inutile dire che l’occidente è meglio dell’oriente. Nessuno è megliodi nessuno.E questo va avanti da molto tempo, da anni e anni. Nessun uomo hamai apprezzato il ruolo della donna, eppure, negli anni, ci sono statedonne coraggiose e combattenti, basti pensare a Cleopatra, GiovannaD’Arco, Amelia Hilt, Maria Stuarda e quelle 129 lavoratrici… tutte ledonne sono dei fiori preziosi e bisogna trattarli bene.Tuttavia se il sesso maschile avesse cominciato a considerare le donneesseri umani ugualmente degni di rispetto tempo fa, non ci sarebberoqueste orribili situazioni che vediamo oggi, purtroppo, però, siamocostretti a recuperare oggi tutto il lavoro arretrato!Questo sogno, la perfetta integrazione del “gentil sesso” nel mondoeconomico e politico, la caduta di tutti gli stupidi stereotipi che civengono costantemente imposti, deve essere l’obiettivo che ogniuomo, maschio o donna che sia, si dovrebbe imporre per una piùserena permanenza del genere umano su questa terra.Ok, più mimose, ma almeno meno stereotipi sulle donne!

IL CINEMATOGRAFO

della ciurma della “Perla Nera” verso la Fontedella Giovinezza. La fonte della giovinezzaperò è una meta che puntano in molti infatti,anche i francesi e gli spagnoli sono in cercadell’eterna giovinezza.Durante la ricerca della fonte, il mitico JackSparrow (Johnny Depp) incontra una suavecchia fiamma, Angelica (Penelope Cruz) cheè la figlia del temuto pirata Barbanera, Jacktroverà in entrambi degli avversari pericolosi, esarà costretto a vivere una nuova avventura.Coraggio, giovinezza, spirito per l’avventura,follia e amore, questi sono i temi reggenti delfilm, temi che gli attori riescono a farci capirepienamente.Il cast, infatti, è pieno di attori promettenti daJohnny Depp che a Penelope Cruz passandoper Ian McShane che interpreta uno sporco ecrudele Barbanera .Il film però ha avuto qualche critica per quantoriguarda gli effetti 3D in quanto erano pochiper un film programmato proprio per il 3D.Tuttavia il film riesce comunque ad intrattenereed interessare moltissime persone forseincuriosite dal voler scoprire anche loro laFonte della Giovinezza insieme a Jack? O forseperché veramente il film è un grande successo

del cinema? Entrambi.Ormai i vari capitoli della saga ci sono rimastinel cuore… quante volte ci è capitato diutilizzare una battuta di Jack Sparrow magariper farci “comprendere” meglio?Ormai non ci si limita più a desiderare ilprincipe sul cavallo bianco meglio desiderareun bel Jack Sparrow con cui salpare sulla PerlaNera e attraversare gli oceani.Tutti vedendo questo film ci siamo sentiti JackSparrow nel nostro piccolo, siamo anche noisaltati da quel lampadario per sfuggire aglispagnoli, combattuto contro la nostra vecchiafiamma che si spacciava per noi stessi,affrontato il canto delle sirene, incontratoBarbanera, trovato la Fonte della Giovinezza eripreso la nostra Perla Nera in bottiglia.Un voto a questo film? 9 su 10E’ stato difficile rinchiudere in queste pocherighe la bellezza di questo film ma penso diaver reso l’idea, non posso che lasciarvi conquesta frase tratta proprio dal film: “L’avetevisto tutti? Perché col cavolo che lo rifaccio.”

_Francesca

Le donne...

_Michele Falconetti

collegato a Valenzano ed è un postotranquillo dove, soprattutto d'estate fapiacere intrattenersi. Come questepersone sono state d'accordo sui latipositivi sono stati d'accordo anche suquelli negativi, primo fra tutti comepunto debole sta il poco interesse e laconseguente scarsa partecipazione.Parlando con le mamme dei più piccoli,abbiamo constatato che una delleesigenze è quella di avere più aree digioco attrezzate con giostre idonee adogni fascia di età; non bisognadimenticarsi dei più adulti cherichiedono spazi verdi più curati perfarne luogo di incontro e pertrascorrere del tempo insieme.Dovremmo dar forma alle nostre ideee voci in modo da migliorare ilquartiere e la nostra convivenza dacompaesani... In fin dei conti abbiamonegozi, spazi aperti e attività... Ciò cheveramente manca è la partecipazione ditutti.L’invito all’ intero quartiere èovviamente quello di rispettare gliambienti che ci circondano, evitando disporcare con rifiuti o escrementi deicani, quello di attivarsi e partecipare.

È ovvio che non possiamo fare tuttoda soli, per questo motivo si richiedeal Comune di Valenzano di aiutarci,magari con il garantire maggioresicurezza e vigilanza nel quartiere etutelare i suoi abitanti.San Lorenzo è un bellissimo quartiereche con il nostro impegno puòmigliorare e crescere: noi abitanti, daipiù giovani ai più adulti, siamo deibeni preziosi da coltivare, propriocome fiori! Affinché i fiori possanoessere profumati e portatori di frutto,c’è bisogno di un terreno fertile,innaffiato dalle piccole gocce delcontributo di ognuno di noi.

Tra le tante ricorrenze che ogni anno ci vengonoproposte ce n'è una, in particolare, che ci identifica comeuomini, imperfetti, ma nonostante ciò meravigliosi: lafesta della Liberazione, il 25 aprile... Questo giorno ciricorda ogni anno quanto sia distruttiva la guerra, ognianno siamo lì a commemorare i caduti, ma nonostanteciò continuiamo imperturbabili le nostre piccole guerrequotidiane che riteniamo sciocche, senza significato.La profonda verità, però, è che la guerra la facciamo noi,in ogni nostro litigio con il vicino, con il collega, con igenitori... A volte però, il modo migliore per renderciconto quanto straziante sia questa realtà bisognacatapultarci nella vita di coloro i quali la guerra la fannocon un fucile in mano, coloro i quali vedono la morteogni giorno, agli angoli di ogni strada, a tal fine vipropongo una lettera, una lettera scritta da un padre dellaprima guerra mondiale che nonostante la sua scarsaistruzione scrive al figliolo piccolissimo per cercare diinstillargli quei valori che spesso dimentichiamo esistere:"Amatissimo figlio Giovanni,benché piccolo ed innocente bambino, tuo padre, tanto lontano, cheforse a rivederlo non lo riconosceresti, vuole darti un consiglio cheterrai a memoria fino a che avrai conoscenza: per tutta la vitaubbidisci alla tua mamma, siili fedele e affettuoso non mancandomai ai suoi detti, rispetta i vecchi e aiuta i poveri, adempi i tuoidoveri verso il prossimo e verso la tua Patria.Sii virtuoso nei tuoi sentimenti e vedrai che Dio ti darà la SantaBenedizione come te la offre tuo padre ora che si trova fra la vita ela morte.Questo sarà un mio ricordo, un mio testamento se la sfortuna a metoccasse di non rivederti assieme a mamma e al tuo caro fratello, e tiraccomando di dare anche a lui i dovuti consigli quando sarainell’essere di conoscenza. Ma se la fortuna mi assiste per poterritornare sarà e dovrà restare conservata questa carta come unamemoria eterna nell’avvenire.Con la penna non posso dirti quanto soffre il tuo genitore per sé eper la sua Patria; tutto è dovuto all’istinto di conservazione diquesta vita, tutte le sofferenze ed i disagi, la morte momentanea chelegge impone, come quella che si impose al nostro AltissimoCreatore Iddio, che morì per noi sul patibolo della Santa Croce.Amato figlio, avrei troppo da narrarti e benché tuo padre non ètanto padrone della penna e della lingua con questo poco scritto tiinculca generosità ed educazione.Mi piange il cuore a doverti dire questo e ne avrei ancora, ma nonposso perché dovrei rigare queste pagine di pianto.Stai buono, educato ed obbediente, ama le tue nonne e mostralesempre ed ovunque il tuo rispetto, abbi per ultimo ancora tantorispetto per il nonno Nicolaio che il tuo padre tiene in cuore comememoria.Basta. Baci ad Emanuele e mamma, tanti alle nonne e nonno, ziee zii tutti.Ti bacia tanto tuo padre che tanto ti pensa.Rum Stefano fu Giovanni"Sperando che questa lettera vi sia entrata nel cuore, vidono simbolicamente un fiore di ulivo, simbolo di pace,perchè possiate donarlo a chi vi circonda perchè a volteun piccolo gesto vale più di mille parole..._Antonio

Lettera dal fronte