Una biochimica parladellasuafede - Gemme Teocratiche · cose imparavo dalla Bibbia, pi ` u mi...

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Ci parli un po’ di lei. Mio padre faceva il calzolaio e mia madre lavorava in cam- pagna. Io per ` o volevo dedicarmi allo studio delle materie scienti- fiche. Ero affascinata dai fiori, dagli uccelli e dagli insetti che potevo osservare intorno a casa mia. Per me era naturale cre- dere che dietro a quelle cose ci fosse una sapienza al di fuori della portata umana. Quindi ha sempre creduto nel- l’esistenza di un Creatore? No. Iniziai a dubitare dell’esi- stenza di Dio quando da adole- scente mio padre mor ` ı all’im- provviso d’infarto. Cominciai a chiedermi perch ´ e il Creatore di tante cose belle permettesse la sofferenza e la morte. I suoi studi scientifici l’hanno aiutata a trovare una risposta? All’inizio no. Quando diventai biologa molecolare cominciai a studiare la morte cellulare: non quella improvvisa che causa in- fiammazioni e cancrena, ma la normale morte programmata delle cellule che formano il no- stro organismo. Fino a pochi anni fa i ricercatori prestavano scarsa attenzione a questo pro- cesso, che per ` o ` e di vitale im- portanza per la nostra salute. Perch ´ e la morte cellulare pro- grammata ` e cos ` ı importante? Il nostro organismo ` e composto da trilioni di cellule microscopi- che. In pratica ognuna di loro deve morire ed essere sostitui- ta. Ogni tipo di cellula ha una durata di vita diversa; alcune cellule vengono sostituite a in- tervalli di poche settimane, mentre altre a distanza di qual- che anno. Il processo di morte cellulare programmata dev’es- sere altamente controllato gene- ticamente affinch ´ e si preservi il delicato equilibrio fra morte cel- lulare e formazione cellulare. INTERVISTA CON PAOLA CHIOZZI Una biochimica parla della sua fede Da pi ` u di 20 anni la dottoressa Paola Chiozzi lavora come biologa molecolare presso l’Universit ` a di Ferrara, in Italia. Svegliatevi! le ha posto delle domande a proposito dei suoi studi scientifici e della sua fede.

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Ci parli un po’ di lei.

Mio padre faceva il calzolaioe mia madre lavorava in cam-pagna. Io per

`o volevo dedicarmi

allo studio delle materie scienti-fiche. Ero affascinata dai fiori,dagli uccelli e dagli insetti chepotevo osservare intorno a casamia. Per me era naturale cre-dere che dietro a quelle coseci fosse una sapienza al di fuoridella portata umana.

Quindi ha sempre creduto nel-l’esistenza di un Creatore?

No. Iniziai a dubitare dell’esi-stenza di Dio quando da adole-

scente mio padre mor`ı all’im-

provviso d’infarto. Cominciai achiedermi perch

´e il Creatore di

tante cose belle permettesse lasofferenza e la morte.

I suoi studi scientifici l’hannoaiutata a trovare una risposta?

All’inizio no. Quando diventaibiologa molecolare cominciai astudiare la morte cellulare: nonquella improvvisa che causa in-fiammazioni e cancrena, ma lanormale morte programmatadelle cellule che formano il no-stro organismo. Fino a pochianni fa i ricercatori prestavanoscarsa attenzione a questo pro-

cesso, che per`o

`e di vitale im-

portanza per la nostra salute.

Perch´e la morte cellulare pro-

grammata`e cos

`ı importante?

Il nostro organismo`e composto

da trilioni di cellule microscopi-che. In pratica ognuna di lorodeve morire ed essere sostitui-ta. Ogni tipo di cellula ha unadurata di vita diversa; alcunecellule vengono sostituite a in-tervalli di poche settimane,mentre altre a distanza di qual-che anno. Il processo di mortecellulare programmata dev’es-sere altamente controllato gene-ticamente affinch

´e si preservi il

delicato equilibrio fra morte cel-lulare e formazione cellulare.

I N T E R V I S T A C O N � P A O L A C H I O Z Z I

Una biochimica parla della sua fede

Da pi`u di 20 anni la dottoressa Paola Chiozzi lavora

come biologa molecolare presso l’Universit`a di Ferrara,

in Italia. Svegliatevi! le ha posto delle domande aproposito dei suoi studi scientifici e della sua fede.

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Cosa potrebbe andare storto?

Alcuni studi indicano che, se lecellule vivono pi

`u a lungo del do-

vuto, pu`o insorgere l’artrite reu-

matoide o il cancro. D’altra par-te, se le cellule muoiono primadel dovuto, potrebbe manife-starsi il morbo di Parkinson o lamalattia di Alzheimer. Le mie ri-cerche permettono di dedurrestrategie terapeutiche per lacura di tali malattie.

Che effetto ha avuto su dilei lo studio della mortecellulare?

A essere sincera mi ha lasciataperplessa. Questo straordinarioprocesso

`e stato evidentemente

progettato da qualcuno che haa cuore la nostra salute. Per cuicontinuavo a chiedermi perch

´e

si soffre e si muore. Non riusci-vo a trovare una risposta.

Per`o era convinta che il

processo di morte cellulareprogrammata fosse frutto diun progetto.

S`ı. La complessit

`a dell’intero

processo ha dell’incredibile, ep-pure la sua eleganza rivela unasapienza eccezionale. Io credoche si tratti della sapienza diDio. Faccio uso di potenti micro-scopi per studiare i molti mec-canismi complessi che regolanoquesto processo. Alcuni mecca-nismi possono innescare il pro-cesso di distruzione nel giro diqualche secondo, se necessa-rio. Le cellule prendono parteattiva alla loro stessa distruzio-ne.

`E impressionante osservare

quanto questo processo sia benprogettato.

Come ha fatto a trovare lerisposte alle sue domandesu Dio e sulla sofferenza?

Nel 1991 due testimoni diGeova bussarono alla mia porta,e io chiesi loro perch

´e si muore.

Mi fecero leggere la risposta del-la Bibbia: “Per mezzo di un solouomo il peccato entr

`o nel mon-

do e la morte per mezzo delpeccato” (Romani 5:12). Se ilprimo uomo non avesse disub-bidito a Dio sarebbe vissutoper sempre. Mi resi conto imme-diatamente che questo si conci-liava con quanto avevo appresodalle mie ricerche. In effetti perme

`e chiaro che la morte non

era nelle intenzioni di Dio. Datoche quasi tutte le nostre cellulevengono sostituite regolarmen-te,

`e senz’altro possibile vivere

per sempre.

Cosa l’ha convinta che laBibbia

`e la Parola di Dio?

Mi colp`ı ci

`o che la Bibbia dice di

Dio in Salmo 139:16: “I tuoi oc-chi videro perfino il mio embrio-ne, e nel tuo libro ne erano scrit-te tutte le parti”. Essendo unabiochimica, studio le informazio-ni genetiche che sono scrittenelle nostre cellule. Come face-va il salmista a sapere dell’esi-stenza di tali informazioni? Pi

`u

cose imparavo dalla Bibbia, pi`u

mi convincevo che`e ispirata da

Dio.

Com’`e stata aiutata a capire

quello che insegna la Bibbia?

Un testimone di Geova si offr`ı di

studiare la Bibbia con me. Final-mente capii perch

´e Dio permet-

te la sofferenza. Dalla Bibbia ap-presi inoltre che Dio “inghiottir

`a

la morte per sempre” (Isaia25:8). Per il Creatore non sar

`a

difficile far funzionare alla perfe-zione i meravigliosi meccanismidel nostro organismo in mododa farci vivere per sempre.

Come ha usato la sua co-noscenza della Bibbia peraiutare altri?

Sono diventata testimone diGeova nel 1995 e da allora hocolto ogni occasione per parlaread altri delle cose che ho im-parato dalla Bibbia. Ad esempiouna mia collega rimase sconvol-ta quando suo fratello si suici-d

`o. La sua religione insegna

che Dio non perdona mai il suici-dio, ma io le mostrai che laBibbia offre la speranza dellarisurrezione (Giovanni 5:28, 29).Trasse grande conforto dal sa-pere che il Creatore si interessadi noi. In momenti come questiparlare ad altri delle verit

`a bibli-

che mi d`a pi

`u soddisfazione del-

la ricerca scientifica! ˛

Dato che quasi tutte le nostre cellulevengono sostituite regolarmente,

`e

senz’altro possibile vivere per sempre

Svegliatevi! Gennaio 2013 7

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Qual`e stata la sua educa-

zione religiosa?

I miei genitori erano cattolici non

praticanti. Da ragazzo propende-

vo per l’ateismo. Mi era stato in-

segnato che la vita aveva avuto

origine per evoluzione e lo avevo

accettato come un fatto. Pur non

credendo in un Creatore perso-

nale, ho sempre pensato che ci

fosse “qualcuno” pi`u in alto. Per

cercarlo mi interessai di buddi-

smo, induismo e taoismo, ma

queste filosofie mi lasciarono in-

soddisfatto.

Da cosa`e nato il suo

interesse per la scienza?

Fin da piccolo sono sempre stato

attratto dalle macchine. Mi met-

tevo a smontare e a rimontare imiei giocattoli azionati elettrica-mente. Facevo molte domandea mio padre, tecnico delle tele-comunicazioni, per sapere comefunzionavano radio e telefoni.

Cosa l’ha portata al ruolo didocente e ricercatore?

Ho studiato ingegneria elettroni-ca all’Universit

`a di Genova e poi

ho conseguito il dottorato di ri-cerca in informatica e robotica.Mi sono specializzato nello stu-dio del sistema visivo umano pervarie applicazioni nel campo del-la robotica.

Perch´e tanto interesse per

il sistema visivo?

Perch´e

`e incredibilmente sofistica-

to e non include solo gli occhi, maun sistema complesso per com-

L’ I N T E R V I S T A � M A S S I M O T I S TA R E L L I

Un esperto di robotica parla della sua fede

Massimo Tistarelli`e professore ordinario presso

l’Universit`a degli Studi di Sassari.

`E anche Associate Editor

di tre riviste scientifiche internazionali e coautore di uncentinaio di articoli scientifici. Studia il modo in cui gliesseri umani riconoscono i volti e fanno coseapparentemente semplici come afferrare una palla.Progetta sistemi applicabili alla robotica che cercano direplicare alcune funzionalit

`a del sistema visivo umano.

Svegliatevi! gli ha posto delle domande a proposito dellasua fede e del suo lavoro di ricercatore.

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prendere ci`o che vediamo. Per

esempio, consideri cosa succedequando si afferra una palla. Men-tre le si corre incontro, il cristallinofocalizza sulla retina un’immaginedella palla che

`e condizionata sia

dal movimento della palla cheda quello dell’occhio. Ovviamen-te, di solito si tiene l’occhio fissosulla palla. In questo modo l’im-magine della palla diventa stabilesulla retina, mentre la proiezionedello sfondo e di tutto ci

`o che

`e in-

torno “si muove”.

Nello stesso tempo il sistemavisivo dell’uomo calcola la veloci-t`a e la traiettoria della palla. Ilcalcolo inizia sorprendentemen-te proprio nella retina, quandol’occhio valuta il movimento del-la palla nello spazio. Il nervo otti-co trasmette poi gli impulsi dallaretina al cervello, che analizza ul-teriormente i dati e coordina imovimenti per la presa della pal-la. L’intero processo

`e impressio-

nante nella sua complessit`a.

Cosa l’ha persuasa acredere in un Creatore?

Nel 1990 trascorsi qualchemese a Dublino, in Irlanda, persvolgere ricerche al Trinity Colle-ge. Rientrando a casa, io e miamoglie Barbara cominciammo apensare al futuro dei nostri figli.Decidemmo cos

`ı di andare a tro-

vare mia sorella, che era diventa-ta testimone di Geova. Lei cidiede una copia del libro Comeha avuto origine la vita? Per evo-luzione o per creazione?, pubbli-cato dai Testimoni. Le accuratericerche e la dovizia di riferi-

menti mi impressionarono. Miresi conto che avevo accettatol’evoluzione senza metterla indiscussione. Per esempio, pen-savo che la documentazione fos-sile sostenesse in modo eviden-te l’evoluzione, ma non

`e cos

`ı. In

realt`a, man mano che esamina-

vo l’evoluzione, mi convincevoche era pi

`u uno strumento di

propaganda che un fatto scienti-ficamente accertato.

Poi mi misi a pensare al mio la-voro nel campo della robotica.Di chi erano i progetti che cerca-vo di riprodurre? Non avrei maipotuto progettare un robot in gra-do di afferrare una palla comefacciamo noi. Un robot pu

`o esse-

re programmato per afferrareuna palla, ma solo in condizioniaccuratamente controllate; nonpu

`o riuscirci in circostanze per le

quali non`e stato programmato.

La nostra capacit`a di apprendi-

mento`e enormemente superio-

re a quella di una macchina, e lesemplici macchine hanno co-munque un progettista. Questo

`e

solo uno dei fatti che mi hannoportato a concludere che dev’es-serci un Creatore.

Perch´e

`e diventato

testimone di Geova?

In parte perch´e a me e Barbara

`e piaciuto l’approccio metodicoallo studio che hanno i Testimo-ni. Sono rimasto particolarmentecolpito dalla dovizia di riferimen-

ti contenuti nelle loro pubblica-zioni. Le ricerche rigorose han-no un forte effetto sulle personeche, come me, non si acconten-tano di spiegazioni superficiali.Ad esempio, ho voluto approfon-dire lo studio delle molte profeziecontenute nella Bibbia. Questostudio mi ha convinto che laBibbia

`e davvero di origine divi-

na. Nel 1992 io e Barbara cisiamo battezzati come testimonidi Geova.

Lo studio della scienza haindebolito la sua fede?

Al contrario, l’ha rafforzata. Pen-siamo, per esempio, a come noiriconosciamo i volti. Un neonatopu

`o farlo gi

`a dopo poche ore. Io

e lei possiamo distinguere all’i-stante qualcuno che conoscia-mo, anche in mezzo alla folla.Magari riusciamo anche a capireil suo stato emotivo. Eppure pro-babilmente non ci rendiamo con-to che riconoscere qualcunorichiede l’elaborazione di unaquantit

`a enorme di informazioni

a una velocit`a incredibile.

Sono convinto che il sistema visi-vo umano

`e un dono prezioso di

Geova Dio. I suoi doni, compresala Bibbia, mi spingono a ringra-ziarlo e a parlare di lui con lepersone con cui vengo in contat-to. In ultima analisi, il mio sensodi giustizia mi dice che il meritodi quello che vediamo in natura`e da attribuire a lui. ˛

Mi misi a pensare al mio lavoro nelcampo della robotica. Di chi eranoi progetti che cercavo di riprodurre?

Svegliatevi! Febbraio 2013 11

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Da che tipo di ambienteproviene?

Mio padre era ingegnere mecca-nico. Spesso mi parlava con en-tusiasmo di scienza e matemati-ca. Da ragazzo ero affascinatodalle piante e dagli animali chevivevano nei torrenti e negli sta-gni intorno a casa mia, a NewParis, nell’Ohio. Per cui quandoandai alla Purdue University,scelsi di studiare ecologia.

La religione le interessava?

S`ı, eravamo luterani e mio pa-

dre mi aveva incoraggiato ad ap-

profondire gli insegnamenti dellanostra religione. Mi dedicai allostudio del greco koin

`e, una delle

lingue in cui fu scritta la Bibbia.Questo mi port

`o a sviluppare un

profondo rispetto per quel libro.

Cosa pensava della teoriadell’evoluzione?

La mia chiesa l’accettava e imiei colleghi la sostenevano. Percui non la mettevo in discussio-ne. Per

`o credevo anche in Dio.

Pensavo che in qualche modo ledue cose potessero essere com-patibili. Anche se avevo rispetto

per la Bibbia, non credevo chefosse opera di Dio.

Cosa le ha fatto cambiareopinione sulla Bibbia?

Steve e Sandy, una coppiadi testimoni di Geova, fecero vi-sita a me e a mia moglie Debbie.Ci mostrarono che, pur non es-sendo un testo di scienza, la Bib-bia

`e accurata dal punto di vista

scientifico. Per esempio dice cheDio “dimora sul circolo della ter-ra” (Isaia 40:22). Inoltre afferma:“Egli [...] sospende la terra sulnulla” (Giobbe 26:7). In quel pe-riodo per i miei studi di ecologiami servivo di foto satellitari, percui questi brani mi colpirono. Era-no stati scritti molto tempo pri-ma che l’uomo potesse fotogra-fare il circolo della terra sospesosul nulla. Man mano che io e

L’ I N T E R V I S T A � B R E T T S C H E N C K

“Non ho dubbi:

la vita`e un progetto di Dio”

Brett Schenck vive negli Stati Uniti ed`e un consulente

ambientale in pensione. Ha studiato l’interdipendenza trapiante, animali e ambiente. Perch

´e crede nell’esistenza di

un Creatore? Svegliatevi! glielo ha chiesto in questa intervistache affronta il tema del rapporto tra scienza e fede.

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mia moglie studiavamo la Bibbiacon Steve e Sandy, mi resi contoche conteneva profezie adempiu-te, consigli utili e spiegazioni chemi soddisfacevano. Gradualmen-te mi convinsi che la Bibbia erala Parola di Dio.

Quando ha cambiato ideasull’origine della vita?

A un certo punto Steve mi mo-str

`o un’affermazione molto chia-

ra contenuta nella Bibbia: “Geo-va Dio formava l’uomo dallapolvere del suolo” (Genesi 2:7).C’era una testimonianza scrittarelativa alla storia del primouomo. Questo mi spinse a chie-dermi se la Bibbia fosse in armo-nia con i fatti scientifici. Steve misugger

`ı di fare ricerche sull’argo-

mento, e cos`ı feci.

Cos’ha scoperto sull’evolu-zione?

Molte cose. Per dirne una, lateoria dell’evoluzione si proponedi spiegare l’origine delle specie.Gli esseri viventi hanno organiben congegnati, come cuore,polmoni e occhi. Anche a livellomicroscopico, all’interno dellecellule troviamo “macchine” me-ravigliosamente progettate. Dadove viene il progetto? Gli evolu-zionisti sostengono che i mecca-nismi migliori superano automa-ticamente la selezione naturaleperch

´e gli esseri viventi dotati di

tali meccanismi sono pi`u adatti

alla sopravvivenza. Ma questatesi non spiega da dove vengo-no questi meccanismi. Ho sco-perto che molti scienziati noncredono che la teoria dell’evolu-zione risponda a questa doman-da. Un professore di zoologia miha confidato che non crede innessuna delle teorie dell’evolu-zione, ma tiene la cosa per s

´e

per timore di perdere il suo la-voro.

La conoscenza dell’ecologiarafforza la sua fede?

S`ı. La mia professione mi ha

portato a studiare il modo in cuigli esseri viventi dipendono gliuni dagli altri. Sulla terra ogni es-sere vivente ha bisogno di qual-cos’altro. Prendiamo i fiori e leapi per esempio. Il colore, l’odo-re, il nettare e la struttura dei fio-ri sono progettati per attrarre leapi e ricoprirle di polline. Le apia loro volta sono progettate perestrarre il nettare dei fiori e por-tare il polline su altre piante perpermettere la fecondazione.

`E

evidente che fiori e api sono pro-gettati in modo che l’uno soddi-sfi i bisogni dell’altro.

Gli ecosistemi sono esempi di in-terdipendenza su vasta scala.Un ecosistema

`e un ambiente

con una comunit`a di migliaia di

tipi di animali, piante, batteri efunghi. Tutti gli animali dipendo-no dalle piante per ricevere nu-trimento e ossigeno, cos

`ı come

la maggioranza delle piante dafiore dipende dagli animali. Puressendo estremamente com-plessi e popolati da organismidelicati, gli ecosistemi sono ingrado di continuare a vivere permigliaia di anni. Anche nel casodi danni prodotti dall’inquina-mento, una volta eliminato l’a-gente inquinante si sviluppa benpresto un nuovo ecosistema.Quando penso alla resilienza delsistema della vita sulla terra nelsuo insieme non ho dubbi: lavita

`e un progetto di Dio.

Come mai`e diventato testi-

mone di Geova?

Ero molto preoccupato per comela societ

`a in cui viviamo rovina

l’ambiente. Sapevo che, seppurresistenti, gli ecosistemi nonsono indistruttibili. Grazie ai testi-moni di Geova ho imparato che,come mostrano le Scritture, Dioattuer

`a il suo proposito di “ridur-

re in rovina quelli che rovinanola terra” (Rivelazione [Apocalis-se] 11:18). Queste parole han-no avuto un profondo effetto sudi me. Continuando a studiareho capito che la Bibbia offre unasperanza sicura.

Mi piace parlare delle cose incui credo, e ho avuto modo distudiare la Bibbia con alcuniscienziati. All’et

`a di 55 anni sono

andato in pensione anticipata-mente per dedicarmi di pi

`u a far

conoscere il Creatore della vitanonch

´e il suo proposito per il no-

stro magnifico pianeta. ˛

La resilienza dell’ecosistema dellaterra mi convince che la vita

`e un

progetto di Dio

Svegliatevi! Aprile 2013 7

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Ci parli un po’ di lei.

Sono nata negli Stati Uniti nel1979. Quando avevo tre anni imiei genitori divorziarono. Miamadre mi ha cresciuto nel rispet-to della tradizione ebraica facen-domi frequentare le yeshiva, lescuole ebraiche. Quando compiisette anni ci trasferimmo inIsraele per un anno, dove andaia scuola in un kibbutz, unacomunit

`a agricola a gestione col-

lettiva. Dopodich´e la mamma mi

port`o con s

´e in Messico.

Anche se nella zona dove vive-vamo non c’era una sinagoga,continuai a seguire le usanzeebraiche. Accendevo le cande-

le per lo Shabbat, la celebrazio-ne del sabato, leggevo la Tor

`a

e pregavo servendomi di un sid-

dur, o libro di preghiere. A scuo-la spesso dicevo ai miei com-pagni che la mia era la religione

autentica. Non avevo mai lettoil cosiddetto Nuovo Testamen-to, che parla del ministero e de-

gli insegnamenti di Ges`u Cristo.

Anzi, mia madre mi avevaespressamente detto di nonfarlo, perch

´e temeva che quelle

idee potessero contaminarmi.

Come mai ha deciso di leg-gere il Nuovo Testamento?

A 17 anni tornai negli Stati Unitiper terminare gli studi. L

`ı un co-

noscente che si professava cri-stiano mi disse che senza Ges

`u

la mia vita era incompleta.

“Chi crede in Ges`u

`e totalmente

fuori strada”, replicai.

“Ma almeno l’hai letto il NuovoTestamento?”, mi chiese.

“No”, risposi.

“E allora”, disse, “non ti sembraindice di ignoranza esprimereun’opinione su una cosa di cuinon sai nulla?”

L’ I N T E R V I S T A � R A C Q U E L H A L L

Un’ebrea spiega perch´e

ha riconsiderato la sua fede

Racquel Hall`e figlia di un’israeliana di religione

ebraica e di un austriaco convertito all’ebraismo. I nonnimaterni, sionisti, si trasferirono in Israele l’anno in cuidivenne uno stato indipendente, il 1948. Svegliatevi!ha chiesto a Racquel cosa l’ha spinta a riconsiderarela fede ebraica.

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Svegliatevi! Maggio 2013 11

Le sue parole mi colpirononel vivo, perch

´e avevo sempre

ritenuto stupido emettere giudi-zi senza cognizione di causa.Afferrato il punto, mi portai acasa la sua Bibbia e iniziaia leggere il NuovoTestamento.

Come influ`ı su di lei quella

lettura?

Fui sorpresa di scoprire chegli scrittori del NuovoTestamentoerano ebrei. Inoltre pi

`u leggevo

pi`u vedevo Ges

`u come un ebreo

umile e gentile che voleva aiuta-re le persone, non sfruttarle. Pre-si pure dei libri su Ges

`u in una bi-

blioteca. Ad ogni modo, niente dici

`o che lessi mi convinse che

egli fosse il Messia; alcuni libri di-cevano addirittura che fosse Dio,un concetto del tutto privo disenso per me. Del resto quandoGes

`u pregava con chi parlava?

Con se stesso? E poi Ges`u era

morto, mentre la Bibbia parlandodi Dio dice: “Tu non muori”.1

Come ha risoltola questione?

La verit`a non pu

`o contraddirsi e

io ero decisa a scoprirla. Per cuipregai Dio con le lacrime agliocchi; era la prima volta chepregavo senza il siddur. Appe-na finii di pregare sentii bussarealla porta: erano due testimonidi Geova. Mi diedero una delleloro pubblicazioni per lo studiodella Bibbia. Grazie a quelloche lessi e ai miei successivi in-contri con i Testimoni mi per-

suasi che le loro credenze era-no in armonia con la Bibbia. Adesempio, per loro Ges

`u non

`e

parte di una Trinit`a ma “il Figlio

di Dio”2 e “il principio della crea-zione di Dio”.3

Di l`ı a poco tornai in Messico,

dove continuai a studiare con iTestimoni le profezie messiani-che. Rimasi sbalordita vedendoche erano cos

`ı tante! Comun-

que ero ancora un po’ scettica.Mi chiedevo: “Ges

`u era l’unico

a corrispondere alla descrizio-ne? E se fosse stato semplice-mente un uomo astuto che in-terpretava quel ruolo?”

Alla fine cosa l’ha convinta?

I Testimoni mi mostrarono profe-zie di cui nessun impostoreavrebbe potuto inscenare l’a-dempimento. Per esempio il pro-feta Michea predisse con oltre700 anni di anticipo che il Mes-sia sarebbe nato a Betleem, inGiudea.4 Chi potrebbe mai sce-gliere il proprio luogo di nascita?Isaia scrisse che il Messia sa-rebbe stato ucciso come unospregevole criminale ma sepol-to con i ricchi.5 Tutte queste pre-dizioni si avverarono nella per-sona di Ges

`u.

E poi c’era la questionedella genealogia. La Bibbiadiceva che il Messia sarebbestato un discendente del re Da-vide.6 Dato che gli antichi ebreitenevano registrazioni genealo-giche sia pubbliche che priva-te, se Ges

`u non fosse stato un

discendente di Davide i suoi ne-mici avrebbero gridato la cosaai quattro venti. Ma non poteva-no, perch

´e l’appartenenza di

Ges`u all’albero genealogico di

Davide era incontestabile. Addi-rittura le folle lo acclamaronocome “il Figlio di Davide”.7

Poi, nel 70, cio`e 37 anni dopo

la morte di Ges`u, gli eserciti ro-

mani devastarono Gerusalem-me e le registrazioni genealogi-che furono smarrite o distrutte.Era chiaro dunque che, per po-ter essere identificato per mez-zo della sua genealogia, ilMessia doveva fare la sua com-parsa prima del 70.

Quindi a che conclusione`e giunta?

In Deuteronomio 18:18, 19 erastato predetto che Dio avrebbesuscitato in Israele un profetacome Mos

`e. Chi “non ascolter

`a

le mie parole che egli pronunce-r`a nel mio nome, io stesso glie-

ne chieder`o conto”, aveva detto

Dio. Studiando approfondita-mente l’intera Bibbia mi sonoconvinta che quel profeta eraGes

`u di Nazaret. ˛

1. Abacuc 1:12.2. Giovanni 1:34.3. Rivelazione (Apocalisse) 3:14.4. Michea 5:2; Matteo 2:1.5. Isaia 53:3, 7, 9; Marco 15:43, 46.6. Isaia 9:6, 7; Luca 1:30-32.

Il capitolo 1 di Matteo contienela genealogia paterna di Ges

`u, mentre

il capitolo 3 di Luca quella materna.7. Matteo 21:9.

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Com’`e nato il suo interesse

per la scienza?

Da bambina ero affascinata dal-la natura. Sono cresciuta a Rich-terswil, un luogo incantevole sul-la riva del Lago di Zurigo. Quandoandavamo a fare delle passeggia-te, i miei genitori e i miei fratellimi parlavano degli animali e dellepiante che vedevamo.

Perch´e ha studiato chirurgia

ortopedica?

Per un breve periodo mio padreha lavorato in un ospedale dellazona come assistente di salaoperatoria. Era molto entusiasta

di quello che vedeva al lavoro. Ilsuo entusiasmo mi contagio alpunto che poi scelsi di fare del-la chirurgia la mia professione.Mi sono specializzata in chirurgiaortopedica soprattutto perche mipiace l’aspetto meccanico diquesta branca della medicina.Quando i chirurghi ortopedici in-tervengono su ossa, muscoli etendini, che ci permettono dimuoverci, devono avere la stes-sa forma mentis degli ingegneri.Provo soddisfazione soprattuttoquando vedo che i pazienti si ri-mettono in forma. Mi piace dav-vero tanto lavorare a stretto con-tatto con le persone.

Perch´e dubitava

dell’esistenza di Dio?

Cominciai a dubitarne quandoero ragazza, specialmente perdue motivi. Innanzitutto mi resiconto che alcune persone che inchiesa insegnavano dottrina con-ducevano una vita immorale, ela cosa mi turbava parecchio. Insecondo luogo a scuola alcunidegli insegnanti di biologia cre-devano che la vita fosse fruttodell’evoluzione. E cosı anch’io fi-nii per sposare quell’idea, so-prattutto quando poi andai all’u-niversita.

Perch´e accett

`o la teoria

dell’evoluzione?

Mi fidavo dei miei professori.E poi pensavo che le somiglian-ze anatomiche fra alcune specieanimali fossero indice di un’origi-ne comune, avallando cosı l’idea

L’ I N T E R V I S T A � I R`E N E H O F L A U R E N C E A U

Un chirurgo ortopedico parla della sua fede

La dottoressa Irene Hof Laurenceau e chirurgo ortopedicoin Svizzera. Un tempo metteva in dubbio l’esistenza diDio, ma in seguito e giunta alla conclusione che Dio esistee che e il Creatore della vita. In questa intervista parla aSvegliatevi! della sua professione e della sua fede.

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Svegliatevi! Agosto 2013 11

che le mutazioni genetiche pro-ducono nuove specie.

Eppure col tempo hacambiato idea. Come mai?

Un amico mi invito ad assistere auna riunione dei testimoni diGeova. Rimasi colpita dall’atmo-sfera amichevole e dagli interes-santi discorsi che ascoltai. In se-guito una signora molto gentileche avevo conosciuto in quell’oc-casione venne a trovarmi. Lechiesi: “Come faccio a sapere sela Bibbia dice il vero?”Mi mostro che la Bibbia contene-va profezie riguardanti molti fe-nomeni che avrebbero contrad-distinto la nostra epoca. Unesempio e la profezia di Gesu se-condo cui gli ultimi giorni delmondo attuale sarebbero staticaratterizzati da guerre su scalainternazionale, “grandi terremo-ti” e un’escalation di “pestilenzee penuria di viveri”.1 Mi fece ve-dere anche alcune profezie indi-canti il degrado sociale nonche ildilagare dell’avidita e di altri maliche pervadono la societa in cuiviviamo.2 Ben presto cominciai astudiare la Bibbia con molto inte-resse e mi resi conto che le suepredizioni si avverano sempre.Cominciai anche a riconsiderarele mie idee sull’origine della vita.

Le sue ricerche in campomedico l’hanno spintaa riflettere sull’originedella vita?

Sı. Quando iniziai a studiarela Bibbia stavo svolgendo alcu-ne ricerche sulla chirurgia del

ginocchio. A partire dalla finedegli anni ’60 gli scienziati co-minciarono a comprendere piuchiaramente i complessi mecca-nismi di quest’articolazione. Ca-pirono che il ginocchio non si li-mita a piegarsi su un singoloasse come il cardine di una por-ta; compie sia una rotazione cheuno scivolamento. Questa inge-gnosa combinazione gli conferi-sce una maggiore ampiezza dimovimento, grazie alla qualepossiamo camminare, ballare,pattinare e cosı via.Da circa 40 anni gli scienziaticercano di progettare ginocchiaartificiali, ma la complessita diquest’articolazione rende difficilereplicarla. Per giunta, in con-fronto al ginocchio umano le pro-tesi hanno una durata relativa-mente breve. Anche usando imateriali piu avanzati, c’e da rite-nersi soddisfatti se un ginocchioartificiale dura 20 anni. Le no-stre ginocchia ovviamente sonofatte di cellule viventi, che si rin-novano di continuo. Per me sonouna prova non della cieca evolu-zione, ma dell’operato di un Diosapiente.

E cosa pensa dellemutazioni e dellesomiglianze anatomiche fraalcune specie animali?

Queste somiglianze rivelano lamano di un unico Progettista.

Per di piu le mutazioni non mi-gliorano le caratteristiche degliorganismi viventi, e percio non lielevano a una specie superiore.Tendono piuttosto a danneggia-re i geni. Certo, e possibile cheun evento fortuito possa sortireun effetto positivo, un po’ comese un treno, deragliando, distrug-gesse un ponte e finisse perproteggere una citta dall’invasio-ne di un esercito nemico. Maquell’incidente non migliorereb-be certo le condizioni della cit-ta. In maniera simile le mutazio-ni non migliorano gli organismi.E non avrebbero mai potuto pro-durre qualcosa di cosı ingegnosocome il ginocchio, per non parla-re di altre parti del corpo.

Perch´e

`e diventata

testimone di Geova?

Quando cominciai ad applicarei princıpi biblici notai un netto mi-glioramento nella mia vita. Inol-tre nel 2003 andai a un’assem-blea internazionale dei testimonidi Geova, dove vidi un’armoniaeccezionale persino fra personeche non si erano mai conosciuteprima. Era amore allo stato puro,e volevo far parte di quella fami-glia. ˛

1. Luca 21:10, 11.2. 2 Timoteo 3:1-5.

Le mutazioni non avrebbero maipotuto produrre qualcosa di cos

ingegnoso come il ginocchio umano

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Ci parli della sua infanzia.

Quando avevo nove anni, lamia famiglia si trasferı dalla Spa-gna in Francia. I miei genitori era-no cattolici, ma a 16 anni io smi-si di credere in Dio. Per me lareligione non aveva nessuna utili-ta pratica. Se qualcuno mi chie-deva come si potesse spiegarel’origine della vita escludendo l’e-sistenza di Dio, dicevo: “Per ora

gli scienziati non sanno risponde-re, ma un giorno ci riusciranno”.

Cosa l’ha spinta ad appro-fondire le malattie del rene?

Studiavo medicina a Mont-pellier, in Francia. Un professo-re mi propose di lavorare nelcampo della nefrologia. Il lavo-ro richiedeva che mi dedicassisia alla ricerca scientifica che

alla cura dei pazienti. Era pro-prio quello che volevo. Nel 1990iniziai a partecipare alla ricercasulle applicazioni cliniche dell’e-ritropoietina (EPO) ricombinanteper il controllo della produzionedi globuli rossi nel midollo os-seo. All’epoca questo era uncampo ancora poco esplorato.

Perch´e ha cominciato

a pensare a Dio?

Nel 1979 mio marito, Floreal,comincio a studiare la Bibbiacon i testimoni di Geova. Ma ionon ero interessata alla religio-ne: ne avevo avuto abbastanzada bambina. Mio marito e i mieifigli, invece, diventarono testi-moni di Geova e ben presto qua-

L’ I N T E R V I S T A � C´E L I N E G R A N O L L E R A S

Una nefrologa parla della sua fede

La dottoressa Celine Granolleras vive in Francia ed emedico specialista in nefrologia, branca della medicinache studia il rene. Dopo vent’anni di professione egiunta alla conclusione che esiste un Creatore che siinteressa di noi. Svegliatevi! le ha posto alcunedomande sulla sua professione e la sua fede.

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Svegliatevi! Settembre 2013 13

si tutti i nostri amici erano Te-stimoni. Una di loro, Patricia, midisse di provare a pregare. “Sein cielo non c’e nessuno, non ciperdi niente”, mi disse. “Se in-vece c’e qualcuno, poi vedraicosa accade”. Anni dopo comin-ciai a farmi domande sul signifi-cato della vita e mi ricordai delleparole di Patricia. Iniziai a prega-re per trovare le risposte.

Cosa l’ha spinta a interrogar-si sul significato della vita?

Quando ci fu l’attacco terroristi-co al World Trade Center diNew York cominciai a chiedermiperche il male fosse cosı diffusonella societa. Pensai: “L’estremi-smo religioso sta mettendo inpericolo il nostro futuro. Eppurei testimoni di Geova che mi cir-condano sono pacifici. Nonsono estremisti, seguono la Bib-bia. Forse dovrei approfondirel’argomento”. Cosı cominciai aleggere la Bibbia per conto mio.

Come medico,`e stato dif-

ficile per lei credere in unCreatore?

No. Avevo profonda ammirazio-ne per la complessita del corpoumano. Per esempio, il modo incui i nostri reni controllano laquantita di globuli rossi che cir-

colano nel sangue e semplice-mente incredibile.

Cosa intende dire?

Come sapra, i globuli rossitrasportano ossigeno. Se si per-de molto sangue o si e ad altitu-dini elevate, il corpo va in debitodi ossigeno. I reni hanno sensoriche, quando rilevano una caren-za di ossigeno nel sangue, sti-molano la produzione di EPO, ilcui livello puo aumentare anchemille volte. L’EPO a sua volta sti-mola il midollo osseo a produr-re piu globuli rossi, che cosıtrasportano piu ossigeno.

`E me-

raviglioso! Per quanto possasembrare strano, dovetti studia-re questo meccanismo per diecianni prima di rendermi contoche solo Dio avrebbe potutoideare un sistema cosı brillante.

Che impressione ha avutodella Bibbia?

Avevo letto molti libri di storia eromanzi famosi, ma capii subitoche la Bibbia era diversa. I suoiconsigli sono cosı efficaci chepossono venire solo da una fon-

te superiore. Rimasi affascinatadalla figura di Gesu. Capii cheera una persona reale: provavadei sentimenti e aveva amici.Dato che non volevo usare lepubblicazioni dei testimoni diGeova, quando mi sorgeva qual-che domanda facevo ricerchenelle enciclopedie e in altre ope-re di consultazione.

Che ricerche ha fatto?

Tra le altre cose, mi affascinavala profezia relativa all’anno delbattesimo di Gesu. La Bibbia indi-cava chiaramente quanto temposarebbe passato tra il ventesimoanno del regno del re persianoArtaserse e l’anno in cui Gesu sa-rebbe diventato il Messia.� Sonoabituata a fare ricerche, fa partedel mio lavoro. Cosı cominciai acercare nei libri di storia le daterelative al regno di Artaserse e alministero di Gesu. Giunsi allaconclusione che questa profeziasi era puntualmente adempiutae che doveva essere stata ispira-ta da Dio. ˛

� Vedi il libro Cosa insegna realmente laBibbia?, edito dai Testimoni di Geova, pa-gine 197-199.

Cominciai a cercare nei libri di storia [...].Giunsi alla conclusione che questa profeziasi era puntualmente adempiuta

Solo Dio avrebbe potuto ideareun sistema cos

`ı brillante

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Come ha cominciato ainteressarsi alla ricercascientifica?

All’universita decisi di studiarechimica. Ero particolarmenteaffascinato dalle proteine e da-gli acidi nucleici, che sono digran lunga le molecole piucomplesse del nostro pianeta.Con il tempo cominciai ad ap-passionarmi al modo in cui al-cune molecole reagiscono allaluce solare.

Credeva in Dio?

Da bambino sı. Ma durante imiei studi all’Universita Cattoli-

ca di Lovanio mi venne inse-gnato che la sofisticata struttu-ra degli esseri viventi e ilrisultato di processi naturaliche venivano presentati comepiuttosto complicati. Dal mo-mento che a parlarne eranoscienziati autorevoli, io ci cre-devo. Alla fine mi divenne dif-ficile accettare l’esistenzadi Dio.

Che cosa l’ha spinta ariconsiderare le sue ideesull’origine della vita?

Nel 1999 incontrai un vecchiocompagno di scuola che era di-

ventato testimone di Geova, eandai a una delle loro riunioni.Nello stesso periodo un testi-mone di Geova venne a casamia e lascio una copia del li-bro Esiste un Creatore che siinteressa di noi?�

Che impressione le feceil libro?

Fui molto colpito dalla qualitadelle ricerche che presentava.Cominciai a chiedermi se l’evo-luzione fosse una risposta plau-sibile alla complessita evidentein natura.

� Edito dai Testimoni di Geova.

L’ I N T E R V I S TA � D A V E Y L O O S

Un biochimico parla della sua fede

Davey Loos e un biochimico che vive in Belgio. Nel passato metteva in dubbiol’esistenza di un Creatore e credeva nell’evoluzione. Con il tempo pero ha cambiatoidea. Cosa ha portato questo ricercatore a mettere in discussione le proprieconvinzioni sull’origine della vita? Svegliatevi! ha intervistato il dottor Loosin merito ai suoi studi e alla sua fede.

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Che cosa la colpiva maggior-mente della natura?

Il mio lavoro di biochimico impli-cava lo studio di certe molecolepresenti nei cianobatteri mari-ni, microrganismi che per ali-mentarsi non dipendono danessun’altra forma di vita. Alcu-ni ricercatori pensano che que-sti organismi siano stati i primiesseri viventi della terra. Trami-te un complicatissimo proces-so chimico ancora non del tuttocompreso, questi microbi usa-no la luce solare per trasforma-re acqua e anidride carbonicain nutrimento. Mi sorprendevaanche la loro capacita di assor-bire la luce con incredibile ef-ficienza.

Anche le piante sfruttano laluce solare per produrre so-stanze nutritive. Cosa hannodi speciale questi batteri?

Nel mare piu si va verso il fon-do piu la luce scarseggia. Quin-di i cianobatteri che vivono agrandi profondita devono cerca-re di catturare tutta l’energia lu-minosa che li raggiunge, e ciriescono grazie a recettori alta-mente sofisticati. L’energia rac-colta viene sfruttata per la pro-duzione di sostanze nutritivepraticamente per intero. Questoefficiente meccanismo di assor-bimento della luce ha persinodestato l’interesse dei produtto-ri di pannelli solari. Comunque

non sono riusciti neanche lonta-namente a riprodurre l’efficien-za di questi batteri.

A quale conclusione`e giunto?

Pensando agli esperti che cer-cano di imitare i meravigliosimeccanismi presenti negli es-seri viventi, giunsi alla conclu-sione che la vita doveva esserestata progettata da Dio. E lamia fede non si basava unica-mente su conoscenze scientifi-che, ma anche su un attentostudio della Bibbia.

Che cosa l’ha convinta del-l’origine divina della Bibbia?

Uno dei tanti fattori e statoil puntuale adempimento delleprofezie bibliche. Per esempioIsaia aveva descritto in manie-ra molto dettagliata la morte ela sepoltura di Gesu con secolidi anticipo. Sappiamo che que-sta profezia fu scritta prima del-la morte di Gesu perche il Roto-lo di Isaia, ritrovato a Qumran,risale a un centinaio di anni pri-ma della nascita di Cristo.

La profezia dice: “Fara il suoluogo di sepoltura perfino con imalvagi, e con la classe del ric-co alla sua morte” (Isaia 53:9, 12).

`E interessante notare

che Gesu fu messo a mortecon dei criminali, ma fu sepoltonella tomba di una famiglia be-nestante. Questo e solo unesempio delle tante profezie ilcui adempimento mi ha convin-to dell’ispirazione divina dellaBibbia (2 Timoteo 3:16). Con ilpassare del tempo sono diven-tato testimone di Geova.

Perch´e

`e contento di essere

testimone di Geova?

Perche la nostra non e unafede cieca, che ignora i fattiscientifici. Inoltre i princıpi checi guidano si basano saldamen-te sulla Bibbia. E poi come te-stimone di Geova provo piacerenel confortare altri con il mes-saggio della Bibbia e nell’aiu-tarli a trovare risposta alle lorodomande. ˛

La nostra non e una fede cieca,che ignora i fatti scientifici

Pensando agli esperti che cercanodi imitare i meravigliosi meccanismipresenti negli esseri viventi, giunsi allaconclusione che la vita doveva esserestata progettata da Dio

Svegliatevi! Ottobre 2013 7

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Com’`e iniziata la sua carriera di

musicista?

I miei genitori sono entrambipianisti e a cinque anni ho ini-ziato con loro lo studio del pia-noforte. Poi ho frequentato unistituto musicale di alto livello aTaskent.

Ci parli delle difficolt`a che com-

porta suonare con un’orchestra.

Non esistono due orchestreidentiche. Ogni orchestra e

come un gigantesco strumento“suonato” dal proprio direttore.Forse la cosa piu difficile per unsolista e trovare la giusta intera-zione con il direttore d’orche-stra.

`E come in una conversazio-

ne tra amici: nessuno dei duedeve prevalere, ma l’uno devecercare continuamente di anda-re incontro all’altro. In genere sihanno solo una o due proveper raggiungere questo tipo diintesa.

Quanto tempo dedica aesercitarsi?

Almeno tre ore al giorno, e nonsolo per esercitarmi al pianofor-te nei passaggi particolarmentedifficili. Dedico tempo anche allostudio dello spartito del pezzoche sto preparando, senza suo-nare. In piu ascolto gli altri lavoridi quel compositore, perche miaiuta a inquadrare meglio quelparticolare pezzo.

Qual`e, secondo lei, la caratte-

ristica principale del bravopianista?

La sua capacita di far “cantare”lo strumento. Mi spiego meglio.Il pianoforte e fondamentalmenteuno strumento a percussione.Quando viene suonata una nota,il volume del suono diminuiscefino a dissolversi, contrariamen-

L’ I N T E R V I S T A � E L D A R N E B O L S I N

Un pianista di musica classicaparla della sua fede

Eldar Nebolsin e un pianista uzbeco di fama internazionale.Si e esibito come solista accompagnato da orchestre a Londra,Mosca, New York, Parigi, Roma, San Pietroburgo, Sydney, Tokyoe Vienna. Eldar e cresciuto nell’allora Unione Sovietica. Era ateo,ma poi e giunto alla conclusione che gli esseri umani sono fruttodell’operato di un Creatore. Svegliatevi! lo ha intervistatoin merito alla sua fede e al suo rapporto con la musica.

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te a quanto avviene, ad esempio,nel caso di strumenti a fiato odella voce umana, in cui unanota puo essere tenuta o addirit-tura aumentata di volume. Il dif-ficile per un pianista e superarela tendenza del suono a spegner-si. Ci si riesce con abili movimen-ti delle dita e del polso, nonche ilcontemporaneo uso del pedale didestra, che prolunga il suono del-la nota e ne cambia il timbro.Quando un pianista diventa pa-drone di queste complesse tecni-che, riesce a far suonare il piano-forte come un flauto, un corno oaddirittura come un’intera orche-stra.

`E anche in grado di imitare

lo strumento piu raffinato che esi-sta: la voce umana.`E evidente che lei ha un profon-do amore per la musica.

Credo che la musica sia il linguag-gio che meglio riesce a esprimereed evocare sentimenti che sonodifficili, se non addirittura impossi-bili, da trasmettere a parole.

Com’`e nato in lei l’interesse per

gli argomenti spirituali?

La nostra casa era piena di li-bri che mio padre portava daMosca. Un libro che mi interes-sava particolarmente contenevaracconti della Bibbia sugli alboridell’umanita e la storia del po-polo d’Israele. Un altro libro chemi aveva colpito era una pub-blicazione dei testimoni di Geo-

va, Potete vivere per sempre suuna terra paradisiaca.� Mi affa-scinava il modo chiaro in cui ve-nivano presentati gli insegna-menti della Bibbia. Quando nel1991 mi trasferii in Spagna perstudiare musica, portai questolibro con me e lo lessi tante vol-te. Conobbi una fede basatanon semplicemente sull’emotivi-ta, ma su ragionamenti logici eprove schiaccianti.Uno degli insegnamenti bibliciche catturo la mia attenzione fula promessa della vita eterna sul-la terra. Era tutto cosı logico!

`E da

tenere presente che fino ad allo-ra non avevo mai incontrato i te-stimoni di Geova. Ma mi ero ripro-messo che, non appena li avessiincontrati, avrei chiesto loro di in-segnarmi cosa dice la Bibbia.

Come`e avvenuto l’incontro con

i Testimoni?

Qualche giorno dopo aver decisodi parlare con i Testimoni, notaidue donne con la Bibbia inmano. “Sembrano proprio le per-sone di cui parla quel libro”, pen-sai. “Stanno predicando come icristiani dei tempi biblici”. Pocodopo iniziai a studiare la Bibbiacon un Testimone. Oggi la miagioia piu grande e aiutare altri aconoscere il nostro Creatore.

� I testimoni di Geova ora usano il manua-le di studio biblico Cosa insegna realmen-te la Bibbia?

`E possibile trovarlo sul sito

www.jw.org.

Che cosa ha convinto un ateocome lei a credere in unCreatore?

Proprio la musica. Quasi tutti laamiamo, e in un modo che ci di-stingue dagli animali. La musicapuo esprimere gioia, fiducia, te-nerezza e praticamente ogni altraemozione. Ci viene naturale muo-verci a ritmo di musica. Ma la mu-sica e forse indispensabile per lanostra esistenza? Ha un ruolonella “sopravvivenza del piu adat-to”, come dicono gli evoluzionisti?Credo di no. Secondo me, non eragionevole pensare che il cervel-lo umano, con la sua abilita dicreare e apprezzare musichecome quelle di Mozart e Beetho-ven, sia un prodotto dell’evoluzio-ne.

`E molto piu logico concludere

che la nostra mente sia opera diun Creatore saggio e amorevole.

Cosa l’ha convinta che laBibbia

`e opera di Dio?

La Bibbia e una raccolta di 66 li-bri scritti nell’arco di 1.600 annida circa 40 uomini. Mi chiesi:“Chi puo aver guidato con tan-ta armonia la stesura a piumani di un tale capolavoro?”L’unica risposta ragionevole eDio. Nella mia mente la Bibbia ecome l’elegante struttura di unasinfonia: ha un arrangiamentomagistrale e trasmette un emo-zionante messaggio a tutta l’u-manita. ˛

La Bibbia e come l’elegante struttura di una sinfonia:ha un arrangiamento magistrale e trasmetteun emozionante messaggio a tutta l’umanita

Svegliatevi! Novembre 2013 11

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Ci parli della sua infanzia.

La mia famiglia era molto pove-ra, e mia madre non ha maiimparato a leggere. Eravamocontadini e allevavamo maialiin una zona soggetta a inonda-zioni vicino a Taipei. I miei geni-tori mi hanno insegnato l’impor-tanza di lavorare sodo e aiutareil prossimo.

La sua famiglia era religiosa?

A casa si praticava il taoismo.Offrivamo sacrifici al “dio -Cielo”,ma non sapevamo nulla di lui.

Mi chiedevo il perche delle sof-ferenze e dell’egoismo delle per-sone. Lessi libri su taoismo ebuddismo nonche manuali distoria orientale e occidentale.Andai anche in un paio di chie-se. Ma le mie domande non tro-varono risposta.

Perch´e ha scelto studi

scientifici?

Mi piaceva la matematica edero affascinata dal modo in cuile leggi fisiche e chimiche de-terminano la struttura di tutto

cio che ci circonda. Tutto, dal-l’immenso universo ai minusco-li microbi, ha una struttura cherisponde a regole ben precise.E io le volevo capire.

Perch´e pensava che l’evoluzio-

ne fosse un fatto assodato?

Non mi era mai stato insegna-to altro. Durante tutto il periododegli studi ogni cosa venivaspiegata in chiave evoluzionisti-ca. E poi si dava per scontatoche come ricercatrice nel cam-po delle scienze naturali accet-tassi l’evoluzione.

Cosa l’ha spinta a leggere laBibbia?

Dopo essermi laureata, nel1996 mi trasferii in Germaniaper frequentare un corso dispecializzazione. L’anno seguen-te conobbi una signora di nome

L’ I N T E R V I S TA � F E N G - L I N G YA N G

Una microbiologa parla della sua fede

Feng-Ling Yang e assistente di ricerca senior pressol’“Academia Sinica” di Taipei, a Taiwan. Le sue ricerchesono state pubblicate in riviste specializzate. Un tempocredeva alla teoria dell’evoluzione, ma poi ha cambiatoidea. In questa intervista parla a Svegliatevi! del suorapporto con la scienza e la fede.

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Simone. Era testimone di Geovae si offrı di rispondere alle miedomande con la Bibbia. Quan-do mi disse che la Bibbia spiega-va lo scopo della vita, mi incurio-sii. Cominciai ad alzarmi allequattro e mezza ogni mattina:leggevo la Bibbia per un’ora epoi andavo a fare una cammina-ta per meditare. Nel corso del-l’anno successivo lessi la Bibbiaper intero. Rimasi colpita dal-l’accuratezza delle sue profezie.Finii per convincermi che l’auto-re della Bibbia e Dio.

Che idea aveva circa l’originedella vita?

Alla fine degli anni ’90, quandocominciai a pensare seriamenteall’argomento, i biologi molecola-ri si stavano rendendo contoche la chimica degli esseri vi-venti era molto piu complessadi quanto si pensasse. Ovvia-mente da molto tempo gli scien-ziati sapevano che dal punto divista chimico le proteine pre-senti nelle cellule sono le mole-cole piu sofisticate in assoluto.Ma adesso scoprivano che inte-ri assemblaggi di proteine era-no organizzati per formare mac-chine ingegnose dotate di partiin movimento. Una macchinamolecolare puo essere compo-sta da piu di 50 proteine. E per-

sino la piu semplice delle celluleha bisogno di vari tipi di mac-chine, ad esempio per generareenergia, duplicare informazioni eregolare il passaggio di sostanzeattraverso le membrane.

A che conclusione giunse?

Mi chiedevo: “Come hanno fat-to le macchine proteiche ad ar-rivare ad avere un progetto cosısofisticato?” A quel tempo lasorprendente complessita dellachimica cellulare indusse diver-si scienziati a farsi la stessa do-manda. Negli Stati Uniti un pro-fessore di biochimica pubblicoun libro in cui sosteneva che lemacchine molecolari delle cel-lule sono talmente complesseda escludere la possibilita diun’origine casuale. Ero d’accor-do. Conclusi che la vita dovevaessere stata creata.

Perch´e

`e diventata testimone

di Geova?

Il fatto che Simone, nonostan-te i suoi problemi di salute, ognisettimana facesse 56 chilome-

tri per venire a insegnarmi laBibbia mi faceva pensare. Ven-ni a sapere che nella Germanianazista alcuni Testimoni eranostati internati nei campi di con-centramento a motivo della loroposizione neutrale. Il loro co-raggio mi tocco profondamente.L’amore dei Testimoni nei con-fronti di Dio mi ha spinto a di-ventare una di loro.

Credere in Dio ha avuto uneffetto positivo su di lei?

I colleghi dicono che adessosono piu felice. Essendo cre-sciuta in una famiglia povera, inpassato mi sentivo inferiore, percui non dicevo a nessuno doveavevo trascorso l’infanzia enon parlavo mai dei miei genito-ri. Ma grazie alla Bibbia ho capi-to che per Dio il ceto socialenon ha importanza. Basti pen-sare che Gesu crebbe in una fa-miglia che probabilmente erapovera quanto la mia. Adessomi prendo cura dei miei genitorie mi fa piacere presentarli agliamici. ˛

Mi chiedevo: “Come hanno fattole macchine proteiche ad arrivaread avere un progetto cosı sofisticato?”

Si dava per scontato che comericercatrice nel campo delle scienzenaturali accettassi l’evoluzione

Svegliatevi! Gennaio 2014 9

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Cosa l’ha indotta ainterrogarsi sull’origine eil significato della vita?Mio padre era cattolico e miamadre era protestante, anchese nessuno dei due dava moltaimportanza alla religione. Io in-vece durante l’adolescenza ini-ziai a farmi domande sul signifi-cato della vita e lessi libri subuddismo, induismo e Islam. Ar-rivai a chiedere a Dio di rivelar-mi la verita.Negli anni ’70 la biologia mo-lecolare aveva ormai fatto passida gigante e mi chiedevo se

fosse la chiave per svelare ilsegreto dell’origine della vita.I meccanismi presenti all’inter-no della cellula mi affascinava-no, per cui scelsi di studiare lebiotecnologie. Tra l’altro la mag-gior parte dei miei professori so-steneva che la vita si era evolu-ta attraverso processi naturali eio ci credevo.

Perche ha iniziato ainteressarsi della Bibbia?Vennero a casa mia due testi-moni di Geova. Anche se furonogentili, io li trattai in malo modo

e dissi che non ero interessato.Mia moglie aveva sentito la con-versazione. “Non si fa cosı,Hans Kristian”, disse. “Ti e sem-pre interessato capire il signifi-cato della vita”. Aveva ragione,e mi vergognai un po’. Cosıuscii di corsa e raggiunsi i Te-stimoni. Durante la conversa-zione dissi loro che volevo sa-pere se la Bibbia era in armoniacon la scienza.

E loro cosa risposero?Mi fecero vedere cosa dice laBibbia a proposito della Fontedell’energia presente nell’uni-verso. Mi lessero un versettoche dice: “Alzate gli occhi inalto e vedete. Chi ha creatoqueste cose? [...] A motivo del-l’abbondanza di energia dinami-ca, essendo egli anche vigorosoin potenza, non ne manca nes-suna”.1 Quell’affermazione miincuriosı. E poi mi sembrava lo-

L’ I N T E R V I S TA � H A N S K R I S T I A N K O T L A R

Un biotecnologo parla della sua fedeIl dott. Hans Kristian Kotlar inizio la sua carriera di ricerca-tore nel 1978 presso l’ospedale Radium, un centro diricerca norvegese dove si dedico allo studio del cancro edel sistema immunitario. In quel periodo comincio anchea farsi domande sull’origine della vita. Svegliatevi! lo haintervistato in merito alle sue ricerche e alla sua fede.

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Svegliatevi! Febbraio 2014 11

gico che l’ordine evidente nell’u-niverso potesse essere ricondu-cibile solo a una Fonte intelli-gente di energia.

Comincio a vedere l’evoluzio-ne sotto una luce diversa?A poco a poco compresi che levarie teorie evoluzionistiche nonsono supportate da rigoroseprove scientifiche. Sono fonda-mentalmente congetture concui si cerca di spiegare come lemeraviglie progettuali presentinegli esseri viventi, ad esempioil sistema immunitario, possanoessere venute all’esistenza percaso. Piu studiavo il sistema im-munitario, piu mi rendevo con-to di quanto fosse complesso edefficace. Alla fine, grazie allemie ricerche giunsi alla conclu-sione che dietro alla vita c’eraun Creatore intelligente.

Puo darci qualche prova diun progetto?Il sistema immunitario e co-stituito da un impressionante in-sieme di strutture e meccanismiconcepiti per difenderci da unavasta gamma di agenti patoge-ni, fra cui batteri e virus. Questimeccanismi, a loro volta, posso-no essere suddivisi in due si-stemi complementari. Il primo simobilita per attaccare i microbiinvasori nel giro di alcune ore. Ilsecondo si attiva solo dopo varigiorni, ma colpisce il nemico in

maniera mirata. Inoltre questosecondo sistema ha una buonamemoria e se un invasore si ri-presenta anche dopo diversianni dal primo attacco, vienecontrastato immediatamente.Nel complesso il sistema fun-ziona cosı bene che spessonon ci rendiamo neanche contodi essere stati infettati ed ef-ficacemente difesi.

`E anche sor-

prendente come il sistema im-munitario riesca a distinguere lesostanze estranee dalle centi-naia di diversi tipi di cellule chefanno parte del corpo.

Puo spiegarci cosa succedequando un microbo entra nelnostro corpo?I microbi si infiltrano attraversole vie respiratorie, il cibo, il trattourogenitale o le lacerazioni cuta-nee. Quando il sistema immuni-tario rileva la presenza di un in-truso da il via a una serie direazioni che chiamano in causadecine di proteine specializzate.Ogni componente della catenaattiva il successivo, intensifican-do cosı il contrattacco.

`E un pro-

cesso davvero sbalorditivo.

Si puo dire che le conoscenzescientifiche abbiano rafforzatola sua fede in Dio?Assolutamente sı. L’efficacia e lacomplessita del sistema immu-nitario rimandano a un Creatoresapiente e amorevole. E aggiun-

gerei che la scienza mi ha an-che aiutato ad avere piu fiducianella Bibbia. Ad esempio, in Pro-verbi 17:22 si legge che “il cuo-re che e gioioso fa bene comeun rimedio”. I ricercatori hannoscoperto che il nostro stato d’a-nimo puo influire sul sistema im-munitario. Lo stress per esem-pio puo indebolirne la capacitadi risposta.

Molte delle persone checonosce non credono in Dio.Come mai?Per vari motivi. Alcuni, comefacevo anche io, semplicemen-te prendono per buono cio chee stato insegnato loro. Magaridanno per scontato che l’evolu-zione poggi su un valido fonda-mento scientifico. Altri non sipongono piu di tanto il problemadell’origine della vita. Ed e unvero peccato. Credo che dovreb-bero farsi piu domande.

Perche si e unito aiTestimoni di Geova?Mi sono sentito attratto dallaloro ospitalita e dalla loro fedenella promessa che il Creatorefa di un futuro migliore.2 Si trat-ta di una fede basata su ricer-che e argomentazioni logiche,non su favole o speculazioni.3 ˛

1. Isaia 40:26.2. Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.3. Ebrei 11:1.

Grazie alle mie ricerche giunsi allaconclusione che dietro alla vitac’era un Creatore intelligente

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Quand’era bambino lareligione ha avuto qualcheinfluenza su di lei?

Sı. Mia madre era cattolica. Maquando studiai le crociate e l’In-quisizione rimasi disgustato dal-la religione e non volli sapernepiu nulla. Mi documentai an-che sulle religioni non cristiane,e non mi sembrarono migliori.All’eta di 14 anni conclusi chela corruzione all’interno della re-ligione era la prova che Dio nonesisteva. Percio, quando a scuo-la mi fu insegnata la teoria del-l’evoluzione mi persuasi che la

vita aveva avuto origine solo gra-zie a processi naturali.

Com’e nata la sua passioneper la scienza?Quando avevo sette anni mi re-galarono un microscopio: diven-ne il mio giocattolo preferito. Trale altre cose, ci esaminavo gli in-setti che mi affascinavano dipiu, come le farfalle.

Come ha cominciato a inte-ressarsi all’origine della vita?All’eta di 22 anni conobbi unaricercatrice che era testimone di

Geova. Secondo lei la vita erastata creata da Dio. A me l’ideasembrava molto strana. Crede-vo che avrei potuto facilmentedimostrarle che la sua fede eraassurda. Ma notai con mia gran-de sorpresa che le risposte chedava alle mie domande eranosensate. Cominciavo a essereincuriosito da chi credeva in Dio.Qualche mese dopo incontraiun altro testimone di Geova mol-to ferrato nel campo della medi-cina. Quando si offrı di spiegarmiin cosa credeva, accettai; deside-ravo capire il motivo per cui certepersone credevano in Dio. Volevoriportarlo con i piedi per terra.

Evidentemente non ci eriuscito, giusto?In effetti no. Cominciai a do-cumentarmi sulle teorie che

L’ I N T E R V I S TA � F R´E D

´E R I C D U M O U L I N

“Sono convinto dell’esistenza di un Creatore”Da piu di dieci anni Frederic Dumoulin si occupa di ricercafarmaceutica presso l’Universita di Gand, in Belgio.Un tempo era ateo. Ma a un certo punto si e convinto chela vita e stata creata da Dio. Svegliatevi! ha rivolto aFrederic, che ora e testimone di Geova, alcune domandein merito al suo lavoro e alla sua fede.

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Svegliatevi! Aprile 2014 11

spiegano l’origine della vita. Fuisorpreso di notare che eminen-ti scienziati dicono che persinola cellula piu semplice e tal-mente complessa che non puoaver avuto origine sulla terra. Al-cuni credono che tali cellule pro-vengano dallo spazio. Sull’origi-ne della vita ci sono opinionidecisamente discordanti.

C’e un’opinione su cui con-cordano?`E bizzarro, ma molti scienziaticonvengono che in qualchemodo la vita abbia avuto origi-ne dalla materia inanimata permezzo di processi naturali. Ri-cordo di essermi chiesto: “Seloro stessi non sanno in chemodo la vita possa aver avutoorigine senza un Creatore, comefanno a essere tanto sicuri chele cose siano andate cosı?” Aquel punto iniziai ad approfondi-re cio che la Bibbia dice al ri-guardo.

Che idea si fece dellaBibbia?Piu la studiavo piu mi convin-cevo che dice il vero. Per esem-pio gli scienziati hanno dimo-strato solo recentemente chel’universo ha avuto un inizio. Mail primo versetto della Bibbia,scritto circa 3.500 anni fa, affer-ma: “In principio Dio creo i cielie la terra”.1 Mi resi conto chequando la Bibbia fa un’afferma-

zione su questioni scientifiche esempre accurata.

Le sue conoscenze in camposcientifico le hanno resodifficile credere in Dio?No. Quando cominciai a crederein Dio, studiavo all’universita datre anni. Ancora oggi, piu studiole complesse strutture degli or-ganismi viventi piu mi convincodell’esistenza di un Creatore.

Puo farci un esempio?Certo. Ho studiato gli effetti difarmaci e tossine sugli esseri vi-venti. Resto sempre meraviglia-to dal modo in cui il nostro cer-vello e protetto dalle sostanzenocive e dai batteri. C’e una bar-riera che tiene il sangue separa-to dalle cellule cerebrali.

Perche questo fatto e cosıspeciale?Oltre cento anni fa alcuni ricerca-tori notarono che le sostanze in-trodotte nel flusso sanguigno ar-rivano in ogni parte del corpo,ad eccezione del cervello e delmidollo spinale. Per me questa euna cosa sbalorditiva, perche esi-ste un’immensa rete di minu-scoli vasi capillari che porta ilsangue a ogni cellula del cervel-lo. Tutte le cellule cerebrali vengo-no pulite, nutrite e ossigenate dalsangue. Per cui viene da chieder-si come sia possibile che san-

gue e cellule cerebrali rimanganoseparati. Questo e rimasto un mi-stero per molti anni.

Come funziona questabarriera?I microscopici vasi sanguigninon sono come tubi di plasticache tengono il loro contenutoseparato dall’ambiente circo-stante. Le pareti dei vasi sangui-gni sono fatte di cellule, che per-mettono a varie sostanze emicrobi di attraversarle e di pas-sare fra una cellula e l’altra.Ma le cellule che formano i vasisanguigni del cervello sono di-verse. Sono strettamente legatetra loro. Queste cellule e le giun-zioni strette che formano fraloro sono incredibili. Tutta unaserie di meccanismi complessipermette e controlla il passag-gio fra il flusso sanguigno e ilcervello di elementi come ossi-geno, anidride carbonica e glu-cosio. Ma altri composti, protei-ne e cellule non vengono fattipassare. In pratica questa bar-riera ematoencefalica funzionaa livello molecolare per produrrefiltri fisici, chimici ed elettrici. Se-condo me un progetto del gene-re non puo essere il prodottodell’evoluzione. ˛

1. Genesi 1:1.

Mi resi conto che quando la Bibbia fa un’affermazionesu questioni scientifiche e sempre accurata

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Una volta lei credeva nell’evo-luzione. Ci spieghi perche.Nonostante avessi ricevuto un’e-ducazione cattolica nutrivo deidubbi su Dio. Per esempio, nonpotevo credere in un Dio che fabruciare le persone all’inferno. Ecosı, quando i miei professori uni-versitari mi hanno insegnato chegli esseri viventi sono frutto del-l’evoluzione e quindi non sonostati creati da Dio, l’ho accetta-to, pensando che questa teoriafosse sostenuta da prove. Lamia chiesa, tra l’altro, non re-spingeva l’evoluzione ma ritenevache fosse Dio ad averla guidata.

Com’e nato il suo interesseper la Bibbia?Mia moglie, Susana, inizio a stu-diare la Bibbia con i Testimoni diGeova, i quali le mostrarono conle Scritture che Dio non torturale persone in un inferno di fuo-co.1 Le mostrarono inoltre cheDio promette di trasformare ilnostro pianeta in un paradi-so.2 Finalmente avevamo trovatoinsegnamenti che avevano sen-so! Nel 1989 un Testimone dinome Nick inizio a farmi visita.Mentre parlavamo del corpoumano e di come ha avuto origi-ne, rimasi impressionato dalla

semplice logica racchiusa nelleparole di Ebrei 3:4: “Ogni casa ecostruita da qualcuno, ma chi hacostruito tutte le cose e Dio”.

Lo studio del corpo umanoha contribuito a farleaccettare la creazione?Sı. Ad esempio il modo in cuiil nostro corpo si ripara da soloe stato progettato con cura. Lacicatrizzazione infatti si svolge inquattro fasi sovrapposte, ognu-na delle quali mi ricorda che, inqualita di chirurgo, non faccio al-tro che lavorare con un sistemadi riparazione gia esistente nel-l’organismo.

Vuole raccontarci cosaavviene quando ci feriamo?Nel giro di pochi secondi scattala prima fase di una serie diprocessi estremamente comples-si ed efficienti, che bloccano il

L’ I N T E R V I S TA � G U I L L E R M O P E R E Z

Un primario di chirurgia parla della sua fedeIl dott. Guillermo Perez ha concluso la sua carriera di primariodi chirurgia in un ospedale sudafricano da 700 posti letto.Per molti anni ha creduto nell’evoluzione. In seguito pero si econvinto che il corpo umano e stato progettato da Dio.Svegliatevi! lo ha intervistato in merito alla sua fede.

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Svegliatevi! Maggio 2014 11

sanguinamento. Aggiungo ancheche il nostro sistema circolatorio,costituito da circa 100.000 km divasi sanguigni, e molto avanti ri-spetto a qualsiasi impianto idrau-lico per la sua capacita di blocca-re le perdite e ripararsi da solo.

In cosa consiste la secondafase di riparazione?Il sanguinamento si arresta entropoche ore e ha inizio l’infiamma-zione, che chiama in causa unasorprendente sequenza di even-ti. Per prima cosa i vasi sanguigniche inizialmente si erano ristrettiper ridurre la perdita di sangueora fanno l’opposto: si dilatanoper aumentare il flusso sangui-gno nella zona della ferita. Poi unfluido ricco di proteine fa gonfiarela parte interessata. Questo flui-do e fondamentale per combat-tere l’infezione, dato che diluiscele tossine e rimuove il tessutodanneggiato. Ogni passo richie-de la produzione di milioni dimolecole e cellule specializzateseguendo una precisa successio-ne di eventi, alcuni dei quali dan-no inizio a una fase successiva;dopodiche terminano.

Come continua il processo diguarigione?Entro un paio di giorni, l’organi-smo da il via al processo di ripa-razione dei tessuti, che caratte-rizza l’inizio della terza fase eculmina in circa due settimane.

Cellule che formano fibre sullaferita migrano verso la partedanneggiata e si moltiplicano.Inoltre, minuscoli nuovi capillarisi diramano in direzione dellaferita, dove rimuovono impuritae provvedono ulteriori sostanzenutritive durante la demolizionee riparazione. Nella complessaserie di eventi che segue, vengo-no generate cellule specificheche chiudono la ferita.

Quanto lavoro! Quanto civuole prima che laguarigione sia completa?La fase finale, di rimodellamen-to, puo durare mesi. Le ossafratturate riacquistano la loro for-za originale e le fibre formate suitessuti molli lesionati vengonosostituite da materiali piu resi-stenti. Nel complesso la guari-gione di una ferita e un esempiostrabiliante di coordinamentoprogrammato con estrema cura.

C’e un caso che le e rimastoparticolarmente impresso?Sı. Ricordo quando una sedi-cenne e rimasta vittima di unterribile incidente d’auto. La ra-gazza era in condizioni critichecon lesioni alla milza e un’emor-ragia interna. Anni prima sarem-mo intervenuti chirurgicamentee forse avremmo asportato lamilza. Oggi invece i medici fan-no piu affidamento sulla capaci-ta dell’organismo di autoriparar-

si. Quindi mi sono soltantoconcentrato sull’infezione, la per-dita di sangue, l’anemia e il dolo-re. Poche settimane dopo, gliesami hanno mostrato che lamilza era guarita! Quando vedocome il corpo si ripara da se, re-sto sbalordito. E mi convinco an-cora di piu che siamo stati pro-gettati da Dio.

Cosa l’ha spinta ad avvicinar-si ai Testimoni di Geova?Li trovavo molto amichevoli e ri-spondevano sempre alle mie do-mande con la Bibbia. Ammiravoanche il modo coraggioso in cuiparlavano delle loro credenze eaiutavano altri a conoscere Dio.

Diventare un Testimone l’haaiutata nel suo lavoro?Sı. Da un lato, mi ha aiutatoa gestire la “fatica da compas-sione”, una forma di affatica-mento emotivo che spesso colpi-sce medici e infermieri, che sitrovano costantemente a con-frontarsi con persone sofferenti.Dall’altro, ogni volta che i pazien-ti hanno avuto bisogno di parla-re, sono stato in grado di spiega-re che il Creatore ha promessodi porre fine alle malattie e allesofferenze3 e di creare un mon-do in cui nessuno dira “sonomalato”.4 ˛

1. Ecclesiaste 9:5.2. Isaia 11:6-9.3. Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.4. Isaia 33:24.

Quando vedocome il corpo si ripara da se,resto sbalordito

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5. Metti in pratica i saggiconsigli che Dio da

I padri che nutrono vero amore perDio possono trasmettere ai loro figli un’e-redit

`a preziosissima: un’intima relazione

con il loro Padre celeste.

Dopo anni di duro lavoro nell’allevaresei figli, Antonio, un testimone di Geova,ha ricevuto questo biglietto da una dellesue figlie: “Caro pap

`a, volevo solo ringra-

ziarti per avermi cresciuto insegnandomiad amare Geova Dio, il prossimo e mestessa, e quindi a diventare una perso-na matura ed equilibrata. Mi hai fatto ca-pire che ami Geova e che ti sto veramen-te a cuore. Grazie, pap

`a, per aver messo

Geova al primo posto nella vita e per averconsiderato i tuoi figli un dono di Dio!”

Principio biblico: “Devi amare Geovatuo Dio con tutto il tuo cuore e con tuttala tua anima e con tutta la tua forza vita-le. E queste parole che oggi ti comandodevono essere nel tuo cuore” (Deuterono-mio 6:5, 6).

`E evidente che per essere un buon pa-

dre non basta applicare questi cinqueprinc

`ıpi. Devi riconoscere che, anche se

ce la metti tutta, non assolverai il tuocompito alla perfezione. Tuttavia, nellamisura in cui applichi questi princ

`ıpi con

amore ed equilibrio, puoi davvero essereun buon padre.� ˛

� Per altri consigli utili sulla famiglia, vedi il libro Il se-greto della felicit

`a familiare, che si pu

`o consultare sul sito

www.jw.org.

“La sera gioca con me e mi legge qualcosa” (Sierra, 5 anni).

“A volte ci divertiamo un sacco a giocare insieme, finch´e ci

dice che`e il momento di rimettere tutto a posto. Altre volte, dopo

che abbiamo fatto i compiti, arriva lui e ci dice: ‘Ora`e il momento

di divertirsi un po’ ” (Michael, 10 anni).

“Mio padre non ha mai permesso al suo lavoro o ai suoi hobby

di impedirgli di aiutare la mamma in casa. Ancora oggi, a distan-

za di tanti anni, cucina quanto lei, lava i piatti, d`a una mano nelle

faccende e la tratta con amore e tenerezza” (Andrew, 32 anni).

Quando un padre viene apprezzato

Svegliatevi! Marzo 2013 7

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PERCH´

E SUCCEDE

Luogo comune. Tutti gli adolescenti si ribellano alle rego-le; la ribellione

`e una tappa obbligata dell’adolescenza.

La realt`a. Quando i genitori stabiliscono regole ragionevoli

e ne parlano con i figli adolescenti,`e meno probabile che

questi si ribellino.

Anche se le cause della ribellione possono essere molte-plici, i genitori potrebbero fomentarla involontariamente sestabiliscono regole inflessibili o non adeguate all’et

`a dei fi-

gli. Considerate quanto segue:

Regole inflessibili. Quando i genitori dicono “si fa cos`ı

punto e basta!”, e non ammettono discussioni, il figlio ado-lescente non considerer

`a le regole come una cintura di

sicurezza che lo protegge. Piuttosto, le vedr`a come una ca-

micia di forza che limita la sua libert`a di movimento. Come

risultato, il figlio pu`o cominciare a fare di nascosto le cose

che i genitori gli proibiscono.

Regole non pi`u adeguate all’et

`a. “Perch

´e lo dico io”

pu`o essere una spiegazione adeguata per un bambino pic-

colo, ma non per un adolescente; agli adolescenti bisognaspiegare le ragioni di una regola. Dopo tutto fra non moltoforse vostro figlio andr

`a a vivere per conto suo e dovr

`a

prendere decisioni importanti.`E molto meglio che impari a

ragionare in maniera corretta e a prendere buone decisionifin da ora, mentre

`e ancora sotto la vostra responsabilit

`a.

Ma cosa potete fare se vostro figlio adolescente sembracostantemente infastidito dalle regole che stabilite?

A I U T O P E R L A F A M I G L I A � E S S E R E G E N I T O R I

Come stabilireregoleadeguateper unadolescente

LA SFIDA

Vostro figlio adolescentesostiene che siete tropporigidi. Ma il vostro istintodi genitori vi dice tutt’al-tro. “Se divento pi

`u permis-

sivo”, pensate, “si metter`a

nei guai”.

Potete stabilire regoleragionevoli per vostro fi-glio. Prima di tutto, per

`o,

dovete comprendere perquale motivo d

`a segni di

insofferenza.

In questo articolo parleremo degliadolescenti al maschile. Tuttaviai princ

`ıpi trattati valgono per entrambi

i sessi.

r Potete trovare altri consigli per le famiglie su www.jw.org

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Ci parli un po’ di lei.I miei genitori andavano regolar-mente in chiesa ed erano per-sone oneste e laboriose. Mi in-coraggiarono a farmi una buonaistruzione, e cosı andai all’Uni-versita del Nuovo Galles del Suddove scelsi un indirizzo econo-mico-commerciale. Scoprii chela ricerca mi appassionava e de-cisi di intraprendere la carrieraaccademica.

Quale campo della ricercaha scelto?In particolare, volevo capirecome funzionano i mercati fi-nanziari.� In questi mercati sicomprano e vendono azioni; lesocieta usano poi i fondi ricavatiper gestire i loro affari. Tra le va-rie attivita che svolgo, analizzoi fattori che influenzano il valoredelle azioni di una societa.

�A volte chiamati mercati azionari o mer-cati dei titoli.

Potrebbe farci un esempio?Le societa sono tenute a farerapporto dei loro profitti rego-larmente. Gli investitori analizza-no questi rapporti nel cercare divalutare lo stato di salute diuna societa. Tuttavia alcuni me-todi usati per dichiarare i profittinon seguono gli standard. I cri-tici potrebbero considerare que-sta situazione una lacuna del si-stema che permette alle societadi nascondere il loro valore rea-le e la loro redditivita. Come fan-no gli investitori a ottenere infor-mazioni accurate ed esaurienti?Quali dati servono alle autoritadi controllo per garantire che ilmercato finanziario operi nel ri-spetto delle regole? Al momen-to io e i miei colleghi stiamo cer-cando di dare risposta a questiinterrogativi.

L’ I N T E R V I S TA � S T E P H E N TAY L O R

Un professore di contabilita finanziariaparla della sua fedeIl prof. Stephen Taylor e docente e ricercatore presso laUniversity of Technology di Sydney, in Australia. Studial’andamento dei mercati finanziari e possibili metodi perregolamentarli efficacemente. Svegliatevi! gli ha chiestoin che modo le sue ricerche hanno influito sulle sueconvinzioni religiose.

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Qual e stata la sua educazionereligiosa?Frequentavo regolarmente laChiesa Presbiteriana con i mieigenitori, ma nell’adolescenza miallontanai dalla religione. Crede-vo nell’esistenza di un Creatoree avevo un certo rispetto per laBibbia ma ritenevo che di fron-te ai problemi pratici della vita lareligione non valesse granche.Le varie denominazioni religiosemi sembravano piu che altro deiclub. In Europa avevo visitato di-verse chiese imponenti e miero chiesto come mai ci fossetutto quel lusso mentre il mon-do sprofondava nella poverta.Per me questa incoerenza eradifficile da mandare giu e diven-ni piuttosto scettico nei confron-ti della religione.

Cosa le ha fatto cambiareidea?Jennifer, mia moglie, inizio a stu-diare la Bibbia con i Testimonidi Geova e a frequentare leloro adunanze. Allora pensaiche avrei fatto meglio ad accom-pagnarla per dare un’occhiata.Ben presto mi resi conto di nonsapere praticamente nulla dellaBibbia. Fu un vero e proprioshock. A quel punto iniziai a stu-diare la Bibbia con i Testimoni.Il metodo di studio dei Testimo-ni mi colpı profondamente. Con-

sisteva nel sollevare quesiti,raccogliere e analizzare even-tuali prove e poi trarre delle con-clusioni logiche: gli stessi meto-di che usavo io nella ricercaaccademica! Nel 1999, qualcheanno dopo il battesimo di Jen-nifer, mi battezzai anch’io cometestimone di Geova.

Le sue competenze nel campodell’economia hanno rafforzatola fiducia che ha nella Bibbia?Decisamente. Per esempio, ilcodice di leggi che Dio diede al-l’antico Israele affrontava pro-blemi di natura economica cheancora oggi mettono in difficoltagli economisti. La Legge richie-deva che gli israeliti mettesse-ro da parte qualcosa per i po-veri, una forma di tassazione edi assicurazione. Garantiva ai bi-sognosi prestiti senza interesse,un modo per assicurare l’acces-so al credito. Inoltre ogni50 anni prevedeva la restituzio-ne delle terre ereditarie ai pro-prietari originali, un modo pertutelare il diritto di proprieta (Le-vitico 19:9, 10; 25:10, 35-37;Deuteronomio 24:19-21). Que-ste e altre misure economicheaiutavano il popolo in tre modiimportanti: (1) fornivano un so-stegno in caso di tracolli econo-mici, (2) consentivano la ripre-sa da una condizione dipoverta che durava a lungo e

(3) attenuavano le disuguaglian-ze economiche. E tutto questoaccadeva oltre 3.000 anni pri-ma che l’economia diventasseuna scienza!Inoltre la Bibbia da risalto adatteggiamenti e comportamentiche promuovono la sicurezzaeconomica. Ad esempio insegnaa essere onesti, fidati, a mostra-re compassione e a essere ge-nerosi (Deuteronomio 15:7-11;25:15; Salmo 15). Tra l’altro, aseguito della recente crisi eco-nomica mondiale, alcune scuoleaziendali e imprese stanno inco-raggiando professionisti del set-tore economico e finanziario asforzarsi di appoggiare certiprincıpi di etica. Le norme mora-li della Bibbia, secondo me,sono di gran lunga superiori aquei princıpi.

Come ha influito su di lei lafede?Beh, secondo Jennifer sonodiventato piu ragionevole. Pri-ma ero un po’ perfezionista evedevo il mondo bianco o nero.Forse e per questo che mi trova-vo cosı a mio agio con i princıpidella contabilita. Senz’altro atte-nermi ai princıpi della Bibbiami ha aiutato a trovare piuequilibrio. Ora sono molto piu fe-lice e anche mia moglie e i mieifigli lo sono. A tutta la nostra fa-miglia piace molto parlare ad al-tri dei saggi consigli contenutinella Bibbia. Lo studio della Bib-bia e stato il miglior investimen-to che abbia mai fatto. ˛

Lo studio della Bibbia e stato il migliorinvestimento che abbia mai fatto

Svegliatevi! Dicembre 2014 13

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Quali insegnamenti le sono statiimpartiti da giovane?A scuola ho studiato la teoria del-l’evoluzione, ma nessuno mi hamai spiegato in che modo la vitaha avuto inizio. Poi i miei genito-ri hanno abbracciato il taoismo, ecosı spesso mi ritrovavo a parlarecon i maestri taoisti e a fare loromolte domande. Poche delle ri-sposte che ricevevo erano soddi-sfacenti.

Perche ha scelto di diventareun matematico?Quando frequentavo le elementa-ri la matematica mi affascinava. Econtinuo a farlo anche all’univer-sita, dove mi piacevano soprat-tutto i corsi di matematica e diprobabilita. Per me una breve di-mostrazione matematica e siabella che elegante.

Quando ha cominciatoa interessarsi della Bibbia?Nel 1978 mia moglie Jinghuei ini-zio a studiare la Bibbia con i Testi-moni di Geova, e io di tanto intanto partecipavo alle loro con-versazioni. All’epoca vivevamonegli Stati Uniti. Jinghuei avevada poco conseguito il dottoratoin fisica mentre io studiavo stati-stica alla Purdue University, nel-l’Indiana.

Che opinione aveva della Bibbia?Ero colpito da come descrivevail modo in cui la terra era statapreparata per l’uomo. I sei periodicreativi di cui parla la Genesi seb-bene descritti con parole semplicisembravano rispecchiare i fatti, adifferenza delle antiche mitolo-

L’ I NTERVISTA � DOT T. GENE HWANG

Un matematicoparla della sua fede

Il dott. Gene Hwang e nato nella citta di Tainan, aTaiwan, nel 1950, ed estato docente di matematica presso la National Chung Cheng Univer-sity di Taiwan.

`E anche professore emerito presso la Cornell University

(USA), dove ha insegnato e condotto ricerche nei campi della probabili-ta e della statistica. Per anni e stato una delle autorita piu pubblicate inmateria di statistica, di cui si occupa tuttora. Da giovane credeva che lavita avesse avuto inizio mediante processi evolutivi. In seguito ha cam-biato opinione. Svegliatevi! lo ha intervistato in merito al suo lavoro ealle sue convinzioni religiose.

Page 30: Una biochimica parladellasuafede - Gemme Teocratiche · cose imparavo dalla Bibbia, pi ` u mi convincevo che ` eispiratada Dio. Com’ ` stata aiutata a capiree quello che insegna

Svegliatevi! Novembre 2015 11

gie.� Nonostante questo, permolti anni non me la sono sentitadi credere in un Creatore.

Perche si sentiva combattuto?Perche erano coinvolti i miei sen-timenti. Accettare l’esistenza diun Creatore significava ripudiarela religione che seguivo da bam-bino. Infatti il taoismo tradizionalenon insegna che Dio sia una per-sona, ovvero un Creatore.

Con il tempo, pero, ha cambiatoopinione. Come mai?Piu pensavo a come la vita haavuto origine, piu mi convince-vo che la prima forma di vitadoveva essere molto complessa.Ad esempio doveva essere ingrado di riprodursi, il che ri-chiede informazioni genetiche eun meccanismo per replicarle inmodo accurato. Inoltre anchealla cellula piu semplice occor-rono macchine molecolari percostruire le parti di una nuovacellula, nonche gli strumentiper ricavare energia e riutilizzar-la. Com’era possibile che mec-canismi cosı complessi si fosse-ro combinati per caso ma nelmodo giusto partendo dallamateria inanimata? Da mate-matico non potevo accettare un

� Per maggiori informazioni sui periodi crea-tivi vedi l’opuscolo La vita: opera di un Crea-tore?, edito dai Testimoni di Geova e disponi-bile online su jw.org.

presupposto simile. Era davverotroppo per un processo casuale.

Cosa l’ha spinta a un certo puntoa esaminare piu attentamentequello che insegnano i Testimonidi Geova?Avevo piu volte iniziato e smes-so di studiare con i Testimoni. Poinel 1995 mentre mi trovavo aTai-wan mi ammalai ed ebbi bisognod’aiuto. Dagli Stati Uniti mia mo-glie contatto i Testimoni di Geovadi Taiwan. Quando i Testimoni ar-rivarono, ero sfinito e me ne sta-vo fuori da un ospedale in atte-sa che si liberasse un letto. Unodi loro mi porto in un hotel perfarmi riposare. Si assicuro piuvolte che stessi bene e poi mi ac-compagno in una clinica in gradodi assistermi.L’interesse genuino di quei Te-stimoni mi tocco profondamentee mi spinse a riflettere su quantevolte in passato i Testimoni diGeova si erano dimostrati gentilicon la mia famiglia. Era la lorofede a renderli diversi. E cosı ri-presi a studiare la Bibbia. L’annoseguente mi battezzai.

La sua fede e i suoi studi sonoin conflitto?Assolutamente no. Di recente hofornito assistenza a scienziatiche studiano la funzionalita deigeni. Lo studio della genetica per-

mette di avere una comprensio-ne profonda dei meccanismi dellavita. Grazie a questa comprensio-ne provo grande rispetto per lasapienza del Creatore.

Potrebbe farci un esempio?Prendiamo la riproduzione. Certiorganismi, come le amebe, nonhanno genere maschile e femmi-nile. Questi microbi unicellularicopiano le proprie informazionigenetiche e si dividono: un pro-cesso chiamato riproduzioneasessuata. La maggioranza deglianimali o delle piante, invece, se-gue una riproduzione sessuata, incui cioe le informazioni genetichedel maschio e quelle della femmi-na si uniscono. Perche la riprodu-zione sessuata e cosı rilevante?Perche non avrebbe senso che unmetodo di riproduzione in cuiun organismo non fa altro che di-vidersi in due, e che funziona dachissa quanto tempo, si debbatrasformare in un metodo in cuidue cose si uniscono per for-marne una. I meccanismi neces-sari per prendere meta delle in-formazioni genetiche dal maschioe meta dalla femmina e unirlesono molto complessi, e rappre-sentano un grosso problema per ibiologi a favore dell’evoluzione.Secondo me la riproduzione ses-suata dimostra chiaramente chedietro a tutto questo c’e Dio. ˛

Accettare l’esistenza di un Creatore significavaripudiare la religione che seguivo da bambino