Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti)...

21
Sommario E E d d i i t t o o r r i i a a l l e e p p a a g g . . 1 1 C C e e r r a a u u n n a a v v o o l l t t a a p p a a g g . . 3 3 U U n n p p e e n n s s i i e e r r o o d d i i v v i i t t a a v v i i s s s s u u t t a a p p a a g g . . 6 6 I I n n v v e e n n t t a a l l a a t t u u a a p p o o e e s s i i a a p p a a g g . . 7 7 I I M M e e d d e e g g o o z z p p a a g g . . 8 8 P P e e r r c c h h é é s s i i d d i i c c e e ? ? p p a a g g 1 1 0 0 L L a a p p o o e e s s i i a a p p a a g g . . 1 1 1 1 P P r r o o v v e e r r b b i i e e f f i i l l a a s s t t r r o o c c c c h h e e p p a a g g . . 1 1 2 2 I I l l n n o o s s t t r r o o d d i i a a l l e e t t t t o o p p a a g g . . 1 1 3 3 R R i i c c o o r r d d i i a a m m o o i i S S a a n n t t i i p p i i ù ù n n o o t t i i p p a a g g . . 1 1 4 4 C C o o m m i i c c i i t t à à p p a a g g . . 1 1 6 6 A A l l f f a a b b e e t t o o d d e e l l l l e e e e m m o o z z i i o o n n i i p p a a g g . . 1 1 8 8 U U l l c c u u g g i i a a a a d d e e l l e e g g n n p p a a g g . . 1 1 9 9

Transcript of Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti)...

Page 1: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Sommario

EEddiittoorriiaallee ppaagg.. 11

CC’’eerraa uunnaa vvoollttaa ppaagg.. 33

UUnn ppeennssiieerroo ddii vviittaa vviissssuuttaa ppaagg.. 66

IInnvveennttaa llaa ttuuaa ppooeessiiaa ppaagg.. 77

II MMeeddeeggoozz ppaagg.. 88

PPeerrcchhéé ssii ddiiccee?? ppaagg 1100

LLaa ppooeessiiaa ppaagg.. 1111

PPrroovveerrbbii ee ffiillaassttrroocccchhee ppaagg.. 1122

IIll nnoossttrroo ddiiaalleettttoo ppaagg.. 1133

RRiiccoorrddiiaammoo ii SSaannttii ppiiùù nnoottii ppaagg.. 1144

CCoommiicciittàà ppaagg.. 1166

AAllffaabbeettoo ddeellllee eemmoozziioonnii ppaagg.. 1188

UUll ccuuggiiaaaa ddee lleeggnn ppaagg.. 1199

Page 2: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 1

Editoriale

Non potevamo non chiedere alla Nostra cara Dott.ssa Ripoli di dedicarci qualche

parola di saluto…

“SALUTO AI NONNI: LA DOT ROSA”

Pensavo non dovesse mai giungere l'ora di lasciarvi, lasciare la mia seconda casa, la mia seconda famiglia. Eppure è successo! È successo di essermi trovata davanti a un bivio e dover scegliere se andare avanti o fermarmi. La vita è fatta anche di scelte, di rinunce, di cambiamenti ... e voi saggi nonni me lo insegnate. Quante volte vi è capitato di fare cose che hanno comportato sacrificio o rinunce? ... poi ci si adatta e tutto prende una piega naturale ... basta fare tutto col cuore e tutto riesce al meglio. Io ho lavorato a Residenza Amica con un obiettivo : "il benessere dell'ospite" ... il vostro benessere. Nel corso della mia missione qualche battaglia l'ho vinta, qualche altra l'ho persa. Mi scuso con voi se qualche volta ho deluso le vostre aspettative, se non è stato possibile esaudire qualche vostro desiderio, mi scuso ancora! Spero che mi ricorderete sempre con affetto, lo stesso che io provo per voi. Voi mi avete dato tanto: mi avete dato la forza di andare avanti e di non mollare nei momenti difficili, mi avete dato gratitudine, riconoscenza anche quando i miei sforzi sembravano vani. Mi avete dato allegria con il vostro sorriso. Mi mancate. Mi manca il : "bongionno" di Ivo alla mattina appena entravo a Residenza Amica che era lì ad aspettarmi alla macchinetta del caffè. La compostezza dell'Elisa e il suo appuntarsi tutto sul diario con la sua

Page 3: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 2

cara e dolce amica Antonia, la richiesta di coccole del tenero Natale, le battute sornione di Carlo, la precisione, i suggerimenti e le critiche costruttive di Edoardo, la caparbietà di Silvia, l’amore per gli animali di Angela, la riservatezza di Maria, la simpatia di Luigi, la sorprendente amicizia nata tra Renzo e Franco, le lunghe passeggiate nel parco di Adriana, la ferrea memoria di Francesca, la tenacia di Nazareno, la travolgente Bruna con i suoi abbracci e il suo implorarmi di restare qui. E poi Bianca, Amalia, Ornella, Gabriella,Walter, Renato, Rita, Ernesta, Guido, Ida, Antonia, Rosanna,Carla, Alba, Solidea, Ambrogio, Giuseppina ... A voi tutti solo una parola GRAZIE. Grazie di cuore ❤

Rosa Ripoli

Page 4: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 3

I mestieri di una volta

C’era una volta… continuiamo il nostro ricordare nel passato “i mestieri di una

volta”.

Il Carrettiere

Il Carrettiere ha perduto da tempo carro e

cavallo e tira i suoi giorni nei ricordi. Vecchio

ormai e non più in tempo per cambiare mestiere,

ha tirato fino agli anni 60: ormai sulle strade

asfaltate si rincorrono veloci camion, motocarri e

trattori, tutto meccanizzato e quasi tutto

disumanizzato. Il mondo è cambiato e per molti

aspetti con soddisfazione, ma il mondo passato

merita pure di essere ricordato.

Vorrei riprendere il carrettiere, "trainiere" dal vivo, così com’era, con quel suo fare

spavaldo, allegro, talvolta canzonatorio. A ben pensare, il suo mestiere non era come

tutti gli altri. Egli non era un artigiano, non un contadino e non era un operaio, era un

uomo nobile che amava il suo animale. Il carro era fatto di legno durissimo nelle sue

parti portanti, legno di leccio, per lo più. I traini, oggi, si vedono solo nei musei della

civiltà contadina. Trasportavano di tutto, a secondo delle raccolte, convenivano

numerosi perle olive da portare ai frantoi, oppure l'uva degli estesi vigneti, da portare

agli stabilimenti e poi curavano la distribuzione ai grossisti. Trasportavano anche tufi

per le costruzioni.

La sera, poi per poco tempo si ritrovavano nella piazza grande, che era il loro circolo, e

poi tutti a casa. Il mestiere del carrettiere comportava, poi, un complesso di attività e

lavorazioni indotte: il carradore, il maniscalco, il sellaio. Queste attività, sono

scomparse quasi del tutto.

Dal sito: dovetiportailcuore.forumfree.it

Page 5: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 4

Il carradore

Spesso esercitato come attività autonoma dai contadini più poveri per trarne una

integrazione del reddito, quello del carradore era un mestiere complesso, che si

trasmetteva per via orale da una generazione all'altra. Il costruttore di ruote e di

carri deve sapere di matematica e di geometria, masticare di disegno, deve possedere

praticità, gusto e armonia, deve conoscere il legno (le varie essenze, varietà e

proprietà) e il ferro, deve saperli lavorare e legare tra loro.

Il carradore era anche maestro d'ascia. L'ascia è come una piccola zappa col filo del

taglio orizzontale, leggera e maneggevole, il ferro innestato alla parte terminale del

manico in legno ha una particolare inclinazione o angolatura, a 45 gradi. L'attrezzo è di

una tale semplicità che sicuramente è uno degli attrezzi più vecchi inventati dall'uomo,

eppure, chi lo sa usare ad arte con esso

spacca il legno, taglia, incide, sagoma e pialla.

Usava una grande varietà di attrezzi: raspe,

lime, scalpelli, sgorbie, pinze e tenaglie,

succhielli di varie misure, trapano a mano, il

graffietto per segnare, il gattuccio, un

seghetto a lama sottile, seghe a mano la cui

lama veniva tenuta in tensione da una corda

intrecciata con una stecca di legno poi fissata in contrasto al corpo centrale

dell'attrezzo, e seghe più piccole, e poi morsetti e "sergenti" (morsetti molto più

grandi), pialle, pialletti e sponderuole (pialla con corpo e ferro a registro più stretti),

compassi, squadre, per calcolare le circonferenze.

Le ruote erano composte da segmenti di circonferenza uguali

fra loro, in legno, da cui, previo opportuno incastro, partivano

due raggi, che terminavano incastrati nei fori che facevano

corona al mozzo della ruota. Per fabbricare il mozzo si

partiva da un parallelepipedo di legno di olmo o

maggiociondolo che veniva prima sbozzato con l'ascia così da

ottenere come un grosso cocomero con punte più accentuate, poi messo al tornio. La

mano esperta del carradore guidava e comandava l'attrezzo, il coltello, che con più

pressione della mano affondava e consumava il legno lì dove la circonferenza doveva

essere minore. Nella parte centrale del mozzo andavano poi ricavati gli alloggiamenti

per i raggi, e poi veniva bucata nel senso trasversale per consentire l'innesto della

parte terminale dell'asse (assale).

Quando poi le ruote dovevano essere innestate sulle parti terminali dell'asse, veniva

prima applicato un lubrificante speciale, grasso di pecora, che proteggeva a lungo le

parti metalliche a contatto fra loro. Dal sito: antichimestieri.it

Page 6: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 5

Mi ricordo …

NONNI: Il carro era molto importante perché veniva utilizzato sia come mezzo

di trasporto comune sia come strumento di lavoro nei campi e sulle strade.

NAZARENO: In genere sotto ai carri veniva legato un lume (a

petrolio) che era utile al carrettiere per illuminare la strada, quando

era costretto a viaggiare al buio.

LUIGI: Quando ero garzone falegname il mio datore di lavoro mi,

mandava con il carretto carico di legna da lavorare fino ai

laboratori, dove venivano affittati i macchinari specifici che usavo per lavorare

il legno.

ANTONIA M.: Il carretto faceva da locomotiva per ogni uso.

MARIA B.: Mio zio con il suo carretto ogni estate accompagnava la famiglia V.

(importante famiglia di Giussano) in montagna a Canzo/Sormano per la

villeggiatura.

ANTONIA S.: Quando eravamo giovani in occasione della festa patronale di San

Fermo ci si organizzava con un carretto per poterci andare in gruppo. Sul

carretto venivano posizionate circa una decina di sedie di legno impagliate, così i

pochi fortunati che avevano i soldi per poter pagare il “viaggio” si godeva la

festa. Mi ricordo che dai festeggiamenti tornavano portando angurie e piccole

confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare!

Page 7: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 6

Un pensiero di vita

vissuta

RICORDO DELLA PRIMAVERA PASSATA!

25 marzo: Papa francesco bergoglio tra noi

Con immenso gaudio siamo in attesa dell’arrivo di Papa Francesco a Monza.

Le campane suonano a festa e il silenzio dell’immensa folla è di sublime

entusiasmo, questo Papa con la sua libertà di parola ha unito tanta gente,

lasciando tutti a cuor contento e noi tutti gli auguriamo un elisir di lunga vita.

Antonia S.

Questo nostro Papa è una persona molto accogliente, buona e disponibile ad

aiutare soprattutto le persone più deboli.

Adriana

OccasiOni d’incOntrO

Lunedì 3 aprile la buona Pasqua a noi nonnini son venuti a portare, non piccoli ma

piccolissimi bambini a piedi dall’asilo di Birone a Residenza Amica tutti in fila

come piccoli soldatini. Con il loro giovane istruttore hanno cantato e ballato e poi

unendosi tutte le maestre inginocchiate hanno fatto da trincea e a suon di note

tutte in coro hanno dato la BUONA PASQUA!

E non è finita… il 9 aprile sono arrivati i giovani della Banda Santa Cecilia di

Meda, accompagnati dal loro direttore d’orchestra, figura sempre importante.

E’ stato un vero spettacolo, scusate se mi permetto essendo amante della

musica mi sono tanto tanto emozionata!

Ora io, per aver organizzato questi bei momenti, ringrazio tutti i collaboratori

di Residenza Amica e di nuovo porgo gli auguri di buona Pasqua.

Antonia S.

Page 8: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 7

IINNVVEENNTTAA LLAA TTUUAA

PPOOEESSIIAA……

LLaa RReeddaazziioonnee ggiioorrnnaalliinnoo ccoonnttiinnuuaa aadd iinnvviittaarree oossppiittii,,

ffaammiilliiaarrii,, ooppeerraattoorrii,, vvoolloonnttaarrii ee cchhii lleeggggee qquueessttoo nnoossttrroo

eellaabboorraattoo aa ffaarrccii ppeerrvveenniirree ppooeessiiee ee//oo ssttoorriiee ddaa vvooii iinnvveennttaattee,,

ssiiccuurraammeennttee ssaarraannnnoo ggrraaddiittee ee ppuubbbblliiccaattee!!

UUnnaa nnoossttrraa oossppiittee ttrraa rriiccoorrddii ee ffaannttaassiiaa……

Maggio 2017

“FESTA DELLA MAMMA”

Maggio è il mese delle rose

Le rose s’arrampicano al muro e fanno da cornice, due boccioli

in un vaso creano romanticismo, la rosa per natura è

profumata, un bambino per una donna è come un fiore

profumato, cresce e posa in grembo della mamma e da quella

sontuosa boccuccia rosa il primo nome sarà… mamma!

…Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”, in una frase dice:

“Stretti stretti uniti per la vita, non ci lasceremo mai…”

AUGURI A TUTTE LE MAMME

--AAnnttoonniiaa SSiirroonnii--

Page 9: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 8

II MMEEDDEEGGOOZZ

Ovvero i rimedi della nonna! COME DIFENDERSI DALLE ZANZARE

Come ogni anno, con l’arrivo della

bella stagione si ripresentano

puntualmente, con il loro fastidioso

ronzio e le loro punture sempre

inopportune, le zanzare: insetti che

si annidano e proliferano nelle acque

stagnanti e che solitamente ci

colpiscono a tradimento, lasciandoci

addosso, come ricordo, rossori,

gonfiori e pruriti.

Se, nonostante tutto il vostro impegno e l’impiego massiccio di metodi naturali

ed ecologici per tenere ben lontani questi indesiderati ospiti estivi, non siete

riusciti ad evitare di essere punti, cerchiamo di venire in vostro aiuto

segnalandovi i rimedi fai da te più diffusi per limitare, per quanto possibile,

antiestetici gonfiori e fastidiosissimi pruriti (a patto però che non soffriate di

allergie: in questo caso, solo un esperto può davvero esservi utile!).

GHIACCIO Passare sulla vostra puntura un cubetto di ghiaccio avvolto in un

fazzoletto di cotone ben pulito dovrebbe donarvi un po’ di sollievo, attenuando il

prurito e rinfrescandovi.

SALVIA Un rimedio di emergenza ma, in mancanza di altro, utile per alleviare

prurito e gonfiore, consiste nel bagnare la puntura con un po’ di saliva.

DENTIFRICIO Applicate un po’ di dentifricio, preferibilmente al mentolo, sulla

puntura e lasciatelo asciugare per 15-20 minuti prima di lavarlo via: dovrebbe

attenuare l’irritazione e concedervi un po’ di sollievo dal prurito.

Page 10: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 9

MIELE Il miele ha proprietà antibatteriche che possono rivelarsi utili di fronte

ad una puntura di insetto: per questo potete utilizzarlo sull’area di pelle irritata,

da solo oppure mescolato insieme ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio.

LIMONE Secondo la saggezza popolare, strofinare sulla pelle una fettina di

limone permette di evitare le punture di zanzare. Se tuttavia siete già stati

punti, tenete presente che il limone è utile anche per lenire gonfiori e pruriti.

CIPOLLA Tra i cosiddetti “rimedi della nonna” c’è anche quello di passare sulla

puntura una fettina di cipolla: l’odore non vi favorirà nella vostra vita sociale, ma

il sacrificio potrebbe essere compensato dalla scomparsa del prurito.

SALE Sciogliete un cucchiaio di sale in un bicchiere d’acqua e, con l’aiuto di un

batuffolo, tamponate l’area della puntura, in modo da ridurre l’infiammazione.

TEA TREE OIL Reperibile in farmacia e in erboristeria, il tea tree oil a base di

maleleuca è un valido lenitivo per combattere le piccole irritazioni della pelle,

comprese anche le punture di zanzara.

AGLIO Sempre secondo la saggezza popolare, strofinare dell’aglio sulla puntura

di insetto dovrebbe svolgere un’azione lenitiva, attenuando gonfiori e pruriti (a

patto che l’odore non vi crei disagi). Inoltre, pare che mangiare abitualmente

aglio contribuisca a tenere lontane le zanzare e a prevenire future irritazioni.

BICARBONATO DI SODIO Abbiamo già visto all’opera il bicarbonato di sodio

associato al miele. In alternativa, è possibile mescolarlo con dell’acqua, in modo

da ottenere una pasta da applicare sulla puntura.

ASPIRINA Se non siete allergici o sensibili a questo farmaco, potete

schiacciare una compressa e mescolarla con dell’acqua, per poi passare la pasta

ricavata sulla zona irritata: si dice sia un rimedio efficace quanto semplice.

LAVANDA Anche la lavanda ha proprietà lenitive e rinfrescanti: per questo,

potete strofinare sulla vostra puntura delle foglie di lavanda oppure tamponarla

con un batuffolo intriso di olio essenziale di lavanda.

ALOE VERA Come la lavanda, anche l’aloe vera è famosa per le sue proprietà

lenitive: pertanto, applicando un gel o un preparato all’aloe vera sulla puntura,

infiammazione e prurito dovrebbero sparire.

Page 11: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 10

Perché si dice?

Chi non lavora non mangia

La costituzione dell’Unione Sovietica, approvata e promulgata in occasione del V

Congresso dei Soviet del 10 luglio 1918, all’art. 18, div. II, cap. V, dice

letteralmente: “L’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche decreta il

lavoro obbligatorio per tutti i cittadini della Repubblica e proclama il principio:

Chi non lavora non mangia”. Ma non è ai russi che si fa risalire il concepimento di

questo concetto. La massima era già nota agli antichi ebrei, che la usavano come

proverbio spicciolo, e venne consacrata da S. Paolo nelle sue lettere ai

Tessalonicesi: Si quis non vult operari, nec manducet (Se qualcuno non vuole

lavorare, non mangi). Da allora ha fatto molta strada, prima di varcare la cortina

di ferro. Veniva ampiamente usata nelle nostre campagne e nelle fabbriche

all’inizio della propaganda socialista, fin dalla fine dell’Ottocento, per vincere

l’avversione dei lavoratori credenti contro ogni forma di novità: come dire, il

socialismo ateo sotto l’egida degli antichi detti del Vangelo.

Chiudersi in una tOrre d’avOriO

Indica la solitudine sdegnosa e aristocratica di chi si astrae dalla realtà per chiudersi nella contemplazione del suo mondo interiore.

E’ un’espressione biblica che si trova nel Cantico dei Cantici: collum tuum sicut turris eburnea; oculi tui sicut piscinae in Hesebon (il tuo collo è una torre

d’avorio, i tuoi occhi vasche di Hesebon). Fu riferita poi alla Madonna, che nelle

litanie del Rosario è chiamata Turris eburnea. Per estensione, l’epiteto si

attribuisce a una donna di fiera inavvicinabilità.

Page 12: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 11

LLaa ppooeessiiaa

Canta il sogno del mondo Ama

saluta la gente

dona

perdona

ama ancora e saluta.

Dai la mano

aiuta

comprendi

dimentica

e ricorda

solo il bene.

E del bene degli altri

godi

e fai godere.

Godi del poco che basta

giorno dopo giorno

e pure quel poco

-se necessario-

dividi.

Vai di paese in paese

e saluta

saluta tutti…

…da una poesia di David Maria Turoldo

Page 13: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 12

Proverbi e

filastrocche

… IL SILENZIO E’ LA FORMA PIU’ ALTA DELLA PAROLA;

COMPRENDERLO E’ LA FORMA PIU’ ALTA DELL’ESSERE UMANO.

ELISABY

Un buon tacere non fu

mai scritto!

Taci che il nemico ti ascolta

Chi

troppo

parla

spesso

sbaglia!

Le parole si parlano, i silenzi

si toccano Fabrizio Caramagna

Page 14: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 13

Il nostro dialetto

“Ul pedrieou” : l'imbuto è uno strumento usato per travasare

liquidi in contenitori dall'imboccatura stretta. Ha forma conica, precisamente è

formato dall'assemblaggio di due tronchi di cono, uno con imboccatura larga per

ricevere e uno molto più stretto per incanalare i liquidi nel contenitore da

riempire. I materiali che lo costituiscono sono: metallo, plastica, vetro. Può

essere dotato di un piccolo manico, per tenerlo o appenderlo, e di una retina,

posta nel punto di congiunzione tra coppa e gambo, che serve da filtro.

CURIOSITA’: L'imbuto rovesciato, nel medioevo, era simbolo di pazzia.

Nel romanzo per ragazzi Il meraviglioso mago di Oz, di L. Frank Baum, l'uomo di

latta ha come copricapo un imbuto.

Page 15: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 14

Sant’Anna e San

Giocchino

26 luglio

Secondo un’antica tradizione che risale

al II secolo, ebbero questo nome i genitori

della beata Vergine Maria.

E’ il protovangelo di Giacomo, a darne i nomi. Il

culto di Sant’Anna esisteva in oriente già nel

secolo VI e si diffuse in occidente nel secolo

X. Più recente è il culto di San Gioacchino.

DAI “DISCORSI” DI SAN GIOVANNI DAMASCENO,

VESCOVO

Poiché doveva avvenire che la Vergine Madre di Dio nascesse da Anna, la

natura non osò precedere il germe della grazia; ma rimase senza il proprio

frutto perché la grazia producesse il suo. Doveva nascere infatti quella

primogenita dalla quale sarebbe nato il primogenito di ogni creatura “nel

quale tutte le cose sussistono” (Col. 1,17).

O felice coppia, Gioacchino ed Anna! A voi è debitrice ogni creatura,

perché per voi la natura ha offerto al Creatore il dono più gradito, ossia

quella casta madre, che sola era degna del Creatore. Rallegrati Anna,

“sterile che non hai partorito, prorompi in grida di giubilo e di gioia,

tu che non hai provato i dolori” (Is. 54,1). Esulta, o Gioacchino, poiché dalla

tua figlia è nato per noi un bimbo, ci è stato dato un figlio, e il suo nome

Page 16: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 15

sarà Angelo di grande consiglio, di salvezza per tutto il mondo, Dio forte

(cfr. Is. 9,6). Questo bambino è Dio.

O Gioacchino ed Anna, coppia beata, veramente senza macchia! Dal frutto

del vostro seno voi siete conosciuti, come una volta disse il Signore:”Li

conoscerete dai loro frutti” (Mt. 7,16). Voi informaste la condotta della

vostra vita in modo gradito a Dio e degno di colei che da voi nacque. Infatti

nella vostra casta e santa convivenza avete dato la vita a quella perla di

verginità che fu vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto. Quella,

dico, che sola doveva conservare sempre la verginità e della mente e

dell’anima e del corpo.

O Gioacchino ed Anna, coppia castissima! Voi, conservando la castità

prescritta dalla legge naturale, avete conseguito, per divina virtù, ciò che

supera la natura: avete donato al mondo la madre di Dio che non conobbe

uomo. Voi, conducendo una vita pia e santa nella condizione umana, avete

dato alla luce una figlia più grande degli angeli ed ora regina degli angeli

stessi.

O vergine bellissima e dolcissima!

O figlia di Adamo e Madre di Dio. Beato il seno, che ti ha dato la vita!

Beate le braccia che ti strinsero e le labbra che ti impressero casti baci,

quelle dei tuoi soli genitori, cosicchè tu conservassi in tutto la verginità!

“Acclami al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia” (Sal.

97,4). Alzate la vostra voce, gridate, non temete.

Dal sito: ora-et-labora.net

In questo numero la Redazione Giornalino ha deciso di non raccontarvi la storia dei due

Santi sopra citati ma parlavi di loro e del loro ruolo nella storia!

Page 17: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 16

COMICITA’

Stanlio e Ollio

La coppia comica per eccellenza

Stan Laurel (per gli Italiani Stanlio), il cui

vero nome era Arthur Stanley Jefferson,

nacque a Ulverston (Gran Bretagna) nel

1890. Stan entrò presto a far parte della

compagnia di pantomime più nota

d’Inghilterra, in cui lavorava anche Charlie

Chaplin, che Stan continuò sempre a

considerare un modello.

Nel 1917 Stanlio girò una comica nella

quale recitava anche Oliver Norwell Hardy,

ossia Ollio. Il quale era nato ad Harlem

(Georgia) nel 1892 e, ancora bambino, si era esibito come cantante nei Minstrel shows, spettacoli nei quali attori bianchi cantavano truccati da neri

TEMI E FILM

In Esplosione (1929) di James Parrott gli starnuti di Ollio e i tentativi di

Stanlio di placarli fanno alla fine esplodere la loro casa. In La capra Penelope (1929) di Lewis R. Foster tutte le gag sono basate sui loro tentativi di tenere

nascosta una capra al padrone di casa, allergico agli animali. Mentre in

Piano...forte (1932), affrontata una scalinata ripidissima per portare un

pianoforte, i due si avvedono dell’esistenza di una strada molto più comoda e non

esitano a ritornare indietro per percorrerla!

Due simpatici pasticcioni

Nella coppia ognuno dei due rispecchia, rovesciandole, le caratteristiche

dell’altro con assoluta complementarità: Stanlio magro, con i capelli a spazzola e

Page 18: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 17

il cravattino a farfalla; Ollio grasso, con baffetti neri e cravatta lunga; uno più

‘saggio’ (Ollio) l’altro più ‘sognatore’; uno più impacciato (ancora Stanlio) l’altro

apparentemente più sicuro e autoritario. Stanlio dall’accento inglese, Ollio

americano del Sud. La forza comica dei due attori si basa sulla loro capacità di

combinare assieme i reciproci comportamenti. Stanlio è maldestro anche

nell’affrontare compiti semplicissimi, di fronte ai quali manifesta la sua

difficoltà grattandosi la testa con espressione perplessa, per poi lasciarsi

andare a piagnistei infantili di fronte all’inevitabile catastrofe. Ollio si mostra

invece sicuro di sé e, nel constatare l’inettitudine di Stanlio, cerca la complicità

dello spettatore guardando verso la macchina da presa, mentre dà sfogo alla sua

impazienza gonfiando le guance o arrotolandosi la cravatta. Ma, come il

compagno, anche lui riesce a far diventare insormontabili situazioni banali, ed

entrambi non fanno altro che complicarsi la vita con comportamenti inadeguati.

Come mi trovi? Oh, non sei cambiato affatto. Anche tu sei lo stesso: se non ti

avessi visto, non ti avrei riconosciuto

Mi credevano morto.

Come fai a sapere di essere vivo?

L'ho letto sul giornale:

Stènlio, sei sempre il solito “stupìdo!“

E come dice Ollio….„Arrivedorci!

da Gaffuri Alexander e Fabio Terraneo UAI NOT

SCENA TRATTA

DAL FIM

LA SCALA

MUSICALE

DEL 1932

Page 19: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 18

Alfabeto delle emozioni

La Redazione Giornalino in questo numero del Ul Murum ha deciso di inserire una

nuova rubrica “Alfabeto delle emozioni” , nella quale inseriremo, per ora la

preghiera del volontario, che in seguito sarà la traccia che ci permetterà di

citare le diverse parole legate alle emozioni e agli affetti.

PREGHIERA DEL VOLONTARIO O Signore,

tu ci hai insegnato che l’amore più grande è

dare la vita per i propri amici.

Aiutaci a scoprire nel volontariato l’opportunità

di incontrare non solo la sofferenza umana,

ma di vivere l’amore.

Apri i nostri occhi a riconoscere in ogni povero

il tuo volto e la tua presenza.

Apri le nostre menti a valorizzare

l’unicità di ogni persona,

con la sua storia e cultura.

Apri i nostri orecchi ad accogliere con gentilezza

le voci che chiedono ascolto.

Apri i nostri cuori ad offrire speranza dove c’è paura,

solidarietà dove c’è solitudine,

conforto dove c’è tristezza.

Aiutaci, o Signore, a testimoniare il Vangelo

con un sorriso, una parola, un gesto di affetto.

Donaci l’umiltà di riconoscere che noi

non siamo la luce,

ma strumenti della Tua luce,

non siamo l’amore,

ma espressioni del Tuo amore. Amen

Page 20: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 19

Ul cugiaa de legn

FILETTO DI TROTA SALMONATA AL FORNO CON POMODORINI

Ingredienti:

600 gr. filetti di trota salmonata

8 pomodorini ciliegini

1 spicchio di aglio

1 ciuffo di prezzemolo tritato

3 cucchiai di olio d'oliva extravergine

sale quanto basta

1 spolverata di origano

Preparazione:

Lavate, asciugate e tagliate a metà i pomodorini,

metteteli su un piatto, salateli, spolverateli con l’origano e un filo d’olio, teneteli da parte.

Sciacquate e asciugate il filetto di trota, verificate che non vi siano lische, eventualmente

estraetele con l’apposita pinza. Lavate e mondate il prezzemolo, tritatelo finemente insieme

all’aglio e tenete da parte. Preriscaldate il forno a 180° con funzione aria ventilata. Ungete

una pirofila con l’olio, aiutandovi con un pennello da cucina, adagiatevi il filetto di trota con la

pelle rivolta verso il basso a contatto con la pirofila, salatela e copritela con il trito di aglio e

prezzemolo. Distribuite attorno al pesce i pomodorini insaporiti prima, versate un filo d’olio

ed infornate a 180° per 20-25 minuti

Servite ben caldo.

CommentO

E’ un piatto gustoso ma leggero, adatto quindi in questo periodo e per le cene estive, potete

servirlo, in porzione ridotta, anche come antipasto se avete ospiti, volendo potete tagliare il

filetto con un coppapasta rotondo, impiattarlo ed adagiarvi sopra due metà dei pomodorini.

BUON APPETITO

A TUTTI !!!

Page 21: Ul Cugiaa de legn - residenzaamica.com estate 17.pdf · confezioni di maiale (piedini e musetti) cucinato in umido, pronto da gustare! ... Claudio Villa cantava la canzone “Mamma”,

Ul Murum Estate 2017

Fondazione Residenza Amica Onlus Pag. 20

I nostri cari ed assidui lettori si saranno accorti che in questo

nostro ultimo numero de “Ul Murum” la Redazione giornalino ha

deciso di inserire due nuove rubriche: Alfabeto delle emozioni e Comicità, la prima scelta per cercare di parlare di emozioni,

affetti e sentimenti; la seconda ci è stata proposta, e da noi

accettata con entusiasmo, da Alessandro un nostro

collaboratore esterno a Residenza Amica.

Ricordiamo inoltre che siamo sempre in attesa di ricevere

poesie inventate da Voi e/o nuove ricette che ci facciano

venire l’acquolina in bocca!!!

A PRESTO

LLaa rreeddaazziioonnee ddeell ggiioorrnnaalliinnoo

((AAddrriiaannaa,, AAnnttoonniiaa MM..,, AAnnttoonniiaa SS..,, EEddooaarrddoo,, EElliissaa BB..,,

EElliissaa CC..,, FFrraanncceessccaa,, IIvvoo,, LLuuiiggii MM..,, MMaarriiaa BB..,, NNaazzaarreennoo,,

RReennzzoo,, SSiillvviiaa ee ccoonnssuulleennttii))