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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL RASSEGNA STAMPA VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2018 CGIL CGIL

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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL

RASSEGNA STAMPAVENERDÌ 30 NOVEMBRE 2018

CGILCGIL

8 L’ECO DI BERGAMO

VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2018

strada Mazzola. E dalla realtàlocale ha spiccato il volo versola capitale europea.

Laurea al Politecnico di Mi-lano, un anno di lavoro comeingegnere nucleare, poi unmaster in gestione aziendale equindi l’incarico in Finmecca-nica, a Roma, per seguire lestrategie delle aziende delgruppo negli Usa.

Poi, come detto, lo sbarconella metropoli belga, sempresotto le insegne di Finmecca-nica, e nel 2002 il passaggio aFerrovie Italiane.

E nel Parlamento europeoha incrociato grandi personag-gi come Papa Francesco, Hel-mut Kohl, Romano Prodi, An-gela Merkel.

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rappresentanza di tutte le im-prese, gli enti e gli studi profes-sionali del nostro Paese chehanno uffici a Bruxelles. «Pun-terò - spiega Mazzola a caldo,in una breve dichiarazioneprogrammatica - a rafforzarela presenza italiana nelle isti-tuzioni europee. Bisogneràancora di più difendere l’italia-nità in un contesto dove servo-no alte competenze e un certopragmatismo relazionale. E dabergamasco mi farà senz’altropiacere coinvolgere le aziendepiù rappresentative della no-stra provincia a Bruxelles».

Da quando, nei primi anniOttanta, era delegato giovanileprovinciale della Democraziacristiana, e in seguito sindacodi Villa d’Adda, ne ha fatta di

toriale italiano attive a Bruxel-les (fra queste gruppi impor-tanti come Fca, Ferrero e Te-naris Dalmine). La sua funzio-ne è quella di supporto alle at-tività di radicamento e rappre-sentanza delle delegazionid’impresa, nonchè di promo-zione di iniziative pubbliche dialto livello e profilo interna-zionale con la partecipazionedi personaggi delle istituzio-nali europee e locali. Ora il ma-nager bergamasco guiderà la

te) a Bruxelles, dove cura gli in-teressi dell’Italia in Europa.

Ieri, infatti, l’assemblea delGruppo d’iniziativa italiana(Gii) lo ha nominato alla presi-denza dell’organizzazione, co-me successore di Roberto Zan-grandi. Il Gruppo d’iniziativaitaliana, di cui Mazzola era fi-no a ieri vicepresidente, è atti-vo dal 1995 e riunisce le rap-presentanze delle 63 principa-li aziende, istituzioni e asso-ciazioni del mondo imprendi-

Incarico europeoIl bergamasco, responsabile

in Fs degli affari istituzionali

internazionali, a capo

del Gruppo Gii a Bruxelles

Un incarico di presti-gio per il bergamasco di Villad’Adda Alberto Mazzola, 60anni, responsabile degli affariistituzionali internazionali diFerrovie dello Stato, da più divent’anni presente (e residen-

Alberto Mazzola alla guida delle imprese italiane in Ue

Alberto Mazzola

[email protected]/economia/section/

Banco Bpm, cessione NplIl cda attende offerte miglioriBanco Bpm: trattativa ad oltranza per la cessionedi Profamily ad Agos Ducato. Il cda prende tem-po sugli Npl in attesa di offerte migliorative

TIZIANA SALLESE

Sanità e assistenzasociale, turismo e ristorazione,green jobs e servizi alle perso-ne, ma anche istruzione, infor-matica, fabbricazione di mac-chinari e prodotti in metallo.

Questi i principali settorieconomici destinati a crescerea Bergamo e nel resto dellaLombardia, da qui a tre anni,con la conseguente necessitàdi inserimento di occupati. So-no stati presentati in occasio-ne dell’incontro organizzatoda Bergamo Sviluppo nell’am-bito del format nazionale Ca-meraOrienta, gli ultimi risul-tati dell’indagine Excelsior re-lativi al periodo 2017-2021. IlProgetto Excelsior, finalizzatoal miglioramento delle cono-

Settore Perché Professioni

Il lavoro del futuro: i settori in espansione

FONTE: Unioncamere Lombardia-Assolombarda

Tendenza recente Tendenza futura

Sanità e assistenza sociale

Probabile aumento soprattutto della sanità privata (invecchiamento della popolazione)

Infermieri, assistenti anziani, fisioterapisti

Istruzione

Necessità di sostituzione di molti insegnanti vicini alla pensione. Esigenze formative in aumento

Insegnanti, educatori, formatori

Altri servizi alle persone

Si diviene sempre più esigenti sull’impiego del tempo libero, si esternalizzano servizi prima svolti in famiglia

Addetti all’intrattenimento, alla cura della persona, alla pulizia

“Green jobs”professioni dell’ambiente

Molto probabile un forte aumento, in parte dipendente da scelte politiche

Ingegneri, tecnici, installatori di apparecchiature elettriche e altre

Turismoe ristorazione

Tendenza all’aumento.Molto dipenderà dalle politiche di settore

Tecnici turistici e cuochi, camerieri e baristi, operatori di mensa, addetti all’accoglienza

Informatica

Ruolo centrale nella digitalizzazione – evoluzione sul web del marketing – big data

Analisti, programmatori, data scientist, social media manager

Fabbricazione macchinari e prodotti in metallo

Forte domanda (anche all’estero) di investimenti in tecnologie 4.0

Operatori di macchinari a controllo numerico, tecnici di controllo della produzione

Artigianato e agricoltura di qualità

Sarebbe molto auspicabile una ripresa soprattutto in comparti distintivi per l’Italia

Falegnami, sarti, artigiani delle calzature, pelletteria, orafi, produz. agro-alimentari

??

Sanità, ristorazionee informaticaCosì cresce il lavoroLe previsioni. I settori legati all’industria resterannoancora i più dinamici, in ripresa le richieste di formatoriIn aumento le necessità di personale per i servizi

scenze sull’andamento dell’oc-cupazione nelle imprese e allarelativa richiesta di profili pro-fessionali, è realizzato per ilministero del Lavoro e dellePolitiche sociali da Unionca-mere, in collaborazione con leCamere di Commercio.

Gli scenari

«Nessuno possiede la sfera dicristallo in cui vedere con chia-rezza quali saranno gli scenarifuturi in campo lavorativo - hasottolineato Paolo Longoni,responsabile servizio studi Ca-mera di Commercio di Berga-mo - ma una cosa è certa: nonsaranno scenari lineari. Abbia-mo di fronte un futuro nel qua-le bisognerà investire in cono-scenze e competenze. Compe-tenze che permetteranno a lo-ro volta di acquisirne delle al-tre».

Per ciascun settore econo-mico le previsioni hanno presoin considerazione l’incremen-to della domanda di lavoro uni-tamente a quello che viene de-finito «replacement demand»,vale a dire quella domanda chenasce dalla necessità di sosti-tuzione dei lavoratori in uscita.

Lo scenario non si limita allasola provincia di Bergamo an-che perchè oggi la ricerca di la-voro, soprattutto per i giovani,si rivolge spesso anche fuoridai confini bergamaschi.

I risultati indicano per laLombardia un fabbisogno pre-

visto di circa 567.800 lavorato-ri nell’intero periodo 2017-2021 (113.600 in media all’an-no), di cui 355.100 dipendentiprivati, 169.400 indipendenti e43.300 dipendenti pubblici. Il«tasso di fabbisogno» (fabbiso-gno rapportato allo stock di oc-cupati, ndr) è pari al 2,6% me-dio annuo. I settori più dinami-ci restano quelli legati all’indu-stria (metalmeccanica-elet-tronica in primis), seguiti daiservizi pubblici e tutte le pro-fessioni sanitarie e assistenza.In prospettiva resteranno buo-ne anche le richieste di perso-nale per i servizi di alloggio eristorazione, così come quelleper i servizi di supporto alleimprese e alle persone.

I livelli di professionalità

In crescita la richiesta di pro-fessioni ad alta competenza:42% del fabbisogno totale nel2021, un punto in più che nel2017. La richiesta di professio-ni intermedie e con basse com-petenze (operai e personalenon qualificato) sarà, per cia-scuna delle due componenti,pari al 29% del totale. Perquanto riguarda i livelli diistruzione, nel 2021 i laureati ei diplomati dovrebbero rap-presentare il 65% del fabbiso-gno totale, quota in crescita inconfronto al 62% del 2017.

«Tra i settori economici chepotranno richiedere un signifi-cativo aumento di occupati ri-

spetto a quelli attuali – ha sot-tolineato Pietro Aimetti, part-ner Gruppo Clas – quello lega-to alla sanità e all’assistenza so-ciale, dovuto all’invecchia-mento della popolazione cherichiederà sempre più figurecome infermieri, assistenti an-ziani, fisioterapisti. Probabileanche un forte aumento pertutte le professioni legate al-l’ambiente, le cosiddette “gre-en jobs”, come ingegneri, tec-nici, installatori di apparec-chiature elettriche». Anche il

progressivo invecchiamentodegli attuali occupati, come nelcaso degli insegnanti, determi-nerà nei prossimi anni, la ne-cessità di inserimento di nuo-vo personale nel settore del-l’istruzione.

«Questo è dovuto a due fat-tori – ha precisato Aimetti – daun lato la necessità di sostitu-zione di larga parte della cate-goria che conta un gran nume-ro di persone ormai prossimealla pensione, e dall’altro le au-mentate esigenze formative».

I lavori di CameraOrienta sonostati aperti, tra gli altri, dai sa-luti di Patrizia Graziani, diri-gente dell’ufficio scolasticoprovinciale, e dal direttore del-l’azienda speciale della Came-ra di commercio Bergamo Svi-luppo, Cristiano Arrigoni cheha sottolineato la crescita co-stante dell’impegno del siste-ma camerale per l’orientamen-to dei giovani nella scelta pri-ma degli studi e quindi del la-voro.

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n Nel 2021 il 42% del fabbisogno totale riguarderà gli alti profili professionali

n Longoni:«Futuro non lineare, serve investire in conoscenze e competenze»

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L’ECO DI BERGAMO

Economia 9VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2018

Spazio alle idee imprenditoriali dei ragazzi tra i 18 e i 29 anni

Lavoro e ambienteDal mondo coop bandoper le giovani start up

Un contributo a fondoperduto (di 40 mila euro com-plessivi), spazi e professionisti -avvocati, commercialisti - a so-stegno delle attività e un nume-ro di cellulare ad hoc per riceve-re un aiuto nella stesura del bu-siness plan. Ci sono voluti due anni per mettere a punto il pro-getto «Imprendigiovane» (a ral-lentare l’iniziativa certe com-plicanze burocratiche) e ora tutto è pronto per il bando di concorso che resterà aperto dal 1o al 31 gennaio 2019. Il bando sirivolge ai giovani di un’età com-presa tra i 18 e i 29 anni e punta asostenere idee imprenditoriali riguardanti le politiche attive del lavoro, piuttosto che (me-glio ancora se in concomitanza)la sostenibilità ambientale.

Due ambiti di interesse

A promuovere il tutto non un ente pubblico, ma il mondo del-le cooperative - Cooperativa della Comunità, Studio Resco-gita e Cooperativa EcoSviluppo - in partnership con la Fonda-zione della Comunità Bergama-sca. I candidati interessati, en-tro le date indicate, devono in-viare all’indirizzo email ban-

L’iniziativa. Contributo a fondo perduto di 40 mila euroAi progetti selezionati spazi ed esperti a disposizioneObiettivo sostenere le idee di ragazzi tra i 18 e i 29 anni

doimprendigiovane@coopco-munità.it un business plan - so-stenibile nel tempo - che offra risposte innovative ai problemi di accessibilità al lavoro giova-nile, con particolare attenzione ai Neet (chi non studia e non la-vora), alle neomamme (e più in generale a chi rientra al lavoro dopo un lungo periodo di inatti-vità), agli over 50 e ai soggetti con disabilità (pazienti psichia-trici, ex tossicodipendenti) che si trovano nella fase di reinseri-mento sociale.

Per quanto riguarda il côtéambientale, il bando prende in considerazione progetti sulle modalità di utilizzo e consumo delle materie prime, sulla mini-mizzazione degli scarti di pro-duzione e sul loro recupero e riutilizzo e sull’ottimizzazione del consumo energetico. Mag-giori informazioni si trovano consultando il sito Internet www.coopcomunita.it/im-prendigiovane.

Titolare del progetto è la Co-operativa della Comunità di Stezzano, che si occupa proprio di percorsi educativi e di riabili-tazione attraverso il lavoro, ol-tre che di inserimento nel mon-

do del lavoro degli inoccupati (una novantina i dipendenti; 2,5milioni di euro il giro d’affari). «Nella nostra esperienza (la Co-operativa della Comunità è natanel 1975, ndr) abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti dei giovani», spiega il presidente Giampietro Manen-ti. E, dei circa 20 mila euro rac-colti fino ad ora, la Cooperativa si impegna a offrire un contri-buto per arrivare alla cifra finaledi 40 mila euro. «Con l’obiettivo- precisa Manenti - di premiare almeno due progetti».

Un aiuto a 360o

I ragazzi non saranno lasciati soli, perché l’idea è quella di cre-are una sorta di incubatore di impresa con sede proprio all’in-terno della Cooperativa di Stez-zano. «Per una durata di due an-ni - dice Rolando Magrini, coti-tolare dello Studio Rescogita e responsabile del progetto - dan-do un supporto ai ragazzi, con-siderando che il tasso di falli-mento delle start up nei primi due anni di vita si aggira intornoal 70%».

E Carlo Vimercati, presiden-te della Fondazione Comunità

Bergamasca, sottolinea come «negli ultimi anni nei nostri bandi è stato introdotto il mec-canismo della raccolta a proget-to: significa che i progetti che la Fondazione preseleziona devo-no raccogliere il 20% del finan-ziamento deliberato per vedere confermato il nostro contribu-to». Questo per «insegnare alle organizzazioni a fare fund rai-sing». A sostenere questo bando

anche il presidente di Confcoo-perative (e della Cooperativa EcoSviluppo), Giuseppe Gueri-ni, che richiama due aspetti: «Lecooperative sono espressioni sociali di un territorio ed è im-portante che siano dedite a per-seguire l’interesse di una comu-nità»; inoltre «occorre rilancia-re una cultura del lavoro». F. B.

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La kermesse

Presenza bergama-sca in crescita a «L’artigianoin Fiera»; uno stand di 140metri quadrati dedicato al tu-rismo orobico e showcookingcontinuato all’interno dellospazio «East Lombardy». So-no le principali novità dellakermesse dedicata al mondodell’artigianato - dall’enoga-stronomia all’abbigliamento,dalla gioielleria all’oggettisti-ca, dall’home living alla co-smesi naturale - in program-ma dal 1o al 9 dicembre in Fie-raMilano.

Gli espositori bergamaschisi attestano a quota 30 (in cre-scita del 15% rispetto allascorsa edizione) in quello cheè considerato il più importan-te evento per la promozioneturistica ed enogastronomi-ca. «Una vetrina di primo li-vello con più di 1.670.000 visi-tatori», ha detto il presidentedella Camera di commercio diBergamo, Paolo Malvestiti,ieri, durante la presentazionedella rassegna in largo Belotti.Spostando l’attenzione su«East Lombardy», grandeprogetto di valorizzazioneenogastronomica locale com-partecipato dagli enti came-rali di Bergamo, Brescia, Cre-mona e Mantova, questo saràpresente con un’area per lapresentazione delle eccellen-ze territoriali, degustazionedi prodotti e presentazionedei produttori. L’unione di in-tenti dei quattro capoluoghi èil vero punto di forza dell’ini-ziativa, che permetterà dipresentare al mondo il patri-monio culturale e turisticodei rispettivi territori. Alber-to Capitanio, coordinatoredelle presenze lombarde a«L’artigiano in Fiera», ha ri-marcato «l’importanza dellosforzo comune per poter pre-sentare Bergamo in modounito e innovativo» e «il gran-de impatto sotto l’aspetto del-la proposta turistica inverna-le».

La Camera di commercioha lavorato congiuntamentecon Visit Bergamo e la neona-ta Visit Brembo. A questo pro-posito, Luigi Trigona, presi-dente di Visit Bergamo, haevidenziato come «l’impegnosul territorio bergamasco siain crescendo sotto l’aspettodel turismo e di come il Webabbia aiutato ad accrescernela visibilità a livello interna-zionale». Trigona ha ricorda-to anche i nuovi spazi aperti anome di Visit Bergamo, ri-spettivamente l’infopoint al-l’Oriocenter e il Museo Sesti-ni in Città Alta inauguratoproprio di recente.

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L’Artigianoin Fiera«Turismovalorizzato»

I relatori alla presentazione del bando «Imprendigiovane» FOTO FRAU

gresso di realtà come A2A Ener-gia, Dhl Express, Qintesi, Sabo, Vsf-Servizi finanziari e Volvo Italia, oltre a un impegno cre-scente di Same Deutz-Fahr che in un’ottica di restituzione ai di-pendenti dell’impegno svolto hafatto stilare dei questionari che saranno valutati da personale medico per «personalizzare» le buone pratiche sulle esigenze dei lavoratori dell’area produtti-va. Non solo, Ats per il 2019 sta studiando metodologie di coun-seling individuale per estendereil programma Whp anche alle microimprese, affiancando me-dici e psicologici ad artigiani e commercianti. Astrid Serughetti

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retti - ma fondamentali», come far visita alle proprie famiglie, restare in contatto con parenti eamici, imparare una nuova lin-gua o una pratica manuale, muoversi tutti i giorni e fare ope-re di volontariato. Come hanno evidenziato Mara Azzi, diretto-re generale di Ats Bergamo, e Luca Dubbini, consigliere del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Bergamo, sette anni fa la rete Whp nasceva nellanostra provincia rendendo Ber-gamo capofila d’Italia nel benes-sere sul luogo di lavoro.

E sono 96 le aziende di Con-findustria Bergamo premiate con la targa Whp. Un’adesione in costante crescita che que-st’anno ha fatto registrare l’in-

L’ a m m i n i st r a t o r edelegato di Techint e presi-dente e a.d. di Tenaris (checontrolla anche la Dalmine),Paolo Rocca, ha presentatoappello alla decisione del giu-dice argentino Claudio Bona-dio che lo ha indagato per cor-ruzione nell’ambito del pre-sunto pagamento di tangentia esponenti del passato go-verno della ex presidente Cri-stina Fernandez de Kirchnernel 2008. Secondo il quotidia-no La Nacion, i legali di Roccaavrebbero presentato unoscritto in cui sostanzialmentesi sostiene che la decisionedel magistrato «è priva di pro-ve solide e di fondamento».Oltre ad accusarlo, il giudicefederale ha imposto una cau-zione di circa 90 milioni di eu-ro e la proibizione di lasciareil Paese.

Il board di Tenaris ha con-fermato «il pieno supporto alsuo presidente e a.d.». Il cdaha inoltre chiesto a PaoloRocca di «continuare a di-fendersi», garantendogli «ilpieno appoggio del consi-glio» e precisando di «moni-torare la situazione insiemeai suoi legali».

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TenarisL’a.d. Rocca presentaappello

sate in azienda senza riuscire adessere produttivi», ha aggiunto Moretti. Gli ha fatto eco la testi-monianza di Romina Adobati, dipendente della Bellini di Zani-ca, azienda chimica che negli ul-timi due anni ha sperimentato una formula inclusiva che ha prodotto miglioramenti con-creti sulla salute dei lavoratori. Nel 2016, infatti, la Bellini è en-trata in contatto la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Val-brembo, che si occupa di giovanicon disabilità, creando momen-ti di incontro tra alcuni dipen-denti e i ragazzi ospiti della Fon-dazione. Lo scambio all’interno delle sedi lavorative ha di fatto ridato in termini di serenità dei dipendenti più di quello che è stato donato in tempo per attua-re il programma. Una «buona pratica misurabile», come ha sottolineato Adobati, ieri alla premiazione delle aziende Whp.

Il nuovo sforzo che si chiedealle imprese aderenti al pro-gramma si chiama «Take5» ed è sintetizzato in cinque punti: ri-mani connesso, muoviti, sii con-sapevole, impara e dona. «Sono pratiche semplici - ha detto Mo-

Premiate 96 imprese

Il tema del benessere psicologico entra nei luoghi di lavoro grazie a Whp, la rete com-posta da aziende, lavoratori e istituzioni, impegnata nella rea-lizzazione di buone pratiche perla salute del personale. Si stima che il 20% della popolazione la-vorativa bergamasca soffra di disturbi psicologici ed «è plausi-bile pensare che in un gruppo di colleghi, uno su cinque sia parti-colarmente stressato, depresso o mentalmente stanco, e questo ha dei costi sociali altissimi», ha spiegato Roberto Moretti, re-sponsabile del servizio Promo-zione della salute all’interno di Ats Bergamo.

Il riferimento non è solo allepatologie psichiatriche, ma a stati di invecchiamento del cer-vello che passano dal vivere ri-petute e prolungate situazioni distress e di depressione che, an-che se non degenerano in una malattia vera e propria, incido-no pesantemente sulla redditi-vità di un’azienda. «Non solo au-menta l’assenteismo, ma si regi-strano anche eccessi di ore pas-

Salute in aziendaPsicologi anchenelle «piccole»

Migliorare la salute dei lavoratori è l’obiettivo del programma Whp

Una passata edizione della Fiera

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L’ECO DI BERGAMO

Economia 11VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2018

OGGI A SERIATE

Edilizia 4.0, focusalla Scuola edile

La Scuola edile di Bergamofesteggia oggi il 35° anniver-sario delle sua fondazione con il convegno «Edilizia 4.0.Guardare al presente per co-struire il futuro». Chiuderàla manifestazione la conse-gna dei riconoscimenti a im-prese, lavoratori, presidentie vicepresidenti che in que-sti anni hanno contribuito allo sviluppo della scuola.

COMPANY TO WATCH

Premio Cerveda Dussmann service

Cerved Group ha attribuitoa «Dussmann service» che inItalia ha il quartier generalea Capriate San Gervasio, il riconoscimento «Companyto Watch 2018»come azien-da di riferimento nel settoreimprese di pulizie e disinfe-zione sia a livello di perfor-mance economico-finanzia-rie sia nelle modalità di ese-cuzione del business. Dus-smann, che aveva già ottenu-to il riconoscimento nel 2015, è una multinazionaletedesca dei servizi con oltre70.000 dipendenti (oltre 200 nella Bergamasca) in 17Paesi ha un fatturato globaleoltre 2 miliardi.

SAN PELLEGRINO

Contratto sanitàDomani un presidio

Domani 1° dicembre, in oc-casione dell’inaugurazionedi un nuovo reparto della Clinica Quarenghi di San Pellegrino, Cisl Fp e Fp Cgildi Bergamo organizzerannoun presidio per protestare contro i 13 anni di ritardo peril rinnovo del Contratto na-zionale della sanità privata.Durante il presidio, dalle 10.30 alle 12.30, avvertono isindacati, «non ci sarà alcu-na manifestazione tesa a di-sturbare la cerimonia di inaugurazione che peraltroincontra il nostro favore siaper gli aspetti di sviluppo siaper quelli occupazionali».

CRISTINA SIGNORELLI

La birra crea valore, sviluppo e occupazione. Dal 2015 al 2017 il valore condiviso dell’industria birraria è cresciu-to di oltre un miliardo di euro (+12,9%) passando da 7.834 mi-liardi a 8.863 miliardi, pari a cir-ca lo 0,51% del Pil italiano. La crescita del settore crea ricadutepositive sull’intero sistema eco-nomico, in particolare in Lom-bardia che è la regione trainantedella produzione (3,97 milioni di ettolitri) e del consumo (4,1 milioni di ettolitri). In questo scenario Bergamo gioca un ruo-lo di primo piano. Gran parte della produzione lombarda vie-ne realizzata a Comun Nuovo, dove ha sede il più grande birrifi-cio Heineken d’Italia nel quale siproducono circa 2,7 milioni di ettolitri di birra all’anno. Oltre 300 le persone impiegate e ben 40 le diverse birre prodotte.

Questo in sintesi il risultatodel 2° Rapporto dell’Osservato-rio della Birra «La creazione di valore condiviso del settore del-la birra in Italia», realizzato da Althesys per conto della Fonda-zione Birra Moretti, presentato ieri in Regione Lombardia con

La birra crea valorePrimato di Bergamonella produzioneL’Osservatorio. In Italia il settore vale quasi 9 miliardiLa Lombardia, con più di 2 miliardi, regione trainante Dalla Heineken di Comun Nuovo 450 milioni di bottiglie

un particolare focus sui dati lombardi. «Questo nuovo rap-porto – dice Alessandro Maran-goni a. d. . di Althesys – costitui-sce un aggiornamento a quello presentato nel 2015. Abbiamo analizzato l’intero settore birra-rio e ottenuto dalla somma del valore aggiunto dell’intera filie-ra il valore condiviso. In Lom-bardia si sono prodotti oltre 2 miliardi di valore condiviso nel 2017 che costituiscono lo 0,62% del Pil regionale. Importante anche il dato di contribuzione fi-scale del settore di oltre un mi-liardo di euro pari a circa il 5% dell’intero gettito della regio-ne». Il settore crea, oltre alla ric-chezza, anche occupazione, im-piegando quasi 25.000 addetti su tutta la filiera e salari per circa662 milioni. «L’industria della birra e il suo continuo sviluppo -ha evidenziato Attilio Fontana, presidente della Regione - rap-presentano una ricchezza per l’intera regione. Oltre alla pre-senza dei grandi birrifici negli ultimi anni sono nate ben 137 piccole imprese artigianali che contribuiscono a far apprezzarequesta bevanda che ha tanto pe-so nella nostra economia». In Lombardia, che è il motore dellaproduzione birraria italiana, si genera infatti il 25.5% del valorecondiviso dell’intero settore.

«A Comun Nuovo – ha dettoSoren Hagh, amministratore delegato di Heineken Italia – produciamo circa 450 milioni dibottiglie di birra all’anno. È uno stabilimento moderno e flessi-

bile che ci permette di cogliere appieno la sfida del nuovo mon-do della birra che si è delineato in questi ultimi anni». Heinekenè un’impresa familiare che, ha sottolineato Soren Hagh, «vuoletrasmettere messaggi positivi come il bere responsabile che comunichiamo molto efficace-mente in qualità di sponsor del GP di Monza». «Inoltre, credia-mo che per sviluppare un’indu-stria sia necessario diffondere laconoscenza dei suoi prodotti, delle tecnologie e del mercato, formando le persone». Con que-sta finalità è stata confermata l’inaugurazione, nella zona di Lambrate, dell’Università della birra. «La sua missione - ha pre-cisato ancora il numero uno di Heineken - sarà quella di contri-buire alla crescita e allo sviluppoprofessionale degli operatori del settore, attraverso la divul-gazione di contenuti di eccellen-za che riguardano sia il prodottosia il business». Il 2018 è stato l’anno dell’avviamento con i pri-mi corsi, il 2019 sarà l’anno del-l’apertura della sede permanen-te. «I dati confermano che la no-stra regione è sempre reattiva aicambiamenti - ha sottolineato Alessandro Mattinzoli, assesso-re allo Sviluppo economico -. Valore condiviso, occupazione, fiscalità, sviluppo, tutte eccel-lenze che guardano non solo al profitto ma anche a un percorsovirtuoso di un’economia che de-ve far crescere la qualità di tutto il tessuto sociale».

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n Nel 2019 aprirà a Lambrate la sede permamente dell’Università della birra

Lo stabilimento Heineken a Comun Nuovo

Una trentina di realtà attive

Birrifici artigianali orobici10 milioni il giro d’affariAnche Bergamo ha le sue buone

carte da giocare nel settore della

birra artigianale. Tra piccoli e

piccolissimi, tra aperture, chiusu-

re, sospensioni, progetti annuncia-

ti e mai o non ancora partiti siamo

arrivati ad avere la bellezza di una

trentina di realtà imprenditoriali,

comprese le «beerfirm» (hanno

proprie etichette ma sono prive di

impianto produttivo di proprietà)

e compresi i «brewpub» (produco-

no birra per il consumo nel proprio

locale).

«Non essendoci dati ufficiali –

afferma Enrico Rota, presidente

della Otus di Seriate, una delle

aziende maggiori, vincitrice tra

l’altro nei giorni scorsi di un presti-

gioso riconoscimento all’European

Beer Star di Monaco di Baviera con

la neonata Blanche Wide-B – si può

calcolare che nel complesso si

producano in Bergamasca circa 20

mila ettolitri di birra artigianale,

venduta dal produttore ad un

prezzo variabile tra i 3,5 e i 6 euro il

litro». Un giro d’affari che ammon-

terebbe, quindi, attorno ai 10

milioni di euro. Più difficile stimare

le beer firm, che cambiano fornito-

re a seconda della richiesta ed il cui

fatturato è molto variabile. Dopo il

boom avvenuto un po’ in tutta

Italia (più di mille birrifici nati in

poco più di venti anni), ci si doman-

da se ci sia ancora spazio nel setto-

re. «Difficile dirlo – afferma Rota -

Visto il successo che il prodotto

birra sta incontrando molti sono

portati a buttarsi senza conoscere

bene il mestiere. Tuttavia quello

del birraio è un lavoro duro e che

non rende ricchi senza fatica. È un

lavoro che necessita di basi tecni-

che molto solide, capacità impren-

ditoriali ed organizzative concre-

te. Chi riesce a farsi strada in que-

sto mondo se lo è davvero merita-

to». ROBERTO VITALI

rurali e per strumentazionipermanenti, più altri 24 milio-ni di euro per l’ammoderna-mento di immobili e apparec-chiature con particolare riferi-mento al miglioramento del-l’efficienza energetica e nel-l’ottica di sviluppare commer-cialmente i prodotti agroali-mentari - ha dichiarato Fabio

Piano di sviluppo ruralePubblicati due nuovi bandi.

Fondi per ristrutturazioni,

sviluppo commerciale

ed efficienza energetica

L’obiettivo, aumen-tare la competitività del setto-re agricolo, garantire la gestio-ne sostenibile delle risorse na-turali e contribuire alle azioniper il clima. A disposizione 84milioni di euro che RegioneLombardia ha impegnato sudue bandi per l’attivazione del-le misure 4.1 (60 milioni) e 4.2(24 milioni) del Piano di svi-luppo rurale. «Di fatto mettia-mo a disposizione delle impre-se agricole lombarde 60 milio-ni di euro per la costruzione ola ristrutturazione di edifici

Rolfi, assessore regionale lom-bardo all’Agricoltura -. Sonodue misure straordinariamen-te attese dal comparto agricoloche avevo promesso di pubbli-care entro la fine dell’anno. Sitratta di una vera e propriaboccata d’ossigeno per gli agri-coltori lombardi». «La Lom-bardia è la prima regione agri-cola d’Italia e una delle primein Europa - sottolinea il consi-gliere segretario Giovanni Ma-lanchini - primati possibili dalgrande lavoro delle 50.000aziende agricole lombarde chegrazie a queste risorse ora po-tranno sviluppare ulterior-mente le loro produzioni e mi-gliorare la qualità del lavoropuntando a una maggiore so-stenibilità ambientale».

Per la misura 4.1 la doman-da di finanziamento deve esse-re presentata dal 3 dicembre2018 e fino alle ore 12 del 8aprile 2019. Per la misura 4.2 ladomanda deve essere presen-tata dal 3 dicembre 2018 e finoalle 12 del marzo 2019. Tutte leinformazioni sono reperibilisul sito www.regione.lombar-dia.it

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Regione: 84 milioniper la competitivitàdel settore agricolo

Un agricoltore al lavoro

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I 35 anni della scuola edile: chi studia qui trova subito lavoro Lo conferma il presidente Paolo che ripercorre la storia di questa realtàorobica

BERGAMO

di Redazione - 30 novembre 2018 - 4:25

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Edilizia deriva dal latino aedile, che significa “casa” o “abitazione”, mentre “edificio” ha medesima radice aedes legata al suffisso ficium che significa “fare”, “costruire”, “realizzare”.

Nell’immaginario collettivo i muratori sono quasi sempre bergamaschi. Non per caso la satira di Bertolino, Gene Gnocchi e Michelle Hunziker ha preso a modello i muratori bergamaschi. Non solo perché sanno lavorare, ma perchè lo sanno fare bene. A Bergamo dal 1979 c’è una scuola edile che ogni anno licenzia decine di studenti pronti ad entrare nel mondo del lavoro. Anzi: il cantiere chiama ancora prima che la scuola termini il proprio ciclo.

Lo conferma Paolo Vigani, presidente della Scuola edile bergamasca, che ripercorre come è nata questa istituzione. “È stata costituita nel 1979 e all’inizio

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ha trovato sede all’interno della Scuola d’Arte Fantoni, poi ha iniziato ad operarenel 1983. È gestita in modo paritetico da Ance Bergamo (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e dalle organizzazioni sindacali di categoria  Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Con la crisi è stata spazzata via tutta una categoria dimaestranze che erano capaci di fare tutto e ad altissimo livello. Ma oggi quellestesse maestranze non sarebbero più ricollocabili. Oggi il muratore deve averedelle competenze specifiche che apprende proprio dalla scuola”.

Originariamente costituita per erogare formazione alle maestranze dell‘Edilizia la Scuola Edile nel tempo ha ampliato il proprio raggio d’azione divenendo unimportante punto di riferimento per il settore edile. Dal 1° ottobre 2015 la Scuola Edile ha incorporato il CPT di Bergamo e le sue funzioni, divenendo l’ente bilaterale per la formazione e la sicurezza nel settore edile industriale della Provincia di Bergamo.

“La sorveglianza sanitaria è nata proprio all’interno della scuola edile bergamasca e, grazie alla collaborazione degli Ospedali Riuniti, è stato possibile stabilire qualimalattie sono dovute a questo settore” aggiunge Vigani.

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“È una scuola unica a livello nazionale perché nasce all’interno del contratto nazionale, nasce come scuola di settore. A Bergamo grazie alle relazioni solide tra le parti è stato possibile creare un percorso che è unico. Bergamo crede ancora che l’edilizia possa crescere, possa svilupparsi” afferma Luciana Fratus,vicepresidente della scuola edile. Oggi la scuola conta 60 studenti su tre classi, ma lo scorso hanno sono passate nelle aule di Seriate circa 6 mila persone che hanno frequentato i corsi per la sicurezza, formazione continua, apprendisti…..Non c’è mai stato un calo delle iscrizioni, e negli anni del boom non si è mai allargata la possibilità di nuove classi. “Si è sempre cercata una stabilizzazione, anche negli anni della massima richiesta si decise di non aumentare i corsi. Con il senno di poi è stata una scelta ponderata e calcolata sul mercato” aggiunge Luciana.

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Chi intende frequentare questa scuola, non pensi di studiare o di applicarsi poco. “C’è chi ha frequentato questa scuola e poi è passato ai geometri e infine si è laureato” aggiunge il direttore generale Fabrizio Plebani. “Questa scuola ha da sempre sperimentato l’alternanza con il mondo del lavoro, toccando con mano la realtà del mondo dell’edilizia e delle costruzioni. Molto importante è anche l’associazione ex allievi che da sempre fa volontariato sul territorio”.

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Venerdì 30 novembre alle 9 nella Sala Edilforum di Seriate, in via Locatelli, 15, la Scuola edile festeggia il 35° anniversario delle sua fondazione con il convegno “Edilizia 4.0. Guardare al presente per costruire il futuro”.

Dopo i saluti istituzionali interverranno Paolo Riva e Egidio Rizzi, docenti dell’Università degli Studi di Bergamo, per un approfondimento sulle potenzialità dell’innovazione nel settore delle costruzioni e sulle competenze richieste per l’edilizia del futuro. A seguire il focus sulla Scuola Edile a cura del direttoreFabrizio Plebani. Chiuderà la manifestazione la consegna dei riconoscimenti a imprese, lavoratori, presidenti e vicepresidenti che in questi annihanno contribuito allo sviluppo della scuola.

“Sarà un momento di festa e di riflessione – commenta Paolo Vigani, presidente

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della Scuola Edile di Bergamo – per sottolineare le relazioni costruite in questi anni che hanno consentito alla Scuola Edile di crescere e divenire un solido punto di riferimento per il settore. Quella di Bergamo è un fiore all’occhiello: è infatti una delle poche scuole edili in Italia con un percorso di qualifica triennale per i ragazzi dai 14 ai 17 anni. Ma riesce a malapena a far fronte alla metà delle richieste di professionalità che arrivano dalle nostre imprese. Con il convegno vogliamo soprattutto ragionare insieme sui temi dell’innovazione, delle competenze e sulle opportunità di crescita che il settore edile può offrire ai nostri giovani”.

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IL MATTINALE della CGIL Nazionale Venerdì 30 novembre 2018

CRISI DA GUERRA FREDDA. Tensione sempre più alta tra Stati Uniti e Russia. Il presidente Trump ha annullato l’incontro con il presidente russo a causa della crisi ucraina. Da segnalare, sugli scenari globali, la copertina del settimanale Internazionale in edicola da oggi: “Guerra fredda al Polo Nord”. POLITICA ITALIANA. Aperture di Salvini per cambiare la manovra. Il governo fa sapere di essere pronto a rivedere anche le norme su quota 100 delle pensioni. Intanto, all’interno della coalizione di governo, cresce sempre di più il peso della Lega. Repubblica propone un vero e proprio dossier sul bilancio del governo giallo verde: “Così in sei mesi Salvini si è mangiato i Cinque Stelle” (alle pagine 2 e 3): Sulla manovra il ministro dell’economia, Tria, parla della possibilità di evitare la procedure di infrazione. Il messaggio è rivolto prima di tutto ai mercati finanziari. Netto il titolo di apertura del Messaggero: “Deficit al 2% per l’intesa con la Ue”. Sole 24 ore: “Pensioni, quota 100 ponte per tre anni”. Il Sole 24 ore mette in evidenza anche uno dei problemi centrali del momento: gli investimenti pubblici sono bloccati, con una differenza di 13 miliardi tra obiettivi annunciati e spesa effettiva. CASO REGENI. Un po’ di luce. È il titolo del manifesto che si riferisce alla decisione del presidente della Camera, Roberto Fico, di sospendere i rapporti con il parlamento egiziano. Il premier Conte ne chiede la ragione, ma la famiglia di Giulio Regeni ringrazia per l’impegno. La Procura di Roma incriminerà gli assassini, intanto le aziende italiane sono pronte a partire per l’Expo militare di al-Sisi. Il commento del manifesto è affidato al condirettore Tommaso Di Francesco. Su Repubblica scrive il direttore Mario Calabresi: “Lo Stato ci deve la verità su Regeni”. INDUSTRIA. Alcuni quotidiani parlano di “svolta elettrica” per la Fca, che ha annunciato di voler investire nelle nuove produzioni di auto ecologiche 5 miliardi di euro. Il gruppo ha fatto sapere ai sindacati che saranno prodotti in Italia 13 nuovi modelli (la 500 elettrica a Mirafiori). Sono varie le testate che intervistano il segretario della Fim Cisl, Marco Bentivogli (Corriere della Sera, La Stampa, Italia Oggi, Avvenire). Su Repubblica, nel pezzo di Stefano Parola (p.24) si riportano le reazioni dei sindacati dei metalmeccanici: “Si arriverà davvero alla piena occupazione? Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e AssoQuadri credono di sì e anzi fanno notare come Fca lanci investimenti proprio mentre General Motors annuncia 15 mila licenziamenti in Usa. La Fiom-Cgil invece è critica: «Ci sono nuovi modelli e la svolta sull'elettrico, anche se in ritardo, ma questo non basta per raggiungere l'obiettivo della piena occupazione», commenta la segretaria generale Francesca Re David”. CONGRESSO CGIL. Si stanno chiudendo in questi giorni i congressi delle categorie. Eletti i segretari generali della Filcams, della Filctem e della Fisac. Oggi tocca alla Funzione pubblica Cgil. Gli interventi del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso (vedi più avanti). L’ANPI, ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI, CONTRO IL DECRETO SICUREZZA: APARTHEID GIURIDICO Anpi si schiera contro il Dl Sicurezza, recentemente approvato con voto di fiducia alla Camera. Con l'approvazione, infatti “si stravolge di fatto la Costituzione e l'Italia entra nell'incubo dell'apartheid giuridico. È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità. Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria. L'Anpi c'è e con lei tante associazioni che continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale. L'umanità al potere! Adesso". A scriverlo, in una nota, è la presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, Carla Nespolo, commentando l'approvazione definitiva del decreto. "È davvero incredibile - spiega Nespolo - che sia accaduto un fatto simile, che sia stato sferrato un colpo così pesante al diritto di asilo, all'accoglienza, all'integrazione. A un modello che ha portato ricchezza e convivenza civile a quelle comunità che hanno avuto la responsabilità e il coraggio di sperimentarlo. Questa legge, oltretutto, non risolve affatto il problema del controllo dell'immigrazione clandestina, bensì l'aggrava - come stanno denunciando in queste ore non pochi Sindaci, anche del M5s - con un carico di lavoro per i Comuni insopportabile. Non si può restare inerti".

“Non ci si può rassegnare a questo declino - afferma ancora Nespolo -, alle pratiche ignobili contro la vita e la dignità dei migranti cui dovremo assistere. Facciamo appello alle coscienze delle cittadine e dei cittadini: che l'indignazione sia permanente, che non manchi occasione di riempire piazze e strade per un'Italia autenticamente umana”. L'Anpi fa quindi appello “alle forze politiche democratiche: basta divisioni, discussioni stucchevoli, rese dei conti. È ora di una straordinaria assunzione di responsabilità. Di organizzare una resistenza civile e culturale larga, diffusa, unitaria”. L'Anpi c'è “e con lei tante associazioni che continuano nel loro quotidiano lavoro di stimolo sociale e costituzionale. L'umanità al potere! Adesso". BALL BEVERAGE. L'AZIENDA CAMBI IDEA Si terrà questa mattina, al ministero dello Sviluppo economico, un nuovo incontro per la vertenza della Ball Beverage Packacing, dopo che l'azienda, disattendendo gli impegni assunti presso lo stesso ministero lo scorso 15 novembre, ha deciso di cessare a far data dal 20 novembre scorso la produzione presso lo stabilimento di San Martino sulla Marruccina. “Al ministero ribadiremo che non possiamo accettare – dichiara Mirco Rota della Fiom nazionale – che venga chiuso lo stabilimento chietino in modo sfacciato e irriguardoso nei confronti dei lavoratori e delle Istituzioni.” “Se la Ball non modificherà la propria posizione di chiusura del sito e di procedere con i licenziamenti immediati – continua – chiederemo al governo di utilizzare tutte le sue possibilità di intervento nei confronti di questa azienda che continua a mantenere un comportamento detestabile, a cominciare dal convocare da subito i principali clienti – Coca-cola, San Benedetto, San Pellegrino, Peroni, Heineken, Campari, Carlberg ecc. – che, a fronte del loro codice etico, non possono tacere di fronte a un loro fornitore che ha questi comportamenti.” “Lo stabilimento di San Martino – conclude Rota – deve continuare a produrre e a impiegare chi in questi anni con il proprio lavoro ha permesso all’azienda di raggiungere risultati molto buoni. Il governo impedisca questa scorribanda industriale, che può diventare un pessimo modello di relazioni industriali e per di più irrispettoso del nostro paese.” CINEMA. I SINDACATI: ALTRI 9 GIORNI DI SCIOPERO A DICEMBRE DELLE TROUPES L’assemblea dei lavoratori ha accolto la proposta di sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e delegazione trattante di continuare lo stato di agitazione del settore con ulteriori 9 giornate di sciopero nel corso del mese di dicembre e la sospensione delle prestazioni straordinarie, cioè osservando l’orario ordinario di 7,36 ore al giorno per 5 giorni settimanali comprensivo di qualunque fase di prestazione: preparazione, riprese, smontaggio, montaggio, carico, ripristino ambienti. Gli scioperi si terranno mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre, martedì 11 mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre e martedì 18 mercoledì 19 giovedì 20 e venerdì 21 dicembre 2018. Gli scioperi riguardano i lavoratori delle troupe del cineaudiovisivo nei set, teatri di posa, laboratori di preparazione e post-produzione. LIGURIA. 5 MILA CONTRATTI IN MENO NEL DOPO PONTE Sono stati resi noti ieri i dati Inps regionali relativi all’Osservatorio sul Precariato riferiti al periodo luglio – settembre 2018. In attesa dei dati Istat di metà dicembre sull’occupazione nel suo complesso, è già possibile rilevare che nel dopo ponte la Liguria ha perso oltre 5 mila contratti di lavoro dipendente. Il confronto tra il terzo trimestre del 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente registra una contrazione delle assunzioni dell’11,6 per cento con 5.385 contratti di lavoro in meno, che passano dai 46.460 del terzo trimestre 2017 agli attuali 41.075. Su 100 contratti attivati, solo 17 sono contratti di lavoro stabili. Per Marco De Silva, responsabile Ufficio Economico Cgil Liguria “Il peso marginale delle tipologie di contratti in aumento nel trimestre non compensa il calo dei contratti a termine e di quelli più instabili (somministrati e intermittenti) che hanno sùbito risentito della congiuntura sfavorevole nella nostra regione”. I dati liguri seguono il trend di quelli nazionali licenziati la scorsa settimana e se si guarda al tipo di assunzione si può notare come, seppur in calo, resistano i contratti a tempo indeterminato con un piccolo +2,9 per cento e gli stagionali con un +7,2 per cento. Sono proprio i contratti agevolati, e tra questi quelli dedicati ai giovani a rappresentare una, seppur contenuta, buona notizia come spiega De Silva “Sul totale delle 4.721 assunzioni a tempo indeterminato, solo 342 sono quelle sostenute da agevolazioni contributive e ben 269 (il 79 per cento) sono da imputare all’esonero

contributivo per i giovani”. Ma al tempo stesso, sempre in riferimento al lavoro dei giovani, De Silva segnala che “Il contratto di apprendistato che da sempre è il contratto a causa mista destinato ai giovani sino ai 29 anni, inizia a mostrare segni di crisi: le stabilizzazioni calano del 24 per cento e le cessazioni aumentano del 2 per cento”. Tornando al calo delle assunzioni è da sottolineare come il dato abbia colpito quasi indifferentemente sia le donne sia gli uomini con un -12,5 per cento le prime e un -10,5 per cento i secondi. Sempre De Silva sottolinea il dato dei part time “Le assunzioni a tempo parziale sono il 40 per cento del totale in calo del 10,5 per cento sul terzo trimestre 2017. Le assunzioni non a part time rappresentano il 59,4 per cento del totale e subiscono una contrazione ancora maggiore, meno 12,5 per cento sul terzo trimestre 2017”. Per Federico Vesigna, segretario generale Cgil Liguria “È evidente che la Liguria del dopo Ponte Morandi inizia a pagare un prezzo che non è solo quello della tragedia che ha colpito 43 innocenti, ha provocato il dramma degli sfollati e ha messo in ginocchio l’economia di un quartiere. Tutta la Liguria paga le conseguenze di quanto è accaduto. Il dramma che ci ha colpito è tale che è difficile anche quantificare ed immaginare quali saranno le conseguenze sulla nostra economia. È evidente che il Decreto Genova non risolve né le questioni genovesi, né tanto meno quelle regionali per le quali avevamo chiesto al Governo di mettere a disposizione maggiori risorse in una visione di rilancio dell’economia ligure. Per contro il Governo ha tardato ad emanare il Decreto, non ha ritenuto di dover estendere al resto della regione gli ammortizzatori sociali, complica le operazioni legate alla ricostruzione del Ponte. A fronte di tutto ciò, il Governo ingarbuglia situazioni che sono già abbastanza complicate, penso in particolare all’idea di scegliere il commissario per Piaggio Aero per sorteggio, atto che allungherà i tempi. La Liguria però, tutto questo non può permetterselo.” INSIEME PER GENOVA. IL 12 DICEMBRE LA MANIFESTAZIONE DAVANTI ALLA PREFETTURA DI CGIL E UIL Mercoledì 12 dicembre 2018 alle ore 17 Cgil e Uil di Genova saranno in piazza, davanti alla Prefettura, per dire basta al declino di un territorio sempre più povero e in difficoltà. Le Organizzazioni sindacali saranno insieme per promuovere la crescita sociale ed economica del nostro territorio, di fatto, abbandonato alle promesse e alle illusioni di un governo in perenne campagna elettorale. Lavoro e sviluppo sono le priorità che Cgil e Uil hanno individuato, perché Genova non ha bisogno di annunci, ma di fatti concreti, di una svolta significativa per rinascere e per poter crescere. Il crollo del ponte Morandi non solo ha messo in forte difficoltà il tessuto economico e sociale dell'intera Città metropolitana, ma ha aggravato le ferite di un territorio fragile, sia dal punto di vista idrogeologico che per le emergenze infrastrutturali. Abbiamo bisogno di decongestionare Genova e di collegare la Liguria al resto d’Europa per rilanciare un’economia allo stremo delle forze. Il prossimo 12 dicembre Cgil e Uil saranno quindi insieme: Per un territorio che deve recuperare tempo e terreno, sulle grandi opere infrastrutturali, realizzando presto e bene: Terzo Valico, Gronda, Nodo Ferroviario; per una portualità forte che deve essere sostenuta attraverso le opere necessarie per competere con gli scali più importanti d'Europa; per un'industria che sia capace di intercettare importanti investimenti per trasformarli in nuove e importanti opportunità occupazionali; per un territorio che va messo in sicurezza con una concreta lotta al dissesto idrogeologico; per maggiori garanzie sul sociale a partire da una sanità pubblica, oggi in grande sofferenza, rendendola più efficace ed efficiente in particolare nelle zone con maggiore difficoltà a causa del crollo del ponte; per l'economia del Tigullio Golfo Paradiso che necessita di fondi e di interventi strutturali necessari non solo a ricostruire quanto distrutto nelle aree coinvolte dalle recenti mareggiate, ma anche a garantire il lavoro e l'occupazione cioè le condizioni minime se davvero si vuole ragionare nell'ottica di sviluppo possibile e rilancio del territorio. CGIL e UIL INSIEME dunque per chiedere maggiori risorse da stanziare per Genova, una città martoriata dalle conseguenze del crollo del ponte Morandi. Al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende in crisi. INSIEME per una Città e un territorio che non si vogliono rassegnare al degrado, INSIEME per una Liguria che intende essere protagonista del suo futuro e vuole rialzare la testa.

RI-MAFLOW. SU RADIOARTICOLO1 LA STORIA DI UN’AZIENDA DA SALVARE Grazie alla mobilitazione la fabbrica recuperata di Trezzano sul Naviglio ottiene un rinvio dello sfratto. Sei mesi di tempo per trasferire le attività e rilanciare il progetto. Su RadioArticolo1 parla Roberta Turi, Fiom Cgil Milano in una trasmissione a cura di Martina Toti. Il podcast per riascoltarla: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/11/29/38544/ri-maflow-vivra. NAPOLI. I LAVORATORI DELLA CITTÀ DELLA SCIENZA SENZA STIPENDIO. OTTO ORE DI SCIOPERO. MA LA REGIONE SBLOCCA I FONDI Se ne parla su Corriere del Mezzogiorno: Allo stato di agitazione permanente che dura praticamente da un anno nella giornata di ieri i lavoratori di Città della Scienza hanno "aggiunto" otto ore di sciopero. I dipendenti non percepiscono stipendi da sette mesi e sono oltretutto contro il piano di ristrutturazione e di riorganizzazione. La Filcams Cgil ha chiesto un piano di rientro per le mensilità. Sul Mattino di Napoli si parla appunto del piano di rilancio: “Città della Scienza, ok al piano di rilancio. La Regione sblocca i fondi per gli stipendi”. Parla l’assessore Marchiello: “Finalmente si potrà uscire dalla crisi. A giorni un milione per pagare gli stipendi arretrati dei lavoratori” (p.43). TERREMOTO 2016. LO SPI CGIL HA INAUGURATO LA NUOVA SEDE DI AMATRICE È stata inaugurata ieri ad Amatrice la nuova sede della Cgil. Prende il posto di quella precedente che era situata nel centro storico della città e crollata a seguito del terremoto del 2016. La struttura, realizzata con il sostegno dei pensionati dello Spi Cgil della Lombardia, vuole essere il contributo del sindacato alla rinascita della città simbolo del terremoto del centro Italia di due anni fa, e potrà tornare a essere un punto di riferimento importante non solo per gli anziani e i lavoratori ma per tutta la comunità. All’inaugurazione hanno partecipato il segretario generale dello Spi Cgil della Lombardia Stefano Landini, Graziano Marcaccio, segretario generale della Lega Rieti 1, Gabriella Venezia, segretaria generale dello Spi di Roma Est Valle dell’Aniene, Luigi Cocumazzo Segretario generale Cgil Roma Est Valle dell’Aniene, Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio e Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil, che ha commentato così sulla sua pagina Facebook: “Sarà un luogo di assistenza, supporto, incontro e solidarietà non solo per gli anziani e i lavoratori ma per tutti i cittadini. Siamo stati presenti fin dalle ore immediatamente successive al terremoto con il preziosissimo lavoro dei nostri sindacalisti, attivisti e volontari”. “Continueremo ad esserci - continua Pedretti - e a fare sempre la nostra parte, qui come in tutte le altre zone colpite grazie all’indispensabile aiuto e sostegno di tutti i pensionati iscritti al nostro Sindacato”. XVIII CONGRESSO CGIL. IL PERCORSO VERSO BARI Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019. Ci si arriverà dopo una lunga maratona di dibattiti a tutti i livelli e una discussione che sta coinvolgendo tutta la Cgil e migliaia di lavoratori. Tra il 5 aprile e il 18 maggio si sono infatti svolte circa 1.500 assemblee generali che si sono tenute nei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte, invece, le assemblee congressuali di base. Si sono chiusi anche i congressi delle categorie territoriali, delle Camere del lavoro territoriali e metropolitane e delle categorie regionali. In questi giorni si stanno svolgendo (e proseguiranno fino al 20 dicembre), i congressi delle categoria nazionali dei lavoratori attivi. Il congresso dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil, si terrà al Lingotto di Torino dal 9 all’11 gennaio del 2019. Il percorso congressuale si concluderà a Bari, presso la Fiera del Levante, dove dal 22 al 25 gennaio avrà luogo il XVIII Congresso della Cgil nazionale. Susanna Camusso ha candidato alla sua successione Maurizio Landini. In questi giorni la candidatura e la definizione del nuovo gruppo dirigente si stanno discutendo in tutti i congressi e su questo si stanno esprimendo anche i segretari generali. La scelta spetterà all’Assemblea generale nazionale di gennaio. Per avere informazioni aggiornare e il quadro completo sull’elezione dei nuovi segretari da parte delle varie strutture vi invitiamo a seguire il sito di Rassegna Sindacale che aggiorna costantemente le notizie dai vari congressi (www.rassegna.it) e lo speciale di RadioArticolo1, con la trasmissione “Tutto Congressi” e le dirette dalle varie assise: http://www.radioarticolo1.it/tag/xviii-congresso-cgil. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) i documenti e le informazioni sul Congresso. La redazione di Rassegna Sindacale ha inoltre predisposto un nuovo spazio dedicato interamente al Congresso, una pagina speciale con la selezione delle notizie più

importanti relative ai vari Congressi che si sono già svolti: http://www.rassegna.it/speciali/speciale-xviii-congresso-cgil. SUSANNA CAMUSSO AD ASSISI HA CHIUSO IL 15° CONGRESSO DELLA FILCAMS CGIL Dopo 3 giorni di lavoro, dibattito, interventi e approfondimenti, è intervenuta al 15° Congresso nazionale della Filcams Cgil Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil. “Credo che in questi anni abbiamo fatto con la Filcams un lavoro straordinario di cambiamento” ha esordito la segretaria generale. “Non abbiamo concluso – ha detto poi – ma abbiamo fatto un lavoro importante per capire cosa fare per cercare di invertire la tendenza sulle politiche del lavoro”. Camusso nel suo intervento tocca diversi temi dal destino dell’Europa alla manovra economica, dalla battaglia all’illegalità alle politiche dell’accoglienza: “Il decreto sicurezza ci dice che non serve l'accoglienza ma carceri a cielo aperto nel nostro paese e non ha idea di cosa siano i flussi migratori nel mondo. Spesso assistiamo alla polemica preordinata contro le ONG, perché hanno difeso i migranti, e con loro migliaia di lavoratrici e lavoratori che spendono il loro tempo nell' accoglienza”. Su questo tema, la Cgil ha le idee chiare: “Una politica di accoglienza è sicuramente più conveniente – dice Camusso – e se qualcuno facesse un conto dei costi rispetto alla politica dei rimpatri, la prima sarebbe sicuramente migliore per il nostro paese”. Camusso ha speso qualche riflessione sull’attività svolta dal sindacato negli ultimi anni. “Abbiamo fatto operazione di grande partecipazione, nulla è stato scontato e banale. Nella stagione più buia della crisi abbiamo difeso i contratti nazionali e il lavoro, perché il primo elemento di difesa dei lavoratori è il contratto. Abbiamo bisogno di pensare che la nostra organizzazione deve continuare ad essere di sinistra, ascoltare e seguire le necessità di cambiamento del paese. Abbiamo fatto esattamente l’opposto di quello che ha fatto la sinistra politica, ci abbiamo messo la faccia.” Sull’organizzazione del lavoro. “Come ho sentito in un intervento di questi giorni, l'unico lavoro non serio è quello non retribuito, anche il lavoro più umile e più piccolo è parte di una catena. Fondamentale quindi programmare cosa sarà la contrattazione e l’organizzazione del lavoro anche tenendo conto dell’influenza dell’algoritmo che non è una fantasia del futuro, tra breve i capi del personale diventeranno dei foglietti che determinano le condizioni di lavoro”. Sulle battaglie storiche, in riferimento alla campagna La Festa Non si Vende, iniziata nel 2012 con il decreto Monti sulle liberalizzazioni nel commercio, Camusso dice che “rivendichiamo che non è stato il ministro Di Maio ad aver fatto emergere il problema, convinti che la regolamentazione di orari e aperture serve per provare a ricostruire le comunità, perché abbiamo bisogno di un modello che permetta alle persone di partecipare alla vita sociale non all'interno di un centro commerciale”. Su questi temi, che non riguardano solo la condizione dei lavoratori ma la qualità di vita di tutti i cittadini la natura confederale della Cgil deve essere la sintesi della nostra azione, caratterizzata da valori e principi comuni; in questi anni abbiamo fatto un percorso importante: abbiamo ricostruito l'unità della Cgil. Noi non abbiamo bisogno di appellarci al Popolo, come fanno in tanti, perché le linee programmatiche della nostra organizzazione le hanno definite col voto i nostri delegati, la nostra regola è che la linea programmatica viene delineata dalle assemblee di base. La Filcams Cgil ringrazia Susanna Camusso per lo spazio dedicato in questi anni ai temi legati alla Filcams, come per esempio sugli appalti, e per essere stata al fianco delle tante battaglie di categoria, manifestando a Milano con i lavoratori del Commercio, esprimendo la propria solidarietà ai dipendenti Ikea, e scendendo in piazza per lo sciopero plurisettoriale Fuori Servizio. Sul sito di RadioArticolo1 il podcast per riascoltare l‟intervento di Susanna Camusso ad Assisi: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/11/29/38552/al-lavoro-per-cambiare-servizi-e-consumi. FILCAMS CGIL, L’ASSEMBLEA GENERALE CONFERMA MARIA GRAZIA GABRIELLI Alla presenza di Susanna Camusso, l’assemblea generale della Filcams Cgil con oltre il 92% di voti favorevoli ha confermato Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della categoria, al suo secondo mandato. Al termine della 3 giorni di congresso, che ha visto la partecipazione del 98,45% dei delegati (763 su 775 aventi diritto), di cui il 52% donne, con 753 voti favorevoli, la platea congressuale ha approvato il documento “Il Lavoro è”.

Due tavole rotonde, una con ospiti appartenenti a sindacati internazionali e una sulle difficoltà legate al settore del turismo e la ricostruzione dopo il terremoto, oltre 40 interventi tra delegati, funzionari e segretari hanno animato il dibattito e il confronto. La Filcams Cgil, con poco meno di 600mila iscritti è la prima categoria dei lavoratori attivi della Cgil, corrisponde a circa il 19%. Rappresenta i settori del commercio, turismo e servizi, ed è composta per la maggior parte da donne, più del 60%, mentre per il 23% è composto da giovani under 35%. TERZO CONGRESSO NAZIONALE FILCTEM CGIL: EMILIO MICELI CONFERMATO SEGRETARIO GENERALE Al termine dei lavori congressuali, la segretaria confederale, Gianna Fracassi – a nome del centro regolatore Cgil – ha proposto all’Assemblea generale della Filctem Cgil, appena insediatasi, la conferma di Emilio Miceli alla guida della Filctem, la Federazione della Cgil che unisce i lavoratori chimici, tessili, dell'energia e delle manifatture. La neoeletta assemblea nazionale, composta da 213 membri, ha poi votato a scrutinio segreto, ed eletto Emilio Miceli segretario generale con 152 voti favorevoli (81.3%), 31 contrari (16.5%) e 4 astenuti (2.2%). Emilio Miceli, 61 anni, palermitano, una lunga esperienza di direzione in importanti strutture della Cgil (Camera del lavoro di Palermo e Sindacato dei lavoratori della Comunicazione), consigliere Cnel dal 2001 al 2004, dall'ottobre 2012 segretario generale della Filctem-Cgil. “È la cultura della categoria che ha eletto il segretario”: così ha esordito Miceli dopo la sua elezione, visibilmente commosso, ringraziando le delegate, i delegati e l’organizzazione tutta per lo svolgimento del congresso. “Questo è stato il congresso – ha chiuso Miceli - di un largo ricambio del gruppo dirigente, che ha già dato i suoi primi risultati, dimostrando tutto il suo valore, soprattutto nel tramandare una cultura contrattuale degna di questo nome”. Sul manifesto scrive Massimo Franchi che parla anche della prossima elezione del nuovo segretario generale della Cgil: “II congresso di Napoli ha confermato Emilio Miceli alla guida della Filctem, la categoria della Cgil che riunisce chimici, energia e tessili con oltre 200mi1a iscritti. Miceli, palermitano e segretario dall'ottobre 2012 ha ottenuto l'81,3% dei voti. “È la cultura della categoria che ha eletto il segretario, la cultura contrattuale della Filctem”, ha commentato. In vista del congresso della confederazione di gennaio Miceli sostiene che 'il problema vero della Cgil è uscire dal congresso di Bari con una piattaforma chiara, senza paura della contendibilità della segreteria con un dibattito più laico e più largo» sebbene un secondo dopo l'elezione darò il mio supporto a chiunque sarà eletto, come sempre abbiamo fatto in Cgil”. A Miceli ha risposto la segretaria confederale Gianna Fracassi che, proponendo la sua conferma, ha ricordato come «al momento non c'è nessuna candidatura ma un'indicazione da parte della segreteria sul nome di Maurizio Landini”. Tutto ruota attorno alla possibilità che Vincenzo Colla espliciti la sua candidatura: «Se Colla si deve candidare, lo deciderà Colla”, osserva Miceli, scettico sulla possibilità che i pontieri al lavoro per trovare una soluzione condivisa riescano nel loro intento. LA FISAC CGIL ELEGGE GIULIANO CALCAGNI NUOVO SEGRETARIO GENERALE. PRENDE IL POSTO DI AGOSTINO MEGALE Giuliano Calcagni è il nuovo segretario generale della Fisac Cgil. È stato eletto nella tarda serata di ieri nel corso della giornata conclusiva del IX congresso della Federazione dei lavoratori del credito e delle assicurazioni, che si è tenuto presso il Centro congressi Frentani di Roma. Prende il posto di Agostino Megale, giunto alla conclusione del mandato. Calcagni ha 59 anni, è nato a Roma il 16 febbraio 1959, ed è diplomato ragioniere. Si è iscritto nel 1980 alla Fisac della Banca commerciale italiana, dove ha lavorato come primo impiego presso il servizio estero, merci e crediti. Ha svolto da sempre attività sindacale, dapprima come Rsa Comit e poi (nel 1987) come segretario di coordinamento Comit. È stato segretario Fisac Lazio (2001-2006), segretario responsabile nel gruppo Intesa Sanpaolo (2002-2010), segretario organizzativo Fisac nazionale (2010-2018). Tra gli ideatori e fondatori della Cassa sanitaria nel gruppo IntesaSanpaolo, ha seguito i processi di fusione e riorganizzazione che hanno riguardato IntesaSanpaolo, Comit, Cariplo e Ambroveneto. Su Rassegna Sindacale la cronaca: “Momento clou della giornata è stata la relazione di Tania Scacchetti, segretario confederale della Cgil, che ha formalmente concluso il congresso. “Il giudizio della Cgil sul governo è netto: è un governo violento, e per noi la violenza è inaccettabile”: una lunga ed esaustiva riflessione politica,

così è stato l'intervento dell'esponente sindacale. “Un governo – ha aggiunto – che non si fonda su un’alleanza ma su un contratto, e che per questa sua particolare natura svilisce ab origine la relazione con i corpi intermedi e i soggetti della rappresentanza, ma anche con la stessa democrazia parlamentare”. Un esecutivo che “ragiona in termini plebiscitari: quando il ministro Di Maio dice, come ha fatto tempo fa, che chi non è d’accordo con il Movimento 5 stelle non vuole bene all’Italia, ricorda la celebre frase „lo Stato sono io‟ di Luigi XIV”. Davanti alla platea di 307 delegati Tania Scacchetti ha concentrato la propria attenzione sul modello di disintermediazione proposto dal governo. “L’esecutivo – ha spiegato – non rifiuta il confronto tout court, ma rifiuta l’idea di un soggetto confederale che rappresenta l’intero mondo del lavoro. Accetta il confronto individualmente, cerca risposte per ogni vertenza presa solo singolarmente”. Anche il giudizio sulla prossima legge di bilancio è netto: “Una manovra scellerata, che si dichiara espansiva pur essendo una finanziaria senza lavoro, senza crescita, politiche industriali, investimenti, ruolo del pubblico come volano di sviluppo”. Una legge di bilancio “in deficit, veicolata come “del popolo‟, contro le precedenti che erano invece dei “poteri forti‟, e in quei poteri forti mettono anche noi”. Una finanziaria, infine, che si fonda “su flat tax e condoni, con una logica del tutto rovesciata alle esigenze del mondo del lavoro, che sono quelle di chiedere di più a chi ha avuto di più”. Il difficile rapporto con il governo sta ovviamente all’interno di un più complessivo rapporto con il mondo della politica e con le forze della sinistra. “Le elezioni del 4 marzo hanno stravolto i paradigmi tradizionali, sono la fine di un percorso che vede, per quanto ci riguarda, un indebolimento del legame tra appartenenza sindacale e area politica che viene da più lontano”, ha illustrato il segretario confederale. “La politica è stata debole – ha detto – rispetto alle grandi trasformazioni della politica, abdicando alla sua funzione di regolazione di quei processi”. E debole è stata “la sinistra politica, che non ha saputo trovare risposte credibili a queste trasformazioni, non riaffermando la centralità del lavoro rispetto allo spaesamento e all’impoverimento economico, ma anche di prospettiva, del Paese”. Ma la Cgil “è di sinistra”, ha asserito con nettezza Scacchetti, rimarcando che “dobbiamo contribuire a colmare il vuoto attuale, non scendendo ovviamente nell’agone politico, ma rafforzando il progetto autonomo della Cgil per una sinistra forte, come del resto abbiamo fatto con la Carta dei diritti e la campagna sui referendum”. Molti sono stati i temi toccati nell’intervento. Una notazione va sicuramente fatta sul ragionamento offerto sul tema dell'Europa. “Il modello di democrazia europea che ha retto finora, fondato sul compromesso sociale tra capitale e lavoro, oggi è in crisi”, ha dichiarato: “Sull’Europa dobbiamo assumere un ruolo importante, direi anche pedagogico, dell’azione sindacale. Noi difendiamo l’Europa, seppure con tanti dubbi, anche perché l’Europa fa di tutto per farsi detestare, visto che seguita a orientarsi sull’austerity e non sulla crescita, sul welfare come costo da ridurre e non come motore di sviluppo”. In vista delle elezioni di fine maggio, dunque, la Cgil “deve giocare un ruolo significativo, convincere le persone, perché l’Europa è l’unico argine al protezionismo, ai dazi, agli oligopoli, che sono le risposte più negative per lavoratori e pensionati”. L’ultimo passaggio della relazione è stato dedicato a questa fase congressuale. “In tutti i congressi svolti finora abbiamo messo il pluralismo come valore principale dell’organizzazione, rimarcando come il lavoro confederale si poggi sull’assunzione di responsabilità da parte di tutti”, ha detto Scacchetti, evidenziando come il documento “Il lavoro è” abbia “ottenuto oltre il 95 per cento dei consensi: un documento che non è del futuro segretario generale, ma di tutto il gruppo dirigente della Cgil”. Sulla base di questo criterio e di “un percorso di ascolto ampio il segretario generale si è assunta la responsabilità, ma anche il dovere, di avanzare una proposta rispetto alla sua successione, proposta che ha trovato consenso non unanime dentro la segretaria confederale”. Concludendo la relazione, Scacchetti ha precisato che nell’indicazione della successione “non c’è mai stata l’idea di mettere un uomo solo al comando, ma sempre e soltanto l’idea di una responsabilità e di un progetto collettivo e forte, perché la Cgil o è collettiva oppure non è la Cgil”. LA GIORNATA CONCLUSIVA DEL CONGRESSO FISAC La giornata si è aperta con un articolato intervento dell’Esecutivo nazionale donne, che ha posto l’accento sugli sbilanciati rapporti di potere tra maschi e femmine, sulla persistenza della “gerontocrazia politica maschile” (definizione dovuta alla sociologa e filosofa Chiara Saraceno), sulla necessità di più incisive norme antidiscriminatorie, sul divario di genere (che vede l’Italia all’82esimo posto nel mondo, e ancora più giù nel

campo della differenza salariale e dell’accesso al mercato del lavoro), sul linguaggio sessista e sugli stereotipi, sul fenomeno crescente dei femminicidi, infine sull’urgenza di inserire nelle piattaforme contrattuali misure più stringenti contro la violenza sulle donne e in favore del superamento di ogni disuguaglianza e della migliore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. La giornata è proseguita con l’intervento di Angelo Di Cristo, capo dipartimento di Uni Finance (global union mondiale che rappresenta 237 organizzazioni nazionali). L’esponente sindacale ha rimarcato come in tutto il mondo la contrattazione sia sotto attacco, così come è sotto attacco la democrazia a causa del dilagare di formazione politiche fasciste e razziste. Di Cristo ha infine invitato il sindacato italiano a far conoscere di più le proprie realizzazioni, come il Fondo esubero o gli accordi contro le esternalizzazioni, perché sono esperienze che possono essere da guida anche per gli altri sindacati in tutto il mondo. CONGRESSO FP CGIL. SI CELEBRANO I VENT’ANNI DELLE RSU DEL PUBBLICO IMPIEGO. INTERVISTE AI DELEGATI Nel novembre 1998, esattamente 20 anni fa, prendeva il via l'esperienza delle Rappresentanze Sindacali Unitarie, le Rsu, nel pubblico impiego. L'accordo quadro del 7 agosto di quell'anno aveva infatti sancito che le organizzazioni sindacali avrebbero rinunciato “formalmente ed espressamente” a costituire le Rsa previste dallo Statuto dei Lavoratori, per sperimentare (come nel privato) questa nuova forma di rappresentanza, attraverso il voto di lavoratrici e lavoratori. Voto che si svolse dunque per la prima vota il 22, 23 e 24 novembre 1998. Al Congresso della Fp a Perugia per Rassegna Sindacale Fabrizio Ricci ha raccolto le storie e le testimonianze di alcuni delegati Rsu. Per leggere le interviste e vedere la galleria fotografica a cura di Marco Merlini: http://www.rassegna.it/articoli/ventanni-di-rsu-il-sindacato-faccia-a-faccia-col-lavoro. Sempre su Rassegna è possibile rileggere la sintesi della relazione introduttiva della segretaria generale della Fp, Serena Sorrentino: http://www.rassegna.it/articoli/queste-le-priorita-dei-servizi-pubblici. Sul sito di RadioArticolo1 la registrazione: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/11/28/38528/il-lavoro-e-nei-servizi-pubblici. CONGRESSO NAZIONALE SLC CGIL DAL 3 AL 5 DICEMBRE A ROMA Si terrà a Roma, dal 3 al 5 dicembre, presso il centro Congressi Frentani, il sesto congresso di Slc Cgil, la categoria nazionale Cgil che tutela i lavoratori di tlc, servizi postali, emittenza, grafici, carta, spettacolo (cineaudiovisivo e spettacolo dal vivo), traduttori editoriali. Inaugura il congresso il saluto del segretario generale della Cgil di Roma e Lazio Michele Azzola, cui seguirà la relazione del segretario generale della Slc Cgil, Fabrizio Solari. Nell'avvicendarsi dei passaggi congressuali, martedì 4 dicembre si terrà la tavola rotonda “Un Lavoro Spettacolare. Quali diritti per artisti e maestranze della produzione culturale” in cui interverranno Fabrizio Solari, Marco Cacciola (Attore), Vittorio Viviani (Attore), Roberto Rampi (Senatore PD VII Comm.ne), Alessandra Carbonaro (Deputata 5 Stelle VII Comm.ne). Mercoledì 5 dicembre alle 11.30 ci saranno le conclusioni del segretario nazionale Cgil, Maurizio Landini. Nel pomeriggio l'elezione del segretario generale. XVIII CONGRESSO. GLI APPUNTAMENTI DI FINE SETTIMANA OGGI

Perugia – Hotel Giò, Via Ruggero D’Andreotto 19, ore 9.30. XI Congresso Fp Cgil. Partecipa il segretario confederale della Cgil Franco Martini

DOMENICA SINDACATO INTERNAZIONALE Copenaghen - Bella Center, Center Boulevard. 5, ore 16. IV

Congresso ITUC 'Change the rules'. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso