Sulle orme del castello perduto

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Oh! Che bel castello Oh! Che bel castello Marcondirondirondello Marcondirondirondello Oh! Che bel castello Oh! Che bel castello Marcondirondirondà Marcondirondirondà

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Partecipazione delle classi 1^B e 1^G dell'Istituto Comprensivo di Leno, Scuola secondaria di I grado, al progetto didattico 2013-14 "Dall'archivio, alla scuola, al territorio". insegnanti Daniela Bigi, Eleonora Lorandi, Mirella Cremonesi, Claudio Bertolini

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Oh! Che bel castelloOh! Che bel castelloMarcondirondirondelloMarcondirondirondello

Oh! Che bel castelloOh! Che bel castelloMarcondirondirondàMarcondirondirondà

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- “Te, Maria tò niùdà come àla a scöla? Me niùt èl ghà n’del cò apenò el balù!”-”Ma se a tè, mìgå mal. Adès lè ciàpàdå còl Medioevo.

Visita all’Archivio del

Comune di Leno

Classi 1B-1G

- “L’òter dè l’è stàda ‘ n Cumù, con i profisùr, an Archivio, a èder i lìber vècc dèlà stòria del Castèl de Len.”

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Alla fine del IX secolo ha inizio in gran parte d’Europa il cosiddetto “INCASTELLAMENTO” cioè la costruzione di castelli di difesa, in posizioni strategiche: a ridosso dei fiumi,sui crinali delle colline,vicino ad un centro abitato a protezione di aree agricole

IL CASTELLO ABITAZIONE

E DIFESA

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C’erano molte lotte tra i signorotti, i condottieri e i vescovi.I castelli vennero costruiti da varie autorità a seconda della situazione politica del territorio, il proprietario poteva essere un vescovo-conte, un papa, l’abate di un monastero, un re, un vassallo, un ricco possidente terriero.

PER CHI SI COSTRUIVANO I CASTELLI

I Castelli vennero costruiti per difendersi dalle frequenti invasioni di popolazioni straniere, ma anche contro i nemici interni.

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Ben presto il legno fu sostituito da pietra, ciottoli di fiume oppure mattoni. Anche una cinta muraria detta cortina prese il posto delle palizzate di legno. Nell’interno la parte più protetta era il mastio, una larga torre separata dagli altri edifici.

UNA COSTRUZIONE CHE CAMBIA NEL TEMPO:DALLA TORRE DI LEGNO AL CASTELLO IN MURATURA

I primi castelli furono costruiti utilizzando i materiali più facilmente reperibili sul territorio.Prima del mille erano una semplice torre di legno circondata da un fossato e da una palizzata di legno che però prendeva fuoco facilmente.

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Molte erano le persone che insieme al signore abitavano nel castello, armati, funzionari, servi e artigiani.Il castello era come una piccola città che poteva ospitare molte persone.Il primo momento della giornata era dedicato alla preghiera e all’interno del castello era spesso presente una chiesa dove il cappellano officiava i riti. Nelle cucine del signore cuochi e servi tenevano un fuoco sempre acceso dove venivano cotte tutte le pietanze.A volte il signore invitava illustri ospiti e durante questi banchetti la tavola era disposta a ferro di cavallo e in mezzo si svolgevano vari spettacoli accompagnati da musiche.

CHI ABITAVA NEL CASTELLO

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Il castello poteva avere forme molto varie, circolare, quadrato, rettangolare.La forma era spesso determinata dalla posizione e dalle condizioni del terreno.

TANTE FORME TANTI CASTELLI

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SULLE ORME DEL CASTELLO DI LENO

Purtroppo non abbiamo immagini del castello di Leno. Non è rimasto che qualche indizio nascosto nel nuovo tessuto urbano.Le sempre nuove esigenze che accompagnano l’evolversi della storia delle genti e dei luoghi, portano a inevitabili cambiamenti urbanistici.La toponomastica, la vista da satellite dei luoghi ci aiutano a fare delle ipotesi sul passato spronandoci ad andare a cercare conferme nei documenti. Le classi 1B e 1G della scuola secondaria di Leno sono andate alla ricerca del passato seguendo le informazioni del presente.

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DOVE SORGEVA IL CASTELLO DI

LENO?

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Il “Castello di Leno” è un argomento poco conosciuto, anche dagli stessi lenesi ,in quanto l’ unico documento che ne prova l’esistenza è un disegno del XVI secolo che riporta un quadrato con scritto :”Castello di Leno”. Esso racchiude (oltre alla chiesa di S.Pietro) case, terreni e “hospitale” del monastero cioè la foresteria per i visitatori. Al di fuori della fortezza si estendeva il grosso dell’abitato. Fu costruito per volere della popolazione, come esigenza di difesa contro le invasioni ungare e le prevaricazioni dei signori locali.

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Fonti molteplici : cartografiche e scritte ci dicono che il castello di Leno non è l’unica fortificazione della zona: Nel centro di Leno abbiamo Il Monastero fortificato e il Castello di LenoAltre fortificazioni si trovano presso:Porzano, la Cascina Tomba, Breda D’Ale, Milzanello, Castelvecchio, Castelletto, Castelguercio. Sono fortificazioni sorte per proteggere e dominare il territorio.«Il nome Tomba indica una fortificazione con fossato asciutto»«Breda indica campo recintato»

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Leno, mappa storica dell'abitato e del circondario meridionaleLa mappa illustrata è riprodotta all'interno della pubblicazione «LENO AI SUOI CADUTI NELLA GRANDE GUERRA», edito dal Comune di Leno il 16 ottobre 1927 (V). La circostanza della pubblicazione è ricordata da Luigi Cirimbelli (in Leno, dodici secoli nel cuore della Bassa, ottobre 1983).Qualche studioso avanza l’ipotesi che questa mappa sia falsa poiché i caratteri a stampa usati sono tipici del 1900.Brixia Sacra, terza serie, anno VII - 2002 - n. 1-2, a pag. 248 dedica una scheda alla mappa. La descrizione che ne viene fatta è la seguenteLeno, mappa dell'abitato e del circondario meridionale (XVII o XVIII secolo). La pianta-veduta, probabilmente in origine allegata ad una relazione o ad un carteggio concernenti diritti sulle acque, pur raffigurando in modo sommario e parziale l'abitato, è un prezioso documento per la conoscenza dell'abbazia. Oltre a confermare la presenza del protiro e la posizione del campanile rispetto alla chiesa abbaziale, nonchè la localizzazione della scomparsa chiesetta romanica di S. Scolastica (detta anche del Sepolcro) "in burgo de Leno", essa costituisce infatti l'unica testimonianza iconografica del castrum medievale, le cui difese, come quelle di molti altri centri della pianura bresciana, sopravvissero sia pure allo stato di rudere, fino a secoli recenti.

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Fu l’abate Donnino che, nel 934, oltre alle opere di fortificazione lo fece costruire attorno all’abbazia e al nucleo abitato, diventandone così il signore. Le fortificazioni e il castello richiamavano gli abitanti che vi trovavano abitazioni, attività artigianali e mercati. Nel 1158 esso venne messo «in fumo e fuoco» da Ladislao, duca di Brescia.

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Nel XV e XVI secolo il castello era in disuso in quanto il bisogno di protezione era diminuito; per questo le pietre delle fosse che lo circondavano, vennero utilizzate per la costruzione delle case del borgo. Alcuni dei pochissimi reperti che ne rimangono sono: Via Castello, gli archi delle porte e il dislivello stradale…

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Qui sorgevaQui sorgeva il Castello di Lenoil Castello di Leno

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DI SEGUITO SONO RIPORTATI I TESTI DI ALCUNI DOCUMENTI PRESENTI NELL’ARCHIVIO COMUNALE DI LENO CHE ATTESTANO LA PRESENZA DEL CASTELLO.

Sono tutti atti notarili che certificano la vendita o l’acquisto o il possesso di case o terreni.

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Le chiavi del castello sono consegnate all’Abate

Pergamena originale

Trascrizione del testo

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45Instrumentum tenute et corporalis possessionis.1441 luglio 4, Leno, 'in castro'(0)Il consiglio dei pregadi di Venezia conferma a Ottobono de Mirabellis abate dell'abbazia di San Benedetto, il possesso del territorio di Leno e consegna allo stesso le chiavi del castello.|chr10|Notaio Pietro de Alventis, fu Paolo, di Brescia. Originale.|chr10|Segnatura: Fil. I, f. 22Atto singolo membr., mm 290x226Classificazione: 1.2

Le chiavi del castello sono consegnate all’Abate

Pergamena originale

Estratto dal testo

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SULLE ORME DEL CASTELLO PERDUTO: il Castello di Leno

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Catasto napoleonico

2620 Portone2624 casa comunale2634 Comune di Leno Casa ad uso d’ uspizioQ Chiesa Parrocchiale di Leno sotto il titolo di S Pietro e PaoloR CimiteroS Casa Parrocchiale T Casa Parrocchiale

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2624 Comune di Leno Casa Comunale2625 Suddetto: casa ad uso del municipio2624 Comune di Leno Corte Comunale2625 Comune di Leno Leno Casa ad uso del municipio 2626 Soppressa Disciplina di Santa Maria del suffragio e santi Filippo e Giacomo Leno Chiesa ad uso di Scuola comunale e di magazzino2627 Comune di Leno OrtoQ Chiesa Parrocchiale di Leno sotto il titolo di S. Pietro e PaoloR Cimitero

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2634 Comune di Leno Casa ad uso d’ uspizioQ Chiesa Parrocchiale di Leno sotto il titolo di S Pietro e PaoloR Cimitero

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2625 Porzione di casa al piano superiore peruso dell’Ufficio Comunale2626 Casa per uso delle scuola Comunali

Mappa del Catasto Austriaco

2620 Orto

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2625 Porzione di casa al piano superiore per uso dell’Ufficio Comunale2626 Casa per uso delle scuola Comunali

2620 Orto

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Mappa del Catasto del Regno D’ItaliaSono stati cambiati i nomi delle vie e delle piazze.Gli spazi intorno alla Chiesa Parocchiale sono stati ripuliti.

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Oh! Che bel castelloOh! Che bel castelloMarcondirondirondelloMarcondirondirondello

Oh! Che bel castelloOh! Che bel castelloMarcondirondirondàMarcondirondirondà

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LAVORO PRODOTTO DALLE CLASSI 1°B - 1°G

DELL’ I.C. DI LENOSCUOLA SECONDARIA

DI 1° GRADO INSEGNANTI:

PROF. BERTOLINI CLAUDIO PROF. BIGI DANIELA

PROF. CREMONESI MIRELLAPROF. LORANDI ELEONORA