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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL RASSEGNA STAMPA LUNEDÌ 1 SETTEMBRE 2018 CGIL CGIL

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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL

RASSEGNA STAMPALUNEDÌ 1 SETTEMBRE 2018

CGILCGIL

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8 L’ECO DI BERGAMO

SABATO 1 SETTEMBRE 2018

«L’agroalimentare ha battuto la crisi»L’inaugurazione. La Fiera di Sant’Alessandro incorona un comparto che si è ritagliato solide nicchie di mercato

«Clienti anche da fuori provincia e regione», confermano negli stand le aziende di prodotti tipici bergamaschi

Il taglio del nastro da parte delle autorità all’inaugurazione della Fiera di Sant’Alessandro FOTO YURI COLLEONI

I numeri della Fiera di Sant’Alessandro

I visitatori

Regioni con più espositori

20.000

31.000

40.000

48.000

50.000

50.000

45.000

188espositori

250capi di

bestiame

250cavalliin gare

Categorie merceologiche

140Lombardia

(113 Bergamo)

8Veneto

7Piemonte

6Emilia R.

5Puglia

5Imprese straniere

22%Macchine

agricole

37%Prodotti tipici

e Agro-alimentari

7,45%Zootecnia

7%Prodotti per la casa

26,55%Altro

2005

2009

2012

2014

2015

2016

2017

Un’inaugurazione dellaFiera di Sant’Alessandro quelladi ieri pomeriggio non baciatadal sole ma comunque graziatada Giove pluvio. Sempre alta, inogni caso, la partecipazione deibergamaschi per questa che è permetà una esposizione del com-parto agricolo e agroalimentaree per metà una grande festa po-polare, ricca di attrattive per ilgrande pubblico, le famiglie e ibambini. Festa cheproseguirà oggi perconcludersi domani.Un variegato «pot-pourri» che non de-lude mai e anzi ognianno si sforza di tro-vare qualcosa di nuo-vo e di interessante.

A fare gli onori dicasa il vicepresiden-te della Camera dicommercio MatteoZanetti che ha sotto-lineato la forza delcomparto agroali-mentare nella nostraprovincia: «Cinquemila imprese chedanno occupazione a8 mila persone, unsettore in controten-denza, che ha saputoperformare in uncontesto generale dicrisi, attirando tanti giovani». Ela Fiera di Sant’Alessandro è lamigliore vetrina per il comparto,in grado di promuovere i nostriprodotti ben oltre i confini pro-vinciali, come confermano, aglistand dei prodotti enogastrono-mici, le nostre imprese produt-trici di formaggi, salumi, vino,miele, olio, frutta, ortaggi. «Ab-biamo clienti che arrivano datutta la Lombardia e anche dal-l’Emilia», dice Lucia Morali del-l’agriturismo Casa Eden di SanGiovanni Bianco, che in fiera halanciato una nuova formaggelladi capra. E Ornella Fustinoni,

dell’omonima azienda di Sedri-na, conferma l’apprezzamento«forestiero» dei salumi e dellemele della casa.

Del resto - come ha ricordatoil vicesindaco di Bergamo SergioGandi - quella di Sant’Alessan-dro è una fiera millenaria, dallesolide tradizioni, che vede il ca-poluogo fare da orgoglioso bari-centro della campagna che locirconda e non a caso il progetto

del Comune è di «al-largare l’area delParco dei colli a tuttala zona a sud dellacittà».

Il componentedell’Ufficio di presi-denza del Consiglioregionale GiovanniMalanchini ha ri-cordato un misco-nosciuto primatodella Lombardia: «Èla prima regioneagricola del Paese»;e Bergamo «è la ca-pitale delle Dop ca-searie». Ma ha avutoda ridire sulla distri-buzione delle risor-se europee per la no-stra agricoltura, che,a suo dire, penalizzala nostra regione. Ilpresidente della

Coldiretti Alberto Brivio e il di-rettore di Confagricoltura Ber-gamo Aldo Marcassoli (ha lettoun messaggio del presidente Re-nato Giavazzi) si sono soffermatisui «prodotti di altissima quali-tà» e sugli «esempi virtuosi» del-le nostre imprese agricole che sisono ritagliate nicchie di merca-to in Italia e all’estero. Al tagliodel nastro, presenti anche MariaPaola Esposito, segretario gene-rale della Camera di commercio,e i parlamentari Elena Carnevalie Alberto Ribolla.P. S.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lucia Morali di Casa

Eden (formaggi)

Ornella Fustinoni

(salumi e mele)

Da Rogno e Ricengoexport di bestiameda 1.300 capi alla volta

Sono mediamente 20 mila i capi bovini che in un anno«muove» nel mondo Giovanni Moscardi, con le aziende NuovaAcb che da qualche anno si è spostata da Rogno a Ricengo (edè seguita dal figlio Francesco) e Cami di Rogno. Mucche stra-niere importate in Italia e muc-che lombarde e italiane destina-te all’estero. «Sono partito nel

1986 - racconta Moscardi - con l’import, poi poco alla volta, a partire da una decina d’anni fa, ho iniziato ad esportare. Oggi l’export supera l’import, a ripro-va del fatto che la zootecnia in Italia è in crisi, a causa soprat-tutto di un prezzo del latte trop-po basso, insostenibile ormai per le aziende».

Moscardi commercia bovini

in grandi quantità, «brune», «pezzate», «rosse» della razza Red Holstein. Arrivano in parti-colare da Germania e Austria, mentre quelle italiane destinateall’estero raggiungono la Spa-gna come l’Algeria, la Grecia co-me l’Egitto, e persino la Turchia,Paese oggi travagliato dalla crisi.

E quando bisogna organizza-re l’invio di grossi quantitativi dibovini, il lavoro si fa alquanto pesante da gestire: «Capita - continua Moscardi - di inviare diverse centinaia di capi. E in qualche occasione siamo arri-vati anche a 1.300 bovini. Il che significa caricare qualcosa co-me 25 Tir che raggiungono il porto di Marsiglia o quello di Koper (Capodistria), in Slove-nia, per poi essere imbarcati. Da

Marsiglia raggiungono la Spa-gna o l’Algeria, da Koper alla vol-ta della Grecia, dell’Egitto o del-la Turchia».

Moscardi non è proprietariodei bovini che commercia, ma ha bisogno di ampi spazi per ge-stire la sosta e anche la eventua-le quarantena. Da qui la necessi-tà, nel 2010, di trovare una nuo-va e più ampia sede a Ricengo, nei vasti spazi della campagna cremasca. Le due aziende, insie-me, hanno un giro d’affari di cir-ca 20 milioni di euro mentre so-no 8 i dipendenti.

Quanto all’export, l’impren-ditore è rigoroso: «Esportiamo solo capi italiani, vogliamo dare una mano ai nostri allevatori, oggi ne hanno un gran bisogno».

©RIPRODUZIONE RISERVATAGiovanni Moscardi con alcuni dei bovini che commercia nel mondo YURI

[email protected]/economia/section/

Seas si rafforza a Bolognae recluta nuovo personaleSeas, specializzata nella manutenzione aerei consede a Grassobbio, potenzia la sua presenza nel-l’aeroporto di Bologna e cerca nuovo personale

E stand dei Gal affollati

Debuttanogli istruttori forestali

È la prima volta alla Fiera di San-

t’Alessandro per gli Istruttori

forestali lombardi, cooperativa

nata nel 2003 che si occupa di

formazione in ambito forestale in

tutta Italia. «Notiamo un certo

interesse - dicono il vicepresidente

Gianluca Cucchi e Tiziana Stangoni,

consulente tecnico - del resto i

nostri corsi sono rivolti a una vasta

platea, dalle imprese boschive a

quelle artigiane, dai gruppi di

protezione civile e antincendio alle

imprese di giardinaggio, dagli

operatori privati agli hobbysti». I

corsi si basano in particolare su un

uso corretto e sicuro della motose-

ga. Gli istruttori forestali lombardi,

del resto, sono esperti boscaioli

che alternano l’attività lavorativa

con quella formativa.

Affollati in fiera anche gli stand dei

Gal, i Gruppi di azione locale (Val

Seriana, Val Brembana e Colli di

Bergamo) che promuovono i bandi

legati ai fondi Ue per lo sviluppo

rurale. «I tre Gal - dicono la presi-

dente Lucia Morali e il consigliere

Maurizio Forchini (Val Brembana) -

per il periodo 2014-2020 hanno

ottenuto 20 milioni di euro, erogati

tramite bandi aperti a privati, enti

pubblici e associazioni».

Tiziana Stangoni e Gianluca Cucchi

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8 L’ECO DI BERGAMO

DOMENICA 2 SETTEMBRE 2018

GIUSEPPE LUPI

Quasi 2,5 chilometri dirotaie installate su cui corrono i tram delle città di Milano e Tori-no: la Tes Group srl, azienda ber-gamasca specializzata nel setto-re delle coperture industriali, con questi lavori, apre un nuovo fronte di specializzazione nel-l’ambito tramviario e ferrovia-rio. L’azienda con sede a Pedren-go che inaugurerà a breve i nuovimagazzini a Bolgare e gli uffici a Calcinate, sta ultimando pro-prio in questo fine settimana uno degli interventi in una delle zone cruciali per il traffico su ro-taia di Milano, ovvero in prossi-mità del Tribunale in pieno cen-tro e in viale Monza.

Gli interventi effettuati dallaTes Group che ha ricevuto in su-bappalto le opere dall’associa-zione temporanea d’impresa (Ati) Gcf e Metroferr, due colossidel settore, hanno previsto una serie di interventi di demolizio-ne dei binari esistenti. Le opere hanno avuto un duplice obietti-vo: oltre alla sicurezza, anche quello relativo all’impatto acu-stico.

«Abbiamo implementato unmodulo innovativo che ha elimi-nato le vecchie traverse in legno e ridurrà in futuro gli interventi di manutenzione – spiega il di-rettore tecnico della Tes Marco Bisoni – inoltre un sistema al-trettanto all’avanguardia che permette un consistente abbat-timento delle vibrazioni e di

La Tes va di corsasui binari del tramdi Milano e TorinoVocazione doppia. Per l’azienda di Pedrengo interventi

da 1,5 milioni che affiancano l’altra attività di copertura

«Più sicurezza e riduzione delle vibrazioni acustiche»

conseguenza una riduzione del-l’impatto acustico durante la fa-se di transito dei tram. Visto checi troviamo in zone centrali, questo aspetto non è certo di po-co conto, va infatti ad incidere sulla qualità dell’ambiente».

Un altro importante inter-vento, anche dal punto di vista del metodo, sempre per Milano, ha invece riguardato viale Mon-za: «Per ridurre al minimo i disa-gi sia al traffico veicolare che a quello dei tram - spiega Bisoni - sono stati installati dei binari provvisori che hanno permesso di far scorrere i tram a senso uni-co alternato. Questo secondo in-tervento è stato realizzato in una zona con un elevato traffico veicolare per cui l’organizzazio-ne del cantiere è stata fonda-mentale per ridurre al minimo i disagi».

Entrambi i lavori che si sonoconclusi in anticipo rispetto allatabella di marcia, sono iniziati aiprimi giorni di giugno. Il cantie-re di Porta Vittoria (in prossimi-tà del Tribunale) ha avuto la visi-ta del sindaco di Milano Giusep-pe Sala che insieme all’assessoreai trasporti, Marco Granelli, ha apprezzato, oltre alla qualità del lavoro svolto dall’impresa ber-gamasca, anche la piena pun-tualità nella consegna delle ope-re, che addirittura si sono com-pletate in anticipo rispetto al previsto. Complessivamente nel capoluogo lombardo hanno lavorato fra tecnici ed operai

specializzati una trentina di ad-detti, fra cui ci anche diversi gio-vani bergamaschi.

Per quanto riguarda invecegli interventi effettuati a Torino,le zone interessate ai lavori han-no toccato quattro aree fra cui lecentralissime corso Regina Margherita e San Tommaso, in prossimità del Castello di Tori-no. Anche in questi casi le opere che sono state svolte in collabo-razione con un’altra impresa bergamasca, la Tecnofrese di Grumello del Monte, e hanno vi-sto l’attuazione di sistemi inno-vativi a «massa flottante» per ri-durre le vibrazioni e conseguen-temente la rumorosità.

L’importo complessivo deilavori che ha eseguito la Tes fra giugno e agosto a Milano e Tori-no è stato di oltre 1,5 milioni di euro. «Abbiamo intrapreso un progetto di specializzazione tramviario e ferroviario con la creazione di un vero e proprio ramo d’azienda. Questo proget-to si svilupperà accanto al setto-re delle coperture industriali che è il nostro business princi-pale e che già lo scorso anno ci haconsentito di chiudere com-messe di notevole rilievo –spie-ga l’amministratore di Tes Group Pietro Troiano -. Siamo riusciti a creare uno staff di tec-nici e competenze di alto livello, provenienti da questo settore e che hanno maturato una lunga esperienza lavorativa».

©RIPRODUZIONE RISERVATA Il cantiere Tes di Porta Vittoria con il sindaco Sala che osserva i lavori

Personale Tes in uno dei cantieri milanesi: la società di Pedrengo è impegnata anche nel centro di Torino

L’azienda nata nel 2015

In due anni gran balzo del fatturato

La Tes Group ha iniziato la propria

attività nel 2015, anno in cui ha

chiuso il primo bilancio con un

fatturato di poco superiore ai 250

mila euro. In soli due anni, nel 2017,

il volume d’affari è schizzato a 5,6

milioni di euro e per il 2018 do-

vrebbe attestarsi a 6 milioni di

euro. Nata dall’esperienza matura-

ta dall’amministratore unico

Pietro Troiano nell’ambito delle

coperture industriali, ha sin dal-

l’inizio puntato sulla specializza-

zione e sulla qualità, ponendosi sul

mercato come riferimento anche

per la collocazione delle coperture

di manti sintetici. Dopo aver acqui-

sito una serie di importanti com-

messe, adesso l’azienda guarda ad

altri settori che sono delle vere e

proprie sfide, come il comparto

ferroviario. «Riteniamo che possa

essere un ambito molto interes-

sante - spiega Troiano - ma ora

stiamo guardando alla possibilità

di sviluppare anche il montaggio

delle strutture prefabbricate» . G.L.

La «Cit» non incide sulle moda-lità di utilizzo: l’emissione e la circolazione degli assegni ri-mangono infatti in forma carta-cea, e il versamento avviene presso gli sportelli delle agenzie o presso gli Atm multifunzione come previsto da ciascuna ban-ca. Dal 9 luglio scorso la «Cit» è l’unica procedura utilizzabile dalle banche per il pagamento degli assegni. Da non dimentica-re poi che sugli assegni di impor-to pari o superiore a 1.000 euro deve essere presente la clausola «non trasferibile» (solitamente già presente sui moduli di asse-gni rilasciati dalla banca o da ap-porre a mano dal correntista, qualora non presente su assegni«vecchi» e non ancora utilizzati,per non incorrere in sanzioni.

Il «Cit» riduce i rischi

Nell’ambito del pro-cesso di digitalizzazione del Pa-ese anche gli assegni si adegua-no, grazie alla nuova procedura denominata «Check Image Truncation» («Cit») che li tra-sforma, una volta versati in ban-ca, in un documento digitale. L’assegno digitale sostituisce l’assegno originale cartaceo ed ha piena validità ad ogni effetto di legge, riducendo i rischi ope-rativi legati al suo scambio ma-teriale e lavorazione manuale.

Banche, avanza l’on linee arriva l’assegno digitale

Gli assegni diventano digitali

basilari per conoscere le carat-teristiche di alcuni Paesi (Ger-mania, Usa e India) e settori (he-alth, food e smart manufactu-ring) di particolare interesse; la-boratori di gruppo e tutoraggi individuali, per permettere a ciascun corsista di confrontarsi con un docente in modo da in-trodurre, nella propria realtà aziendale, metodologie, stru-menti e contenuti appresi du-rante il corso. Le imprese inte-ressate a partecipare devono presentare domanda di adesio-ne entro venerdì 14 settembre (i posti disponibili sono 15). Per i requisiti di ammissione consul-tare il sito. Il candidato sarà invi-tato a un colloquio conoscitivo nella sede di Bergamo Sviluppo, in via Zilioli 2 a Bergamo.

novare la propria attività appro-fondendo alcune tematiche strategiche per l’internaziona-lizzazione delle imprese. Obiet-tivo del corso, che si svolgerà a Dalmine con un programma di 12 incontri per un totale di 48 ore, è promuovere nei parteci-panti la cosiddetta «cultura in azione», una forma di sapere chestimolando riflessioni e capaci-tà personali, possa poi diventareuna risorsa per tutta l’impresa.

La struttura del corso preve-de: lezioni di scenario, che offri-ranno ai corsisti le informazioni

Il via da fine settembre

Sarà avviato da fine settembre un nuovo percorso diAlta Formazione «Imprendito-rialità e innovazione per l’inter-nazionalizzazione delle Mpmi - Go.In’ advanced» - edizione 2018, realizzato da Bergamo Svi-luppo in collaborazione con il si-stema associativo locale e il sup-porto tecnico dell’Università di Bergamo. Il corso è rivolto a im-prenditori, manager e dipen-denti di micro, piccole e medie imprese locali interessati ad in-

Imprenditori, percorsoper la vocazione all’export

[email protected]/economia/section/

Negozi storici: è attivouno Sportello in AscomNella sede di Ascom Bergamo è attivo lo«Sportello Negozi storici» per aiutare gli inte-ressati nell’iscrizione al registro regionale

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L’ECO DI BERGAMO

Economia 9DOMENICA 2 SETTEMBRE 2018

rence for Arabian Horse Orga-nization - alla sesta edizione «che si svolge nell’area esterna della fiera, – dichiara Scanzi – in

Desiree Faraone con «Invictus»

GLORIA BELOTTI

Si fanno notare, tra gli stand della Fiera di Sant’Ales-sandro, i giovani bergamaschi, diplomati o laureati, che si riap-propriano dell’agricoltura af-fiancando o sostituendo i geni-tori nella conduzione dell’attivi-tà, ma anche lasciando il lavoro in fabbrica o in ufficio per inse-guire un sogno. Orgogliosi dei propri prodotti, sanno che per guadagnarsi il futuro, sono indi-spensabili due ingredienti: pas-sione e innovazione.

Silvia Magli titolare, a 22 an-ni, dell’azienda agricola Musa che a Valgoglio produce formag-gi di capra, racconta: «Subentra-ta due anni fa a mia madre, sonocresciuta con le capre, ora ne al-levo 60 che mi producono circa 100 litri di latte al giorno. Ho scelto di proseguire per passio-ne, nonostante le difficoltà lega-te al territorio. Decisivo è stato innovare l’offerta, perché i clien-ti cercano la qualità ma anche le novità. Ho quindi iniziato a pro-porre formaggi con noci e speziee il nuovo “gorgoncapra”». È un erborinato caprino, pasta molle,che Silvia fa stagionare e risulta molto gradito alla clientela. Ol-tre ai mercati settimanali in alta Valle Seriana, Silvia partecipa alla fiere di Campagna Amica, dasocia Coldiretti Bergamo. Di-plomata all’alberghiero, spera diaprire futuro un agriturismo e vivere con soddisfazione nella sua valle di questo lavoro.

Leonardo Belotti, 22 anni, al-leva asine e crede nell’agricoltu-

Leonardo Belotti, di «Mondo Asino» a Olmo al Brembo FOTO BEDOLIS

ra per la salvaguardia del territo-rio montano. Titolare di «Mon-do Asino» in Valle Brembana dal2016, azienda familiare con sedea Olmo al Brembo dove tiene le sei asine in lattazione per la sua produzione principe: il latte d’asina, che vende anche fresco. Ha poi una trentina di asini di-stribuiti per la Valle Brembana, con i quali partecipa al progetto di pulizia dei pascoli.

Al Politecnico e agricoltore

«Sono subentrato nel 2016 co-me titolare a mia mamma – rac-conta Leonardo, perito elettro-nico che a settembre si laureerà in Ingegneria al Politecnico di Milano – avvalendomi del ban-do giovani per l’agricoltura 6.1 per sviluppare l’azienda -. Ven-diamo su prenotazione latte d’asina fresco e vorremmo apri-re uno spaccio con un piccolo la-boratorio dove sperimentare nuovi prodotti». L’innovazione, legata alla tecnologia è decisiva: «Dal latte d’asina, siamo partiti afare dei prodotti di pasticceria, gelato, la linea cosmetica – spie-ga Leonardo -. In collaborazionecon Fabio Bonzi, sindaco di Dos-sena che ha un caseificio di ca-pra, abbiamo creato il formaggiodel Tasso con latte di asina e di capra; c’è poi l’Arlecchino che contiene il tris del latte: capra, asina e mucca». Anche per Leo-nardo, socio Coldiretti Berga-mo, mercati e fiere alimentano ilreddito che, si augura, possa cre-scere fino a consentirgli di vive-re di questa realtà che tanto lo

In fiera la carica dei giovani agricoltoriNuovo corso. C’è chi è subentrato ai genitori in azienda, altri «svoltano» arrivando dalla fabbrica o dall’ufficio

Li guida la passione. La scelta di Leonardo: sta per laurearsi ingegnere, ma preferisce innovare col latte d’asina

Il programma

Gran finalecon eventie premiazionidei concorsi

Ricco il calendario degli eventi

anche nella giornata conclusiva

di oggi per la Fiera di Sant’Ales-

sandro. In particolare alle 9.30, la

Messa presso la galleria centrale

del polo fieristico; dalle 10 poi,

nello spazio Ascom, dimostrazio-

ne di lavorazione carni a cura del

gruppo Macellai bergamaschi.

Nelle stesse ore il concorso inter-

nazionale cavallo purosangue

arabo, diviso in due tempi: dalle

10 alle 13 e, per le finali con le

premiazioni, dalle 14.30 alle 18.

Epilogo anche per la rassegna

zootecnica, con la proclamazione

e premiazione delle tre regine di

razza (Frisona, Bruna e Red

Holstein) verso mezzogiorno

presso il ring centrale dall’area

esterna padiglione B. Interessan-

te poi il convegno, dalle 14.30,

sull’utilizzo in sicurezza della

motosega, a cura degli istruttori

forestali lombardi presso il

centro congressi della Fiera. Dalle

12 alle 13 invece appuntamento

con «Cuciniamo con Coldiretti»,

in collaborazione con l’associa-

zione cuochi Bergamo, una delle

tante attività allestite nello

spazio di Coldiretti Bergamo.

soli 5 anni ha ottenuto la pro-mozione dalla categoria C alla B, quella che precede gli appun-tamenti internazionali al top (che sono i campionati europei e mondiali)». L’importanza di questo appuntamento berga-masco trova riscontro nella presenza in fiera, durante le ga-re del concorso, di famiglie ara-be facoltose e potrebbe anche capitare di imbattersi in uno sceicco. La competizione è tra-smessa in diretta streaming dall’emittente online Arabian Essence Tv che dona a Berga-mo, in queste giornate, visibilitàmondiale, particolarmente in tutta Europa e nei Paesi arabi. Gl. Be.

che piace a tanti europei, ma ab-biamo anche importanti clientiarabi». Arabi facoltosi, che pos-sono permettersi cavalli che possono arrivare a cifre astro-nomiche. «Il prezzo dipende datanti fattori - precisa Oberti -, ma è chiaro che per i campioni si può arrivare anche al milionedi euro». Il suo campione Invic-tus ha iniziato a montare per ri-produzione l’anno scorso ed ha

prio di cavalli arabi. In fiera è presente, in tutta la sua bellez-za, il campione italiano del suo allevamento: «Invictus», puro-sangue arabo nato e cresciuto nell’allevamento bergamasco. Luca, ieri a Dusseldorf dove si sta disputando il campionato europeo, spiega telefonicamen-te che l’azienda è attiva da 30 anni: «Oggi alleviamo 60 cavallitutti purosangue arabi, razza

Concorso internazionale

Con il passare delle edizioni, la fiera di Sant’Ales-sandro sta diventando un ap-puntamento sempre più im-portante sul fronte dei puro-sangue arabi.

Luca Oberti titolare del-l’omonima azienda agricola di Dalmine, è da anni allevamentoe centro di addestramento pro-

Invictus e altri purosanguenelle mire di arabi e europei

già 25 figli; Invictus nel box, in fiera come nell’allevamento, è coccolato, dalla sua groom (si preoccupa della cura quotidia-na del cavallo) Desiree Faraone.In fiera sono presenti 80 puro-sangue che, come spiega l’arbi-tro internazionale Fausto Scan-zi (tra coloro che hanno portatoa Bergamo il concorso purosan-gue arabi) provengono da vari Paesi europei, compresa l’Ita-lia, oltre che, ovviamente, da Arabia e Kuwait. «L’Italia è di-ventato un Paese leader nell’al-levamento del purosangue ara-bo e Bergamo è diventato un presidio importante». Il con-corso internazionale«Show E.C.A.H.O» - European Confe-

appassiona. «Gli anziani ripeto-no spesso che un tempo era un giardino la Valle Brembana. Conlo spopolamento, avanza il bo-sco e l’asino si presta alla bonifi-ca, al mantenimento del nostro territorio». Leonardo sta svilup-pando la vendita on line dei pro-dotti di cosmesi e, consapevole dell’importanza della rete, tra-mite la piattaforma “Google My Business” gratuita «ho inserito la mia azienda e già diversi clien-ti mi raggiungono tramite Goo-gle Maps».

Due dipendenti, altrettantogiovani, Ilenia Bana e Cristina Oldrati: lavorano per l’azienda «Caccia Agricoltura» di Gandi-no che produce da decenni for-maggi con latte da mucche Bru-na Alpina e di capre. Nel corner in fiera, Ilenia e Cristina pro-pongono il gorgonzola «al cuc-chiaio» ai vari gusti: «Il latte è trasformato in forme di Gor-gonzola Dop in provincia di No-vara – spiegano le ragazze -: da esse estraiamo il cuore cremoso che farciamo con tante varietà: fichi e miele, noci e miele, pistac-chio, tartufo, frutti di bosco, ba-silico peperoncino». Tra gli in-novatori in fiera anche l’azienda Artemisia di Lucia di Cenate So-pra, il primo week end di ottobresarà a Roma, in un evento Coldiretti dedicato alle eccel-lenze nazionali: esporrà il suo prodotto principe che è appuntol’artemisia, essiccata e fruibile sotto forma di tisana o sotto for-ma di lana per l’alta ristorazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATASilvia Magli, dell’azienda Musa, produce formaggi di capra BEDOLIS

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IL MATTINALE della CGIL Nazionale Lunedì 1 settembre 2018

DAL 13 AL 16 SETTEMBRE LE GIORNATE DEL LAVORO DELLA CGIL TORNANO A LECCE Arrivate alla loro quinta edizione, anche quest’anno „Le Giornate del Lavoro‟ organizzate dalla Cgil si terranno a Lecce, dal 13 al 16 settembre 2018. “Democrazia è”, queste le parole d’ordine delle quattro giornate di incontri, dibattiti, musica e spettacolo che avranno al centro i temi del lavoro, dei diritti e delle grandi trasformazioni sociali ed economiche. Sul sito della Cgil nazionale tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul programma. http://www.cgil.it/cgil-dal-13-al-16-settembre-a-lecce-le-giornate-del-lavoro/. RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it) trasmetterà in diretta i dibattiti di Lecce. SULLE PRIME PAGINE LIBIA NEL CAOS. La notizia degli scontri e degli attacchi dei ribelli al governo di Tripoli è su tutte le prime pagine. Secondo il Corriere della Sera, il consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj è sempre più isolato. Proclamato lo stato di emergenza. La notizia è l’apertura anche del Messaggero: la milizia ribelle marcia verso la sede del governo sostenuto dalle Nazioni Unite. Violenti scontri, il premier Serraj: vogliono far saltare tutto. I soldati italiani sarebbero al sicuro. La Stampa di Torino aggiunge un particolare importante alle notizie della Libia: l’Italia sarebbe pronta a intervenire militarmente. I giornali di destra leggono le notizie dalla Libia come l’annuncio di una “invasione” di profughi (per esempio Chiara Giannini sul Giornale parla di una possibile “bomba migranti sull’Italia”). IL GOVERNO ITALIANO SI DIVIDE SULLE SCELTE ECONOMICHE. Dietro la facciata di unità e consensi, nel governo giallo verde cresce la tensione sulle scelte economiche imminenti. Di Maio a nome dei Cinque Stelle insiste sul reddito di cittadinanza, mentre Salvini frena sia su questo argomento, sia sugli interventi sulle cosiddette “pensioni d’oro”. Il vicepremier e ministro degli Interni, parla oggi sul Messaggero: “Nel Def sfioreremo il 3% e il nome della Lega non si tocca” (intervista di Mauro Evangelisti a pagina 5). Da parte sua il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, insiste sul contenimento del deficit e si mette alla ricerca delle risorse che serviranno per la manovra: si parla di una cifra tra i 10 e i 12 miliardi di euro. Su La Stampa Paolo Baroni parla delle divisioni nell’esecutivo sugli interventi sulle pensioni (p.14). Sul Fatto Quotidiano Di Maio ribadisce la necessità di trovare le risorse per il reddito a cinque milioni di poveri. Intanto i Cinque Stelle ribadiscono la linea di chiusura netta alle opere infrastrutturali, sia alla Tav, sia al Tap, il gasdotto trans adriatico. Salvini spinge invece l’acceleratore sulle norme della legittima difesa. LA CONFINDUSTRIA SCENDE IN PIAZZA? Su Repubblica interviene Giulio Pedrollo, imprenditore e vicepresidente di Confindustria per le politiche industriali. “In Confindustria – racconta Pedrollo – sono arrivate parecchie telefonate di colleghi che chiedono di scendere in piazza subito. Con senso di responsabilità abbiamo cercato il dialogo con il governo, perfino sul decreto dignità abbiamo mosso le nostre critiche in modo pacato. Ma certo, se non si fermeranno gli attacchi alle imprese la piazza diventerà un’opzione concreta” (intervista di Roberto Rho a pagina 7). PRIMI FINANZIAMENTI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA. Sulla prima pagina del Sole 24 ore una notizia che non troviamo sugli altri giornali: l’annuncio di uno stanziamento di 3 miliardi per gli interventi dell’edilizia scolastica. “Scuola, subito 3 miliardi per i lavori”. Il giornale della Confindustria spiega che in tutto le risorse a disposizione sarebbero 7 miliardi, ma che intanto 3 miliardi potrebbero essere sbloccati entro due settimane. Raggiunto anche un accordo tra l’Asi e il Cnr per la mappatura satellitare degli istituti scolastici più a rischio (Bruno e Tucci a pagina 7). CAMUSSO: MA PER SALVARE IL PAESE SERVONO GRANDI INVESTIMENTI. Dopo la tragedia del ponte il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, è andata a Genova per incontrare il governatore Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci e rappresentanti degli imprenditori. "Non si può immaginare un Paese sicuro se

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non c'è un continuo investimento" ha detto la leader di Corso d'Italia, parlando del crollo di ponte Morandi. Questo Paese - ha sottolineato - ha un grande bisogno di una vera manutenzione. Manutenzione delle sue opere, manutenzione del suo territorio, manutenzione della qualità della vita e quindi ha un grande bisogno di investimenti. Invece - ha concluso - continuiamo a vedere come la quota di investimenti pubblici e privati, che era crollata negli anni scorsi, continui a essere troppo bassa e continui a venir messa in discussione". Sul sito di Radioarticolo1 è possibile riascoltare in podcast le dichiarazioni di Camusso: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/08/30/37377/senza-investimenti-e-senza-manutenzione-il-paese-viene-giu. Sempre su RadioArticolo1 questa mattina (ore 11) a proposito di investimenti interverrà il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi. ILVA. NON CI SONO RISPOSTE. LA PROSSIMA SETTIMANA SI SCIOPERA Sciopero in tutti gli stabilimenti Ilva martedì 11 settembre, con presidio nazionale a Roma sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico. Due ore dopo l'annuncio arriva la convocazione al ministero: i sindacati hanno ricevuto dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio la lettera di convocazione del tavolo sull'Ilva per il 5 settembre. Al tavolo – oltre a Di Maio – parteciperanno la società AmInvestco, i commissari straordinari dell'Ilva e, oltre a tutti ai segretari generali e ai sindacati metalmeccanici, anche i rappresentati dei lavoratori chimici e del trasporto interessati alla vicenda per l'indotto. Convocata anche Federmanager. Tuttavia, fanno sapere dalla Fiom Cgil, "lo sciopero resta fissato". La giornata di protesta è stata annunciata venerdì 31 agosto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil con una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio. “Dal 6 agosto attendiamo notizie per la ripresa del negoziato e la valutazione di legittimità da parte del ministero della gara per l'aggiudicazione del gruppo Ilva”, scrivono i sindacati nella missiva: “Lunedì 27 abbiamo unitariamente sollecitato il governo a convocare tutte le parti e a oggi non abbiamo avuto risposta”. I sindacati ricordano anche che “le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 settembre scadrà l'amministrazione straordinaria”. Fiom, Fim e Uilm, dunque, dichiarano, “nel permanere delle condizioni attuali, la mobilitazione generale di tutto il gruppo Ilva”. Sul futuro del gruppo siderurgico giovedì 30 era intervenuta anche Susanna Camusso. “Il governo deve assumersi la responsabilità di dire se la vendita c'è o non c'è. Notiamo una tendenza a scaricare sugli altri soggetti: questo è inaccettabile. Pensiamo non ci sia più tempo, nel senso che non è che prendendo tempo, rinviando la decisione e chiamando in causa altri il tema si risolve”, aveva detto il segretario generale Cgil nel corso di una visita a Genova. “Come hanno detto le categorie nazionali chiedendo un incontro al ministro – aveva aggiunto –, ribadiamo che il governo ci deve dire se la vendita è stata effettuata oppure no. E, a partire da quello, deve dirci come si determinano le risposte che vanno ancora date in termini ambientali, quelle che riguardano l'occupazione, i salari, l'accordo di programma. Parliamo di una vendita e di risorse finanziarie, il governo deve decidere”. ILVA. LE INTENZIONI DEL GOVERNO IN VISTA DELL’INCONTRO Se ne parla oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno. “Dal tavolo sull'Ilva in programma per dopodomani al ministero dello Sviluppo economico, i sindacati attendono le rassicurazioni del vicepremier Di Maio. In caso contrario scatterà la mobilitazione già programmata per 1'11 settembre, con scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo e presidio sotto la sede del Mise. Ma per il momento le decisioni del ministro restano un rebus. «Quando si deve annullare una gara - ha detto ieri Di Maio - non basta che sia illegittima ma serve l'interesse pubblico concreto e attuale ed è quello che stiamo verificando adesso. Adesso so che c'è stato un eccesso di potere e che l'atto è illegittimo ma non soddisfa ancora i requisiti per riuscire ad annullarla, serve un altro requisito che stiamo verificando». Il contratto di aggiudicazione ad ArcelorMittal, firmato il 5 giugno del 2017, sembra dunque ancora in bilico. «Ci deve essere spiegato-dice i1 segretario generale della Fim Cisl di Taranto, Valerio D'Alò-se l'interlocutore che abbiamo di fronte, con cui dobbiamo fare la trattativa per uno, due giorni o un mese è quello legittimato a farla, perché altrimenti stiamo parlando con qualcuno che non è legittimato a stare al tavolo». Al vertice di domani sono stati invitati Am InvestCo, i commissari straordinari dell'Ilva, i rappresentanti dei sindacati metalmeccanici, chimici e del trasporto interessati alla vicenda per l'indotto. Anche per Maurizio Landini, della segreteria nazionale della Cgi1, siamo ormai a un bivio. «Andremo

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al tavolo di convocazione - ha puntualizzato - e chiederemo che il governo chiarisca effettivamente che Mittal è il soggetto a cui vuole vendere Ilva. È la condizione per andare a una trattativa». Sul tema è intervenuto ieri anche il ministro Barbara Lezzi: i1 governo - ha detto - sta «cercando di approfondire ancora alcuni passaggi. Poi sarà la legalità a dirci la direzione da imboccare. Di certo non abbiamo preso la questione Ilya solo come una questione occupazionale. È necessario che Taranto ricominci a vivere e respirare». ISTAT: CGIL, IL QUADRO ECONOMICO E OCCUPAZIONALE RENDE NECESSARI INVESTIMENTI PUBBLICI NELLA LEGGE DI BILANCIO “Pur in crescita, si conferma il rallentamento dell'economia italiana a metà dell'anno in corso, ma forse il peggio deve ancora venire. Siamo sempre troppo lontani dai livelli pre-crisi di Pil, consumi e investimenti”. Così la Cgil Nazionale commenta i conti economici trimestrali diffusi la scorsa settimana dall’Istat. “Finalmente - osserva la Confederazione - si inverte, dopo anni, la tendenza ad affidare la crescita nazionale prevalentemente alla domanda estera, viste anche le tensioni geoeconomiche, e il contributo alla variazione positiva del Pil viene praticamente solo dagli investimenti interni. Tuttavia, a sostenere gli investimenti fissi sono prevalentemente le spese per i mezzi di trasporto e non per impianti e macchinari, mentre gli investimenti in ricerca, innovazione e brevetti si riducono”. “Il contributo alla crescita del Pil da parte dei consumi delle famiglie e della spesa pubblica è nullo, sebbene - aggiunge - le importazioni crescano denotando una forte domanda inevasa da parte della produzione nazionale”. “Tutto questo - sottolinea il sindacato di corso d’Italia - in corrispondenza di una disoccupazione ancora a due cifre e oltre il 30% per i giovani. Inoltre, va posta attenzione alla persistente difficoltà alla ripresa occupazionale della fascia d'età 35/49". “Visto che il quadro economico e occupazionale Istat di oggi aiuta a determinare le prospettive macroeconomiche su cui il Governo si concentrerà nelle prossime ore per stilare la nota di aggiornamento del Def e soprattutto il disegno di legge di Bilancio 2019, appare urgente un aumento cospicuo degli investimenti pubblici. Bisogna - prosegue - selezionare i settori di intervento in ragione delle priorità nazionali, a partire dalle infrastrutture, dalla manutenzione del territorio e dalla prevenzione dei rischi, oltre che dell'innovazione necessaria alla struttura produttiva italiana”. Infine, conclude la Cgil “solo una maggiore qualità delle produzioni può garantire maggiore e migliore occupazione. Crescita sostenuta e qualità del lavoro costituiscono le basi per la sostenibilità degli stessi conti pubblici e la credibilità dei mercati finanziari”. IL VALORE DELL’UMANITÀ. LA CGIL IN CAMPO CONTRO IL RAZZISMO E LE POLITICHE DI ESCLUSIONE Nei giorni scorsi il segretario confederale della Cgil, Giuseppe Massafra, con una lettera a tutte le strutture del sindacato, ha spiegato il programma di impegno e iniziativa contro il razzismo e la violenza. “Come Cgil, insieme alle altre Associazioni (Anpi, Arci, Articolo 21, Legambiente, Libera, Rete della Pace, Tavola della Pace), in un percorso inclusivo e che vogliamo stimoli una partecipazione crescente della società civile, delle cittadine e dei cittadini, abbiamo promosso la creazione di un coordinamento con l’obiettivo di rafforzare le reti sociali diffuse sui territori e che faccia convergere pensiero e azione per contrastare la pericolosa deriva dimostrata dalla serie di episodi di violenza e di chiusura ostile nei confronti di immigrati e migranti degli ultimi mesi, per ultimo con la decisione di impedire ai naufraghi salvati dalla nave guardia costiera “Diciotti” di sbarcare per ricevere cure e accoglienza. Atti di razzismo che devono trovare una ancora più ampia e ferma condanna e opposizione nella società italiana. Congiuntamente alle altre Associazioni abbiamo condiviso la necessità di ricostruire un diverso pensiero sociale, una nuova cultura, spostando l’attenzione dal conflitto sociale che si è determinato fra gli ultimi e i penultimi – alimentato da una vera e propria propaganda - e riportando le persone al centro, riaffermando il valore dell’umanità. Ci opponiamo ad un clima diventato insostenibile, alimentato dalle aggressioni a chiunque esprimesse e rappresentasse diversità culturale e di pensiero, legittimato e agito anche a livello istituzionale. La manifestazione a Catania, in solidarietà con le persone migranti trattenute illegalmente a bordo della “Diciotti”, e di dissenso nella manifestazione di Milano verso le politiche di Salvini e Orban, sono state le prime di una lunga serie di iniziative di un percorso unitario contro il razzismo e la cultura della violenza, per la costruzione di politiche di pace, diritti umani, nonviolenza, giustizia sociale e accoglienza che avrà quale

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prossimo momento di mobilitazione la marcia Perugia-Assisi, di cui la nostra organizzazione è da sempre tra i promotori. L'appuntamento dovrà rappresentare un'occasione di grande mobilitazione. Per queste ragioni, dunque, invitiamo sin da oggi tutte le strutture a profondere il massimo impegno organizzativo per garantire la partecipazione alla Marcia per la pace del 7 ottobre, per la quale seguirà una specifica comunicazione. Invitiamo, inoltre, a sottoscrivere il manifesto per un percorso unitario contro il razzismo e la violenza che tutte le organizzazioni promotrici si sono impegnate a diffondere, a strutturare i comitati cittadini a livello territoriale con lo scopo di alimentare la partecipazione”. DROGHE: CGIL E FP CGIL HANNO ADERITO ALLA GIORNATA CONTRO L’OVERDOSE “Mai più overdose, mai più stigma”. Con questo appello la Cgil e la Fp Cgil la scorsa settimana hanno aderito alla giornata mondiale contro l’overdose, una iniziativa lanciata nel 2001 e che ha visto negli anni crescere l’adesione di molte associazioni e organizzazioni nel mondo, comprese amministrazioni e governi di vari paesi. La Cgil e la Funzione Pubblica Cgil sostengono la campagna “per sensibilizzare l’opinione pubblica su di un problema che riguarda la salute e la vita dei cittadini, specie di coloro che fanno uso di sostanze, per evitare lo stigma correlato alle morti per droga, per promuovere interventi in grado di dare risposte adeguate alla prevenzione delle morti per overdose, come l’uso del naloxone o le stanze per la somministrazione controllata”. Nella giornata contro l’overdose, hanno fatto sapere Cgil e Fp Cgil, “moltissimi operatori saranno presenti nei Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD) e nei Servizi di prossimità per fare attività di informazione e formazione. Infatti, è grazie al lavoro di tanti operatori che hanno promosso servizi di riduzione del danno, che si è potuti intervenire in maniera efficace per prevenire e limitare i rischi connessi all’uso di sostanze. È necessario valorizzare i servizi pubblici, il ruolo degli operatori, perché le overdose si possono evitare: mai più overdose, mai più stigma”. PENSIONATI. OGGI LA CONFERENZA STAMPA DELLO SPI CGIL DI MODENA Lo Spi di Modena ha organizzato per oggi una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso la sala “1° Maggio” CGIL Modena (piazza Cittadella, 36 - 6° piano). Saranno presentate le iniziative di celebrazione del 70° anniversario di costituzione del sindacato pensionati modenese della Cgil. Saranno illustrati i contenuti del dibattito pubblico di mercoledì 5 settembre “Qui si fa il futuro” presso la Festa del PD a Ponte Alto e saranno presentati i dati degli iscritti al sindacato e quelli sulle pensioni modenesi, distinte per livelli retributivi e per genere. In occasione dell’anniversario, lo Spi/Cgil intende riflettere con amministratori e esponenti dell’associazionismo sull’importanza della contrattazione sociale e territoriale nella definizione dei livelli di assistenza socio-sanitaria per gli anziani, di tariffe dei servizi, imposte e tributi, reddito di inclusione, politiche pubbliche per la casa, luoghi di aggregazione e socialità, ecc… Sono presenti in conferenza stampa: - Alfredo Sgarbi, segretario sindacato Spi/Cgil Modena - i componenti della segreteria provinciale Spi/Cgil Modena. WELFARE E FISCO EQUO PER BATTERE LE DISEGUAGLIANZE. VISCO SU RADIOARTICOLO1 Tra poche settimane il ministro dell'Economia Tria presenterà la variazione al Documento di economia e finanza, poi sarà il turno della legge di Bilancio. Secondo il contratto tra M5s e Lega, il cuore della politica economica del governo essere la flat tax, una riforma fiscale che annullerebbe la progressività contenuta prevista nella Costituzione. “La teoria della finanza pubblica si basa su due concetti: l'equità orizzontale e l'equità verticale. La prima ha a che vedere con ciò che la nostra Costituzione stabilisce nell'articolo 3, cioè che il calcolo della base imponibile dev’essere uguale per tutti i contribuenti. L'equità verticale rappresenta invece la progressività. Chi ha più disponibilità può sopportare un peso fiscale proporzionalmente maggiore. Non c’è niente di complesso, sono solo regole di buon senso”. Lo ha detto ai microfoni di RadioArticolo1, Vincenzo Visco, economista, già ministro delle Finanze in più governi, uno dei massimi esperti di fisco in Italia. L’intervista a Visco a cura di Roberta Lisi è stata rilanciata sul sito di Rassegna Sindacale. Sul sito di RadioArticolo1 è disponibile il podcast per riascoltarla: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/08/31/37383/tasse-e-servizi-lequita-comincia-da-qui.

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Il nostro, però, è uno dei paesi in cui le diseguaglianze sono aumentate maggiormente nel corso dei dieci anni di crisi. “Il problema della diseguaglianza è il tema principale dei nostri tempi – conferma Visco –, ma non si può combattere col fisco. Il fisco, infatti, dà un contributo marginale, mentre la diseguaglianza dipende dal rapporto di forza fra capitale e lavoro e dalle posizioni di rendita che si creano nel mercato. Normalmente i mercati non regolati creano diseguaglianza perché, invece di garantire concorrenza, creano monopoli”. In questa dinamica, il fisco “può solo dare un contributo ex post e limitato”. Ciò che determina una forte riduzione della diseguaglianza è invece “la spesa pubblica di ogni singolo paese, in particolare la spesa sociale”. Quando si parla di taglio delle tasse, pertanto “l’obiettivo è sempre il taglio di settori della spesa pubblica, in particolare della spesa sociale. Lo scontro è su questo non su altro”. Una riduzione delle tasse, dunque, significa quasi sempre riduzione di servizi e aumento delle diseguaglianze. “È quanto successo negli ultimi dieci anni – spiega ancora l’ex ministro –. L’Italia ha tagliato la spesa pubblica, anche perché ha avuto problemi di debito pubblico, e ha tagliato anche la spesa per l'istruzione e la sanità”. Gli effetti si vedono già: “Molte persone faticano a curarsi e non sono in grado di pagare il ticket”. D'altra parte, bisogna considerare il fatto che la possibilità di avere uno stato sociale “è strettamente legata al livello del reddito e alla capacità produttiva di un paese”. Quindi il problema principale oggi è: come far riprendere un sentiero di crescita all'Italia, che ancora oggi ha un livello di reddito inferiore a quello di dieci anni fa?”. Eppure una delle priorità del nuovo governo resta la messa in atto della flat tax, che “ovviamente conviene ai ricchi”. Questo, a detta di Visco, “rischia di minare la democrazia.” Il vulnus dell'evasione di massa, poi, “che l'attuale governo sembra voler tollerare se non addirittura proteggere e incentivare”, è un altro problema che “si deve risolvere”. Recuperare l'evasione “si può tradurre in riduzione delle tasse”. Il problema, conclude l’ex ministro, è che “ci sono oggi categorie di cittadini ben note” che subiscono un onere eccessivo e altri che non pagano. “Si tratta di perequare e a quel punto produrre un sistema in cui ci sarebbe maggiore disponibilità di reddito da parte della collettività” e si guadagnerebbe in “efficienza economica”, perché verrebbe meno “la concorrenza sleale derivata dall'evasione”. L’AGENDA CGIL OGGI

Mendoza - Park Mendoza, Salon de Espojos dello Hyatt . Riunione L 20. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso

Torino - Spazio MRF, corso Settembrini 164, ore 21. Festa Fiom Cgil Torino. Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini Modena - Ponte Alto, ore 21. Festa de L'Unità - Dibattito: 'Dove va il lavoro?' Partecipa la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti

VENERDÌ 7 SETTEMBRE La Spezia - Biblioteca Beghi, via del Canaletto 100, ore 9. Seminario sull'immigrazione

#Restiamoumani. Partecipa il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra Rogno (BG) - Zona Sagra, località Laghetto, ore 10. Festa Cgil Vallecamonica- Sebino 'Fondata sul Lavoro'. Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini

Ravenna - Pala De Andrè, viale Europa, ore 20.30. Festa Nazionale de l'Unità - Dibattito: 'Sviluppo ed equità sociale nell'Italia di oggi e di domani'. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla Imola - Centro sociale La Tozzona, via Punta 24, ore 21. Festa Cgil Imola 'Il Lavoro è'. Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini

DOMENICA 9 SETTEMBRE Terracina (LT) - Tempio Sikh, strada circondariale Borgo Hermada, ore 17. Iniziativa Cgil e Flai Cgil

'Quanta strada nei miei sandali...' Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso Potenza - Piazza Don Bosco, ore 18.30. VI edizione della Festa Cgil Basilicata - Dibattito 'Lavoro e innovazione a Mezzogiorno. Per un nuovo modello di sviluppo'. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla Imola - Centro sociale La Tozzona, via Punta 24, ore 21. Festa Cgil Imola 'Il Lavoro è'. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti