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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL RASSEGNA STAMPA GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018 CGIL CGIL

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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL

RASSEGNA STAMPAGIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018

CGILCGIL

10 L’ECO DI BERGAMO

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018

[email protected]/economia/section/

Operazione ambienteun successo per HeinekenOltre 10 mila ore, più di 1.300 persone impegna-te, 37 tonnellate di rifiuti raccolti, questa l’opera-zione «10.000 per l’Ambiente» siglata Heineken

tempo reclama un maggior pe-so nelle decisioni (e nella gover-nance) future: vedremo che evoluzione ci sarà anche su questo fronte, con i Patti di Bre-scia e Bergamo che in futuro po-trebbero valutare possibili con-vergenze lombardo-piemonte-si più stringenti, come auspica-to mesi fa dal presidente della Fondazione Cuneo Gian Do-menico Genta.

Attesa maggiore che in passato

Intanto vedremo domani in cheproporzione si presenteranno (fisicamente o per delega) in as-semblea i soci, che sono attual-mente 145 mila (circa la metà del capitale è detenuto da inve-stitori istituzionali). Ad oggi le azioni depositate appaiono già più numerose rispetto alle ulti-me assise: sarà anche un modo per capire il gradimento verso gli attuali vertici anche alla lucedel processo in corso e con la scadenza cruciale del rinnovo cariche del prossimo aprile.

Scontato pare il via libera almonistico anche da parte dei fondi, che restano centrali (sep-pur se finora rimasti ai margini della governance) nelle decisio-ni future, con il consiglio uscen-te che non presenterà una lista (anche se questo non significa che alcuni dei suoi principali

protagonisti non saranno più coinvolti in un percorso futu-ro).

Circa il nuovo sistema di go-vernance, per il presidente del Consiglio di sorveglianza An-drea Moltrasio (che ha ammes-so di non avere particolare no-stalgia per le vecchie e oceani-che assemblee stile banca po-polare), il monistico è un siste-ma «più internazionale che ci permette di non perdere il con-tatto con i territori», con una gestione più snella e un modo più agile di rapportarsi con gli organismi nazionali e interna-zionali (Bce in primis), con unavelocità più reattiva nelle rispo-ste.

Intanto, a proposito di ru-mors sull’asse Ubi-Mps (pista molto inflazionata negli ultimi 24 mesi, ma sempre puntual-mente seguita da regolari smentite) si inserisce anche il filone che darebbe il consiglieredelegato Victor Massiah in pre-dicato di diventare plenipoten-ziario di Rocca Salimbeni. Al che ieri l’interessato, a chi gli chiedeva di un possibile passag-gio ad a.d. di Mps ha risposto inmaniera disarmante: «Ma io houn amore incondizionato per Ubi». M. F.

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E allora «Duale» ad-dio. Ubi Banca, con l’assemblea straordinaria di domani a Ber-gamo, si appresta a completare una lunga fase di evoluzione che l’ha vista passare in pochi anni dal modello Popolare alla Spa e dal modello federale alla banca unica (oltre all’acquisi-zione delle tre «bad banks»), con un grande sforzo organiz-zativo.

L’assemblea dei soci alla fie-ra di via Lunga è ora chiamata acompletare questo processo con la terza fase: votare, ultima

delle grandi banche ad abban-donare il duale, a favore del pas-saggio al sistema di governanceche prevede un solo consiglio diamministrazione (snellito in 15elementi, di cui due terzi indi-pendenti) basato sul cosiddettosistema monistico.

Questo repentino cambia-mento in tre fasi ha permesso un’ottimizzazione e semplifica-zione del gruppo, tanto che le società Ubi sono passate da 54 nel 2007 a 16 nel 2018, così co-me negli stessi anni il numero degli amministratori e sindaci è

calato da 517 a 165, con un costodi governance che si è ridotto del 65% rispetto a 11 anni fa (il 2007 è stato l’anno di nascita diUbi).

E tra le novità dello Statuto èprevista anche la presenza di una sede operativa a Milano, che si aggiunge a Bergamo e a Brescia., anche se la sua portatanon dovrebbe spostare il bari-centro decisionale dall’asse Bergamo-Brescia. C’è però da registrare l’attesa della Fonda-zione Cuneo, tra i massimi azio-nisti con il suo 5,9%, che da

Ubi, dall’assembleail nuovo assettoPatti in movimentoAssise straordinaria. Si vota per l’abbandono del dualeAttesa per capire le mosse di Bergamo, Brescia e CuneoE Massiah smentisce: «Io a.d. di Mps? Amo la mia banca»

Macerata

Polo UbissAccordosul coworking

Sono 92 i lavoratori di Ubiss - oltre

a 7 della filiale on line Ubi - coinvol-

ti nel trasferimento del polo di Ubi

Sistemi e Servizi da Macerata a

Jesi, secondo l’accordo firmato

dalla banca con Fabi, First-Cisl,

Fisac-Cgil, Uilca-Uil e Unisin. Tra-

sferimento previsto per il 30

ottobre, con l’impegno a non

procedere, però, finché non saran-

no predisposte le postazioni di

coworking. Considerando la di-

stanza tra le due città (45 chilome-

tri), infatti, a Macerata e Civitano-

va Marche saranno allestite alme-

no 40 postazioni di coworking: i

lavoratori potranno effettuare

smart working per un massimo di

10 giornate al mese. Sarà inoltre

potenziato il servizio di navetta.

Rispetto al numero di dipendenti

interessati, su 92 sono 47 quelli il

cui trasferimento è subordinato al

loro consenso. Il 23, 24 e 25 ottobre

sono in programma i colloqui per

capire se, eventualmente, sono

disponibili a cambiare sede. F. B.

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Ubi Banca, come è cambiata e come cambierà

54

50%

145 mila

16

517

165

La semplificazione

(dal 2007 al 2018)

Il passaggio al sistema monistico

I punti di forza

I soci

2/3 indipendenti

5 membri nel Comitato per il Controllo sulla Gestione

del Capitale è detenuto da Investitori Istituzionali

dei soci è in Lombardia

le Società del gruppo sono passate

da:

a:

Amministratori e sindaci passati

da:

a:

Costo totale della governanceridotto del 65%

68%

distribuito nel nord Italia

18,7%

Il CdA sarà composto da 15 membri

È ampiamente diffuso e più riconoscibile a livello internazionale

Consiglio più efficace

Comitati Nomine e Rischi più operativi

L’ultima assemblea ordinaria Ubi a Brescia, nello scorso aprile, domani a Bergamo quella straordinaria

municazione, McCann World-group Italia, che ha vinto la gara per la nuova campagna globale dell’azienda bergamasca. Il pro-getto «Forward thinking» pre-vede un particolare coinvolgi-mento di quattro Paesi: Germa-nia (dove ha debuttato in occa-sione di Iaa Commercial Vehi-cles, la fiera più importante al mondo per trasporti), Regno Unito, Francia e Italia. Durante la Fiera Eicma a Milano (dal 6 al-l’11 novembre), sono previste af-fissioni nelle principali arterie della città e all’aeroporto di Li-nate. Un’altra uscita è prevista per la fase finale del Campiona-to di Formula 1. Ci sarà anche la versione in cinese in occasione del Salone dell’auto a Shanghai ilprossimo anno.

Debutto in Germania

Eletttricità, carbonio, alluminio, colore. Quattro gli elementi chiave scelti da Brem-bo per comunicare al mondo l’idea che vede il futuro già nelle materie prime utilizzate per la realizzazione dei propri freni adalte prestazioni.

Archiviata la campagna in-centrata sulle performance («Da 300km/h a 0 in 3.79 secon-di» il claim), focus ora su ricerca e innovazione. Il compito è affi-dato a un big mondiale della co-

Brembo sceglie McCannper comunicare al mondo

La nuova campagna Brembo

caso di una mancata proroga della Cigs, per i lavoratori in questione si prospetta il rischiodel licenziamento: in questo caso, a disposizione avrebbero due anni di Naspi, l’indennità di disoccupazione. Una proro-ga della cassa (a zero ore senza rotazione) di 15 mesi - precisa-mente dal 24 settembre 2017 al31 dicembre 2018 - era già stataautorizzata l’anno scorso per un massimo di 430 dipendenti Italcementi, di cui 250 nella nostra provincia tra quelli dellasede centrale e 10 addetti della cementeria di Calusco d’Adda. Nell’occasione, l’ammortizza-tore sociale era stato autorizza-to nel limite massimo comples-sivo di circa 10,4 milioni di euro.

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Martedì

Appuntamento mar-tedì al ministero dello Sviluppoeconomico per Italcementi e sindacati (Feneal-Uil, Filca-Ci-sl e Fillea-Cgil). Sul tavolo del Mise approda infatti la questio-ne della richiesta di proroga della cassa integrazione straor-dinaria in scadenza a fine annoper circa 180 lavoratori del-l’azienda.

Esuberi che risalgono al pas-saggio di proprietà al gruppo tedesco HeidelbergCement. In

Italcementi, incontroal ministero sulla cassa

L’i-lab ospita la sede Italcementi

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L’ECO DI BERGAMO

Economia 11GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018

sostegno dell’economia locale.E la risposta della clientela nonsi è fatta mancare: il numerodei conti correnti ha raggiuntoquota 38.400 con una crescitarispetto a settembre 2017 di ol-tre 840 nuovi rapporti».

I soci al 30 settembre erano11.676, con una crescita di oltremille unità (+10,2%), di cui cir-ca 700 provenienti dalla com-pagine della ex Bcc di Dovera ePostino.

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ELVIRA CONCA

«Vogliamo dare una prospettiva alle nostre imprese, invitarle a restare connesse con il mondo, a guardare al futuro sfidando le paure, le chiusure e i tanti muri che oggi sembrano pararsi davanti».

Parla dell’assemblea annualedi Confindustria Bergamo in programma martedì 23 ottobre il presidente Stefano Scaglia. Mentre spiega il tema di que-st’anno («Connettersi verso il futuro») e snocciola l’elenco de-gli ospiti (dal numero uno degli industriali Vincenzo Boccia, al presidente delle Ferrovie dello Stato Gianluigi Castelli, al com-missario Alitalia Stefano Palea-ri, all’uomo Amazon per l’Euro-pa Tareq Rajjal, allo stratega del-lo sviluppo delle rotte di Ryana-ir, Niall O’Connor), fa però con-tinui rimandi all’attualità.

Spiega che la scelta degli ospi-ti ha il preciso obiettivo di forni-re agli imprenditori bergama-schi nuove idee «per attrezzarsi a competere in un mondo sem-pre più complesso». «Richiede impegno e fatica, ma se si vince la sfida c’è una maggiore possibi-lità di crescita, gli imprenditori lo hanno imparato».

Conferma le riserve su quan-to si sta decidendo a Roma. «Per-sonalmente non sono ottimista sui risultati di crescita, di svilup-po e creazione di posti di lavoro

Il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia

Verso l’assemblea. Il presidente di Confindustria: non sono ottimista su quanto si decide a Roma«Siamo attrattivi, Amazon e Ryanair qui lo dimostrano. Mi auguro che Ubi resti vicina a Bergamo»

che possono derivare dai due provvedimenti bandiera di que-sto governo, il reddito di cittadi-nanza e l’anticipo delle pensio-ni».

E non è un caso che sul pro-gramma non compare il nome dialcun big della politica, solo quelli dell’assessore regionale Claudia Terzi e del presidente della Provincia Matteo Rossi or-mai in uscita. Un modo per te-nersi lontani dalle polemiche di questo momento? «Non rinun-ciano certo a proporre la nostra visione - ribatte -. Noi continuia-mo a credere nelle nostre idee sostenuti dai risultati che Ber-gamo ha saputo ottenere in que-sti anni grazie alla capacità dei nostri imprenditori di innovare,aprirsi a nuovi mercati. La Re-gione è l’interlocutore più vici-no a noi, ha competenza su moltitemi di impatto immediato per le nostre imprese, la mobilità in primis. La Provincia, poi, resta per noi un ente strategico per la vicinanza con il territorio». Cer-to, anche le «connessioni» con i due enti non sempre sono flui-de, ammette Scaglia. L’ultimo impasse, quello sulla viabilità. La proposta fatta a rappresen-tanti politici a Milano e Roma diun «corridoio» ad hoc per i tra-sporti eccezionali, resta lettera morta («non si capisce chi deve decidere e così tutto si blocca»).

«Partiamo dalla consapevo-

fondamentale di questa infra-struttura per lo sviluppo del-l’economia bergamasca, non so-lo per la generazione di occupa-zione diretta e indiretta che ha avuto e che potrà ancora avere».

Scaglia ammette di essere«più pessimista» rispetto a un anno fa. «Quella del 2017 è stata la mia prima assemblea, inevita-bile avere un altro spirito. In ge-nerale si respirava un’aria diver-sa, di apertura, di fiducia. Oggi, spiace ammetterlo, non è più co-sì». Preoccupano i segnali di ral-lentamento dell’economia, non solo italiana «Attenzione, non

parliamo di crisi ma di rallenta-mento. Per alcuni settori, come quello dei beni d’investimento, le macchine per produrre, è un rallentamento in parte annun-ciato dopo il boom di investi-menti sostenuti dal piano Indu-stria 4.0. Speriamo sia una fre-nata morbida, che il clima di in-certezza di questo periodo non condizioni i nostri clienti oltre misura». Qualche timore anche sul fronte bancario: «Non capi-sco questo accanimento del go-verno sulle banche, clienti e im-prese rischiano di pagare un conto salato. Una nuova stretta sul credito non è da augurarsi».

E a proposito di banche, ine-vitabile domandarsi che succe-derà a Ubi, la «banca del territo-rio», che con la modifica della governace al voto domani in as-semblea, è destinata a cambiare pelle. «L’auspicio è che rimanga una banca vicina a Bergamo» sottolinea Scaglia. «Questo cambiamento rappresenta una sfida anche per noi, una sfida cheBergamo deve saper cogliere. Dobbiamo essere capaci di esse-re attrattivi anche per la ”nuova”Ubi che avrà un respiro naziona-le». La vicinanza a Bergamo? «Simisurerà - chiosa - non tanto dalla presenza fisica, quanto dall’attenzione alle nostre istan-ze e al supporto ai progetti che ilterritorio saprà esprimere».

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n Con la fusione con la Bcc Postino e Dovera rafforzata la presenza della banca

Festival Città Impresa

Una città - media - «aperta». Di sicuro «molto atti-va dal punto di vista culturale», per dirla con le parole di Andrea Moltrasio, presidente del Con-siglio di sorveglianza di Ubi Ban-ca. Ed è a Bergamo che, dal 26 al 28 ottobre, «figure locali si con-fronteranno con figure naziona-li» nell’ambito di «Bergamo Cit-tà Impresa», festival dei territoriindustriali (direttore è il giorna-lista del Corsera Dario Di Vico), che si articola in 31 eventi. Di-battiti e dialoghi che vedono tra iprotagonisti lo storico e sociolo-go Marc Lazar; Hu Kun, ammi-nistratore delegato di Zte Italia (telecomunicazioni e informa-tion technology); il direttore Os-servatorio conti pubblici Carlo Cottarelli, il già ministro del La-voro Elsa Fornero, solo per ci-tarne alcuni, oltre allo stesso Moltrasio, al patron della Brem-bo Alberto Bombassei, al sinda-co Giorgio Gori e ad altri prota-gonisti «locali».

Un punto Bergamo lo ha por-tato a casa proprio ieri: «Nel rap-porto annuale di Forum Pa è sa-lita dal sesto al quinto posto nel-la classifica delle città intelligen-ti - ha detto Gori - dietro Milano,Firenze, Bologna e Trento. Ed è seconda per solidità economi-ca». Una Bergamo che, secondo il presidente di Confindustria, Stefano Scaglia, «ha un ruolo nelproporre nuovi modelli di svi-luppo». Scaglia ha inoltre messol’accento sul fatto che «in un mo-mento complicato, dove si parla molto attraverso le ideologie, è importante portare in città per-sone competenti a confronto su diversi temi». Tre i luoghi dove sisnoderanno gli appuntamenti: l’aeroporto di Orio al Serio, il centro di Bergamo e il Kilome-tro Rosso. Per un festival pro-mosso da ItalyPost insieme a Comune, Provincia, Camera di commercio e Università con il patrocinio di Confindustria Bergamo, Imprese & Territorio, Fondazione Corriere della Sera e main partner Brembo e Ubi Banca. «Il nostro territorio - ha ricordato il presidente dell’ente camerale, Paolo Malvestiti - si posiziona al 21o posto a livello nazionale per valore aggiunto pro capite, costituito per il 39% dal contributo dell’industria». Un territorio «predisposto na-turalmente a mantenere la pro-pria base produttiva», ha ag-giunto il direttore generale di Sacbo, Emilio Bellingardi. E «l’invito - ha sottolineato Sergio Cavalieri, prorettore dell’ateneoorobico - è che i nostri studenti partecipino a questa manifesta-zione che vede a Bergamo un parterre di esperti». F. B.

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Da Cottarellialla ForneroIn città i big dell’economia

Scaglia: sfidiamo le chiusure e i muri «Le nostre imprese aperte sul mondo»

Moltrasio, Gori e Malvestiti

Stanziati 50 milioniL’istituto locale partecipa

all’iniziativa assieme

ad altre 48 banche

di credito cooperativo

Anche la Bcc Berga-masca e Orobica partecipa, as-sieme ad altre 48 Bcc dislocate in tutta Italia (11 le lombarde), almaxi finanziamento da 50 mi-lioni di euro per Car Server, la prima società di noleggio a lun-go termine a capitale intera-mente italiano. A fare da capofi-la è Iccrea BancaImpresa in qua-lità di «arranger» e finanziatri-ce. L’operazione rappresenta il più numeroso pool della storia della banca «corporate» del Gruppo bancario Iccrea. Coin-volti 51 soggetti: 49 Banche di credito cooperativo, Cassa cen-trale Raiffeisen oltre a Iccrea BancaImpresa. Il finanziamen-to prevede la concessione di un mutuo chirografario, per sup-portare gli investimenti di Car Server previsti nel piano polien-nale 2017-2020, volti a incre-mentare la flotta dagli attuali 33 mila veicoli a 60 mila veicoli, e conseguentemente alle previ-sioni di crescita delle immatri-colazioni del 34% nel 2018.

gistrare un trend di crescitaequilibrata e nel contempoportando a termine con soddi-sfazione anche la fusione perincorporazione della Bcc diDovera e Postino», operativadal 1° luglio scorso.

L’operazione ha consentitodi rafforzare la presenza nel-l’area rappresentata dai terri-tori della Bergamasca, del Cre-masco e del Lodigiano-Mila-nese e ha consolidato ulterior-mente l’operatività della Bcc inquesti territori contigui cherappresentano una vasta areaomogenea.

La fusione non ha compor-tato esuberi di personale inquanto le due Bcc avevano giàreso efficienti i rispettivi pro-cessi lavorativi: oggi la Bcc Ca-ravaggio e Cremasco (questo ilnuovo nome frutto della fusio-ne) può contare su 252 colla-boratori che operano in 40 fi-liali e su 43 mila clienti.

«Il positivo andamento delperiodo - continua il presiden-te - risulta anche in linea con leprevisioni del piano di fusione,con le capacità e potenzialitàche la nuova Bcc può offrire a

I risultati a settembreErogazioni alla clientela

a 172 milioni. Il presidente

Merigo: «Intensa attività

a sostegno del territorio»

Una raccolta che a fi-ne settembre supera 1,6 mi-liardi di euro in incremento,mentre gli impieghi alla clien-tela, con l’obiettivo di finanzia-re la ripresa economica locale,ammontano a 933 milioni dieuro con una crescita del7,42%. In particolare le nuoveerogazioni in un anno sonostate oltre 1.400 per un contro-valore che sorpassa i 172 milio-ni di euro, di cui 58 milioni in-dirizzati all’acquisto della casada parte delle famiglie: «Unbuon segnale per il nostro ter-ritorio», rileva la banca.

Sono alcuni dei dati dellaBcc Caravaggio che mostranosegni di importante sostegnoalle comunità servite dallabanca. «La Bcc Caravaggio eCremasco - rileva il presidenteGiorgio Merigo - prosegue cosìnella sua intensa attività di so-stegno al territorio facendo re-

Bcc CaravaggioSalgono raccolta e impieghi

Fondo Iccrea a Car Server Nel pool la BccBergamasca

La sede della Cassa rurale Bcc Caravaggio e Cremasco

lezza: siamo un territorio attrat-tivo e lo dimostra la scelta di big come Amazon e Ryanair di inve-stire qui, creare occupazione mapure sviluppare servizi a vantag-gio delle imprese. La nostra è un’economia prettamente ma-nifatturiera, ma le merci che produciamo hanno necessità di essere vendute, di essere tra-sportate nel mondo». La stessa scelta del luogo per l’assemblea, l’hangar area nord dello scalo di Orio, ha lo scopo di rafforzare il messaggio. «È un luogo simbolo.Con la nostra presenza voglia-mo testimoniare l’importanza

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12 EconomiaL’ECO DI BERGAMO

GIOVEDÌ 18 OTTOBRE 2018

Magazzino e prodotti

L’azienda Déco spe-cializzata in rivestimenti earredi per esterni ha trasferi-to la propria sede da Gras-sobbio ad Urgnano, in unnuovo e ampio stabilimento,«funzionale ed adeguato alleesigenze attuali e future» e«caratterizzato da un designminimale, accogliente e “gre-en”». Proprio per esprimereal meglio la filosofia azienda-le, i tre soci Mattia Bambi,Eugenio Lorenzo Caselli ePaolo Damiani hanno sceltoun’area di 8 mila metri qua-drati, situata lungo l’ex stata-le ad Urgnano, affidando laprogettazione a studioPang.Vetrate, giardino indoor, lasede è circondata dal verde.Ampio spazio è dedicato aduno dei principali punti diforza dell’azienda, il magaz-zino per lo stock dei prodotti,realizzato e gestito con effi-cienza per rispondere con ra-pidità alle richieste dei clien-ti. La Déco, con un organicodi 65 persone, in meno di die-ci anni ha visto crescere il gi-ro d’affari con importantiprogetti sia privati che «con-tract».

Tornando alla nuova sede,è stata anche concepita pervalorizzare anche i momentidi aggregazione e relax per iquali è stata pensata un’ap-posita area con calcetto.

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Arredi, Dècotraslocada Grassobbioa Urgnano

Scanzo, frantoio al via

Più olio e di alta quali-tà: più che un auspicio è già con-sapevolezza per gli olivicoltori che da questa settimana riparte con l’attività di molitura del frantoio di Scanzorosciate, al-l’azienda agricola Il Castelletto.

Il frantoio, di proprietà dellaCooperativa Olivicoltori Berga-maschi è pronto, a detta dei soci,a produrre dell’eccellente extra vergine: le favorevoli condizioniclimatiche di quest’anno fanno sperare gli olivicoltori in una buona annata per l’olio berga-masco. L’olivicoltura bergama-sca occupa una superficie di ol-tre 200 ettari e ha una varietà di olive dalle quali si ricava il tipicoolio extravergine leggero al pa-lato per la bassa acidità. «Le piante sono in salute, con rami carichi di olive - spiega Vittorio Capitanio, socio della coop -; delresto la stagione è stata bilancia-ta, con acqua, sole e temperatu-re nella norma, con rari episodi di infestazioni parassitarie neglioliveti. Tutto questo ci fa spera-re in una buona produzione per il nostro olio, a differenza della scorsa annata, negativa come raccolto e di resa».

Raccolta di 3 mila quintali

Sull’intero territorio bergama-sco si stima una raccolta di 3.000quintali e i soci della cooperativacontano di lavorarne, presso il frantoio, più della metà: «Que-sto è possibile grazie al nostro nuovo impianto di molitura in acciaio, di tipo continuo, a dispo-sizione dei nostri soci e anche dei non soci – osserva Capitanio-. Abbiamo, infatti, pensato d’in-trodurre una promozione, sul costo, per i nuovi clienti che ci porteranno partite di olive da spremere al di sopra dei 10 quin-tali». Il frantoio lavora «sotto-vuoto, in assenza di ossigeno pernon danneggiare l’olio – precisa Pietro Lussana, proprietario de Il Castelletto – e fa un’estrazionemeccanica a freddo. Si lavorano mediamente dai 700 agli 800 chili di olive l’ora». L’intenzione dei 70 soci della Coop è promuo-vere l’attività dell’unico frantoioa Bergamo, invitando a «preno-tare la molitura una settimana prima della raccolta delle olive - raccomanda Capitanio -, in mo-do da organizzare al meglio la la-vorazione delle singole partite; puntiamo a garantire la qualità del prodotto che ci viene confe-rito nella sua integrità, grazie al fatto che il frantoio permette di lavorare le olive in partite sepa-rate, garantendo a ognuno il proprio olio». Si accettano, in-fatti, solo partite di olive non in-feriori a 200 chili. Gloria Belotti

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Il frantoio di Scanzorosciate

La nuova sede Dèco di Urgnano

Olio, annatapiù riccae con qualitàsuperiore

ti. Il danno stimato si aggira at-torno a un 15-20 %».

Colpita non è soltanto la so-ia. «Nella mia attività di manu-tenzione dei giardini – sottoli-nea Sandro Maffi florovivaistadi Barbata – ho avuto modo divedere numerosi danni causatidalle cimici alle piante da frut-to, in particolare mele, pere epesche. In alcuni vivai invecesono stati colpite piante dallacomposizione particolarmen-te zuccherina come ad esem-pio gli aceri e i gelsomini».

Anche i kiwi non sono statiesenti dal fenomeno. «Abbia-mo avuto un principio di attac-co nel frutteto dove coltiviamoi kiwi - aggiunge Marco Saleradi Martinengo – fortunata-mente siamo riusciti a tenerlosotto controllo con dei tratta-menti specifici a base di aglio,quindi completamente natu-rali. Se questi insetti continua-no a moltiplicarsi però diven-teranno un problema serio».La presenza degli insetti neglispazi di coltivazione può esse-re arrestata solo attraversoprotezioni fisiche come retiper la protezione di colture,perché non è possibile impor-tare insetti antagonisti dallaCina per motivi sanitari. Alice Bassanesi

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influito su questo processo.«Questo succede anche –

spiega ancora Caffi - perché lemerci viaggiano di più, e nono-stante si conoscano i problemiriferiti a queste specie “aliene”si continua a importare merci,derrate alimentari, non si fasufficiente attenzione ai tra-sporti. Queste cimici non sonole prime specie alloctone e nonsaranno nemmeno le ultimeche conosceremo anche nellenostre zone. Per evitare i danniche spesso questi insetti pos-sono generare c’è solo un truc-co: vigilare molto attentamen-te su ciò che viene importato».

Situazione monitorata

I tecnici di Coldiretti berga-masca stanno monitorando at-tentamente la situazione, per-ché la cimice marmorata asia-tica si può rivelare particolar-mente pericolosa per l’agricol-tura.

Prolifica infatti con il depo-sito delle uova almeno due vol-te all`anno con 300-400 esem-plari per volta. «Per la colturadella soia è stato un disastro –dichiara Elena Lazzarini, im-prenditrice agricola di Fonta-nella -; nei campi più colpitihanno mangiato i semi bucan-do i baccelli che al momentodel raccolto sono risultati vuo-

Soia e piante di frutta

Anche le campagnebergamasche, esattamente co-me quelle del resto del Nordd’Italia, sono state colpite dasciami di cimici che a macchiadi leopardo stanno causandodanni alle colture, in particola-re alla soia e alla frutta, e in al-cuni casi anche ai vivai. È la«Halyomorpha halys», la cimi-ce marmorata asiatica, origi-naria dell`Asia orientale, inparticolare di Paesi comeTaiwan, Cina e Giappone chesta prendendo d’assalto alcunecoltivazioni.

«Di invasioni come questa –spiega Marco Valle, del MuseoCivico di Scienze Naturali Car-lo Caffi - ce ne sono semprestate tantissime, per esempioquella della coccinella asiatica,ma anche della zanzara tigre edi una piccola vespa che ha fat-to danni enormi ai castagni.Esemplari come questi vengo-no definiti “alieni”: si tratta di

Import e caldo: dalle cimicigravi danni all’agricoltura

Cimici all’assalto delle foglie di soia: danni per il caldo anomalo

insetti che, quando arrivano inun ambiente a loro confacente,si sviluppano in modo abnor-me perché non trovano “nemi-ci” ad attenderli. La loro proli-ferazione è soprattutto legata

a un ambiente dove non trova-no antagonisti».

Una storia antica, che cicli-camente si ripropone, conColdiretti che fa chiaramentecapire che il caldo anomalo ha

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IL MATTINALE della CGIL Nazionale Giovedì 18 ottobre 2018

LE NOTIZIE IN PRIMA PAGINA Il caos è totale e non è affatto calmo. Ormai nella coalizione giallo verde siamo agli attacchi diretti e “surreali”, come ha detto ieri Salvini, rispondendo al suo collega vicepremier Di Maio che ha denunciato la contraffazione del decreto fiscale. “Il condono perdona i riciclatori. Di Maio: testo truccato. Ira leghista” è il titolo di apertura di Repubblica. “Di Maio: decreto manipolato” titola il Corriere della Sera, che parla di una vera e propria sanatoria sul riciclaggio. “Condono, scontro Di Maio-Lega” è l’apertura del Messaggero, mentre La Stampa cita la risposta di Matteo Salvini: un’accusa surreale. “Manomesso il decreto, Di Maio va dai giudici” è il titolo del Giornale. In realtà, dopo una notte da thriller (Francesco Bei su La Stampa), il Movimento a Cinque Stelle ha rinunciato all’idea di rivolgersi alla Procura, come era stato annunciato a sorpresa da Di Maio ospite di Bruno Vespa. Lo scontro proseguirà sul piano politico. Il Fatto Quotidiano introduce un altro protagonista della vicenda, il presidente Mattarella: “Salva riciclatori, alt del Colle. Di Maio: testo manipolato, così no al condono”. Su Repubblica Massimo Giannini ironizza sullo scontro fiscale e le uscite di Di Maio: “Colpo di spugna a sua insaputa”. Intanto cresce ogni giorno la preoccupazione in Europa. Moscovici decide di incontrare Mattarella, Visco e il ministro Tria. Il Sole 24 ore chiarisce i contorni del condono che varrà fino a 100 mila euro per ogni imposta evasa. Il tetto complessivo quindi non è fatto di 100 mila euro come era stato detto, ma di questa cifra moltiplicata per tutte le imposte che si devono condonare. Nel frattempo sono scomparse nel nulla le risorse per i rimborsi alle vittime delle banche (un’altra promessa elettorale seppellita). La tensione tra Roma e Bruxelles è ai massimi livelli, mentre Salvini si propone come commissario Ue: lo vogliono i miei alleati, dice il ministro degli Interni in una intervista di Carmelo Lopapa su Repubblica (p.7). Anche il manifesto riporta lo scontro e l’attacco di Di Maio, anche se la copertina è dedicata a Mimmo Lucano, il sindaco di Riace esiliato. Ora i suoi colleghi di Napoli, Palermo e altre città gli offrono ospitalità. Il caos nel governo non si limita comunque al condono e alle misure fiscali. È scontro e confusione anche sulle risorse per i contratti pubblici. La ministra Grillo ammette candidamente di non essere a conoscenza della scadenza del contratto dei medici. Nessuna chiarezza anche sul rilancio dell’economia del Sud, nonostante gli impegni assunti. La Cgil rilancia le sue proposte per lo sviluppo. SUD. CGIL: SERVONO INVESTIMENTI PUBBLICI E BUONA OCCUPAZIONE “Continua a mancare una visione complessiva sullo sviluppo del Mezzogiorno, un cambio di passo reale che dia centralità agli investimenti pubblici. È emersa la volontà di confermare buona parte degli incentivi, ereditati dalla scorsa legislatura, alle imprese per occupazione e investimenti privati, su cui però continuiamo a esprimere riserve in assenza di una nuova politica industriale”. È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi in merito al confronto che si è tenuto tra sindacati, il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi e i delegati del ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico. Per la dirigente sindacale è “positivo l'impegno all’attuazione della clausola del 34% della spesa pubblica da indirizzare nelle Regioni del Sud così come da tempo avanzato anche dal sindacato. Tuttavia - sottolinea - non abbiamo colto nelle parole del Ministro, la volontà di un cambio di passo reale nelle politiche per il Mezzogiorno, che rimetta al centro il tema degli investimenti pubblici, dimezzati rispetto ai livelli pre-crisi. Tale assenza è anche un punto debole della legge di Bilancio, mancano risorse per l’infrastrutturazione materiale e immateriale, per le infrastrutture sociali, scuola e sanità in primis, per un piano di messa in sicurezza e cura del territorio, per la transizione energetica come fattore di innovazione di tutte le filiere produttive”. “Tali linee di investimento - aggiunge Fracassi - che secondo noi dovrebbero essere affiancate da una nuova governance delle politiche di sviluppo, sarebbero capaci di generare occupazione nel breve periodo e produrrebbero moltiplicatori positivi nei territori”. Inoltre, prosegue la segretaria confederale “su altri due temi fondamentali come il rafforzamento della pubblica amministrazione, in termini di organico, e sulla valorizzazione degli atenei e della ricerca nel Sud, abbiamo avuto segnali di condivisione, che auspichiamo possano trovare riscontro in politiche concrete”. Dal punto di

vista delle risorse, spiega poi Fracassi “è certamente positivo cercare di razionalizzare l’attuazione dei programmi europei ed aumentare la capacità di spesa delle amministrazioni, purché le semplificazioni non riguardino norme fondamentali di tutela della legalità, della salute e del lavoro. Il ministro Lezzi ha richiamato l’ipotesi di una riprogrammazione di parte delle risorse del Fondo sviluppo e coesione, mantenendone il vincolo territoriale. Crediamo sia una iniziativa che può essere utile se si riprogramma in sinergia con le Regioni, ma con una visione sovra-regionale, concentrando le risorse su obiettivi ed interventi capaci realmente di generare una dinamica di sviluppo”. “Speriamo - conclude la segretaria confederale - che il Ministro mantenga l'impegno di continuare il dialogo con le parti sociali in vista delle prossime scadenze nazionali ed europee”. MEDICI: FP CGIL A GRILLO, VERGOGNOSO NON SAPPIA DEL CONTRATTO SCADUTO “Lo dico con il rispetto istituzionale che si deve, ma è francamente inaccettabile e vergognoso che il ministro della Salute Grillo non sappia che il contratto nazionale della dirigenza medica e sanitaria non sia stato rinnovato col passato governo”. Ad affermarlo sono la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, e il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, in merito alle dichiarazioni della titolare del dicastero della Salute “che ha sostenuto, ieri come oggi, che il mancato rinnovo “è un problema creato dai nostri predecessori, chi ha siglato il contratto avrebbe dovuto esserne consapevole‟”. A questo punto, aggiungono, “visto che da giorni il ministro sostiene questa che è a tutti gli effetti una falsità, per altro detta da lei che è medico e che dovrebbe sapere per quale ragione i medici sono in mobilitazione, vorremmo chiederle quale contratto dei medici sarebbe stato firmato e soprattutto da chi e, nel caso, di mostrarcene una copia. Per quanto ci riguarda continueremo a rivendicare il rinnovo di un contratto che, a quanto ci risulta, è scaduto da oltre dieci anni e che, per il rispetto che si deve ai cittadini e ai lavoratori coinvolti, andrebbe rinnovato, per davvero, subito”, concludono Sorrentino e Filippi. MANCANO 500 MILIONI PER I MEDICI E I FONDI PER IL RINNOVO DEI PUBBLICI. FRANCHI SUL MANIFESTO Il punto sulla situazione reali dei contratti pubblici sul manifesto con il pezzo di Massimo Franchi (p. 2) “Il contratto fantasma e la mancanza di fondi per il rinnovo. II governo giallo-verde continua a collezionare magre figure nel settore pubblico. Dopo la figuraccia sulla cancellazione del numero chiuso per accedere alla facoltà di medicina di cui era all'oscuro il ministro leghista Marco Bussetti, ieri è toccato alla ministra M5s Giulia Grillo scivolare. Mentre medici e dirigenti sanitari scendevano in piazza sotto Montecitorio per chiedere i 500 milioni che servono per rinnovare il contratto scaduto da 9 anni e garantire anche a loro l'aumento medio del 3,48% già accordato a tutti gli altri dipendenti pubblici, il ministro della Salute Giulia Grillo, a margine della presentazione dell'operazione dei Nas Estate Tranquilla 2018, commentava: «E un problema creato dai nostri predecessori, chi ha siglato il contratto avrebbe dovuto esserne consapevole». Si tratta - ha puntualizzato Grillo - di un contatto chiuso col governo precedente, dove si presume ci fossero coperture. Ora emergono problemi sulle coperture, vedremo cosa possiamo fare». II problema è che il contratto non è mai stato sottoscritto e dunque il ministro si sbaglia. «Lo diciamo con il rispetto istituzionale che si deve ma è francamente inaccettabile e vergognoso che il ministro della salute Grillo non sappia che il contratto nazionale della dirigenza medica e sanitaria non sia stato rinnovato col passato governo», attaccano la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino e il segretario nazionale della Fp Cgil medici Andrea Filippi, «per il rispetto che si deve ai cittadini e ai lavoratori coinvolti, andrebbe rinnovato, per davvero, subito», concludono Sorrentino e Filippi. Nella manovra varata lunedì sera dal governo invece non ci sarebbe alcuna risorsa per il rinnovo 2019-2021 della parte economica del contratto del pubblico impiego, mentre i 540 milioni citati dal comunicato stampa di palazzo Chigi dovrebbero servire a confermare il cosiddetto «elemento perequativo» - una parte sempre garantita del contratto pari a circa 20 euro al mese - per tutto i12019. E allora alla ministra della Pa Giulia Bongiorno che twitta: «come promesso turn over al 100 per cento e assunzioni straordinarie. Ora massimo impegno per avere risorse sui rinnovi contrattuali #concretezza», i sindacati rispondono preoccupati. «Ministro Bongiorno, quando ci convoca per avviare il confronto sul rinnovo dei contratti pubblici 2019-2021?», chiede sempre su twitter la Fp Cgil. «Apprezziamo l'impegno della ministra ma vorremo

confrontarci sugli stanziamenti utili che dovranno essere previsti nel testo della manovra per rispettare la triennalità, sottolinea Antonio Foccillo, segretario confederale Uil”. DL SICUREZZA: FP CGIL VVF, TANTE PROMESSE MA ZERO RISORSE “Mentre il Governo annuncia migliaia di nuove assunzioni e giusti riconoscimenti economici e previdenziali per i Vigili del Fuoco, il decreto Sicurezza non prevede alcun intervento per il Corpo Nazionale che quotidianamente è chiamato ad assicurare il soccorso pubblico. Tante promesse ma zero risorse economiche per il Corpo”. A denunciarlo è la Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco, specificando che “le poche risorse messe a disposizione riguardano i richiami dei volontari. Una misura che, oltre ad aumentare la precarietà, risulta insufficiente in considerazione della grave carenza di organico che affligge il Corpo”. “È quindi auspicabile - prosegue - che nel biennio 2019/2020, le risorse impiegate per i richiami volontari vengano in gran parte utilizzate per creare posti di lavoro stabili, mettendo così fine ad inaccettabili forme di precarietà e garantendo al Corpo un organico stabile di 40 mila unità. Crediamo indispensabile anticipare a dicembre la copertura del turn over 2018, con l'avvio di un corso che potrebbe portare ad esaurimento la graduatoria 814”. Quanto al riconoscimento economico, aggiunge la Fp Cgil Vvf, “ricordiamo la disponibilità economica derivante dal cosiddetto „decreto Fiano‟ che garantirebbe una prima risposta in attesa del rinnovo contrattuale per il triennio 2019/2021, delle quali non si hanno più notizie. Chiediamo ancora una volta risorse per assunzioni, riconoscimento economico e professionale, insieme al rinnovo del contratto, previdenza complementare e Inail. Solo così, passando dalla propaganda elettorale ai fatti concreti, si può garantire un puntuale soccorso ai cittadini”, conclude la Fp Cgil Vigili del Fuoco. ROMA CAPITALE. SI APRE IL TAVOLO DI CONFRONTO SULLA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Piano delle performance dei dipendenti e dirigenti di Roma Capitale: è stata condivisa, nell’incontro con la sindaca Raggi e il delegato al personale De Santis, l’apertura di un tavolo per definire il superamento della delibera 162/2018. Una delibera sul "Sistema di misurazione e valutazione della performance di Roma Capitale, di cui eravamo venuti a conoscenza a mezzo stampa - scrive in una nota la Fp Cgil Roma e Lazio - senza alcun rispetto delle relazioni sindacali, su un tema, quello dei criteri di valutazione delle performance dei dipendenti, che il nuovo contratto nazionale rimanda al confronto con le organizzazioni sindacali". "Agli inizi di settembre insieme alla Cisl avevamo richiesto la revoca in autotutela - continua il sindacato - per palese violazione delle norme contrattuali del comparto e della dirigenza, sollevando dubbi di legittimità anche nel contenuto. Nell’ultimo incontro con l’amministrazione, il delegato al personale De Santis aveva assunto l’impegno a interessare la sindaca della questione, accogliendo la nostra richiesta e, di fatto, sospendendo l’applicazione della delibera. Un atto unilaterale che, nel merito e nel metodo, configura un comportamento antisindacale, rievocando le pericolose scelte del passato, da noi contrastate e superate proprio grazie alla firma del contratto decentrato 2017 con l’attuale amministrazione". “L’apertura del tavolo è di per sé positivo, indicando un’assunzione di responsabilità da parte della sindaca. Segno che non c’è volontà politica di mancare di rispetto ai lavoratori, alle norme contrattuali e alle organizzazioni sindacali. Quindi, stiamo rientrando nell’ambito di corrette relazioni sindacali, che fino ad oggi hanno consentito di sottoscrivere importanti accordi, dal contratto decentrato alla stabilizzazione del personale educativo e scolastico e piano assunzionale. Restiamo convinti che la delibera debba essere sostituita da un nuovo atto che recepisca quanto verrà condiviso in ambito negoziale", conclude il sindacato della Funzione pubblica. CASO LODI. FLC CGIL: GRAZIE AL PROFESSOR MERLI E AI DOCENTI E OPERATORI CHE LAVORANO OVUNQUE OGNI GIORNO PER FAVORIRE UMANITÀ E INTEGRAZIONE La Flc, la Federazione dei lavoratori della conoscenza della Cgil interviene sul caso Lodi. Sulla Home page dell'Istituto comprensivo "Mario Lodi Primo", c'è il benvenuto al nuovo dirigente scolastico Eugenio Merli. Sono sei mani colorate, alzate in segno di saluto. Sono mani colorate dei bambini che frequentano quella scuola di Lodi. E se si osservano le mani colorate non si può fare a meno di cogliere le diversità, di posizione delle dita,

dei cromatismi, perfino delle altezze. Una sorta di manifesto simbolico per il quale la scuola, ogni scuola, è uno straordinario microcosmo di differenze, che si avvicinano e dialogano. Ed è stato proprio il nuovo dirigente scolastico della "Mario Lodi primo", Eugenio Merli, a reagire alla decisione dell’amministrazione comunale di Lodi di discriminare i bambini di famiglie straniere escludendoli dal servizio mensa con quello che, in un'intervista ad un quotidiano, definisce oggi "atto di disobbedienza" nei confronti del regolamento voluto e confermato dalla sindaca della cittadina lombarda. “Come FLC CGIL, vorremmo dire anche noi pubblicamente a Merli "grazie e benvenuto", perché il suo gesto avviene in un momento particolare nella società italiana sui temi dell'accoglienza e dell'integrazione e può perfino sembrare, appunto, "un atto di disobbedienza civile", capovolgendo drammaticamente la logica delle cose. Nel caso di Lodi chi ha torto è la sindaca, perché impone forme di discriminazione razziale, col rischio di mandare in fumo lo sforzo di insegnanti, dirigenti, personale, famiglie, per favorire l'integrazione tra persone di diverso colore e di diversa provenienza geografica. Voleva questo la sindaca? Noi pensiamo di sì, ed è opportuno che qualcuno al Viminale o a Palazzo Chigi le chieda di annullare quel regolamento. Per fortuna le nostre scuole sono un presidio di democrazia e di accoglienza, in cui professionisti come il dirigente scolastico Merli, sanno sempre discernere tra ciò che è bene e ciò che è male per i bambini, per la loro tutela, la loro socializzazione, la loro vita. A loro tutti va il nostro incoraggiamento, la Cgil e la FLC saranno al loro fianco tutte le volte in cui la dignità della scuola, dei bambini, degli operatori, sarà calpestata”. GLI APPUNTAMENTI NELL’AGENDA CGIL OGGI

Palermo – CdLM Palermo, Via Giovanni Meli 5, ore 10. Iniziativa Cgil Palermo “Pio La Torre e la Cgil, l’impegno sindacale a Palermo e in Sicilia‟. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso L’iniziativa si potrà seguire in diretta su RadioArticolo1, www.radioarticolo1.it e a Roma anche in modulazione di frequenza 97.7 a partire dalle 10,30 Palermo – Complesso Monumentale Stevi, Piazza Marina 59, ore 18. Iniziativa Cgil Palermo “Il tempo precario del lavoro‟. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso

DOMANI Torino – Auditorium della Città Metropolitana, C.so Inghilterra 7, ore 9. Iniziativa Auser “Chi dà retta

alle sirene? Informazione e disinformazione nell’era del web e dei social‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Franco Martini

SABATO Pavia – Santa Maria Gualtieri, Piazza della Vittoria 4, ore 9. Convegno “Cosa sarà del lavoro:

l’intelligenza artificiale prenderà il posto dell’uomo?‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla

Bari – Teatro Petruzzelli, Corso Cavour 12, ore 10.30. Corriere del Mezzogiorno “Lezioni di economia – I robot uccideranno gli umani?‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini

Medicina (BO) – Centro Sociale 1 Maggio – San Marco, Via Gaiana 466, ore 20. Festa provinciale ArticoloUno – Dibattito su donne e lavoro. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti

Roma. Centro Congressi Roma Eventi, Fontana di Trevi, Piazza della Pilotta 4. Ore 10. Iniziativa dell’associazione Lavoro & Welfare, Centro studi previdenza. Mettere in sicurezza lo Stato Sociale. Legge di Bilancio e Pensioni. Partecipa il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE Roma. Sede nazionale della Cgil, Corso d’Italia, 25, sala G. Di Vittorio, ore 10.30. Seminario nazionale

sulle criticità legate ai contratti a termine e in somministrazione a seguito all’entrata in vigore della Legge 9 agosto 2018 di conversione del D.L. del 12 luglio, n. 87, cosiddetto “Decreto dignità”. I lavori vedranno la partecipazione dell’Ufficio Giuridico nazionale e di alcuni componenti della Consulta giuridica nazionale della Cgil

XVIII CONGRESSO CGIL Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019. La decisione è stata assunta dal Comitato direttivo del sindacato (10 marzo) che ha eletto la commissione politica, composta da 52 membri più i componenti la segreteria nazionale, e votato la delibera che dà il via al percorso congressuale. Tra il 5 aprile e il 18 maggio si sono svolte circa 1500 assemblee generali che si sono tenute nei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte, invece, le assemblee congressuali di base. Ora sono in corso (fino al 31 ottobre) i congressi delle categorie territoriali, delle Camere del lavoro territoriali e metropolitane e delle categorie regionali. I congressi delle Cgil regionali avranno inizio il 5 novembre e si dovranno concludere entro il 24 dello stesso mese. A seguire, dal 26 novembre al 20 dicembre, si svolgeranno i congressi delle categoria nazionali dei lavoratori attivi e quello del sindacato dei pensionati della Cgil, che si terrà dal 9 all‟11 gennaio del 2019. Il percorso congressuale si concluderà a Bari, presso la Fiera del Levante, dove dal 22 al 25 gennaio avrà luogo il XVIII Congresso della Cgil nazionale. RINNOVAMENTO DEL GRUPPO DIRIGENTE. Il dibattito congressuale procede a pieno regime. Si moltiplicano gli appuntamenti dei congressi con le relative votazioni dei nuovi gruppi dirigenti delle strutture Cgil a tutti i livelli. Difficile per il mattinale dare conto di tutte le notizie relative ai nuovi segretari in un resoconto completo senza tralasciare nulla. Per avere quindi il quadro generale sulle scelte dei nuovi segretari vedere il sito di Rassegna Sindacale che aggiorna costantemente le notizie dai territori (www.rassegna.it) e la pagina speciale di RadioArticolo1: http://www.radioarticolo1.it/tag/xviii-congresso-cgil. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) i documenti e le informazioni sul Congresso. GLI APPUNTAMENTI CONGRESSUALI OGGI

Sassari – Hotel Carlo Felice, Via Carlo Felice 50, 9. VI Congresso Cgil Sassari. Partecipa il segretario confederale della Cgil Franco Martini Roseto

Capo Spulico (CS) – Antico Granaio, ore 9. VII Congresso Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi

Campobasso - Centrum Palace, Via Giambattista Vico 2, ore 9. Congresso Cgil Molise. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori

DOMANI Feroleto Antico (CZ) – T Hotel, loc. Garrube, ore 9.30. Congresso costitutivo “Area Vasta” Catanzaro-

Crotone-Vibo Valentia. Partecipa il segretario confederale della Cgil Nino Baseotto Civitavecchia – Autorità Portuale, sala Conferenze, ore 9.30. II Congresso Cgil Civitavecchia, Roma

nord e Viterbo. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti Livorno – Palazzo Pancaldi, Viale Italia 56, ore 9. Congresso Cgil Livorno. Partecipa la segretaria

confederale della Cgil Rossana Dettori Firenze – Camera di Commercio di Firenze, Piazza Mentana 1-2, ore 8.30. IX Congresso Cgil Firenze.

Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla Quinto di Treviso (TV) – BHR Hotel, Via Postumia Castellana 2, ore 9. Congresso Cgil Treviso.

Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini Arezzo – Hotel Minerva, Via Fiorentina 4, ore 9.00. XX Congresso Cgil Arezzo. Partecipa il segretario

confederale della Cgil Roberto Ghiselli Sovicille (SI) – Circolo Arci di Sovicille, Via delle Fonti 29, ore 8.30. XXII Congresso Cgil Siena.

Partecipa il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra Arquata del Tronto. La Fillea tiene il congresso regionale ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli

Piceno; lo stesso giorno tocca anche alla Flai Marche, a Monsano (An), presso l’hotel Pineta. SABATO 20 OTTOBRE

Palermo – Astoria Palace Hotel, Via Montepellegrino 62, ore 9. XVI Congresso Cgil Palermo. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso

Messina – Hotel Royal, Via T. Cannizzaro 3, ore 9. VII Congresso Cgil Messina. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi

Portonovo (An) Congresso della Filt Cgil Marche presso l’Hotel La Fonte.

MARTEDÌ 23 OTTOBRE Portonovo (An). Congresso della Filt delle Marche all’Hotel La Fonte

GIOVEDÌ 25 OTTOBRE Portonovo (An) all’Hotel La Fonte. Congressi della Fp Marche, e la Fiom Marche che terrà il

congresso regionale presso l’istituto Alberghiero di Loreto (An). Sirolo (An), all’Hotel Monteconero. Congressi della Fisac Marche

VENERDÌ 26 OTTOBRE Le Camere del lavoro di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo terranno i propri congressi: la Cgil di Ascoli

lo farà a Monsampolo presso il centro congressi del Comune, la Cgil di Macerata all’Hotel Borgo Lanciano di Castelraimondo, la Cgil di Fermo infine all’hotel Royal di Lido di Fermo

GLI ALTRI CONGRESSI NELLE MARCHE La Camera del Lavoro di Pesaro terrà il congresso il 29-30 ottobre presso l’hotel Mercury di Pesaro, la

Camera del Lavoro di Ancona il 30-31 ottobre a Senigallia al Finis Africa. Il 5 novembre toccherà alla Flc Marche, a Senigallia presso l’istituto Alberghiero, e alla Filcams Cgil Marche, a Loreto, presso l’istituto Alberghiero. Il 6/7novembre sarà il turno dello Spi Marche, a San Benedetto del Tronto presso l’hotel Calabresi.

SABATO 27 OTTOBRE Roma. Comitato direttivo nazionale della Cgil