UFFICIO COMUNICAZIONE CGILRASSEGNA STAMPA · 2018-11-29 · rapporto tra azienda e banca sta ......

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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL RASSEGNA STAMPA LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2018 CGIL CGIL

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UFFICIO COMUNICAZIONE CGIL

RASSEGNA STAMPALUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2018

CGILCGIL

8 L’ECO DI BERGAMO

DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018

[email protected]/economia/section/

Regione, fondi per l’apicoltura143 mila alveari in LombardiaDalla Regione 640 mila euro per migliorare laproduzione dei prodotti dell’apicoltura: gli al-veari censiti in Lombardia sono circa 143 mila

NOSTRO SERVIZIO

GIOVANNI CORTINOVIS

MILANO

Tante innovazioni, ospiti di prestigio e ottimo ri-scontro di pubblico: gli stand delle 11 aziende bergamasche presenti all’Eicma di Milano chesi chiude oggi hanno registrato molti contatti anche a livello in-ternazionale. Quello di Nolan-group è stato preso letteralmen-te d’assalto complici le presenzedi Chaz Davies (vicecampione del mondo Superbike) e Danilo Petrucci e i DjSet, oltre all’espo-sizione di centinaia di caschi: «Eicma si è confermata la fiera di riferimento mondiale per il nostro settore – spiega Enzo Pa-nacci, amministratore delegato del Gruppo Nolan - Non abbia-mo ancora i numeri dei visitato-ri ma posso confermare che già dai giorni riservati agli operatoriabbiamo un’affluenza record al nostro stand. Siamo anche mol-to soddisfatti della qualità dei contatti. Eicma ci serve a raffor-zare i rapporti commerciali». l’azienda di Brembate Sopra, che nel 2017 ha registrato un fat-

Grande l’affluenza dei visitatori anche per l’edizione di quest’anno di Eicma a Rho-Milano FOTO ANSA

Novità, campionie un mare di follaEicma da ricordareMoto in fiera . Nolan crea un nuovo casco «multiuso»

Brembo ospita Dovizioso e lancia la pinza da strada

derivata dalla MotoGp. Polini cresce con le bici elettriche

turato di 42,8 milioni di euro e un utile di 1,8 milioni, conta di crescere ancora grazie al nuovo casco «N70-2 X», primo crosso-ver on/off al mondo, cioè utiliz-zabile sia su strada che nel fuori-strada grazie alla mentoniera protettiva amovibile: «Abbiamo sviluppato questo casco per an-dare incontro alle esigenze del cliente che usa la moto in città, inautostrada ma anche su sterra-to. Da questo prodotto ci aspet-tiamo un buon riscontro per il prossimo triennio».

Autografi e selfie per il centauro

Allo stand della Brembo era in-vece possibile incontrare il cam-pione Ducati Andrea Dovizioso che si è fermato per firmare au-tografi e fare selfie col pubblico. E proprio dall’esperienza del-l’azienda bergamasca in Moto-Gp (dal 2016 tutti i piloti della classe regina usano freni Brem-bo), è nata la nuova pinza GP4-MS, una pinza monoblocco da strada. Oltre a questa pinza, Brembo ha presentato ad Eicmale versioni da 17 e 15 millimetri della pompa freno Rcs Corsa Corta, destinate ad accontenta-re i motociclisti più esigenti.

Grande interesse hanno ri-scosso anche le numerose novi-tà portate da Polini Motori, deci-sa a continuare la crescita delle ultime stagioni: nel 2017 ha regi-strato un fatturato di 13,3 milio-ni. Saimon Polini, marketing manager, è fiducioso: «Que-

st’anno dovremmo crescere del-l’8%. Stiamo andando bene e ol-tre a consolidarci nel settore dei ricambi moto in cui siamo ap-prezzati puntiamo a espanderci nel mondo delle bici elettriche. Qui abbiamo ottenuto buoni contatti, grazie anche alla pre-sentazione del nostro motore elettrico E-P3 dotato di una doppia batteria che assicura un’autonomia di 420 km alle bi-ci da strada e alle mountain-bike. Il motore è tutto made in Italy, prodotto ad Alzano». Oggi la maggior parte dei ricavi Poliniproviene dall’Europa ma la quo-ta extracontinentale è destinata a crescere: «Al momento l’Asia incide per il 10% ma con l’au-mento degli stipendi in Cina cresce anche la richiesta dei no-stri prodotti».

Al doppio comparto moto-bi-ci si dedica anche Scott Italia, presente ad Eicma con 3 stand. Tra le diverse novità della filiale italiana di Albino della multina-zionale c’è il casco Scott 550 Ca-mo, equipaggiato col sistema Mips che riduce il rischio di le-sioni al cervello. «Rispetto al passato quando serviva a farsi conoscere, Eicma – spiega Gia-como Mosseddu, responsabile vendite Scott Italia – è più un’oc-casione per far vedere il prodot-to all’acquirente finale. Il grandeafflusso di persone e l’interesse mostrato per i nostri articoli ci rende molto soddisfatti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

n Nuovi prodottiad alto contenutotecnologico. Fiduciaper la crescitasu mercati extra Ue

Stasera a Rho-Fiera Milano chiu-

de un’altra edizione (la numero

76) affollatissima di Eicma, che ha

conosciuto un autentico boom di

interesse per le e-bike, presenti

con ben 60 brand e decine di

modelli esposti in un’area dedica-

ta del Padiglione 22. Tante azien-

de si sono presentate con interes-

santi modelli alimentati da batte-

rie e spinti da motori 100% elettri-

ci, spaziando dal compatto scoo-

ter pensato per la mobilità urba-

na fino ai più ingegnosi prototipi

da pista. Interesse che va a brac-

cetto con il business, dal momen-

to che le vendite crescono ormai

del 20% l’anno, con un obiettivo

2018 di 180 mila e-bike vendute in

Italia di cui il 52% mountain-bike.

«Per noi questo è un settore

nuovo e trainante: l’interesse

riscontrato lo conferma», ha

spiegato Andrea Dell’Orto presi-

dente di Eicma. Ieri la visita del

ministro del Turismo Gian Marco

Centinaio: «Quello delle due ruote

è un settore trainante: dopo la

crisi è ripartito di lancio e dimo-

stra la qualità del made in Italy».

Luciano Bonetti a. d. e presiden-te Foppapedretti - che deve spo-sarsi alla qualità del prodotto»; mentre Cesare Valtellina, consi-gliere dell’omonima azienda di Gorle, a capo di una delle filiere orobiche ha spiegato come «an-che il welfare è fondamentale per creare valore e feeling tra azienda e dipendente, senza tra-scurare la sicurezza». «Anche il rapporto tra azienda e banca sta cambiando - ha sottolineato Matteo Zanetti, presidente del Gruppo Credito e Finanza di Confindustria -: oggi l’impren-ditore deve dimostrare massi-ma trasparenza e progettualità importante, tenendo però contoche esistono anche validi mo-delli di finanza alternativa». M. F.

con un potenziale di 15 mila for-nitori, per un giro di affari di 70 miliardi». «Anche a Bergamo - ha aggiunto Gianluigi Venturini,direttore regionale Lombardia di Intesa - le filiere crescono: ne sono state sottoscritte già 23 perun giro di affari di oltre 3 miliar-di di euro». Tra queste 23, i setto-ri prevalenti sono chimica e far-maceutica (38%); metalmecca-nica (19%); materie plastiche e ingegneria-informatica (10%).

Emerge poi l’esigenza, ha sot-tolineato Carlo Robiglio, presi-dente nazionale Piccola Indu-stria di Confindustria «di una corretta narrazione dell’impre-sa e del suo ruolo nella società». Per questo, oltre ai bilanci, «oc-corre far emergere la sostenibi-lità di un’azienda - ha rilevato

dando la spinta legata «a un wel-fare aziendale di successo».

Il nodo, ha ribadito AnielloAliberti, presidente Piccola In-dustria di Confindustria Berga-mo, «restano i finanziamenti al-le piccole realtà. Da qui l’esigen-za di fare rete, col rating del ca-pofiliera che potrà trasferirsi ai fornitori più piccoli, facilitando l’accesso al credito». Soluzione favorita dall’accordo Confindu-stria-Intesa: «Il Programma Fi-liere - ha spiegato Stefano Bar-

dustria Piccola Industria e Inte-sa Sanpaolo presentato a Bolga-re in casa della Foppapedretti davanti a una vasta platea di im-prenditori bergamaschi. La partnership mette a disposizio-ne un plafond nazionale di 90 miliardi in tre anni, dei quali 25 per le imprese lombarde.

Gli aspetti «intangibili» sonostati al centro dell’incontro, con Enrica Foppa Pedretti, respon-sabile risorse umane del gruppo che ha dato il benvenuto, ricor-

Confindustria- Intesa

Una nuova cultura d’impresa, che aiuti le Pmi a cre-scere in armonia con il Sistema Italia e soprattutto «porti in do-te» finanziamenti in grado di so-stenere lo sviluppo, che non pas-sa solo più attraverso perfor-mance finanziarie, ma anche tramite sostenibilità e welfare, meglio ancora se all’interno di una filiera. È questo il senso del-l’accordo 2016-2019 tra Confin-

Finanziamenti più faciliper le aziende in «filiera»

L’incontro a Bolgare YURI COLLEONI

rese, responsabile Banca dei Territori di Intesa - ha consenti-to a molte Pmi di ottenere un migliore accesso al credito. In tre anni sono stati sottoscritti a livello nazionale oltre 600 con-tratti con imprese capofiliera,

La rassegna

Un vero boomper le e-bikecon 60 brandOggi si chiude

Il pilota Andrea Dovizioso allo stand di Brembo La parata di caschi Nolan nello stand bergamasco

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L’ECO DI BERGAMO

Economia 9DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018

GLORIA BELOTTI

L’anticipo Pac per le 3.600 aziende agricole orobiche nel 2019 potrebbe aggirarsi at-torno ai 15 milioni di euro, dei 250 che Regione Lombardia au-torizzerà. È la stima di ColdirettiBergamo, sulla base dei parame-tri del 2014 (ultimo anno di ero-gazione anticipi Pac) a corredo delle riflessioni emerse a Trevi-glio, nel convegno sul tema «Quale futuro per nuova Pac?», organizzato da Coldiretti in oc-casione della Giornata del Rin-graziamento di oggi a Treviglio.

I relatori Felice Adinolfi, do-cente di Economia e Politica agraria dell’Università di Bolo-gna; Fabrizio De Filippis, pro-fessore di Economia e Politica agraria dell’Università di Roma Tre; Fabio Rolfi, assessore regio-nale all’Agricoltura, e Alberto Brivio, presidente Coldiretti Bergamo hanno condiviso l’ideache potrà essere davvero una Pac diversa, quella in vigore dal 2021: gli Stati europei devono produrre un piano agricolo na-zionale, coordinando gli stru-menti dei pagamenti diretti, de-gli interventi settoriali e delle misure di sviluppo rurale. L’Ita-lia e la Lombardia devono racco-gliere la sfida ma, hanno sottoli-neato Rolfi e Brivio, «basta tagli nel momento in cui l’agricolturaha più bisogno di sostegno agli investimenti in sviluppo rura-

Treviglio, momento del convegno sulla Pac organizzato da Coldiretti

Il convegno. Sono 3.600 le aziende agricole che potranno beneficiarne

Richieste per una gestione regionale. Realtà giovanili in forte crescita

le». Rolfi ha precisato: «La futu-ra Pac ha quattro obiettivi au-tenticamente agricoli, gli altri sono ambientali, legati alla so-stenibilità e all’educazione am-bientale. Quest’impostazione dell’Ue è sbagliata, perché in Lombardia l’agricoltura è già so-stenibile, poi il settore non può caricarsi dell’intero problema ambientale. Non appoggio una

sola autorità nazionale di gestio-ne delle misure del Psr, perché laLombardia ha investito in auto-nomia. Lasciamo ai territori la gestione delle risorse, puntandosui settori trainanti».

Anche per Brivio «la Pac vaprogettata nazionalmente ma gestita regionalmente. Il dato che distingue Bergamo, nello scenario degli eccellenti risulta-

ti lombardi, è l’incremento dop-pio rispetto alla media naziona-le delle aziende gestite da giova-ni», come confermato dai dati del Centro Assistenza Agricola Coldiretti con un’impennata, dal 2015 al 2018, delle domande di contributo Pac presentate da aziende giovani: nel 2015, 89 do-mande e 87.163 euro percepiti; nel 2016, 123 domande e 126.779euro percepiti; nel 2017, 156 do-mande e 159.174 euro percepiti; nel 2018, presentate 222 do-mande e attesi 452.925 euro.

Nel 2018 sono state effettuate1.974 domande e si attendono 16.585.869 euro di contributi al-le aziende Coldiretti. Il 3 dicem-bre scade il termine di presenta-zione degli emendamenti e fino a aprile 2019 in parlamento eu-ropeo si dibatterà sulla Pac. Adi-nolfi ha osservato: «L’Italia devefare un proprio piano aprendo a piani specifici settoriali, pun-tando sui settori strategici della nostra agricoltura; il piano na-zionale potrebbe anche essere lasomma di 21 piani strategici re-gionali». De Filippis ha aggiun-to: «I tagli all’agricoltura sono inlinea con gli ultimi 20 anni, ma non è giusto che il buco della Brexit debba essere fatto pagareall’agricoltura europea – ha os-servato De Filippis -; molto di-penderà dal futuro Parlamento europeo, eletto a maggio 2019».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Anticipo della Pac: Bergamoin attesa di 15 milioni di euro

PRIMO PIANO

Montello, premioalla sostenibilitàA Ecomondo, Rimini

Prestigioso ricono-scimento per la Montello du-rante Ecomondo a Rimini: al-l’azienda bergamasca (insiemead altre due società) è andatoil «Premio Sviluppo Sostenibi-le 2018», giunto alla sua deci-ma edizione, per la categoria rifiuti e risorse. L’azienda ber-gamasca (ha ritirato il premioper la proprietà Francesca Sancinelli) ha creato, questa lamotivazione, il primo impian-to in Italia in grado di produrrebiometano esclusivamente daltrattamento dei rifiuti organicie il primo a essere stato colle-gato alla rete nazionale del gas

naturale. L’impianto ha una capacità di generazione annuadi 32 milioni di metri cubi di biometano, fonte di energia rinnovabile di grande impor-tanza specie nel settore dei tra-sporti, recupera 38 mila ton-nellate all’anno di CO2 liquida.

Oscar delle demolizioniPremiata la Despe

L’Award 2018 a Dublino

Non è la prima voltache concorre e vince, la Despedi Torre de’ Roveri ai «Demoli-tion Award 2018», massimo ri-conoscimento mondiale per lesocietà che si occupano di de-molizioni su grandi volumi, quest’anno tenutosi a Dublino.L’azienda è stata premiata peril miglior progetto ambientale,legato alla demolizione e boni-

fica del complesso dove sorge-rà nel 2021 il Westfield Segrate,nato da una joint venture tra ilcolosso australiano WestfieldCorp e la Stilo di Antonio Per-cassi. La bonifica ha riguardatolo sgombero di 50 mila metri quadri di eternit più 12 mila tonnellate macerie contenentiamianto. La demolizione ha riguardato oltre 600 mila me-tri cubi di strutture fuori terrapiù 20 mila di fondazioni.

Francesca Sancinelli premiata

2015. Azienda Eligio Magri di Torre de’ Roveri: vicino all’eccel-lenza il Rosso Igt Elogio 2012; «tre viti» per Elogio Magri Brut. L’azienda Medolago Albani di Trescore: miglior punteggio al Valcalepio Rosso I Due Lauri Ri-serva 2013 e al Medolago AlbaniBrut. Seguono il Valcalepio Ros-so 2016 e il Medolago Brut Rosé.La Rocchetta-Podere Castel Merlo di Villongo vede segnalati5 vini: punteggio maggiore al Terre del Colleoni Brut Blanc deBlanc Petra Aeterna 2011 e al Cretarium Brut Rosé. L’azienda Pecis di San Paolo d’Argon arrivavicina all’eccellenza col Mosca-to Giallo Passito Laurenzio 2015; dopo si piazzano Soffio delMisma 2013 e Solemne 2017. Roberto Vitali

La guida Ais Vitae 2019

Nella sua nella «Guida Vitae 2019» l’Associazione Ita-liana Sommelier ha recensito più di 2.000 le cantine, con oltre15.000 vini degustati. Solo 614 quelli col massimo riconosci-mento, le Quattro Viti Ais. Tra questi, due vini orobici: il Mo-scato di Scanzo docg 2015 di Bia-va e il Valcalepio Moscato Passi-to di Gandosso 2007 di Tallarini.

In totale la Guida Ais menzio-na otto cantine made in Valcale-pio. Per la Cantina Biava di Scan-zo vengono giudicati con «tre vi-ti» il Bianco Passito Exentia 2012 e il Giallo 2015. Per Tallari-ni, oltre al Moscato Passito, giu-dizi positivi per il Moscato di Scanzo 2010, il Cabernet Sauvi-gnon Satiro 2011 e Brut Cuvée Franca Tallarini 2011. La Cami-nella di Cenate Sotto vede se-gnalato «sulla soglia dell’eccel-lenza» il Valcalepio Rosso Ripa di Luna 2015. Buoni punteggi per Brut Millesimato 2014 e Lu-na Rossa 2014. Del Cipresso di Scanzo viene elogiato il Moscatodi Scanzo Serafino 2014, vicino all’eccellenza. Buoni giudizi su Valcalepio Bianco Melardo 2017e Valcalepio Rosso Dionisio

La guida Vitae 2019 di Ais

Guida dei sommelierpresenti 8 cantinedella Bergamasca

KILOMETRO ROSSO

Focus intelligenzaartificiale e futuro

Comprendere, gestire esviluppare l’intelligenzaartificiale è materia per italenti che ne guiderannol’applicazione nel mondodel lavoro. È il tema del-l’incontro di domani alle 11al Kilometro Rosso a curadi Experis Academy.

COLDIRETTI BERGAMO

Incontri su fattureelettroniche

Coldiretti Bergamo ha or-ganizzato un tour di in-contri per illustrare alleimprese i nuovi adempi-menti sull’obbligo dellafattura elettronica in vigo-re dal 1° gennaio. Ecco ilcalendario dei primi in-contri: martedì alle 14,30,a San Paolo d’Argon, audi-torium comunale; merco-ledì alle 10 ad Albino, Co-munità Montana, e a Zo-gno alle 14, oratorio; 19 no-vembre alle 10 a Clusone,oratorio, e a Zanica alle14,30, presso la Bcc; 20 no-vembre a Treviglio, alle10,30 e 14, auditorium BccTreviglio; 22 novembre aSant’Omobono alle 9,45 inComune e a Chignolod’Isola alle 14,30 al CentroCulturale; 23 novembre aRomano alle 10 e 14,30presso filiale della BccOglio e Serio. www.scuolamedialeonardo.it

OPEN DAY

Domenica

18/11ore 10:00

Scuola Secondaria

di

PRIMO Grado

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L’ECO DI BERGAMO 11SABATO 10 NOVEMBRE 2018

[email protected]/economia/section/

MAURIZIO FERRARI

Dopo mesi di corsa, la «Locomotiva Bergamo» rallen-ta: lo fa nel terzo trimestre sen-za inficiare del tutto i fonda-mentali 2018 che rimangono interritorio positivo, ma destan-do qualche preoccupazione so-prattutto per i prossimi mesi, che si annunciano all’insegna diun’incertezza più marcata.

Anche a causa del rallenta-mento generale del manifattu-riero e della crescita complessi-va dell’Eurozona, secondo i datidella Camera di commercio, la produzione industriale del tri-mestre subisce un calo del-l’1,3%, flessione superiore ri-spetto a quella regionale che è -0,4%. Un arretramento che pe-rò contrasta con il debole pro-gresso ancora rilevato su base annua, +0,2%, con gli indici a questo punto in contraddizionetra loro. Se infatti il fatturato è allineato in negativo e gli ordi-nativi dal mercato interno sonoin flessione, quelli dall’estero continuano ad essere promet-tenti e l’occupazione, caratte-rizzata da un elevato turnover, permane in crescita.

Contrastati anche i settori,con l’industria meccanica che avanza poco, (+0,9%), mentre cresce a buoni ritmi la gomma-plastica (+3,7%) ed è in territo-rio positivo anche il tessile. Sta-zionaria la chimica, negativa in-vece la siderurgia. Nell’edilizia si rafforzano i dati positivi con una crescita tendenziale a livel-lo regionale (+5,5%) e un risul-tato provinciale ancora più con-sistente.

Sul fronte degli ordini nazio-nali, si registra un calo (-0,5%) nel trimestre, e si riduce netta-mente (al +0,5%) la crescita su base annua. Molto più rosea la situazione per gli ordini esteri che interrompendo il mezzo

Congiuntura, terzo trimestre 2018: Bergamo rallenta

FONTE: Camera di Commercio di Bergamo

100

105

110

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95

2013 2014 2015 2016 2017 2018

Produzione industriale

Produzione dell’artigianato manifatturiero

Tassi grezzi di ingresso e uscita degli addetti nell’industria

var trimestrale (sx) var annua

var trimestrale (sx) var annua (sx)

Indice (2010=100) (dx)

Indice (2010=100) (dx)

Volume d’affari del commercio

var trim destag (sx) var annua grezza (sx) Indice 2010=100 destag (dx)

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-10,0I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III I II IIIIV

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2013 2014 2015 2016 2017 2018

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-8,0

8,0

6,0

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I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III I II IIIIV

2013 2014 2015 2016 2017 2018

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-1,5

1,5

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3,0

3,5

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I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III I II IIIIV

uscitaingresso

2,06

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2013 2014 2015 2016 2017 2018

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4,0

2,0

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III I II IIIIV

-0,7

88

-0,1

(sx)

Industria, ora Bergamo rallentaCongiuntura. Al lieve incremento su base annua (+0,2%) fa da contrasto il calo evidente del terzo trimestre (-1,3%)

Artigianato in crescita, edilizia in progresso, commercio in calo. L’occupazione resta ancora in territorio positivo

passo falso delle ultime rileva-zioni, riprendono la loro marciaal rialzo sia nel trimestre (+1,5%) che su base tendenziale(+3,4%), mentre su base annua, i prezzi aumentano del 5,4% perle materie prime e del 3% per i prodotti finiti.

Aspettative al ribasso

L’aspetto più positivo, riguarda l’occupazione, che non subisce scossoni: anzi, il saldo tra tasso di ingresso e di uscita si mantie-ne positivo (+0,32%), con una dinamica occupazionale che si mantiene positiva (+0,4%) per ilquindicesimo trimestre conse-cutivo.

Nei settori, il saldo è positivonella meccanica (+1,1%), men-tre è negativo nel tessile (-1,5%)e nella gomma-plastica (-0,5%).Anche la cassa integrazione (quella effettivamente utilizza-ta) continua a scendere nel tri-mestre dell’ 1,7%. Come detto, l’aspetto più preoccupante per l’industria resta quello legato alle aspettative che in vista del quarto trimestre sono in peg-gioramento, soprattutto per la domanda interna. Si conferma-no invece positive anche se su livelli molto contenuti per pro-duzione, fatturato, domanda estera e occupazione.

Per quanto riguarda l’artigia-nato il quadro è leggermente migliorativo rispetto all’indu-stria, con entrambi gli indici in territorio positivo: una debole avanzata nel trimestre (+0,2%),molto più decisa su base annua (2,8%).

Sul fronte del commercio siregistra un calo su base annua (-1,1%) più accentuato del cam-pione regionale (-0,7%): meno sensibile invece la variazione del trimestre (-0,2%). Le vendi-te nel settore alimentare su ba-se annua sono in aumento

Malvestiti: esiste il rischiodi un inizio 2019 in salita

Un’analisi in chiaro-scuro quella del presidente dellaCamera di commercio Paolo Malvestiti sui dati della con-giuntura bergamasca, ancora positiva sull’anno, ma in arretra-mento nell’ultimo trimestre: «La battuta d’arresto della pro-duzione manifatturiera – con-fermata dai segnali di rallenta-mento del ciclo economico in Lombardia, in Italia e nell’Euro-zona – e la persistente debolezza

dei consumi e della domanda in-terna richiedono molta atten-zione nell’attuale contesto di in-certezza sulle politiche nazio-nali ed europee e un impegno corale per sostenere con ancora maggior determinazione le azioni di sistema per lo sviluppo del nostro territorio».

Malvestiti sottolinea però co-me «il quadro economico del terzo trimestre non è del tutto negativo: gli ordini dall’estero

sono ancora in aumento, nono-stante le tensioni nel commer-cio internazionale, l’occupazio-ne industriale tiene e i servizi, escluso il commercio al detta-glio e i servizi alla persona, regi-strano un aumento del volume d’affari». Per questo, conclude Malvestiti «il 2018 si chiuderà probabilmente con un risultato medio complessivo per Berga-mo ancora nettamente positivo.Il rischio, presente nelle aspet-tative dei nostri imprenditori, è però che la decelerazione a fine anno finisca per zavorrare la di-namica di avvio del 2019 e inde-bolire il clima di fiducia delle im-prese e dei consumatori».

Titoli petroliferi in picchiataTenaris ha perso l’1,55%Giornata pesante per le società del settore Oil &Gas i cui titoli sono stati penalizzati dal forte calodel prezzo del petrolio. Tenaris chiude a -1,55%

anche su questo fronte le inizia-tive continueranno a crescere». Dopo gli interventi dei consi-glieri Guerini e Bendotti si è ri-badita anche l’intenzione di ar-rivare a breve a un rinnovato Ta-volo del credito a sostegno delle imprese. Che si troveranno a breve anche nuovi spazi a dispo-sizione: «A partire dal 2019-2020 - spiega il segretario gene-rale Paola Esposito - nei nostri spazi di piazza Libertà abbiamo intenzione di creare un Expe-rience Center incentrato sulle tematiche del 4.0, portando lì la sede del Punto Impresa Digita-le, ma soprattutto creando uno spazio di confronto aperto alle aziende, con incontri be2be e consulenze per chi ne ha biso-gno».

lungo termine», ha spiegato il presidente della Camera Paolo Malvestiti. Nella relazione è emersa la grande attenzione al digitale e alla formazione ad hocrivolta ai giovani, mentre conti-nua ad essere nevralgico il tema dell’assistenza alle start up, nellafase di nascita e sviluppo, con una terza mission più recente: «Con la riforma un altro nostro compito peculiare è quello di cercare sempre nuova linfa per far crescere l’attività turistica sul nostro territorio - ha precisa-to il presidente -: sono certo che

Presto il Tavolo sul credito

Un ente camerale sempre più proiettato verso la modernità: questo quanto emerso dalla relazione previsio-nale sulle future attività di largo Belotti nel consiglio camerale diieri: un periodo non facile per il sistema Unioncamere. «Pur non subendo alcun accorpa-mento, anche Bergamo deve go-vernare i temi della riforma, cer-cando di comprendere al megliole leve del cambiamento, sem-pre con una visione a medio-

Nuovi spazi camerali per le aziendeper confrontarsi sui temi del 4.0

Spazi camerali in piazza Libertà

dispositivi che permetteranno amedici e pazienti di ottenere ri-sultati sempre più importanti e recuperi sempre più veloci: «Chelt Therapy» e «Doctor Te-car XP». «Partecipare a Medica 2018 rappresenta una grande opportunità per la nostra azien-da, siamo orgogliosi di poter mo-strare al mondo e agli esperti delsettore tutte le nostre innova-zioni apportate nel campo della riabilitazione e le potenzialità della tecnologia creata in Italia»,spiega l’a.d. di Mectronic Ennio Aloisini.

Alla Fiera «Medica 2018»

Le nuove soluzioni hi-tech in tema di riabilitazione della Mectronic di Grassobbio saranno protagonista per il set-timo anno consecutivo a «Medi-ca 2018», la più importante ma-nifestazione a livello mondiale della Medicina e della Tecnica Ospedaliera in grado di rispon-dere alle esigenze degli speciali-sti del settore, che si terrà in Ger-mania, a Düsseldorf dal 12 al 15 novembre. Per l’occasione l’azienda presenterà due nuovi

Riabilitazione hi-techMectronic in Germania

(+3,8%) rispetto al -0,1% in Lombardia. Nel non alimentareinvece Bergamo fa peggio (-2,4%) del dato regionale.

Per quanto riguarda la gran-de distribuzione, le vendite am-montano a 235 milioni di euro in ipermercati e supermercati enel trimestre sono in calo dello 0,3% sull’anno, rispetto al -1,5%in Lombardia.

In calo anche l’occupazionenel commercio, con un -0,8% a saldo di un tasso d’ingresso del 3,7% e un tasso di uscita del 4,5%. In questo caso per il tri-mestre successivo la previsioneè per un lieve miglioramento sui volumi d’affari e, più debol-mente, per l’occupazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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12 EconomiaL’ECO DI BERGAMO

SABATO 10 NOVEMBRE 2018

«Immobili, il 74% ha più di 40 anni»I 70 anni di Ance Bergamo. La presidente Pesenti: serve una task force per attirare nuovi investitori

«Infrastrutture elemento cruciale per lo sviluppo». Gori: accorciare i tempi di percorrenza per Milano

Un momento della tavola rotonda durante l’assemblea provinciale di Ance Bergamo FOTO YURI COLLEONI

La multinazionale

Lo sbarco di Ibm a BergamoUn centinaio i dipendentiForse non tutti sanno che gli Stati

Uniti sono il primo investitore

estero nel nostro Paese. E che in

Italia si contano circa 2 mila azien-

de americane. Neanche a dirlo,

«940 sono concentrate nel Mila-

nese», come ha spiegato Simone

Crolla, amministratore delegato

American chamber of commerce

in Italy, durante la tavola rotonda

dell’evento RenaissAnce, e «27 in

provincia di Bergamo».

Tra questo piccolo gruppo presen-

te sul nostro territorio figura

anche Ibm Italia. «Fino a due anni

fa non avevamo nessuna sede in

Bergamasca - ha affermato Enrico

Cereda, amministratore delegato

di Ibm Italia - su 13 complessive a

livello nazionale. Ora siamo

presenti ad Azzano San Paolo con

un centro che occupa un centinaio

di dipendenti».

Insomma, Bergamo ospita più di

un’eccellenza e l’augurio di Ance

Bergamo, e non solo, è che gli

investitori continuino a credere

nelle potenzialità che ha da offrire

la nostra provincia. Come ha detto

la presidente Vanessa Pesenti,

«RenaissAnce (rinascimento) è

molto più di un gioco di parole:

vuole essere il manifesto pro-

grammatico degli imprenditori

edili bergamaschi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Cereda, a.d. di Ibm Italia

L’INIZIATIVA UBI

I cioccolatini di Aircnelle piazze d’Italia

Oggi i « Cioccolatini della Ri-cerca» di Airc sono in migliaiadi piazze italiane per sostenereil lavoro di 5 mila ricercatori. Apartire da lunedì la distribuzio-ne continua in tutte le filiali UbiBanca della Macroarea Terri-toriale Bergamo e LombardiaOvest, dove sarà possibile con-tribuire a finanziare la ricercaoncologica con una donazioneminima di 10 euro. L’iniziativarientra tra le azioni di Ubi a favore di Airc, che dal 2013 han-no consentito la raccolta di ol-tre 5 milioni di euro destinatialla ricerca oncologica.

CONFAGRICOLTURA

Fattura elettronicaIncontri soci agricoli

Dal primo gennaio 2019 entrain vigore l’obbligo di emissio-ne della fattura elettronica.Sul tema Confagricoltura Ber-gamo organizza una serie diincontri informativi per i soci.I prossimi incontri sono lune-dì alle 10 a Clusone (sala dellaComunità montana). Martedìalle 10 ad Albino (sala Comu-nità montana). Poi altri dueincontri ad Azzano San Paolo:il 15 novembre alle 16 e il 16novembre alle 15, mentre il 15novembre alle 10 sarà la voltadella sede della Comunitàmontana a Villongo.

rello, già commissario nel perio-do di transizione: la neosegreta-ria ha posto l’accento sulla con-divisione della comunione di in-tenti tra Cgil, Cisl e Uil.

Dopo mesi di commis-sariamento, la Uil-Fpl di Berga-mo è tornata a congresso espri-mendo un nuovo segretario. Un momento partecipato, al quale hanno preso parte anche il se-gretario nazionale Michelange-lo Librandi, il responsabile na-zionale del terzo settore Barto-lomeo Perna, il responsabile na-zionale dell’ufficio ispettivo Sandro Biserna e il segretario regionale Fpl Lombardia Danie-le Ballabio. A reggere le fila dellaUil-Federazione Poteri Locali diBergamo sarà Rossella Bucca-

Uil-Fpl: la segreteriaa Rossella Buccarello

Rossella Buccarello

sbarcato quindi in città: lo sto-re avrà 11 dipendenti, saràaperto dal lunedì al sabato dal-le 8 alle 21 e anche la domenicadalle 9 alle 20.

Inaugurato il nuovopunto vendita Aldi in via XXIVMaggio. Dopo le recenti aper-ture di Curno e Stezzano, tuttenel 2018, il colosso tedesco è

Aldi, taglio del nastroin via XXIV maggio

Taglio del nastro per il punto vendita Aldi, il primo in città

Oltre i 30 anni associativi

Premio fedeltà

a tredici società

Nell’ambito di «RenaissAnce»,

premiate 13 aziende che hanno

superato i 30 anni di anzianità as-

sociativa. Si tratta di: Gervasoni

Costruzioni di Bergamo, Vitali di

Cisano Bergamasco, Edilcos di Al-

bino, Samaf di Gorle, Usubelli Co-

struzioni di Dalmine, Ceribelli Giu-

seppe Costruzioni Edili di Berga-

mo, Eurimbar di Caravaggio, Icef-

Impresa Costruzioni Edili Frattini

di Grumello del Monte, Impresa

Milesi Geom. Sergio di Gorlago,

Ced di Bergamo Pesenti Serafino

di Brembate, Edile Asperianum di

Spirano e Bettineschi di Colere. Un

premio anche a 10 stagisti: Omar

Alaqui Chrifi (ospitato dalla Edil

Sangaletti), Mirko Barcella (Fra-

tus Restauri), Sharon Dondossola

(Schiavi), Dania Galeone (Intesa

Costruzioni), Yifan Lin (Poloni),

Miriana Moschella (Pfc 2000), Ga-

briele Paganelli (Schiavi), Ales-

sandro Sempio (Pfc 2000), Marco

Vitali (Sala Costruzioni) e Andrea

Zucchelli (Roncelli Costruzioni).

ti, un progetto di “senior hou-sing” (l’abitare dedicato agli anziani, ndr) in via XXIV Mag-gio e il progetto per l’ex caser-ma Montelungo». «Ciò che cerchiamo in un territorio - ha spiegato Stefano Keller, mana-ging director & partner Lfpi Italia Reim - sono immobili a destinazione uffici con più conduttori (studi legali, notari-li, di architettura, ndr) per di-versificare il rischio».

Un altro punto a favore dellanostra provincia è che «i prin-cipali cantieri, anche nel Mila-nese, sono realizzati da impre-se bergamasche», ha precisato Cristian Vitali, vicepresidente di Ance Bergamo. E battiamo Milano anche rispetto «al pro-cesso innovativo con cui è statopredisposto il masterplan di Porta Sud», ha affermato Enri-co Leopardi, responsabile pro-gramma Lombardia sistemi urbani gruppo Ferrovie dello Stato.

Ora c’è solo da sperare che ilrinascimento auspicato dai co-struttori bergamaschi si tradu-ca in realtà.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

FRANCESCA BELOTTI

Il messaggio - o piut-tosto l’auspicio - sta tutto qui e cioè nell’ultima frase contenu-ta nella relazione della presi-dente di Ance Bergamo, Vanes-sa Pesenti: «Siamo passati da un’Ance antica e ancestrale a un’Ance giovane e performan-te». L’Associazione costruttori edili celebra i suoi 70 anni (datadi nascita 1948) e prova a scrol-larsi di dosso gli anni pesanti della crisi e sono due, su tutte, le parole d’ordine: investimen-ti e infrastrutture. «Il nuovo impegno dell’Associazione - hasottolineato Pesenti, ieri, al-l’evento RenaissAnce all’Audi-torium Lucio Parenzan del-l’Ospedale Papa Giovanni XXI-II - sarà quello di avviare una task force in grado di agevolare l’in-gresso di nuovi in-vestitori e facilitare lo sviluppo di part-nership pubblico privato». Il punto sta - e le imprese piùstrutturate dovreb-bero saperlo - nelle difficoltà, poi, di ag-giudicarsi i grandi appalti, quando sul cantiere del nuovo ospedale piuttosto che sul restauro del Teatro Donizetti la presenza delle bergamasche è mancata.

Chi ha scelto Bergamo

Fa ben sperare che quattro co-lossi come Dhl, Amazon, Ryanair e Aruba abbiano sceltola nostra provincia per stabilir-vi una sede. Ma il vero tema, che ha tenuto banco in quasi tutti gli interventi dei parteci-panti alla tavola rotonda (le conclusioni affidate al presi-dente nazionale Ance, Gabrie-le Buia), si chiama infrastrut-ture. «Le infrastrutture - ha af-fermato Pesenti - sono un ele-mento cruciale per lo sviluppo dei territori».

L’assurdo è che «qualchegiorno fa un collega mi ha rac-contato che per raggiungere la stazione di Verdello (per pren-dere il treno per Milano) alle prime ore del mattino da un pa-ese dell’Isola Bergamasca, si trascorre in auto circa un’ora e mezza per poi raggiungere Mi-lano in 40 minuti di treno», ha detto Pesenti. Secondo cui «i

progetti strategici attesi ri-guardano prevalentemente il potenziamento delle infra-strutture viabilistiche di con-nessione tra i tre ambiti che compongono il territorio (le valli, il centro città e la Bassa Bergamasca) e tra le due prin-cipali arterie stradali che oggi servono il territorio: A4 Tori-no-Trieste e A35 Brebemi». Ri-guardo poi al tema del «costru-ito», la presidente di Ance Ber-gamo ha ricordato che «il 74% del nostro patrimonio immo-biliare ha più di 40 anni».

Variante di Zogno verso il bando

Tornando alle infrastrutture, l’assessore regionale Claudia Maria Terzi si è soffermata sul-la questione variante di Zogno:

«L’amministratoreunico di Infrastrut-ture Lombarde,Giuliano Capetti,mi ha assicuratoche entro l’ultimasettimana di no-vembre bandirà lagara». Anche per-ché «con il nuovoanno cambierà lanormativa».

E in risposta alsindaco Giorgio Gori, che le ha chiesto: «Ci devi fare questo re-galo e cioè legare il tuo manda-to alla riduzione del tempo di percorrenza Bergamo-Mila-no», l’assessore ha detto: «Il fatto è che i Comuni ci richie-dono diverse fermate» e que-sto, ovviamente, dilata i tempi.

Km Rosso senza mezzi pubblici

Dal canto suo, il presidente di Confindustria Bergamo, Stefa-no Scaglia, ha evidenziato che «i mezzi pubblici per raggiun-gere il Kilometro Rosso sono praticamente inesistenti». Ri-cordando quanto il nostro ter-ritorio sia appetibile, perché «fortemente orientato verso il manifatturiero, mentre Mila-no così non è più, oltre ad offri-re competenze tecnologiche».

Che la nostra provincia attiriun certo numero di investi-menti lo ha sottolineato anche Eugenio Kannès, chief real estate technical officer di Cdp Investimenti: «Stiamo inve-stendo 130 milioni distribuiti su tre operazioni», ovvero «la riqualificazione degli ex Riuni-

Vanessa Pesenti

presidente Ance

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L’ECO DI BERGAMO 13SABATO 10 NOVEMBRE 2018

Focus /3 Mestieri di stoffa

Dal Natta al tessile, strada azzeccataLaboratorio e qualità. Marco, trentenne, venne chiamato dalla Felli Color durante gli esami di maturità

In produzione iniziò a lavorare a fianco di tecnici più esperti, oggi è responsabile delle analisi e dei controlli

MARIAGRAZIA MAZZOLENI

Una scuola che l’hasaputo stimolare (nel triennio)e un’azienda che continua ainvestire sulla sua crescita pro-fessionale. Due scelte, il per-corso di studi al Natta e poi illavoro alla Felli Color, che oggiMarco Romele, 30 anni di Se-riate, a capo del laboratorio edel controllo qualità del-l’azienda, pensa proprio di ave-re «azzeccato».

Il primo colloquio di lavoroper l’impresa tessile di Marti-nengo, che si occupa di merce-rizzazione e tintura di filati dicotone in matasse e in rocche,l’ha fatto quando ancora nonaveva finito gli studi.

«Per la precisione – ricorda- mi hanno chiamato un giornotra gli scritti e gli orali dell’esa-me di maturità. Poi, dopo lapromozione, sono stato ricon-tattato e confermato. Una bre-ve vacanza estiva e ho iniziatosubito».

«Nuove sfide ogni giorno»

A distanza di undici anni – erail 2007 – non ha dubbi: «Il miofuturo? Lo vedo qui. In questosettore ci sono nuove sfide ognigiorno, soprattutto sul frontedella riduzione dell’inquina-mento».

Marco si è diplomato in chi-mica industriale all’Istituto«Natta» di Bergamo. Una scel-ta precisa, cercava un percorsodi studi che lo avviasse subitoal lavoro. Gli piacevano le ma-terie scientifiche, ma il liceo

l’avrebbe «vincolato a prose-guire con l’università» e la vo-glia di raggiungere l’indipen-denza economica ha fatto ilresto.

«Quella di iscrivermi al Nat-ta pareva la decisione giusta.In quel periodo, tra l’altro,sembrava che un diplomatoavesse più sbocchi lavorativi diun laureato – racconta -, anchese, poco dopo, la crisi si è fattasentire anche con i neo periti:le aziende hanno semplice-mente smesso di assumere igiovani».

Il primo biennio scolasticosi è rivelato un po’ noiosetto(«istruzione troppo generale»,annota), ma nel triennio Mar-co Romele ha capito che il Nat-ta era proprio la scuola chefaceva per lui: «Ho studiatomaterie più specifiche, un po’più simili a ciò che mi immagi-navo di poter trovare nel mon-do del lavoro».

I professori lasciano il segno

Ad appassionare Marco allachimica sono stati soprattuttoi professori: «Bravi, in partico-lare quelli che ti insegnavanole materie di indirizzo che, se-condo me, sono un po’ il pila-stro del percorso scolastico.Nelle ore di laboratorio ti la-sciavano la giusta autonomiae tu potevi applicare nel con-creto quello che avevi impara-to durante le lezioni teoriche.Un bel periodo, mi sono diver-tito. Davvero».

«Ma una volta fuori, bastaun attimo per accorgerti che ilmondo del lavoro è tutt’altro– aggiunge -. Esci dalla scuolaconvinto di sapere tutto e titrovi in un ambiente dove, in-vece, ti rendi conto di non sa-pere niente».

E qui entra in campo la FelliColor di Martinengo: «I miei

primi cinque anni, li ho fattinel reparto produzione – spie-ga Marco –. Dopo due anni erogià capo reparto».

L’azienda considera impor-tante il momento del ricambiogenerazionale e prevede i ne-cessari periodi di affiancamen-to tra i nuovi assunti e i tecnicipiù anziani che si stanno avvi-cinando alla pensione.

«Io ho cominciato lavoran-do a fianco di chi era più esper-to di me - sottolinea infattiMarco -. Poi sono passato allaboratorio per le analisi chi-miche e il controllo filati, einfine al controllo qualità».

Oggi Marco Romele è re-sponsabile di entrambi, labo-ratorio e controllo qualità. Insostanza segue la fase inizialee finale del processo di tintura.

Formazione continua

E non ha smesso di imparare,grazie all’investimento di FelliColor che ha «sponsorizzato»la sua partecipazione al corsouniversitario «Tecnologie eprocessi della filiera tessile»,presso il Dipartimento di Inge-gneria a Dalmine. «Un anno emezzo impegnativo – sottoli-nea Marco - ma molto utile.Anche perché mi ha permessodi confrontarmi con colleghiche provenivano da altre realtàaziendali».

Intanto, di sicuro, lui noncambierebbe la sua. «In FelliColor mi hanno fatto cresceree valorizzato – conclude -. La-voro con una bella squadra.Certo non sono tutte rose efiori. Ma questo è dovuto allacrisi del nostro settore: il lavo-ro va e viene, così dobbiamoalternare periodi tranquilli,anche troppo, a quelli che nonci lasciano neppure il tempo direspirare».

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Marco Romele è a capo del laboratorio e del controllo qualità alla Felli Color di Martinengo FOTO ZANCHI

Prosegue il viaggio nei me-stieri del tessile iniziatogiovedì. Settore storico,nonostante la crisi ha man-tenuto un suo peso e per leaziende a volte non è faciletrovare i profili adeguati.Martedì la quarta puntata.

ti. Tra i nostri obiettivi c’è coglie-re queste opportunità e propor-re percorsi che possano portare a un’occupazione reale. Cer-chiamo di incrociare la disponi-bilità e le inclinazioni degli stu-denti con le richieste delle aziende e gli aspetti logistici. I moduli proposti in classe sono flessibili: siamo sempre pronti a

modificarli in basead aspetti emergen-ti delle professiona-lità».

Il percorso puòessere anche non fi-ne a sé stesso: «Ab-biamo preso accor-di – conclude – conun’università tele-matica per fare inmodo che, anchementre gli studentilavorano, dopo la fi-

ne del percorso biennale, possa-no conseguire una laurea bre-ve». Il corso è attrattivo non soloa livello locale: in passato si sonocimentati giovani già laureati (in un percorso quinquennale) eprovenienti da altre province, inparticolare da Bologna e Torino.Alice Bassanesi

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no abbiamo 25 studenti, che si impegnano in moduli differen-ti: da quelli di base, che costitui-scono l’ossatura del percorso, fi-no a quelli specialistici. Le lezio-ni vengono tenute da docenti del mondo aziendale e alle partidi teoria vengono aggiunti al-meno cinque mesi di stage. Sonoalmeno 800 ore in azienda, ad affrontare problemi o progetti reali per verificare le loro competenze. Non vogliamo formare semplici esecutori, ma innovatori e pro-positori».

Per accedere alpercorso Its propo-sto in riferimento alle produzioni in-dustriali non serve un diploma specifi-co. Chi completa il corso bien-nale può trovare occupazione inreparti diversi: produzione, la-boratorio di ricerca e sviluppo, commerciale, laboratorio di controllo qualità e analisi; di-pende anche dall’indole dello studente. «Ci sono sicuramente– continua Amboni – più richie-ste di tecnici che studenti iscrit-

tenze acquisite nel quinquen-nio di scuola superiore e le con-testualizza nel tessuto produtti-vo dell’industria chimica lom-barda». Gli Its sono percorsi biennali di specializzazione tec-nica post diploma, alta forma-zione tecnica di natura non ac-cademica come quella proposta dalla Fondazione per le nuove tecnologie della vita: percorsi per formare studenti che possa-no intercettare i bisogni delle realtà medio piccole, molto dif-fuse sul territorio, e in modo particolare i bisogni del settore produttivo.

«La nostra Fondazione –spiega Amboni, che è anche re-ferente del progetto per l’istitu-to Natta – nasce nel 2010, il per-corso che si rivolge in particola-re alle produzioni industriali, tra cui le produzioni tessili, in-vece è iniziato nel 2013. Ogni an-

Natta e Fondazione ItsL’eredità del vecchio corso

di chimica industriale oggi

si trova nel biennio

specialistico post diploma

Il percorso chimico in-dustriale è la storia del Natta. Oggi all’istituto di via Europa il percorso tecnico è a indirizzo «Chimica, materiali e biotecno-logie» ed è diviso nelle articola-zioni «Chimica e materiali», «Biotecnologie alimentari» e «Biotecnologie sanitarie».

Percorsi in cui si studiano lachimica classica e analitica e le tecnologie chimiche. «Del vec-chio percorso di chimica indu-striale – spiega Ilario Amboni, vicepreside al Natta – l’eredità, in parte, viene raccolta dal per-corso Its (Istituto tecnico supe-riori), che valorizza le compe-

Ora con il biennio specialisticosi formano tecnici innovatori

Il Natta è in via Europa, dietro l’Itis Paleocapa di via Gavazzeni

Ilario Amboni

Natta e Its

Matasse e rocche di filati colorati: la Felli Color si occupa di mercerizzazione e tintura dei filati di cotone

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42 L’ECO DI BERGAMO

SABATO 10 NOVEMBRE 2018

Alla guida dell’azienda, dal1987, subentrò Tonino Rudelli, figlio di Mario. Nel 2007, il lani-ficio entrò in crisi: le difficoltà derivanti dalla globalizzazione del settore tessile e dalla sempremaggiore preferenza accordata dai consumatori finali a prodot-ti fortemente reclamizzati por-tarono infine alla sua chiusura, dopo oltre un secolo di attività. La volontà di conservare la me-moria storica della propria azienda ha comunque indotto Tonino Rudelli a raccogliere si-stematicamente documenti e campionari di tessuto, a testi-monianza della presenza del la-nificio sul territorio, e a donarli nel marzo scorso appunto alla Fondazione Legler. G. B.

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GIULIO BROTTI

«I resti dei mezzi di la-voro hanno, al fine di giudicare formazioni sociali scomparse, lamedesima importanza che ha lastruttura dei resti ossei per co-noscere gli organismi di specie animali estinte». Anche un au-tore notoriamente critico nei ri-guardi dell’industrialismo mo-derno, Karl Marx, ci aiuta a capi-re quanto siano importanti i do-cumenti e gli archivi delle azien-de per conoscere la storia di un territorio.

Per i prossimi giorni, in occa-sione della XVII Settimana del-la Cultura d’Impresa – manife-stazione di carattere nazionale promossa da Confindustria -, la Fondazione Famiglia Legler ha in programma diverse iniziativepresso la sua sede di Brembate di Sopra: si inizierà lunedì po-meriggio alle 16, con un conve-gno che avrà per titolo «Una bel-la trama: l’evoluzione del siste-ma tessile bergamasco».

«Nel corso di questo conve-gno verranno anche presentati irisultati provvisori di un censi-mento delle imprese tessili sto-riche che hanno operato o anco-ra sono attive nella provincia di Bergamo», spiega Lavinia Par-ziale, responsabile del settore archivistico della Fondazione Legler, che anticipa qualche ri-sultato della ricerca.

Da 650 a 50 realtà

«Il censimento - spiega -, finan-ziato da Regione Lombardia, è stato condotto in collaborazio-ne con il Museo delle Storie e con l’Archivio di Stato di Berga-mo: l’indagine deve ancora esse-re completata, ma ci pare che i

Radici e crisi del tessilenegli archivi d’impresaStoria & economia. Avviato il censimento delle aziende bergamasche

Parziale: «Trovate raccolte documentali organizzate già dall’Ottocento»

dati finora raccolti siano già di grande interesse. L’obiettivo di questa nostra ricerca era di met-tere a confronto il passato e la situazione attuale. Sappiamo quanto sia stato importante il settore tessile per l’economia e la società bergamasca: noi ci sia-mo dati dei limiti cronologici, partendo dalla fine dell’Otto-cento e registrando tutte quelle aziende che sono state fondate prima degli anni Settanta del se-colo scorso. A fronte di oltre 650aziende storiche che in epoche diverse hanno cessato l’attività, una cinquantina ri-sultano ancora ope-rative».

Lo studio dellastoria e dell’evolu-zione di queste im-prese aiuta anche a individuare i motivi per cui alcune han-no continuato a produrre, mentre altre sono state ob-bligate a chiudere.

«Soprattutto apartire dagli anni Novanta - pro-segue Lavinia Parziale -, molte non sono state in grado di regge-re la sfida della globalizzazione edella crescente competizione con produttori di altri Paesi. Hanno avuto inoltre un peso ri-levante sia la diffusione di nuovitessuti sintetici a scapito dei fi-lati tradizionali, sia quella del “pronto moda”, con la relativa riduzione dei tempi di progetta-zione e confezionamento dei ca-pi. Hanno però resistito, o han-no addirittura ampliato il loro portafoglio clienti, quelle azien-de che sono state in grado di conseguire livelli di eccellenza

elevando la qualità dei prodotti, diversificandoli e intercettando le nuove richieste dei mercati. In questi casi, sono andate cre-scendo soprattutto le esporta-zioni verso l’Asia, mentre si sonomantenuti i precedenti livelli di quelle verso gli Stati Uniti e altrearee strategiche».

L’attenzione alla memoria

Per quanto riguarda le modalitàcon cui è stato svolto il censi-mento delle imprese tessili nel-la nostra provincia, merita di es-sere segnalato anche un altro

aspetto, come evi-denzia ancora la re-sponsabile degli ar-chivi della Fonda-zione Legler.

«Oltre a raccon-tare l’evoluzione diaziende storiche -conclude -, abbiamocreato delle schedeper quelle che si so-no dotate di un ar-chivio documenta-le. Ne abbiamo tro-

vati una trentina, alcuni avviati fin dall’Ottocento, altri di istitu-zione più recente. Ricorderei adesempio quelli di Torri Lana 1885, Feltrificio Gusmini, Coto-nificio Albini e Martinelli Ginet-to. È comunque sempre più dif-fusa, tra gli imprenditori, la con-sapevolezza dell’importanza di certificare nel tempo l’attività e l’evoluzione di un’azienda. Nellaconsiderazione internazionale, del resto, si associa spesso al “Made in Italy” l’idea di una tra-dizione produttiva capace di in-novare, mantenendo però pro-fonde radici nel passato».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lanificio Rudelli, l’arte della flanella sulle rive del RomnaTra gli archivi storici

d’impresa recentemente acqui-siti dalla Fondazione Legler, ri-veste un particolare interesse quello del Lanificio Rudelli di Gandino.

«Questa ditta individuale,fondata da Paolo Rudelli, iniziò la sua attività di tessitura della lana già nel 1874, sulle rive del torrente Romna, il cui flusso d’acqua a quel tempo era indi-spensabile sia per il lavaggio e latintura della materia prima, sia per la produzione di energia mediante turbine idrauliche», racconta la responsabile del set-tore archivi della Fondazione Legler, Lavinia Parziale. «Nel

1925, al momento dell’iscrizio-ne della ditta alla Camera di Commercio di Bergamo – pro-segue la dottoressa Parziale –, alfondatore era già subentrato il figlio Giuseppe, che in un secon-do tempo, a partire dal 1948, venne affiancato dai tre figli Pa-olo, Mario e Andrea. Nello stabi-limento di Gandino, in via Opifi-ci, si svolgeva l’intero ciclo di la-vorazione, dalla lana grezza al prodotto finito, che fino al 1903 consisteva soprattutto in “fla-nelline” per l’abbigliamento. Nei decenni successivi, alla pro-duzione di camicie e pigiami si affiancò dapprima quella di tes-suti cardati per abiti da uomo, Immagine storica del Lanificio Rudelli di Gandino FONDAZIONE LEGLER

quindi quella di flanelle “scoz-zesi” per camiceria sportiva; dal1985, invece, ci si orientò soprat-tutto sulle coperte. I proprietaricontinuarono a seguire attenta-mente l’evoluzione del mercato tessile: alle coperte in lana si ag-giunsero quelle in filati pregiati come il cashmere, il pelo di cam-mello e l’alpaca. Entrambe le li-nee produttive – quella di abbi-gliamento sportivo e quella per la casa – vantavano clienti illu-stri: con la flanella “Sportinia” erano confezionate le camicie Carlo Mauri, Bailo e Think Pink,mentre le coperte e i plaid eranodistribuiti tra gli altri da Frette, Ungaro e la Rinascente».

Cotonificio

Legler, l’invito

a portare ricordi

L’archivio dello storico Cotonificio

Legler punta ad arricchirsi ulte-

riormente, anche grazie ai contri-

buti di privati cittadini disposti a

condividere documenti, immagini

e ricordi che testimonino il ruolo

esercitato dall’azienda a Ponte

San Pietro e in altre località del

territorio bergamasco. Sabato 17

novembre, infatti, dalle 10 alle 16

la sede della Fondazione – a Brem-

bate di Sopra, in via Legler 14 – sa-

rà aperta agli studiosi, agli appas-

sionati di storia industriale e al

pubblico in generale: i visitatori

potranno prendere parte a visite

guidate agli archivi di imprese tes-

sili conservati presso la stessa

Fondazione. Per l’occasione, sarà

anche allestita una mostra foto-

grafica con immagini che docu-

mentano la lunga storia del Coto-

nificio Legler nei suoi diversi

aspetti: lo stabilimento con i suoi

reparti produttivi, i rapporti con le

case d’alta moda, le attività ricrea-

tive e culturali del dopolavoro. Sa-

rà inoltre aperto un secondo polo

espositivo relativo a un’altra «ec-

cellenza tessile» della Bergama-

sca, il Lanificio Rudelli di Gandino,

il cui archivio aziendale è stato re-

centemente donato alla Fondazio-

ne (si veda l’articolo pubblicato in

fondo a questa pagina). G. B.

Lavinia Parziale

Fondazione Legler

[email protected]

C’era una volta Twitter

Felice colui che ha trovato il suo lavoro;non chieda altra felicità

THOMAS CARLYLE

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L’ECO DI BERGAMO 43SABATO 10 NOVEMBRE 2018

L’intervista. Lo storico De Luca: «La cultura d’impresa

è tecnica, ma anche identità». I casi Ismes e Bonaldi

Modello di diga realizzato dall’Ismes negli anni Cinquanta ARCHIVIO

Orditrice, 1956. Fotografia di

René Burri (Magnum Photos)

ARCHIVIO FONDAZIONE LEGLER

commerciali Sdf».Per la ricchezza del patrimo-

nio conservato, il museo Same e l’archivio storico Sdf sono stati dichiarati nel 2010 «di eccezio-nale interesse storico» dal mini-

stero per i Beni e le attività cultu-rali. In occasione della Settima-na della Cultura d’Impresa la Sa-me ha anche allestito una mo-stra dei numeri pubblicati dagli anni ’60 fino al 1984 della «4RM» («4 Ruote Motrici»), la rivista pubblicata all’interno dell’azienda e distribuita fra i suoi clienti. Museo Same e ar-chivio storico Sdf saranno visi-tabili fino al 23 novembre dal lu-nedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 con prenotazione obbligatoria. Do-mani, apertura straordinaria dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, ingresso libero e senza obbli-go di prenotazione. Per infor-mazioni: 0363-421695 oppure lo 0363-421896.Patrik Pozzi

laurea e alle pubblicazioni rela-tive alla meccanizzazione agri-cola, le pubblicazioni tecniche, ilmateriale pubblicitario, i bilancisocietari e altri documenti stori-ci relativi all’azienda e ai marchi

«Dal buon lavoro nascela civiltà di fabbrica»

La corriera alla fine del turno

ARCHIVIO FONDAZIONE LEGLER

Giuseppe De Luca

Etichetta Tessuto Legler Textiles

IL PROGRAMMA

In calendariotre appuntamentidai telaiall’ingegneria

Sono tre gli appunta-menti proposti dallaFondazione Leglerper la Settimana dellacultura d’impresa nel-

la sede di Brembate Sopra. Lu-nedì 12 dalle 15,30 «Una bellatrama: l’evoluzione del sistematessile bergamasco». Dopo i sa-luti istituzionali, approfondi-

menti con Fabrizio Costantini(Archivio bergamasco), Ema-nuela Rondi (Free University ofBozen), Annalisa Rossi (Soprin-tendenza archivistica e biblio-grafica della Lombardia), Lavi-nia Parziale, Chiara Perico, Ro-berta Capelli (Fondazione Le-gler) e Lia Corna (Museo delleStorie). Tra i temi, la presenta-

nata tra gli archivi». Giovedì 22dalle 15,30 «Memorie d’impre-sa. Gli archivi come patrimonioculturale industriale». Dopo isaluti istituzionali, lavori conAnnalisa Rossi, Lavinia Parzia-le, Chiara Perico, Roberta Ca-pelli, Monica Resmini del Poli-tecnico di Milano su «Italce-menti per la città: il complesso

sportivo alla Conca d’oro», Giu-seppe De Luca dell’Universitàdegli Studi di Milano su «L’ar-chivio storico Lorenzo Bonaldi:un progetto di valorizzazione»e Andrea Nardi, capo dell’inge-gneria civile e strutturale diIsmes Division, su «Ismes: ser-vizi di ingegneria per la difesadel territorio».

zione dei primi risultati del cen-simento delle imprese tessilibergamasche. In chiusura, trecase history con Maurizio Col-nago per Cotonificio Albini,Mattia Balini e Riccardo Montiper Martinelli Ginetto e AndreaZanoletti per RadiciGroup. Sa-bato 17 dalle 10 alle 16 «Porteaperte in Fondazione: una gior-

FRANCO CATTANEO

L’impresa non è solorazionalità economica, maesprime anche cultura e calorecreativo: tutto si tiene. Su questoterreno Giuseppe De Luca, do-cente di Storia economica allaStatale di Milano e responsabilescientifico della Fondazione perla storia economica e sociale diBergamo, si muove a suo agio.

Cultura in che termini?

«Certamente cultura tecnicad’impresa come punto di par-tenza, ma per liberarsi poi nelcontatto “andata e ritorno” conil territorio e con le impronteidentitarie di una comunità.L’azienda ha traiettorie multi-ple, simboliche e relazionali apiù dimensioni: riguarda perso-ne in carne e ossa, i loro bisognie le loro attese. Un destino co-mune: gesti, riti, atmosfere, se-quenze che interrogano la vita.Valori storici e trasversali che,una volta metabolizzati nella fa-tica quotidiana, danno l’essenzadi un “saper fare” per sé e per glialtri. L’imprenditore bergama-sco nasce anche da qui: capacitàdi rischiare e mettersi in discus-sione, il gusto estetico di far cosebelle, l’orgoglio dell’emancipa-zione. La determinazione di es-sere parte di un processo, l’ideadi fare un buon lavoro e nel con-tempo di compiere una missio-ne sociale, sapendola giusta enecessaria, fatta di responsabili-tà verso la comunità in cui sivive».

In sostanza, capitale sociale.

«Sì, quello in grado, nel caso del-la Bergamasca, di esprimere unproprio decoro senza orpelli re-torici. Consapevole di trasmet-

tere la conoscenza corretta ditutti i valori connessi, che sonofondativi sul piano antropologi-co: le competenze bene in ordi-ne, la resilienza del territorio, loslancio per riorganizzarsi, pertrovare nuovi spunti. Tutto que-sto è centrale e rinvia al grandeinvestimento che l’Italia delboom economico ha fatto sul-l’industrialismo, cioè sulla cul-tura dell’industria, senza perquesto dimenticare il prezzo pa-gato per questo riscatto».

La Settimana pone l’economia e la

crescita al centro dell’identità euro-

pea.

«Questo è importante, perchésignifica stimolare una riflessio-ne sul ruolo che la cultura indu-striale ha avuto nell’affermazio-ne dell’identità italiana ed euro-

pea: chi siamo e da dove venia-mo. È un ricordo lontano, tutta-via fra gli anni ’50 e ’60 si è gioca-ta la partita del riconoscimentodi una civiltà, materiale e di va-lori, attorno alla fabbrica e al suosapere. L’industrialismo ha rap-presentato il grande riferimentoproduttivo, sociale e culturaledel miracolo economico italia-no. Una realtà positiva, che hacostruito valori per generazionidi imprenditori e di lavoratori.Un mondo che ha orientato con-sumi e stili di vita, plasmando lasocietà, penetrando l’intimitàdelle pareti domestiche. L’indu-stria ha dato un senso di marcia,ha fornito un orizzonte».

Storia e memoria: che ruolo hanno

gli Archivi?

«Nel nostro caso parliamo della

celebre Ismes e di Lorenzo Bo-naldi, due storie che poggiano sustraordinari giacimenti dellamemoria bergamasca. Per noistorici l’Archivio è come il ghiac-cio per i fiumi: rimanda ad unsaggio accumulo di riserve peralimentare il presente. In tempidi robot e di deficit sullo sguardolungo oltre la prigionia del pre-sente, l’Ismes è stata la frontieraavanzata dell’innovazione inge-gneristica, dei grandi spaziscientifici: un laboratorio cheinterloquiva con un futuro chegli era familiare. Un croceviabergamasco di intelligenze,un’esperienza pubblica di primagrandezza, una scommessad’avanguardia e vincente, men-tre la biografia di Bonaldi testi-monia la crescita di un bergama-schissimo fattosi da solo. Un ta-lento notevole: torna dalla guer-ra, intuisce le nuove coordinate,sale in anticipo sulla moderniz-zazione che viaggia a quattroruote. Veniva dalla profondaBergamasca, ha saputo intercet-tare la modernità, levigandolapoi con la sua passione per lacultura alta: energie spese ancheal servizio del tessuto sociale, unmodo diretto di compensarequanto aveva avuto negli annid’oro. Eppure se vogliamo riuni-re in un’ipotetica sintesi Ismese Bonaldi, vediamo che è unesercizio praticabile: l’ingegne-ria avanzata e l’imprenditoredell’auto erano entrambi già ol-tre il domani. Dentro la “gloca-lizzazione”: globali e locali, nelsegno della concretezza».

In definitiva, l’imprenditore berga-

masco come ne esce?

«Cito la storica Vera Zamagniche, a conclusione dei volumidella Fondazione dedicati allastoria economica della Berga-masca, parlava di un duplice vol-to storico: da un lato il “modellotedesco” composto da grandi emedie imprese attorniate da unpulviscolo di piccole aziende cheoperano in simbiosi, dall’altrol’industriale nelle vesti del “civilservant” che crea valore umani-stico, ovvero il capitale sociale.Su tutto l’etica del lavoro, il ta-lento e l’ingegnosità nella corni-ce della coesione, maturata gra-zie ad un diffuso senso di re-sponsabilità verso la comunità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Meccanizzazione agricola, il Museo Same si arricchisceIl museo Same, arric-

chito con nuovi modelli storici di trattori, e l’archivio storico Sdfcon esposti documenti e disegnitecnici. È con questa offerta cul-turale, allestita nella sua sede centrale di Treviglio in via Cas-sani 15, che la Same, tra i princi-pali produttori mondiali di trat-tori, macchine da raccolta e mo-tori diesel, partecipa alla XVII Settimana della Cultura d’Im-presa 2018, promossa da Con-findustria e Museimpresa.

Per tutto il periodo dell’even-to, da ieri e fino al 23 novembre, si potrà visitare il Museo Same che, sottolinea l’azienda, «rap-presenta un viaggio nella storia

della meccanizzazione agricola attraverso macchine agricole che testimoniano sia il passato della Same, sia l’evoluzione dellamotorizzazione agricola in Ita-lia e in Europa». L’esposizione, con i suoi venti trattori tra cui la Trattrice Cassani 40 hp del 1927,tra i primi trattori al mondo per uso agricolo azionati da un mo-tore diesel (di cui si può vedere una riproduzione sulla rotatoriadell’ex statale 11 all’ingresso del-la città), è una realtà culturale nota da tempo sul territorio. La novità è che la sua offerta si è ar-ricchita con nuovi modelli stori-ci di trattori che occupano un posto di rilievo nella storia della

meccanizzazione agricola ita-liana, in particolare con i Same «Leone 75» e «Delfino 35», en-trambi iniziati a costruire negli anni ’70 e fino ai ’90 molto ven-duti. Dal museo ci si potrà poi re-care nei locali dell’archivio stori-co Sdf che è stato ammodernato anche con la creazione di una sa-la consultazione.

Il museo raccoglie oltre 40mila documenti storici e l’archi-vio dei disegni tecnici con oltre 260 mila progetti ed elaborati grafici. «Fanno parte della docu-mentazione catalogata - spiega l’azienda - una ricca fototeca, una biblioteca specializzata con una sezione dedicata alle tesi di

Il trattore Same «Delfino 35»

Magazzino tessuto greggio Legler

Disegno tecnico dell’Archivio

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IL MATTINALE della CGIL Nazionale Lunedì 12 novembre 2018

XVIII CONGRESSO CGIL. IL VOTO DEL DIRETTIVO Il Comitato Direttivo della Cgil, che si è riunito nelle giornate del 27 ottobre e di ieri, 11 novembre, ha approvato con tre astenuti e nessun voto contrario l'ordine del giorno presentato da tutti i componenti della segreteria confederale. Ecco il testo. Il Comitato Direttivo, ritiene che il Congresso si stia svolgendo nel rispetto delle regole date e considera legittimo il percorso che ha portato alla proposta avanzata in merito alla candidatura a segretario generale, contenuta nella relazione. Il Comitato Direttivo prende atto che su questo percorso si sono legittimamente manifestate differenti posizioni. È importante che il documento 'Il lavoro è' presentato dalla maggioranza del gruppo dirigente venga fatto vivere nella fase congressuale in atto, anche alla luce del contesto politico e sociale attuale. Lo stesso confronto sui futuri assetti dell'organizzazione, a partire dall'elezione del segretario generale, deve svolgersi nel pieno rispetto del pluralismo di idee e delle regole che definiscono modalità e procedure negli organismi preposti, eletti al prossimo congresso nazionale. Il Congresso, momento fondamentale dell'organizzazione, deve concludersi confermando il carattere libero, partecipato e civile di confronto fin qui determinatosi, nel rispetto del voto largamente maggioritario delle iscritte e degli iscritti ai contenuti del documento 'Il lavoro è'. In tale contesto, ci sono tempi e condizioni per rafforzare l'unità della Cgil, per salvaguardarne e valorizzarne il ruolo come punto di riferimento del mondo del lavoro e nella società. La discussione che si è chiusa ieri con il voto del Direttivo era stata aperta con la relazione introduttiva del segretario generale della Cgil Susanna Camusso del 27 ottobre. Prima di cominciare la riunione del Direttivo, ieri Susanna Camusso ha voluto ricordare il segretario generale della Filt Cgil, Alessandro Rocchi, scomparso dopo una improvvisa e breve malattia. Nel corso del suo intervento di ieri Susanna Camusso, oltre a rifare il punto sulla situazione politica e sindacale che sta vivendo in questo momento il Paese e sulle sfide difficili a cui è chiamato il sindacato confederale, ha voluto parlare anche dell’uso dei social network da parte dei dirigenti, dei delegati e dei militanti della Cgil. Nelle sue parole una critica e un appello. Si moltiplicano infatti i casi di attacchi al segretario generale e ai dirigenti della Cgil a vari livelli soprattutto quando si propongono giudici politici contro il razzismo e si parla della battaglia più generale contro le diseguaglianze e la parità di genere. Paradossalmente i social network non vengono ancora usati in tutte le loro potenzialità e spesso si registrano attacchi e insulti (anche da parte di militanti Cgil) senza che ci sia una reazione e una difesa adeguata dei dirigenti e dei militanti. Ancora una volta un invito a fare davvero squadra anche sul web e a difendere le battaglie e le campagne che il gruppo dirigente rilancia attraverso i profili social. IL PERCORSO DEL CONGRESSO Il XVIII Congresso della Cgil si svolgerà a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019. La decisione è stata assunta dal Comitato direttivo del sindacato (10 marzo) che ha eletto la commissione politica, composta da 52 membri più i componenti la segreteria nazionale, e votato la delibera che ha dato il via al percorso congressuale. Tra il 5 aprile e il 18 maggio si sono svolte circa 1500 assemblee generali che si sono tenute nei luoghi di lavoro su tutto il territorio nazionale. Dal 20 giugno al 5 ottobre si sono svolte, invece, le assemblee congressuali di base. Si sono chiusi anche i congressi delle categorie territoriali, delle Camere del lavoro territoriali e metropolitane e delle categorie regionali. I congressi delle Cgil regionali hanno avuto inizio la scorsa settimana e si concluderanno entro il 24 novembre. A seguire, dal 26 novembre al 20 dicembre, si svolgeranno i congressi delle categoria nazionali dei lavoratori attivi e quello del sindacato dei pensionati della Cgil, che si terrà dal 9 all‟11 gennaio del 2019. Il percorso congressuale si concluderà a Bari, presso la Fiera del Levante, dove dal 22 al 25 gennaio avrà luogo il XVIII Congresso della Cgil nazionale. Il dibattito congressuale procede dunque a pieno regime. Si moltiplicano gli appuntamenti con le relative votazioni dei nuovi gruppi dirigenti delle strutture Cgil. Per avere informazioni aggiornare e il quadro generale sull’elezione dei nuovi segretari da parte delle varie strutture vi invitiamo a visitare il sito di Rassegna

Sindacale che aggiorna costantemente le notizie dai territori (www.rassegna.it) e la pagina speciale di RadioArticolo1, con la trasmissione “Tutto Congressi”: http://www.radioarticolo1.it/tag/xviii-congresso-cgil. Sul sito della Cgil nazionale (www.cgil.it) i documenti e le informazioni sul Congresso. L‟ultimo aggiornamento sui congressi su RadioArticolo1 riguarda le conclusioni del segretario confederale Nino Baseotto al Congresso della Cgil Sicilia: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/11/10/38315/un-paese-a-rischio-imbarbarimento. La base della discussione congressuale è il documento “Il lavoro è”, prima firmataria Susanna Camusso e sottoscritto da 155 membri del Direttivo nazionale. Ecco il link: http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2018/06/Volantone-XVIIICGIL1.pdf. “PARLANO DI NOI”. IL CONGRESSO SUI GIORNALI Delle conclusioni del Direttivo Cgil si parla oggi su Repubblica con una notizia firmata da Paolo Griseri: “Cgil, compromesso sul dopo Camusso” (p.6). “Si chiude con un compromesso il lungo direttivo della Cgil chiamato a valutare il percorso perla nomina del nuovo segretario generale – scrive Griseri - al termine della segreteria dell'8 ottobre scorso Susanna Camusso aveva annunciato il sostegno alla candidatura di Maurizio Landini alla sua successione, dopo una consultazione con i vertici e responsabili territoriali. Una scelta che è stata giudicata non coerente con le regole dell'organizzazione da parte dell'area della Cgil che sostiene invece la candidatura di Vincenzo Colla. II direttivo del 27 ottobre scorso aveva visto i due gruppi confrontarsi senza trovare una sintesi. Ieri nuova riunione e il compromesso. Tutte le componenti hanno ritenuto «legittimo il percorso che ha portato alla proposta» di Camusso a favore di Landini anche se nel documento il suo nome non è citato. Ma il parlamentino della Cgil ha «preso atto che su questo percorso si sono manifestate differenti posizioni». Non tutti dunque concordano sulla candidatura dell'ex segretario Fiom. La partita è rinviata a gennaio al congresso. Colla non ha ancora presentato la candidatura”. Di Landini come “candidato unico” parla Libero a pagina 4. SULLE PRIME PAGINE GRANDI OPERE. Lo scontro è in pieno corso, dopo la manifestazione di Torino. Il Corriere della Sera apre con il titolo sulla “spinta di Salvini sulle grandi opere. Ma Di Maio frena”. Intanto la sindaca di Torino, Appendino, fa sapere che incontrerà i manifestanti di Torino. Il vicepremier Salvini oltre a prendersela con i “frustrati della sinistra”, ora attacca anche Silvio Berlusconi che ha osato parlare di rischio dittatura in Italia. Tutti quelli che parlano di rischio fascismo, è il pensiero di Salvini, alla fine pagano pegno. GRANDE GUERRA. Per festeggiare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra un incontro a Parigi tra i presidenti. Il Corriere della Sera pubblica in prima pagina una foto che illustra bene il titolo dell’articolo di Stefano Montefiori e Giuseppe Sarcina: la cancelliera Merkel e il presidente Macron tra Putin e Trump, “l’Europa debole tra Putin e Trump”. (alle pagine 10 e 11). Anche Repubblica, che apre con una notizia europea valorizzando le dichiarazioni della cancelliera Merkel contro i nazionalismi, vero rischio per la pace, mette in evidenza l’attuale debolezza politica dell’Europa: “La piccola Ue fra Usa e Russia” è il titolo dell’analisi di Federico Rampini. MANOVRA. Settimana decisiva per la manovra economica per il 2019. Il governo verde giallo sta cercando la quadra per evitare la procedura di infrazione. Per domani nuovo appuntamento con l’Europa. Interessanti gli approfondimenti del Sole 24 sulle poste che si spostano. “In bilico gli aiuti alle famiglie. Per trovare risorse per il reddito di cittadinanza, ora sono a rischio il fondo mutui casa, il bonus bebè, il congedo dei papà e i voucher baby sitter (p.2 e 3). ATAC. Il referendum non raggiunge il quorum. Il Messaggero, giornale di Roma, conferma la bassa affluenza alle urne. Ha votato solo il 16,4%. Tra chi ha votato il sì è al 74%. Contentezza della sindaca Virgina Raggi, che ha appena incassato la sentenza positiva che l’ha scagionata dalle accuse. Molto scontenti invece i radicali che hanno promosso il referendum: faremo ricorso. ECCO PERCHÈ LA CORTE COSTITUZIONALE HA BOCCIATO IL JOBS ACT Sul sito di RadioArticolo1, Lorenzo Fassina, responsabile dell’Ufficio giuridico della Cgil, spiega le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale contro il Jobs Act. L’intervista è a cura di Martina Toti: http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/11/09/38307/via-il-jobs-act-torni-lart-18

L’AGENDA CGIL OGGI

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PAOLO BORROMETI ‘UN MORTO OGNI TANTO’. PARTECIPA SUSANNA CAMUSSO. L’appuntamento è per le 17.30, a Roma, presso la sede della Cgil nazionale, in Corso d’Italia 25, dove si terrà la presentazione del libro di Paolo Borrometi ‘Un morto ogni tanto’. Intervengono insieme all’autore: Giulio Cavalli, Emma D’Aquino, Beppe Giulietti, Marco Imperato. Modera Altero Frigerio. Conclude il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Per ulteriori dettagli e la locandina dell’iniziativa: http://www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2018/11/invito-presentazione-libro.pdf

Roma – Università La Sapienza, Aula Magna, Piazzale Aldo Moro 5, ore 9. Convegno nazionale “Italia, Europa: un nuovo riformismo‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Nino Baseotto

DOMANI Roma – Cgil nazionale, Corso d’Italia 25, sala F. Santi, ore 15.30. Iniziativa Cgil “Aris Accornero: uno

di noi‟. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso Roma – Camera di Commercio, Sala del Tempio di Adriano, Piazza di Pietra, ore 15. Convegno Cgil e

Consulta Giuridica Roma e Lazio “Appalti, Esternalizzazione e Legalità. Diritti dei Lavoratori e Prerogative del Sindacato‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla

MERCOLEDÌ Roma – Cgil nazionale, Corso d’Italia 25, sala F. Santi, ore 11.30. Conferenza stampa su attuazione

art. 116 terzo comma “autonomia differenziata‟. Partecipano il segretario generale della Cgil Susanna Camusso e la segretaria confederale Rossana Dettori

GIOVEDÌ Roma – Teatro Quirino, Via delle Vergini 7, ore 10. Assemblee unitarie Flc Cgil, Cisl Fsur,

Federazione Uil Scuola Rua centro Italia “Crescita e Sviluppo del Paese‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini

GLI APPUNTAMENTI CONGRESSUALI DELLA SETTIMANA DOMANI

Napoli – Stazione Marittima, ore 9. V Congresso Cgil Napoli. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi Rimini – Hotel Sporting, viale Vespucci 20, ore 15. XII Congresso Nazionale Sunia. Partecipa il segretario confederale della Cgil Nino Baseotto

MERCOLEDÌ Perugia – Hotel Giò, Via Ruggero D’Andreotto 19, ore 9.30. XIII Congresso Regionale Cgil Umbria.

Partecipa il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra Rende (CS) – Università della Calabria, aula magna “Beniamino Andreatta”, ore 14.30. XII Congresso Regionale Cgil Calabria. Partecipa il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli

GIOVEDÌ Genova – Teatro dell’Archivolto, piazza Gustavo Modena 3, ore 9. XII Congresso Cgil Liguria.

Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso Venaria Reale (TO) – Teatro della Concordia, ore 9. XI Congresso Regionale Cgil Piemonte.

Partecipa il segretario confederale della Cgil Franco Martini Rimini – Hotel Sporting, viale Vespucci 20, ore 9. XII Congresso Nazionale Sunia. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi Bari – Hotel Parco dei Principi, Palese, ore 16. XII Congresso Regionale Cgil Puglia – Tavola rotonda “La Costituzione a tutela del lavoro e della coesione sociale‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla

VENERDÌ Venaria Reale (TO) – Teatro della Concordia, ore 9.30. XI Congresso Regionale Cgil Piemonte –

tavola rotonda “La sfida del Sindacato per l’Europa Sociale di domani‟. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso

Roma – Cgil nazionale, Corso d’Italia 25, sala G. Di Vittorio, ore 9.30. Assemblea delegate Cgil Roma e Lazio. Partecipa la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi

Potenza – Park Hotel, Raccordo Autostradale, Strada Statale 407 Basentana, ore 9. XII Congresso Regionale Cgil Basilicata. Partecipa il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli

Bari – Hotel Parco dei Principi, Palese, ore 9. XII Congresso Regionale Cgil Puglia. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla

Cagliari – Area convegni dell’aeroporto di Cagliari – Elmas, ore 9. XIV Congresso Regionale Cgil Sarda. Partecipa il segretario confederale della Cgil Nino Baseotto