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Analisi matematica I Regole di integrazione
© 2006 Politecnico di Torino 1
Calcolo integrale
2
Regole di integrazione
Linearità dell’integrale
Integrazione per parti
Integrazione per sostituzione
Integrazione di funzioni razionali
Analisi matematica I Regole di integrazione
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Regole di integrazione
4
Proprietà
Siano e funzioni integrabili su un
intervallo
la funzione è integrabile su
per ogni e si ha
f(x) g(x)I
⇒ αf(x) + βg(x)
= α
Zf(x) dx + β
Zg(x) dx
Z ³αf (x) + βg(x)
´dx
α,β ∈ RI
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Dimostrazione
Sia una qualunque primitiva di e
una qualunque primitiva di
Ricordando la proprietà di linearità della derivata,
si ha
f(x)F (x)
∀x ∈ I
³αF (x) + βG(x)
´0= αF 0(x) + βG0(x)
= αf (x) + βg(x),
g(x)G(x)
6
Dimostrazione
la funzione è una primitiva di su ovvero,
ricordando la definizione di integrale indefinito,
vale la tesi
αf(x) + βg(x) I⇒ αF (x) + βG(x)
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Esempio 1
Si voglia integrare il polinomio
Si ha
5x2 + 4x− 3
Z ³5x2 + 4x − 3
´dx = 5
Zx2 dx+ 4
Zx dx− 3
Zdx
= 5
µ1
3x3 + c1
¶+4
µ1
2x2 + c2
¶−3(x+ c3)
=5
3x3 + 2x2 − 3x+ c
8
Esempio 2
Si consideri la funzione
Si noti che
e che dunque,
Analogamente, si trova
f(x) = cos2 x
cos2 x =1
2(1 + cos 2x)
D sin 2x = 2cos 2x;
+1
4sin 2x + c=
1
2x=
1
2
Zdx +
1
2
Zcos 2x dx
Zcos2 x dx
Zsin2 x dx =
1
2x− 1
4sin 2x+ c
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Regole di integrazione
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Proprietà
Siano e due funzioni derivabili su un
intervallo
Se la funzione è integrabile su
lo è anche la funzione e si ha
f(x) g(x)I
f 0(x)g(x) I⇒ f(x)g0(x)
Zf(x)g0(x) dx = f(x)g(x)−
Zf 0(x)g(x) dx
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Dimostrazione
Sia una qualunque primitiva della funzione
su
Ricordando la formula di derivazione di un prodotto, abbiamo
H(x)If 0(x)g(x)
[f(x)g(x)−H(x)]0= (f(x)g(x))0 −H 0(x)
= f 0(x)g(x) + f(x)g0(x)− f 0(x)g(x)= f(x)g0(x)
12
Dimostrazione
Pertanto, la funzione è una
primitiva della funzione il che è
esattamente la tesi
f(x)g(x)−H(x)f(x)g0(x),
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Esempio 1
Si voglia calcolare
Si ponga e
Abbiamo e
Usando la formula di integrazione per parti, si ha
Zxexdx
f(x) = x g0(x) = ex
f 0(x) = 1 g(x) = ex
Zxexdx = xex −
Zexdx = xex − (ex + c)
= (x− 1)ex + c
14
Esempio 1
Con la scelta e cioèf(x) = ex g0(x) = x
f 0(x) = ex g(x) =1
2x2,e avremmo ottenutoZ
xexdx =1
2x2ex − 1
2
Zx2exdx
che non ci avrebbe permesso di calcolare
l’integrale cercato
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Esempio 2
Si voglia calcolare
Conviene porre e
In tale modo si ha e
Zlog x dx
f(x) = log x g0(x) = 1
f 0(x) =1
xg(x) = x
16
Esempio 2
Pertanto, si ottiene Zlog x dx= x log x−
Z1
xxdx
= x log x−Zdx = x log x− (x+ c)
= x(log x− 1) + c
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Esempio 3
Si voglia calcolare
Poniamo e
Abbiamo e
Pertanto
S =
Zex sinx dx
f(x) = ex g0(x) = sinx
f 0(x) = ex g(x) = − cosx
S = −ex cosx+Zex cosx dx
18
Esempio 3
Integriamo nuovamente per parti con
e
Si ha e da cui
f(x) = ex
f 0(x) = ex g(x) = sinx,
S = −ex cosx+ ex sinx−Zex sinxdx
= ex(sinx− cosx)− S
g0(x) = cosx
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Esempio 3
Dunque, otteniamo
ovvero
2S = ex(sinx− cosx) + c
S =1
2ex(sinx− cosx) + c
Regole di integrazione
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Proprietà
Sia una funzione integrabile su un intervallo
e sia una sua primitiva
Sia una funzione derivabile, definita su un
intervallo a valori nell’intervallo
la funzione è integrabile
sull’intervallo e si ha
f(y)
J F (y)
ϕ(x)
I J⇒ f(ϕ(x))ϕ0(x)
IZf(ϕ(x))ϕ0(x) dx = F (ϕ(x)) + c
22
Proprietà
Zf(ϕ(x))ϕ0(x) dx = F (ϕ(x)) + c
Tale formula viene sovente scritta, in modo meno
preciso ma più sintetico, come
Zf(ϕ(x))ϕ0(x) dx =
Zf(y) dy
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Dimostrazione
È sufficiente ricordare la formula di derivazione di una funzione composta, ossia
Dunque, è una primitiva della funzione
il che equivale alla tesi
= f (ϕ(x))ϕ0(x)=dF
dy(ϕ(x))
dϕ
dx(x)
d
dxF (ϕ(x))
F (ϕ(x))
f(ϕ(x))ϕ0(x),
24
Dimostrazione
A livello mnemonico, la formula
può essere ottenuta formalmente nel seguente modo:
posto derivando si ha
da cui si ottiene effettuando le sostituzioni in uno dei due integrali,
si ottiene l’altro
Zf(ϕ(x))ϕ0(x) dx =
Zf(y) dy
y = ϕ(x),dy
dx= ϕ0(x)
dy = ϕ0(x)dx ;
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Esempio 1
Si voglia calcolare
Poniamo da cui
Allora
Ritornando alla variabile si ottiene
Zxex
2
dx
y = ϕ(x) = x2, ϕ0(x) = 2x
=1
2ey + c=
1
2
Zeydy=
1
2
Zex
2
2x dx
Zxex
2
dx
x,Zxe x
2
dx =1
2ex
2
+ c
26
Esempio 2
Si voglia calcolare
Ricordiamo che e che tanx =sinx
cosx
(cosx)0 = − sinx
Ztanx dx
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Esempio 2
Ponendo si ha y = ϕ(x) = cosx,Ztanx dx = −
Z1
cosx(cosx)0 dx = −
Z1
ydy
= − log |y|+ c = − log | cosx|+ c
28
Esempio 3
Si voglia calcolare
Poniamo ovvero
da cui si ha e
y = arcsinx x = sin y,√1− x2 = cos y
S =
Z p1− x2 dx
dx = cos y dy
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Esempio 3
Si ottiene
=1
2
Z(cos 2y + 1) dy
=1
4sin 2y +
1
2y + c
S =
Zcos2 y dy
=1
2sin y cos y +
1
2y + c
=1
2xp1− x2 + 1
2arcsinx+ c
30
Esempio 4
Si consideri
Poniamo da cui
cioè
y = ex dy = exdx
dx =1
ydy
Z1
ex + e−xdx
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Esempio 4
Dunque
=
Z1
y + 1y
1
ydy
=
Z1
1 + y2dy = arctan y + c
= arctan ex + c
Z1
ex + e−xdx
32
Osservazione
Zf(ϕ(x))ϕ0(x) dx =
Zf(y) dy
f(y) =1
yZϕ0(x)ϕ(x)
dx = log |ϕ(x)|+ c
L’esempio 2 è un caso particolare della seguente formula, che si ottiene dalla
con la scelta
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Regole di integrazione
34
Integrazione di funzioni razionali
Consideriamo la generica funzione razionale
con e polinomi di grado
rispettivamente ed
f(x) =P (x)
Q(x)
P (x) Q(x)
n m (m ≥ 1)
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Integrazione di funzioni razionali
Facciamo vedere che essa ammette primitive esprimibili in termini di funzioni razionali, logaritmi
e arcotangenti
36
Integrazione di funzioni razionali
Notiamo innanzitutto che se si ha
con polinomio di grado e
polinomio di grado
n ≥ m,P (x) = Q(x)D(x) +R(x)
D(x) n−m R(x)≤ m− 1
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Integrazione di funzioni razionali
Possiamo scrivere ZP (x)
Q(x)dx =
ZD(x) dx+
ZR(x)
Q(x)dx
P (x) = Q(x)D(x) +R(x)
38
Integrazione di funzioni razionali
Possiamo scrivere
Il problema è ridotto al calcolo dell’integrale di una
funzione razionale
in cui il grado del polinomio a numeratore è minore
del grado del polinomio a denominatore
ZP (x)
Q(x)dx =
ZD(x) dx+
ZR(x)
Q(x)dx
g(x) =R(x)
Q(x)
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Esempio 1
Sia con otteniamo
Ad esempio, si ha
g(x) =1
x− α , α ∈ R;Z
1
x− α dx = log |x− α|+ c
Z1
2x− 4 dx =1
2log |x− 2|+ c
40
Esempio 2
Sia con otteniamo
Ad esempio, si ha
g(x) =1
(x− α)r , r > 1;
Z1
(x− α)r dx =1
1− r1
(x− α)r−1 + c
Z1
(3x+ 5)2dx = − 1
3(3x+ 5)+ c
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41
Esempio 3
Sia con
notiamo che il polinomio a denominatore non ha
radici reali ed è sempre
g(x) =1
x2 + 2px+ q, p2 − q < 0
> 0
42
Esempio 3
Con semplici passaggi algebrici, ponendo
s =pq − p2 > 0
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43
Esempio 3
abbiamo
= x2 + 2px+ p2 + (q − p2)
= s2
"1 +
µx+ p
s
¶2#= (x+ p)2 + s2
x2 + 2px+ q
44
Esempio 3
Eseguendo la sostituzione
otteniamo e
y = ϕ(x) =x+ p
s,
Z1
x2 + 2px+ qdx =
1
s2
Z1
1 + y2s dy
dy =1
sdx
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Esempio 3
Eseguendo la sostituzione
otteniamo e
e dunque, concludiamo che
y = ϕ(x) =x+ p
s,
Z1
x2 + 2px+ qdx =
1
s2
Z1
1 + y2s dy
Z1
x2 + 2px+ qdx =
1
sarctan
x+ p
s+ c
dy =1
sdx
46
Esempio 4
Sia ancora con
Grazie all’identità
abbiamo
g(x) =ax+ b
x2 + 2px+ q, p2 − q < 0
=a
2(2x+ 2p) + (b− ap)ax+ b = ax+ ap+ b− ap
=a
2
Z2x+ 2p
x2 + 2px+ qdx+ (b− ap)
Z1
x2 + 2px+ qdx
Zax+ b
x2 + 2px+ qdx =
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47
Esempio 4
Pertanto, otteniamo
=a
2log(x2 + 2px+ q) +
b− aps
arctanx+ p
s+ c
Zax+ b
x2 + 2px+ qdx =
48
Esempio 4
Ad esempio, si ha Z4x− 5
x2 − 2x+ 10 dx
= 2
Z2x− 2
x2 − 2x+ 10 dx−Z
1
(x− 1)2 + 9 dx
= 2 log(x2 − 2x+ 10)− 13arctan
x− 13
+ c
=
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49
Esempio 5
Sia con
ed
g(x) =ax+ b
(x2 + 2px+ q)r, p2 − q < 0
r > 1
50
Esempio 5
Usando la regola di integrazione per parti nel
calcolo dell’integrale
e la regola di integrazione per sostituzione con
si giunge ad esprimere
l’integrale di come somma di funzioni note e
dell’integrale di una funzione analoga alla in
cui è sostituito da
Z1
(x2 + 2px+ q)r−1dx
ϕ(x) = x2 + 2px+ q,g
g,
r r − 1
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51
Esempio 5
In questo modo, partendo dal caso già
trattato nell’Esempio 4 si calcola l’integrale di nel
caso poi e così via
r = 1
r = 2,f
r = 3,
52
Osservazione
Ritorniamo al problema dell’integrazione della
generica funzionale razionale
Per ricondurci ai casi particolari sopra considerati,
è necessario decomporre il denominatore nel
prodotto di fattori elementari del tipo
oppure
con
g(x) =R(x)
Q(x)
(x− α)r (x2 + 2px+ q)s
p2 − q < 0
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53
Osservazione
L’esistenza di una tale decomposizione è garantita dal seguente teorema, che è una forma del
cosiddetto Teorema fondamentale dell’Algebra
54
Teorema
Ogni polinomio di grado a coefficienti
reali si scrive in modo unico come
con numeri reali, e con
interi tali che
Q(x) m
Q(x) = d(x− α1)r1 · · · (x− αh)rh(x2 + 2p1x+ q1)s1 · · ·
· · · (x2 + 2pkx+ qk)sk ,
pj , qjαi,d, ri, sj
r1 + · · ·+ rh + 2s1 + · · ·+ 2sk = m
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Teorema
I numeri distinti tra loro, sono le radici reali del
polinomio, ciascuna con molteplicità
Ogni fattore è distinto dagli altri
ed irriducibile in cioè tale che
ad esso corrispondono due radici complesse
(coniugate) che hanno molteplicità
αi,
ri
x2 + 2pjx+ qjR, p2j − qj < 0;
βj,±, sj
56
Osservazione
È possibile dimostrare che la decomposizione del
polinomio permette di scrivere il quoziente
nella forma
in cui ogni è del tipo
Q(x)
g(x)
R(x)
Q(x)=1
d
£F1(x) + · · ·+ Fh(x) + F̄1(x) + · · ·+ F̄k(x)
¤Fi(x)
Fi(x) =Ai1x− αi
+Ai2
(x− αi)2+ · · ·+ Airi
(x− αi)riper opportune costanti Ai`
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Osservazione
Mentre ogni è del tipo F̄j(x)
· · ·+ Bjr̄jx+ Cjr̄j(x2 + 2pjx+ qj)sj
F̄j(x) =Bj1x+ Cj1x2 + 2pjx+ qj
+Bj2x+ Cj2
(x2 + 2pjx+ qj)2+ · · ·
per opportune costanti Bjµ, Cjµ
58
Osservazione
Notiamo che il numero di tali costanti è
r1 + · · · rh + 2s1 + · · ·+ 2sk = m
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59
Osservazione
Per determinare il valore delle costanti, scriviamo
l’espressione a secondo membro della
in forma di unica frazione, il cui denominatore
comune è ovviamente
R(x)
Q(x)=1
d
£F1(x) + · · ·+ Fh(x) + F̄1(x) + · · ·+ F̄k(x)
¤
Q(x)
60
Osservazione
Il numeratore è un polinomio di grado
che deve coincidere con
i suoi coefficienti sono combinazioni delle costanti
incognite
R(x)≤ m− 1, R(x);
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61
Teorema
Due polinomi di grado coincidono
Se e solo se hanno ordinatamente uguali i
coefficienti di ciascuna potenza della variabile
indipendente
Se e solo se assumono valori uguali in punti
distinti
m− 1
m
oppure
62
Osservazione
Per determinare le incognite
possiamo quindi
Uguagliare i coefficienti di ciascuna potenza di
nei polinomi e
Scegliere in modo oculato valori di in cui far
coincidere i due polinomi
m Ai`, Bjµ, Cjµ
xR(x) R(x)
oppure
m x
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63
Osservazione
Nel secondo caso, conviene sempre considerare
gli zeri reali di e/o il punto Q(x) x = 0
64
Osservazione
Una volta determinati i valori di tali costanti,
possiamo integrare termine a termine
l’espressione che compare a secondo membro e
siamo ricondotti agli Esempi 1-5
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65
Esempio 1
Vogliamo integrare la funzione
Eseguiamo la divisione, ottenendo
Il polinomio a denominazione si fattorizza come
f(x) =2x3 + x2 − 4x+ 7
x2 + x− 2
f(x) = 2x− 1 + x+ 5
x2 + x− 2
Q(x) = (x− 1)(x+ 2)
66
Esempio 1
Dunque cerchiamo costanti e
tali che
vale a dire
A1 = A11A2 = A21
x+ 5
x2 + x− 2 =A1x− 1 +
A2x+ 2
x+ 5 = A1(x+ 2) +A2(x− 1)
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Esempio 1
x+ 5 = A1(x+ 2) +A2(x− 1)è equivalente a
METODO 1
da cui, uguagliando i coefficienti di otteniamo
il sistema
x,
che ammette come soluzione A1 = 2 A2 = −1e
A1 +A2 = 1
2A1 − A2 = 5
x+ 5 = (A1 +A2)x+ (2A1 −A2)
68
Esempio 1
METODO 2x+ 5 = A1(x+ 2) +A2(x− 1)
Calcoliamo tale espressione nei due zeri
e di
otteniamo le relazioni
dalle quali si ricava
6 = 3A1 3 = −3A2e
A1 = 2 A2 = −1e
x = 1 x = −2 Q(x)
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69
Esempio 1
In conclusione, abbiamo
= 2x− 1 + 2
x − 1 −1
x + 2
= 2x− 1 + x + 5
x2 + x − 2f(x) =2x3 + x2 − 4x + 7
x2 + x− 2
e dunqueZ(2x− 1) dx+ 2
Z1
x− 1 dx−Z
1
x+ 2dx
Zf(x) dx =
= x2 − x+2 log |x− 1| − log |x+ 2|+ c
70
Esempio 2
Vogliamo integrare la funzione
Il denominatore si fattorizza come
f(x) =x2 − 3x+ 3x3 − 2x2 + x
Q(x) = x(x− 1)2
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71
Esempio 2
Dunque cerchiamo costanti
e tali che
vale a dire
A1 = A11, A21A22
x2 − 3x+ 3x3 − 2x2 + x =
A1x+A21x− 1 +
A22
(x− 1)2
x2 − 3x + 3 = A1(x − 1)2 + A21x(x− 1) + A22x
72
Esempio 2
x2 − 3x + 3 = A1(x − 1)2 + A21x(x− 1) + A22xper si ricava x = 0 A1 = 3
per si ricava x = 1 A22 = 1
per determinare si può scegliere un valore di A21x 6= 0, 1:per si ha
da cui x = −1
7 = 12 + 2A21 − 1 A21 = −2
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73
Esempio 2
In conclusione abbiamo
Zf(x) dx = 3
Z1
xdx− 2
Z1
x− 1 dx+Z
1
(x− 1)2 dx
−2 log |x− 1|= 3 log |x| − 1
x− 1 + c
74
Esempio 3
Vogliamo integrare la funzione
Il denominatore si annulla in e si
fattorizza come
f(x) =3x2 + x− 4
x3 + 5x2 + 9x+ 5
x = −1
Q(x) = (x+ 1)(x2 + 4x+ 5)
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75
Esempio 3
Dunque cerchiamo costanti
e tali che
vale a dire
A = A11, B = B11C = C11
3x2 + x− 4x3 + 5x2 + 9x+ 5
=A
x+ 1+
Bx+ C
x2 + 4x+ 5
3x2 + x − 4 = A(x2 + 4x + 5) + (Bx+ C)(x + 1)
76
Esempio 3
3x2 + x − 4 = A(x2 + 4x + 5) + (Bx+ C)(x + 1)per si ricava x = −1 A = −1per si ricava x = 0 C = 1
per si ricava x = 1 B = 4
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Esempio 3
In conclusione, abbiamo
= −Z
1
x+ 1dx+ 2
Z2x+ 4
x2 + 4x+ 5dx
Zf(x) dx = −
Z1
x+ 1dx+
Z4x+ 1
x2 + 4x+ 5dx
−7 arctan(x+ 2) + c+2 log(x2 + 4x + 5)= − log |x+ 1|
−7Z
1
1 + (x+ 2)2dx
78
Osservazione
Osserviamo che molte funzioni che non
sono razionali nella variabile possono essere
integrate mediante una opportuna sostituzione
che conduce all’integrale di una
funzione razionale nella nuova variabile
f(x),
x
t = ϕ(x)
t
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Caso 1
è una funzione razionale di per
un certo intero e reale
In tal caso si pone
f p√x− a
p a
t = p√x− a x = a+ tp dx = ptp−1dtda cui e
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Esempio 1
Consideriamo l’integrale
S =
Zx
1 +√x− 1 dx
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Esempio 1
Poniamo da cui
e
Sostituendo, otteniamo
t =√x− 1,
x = 1 + t2 dx = 2tdt
S = 2
Z(1 + t2)t
1 + tdt
82
Caso 2
è funzione razionale di per un certo
In tal caso si pone
f eax a 6= 0
t = eax x =1
alog tda cui e dx =
1
atdt
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Esempio 2
Consideriamo l’integrale
S =
Ze−x
e2x − 2ex + 2 dx
84
Esempio 2
Poniamo da cui
Sostituendo, otteniamo
t = ex dx =1
tdt
S =
Z1
t2(t2 − 2t+ 2) dt
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Caso 3
è funzione razionale di e/o di
In tal caso si pone
e si ricorre alle identità trigonometriche
f sinx cosx
t = tanx
2
sinx =2t
1 + t2cosx =
1− t21 + t2
e
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Esempio 3
Inoltre si ha
x = 2arctan t, dx =2
1 + t2dtda cui
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Esempio 3
Consideriamo l’integrale
Otteniamo
S = 4
Zt
(1 + t)2(1 + t2)dt
S =
Zsinx
1 + sinxdx
88
Caso 4
è funzione razionale degli argomenti
è più conveniente porre
e usare le identità trigonometriche
inoltre da cui
f
sin2 x, cos2 x,t = tanx
sin2 x =t2
1 + t2cos2 x =
1
1 + t2e
x = arctan t,
dx =1
1 + t2dt
tanx;
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Esempio 4
Consideriamo l’integrale
Abbiamo
S =
Z1
1 + sin2 xdx
S =
Z1
1 + 2t2dt