Tv digitale terrestre ed Emittenza locale Robert Castrucci Vice Segretario Generale ISIMM Firenze, 4...
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Tv digitale terrestre
ed
Emittenza locale
Robert Castrucci
Vice Segretario Generale ISIMM
Firenze, 4 giugno 2007
Switch-off delle trasmissioni analogiche previste entro il 2012-2015
nell’Europa occidentale
2006-2011
2012-2015
Nei Paesi con un’alta penetrazione del terrestre analogico lo switchover sarà più lungo
Ofcom, The International Communication Market, 2006
Ofcom, The International Communication Market, 2006
Ofcom, The International Communication Market, 2006
Elaborazione R.C. 2007 su dati Ofcom, Fondazione Bordoni e Operatori
Alcuni dati aggiornati sull’Italia
Penetrazione (% hh)Households 22.100.000 Decoder DTT Venduti (Fub, dic 2006) 4.748.638 21,5Abbonati Pay Tv (Sky, mar 2007) 4.170.000 18,9Iptv 200.000 0,9Totale Tv digitale 9.118.638 41,3
NB: Nel conto non sono tenute in considerazione le sovrapposizioni, la stima può risultare pertanto distorta
Con le tecnologie digitali viene meno la coincidenza tra servizio
televisivo e rete televisiva.
Lo “Strato” del segnale si separa tecnicamente da
quello dei contenuti.
Con il Dvb-T, compresso Mpeg-2, è possibile trasmettere un multiplex
che contenga 4-6 “canali” televisivi e un flusso dati associato.
Passaggio non solo “tecnico”
Rete
Canali
Standard (DVB, Mpeg-2, Mhp, ...)
Tv?
La Tv dovrà riposizionarsi in ambiente multimediale, concentrandosi sul proprio specifico: quale?
RETI o CONTENUTI?
Reti (televisive) terrestri
Dvb-T
Dvb-H
Spectrum Mask Concept o Envelope concept (Umts?, WiMax?, wi-fi?, ...)
Modello di assegnazione dello spettro
Contenuti televisivi
Multicanalità e convergenza
Anytime, Anywhere
Iptv, Net Tv (libraries: streaming, download)
Digital Dividend
porzione di spettro elettromagnetico che, con lo switch-off della Tv
analogica, potrebbe liberarsi ed essere riallocata per altri servizi di
comunicazione
bande VHF III e UHF IV e V (174-230 MHz e 470-862 MHz). La
Commissione Europea valuta che in quelle bande, con lo switch-off
potrebbero liberarsi da 300 a 375 MHz.
possibilità di dividere la domanda di frequenze in tre categorie:
A. miglioramento dei servizi di radiodiffusione terrestre (aumento del numero di programmi, interattività, alta definizione);
B. servizi di radiodiffusione “convergenti” (Tlc/Tv e, segnatamente la mobile Tv);
C. nuovi “utilizzi” che non appartengono alla famiglia di applicazioni della radiodiffusione.
GE06 – ITU Regional Conference - coordinamento frequenze
UHF
VHF
progressiva liberalizzazione dell’utilizzo dello spettro radio al di sotto dei 3 GHz attraverso una politica coordinata a livello comunitario incentrata su tre criteri:
·flessibilità del quadro regolatorio nell’adattamento tempestivo all’innovazione tecnologica e nel ridurre le limitazioni e le barriere all’accesso allo spettro;
·neutralità rispetto al servizio e alla tecnologia utilizzata che il soggetto titolare dovrebbe essere libero di decidere, con l’eccezione costituita dai limiti tecnici per le interferenze con altri servizi presenti nelle bande contigue;
·tradability dei diritti di sfruttamento delle frequenze mediante l’istituzione di un mercato secondario.
CE: Armonizzazione/Liberalizzazione dello Spettro
«un pò più di 24mila e un pò meno di 25mila»,
di cui 20500 in analogico.
629 le emittenti censite e
10 i multiplex digitali
Data-base delle frequenze: a giugno 2007
DDL “Gentiloni” Art. 3, C. 1
Le frequenze televisive analogiche non coordinate a livello internazionale e
ridondanti per almeno il 98% del proprio bacino di servizio, quali individuate
all’esito della predisposizione del data-base delle frequenze, devono essere
liberate e restituite, ai sensi della disciplina vigente, al Ministero entro 12 mesi
dall’entrata in vigore della presente legge.
DDL “Gentiloni” Art. 3, C. 5
Le frequenze residue e quelle acquisite con diverse modalità rientrano nella
disponibilità del Ministero che le riassegna attraverso procedure pubbliche, con
modalità stabilite dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, incentivando
progetti che assicurino la più ampia copertura, nel rispetto dei criteri di
obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità previsti
dall’ordinamento, e con la previsione di quote di riserva a favore dell’emittenza
locale, fatti salvi i diritti acquisiti.
DDL “Gentiloni” Art. 3, C. 10
I soggetti titolari delle infrastrutture a larga banda notificati come detentori di un
significativo potere di mercato (...), sono tenuti ad offrire, a tutti gli operatori
titolari di autorizzazione generale (OTAG) che ne fanno richiesta, l'accesso a
detta infrastruttura, (...), ai fini della fornitura del servizio televisivo o comunque
per la distribuzione di contenuti multimediali in modalità lineare, in tutti i casi in cui
sistemi di accesso siano utilizzati per la fornitura di servizi alla clientela da parte
di proprie divisioni commerciali, nonché di società controllate, controllanti,
collegate o consociate
Ipotizzare un “Must carry” per le Tv terrestri su Iptv?
(come in Francia)
Attualmente, le tv locali occupano una posizione marginale con una raccolta
pubblicitaria annuale complessiva di circa 400 milioni di euro
I tetti previsti dal DDL Gentiloni potrebbero liberare risorse...
Le risorse pubblicitarie tendono a spostarsi dalle piattaforme broadcast a
quelle “unicast” (Internet)
La pubblicità personalizzata permette agli inserzionisti di ottimizzare il costo
per contatto
L’interattività permette di passare dalla promozione alla vendita nello stesso
ambiente elettronico
Le Tv locali possono trovare nel territorio un tipo di segmentazione
interessante per gli investitori
Google offre ai propri clienti la possibilità di messaggi pubblicitari cross-
mediali con la stampa locale...
Raccolta pubblicitaria
Ofcom, The International Communication Market, 2006
Nuova Direttiva Tv senza frontiere
complesso minimo di norme che si applicano:a tutti i servizi media audiovisivi, lineari e non lineari (scopo fornire
immagini in movimento)
principio dello Stato di trasmissione
norme più articolate per:i soli servizi lineari
escludere:siti internet privati, servizi user generated content, community
(comunità di interesse)
versioni elettroniche di quotidiani e riviste
Credits to Eugenio Prosperetti
Nuova Direttiva Tv senza frontiere – Servizi Lineari
consistono nella fornitura di immagini in movimento, eventuale audio ed elementi testuali (es. epg, sottotitoli) associati sulla base di un palinsesto organizzato (utente non controlla ora inizio)
Esempi:tv analogica e digitalelive streamingwebcastsvideo a richiesta in differita (nVod)
i servizi lineari si distinguono anche perché la finalità principale del servizio è la fornitura per la visione simultanea
Credits to Eugenio Prosperetti
Nuova Direttiva Tv senza frontiere - Servizi non lineari (a richiesta
l’utente ne ha il pieno controllo e su di essi ha possibilità di scelta (causa Mediakabel)
Esempio principale è il video on demandi servizi a richiesta, evolvendosi, verranno sottoposti a disciplina
opere europee in qualche modo (35)
i servizi a richiesta sono la tv del futuro e, man mano che la sostituiranno e vi sarà più “aspettativa di regolamentazione” (i.e. meno controllo-utente), le regole aumenteranno (13bis)
Credits to Eugenio Prosperetti
Nuova Direttiva Tv senza frontiere
Thx to Eugenio Prosperetti
Il Fornitore di Contenuti (ex TURT) diventa “fornitore di servizi di media", la persona fisica o giuridica che assume la responsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo e che ne determina la modalità di organizzazione
da notare la importanza del concetto di responsabilità editoriale
la Direttiva la basa sul concetto di “controllo effettivo” (diverso da responsabilità giuridica)
Nuova Direttiva Tv senza frontiere
Credits to Eugenio Prosperetti
La Direttiva non si occupa degli operatori di rete
Il soggetto che cura il mero trasporto del servizio media, in assenza di responsabilità editoriale, non ne è responsabile
Questi soggetti, se notificati SMP (quindi solo Telecom) sono soggetti ad obblighi in caso di approvazione attuale testo art. 3 comma 10 DDL Gentiloni per i contenuti lineari
Opportunità
Diversificazione canali distributivi
Libraries delle trasmissioni già effettuate
Servizi infromativi/interattivi
Televendite – Commercio elettronico
Gestione della capacità trasmissiva
necessità per i broadcaster televisivi di riposizionarsi in un ambiente digitale convergente, caratterizzato dalla piena emersione di Internet come vero e proprio meta-medium, in grado di catturare e trasformare tutti gli altri media.
Forte politica di marchio, di branding, incentrata sulla relazione
con le comunità territoriali
Dialogo virtuoso con la nuova figura di consumatore emergente
(Audience Attive, prosumer, User Generated Content)
Moltiplicazione dei canali sfruttata sinergicamente in maniera
“ipertestuale”
Opportunità - Contenuti
Opportunità – Contenuti: La “coda lunga”
Chris Anderson, The Long Tail, 2006
Tv digitale terrestre ed Emittenza locale
Robert Castrucci, Vice Segretario Generale
Firenze, 4 giugno 2007
Grazie
r.castrucci [at] isimm.it
Per ulteriori questioni, sono raggiungibile all’indirizzo: