Tuttincampo 3 2013

32
MUSICA: LA PASSIONE CHE CI UNISCE PRESENTA MUSICA: Noventa di Piave (Ve) LA PASSIONE CHE CI UNISCE CENTRO COMMERCIALE io, tu, noi www.centropiave.com scoprici anche su via Iseo - Loc. Calvecchia San Donà di Piave (VE) LA DOMENICA È TUTTA UN’ALTRA MUSICA! Domenica 24 febbraio, 3, 10 marzo e 7 aprile tanti appuntamenti alla scoperta dei più di- versi generi musicali. TUTTINCAMPO N.3 ANNO 1 / FEBBRAIO 2013 FREE PRESS www.tuttincampo.info Parola al presidente Siciliotto, spazio ai piccoli Pulcini del team biancoverde e i dati della società Intolleranze alimentari e trattamento col taping neuromuscolare. Intervista allo psicologo Tettamanzi Andiamo alla scoperta di due realtà sportive: il Basket Jesolo e le ragazze del volley del Litorale Nord SPECIALE PASSARELLA MEDICINA SPORTIVA ALTRI SPORT LOCALI TUTTINCAMPO WEB TV Visita il nostro sito www.tuttincampo.info per vedere le video- sintesi e le interviste delle partite!

description

Tuttincampo 3 2013

Transcript of Tuttincampo 3 2013

Page 1: Tuttincampo 3 2013

| 1

MUSICA: LA PASSIONECHE CI UNISCE

PRESENTAMUSICA:Noventa di Piave (Ve)

LA PASSIONECHE CI UNISCE

CENTRO COMMERCIALE

io, tu, noiwww.centropiave.com

scoprici anche su

via Iseo - Loc. Calvecchia San Donà di Piave (VE)

LA DOMENICA È TUTTA UN’ALTRA MUSICA! Domenica 24 febbraio, 3, 10 marzo e 7 aprile tanti appuntamenti alla scoperta dei più di-versi generi musicali.

tutti in campo 210x50.indd 1 13/02/13 11.31

TUTTINCAMPO N.3 ANNO 1 / FEBBRAIO 2013 • FREE PRESS www.tuttincampo.info

Parola al presidente Siciliotto, spazio ai piccoli Pulcini del team biancoverde e i dati della società

Intolleranze alimentari e trattamento col taping neuromuscolare. Intervista allo psicologo Tettamanzi

Andiamo alla scoperta di due realtà sportive: il Basket Jesolo e le ragazze del volley del Litorale Nord

SPECIALE PASSARELLA MEDICINA SPORTIVA ALTRI SPORT LOCALI

TUTTINCAMPO WEB TVVisita il nostro sito

www.tuttincampo.info per vedere le video-sintesi e le interviste

delle partite!

Page 2: Tuttincampo 3 2013

2 |

Via M. Buonarroti, 9 - Piazza Marina - Jesolo (VE)Info e prenotazioni 0421 371644

Martedì (sera) e mercoledì chiuso

Ristorante • PizzeriaAl Brigantino

RIAPRIAMO VENERDÍ 1 MARZOVi aspettiamo!

Page 3: Tuttincampo 3 2013

| 3

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Via M. Buonarroti, 9 - Piazza Marina - Jesolo (VE)Info e prenotazioni 0421 371644

Martedì (sera) e mercoledì chiuso

Ristorante • PizzeriaAl Brigantino

RIAPRIAMO VENERDÍ 1 MARZOVi aspettiamo!

[email protected] • www.vidottosport.it

Al vostro servizio con le migliori marche

CON PREZZI SPECIALI...Via Roma Dx, 133 • 0421.951641

PASSIONE, GIOIA, CORAGGIO, SUCCESSO E SACRIFICIO...

Siamo giunti al terzo numero del-la rivista Tuttincampo. Ho scel-

to qualcosa di diverso, di proporvi qualcosa che mi ha stupito e com-mosso, qualche serata fa, durante il Festival di Sanremo. Uno degli ospiti è stato il grande Roberto Baggio, personaggio amato da tutti, indistin-tamente, e che, tra l’altro, proprio qui, dalle nostre parti, passa spesso con la sua famiglia le vacanze estive. La sua lettera, letta al pubblico, l’ha dedicata a tutti i giovani, compresi i suoi tre figli. Io la propongo affinché voi allenatori possiate trovare cinque minuti, prima di un allenamento, per leggerla loro. “Per 20 anni ho fatto il calciatore. Questo certamente non mi rende un maestro di vita, ma ora mi pia-cerebbe occuparmi dei giovani così preziosi e insostituibili. So che i gio-vani non amano i consigli. Anche io ero così. Io però senza arrogan-za, qualche consiglio lo vorrei dare. Vorrei invitare i giovani a riflettere su queste parole. La prima è PASSIO-

NE. Non c’è vita senza passione e questa la potete cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare. La passione si può an-che trasmettere. Guardatevi dentro e lì la troverete. La seconda è GIOIA. Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa. Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia madre nel metterci tutti e dieci la sera intorno alla tavola apparecchiata. E proprio dalla gioia nasce quella sensazione di comple-tezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita. La terza è CORAG-GIO. È fondamentale essere corag-giosi e imparare a vivere credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale. È necessario non farsi sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi soddisfatti, sapendo di aver dato tut-to. Di aver fatto del proprio meglio, a modo vostro e secondo le vostre capacità. Guardate al futuro e avan-zate. La quarta è SUCCESSO. Se seguite GIOIA e PASSIONE, allora si

può parlare anche del SUCCESSO. Di questa parola che sembra esse-re rimasta l’unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere SUCCESSO? Per me vuol dire rea-lizzare nella vita quello che si è, nel modo migliore. Questo vale sia per il calciatore, per il falegname, per l’a-gricoltore o per il fornaio. La quinta è SACRIFICIO. Ho avuto da giovane incidenti alle ginocchia, che mi han-no creato problemi e dolori per tutta la carriera. Sono riuscito a convive-re e convivo con quei dolori, grazie al SACRIFICIO, che vi assicuro che non è una brutta parola. Il sacrificio è l’essenza della vita, la porta per capirne il significato. La giovinezza il tempo della costruzione. Per que-sto bisogna allenarvi bene adesso: da ciò dipenderà il vostro futuro. Per questo, gli anni che state vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio, non fidatevi è un’illusione. Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni e la realtà”.

ed

ito

ria

le

di Federico Biondo

Page 4: Tuttincampo 3 2013

4 |

Dopo una stagione che finora sta dando grande entusiasmo con

la prima squadra, il Passarella 93 punta a far crescere con altrettanto impegno anche il suo Settore Giova-nile. Con il presidente della società biancoverde, Ivan Siciliotto, abbia-mo fatto un po’ il punto della situa-zione.Presidente, come valuta in gene-rale la stagione del vostro vivaio?“Molto bene. Soprattutto con la Ju-niores, è già da un paio di anni che siamo ai vertici della classifica e speriamo, prima o poi, di riuscire a vincere. In generale, stiamo cercan-do di creare qualcosa di positivo per

il futuro per i nostri circa 100 tesse-rati”.Funziona bene l’organizzazione della società per quanto riguarda le giovanili?“Si. Cerchiamo di essere ben strut-turati. Ogni squadra è accompa-gnata e assistita da brave persone che garantiscono il giusto supporto ai ragazzi. C’è piena collaborazione tra dirigenza e allenatori”.Come prosegue il rapporto del Passarella con il Chievo Verona, società di serie A a cui siete affi-liati?“A parte le partite a cui ci invitano ad assistere periodicamente, occasioni in cui i ragazzi delle settore giova-nile vanno in campo con i giocatori professionisti, ci sono dei corsi orga-nizzati dalla società veronese a cui i nostri allenatori partecipano di tanto in tanto. È un bel rapporto che ci a aiuta a crescere e a migliorare la for-mazione dei nostri mister”.C’è qualche ragazzo di buone pro-spettive che potrebbe già trovare

posto in prima squadra?“Alcuni già vengono convocati in prima squadra anche se, negli ultimi anni, è sempre più difficile proporre ragazzi da portare alla domenica, perché è cambiato un po’ tutto il mondo del calcio”.A proposito di cambiamenti, pen-sa che la crisi economica faccia puntare anche le società dilettan-tistiche di più sui loro giovani?“Di sicuro se grosse possibilità eco-nomiche non ci sono, i giovani tro-veranno più spazio. Noi speriamo di trovare ragazzi che ce la mettano tutta per giocare in prima squadra”.

PASSARELLA, SOLIDA REALTà E GIOVANI CHE CRESCONO

LE STRUTTURE A DISPOSIZIONE

Una frazione di duemila anime cir-ca, a Passarella il centro sporti-

vo è tra i più ben strutturati del Basso Piave. Forse, anzi sicuramente, l’uni-co neo è la scarsità di spazi interni (spogliatoi), anche se quelli presenti sono ben organizzati.

Il campo principale ha di recente subito degli interventi di rifacimento del manto erboso e da poco la pri-ma squadra è tornata a calpestarlo. Juniores, Allievi e Giovanisimi, per ora, rimangono “esiliati” e giocano a Calvecchia, per non “caricare” di troppe partite il campo principale. Altri due campetti di sfogo per gli al-lenamenti completano la struttura di Passarella.

A.C.D. PAssArellA 93

sede e campo principale: via Brunello, 19Passarella (San Donà di Piave)

tel. e fax 0421/235653email: [email protected]

pa

ssa

re

lla

Page 5: Tuttincampo 3 2013

| 5

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Per una buona gestione di una stagione sportiva, c’è bisogno

di tante persone: e allora in questo numero, per quanto riguarda il Pas-sarella, in queste tre foto potete ve-dere tre persone che, ognuna con un compito specifico, lavorano ogni

giorno per far sì che tutte le cose, al campo, nel territorio e nell’am-ministrazione, vadano nel migliore dei modi. E allora, ecco la signora Concetta Abbate, che si occupa della segreteria, poi il signor Tizia-no Orlando (a destra), l’autista del

pulmino che va a prendere i bambi-ni, li porta all’allenamento e li riporta a casa. Infine, il prezioso contributo del custode e magazziniere Carlo Folador (a sinistra), una persona che dedica passione e professiona-lità al servizio della struttura.

PULCINI, UNA TRUPPA DI VENTI PICCOLI CALCIATORI

TRE VOLTI DI UNA BUONA GESTIONE SOCIETARIA

Per i Pulcini, per tutti i piccoli che fanno parte delle varie squadret-

te che Tuttincampo vi illustra, questo periodo è di “sosta” tra la fase au-tunnale e la fase primaverile. Lo è anche per i 20 baby calciatori del Passarella che, per questa sta-gione 2012-2013, sono stati divisi in due squadrette, affinché tutti loro abbiano la possibilità di giocare. Una delle due compagini è seguita dal giovanissimo tecnico Mario Tom-maso, barese di nascita (e di scuo-la calcistica), ma oramai adottato dalla società biancoverde e dal no-stro territorio. A 26 anni, da cinque nel rango dei mister del Passarella, Mario ha giocato nelle giovanili del Bari fino ai Giovanissimi e poi con gli Allievi del Sandonà, salvo poi dover abbandonare per un problema al gi-nocchio.Mister Mario, presentaci la tua squadra.“Dato il buon numero di bambini, abbiamo deciso inizialmente di iscri-

vere due squadre per dare modo a tutti quanti di poter partecipare alle partite con lo stesso spazio. Cosa che da altre parti probabilmente non succede. Si sono adattati in fretta, ambientandosi in un clima che qui a Passarella è tranquillo, l’ideale per lavorare, con una struttura organiz-zata e con persone sempre dispo-nibili, a partire dal presidente che è molto spesso presente anche ai nostri allenamenti, una cosa che ci gratifica”.

Su quali aspetti concentri di più il tuo lavoro negli allenamenti dei bimbi, oltre a farli divertire?“Chiaramente c’è una grande dose di lavoro sulla tecnica di base: sul passaggio, sullo stop, sul modo di calciare, sul controllo della palla di piede e di testa. Prima delle partitel-le facciamo un po’ di minuti spiegan-do come devono stare in campo, una sorta di prima tattica basilare ”.Tra poco inizia la fase primaverile, l’autunnale com’è andata?“Direi abbastanza bene, nonostan-te qualche difficoltà iniziale. Vedo i bambini che si impegnano a cerca-re di migliorarsi e che sono presenti con costanza. Nonostante qualche sconfitta, siamo felici del lavoro che stiamo portando avanti in entrambe le due squadre che presenteremo anche alla fase primaverile”. p

ass

ar

ell

a

Page 6: Tuttincampo 3 2013

6 |

BALDISSERA, MISTER QUASI “MAGGIORENNE” A TREPORTI

Da 16 anni nel Settore Giovanile del Treporti

dopo una breve parentesi di due anni al Città di Je-solo, preferisce Cristiano Ronaldo a Lionel Messi

(“vorrei vederlo giocare in un’altra squadra che non sia il Barcellona”) e tra gli allenatori di adesso sce-glie Andrea Stramaccioni. Stiamo parlando di Giu-

liano Baldissera, mister dei Piccoli Amici 2° anno (classe 2005-2006) del club biancorosso.

Mister, consideri un pas-so indietro allenare i Pic-coli Amici?“Assolutamente no; al contrario, è un passo in avanti. In questa catego-ria wsi insegnano le basi, che sono ciò che poi resta per sempre nella crescita di un calciatore. Se sbagli adesso, sbagli per sem-pre”.

Quanto è importante far comprendere il concetto di gruppo già a questa età?“È fondamentale. Il mio obiettivo è far fare gruppo tra di loro e farli divertire il più possibile, con voglia ed impegno. Sono prima di tutto dei bambini eccezionali dal punto di vista comporta-mentale: per esempio, a fine allenamento sono loro a raccogliere l’attrezzatu-ra e quando parlo sanno che devono ascoltare in silenzio. Io lavoro sempre con il sorriso, ma se sbagliano

scatta la “punizione”. Ho la fortuna di avere dei genito-ri che capiscono e con cui c’è un dialogo costante. Io faccio sempre giocare tutti lo stesso tempo, adesso che ne hanno la possibi-lità. Mi considero più un educatore che un allena-tore”.

Su cosa si basano so-prattutto i tuoi allena-menti?“Al secondo anno dei Pic-coli Amici ci si concentra sui fondamentali, mentre al primo anno si predilige la parte aerobica. È importante che un alle-natore faccia due anni con lo stesso gruppo, ma non di più”.

Una nostra curiosità: come mai finora non hai mai tentato l’avventu-ra di allenare una Prima Squadra?“Non mi è mai interessato, con i grandi sei costretto a fare scelte più dure come lasciare fuori qualcuno. Con i piccoli invece non vado in campo per vince-re, ma per farli giocare e divertire”.

TRE

PO

RTI

Page 7: Tuttincampo 3 2013

| 7

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

MAX CASTELLI: ESPERIENZA E PAZIENZA CON I PULCINI

Ce lo confessa quasi subito: quan-do era giocava nell’Empoli, ma

anche allo Spezia, nel “mondo” del-le grandi società professionistiche, si prendeva un’oretta o mezz’oretta per andarsi a vedere qualche alle-namento dei piccoli, per vedere su cosa si lavorava, quali metodi si usa-vano. Tutto bagaglio di esperienze che oggi, pur avendo smesso di gio-care, gli è rimasto dentro come un tatuaggio che non si toglie. E alla guida dei Pulcini del Cavalli-no, Massimo Castelli, sta portando tutti questi valori in più al servizio

dei suoi dieci piccoli “soldatini”. Per lui già cinque stagioni nel rango de-gli allenatori del Settore Giovanile giallo-verde: Piccoli Amici, due anni Juniores, Esordienti, ed ora Pulcini. “Perché – spiega – per certi versi è meglio lavorarci su quando sono piccoli. A livello tecnico di base c’è molto da fare: come calciare, di col-lo, di interno piede, facciamo tanti esercizi su questo che poi nel futuro serviranno molto”. Ha avuto anche Massimo due bimbi piccoli che ora sono grandi, e spiega che urlare e fare i “sergenti di ferro” non serve

a nulla. “Ci vuole la giusta misura come in tutte le cose, perché biso-gna stare attenti: in tal senso, l’am-biente qui di Cavallino aiuta molto. C’è la giusta tranquillità, secondo me è uno dei migliori ambienti per crescere i piccolini, con la preziosa collaborazione di Costantino Abadi-ni, persona fantastica per disponibi-lità e organizzazione. Abbiamo una società alle spalle che conosco da tanti anni e si sta bene”. Tant’è che non gli pesa nemmeno più di tanto il fatto di venire dalla lontana Mestre. Massimo confessa che il “futbol” giocato gli manca tanto. “Ho smesso quattro anni fa e non lo nego che è stata durissima staccarsi dal calcio agonistico. Certo, allenare aiuta, ma giocare è giocare, e mi manca mol-to”. Una crescita costante, quella dei suoi Pulcini. “Nell’ultima fase abbia-mo inanellato 5 vittorie e 2 pareggi. Adesso stiamo lavorando per prepa-rare la fase primaverile dove spero si potranno vedere ulteriori piccoli miglioramenti”.

cav

all

ino

Autoscuole e agenzieEracleaP.zza Garibaldi, 12 tel. 0421-232188

Ponte CrepaldoP.zza San G. Bosco, 7tel. 0421-1885848

Jesolo PaeseVia Roma dx, 23tel. 0421-1889997

Jesolo LidoVia Tritone, 32/34tel. 0421-381381

Cavallino Treporti(Cà Savio)Via Grisolera, 27tel. 041-5301603

Servizi•Patenti di tutte le categorie•Passaggi di proprietà•Immatricolazioni•Duplicati•Bolli auto•Conseguimenti / rinnovo cqc e adr•Guida sicura•Infortunistica stradale•Assicurazionie tanto altro...

www.accademia-italia.it

Page 8: Tuttincampo 3 2013

8 |

DE BORTOLI, LA “GUIDA” DEGLI ALLIEVI DEL NOVENTA

IL PRESIDENTE CONCETTI: “BILANCIO POSITIVO”

Quattro chiacchiere con Massi-mo De Bortoli, attuale trainer

degli Allievi Provinciali del Noventa. Curiosità: il suo possiamo definir-lo uno spogliatoio multietnico. Con lui ci sono giocatori di ben cinque nazionalità: italiana, magrebina, al-banese, kosovara e brasiliana. Un crogiolo di razze che diventa aspet-to sociale non indifferente,per questi giovani che si allenano due volte a settimana sui rettangoli verdi dell’im-pianto di Noventa. Educazione, ri-

spetto e linguaggio adeguato sono le caratteristiche, le priorità che evi-denziano il lavoro di mister De Borto-li. Lui, Max, che si ricorda ancora di quel mister Tonolo a Favaro Veneto che gli ha dato tanto del mondo del calcio. Lo vorrebbe ancora come tecnico, altro che Mourinho e soci. Da allenatore De Bortoli ha diretto le casacche di Favaro, Chiarano e Noventa. Da giocatore, invece, ha vestito le maglie del Favaro, della Mestrina, e dello Spaltimestre. Su tutti, per Massimo, un grande gio-

catore da prendere come esempio per crescere i suoi atleti, ovvero Ja-vier Zanetti, capitano dell’Inter. ”Un mito. Un esempio raro di sportività e correttezza in campo e fuori. In una società piccola come la nostra sono importanti anche i collaboratori. Per questo – afferma Massimo – ci ten-go a ringraziare il responsabile del settore giovanile del Noventa. Loris Bettin, ma anche i genitori. In parti-colare i due che mi accompagnano in panca ogni domenica, ossia Tizia-no Andreuzza e Carlo Zago”.

Un Settore Giovanile che cresce di anno in anno e tanta buona

volontà da parte delle persone che lavorano per far si che ciò avvenga. È il quadro che ci ha tracciato Fabio Concetti, al decimo anno di presi-denza del Noventa Calcio, sulla sta-gione delle sue squadre giovanili.Presidente, ci può tracciare un primo bilancio di questa stagione sportiva 2012-2013 per quanto ri-guarda il vostro vivaio?“Il bilancio è sempre positivo perché riuscire a fare calcio a livello giova-

nile con poche risorse economiche e con una gioventù che, al giorno d’oggi, ha sempre più distrazioni, non è facile. Per quanto riguarda i risultati sul campo, non ne abbiamo ottenuti di eccellenti, però le squa-dre non stanno facendo male nel complesso e qualche soddisfazione ce la siamo tolta, soprattutto con la Juniores che ottenuto qualche bella vittoria”.

Siete soddisfatti del numero di iscrizioni?“Molto. Quest’anno abbiamo toccato la quota dei 180 iscritti. In dieci anni di presidenza del Noventa ho visto il numero più che raddoppiare, dato che nel 2003 il settore contava 80 ragazzi”.

Per quanto riguarda l’organizza-zione del settore, siete contenti?“Decisamente. I dirigenti e i colla-boratori sono più che ligi ai propri doveri. Riescono a gestire tutto al meglio e ad organizzare le visite me-diche, i trasporti dei ragazzi agli alle-

namenti e i preparativi per le partite degli atleti, nei loro ritagli di tempo, togliendone magari anche alle pro-prie famiglie e, per questo, sono da ammirare”.

no

ven

ta

qui sotto, la locandina del prestigioso Torneo di Primavera che si terrà dal prossimo 26 maggio al 2 giugno a Noventa, riservato alla categoria Pulcini

Page 9: Tuttincampo 3 2013

| 9

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

ESORDIENTI DEL FOSSALTA: IN CRESCITA CON PIVETTA

Si preannuncia una pri-mavera incandescente

per gli Esordienti del Fos-salta di Piave, attesi dalla fase finale del campionato provinciale. Dopo il secondo posto ot-tenuto al termine del giro-ne autunnale sono infatti molte le aspettative sulla squadra orange. Il mister Claudio Pivetta, già ex as-sessore allo sport a Musi-le, che ha rilevato la guida della squadra al posto di Roberto Bianchini (il qua-le ha dovuto lasciare per motivi di lavoro a stagione da poco iniziata) tuttavia preferisce non caricare il gruppo di eccessive ed inutili pressioni.Pivetta, la squadra come l’ha accolta quando lei è subentrato a Bianchini? Ha instaurato un buon feeling coi ragazzi?

“Il gruppo era abbastanza vivace, bisogna ammet-terlo. Ho cercato prima di tutto di insegnare ai bam-bini l’educazione neces-saria per poter costruire uno spogliatoio coeso. E direi che ci sono riuscito: se prima chiacchieravano sempre, ora invece cerca-no di ascoltare e stanno in silenzio. Hanno una gran voglia di lavorare, ho iniziato anche a fargli fare un po’ di gin-nastica, un aspetto dove prima non avevano lavora-to molto. Sono soddisfat-to, ho davvero un gruppo

equilibrato e ben assorti-to”.Immagino sia soddisfat-to dell’andamento del girone autunnale. O po-tevate fare ancora qual-cosa di più? “Direi che abbiamo dispu-tato un girone di grande livello. Sono solamente numeri, ma da quando sono diventato l’allenato-re questa squadra non ha più perso una gara. Siamo arrivati secondi con pieno merito e a mio modo di ve-dere abbiamo ancora dei margini di miglioramento, perché i ragazzi stanno

crescendo, sono bravi e mettono bene in pratica ciò che cerco di insegnar-gli e trasmettergli”.Cosa prevede dunque per la fase primaverile? “Nulla in particolare, spero che i miei ragazzi daranno il cento per cento in ogni partita. Una volta dato tut-to, vincere o perdere non ha importanza: la cosa a cui tengo di più è che cre-scano con dei sani princi-pi e che mettano in pratica nel miglior modo possibile ciò che viene fatto negli al-lenamenti”.

foss

alt

a d

i p

iave

• Gestione impianti frigoriferi e di condizionamento• Centro assistenza tecnica• Teleassistenza interattiva• Contratti di manutenzione programmata• Contratti di manutenzione full service• Gestione impianti in global service• Ammodernamento energetico• Ammodernamento normativo

Frigo Point s.r.l. Via 24 maggio, 21 30027 - San Donà di Piave (VE)

tel.: 0421 336305 - fax: 0421 [email protected] • www.frigopointsrl.com

Page 10: Tuttincampo 3 2013

10 |

UN “ESERCITO” DI PULCINI PER MISTER VISENTIN

Teddy Visentin è un classe ‘87: per lui tutta la crescita calcistica

allo Jesolo, parecchie apparizioni in serie D e poi altre casacche numero uno vestite nel pianeta dilettantisti-co. Oltre che fresco mister neopa-tentato, Teddy al momento guida i Pulcini 2004 del SandonàJesolo, nello stesso ambiente dove una vol-ta la società si chiamava Città di Je-solo e lui ne difendeva i pali.

Teddy, com’è stato l’approccio con i piccoli? Hai avuto difficoltà iniziali?Direi che è stato sicuramente posi-tivo e agevolato dal fatto che molti bambini già li conoscevo. Questo mi ha consentito di non trovare partico-lari difficoltà nell’inserirmi nel grup-po e nel rapportarmi con i bambini e con i loro genitori.

Com’è formata la tua squadra e su cosa lavori con loro?La squadra è composta da 24 bam-bini di terza elementare, 23 dei quali jesolani. Nel campionato autunnale abbiamo partecipato con due squa-dre, mentre in quello primaverile, che sta per iniziare, abbiamo deciso di iscriverne tre, in modo che i bam-bini abbiano la possibilità di giocare di più. Con il collega Livio Gardiman dia-mo principalmente importanza al divertimento dei bambini attraverso esercizi/giochi volti a migliorare le capacità tecniche, coordinative e

cognitive. La cosa più importante su cui stiamo lavorando è la serenità dei bambini a livello psicologico. Il nostro obiet-tivo è quello di far aumentare la loro autostima, la fiducia nei loro mezzi. Al di fuori delle questioni puramente tecniche chiaramente sono impor-tanti anche l’armonia, l’educazione e il rispetto all’interno del gruppo.

Hai un occhio di riguardo per la crescita dei portieri visto che è stato il tuo ruolo?Cerco di far valere la mia esperienza con i bambini dando consigli ma so-prattutto capendo le difficoltà psico-logiche che può avere il ruolo. Nella squadra che alleno non ci sono por-tieri fissi. Tutti si allenano in modo uguale come giocatori di movimento e poi in partita si fa a turno oppure si accet-tano i volontari per andare in porta. E, nonostante ne abbia 24, è difficile trovare volontari per fare questo ruo-lo...

SAN

DO

JESO

LO

Page 11: Tuttincampo 3 2013

| 11

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

SANDONàJESOLO, GIOVANISSIMI REGIONALI A TUTTO GAS!

Spesso capita che gli allenatori che inter-

vistiamo e che, magari, sono in società da più di una stagione, raccontino la particolarità di vedere i ragazzi passare per una stagione (l’annata della categoria corrisponden-te) per poi salutare l’anno dopo, passando allo sca-lino superiore. E il mister rimane lì ad accoglierne altri la stagione dopo. È il caso di Paolo Baldasso, trainer dei Giovanissimi Regionali del SandonàJe-solo che quest’anno ha in rosa due elementi nuovi e sei-sette li ha visti an-darsene. Un campionato finora sensazionale, al di là del primo posto e del-la sfida a distanza con la LiventinaGorghense, Bal-

dasso è soddisfatto. “Non pensavamo sinceramente di andare così bene visto che, soprattutto all’inizio, abbiamo dovuto fare un duro lavoro di amalgama del gruppo. Ma il gruppo da subito si è messo a disposizione per seguire ed imparare, anche, a mio avviso, per la buona pre-parazione ricevuta nelle stagioni precedenti”. Pao-lo, che è al secondo anno nel litorale, ha allenato per nove stagioni al Casier-Dosson e prima anche al CiprianoCaTron, è paten-tato dal 2001 e oramai ha assorbito la distanza dal trevigiano a Jesolo, dove allena. “Durante la setti-mana lavoriamo tanto sulla tecnica più che sulla tatti-ca: diciamo che in campo

mi piace lasciare i ragaz-zi liberi di esprimersi, pur dando un’organizzazione sul 4-2-3-1, sfruttando il gioco sulle fasce carat-terizzato da due elementi piccolini e rapidi. Spesso condividiamo gli allena-menti con i Giovanissimi Sperimentali di mister Ta-mellini, con partitine, situa-zioni ed esercizi che sono molto utili”. Ben 17 vittorie ed una sconfitta, il “duello” con la LiventinaGorghen-se che durerà a lungo. “Siamo lì e ce la giochere-mo fino alla fine. L’obiettivo iniziale era arrivare tra le prime quattro per riuscire a fare poi l’anno prossimo l’Elite. Certo, arrivare primi o secondi e poter andare a fare le finali regionali sa-rebbe un bel traguardo”.

Due “peperini” lì davanti (Stocco, 20 gol e Lion, 16) che sfruttano il lavoro della squadra. “Vorrei compli-mentarmi con tutti i ragaz-zi, sempre presenti ed im-pegnati. Caratterialmente io non urlo molto, sono un mister abbastanza tran-quillo. Ripeto, mi piace lasciarli liberi di esprimersi ed è su questa strada che voglio proseguire”. Una piazza dai grandi numeri, il SandonàJesolo, dove è importante la presenza e partecipazione dei genito-ri. “Abbiamo un bel grup-petto sempre presenti con i quali c’è un buon rappor-to. Sarà che i risultati aiuta-no – sorride il mister – ma per ora non posso dire nul-la di male, siamo contenti”.

SAN

DO

JESO

LOJESOLO CALCIO A 5: ECCO LA NUOVA CARD!

Lo Jesolo Calcio a 5 lancia una grande no-

vità: la JC5 Card (Jesolo Calcio a 5 Card). La card, promossa in collaborazio-ne con Jesolo-Ok.com, avrà un costo di 10 euro e permetterà a chi la acqui-sta di godere di numerosi sconti e promozioni in di-verse attività commerciali

della città. Un doppio van-taggio, dunque, perchè potrai usare la tua JC5 Card anche nel circuito parnter di The City Card di Jesolo-OK, main sponsor della squadra impegnata nel campionato Naziona-le di serie B. Attraverso la card, per tutto l’anno potrete avere sconti fino

al 20% in diversi negozi, pizzerie, ristoranti e nelle varie aziende partner del-lo Jesolo Calcio a 5.

Per tutte le info sull’iniziati-va visita il sito internet www.jesolocalc ioa5. i t oppure scrivi via mail: [email protected] (tel. 333.4893735).

Page 12: Tuttincampo 3 2013

12 |

cit

tà d

i m

usi

leCITTà DI MUSILE: GIOVANISSIMI DI GRANDI PROSPETTIVE

Mister Roberto Bergamo dei Gio-vanissimi del Città di Musile co-

nosce bene i suoi ragazzini. Sa bene, il tecnico, che la compagi-ne che la società gli ha affidato sta vivendo un anno un pochino difficile a causa dell’anno di differenza che c’è rispetto a tantissimi giocatori di altre squadre inserite nello stesso girone. La classe del 1999 a Musi-le impera. “Ma sarà un bene per il prossimo anno – suggerisce Ber-gamo – perché questi ragazzi sono parecchio tecnici e sanno giocare al pallone. Ogni gara creiamo tan-to anche se la fortuna non ci aiuta come vorremmo. Sui campi difficili, gibbosi, andiamo un po’ in difficoltà perché il controllo di palla risulta ab-

bastanza impegnativo. L’importante è che in spogliatoio non venga mai meno la voglia di fare e l’impegno. Senza questi ingredienti non si potrà mai fare un buon lavoro. È un discor-so che vale per qualsiasi squadra, di qualsiasi categoria”. Con lui ci siamo incrociati in occasione della partita giocata dai suoi ragazzi in casa del-lo Jesolo, gara persa 1-0 ma dove il Musile ha lottato fino alla fine. “Di-rei che è stata una partita piacevole nonostante le cattive condizioni del campo dovute al maltempo – ha det-to il mister – soprattutto nella ripresa abbiamo praticamente giocato nella loro metà campo sfiorando il gol ed il pareggio in più occasioni. Siamo un po’ sfortunati, ma come ho già det-to la cosa più importante è vedere grande impegno e voglia di fare da parte dei miei calciatori. Quest’anno è di fatto una sorta di rodaggio per loro, sono certo che daranno grosse soddisfazioni alla società già a par-tire dalla prossima stagione”.

Page 13: Tuttincampo 3 2013

| 13

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

A livello provinciale è scontato che per allenare uno dei requisiti più

importanti da possedere è una gran-de passione. È sempre gradevole tuttavia intervi-stare una persona che intraprende questa strada e già al primo anno di “carriera” descrive tale percorso come “un’esperienza che ha fatto ri-nascere in me l’amore per il calcio, che avevo lasciato da parte quando ho smesso”. Ci auguriamo dunque che Isidoro Caminotto, mister degli Esordienti del Torre di Mosto, possa essere un modello ed un esempio per tanti gio-vani che scelgono di iniziare a fare gli allenatori.

Mister, come sta andando la prima esperienza in panchina? Le piace questo lavoro?“Benissimo, davvero. Voglio ringra-ziare Stelio Gobbo e Lino Madiotto che mi hanno coinvolto e mi hanno spinto ad iniziare quest’avventura. Mi piace allenare, quest’esperienza ha fatto rinascere in me l’amore per il calcio, che avevo lasciato da parte quando ho smesso”. Coi ragazzi ho un ottimo rapporto, penso di riuscire ad entrare bene nelle loro teste. Hanno un’età in cui ritengo sia importante insegnargli prima di tutto a capire cos’è il gio-co di squadra, sia dentro che fuori dal campo. Grazie all’intervento e

alla presenza di un’ottima società sto riuscendo anche ad avere un bel rapporto anche con le famiglie dei ragazzi. Dal punto di vista sportivo stiamo di-sputando un buon campionato: direi che siamo in linea con le aspettati-ve”.

Potete migliorare il vostro rendi-mento durante la fase primaverile del campionato secondo lei?“Penso di sì. Spero che i ragazzi af-fronteranno le gare con una maggior consapevolezza dei propri mezzi. A volte ciò che gli manca è proprio la fiducia in loro stessi e nelle loro capacità. Spero di riuscire a tra-smettergliela nella maniera migliore possibile da ora in poi”.

Data la giovane età dei suoi gioca-tori, inserisce anche qualche eser-cizio che non prevede la presenza del pallone nei suoi allenamenti?“Sì certamente. Il pallone è una par-te fondamentale in tutti gli esercizi, però oltre alla tecnica cerco di svi-luppare nei ragazzi, con esercizi mi-rati, anche la forza, la resistenza e la velocità perché penso che queste siano tre caratteristiche fondamen-tali per un giocatore di calcio”.

TORRE DI MOSTO, CAMINOTTO E LA PASSIONE RITROVATA

tor

re

di

mo

sto

Salumificio Torresano srlVia Triestina, 3

30020 Torre di Mosto (VE)

tel. 0421.312081 fax 0421.473478email: [email protected]: www.torresano.it

Page 14: Tuttincampo 3 2013

14 |

I GIOVANISSIMI DEL MEOLO: UN GRUPPO COESO

Nelle ultime settimane per i Giova-nissimi del Meolo anche i risultati

sul campo cominciano ad arrivare, e allora quale migliore occasione per una chiacchierata con i due allena-tori, Moreno Diral e Fabio Monteros-so.Allora, com’è stato questo inizio di stagione?Dopo svariati anni come calciatori nel settore giovanile abbiamo inizia-to una nuova avventura da allenatori sempre in seno alla società meole-se. Abbiamo trovato un gruppo di ragazzi, classe 1998 e 1999, molto motivati, desiderosi di giocare, di di-vertirsi e rispettosi delle regole.A proposito del gruppo, com’è il rapporto con i giovani calciatori?Pur occupando attualmente la parte bassa della classifica in campiona-to, il feeling con i ragazzi è ottimo, il dialogo è costante ed i buoni rap-porti interpersonali ci permettono di parlare, risolvere eventuali proble-matiche ed evitare qualsiasi genere di incomprensione. La cosa che ci entusiasma di più è che a tutti gli allenamenti i ragazzi sono sempre presenti e, nonostante la posizione in classifica, i 21 giovani di inizio stagione sono ancora tutti presenti e

con tanta voglia di impegnarsi. Sia-mo sicuri che i ragazzi cresceranno e, a quel punto, ci prenderemo delle belle soddisfazioni, anche se il no-stro lavoro punta a dare sempre il massimo, in qualunque situazione, per cercare di migliorare noi stessi.

Gli allenamenti saranno intensi, dunque…La squadra, durante la settimana svolge tre allenamenti: il martedì il lavoro si concentra sul defaticamen-to della partita della domenica; il mercoledì ci concentriamo sul fondo e sulla forza; il venerdì è dedicato alla rifinitura in vista della partita.

Essendo in due, Moreno, come vi dividete i compiti?Durante gli allenamenti svolgo prin-cipalmente il lavoro tecnico e tattico; per me è la prima esperienza da al-lenatore, anche se abbiamo un’otti-ma intesa in quanto abbiamo avuto modo di giocare nella stessa società in cui ora alleniamo.

E tu Fabio? Io mi occupo prevalentemente della parte atletica. Il rapporto tra mister è ottimo, abbiamo una gran voglia di allenare e condividiamo le stesse idee, questo fa in modo che sia tra di noi che con i ragazzi vi sia una grande sintonia.E con i genitori dei ragazzi?Li troviamo molto disponibili, pronti al dialogo anche sulla quotidianità vissuta dai propri figli. Alla domenica sono sempre presenti alle partite di campionato, così come agli allena-menti; questa è una cosa importante per noi.Un’esperienza positiva, quindi.Certo, vogliamo ringraziare con tut-to il cuore questa splendida società per averci dato la bellissima oppor-tunità di essere allenatori, sperando di continuare ad esserlo in futuro. Muovere i primi passi come allena-tore nella stessa società dove abbia-mo mosso quelli da calciatore, e nel-la quale siamo cresciuti, è davvero speciale.

me

olo

NON SOLO CALCIO: UNA GIORNATA SULLA NEVE!

Anche quest’anno il Calcio Meolo organizza, verso fine febbraio,

un’uscita in montagna con i ragazzi e i loro genitori a “Pian del Crep” in località Pecol di Zoldo Alto, provin-cia di Belluno.Un’occasione per divertirsi e per conoscersi maggiormente, anche tra genitori, al di fuori del tappeto er-boso. Per informazioni rivolgersi alla segreteria della società.

Page 15: Tuttincampo 3 2013

| 15

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

CAORLE JUNIORES: GIOVANI CHE SI ALLENANO DA GRANDI

L’ultima esperienza su una pan-china l’aveva fatta alla guida del

Gainiga (tre anni fa) e ha sempre condotto, in precedenza, le prime squadre. Durante l’estate il “corteg-giamento” del Caorle e la prospet-tiva di poter lavorare assieme al mister della prima squadra, Moreno Tomasello, hanno spinto mister Luigi Fornasier ad accettare di rimettersi in gioco. Per Luigi, il compito di for-mare la Juniores e di far crescere e migliorare elementi pronti al salto in prima squadra. “Siamo partiti pur-troppo con un numero un po’ esiguo di giocatori tanto che spesso è ca-

pitato di dover pescare, da Allievi o dai più grandi, qualche giocatore per completare l’organico. Ora la situazione è migliorata e diciamo che dopo Natale abbiamo anche iniziato a vedere i primi frutti a livel-lo di risultati”. Anche se, per ora, la squadra rimane nei bassi fondi della classifica, cosa che non preoccupa affatto Fornasier. “Sto facendo un lavoro non basato sul risultato, ma per preparare i ragazzi alla prima squadra; lavoro dal punto di vista tecnico e qualitativo. Grossi miglio-ramenti li abbiamo visti da quando, almeno una volta alla settimana, ci

alleniamo in contemporanea con la prima squadra di mister Tomasello. Di recente direi che stiamo giocando molto bene, con almeno 6-7 passag-gi di fila palla a terra, cosa non da poco per queste categorie”. Luigi allena da ben 25 anni e per la pri-ma volta si è “calato” nel pianeta del Settore Giovanile. “Diciamo che c’è voluto un attimo di tempo per adat-tarmi al nuovo rapporto con ragazzi molto più giovani che hanno esigen-ze e caratteri diversi. Ho visto che adottare i metodi che avevo con le prime squadre, essere troppo duro o severo, non dà risultati, anzi il con-trario. Anche da parte mia questa è un’esperienza nuova e formativa, che ti migliora”. Un occhio al girone: Fossalta di Piave favorita numero uno? “Credo proprio che non troverà difficoltà a vincere il nostro girone – chiude Luigi – hanno una rosa molto dotata fisicamente e tecnicamente, completa in tutti i reparti. Noi voglia-mo provare a risalire qualche posi-zione rispetto a quella attuale”.

ca

or

le

VILLAGGI VACANZE

WWW.VILLAGECAMPING.COM

Page 16: Tuttincampo 3 2013

16 |

È vicino al traguardo delle “nozze d’oro” con Lastimma Don Bo-

sco, essendo da oltre quarantacin-que anni nell’organigramma della società dell’Oratorio sandonatese. Per Gino Lucon il calcio è tutto, ora-mai una parte importantissima della sua vita, con tante storie ed aned-doti da raccontare, con tanti volti di piccolini arrivati lì bambini e diventa-ti uomini maturi.

E pazienza se non tutti sono riusciti ad arrivare ai vertici del calcio: La-stimma Don Bosco è stata e sarà sempre una scuola di vita, prima che di sport. E ci racconta gli anni in cui allena-va, Lucon, di un campionato vinto con ragazzotti di 14 anni nel lonta-nissimo 63’-’64, di quando iniziò la sua attività nel pallone nell’allora Gruppo Sportivo Fumei. E oggi, nel 2013, tutti i giorni Gino va al campo, osserva gli allenamenti, aiuta qua e là, in segreteria, nel rapporto con le famiglie, una parola buona per tut-ti. “La cosa più bella che abbiamo? Direi senza dubbio la nostra Scuola Calcio, dove oltre ai grandi numeri, ai tanti bambini, c’è tanta professio-nalità da parte degli allenatori, tanta voglia di imparare. Le squadrette delle varie categorie ci danno comunque soddisfazione. Quest’anno va un po’ male con la prima squadra ma è un’annata di transizione, non ci preoccupiamo più di tanto”. Poi sottolinea un risul-

tato recente che ha intriso fiducia al gruppo degli Allievi Regionali. “Siamo riusciti ad ottenere un ottimo pareggio contro la LiventinaGor-ghense, una piccola soddisfazione per i ragazzini”. Giovani che chiaramente non sono più quelli di una volta. “Sicuramen-te sono cambiati i tempi: una volta si vedeva solo il calcio, c’era solo il pallone. Adesso i giovani hanno tan-te opportunità di fare altri sport, han-no tanti svaghi e diciamo che sono meno disposti al sacrificio rispetto al passato, quando la vita era più dura. Ma non sono cattivi, si impegnano e danno il massimo anche quelli di oggi. Ne andiamo fieri”. Ha quasi 80 anni, Gino Lucon, e la gioia più grande è vedere i piccoli-ni. “Mi diverto molto a vedere i loro allenamenti, speriamo sempre che diventino poi calciatori ad alti livelli. In passato accadeva di più di riuscire a mandare qualcuno anche in serie A. Oggi è più difficile, ma non impos-sibile”.

ALESSANDRO BISIOL, DA BOMBER A MISTER DEI PICCOLI

GINO LUCON: UN VICEPRESIDENTE ...D’ORO

Se passate all’enoteca “Al Santo” a San Donà di Piave e, oltre che

degustare ottimi prodotti dell’eno-gastronomia locale, accompagnati da un buon bicchiere di vino, volete parlare anche di calcio, siete al po-sto giusto. Dietro al banco troverete Alessandro Bisiol, attuale allenatore dei Pulcini del Lastimma Don Bosco, patentino Uefa B fresco fresco con-seguito lo scorso dicembre. Con i suoi bambini tre allenamenti a settimana sul sintetico rettango-lo verde dell’Oratorio. Bisiol ha un curriculum agonistico davvero inte-

ressante. Nel ‘93-’94 al Sandonà in serie D, poi altro anno con mister Glerean e vittoria del campionato. Ancora Venezia con il tecnico Mai-fredi, ma pochi minuti giocati. Udi-nese Primavera, Jesolo in prima squadra, poi al Centro del Mobile, a Concordia Sagittaria con mister Mauro Tossani. Sempre con Tossa-ni a San Donà vittoria nel torneo di Promozione. Poi gli ultimi calci proprio al Lastim-ma. Insomma, mai andato troppo lontano, ma sempre giocato a cal-cio, da attaccante destro.

Il suo giocatore tipo è il grande Mes-si, di allenatori preferiti nessuno, for-se proprio il già citato Tossani. “Di un giocatore – spiega Bisiol – non mi piace la sufficienza. Il mancato at-taccamento alla maglia mi fa arrab-biare così tanto...”. Oltre al calcio, ci sono anche una moglie (Eleonora) e due bimbi, Achille e Lorenzo, rispet-tivamente di 7 e 3 anni. Achille già in-segue la palla giocando con i Piccoli Amici proprio al Lastimma. “Il calcio ha poco sentimento – prosegue mi-ster Alessandro – personalmente, però, è sempre bello ritrovare ami-ci e vecchie conoscenze che non si vedevano da anni. Nel mio locale questo succede spesso. La dome-nica sera qui da noi si ritrovano nel dopo gara giocatori di squadre del circondario, e allora via ai commenti, via alle critiche e via al divertimento. Perché questo sport deve dare emo-zioni e gioie, più che arrabbiature e delusioni. Ed è bello cominciare ad allenare dai più piccolini, mi diver-to tantissimo e cerco di trasmettere qualcosa”.

last

imm

a d

on

bo

sco

Page 17: Tuttincampo 3 2013

| 17

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Una cosa è certa: per chi va a ve-dere gli Allievi dell’Eraclea/Cre-

paldo non c’è certo da annoiarsi. È capitato anche a noi della redazio-ne, qualche domenica fa, quando siamo andati a registrare le immagi-ni video della sfida giocata a Ponte Crepaldo contro la vicina Caorle.Una partita divertentissima, con sette gol, finita 4-3 per la squadra di mister Davide Marian. Il giovane tecnico è al primo anno sulla panchi-na dell’Eraclea/Crepaldo. “Stiamo conducendo direi una buonissima

stagione – spiega l’allenatore – al di là della posizione di classifica sono contento perché vedo un gruppo molto affiatato, che segue le mie direttive, che si impegna e cerca di essere sempre presente agli alle-namenti. Questo è un primo punto importante per fare un buon lavoro”. Nella gara vista contro il Caorle (la cui sintesi potete vederla sul nostro sito www.tuttincampo.info) grande prestazione generale della squa-dra, in particolare di centrocampo ed attacco. “Certo, ma non dimen-tichiamo la difesa. Siamo una delle poche squadre a proporre la difesa a tre, che, senza paura, si può fare, anche se ovviamente ci esponiamo a qualche rischio. Ma la mia filosofia è non mollare e cercare di fare un gol in più dell’avversario. Abbiamo

due attaccanti veloci, da sfruttare, che sanno aprire bene gli spazi ed è per questo che il centrocampo deve essere dinamico e pronto ad approfittarne. Nel complesso sono felice del mio gruppo”. Quanto al comportamento, hai qualche punto nero nello spogliatoio? “Assoluta-mente no. Diciamo che appena arri-vato qui ho subito chiarito che esigo il rispetto tra i compagni di squadra e nei miei confronti. Mai giudicare il compagno, essere pronti ad aiutar-ci uno con l’altro, questo è fonda-mentale. E poi ovviamente il rispetto degli avversari e dell’arbitro. Inutile brontolare per un fischio, bisogna passare oltre e pensare a giocare. Queste sono le mie idee e cerco di trasmetterle ai ragazzi”.

MISTER DAVIDE MARIAN, IL MOTTO È “MAI MOLLARE”

er

ac

lea

/cr

ep

ald

o

Page 18: Tuttincampo 3 2013

18 |

Ha iniziato ad allenare un po’ per caso – come lui stesso ci confi-

da – ma poi gli è piaciuto sempre di più e non ha più potuto farne a meno. Michele Basso, esperto di esperien-ze nel settore giovanile, quest’anno è il tecnico degli Esordienti a 9 dello Jesolo, squadra che conduce la sua attività principalmente a Jesolo Pa-ese, anche se la prima squadra, di fatto, gioca al “Picchi”, al Lido. Di seguito, ecco le sue dichiarazio-ni rilasciateci nel corso di una breve

intervista.Mister, quanti ragazzini hai a di-sposizione?“Alleno 13 ragazzi, tutti calciatori nati nel 2001. Eravamo partiti solo in tre, ma fortunatamente piano piano siamo riusciti a costruire la squadra. Per le partite, tuttavia, qualche volta capita di convocare qualche 2002”.Cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera di allenatore a livello di settore giovanile?“All’epoca giocavo in prima squadra

con l’US Lido di Jesolo, mi chiama-rono per sostituire un mister, di cui non ricordo il nome, reo di trattare un po’ male i ragazzi. Sono passati molti anni, quel gruppo era formato dai nati nel 1978. Diciamo che ho ini-ziato per caso e mi è piaciuto. Prima di approdare allo Jesolo, sono stato ad allenare al Città di Jesolo fino a quando è avvenuta la fusione con il San Donà un paio di anni fa”. Cosa ne pensi della categoria Esordienti a 9?“Sinceramente a mio avviso è un passaggio che si potrebbe evitare, è “fasullo” e non mi piace. Preferisco che si giochi a 11, evitando questa regola dei nove in campo”.Com’è il rapporto con il talvolta “vulcanico” Emilio Sorgon (vice-presidente e responsabile del set-tore giovanile, ndr)? “Se lo conosci (ride, ndr), sai come prenderlo. Non posso dire niente su di lui. Ci mette passione ed è sem-pre presente”.

AC JESOLO, MISTER BASSO “GUIDA” DEGLI ESORDIENTI

jeso

lo

Consulenza e Posa di• CERAMICHE• MOSAICO

• KERLITE

Via Aquileia, 182 - 30016 JESOLO (VE)Devis cell. 340 [email protected]

€ URO POSA s.r.l.di F.LLI DE STEFANI

Page 19: Tuttincampo 3 2013

| 19

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Nel nostro panorama di conoscen-za e presentazione dei diversi

personaggi che alimentano e contri-buiscono alla buona riuscita del cal-cio giovanile locale, difficilmente ci è capitato di imbatterci in una persona come Maurizio Manica. Un vero e proprio “factotum” della società Libertas Ceggia: in primis il segretario, ruolo quanto mai fonda-mentale nell’organizzazione dell’atti-vità del sodalizio, poi Responsabile del Settore Giovanile ed infine alle-natore della squadra Giovanissimi Provinciali. Un tris di mansioni dav-vero importante, ma che non lo spa-venta.

Maurizio, facciamo un po’ il punto della situazione. “Partirei da alcuni dati di carattere generale. Abbiamo circa 120 atleti iscritti suddivisi in cinque catego-rie: Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi. Operano a li-vello tecnico sette mister tra qualifi-cati e non. Al momento è nostra grande soddi-sfazione avere un nostro tesserato, Stefano Boer, nella Rappresentativa Allievi e due, Daniel Matteo Sartor e Edoardo Zago, in quella dei Giova-nissimi”.Un lavoro importante lo state fa-cendo con le categorie più picco-le.

“I Piccoli Amici (nati nel 2005-2006-2007) sono abbastanza numerosi e questo ci ha “costretto” ad affian-care a mister Borlina un ragazzo in cui la società ha piena fiducia come Federico Lorenzon, cresciuto nel nostro Settore Giovanile ed oggi in prima squadra. Approfitto per fargli nuovamente i miei auguri di buon lavoro, sicuro che otterrà buoni risultati. A seguire la categoria Pulcini, tanto numerosa da dover dividerla in tre squadre. I risultati che si stanno ottenendo da questa categoria sono soprattutto dal punto di vista tecnico”.

Quali sono i segreti del buon lavo-ro con i piccoli?“C’è una evidente crescita col pas-sare del tempo grazie a due com-ponenti fondamentali: la prima è innanzitutto il lavoro settimanale che i mister Buran, Zanforlin e Benedini svolgono con i ragazzi; la seconda è la collaborazione attiva con i re-sponsabili tecnici della Liventina-Gorghense, nell’ambito del progetto Centro di Formazione Inter a cui la nostra società ha aderito senza ri-serve”.

Quanto ai tuoi ragazzi dei Giova-nissimi che alleni?“Non posso nascondere la mia sod-disfazione per i risultati sin qui rag-

giunti, ma il mio lavoro vuole andare oltre. Con i ragazzi cerco di costruire un rapporto diretto fondato anche sulla fiducia reciproca. Nel lavoro sul campo e in partita mi confronto con loro cerco di stimolarli dal punto di vista critico. Mi interessa molto come interpreta-no un ruolo o una situazione di gioco e se sono in grado di suggerire una soluzione. Sul campo il protagonista è il pallone. Difficilmente svolgo esercizi dove manca l’oggetto più importante. Credo nella tecnica di base che deve essere sollecitata e migliora-ta in continuazione perché è deter-minante per il possesso palla e di conseguenza consente una migliore gestione della gara”.

Qualche problema dal punto di vi-sta comportamentale?“Non nascondo che ho dovuto ge-stire anche situazioni di particolare vivacità che spero a breve rientrino nella normalità. Una delle cose a cui tengo di più è il rispetto e l’educazione sia nella vita sia nello sport. È forse utopia ma mi piacerebbe che tutti i ragazzi che fanno questo sport affrontino le gare con lo spirito del puro divertimento. L’assillo del risultato ad ogni costo lasciamolo ad altri”.

MAURIZIO MANICA, FACTOTUM DELLA LIBERTAS CEGGIA

lib

er

tas

ce

gg

ia

Page 20: Tuttincampo 3 2013

20 |

cit

tà d

i sa

n d

on

à BOER, “GIGANTE” BUONO PER LA JUNIORES DEL S.DONà

Allenare nel Settore Giovanile, ol-tre che un lavoro a tutti gli effetti,

possiamo definirla anche una sorta di missione, quella che Diego Boer ha deciso di intraprendere al Città di San Donà, seguendo la squadra Ju-niores, dopo diverse annate trascor-se alla guida di prime squadre. Il “gigante” buono, fisico possente ma carattere mite, quando è in pan-china è un po’ focoso come alcuni altri suoi colleghi, ma fuori dal cam-po, prima e dopo il match, è affabile e gentile con tutti. Il nostro collaboratore per la rivista, Enrico Manzini (che monta gli splen-didi video che trovate nel nostro sito ufficiale) ha conosciuto Diego a fine 2005 ad Eraclea, dove riuscì a com-piere un mezzo miracolo prendendo per mano la squadra locale ultima in classifica all’inizio del girone di ritor-no guidandola ad un insperato tra-

guardo: la salvezza. Adesso lo ritroviamo al termine della gara che la sua nuova squadra ha perso di stretta misura con l’Annone-se (1-2) dopo aver cercato il pareg-gio per tutto il secondo tempo. È stata l’occasione per parlare di questa sua nuova missione, quella intrapresa con il settore giovanile del San Donà.“Mi piace insegnare calcio ai ragazzi – spiega Boer – uno sport che deve essere considerato una palestra di vita. Avrei preferito iniziare con una categoria più giovane, poiché Allie-vi e Juniores sono praticamente già formati e l’impronta che hanno non si può modificare più di tanto, ma desidero ringraziare la società per la fiducia che ha avuto assegnandomi questo incarico importante”. Poi entra nel merito parlando del gruppo.

“Abbiamo una particolarità, vista la mancanza, in cima alla nostra so-cietà, di una prima squadra, la rosa è composta da tutti giovani del ‘94 e ‘95, a differenza delle formazioni avversarie che ci affrontano con ra-gazzi più maturi fra i quali alcuni ‘92, pescando spesso dalla prima squa-dra che sta sopra. Ci siamo trovati di fronte a delle in-dubbie difficoltà iniziali che abbiamo superato dialogando e lavorando assieme. I ragazzi hanno ben compreso quale deve essere il loro percorso, devono cercar di migliorare un po’ alla vol-ta, giorno dopo giorno, un tassello dopo l’altro mettendoci passione ed impegno ed i risultati arriveranno”.

Via Pralungo, 830027 San Donà di Piave

SALA PER FESTE DI COMPLEANNOGIARDINO ESTERNO

Page 21: Tuttincampo 3 2013

| 21

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

PULCINI 2004 DEL SAN GIUSEPPE, MISTER SODDISFATTO

“Inviterei qualunque giocatore, al-lenatore, genitore o appassionato

a venire a seguire i miei allenamen-ti, c’è da entusiasmarsi nel vederli”. E ne ha ben donde Thomas Bura-to, mister dei Pulcini 2004 del San Giuseppe, di chiudere la nostra in-tervista con questa sollecitazione. I suoi piccoli calciatori gli stanno regalando parecchie soddisfazioni quest’anno, quindi Burato è giusta-mente fiero del suo lavoro e della squadra che allena.Thomas, il girone invernale appe-na concluso ha detto che hai a di-sposizione una squadra di ottimo livello. É così?“Sì, in questa prima parte di stagio-ne abbiamo fatto davvero bene: 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta di-rei che rappresentano un ottimo ruo-lino di marcia, anche se è ovvio che i risultati numerici contano fino ad un certo punto. Un aspetto che più mi inorgoglisce è che quasi tutti gli elementi che ho in rosa sono andati a segno: ciò di-mostra che tutti i bimbi lavorano con impegno e dedizione in ogni allena-mento e i frutti poi si vedono nelle partite”.Che tipo di rapporto sei riuscito ad instaurare con i tuoi piccoli atleti?“Ho un rapporto direi perfetto. Nel pormi con loro cerco sempre di mantenere un equilibrio tra l’essere

distaccato e il mostrarmi simpatico. Penso sia importante mantenere un certo distacco, perché devono ve-dere nell’allenatore una figura verso cui portare rispetto e avere sempre attenzione. Inoltre non tollero le parolacce e pre-tendo che dentro lo spogliatoio ci sia dialogo e sincerità, anche nei con-fronti dell’allenatore. Vedo che i miei metodi educativi fun-zionano e che i genitori sono conten-ti perché contribuisco a cercare di farli crescere con sani principi”.Quanta soddisfazione dà allenare dei calciatori così piccoli?“È bello vederli crescere appassio-nandosi a questo sport. Io voglio in-

segnare loro a giocare a calcio, non a diventare calciatori: il calciatore calcia il pallone, invece il giocatore di calcio gioca e si diverte metten-doci grinta, voglia e passione”.

san

giu

sep

pe

Page 22: Tuttincampo 3 2013

22 |

In questo numero, alle sedici so-cietà già presenti del “pianeta”

Tuttincampo, abbiamo accolto favo-revolmente la richiesta dei dirigenti dell’ASD La Salute, piccola realtà del Livenza presieduta oggi da Odil-lo Tonello, attiva come prima squa-dra dal lontano 1959, ma che negli ultimi anni ha riportato in vita l’atti-vità del Settore Giovanile. Anche se con poche squadrette-categorie (ci sono, infatti, i Piccoli Amici, i Pulcini e gli Esordienti), la società da quat-tro anni sta provando a crescere sotto questo aspetto, cercando di far divertire ed imparare una cin-quantina di ragazzini. Ne parliamo con il Responsabile del Settore Gio-vanile, Ladis De Toni. “Quattro anni fa abbiamo iniziato con sei piccoli-ni, oggi abbiamo una cinquantina di tesserati – spiega – e la volontà è di crescere ancora nelle prossime stagioni. Siamo felici ed orgogliosi di aver ricostruito gli Esordienti, e sa-bato scorso l’aver qui un arbitro fe-derale per i bambini è qualcosa di emozionante. I ragazzini sono tutti della zona di La Salute o al massi-mo di qualche chilometro vicino”. Tanta pazienza e passione servo-no soprattutto con i Piccoli Amici. “Èun bel gruppetto seguito da Mas-simo Simonetti, allenatore bravo e paziente, aiutato ogni tanto da qual-che genitore disponibile. D’inverno si allenano nella palestra comunale vicina al campo. I più grandicelli, gli Esordienti, sono seguiti da Gianluca

Didonè e sono pronti alla fase prima-verile del campionato”. Progetti per il futuro: fare la squadra Giovanissimi. “Sarebbe magnifico incrementare il numero di iscritti e fare un’altra squa-dra. Una base già ce l’abbiamo con qualche nostro ragazzino in prestito

a Caorle o San Stino che rientrereb-bero qui. Cogliamo l’occasione di questo spazio per invitare i genitori a portare i ragazzi della zona qui a La Salute: se vogliono far fare sport al proprio figlio, qui troveranno un clima ideale”.

LA SALUTE: SETTORE GIOVANILE CHE VUOLE CRESCERE

la s

alu

te

Page 23: Tuttincampo 3 2013

| 23

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

In questo numero abbiamo deciso di raccontarvi la storia di Adriano

Berton: più che una storia, una favo-la di un uomo che ha coronato il suo sogno di riuscire a correre e con-cludere la maratona più famosa del mondo, quella di New York. Il tutto, dopo aver vissuto momenti dramma-tici in quell’agosto del 1976, quando Adriano Berton e suo padre, su uno scooter, vengono travolti da un’auto impazzita; il papà perde la vita e ad Adriano si spezza la gamba sinistra, completamente. Giunto all’ospedale la soluzione più lineare pare quella dell’amputazione, ma il chirurgo che lo accoglie lo guarda negli occhi - è un bimbo di nove anni - e non se la sente. Contro tutti decide di “tentare” di ri-attaccargliela; è la prima volta che un intervento del genere viene spe-rimentato in Italia. Adriano nel suo libro, pubblicato nel 2007, intitolato “Scusa New York, vado di corsa” racchiude una storia sportiva ed umana di notevoli significati. Con lui abbiamo fatto una bella chiacchierata e gli abbiamo posto alcune domande, nell’ottica dello sport giovanile nostrano.

Secondo te come si può definire uno sportivo vero?Uno sportivo vero deve ogni matti-na “leggere” a voce alta davanti allo specchio i 10 comandamenti e cioè buone abitudini, obiettivi, lo scopo per cui si fa sport sano, fatica, atteg-giamento positivo, linguaggio poten-ziante, credere in se stessi, visualiz-zare una buona prestazione, avere fede in Dio o nell’universo ed essere grati di poter fare sport, una cosa di importanza strategica e oserei dire sacra.

In questa rivista ci rivolgiamo ai piccoli atleti, alle loro famiglie, ai loro allenatori e ai loro dirigenti. Quali rapporti devono esserci se-condo te tra queste componenti?Nel fare i complimenti alla vostra rivi-sta, che per la prima volta si rivolge ai piccoli atleti che saranno i campioni nello sport ma soprattutto nella vita di tutti i giorni, rispondo alla doman-da sul gioco di squadra anche fuori dal campo, dove tutte le componenti non devono mai dimenticare quello

che definisco io il “diritto al sogno” di ogni ragazzo. Genitori, allenatori, dirigenti devono agevolare la cre-scita sana e consapevole del patrimonio universale dei giovani, trasmet-tendo valori importanti come fatica, impegno, determinazione e so-prattutto dando convin-zioni potenzianti e non quelle che ti buttano giù. Spesso una parola uccide e potrebbe essere deleteria in un età molto delicata dove assorbiscono tutto. Il mitico Don Giovanni Bosco diceva “quello che siamo a 8 anni poi lo sia-mo per una vita intera”: i genitori e gli altri devono essere i fari luminosi per una vita che sta decollando.

É giusto sognare di arrivare nei grandi palcoscenici o è meglio non dare false aspettative ai ra-gazzi?Il denaro non è tutto, credo che la cosa più bella sia divertirsi e prova-re quotidianamente emozioni come fare gol, ma anche fare l’assist della vita al tuo compagno di squadra, o parare un rigore. L’ex calciatore Casiraghi diceva che fare un gol davanti a 80.000 spetta-tori in delirio dà un adrenalina che non è spiegabile con la ragione. L’emozione più grande è di giocare e di dire ogni giorno quanto fortuna-ti sono a fare uno sport sano, pen-sando che, nello stesso momento, in tanti ospedali del mondo ci sono dei bambini che non lo possono fare per una grave malattia, o in qualche pa-ese povero dove non riescono nean-che a comprarsi le scarpe da calcio.

La tua storia personale ha inse-gnato che si può sconfiggere ogni difficoltà. Quali consigli ti senti di dare a tutti i nostri atleti giovani che fanno sport a livello locale?Sono stato un bambino che a 9 anni voleva fare sport e in un pomeriggio d’agosto il mio sogno e la mia gam-ba sono stati spezzati da un auto im-pazzita. Posso dire a tutti i giovani che fanno sport che ci ho messo un anno per camminare di nuovo e 30 anni per fare una maratona compe-titiva.

Non sono un eroe ma uno che ama-va lo sport più di me stesso e dove

c’è emozione, divertimento, de-terminazione ma soprattut-

to voglia di farcela come rivincita e resurrezione personale senza com-petizione agguerrita, è lì che poi i sogni, magari mettendoci un po’ più

di tempo, si realizzano e diventano una bella realtà.

Buon sano sport a tutti voi straordinari ragazzi che vi allenate nelle nostre bellissime zone.

Adriano Berton, nato a Jesolo nel 1966, allenatore della mente di sportivi e per-sonaggi dello spettacolo, autore del best seller “Scusa New York, vado di corsa”, finalista Premio Bancarella Sport 2008. Da 4 anni sta aiutando e motivando mi-gliaia di giovani in tutta Italia con la sua attività; Testimonial del Dialogo Ministero Pari Opportunità. È stato di recente ospite alla trasmissio-ne Uno Mattina dove si è parlato di storie da brivido legate agli incidenti stradali, ma soprattutto delle molte ingiustizie dei post-incidenti.

Le società locali possono contattar-lo per organizzare degli allenamenti specifici: per info www.adrianober-ton.it oppure potete scrivergli via mail [email protected]

ADRIANO BERTON E IL SOGNO DIVENUTO REALTà

L’IN

TER

VIST

A

la sua emozionante

storia, tra lavoro e tanti consigli per i nostri giovani

atleti

Page 24: Tuttincampo 3 2013

24 |

Che cos’è il calcio?Sport di squadra: il mio compor-

tamento è determinato dai tempi e ritmi dei miei compagni e degli av-versari;Sport di situazione: modifico il mio atteggiamento al variare della situa-zione;Sport dalle caratteristiche tecniche medie-elevate;Sport di contatto con coinvolgimento aerobico (bassa intensità) - anaero-bico lattacido (alta intensità).Che cos’e’ la forza?Capacità condizionale (resistenza, forza, velocità, flessibilità);Lavoro muscolare necessario per vincere una forza o resistere ad essa. Il muscolo lavora in modo:Concentrico, accorciandosi (stacco di testa), Eccentrico, allungandosi (frenata), Isometrico, senza movi-mento (difesa della palla)

Come possiamo suddividere la forza?Esplosiva - veloce: vincere una resi-stenza nel più breve tempo possi-bile (si divide in forza istanta-nea e di accelerazione);Massimale: vincere la massi-ma resistenza raggiungendo il più alto livello di tensione muscolare;Resistente: la forza che resiste nel tempo può essere a bassa o alta in-tensità.Eccovi alcuni esempi:• Forza esplosiva (istantanea): il giocatore punta l’avversario e fa una finta• Forza esplosiva (accelerazione): il giocatore dopo aver sbilanciato l’av-versario cambia passo per staccarsi dall’avversario• Forza massimale: influisce sulla forza esplosiva• Forza resistente: il giocatore gua-dagna spazio (forza esplosiva in accelerazione) ma viene contrasta-to da un altro avversario che lo an-ticipa, ora deve cambiare direzione (forza esplosiva istantanea) e rincor-rerlo (forza esplosiva di accelerazio-ne).Quale forza allenare nel calcio?La forza esplosiva: istantanea e di accelerazione. Senza palla: cambi di direzione, accelerazioni, dece-lerazioni, frenate, contrasto. Con la palla: passaggio, tiro, rimessa late-rale, stacco di testa

Come si allena la forza espolosi-va?Aumentando la quantità muscolare, la sua sezione (carichi massimali

con macchine in palestra) Aumentando la qualità mu-scolare tramite: • l’efficacia di contrazione, lavorando sulla coordinazione

(reclutamento e sincronizzazio-ne) tra le fibre del muscolo (plio-

metria, multi-balzi, gradoni, cadute, corse con resistenze traini, elastici); • la capacità di allungamento (stretching, posture, Pilates, Ma-ckenzie, masso-fisioterapia). Altri metodi: percorsi coordinativi - pliometrico specifici per cosce, ad-duttori, polpacci. Lavori con frenate, decelerazioni,discese(eccentrico). Lavori con salite, elastici.Altre vie di sviluppo della forza:• Forza resistente per rinforzo cavi-glia.• Forza core stability (posturale)• Educazione articolare.• Stretching dinamico.

* Attuale preparatore fisico del Chie-vo Verona in serie A): nato a Cata-nia il 21/04/1971. Diplomato ISEF, preparatore atletico professionista (Settore Tecnico Coverciano). Ha la-vorato nei Dilettanti con Conegliano, Vittorio Veneto, Pievigina, Bassano e Montebelluna. Nei Professionisti ha lavorato con il Venezia, il Mantova, il Portosummaga e il Frosinone.

ALLENARE LA FORZA NEGLI ALLIEVI E GIOVANISSIMI

di salvatore sciuto*

all

en

am

en

to

ALLENARE I GIOVANI NEL VENETO ORIENTALE

Allenare i giovani calciatori nel Ve-neto Orientale. Una delle condi-

zioni necessarie al rilancio del calcio giovanile nostrano è la presenza nel territorio di tecnici preparati, dispo-nibili a portare al confronto le loro esperienze, consapevoli dell’impor-tanza di continuare nell’opera di ag-giornamento degli strumenti e delle conoscenze da mettere a disposi-zione dei ragazzi. In un periodo di grande difficoltà economiche con riduzione delle risorse finanziarie a disposizione delle attività delle sin-gole società, qualificare ulteriormen-te la “risorsa” tecnica è una delle strade da perseguire per garantire

la qualità della formazione calcistica dei giovani calciatori nostrani. L’A-IAC del Veneto Orientale, da sem-pre impegnata nella formazione e nell’aggiornamento degli allenatori, avvia con due incontri, lunedì 25 febbraio alle 20.00 presso la sede dell’ASD Pramaggiore e lunedì 4 marzo a San Donà di Piave, un pro-getto rivolto ai tecnici che operano nei settori giovanili volto a fare del Veneto Orientale un unico Centro di Formazione tecnica. Il territorio con le sue società calcistiche e diversi-tà/peculiarità socio economiche in ambito giovanile si dovrà identificare su un progetto educativo e sportivo

unitario, basato su solide e avan-zate metodologie allenanti e tecnici preparati. Ogni bambino che vuole giocare a calcio ha diritto ad avere le stesse opportunità di apprendi-mento, le stesse condizioni allenanti, a prescindere dalla società, e gli al-lenatori possono fare davvero molto.

Francesco Ghedini, Vicepresidente AIAC Veneto Orientale

Page 25: Tuttincampo 3 2013

| 25

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Nell’ambito dello sviluppo e del miglioramento del Progetto Tut-

tincampo, abbiamo deciso di in-traprendere, dalle prossime uscite della rivista, un cammino assieme al dottor Alessandro Tettamanzi, ve-neziano doc, psicologo dello sport per la FIGC e docente universitario di Scienze della Formazione. Con lui svilupperemo, di volta in volta, varie

argomentazioni legate all’aspetto psicologico del nostro calcio giova-nile. Un primo approccio in questa breve intervista rilasciataci nei giorni scorsi. Uno degli aspetti sul quale lei pun-ta è la funzione dello psicologo nell’ambito delle società giovanili. In che modi?“Negli ultimi anni è divenuta fonda-mentale la presenza e il coinvolgi-mento dello psicologo all’interno delle società. A partire dal tema della formazione degli allenatori, per poi passare anche all’intervento sui gruppi dei ragazzi e dei genito-ri. Bisogna favorire le dinamiche di conoscenza per quanto riguarda le competenze degli allenatori, per lo sviluppo psicologico dei ragazzi. Parlare di calcio significa parlare di formazione a tutti gli effetti, non solo tecnica, atletica o tattica, ma anche mentale ed educativa”. Tra le sue attività, anche quella ap-punto di docente per gli allenatori che affrontano i corsi regionali.

C’è disponibilità da parte loro?“Gli allenatori negli anni hanno ma-turato un’idea di base centrale: 30 anni fa c’era l’idea, infatti, di poter riuscire a costruire un calciatore a prescindere dall’aspetto menta-le. Adesso c’è più consapevolezza nell’elaborare questo aspetto. La ca-pacità di vivere in maniera adegua-ta la tensione della partita, gestire l’ansia, l’attenzione durante la gara, elaborare la frustrazione dopo una sconfitta”.Di questo e di molto altro parleremo meglio nei prossimi numeri col dottor Tettamanzi: il calcio come strumento di integrazione tra diverse culture e razze, il rapporto tra genitori-figli-so-cietà, l’aspetto della scuola e della formazione dello studente assieme a quella calcistica.

Per porre delle domande al dottor Alessandro Tettamanzi, potete scri-vere alla redazione via mail: [email protected]

Al via la nostra nuova rubrica sul regolamento, dove chia-

riremo aspetti del regolamento o alcune decisioni arbitrali per co-noscere meglio quel che succede ogni settimana sui nostri campi del Basso Piave e per iniziare un proficuo e positivo rapporto con la classe arbitrale.Per i prossimi numeri di Tuttincam-po, aspettiamo le vostre domande per gli arbitri: scriveteci via mail a [email protected]

DOMANDA - Un calciatore (già am-monito) passa nei pressi dell’arbitro

e quest’ultimo si accorge che ha addosso un piercing che non ave-va notato durante il riconoscimento (per furbizia del calciatore o disat-tenzione, poco importa). L’arbitro in-vita il calciatore a lasciare il terreno di gioco per regolarizzare il proprio equipaggiamento: il direttore di gara viene informato che il piercing non si può togliere in alcun modo. In que-sto caso il calciatore non può essere riammesso in gioco. Ma deve essere espulso per doppia ammonizione? O solo sostituito?RISPOSTA – Non riteniamo che il calciatore debba essere ammonito: non si rifiuta, infatti, di adempiere a quanto disposto dall’arbitro, ma si trova nell’impossibilità di assecon-dare la richiesta. Non sarà neces-sario assumere un provvedimento disciplinare, ma dovrà essergli im-pedita l’ulteriore partecipazione alla gara con possibilità di sostituirlo.

D: - È possibile chiarire il significa-to di fallo di mano volontario o in-volontario in area di rigore? Faccio

riferimento all’episodio di Juventus-Genoa, ma può capitare anche nei campi del nostro calcio giovanile. Non si potrebbe decidere che tutti i falli di mano in area di rigore vengo-no puniti con il calcio di rigore? Gra-zie per l’eventuale risposta. R: – Il fallo di mano viene valutato allo stesso modo sia in area di rigo-re sia fuori area. Il requisito richiesto è la volontarietà. Essa va intesa sia come mano o braccio che va verso il pallone, sia come volontà di occu-pare maggiore superficie median-te l’uso innaturale, cioè diverso dal naturale movimento corporeo, delle braccia. Il fallo di mano involontario o comunque derivante dall’uso delle braccia come protezione del corpo non va ovviamente punito. Quello di Granqvist in Juventus-Genoa va ritenuto essere involontario ed in tal senso si sono espresse la UEFA e la FIFA. Se il pallone tocca mano o braccia, correttamente posti rispetto al movimento corporeo, dopo aver toccato altra parte del corpo, il con-tatto si deve ritenere involontario.

TETTAMANZI: “È IMPORTANTE FORMARE GLI ALLENATORI”

L’ANGOLO DEL REGOLAMENTO: LE VOSTRE DOMANDE

attu

ali

Page 26: Tuttincampo 3 2013

26 |

Si stima che di intolleranze alimen-tari ne soffra circa il 40 % della

popolazione. Questi sono alcuni de-gli aspetti legati alla nostra alimen-tazione che il libro dell’omeopata e fitoterapeuta Alessandro Targhetta, dal titolo “Intolleranze alimentari”, re-centemente ripubblicato aggiornato, aiuta a comprendere. Cosa si intende quando si parla di intolleranze alimentari?È la risposta infiammatoria del si-stema immunitario, che insorge in seguito all’ingestione di un alimen-to, una sorta di reazione avversa ad una sostanza, riconosciuta come estranea e nociva. Quando il perdu-rare dello stato infiammatorio, indot-to dal consumo costate di cibi a cui si è intolleranti, perdura nel tempo, si supera una certa “soglia” e si svi-

luppano i disturbi. Le conseguenze possono essere molto varie e lonta-ne nel tempo. I sintomi più comuni si presentano a livello gastro-intestina-le: gastrite, colite. Anche altri appa-rati possono soffrire di intolleranze alimentari: pelle, respiratorio, genito-urinario, nervoso, osteo-articolare, metabolico, ecc.Quali conseguenze provocano le intolleranze alimentari nello spor-tivo?Alimentarsi con il cibo sbagliato crea una serie di disturbi sia a livello muscolare che al livello osteo-arti-colare. Quello che vediamo spesso è una facilità a pubalgie, distorsio-ni, tendiniti, stiramenti muscolari, lombalgie. Inoltre i muscoli se non alimentati correttamente risultano contratti, non reattivi e facilmente soggetti a crampi. L’alimentazione corretta, cioè quella che esclude i cibi a cui siamo risultati intolleranti, migliora la performance dello sporti-vo e previene molti infortuni musco-lari e tendinei.Quali sono gli alimenti a cui si è più spesso intolleranti?Possiamo diventare intolleranti a quasi tutti i cibi, quelli che consu-miamo quotidianamente e da lungo tempo. I più comuni alimenti a cui

diventiamo intolleranti sono: latte vaccino, latticini vaccini, frumento, glutine, carni rosse (manzo e suino), uovo, mela, banana, lattuga, pomo-doro, e altri.Come si fa a diagnosticare le intol-leranze alimentari?Vi sono vari metodi per diagnostica-re le intolleranze alimentari. Ad oggi il più sicuro, affidabile e ripetibile è il dosaggio nel sangue degli anticor-pi IgG4 per ciascun alimento che lo sportivo assume. Valori di IgG4 superiori a 1,0 ci porteranno ad escludere quel cibo dalla dieta dello sportivo per almeno 4 mesi. Dopo 4 mesi si ritestano nel sangue le IgG4 che in precedenza risultavano alte-rate e se il loro valore è inferiore ad 1,0 quel cibo verrà reintrodotto nel-la dieta dello sportivo due volte alla settimana, ogni tre giorni.

Intervento di Alessandro Targhetta, laureato in medicina e chirurgia all’Uni-versità di Padova, specializzato in geria-tria e gerontologia a Padova. Omeopata e fitoterapeuta. Esercita la libera profes-sione presso il Centro di Medicina di Co-negliano, Treviso e San Donà di Piave.

Un argomento che interessa mol-to gli atleti di tutti gli sport e che

ha preso piede come metodica soprattutto negli ultimi anni, oltre che destare molta curiosità per l’aspetto estetico-visivo: stiamo parlando del taping neu-romuscolare.Cerchiamo innanzitutto di spiegare in breve a cosa servono quelli che alcuni definiscono come “cerotti colorati”. Il taping neuromu-scolare è una tecnica basata sui processi di guarigione naturali del corpo. I muscoli non servono solo a far muovere il corpo, ma anche al controllo della circolazione linfatica e venosa. La tecnica del taping neu-romuscolare si basa dunque su un concetto terapeutico che agevola e libera i movimenti dell’atleta, al fine di permettere al sistema muscolare di aiutare il corpo ad auto-guarirsi.

È l’ideale nella cura di patologie mu-scolari (come gli strappi o le contrat-ture), dei tendini (tendiniti, tendinosi)

e in tutte le affezioni dell’apparato muscolo-scheletrico post-trau-matiche, in fisioterapia, oppure semplicemente per migliora-re il rendimento sportivo (mi-

glioramento del recupero post gara). I muscoli sono trattati con

un nastro elastico (100% cotone, il collante invece è anallergico), che permette il movimento muscolare e articolare decontraendo i muscoli o sostenendoli nel gesto atletico. Il taping neuromuscolare è un mar-chio registrato collegato a procedu-re codificate e ad un processo di for-mazione. Solo professionisti formati in corsi ufficiali da insegnanti quali-ficati possono avere garanzie dei ri-sultati, per l’alto livello di competen-za terapeutica raggiunto in questo ambito e sono gli unici autorizzati ad

applicare tale tecnica.Da sottolineare che si può utilizzare anche in acqua (nuoto, pallanuoto o semplicemente durante la doccia), in quanto il tape è idrofobo.Ecco un esempio di applicazione:

* Fisioterapista dal ‘96, massaggiato-re sportivo da 13 anni, specializzato in taping neuromuscolare (1° e 2° livello), Da 9 anni titolare di un ambulatorio fisio-terapico a Jesolo Paese (“Fisioterapia Moderna”).

IL TAPING NEUROMUSCOLARE

di Massimo Baccega *

me

dic

ina

sp

or

tiva

LE INTOLLERANZE DELLO SPORTIVO

Page 27: Tuttincampo 3 2013

| 27

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Eccoci pronti per il terzo numero di Tuttincam-

po food... Siamo alle por-te della primavera, quindi sole, un po’ più di caldo, e, come tutti gli sportivi, sentiamo l’esigenza e la voglia di allenarci. Come abbiamo più volte sottoli-neato all’interno di questa rubrica alimentarsi bene è fondamentale, sopratutto quando si parla dei nostri piccoli campioncini. Vi presentiamo in questo nu-mero una dieta equilibrata, che non è rivolta solamen-te ad atleti di alto livello ma anche a chi pratica sport per qualche ora alla setti-mana. Partiamo con il dire che sarebbe meglio distri-buire i pasti lungo tutta la giornata, e ad ore fisse, quindi meglio tre o quattro pasti equilibrati che un’u-nica grande abbuffata. La mattina perciò è buona abitudine non alimentarsi solo con il caffè e il latte, ma meglio fare un’unica e ricca colazione, per esem-pio con una crostata di frutta, oppure allo yogurt, ma anche un bel panino con la bresaola o con il prosciutto crudo magro.A pranzo mangiamo an-che un bel piatto di pasta, magari con una salsa non grassa, un ragù di verdu-re, oppure di carni bian-che, mentre per la cena è bene tenersi leggeri, mangiando proteine e non

carboidrati, per non so-vraccaricare l’organismo durante il sonno. Per gli sportivi, e non solo, le mi-nestre tradizionali posso-no essere una piacevole scoperta, la pasta e fagio-li, la pasta e ceci, la zuppa di lenticchie, il minestro-ne di verdure e così via. Ci sono cibi che sarebbe meglio evitare, tipo i fritti, il burro, i formaggi grassi, gli insaccati.Ed ecco che arriviamo alla nostra ricetta mensile: vi-sto che parliamo di cibi light e di energia fisica, uniamo l’utile al dilettevo-le. Assieme a voi vorrei preparare un piatto fresco e semplice ma molto pre-libato.

TArTAre dI Tonno ros-so su InsAlATInA dI melA verde e mAngoTonno fresco rosso (abbattu-to) 500 gr.2 mele verdi 1 mango 1 limeOlio extra vergine (quanto basta)Sale fino qbValeriana, oppure insalatina misticanza 100 gr.

Preparazione: pulire il tonno dai filamenti bianchi, tritare la polpa finemente, con un coltello, a pezzi piccoli picco-li, mettere il tutto in una cio-tola, condire con olio e sale; lasciare riposare 5 minuti in frigo. Nel frattempo, a parte, lavare bene le mele, tagliar-

le a fette con la buccia, e a sua volta tagliarle a cubettini piccoli, condire con olio, lime, sale e mettere in frigo. Stes-sa cosa con il mango, tutto tagliato a cubettini come la mela, condire con olio, sale e il lime rimanente. Iniziare a comporre il piatto con una

base di insalatina, e con l’a-iuto di un coppapasta roton-do, fare una base di tartare di mela, uno strato di mango e per finire uno strato di tonno. Un goccio di olio extravergi-ne e decorare a piacimento. Buon appetito!

UNA FRESCA RICETTA DI MICHELE PER SPORTIVI E NON

ali

me

nta

zio

ne

adv nextitalia

nella foto, lo chef di cucina Michele Potenza, che cura questa nostra rubrica sulle ricette. Da quasi due anni partecipa alla trasmissione televisiva di RaiUno “La Prova del Cuoco”

Page 28: Tuttincampo 3 2013

28 |

TUTTINCAMPO

CARO TUTTINCAMPO... I VOSTRI SMS

La felicità di mio figlio di vedersi sulla rivista Tuttincampo non è paragonabi-le a nulla. Complimenti per la rivista e... Forza Jesolo! Complimenti alla redazione per il nuovo servizio di video-sintesi delle parti-te. Le interviste sono un aspetto importante: sentire alcuni ragazzini parlare è meglio anche dei giocatori viziati e strapagati della serie A. Bravi! Conti-nuate così! Anche se la rivista è uscita un po’ dopo San Valentino...volevo dire “ti amo!” alla mia ragazza... A. Sono un ex allenatore dei ragazzini. Volevo dire a tutti gli allenatori che ope-rano nelle squadre nostrane di cercare di aggiornarsi, di tenersi al passo con i tempi. Seguite i corsi, usate la rete internet per scorprire cose nuove sui metodi di allenamento! Complimenti agli organizzatori del Torneo di Carnevale di Ceggia del 28 gennaio. Abbiamo passato una bella giornata vedendo i nostri piccoli diver-tirsi. La cosa più bella...

foto

e m

ess

ag

gi

SCRIVI ANCHE TU...

333.9249976Anche con l’applicazione

WhatsApp!!!

(il costo è legato alla tariffa del proprio gestore)

TUTTINCAMPO

www.facebook.com/tuttincampo

Cerca la pagina ufficiale di Tuttincampo! Scrivici un post, un commento o un messaggio!!!I più curiosi, belli e simpatici saranno pubblicati su questa pagina.

Ecco una selezione di post e commenti della pagina:

Grazie per la mia intervista ap-parsa nell’ultimo numero. Max Carniel Mio figlio è il numero 10 di spalle, nipote del grandissimo Andrea! Grazie a Tuttiincampo. gianni segato (commento a una foto) Me par che su ste foto sia tutti falli, su una i te tie pa a maia su una i te entra in gamba tesa e su ultima ti fa finta calcia ma col gomito ti cerchi l’avversario! Ivan rossi (commento a una foto)

Due scatti inviati da Davide Naccari riguardanti il torneo 1° Trofeo Carnevale di Ceggia, Memorial Gabriele Zago (un bambino scomparso qualche anno fa), categoria Piccoli Amici 2005 disputato il 28 gennaio scorso a Ceggia.

Page 29: Tuttincampo 3 2013

| 29

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

La società sportiva del Basket Club Jesolo, nata nel 1968, è

una delle realtà sportive più longeve e con più tradizione della città: no-nostante non si possa dire di avere numeri da metropoli, c’è l’orgoglio di aver sfornato numerosi atleti e tecnici che sono stati protagoni-sti dei più prestigiosi palcoscenici della massima categoria nazionale. I vari Stefano Teso, i fratelli Guerra, Cristian Mayer, Matteo Maestrello, Massimo Longhin, Renato Pasquali, Mauro Zorzan hanno scritto impor-

tanti pagine di storia sportiva di mol-te importanti società di tutta Italia. La cosa bella e forse unica nel pa-norama sportivo è che la maggior parte di queste persone sono at-tualmente impegnati nella crescita della società che li ha lanciati, chi come dirigente, chi come allena-tore, portando la passione per un gioco che gli ha permesso di cre-scere e fare meravigliose esperien-ze e mettendole a disposizione dei ragazzi, che si trovano così affian-cati nel loro cammino di appren-dimento da tutor di grande valore. Grazie alla grande determinazione che i giovani mettono ogni giorno in palestra i risultati di squadra stan-no rendendo orgogliosi: i ragazzi dell’under 19 hanno appena termina-to la prima parte di campionato pas-sando il turno da capolista e conce-dendo solo una partita agli avversari. Gruppo solido con individualità di grande talento, un team che sta la-vorando bene e migliorando e che

si sta prendendo belle soddisfazioni anche nel campionato Senior di Pro-mozione dove stanno tallonando la prima in classifica Leoncino Mestre. Tutto questo fa ben sperare di po-ter tagliare qualche bel traguardo, prima tra tutti la conquista del titolo provinciale che manca da un po’ e che vedrà svolgere la finale a Jesolo. Anche i ragazzi dell’under 17 stan-no affrontando il campionato d’Elite con grande dignità e, nonostante le difficoltà iniziali, si stanno togliendo belle soddisfazioni tallonando mol-to da vicino le prime della classe e facendoci sognare l’approdo ad un altro podio che all’inizio dell’anno sembrava irraggiungibile e che ca-tapulterebbe il BC Jesolo tra le so-cietà più vincenti di questa stagione. Completano il quadro della so-cietà le attività delle squadre un-der 14, under 13 e under 12. Il BC Jesolo è tra le 16 società che hanno aderito al Progetto Reyer, che consiste nel coinvolgimen-to delle società sportive già ope-ranti nel territorio metropolitano per creare un grande polo cesti-stico che possa generare squa-dre di eccellenza in grado di pun-tare ai più alti vertici nazionali. Per conoscere meglio l’attivi-tà del BC Jesolo visitate il sito www.basketclubjesolo.it.

BASKET CLUB JESOLO: UNA STORIA CHE PROSEGUE...

ALT

RI

SPO

RT

nella foto sopra la squadra under 14nella foto sotto la squadra under 19

Page 30: Tuttincampo 3 2013

30 |

LITORALE NORD, VOLLEY FEMMINILE IN EVIDENZA

In questo numero, ecco una rapida presentazio-

ne del movimento della pallavolo di Cavallino-Tre-porti. Un ramo della socie-tà Litorale Nord è dedicato al volley, realtà in attività da dieci anni, quando è entrato a far parte del so-dalizio già esistente che si occupava solamente di basket; al timone, ancora oggi, il presidente Moreno Vanin. Il direttore sportivo della sezione volley, Anna Mi-chieli, spiega che ormai da alcuni anni il settore della pallavolo locale può contare su circa cento at-leti iscritti, che vanno dal minivolley fino alle ragaz-ze che stanno disputando il campionato di serie D, passando per i campio-nati giovanili. Salvo poche eccezioni, nel minivolley, il movimento è tutto femmi-nile; a questo aggiungia-

mo da alcuni anni anche un gruppo amatori compo-sto da adulti ed ex atlete. L’orgoglio della società è il continuo rinnovarsi del-la giovane prima squa-dra, tutte atlete residenti o legate al comune ed il seguito di tifosi ad ogni incontro che viene dispu-tato a Ca’ Savio, sfiorando spesso per le partite della serie D il “tutto esaurito”. Attualmente lo staff tecni-co è composto da quattro allenatori: Manuela Pi-storello, con l’aiuto delle assistenti Elena Pettenò, Gloria Zanella e Tiziana Guerra, che gestiscono il settore minivolley; Roberto Michieli, con l’aiuto dell’as-sistente Giada Ballarin, si occupa delle squadre un-der 11, under 12, under 13; Mattia Moroso e Samuele Costantini, con l’aiuto di Riccardo Nardin, gestisco-no il gruppo under 16, ter-

za divisione e serie D; oltre a questi, alcune preziose persone che si occupano della segreteria e dell’or-ganizzazione. Il bilancio sportivo, a metà stagione sportiva 2012-2013, è da considerare soddisfacen-te oltre ogni aspettativa: le bambine dell’under 11 (nate a partire dal 2002) alla loro prima esperienza si godono il secondo po-sto in classifica; le ragaz-zine dell’under 12 (nate a partire dal 2001) sono attualmente prime nel proprio girone; le ragazze dell’under 13 (nate a parti-re dal 2000) sono prime in classifica e proseguendo così dovrebbero appro-dare alle finali provinciali; fase finale provinciale già raggiunta dalle ragazze dell’under 16 che hanno chiuso la regolar season al secondo posto nel proprio

girone. Le ragazze dell’under 16 stanno disputando in con-temporanea anche il cam-pionato di terza divisione provinciale e da imbattute guidano la classifica del loro girone. Ma la soddisfazione più grande la stanno dando le atlete e lo staff della gio-vane prima squadra (nella foto) che, dopo aver gua-dagnato per la prima volta nella storia della società la serie D, si sta dimostrando squadra di grande valore, occupando il terzo posto nel girone, con la ciliegina sulla torta dell’imbattibili-tà interna tra le mura del Palazzetto “Azzurri d’Ita-lia” e la vittoria, nell’ultimo incontro disputato, contro la capolista, fino a sabato imbattuta.

alt

ri

spo

rt

Anno 1 - n. 3 - febbraio 2013Testata in attesa di registrazione presso il Trib. di Venezia

Direttore ResponsabileFederico [email protected]

FotoFrancesco Lo CastroEnrico ManziniArchivio Venetogol.it

Hanno collaboratoLucio Dal Molin, Riccardo Marian, Jacopo Ballarin, Enrico Manzini, Marco Rizza

Editore e ProprietarioNext Italia sncVia la Bassa Nuova, 22Lido di Jesolo (VE)tel. 0421 372703fax 0421 370249[[email protected]]

Pubblicità[email protected]. 0421 372703

StampaC.P. ESSE s.r.l.Industria GraficaCastelfranco Veneto (TV]

Page 31: Tuttincampo 3 2013

| 31

IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

TUTTINCAMPO RISULTATI E CLASSIFICHE

weekend 09-10 febbraio 2013 * Tutti i numeri

dalla Juniores ai Giovanissimi

(fonte dati: comunicato FIGC e sito www.venetogol.it) nb: in grassetto le squadre del Progetto Tuttincampo

* per le classifiche e i risultati dei prossimi weekendvisitate il nostro sito www.tuttincampo.info

CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALIgIrone C – 18^ giornata (02/02/13): Kras Repen-Belluno 2-0; Tamai-Giorgione rinv; Real Vicenza-Pordenone rinv; San-donàJesolo-Sambonifacese 1-1; Montebelluna-Sanvitese rinv; TrissinoValdagno-Union Quinto 3-1; Sacilese-Virtus Ve-comp 3-0Classifica: Virtus Vecomp 36, Pordenone 34, Sambonifacese 33, Real Vicenza 30, TrissinoValdagno 29, Giorgione, Sacilese 28, Tamai 23, Montebelluna 21, SandonàJesolo 20, Kras Re-pen 17, Union Quinto 16, Sanvitese 13, Belluno 12

CAMPIONATO JUNIORES REGIONALIgIrone e – 20^ giornata: Union Pro MP-Spinea 3-2; Pra-maggiore-CasierDosson 1-1; Miranese-Città di Musile 2-0; Vigontina-Graticolato 2-2; DoloRivieraBrenta-Laguna Venezia 0-3; GazzeraOC-Mestre 2-1; Calvi Noale-Real Martellago 1-3; Silea-Treporti 1-0Classifica: Laguna Venezia 39, Graticolato 36, Miranese 35, CasierDosson, Vigontina 33, Union Pro MP 31, DoloRiviera-Brenta 26, Città di Musile 25, Calvi Noale 24, Spinea 23, Silea 22, Mestre, Real Martellago 17, Gazzera OC 13, Treporti 10, Pramaggiore 6

CAMPIONATO JUNIORES BASSO PIAVEgIrone A – 18^ giornata: Città di S.Donà-Annonese 1-2; Gruaro-Cavallino 1-0; Virtus Summaga-E.Cessalto 3-0; Fos-salta Piave-Passarella 2-4; Eraclea/Crepaldo-San Stino 1-0; Caorle-Teglio Veneto 2-0 (riposa Noventa)Classifica: Fossalta Piave 32, Passarella 25, Annonese, San Stino 23, Gruaro 22, Città di S.Donà 21, Cavallino, Virtus Summaga 20, Noventa, Eraclea/Crepaldo 19, Teglio Veneto, Caorle 15, E.Cessalto 11

CAMPIONATO ALLIEVI SPERIMENTALIgIrone A – 20^ giornata: Montecchio M.-Campodarsego 0-2; Thermal CM-Legnago 0-2; Rosà-Marano 0-2; FavaroMar-con-Piovese 2-1; Abano-San Paolo Padova 0-0; Real Vicenza-SandonàJesolo 2-1; ArzignanoChiampo-Sona Mazza 2-0Classifica: Montebelluna 38, Legnago 35, FavaroMarcon 31, Montecchio M., Thermal CM 30, Piovese, Abano 28, San Pa-olo Padova 27, SandonàJesolo 26, Rosà 22, Real Vicenza, Campodarsego 19, Sona Mazza 18, Marano 14, Arzignano-Chiampo 12

CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALIgIrone d – 18^ giornata: GazzeraOC-Città di Musile rinv.; CasierDosson-Fossaltese 1-0; Robeganese-Laguna Venezia 2-0; Lastimma D.Bosco-LiventinaGorghense 1-1; Fossalta Piave-OlmiCallalta 1-4; Edo Mestre-Opitergina 0-1; DoloRivie-raBrenta-SandonàJesolo rinv.Classifica: LiventinaGorghense 44, Opitergina 39, CasierDos-son 36, Fossaltese 34, OlmiCallalta 33, SandonàJesolo 31, DoloRivieraBrenta 29, Laguna Venezia 27, Robeganese 23, Edo Mestre 15, Lastimma D.Bosco 13, GazzeraOC 9, Città di Musile 6, Fossalta Piave 3

CAMPIONATO ALLIEVI BASSO PIAVEgIrone A – 20^ giornata: Passarella-Altino 1-1; Pramaggio-re-Annonese 1-3; Bibione-Aurora SN 6-4; Concordia-Caorle 15-0; Evolution Team-Libertas Ceggia 4-0; San Stino-Noven-ta 5-0; Città di S.Donà-Torre Mosto 0-0; Eraclea/Crepaldo-Treporti 2-1; Jesolo-Villanova 1-1Classifica: Concordia, Evolution Team 46, San Stino 44, Città di S.Donà, Eraclea/Crepaldo 43, Torre Mosto 35, Treporti 31, Pramaggiore 26, Altino, Annonese 25, Libertas Ceggia 21, Jesolo 20, Caorle 18, Bibione 15, Villanova 10, Noventa 8, Aurora SN 7, Passarella 5

CAMPIONATO GIOVANISSIMI SPERIMENTALIgIrone A – 20^ giornata: Unione Venezia-Bassano 2-1; San-donàJesolo-Cittadella 3-2; San Paolo Padova-Clodiense 7-1; Giorgione-Hellas Verona 0-0; Legnago-LiventinaGorghense 0-2; Chievo Verona-Noventa 1-0; Montebelluna-Padova 0-1; Sambonifacese-Vicenza 1-3Classifica: Padova, Vicenza 47, Chievo Verona 44, Hellas Ve-rona 39, Unione Venezia 38, LiventinaGorghense 37, Legnago 28, Cittadella 27, Montebelluna 26, San Paolo Padova 23, Gior-gione 22, SandonàJesolo 21, Sambonifacese 19, Noventa 16, Bassano 10, Clodiense 1

CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALIgIrone d – 18^ giornata: Fossaltese-CiprianoCaTron 2-0; FavaroMarcon-Concordia 2-1; LiventinaGorghense-Fossalta Piave 7-0; SandonàJesolo-Laguna Venezia 2-0; Graticolato-Lastimma D.Bosco rinv.; OlmiCallalta-Liapiave 1-0; Mirane-se-Union Quinto rinv.Classifica: SandonàJesolo 51, LiventinaGorghense 48, La-guna Venezia, Miranese, FavaroMarcon 39, Fossaltese, Olmi-Callalta 21, CiprianoCaTron, Graticolato 18, Union Quinto 17, Liapiave 12, Lastimma D.Bosco 11, Fossalta Piave 10, Con-cordia 5

CAMPIONATO GIOVANISSIMI BASSO PIAVEgIrone A – 16^ giornata: Treporti-Meolo 1-1; Noventa-Cavallino 1-5; Fossalta Piave-Città di S.Donà rinv.; Città di Musile-Eraclea/Crepaldo 4-2; Caorle-Jesolo 2-1; Torre Mo-sto-Passarella 2-1; Altino-SandonàJesolo 3-1Classifica: Cavallino 41, Altino 34, SandonàJesolo 32, Città di S.Donà, Caorle A 26, Jesolo, Città di Musile 25, Noventa 19, Treporti 16, Eraclea/Crepaldo 15, Passarella 12, Fossal-ta Piave, Torre Mosto 10, Meolo 5

gIrone B – 16^ giornata: Annonese-Bibione 2-8; Giussaghe-se-Caorle 0-0; Aurora SN-Concordia 1-5; Vigor-E.Cessalto 2-1; Libertas Ceggia-Evolution Team 4-1; Cesarolo-Pramaggiore 1-8; Villanova-San Stino 3-3Classifica: Villanova 37, Libertas Ceggia 34, Vigor 31, Bibione 22, San Stino 21, E.Cessalto 19, Giussaghese 17, Pramaggio-re 16, Evolution Team 15, Annonese 5, Aurora SN, Cesarolo 1. nb: Caorle B e Concordia fuori classifica

tutt

i i

nu

me

ri

ATTENZIONE: PER SEGNALARE ERRORI NEI RISULTATI O NELLE CLASSIFICHEinviare un sms al numero 333.9249976 oppure una email a [email protected]

Page 32: Tuttincampo 3 2013

32 |