Tir_155_2012_12

44
MOLTE LE QUESTIONI ANCORA APERTE, DAI COSTI MINIMI DI SICUREZZA ALL’ECOBONUS. INTANTO IL GOVERNO CONVOCA LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER DISCUTERE DELLA RIPARTIZIONE DEI FONDI DESTINATI AL SETTORE LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.155 Dicembre 2012 SICUREZZA In arrivo il nuovo Piano nazionale TECNICA Volvo FH: sfida per i designer DCOOS6423 S/CONV/144/2012 2013: quali prospettive per l’autotrasporto? AUTOTRASPORTO Ecco i numeri del mercato in Italia Q UOTE ALB O 20 13 ATTENZIONE : DA QUES T ANNO PAGAMENTI SOLO ON LINE WWW .A L BOAU TOTRASP OR TO . IT pagina 36

description

 

Transcript of Tir_155_2012_12

Page 1: Tir_155_2012_12

MOLTE LE QUESTIONI ANCORA APERTE, DAI COSTI MINIMI DI SICUREZZAALL’ECOBONUS. INTANTO IL GOVERNO CONVOCA LE ASSOCIAZIONI

DI CATEGORIA PER DISCUTERE DELLA RIPARTIZIONEDEI FONDI DESTINATI AL SETTORE

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.155 Dicembre 2012

SICUREZZA

In arrivo il nuovo

Piano nazionaleTECNICA

Volvo FH:sfida per i designer

DCOOS6423S/CONV/144/2012

2013: quali prospettiveper l’autotrasporto?

AUTOTRASPORTO

Ecco i numeri

del mercato in Italia

QUOTE ALBO 2013

ATTENZIONE:

DA QUEST’ANNO

PAGAMENTI

SOLO ON LINE

WWW.ALBOAUTOTRASPOR TO.IT

pagina 36

Page 2: Tir_155_2012_12
Page 3: Tir_155_2012_12

‘autotrasporto italiano chiude un2012 con luci ed ombre. È stato l’anno

in cui l’impianto dei costi minimi disicurezza ha avuto importanti

conferme; in cui abbiamo assistito adun ulteriore miglioramento dei livelli di

sicurezza sulle strade; in cui sonoaumentati i controlli, elemento chiave

per contrastare fenomeni di illegalità edi abusivismo. E’ stato l’anno in cui ilGoverno ha confermato l’importanza del sostegno economico ad

una categoria che sta subendo pesantemente le conseguenze dellacrisi; l’anno della fine del Sistri, e questa è una voce che non

sappiamo proprio se inserire tra quelle positive o quelle negativevisti gli ingenti investimenti – per il momento a fondo perduto – a

cui sono state costrette le aziende coinvolte.

Ma in realtà nessuna delle voci elencate prima può essereconsiderata chiusa e conclusa: sui costi di sicurezza si attende ancora la

decisione definitiva del Tar, così come le associazioni attendonorisposte sul delicato tema dei controlli legati al rispetto di tali costi.

Proprio mentre chiudiamo questo numero di Tir è stata convocata unariunione tecnica per definire la destinazione dei fondi italiani per ilsettore, mentre il futuro (e il passato) dell’Ecobonus resta appeso a

decisioni europee.Anche la crisi economica, che ha colpito così duramente nel 2012,

avrà una sua appendice nell’anno che verrà...Insomma il 2013 sarà ancora un anno di assestamento su tutti i fronti.Compresi quegli equilibri politici e sindacali che avranno nelle prossime

elezioni politiche (e non solo) un importante momento di verifica.Anche per il 2013 la missione di Tir sarà quella di fornire alle imprese di

autotrasporto ogni elemento utile per proseguire nel miglior modopossibile questa difficile attività. Fedeli a questa missione, abbiamo allegato

a questo numero di Tir un manuale operativo che contiene tutte le ultimenovità legate all’accesso alla professione e al mercato.Un “gadget” utile a quanti si preparano ad affrontare

il nuovo anno continuando a rispettare le regole.Auguri

Massimo De Donato

TIR155-2012 3

La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 155 - Dicembre 2012

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Stefania Cippitelli, Mauro Concezzi,Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari,Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

DIREZIONE-REDAZIONEVia Tevere 44 - 00198 ROMA

Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

DIRETTORE RESPONSABILEMassimo De Donato

[email protected]

CAPO REDATTORELucia [email protected]

REDATTOREAndrea [email protected]

GRAFICAGiuliana Caniglia

SEGRETERIAAdele [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Angela Iantosca, Andrea Giuli,

Bruno Ranalli, Ferdinando Tagliabue,Marco Tempestini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 07.12.2012Tiratura: 109.300 copie interamente distribuite

in abbonamento postale

PUBBLICITAtel [email protected]

REALIZZAZIONE e STAMPAArti Grafiche Boccia Spa

Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 Salerno

EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

Edit

ori

ale

MOLTE LE QUESTIONI ANCORA APERTE, DAI COSTI MINIMI DI SICUREZZAALL’ECOBONUS. INTANTO IL GOVERNO CONVOCA LE ASSOCIAZIONI

DI CATEGORIA PER DISCUTERE DELLA RIPARTIZIONEDEI FONDI DESTINATI AL SETTORE

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.155 Dicembre 2012

SICUREZZA

In arrivo il nuovo

Piano nazionaleTECNICA

Volvo FH:sfida per i designer

DCOOS6423S/CONV/144/2012

2013: quali prospettiveper l’autotrasporto?

AUTOTRASPORTO

Ecco i numeri

del mercato in Italia

QUOTE ALBO 2013

ATTENZIONE:

DA QUEST’ANNO

PAGAMENTI

SOLO ON LINE

WWW.ALBOAUTOTRASPOR TO.IT

pagina 36

Inco

per

tin

a:il

nu

ovo

Vo

lvo

FHL

Un percorsoancora

in salita

Vuoi sfogliare Tir dal tuo smartphone o dal tablet?Collegati al nostro archivio utilizzando il Qrcodeoppure digita http://issuu.com/albo-autotrasporto

Page 4: Tir_155_2012_12
Page 5: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 5

2013: quali prospettive per l’autotrasporto? 12Ancora molte le questioni aperte, dai costi minimi di sicurezza all’Ecobonus.Convocate per l’11 dicembre le associazioni di categoria per discutere della ripartizionedei fondi destinati all’autotrasportodi Lucia Angeloni

Migliora la sicurezza delle strade italiane 16Secondo l’ultimo rapporto Aci-Istat il numero degli incidenti è calato del 2,7%.Dati in positivo anche per l’autotrasporto, con oltre mille veicoli in menocoinvolti in incidenti stradalidi Andrea Pegoraro

In arrivo il nuovo Piano nazionale per la sicurezza stradale 17Intervista con Sergio Dondolini, Direttore Generale per la Sicurezza Stradaledel ministero dei Trasporti

Autotrasporto: ecco in numeri del mercato in Italia 20I dati dell’Aci mostrano una riduzione delle immatricolazioni nel 2011di quasi 9mila autocarri. Da un esame dell’Istat emerge invece cheil conto terzi trasporta quasi il triplo di merce rispettoal conto proprio (ma ha 1/6 dei veicoli)di Andrea Pegoraro

Un olandese sempre più astemio 24Grazie alla cura ATe (Advanced Transport Efficiency), il DAF XF 105è ancora più parsimonioso, con consumi contenuti e maggiori prestazioni.E in primavera arriva l’Euro6di Ferdinando Tagliabue

Sommarion. 155 - Dicembre 2012

Editoriale 3

Albo 6

Lettere 8

Scadenze e divieti 9

Europa 10

Fisco 30

Normative 32

Costi di esercizio 40

In viaggio con 42

Rubriche

Page 6: Tir_155_2012_12

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanzadelle associazionidi categoria,Francesco Del Boca

iamo alla fine di un “AnnusHorribilis” sia per l’autotra-

sporto sia per l’intero sistema eco-nomico italiano e ancora una vol-ta mi preme sottolineare l’impor-tanza dell’Albo degli Autotra-sportatori, soprattutto in un mo-mento così delicato. L’Albo è l’or-gano di massima rappresentanzadelle aziende di autotrasporto,un ente dove si prendono decisionirilevanti sul loro futuro. È un’isti-tuzione, che punta all’unione e alla

crescita del settore. Un luogodove vanno pensate le linee poli-tiche condivise da tutti gli opera-tori, linee che poi vengono soste-nute nei tavoli con la committen-za e con i rappresentanti gover-nativi.

Questo obiettivo non sarebbepossibile senza le 13 associazionidi categoria che lo compongono.L’Albo quindi svolge un’impor-tante funzione di confronto e di di-battito per il mondo dell’autotra-sporto. L’Albo non ha solo deicompiti istituzionali previsti dallalegge, ma anche un ruolo di aiu-to e di sostegnoalle imprese, è una“casa” che accoglie le loro esi-genze e le loro proposte. A tal pro-posito, occorre ricordare il grandesenso di responsabilità che le as-sociazioni hanno nei confrontidelle aziende di autotrasporto, lequali stanno attraversando unagravecrisi economica. Proprio inunclima globale così difficile, il Co-mitato Centrale ha svolto un com-pito di mediazione fra le parti, cer-cando soluzioni condivise ai pro-blemi della categoria e le associa-zioni hanno cercato spesso di rea-lizzare un percorso comune sulleproblematiche del settore, proprioin un’ottica di visione unitaria.

Continuità anche nel 2013Anche per il prossimo anno

l’Alboha quindi l’intenzione di pro-seguire suquestopercorso,unper-corso fatto di investimenti, quali-tà, sicurezza allo scopo di diventareprotagonista della ripresa econo-mica, attraverso un settore più ri-spettoso della legalità e di conse-guenza più proficuo per tutte lesue imprese. Nel 2013, quindi, vo-gliamo portare avanti questo per-corso virtuoso nel segno dellacontinuità, proseguendo nelle ini-ziative già attivate durante l’anno

che sta per finire. Basti pensare allaformazione, volta a migliorare laprofessionalità dei lavoratori, allacomunicazione, attivata attraver-so una serie di campagne pro-mozionali per far capire all’opi-nione pubblica il ruolo dell’auto-trasportore, fino alla distribuzionedi fondi a favore delle stesse im-prese e alle iniziative sulla sicurez-za stradale. Un impegno su varifronti reso possibile dalla collabo-razione propositiva e fattiva ditutte le associazioni. L’Albo è infattiuna loro conquista, una risorsa in-sostituibile che deve essere cura-ta al massimo.

La tenuta dell’AlboQui si inserisce il compito prin-

cipale del Comitato Centrale, ov-vero la tenuta di questo organoche punta a garantire la regolari-tà e la trasparenza del settore. Fon-damentale è la collaborazionecon il Dipartimento per i Traspor-ti e con le banche dati pubblichedi Inail, InpsedelleCameredi com-mercio. A ben vedere, l’Albo rap-presenta non solo un patrimonioche può essere decisivo per le sor-ti dell’economia italiana, ma ancheun attore in grado di incidere a li-vello politico e di farsi promotoredegli interessi dell’autotrasporto.Anche perché la nostra categoriaè un mondo frammentato in cuile varie parti diventano un unicomosaico solo all’interno di questastruttura. In definitiva, l’Albo e leassociazioni proseguono l’opera dirilancio del settore e sono pronti adaffrontare con responsabilità etenacia le sfide dei prossimi mesi,consapevoli che altrettanto do-vranno fare il Governo, i partiti ele istituzioni.

Nel frattempo, colgo l’occasio-ne per augurare a tutti voi i più sin-ceri auguri di Buone Feste.

Anche nel 2013 dobbiamo proseguire in un percorso dimediazione fra le parti, cercando soluzioni condivise ai problemidella categoria, in un’ottica di visione unitaria

L’Albo strumentoper l’unione e lacrescita del settore

Alb

o

S

Riepilogo imprese al 4 novembre 2012Numero imprese 148.360Senza veicoli 43.902Con veicoli 104.458

Imprese aventi da 1 a 5 veicoli 78.367Imprese aventi da 6 a 10 veicoli 12.309Imprese aventi da 11 a 50 veicoli 12.167Imprese aventi da 51 a 100 veicoli 1.085Imprese aventi da 101 a 200 veicoli 351Imprese aventi più di 200 veicoli 179

Page 7: Tir_155_2012_12

iamo arrivati alla fine del se-condo anno di mandato del

Comitato Centrale dell’Albo de-gli Autotrasportatori e possiamofermamente affermare che il la-voro svolto è stato veramente dinotevole valore per il settore.

Nel corso del 2012, infatti, sisono attivate e concluse moltis-sime iniziative che hanno inte-ressato in particolare la forma-zione, come ampiamente illu-strato nei precedenti numeri diTIR, ma anche l’attivazione del-le aree di sosta, l’incentivazionedella sicurezza.

Relativamente alle aree di so-sta, sono stati riattivati e stannoterminando i collaudi (interrottiper un notevole lasso di tempo)delle aree di sosta cofinanziatedal Comitato Centrale dell’Albo,già attivate dal precedente Co-mitato Centrale, e contempora-neamente sono stati già predi-sposti e pubblicati i bandi digara per ulteriori aree di servizio,per un importo pari a 2 milioni e500 mila euro, che permette-ranno di adeguare le aree cofi-nanziate agli standard già impostidall’Unione europea. Le stessearee di sosta, secondo conven-zione, già stipulati con il Comi-tato Centrale dell’Albo, entranoa fare a parte di un sistema dimessa in rete informatico, im-plementato sulla Piattaforma Te-lematica dell’Albo.

Quest’ultima ha come prima-ria funzione e nasce come stru-mento per la gestione dell’info-mobilità e, attualmente, è incorso un progetto d’implemen-tazione, in collaborazione con ilDipartimento sistemi informati-vi e statistici, per il monitoraggiodelle merci pericolose. La piat-taforma contiene e gestisce inol-tre, attraverso il sistema Moodle

(Modular Object-Oriented Dy-namic Learning Environment),l’intera formazione dell’Albo.

Campagna per la sicurezzaProprio in questi giorni si sta

chiudendo la IV Campagnaper la sicurezza che ha vistoimpegnato l’Albo in una fittacampagna d’informazione chesi è sviluppata attraverso di-versi canali, quali i veicoli bran-dizzati che hanno percorso leautostrade d’Italia, le radio, ilsito web, i social network e lapartecipazioni ad alcuni pro-duzioni cinematografiche. Il30 novembre, a Verona, si ètenuto un importante incontroa tema, sulla sicurezza stra-dale, che ha messo in risalto ilsignificato di tutte le attivitàsvolte che si può sintetizzarenel nome attribuito a questacampagna: “TrasportiAmo”.Nei prossimi giorni, a Roma, sisvolgerà l’appuntamento con-clusivo che vedrà presenti imezzi brandizzati e che tireràle fila di questi ultimi 2 anni,ma non chiudendo a possibi-li nuove iniziative. La Campa-gna per la sicurezza, infatti,come detto in numerose oc-casioni, ha già prodotto i suoieffetti positivi, attraverso lamassiccia comunicazione dimassa soprattutto volta a ri-valutare la figura professiona-le dell’autotrasportatore, ele-mento portante dello sviluppoeconomico del Paese. Tale ri-valutazione dell’autotraspor-tatore è stata anche suppor-tata dagli spot che sono statiprodotti dall’Albo e trasmessisulle maggiori reti televisivenazionali, nonché dalle nu-merose trasmissioni radio e da-gli spazi tv.

I prossimi appuntamentiÈ anche iniziata una nuova

attività di programmazione del-le funzioni che l’Albo degli Au-totrasportatori dovrà svolgerenel corso del 2013, incentratasulla funzione di tenuta del-l’Albo, in stretta collaborazionecon gli uffici del Dipartimentoper i Trasporti, la Navigazioneed i Sistemi Informativi e Stati-stici, per il coordinamento coni dati contenuti nel RegistroElettronico Nazionale.

Al momento è stata conclu-sa l’attività di predisposizionedei quiz relativi all’accesso allaprofessione da parte della

Commissione costituita nel-l’ambito del Comitato Centra-le dell’Albo.

Il lavoro verrà messo a di-sposizione del Dipartimentoper la preparazione del Decre-to dirigenziale e per le succes-sive valutazioni, previo accordocon lo stesso Dipartimento sul-le modalità di distribuzionedegli stessi. Prescindendo dal-le successive evoluzioni dellastruttura dell’Albo, comunque,l’augurio che può essere for-mulato è quello di un organi-smo che possa essere semprepiù vicino alle esigenze del-l’autotrasporto.

Il vice presidentedel Comitato Centrale

dell’Albo in rappresentanzadel ministero

delle Infrastrutturee dei Trasporti,

Gabriella Gamba

TIR155-2012 7

S

Nel corso degli ultimi due anni, il Comitato Centrale ha avviato molteiniziative: dalla formazione, all’attivazione di aree di sosta,

all’incentivazione della sicurezza. Passando per l’informazione

Bilancio (positivo)di un biennio

di lavoro

Page 8: Tir_155_2012_12

TIR155-20128

Capacità finanziariaHo già provveduto adimostrare agli ufficiprovinciali competenti i trerequisiti in base alledisposizioni in quel momentovigenti (nel mio caso al14/01/2009 l'art.5 del DM.161/2005), ma ho sentitoche vi sarebbe da riformularel'idoneità al requisito dellacapacità finanziaria.

Alfredo SerraPadova

La nota del 27.4.2012 delministero dei Trasporti hachiarito che le impresed'autotrasporto di merci già inesercizio alla data del4.12.2009 (data di entrata indel reg. CEE 1071/09) hannosoltanto l'onere di dimostrareentro il 4.12.2012 il nuovorequisito di stabilimento e dichiedere alla Motorizzazionecivile competente l'iscrizione alREN. Entro quella stessa dataverrà effettuata d'ufficio dalleProvince la verifica dellasussistenza del possesso deirequisiti di capacità finanziariaed idoneità professionale,tenendo presente che lacapacità finanziaria ottenuta inbase alla previgente disciplinavarrà ancora fino a quelmomento. Quindi, le aziendesaranno tenute ad uniformarsialla nuova disciplinacomunitaria soltanto inoccasione del nuovo controlloannuale della capacitàfinanziaria che sarà effettuatodalle province entro il4.12.2013.

IMMATRICOLAZIONI

MEZZI EURO3Stiamo avviando una nuovasocietà che farà ancheautotrasporto merci c/terzi.Abbiamo presentato ladomanda di iscrizioneall'Albo il 21/02/2012 eabbiamo acquistatoall'incirca in quella data unprimo trattore stradale Euro3. In data 06/04/12 è entratain vigore la legge n.35 chedispone che per l'accessodiretto al mercato c'e'bisogno di mezzi minimoEuro 5. Possiamoimmatricolare un mezzoEuro 3 già acquistato?

Giovanni VaccaAlghero

Se l’azienda ha presentatodomanda d’iscrizioneall’Albo in data successivaall’entrata in vigore del reg.CE 1071/09 ma primadell’entrata in vigore deld.l. 5/2012, in base alregime transitorio stabilitodalla nuova disciplina, èconsentita, primadell’entrata in vigore dellalegge di conversione (che èdel 7 aprile 2012) alleaziende a quella data nonancora in attività e privedell’accesso al mercato(come in questo caso)l’acquisizione di veicoli Euro3, fermo restano l’obbligod’immatricolaresuccessivamente soltantoveicoli Euro 5.

Scrivete una mail a [email protected] oppure una lettera a TIR, Via Tevere 44 - 00198 RomaScr

ivia

Tir

Ruolo di PrepostoVorrei sapere se posso svolgerel’attività di preposto pressoun’azienda di autotrasportoessendo impiegato a tempoindeterminato presso una SpAche non svolge attività diautotrasporto.

Oreste MeleCatanzaro

La nota ministeriale del27.4.2012 ha precisato ancheche un gestore “interno” (ossiaamministratore, socioillimitatamente responsabile,titolare o collaboratore familiareo persona legata da rapporto dilavoro subordinato conl’azienda di trasporti a cui leattribuzioni sono stateespressamente conferite) puòrivestire in altre imprese diautotrasporto altre posizioniche non siano naturalmentequelle di gestore (tra cui ancheil dipendente). Un soggettonon potrà, invece, esseredesignato quale gestore“esterno” in un’impresa diautotrasporto qualora ricopra inun’altra impresa diautotrasporto le posizioni soprarichiamate (tra cui, appunto,quella di dipendente).Nel nostro caso ritengocomunque che non ricorranessuna delle incompatibilitàsopra evidenziate, dato che chivuol diventare gestore èdipendente di una società perazioni che non fa trasporto.Ovviamente bisognerà verificarese il suo contratto di lavoroconsenta la doppia attività nelcampo trasportistico.

Revisione tachigrafiVolevamo avere delleinformazioni per quantoriguarda la nuova legge del10-02-12 sulla revisione deitachigrafi degli automezzi.Per l'anno in corso occorrefare la revisione o la legge èretroattiva?

Silvano MarianiTorino

Il Dipartimento per i TrasportiTerrestri ha già avutooccasione di precisareall’indomani dell’emanazionedel decreto c.d.“Semplificazioni” che “lacadenza biennale deve essereapplicata anche alleattestazioni di controllo delcronotachigrafo già rilasciatealla data di entrata in vigoredel Decreto”, con laconseguenza che il terminedi scadenza della revisione èdi due anni dalla datadell'ultima revisione, anchese effettuata primadell'entrata in vigore dellanorma.

La risposta a questi quesiti è acura dell’Avvocato Natale Callipa-ri, consulente giuridico del Comi-tato Centrale dell’Albo degli Au-totrasportatori.

Lettere

Page 9: Tir_155_2012_12

TIR155-2011 9

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 1/1 00,00-22,00 - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 1/1 00,00-22,00 - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 1/1 00,00-21,45 - -POLONIA - - - 1/1 08,00-22,00 - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 1-1 18,00-21,00ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 1/1 06,00-22,00 - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 1/1 13,00-22,00 - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 1/1 00,00-22,00 - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 1/1 08,00-21,00 - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 1/1 00,00-24,00 - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1/1 00,00-22,00 - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 1/1 00,00-22,00 - -GRECIA - 15,00-21,00 - 1/1 15,00-21,00 - -CROAZIA - - - 1/1 14,00-23,00 - -

domenica notte giorni di restrizionesabatogennaio*

Divieti di circolazione Paesi Europei

Scadenze e divietidicembre2012/gennaio2013gennaiodicembre

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 8-25/12 00,00-22,00 26-30/12 00,00-22,00 - -GERMANIA - 00,00-22,00 - 25-26/12 00,00-22,00 30/12 00,00-22,00 - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 24/12 21,30-24,00 25-12 00,00/24,00 26-30/12 00,00/21,45POLONIA - - - 25-26/12 08,00 - 22,00 - - - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00 - 21,00 1-8/12 18,00-21,00 24-25/12 18,00/21,00ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - 1-25-26/12 06,00/22,00 - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - 24-25-26/12 13,00-22,00 - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 24-25-26/12 00,00-22,00 - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 25-26/12 8,00-21,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 25-26/12 00,00/24,00 - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 24/12 22,00/24,00 25-26/12 00,00/22,00 - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 24/12 22,00/24,00 25/12 00,00/22,00 - -GRECIA - 15,00-21,00 - 24-25-26/12 15,00/21,00 - - - -CROAZIA - - - 24-31/12 15,00-23,00 25-26/12 14,00/23,00 - -

domenica notte giorni di restrizionesabatodicembre

SAB 1DOM 2LUN 3MAR 4MER 5GIO 6VEN 7SAB 8DOM 9LUN 10MAR 11MER 12GIO 13VEN 14SAB 15DOM 16LUN 17MAR 18MER 19GIO 20VEN 21SAB 22DOM 23LUN 24MAR 25MER 26GIO 27VEN 28SAB 29DOM 30LUN 31

8-22

8-228-22

8-22

8-22

8-22

8-1416-22

8-22

IVA Invio telematico dei dati relativi alledichiarazioni d'intento ricevute nelmese precedente.

IRPEF INPS ritenute d'acconto econtributi relativi al mese precedente.

IMU Versamento del saldo dell'impostadovuta per l'intero anno.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativialle operazioni del mese novembre.Versamento da parte dei contribuentimensili, trimestrali e trimestrali specialidell’acconto IVA.Elenchi Intrastat - mensili

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate conpaesi Black List nel mese di novembre.PAGAMENTO quota iscrizione AlboAutotrasportatori.

8-22

MAR 1MER 2GIO 3VEN 4SAB 5DOM 6LUN 7MAR 8MER 9GIO 10VEN 11SAB 12DOM 13LUN 14MAR 15MER 16GIO 17VEN 18SAB 19DOM 20LUN 21MAR 22MER 23GIO 24VEN 25SAB 26DOM 27LUN 28MAR 29MER 30GIO 31

8-22

IVA Invio telematico dei dati relativi alledichiarazioni d'intento ricevute nel meseprecedente; Liquidazione dell’impostarelativa al mese precedente.IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributirelativi al mese precedente.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativi alleoperazioni del mese di dicembre o del 4°trimestre 2012

INVIO della comunicazione relativa alleoperazioni effettuate con paesi Black Listnel mese precedente.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate con paesiBlack List nel mese di dicembre e del 4°trimestre 2012.VERSAMENTO della Tassa di concessionegovernativa annuale.VERSAMENTO relativo alla pubblicitàannuale.

8-22

8-22

8-22

8-22

* Mentre chiudiamo questo numero di Tir non è stato ancora pubblicato il calendario 2013. I dati si basano sul calendario ancora in vigore.

Page 10: Tir_155_2012_12

n grande processo di revi-sione del mercato comuni-

tario dell’autotrasporto è in cor-so a Bruxelles: in gioco non cisono soltanto le norme sul ca-botaggio ma l’insieme delle regolee dei rapporti fra i soggetti che intale mercato si muovono. A talproposito, la Commissione euro-pea ha iniziato a tenere una se-rie di audizioni con i principali por-tatori di interessi nel settore.

Sul cabotaggio da tempo si co-noscono gli orientamenti del-l’Esecutivo comunitario, per ilmomento raffreddati dal-

l’ultimo rapporto dei saggi, pro-fessori nominati dal Commissarioai Trasporti Kallas che hanno so-stanzialmente affermato che, alleattuali condizioni, non vi sono ipresupposti per un’apertura in-discriminata.

Certo le criticità non mancanoanche per quanto riguarda il tra-sporto transfrontaliero di palletvuoti, che in alcuni Stati membriè considerato come un trasportointernazionale che consente al tra-sportatore di effettuare trasportidi cabotaggio. In altri casi il tra-sporto nazionale di pallet vuoti daparte di un vettore straniero nonresidente è considerato come untrasporto nazionale di per sé equindi come cabotaggio.

La cooperazione per sostenerel’applicazione transfrontaliera del-la normativa, anche nel caso di re-cidiva, è ad oggi carente.

Queste ed altre questioni crea-no difficoltà ed incertezze, por-tando ad un’applicazione incoe-rente delle regole. Che il control-lo delle tre operazioni di cabo-taggio non sia facile è assodato,ma un conto è dire “non facile”,un altro è dire “impossibile”(come sostiene la Commissioneper giustificare la sua intenzionedi togliere ogni limite al ca-botaggio). Bru-xelles nic-

chia, ma che i tempi siano maturilo negano i saggi e le principali as-sociazioni di categoria sia nazio-nali che europee, oltre che i sin-dacati. La Commissione europearitiene che, al fine di sostenere lacooperazione tra le autorità in-caricate dell'applicazione, il regi-stro europeo (ERRU) potrebbecostituire uno strumento utile.Inoltre, si potrebbe anche inter-venire sulle condizioni di stabili-mento nel quadro dei quattro cri-teri attualmente stabiliti nel re-golamento 1071 del 2009 sul-l’accesso alla professione, che inrealtà sono ben poco armoniz-zate. Tale processo di controllosarà facilitato in futuro anchecon l'integrazione nel tachigrafodigitale di una funzione GPS.

Non solo cabotaggioOltre al cabotaggio, a Bruxelles

si sta parlando anche di altro.Stanno emergendo infatti orien-tamenti positivi per la categoria,che mostrano una sensibilità nuo-va da parte della Commissione,dopo anni di silenzio o almenonon schieramento: è questo ilcaso della co-responsabilità e deldistacco degli autisti.

La Commissione rileva espres-samente l’emergere di nuovi mo-delli di business, con la crescen-te concentrazione del settore in-torno a “integratori di mercato”di grandi dimensioni (spedizionierisoprattutto) che ha portato aduna maggiore complessità nellerelazioni contrattuali tra i varisoggetti coinvolti nella filiera deltrasporto. Fatto noto agli opera-tori, poco menzionato finora daidocumenti Ue.

Le aziende hanno iniziato a fareuso di nuovi accordi contrattualiper accedere ai mercati naziona-li del trasporto. In particolare, lostabilimento in Paesi a basso co-sto è diventato una modalità di at-tingere a conducenti in paesidell’Est che poi vengono inviati alavorare per lunghi periodi inStati dove il costo del lavoro è piùalto. In tal modo, attraverso l’im-

TIR155-201210

Euro

pa

U

In gioco non ci sono solo le norme sulcabotaggio. La Commissione europea sta

affrontando infatti, anche la questionedella co-responsabilità e del distacco

degli autisti

Autotrasporto:la Ue ripensa

al mercatocomunitario

di Marco Tempestini

Page 11: Tir_155_2012_12

piego di mezzi regolarmente im-matricolati nel Paese, le norme sulcabotaggio vengono eluse.

A differenza del trasporto in-ternazionale, il cabotaggio rien-tra nell'ambito di applicazione del-la direttiva 96/71/CE relativa al di-stacco dei lavoratori, secondo laquale un lavoratore che fornisceservizi su base temporanea in unaltro Stato membro deve benefi-ciare dicondi-

zioni locali di lavoro.Tuttavia, per avere ciò il rap-

porto di lavoro tra lavoratore di-staccato e azienda distaccantedeve essere riconosciuto come“distacco” nel contratto, cosa chemolto spesso manca. Ciò com-porta la necessità di un direttorapporto contrattuale tra l'impresache lo invia e il lavoratore duran-te il periodo di distacco.

Troppa distorsionedella concorrenza

La Commissione sta ricono-scendo che troppo grave è oramaiil fenomeno delle distorsioni del-la concorrenza sui mercati na-zionali derivanti da un abuso dicondizioni per l’impiego di lavo-ratori e di stabilimento nei Paesiin cui questi lavoratori sono as-sunti. Le scappatoie esistono evengono regolarmente praticate.

Oltre ad alcune proposte (adesempio l’obbligo di informare gliautisti dei loro diritti, è stata pre-sentata una proposta di modifi-ca alla direttiva 96 - grande novità,visto che sinora si era sempre det-to che ci si doveva “arrangiare”coi soli strumenti nazionali.

La Commissione parla final-mente di nuovo quadronormativo comunita-rio per garantire

che le re-

gole locali vengano applicate. Siinsiste su una maggiore coope-razione tra gli Stati membri, chesaranno chiamati a garantire chei controlli di tali disposizioni ven-gano effettivamente svolti - in talcaso si pensa sempre ad un rac-cordo con il Registro europeo.

Co-responsabilitàdella filiera

Infine, altra novità rilevantissi-ma è la chiara menzione di nuo-ve e ampie ipotesi di co-respon-sabilità di tutti i soggetti della fi-liera del trasporto. Disposizioniche introducono una responsa-bilità solidale per i caricatori e glispedizionieri in caso di violazionedurante l'esecuzione di una ope-razione di trasporto su strada, an-che da parte del trasportatore,sono state già introdotte nonsolo in Italia ma anche in diversi

TIR155-2012 11

altri Stati membri. Ne parla anchela norma comunitaria, più esat-tamente l'articolo 10 del regola-mento (CE) n. 561 sui tempi diguida e di riposo. Tali disposizio-ni coinvolgono i caricatori, glispedizionieri e gli altri contraen-ti per l'organizzazione di tra-sporti di merci su strada e il ri-spetto della normativa in materia.

Al fine di limitare “richieste ir-

ragionevoli” (così scrive testual-mente la Commissione) dei com-mittenti, le disposizioni vigenti inmateria di responsabilità solidalepotrebbero essere rafforzate conl'introduzione di una disposizio-ne analoga a quella del regola-mento 561 ma estese a tutte lenorme sull’autotrasporto. Si trat-ta davvero di una piccola rivolu-zione.

Tachigrafo digitaledi futuragenerazione:procedonoi lavori

Dopo la votazione del Parla-mento europeo sul futuro ta-

chigrafo digitale (vedi Tir n. 152di settembre 2012), sono iniziate

le discussioni fra Stati membri(Consiglio), Parlamento e Commis-

sione per giungere all’approvazionedelle modifiche. Il dossier è molto com-

plesso e le opinioni divergono.Per la soglia di applicazione (il PE propone 2,8 ton

anziché 3,5), il Consiglio e la Commissione ritengono che sidebba rimanere all’attuale soglia delle 3,5.

La Commissione è poi favorevole, per evitare disparità ditrattamento, al fatto che le aziende la cui attività principalenon è il trasporto, ma che comunque eseguono saltuaria-mente anche tale attività, debbano essere soggette al Rego-lamento.

No anche alla registrazione dell´itinerario del veicolo, cheverrebbe effettuata dal tachigrafo tramite la registrazione delluogo di partenza e del luogo di arrivo.

Sulla questione dell´uso dei dati registrati dal tachigrafo, ilConsiglio ritiene che le disposizioni proposte non siano in lineacon la legislazione sulla protezione dei dati, e ritiene quindiche non siano accettabili.

Monte Bianco e Frejus: minoririncari e regolamento mezzi

Verranno distribuiti sul triennio 2013-2015 gli aumenti tarif-fari per il tunnel autostradale del Monte Bianco, già previsti peril biennio 2013-2014 dalla dichiarazione bilaterale di tre anni fa.Il traforo del Frejus sarà invece trasformato in galleria di tran-sito con una sola corsia per senso di marcia, mentre verrà rego-lamentata la circolazione dei mezzi pesanti. Lo prevedono duedichiarazioni ministeriali firmate in occasione del 30° vertice bi-laterale Francia-Italia dal vice ministro alle Infrastrutture e Tra-sporti, Mario Ciaccia, e dal ministro dei Trasporti transalpinoFrédéric Cuvillier. Inoltre, gli introiti previsti dagli adeguamentitariffari del Monte Bianco potranno essere impiegati in progettiper l’intermodalità, per la sicurezza e per ridurre l’impatto am-bientale di un’infrastruttura. “Con le due dichiarazioni – haspiegato Ciaccia – intendiamo dare concreta conferma al fattoche stiamo operando per garantire la sicurezza del traffico stra-dale e non per aumentarlo. L’obiettivo è assicurare la continuitàdei collegamenti tra Italia e Francia, anche mediante la defini-zione di vincoli specifici al transito delle merci”. I due Paesihanno deciso di ratificare a breve l’Accordo sull’Autostrada fer-roviaria alpina (Afa) e di rilanciare la procedura di gara per ag-

giudicare il servizio entro i primi mesi del 2013.

LaCommissione

europea ha iniziatoa tenere una seriedi audizioni con

i principali portatoridi interessinel settore

Page 12: Tir_155_2012_12

entre il 2012 si sta chiu-dendo, sono ancora molte

le questioni che restano aperte perquanto riguarda il settore dell’au-totrasporto, a partire dai costi mi-nimi di sicurezza. Ancora nessunanovità, infatti, dai giudici del Tar delLazio, chiamati ad esprimersi sui ri-corsi avversi alle delibere assuntein attuazione delle disposizionisui costi della sicurezza. Il 15 no-vembre il tribunale amministrativoha rimandato ancora una volta ladecisione e al momento di anda-re in stampa con questo numerodi Tir non è ancora arrivata nes-suna risposta in merito ai costi mi-nimi. E’ bene ricordare però chenella seduta del 25 ottobre il Tar harespinto la richiesta di sospensivadei costi minimi, stabilendo ine-quivocabilmente il principio sullaprevalenza dell’interesse comunerispetto a quelli economici. Il bene

collettivo deve essere garantito dal-lo Stato e la sicurezza ne è parte.

EcobonusAncora nessuna novità anche

per quanto riguarda l’Ecobonus,per cui si è ancora in attesa delledecisioni di Bruxelles per l’eroga-zione degli incentivi 2010-2011. Ri-cordiamo che la Commissioneeuropea, a fine luglio, ha comu-nicato al Governo italiano di ave-re avviato un’indagine formaleper verificare che nella normativasull’Ecobonus non si nasconda, inrealtà, un aiuto di Stato. Da allo-ra la Commissione europea non hafatto più sapere niente in merito.E sull’Ecobonus è stata presenta-ta alla Camera dei Deputati, dal-l’on. Vincenzo Gibiino (Pdl) insie-me ad altri 35 deputati, un’inter-pellanza urgente per chiedere ilparticolare al ministro dei Tra-

TIR155-201212

Polit

ica

M

Ancora molte le questioni aperte, dai costiminimi di sicurezza all’Ecobonus. Convocate

le associazioni di categoria per discuteredella ripartizione dei fondi destinati

all’autotrasporto

Anno 2013:quali nuoveprospettive

per il settore?

sporti quali iniziative urgenti in-tenda adottare affinché Bruxelleseroghi gli incentivi ecobonus 2010-2011. L’interpellanza vuole anche"sapere dallo stesso ministro, daquello dell’Economia e dal ministrodell’Ambiente se il Governo, nel-l’ipotesi di un inasprimento delleposizioni di Bruxelles, intenda ri-correre ad altre forme di incentivia favore delle imprese di autotra-sporto anche per il triennio 2012-2014, affinché il trasporto marit-timo faccia da traino per l’econo-mia italiana in quanto volano di in-ternazionalizzazione, investimen-ti infrastrutturali, di occupazione ecrescita del Pil".

Fondi e divietiIntanto per il prossimo 11 di-

cembre, il Capo Dipartimento delministero dei Trasporti ha convo-cato le associazioni di categoria per

di Lucia Angeloni

Page 13: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 13

discutere della ripartizione dei 400milioni di euro destinati dal Go-verno all’autotrasporto. Una con-vocazione che avviene anche a se-guito di una lettera in cui Unatraschiedeva un incontro urgente al mi-nistro Passera, al viceministro Ciac-cia e al sottosegretario Improta.

È già stato disposto dal Di-partimento Trasporti anche ilcalendario dei divieti di circola-zione per il prossimo anno, an-che se al momento non è statoancora reso noto. Secondo in-discrezioni sarebbero stati ap-portati alcuni miglioramenti ri-spetto al testo originalmentepresentato ma ancora si deve co-noscere il testo ufficiale dopo lavalutazione del ministro. Sulprossimo numero di Tir, co-munque, verrà pubblicato il Ca-lendario 2013, che conterrà tut-ti i nuovi divieti di circolazione ed

un elenco completo delle sca-denze da rispettare.

SistriÈ invece stato pubblicato sul-

la Gazzetta Ufficiale del 5 di-cembre il decreto del ministerodell’Ambiente che stabilisce la so-spensione del pagamento deicontributi dovuti dagli utenti perl’iscrizione al sistema Sistri perl’anno 2012. Nel decreto vieneinfatti precisato la soppressionedel seguente periodo: "Per l'an-no 2012 il pagamento del con-tributo deve essere effettuato en-tro il 30 novembre".

Il parere delle associazioniVisto che ci stiamo avvicinando

alla fine dell’anno, abbiamo chie-sto ai rappresentanti delle princi-pali associazioni di categoria un pa-rere sul futuro dell’autotrasporto

italiano, e più in dettaglio le aspet-tative e le prospettive per il 2013.

Una chiara politica"Gli indicatori economici pro-

spettano un 2013 ancora pienodi incertezze - ha dichiarato a TirGiuseppina della Pepa, se-gretario generale di Anita -. An-che per l’autotrasporto, settorefortemente legato all'andamen-to economico del Paese, le pro-spettive non sono rassicuranti enon si vedono, per il momento,segnali di un’inversione di ten-denza rispetto ad una crisi di-ventata ormai strutturale. Do-vremo quindi affrontare ancoraun anno di sacrifici, segnato dal-le elezioni politiche e da un nuo-vo Governo. A tale proposito ciauguriamo che nella visione di chiassumerà la guida del nostroPaese vi sia una chiara politica sulsistema italiano dei trasporti – hacontinuato - che tenga conto deitemi in discussione a livello eu-ropeo, quali il cabotaggio, latassazione dell’energia e l’armo-nizzazione delle norme e dellecondizioni. Temi determinantisui quali si gioca il futuro del-l’autotrasporto italiano".

Logica di sistemaUna politica dei trasporti chiara

è anche l’auspicio del presidentedi Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè.“Auspichiamo l’avvio di una fasein cui una politica dei trasporti di-venga una scelta del Governo, enon sia solo limitata alla realizza-zione di infrastrutture autostradalio altro, ma che si realizzi una lo-gica di sistema che parta da un pia-no dei trasporti e della logistica cheè già stato fatto, approvato dalCipe, aggiornato recentemente eabbandonato lungo la strada - hasottolineato a Tir Uggè -. Tuttaviatemo che i primi mesi dell’anno sia-no ancora più difficili di quelli cheabbiamo vissuto, anche perchéavremo un Governo che si appre-sta a lasciare la guida del Paese. Neiprossimi mesi il dialogo sarà quin-di sempre più difficile, visto che nonc’è stato dialogo nemmeno in que-sti mesi in cui l’Esecutivo era nelpieno delle sue funzioni. Conti-nuerà comunque l’impegno del-le associazioni nel far capire a co-loro che sono chiamati a gestireil Paese quelli che sono gli inter-venti necessari, tipo il rispetto deicosti della sicurezza, una forma-zione professionale che deve es-

Fai-Conftrasporto:un manifesto per la sicurezza

“1.194. Non è una data legata ad un evento da ricordare ma un numero perricordare: quello delle persone che non sono morte o non sono rimaste feritenel 2011 grazie alla legge sui costi minimi per la sicurezza del trasporto mer-ci”. Sono queste le parole contenute in un manifesto realizzato da Fai Con-ftrasporto e pubblicato su alcuni giornali per sensibilizzare l’opinione pubblicasull’importanza dei costi minimi della sicurezza.

Un numero basta più di mille parole, e il numero 1.194 ci rivela quante per-sone sono state salvate: non solo camionisti ma anche automobilisti, motoci-clisti e passeggeri di mezzi privati e pubblici. I dati più recenti rivelano infattiche nel 2011, rispetto all’anno precedente, il numero di conducenti e passeg-geri di mezzi pesanti morti o feriti sulle strade è diminuito di oltre l’11 per cen-to. “Un numero – sottolinea Fai Conftrasporto - che dovrebbe far riflettere chisarebbe pronto a sacrificare, sull’altare del profitto, una legge e con essa la vi-ta di moltissime persone”.

Del Boca confermatopresidente di UETR

Francesco Del Boca è stato rieletto, all’unanimità, presidente di UETR, l’Unio-ne europea dei trasportatori su strada, che riunisce 14 associazioni nazionali dicategoria di 12 Paesi Ue in rappresentanza di oltre 200.000 imprese di auto-trasporto in Europa, soprattutto Pmi. Del Boca ha ringraziato per la fiducia eha ricordato che “grazie all’impegno associativo, l’autotrasporto in Italia e inEuropa ha ottenuto risultati sempre piu riconosciuti ed apprezzati. Ma siamopronti – ha aggiunto Del Boca - ad affrontare le nuove sfide che attendono i no-stri imprenditori, lavorando a Bruxelles e nei nostri Paesi per affermare i valo-ri e tutelare gli interessi del mondo delle imprese artigiane di autotrasporto”.

Page 14: Tir_155_2012_12
Page 15: Tir_155_2012_12

sere potenziata e soprattuttol’aumento dei controlli. Già conqueste tre cose – ha concluso -potremo affrontare i primi mesidel 2013 in una condizione for-se migliore”.

Una politica diretta alle infrastrutture

Al primo posto tra le aspetta-tive di Confartigianato vi è invecedi chiudere la lunga partita del-l’applicazione dei costi della si-curezza. “Speriamo in un pro-nunciamento positivo del Tardel Lazio e che finalmente le nor-me vengano applicate, cosìcome vengano effettuati i con-trolli- ha risposto a Tir France-sco Del Boca, presidente diConfartigianato Trasporti-. E’ ilsogno di tutti noi, visto che ci ab-biamo impiegato cinque anni. Leprospettive sono invece quelle diun mercato debole, senza gran-di possibilità di ripresa del lavo-ro. Sappiamo che la maggiorparte dei lavori fatti nel nostromondo sono legati all’edilizia,che è in forte crisi, in più il Go-verno non fa partire le grandi in-frastrutture che potrebbero aiu-tare. Noi non siamo una piatta-forma logistica per il resto del-l’Europa – ha sottolineato DelBoca - visto che i nostri porti nonsono adeguati, le autostradenemmeno, le linee ferroviarienon esistono e quelle che esi-stono non riescono a supporta-re nemmeno le persone. Ci vor-rebbe finalmente da parte delGoverno, dopo tante parole,una politica diretta alle infra-strutture sia marittime sia ferro-viarie sia autostradali che possaportarci nelle condizioni di bloc-care un po’ delle tante navi che

entrano ogni giorno da Suez eescono da Gibilterra. La ripresanel settore del trasporto, ma an-che dell’economia, molto di-pende dalla nostra capacità di in-tercettare queste navi”.

Risorse strutturali“Nel 2013 avremo un nuovo

Esecutivo, quindi le aspettativesono tante. Anche al nuovo Go-verno continueremo a chiedererisorse, perché servono a con-trobilanciare il forte gap com-petitivo tra il nostro sistema dimobilità delle merci e gli standardeuropei- ha precisato Alessan-dro Massarelli, responsabiledel settore trasporti del coordi-namento cooperativo -. Non vo-gliamo risorse a pioggia, senzanessun criterio selettivo, voglia-mo piuttosto rendere le risorsestrutturali, come aveva promes-so questo Governo. Le risorse de-vono essere destinate ad inter-venti mirati, come l’accorcia-mento di filiera, la formazionedegli operai e degli addetti alleimprese e ad instaurare maggioricollaborazioni tra imprese”. An-che Massarelli ha sottolineato lanecessità di un ragionamento se-rio sulle infrastrutture (dalla rea-lizzazione della Cispadana allaE45) ma anche una semplifica-zione del quadro normativo, chedeve diventare “snello, leggibi-le e soprattutto controllabile”. In-fine Massarelli ha posto un que-sito importante: dopo l’aboli-zione della Consulta, quale po-trebbe essere il ruolo dell’Au-thority dei trasporti?

Sì ai costi minimi“Stiamo aspettando che il

Tar tiri fuori il coniglio dal cilin-

dro -ha com-mentato Silvio Faggi, segreta-rio nazionale della Fiap -. Noi sia-mo fermi sulla nostra posizione,e abbiamo fiducia in un risulta-to positivo, ma se così non fos-se chiameremmo la categoria alfermo. Il mio auspicio per ilnuovo anno è che ci sia almenoun po’ di ripresa dell’economi-ca, unica cura che potrebbefunzionare per ridare fiduciaalla gente che lavora. Ma pur-troppo – ha concluso Faggi -vedo quest’ipotesi più come unauspicio che come prospettiva”.

Il fermo strumentoestremo

“Siamo ormai in piena cam-pagna elettorale e come semprel'autotrasporto rischia di essereutilizzato per altri fini. Le aspet-tative, da 20 anni a questa par-te, non sono cambiate perchénonostante le tante parole pro-fuse dai soliti noti stiamo anco-ra aspettando una riforma verache non è mai stata fatta – hacommentato a Tir Cinzia Fran-chini, presidente nazionale diCna-Fita -. La prospettiva ades-so è molto angusta: con un'eco-nomia che langue, l'autotra-sporto che già soffriva moltonon potrà che farlo di più. Bi-sognerà quindi garantire le ri-

sorse stanziate senza svenderleagli interessi di bottega di chi suquesta categoria continua acampare di rendita.

Su tutto però una sola casa ècerta: mai più fermarsi per mo-tivi che con l'autotrasporto nonhanno nulla a che vedere oppureper richieste astruse e campatein aria. Il fermo è uno strumen-to estremo, delicato quanto pre-zioso e bisogna utilizzarlo concautela essendo sicuri di porta-re a casa i risultati sperati. E' an-cora fresco nella memoria - haconcluso - il fermo fallimentaredel gennaio scorso”.

Quadro normativocerto

“Purtroppo il qua-dro politico ed eco-nomico appare pro-fondamente incertoanche per il 2013.Tuttavia, alle nume-rose variabili che po-tranno determinare il

miglioramento o ilpeggioramento delle

condizioni di mercato,contrapponiamo le nostre

aspettative circa la possibilità diriorganizzare l’autotrasportoitaliano partendo proprio dallacrisi. I nostri 10 punti – ha spie-gato a Tir Maurizio Longo, se-gretario generale di TrasportoUnito - consegnati al Governonei giorni scorsi, per i quali neabbiamo annunciato il sostegnocon forme di protesta, rappre-sentano solo un primo passoper una più ampia azione fina-lizzata a correggere le distorsioninormative del settore. Infatti,nonostante l’impossibilità diprogrammare lavoro e investi-menti, è necessario restituire alleimprese di autotrasporto unaquadro normativo certo e per-manente, all’interno del qualela loro capacità contrattualedovrà essere notevolmente e ur-gentemente rafforzata. In casocontrario la stragrande mag-gioranza delle imprese di auto-trasporto resterà subordinataalla speculazione ed allo sfrut-tamento parassitario. Pertanto- ha concluso Longo - le sfide dasuperare sono due: la crisi eco-nomica generale per la quale ènecessario assistere le impresenel loro adeguamento e ri-strutturazione; la crisi strutturaledel settore per la quale sarà fon-damentale rielaborare o modi-ficare l’attuale quadro discipli-natorio”.

TIR155-2012 15

Polit

ica

Unatras chiede un incontro con la Guardia di Finanza

Un incontro urgente tra il Comando della Guardia di Finanza e le associazioni dicategoria, al fine di conoscere il livello delle verifiche svolte sulle imprese commit-tenti per garantire il rispetto dei costi minimi di sicurezza. E’ quanto ha chiestol’Unatras in una lettera indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze, Vit-torio Grilli. Il decreto Legge n. 95/2012 (convertito il Legge 135/2012), ha infatti as-segnato alla Guardia di Finanza il compito di constatare le violazioni commesse daicommittenti, in materia di riconoscimento dei costi di esercizio a favore dell’im-presa di autotrasporto merci per conto di terzi. “L’Unatras, tramite le proprie as-sociazioni – si legge nella nota - ha piu volte sollecitato i Comandi provinciali dellaGuardia di Finanza affinche fossero garantiti i controlli sul pagamento dei predet-ti costi, i quali rivestono un ruolo essenziale per garantire la sicurezzadella circolazione sulle nostre strade.

A tal fine riteniamo necessaria la convocazione di un in-contro del Comando della Guardia di Finanza con le as-sociazioni di categoria”.

Page 16: Tir_155_2012_12

2011. È cresciuto (+3%), anche il numerototale dei sinistri mortali, che è passato da201 a 207.

La situazione nell’Unione europeaNella sua analisi, il rapporto Aci-Istat ha

considerato anche l’obiettivo fissato dal-l’Unione europea nel Libro Bianco del2001, che prevedeva la diminuzione dellamortalità del 50% entro il 2010. L’Italia nonha ancora raggiunto questo traguardoma nel 2011 è arrivata ad abbassare del45,6% i morti per incidente stradale ri-spetto al 2001, un dato più alto del valo-re medio europeo pari a -44,5%.

Facendo un paragone 2010/2011, la per-centuale del nostro Paese tocca -5,6%. Sui27 Stati membri dell’Ue quasi la metà sonoriusciti a diminuire la mortalità, mentre larestante parte ha visto salire il numero dimorti. All’interno di questo gruppo rien-trano Paesi come Svezia (+19,9%), Ger-mania (+9,6%), Finlandia (+7,4%), Polonia(+7,2%) e Regno Unito (+2,8%).

TIR155-201216

Sic

ure

zza

di Andrea Pegoraro

Secondo l’ultimo rapporto Aci-Istatil numero degli incidenti è calato del 2,7%.Dati in positivo anche per l’autotrasporto,con oltre mille veicoli in meno coinvoltiin incidenti stradali

le, infatti, nei primi dieci mesi del 2012 sisono verificati 22.020 sinistri contro i25.136 dello stesso periodo dell’annoscorso, con un calo di 3.116 incidenti parial 12,4%.

Non si può dire la stessa cosa delle vit-time, che sono aumentate dell’1,2% dagennaio a ottobre di quest’anno sempreconfrontate con i primi dieci mesi del

ncora dei passi in avanti sulla sicurez-za stradale per i mezzi pesanti. La con-

ferma arriva dal rapporto Aci-Istat pre-sentato recentemente.

Nel 2011, l’autotrasporto ha visto dimi-nuire il numero delle vittime e la quantitàdi veicoli coinvolti in incidenti stradali ri-spetto al 2010. Lo scorso anno sono stati25.498 e rappresentavano il 6,6% del to-tale di mezzi incidentati. Nel 2010 eranostati invece il 6,7% e avevano raggiunto26.578 unità. Nello studio i veicoli mer-ci comprendono gli autocarri, gliautotreni, gli autoveicoli spe-ciali, gli autoarticolati e lemotrici.

Sinistri in calodel 2,7 per cento

Lo scorso anno nel no-stro Paese sono stati re-gistrati 205.638 sinistricon una riduzione del2,7% rispetto al 2010. Ilnumero totale di morti è sta-to 3.860 e anche in questocaso si è verificato un calo del5,6% confrontato a due anni fa.

La categoria di veicolo più coinvoltain incidenti stradali è di gran lunga l’au-tovettura con il 66,1%. Al secondo postosi trovano i motocicli (14%), poi autocar-ri (6,6% esclusi i motocarri), ciclomotori(5,4%) e biciclette con il 4,5%.

“I dati dimostrano come le nostre stra-de diventino ogni anno più sicure - ha pre-cisato Angelo Sticchi Damiani, presiden-te dell’Aci - ma c'è ancora tanto da fare:gli incidenti derivano da una scarsa cultu-ra degli utenti della strada”.

In miglioramento le autostradeCifre più recenti confermano una ten-

denza positiva per l’incidentalità in auto-strada. Secondo i dati della Polizia strada-

A

L’Italia èuno dei Paesi

europei che hacontinuato a registrare

una diminuzione deisinistri in tutto il

decennio 2001-2011,a differenzadi altri Paesi

Anno 2010 2011 differenza(2010-2011)

Veicoli merci coinvoltiin incidenti stradali 26.578 25.498 -1.080Veicoli totali coinvoltiin incidenti stradali 394.684 386.654 -8,030% di veicoli mercicoinvolti in incidentistradali 6,7 6,59 -

Morti su veicoli merci 177 157 -20Morti totali (con pedoni) 4.090 3.860 -230% Morti su veicoli merci 4,3% 4,07% -I veicoli merci comprendono autocarri, autoveicoli speciali, autotreni, autoarticolati e motrici

Incidentalità nell’autotrasportodati 2010-2011 (Fonte Aci)

Migliorala sicurezzadelle strade

Page 17: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 17

Parliamo in maniera più specifica di au-totrasporto. Anche in questo caso si è re-gistrata una diminuzione abbastanza im-portate dell’incidentalità. A cosa possia-mo attribuirla?

Anche per quanto riguarda il settoredell’autotrasporto sono stati fatti interven-ti normativi importanti. Un esempio su tut-ti è l’introduzione della CQC, la Carta di qua-lificazione del conducente, che è stata rivoltasoprattutto al processo di formazione deiconducenti. Nei decenni passati la forma-zione era sottovalutata, adesso invece stia-mo intraprendendo un nuovo percorso cheattribuisce un valore molto più importantealla formazione degli autisti. Anche l’azio-ne normativa è stata importante, bastipensare agli interventi che sono stati fatti perquanto riguarda i tempi di guida e di ripo-so, così come importante è stato il coin-volgimento delle associazioni di categoria ela loro attenzione specifica ai temi della si-curezza.

State pensando a nuove iniziative daadottare?

Al momento stiamo lavorando al nuovoPiano Nazionale che detterà le linee guidafino al 2020, cercando di individuare degliobiettivi concreti per avvicinarci semprepiù all’obiettivo finale, che è quello dellamortalità zero. Man mano che si va avantila riduzione diventa sempre più difficile, macredo che ci siano ancora delle aree di in-cidentalità in cui è possibile intervenire. Il90-91% della mortalità si concentra nellearee urbane e extraurbane, mentre l’am-biente autostradale è ridotto ad un 9%. Bi-sognerà quindi intervenire soprattutto nel-le prime due aree.

Si tratta comunque di un processo di con-certazione allargato che coinvolge tutti i sog-getti che hanno competenze sulla sicurezzastradale, e credo che sarà pronto entro i pros-simi cinque-sei mesi.

Inte

rvis

ta

zione di un Piano nazionale della sicurezza stra-dale, che ha individuato delle strategie a livellonazionale che hanno costituito il punto di ri-ferimento per gli operatori della sicurezza stra-dale per poter calibrare gli interventi.

Accanto al Piano che individuava le linee gui-da, inoltre, sono stati previsti dei programmiannuali di attuazione. Sono state messe a di-sposizione delle risorse attraverso un proces-so di cofinanziamento che serviva anche perstimolare le attività dei governi territoriali e quin-di Regioni, Province e Comuni a favore dellasicurezza stradale.

Il Piano doveva essere attivato su 10 pro-grammi ma in concreto sono state messe a di-sposizione risorse solo per 5 programmi. Si trat-ta comunque di un incentivo importante di svi-luppo visto che sono state messe a disposizioneper questi 5 programmi risorse per oltre 500milioni di euro. Inoltre, questi 10 anni sono sta-ti caratterizzati da un’azione normativa mol-to più attenta, mirata e rigorosa rispetto ai com-portamenti più a rischio. Il provvedimento piùnoto è quello dell’introduzione della patentea punti ma ce ne sono stati anche altri: dal-l’ampliamento dei poteri sanzionatori della Po-lizia Stradale a una serie di misure mirate, comead esempio quelle sulla guida in stato di eb-brezza. E ancora, c’è stato un aumento con-sistente dei controlli, soprattutto rispetto aicomportamenti più a rischio. Sull’alcol, adesempio, siamo passati da 250 mila controllinel 2007 a quasi 2 milioni nel 2010, grazie an-che all’acquisto di oltre 900 etilometri e di unaserie di apparecchiature per il controllo dellavelocità.

E poi c’è stata una forte attività di edu-cazione ed informazione. Abbiamo fatto del-le campagne nazionali, tra cui l’ultima“Sulla Buona strada”, e abbiamo cercato didarle una continuità di 2 anni con una se-rie di spot pubblicitari e di affissioni. Infine,attraverso i nostri uffici, abbiamo attivatouna serie di iniziative con la partecipazionedi sportivi e personaggi dello spettacolo.

ntro i primi sei mesi del 2013 arriverà il nuo-vo Piano nazionale per la sicurezza stradale,

che detterà le linee guida fino al 2020. Lo haanticipato a Tir Sergio Dondolini, Direttore Ge-nerale per la Sicurezza Stradale del Ministerodei Trasporti, in un’intervista in cui ha com-mentato i dati positivi sulla sicurezza, affron-tando anche i motivi che hanno portato al calodell’incidentalità.

“Stiamo lavorando al nuovo Piano Nazionale2020, cercando di individuare degli obiettiviconcreti. Si tratta di un processo di concerta-zione allargato – ha sottolineato - che coinvolgetutti i soggetti che hanno competenze sulla si-curezza stradale, e credo che sarà pronto en-tro i prossimi cinque-sei mesi.

Nel 2011, secondo i dati Aci-Istat, il nu-mero degli incidenti stradali in Italia, e an-che dei morti, è diminuito sensibilmente….

Sì, e la cosa importante è che stiamo assi-stendo ad un trend decennale di riduzione.L’obiettivo fissato dall’Unione europea nel Li-bro Bianco 2001 prevedeva la riduzione del-la mortalità del 50% entro il 2010. Noi siamopartiti con 7.096 morti nel 2001 e siamo ar-rivati nel 2010, che era il periodo di osserva-zione, a 4.090 morti, il 43% di riduzione, quin-di un dato molto buono. Nel 2011 siamo sce-si ancora, sotto la soglia dei 4000 morti. E an-che nel 2012, secondo i primi dati, che al mo-mento sono ancora parziali, continua questatendenza. Credo che per la prima volta nellastoria del Paese motorizzato si sia arrivati a unadiminuzione così duratura e costante.

A cosa attribuisce questo calo dell’inci-dentalità?

I motivi che hanno influito sono diversi. Lasicurezza stradale infatti è una specie di mo-saico fatto di tanti tasselli, su ognuno dei qua-li bisogna intervenire. Innanzitutto, c’è stato unapproccio più sistematico e strutturato alproblema sicurezza stradale di quanto non fos-se stato fatto in passato. Un esempio è l’ado-

E

Intervista con Sergio Dondolini, Direttore Generaleper la Sicurezza Stradale del ministero dei Trasporti

In arrivoil nuovo Piano

nazionale per lasicurezza stradale

Molti i motiviche hanno influito,

secondo Dondolini, sulcalo dell’incidentalità:

dall’adozione di un pianonazionali ai controlli

su strada

Page 18: Tir_155_2012_12
Page 19: Tir_155_2012_12

opo Napoli, la IV Campagnaper la sicurezza stradale Tra-

sporTiAmo, promossa dal Comi-tato Centrale dell’Albo degli Au-totrasportatori, è arrivata a Vero-na, con un convegno su “La si-curezza dell’autotrasporto: i con-trolli su strada”. Molti e qualificatii relatori che si sono trovati d’ac-cordo su punto molto importan-te: l’impossibilità di elaborare e at-tuare strategie volte ad incidere ef-ficacemente sulla sicurezza stra-dale deriva soprattutto dall’in-certezza dei dati. E così, dopo ilsaluto del presidente dell’Albo,

Bruno Amoroso, il coordinatoredella campagna e responsabiledell’Ufficio Studi e sicurezza del-l’Albo, Rocco Giordano, ha sot-tolineato che a tutt’oggi sfuggo-no al controllo sia la gran parte delparco circolante per il trasporto inconto proprio (solo 450 mila su piùdi 3 milioni e mezzo di veicoli leg-geri operano in conto terzi, è iscrit-to all’Albo ed è quindi soggetto adobblighi e verifiche), sia i dati sulcabotaggio, sia molti altri indici dirilevazione in grado di determinarecon maggior precisione le causereali degli incidenti. All’origine ditale incertezza, una raccolta di datiancora poco dettagliata che, pe-raltro, non tutti gli organismi in-caricati delle rilevazioni invianotempestivamente ai database cen-trali. Anche questi ultimi, infine,sono diversi e non omogenei e,quindi, producono dati spesso

imprecisi e discordanti. Giordanoha poi proposto di costituire pro-prio a Verona un appuntamentoannuale di controllo e di verificadei dati sulla sicurezza stradale, persuperare questa impasse e affinaresempre di più le procedure di ri-cerca e le tecniche di analisi, di cuic’è bisogno in particolare, per lasua complessità, nel settore del-l’autotrasporto.

Il ruolo chiave dei controlliIl dirigente dell’ufficio control-

lo sull’autotrasporto del ministe-ro delle Infrastrutture e dei Tra-

sporti, Paolo Sangiorgio, ha sot-tolineato il ruolo chiave delle ve-rifiche e dei controlli su strada perincrementare la sicurezza, ricor-dando l’impegno profuso sia dalministero, sia dalle forze dell’or-dine. I controlli su strada richie-dono, oltre ai Centri mobili di re-visione, una serie di competenzedegli operatori (per i quali sonostati avviati proprio dall’Albo cor-si di formazione) che devono es-sere in grado di individuare le nu-merose violazioni alle regole delmercato: dal cabotaggio abusivoalla falsificazione dei permessiCEMT, che consentono la circo-lazione in tutti i Paesi europei, allaguida in stato psicofisico alterato.

Quanto tali violazioni incidanosulla sicurezza della strada è sta-to evidenziato anche da PaoloUggè, presidente di Fai-Conftra-sporto, che ha anche sottolinea-

to come ad essere controllatidebbano essere non solo gli au-totrasportatori ma tutti i sogget-ti della filiera. Uggè ha poi ribaditol’importanza dei costi minimi di si-curezza, specificando che nellacomposizione del prezzo a cui vie-ne offerto il servizio di autotra-sporto vi sono dei costi «incom-primibili» direttamente connessialla sicurezza, perché incidonosulle condizioni «minime» di si-curezza in cui il trasporto viene ef-fettuato (i costi di manutenzione,i pedaggi autostradali ecc.) e chel’attuale legge, contestata dalla

committenza, rispetta - come ri-conosciuto anche dal TAR del La-zio - la priorità dell’interesse sociale(la sicurezza) su quello economi-co (il libero mercato) e che è pos-sibile modificare la norma vigen-te unicamente attraverso un dia-logo aperto tra le parti.

Proprio sulle ipotesi di modifi-ca della norma in discussione èintervenuto Maurizio Riguzzi,docente di Diritto europeo deiTrasporti presso l’Università di Ve-rona e componente del Comitatoscientifico della disciolta Consultaper la logistica e l’autotrasportoper suggerire di percorrereun’ipotesi che permetta l’appli-cazione dei «costi minimi» uni-camente ai contratti verbali, ri-servando ai contratti scritti unaserie di facilitazioni e garanzie pergli autotrasportatori che li ac-cettano.

TIR155-2012 19

Sic

ure

zza

stra

dal

e

Ilsitodella

Cam

pagnadella

SicurezzaA

lbo

La IV Campagna per la sicurezza stradaledell’Albo degli Autotrasportatori

è sbarcata a Verona con un convegnosu “La sicurezza dell’autotrasporto:

i controlli su strada”

Più certezzadei dati permigliorare

la sicurezza

D

Page 20: Tir_155_2012_12

si intende sia i veicoli commerciali e i furgo-nati sia i mezzi di grande portata. Durante ilcorso degli ultimi cinque anni, il numero com-plessivo di immatricolazioni è diminuito, adeccezione del 2010 quando era salito di 800unità rispetto all’anno precedente. Un ral-lentamento che è andato di pari passo conl’accentuarsi della crisi economica e che ha in-teressato tutte le regioni italiane, in partico-lare tra il 2010 e il 2011. Hanno incrementatole immatricolazioni solo Valle d’Aosta, Tren-tino Alto Adige e Lazio, con quest’ultima cheha avuto una crescita di 12 mila unità.

Nemmeno i numeri di quest’anno fannosorridere il settore. Nei primi nove mesi, infatti,secondo i dati dell’Anfia, le immatricolazio-ni di autoveicoli con peso totale superiore a3,5 tonnellate sono scese del 30,5% rispet-to allo stesso periodo del 2011. Non va cer-tamente meglio ai veicoli commerciali che,monitorati dall’Unrae nell’arco temporalegennaio-ottobre, hanno subito una riduzio-ne del 32,7%. L’associazione che rappresentale case estere operanti sul mercato italiano hafatto notare che “senza segnali concreti daparte degli enti di Governo, il settore non riu-scirà ad avere un’inversione di tendenza nelbreve periodo”.

Lombardia locomotiva d’ItaliaRitornando ai dati Aci dello scorso anno, si

nota come la Lombardia risulti la locomotivad’Italia grazie a 40.649 veicoli immatricolati,che rappresentano un quarto del totale na-zionale di autocarri iscritti al Pra (Pubblico re-gistro automobilistico).

A seguire ci sono il Lazio, con 32.242 au-tomezzi registrati, e più staccata la Toscana,con 17.302. Nei primi posti si trovano due re-gioni del Nord come Piemonte (14.386) edEmilia Romagna con 13.586. Nell’Italia set-tentrionale le immatricolazioni sono statemaggiori rispetto al Mezzogiorno.

di Andrea Pegoraro

2011. Qui emerge con chiarezza un dato: ilvalore complessivo delle merci trasportate perconto terzi è quasi il triplo di quello movi-mentato dal conto proprio. La prima tipolo-gia raggiunge 977.157.306 tonnellate con-tro le 362.791.836 della seconda. Con unaparticolarità: il conto terzi dispone di 1/6 deiveicoli rispetto al conto proprio.

Immatricolazioni per regioneNelle analisi elaborate dall’Aci, per autocarro

ome sta andando il mercato dell’auto-trasporto italiano? Quali sono le regio-

ni che trainano l’economia? Nel trasporto deiprodotti domina il conto proprio o il conto ter-zi? Queste domande trovano una prima ri-sposta con le tabelle dell’Aci sulle immatri-colazioni del 2011. Lo scorso anno sono sta-ti 163.032 gli autocarri immatricolati, quasi9 mila in meno rispetto al 2010, quando era-no 171.864. L’Istat ha invece studiato il tra-sporto merci su strada, sempre relativo al

C

Inci

fre

I dati dell’Aci mostrano una riduzione delleimmatricolazioni nel 2011 di quasi 9mila autocarri.Da un esame dell’Istat emerge invece che il contoterzi trasporta quasi il triplo di merce rispettoal conto proprio (ma ha 1/6 dei veicoli)

TIR155-201220

Autotrasporto:ecco i numeri

del mercato in Italia

Trasporti complessivi per gruppo merceologico - Anno2011CONTO TERZI

Trasporti locali Trasporti Totale - tonGRUPPO MERCEOLOGICO fino a 50 km - ton medio/lunghe - ton

Prodotti agricoltura, caccia e pesca 20.511.629 47.319.694 67.831.323

Carboni fossili, petrolio greggio e gas naturale 1.206.304 7.266.535 8.472.839

Minerali metalliferi, sale, pietre e ghiaia 136.273.157 48.307.482 184.580.639

Prodotti alimentari, bevande e tabacchi 24.505.603 63.351.926 87.857.529

Prodotti dell’industria tessile e dell’abbigliamento 1.953.537 6.886.476 8.840.013

Legno e prodotti in legno 12.598.240 30.785.265 43.383.505

Coke e prodotti petroliferi raffinati 11.339.229 41.000.816 52.340.044

Prodotti chimici, articoli in gommae materie plastiche 5.535.856 26.863.503 32.399.359

Vetro, prodotti ceramici e in porcellana,materiali da costruzione 82.360.317 75.584.244 157.944.561

Metalli e manufatti in metallo 28.770.019 55.959.876 84.729.895

Macchine e apparecchi meccanici 5.216.283 6.416.217 11.632.500

Mezzi di trasporto 1.735.019 4.720.462 6.455.481

Mobili 1.666.459 4.699.294 6.365.753

Rifiuti urbani e altri rifiuti 46.903.481 37.999.127 84.902.608

Posta, pacchi 706.356 2.423.217 3.129.573

Container, casse mobili usati, pallete materiali d’imballaggio 4.939.177 7.418.827 12.358.005Merci trasportate nell’ambito di traslochi 226.414 319.667 546.081Merci raggruppate 3.518.940 17.198.867 20.717.807Merci non individuabili 1.225.352 3.873.758 5.099.110Altre merci 40.081.593 57.489.086 97.570.679TOTALE 431.272.966 545.884.340 977.157.306

Page 21: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 21

spetto a dueanni fa: i ri-

morchi sono pas-sati da 5.417 im-

matricolazioni nel2010 a 6.645 nel 2011

mentre i trattori stradali sonoaumentati da 6.112 a 8.027 re-gistrati lo scorso anno.

Per quanto riguarda i rimor-chi, la Lombardia si conferma

leader con 2.672 immatricola-zioni. Le altre regioni faticano a starle die-

tro. Basti pensare che Toscana, Piemonte,Campania ed Emilia Romagna non riesconoa superarla mettendo insieme le loro imma-tricolazioni.

Stesso discorso vale per le motrici. Qui laLombardia totalizza quasi 3.400 immatrico-lazioni staccando Piemonte (940), TrentinoAlto Adige (892) ed Emilia Romagna (645),che sommate non la raggiungono.

Tipologia di merce trasportataLe statistiche elaborate dall’Istat, che si ri-

Fanalino dicoda della classifica è ilMolise, che fa segnare 302autocarri registrati. Anche la Ba-silicata non raggiunge i 1000 vei-coli immatricolati, arrivando a502. Poco più in alto si piazzanol’Umbria (1.431), la Calabria(1.647) e l’Abruzzo con 1.911automezzi.

Nei dati dell’Aci vengono an-che riportate le immatricolazio-ni di rimorchi e semirimorchi, ol-tre alle motrici. A differenza de-gli autocarri, entrambi i gruppihanno avuto una crescita ri-

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA 2011In Italia ogni anno vengono immatricolati meno di 15mila veicoli sopra le 16 Ton(quest’anno saranno circa 12mila). I dati Istat tengono invece conto delleimmatricolazioni di tutti i veicoli adibiti al trasporto merci, indipendentementedalla loro massa totale

dati immatricolazioni:

• in aumento

• in calo

14.386114.3838686

5.2085.22020808

2.2842.228284484

40.6494040.644964949

2.2982.229298898

4.8154.8181515

9.5369.53536636

13.5861313.588586686

17.3021177

22203..1711777...3030230200222

2.4532.4545353

1.4311.4343131

32.2423232.222424242

1.9111.9191111

3.6033.600360303

3023030202

5025050202

2.7322.7373232

1.6471.64476477

3.9233.9292323

2.222..

222.2..2222222222

NORD2010 103.0752011 92.762differenza -10.313

CENTRO2010 50.7642011 57.863differenza +7.099

SUD2010 18.0252011 12.407differenza -5.618

Immatricolazioni per regioneAutocarri Rimorchi e semirim. Motrici

trasp. merci trasp. merci

2010 2011 2010 2011 2010 2011

Piemonte 16.555 14.386 286 474 648 940Valle d’Aosta 3.201 5.208 2 2 1 3Lombardia 47.907 40.649 2.162 2.672 2.592 3.395Liguria 3.070 2.284 42 32 39 73Friuli Venezia Giulia 2.813 2.298 118 243 138 153Trentino Alto Adige 3.934 4.815 231 430 607 892Veneto 10.734 9.536 353 431 294 517Emilia Romagna 14.861 13.586 445 470 557 645Toscana 19.198 17.302 544 488 362 397Umbria 2.087 1.431 38 54 60 59Marche 3.415 2.453 78 83 40 56Lazio 20.121 32.242 178 206 229 258Abruzzo 2.622 1.911 75 73 26 98Molise 491 302 11 6 4 6Campania 5.361 3.603 394 474 207 296Calabria 2.145 1.647 65 52 49 34Puglia 4.283 2.732 89 112 89 74Basilicata 764 502 28 17 2 3Sicilia 5.472 3.923 197 204 131 104Sardegna 2.830 2.222 81 122 37 24

TOTALE 171.864 163.032 5.417 6.645 6.112 8.027

Sono solo 3 le Regioni che nel2011 hanno registrato un aumentodelle immatricolazioni:Valle dʼAosta, Trentino Alto Adige,Lazio. La Lombardia nel 2011pur avendo registrato 1/4 delleimmatricolazioni totali è la regioneche ha subito la maggioreriduzione di immatricolazionirispetto allʼanno precedente ovvero7.258 unità in meno

Nelle analisi elaborate dall’Aci, per autocarro si intende sia i veicoli commercialie i furgonati sia i mezzi di grande portata

Page 22: Tir_155_2012_12
Page 23: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 23

feriscono agli automezzi di portata superiore ai 35quintali, forniscono alcune informazioni sui flus-si di trasporto tra le regioni italiane, nonché sul-la tipologia e la quantità di prodotti trasportatae sulle relazioni di traffico con l’estero.

Analizzando la quantità di beni trasportati di-visi per gruppo merceologico, si nota che i mi-nerali metalliferi, il sale, le pietre e la ghiaia sonole merci più consistenti in termini di peso con184.580.639 tonnellate. Il vetro, la ceramica, laporcellana e i materiali da costruzione ottengonola seconda posizione con 157.944.561 tonnel-late seguite dalla voce “altre merci” che si at-testa a 97.570.679 tonnellate. Staccati da que-sti gruppi si trovano gli alimenti, le bevande ei tabacchi con 87.857.529 tonnellate e i rifiuticon 84.902.608 tonnellate.

Prodotti che non sviluppano molto trafficosono i mobili (6.365.753 tonnellate), i pacchi po-stali (3.129.573 tonnellate) e le merci traspor-tate nell’ambito di traslochi, molto al di sotto del-le altre con 546.081 tonnellate.

Tutti questi dati comprendono sia i viaggi lo-cali fino a 50 chilometri di distanza sia i per-corsi medio-lunghi. In particolare, nei tragittibrevi dominano il sale, le pietre e la ghiaia gra-zie a 136.273.157 tonnellate trasportate. Sul-la medio-lunga distanza la fanno da padroneil vetro, la ceramica, la porcellana e i materia-li da costruzione che arrivano a 75.584.244 ton-nellate.

E il conto proprio? Viene sfruttato per brevitragitti e per quantità di merce molto inferioreal conto terzi. Basti pensare che il numero di ton-nellate di vetro, ceramica e porcellana del con-to proprio è meno della metà (74.256.298) ri-spetto a quello del conto terzi. I minerali me-talliferi, sale, pietre e ghiaia comandano anchenel conto proprio con 151.005.483 tonnellate.Oltre a questi due gruppi di merce, pochi altrisuperano i 10.000.000 di tonnellate trasporta-te come i rifiuti (25.335.345), i prodotti di agri-coltura, caccia e pesca (14.853.044), i beni ali-mentari (13.819.093) e i metalli (12.399.117).

Flussi di traffico merciUn altro dato osservato dall’Istat è il traffico

complessivo diviso in regione di origine e in re-gione di destinazione della merce per conto ter-zi. In entrambi i casi comandano le classificheLombardia, Emilia-Romagna e Veneto mentreagli ultimi posti si trovano Basilicata, Molise eValle D’Aosta. Questa tendenza si mantiene an-che per il trasporto in conto proprio.

Per farsi un’idea, solo la merce in conto ter-zi che proviene dalla Lombardia, con199.391.113 tonnellate, supera quella di ori-gine da tutto il Mezzogiorno (145.011.330tonnellate) e da tutto il centro Italia(178.644.929 tonnellate) considerati separa-tamente.

Al Sud emergono i risultati di Campania e Si-cilia, le quali hanno la meglio nel trasportarei prodotti “da” e “verso” la propria regione.

Nei trasporti complessivi sono evidenziati an-che i flussi di traffico con l’estero. In partico-lare, dagli altri Paesi arrivano 12.319.002tonnellate di prodotti mentre vengono tra-sportate 13.059.564 tonnellate fuori dallanostra penisola.

Autotrasporto:ecco i numeri del mercato in Italia

Trasporti per regione di origine - Anno 2011DESTINAZIONE CONTO PROPRIO CONTO TERZI

Tonnellate Km medi Tonnellate Km mediPiemonte 30.427.604 35,9 82.751.344 144,9Valle D’Aosta 806.830 22,3 978.874 80,5Liguria 5.222.457 42,9 29.628.224 152,9Lombardia 87.891.131 31,7 199.391.113 117,7Trentino-Alto Adige 17.883.100 21,9 33.585.518 104,7Veneto 43.780.049 42,3 123.173.679 117,8Friuli Venezia Giulia 8.565.718 41,6 23.367.398 158,6Emilia-Romagna 31.155.631 45,9 148.305.894 112,1Toscana 23.204.568 45,6 73.879.442 124,8Umbria 8.831.813 32,5 28.926.049 124,2Marche 12.514.072 34,1 23.324.684 127,5Lazio 13.900.511 44,4 52.514.755 104,1Abruzzo 8.899.906 47,0 20.607.176 163,0Molise 3.651.378 32,4 4.357.006 112,8Campania 15.377.935 31,1 33.686.539 145,0Puglia 15.661.990 42,0 25.388.846 248,9Basilicata 2.205.526 48,5 4.411.197 268,8Calabria 7.752.373 53,3 13.593.391 116,9Sicilia 18.725.215 38,2 29.736.791 95,5Sardegna 5.906.006 37,4 13.230.385 85,7

Nord 225.732.520 36,1 641.182.045 122,3Centro 58.450.964 40,9 178.644.929 119,0Mezzogiorno 78.180.329 40,0 145.011.330 150,3

ITALIA 362.363.813 37,7 964.838.304 125,9ESTERO 428.022 229,6 12.319.002 620,1TOTALE 362.791.836 37,9 977.157.306 132,1

Trasporti per regione di destinazione - Anno 2011DESTINAZIONE CONTO PROPRIO CONTO TERZI

Tonnellate Km medi Tonnellate Km mediPiemonte 30.037.514 35,0 85.868.230 142,0Valle D’Aosta 923.463 41,6 1.397.553 122,5Liguria 5.081.976 50,4 25.906.898 135,4Lombardia 89.026.071 32,0 197.361.296 117,8Trentino-Alto Adige 17.808.565 21,9 35.465.431 107,0Veneto 41.978.680 39,8 122.530.934 111,3Friuli Venezia Giulia 8.495.232 40,7 19.266.742 147,1Emilia-Romagna 31.575.728 42,9 152.241.665 101,3Toscana 23.290.810 43,3 68.991.861 123,5Umbria 8.802.356 34,0 27.151.587 116,5Marche 12.449.522 32,3 24.259.462 134,6Lazio 13.707.827 49,3 59.630.700 133,9Abruzzo 8.203.462 37,6 19.420.380 166,8Molise 3.365.237 36,3 4.865.716 130,3Campania 15.839.093 44,2 34.265.478 160,2Puglia 14.353.203 40,0 22.409.320 258,7Basilicata 4.181.914 39,3 3.872.754 245,9Calabria 7.820.911 57,1 15.614.092 182,3Sicilia 18.850.546 40,1 30.161.628 107,1Sardegna 5.945.173 39,8 13.416.015 94,2

Nord 224.927.230 35,4 640.038.749 116,9Centro 58.250.515 40,9 180.033.611 127,4Mezzogiorno 78.559.536 42,1 144.025.382 162,8

ITALIA 361.737.281 37,7 964.097.742 125,7ESTERO 1.054.555 112,7 13.059.564 606,6TOTALE 362.791.836 37,9 977.157.306 132,1

Page 24: Tir_155_2012_12

Tecn

ica

di Ferdinando Tagliabue

Grazie alla cura ATe (Advanced Transport Efficiency),il DAFXF105 è ancora più parsimonioso, con consumicontenuti, minor impatto ambientale e maggioriprestazioni. Senza però rinunciare al comfort

Un olandesesempre più

astemio

rima di addentrarci nella descrizione delveicolo in prova, il DAF XF 105 ATe, è ne-

cessario spiegare che cosa significa ATe nel lin-guaggio DAF. ATe sta ad indicare AdvancedTransport Efficiency, ovvero efficienza del tra-sporto avanzato. Dietro questa sigla si na-sconde una “filosofia” che si basa però suaspetti estremamente concreti e volti non soload accrescere le prestazioni ma anche a con-tenere consumi e ridurre l’impatto ambientale.

Per fare ciò i tecnici DAF sono intervenutisul motore Paccar MX di 12.9 litri, con delleinnovazioni su pistoni, ottimizzando l’iniezionecarburante, adottando un collettore di scari-co esclusivo (completamente incapsulato).

85 Km/h per risparmiareA richiesta la velocità massima del veicolo

è impostata a 85 km/h (normalmente è di 89km/h). Va comunque precisato che questa purmodesta differenza velocistica nelle applica-zioni su lunghe percorrenze permette di ri-sparmiare un buon 2-3% di carburante. Unulteriore contributo al risparmio di carburan-te va attribuito al sistema di arresto automa-tico del motore (di serie) che entra in azionedopo 5 minuti di funzionamento al minimo.Da segnalare anche la presenza sul display in-tegrato della visualizzazione delle informazioniriguardanti il consumo di carburante effetti-vo totale; ciò dovrebbe influenzare il condu-cente ad adottare uno stile di guida impron-tato alla massima efficienza.

Tra le altre soluzioni ATe vanno poi ricordatela trasmissione ottimizzata con uno specialesoftware AS-Tronic che contribuisce a ridur-re i consumi di carburante e l’Adaptive Crui-se Control (ACC) con sistema anticollisione(FCW) che assicura il mantenimento della di-stanza di sicurezza dal veicolo che precede.

Il veicoloEsteticamente l’XF 105 ATe risulta facilmente

riconoscibile per la sigla ATe posta nella par-te frontale e laterale della cabina che, nel casospecifico è la Space Cab con sospensione mec-canica, spoiler tetto regolabile, fender latera-li da 2,55 m e minigonne.

Pur trattandosi di una cabina non recen-tissima, l’insieme risulta ancora decisamentegradevole e curato, con pannello luci, paraurtie gradino cabina del colore della cabina.

L’accesso all’abitacolo è molto agevole, gra-zie alla limitata altezza da terra del primo gra-dino e agli appositi appigli che facilitano sa-lita e discesa. L’altezza interna permette la po-sizione eretta anche a persone molto alte e laposizione di guida, grazie alle ampie possibi-lità di regolazione di sedile, risulta naturale erilassante.

C’è spazio per tuttoTanto spazio anche per gli oggetti per-

sonali. Sotto il lettino inferiore (che disponedi un materasso a molle dello spessore di150 mm) c’è un vano portaoggetti da 150litri e una scatola aperta da 60 litri; sul lato

destro, una scatola aperta da 150 litri e unascatola da 85 litri a cui si aggiunge una sca-

P

TIR155-201224

Spoiler tettoe laterali,

minigonne, insommac’è tutto quello

che serve per migliorarel’aerodinamica e cheva in aiuto al motore

già poco assetato

Page 25: Tir_155_2012_12

e freno motore allo scarico) che a 1500giri/min raggiunge i 210 kW che diventano320 a 2100 giri/min. Le numerose rotonde, an-che se affrontate a velocità contenuta, ci fan-no apprezzare la precisione dello sterzo e lafacilità di guida di questo mezzo.

Il fondo stradale non è certamente dei mi-gliori ma il comfort è buono e le asperità tra-smesse in cabina molto contenute. Contenutoanche l’inevitabile ondeggiamento che si ri-scontra nell’affrontare le numerose rotonde dirallentamento. Il motore risponde moltobene, la coppia è davvero tanta e la rapiditàdel cambio notevole; ciò ci permette di man-tenere una buona media anche in presenzadi rallentamenti dovuti al traffico intenso.

Rientrati in autostrada a Santhià ci dirigia-

mo verso Milano. Il traffico è scorrevole e riu-sciamo ad ottenere una media di pochissimoinferiore agli 80 km/h con un eccellente con-sumo (4,84 km/lt) che nel tratto successivo,una tangenziale pressoché deserta viene ul-teriormente migliorato con un valore di 5,32km/lt e una media di 80,18 km/h.

I valori emersi dalla prova confermano an-cora una volta la meritata fama di modesto be-vitore del pesante DAF che, dopo la cura ATe,è ancora più parsimonioso senza però rinun-ciare al comfort. La media generale è stata su-periore ai 71 km/h e il consumo di 3,78 km/lt,valore che poteva essere ancora migliore senon fosse stato per il traffico tra Carisio a Biel-la che con i continui arresti e ripartenze, ci hafatto ottenere un consumo di 1,89 km/lt.

tola da 25 litri con portabottiglie, nella partecentrale. Il motore (Euro5/EEV) è una vecchiaconoscenza, il Paccar MX 6 cilindri da 12,9litri che sviluppa una potenza massima di340 kW (460 CV) a 1500/1900 giri/min econ una coppia massima di 2300 Nm a1000/1410 giri/min, accoppiato ad un cam-bio AS-Tronic Full a 12 marce che include ilsistema Hill Start Aid.

Il comparto sospensioni è improntato allatradizione e si presenta anteriormente con ba-lestre paraboliche con ammortizzatori e sta-bilizzatori mentre posteriormente siamo in pre-senza di sospensioni pneumatiche a gestioneelettronica con 4 cuscini pneumatici, am-mortizzatori e stabilizzatore.

La provaPer la prova del DAF XF 105 ATe è stato uti-

lizzato un percorso misto che prevedeva trat-ti in tangenziale, autostrada e strada statale.

Punto di partenza l’area di sosta di MilanoAssago Ovest da dove ci muoviamo in dire-zione della barriera della Milano Torino che sipresenta abbastanza trafficata anche se noneccessivamente. Riusciamo a viaggiare ad unamedia di quasi 65 km/h con un consumo leg-germente inferiore ai 2,95 km/lt, valore tut-to sommato abbastanza buono. Ci immet-tiamo in autostrada in direzione Torino e il trat-to fino a Carisio, grazie al traffico poco intenso,viene percorso ad una media di poco superioreagli 80 km/h con un consumo di 4,03 km/lt,valore decisamente molto buono. Usciamo dal-l’autostrada per immetterci sulla viabilità or-dinaria in direzione Biella e qui ci troviamo let-teralmente immersi nel traffico. Frenate e ri-prese hanno fatto salire considerevolmente iconsumi. Se poi teniamo in considerazione ilfatto che questo tratto si presenta con una leg-gera ma costante salita il dato che emerge nondeve stupire più di tanto: poco più di 55 km/hla media e di poco inferiore a 1,9 km/lt il con-sumo, un dato che risulta anomalo rispetto atutti gli altri registrati nel corso della prova.

Grande maneggevolezzaLe cose vanno molto meglio successiva-

mente anche perché il traffico è sensibilmentediminuito, e in più la strada è in leggera di-scesa. I risultati lo mostrano infatti: nonostantela media non esaltante di quasi 48 km/h (at-traversamenti urbani e semafori sono co-munque presenti), il consumo si attesta ad unvalore di 3,63 km/lt.

Il percorso mette in evidenza non solo la no-tevole manovrabilità del mezzo ma soprattuttol’efficienza del freno motore (freno motore MX

TIR155-2012 25

Sicurezza di marciaTratta km tempo litri Km/h Km/ltAssago Ovest – Barriera Mi-To 16,1 15’ 5,461 64,39 2,94Barriera Mi-To - Carisio 67,14 50’ 16,623 80,568 4,03Carisio - Biella 19,27 21’ 10,476 55,05 1,89Biella - Cavaglià 17,59 22’ 4,84 47,97 3,63Cavaglià - Santhia 6,13 6’ 1,46 61,30 4,19Santhià – Barriera Mi - To 76,77 58’ 15,84 79,41 4,84Barriera Mi – To – Assago Ovest 14,7 11’ 2,76 80,18 5,32

FORMAZIONEECODRIVE

Il conducente riveste il ruolo più importante per ottenere i consumidi carburante più bassi. Ed è proprio per questa ragione che DAF propone una specifica forma-zione per i conducenti nella quale ogni partecipante impara a guidare in maniera economica, conrisparmi medi, nel breve termine, che possono oscillare tra il 5 ed il 10% e che in pratica si tra-ducono in un risparmio di carburante permanente del 3-5%.

Oltre alla formazione professionale EcoDrive vi sono alcuni comportamenti che possono an-ch’essi contribuire alla riduzione dei consumi e, conseguentemente, delle emissioni, come adesempio un frequente controllo della corretta pressione degli pneumatici, l’allineamento degli as-sali, l’ottimale posizionamento degli spoiler, l’impostazione del limitatore su 85 km/h.

Da ricordare ancora l’importanza del mantenimento di una velocità costante evitando inutiliaccelerazioni, ricorrere, quando è possibile, al regolatore di velocità, mantenere la distanza di si-curezza, guidare restando nella zona verde del contagiri e con la marcia più alta inserita, limitarel’uso del kickdown ai casi di assoluta necessità, spegnere l’impianto di condizionamento ognivolta che non serve, utilizzare luci supplementari o altre utenze elettriche solo se necessario.

Le ampieporte facilitano

l’accesso; sulle portesono presenti alcuni

comandi; lastrumentazione è ben

raggruppata efacilmente

raggiungibile

Page 26: Tir_155_2012_12

TIR155-201226

Tecn

ica

Il veicolo DAF, che arriverà in Italia a partiredalla primavera del 2013, utilizza il nuovo motorePaccar MX-13 Euro 6 e presenta una cabinapiù spaziosa con interni migliorati

Ed è in arrivol’XF Euro6

uovo motore Paccar MX-13 Euro 6, nuo-vo telaio, cabina più spaziosa, design ester-

no aerodinamico. Daf ha presentato il suo nuo-vo modello XF, che entrerà in produzione a par-tire dalla primavera del 2013. Le parole d’or-dine sono costi d’esercizio molto bassi e pre-stazioni ottimizzate.

Il motore MX-13 Euro6Per raggiungere questi traguardi, l’azienda

olandese ha lanciato una nuova generazionedi motori Euro 6, che garantisce ridotti consumidi carburante ed è caratterizzata da consolidatetecnologie d’avanguardia tra cui il common rail,il turbo a geometria variabile e il ricircolo deigas di scarico. Il nuovo motore Paccar MX-13Euro6 è tarato nelle potenze di 300 kW/410CV, 340 kW/460 CV e 375 kW/510 CV, concoppie elevate da 2.000 a 2.500 Nm, dispo-nibili da 1.000-1.425 giri/min. Durante lafase di realizzazione del propulsore, è stato pre-visto di mantenere il consumo di carburanteallo stesso livello dei motori ATe (sigla ingleseche significa Efficienza del trasporto avanza-to) Euro5 (vedi articolo pagina precedente).

Il telaioAnche il telaio è stato progettato in modo

completamente nuovo per avere la massimaefficienza. L’assale posteriore è più leggero epuò sostenere fino a 44 tonnellate mentre nel-le sospensioni viene utilizzata una struttura Sta-bilink, che integra la funzione della barra an-tirollio, riducendo il peso e dando un’elevatastabilità. La diminuzione del peso si ottiene an-che con un nuovo vano per le batterie e conuna nuova piastra di montaggio della ralla. Al-tre due novità riguardano il serbatoio di Ad-Blue, che può contenere fino a 1.500 litri edè posizionato sotto la cabina, e le stesse bat-terie che si possono montare nella parte po-steriore all’interno del telaio.

La cabinaLa cabina, con un volume interno di

12,6 metri cubi, offre un comfort ottimale peril conducente: l’altezza del pavimento è rimastainvariata, consentendo un maggiore campo vi-sivo e un’ottima accessibilità con tre gradini inalluminio. Gli interni presentano diversi mi-glioramenti. Il posto di guida offre nuovi sedilicon più regolazioni, una nuova posizione deipedali mentre il volante e il cruscotto sono sta-ti ridisegnati.

Design esterno ed equipaggiamentiIl design esterno risulta aerodinamico gra-

zie ai paraurti in acciaio galvanizzato e ai grup-pi ottici che includono fari con illuminazionea LED, luci diurne di serie e luci di angolazio-ne (fornite come optional).

Tra i servizi in linea con il programma ATe,ci sono il circuito di raffreddamento ottimizzato,il controllo della velocità di crociera e il DriverPerformance Assistant (DPA), una funzione chepermette di avere informazioni dettagliate suirisparmi di carburante e di aumentare l’effi-cienza di guida. Inoltre è disponibile di serie ilVehicle Stability Control (VSC), il controllo del-la stabilità del veicolo.

N

Il nuovomotore Paccar MX

13 Euro6 garantisceridotti consumi di

carburante e utilizzatecnologie

d’avanguardia, tra cuiil ricircolo dei gas

di scarico

Page 27: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 27

Tecn

ica

Cinque anni di lavoro e ogni superficie esaminatanei minimi dettagli per il nuovo Volvo FH.Realizzate soluzioni in grado di unire designe funzionalità

iù sicuro, più grande, più ergonomi-co, in grado di unire design a funzio-

nalità, con una cabina più ampia e spec-chietti retrovisori più sottili. E’ il nuovo mo-dello di Volvo FH, la cui progettazione harichiesto oltre cinque anni.

“La sfida di design che abbiamo dovu-to affrontare – spiega Rikard Orell, diret-tore del design di Volvo Trucks – consistevanel creare qualcosa di nuovo ed esclusivo,mantenendo inalterati tutti gli elementi piùapprezzati del modello precedente”.

La prima fase del processo è stata quel-la creativa, con l’obiettivo di ricercareun’identità e una modalità di espressioneper il nuovo veicolo.

Si è partiti dai disegni realizzati con pen-na e blocco note per poi passare ai mo-delli generati dal computer. In un secon-do momento il gruppo di lavoro ha uti-lizzato alcuni modelli fisici in argilla, sia inscala sia a grandezza naturale. “Il com-puter – sottolinea Asok George, capo deldesign – consente ai progettisti di utiliz-zare al meglio le proprie capacità analiti-che ma i modelli in argilla offrono mag-

giori emozioni. Se-condo me il design

perfetto nascedalla combinazio-ne di questi dueapprocci”.

Intervistatioltre duemilatrasportatori

Oltre all’aspet-to estetico, biso-gna tener contoanche dei requi-siti tecnici delveicolo: a que-sto propositoVolvo ha pre-sentato deiquestionari ai

conducenti e li hafatti accomodare nei modelli del nuovoVolvo FH per capire le loro esigenze. Nel-l’arco di cinque anni sono stati intervistatioltre 2.000 autotrasportatori presso le areedi sosta a loro dedicate in tutta Europa.

La richiesta più comune è stata unmaggior numero di vani portaoggetti di di-mensioni superiori, quindi una cabinapiù grande e il montante anteriore rad-drizzato. I progettisti hanno studiatocome arrivare a questi effetti, ottenendouna cabina con un metro cubo di volumeaggiuntivo e 300 litri di spazio in più, peraumentare livello di comfort e sicurezzadel guidatore.

“Il risultato è un veicolo schietto, sem-plice, privo di elementi non necessari –conclude Orell -. Sebbene il mezzo sia sta-to quasi completamente modificato, ab-biamo conservato l’eredità del preceden-te modello FH e, al tempo stesso, dato alnuovo camion un carattere più compostoe sicuro di sé”.

FH: sfida peri progettisti

«Unodei nostri

principali compitiera ideare soluzioni

in grado di combinaredesign e funzionalità»

Rikard Orell,Design Director presso

Volvo Trucks

P

SCHEDA TECNICA VOLVO FH

Motore D 13 (C e K) rispettivamente Euro 5 EEV e Euro 6 di 12,8 litriD 13K 6 cilindri in linea a iniezione Common Rail; con EGR non raffreddato e SCR; livello emissioni Euro 6.D13 C potenza massima di CV (kW): 420 (309) a 1400-1900 g/min - 460 (338) 1400-1900 g/min - 500 (368) 1400-1900 g/min e 540 (397) 1450-1900 g/min; D13 K potenza massima: 460 CV (338 kW) a 1400-1800 g/min; cop-pia massima 2300 Nm a 1000-1400 g/min.

Motore D 16 G (Euro 5 EEV) di 16,1 litri.Potenza massima: CV (kW) 540 (397) a 1450-1900 g/min; 600 (441) a 1500-1900 g/min – 700 (515) a 1550-1800g/min e 750 (551) a 1600-1800 g/min.

Cambio I Shift a 12 rapporti automatizzato (6 modelli) e manuale a 14 rapporti con selettore di gamma e splitter(6 modelli).Freno motore VEB+ fino a 375 kW (510 CV) sul D 13 e fino a 425 kW (578 CV) sul D16. Freni a disco a con-trollo elettronico (EBS). Serbatoi carburante in alluminio o acciaio da 150 a 900 lt. Serbatoi AdBlue da 32 a 90lt. Cabina: lunga; Globettrotter e Globetrotter XL.

Page 28: Tir_155_2012_12

l 1° gennaio 2013 entrerà in vi-gore la normativa internazionale

ADR 2013 per il trasporto di mer-ci pericolose su strada, normativache sostituirà la precedente ADR2011. Ricordiamo che in Italial’entrata in vigore di questa nor-mativa viene accompagnata da unperiodo transitorio di sei mesi.

Diverse le novità contenute inquesta normative rispetto all’ADR2011, a partire dalla formazionedegli addetti alla gestione dellemerci pericolose effettuata dalConsulente per la Sicurezza deiTrasporti, formazione che deve es-

sere costantemente aggiornata aseguito delle revisioni della norma.

Ogni aggiornamento della for-mazione deve essere opportu-namente documentato e anche senon richiesto esplicitamente del-la normativa, sarebbe opportunoeffettuare dei test per verificarel’efficacia dell’apprendimento de-gli addetti. Un altro punto salien-te riguardo il caso in cui si verifi-chi un incidente durante la fase dicarico, di riempimento, di tra-sporto o di scarico delle merci pe-ricolose. Il Consulente per la Si-curezza deve redigere la relazionedi incidente e consegnarla alla au-torità competente entro un mesee non più entro il termine prece-dente di 45 giorni.

Merci confezionate in“Quantità limitata”

Una delle novità è costituita dal-

l’inclusione delle merci pericoloseconfezionate in “Quantità limita-ta” (trasporto in esenzione totale)tra le materie pericolose soggettea restrizione in gallerie di catego-ria E. In particolare le unità di tra-sporto con a bordo merci perico-lose in “quantità limitata” in quan-titativi superiori a 8 tonnellatenon potranno passare attraversogallerie di categoria E.

È stata inoltre inserita una par-te nuova relativa alle disposizionispeciali applicabili a colli, veicoli econtainers contenenti materie chepresentano un rischio di asfissia

quando utilizzate a scopo di refri-gerazione o di condizionamento,per esempio ghiaccio secco, l’azo-to liquido refrigerato oppure argonliquido refrigerato. Tali colli, inol-tre, devono essere trasportati in vei-coli e container ben ventilati.

A valle di numerosi incidentiriguardanti l’inadeguato fissag-gio dei carichi, l’ADR 2013 im-pone che le attività di movi-mentazione e fissaggio sianoconformi alla norma tecnica EN12195-1:2010, che fornisce pre-cise istruzioni circa l’ancoraggiosicuro delle merci sui veicoli e neicontainer per i carichi con mas-sa totale superiore ai 3500 kg.Il fissaggio delle merci dev’essereeffettuato con cinghie, funi,catene ecc. Inoltre è necessarioinserire negli spazi vuoti e negliinterstizi materiali idonei pergarantire la stabilità del carico.

Caratteri UN e ONUNon meno importante risulta

la modifica riguardante le di-mensioni dei caratteri UN eONU in funzione delle dimen-sioni dei colli. Finalmente sonostate definite anche le dimen-sioni minime della marcatura deicolli. Questa nuova norma en-trerà in vigore dal 1/1/2014 pergli imballaggi e al successivocontrollo periodico per le bom-bole con una capacità in acquanon superiore a 60 litri.

Altra modifica portata daquesta nuova norma si riscontra

sugli obblighi e responsabilitàdello speditore, che deve forni-re al trasportatore informazionie dati in una maniera tracciabi-le e se necessario i documenti ditrasporto ed i documenti di ac-compagnamento richiesti in re-gime ADR.

È stata revisionata anche laclasse 8, relativa alle materie cor-rosive, e sono stati meglio sche-matizzati i criteri di assegnazio-ne del gruppo di imballaggio allematerie corrosive, inserendouna tabella riassuntiva dei criteri.Per migliorare la visibilità ri-guardante la dotazione di bor-do degli estintori, è stato riscrittoil testo sotto forma di tabella.L’aggiornamento della norma-tiva, effettuato ogni due anni,contribuisce a ridurre al minimogli incidenti ed accrescere la si-curezza.

TIR155-201228

Adr

Entro il prossimo mese di giugno anchel’Italia dovrà rendere operativi i

cambiamenti introdotti dal 1° gennaio.Molti i contenuti nuovi rispetto alla

precedente ADR 2011

ADR 2013:tutte le novità

della nuovanormativa

di Bruno Ranalli I

Tra le novità laformazione degli

addetti alla gestionedelle merci pericolose

effettuata dal consulenteper la sicurezza dei

trasporti che deve esseresempre aggiornata

Page 29: Tir_155_2012_12
Page 30: Tir_155_2012_12

sione comporta una violazionedi tipo formale che non inficial’applicazione del nuovo regimeper cassa).

E a fine anno i titolari di par-tita Iva sono chiamati alla cas-sa per il consueto versamentodell’acconto sull’Iva di dicembreo del quarto trimestre dell’an-no 2012. Ma non tutti ne sonoobbligati. E chi lo è, ha tuttaviala possibilità di ridurre l’impor-to da pagare entro il prossimo27 dicembre.

Va ricordato che l’accontonon è dovuto soltanto se l’im-

porto da versare è inferiore a103,29 euro. Il versamento deldebito Iva, arrotondato al cen-tesimo di euro, non può essererateizzato ma deve essere ef-fettuato in un’unica soluzioneesclusivamente tramite il con-sueto modello F24 on line uti-lizzando il codice 6013, per icontribuenti mensili ed il codi-ce 6035, per i contribuenti tri-mestrali.

È opportuno ricordare chechi vanta crediti nei confronti delFisco, risultanti dal modello Uni-co e dalle denunce previdenzia-li potrà utilizzarli per compensarel’importo dovuto a titolo di ac-conto Iva (in tal caso il modelloF24 va presentato obbligatoria-mente anche con delega zero).Per chi invece è a corto di liqui-dità e non ha la possibilità di ri-spettare l’appuntamento, c’è

sempre l’opportunità di utilizzarelo strumento del ravvedimentooperoso (sprint, breve o lungo)che consente di abbattere la san-zione per il ritardato versamen-to. Ma vediamo in dettaglio imetodi tra i quali scegliere quel-lo più conveniente, ricordandoinnanzitutto i soggetti che nondevono pagare.

Chi non deve pagarel’acconto Iva

Non sono obbligati al versa-mento dell’acconto Iva gli au-totrasportatori che si trovano in

una delle seguenti situazioni:- devono un ammontare infe-

riore a 103,29 euro;- hanno iniziato l’attività nel

corso del 2012;- hanno cessato l’attività entro

il 30 novembre 2012 (mensi-li) o entro il 30 settembre2012 (trimestrali);

- nell’ultimo periodo del 2011risultavano a credito oppurepresumono di esserlo perl’anno 2012.

Come calcolare l’accontoGli autotrasportatori potran-

no scegliere il metodo più con-veniente tra tre sistemi di cal-colo (storico, analitico e previ-sionale). Con il primo metodo,che è il più semplice e più co-munemente utilizzato, è ri-chiesto il versamento dell’88%di quanto pagato nel mese di

dicembre dello scorso anno(contribuenti mensili) o nelquarto trimestre del 2011 (con-tribuenti trimestrali). Col se-condo metodo, quello “analiti-co”, viene richiesto il versa-mento della differenza tra l’im-posta sulle fatture passive el’imposta relativa alle opera-zioni fatturate nel periodo 1-20dicembre 2012 (mensili) e 1° ot-tobre – 20 dicembre 2012 (tri-mestrali). In pratica, con questosistema, non si paga l’88% mail 100% dell’importo della li-quidazione anticipata che va ri-

portata sui registri Iva.Va ricordato che se dalla li-

quidazione anticipata dovesse ri-sultare un credito a favore delcontribuente, non va eseguitoalcun versamento in acconto.Con l’ultimo metodo, quello“previsionale”, l’acconto è pariall’88% dell’imposta che si pre-sume dovuta per la liquidazioneperiodica di dicembre o delquarto trimestre 2012. Questosistema di calcolo sarà, proba-bilmente, una scelta obbligataper molti imprenditori conside-rata la situazione economicaattuale caratterizzata da unaforte crisi. Va segnalato chequesto metodo è tuttavia un po’rischioso in quanto, eventuali er-rori di calcolo, potrebbero com-portare ulteriori ripercussionisul piano economico. Ricordia-mo infatti che chi omette o

TIR155-201230

Fis

co

L’acconto non è dovuto solo se l’importoda versare è inferiore a 103,29 euro.

Intanto dal 1° dicembre debutta la nuovaIva per cassa che permette di differire

l’esigibilità dell’imposta

Appuntamentocon l’acconto

dell’Ivadi fine anno

di Angelo Ciaravolo

l debutto la nuova Iva percassa. Dal 1° dicembre è

scattato infatti il nuovo regimeper le imprese con un volume diaffari fino a due milioni di euro.Gli autotrasportatori interessa-ti al nuovo sistema (in contabi-lità ordinaria o semplificata)potranno così differire sia l’esi-gibilità dell’imposta, al mo-mento del relativo incasso del-la fattura emessa, sia la detrai-bilità dell’imposta, al momentodel pagamento della fattura aifornitori (vedi anche pag.33). Èopportuno ricordare che chisceglie l’Iva per cassa è obbli-gato ad indicare nelle fattureemesse che si tratta di un’ope-razione con Iva a esigibilità dif-ferita o “Iva per cassa”, ai sen-si dell’art. 32 bis, decreto legge22 giugno 2012, n. 83 (ai finisanzionatori, l’eventuale omis-

A

Page 31: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 31

Vecchie controversiefiscali

Sono un autotraspor-tatore in lite col Fisco per

un ingiusto avviso di accerta-mento a cui feci ricorso diversianni fa. La controversia, dopo 15anni, è ancora pendente in Com-missione tributaria centrale (hovinto in primo ed in secondogrado). Cosa posso fare per chiu-dere definitivamente questo giu-dizio?

Francesco GiuliRoma

L’agenzia delle entrate, conuna recente circolare, ha chiari-to che le vecchie controversie fi-scali, pendenti presso la com-missione tributaria centrale, sichiudono, addirittura, automa-ticamente anche nel caso in cuil’amministrazione finanziaria siarisultata sconfitta solo in parte.Nel suo caso, essendo una con-troversia che risale a oltre 10anni, non ci sono dubbi sul-l’estinzione automatica del giu-dizio (non deve pagare alcunchée non deve presentare alcunaistanza).

Omessa comunicazioneal Fisco

Ho dimenticato di comunicareal Fisco le spese pluriennali so-stenute per lavori finalizzati al ri-sparmio energetico. Mi è stato

detto che c’è la possibilità di ri-mediare entro il 31 dicembre, pernon incorrere nelle sanzioni.

Angelo IngraoPotenza

Purtroppo, questo tipo di irre-golarità, non è possibile sanarlacon l’attuale sanatoria. In questocaso è dovuta la sanzione perl’omessa comunicazione mentrenon si decade dal diritto di detrarreil 55 per cento. Con la sanatoria sipossono tuttavia rimediare altri ina-dempimenti formali con un ver-samento di 258 euro.

Incentivi InpsSono un padroncino con tre di-

pendenti. Uno di questi è stato as-sunto con un rapporto di lavoro atermine. E’ vero che, in caso di as-sunzione definitiva, c’è la possibi-lità di ottenere degli incentivi daparte dell’Inps?

Andrea ManniniLucca

Sì, è vero. L’incentivo è pari a12mila euro e potrà essere ri-chiesto dai datori di lavoro che en-tro il 31 marzo 2013 scelgono distabilizzare i rapporti di lavoro a ter-mine, di collaborazione coordina-ta (anche in modalità progetto) edi associazione in partecipazionecon apporto di lavoro (maggioridettagli sono disponibili sul sito In-ternet dell’istituto previdenziale).

Le

vost

redom

ande

TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativa fiscaleed amministrativa. Scrivete a [email protected] TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

versa un acconto insufficiente èsoggetto ad una sanzione parial 30% delle imposte dovute piùgli interessi di mora.

Ravvedimento operosoPer rimediare ad errori e omis-

sioni è possibile avvalersi del rav-vedimento operoso che con-sente di abbattere l’importo ri-chiesto del 30%. Se infatti il ver-samento avviene dal primo gior-no di ritardo fino al quattordi-cesimo si pagherà una lievesanzione pari allo 0,2%, perogni giorno di ritardo (ravvedi-mento sprint); dal quindicesimofino a trenta giorni dalla sca-denza naturale la sanzione si ri-duce al 3% (ravvedimento bre-ve). Aumenta invece al 3,75 percento, se il versamento viene ef-fettuato dopo il 27 gennaio2013 ed entro la data di pre-

COSA RICORDAREDAL P RIMO DICEMBRE PER LE IMP RESE CONVOLUME D’AF FARI F INO A 2 MILIONI DI EUROE’ ATTIVO IL REGIME DI IVA PER CASSA CON CUIE’ POSSIBILE DIF FERIRE SIA L’ESIGIBILITA’SIA LA DE TRAIBILITA’ DELL’IMPOSTA.

I TITOLARI DI PAR TITA IVA SONO INOLTRECHIAMATI ALLA CASSA PER IL VERSAMENTODELL’IVA DI DICEMBRE O DEL QUAR TOTRIMESTRE DELL’ANNO.

L’ACCONTO IVA NON E’ DOVUTOSE L’IMPOR TO DA PAGAREE’ INFERIORE A 103,29 EURO.

mente il versamento. E’ op-portuno quindi ricordare checontestualmente all’accontoIva, tramite il modello F24 (sem-pre in modalità telematica),vanno versate le sanzioni e gliinteressi. Chi si ravvede devequindi ricordarsi di inserire nel-la delega di pagamento il codi-ce tributo 8904 (sanzione pe-cuniaria Iva) ed il codice tribu-to 1991 ( interessi sul ravvedi-mento Iva).

Modello IvaVa ricordato che in sede di di-

chiarazione Iva annuale, biso-gnerà indicare il tipo di metodoprescelto per determinare l’ac-conto (codice 1, se si è utilizzatoil criterio storico; codice 2, se siè utilizzato il previsionale e co-dice 3, se si è utilizzato il crite-rio effettivo o analitico).

1° gennaio 2012, sono pari al2,5%. Gli interessi vanno cal-colati dal giorno successivo aquello della scadenza originaria(27 dicembre 2012) fino al gior-no in cui si esegue material-

sentazione della dichiarazioneannuale relativa all’anno in cuiè stata commessa la relativa vio-lazione (ravvedimento lungo).

Oltre alla sanzione vannoversati gli interessi legali che, dal

ACCONTO IVA – i codici tributo

SCADENZA 27 DICEMBRE 2012

CODICE TRIBUTO 6013,

PER I CONTRIBUENTI MENSILI

CODICE TRIBUTO 6035,

PER I CONTRIBUENTI TRIMESTRALI

RAVVEDIMENTO OPEROSO

SANZIONE: CODICE TRIBUTO 8904

INTERESSI: CODICE TRIBUTO 1991

Page 32: Tir_155_2012_12

egli ultimi tempi, tra le in-numerevoli novità di ca-

rattere fiscale che stanno ca-ratterizzando la vita delle im-prese, si è fatto un gran parla-re dell’Iva per cassa. In realtà,questa misura è stata previstaqualche anno fa con il DecretoLegge 185 del 29 novembre (cddecreto anticrisi) e con il suc-cessivo decreto ministeriale at-tuativo del 26 marzo 2009;tuttavia, nella fase iniziale nonsi presentava molto appetibilevisto che il suo campo d’appli-cazione era stato delimitato aisoggetti passivi Iva con un vo-lume d’affari non superiore a200.000 euro. L’interesse perquesta misura è invece au-mentato repentinamente grazieal Decreto Legge 83 del 22 giu-gno scorso (convertito in Leg-ge n. 134 del 7 agosto), che ha

elevato il volume d’affari primaindicato, portandolo a 2 milio-ni di euro, rinviando ad unsuccessivo decreto del mini-stro dell’Economia e delle Fi-nanze l’individuazione dellemodalità di attuazione di que-sta normativa.

Il decreto in questione è sta-to firmato l’11 ottobre scorso epubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 284 del 5 dicembre2012, ma ciò è comunque suf-ficiente per consentirci di af-fermare che l’operazione “Ivaper cassa” è in rampa di lancio.

Inoltre, con un provvedimentodel direttore dell’Agenzia delleEntrate del 21 novembre, sonostate dettate le regole perl’esercizio dell’opzione a favo-re dell’Iva per cassa.

La novità dell’Ivaper cassa

Ma qual è la novità più im-portante di questo istituto? Laregola in materia di esigibilitàdell’Iva è quella per cui essacoincide con l’emissione dellafattura (art. 6 del D.P.R633/1972).

Tuttavia, l’esperienza so-prattutto degli ultimi anni (doveun ruolo importante, purtrop-po, è stato ricoperto dalla crisieconomica), dimostra che dalmomento dell’emissione dellafattura a quello dell’effettivo in-casso del corrispettivo possono

passare anche svariati mesi; ladisciplina dell’Iva per cassa vuo-le proprio porre rimedio a que-sta sfasatura temporale, rin-viando la liquidazione dell’im-posta al momento in cui il cor-rispettivo viene effettivamenteincassato evitando, così, al-l’impresa debitrice di doverversare un’imposta su un cor-rispettivo teorico, non ancoraincassato. In altre parole, leoperazioni Iva svolte con il re-gime “per cassa”, vengonocomputate nella liquidazioneperiodica (trimestrale per l’au-

totrasporto) nella quale vieneincassato il corrispettivo a pre-scindere, quindi, dall’emissionee dalla registrazione della fat-tura, oppure, al più tardi, tra-scorso un anno da quando èstata effettuata l’operazione.

È evidente la notevole por-tata di questo istituto, soprat-tutto in un momento di crisicome quello attuale. Analiz-ziamo quindi i presupposti chedevono ricorrere, affinché le im-prese possano fruire di questaopportunità.

Presupposti per usarel’Iva per cassa

L’art. 32 bis del Decreto Leg-ge 83/2012, prima citato, sta-bilisce che possono optare peril regime dell’Iva per cassa i sog-getti che nell’anno solare pre-cedente hanno realizzato (o, in

TIR155-201232

Norm

ativ

e

Può essere utilizzata dalle imprese conun giro d’affari inferiore a due milioni di

euro e consente di pagare l’Iva soloquando viene incassato effettivamente il

corrispettivo

Iva per cassa,un vantaggio

anche peril settore

di Andrea Giuli

N

L’impresainteressata

ad avvalersi dell’Ivaper cassa deve

espressamente dichiararlosecondo le modalitàchiarite dall’Agenzia

delle Entrate

Page 33: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 33

caso di inizio attività, prevedo-no di realizzare) un volumed’affari non superiore a 2 mi-lioni di euro.

Per chi esercita questaopzione:- l’Iva a debito

diviene esigibi-le al momen-to del paga-mento delcorrispettivoe, comunque,trascorso unanno dal mo-mento di effettua-

zione dell’operazione salvoche il cessionario o commit-tente, prima che scada que-sto termine, venga assog-gettato a procedure concor-suali.

- L’Iva a credito sugli acquisti dibeni o servizi può portarsi indetrazione soltanto al mo-mento in cui viene pagato ilcorrispettivo annesso o, co-munque, decorso un annoda quando l’imposta è esigi-bile secondo le regole ordi-narie.Pertanto, per l’impresa che

effettua la scelta dell’Iva percassa, si viene a creare una sor-ta di parallelismo tra il rinviodell’Iva a debito e la detrazio-ne dell’Iva a credito, visto chepuò detrarre l’Iva sugli acquistisoltanto dopo il pagamentodei corrispettivi dovuti ai forni-

comma 5, secondo periodo,del D.P.R 633/1972 (si trattadelle operazioni svolte versoalcuni soggetti pubblici, in cuil’imposta diventa esigibile almomento in cui vengonopagati i corrispettivi).A proposito delle operazioni

di cui alla citata lettera a), ta-luno ha posto l’interrogativo

se fosse ricompreso ancheil regime speciale di cui

gode l’autotrasportoa norma dell’art. 74,comma 4 del D.P.R633/1972, a pro-

posito della registrazione e del-la liquidazione dell’imposta;agevolazione in forza dellaquale le imprese di autotra-sporto registrano le fatture neltrimestre successivo a quello diemissione, provvedendo poi aliquidare l’Iva entro la scaden-za prevista per il trimestre di re-gistrazione.

In realtà, l’esclusione previstaalla già citata lettera a) non siapplica all’autotrasporto tenu-to conto di una serie di consi-derazioni:- la circolare dell’Agenzia del-

le Entrate n. 20/2009, nelcommentare questi regimispeciali, ne ha espressamen-te individuati tre, ovvero il re-gime monofase (editoria,vendita di sale e tabacchi,ecc..), il regime del margineper beni usati e quello delle

agenzie di viaggio e turi-smo. Nulla ha detto, invece,a proposito dell’autotra-sporto che, pertanto, nonpuò ritenersi incluso in que-sta definizione.

- Il regime previsto per l’auto-trasporto non introduce re-gole specifiche per la deter-minazione dell’imposta (che,infatti, segue le ordinarie re-gole), quanto, invece, per laregistrazione (e la conse-guente liquidazione) del-l’operazione che, come giàspiegato, avviene nel trime-stre successivo a quello diemissione della fattura.

Vantaggi perl’autotrasporto

Quindi, per l’autotrasporto,questo regime comporta in-dubbi vantaggi, tenuto contoche per un servizio svolto, adesempio, nel maggio 2013,per il quale la fattura viene re-gistrata nel settembre 2013,qualora l’impresa incassi il cor-rispettivo nel dicembre 2013 èchiamata a versare l’Iva a debitoentro il 16 febbraio 2014 (li-quidazione Iva 4° trimestre).

L’impresa interessata ad av-valersi di questa opzione deveespressamente dichiararlo, conmodalità che sono state anco-ra divulgate dall’Agenzia delleEntrate con un provvedimentodel 21 novembre scorso.

In particolare, l’opzione afavore dell’Iva per cassa avvie-ne in maniera implicita, nelmomento in cui l’interessatoannota sulla fattura che si trat-ta di operazione con “Iva percassa”, ai sensi dell’art. 32 bisdel d.l. 22.6.2012, n. 83; talescelta va comunque comuni-cata all’Agenzia delle Entrate,nella prima dichiarazione an-nuale Iva successiva al mo-mento in cui è stata compiuta.

La scelta vincola l’interessatoper un triennio, nel corso delquale deve applicare questoregime a meno che il suo vo-lume d’affari sia superiore ai 2milioni di euro perché, in que-sto caso, decade automatica-mente da questo regime perrientrare in quello ordinario.Dopo il triennio, il rinnovo del-l’opzione avviene anno peranno, fatto salvo il diritto del-l’interessato a revocare questascelta, con comunicazione ef-fettuata nella prima dichiara-zione annuale successiva alladecisione.

tori. Questo parallelismo, pe-raltro, non riguarda i commit-tenti che non hanno optato peril regime dell’Iva per cassa, i

quali, pertanto, pos-sono detrarre l’Iva

sugli acquisti almomento in

cui effettuano l’operazione, aprescindere da quando paghi-no il corrispettivo.

Chi è escluso dall’Ivaper cassaVeniamo alle operazioni esclu-se da questo regime. Esse sonostate individuate all’art.2 delD.M, nelle seguenti:a) operazioni effettuate nel-

l’ambito di regimi speciali dideterminazione dell’impostasul valore aggiunto;

b)cessioni di beni e prestazio-ni di servizi effettuate neiconfronti di soggetti che nonagiscono nell’esercizio di im-prese, arti o professioni;

c) operazioni effettuate nei con-fronti di soggetti che assol-vono l’imposta con il mec-canismo del reverse charge;

d)operazioni di cui all’art.6,

L’Iva percassa permette il

pagamento dell’Ivasolo nel momentoin cui l’azienda ha

effettivamente ricevutoil corrispettivodella fattura

emessa

Page 34: Tir_155_2012_12

34 TIR155-2012

l ministero dei Trasporti ha pre-so atto delle difficoltà registra-

te dalle imprese di autotrasporta-to nell’utilizzo degli strumenti vol-ti a dimostrare il requisito di ca-pacità finanziaria ed ha quindiemanato una nuova nota espli-cativa. La nota ha data 26 no-vembre 2012 ed è a firma del Di-rettore Generale della Direzioneper il trasporto stradale e l’inter-modalità, Dott. Enrico Finocchi. Ledifficoltà, per quanto concerne lefidejussioni, vanno ricondotte ai co-sti elevati ed alle problematiche sol-

levate dagli istituti di credito, men-tre per la certificazione del reviso-re contabile devono attribuirsi allasituazione patrimoniale negativache, complice la perdurante crisieconomica, caratterizza gran par-te delle imprese del settore. La si-tuazione è ancora più complicataper le imprese nuove, visto che nonpossiedono una documentazionecontabile di riferimento né unadeguato avviamento commer-ciale.

Documentazione inadattaPer questo motivo, e al fine di

garantire una maggiore unifor-mità di giudizio delle ammini-strazioni provinciali sulla valuta-zione degli strumenti diretti com-provare la capacità finanziaria, ilministero ha chiarito che la do-cumentazione di seguito evi-denziata non è utilizzabile percomprovare il requisito:

- Polizze assicurative o attesta-zioni di polizze assicurative ri-lasciate da compagnie estere,non in regola con la normati-va europea e nazionale in ma-teria assicurativa ovvero noncontenenti gli elementi richie-sti per la validità dell’attesta-zione stessa (la provincia potràeffettuare le opportune verifi-che presso l’Isvap);

- Fidejussione bancaria o polizzafideiussoria assicurativa previsteobbligatoriamente per le im-prese che svolgono attività diraccolta e trasporto rifiuti, ai sen-si dell’art. 212, comma 10, del.D.lgvo 152 del 3 aprile 2006;

- Polizze assicurative obbligatoriedi responsabilità civile, rilasciateai sensi dell’art. 122 del D.lgvo7.9.2005, n. 209;

- Fidejussioni o attestati di fide-jussione rilasciati da intermediarifinanziari iscritti nell’elenco spe-

ciale ex art. 106 T.U.B, che nonrisultino abilitati dalla Bancad’Italia al rilascio delle specifichetipologie di garanzie richieste perla dimostrazione del requisito;

- Garanzie rilasciate dai confidiche non sono abilitati al rilasciodelle garanzie nei confronti delpubblico.In via del tutto transitoria, il mi-

nistero ha ammesso che l’idonei-tà finanziaria possa essere dimo-strata anche con un’attestazionedi vigenza di polizza di responsa-bilità del vettore stradale, previa-mente convalidata dalla compa-gnia, trattandosi di uno strumen-to collegato al contratto di tra-sporto ed alla responsabilità che,ai sensi dell’art. 1693 c.c., incom-be in capo al vettore.

In ultimo, il ministero ha preci-sato che la capacità finanziaria nonpuò essere dimostrata cumulandoi mezzi di dimostrazione.

Norm

ativ

e

Capacitàfinanziaria:

nuovichiarimenti

Il ministero dei Trasportiindica quale documentazione non può

essere utilizzata per comprovare ilrequisito. Accettata in via transitoria la

polizza di responsabilità

I

Page 35: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 35

due anni di distanza dall’ul-tima, organica, riforma del

Codice della Strada, attuata conla Legge n. 120 del 29/7/2010, al-cune delle novità previste daquesto provvedimento sono an-cora in attesa di entrare in vigo-re, perché in attesa dei decreti at-tuativi di rinvio. Tra di esse, fino aqualche giorno fa, figuravanoanche le disposizioni relative al-l’eliminazione della targa ripetitricedai rimorchi e dai semirimorchi(prevista dall’art. 100, comma 4del CdS, introdotto dall’art.11,

comma 2 della Legge 120), ed al-l’annotazione delle modifiche delpossesso del veicolo al fine di in-dividuare il soggetto che, in un de-terminato momento, ne ha la ma-teriale disponibilità (art.94, com-ma 4 bis del CdS, introdotto dal-l’art. 12, comma 1 della Legge120). Ora queste novità sonostate rese operative con la pub-blicazione sulla Gazzetta Ufficia-le (G.U. n. 273 del 22/11) delD.P.R 198 del 28 settembre scor-so, che ha dettato gli adegua-menti al testo del regolamento diesecuzione del Codice della Stra-da (D.P.R 495/1992), resi necessaridalle norme che le hanno intro-dotte.

Targa ripetitricePer quanto concerne l’elimina-zione della targa ripetitrice dai ri-morchi e dai semirimorchi, le di-sposizioni del D.P.R 198 che se neoccupano (dall’art. 2 al 7) preve-dono adeguamenti di disposi-zioni del D.P.R 495/1992 sulle ca-ratteristiche costruttive delle tar-ghe dei rimorchi e degli allog-giamenti che le contengono,mentre non introducono ulte-riori formalità legate all’elimina-zione della targa ripetitrice. Per-tanto, occorre rifarsi al testo del-l’art.11, comma 2 della Legge120/2012, il quale stabilisce chela targa ripetitrice sarà eliminatain via automatica su tutti i rimor-chi ed i semirimorchi immatrico-lati a partire dal 20/2/2013 (90giorni dalla pubblicazione delprovvedimento in Gazzetta Uffi-ciale), data di entrata in vigore delD.P.R 198; per quelli immatrico-lati prima di questa data, invece,la targa ripetitrice continuerà adessere presente a meno che glistessi non vengano reimmatrico-lati dal diretto interessato.

Cambiamenti nel possessodel veicoloPiù complesso è invece il discor-so relativo all’annotazione deimutamenti nel possesso del vei-

colo per i quali, fino a questomomento, non vi era nes-

sun obbligo di tracciabi-lità secondo le normeinserite nel Codice del-la Strada. Queste, co-m’è noto, hanno limi-tato la tracciabilità alleipotesi previste al com-

ma 1, art. 94 del CdS,rappresentate dal trasfe-

rimento di proprietà, dalla co-stituzione dell’usufrutto e dal-l’acquisto in leasing, nelle quali il

nuovo possessore del mezzo ve-niva annotato sulla carta di cir-colazione e trascritto al Pubblicoregistro automobilistico (P.R.A.), surichiesta dell’interessato. Tuttavia,esistono anche altre vicende chedeterminano il passaggio del pos-sesso del mezzo ad un soggettodiverso dall’intestatario (si pensi,ad esempio, alla locazione del vei-colo senza conducente) che, perragioni di sicurezza della circola-zione stradale e di certezza del di-ritto, sono state ritenute merite-voli di essere tracciate. Ed è perquesto motivo che, in attuazionedei principi stabiliti al comma 4bis, art. 94 del CdS, l’art. 1 delD.P.R. 198 ha stabilito che:- ogni mutamento della titolarità

del mezzo per motivazioni estra-nee a quelle previste dal comma1 dell’art. 94 del CdS (trasferi-mento in proprietà, usufrutto eleasing) deve essere annotatosulla carta di circolazione da par-te del competente ufficio del di-partimento Trasporti, su istanzadell’interessato. Ciò anche nelcaso in cui l’intestazione risultimodificata a seguito di un’ope-razione di trasformazione o difusione societaria, dove non sisia dato luogo alla creazione diuna nuova entità.

- nel comodato del veicolo perperiodi superiori ai 30 giorni, oc-corre far aggiornare la carta dicircolazione con l’intestazionedel comodatario. Lo stesso dicasiin caso di affidamento del mez-zo in custodia giudiziale, in cuil’annotazione sul libretto ri-guarderà il nominativo dell’af-fidatario.

- Nella locazione senza condu-cente, l’interessato deve chie-dere all’Ufficio competente deldipartimento Trasporti, di ag-giornare al C.E.D. del ministerodei Trasporti la maschera del-l’intestazione del mezzo. Per-tanto, non si fa luogo ad alcu-na modifica sulla carta di circo-lazione.

- In ogni caso, ogni fatto diversoda quelli sopraelencati che com-porti un mutamento nel pos-sesso del veicolo per periodi su-periori a 30 giorni, comportal’obbligo di aggiornamento del-la carta di circolazione.

Va rilevato che la violazione diquesti obblighi viene punita conle sanzioni stabilite al comma 3,art. 94 del CdS (sanzione pecu-niaria da un minimo di 669 euroad un massimo di 3.345 euro), se-guite dal ritiro del libretto di cir-colazione.

La targa ripetitrice viene abolita in viaautomatica per i rimorchi e semirimorchi

immatricolati a partire dal 20 febbraio2013. Al via anche l’obbligo di annotare

i cambiamenti di possesso del veicolo

Codicedella Strada:

scattano lenuove regole

Norm

ativ

e A

Laviolazione

dell’obbligo diannotazione dei

cambiamenti di possessodel veicolo viene punita

dal ritiro del librettodi circolazionee da una multa

Page 36: Tir_155_2012_12

TIR155-201236

dovrà comunque conservare laprova dell’avvenuto pagamento(o mediante la risultanza carta-cea derivante dal sito al mo-mento del pagamento o conl’estratto conto della carta di cre-dito Visa/Mastercard, della Po-stepay o del BancoPosta) ancheal fine di consentire i controlliesperibili da parte del ComitatoCentrale e/o delle competentistrutture provinciali.

l Comitato Centrale ha fissa-to la quota dovuta dalle im-

prese per l’iscrizione all’Albo de-gli Autotrasportatori del 2013. Inmerito all’importo della quota, ilComitato ha ritenuto di doverapplicare, dopo dodici anni in cuila stessa era rimasta invariata, unpiccolo aumento per la parte fis-sa, che è stata incrementata di9,34 euro, passando dai prece-denti 20,66 a 30,00 euro per im-presa. Sono invece rimaste in-variate le parti aggiuntive relati-ve al parco veicolare e alla ca-pacità di carico dei singoli auto-

mezzi, che costituiscono la per-centuale maggiore della quota,per cui l’aumento della primanon determina un aggravio perle aziende iscritte.

Pagamentosolo in via telematica

Altra novità deliberata dal Co-mitato Centrale è quella riguar-dante il pagamento della quota,che da quest’anno dovrà essereeffettuato soltanto attraverso il si-stema di pagamento telematico,operativo sul sito istituzionale delComitato Centrale (www.albo-autotrasporto.it) ed esclusiva-mente con una delle seguentimodalità:- carta di credito Visa/Mastercard;- Postepay (privato o impresa);- BancoPosta (privato o impre-

sa) per l’importo visualizzabilesul sito stesso e seguendo le

istruzioni in esso re-peribili.È una grossa novi-

tà rispetto agli anniprecedenti, in cui ilpagamento potevaessere corrispostoanche con il bolletti-no postale o con bo-nifico bancario.

Sistemi cui ricorrevala maggior parte delleimprese, ma che non da-vano un pronto riscontro allostesso Comitato Centrale circa ilnumero e l’identità delle azien-de che pagavano la quota, nonconsentendogli quindi di effet-tuare i dovuti controlli e comu-nicare alle Province competentila sospensione.

Versamento entroil 31 dicembre

Per il resto la quota 2013 èidentica a quella degli anni pre-cedenti e va corrisposta entro il31 dicembre 2012. L’impresa

Norm

ativ

e I

Stabilite le quote per l’iscrizioneall’Albo: la parte fissa quest’anno

è stata aumentata di 9,34 euro,mentre sono rimaste invariate

quelle aggiuntive

Pagamentosolo on lineper la quota

Albo 2013 La quota 2013

per ogni veicolo dotato di capacità di ca-rico con massa complessiva tra 6,001 ed11,5 ton, e per ogni veicolo trattore conpeso rimorchiabile da 6,001 ad 11,5 ton

per ogni veicolo dotato di capacità di ca-rico con massa complessiva tra 11,501 e26 ton, nonché per ogni veicolo trattorecon peso rimorchiabile da 11,501 a 26 ton

per ogni veicolo dotato di capacità di ca-rico con massa complessiva superiore a 26ton, nonché per ogni trattore con peso ri-morchiabile oltre 26 ton

NUMERO VEICOLI IMPORTO

Da 2 a 5 5,16 euro

Da 6 a 10 10,33 euro

Da 11 a 50 25,82 euro

Da 51 a 100 103,29 euro

Da 101 a 200 258,23 euro

Oltre i 200 516,46 euro

PARTE AGGIUNTIVA SULLA CAPACITÀ DI CARICO dei veicoli indotazione (per i mezzi superiori a 6 tonnellate di massa com-plessiva) che si somma alle parti a) e b), secondo i seguentiimporti:

PARTE FISSA, dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo

30,00 euro

PARTE AGGIUNTIVA parco veicolare, che si somma alla parte a)secondo i seguenti importi:

5,16 euro

7,75 euro

10,33 euro

B

C

A

Page 37: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 37

mo rapporto di lavoro tra il da-tore ed il lavoratore e può ave-re una durata non superiore ai12 mesi (rispetto ai 36 mesi diquello ordinario), non proro-gabili.

2) La modifica dei termini massi-mi di prosecuzione del rap-porto lavorativo (sconfinamen-ti), trascorsi i quali il rapporto ètrasformato a tempo indeter-minato. Per i contratti di dura-ta inferiore a 6 mesi, la prose-cuzione oltre la scadenza ori-ginariamente pattuita nel con-tratto è consentita fino a 30

giorni, mentre per quelli di du-rata superiore a 6 mesi è per-messa per non più di 50.

3) La modifica dell’interruzione chedeve intercorrere tra un con-tratto a termine ed il successi-vo onde evitare, anche in que-sto caso, che si abbia un con-tratto a tempo indeterminato.L’interruzione ora ammonta a60 giorni per i contratti di du-rata fino a 6 mesi e a 90 gior-ni per quelli con durata mag-giore ai 6 mesi.

Lo sconfinamentoI chiarimenti che sono arrivati

dal ministero del Lavoro hanno ri-guardato gli aspetti descritti ai nu-meri 2) e 3). In particolare, per glisconfinamenti di cui alla lett. 2), lariforma Fornero ha previsto che va-dano comunicati al Centro perl’impiego competente per la sede

dell’impresa in cui opera il lavo-ratore, prima della scadenza deltermine inserito nel contratto. Lemodalità di comunicazione sonostate fissate con il decreto del mi-nistero del Lavoro del 10/10/2012(su Gazzetta Ufficiale n. 251 del 26ottobre), e rinviano alle procedu-re UniLAV previste nel d.m. del30/10/2007 sulle comunicazioniobbligatorie. Con una circolare del31/10, il ministero ha poi infor-mato di aver aggiornato il modellounificato UniLAV, con l’inseri-mento di due campi nel quadro“Proroga”: si tratta della “Data

fine proroga/prosecuzione di fat-to” e della “Prosecuzione di fat-to”, nei quali il datore deve inse-rire la nuova scadenza del con-tratto a termine prima, come giàdetto, della scadenza originaria.

InterruzionePer quanto riguarda, invece, la

novità del numero 3) (allunga-mento dell’interruzione tra uncontratto a termine ed il succes-sivo), il ministero del Lavoro ha for-nito un importante chiarimentocon una circolare del 7/11. In pra-tica, l’art. 9, comma 1, lett. h) del-la riforma Fornero ha previstoche gli intervalli temporali prima in-dicati - almeno 60 giorni per i con-tratti di durata fino a 6 mesi, e 90giorni per quelli di durata mag-giore - possono essere ridotti dal-la Contrattazione collettiva por-tandoli, rispettivamente, fino a 20

ed a 30 giorni, in presenza di par-ticolari ragioni organizzative, in-dividuate:- nell’avvio di una nuova attività;- nel lancio di un prodotto o di un

servizio innovativo;- nell’implementazione di un rile-

vante cambiamento tecnologi-co;

- nella fase supplementare di unsignificativo progetto di ricercae sviluppo;

- nel rinnovo o nella proroga diuna commessa esistente.Per le stesse ragioni, il ministe-

ro del Lavoro può sopperire al-

l’assenza di intervento dei con-tratti collettivi, dettando le con-dizioni per far scattare questa ri-duzione. Peraltro, l’interventodella contrattazione collettiva (in-clusa quella territoriale ed azien-dale) è stato rafforzato con l’art.46 bis del decreto legge 83/2012;ed è a questo proposito che è in-tervenuto il ministero del Lavorocon la nota del 7/11, nella qualeha chiarito che la contrattazionecollettiva può individuare ancheragioni organizzative diverse daquelle prima elencate nella Leg-ge, rispetto alle quali disporre lariduzione dell’intervallo di tempotra due contratti a termine; il po-tere del ministero del Lavoro di so-stituirsi all’iniziativa delle partisociali, in caso di inerzia di que-ste ultime protrattasi per un anno,è invece limitato alle ragioni or-ganizzative sopra elencate.

Lav

oro

Con le modifiche introdotte dalministero del Lavoro è possibile stipularecontratti a tempo determinato anche in

assenza di ragioni di carattere tecnico,produttivo, organizzativo o sostitutivo

Lavoro:le novità

della RiformaFornero

Dopo 9 annidall’ultimo

intervento complessivodi riforma del mercato

del lavoro è statamodificata

profondamentela normativa

a riforma del mercato del la-voro, attuata con la Legge n.

92 del 28/6/2012 (meglio notacon il termine “Riforma Fornero”),ha modificato profondamente lanormativa sul mercato del lavoro,per tener conto anche delle evo-luzioni registrate in materia dopoche erano trascorsi 9 anni dall’ul-timo intervento complessivo at-tuato con la Legge Biagi (D.lgvo276/2003).

Le principali novitàIn particolare, le novità hanno

riguardato i contratti a tempo de-terminato e prevedono:1) L’introduzione del contratto a

tempo determinato anche in as-senza di ragioni di carattere tec-nico, produttivo, organizzativoo sostitutivo. Questa formacontrattuale è utilizzabile sol-tanto per l’instaurazione del pri-

L

Page 38: Tir_155_2012_12

er contrastare il fenomenodelle “dimissioni in bianco”,

che talvolta ha visto i lavorato-ri costretti a sottoscrivere con-testualmente alla lettera di as-sunzione il foglio delle dimis-sioni, la riforma del lavoro For-nero, ha reintrodotto una pro-cedura stringente per la con-valida delle dimissioni, già pre-vista nel 2007 e poi abrogata.

Convalida delledimissioni

La Legge 28 giugno 2012,n.92, entrata in vigore lo scor-so 18 luglio 2012, ha previstoche le dimissioni, o la risoluzio-ne consensuale del rapporto dilavoro della lavoratrice dal mo-mento della gravidanza e dellalavoratrice e del lavoratore sinoa 3 anni di vita del bambino, ab-biano efficacia solo se convali-

date presso la Direzione Terri-toriale del Lavoro competente(DTL) o il centro per l’impiegocompetente, che in attesa dichiarimenti ministeriali, po-trebbe essere sia quello delluogo di lavoro che quello oveha residenza/domicilio il lavo-ratore.

Sempre dal 18 luglio 2012,per la restante platea di lavo-ratori le dimissioni o la risolu-zione consensuale del rappor-to di lavoro, sono sospese nel-l’efficacia sino alla convalida ef-fettuata presso le DTL/centro

per l’impiego, ovvero pressole sedi individuate dai con-tratti collettivi (il CCNL Logi-stica, Trasporto Merci e Spe-dizione allo stato attualenon ha previsto nulla in talsenso), o in alternativa trami-te la sottoscrizione di una ap-posita dichiarazione appostadal lavoratore in calce alla ri-cevuta di trasmissione dellacomunicazione obbligatoria dicessazione del rapporto di la-voro. Il ministero del Lavoro conla circolare del 18 luglio 2012,n. 18, ha chiarito che tale pro-cedura non è richiesta nelle ipo-tesi di cessazione del rapportodi lavoro che rientri nell’ambi-to di una procedura di riduzio-ne del personale effettuata insede sindacale o istituzionale.

Nell’ipotesi in cui non si pro-ceda alla convalida o alla sotto-

scrizione, il datore di lavoro, en-tro massimo trenta giorni, devecomunicare per scritto l’invito allavoratore di procedere alla con-valida o apporre la sottoscrizio-ne; decorsi 7 giorni, senza chesia intervenuta la convalida o lasottoscrizione, il rapporto di la-voro si intende comunque ri-solto. Diversamente, sempredecorsi trenta giorni, nel caso incui le dimissioni non siano sta-te convalidate o confermate edil datore di lavoro non abbiaprovveduto ad inviare al lavo-ratore l’invito a presentarsi per

la con-valida o la con-ferma, le dimissioni si conside-reranno definitivamente prive diefficacia.

Revoca delle dimissioniUlteriore novità riguarda il

diritto di ripensamento del la-voratore. Entro sette giornidall’invito del datore di lavoroa presentarsi per la convalida,infatti, il lavoratore può revo-

TIR155-201238

Lav

oro

La riforma Fornero ha cambiato anchela procedura per la convalida delle

dimissioni. Un’ulteriore novità riguarda ildiritto del lavoratore a revocare entro

sette giorni le dimissioni presentate

Dimissioni:cosa cambia

con la riformadel lavoro

di Mariangela Pagano

P

Se entrotrenta giorni dalla

data di presentazionele dimissioni

non vengono convalidateo confermate

si considerano privedi efficacia

Page 39: Tir_155_2012_12

mascherare il lavoro su-bordinato travestito da

partita Iva è uno degli obietti-vi della riforma Fornero. Percombattere il fenomeno, la ri-forma ha introdotto dei crite-ri presuntivi, in base ai quali leprestazioni lavorative rese dapersona titolare di posizione fi-scale ai fini dell'imposta sul va-lore aggiunto, sono conside-rate, salvo che sia fornita pro-va contraria da parte del com-mittente, rapporti di collabo-razione coordinata e conti-nuativa, qualora ricorrano al-meno due di tre presupposti.Vale a dire:a) che la collaborazione abbia

una durata complessiva-mente superiore a otto mesinell'arco dell'anno solare;

b) che il corrispettivo derivanteda tale collaborazione costi-

TIR155-2012 39

Lav

oro

care le dimissioni presentate,senza che il datore di lavoropossa opporsi a tale scelta dellavoratore.

Il ministero del Lavoro, con lanota del 12 ottobre scorso, hachiarito il momento a partiredal quale decorre, per il dato-re di lavoro, l’obbligo di co-municare al centro per l’im-piego competente la cessazio-ne del rapporto di lavoro entroi cinque giorni successivi, penal’irrogazione di una sanzioneamministrativa pecuniaria cheva da 100 a 500 euro. In caso

di risoluzione consensuale o didimissioni, i cinque giorni de-corrono da quello in cui leparti intendono far decorreregiuridicamente la risoluzionedel rapporto (ad es. lettera didimissioni presentata il 1° giu-gno, con data di ultimo giornodi lavoro il 30 giugno; i 5 gior-ni decorreranno dal 1° luglio).

Qualora, in fase di accerta-mento da parte degli organiispettivi, emerga che la man-cata convalida o conferma del-le dimissioni nasconda l’esi-stenza di un foglio firmato inbianco dal lavoratore e quindisveli il fenomeno delle “di-missioni in bianco”, il datore dilavoro può incorrere nella san-zione amministrativa pecunia-ria da 5 mila a 30 mila euro,salvo che il fatto costituiscareato.

tuisca più dell'80% deicorrispettivi complessi-vamente percepiti dalcollaboratore nell'ar-co dello stesso annosolare;c) che il collabora-

tore disponga diuna postazione fis-sa di lavoro pressouna delle sedi delcommittente.Si evidenzia che il riferi-

mento agli otto mesi deve es-sere valutato nell’arco di unbiennio.

Quando non si applica lapresunzione

La presunzione non operaqualora la prestazione lavorati-va presenti i seguenti criteri, chedevono sussistere congiunta-mente:a) sia connotata da compe-

tenze teoriche di grado ele-vato acquisite attraverso si-gnificativi percorsi formati-vi, ovvero da capacità tecni-co-pratiche acquisite attra-verso rilevanti esperienzematurate nell'esercizio con-creto di attività;

b)sia svolta da soggetto titola-re di un reddito annuo da la-voro autonomo non inferio-re a circa 19 mila euro perl’anno 2012.In alternativa a queste ipote-

si, la presunzione legale che fa-rebbe rientrare il lavoro auto-

nomo nell’alea delle collabora-zioni a progetto, è esclusa qua-lora si riferisca a prestazioni la-vorative che siano svolte nel-l’ambito di attività professionaliper le quali è richiesta l’iscrizionea ordini professionali, albi, re-gistri o ruoli, subordinatamen-te a specifici requisiti e condi-zioni che saranno individuati daun successivo decreto del mi-nistero del Lavoro.

Nel caso in cui il titolare di po-sizione Iva viene qualificatocome collaboratore coordinatoe continuativo, è tenuto a ver-sare direttamente, salvo possi-bile rivalsa nei confronti delcommittente, la contribuzionealla gestione separata Inps. Tut-tavia, data la mancanza e ge-nuinità del progetto di lavoro, ilsuo rapporto verrà poi consi-derato quale rapporto di lavo-ro subordinato a tempo inde-terminato, sin dalla sua data dicostituzione.

Applicabilità delle regoleTali nuove regole si applica-

no ai contratti stipulati dopo il18 luglio 2012, data di entra-ta in vigore della riforma delmercato del lavoro, e a decor-rere dal 18 luglio 2013 per icontratti in essere alla datadel 18 luglio 2012, al fine diconsentire a questi ultimi gliadeguamenti necessari. In me-rito alla applicabilità della nor-ma anche ai trasportatori mo-noveicolari, anche in assenza diuno specifico chiarimento mi-nisteriale, vista la collocazionedella norma nell’ambito dellaLegge Biagi, nonchè per l’espli-cito riferimento nel corpo del-la stessa alla prestazione lavo-rativa svolta da soggetto tito-lare di un reddito da lavoro au-tonomo, si ritiene che tali sog-getti imprenditoriali siano fuo-ri dal campo di applicazione ditale disciplina.

Se la collaborazione dura più di ottomesi, se il corrispettivo è superiore

all’80% del reddito del lavoratore, ose dispone di una postazione fissa si

considera lavoro subordinato

S

Partita Iva:quandoè lavoro

subordinato

Page 40: Tir_155_2012_12

Anche per il mese di ottobre la Direzione Generale per il Trasporto stradale ha elaborato i costi di eser-cizio. Intanto, il mese di novembre conferma una progressiva, anche se ancora troppo modesta, discesa del prezzo medio del carburante alla pompa, come si evince chiaramente dalle rilevazioni mensili effettuate dal ministero dell’Economia. Una propensione a scendere che già nel mese di ottobre si era manifestata rispetto ai picchi raggiunti dal gaso-lio per autotrazione nel precedente mese di settembre.

A favorire questa riduzione con-tribuiscono due voci: il costo indu-striale, che rispetto al mese di otto-bre cala di circa 27 euro ogni mille litri e, conseguentemente, l’Iva che passa da 302,98 euro ogni mille litri di ottobre a 297,27 euro registrati a novembre.

Poca cosa si dirà, ma è già un dato significativo che non vi siano

stati ulteriori aumenti nel corso degli ultimi due mesi, dopo un settembre che non lasciava presagire niente di buono e lo sfondamento di quota 1,80 pareva ormai cosa fatta.

Il calo del costo alla pompa, che passa dai 1.764,22 euro di settem-bre ai 1.745,65 di ottobre, per ar-rivare, infine, ai 1.712,85 euro per mille litri di carburante acquistato che si registrano a novembre, come è ormai noto a tutti, trova riscontro anche nelle tabelle dei costi di eser-cizio che, proprio per attutire gli ef-fetti generati dalle variazioni di costo del carburante, ogni mese vengono aggiornate. Il 19 novembre scorso il Direttore generale del trasporto stra-dale e dell’intermodalità del ministe-ro dei Trasporti ha reso pubbliche le tabelle dei costi di esercizio rielabo-rate sulla base del costo del gasolio del mese di ottobre e, da una atten-ta analisi delle stesse, si evince che, ad esempio, per quanto riguarda il veicolo generico di massa comples-siva superiore alle 26 ton. (autoarti-colato), a fronte di un calo di 18,57 euro ogni mille litri di gasolio acqui-stato, nel mese di ottobre rispetto al precedente mese di settembre il costo di esercizio al km subisce un decremento - nella fascia oltre i 500 Km - di 0,05 euro.

Per quanto riguarda, invece, l’aggiornamento delle altre voci di costo prese in considerazione, come abbiamo già più volte ricordato, la normativa vigente prevede che tale verifica venga effettuata due volte all’anno: al 15 di giugno e al 15 di dicembre. Nello scorso mese di giugno, della revisione dei costi si fece carico l’Osservatorio, in quanto, a quella data, tale organismo della Consulta era ancora nel pieno dei suoi poteri. Con la soppressione della Consulta e, di conseguenza, dell’Osservatorio, tale incombenza, il prossimo 15 di dicembre, sarà a carico del ministero dei Trasporti che dovrà provvedervi attraverso i propri uffici.

Fra le più importanti voci di costo che incidono in maniera rilevante sui costi di esercizio è, senza ombra di dubbio, da annoverare il costo del lavoro. A questo proposito può es-sere utile rammentare che proprio in questi giorni sono programmati una serie di incontri fra le Associazioni datoriali e il sindacato dei lavoratori per definire il rinnovo del CCNL. A questo rinnovo difficilmente si arri-verà prima del 15 di dicembre pros-simo, per cui gli eventuali maggiori oneri che ne deriveranno per le im-prese troveranno riscontro sui costi

di esercizio, presumibilmente, solo a partire dal mese di giugno 2013 quando si provvederà alla ulteriore revisione.

Per quanto riguarda gli altri costi l’Osservatorio a suo tempo aveva realizzato, come peraltro prevede la legge, un’indagine conoscitiva ad ampio spettro avvalendosi anche del supporto del Comitato scienti-fico della Consulta. Ora occorrerà fare altrettanto e verificare se e quali scostamenti vi sono stati nel semestre 15 giugno/15 dicembre ed eventualmente trasporli nelle tabelle di calcolo. Il prossimo 15 dicembre i funzionari del ministero si troveran-no ad affrontare per la prima volta questa tematica si dovrà verificare se la metodologia di calcolo che l’Os-servatorio a suo tempo ha adottato verrà confermata, come è avvenuto per la metodologia di revisione men-sile legata alle variazioni di prezzo del gasolio, oppure se vi saranno va-riazioni tali da incidere sulla struttura stessa dei costi.

Quelle che seguono sono una sintesi delle tabelle approvate dalla Direzione Generale per il Trasporto Stradale. Le tabelle originali possono essere scaricate dal sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti o, sul tablet, grazie al Qrcode a sinistra.

TIR155-2012

Co

sti Costi minimi

di sicurezzaLa Direzione Generale per il Trasporto stradale

ha elaborato i costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, relativi al mese di ottobre 2012

40

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,756 0,833 0,963 1,042 1,251 incidenza carburante % 27,237 24,727 21,399 19,770 16,463 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,676 0,743 0,863 0,932 1,111incidenza carburante 7,393 5,383 3,478 2,146 0,900

da 3,5 a 7,5 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,009 1,085 1,229 1,337 1,600incidenza carburante % 27,075 25,176 22,227 20,431 17,071 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,889 0,955 1,089 1,187 1,430incidenza carburante 30,730 28,603 25,085 23,013 19,101

da 11,5 a 26 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,621 0,670 0,752 0,841 1,021incidenza carburante % 23,232 21,516 19,170 17,151 14,117 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,561 0,640 0,702 0,761 0,931incidenza carburante 25,718 22,525 20,535 18,954 15,481

fino a 3,5 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,847 0,918 1,057 1,161 1,386incidenza carburante % 26,382 24,342 21,148 19,246 16,124 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 0,757 0,818 0,937 1,031 1,236incidenza carburante 29,519 27,318 23,857 21,672 18,081

da 7,5 a 11,5 t.

Le nuove tabelle integrali

Page 41: Tir_155_2012_12

TIR155-2012 41

Costi di sicurezza ottobre 2012

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,394 1,565 1,739 1,908 2,310incidenza carburante % 29,398 26,183 23,552 21,467 17,738 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,244 1,395 1,549 1,708 2,090incidenza carburante 32,945 29,375 26,440 23,980 19,605

superiore a 26 t. Trasporto cisternato alimentare

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,337 1,501 1,651 1,787 2,232incidenza carburante % 30,643 27,296 24,818 22,927 18,354 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,187 1,331 1,461 1,587 1,982incidenza carburante 34,515 30,783 28,046 25,817 20,668

superiore a 26 t. Trasporto mangimi in cisterna

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,347 1,511 1,661 1,797 2,242 incidenza carburante % 30,415 27,115 24,669 22,799 18,272 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,197 1,341 1,471 1,597 1,992incidenza carburante 34,227 30,553 27,856 25,655 20,565

superiore a 26 t. Leganti idraulici sfusi in cisterna

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio Adr2

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,088 1,109 1,182 1,387 1,640incidenza carburante 37,658 36,936 34,665 29,539 24,982

1) che rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

superiore a 26 t. Sola trazione semirimorchio1

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,444 1,601 1,707 1,814 2,095incidenza carburante % 28,374 25,582 24,000 22,582 19,559 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,284 1,421 1,517 1,614 1,835incidenza carburante 31,910 28,822 27,007 25,380 22,331

superiore a 26 t. Trasporto in ATP

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,519 1,704 1,816 2,218 2,552incidenza carburante % 0,270 0,240 0,226 0,185 0,161 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,349 1,514 1,616 1,998 2,282incidenza carburante 0,304 0,271 0,253 0,205 0,180

superiore a 26 t. Cisterna trasporto petroliferi

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,309 1,502 1,565 1,810 2,433incidenza carburante % 31,306 27,271 26,173 22,636 16,840 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,159 1,342 1,395 1,620 2,163incidenza carburante 35,359 30,522 29,362 25,292 18,942

superiore a 26 t. Cassone ribaltabile

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,256 1,344 1,656 1,817 1,945incidenza carburante % 32,625 30,472 24,732 22,551 21,065 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,116 1,194 1,466 1,617 1,735incidenza carburante 36,719 34,298 27,936 25,341 23,615

superiore a 26 t.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,384 1,560 1,739 1,903 2,050incidenza carburante % 29,611 26,267 23,552 21,524 19,984 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,234 1,390 1,549 1,703 1,830 incidenza carburante 33,212 29,481 26,440 24,051 22,386

superiore a 26 t. Trasporto cisternato adr

Il costo chilometrico è dato dalla somma di voci quali: costo di acquisto del veicolo, manutenzioni, costo km del lavoro, costo km delle assicurazioni, costo km di pneumatici, pedaggi, costo km del carburante, costi di organizzazione.

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 1,176 1,258 1,406 1,518 1,793 incidenza carburante % 34,845 32,555 29,129 26,993 22,850 servizi di trasporto altra impresa iscritta all’Albocosto km 1,046 1,118 1,256 1,348 1,593incidenza carburante 39,178 36,630 32,607 30,398 25,719

superiore a 26 t. Collettame e messaggerie

km oltre 500 351 500 251 350 151 250 101 150

costo km 0,941 1,003 1,104 1,286 1,510

incidenza carburante 43,549 40,838 37,099 31,848 27,130

2) che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà del vettore-committente

Page 42: Tir_155_2012_12

’era una volta la trasmis-sione che cercava solo di ri-

portare a casa persone scom-parse. Oggi “Chi l’ha visto?” èun programma di inchiesta atutti gli effetti: si occupa di mi-steri, casi irrisolti e, spesso, la-vora in collaborazione con le For-ze dell’ordine.

Alla guida la giornalista Fe-derica Sciarelli.

Cosa le sta insegnando que-sta esperienza televisiva?

“Siamo alla nona edizioneda me condotta e questo lavo-ro mi avvicina sempre di più allagrande umanità delle persone:ho scoperto il senso civico e lavoglia di aiutare che hanno i no-stri telespettatori, persone cheintervengono - e non solo quan-do siamo in diretta - telefonan-do per dare una mano a chi si è

TIR155-201242

perso o ai parenti”.

State continuando a regi-strare ottimi risultati: da cosadipende?

“La gente è sempre più inte-ressata all’informazione e ai pro-grammi che su questa si basano,sia che si tratti di politica sia di cro-naca, soprattutto se la cronacaviene trattata in maniera seria,senza spettacolarizzazione…”.

Cosa evitate nella scelta deitemi da approfondire e nel-l'approccio ad essi?

“Evitiamo accuratamente i casidi chi ha scelto in piena consa-pevolezza di andar via: non ci oc-cupiamo dei casi di scomparsa vo-lontaria, salvo quando c’è preoc-cupazione da parte dei familiari”.

Vorrebbe mai cambiare ge-nere?

“Se dovessi cambiare, torne-rei al giornalismo politico”.

Cosa la spinge ad andareavanti?

“La rabbia e il dolore delle fa-miglie che si rivolgono a noi,chiedendo aiuto”.

Ha mai subìto pressioni?“Ovviamente sì, ma quando

arrivano… diamo ancora piùbattaglia!”.

Quanta energia ci vuole a

conciliare il lavoro di madrecon quello così impegnativodi giornalista?

“Sarebbe peggio fare altro…”.

Come è cambiata la sua vi-sione del mondo da quandoconduce questa trasmissio-ne?

“Le storie di cui ci occupiamoci danno uno spaccato di vita

che spesso non arriva sulle pa-gine dei giornali ed è una real-tà che diversamente non ve-dremmo mai”.

Quali sono le domande chela fa la gente quando, peresempio, la incontra in unAutogrill?

“Mi chiedono che fine hannofatto Denise Pipitone e AngelaCelentano. Mi chiedono di Ro-berta Ragusa. Mi chiedono no-tizie sui nostri scomparsi”.

Per le vostre inchieste attra-versate l’Italia: lei che rap-porto ha con il viaggio?

“Ho sempre sognato di viag-giare, sin da bambina e oggi,quando posso, compatibilmen-te con i miei impegni di lavoro,per le mie vacanze parto sempreper un breve o lungo viaggio”.

Invi

aggi

oco

n...

Per Federica Sciarelli, che da anni conduceil programma “Chi l’ha visto?”, sarebbeutile se anche in Italia, come negli Stati

Uniti, si potessero affiggere sui camion lefoto delle persone scomparse

Il camion:un mestiereche richiede

sacrificio

di Angela Iantosca

FedericaSciarelli,

conduttrice di“Chi l’ha visto?”,

un programma che daanni si occupadi casi irrisolti

Con quali mezzi ama spo-starsi?

“Prima di tutto il treno, poiper spostamenti brevi scelgo ilmotorino e la bici. Ma adoro"viaggiare" con i pattini... sulghiaccio”.

Ha mai sognato da bambinadi guidare un camion?

“Un camion no, ma il mio so-

gno da bambina era di guidareun camper. E anche oggi il miosogno è la "casa viaggiante"…”.

Quali considerazioni ha fat-to in merito alle condizioni dilavoro dei camionisti?

“Credo che le condizioni divita di chi fa questo lavoro sia-no difficili: è certamente unmestiere che richiede molti sa-crifici.

Sono solidale con loro”.

In alcuni Paesi i camionistisi mettono a disposizionenella ricerca delle personescomparse. Che ne pensa?

“È vero, accade in America,dove i camionisti affiggono suiloro mezzi le foto delle perso-ne scomparse: sarebbe bello eutile se si potesse fare anche inItalia”.

C

Page 43: Tir_155_2012_12
Page 44: Tir_155_2012_12