Test Di Psicologia Generale Storia
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Test di Psicologia generale & Storia della Psicologia
1. Qual è la definizione corretta di memoria
incidentale?
a) è il ricordo di eventi incidentali o casuali
b) è il ricordo di qualcosa che non abbiamo deciso
di memorizzare
c) è il ricordo di incidenti e di eventi traumatici
d) è il ricordo di qualcosa che ci è capitato per
caso
2. Che cosa differenzia una teoria ingenua da una
teoria scientifica?
a) la possibilità di venire applicata con successo
b) le modalità di controllo delle ipotesi
c) il tipo di dati
d) il fatto che l’autore sia uno scienziato esperto e
non un inesperto
3. Che cosa differenzia la variabile dipendente da
quella indipendente?
a) il controllo dello sperimentatore
b) la prestazione psicologica misurata
c) la tecnica di misurazione delle risposte
d) le modalità di variazione e di conseguente
misurazione
4. Che cosa è il rapporto critico?
a) è il rapporto tra le differenze nelle varie
condizioni sperimentali e la quantità di variazione
casuale tra i punteggi
b) le modalità di variazione e di conseguente
misurazione
c) la tecnica di misurazione delle risposte
d) è il rapporto tra le varie condizioni sperimentali
e le differenze di variazione casuale tra i punteggi
dei vari gruppi
5. Chi sono i varianti spontanei?
a) sono gli individui che spontaneamente si
differenziano dagli altri e quindi sono meno simili
alla media delle variazioni di ogni popolazione
naturale
b) sono gli individui un po’ diversi dalla media
presenti in ogni popolazione naturale
c) sono gli individui che si differenziano dagli altri
e quindi sono simili alla media delle variazioni di
ogni popolazione naturale
d) sono gli individui che non si differenziano dagli
altri e quindi non sono simili alla media delle
variazioni di ogni popolazione naturale
6. Che cosa differenzia selezione naturale e
selezione artificiale?
a) la selezione naturale viene operata
naturalmente mentre quella artificiale viene fatta
dall’uomo: l’ambiente si comporta come un
allevatore
b) la selezione naturale non viene operata
naturalmente mentre quella artificiale viene fatta
dall’uomo: l’ambiente si comporta come un
allevatore
c) la selezione naturale viene operata dalla natura
e quella artificiale dall’uomo mediante incroci:
l’ambiente si comporta come un allevatore
d) la selezione naturale non viene operata
naturalmente mentre quella artificiale viene fatta
dall’uomo: l’ambiente si comporta come un
allevatore
7. Su che cosa opera la selezione naturale?
a) su delle novità apparse per caso in natura
b) su delle novità modificate dal caso in natura
c) su delle novità selezionate dal caso in natura
d) su delle novità che non sono state selezionate
in natura
8. Dopo la sequenza di n lanci di una moneta il
successivo lancio sarà:
a) dipendente dagli esiti precedenti di quella
sequenza
b) tale da compensare gli esiti precedenti di tutti i
lanci di quella moneta
c) indipendente dagli esiti precedenti
d) tale da compensare gli esiti precedenti di quella
sequenza
9. Se consideriamo un grande numero di sequenze
di otto lanci di una moneta, allora:
a) è probabile una sequenza in cui esce due volte
testa tanto quanto una sequenza in cui esce tre
volte
b) non si può dire nulla
c) è più probabile una sequenza in cui esce una
volta testa rispetto ad una sequenza in cui esce
due sole volte
d) è più probabile una sequenza in cui esce due
volte testa rispetto ad una sequenza in cui esce
una sola volta
10. Che cosa è l’ipotesi nulla?
a) è l’ipotesi che lo sperimentatore si propone di
rifiutare
b) è l’ipotesi che lo sperimentatore controlla con il
gruppo sperimentale
c) è l’ipotesi che lo sperimentatore pone sotto
controllo con il gruppo di controllo
d) è l’ipotesi che lo sperimentatore si propone di
verificare
11. Che cosa è l’introspezione?
a) è l’esame del comportamento condotto tramite
l’esame degli stati mentali
b) è l’esame dei nostri stati mentali interni
condotto da noi stessi
c) è l’esame delle nostre azioni condotto da noi
stessi tramite l’esame dei nostri stati mentali
d) è l’esame dei nostri stati mentali e delle nostre
azioni condotto da noi stessi
12. Perché Comte nega che sia possibile una
psicologia scientifica?
a) perché è possibile esaminare i nostri stati
mentali interni e solo questo metodo permette un
rigoroso controllo scientifico
b) perché è possibile esaminare i nostri stati
mentali interni ma questo metodo non permette
un rigoroso controllo scientifico
c) perché non è possibile esaminare i nostri stati
mentali interni perché l’osservatore dovrebbe
sdoppiarsi in esaminatore ed esaminato
d) perché è possibile esaminare i nostri stati
mentali interni dato che l’osservatore può
sdoppiarsi in esaminatore ed esaminato
13. Chi ha creato il primo laboratorio di psicologia
sperimentale?
a) Wundt
b) Helmholtz
c) Freud
d) Piaget
14. Che cosa è la nozione di inferenza inconscia?
a) è un ragionamento fatto in modo consapevole a
partire da informazioni sensoriali
b) è un ragionamento fatto in modo
inconsapevole a partire da informazioni sensoriali
c) è un ragionamento consapevole fatto a partire
da informazioni sensoriali
d) è un ragionamento fatto a partire da
informazioni sensoriali inconsapevoli
15. Che cosa si proponeva la scuola strutturalista?
a) di analizzare le strutture della mente tramite un
esame diretto dei contenuti di coscienza
b) di isolare i contenuti di coscienza tramite un
esame introspettivo dei processi mentali che non
affiorano alla coscienza
c) di isolare le strutture della mente tramite un
esame introspettivo dei contenuti di coscienza
d) di esaminare le strutture mentali per stabilire
principi psicologici
16. Che cosa si proponeva la scuola
comportamentista?
a) di studiare il comportamento umano grazie
all’analisi dei processi mentali e dei
comportamenti oggettivi, osservabili
intersoggettivamente e misurabili
b) di studiare il comportamento umano
limitandosi ad esaminare i comportamenti
oggettivi, osservabili intersoggettivamente anche
se non misurabili
c) di studiare il comportamento umano
limitandosi ad esaminare i comportamenti
oggettivi, osservabili intersoggettivamente e
misurabili
d) di studiare il comportamento umano
limitandosi ad esaminare i comportamenti
oggettivi, osservabili introspettivamente e
misurabili
17. Come definire quello che Danziger chiama il
paradosso della psicologia moderna?
a) studiare un’entità privata, e cioè la coscienza
individuale, tramite metodi accettati da istituzioni
pubbliche così da conferire una struttura
quantitativa, e quindi collettiva, alla conoscenza
b) studiare un’entità pubblica, e cioè la coscienza
collettiva, tramite metodi accettati da istituzioni
pubbliche così da conferire una struttura
quantitativa, e quindi collettiva, alla conoscenza
c) studiare un’entità privata, e cioè la coscienza,
tramite metodi accettati dai singoli ricercatori così
da conferire una struttura collettiva alla
conoscenza
d) studiare un’entità privata, e cioè la coscienza
individuale, tramite metodi accettati da tutti gli
scienziati, così da conferire una struttura
quantitativa, e quindi collettiva, alla conoscenza
18. Quali sono le tre barriere il cui superamento
ha reso possibile un’accettazione condivisa del
metodo sperimentale per studiare l’uomo?
a) il dualismo mente‐corpo; la fiducia
dell’introspezione di “tirare fuori se stessa” (cioè
di analizzare i contenuti di coscienza con un esame
diretto); la disinvoltura metodologica del senso
comune
b) lo spiritualismo; la fiducia nello studio diretto
dell’inconscio (cioè di analizzare i contenuti di
coscienza con un esame diretto); la disinvoltura
metodologica del comportamentismo
c) lo spiritualismo; la fiducia dell’introspezione di
“tirare fuori se stessa” (cioè di analizzare i
contenuti di coscienza con un esame diretto); la
disinvoltura metodologica del senso comune
d) il dualismo mente‐corpo; la fiducia
dell’introspezione di “tirare fuori se stessa” (cioè
di analizzare i contenuti di coscienza con un esame
diretto); la disinvoltura metodologica della scuola
strutturalista
19. Che cosa è un artefatto?
a) un risultato sperimentale dovuto a qualcosa di
diverso da quello che lo sperimentatore credeva di
manipolare attraverso la variabile dipendente
b) un risultato sperimentale dovuto a qualcosa di
diverso da quello che lo sperimentatore credeva di
escludere attraverso la variabile indipendente
c) un risultato sperimentale dovuto a qualcosa di
diverso da quello che lo sperimentatore credeva di
manipolare attraverso la variabile indipendente
d) un risultato sperimentale dovuto a qualcosa di
simile a quello che lo sperimentatore credeva di
manipolare attraverso la variabile indipendente
20. Qual è la differenza tra un esperimento
naturale ed un esperimento guidato?
a) gli esperimenti naturali sono privi del gruppo di
controllo e si limitano a sfruttare le differenze tra
il gruppo di controllo e la natura
b) gli esperimenti naturali sfruttano differenze
presenti in natura per constatare i loro effetti
diversi su gruppo sperimentale e gruppo di
controllo
c) gli esperimenti naturali si basano su differenze
presenti in natura e misurano i loro effetti diversi
su gruppo sperimentale e gruppo di controllo
d) gli esperimenti naturali sono privi del gruppo di
controllo e si limitano a sfruttare differenze
presenti in natura
21. Che cosa è l’effetto placebo?
a) è l’effetto dovuto al fatto che le persone
rispondono ai farmaci e alle terapie nel modo in
cui pensano che dovrebbero rispondere
b) è l’effetto dovuto al fatto che le persone
rispondono a farmaci e a terapie fasulle come se
queste fossero efficaci
c) è l’effetto dovuto al fatto che le persone
rispondono ai farmaci e alle terapie nel modo in
cui pensano che risponda la maggioranza
d) è l’effetto dovuto al fatto che le persone
rispondono a farmaci e a terapie come se queste
giovassero loro anche se la loro efficacia è nulla
22. Qual è la differenza tra storia interna e storia
esterna?
a) la storia esterna corrisponde al succedersi delle
idee nell’ambito di una data disciplina, la storia
interna corrisponde alle influenze dei
cambiamenti sociali sulla disciplina stessa
b) la storia esterna dipende dall’evolversi delle
idee nell’ambito di una data disciplina, la storia
interna è indipendente dalle influenze dei
cambiamenti sociali sulla disciplina stessa
c) la storia interna corrisponde alle influenze dello
sviluppo tecnologico nell’ambito di una data
disciplina, la storia esterna corrisponde alle
influenze dei cambiamenti sociali sulla disciplina
stessa
d) la storia interna corrisponde al succedersi delle
idee nell’ambito di una data disciplina, la storia
esterna corrisponde alle influenze dei
cambiamenti sociali sulla disciplina stessa
23. Quando è vera una disgiunzione esclusiva “A
oppure B”?
a) una disgiunzione esclusiva è vera se e solo se è
falsa una sola della sue componenti A e B
b) una disgiunzione esclusiva è falsa se e solo se è
vera una sola della sue componenti A e B
c) una disgiunzione esclusiva è vera se e solo se
sono vere le sue componenti A e B
d) una disgiunzione esclusiva è vera se e solo se è
vera una sola della sue componenti A e B
24. Che cosa è una macchina di Turing?
a) una macchina di Turing può essere
rappresentata come un unico numerale binario
costruito mettendo in fila l’uno dopo l’altro i
numerali binari delle sue istruzioni
b) una macchina di Turing può essere
rappresentata come l’informazione genetica che
programma gli organismi viventi
c) una macchina di Turing non può essere
rappresentata come l’informazione genetica che
programma gli organismi viventi
d) una macchina di Turing può essere
rappresentata come un unico numero costruito
mettendo in fila l’uno dopo l’altro i numerali binari
delle sue istruzioni
25. Che cosa fa un computer digitale?
a) un computer digitale non fa altro che
manipolare numerali binari
b) un computer digitale esegue istruzioni per fare
computi
c) un computer digitale manipola numerali binari
per fare calcoli matematici
d) un computer digitale fa calcoli numerici
26. Qual è stato l’impatto della teoria darwiniana
sulla psicologia?
a) si è giunti a concepire l’uomo come esito di una
storia naturale
b) si è giunti a separare spirito e materia
c) si è giunti a concepire l’uomo come esito di una
storia sperimentale
d) si è giunti a concepire l’uomo come entità
dotata di processi mentali
27. Che cosa si intende per sensazione?
a) l’impressione oggettiva, mediata e semplice,
che corrisponde a una determinata intensità dello
stimolo fisico
b) l’impressione soggettiva che corrisponde a una
determinata intensità di uno stimolo fisico
semplice e immediato
c) l’impressione soggettiva, immediata e semplice,
che corrisponde a una determinata quantità di
stimolazione
d) l’impressione soggettiva, immediata e semplice,
che corrisponde a una determinata intensità dello
stimolo fisico
28. Come si caratterizza una relazione psicofisica?
a) in una relazione psicofisica a determinate
configurazioni di stimoli fisici corrispondono
determinate sensazioni sul piano psicologico
b) in una relazione psicofisica a determinate
configurazioni di stimoli fisici seguono
determinate impressioni sul piano psicologico
c) in una relazione psicofisica a determinate
configurazioni di stimoli fisici corrispondono
determinate risposte sul piano dei comportamenti
d) in una relazione psicofisica a determinate
configurazioni di stimoli psicologici corrispondono
determinate sensazioni sul piano mentale
29. Che cosa è la soglia assoluta?
a) è il valore dello stimolo che nel 50% dei casi ha
la probabilità di suscitare la sensazione
corrispondente
b) è la differenza tra stimoli sovraliminari, recepiti
dall’organismo, e stimoli infraliminari, non
avvertiti
c) è il confine tra stimoli percettibili nel 50% dei
casi dall’organismo, e stimoli infraliminari,
avvertiti dall’individuo
d) è il valore della sensazione che nel 50% dei casi
corrisponde al valore dello stimolo
30. Che cosa è la soglia differenziale?
a) è la differenza rilevabile nel 75% dei casi:
corrisponde alla differenza minima tra due stimoli
di diversa intensità
b) è la differenza appena rilevabile: corrisponde
alla differenza minima tra due stimoli di diversa
intensità che è rilevata nel 100% dei casi
c) è la differenza rilevabile nel 10% dei casi:
corrisponde alla differenza minima tra due stimoli
di diversa intensità
d) è la differenza appena rilevabile: corrisponde
alla differenza minima tra due stimoli di diversa
intensità che è rilevata nel 50% dei casi
31. Quando si usa il metodo dei limiti, l’errore
della direzione della serie…
a) dipende dal fatto che i valori della soglia
differenziale tendono a essere diversi a seconda
che si inizi con una serie discendente o
ascendente
b) dipende dal fatto che i valori della soglia
differenziale tendono a coincidere a seconda che
si inizi con una serie discendente o ascendente
c) dipende dal fatto che i valori di soglia assoluta
tendono a essere diversi a seconda che si inizi con
una serie ascendente o discendente
d) dipende dal fatto che i valori della soglia
differenziale tendono a essere diversi a seconda
che si inizi con una serie ascendente o
discendente
32. Che stabilisce il metodo degli stimoli costanti?
a) tra due presentazioni casuali e ripetute di
stimoli sovraliminari e infraliminari, la soglia è
individuata dallo stimolo che ottiene il 100% delle
risposte
b) tra due presentazioni casuali e ripetute di
stimoli sovraliminari e infraliminari, la soglia è
individuata dallo stimolo che ottiene il 50% delle
risposte
c) tra più presentazioni casuali e ripetute di stimoli
sovraliminari e infraliminari, la soglia è individuata
dallo stimolo che ottiene il 50% delle risposte
d) tra più presentazioni casuali e ripetute di
stimoli sovraliminari e infraliminari, la soglia è
individuata dallo stimolo che ottiene il 100% delle
risposte
33. Qual è la differenza tra errore del campione ed
errore di posizione?
a) nel caso dell’errore di posizione è lo stimolo
standard che tende a essere sottostimato mentre
nell’errore del campione è uno stimolo che occupa
una determinata posizione a venire sottostimato
b) nel caso dell’errore del campione lo stimolo
standard tende a essere sovrastimato mentre
nell’errore di posizione è uno stimolo che occupa
una determinata posizione a venire sovrastimato
c) nel caso dell’errore del campione lo stimolo
standard tende a essere sottostimato mentre
nell’errore di posizione è uno stimolo che occupa
una determinata posizione a venire sovrastimato
d) nel caso dell’errore di posizione è lo stimolo
standard tende a essere sottostimato mentre
nell’errore del campione è uno stimolo che occupa
una determinata posizione a venire sovrastimato
34. Che cosa afferma la legge di Fechner?
a) l’intensità della sensazione è direttamente
proporzionale al logaritmo dell’intensità dello
stimolo
b) il logaritmo dell’intensità della sensazione è
indirettamente proporzionale al logaritmo
dell’intensità dello stimolo
c) l’intensità della sensazione è indirettamente
proporzionale al logaritmo dell’intensità dello
stimolo
d) il logaritmo dell’intensità della sensazione è
direttamente proporzionale al logaritmo
dell’intensità dello stimolo
35. Che cosa afferma la funzione di potenza di
Stevens?
a) che la grandezza oggettiva della sensazione è
proporzionale all’intensità dello stimolo elevata
alla medesima potenza
b) che la grandezza soggettiva della sensazione è
proporzionale all’intensità dello stimolo elevata a
una certa potenza
c) che la grandezza soggettiva della sensazione
non è collegata all’intensità dello stimolo elevata a
una certa potenza
d) che la grandezza oggettiva della sensazione è
proporzionale all’intensità dello stimolo elevata a
una certa potenza
36. Che cosa sostiene la teoria della detezione del
segnale?
a) che nello studio psicofisico del rapporto tra
sensazione e stimolazione è necessario prendere
in considerazione i fattori oggettivi legati al
processo di decisione
b) che nello studio psicofisico del rapporto tra
sensazione e stimolazione è necessario prendere
in considerazione i fattori soggettivi legati al
processo di risposta
c) che nello studio psicofisico del rapporto tra
sensazione e stimolazione è necessario prendere
in considerazione i fattori soggettivi legati al
processo di stimolazione
d) che nello studio psicofisico del rapporto tra
sensazione e stimolazione è necessario prendere
in considerazione i fattori soggettivi legati al
processo di decisione
37. Che cosa differenzia l’errore dello stimolo e
l’errore dell’esperienza?
a) nel caso dell’errore dello stimolo si descrive non
ciò che si vede ma ciò che si sa, nell’errore
dell’esperienza si attribuiscono all’esperienza
proprietà esclusive della realtà
b) nel caso dell’errore dello stimolo si descrive
non ciò che si vede ma ciò che si sa, nell’errore
dell’esperienza si attribuiscono alla realtà
proprietà esclusive dell’esperienza
c) nel caso dell’errore dello stimolo si descrive ciò
che si vede e non ciò che si sa, nell’errore
dell’esperienza si attribuiscono alla realtà
proprietà esclusive dell’esperienza
d) nel caso dell’errore dello stimolo si descrive ciò
che si vede e non ciò che si sa, nell’errore
dell’esperienza si attribuiscono alla realtà
proprietà esclusive della realtà
38. Qual è il punto essenziale della teoria
empiristica?
a) la percezione costituisce un processo primario
che conduce alla segmentazione del campo
fenomenico
b) le ripetute esperienze con la realtà ambientale
e l’apprendimento che ne consegue determinano i
modi di percezione della realtà esterna
c) quando si percepisce uno stimolo si compie
un’operazione di categorizzazione che gli
permette di identificarlo e classificarlo
d) si raccolgono le informazioni percettive
nell’ambiente circostante e non è necessario un
processo di rielaborazione cognitiva
39. Qual è il punto centrale della scuola della
Gestalt?
a) la percezione costituisce un processo primario e
immediato che conduce alla segmentazione del
campo fenomenico
b) quando si percepisce uno stimolo si compie
un’operazione di categorizzazione che gli
permette di identificarlo e classificarlo
c) le ripetute esperienze con la realtà ambientale e
l’apprendimento che ne consegue determinano i
modi di percezione della realtà esterna
d) sulla base delle informazioni raccolte nello
schema grezzo originario l’organismo procede a
una seconda elaborazione delle informazioni
40. Qual è il punto essenziale del movimento del
New Look?
a) quando si percepisce uno stimolo si compie
un’operazione di categorizzazione che gli
permette di identificarlo e classificarlo
b) la percezione costituisce un processo primario
che conduce alla segmentazione del campo
fenomenico
c) le ripetute esperienza con la realtà ambientale e
l’apprendimento che ne consegue determinano i
modi di percezione della realtà esterna
d) sulla base delle informazioni raccolte nello
schema grezzo originario l’organismo procede a
una seconda elaborazione delle informazioni
41. Qual è il punto focale della teoria ecologica?
a) la percezione costituisce un processo primario
che conduce alla segmentazione del campo
fenomenico
b) sulla base delle informazioni raccolte nello
schema grezzo originario l’organismo procede a
una seconda elaborazione delle informazioni
c) quando si percepisce uno stimolo si compie
un’operazione di categorizzazione che gli
permette di identificarlo e classificarlo
d) si raccolgono le informazioni percettive
nell’ambiente circostante e non è necessario un
processo di rielaborazione cognitiva
42. Quali sono le figure reversibili?
a) quelle nelle quali si hanno dei contorni anomali
b) quelle nelle quali si ha una inversione tra figura
e contorno
c) quelle nelle quali si ha una organizzazione
percettiva ambigua
d) quelle nelle quali si ha una inversione tra figura
e sfondo
43. Quali sono i principi di Wertheimer che
determinano la segmentazione del campo visivo?
a) la vicinanza, la somiglianza, il destino comune,
la buona direzione, la apertura, la pregnanza
b) quelle nelle quali si hanno dei contorni anomali
c) la vicinanza, la somiglianza, il destino comune,
la buona direzione, la chiusura, la pregnanza
d) la vicinanza, la somiglianza, il destino comune,
la buona direzione, la chiusura, la profondità
44. Qual è il rapporto tra percezione del grado di
inclinazione e gradiente microstrutturale?
a) un gradiente che cresce rapidamente è la
condizione per la visione di una superficie
verticale, un gradiente nullo genera la percezione
di una superficie frontale
b) un gradiente che decresce rapidamente è la
condizione per la visione di una superficie
frontale, un gradiente nullo genera la percezione
di una superficie parallela
c) un gradiente che decresce rapidamente è la
condizione per la visione di una superficie
frontoparallela, un gradiente nullo genera la
percezione di una superficie longitudinale
d) un gradiente che decresce rapidamente è la
condizione per la visione di una superficie
longitudinale, un gradiente nullo genera la
percezione di una superficie frontale
45. Che informazioni fornisce la parallasse di
movimento?
a) fornisce utili informazioni per la percezione
della distanza, poiché gli oggetti si dispongono
diversamente sulla retina in funzione del
movimento dell’osservatore
b) fornisce utili informazioni per la percezione
della grandezza, poiché gli oggetti si dispongono
diversamente sulla retina in funzione del
movimento dell’osservatore
c) fornisce utili informazioni per la percezione
della direzione, poiché gli oggetti si dispongono
diversamente sulla retina in funzione del
movimento dell’osservatore
d) fornisce utili informazioni per la percezione
della costanza, poiché gli oggetti si dispongono
diversamente sulla retina in funzione del
movimento dell’osservatore
46. Che cosa sono le costanze percettive?
a) sono processi in base ai quali gli individui
percepiscono gli oggetti e gli eventi della realtà
come dotati di varianza e instabilità pur non
cambiando le condizioni prossimali
b) sono processi in base ai quali gli individui
percepiscono gli oggetti e gli eventi della realtà
come dotati di invarianza e instabilità pur non
cambiando le condizioni prossimali
c) sono processi in base ai quali gli individui
percepiscono gli oggetti e gli eventi della realtà
come dotati di invarianza e stabilità pur al
continuo variare delle condizioni distali
d) sono processi in base ai quali gli individui
percepiscono gli oggetti e gli eventi della realtà
come dotati di invarianza e stabilità pur al
continuo variare delle condizioni prossimali
47. Che cosa è la tonalità?
a) è un determinato livello di luminosità compresa
tra i due estremi del nero e del bianco passando
per i grigi
b) è una dimensione percettiva fondamentale del
colore tale per cui il colore corrisponde a una
determinata lunghezza d’onda
c) non è una delle tre dimensioni percettive
fondamentali dei colori ma è una componente
della teoria quadricromatica
d) è una delle tre dimensioni percettive
fondamentali dei colori in contrasto con la teoria
quadricromatica
48. Che cosa è la saturazione?
a) è un determinato livello di luminosità compresa
tra i due estremi del nero e del bianco passando
per i grigi
b) non è una delle tre dimensioni percettive
fondamentali dei colori ma è una componente
della teoria quadricromatica
c) è una dimensione percettiva fondamentale del
colore tale per cui il colore corrisponde a una
determinata lunghezza d’onda
d) è il grado di pienezza di una determinata
tonalità
49. Da che cosa dipende la percezione del
movimento stroboscopico?
a) dalla organizzazione spaziale di stimoli statici
presentati in rapida successione
b) dalla organizzazione spazio‐temporale di stimoli
statici presentati in rapida successione
c) dalla organizzazione temporale di stimoli in
movimento presentati in rapida successione
d) dalla organizzazione spazio‐temporale di stimoli
in movimento presentati in modo statico
50. Qual è la differenza tra i processi dal basso
verso l’alto (bottom up) ed i processi dall’alto
verso il basso (top down)?
a) i processi dal basso verso l’alto (bottom up)
dipendono dalle credenze e dalle aspettative
individuali ed i processi dall’alto verso il basso (top
down) coinvolgono le informazioni che
provengono dall’esterno
b) i processi dal basso verso l’alto (bottom up)
dipendono dalle aspettative individuali mentre i
processi dall’alto verso il basso (top down)
coinvolgono le informazioni che provengono
dall’esterno
c) i processi dal basso verso l’alto (bottom up)
dipendono dalle credenze e dalle aspettative
collettive ed i processi dall’alto verso il basso (top
down) coinvolgono le informazioni individuali
d) i processi dal basso verso l’alto (bottom up)
coinvolgono le informazioni che provengono
dall’esterno ed i processi dall’alto verso il basso
(top down) dipendono dalle credenze e dalle
aspettative individuali
51. In che modo può essere definita la coscienza?
a) come la consapevolezza degli stimoli esterni e
interni al soggetto da parte degli altri
b) come la consapevolezza dei propri pensieri
interni da parte del soggetto
c) come la consapevolezza degli stimoli esterni e
interni da parte del soggetto
d) come la consapevolezza delle risposte interne e
esterne da parte del soggetto
52. Qual è la differenza tra le conoscenze
proposizionali (o dichiarative) e le conoscenze
procedurali?
a) le prime riguardano i concetti della vita
quotidiana, le seconde concernono i procedimenti
con cui non sono svolti i compiti della vita
quotidiana
b) le prime riguardano i propositi della vita
quotidiana, le seconde concernono i procedimenti
con cui sono svolti i compiti della vita quotidiana
c) le prime riguardano i contenuti della vita
quotidiana, le seconde concernono i procedimenti
con cui sono svolti i compiti della vita quotidiana
d) le prime riguardano le dichiarazioni della vita
quotidiana, le seconde concernono i procedimenti
con cui sono svolti i compiti della vita quotidiana
53. Qual è la differenza tra processamento
automatico e processamento controllato delle
informazioni?
a) il processamento controllato è lento, non
coinvolge la memoria a breve termine, è
inconsapevole; il processamento automatico è
rapido e coinvolge la memoria a breve termine
b) il processamento controllato delle informazioni
è lento, richiede molte risorse, è consapevole; il
processamento automatico è rapido e non
coinvolge la memoria a breve termine
c) il processamento controllato delle informazioni
è rapido, non coinvolge la memoria a breve
termine, è consapevole; il processamento
automatico è lento e coinvolge la memoria a
breve termine
d) il processamento controllato delle informazioni
non è lento e richiede molte risorse; il
processamento automatico è rapido,
inconsapevole e coinvolge la memoria a breve
termine
54. Da quali aspetti è caratterizzato
l’orientamento automatico?
a) può essere interrotto, il bersaglio
dell’attenzione può essere imprevisto, non è
soggetto a interferenze da parte di un altro
compito
b) non può essere interrotto, il bersaglio
dell’attenzione non può essere imprevisto, è
soggetto a interferenze da parte di un altro
compito
c) non può essere interrotto, il bersaglio
dell’attenzione può essere imprevisto, non è
soggetto a interferenze da parte di un altro
compito
d) può essere interrotto, il bersaglio
dell’attenzione può essere imprevisto, è soggetto
a interferenze da parte di un altro compito
55. In che cosa consiste l’effetto facilitazione
(priming)?
a) è un meccanismo di regolazione in base al quale
l’elaborazione precedente facilita (priming
positivo) o peggiora (priming negativo) la
prestazione successiva
b) è un meccanismo di regolazione in base al quale
l’elaborazione precedente peggiora (priming
positivo) o facilita (priming negativo) la
prestazione successiva
c) è un meccanismo di regolazione in base al quale
l’elaborazione precedente non facilita (priming
negativo) o peggiora (priming positivo) la
prestazione successiva
d) è un meccanismo di regolazione in base al quale
l’elaborazione precedente non facilita (priming
positivo) o peggiora (priming negativo) la
prestazione successiva
56. Che cosa accomuna l’effetto Simon e l’effetto
Stroop?
a) il fatto che una caratteristica irrilevante dello
stimolo non produce un effetto di interferenza
sulla rapidità della risposta in riferimento alla
caratteristica rilevante
b) il fatto che una caratteristica rilevante dello
stimolo non produce un effetto di interferenza
sulla rapidità della risposta nel corso dei processi
di elaborazione
c) il fatto che una caratteristica rilevante dello
stimolo produce un effetto di interferenza sulla
rapidità della risposta in riferimento alla
caratteristica irrilevante
d) il fatto che una caratteristica irrilevante dello
stimolo produce un effetto di interferenza sulla
rapidità della risposta in riferimento alla
caratteristica rilevante
57. Che cosa caratterizza l’effetto Navon?
a) di fronte a stimoli incongruenti, locali e globali,
vi è un rallentamento nei tempi di risposta dovuta
alla presenza di una lettera non rilevante a livello
globale
b) di fronte a stimoli incongruenti, locali e globali,
vi è una accelerazione nei tempi di risposta dovuta
alla presenza di una lettera non rilevante a livello
globale
c) di fronte a stimoli incongruenti, locali e globali,
non vi è un rallentamento nei tempi di risposta
dovuta alla presenza di una lettera non rilevante a
livello globale
d) di fronte a stimoli incongruenti, locali e globali,
vi è un rallentamento nei tempi di risposta dovuta
alla presenza di una lettera rilevante a livello
globale
58. In che cosa consiste la differenza tra
interferenza strutturale e interferenza da risorse?
a) nella interferenza strutturale due compiti da
eseguire nel contempo coinvolgono diversi
meccanismi di processamento, nella interferenza
da risorse il compito primario assorbe una quota
elevata di risorse attentive
b) nella interferenza strutturale due compiti da
eseguire nel contempo condividono il medesimo
meccanismo di processamento, nella interferenza
da risorse il compito primario assorbe una quota
ridotta di risorse attentive
c) nella interferenza strutturale due compiti da
eseguire nel contempo coinvolgono diversi
meccanismi di processamento, nella interferenza
da risorse il compito primario assorbe una quota
ridotta di risorse attentive
d) nella interferenza strutturale due compiti da
eseguire nel contempo condividono il medesimo
meccanismo di processamento, nella interferenza
da risorse il compito primario assorbe una quota
elevata di risorse attentive
59. Qual è la differenza tra sonno REM e sonno
NREM?
a) durante il sonno NREM l’attività cerebrale è in
un corpo rilassato e, se svegliati, è probabile che
non si riferiscano sogni in corso, durante il sonno
REM si ha la presenza di rapidi movimenti degli
occhi
b) durante il sonno REM l’attività cerebrale è in un
corpo rilassato e, se svegliati, è probabile che si
riferiscano sogni in corso, durante il sonno NREM
si ha la presenza di rapidi movimenti degli occhi
c) durante il sonno NREM l’attività cerebrale è
ridotta in un corpo rilassato, durante il sonno REM
si ha la presenza di rapidi movimenti degli occhi e,
se svegliati, è probabile che si riferiscano sogni in
corso
d) durante il sonno REM l’attività cerebrale è
ridotta in un corpo rilassato, durante il sonno
NREM si ha la presenza di rapidi movimenti degli
occhi e, se svegliati, è probabile che si riferiscano
sogni in corso
60. Che cosa sostengono le teorie circadiane del
sonno?
a) sostengono che il sonno è comparso durante
l’evoluzione della specie per mantenere gli animali
inattivi e recuperare risorse
b) sostengono che il sonno consente un recupero
delle risorse svolgendo funzioni di riparazione
durante i periodi in cui non si è impegnati nelle
attività necessarie per la sopravvivenza
c) sostengono che il sonno è comparso durante
l’evoluzione della specie per mantenere gli animali
inattivi durante i periodi in cui non si impegnano
nelle attività necessarie per la sopravvivenza
d) sostengono che il sonno consente un recupero
delle risorse svolgendo funzioni di riparazione
61. In che cosa consiste il fenomeno dei micro‐
sonni?
a) si tratta di cali improvvisi della vigilanza della
durata di pochi secondi, durante i quali le
palpebre si chiudono e i soggetti rispondono
prontamente agli stimoli ambientali
b) si tratta di cali improvvisi della vigilanza della
durata di pochi secondi, durante i quali le
palpebre rimangono aperte e i soggetti non
rispondono agli stimoli ambientali
c) si tratta di cali improvvisi della vigilanza della
durata di pochi secondi, durante i quali le
palpebre si chiudono e i soggetti non rispondono
agli stimoli ambientali
d) si tratta di cali improvvisi della vigilanza della
durata di parecchi minuti, durante i quali le
palpebre si chiudono e i soggetti non rispondono
agli stimoli ambientali
62. Qual è la funzione dei sogni secondo la teoria
rielaborativa dei sogni?
a) rimettere ordine nella memoria e ricordare
aspetti problematici che si hanno lungo il giorno
b) rimettere ordine nella memoria e risolvere
aspetti problematici che si hanno lungo la notte
c) rimettere ordine nella memoria e dimenticare
aspetti problematici che si hanno lungo il giorno
d) rimettere ordine nella memoria e risolvere
aspetti problematici che si hanno lungo il giorno
63. Che cosa si intende per sogni lucidi?
a) attraverso un segnale, chi sogna è in grado di
comunicare allo sperimentatore di essere
cosciente di stare dormendo
b) attraverso un segnale, chi sogna è in grado di
comunicare allo sperimentatore di non essere
cosciente di stare sognando
c) attraverso un segnale, chi sogna è in grado di
comunicare allo sperimentatore di essere
cosciente di stare sognando
d) attraverso un segnale, chi sogna non è in grado
di comunicare allo sperimentatore di essere
cosciente di stare sognando
64. Quale relazione esiste tra alternanza sonno‐
veglia e temperatura corporea?
a) l’addormentamento avviene in corrispondenza
con il valore minimo della temperatura esterna e il
risveglio coincide con il suo innalzamento
b) l’addormentamento avviene in corrispondenza
con il valore minimo della temperatura e il
risveglio coincide con il suo innalzamento
c) l’addormentamento avviene in corrispondenza
con il valore minimo della temperatura e il
risveglio coincide con il suo abbassamento
d) l’addormentamento avviene in corrispondenza
con il valore massimo della temperatura e il
risveglio coincide con il suo innalzamento
65. Quale differenza esiste tra i ritmi circadiani
delle culture veloci e quelli delle culture lente?
a) nelle prime si svolgono diverse attività nel
medesimo tempo, nelle seconde i vincoli
temporali sono forti e si realizza un’attività per
volta
b) nelle prime i vincoli temporali sono forti e si
realizza un’attività per volta, nelle seconde si
svolgono diverse attività nel medesimo tempo
c) nelle prime i vincoli temporali sono deboli e si
realizza un’attività per volta, nelle seconde si
svolgono diverse attività nel medesimo tempo
d) nelle prime i vincoli temporali sono forti e si
realizza un’attività per volta, nelle seconde si
svolgono di diverse attività in tempi diversi
66. Che cosa succede a un soggetto durante il
processo ipnotico?
a) abbandona un certo grado del controllo sulla
sua mente e comportamento all’ipnotizzatore e
respinge le indicazioni che inducono a distorsioni
della realtà
b) abbandona un certo grado del controllo sulla
sua mente e comportamento all’ipnotizzatore e
accetta le sue indicazioni che riducono le
distorsioni della realtà
c) abbandona un certo grado del controllo sulla
sua mente e comportamento all’ipnotizzatore e
accetta le sue indicazioni che inducono a
distorsioni della realtà
d) abbandona completamente il controllo sulla
sua mente e comportamento all’ipnotizzatore e
accetta le sue indicazioni inducono a distorsioni
della realtà
67. Quali sono i fenomeni più ricorrenti una volta
raggiunta la condizione di ipnosi?
a) allucinazioni positive e negative, reazioni
psicomotorie, regressioni di età, inibizione del
dolore
b) allucinazioni positive e negative, reazioni
ideomotorie, regressioni di età, inibizione del
dolore
c) allucinazioni positive e negative, reazioni
ideomotorie, regressioni di età, accentuazione del
dolore
d) allucinazioni progressive e negative, reazioni
ideomotorie, regressioni di età, inibizione del
dolore
68. Che cosa si intende per analgesia ipnotica?
a) la possibilità di esercitare un controllo diretto
sul dolore senza la necessità di interventi ipnotici
b) la possibilità di esercitare un controllo diretto
sul dolore senza la necessità di interventi
farmacologici
c) la possibilità di esercitare un controllo diretto
sulle malattie senza la necessità di interventi
chirurgici
d) la possibilità di esercitare un controllo diretto
sulle paure senza la necessità di interventi
farmacologici
69. Che differenza esiste tra la meditazione di
apertura e la meditazione di concentrazione?
a) nella prima il soggetto libera il più possibile la
mente per accogliere nuove esperienze, nella
seconda concentra tutte le sue risorse su più cose
b) nella prima il soggetto libera il più possibile la
mente per accogliere nuove esperienze, nella
seconda concentra tutte le sue risorse su un’unica
cosa
c) nella prima il soggetto libera il più possibile la
mente per eliminare le brutte esperienze, nella
seconda concentra tutte le sue risorse su un’unica
cosa
d) nella prima il soggetto cerca di ricordare tutte
le nuove esperienze, nella seconda concentra
tutte le sue risorse su un’unica cosa
70. Che cosa si prefigge la meditazione
trascendentale?
a) indurre uno stato di profondo rilassamento, per
ridurre l’eccitazione fisiologica e diminuire le
condizioni di stress
b) indurre uno stato di profonda tensione, per
ridurre l’eccitazione fisiologica e diminuire le
condizioni di stress
c) indurre uno stato di profondo rilassamento, per
ridurre l’eccitazione fisiologica e aumentare le
condizioni di stress
d) indurre uno stato di apparente rilassamento,
per ridurre l’eccitazione fisiologica e diminuire le
condizioni di stress
71. Come è composto lo schema dell’esperimento
sul condizionamento di Pavlov?
a) il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta
di salivazione è la risposta incondizionata (RI), la
campanella è uno stimolo incondizionato (SI):
l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce
condizionamento
b) il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta
di salivazione è la risposta incondizionata (RI), la
campanella è uno stimolo incondizionato (SI):
l’accoppiamento ripetuto di RI e SI produce
condizionamento
c) il cibo è lo stimolo condizionato (SC), la risposta
di salivazione è la risposta condizionata (RC), la
campanella è uno stimolo incondizionato (SI):
l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce
condizionamento
d) il cibo è lo stimolo incondizionato (SI), la
risposta di salivazione è la risposta incondizionata
(RI), la campanella è uno stimolo condizionato
(SC): l’accoppiamento ripetuto di SC e SI produce
condizionamento
72. Come descrivere la fase di estinzione?
a) si continua a presentare SC ma non SI: la RI
scompare gradualmente
b) si continua a presentare SI accoppiato a RC: la
RI scompare gradualmente
c) si continua a presentare SI ma non SC: la RI
scompare gradualmente
d) si continua a presentare SC ma non SI: la RC
scompare gradualmente
73. Che cosa è la generalizzazione dello stimolo?
a) se a un particolare SC è stata associata una
risposta condizionata RC, gli stimoli simili alla RC
tenderanno anch’essi a suscitare la RI
b) se a un particolare SC è stata associata una
risposta incondizionata RI, gli stimoli simili allo SC
tenderanno anch’essi a suscitare la RI
c) se a un particolare SC è stata associata una
risposta condizionata RC, gli stimoli simili allo SC
tenderanno anch’essi a suscitare la RC
d) se a un particolare SI è stata associata una
risposta condizionata RC, gli stimoli simili allo SI
tenderanno anch’essi a suscitare la RC
74. In che cosa consiste l’addestramento alla
discriminazione?
a) consiste nel condizionare un animale a non
rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando
a rispondere allo SI
b) consiste nel condizionare un animale a non
rispondere a stimoli uguali allo SC pur
continuando a rispondere a quelli identici allo SI
c) consiste nel condizionare un animale a non
rispondere a stimoli simili allo SC pur continuando
a rispondere allo SC
d) consiste nel condizionare un animale a non
rispondere a stimoli simili allo SI pur continuando
a rispondere allo SC
75. Che cosa confronta l’esperimento di
Mackintosh, che dimostra che il condizionamento
non è riducibile all’accoppiamento di due eventi
temporalmente contigui?
a) si confrontano tre condizioni sperimentali
articolate in due fasi temporali e si confrontano le
risposte di avversione in funzione del malessere
generato dalle somministrazioni di caffè e/o
saccarosio delle prime due fasi
b) si confrontano quattro condizioni sperimentali
articolate in tre fasi temporali e si confrontano le
risposte di avversione in funzione del malessere
generato dalle somministrazioni di caffè e/o
saccarosio delle prime due fasi
c) si confrontano tre condizioni sperimentali
articolate in quattro fasi temporali e si
confrontano le risposte di avversione in funzione
del malessere generato dalle somministrazioni di
caffè e/o saccarosio delle prime due fasi
d) si confrontano quattro condizioni sperimentali
articolate in tre fasi temporali e si confrontano le
risposte di avversione in funzione del malessere
generato dalle somministrazioni di caffè oppure
saccarosio delle tre due fasi
76. Come è composta la struttura gerarchica delle
categorie?
a) ci sono sia una dimensione verticale,
caratterizzata da un livello base, sia una
dimensione orizzontale, rispetto alla quale le
categorie non si sovrappongono; possono quindi
coesistere e intrecciarsi più sistemi di
categorizzazione
b) ci sono sia una dimensione verticale sia una
dimensione orizzontale, caratterizzata da un
livello base, rispetto alla quale molte categorie si
sovrappongono; possono quindi coesistere e
intrecciarsi più sistemi di categorizzazione
c) ci sono sia una dimensione verticale,
caratterizzata da un livello base, sia una
dimensione orizzontale, rispetto alla quale molte
categorie si sovrappongono; non possono quindi
coesistere e intrecciarsi più sistemi di
categorizzazione
d) ci sono sia una dimensione verticale,
caratterizzata da un livello base, sia una
dimensione orizzontale, rispetto alla quale molte
categorie si sovrappongono; possono quindi
coesistere e intrecciarsi più sistemi di
categorizzazione
77. Che cosa è una unità nascosta?
a) è una unità celata rispetto al legame diretto tra
input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le
relazioni tra i vari input in modo da emettere la
risposta grazie alle sue capacità inibitoria
b) è una unità celata rispetto al legame diretto tra
input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le
relazioni tra i vari input in modo da escludere la
risposta grazie alle sue capacità inibitoria
c) è una unità celata rispetto che ha lo scopo di
rappresentare le relazioni tra input e output in
modo da attivare la risposta grazie alle sue
capacità inibitoria
d) è una unità celata rispetto al legame diretto tra
input ed output ed ha lo scopo di rappresentare le
relazioni tra i vari input in modo da non escludere
la risposta grazie alle sue capacità inibitoria
78. Qual è la differenza tra comportamenti
rispondenti e comportamenti operanti?
a) i comportamenti rispondenti sono derivati da
riflessi appresi tramite il condizionamento
pavloviano, i comportamenti operanti sono innati
e vengono emessi spontaneamente
dall’organismo
b) i comportamenti rispondenti sono derivati da
riflessi innati o appresi tramite il condizionamento
pavloviano, i comportamenti operanti non sono
emessi spontaneamente dall’organismo
c) i comportamenti rispondenti non sono derivati
da riflessi innati o appresi tramite il
condizionamento pavloviano, i comportamenti
operanti sono emessi spontaneamente
dall’organismo
d) i comportamenti rispondenti sono derivati da
riflessi innati o appresi tramite il condizionamento
pavloviano, i comportamenti operanti sono
emessi spontaneamente dall’organismo
79. Che cosa significa per Chomsky imparare la
grammatica di una lingua?
a) significa saper confrontare le sequenze
grammaticali da quelle che non lo sono grazie ad
un meccanismo che esclude le prime ma non le
seconde
b) significa saper distinguere le sequenze probabili
da quelle che non lo sono grazie ad un
meccanismo che genera le prime ed esclude le
seconde
c) significa saper distinguere le sequenze
grammaticali da quelle che non lo sono grazie ad
un meccanismo che genera le prime ed esclude le
seconde
d) significa saper capire le sequenze grammaticali
e quelle che non lo sono grazie ad un meccanismo
che genera le prime ed esclude le seconde
80. Nella formazione a distanza l'apprendimento è
centrato
a) sul ruolo dell'allievo
b) sull’usabilità dello strumento elettronico
c) sul ruolo dell'insegnante
d) sul ruolo dei mezzi tecnologici
81. Secondo Rosch, la dimensione verticale di una
categoria:
a) consente di comprendere come una categoria
di differenzia dalle altre
b) consente di collegare fra loro diverse categorie
attraverso il processo d’inclusione
c) consente di distinguere fra loro diverse
categorie attraverso il processo di esclusione
d) consente di comprendere come una categoria si
lega alle altre
82. Secondo Bateson, si ha apprendimento
quando:
a) si è arrivati alla soglia minima di apprendimento
di una certa competenza e l’organismo è ancora in
grado di acquisire nuove informazioni pertinenti
b) si è arrivati alla soglia massima di
apprendimento di una certa competenza e
l’organismo è ancora in grado di acquisire nuove
informazioni pertinenti
c) si è arrivati alla soglia massima di
apprendimento di una certa competenza e
l’organismo è in grado di acquisire solo nuove
informazioni pertinenti
d) si è arrivati alla soglia massima di
apprendimento di una certa competenza e
l’organismo non è più in grado di acquisire nuove
informazioni pertinenti
83. L’apprendimento per simulazione è basato
sull’equazione:
a) gli altri sono diversi da me
b) gli altri non funzionano come me
c) gli altri non mi assomigliano
d) gli altri sono simili a me
84. Quando si ha imitazione?
a) quando un individuo ripete un’azione svolta da
un altro individuo
b) quando vi è la riproduzione consapevole di
un’azione altrui per raggiungere lo stesso scopo
perseguito da quest’ultimo
c) quando vi è la riproduzione consapevole di
un’azione altrui, con l’intento di raggiungere uno
scopo diverso da quello perseguito da
quest’ultimo
d) quando un individuo ripete un’azione svolta da
un altro individuo, perché non riesce a
distinguere, nella condotta altrui, le azioni che
fungono da mezzi da quelle che costituiscono lo
scopo
85. Se la forza associativa tra SI e SC è debole:
a) si ha condizionamento
b) si crea una predizione
c) il condizionamento non appare
d) si crea un’aspettativa mentale
86. Secondo Tolman, l’apprendimento è:
a) consente di elaborare una mappa delle relazioni
spaziali
b) è connesso con la costruzione di un’aspettativa
c) non consente di elaborare una mappa delle
relazioni spaziali
d) un processo attivo, costruttivo e interattivo da
parte dell’organismo con l’ambiente
87. L’apprendimento latente:
a) ha luogo in assenza di rinforzo
b) è connesso con la costruzione di un’aspettativa
c) non consente di elaborare una mappa delle
relazioni spaziali
d) consente di elaborare una mappa delle relazioni
spaziali
88. Come funziona il modello della memoria di
Atkinson e Shiffrin?
a) l’informazione viene conservata brevemente
nella memoria a breve termine per poi
eventualmente trasferirsi nella memoria a lungo
termine
b) l’informazione viene conservata a lungo nel
registro sensoriale, parte di essa viene
immagazzinata nella memoria a breve termine per
poi eventualmente trasferirsi nella memoria a
lungo termine
c) l’informazione viene conservata brevemente nel
registro sensoriale, parte di essa viene
immagazzinata nella memoria a breve termine per
poi eventualmente trasferirsi nella memoria a
lungo termine
d) l’informazione viene conservata brevemente
nel registro sensoriale, parte di essa viene
immagazzinata nella memoria a lungo termine per
poi eventualmente trasferirsi nella memoria a
breve termine
89. Come funziona il classico esperimento di
Sperling?
a) si presenta una matrice di tre lettere e si impara
ad accoppiare le righe della matrice con suoni
diversi: se il suono segue la scomparsa della
matrice si riportano tutte e tre le lettere della riga
segnalata
b) si presenta una matrice di nove lettere e si
impara ad accoppiare le righe della matrice con
suoni diversi: se il suono segue la scomparsa della
matrice si riportano tutte e nove le lettere della
riga segnalata
c) si presenta una matrice di tre lettere e si impara
ad accoppiare le righe della matrice con suoni
diversi: se il suono segue la scomparsa della
matrice si riportano tutte e nove le lettere della
riga segnalata
d) si presenta una matrice di nove lettere e si
impara ad accoppiare le righe della matrice con
suoni diversi: se il suono segue la scomparsa della
matrice si riportano tutte e tre le lettere della riga
segnalata
90. Come funziona il paradigma di Peterson e
Peterson?
a) essi idearono una tecnica consistente nel far
fare diversi compiti in parallelo e nel mostrare che
lo spazio della MLT occupato da uno dei due
rendeva difficile l’esecuzione dell’altro
b) essi idearono una tecnica consistente nel far
fare un compito dopo l’altro e nel mostrare che lo
spazio della MBT occupato da uno dei due
rendeva difficile l’esecuzione dell’altro
c) essi idearono una tecnica consistente nel far
fare due compiti in parallelo e nel mostrare che lo
spazio della MBT occupato da uno dei due
rendeva difficile l’esecuzione dell’altro
d) essi idearono una tecnica consistente nel far
fare due compiti in parallelo e nel mostrare che lo
spazio della MLT occupato da uno dei due rendeva
difficile l’esecuzione dell’altro
91. Come funziona il paradigma delle false
credenze?
a) cinque ingredienti: un bambino, una bambola,
un oggetto e due scatole; la bambola ed il
bambino osservano l’oggetto mentre è messo in
una scatola; mentre la bambola è assente, si
sposta l’oggetto nell’altra scatola e si domanda poi
al bambino dove la bambola in seguito lo cercherà
b) si mostra a un bambino una scatola di matite
che conosce e gli si domanda che cosa c’è dentro
per poi mostrargli che in realtà è vuota; gli si
domanda poi che cosa una bambola ignara del
tutto si aspetterà di trovare nella scatola
c) si mostra a un bambino una scatola di dolci
Smarties che conosce e gli si domanda che cosa
c’è dentro per poi mostrargli che in realtà c’è una
matita; gli si domanda poi che cosa una bambola
ignara del tutto si aspetterà di trovare nella
scatola
d) cinque ingredienti: un bambino, una bambola,
un oggetto e due scatole; la bambola ed il
bambino osservano l’oggetto mentre è messo in
una scatola; mentre la bambola è presente, si
sposta l’oggetto nell’altra scatola e si domanda poi
al bambino dove la bambola in seguito lo cercherà
92. Quali sono le sei fasi per la memoria degli
eventi futuri?
a) formazione delle intenzioni, ricordare che cosa
si è già fatto e quando, ricordarsi di compiere
l’azione nel modo stabilito e, in seguito, ricordarsi
di non ripeterla
b) formazione delle intenzioni, ricordare che cosa
fare e quando farlo, ricordarsi di compiere l’azione
nel modo stabilito e, in seguito, ricordarsi di
ripeterla
c) formazione delle intenzioni, ricordare che cosa
fare e quando farlo, ricordarsi di compiere l’azione
nel modo stabilito e, in seguito, ricordarsi di non
ripeterla
d) formazione delle intenzioni, ricordare che cosa
fare e quando farlo, ricordarsi di compiere l’azione
nel modo stabilito e, in seguito, ricordarsi di
ripeterla più volte
93. Qual è la differenza tra interferenza retroattiva
e proattiva?
a) nella interferenza proattiva il precedente
apprendimento interferisce con il nuovo
materiale, nella interferenza retroattiva è il
materiale vecchio a danneggiare quello appreso in
precedenza
b) nella interferenza proattiva l’ apprendimento
interferisce con il materiale già appreso, nella
interferenza retroattiva è il materiale appreso in
precedenza a danneggiare quello da apprendere
c) nella interferenza proattiva il precedente
apprendimento interferisce con il nuovo materiale
da imparare, nella interferenza retroattiva è il
materiale nuovo a danneggiare quello appreso in
seguito
d) nella interferenza proattiva il precedente
apprendimento interferisce con il nuovo materiale
da imparare, nella interferenza retroattiva è il
materiale nuovo a danneggiare quello appreso in
precedenza
94. Qual è la differenza tra memoria semantica e
memoria episodica?
a) entrambe sono memorie a breve termine: la
memoria episodica ha a che fare con quello che
noi sappiamo, mentre quella semantica con quello
che noi ricordiamo
b) entrambe sono memorie a lungo termine: la
memoria episodica ha a che fare con quello che
noi sappiamo, mentre quella semantica con quello
che noi ricordiamo
c) entrambe sono memorie a breve termine: la
memoria episodica ha a che fare con quello che
noi ricordiamo, mentre quella semantica con
quello che noi sappiamo
d) entrambe sono memorie a lungo termine: la
memoria episodica ha a che fare con quello che
noi ricordiamo, mentre quella semantica con
quello che noi sappiamo
95. Qual è l’effetto delle riproduzioni ripetute?
a) nello scorrere i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo ma facendo appunti
b) nel memorizzare i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo e senza fare appunti
c) nel memorizzare i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo, nel fare appunti e nel
fare una rassegna finale
d) se si deve ripetere più volte lo stesso racconto o
testimonianza, questo diventa progressivamente
più semplice, coerente e plausibile
96. In che cosa consiste il metodo PQ4R?
a) nello scorrere i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo ma facendo appunti
b) nel memorizzare i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo, nel fare appunti e nel
fare una rassegna finale
c) nello scorrere i vari capitoli di un testo, nel porsi
delle domande, nel rispondere alle domande, nel
riflettere, nel ripeterlo senza guardarlo e nel fare
una rassegna finale
d) nel memorizzare i vari capitoli di un testo, nel
rispondere alle domande contenute nel testo, nel
ripeterlo senza guardarlo e senza fare appunti
97. Se l’assone di un neurone A è abbastanza
vicino per eccitare un altro neurone B in modo
ripetuto e consistente, che cosa accade?
a) in uno o in entrambi i neuroni si producono
cambiamenti metabolici e un qualche processo di
decrescita, per cui l’efficienza di A risulta
indebolita
b) in uno o in entrambi i neuroni si producono
cambiamenti metabolici e un qualche processo di
crescita, per cui l’efficienza di A risulta potenziata
c) nel neurone A si producono cambiamenti
metabolici e nel neurone B si assiste a un processo
di crescita, per cui la sua efficienza ne risulta
potenziata
d) nel neurone B si producono cambiamenti
metabolici e nel neurone A si assiste a un processo
di decrescita, per cui la sua efficienza ne risulta
indebolita
98. I peccati della memoria sono:
a) labilità, distrazione, blocco, suggestionabilità,
distorsione e persistenza
b) labilità, distrazione, blocco, errata attribuzione,
suggestionabilità, distorsione e persistenza
c) labilità, distrazione, blocco, errata attribuzione,
distorsione e persistenza
d) labilità, blocco, errata attribuzione,
suggestionabilità, distorsione e persistenza
99. Che cos’è la memoria implicita?
a) è la conservazione di informazioni che
riguardano specifici eventi o conoscenze
b) è la capacità di ricordare senza averne
consapevolezza
c) è la capacità di ricordare avendone
consapevolezza
d) è la conservazione di informazioni generiche
100. Le strategie di codifica riguardano diversi
fattori quali:
a) fattori connessi con l’oggetto; fattori relativi al
materiale da memorizzare
b) fattori connessi con il soggetto; fattori relativi al
materiale da memorizzare; fattori relativi
all’esercizio
c) fattori connessi con l’oggetto; fattori relativi al
materiale da memorizzare; fattori relativi
all’esercizio
d) fattori connessi con il soggetto; fattori relativi
all’esercizio
101. Che cos’è l’oblio?
a) l’eliminazione volontaria o involontaria
d’informazioni già memorizzate
b) l’eliminazione volontaria d’informazioni già
memorizzate
c) l’eliminazione casuale d’informazioni già
memorizzate
d) l’eliminazione involontaria d’informazioni già
memorizzate
102. La memoria sensoriale si suddivide in:
a) memoria olfattiva, gustativa, tattile e
propriocettiva
b) memoria iconica, eroica, olfattiva, gustativa,
tattile e propriocettiva
c) memoria iconica, ecoica e propriocettiva
d) memoria iconica, ecoica, olfattiva, gustativa,
tattile e propriocettiva
103. La distinzione tra memoria procedurale e
memoria dichiarativa è stata riferita alla differenza
tra:
a) sapere come e sapere chi
b) sapere cosa e sapere chi
c) sapere cosa e sapere come
d) sapere chi e sapere quando
104. Quali fattori sono responsabili degli errori
che si possono commettere nella identificazione di
un criminale?
a) a un testimone di un processo viene presentata
una sola ricostruzione dei fatti; si pensa che la
memoria funzioni in modo attendibile, veritiero e
accurato
b) vengono presentate a un testimone di un
processo un numero eccessivo di alternative
possibili a una data ricostruzione dei fatti; si pensa
che la memoria funzioni in modo attendibile,
veritiero e accurato
c) non vengono presentate a un testimone di un
processo tutte le alternative possibili a una data
ricostruzione dei fatti; si pensa che la memoria
funzioni in modo poco attendibile e poco accurato
d) non vengono presentate a un testimone di un
processo tutte le alternative possibili a una data
ricostruzione dei fatti; si pensa che la memoria
funzioni in modo attendibile, veritiero e accurato
105. Il riapprendimento è un’operazione mentale
che caratterizza la fase di:
a) ritenzione
b) fissazione
c) codifica
d) recupero
106. La memoria iconica:
a) è di grande capacità, dura poco e decade
rapidamente
b) è di grande capacità, dura a lungo e decade
lentamente
c) fissazione
d) ha poca capacità, dura a lungo e decade
lentamente
107. Il taccuino visivo‐spaziale riguarda:
a) l’immagazzinamento e il trattamento delle
informazioni visive, ma non di quelle spaziali
b) l’immagazzinamento e il trattamento delle
informazioni visive e spaziali
c) l’immagazzinamento delle informazioni visive e
spaziali
d) il trattamento delle informazioni visive e
spaziali
108. Che cosa sono i modelli mentali?
a) sono simulazioni della realtà esterna ma non
possono rappresentare anche nozioni astratte
come la negazione ed il possesso
b) sono rappresentazioni di situazioni reali,
ipotetiche o immaginarie, e possono
rappresentare anche nozioni astratte come la
negazione e il possesso
c) sono simulazioni della realtà esterna e non
possono rappresentare anche nozioni astratte
come la negazione e il possesso
d) sono rappresentazioni di situazioni immaginarie
ma non possono rappresentare anche nozioni
come la negazione e il possesso
109. Come è fatta l’inferenza sillogistica detta
modus ponens?
a) è fatta di due premesse e una conclusione: una
premessa condizionale (se a allora b), una
premessa minore: a; da queste due premesse si
inferisce b
b) è fatta di due premesse e una conclusione: una
premessa condizionale (se a allora b), una
premessa minore: b; da queste due premesse si
inferisce non‐a
c) è fatta di due premesse e una conclusione: una
premessa condizionale (se a allora b), una
premessa minore: non‐b; da queste due premesse
si inferisce a
d) è fatta di due premesse e una conclusione: una
premessa condizionale (se a allora b), una
premessa minore: non‐b; da queste due premesse
si inferisce non‐a
110. In un processo decisionale, quando la stessa
opzione può venire sia scelta che rifiutata?
a) quando si orienta la scelta focalizzando il
decisore sui difetti (che cosa rifiuti) oppure sui
pregi (che cosa preferisci), in un contesto di scelta
che presenta forti pregi e forti difetti
b) quando la scelta viene fatta dal decisore,
concentrandosi non sui difetti (che cosa rifiuti),
ma sui pregi (che cosa preferisci) in un contesto di
scelta indifferenziato
c) quando ci si focalizza non sui difetti (che cosa
rifiuti), ma sui pregi (che cosa preferisci) in un
contesto di scelta indifferenziato
d) quando si orienta la scelta focalizzando il
decisore sui pregi (che cosa rifiuti) oppure sui
difetti (che cosa preferisci) in un contesto di scelta
che presenta forti pregi e forti difetti
111. Che cosa è il principio di verità?
a) quel principio in base al quale si tende a
minimizzare il carico della memoria di lavoro
costruendo modelli mentali che rappresentano ciò
che è probabile ma non ciò che è falso
b) quel principio in base al quale si tende a
minimizzare il carico della memoria a lungo
termine costruendo modelli mentali che
rappresentano ciò che è vero ma non ciò che è
falso
c) quel principio in base al quale si tende a
minimizzare il carico della memoria di lavoro
costruendo modelli mentali che rappresentano
solo ciò che è falso
d) quel principio in base al quale si tende a
minimizzare il carico della memoria di lavoro
costruendo modelli mentali che rappresentano ciò
che è vero ma non ciò che è falso
112. Qual è la differenza tra negazione e falsità?
a) la falsità è una nozione semantica nel senso che
ha a che fare con le descrizioni del mondo mentre
la negazione è una nozione sintattica:
un’asserzione negativa può essere vera o falsa
b) la falsità è una nozione sintattica nel senso che
ha a che fare con le descrizioni del mondo mentre
la negazione è una nozione semantica:
un’asserzione negativa può essere vera o falsa
c) la falsità è una nozione sintattica nel senso che
ha a che fare con le descrizioni del mondo mentre
la negazione è una nozione semantica:
un’asserzione negativa non può essere vera
d) la falsità è una nozione sintattica nel senso che
ha a che fare con le descrizioni del mondo mentre
la negazione è una nozione semantica:
un’asserzione negativa può essere vera
113. Secondo quali principi di base funziona la
probabilità ingenua?
a) il principio di verità, il principio di
equiproporzionalità e quello di frequenza
b) il principio di autorità, il principio di
equiprobabilità e quello di proporzionalità
c) il principio di verità, il principio di frequenza e
quello di proporzionalità
d) il principio di verità, il principio di
equiprobabilità e quello di proporzionalità
114. Molte illusioni cognitive dipendono dal fatto
che:
a) le persone si fanno rappresentazioni complete
in cui sono assenti le informazioni implicite
mentre si focalizzano su quelle esplicite
b) le persone si fanno rappresentazioni
incomplete in cui sono assenti le informazioni
implicite mentre si focalizzano su quelle esplicite
c) le persone non si fanno rappresentazioni
incomplete in cui sono assenti le informazioni
implicite mentre si focalizzano su quelle esplicite
d) le persone si fanno rappresentazioni complete
in cui sono assenti le informazioni esplicite mentre
si focalizzano su quelle restanti
115. Come si possono ridurre i meccanismi di
focalizzazione nella decisione?
a) cercando di attivare la costruzione di
rappresentazioni più ricche incoraggiando la
ricerca di informazioni su azioni alternative
b) cercando di attivare la costruzione di
rappresentazioni e incoraggiando la ricerca di
informazioni su azioni alternative
c) cercando di attivare la costruzione di
rappresentazioni più ricche incoraggiando la
ricerca di informazioni su eventi sconosciuti
d) cercando di attivare la costruzione di
rappresentazioni più ricche incoraggiando la
ricerca di informazioni su azioni improbabili
116. Che cosa è il metaragionamento?
a) è il ragionamento fatto per risolvere problemi la
cui soluzione richiede che ci facciamo modelli di
modelli, nel senso che per raggiungere la
soluzione dobbiamo inferire ciò che una persona
può dedurre circa le deduzioni di una altra
persona
b) è il ragionamento fatto per risolvere problemi
per la cui soluzione dobbiamo inferire ciò che una
persona può dedurre circa i contenuti mentali di
una altra persona
c) è il ragionamento fatto per risolvere problemi
per la cui soluzione dobbiamo inferire ciò che una
persona può inferire circa le soluzioni pensate da
altre persone
d) è il ragionamento fatto per risolvere problemi
per la cui soluzione dobbiamo inferire ciò che una
persona può inferire indipendentemente dalle
soluzioni pensate da altre persone
117. Quali sono le principali predizioni della teoria
dei modelli mentali circa i processi di pensiero?
a) non si costruiscono modelli mentali di ciò che è
falso; è più difficile ragionare quanti meno sono i
modelli su cui ci si deve basare; si tende a
focalizzarsi su rappresentazioni incomplete, cioè
non su tutti i modelli necessari
b) si costruiscono modelli mentali di ciò che è vero
e non di ciò che è falso; è più facile ragionare
quanti meno sono i modelli su cui ci si deve
basare; si tende a focalizzarsi su rappresentazioni
incomplete, cioè non su tutti i modelli necessari
c) si costruiscono modelli mentali di ciò che è
falso; è più difficile ragionare quanti meno sono i
modelli su cui ci si deve basare; si tende a
focalizzarsi su rappresentazioni incomplete, cioè
non su tutti i modelli necessari
d) non si costruiscono modelli mentali di ciò che è
vero; è più difficile ragionare quanti meno sono i
modelli su cui ci si deve basare; si tende a
focalizzarsi su rappresentazioni incomplete, cioè
non su tutti i modelli necessari
118. Qual è la strategia più diffusa per risolvere un
problema complesso?
a) suddividere il problema in componenti più
maneggevoli sul piano cognitivo e ricorrere ad
algoritmi invece che a euristiche
b) raggruppare le componenti senza ricorrere ad
algoritmi maneggevoli sul piano cognitivo,
evitando le euristiche
c) suddividere il problema in componenti più
maneggevoli sul piano cognitivo, e ricorrere a
euristiche invece che ad algoritmi
d) raggruppare le componenti del problema in
componenti più maneggevoli sul piano cognitivo,
senza ricorrere ad algoritmi ed evitando le
euristiche
119. Da che cosa è composto secondo Simon lo
spazio di un problema?
a) dallo stato iniziale, che descrive le condizioni di
partenza, dallo stato‐obiettivo, dagli operatori che
permettono di passare da uno stato all’altro e
dagli stadi intermedi che si ottengono applicando
gli operatori
b) dallo stato iniziale, che descrive le condizioni di
partenza, dagli operatori che permettono di
passare da uno stato all’altro e dallo stato‐
obiettivo che si ricava applicando gli operatori
c) dallo stato iniziale, che descrive le condizioni di
partenza, dagli operatori che permettono di
passare da uno stato all’altro e dallo stato‐
obiettivo e dagli stadi intermedi che si ricavano
applicando gli operatori
d) dallo stato iniziale, che descrive le condizioni di
partenza, dallo stato‐obiettivo, dagli operatori che
permettono di passare da uno stato all’altro e
dagli stadi intermedi che si ottengono applicando
gli operatori alle condizioni per la soluzione e agli
stadi intermedi
120. Che cosa illustra la storia dei due orologiai?
a) il vantaggio che deriva dalla decomposizione dei
problemi in quanto una eventuale interruzione dei
lavori non costringe a ripartire da principio quel
costruttore che ha suddiviso il progetto di
costruzione in più fasi separate
b) il vantaggio che deriva dalla soluzione dei
problemi in quanto una eventuale interruzione dei
lavori non costringe a ripartire da principio quel
costruttore che ha suddiviso il progetto di
costruzione in più fasi separate
c) il vantaggio che deriva dalla soluzione dei
problemi in quanto una eventuale interruzione dei
lavori costringe a ripartire da principio quel
costruttore che ha suddiviso il progetto di
costruzione in più fasi separate
d) il vantaggio che deriva dalla decomposizione
dei problemi in quanto una eventuale interruzione
dei lavori costringe a riprendere il lavoro dal punto
in cui quel costruttore è stato interrotto
121. Che cosa mostra il famoso esperimento di
Tversky e Shafir sull’effetto disgiunzione?
a) la facilità a trarre le conseguenze da un’ipotesi
quando non ci viene detto in quali casi l’ ipotesi è
falsa
b) la difficoltà a trarre le conseguenze da
un’ipotesi non sapendo se tale ipotesi sia vera o
falsa
c) la facilità a trarre le conseguenze da un’ipotesi
non sapendo quando tale ipotesi è vera e quando
è falsa
d) la difficoltà a trarre le conseguenze da
un’ipotesi sapendo che tale ipotesi è vera o falsa
122. Che cosa mostrano gli esperimenti condotti
con il paradigma della tripletta 2‐4‐6?
a) che quando si cercano le informazioni per
controllare un’ipotesi è più facile servirsi dei casi
positivi rispetto ai casi negativi, anche quando
questa seconda strategia è più efficace
b) che quando si cercano le informazioni per
controllare un’ipotesi è più facile servirsi dei casi
negativi rispetto ai casi neutri, anche quando
questa seconda strategia è meno efficace
c) che quando si cercano le informazioni per
controllare un’ipotesi è più facile servirsi dei casi
negativi, anche nei casi in cui questa seconda
strategia è più efficace
d) che quando si cercano le informazioni per
controllare un’ipotesi è più difficile servirsi dei casi
negativi rispetto ai casi neutri, anche quando
questa seconda strategia è meno efficace
123. Che cosa ci consente di fare il meccanismo
della focalizzazione?
a) il meccanismo di focalizzazione ci svincola da
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
escludere alternative che, permettendo una
ristrutturazione del problema, agevolano soluzioni
creative
b) il meccanismo di focalizzazione ci fissa su
soluzioni abituali di problemi e ci impedisce di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
c) il meccanismo di focalizzazione ci fissa su
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
d) il meccanismo di focalizzazione ci svincola da
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
124. Che rapporto c’è tra la focalizzazione, il
meccanismo di fissazione e la creatività?
a) il meccanismo di focalizzazione ci fissa su
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
b) il meccanismo di focalizzazione ci svincola da
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
escludere alternative che, permettendo una
ristrutturazione del problema, agevolano soluzioni
creative
c) il meccanismo di focalizzazione ci svincola da
soluzioni abituali di problemi e ci permette di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
d) il meccanismo di focalizzazione ci fissa su
soluzioni abituali di problemi e ci impedisce di
prendere in considerazione le alternative che,
permettendo una ristrutturazione del problema,
agevolano soluzioni creative
125. È opportuno affrontare un problema
distinguendo tra?
a) stato pre‐iniziale; stato iniziale; operatori; stati
intermedi del problema
b) stato iniziale; stato obiettivo; operatori; stati
intermedi del problema; stato conclusivo
c) stato iniziale; operatori; stati intermedi del
problema
d) stato iniziale; stato obiettivo; operatori; stati
intermedi del problema
126. Quali sono le tre principali predizioni della
TMM?
a) si costruiscono modelli mentali sia di ciò che è
vero sia di ciò che è falso; è più facile ragionare nei
termini di un solo modello, che nei termini di più
modelli; si tende a focalizzarsi su uno solo dei
possibili modelli, quando si risolvono problemi con
più modelli
b) si costruiscono modelli mentali di ciò che è
falso, non di ciò che è vero; è più facile ragionare
nei termini di un solo modello, che nei termini di
più modelli; si tende a focalizzarsi su tutti i modelli
possibili, quando si risolvono problemi con più
modelli
c) si costruiscono modelli mentali di ciò che è
vero, non di ciò che è falso; è più facile ragionare
nei termini di più modelli, che nei termini di un
solo modello; si tende a focalizzarsi su uno solo
dei possibili modelli, quando si risolvono problemi
con più modelli
d) si costruiscono modelli mentali di ciò che è
vero, non di ciò che è falso; è più facile ragionare
nei termini di un solo modello che nei termini di
più modelli; si tende a focalizzarsi su uno solo dei
possibili modelli, quando si risolvono problemi con
più modelli
127. In presenza di un modello implicito è più
agevole compiere un’inferenza del tipo:
a) disgiunzione esclusiva
b) modus tollens
c) modus ponens
d) condizionale
128. Che cosa sono gli algoritmi?
a) sono una serie di regole implicite che, se
adottate esplicitamente, permettono di risolvere il
problema
b) sono una serie di regole esplicite che, se
adottate esplicitamente, permettono di risolvere il
problema
c) sono una serie di eccezioni che, se adottate,
permettono di risolvere il problema
d) sono una serie di regole esplicite che, se
adottate implicitamente, permettono di risolvere
il problema
129. In che cosa consiste l’interdipendenza
intrinseca tra pensiero e linguaggio?
a) il pensiero è il mezzo che consente di
congiungere il linguaggio al bisogno di comunicare
qualcosa a qualcun altro
b) il linguaggio è il mezzo che consente di
congiungere il pensiero al bisogno di comunicare
qualcosa a qualcun altro
c) il pensiero è il mezzo che consente di
congiungere il linguaggio al bisogno di pensare a
qualcun altro
d) il linguaggio è il mezzo che consente di
congiungere il pensiero al bisogno di ascoltare
qualcun altro
130. Che cosa si intende per informazione?
a) la somiglianza tra due o più elementi e non una
notizia o una conoscenza
b) la differenza tra due o più informazioni
c) la differenza tra due o più elementi, una notizia
o una conoscenza
d) la differenza tra due o più elementi e non una
semplice notizia o conoscenza
131. Secondo il modello matematico, la
comunicazione può essere considerata un
processo di trasmissione delle informazioni, cioè:
a) il passaggio di un segnale da una fonte A
attraverso un trasformatore lungo un canale a un
destinatario B grazie a un recettore
b) il passaggio di un segnale da una fonte A
attraverso un trasmettitore lungo un codice a un
destinatario B grazie a un recettore
c) il passaggio di un segnale da una fonte A
attraverso un trasmettitore lungo un canale a una
fonte B grazie a un recettore
d) il passaggio di un segnale da una fonte A
attraverso un trasmettitore lungo un canale a un
destinatario B grazie a un recettore
132. Che cosa si intende per feedback?
a) la quantità di informazione che dal ricevente
ritorna all’emittente, consentendogli di modificare
i suoi messaggi successivi
b) la quantità di informazione che dal ricevente
ritorna all’emittente, consentendogli di modificare
i suoi messaggi precedenti
c) la quantità di informazione che dal ricevente
ritorna all’emittente, impedendogli di modificare i
suoi messaggi successivi
d) la quantità di informazione che dal ricevente
ritorna al ricevente, consentendogli di modificare i
suoi messaggi successivi
133. L’approccio matematico costituisce una
teoria forte del codice in quanto ritiene che:
a) la condizione necessaria e sufficiente per
comunicare sia avere a disposizione un codice
matematico
b) la condizione necessaria e sufficiente per
comunicare sia avere a disposizione un codice
linguistico
c) la condizione necessaria e sufficiente per
comunicare sia avere a disposizione un contesto
linguistico
d) per comunicare non è necessario avere a
disposizione un codice linguistico
134. Qual è la differenza tra segno come
equivalenza e segno come inferenza?
a) il primo è una corrispondenza piena e stabile tra
espressione e contenuto, il secondo è un indizio
da cui trarre una conseguenza
b) il primo è una corrispondenza vuota e instabile
tra espressione e contenuto, il secondo è un
indizio da cui trarre una conseguenza
c) il primo non è una corrispondenza piena e
stabile tra espressione e contenuto, il secondo è
un indizio da cui trarre una conseguenza
d) il primo è una corrispondenza piena e stabile
tra espressione e contenuto, il secondo è un
giudizio da cui trarre una conseguenza
135. Qual è la definizione di codice nell’ambito
della linguistica e della psicologia della
comunicazione?
a) è un insieme di regole che associano in maniera
coerente e biunivoca gli elementi di un codice con
gli elementi di un altro
b) è un insieme di regole che associano in maniera
coerente e univoca gli elementi di un sistema con
gli elementi di un altro
c) è un insieme di regole che associano in maniera
coerente e biunivoca gli elementi di un sistema
con gli elementi di un altro
d) è un insieme di segni che associano in maniera
coerente e biunivoca gli elementi di un sistema
con gli elementi di un altro
136. A che cosa serve la segmentazione del
continuum dell’esperienza in un sistema di
categorie?
a) serve da griglia selettiva che sovrappone alla
serie illimitata di eventi una serie di costrizioni e
vincoli al fine di ridurre la complessità
b) serve da griglia selettiva che sovrappone alla
serie limitata di eventi una serie di costrizioni e
vincoli al fine di ridurre la complessità
c) serve da griglia selettiva che sovrappone alla
serie illimitata di eventi una serie di costrizioni e
vincoli al fine di aumentare la complessità
d) serve da griglia selettiva che oppone alla serie
illimitata di eventi una serie di costrizioni e vincoli
al fine di ridurre la complessità
137. Che cosa intende Austin con il concetto di
atto linguistico?
a) intende che il fatto di dire qualcosa è anche
imparare sempre qualcosa
b) intende che il fatto di dire qualcosa è anche
comunicare sempre qualcosa
c) intende che il fatto di dire qualcosa non è mai
fare qualcosa
d) intende che il fatto di dire qualcosa è anche
fare sempre qualcosa
138. Che cosa sostiene il principio di cooperazione
di Grice?
a) dai il tuo contributo in ogni momento, così
com’è richiesto dagli scopi e dall’orientamento
della conversazione
b) dai il tuo contributo al momento opportuno,
così com’è richiesto dagli scopi e
dall’orientamento della competizione
c) dai il tuo contributo al momento inopportuno,
così com’è richiesto dagli scopi e
dall’orientamento della conversazione
d) dai il tuo contributo al momento opportuno,
così com’è richiesto dagli scopi e
dall’orientamento della conversazione
139. Qual è la funzione del segno secondo la
prospettiva indessicale?
a) i segni svolgono la funzione di indici, cioè non
soltanto “stanno per” qualcos’altro, ma anche lo
“indicano” e lo separano dagli altri elementi del
contesto
b) i segni svolgono la funzione di indici, cioè non
soltanto “stanno per” qualcos’altro, ma anche lo
“indicano” e lo collegano agli altri contesti
c) i segni svolgono la funzione di indici, cioè non
soltanto “stanno per” qualcos’altro, ma anche lo
“indicano” e lo collegano agli altri elementi del
contesto
d) i segni svolgono la funzione di indici, cioè non
“stanno per” qualcos’altro, e neanche lo
“indicano” e lo collegano agli altri elementi del
contesto
140. Che cosa è il significato di un parola o di una
frase secondo la semantica a tratti?
a) è una realtà complessa scomponibile in unità
più specifiche (analisi componenziale)
b) è una realtà complessa scomponibile in unità
più generali (analisi sequenziale)
c) è una realtà complessa scomponibile in unità
più generali (analisi componenziale)
d) è una realtà semplice scomponibile in unità più
generali (analisi componenziale)
141. La semantica strutturale fornisce una
definizione esclusivamente linguistica di
significato, cioè:
a) il significato è concepito come valore, ossia la
possibilità per ogni parola di essere confrontata e
opposta a qualsiasi altra parola di una lingua
diversa
b) il significato è concepito come valore, ossia la
possibilità per ogni parola di essere confrontata e
opposta a qualsiasi altra parola della medesima
lingua
c) il significato è concepito come valore, ossia la
possibilità per ogni frase di essere confrontata e
opposta a qualsiasi altra frase della medesima
lingua
d) il significato è concepito come valore, ossia la
possibilità per ogni parola di essere cambiata e
opposta a qualsiasi altra parola della medesima
lingua
142. Su che cosa si fonda la concezione del
significato come prototipo?
a) si fonda sull’attività mentale della
categorizzazione intesa come il modo in cui gli
individui segmentano il flusso discreto
dell’esperienza in unità continue
b) si fonda sull’attività neurale della
categorizzazione intesa come il modo in cui gli
individui segmentano il flusso continuo
dell’esperienza in unità discrete
c) si fonda sull’attività mentale della
categorizzazione intesa come il modo in cui gli
individui segmentano il flusso continuo
dell’esperienza in unità discrete
d) si fonda sull’attività mentale della
categorizzazione intesa come il modo in cui gli
individui uniscono il flusso continuo
dell’esperienza in unità discrete
143. In che cosa consiste il passaggio dalla nozione
di prototipo come esemplare concreto, alla
nozione di prototipo come insieme teorico di
proprietà tipiche?
a) il prototipo diviene uno schema mentale di
natura concreta, rispetto al quale i singoli
elementi reali costituiscono esempi e istanze
concrete
b) il prototipo diviene uno schema mentale di
natura astratta, rispetto al quale i singoli elementi
reali costituiscono esempi e istanze astratte
c) il prototipo diviene uno schema mentale di
natura astratta, insieme al quale i singoli elementi
reali costituiscono esempi e istanze concrete
d) il prototipo diviene uno schema mentale di
natura astratta, rispetto al quale i singoli elementi
reali costituiscono esempi e istanze concrete
144. In ambito psicologico, il significato costituisce
un costrutto sociale in quanto:
a) dipende dalle convergenze culturali che si
generano all’interno di una comunità
b) dipende dalle divergenze culturali che si
generano all’interno di una comunità
c) dipende dalle convergenze culturali che si
generano all’esterno di una comunità
d) dipende dalle convergenze culturali che
degenerano all’interno di una comunità
145. Che cosa si intende per negoziazione dei
significati?
a) si intende un processo che comporta una sorta
di convergenza nel rifiutare un insieme di
proprietà che definiscono un certo evento od
oggetto in una data maniera
b) si intende un processo che comporta una sorta
di convergenza nell’accettazione di un insieme di
proprietà che non definiscono un certo evento od
oggetto in una data maniera
c) si intende un processo che comporta una sorta
di convergenza nell’accettazione di un insieme di
proprietà che definiscono un certo evento od
oggetto in modi diversi
d) si intende un processo che comporta una sorta
di convergenza nell’accettazione di un insieme di
proprietà che definiscono un certo evento od
oggetto in una data maniera
146. Cosa intende Grice per intenzione
comunicativa e comunicazione informativa?
a) La prima consiste in “ciò che viene detto”, il
contenuto della comunicazione, mentre la
seconda coincide con “ciò che si intende dire”, il
voler rendere il destinatario consapevole di
qualcosa di cui prima non era consapevole
b) La prima consiste in “ciò che viene detto”, la
forma della comunicazione, mentre la seconda
coincide con “ciò che si intende dire”, il voler
rendere il destinatario consapevole di qualcosa
che gli era già noto inconsapevolmente
c) La prima consiste in “ciò che viene riferito”, la
forma della comunicazione, mentre la seconda
coincide con “ciò che si intende riferire”, il voler
rendere il destinatario consapevole di qualcosa
che gli era già noto inconsapevolmente
d) La prima consiste in “ciò che viene riferito”, il
contenuto della comunicazione, mentre la
seconda coincide con “ciò che si intende riferire”,
il voler rendere il destinatario consapevole di
qualcosa di cui prima non era consapevole
147. Che cosa sostiene il principio della “pars pro
toto”?
a) nella produzione di un atto comunicativo, il
soggetto può esprimere soltanto una parte dei
suoi contenuti mentali
b) il significato appartiene all’atto comunicativo
per la sua posizione intermedia fra i partecipanti
c) qualsiasi interpretazione dell’intenzione del
parlante è parziale e limitata
d) il destinatario propende ad accogliere il primo
senso dell’atto comunicativo che gli viene in
mente
148. Quali proprietà comporta la composizionalità
del linguaggio?
a) sistematicità; produttività; opportunità di
collocazione
b) sistematicità; produttività; possibilità di
dislocazione
c) sistematicità; creatività; possibilità di
dislocazione
d) sistematicità; creatività; opportunità di
collocazione
149. Qual è la funzione svolta dal processo di
sintonia semantica?
a) consente di regolare in maniera strategica la
realizzazione della motivazione del comunicante,
la quale assume una posizione centrale e
unificatrice
b) rispecchiamento, di reciprocità, di
compensazione, di convergenza (o di divergenza)
c) consente di mettere regolarmente a fuoco e di
calibrare i diversi atti comunicativi nel corso delle
interazioni quotidiane
d) coordina in modo convergente i diversi sistemi
di significazione e di segnalazione
150. La versione debole della relatività linguistica
afferma che:
a) i concetti possono essere concepiti soltanto se
sono formulati attraverso il linguaggio
b) la lingua determina le forme del pensiero dei
parlanti nei riguardi della loro esperienza
c) l’interpretazione semantica delle frasi è basata
soltanto sulla loro struttura superficiale
d) i concetti codificati attraverso il linguaggio sono
favoriti in quanto più accessibili e più facili da
ricordare
151. Le caratteristiche paralinguistiche consistono
nel:
a) insieme dei movimenti del corpo, del volto e
degli occhi
b) insieme delle variazioni fonetiche della voce di
un soggetto
c) insieme delle proprietà fonetiche della voce di
un soggetto
d) insieme delle variazioni del tono, dell’intensità
e della velocità del parlato
152. In che modo può essere definita la
motivazione?
a) è un processo di attivazione dell’organismo
finalizzato alla realizzazione di un determinato
scopo in relazione alle condizioni sperimentali
b) è un processo di disattivazione dell’organismo
finalizzato alla realizzazione di un determinato
scopo in relazione alle condizioni ambientali
c) è un processo di attivazione dell’organismo
finalizzato alla realizzazione di un determinato
scopo in relazione alle condizioni ambientali
d) è un processo di attivazione dell’organismo non
finalizzato alla realizzazione di un determinato
scopo in relazione alle condizioni ambientali
153. Che cosa è un riflesso?
a) è una risposta innata, automatica e
involontaria, determinata e regolata da
meccanismi psicologici su base genetica
b) è una risposta innata, non automatica e
involontaria, determinata e regolata da
meccanismi neurofisiologici su base genetica
c) è una risposta innata, automatica e
involontaria, determinata e regolata da
meccanismi neurofisiologici su base genetica
d) è una risposta innata, automatica e volontaria,
determinata e regolata da meccanismi
neurofisiologici su base genetica
154. Che cosa rappresenta l’istinto nella
prospettiva evoluzionista di Darwin?
a) lo schema di comportamento che non assicura
le maggiori probabilità di sopravvivenza degli
individui di una specie
b) lo schema di comportamento che assicura le
maggiori probabilità di riproduzione degli individui
di una specie
c) lo schema di comportamento che assicura le
maggiori probabilità di sopravvivenza degli
individui di una specie
d) lo schema di comportamento che riduce la
probabilità di sopravvivenza degli individui di una
specie
155. Che cosa sono le predisposizioni istintive?
a) condotte specie‐specifiche regolate da uno
schema libero di azione
b) condotte specie‐specifiche indipendenti da uno
schema fisso di azione
c) condotte specie‐specifiche regolate da uno
schema fisso di pensiero
d) condotte specie‐specifiche regolate da uno
schema fisso di azione
156. Quale differenza esiste tra bisogno e
pulsione?
a) è un meccanismo di regolazione in base al quale
l’elaborazione precedente peggiora (priming
positivo) o facilita (priming negativo) la
prestazione successiva
b) il primo indica una condizione fisiologica di
carenza e necessità, la seconda è intesa come una
dimensione psicologica del bisogno
c) il primo indica una condizione sociale di carenza
e necessità, la seconda è intesa come una
dimensione psicologica del bisogno
d) il primo indica una dimensione psicologica del
bisogno, la seconda è intesa come una condizione
fisiologica di carenza e necessità
157. In che cosa differiscono fra loro i rinforzi
primari e i rinforzi secondari?
a) i primi sono indipendenti dall’apprendimento e
si fondano su processi cognitivi, i secondi sono
appresi e si basano sull’appartenenza a una
determinata cultura
b) i primi dipendono dall’apprendimento e si
fondano su processi fisiologici, i secondi sono
appresi e si basano sull’appartenenza a una
determinata cultura
c) i primi sono indipendenti dall’apprendimento e
si fondano su processi psicologici, i secondi sono
appresi e si basano sull’appartenenza a una
determinata cultura
d) i primi sono indipendenti dall’apprendimento e
si fondano su processi fisiologici, i secondi sono
appresi e si basano sull’appartenenza a una
determinata cultura
158. Secondo la gerarchia dei bisogni di Maslow,
qual è la differenza tra bisogni di carenza e bisogni
di crescita?
a) i primi sono ai primi gradini della piramide e
scompaiono solo se appagati, i secondi sono su
gradini successivi e si sviluppano mano a mano
che sono soddisfatti
b) i primi sono ai primi gradini della piramide e
scompaiono solo se appagati, i secondi sono su
gradini successivi e si sviluppano con l’età
c) i primi sono ai primi gradini della piramide e
riappaiono solo se appagati, i secondi sono su
gradini successivi e si sviluppano mano a mano
che sono soddisfatti
d) i primi sono ai primi gradini della piramide e
scompaiono solo se appagati, i secondi sono su
gradini successivi e sono soddisfatti mano a mano
che si sviluppano
159. Secondo la teoria degli incentivi, da che cosa
dipende la fame?
a) dall’esperienza gratificante del cibo e non da
carenze energetiche
b) dall’esperienza gratificante del cibo o da
carenze energetiche
c) da carenze energetiche e non dall’esperienza
gratificante del cibo
d) dall’esperienza gratificante del cibo e da
carenze vitaminiche
160. A che cosa è finalizzata l’assunzione del cibo
secondo la teoria del valore di assestamento?
a) all’allontanamento del peso corporeo da un
valore di assestamento
b) alla conservazione del peso corporeo attorno a
un valore di assestamento
c) alla conservazione del peso corporeo lontano
da un valore di assestamento
d) alla conservazione del grasso corporeo attorno
a un valore di assestamento
161. Quali fasi regolano il metabolismo
energetico?
a) a) fase cefalica, b) fase di digestione, c) fase di
assorbimento
b) a) fase cefalica, b) fase di assorbimento, c) fase
di digiuno
c) a) fase cefalica, b) fase di rilassamento, c) fase
di digiuno
d) a) fase cefalica, b) fase assorbimento, c) fase di
eliminazione
162. In che modo la colecistochinina e l’insulina
partecipano alla regolazione dell’alimentazione?
a) la prima favorisce la digestione ed è un segnale
di sazietà, la seconda fornisce al cervello
informazioni sulla fame
b) la prima impedisce l’indigestione ed è un
segnale di sazietà, la seconda fornisce al cervello
informazioni sull’adiposità
c) la prima favorisce la digestione ed è un segnale
di sazietà, la seconda fornisce allo stomaco
informazioni sull’adiposità
d) la prima favorisce la digestione ed è un segnale
di sazietà, la seconda fornisce al cervello
informazioni sull’adiposità
163. Secondo la teoria del foraggiamento, quali
sono i cibi scelti dall’uomo?
a) quelli più convenienti nel rapporto
costi/sacrifici e quelli più facili da ottenere
b) quelli più convenienti nel rapporto
costi/benefici e quelli più facili da cucinare
c) quelli più convenienti nel rapporto
costi/benefici e quelli più buoni da mangiare
d) quelli più convenienti nel rapporto
costi/benefici e quelli più facili da ottenere
164. In che cosa consiste l’anoressia nervosa?
a) si tratta di una contenuta perdita di peso, che
raramente può portare alla morte
b) si tratta di una contenuta e intenzionale perdita
di peso, che può addirittura portare alla morte
c) si tratta di una involontaria perdita di peso, che
può addirittura portare alla morte
d) si tratta di una estrema e intenzionale perdita
di peso, che può addirittura portare alla morte
165. In che cosa consiste l’omeostasi?
a) nel conservare in maniera stabile nel tempo i
livelli di equilibrio per il funzionamento del
cervello
b) nel conservare in maniera stabile nel tempo i
livelli di glucosio per il funzionamento
dell’organismo
c) nel conservare in maniera stabile nel tempo i
livelli di equilibrio per il funzionamento
dell’organismo
d) nel conservare in maniera instabile nel tempo i
livelli di equilibrio per il funzionamento
dell’organismo
166. Quale relazione esiste tra motivazione e
immagine di sé?
a) chi ha una buona immagine di sé, tende ad
avere scopi elevati e possiede un buon livello di
autonomia
b) chi ha una buona immagine di sé, tende ad
avere scopi elevati e possiede un basso livello di
autoefficacia
c) chi ha una buona immagine di sé, tende ad
avere scopi elevati e possiede un buon livello di
autoefficacia
d) chi ha una buona immagine di sé, tende a
perseguire scopi irraggiungibili anche se possiede
un buon livello di autoefficacia
167. In quali culture è più diffuso il bisogno di
affiliazione?
a) nelle culture orientali (di natura collettivistica) e
nelle culture occidentali (orientate
all’individualismo)
b) nelle culture orientali (di natura individualistica)
rispetto alle culture occidentali (orientate al
collettivismo)
c) nelle culture africane (di natura collettivistica)
rispetto alle culture europee (orientate
all’individualismo)
d) nelle culture orientali (di natura collettivistica)
rispetto alle culture occidentali (orientate
all’individualismo)
168. In che modo si comporta chi ha un elevato
bisogno di successo?
a) ha una buona conoscenza degli altri e assegna
loro scopi impegnativi ma realistici
b) ha una buona conoscenza delle proprie capacità
e si assegna scopi impegnativi ma realistici
c) ha una buona conoscenza dei propri limiti e non
si assegna mai scopi impegnativi
d) ha una buona conoscenza delle proprie capacità
e si assegna scopi poco impegnativi ma facilmente
raggiungibili
169. Il potere è concepito come una relazione tra
A e B definita dalla presenza di alcuni fattori:
a) a) le risorse possedute, b) la simmetria, c) la
creazione di aspettative
b) a) le risorse possedute, b) l’asimmetria, c) la
creazione di relazioni interpersonali
c) a) le relazioni interpersonali, b) l’asimmetria, c)
la creazione di aspettative
d) a) le risorse possedute, b) l’asimmetria, c) la
creazione di aspettative
170. Che cosa si intende per leadership?
a) la capacità di prendere ordini dagli altri per
dirigere le proprie azioni verso un obiettivo
b) la capacità di decidere e agire per il
raggiungimento di un obiettivo
c) la capacità di prendere decisioni nei confronti
degli altri e dirigere le loro azioni verso un
obiettivo
d) la capacità di dare ordini agli altri e dirigere le
loro azioni verso un obiettivo
171. Quale differenza esiste tra motivazione
intrinseca e motivazione estrinseca?
a) la prima consiste nello svolgere un’attività poco
gratificante, la seconda consiste nel compiere
un’azione per conseguire qualcos’altro
b) la prima consiste nello svolgere un’attività
gratificante per se stessa, la seconda consiste nel
compiere un’azione per conseguire qualcos’altro
c) la prima consiste nello svolgere un’attività
gratificante per se stessa, la seconda consiste nel
compiere un’azione per assecondare qualcun altro
d) la prima consiste nello svolgere un’attività
gratificante per se stessi, la seconda consiste nel
compiere un’azione per conseguire qualcos’altro
172. Secondo la teoria periferica di James, che
cosa è l’emozione?
a) il sentire i cambiamenti neurovegetativi che
hanno luogo a livello viscerale
b) il sentire i cambiamenti neurovegetativi che
hanno luogo a livello viscerale a seguito dello
stimolo rispondente
c) il sentire i cambiamenti neurovegetativi che
hanno luogo a livello vascolare a seguito dello
stimolo elicitante
d) non sentire i cambiamenti neurovegetativi che
hanno luogo a livello viscerale a seguito dello
stimolo elicitante
173. In che cosa consiste il paradigma della
“induzione muscolare” nell’ipotesi del feedback
facciale?
a) i soggetti devono rilasciare deliberatamente i
muscoli facciali implicati in una determinata
emozione
b) i soggetti devono contrarre spontaneamente i
muscoli facciali implicati in una certa emozione
c) i soggetti sono invitati a muovere liberamente i
muscoli facciali sottesi alla manifestazione di una
determinata emozione
d) i soggetti sono istruiti a contrarre
volontariamente i muscoli facciali implicati in una
determinata emozione
174. Quale relazione esiste tra respirazione nasale
e stati emotivi?
a) la respirazione assicura il riscaldamento
ipotalamico che è sotteso al mantenimento degli
stati emotivi positivi
b) la respirazione assicura il raffreddamento
frontale che è sotteso al mantenimento degli stati
emotivi positivi
c) la respirazione assicura il raffreddamento
ipotalamico che è sotteso al mantenimento degli
stati emotivi positivi
d) la respirazione assicura il raffreddamento
ipotalamico che è sotteso al mantenimento degli
stati emotivi negativi
175. Che cosa si intende per “reazione di
emergenza”?
a) una configurazione di risposte neurofisiologiche
che si verificano prima della comparsa
dell’emozione
b) una configurazione di risposte neurofisiologiche
che covariano simultaneamente alla comparsa
dell’emozione
c) una configurazione di risposte neurofisiologiche
che provocano la comparsa dell’emozione
d) una configurazione di stimoli neurofisiologici
che covariano simultaneamente alla comparsa
dell’emozione
176. Che cosa si intende per “sindrome di Kluver e
Bucy”?
a) a seguito di una lesione all’amigdala, gli esseri
umani perdono la paura di fronte ai pericoli,
diventano ipersessuali e sviluppano una forte
oralità
b) a seguito di una lesione all’amigdala, gli animali
hanno paura di tutti i pericoli, diventano
ipersessuali e sviluppano una forte oralità
c) a seguito di una lesione all’amigdala, gli animali
perdono la paura di fronte ai pericoli, diventano
ipersessuali e sviluppano una forte obesità
d) a seguito di una lesione all’amigdala, gli animali
perdono la paura di fronte ai pericoli, diventano
ipersessuali e sviluppano una forte oralità
177. Secondo la teoria cognitivo‐attivazionale
delle emozioni, l’attribuzione causale è un fattore
centrale dell’emotività; per quale ragione?
a) perché consente di attribuire l’attivazione
corporea a un evento emotigeno pertinente e di
etichettarla in maniera inadeguata
b) perché consente di attribuire l’attivazione
corporea a un evento emotigeno qualsiasi e di
etichettarla in maniera adeguata
c) perché consente di attribuire l’attivazione
corporea a un evento emotigeno pertinente e di
etichettarla in maniera adeguata
d) perché consente di attribuire l’attivazione
cognitiva a un evento emotigeno pertinente e di
etichettarla in maniera adeguata
178. Che cosa sostiene l’ipotesi dell’informazione
preparatoria?
a) che l’informazione corretta sui sintomi da
attendersi in una condizione stressante riduce
l’incertezza e l’ambiguità ma aumenta la risposta
d’ansia
b) che l’informazione corretta sui sintomi da
attendersi in una condizione stressante aumenta
l’incertezza e l’ambiguità e attenua la risposta
d’ansia
c) che l’informazione corretta sui sintomi da
attendersi in una condizione stressante riduce
l’incertezza e l’ambiguità e attenua la risposta
d’ansia
d) che l’informazione corretta sui sintomi da
attendersi in una condizione stressante riduce la
certezza e l’ambiguità e attenua la risposta d’ansia
179. Qual è la differenza fondamentale tra riflesso
e emozione?
a) il primo è geneticamente determinato e
prestabilito, la seconda è caratterizzata da un
processo di sconnessione e di mediazione tra
stimolo e risposta
b) il primo è geneticamente determinato e
prestabilito, la seconda è caratterizzata da un
processo di connessione e di mediazione tra
stimolo e risposta
c) il primo è geneticamente determinato e
prestabilito, la seconda è caratterizzata da un
processo di sconnessione e di modificazione tra
stimolo e risposta
d) il primo è caratterizzato da un processo di
sconnessione e di mediazione tra stimolo e
risposta, la seconda è geneticamente determinata
e prestabilita
180. Secondo la prospettiva dimensionale, le
emozioni sono mediatori complessi tra il mondo
interno e il mondo esterno che variano secondo
alcune dimensioni: quali?
a) piacere/dispiacere, novità degli stimoli, livello di
attenzione
b) piacere/dispiacere, attenzione/rifiuto, livello di
attivazione
c) piacere/dispiacere, attrazione/rifiuto, livello di
eccitazione
d) piacere/dispiacere, grado di controllo, livello di
attivazione
181. Che cosa intende Lazarus con il concetto di
“tema relazionale centrale” di ogni emozione?
a) ogni emozione è attivata da una determinata
intenzione e da uno “specifico” scontro tra
individuo e ambiente
b) ogni emozione è attivata da una determinata
relazione e da uno “specifico” incontro tra
individuo e ambiente
c) ogni emozione è disattivata da una determinata
relazione e da uno “specifico” incontro tra
individuo e ambiente
d) ogni emozione è attivata da una qualsiasi
relazione e non da uno “specifico” incontro tra
individuo e ambiente
182. Qual è la differenza tra coping primario e
secondario?
a) il primo è la capacità di controllare l’evento che
ha attivato l’emozione, il secondo è la capacità di
gestire le proprie reazioni emotive
b) il primo è la capacità di controllare l’evento che
ha attivato l’emozione, il secondo è la incapacità
di gestire le proprie reazioni emotive
c) il primo è la capacità di controllare l’evento che
ha attivato l’emozione, il secondo è la capacità di
reprimere le proprie reazioni emotive
d) il primo è l’incapacità di controllare l’evento
che ha attivato l’emozione, il secondo è la capacità
di gestire le proprie reazioni emotive
183. Qual è l’assunto della teoria neuroculturale
delle espressioni facciali?
a) i processi cognitivi di valutazione possono
intervenire per produrre modificazioni
all’espressione naturale e “spontanea”
dell’emozione provata
b) le espressioni facciali sono dei segnali per
comunicare con l’interlocutore i propri interessi e
motivi sociali
c) le espressioni facciali sono Gestalt unitarie e
chiuse
d) le espressioni emotive sono universali sia sul
piano della produzione sia a livello del
riconoscimento
184. Qual è l’assunto della prospettiva
comunicativa delle espressioni facciali?
a) i processi cognitivi di valutazione possono
intervenire per produrre modificazioni
all’espressione naturale e “spontanea”
dell’emozione provata
b) le espressioni facciali sono dei segnali per
comunicare con l’interlocutore i propri interessi e
motivi sociali
c) le espressioni facciali sono Gestalt unitarie e
chiuse
d) le espressioni emotive sono universali sia sul
piano della produzione sia a livello del
riconoscimento
185. In che cosa si traduce la relazione tra
emozione e azione?
a) le emozioni sono o la conseguenza diretta del
successo o del fallimento dei propri
comportamenti, o l’origine di azioni e di
modificazioni della propria condotta
b) le emozioni sono sia la conseguenza indiretta
del successo o del fallimento dei propri
comportamenti, sia l’origine di azioni e di
modificazioni della propria condotta
c) le emozioni sono sia la conseguenza diretta del
successo o del fallimento dei propri
comportamenti, sia l’origine di azioni e di
modificazioni della propria condotta
d) le emozioni non sono né la conseguenza diretta
del successo o del fallimento dei propri
comportamenti, né l’origine di azioni e di
modificazioni della propria condotta
186. Che cosa si intende per competenza
emotiva?
a) la svalutazione delle proprie risorse fisiche e
psichiche nel far fronte all’evento emotigeno
b) la svalutazione delle proprie risorse fisiche e
psichiche nel far fronte all’evento emotigeno
c) la valutazione delle risorse fisiche e psichiche
altrui nel far fronte all’evento emotigeno
d) la valutazione delle proprie risorse fisiche e
psichiche nel far fronte all’evento emotigeno
187. Che cos’è il fenomeno della ruminazione
mentale delle emozioni?
a) è l’effetto intrapsichico delle emozioni, una
modificazione interna indipendente dalla
preparazione all’azione
b) è la causa intrapsichica delle emozioni, una
modificazione interna connessa con la
preparazione all’azione
c) è l’effetto intrapsichico delle emozioni, una
modificazione interna connessa con la
preparazione all’azione
d) è l’effetto intrapsichico delle emozioni, una
modificazione interna connessa con la
preparazione all’emozione
188. Che cosa è la specificità culturale delle
emozioni?
a) l’esistenza di forme particolari di emozioni in
determinate culture difficilmente riscontrabili in
altre
b) l’esistenza di forme culturali particolari in
determinate emozioni difficilmente riscontrabili in
altre
c) l’assenza di forme particolari di emozioni in
determinate culture difficilmente riscontrabili in
altre
d) l’esistenza di forme particolari di emozioni in
determinate culture facilmente riscontrabili in
altre
189. In che cosa consiste uno script culturale?
a) è la rappresentazione mentale, socialmente
condivisa di una sequenza stereotipata di azioni e
interazioni che costituiscono un episodio emotivo
ricorrente
b) è la rappresentazione mentale, socialmente
condivisa di una sequenza stereotipata di azioni e
interpretazioni che costituiscono un episodio
emotivo ricorrente
c) è la rappresentazione mentale, socialmente
condivisa di una sequenza stereotipata di
emozioni e interazioni che costituiscono un
episodio emotivo ricorrente
d) è la rappresentazione mentale, socialmente
condivisa di una sequenza atipica di azioni e
interazioni che costituiscono un episodio emotivo
ricorrente
190. Quando gli eventi assumono il valore di
focalità emotiva?
a) quando non rappresentano interessi e scopi
socialmente precisi, particolarmente importanti e
ampiamente condivisi
b) quando rappresentano interessi e scopi
socialmente precisi, particolarmente importanti e
non condivisi
c) quando rappresentano interessi e scopi
socialmente precisi, poco importanti e
ampiamente condivisi
d) quando rappresentano interessi e scopi
socialmente precisi, particolarmente importanti e
ampiamente condivisi
191. Qual è la differenza tra emozioni iper e
ipocognitivizzate?
a) le prime sono emozioni di cui una società non
possiede una struttura cognitiva particolarmente
elaborata a differenza delle seconde
b) le prime sono emozioni di cui una società
possiede una struttura cognitiva particolarmente
elaborata a differenza delle seconde
c) le prime sono emozioni di cui un individuo
possiede una struttura cognitiva particolarmente
elaborata a differenza delle seconde
d) le prime sono emozioni di cui una società
possiede una struttura cognitiva scarsamente
elaborata a differenza delle seconde
192. In cosa consiste il reappraisal?
a) nella dislocazione dell’attenzione
b) nella selezione della situazione emotigena
c) nella modificazione della situazione emotigena
d) nella rivalutazione della situazione emotigena
193. Secondo il percorso etico una data cultura è
studiata:
a) dall’esterno assumendo un punto di vista
universale e una posizione indipendente rispetto a
essa
b) sia dall’interno che dall’esterno
c) dall’interno assumendo il punto di vista dei
nativi
d) concentrandosi sulle forme specifiche,
contingenti e irripetibili di una certa cultura per
coglierne l’unicità
194. Che cosa si prefigge la psicologia cross‐
culturale?
a) si prefigge di procedere al confronto
sistematico fra le varie culture facendo ricorso
all’osservazione partecipante
b) si prefigge di procedere al confronto
sistematico fra le varie culture facendo ricorso a
metodi quantitativi e a modelli astratti
c) si prefigge di procedere al confronto sistematico
fra le varie culture facendo ricorso a metodi
qualitativi
d) si prefigge di procedere a un confronto parziale
fra le varie culture facendo ricorso a metodi
quantitativi e a modelli astratti
195. La cultura è:
a) fuori dalle menti
b) dentro e fuori dalle menti nello stesso tempo
c) dentro le menti
d) né dentro né fuori le menti
196. I significati possono essere:
a) scomposti, analizzati, ma non tradotti
b) scomposti, analizzati, segmentati e tradotti
c) solo tradotti
d) segmentati e tradotti, ma non analizzati
197. Che cos’è la cultura per Kant?
a) la capacità di porsi dei traguardi arbitrari e una
condizione necessaria per la libertà umana
b) è formazione
c) un processo di liberazione dai vincoli del sé
naturale
d) il veicolo attraverso il quale la società corrompe
e rende cattivo l’uomo
198. Natura e cultura sono?
a) due fattori distinti che interagiscono tra loro, in
quanto collegati da intrinseci rapporti
d’interdipendenza
b) due fattori uguali e collegati da intrinseci
rapporti d’interdipendenza
c) due fattori distinti che non interagiscono tra
loro
d) due fattori che non interagiscono tra loro
199. Come va considerato il genoma?
a) come la sede delle potenzialità e della
trasmissione cieca di informazioni
b) come la sede delle potenzialità e come sorgente
di flessibilità, di opportunità e di apprendimento
c) come la sede della necessità e della
trasmissione cieca di informazioni
d) come la sorgente di flessibilità e trasmissione
cieca di informazioni
200. Quali sono le principali premesse della
cultura?
a) bipedismo, quoziente di encefalizzazione,
apparato vocale, cooperazione
b) stazione eretta, neotenia, linguaggio e avvento
dell’agricoltura
c) bipedismo e stazione eretta, quoziente di
encefalizzazione e neotenia, apparato vocale e
linguaggio, cooperazione e reciproco altruismo,
avvento dell’agricoltura
d) bipedismo e stazione eretta, quoziente di
encefalizzazione e neotenia, apparato vocale e
linguaggio, cooperazione e reciproco altruismo
201. Per Chomsky il linguaggio:
a) consente di mantenere rapporti sociali efficienti
b) è sorto come evoluzione dei sistemi gestuali e
mimici
c) è un istinto specie‐specifico
d) è una specializzazione specie‐specifica degli
uomini che trova sede in un organo cerebrale
202. Che cosa distingue un neonato da un piccolo
di un primate non umano?
a) il piccolo di primate non umano è in grado di
rappresentarsi mentalmente le rappresentazioni
mentali altrui, capacità assente nei neonati umani
b) il piccolo di primate non umano non è in grado
di elaborare una rappresentazione simbolica,
capacità presente nei neonati umani, ma in
compenso è in grado di rappresentarsi
mentalmente le rappresentazioni mentali altrui
c) il piccolo di primate non umano non è in grado
di elaborare una rappresentazione simbolica della
realtà, capacità presente invece nei neonati umani
d) il piccolo di primate non umano non è in grado
di elaborare una rappresentazione simbolica della
realtà e non possiede una esplicita teoria della
mente dei consimili, capacità presenti invece nei
neonati umani
203. Secondo Wartofsky gli artefatti secondari
sono?
a) impegnati direttamente per la produzione e per
l’attività umana
b) rappresentazioni mentali degli artefatti primari
e dei modi di azione a essi associati
c) rappresentazioni mentali degli artefatti terziari
e dei modi di azione a essi associati
d) alla base del mondo dell’immaginazione e della
fantasia
204. I modelli culturali sono:
a) esterni alla mente
b) interni alla mente
c) sia interni che esterni alla mente
d) ne interni ne esterni alla mente
205. Le credenze centrali:
a) sono considerate credenze specifiche e
idiosincratiche, sono condivise e la loro infrazione
è sanzionata
b) sono considerate credenze specifiche e
idiosincratiche, sono facilmente modificabili e
sopprimibili e la loro infrazione non suscita
sanzioni
c) sono indispensabili per definire e proteggere la
propria identità culturale, sono facilmente
modificabili e sopprimibili e la loro infrazione non
suscita sanzioni
d) sono indispensabili per definire e proteggere la
propria identità culturale e conseguire una
posizione di prestigio all’interno della comunità,
sono condivise e la loro infrazione è sanzionata
206. Secondo quali parametri funziona un sistema
di credenze?
a) permeabilità vs impermeabilità fra credenze
centrali e periferiche; accentuazione vs riduzione
della distanza fra credenze positive e negative;
grado di connessione forte vs debole fra credenze
positive e negative
b) permeabilità vs impermeabilità fra credenze
positive e negative; accentuazione vs riduzione
della distanza fra credenze positive e negative
c) accentuazione vs riduzione della distanza fra
credenze positive e negative; grado di
connessione forte vs debole fra credenze centrali
e periferiche
d) permeabilità vs impermeabilità fra credenze
positive e negative; accentuazione vs riduzione
della distanza fra credenze positive e negative;
grado di connessione forte vs debole fra credenze
centrali e periferiche
207. Quando c’è dogmatismo ideologico?
a) quando il sistema di credenze positive e
negative restano reciprocamente impermeabili, vi
è una rilevante accentuazione della distanza tra
credenze positive e credenze negative e le
credenze periferiche sono connesse e dipendenti
dalle credenze centrali
b) quando il sistema di credenze positive e
negative restano reciprocamente impermeabili,
non vi è una rilevante accentuazione della
distanza tra credenze positive e credenze negative
e le credenze periferiche sono connesse e
dipendenti dalle credenze centrali
c) quando il sistema di credenze positive e
negative restano reciprocamente impermeabili, vi
è una rilevante accentuazione della distanza tra
credenze positive e credenze negative e le
credenze periferiche non sono connesse e
dipendenti dalle credenze centrali
d) quando il sistema di credenze positive e
negative non restano reciprocamente
impermeabili, vi è una rilevante accentuazione
della distanza tra credenze positive e credenze
negative e le credenze periferiche sono connesse
e dipendenti dalle credenze centrali
208. Per D.O. Hebb i processi di mediazione sono:
a) Quei processi, che consentono all'individuo di
non rispondere immediatamente allo stimolo che
gli viene presentato, facendo sì che questo possa
comportarsi avendo a disposizione degli stimoli e
delle risposte interne
b) Quei processi, che consentono all'individuo di
rispondere immediatamente allo stimolo che gli
viene presentato, facendo sì che questo possa
comportarsi avendo a disposizione degli stimoli e
delle risposte interne
c) Quei processi, che consentono all'individuo di
non rispondere immediatamente allo stimolo che
gli viene presentato, facendo sì che questo possa
comportarsi avendo a disposizione degli stimoli e
delle risposte sociali
d) Quei processi, che consentono all'individuo di
rispondere immediatamente allo stimolo che gli
viene presentato, facendo sì che questo possa
comportarsi avendo a disposizione degli stimoli e
delle risposte sociali
209. II cognitivismo si sviluppa con la caratteristica
di:
a) Nascere come un scuola psicologica in
contrapposizione al comportamentismo
b) Strutturarsi come una scuola psicologica rigida
attorno al testo fondamentale di U. Neisser
“Psicologia Cognitiva”
c) Nascere come un movimento spontaneo del
tutto indipendente dal comportamentismo
d) Non nascere come una scuola psicologica con
un manifesto ed una storica data precisa
210. Il testo Conoscenza e realtà è stato scritto da:
a) U. Neisser nel 1976
b) W. James nel 1969
c) J. Gibson nel 1967
d) U. Neisser e J. Gibson nel 1967
211. Quale tra le seguenti corrisponde ad una
delle critiche di Neisser alla psicologia
cognitivista?
a) Il progressivo restringimento di campo, con
un’attenzione focalizzata sempre di più
sull’esperimento di laboratorio, e sempre di meno
rivolta al mondo esterno
b) Il progressivo restringimento di campo, con
un’attenzione focalizzata sempre di più
sull’etologia umana con un approccio altamente
ecologico
c) L’apertura del campo d’indagine sempre di più
sul comportamento umano e sempre di meno
rivolta al suo mondo esterno
d) L’apertura del campo d’indagine sui contenuti
della percezione umana, trascurando il
condizionamento classico di Pavlov
212. Il termine "affordance" è un neologismo
coniato da Gibson che significa:
a) to afford, vivere nel contesto, ambientarsi,
essere in grado di adattarsi
b) to afford, esagerare, esplorare, essere in grado
di trovare
c) to afford, fornire, presentare, essere in grado di
far qualcosa
d) to afford, afferrare, correre, essere in grado di
operare
213. Il concetto di “mappa cognitiva” è stato
introdotto da:
a) E.C. Tolman
b) B.F. Skinner
c) D.O. Hebb
d) U. Neisser
214. Quale tra le seguenti è la corretta definizione
di moduli mentali secondo J. Fodor?
a) Sistemi di analisi di input in strutture verticali
b) Modello di pensiero creativo
c) Insieme di idee ben strutturate
d) Bagaglio di credenze trasmesse culturalmente
215. Secondo J. Fodor i moduli sono caratterizzati
da:
a) Dal modello modulare stesso
b) Specificità per dominio, funzionamento casuale,
accesso emotivo
c) Specificità per dominio, funzionamento
obbligato, accesso centrale limitato per
rappresentazioni, da una notevole velocità e
incapsulati informazionalmente
d) Non possedere un dominio, né un
funzionamento obbligato, ma con un accesso
centrale libero e creativo
216. Secondo i principi esposti da Stillings e
colleghi la scienza cognitiva è:
a) Una scienza di base nel senso che gli scienziati
cognitivi si muovono alla ricerca di meccanismi
generali di elaborazione delle informazioni
malgrado le differenze culturali e di
comportamento tra i vari gruppi umani
b) Una scienza astratta in cui gli scienziati cognitivi
si muovono alla ricerca di meccanismi
computerizzati dell’informatica e di
comportamento tra i vari gruppi umani
c) Una scienza di base in cui gli scienziati cognitivi
cercano meccanismi culturali di elaborazione delle
informazioni tra i vari gruppi umani
d) Una scienza di base nel senso che gli scienziati
cognitivi si muovono alla ricerca dei
comportamenti umani selezionati dall’evoluzione
umana
217. La scienza cognitiva procede assumendo che:
a) La cognizione emerge fra strutture mentali
acquisite e processi sociali innati
b) La cognizione si sviluppa fra strutture mentali
direttamente mediate da credenze sociali
c) La cognizione sia una risposta immediata e
semplice a input sensoriali
d) La cognizione emerge da strutture e processi
materiali
218. Secondo gli empiristi nella mente:
a) non c’è nulla che prima non sia nei sensi
b) c’è della conoscenza che non deriva dalle
nostre esperienze
c) non c’è conoscenza se non in connessione con
l’iperuranio
d) non c’è un insieme di conoscenze che guidano i
sensi
219. L’elaborazione intelligente implica l’abilità di:
a) acquisire e processare l’informazione
sull’ambiente al fine di selezionare azioni che sono
utili per raggiungere scopi esclusivamente
riproduttivi
b) acquisire e rielaborare l’informazione
dall’ambiente umano circostante al fine di
stabilizzare le azioni per ottenere scopi utilitaristici
c) acquisire informazione sull’ambiente al fine di
elaborare l’informazione utile a raggiungere un
qualsiasi scopo educativo
d) acquisire e processare l’informazione
sull’ambiente al fine di selezionare azioni che sono
probabili al raggiungimento di scopi fondamentali
alla sopravvivenza e propagazione
220. Quali di queste erano le tre obiezioni
sollevate alla psicologia:
a) i pensieri non permettono una misurazione
costante, la scienza stessa dipende dal pensiero
umano, la vita mentale è incredibilmente
complessa
b) i pensieri non sono oggetti visibili, la scienza
stessa è indipendente dal pensiero umano, la vita
mentale è incredibilmente complessa
c) i pensieri non possono essere misurati, la
scienza dipende dalle misure effettuate, la vita
mentale è meno complessa di quella cerebrale
d) i pensieri non possono essere misurati, la
scienza stessa dipende dal pensiero umano, la vita
mentale è incredibilmente complessa
221. Gustav Fechner e Ernst Heinrich Weber
dimostrando che:
a) è possibile misurare funzioni mentali come il
grado della sensazione prodotta da uno stimolo
b) è possibile misurare concetti mentali come il
grado della sensazione prodotta da uno stimolo
c) è possibile misurare come il grado di intensità di
uno stimolo determini direttamente il grado di
sensazione prodotta
d) è possibile misurare come il grado della
sensazione influisca su uno stimolo
222. La Computational Theory of Mind afferma
che:
a) la cognizione umana è basata su procedure
cerebrali che operano su rappresentazioni mentali
astratte
b) la cognizione umana è basata su procedure
cerebrali che operano su rappresentazioni mentali
modulari
c) la cognizione umana è basata su procedure
mentali che operano su rappresentazioni cerebrali
e fisiologiche
d) la cognizione umana è basata su procedure
mentali che operano su rappresentazioni mentali
astratte
223. Wundt fondò:
a) il primo laboratorio di psicologia, nel 1899
b) il primo laboratorio di psicologia sperimentale,
nel 1879
c) il primo laboratorio di psicologia fisiologica, nel
1879
d) il primo laboratorio di psicofisiologia, nel 1889
224. Nell’ambito del laboratorio wundtiano
vennero affrontati sperimentalmente i seguenti
campi di indagine:
a) la psicofisiologia dei sensi, la memoria, le
associazioni mentali, il pregiudizio
b) la psicofisiologia dei sensi, l’attenzione, la
psicofisica, le associazioni mentali
c) la memoria, l’attenzione, la psicofisica, le
associazioni mentali
d) l’attenzione, la psicofisica, il pregiudizio, il
ragionamento
225. Nell’ambito del laboratorio wundtiano
vennero condotte ricerche non sperimentali in
senso stretto, relative a:
a) psicologia animale, psicologia evolutiva,
psicologia della personalità
b) psicologia evolutiva, psicologia sociale,
psicoanalisi
c) psicologia evolutiva, psicologia animale,
psicologia sociale
d) psicologia animale, psicologia sociale, psicologia
dinamica
226. Secondo il principio del “parallelismo
psicofisico”:
a) i processi mentali e i processi fisici
dell'organismo umano sono paralleli
b) i processi fisici e i processi interni
dell’organismo umano sono paralleli
c) i processi fisiologici e i processi logici
dell’organismo umano sono paralleli
d) i processi psichici e i processi esterni
dell’organismo umano sono paralleli
227. Nel linguaggio titcheneriano la «struttura»
mentale è:
a) il risultato complesso della somma di molteplici
elementi coscienti complessi
b) il semplice risultato della scomposizione di
molteplici elementi coscienti complessi
c) il risultato composito della scomposizione di
molteplici elementi coscienti complessi
d) il complesso risultato della somma di molteplici
elementi coscienti semplici
228. Secondo Titchener, la sensazione è:
a) lo stato di coscienza risultante dalla
stimolazione di un organo sensoriale centrale
b) lo stato di alterazione risultante dalla
stimolazione di un organo sensoriale centrale
c) lo stato di alterazione concomitante alla
stimolazione di un organo sensoriale periferico
d) lo stato di coscienza concomitante alla
stimolazione di un organo sensoriale periferico
229. Gli elementi fondamentali della sensazione e
dell’immagine sono:
a) la qualità, l’intensità, la durata, la chiarezza
b) la quantità, la qualità, la durata, la chiarezza
c) la qualità, la quantità, la potenza, la durata
d) la quantità, l’intensità, la potenza, la durata
230. Secondo Titchener, l’errore dello stimolo
consiste:
a) nell’attribuzione di parametri precisi ai dati
dell’esperienza cosciente
b) nell’attribuzione di valutazioni qualitative
errate ai dati dell’esperienza cosciente
c) nell’attribuzione di parametri di misura errati ai
dati dell’esperienza cosciente
d) nell'attribuzione di significati o di valori ai dati
dell'esperienza cosciente
231. Tra gli autori più significativi del
funzionalismo si annoverano:
a) Dewey, Angell, Freud
b) Marx, James, Carr
c) Darwin, Angell, Brentano
d) Dewey, Angell, Carr
232. Gli psicologi funzionalisti considerano
l’organismo umano come:
a) uno stadio intermedio del processo evolutivo,
non ancora interamente compiuto
b) il primo stadio del processo evolutivo
c) il penultimo stadio del processo evolutivo
d) l’ultimo stadio del processo evolutivo
233. Tra il 1910 e gli ultimi anni '20 si diffuse in
Russia la corrente riflessologica vera e propria.
Essa fu fondata da:
a) Bechterev
b) Uznadze
c) Pavlov
d) Sečenov
234. Nel 1934 Vygotskij pubblica l’opera:
a) Sviluppo e individuo
b) Pensiero e individuo
c) Pensiero e linguaggio
d) Sviluppo e linguaggio
235. Le critiche rivolte da Vygotskij a Piaget si
centrano:
a) Sulla teoria storico‐culturale
b) Sui limiti della memoria a breve termine nei
bambini
c) Sulle fasi dello sviluppo
d) Sulla teoria del condizionamento
236. L’opera di Lurjia, "Le funzioni corticali
superiori nell’uomo", fu pubblicata:
a) Nel 1955
b) Nel 1962
c) Appena dopo la seconda guerra mondiale
d) Appena prima della seconda guerra mondiale
237. Nel suo “Experimental Psychology: A Manual
of Laboratory Practice”, Titchener espone le
regole per la divisione del lavoro all’interno dei
laboratori di psicologia. Tali regole sono volte a
realizzare quale dei seguenti principi:
a) impossibilità di ripetere le prove con soggetti
diversi e in condizioni differenti
b) garanzia che lo sperimentatore non influenzi
quanto osserva;
c) impossibilità di ripetere le prove in ambiente
artificiale
d) possibilità che il soggetto venga influenzato
dalla conoscenza di quello che si studia.
238. Quale delle seguenti affermazioni non è
riconducibile al pensiero di Hume:
a) la mente è originariamente una tabula rasa
b) le idee innate non esistono
c) nessun pensiero può essere fatto risalire a
qualcosa di precedentemente sentito
d) le associazioni sono i processi fondamentali che
regolano l’intelletto
239. La teoria della chimica mentale fu elaborata
da:
a) Alexander Bain
b) James Mill
c) John Stuart Mill
d) Johann Friedrich Herbart
240. Secondo la legge di Weber‐Fechner:
a) la sensazione è proporzionale al logaritmo dello
stimolo
b) lo stimolo è inversamente proporzionale al
logaritmo della sensazione
c) la sensazione è inversamente proporzionale alla
radice quadrata dello stimolo
d) la sensazione è direttamente proporzionale alla
radice quadrata dello stimolo
241. Secondo Dewey:
a) la distinzione tra stimolo e risposta è funzionale
e non esistenziale
b) la distinzione tra stimolo e risposta è
esistenziale e non funzionale
c) l’arco riflesso è scindibile in due entità
esistenzialmente indipendenti
d) l’arco riflesso è scindibile in due entità
reciprocamente indipendenti
242. La psicologia della Gestalt critica:
a) l’empirismo e non l’elementismo
b) l’elementismo e non l’empirismo
c) né l’elementismo, né l’empirismo
d) l’elementismo e l’empirismo
243. Per “atteggiamento fenomenologico” si
intende che:
a) ciò che deve essere preso in considerazione
sono i fatti rielaborati dalla nostra psiche
b) ciò che deve essere preso in considerazione
direttamente e con privilegio sono i fatti così
come ci vengono forniti dai nostri organi di senso
c) ciò che deve essere preso in considerazione
sono i fenomeni psicologici
d) ciò che deve essere preso in considerazione
sono le sensazioni elementari
244. Secondo la legge della somiglianza:
a) a parità di altre condizioni, si raggruppano tra
loro quelle parti del campo che hanno maggiore
somiglianza
b) a parità di altre condizioni, si raggruppano tra
loro quelle parti del campo tra cui non sussiste
somiglianza
c) a parità di altre condizioni, certe parti del
campo si somigliano tra loro
d) a parità di altre condizioni, si dividono tra loro
quelle parti del campo che hanno maggiore
somiglianza
245. Il principio di chiusura asserisce che:
a) le parti presenti nel campo tendono a formare
unità chiuse
b) le parti presenti nel campo che percepiamo
come chiuse, in realtà sono aperte
c) a parità di altre condizioni, certe parti del
campo si intersecano tra loro
d) a parità di altre condizioni, porzioni di piano
formano settori circolari
246. Per isomorfismo si intende:
a) che il nostro cervello forma copie fedeli delle
forme
b) una somiglianza tra la forma del cervello e la
forma degli oggetti
c) che a parità di altre condizioni, si raggruppano
tra loro quelle parti del campo che hanno la stessa
forma
d) una identità strutturale tra il piano
dell'esperienza diretta e quello dei processi
fisiologici ad esso sottostanti
247. Un "insight" consiste in:
a) un ricordo improvviso di un’esperienza passata
b) un apprendimento guidato da prove ed errori
c) una ristrutturazione del campo cognitivo
d) un comportamento particolare della scimmia
248. La topologia è:
a) una branca della matematica che si interessa in
modo non metrico a relazioni di tipo spaziale
b) è la scienza che si occupa dello studio dei
gruppi
c) una branca che studia come si passa da un
luogo all’altro
d) la scienza che studia i topi da laboratorio
249. La psicologia della Gestalt:
a) nasce e si sviluppa in Europa e in un secondo
momento viene a contatto con la psicologia
americana
b) nasce e si sviluppa in Europa riprendendo gli
orientamenti teorici elaborati in America
c) nasce e si sviluppa in America rifacendosi a
teorie elaborate in Europa
d) nessuna delle precedenti affermazioni è vera
250. Tra le seguenti affermazioni, quale ti sembra
vera:
a) il comportamentismo fu un movimento
tipicamente europeo e solo negli anni '50
comincia ad essere conosciuto negli Stati Uniti
b) il comportamentismo fu un movimento
tipicamente nordamericano e solo negli anni '50
comincia ad essere conosciuto fuori dagli Stati
Uniti
c) il comportamentismo fu un movimento
tipicamente nordamericano sconosciuto fuori
dagli Stati Uniti
d) il comportamentismo fu un movimento
tipicamente nordamericano e solo negli anni '80
comincia ad essere conosciuto fuori dagli Stati
Uniti
251. Secondo Watson quale delle seguenti
affermazioni è più corretta:
a) l’oggetto di studio della psicologia si identifica
con l’introspezione
b) l’oggetto di studio della psicologia sono
esclusivamente gli animali
c) l’oggetto di tutta la psicologia si identifica con la
coscienza
d) l’oggetto di tutta la psicologia si identifica col
comportamento
252. Per la legge dell’effetto:
a) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di ilarità tenderà a ripresentarsi più spesso mentre
un'azione seguita da uno stato di timore tenderà a
ripresentarsi solo in caso di punizione
b) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di insoddisfazione tenderà a ripresentarsi più
spesso mentre un'azione seguita da uno stato di
soddisfazione tenderà a ripresentarsi meno spesso
c) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di soddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso
mentre un'azione seguita da uno stato di
insoddisfazione tenderà a ripresentarsi meno
spesso
d) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di soddisfazione tenderà a ripresentarsi meno
spesso mentre un'azione seguita da uno stato di
insoddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso
253. Per Watson l'introspezione:
a) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di soddisfazione tenderà a ripresentarsi meno
spesso mentre un'azione seguita da uno stato di
insoddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso
b) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di insoddisfazione tenderà a ripresentarsi più
spesso mentre un'azione seguita da uno stato di
soddisfazione tenderà a ripresentarsi meno spesso
c) un'azione accompagnata o seguita da uno stato
di ilarità tenderà a ripresentarsi più spesso mentre
un'azione seguita da uno stato di timore tenderà a
ripresentarsi solo in caso di punizione
d) non era ritenuta scientifica per il fatto che
l'osservatore si identificava con l'osservato e per il
fatto che l’osservazione introspettiva era
compiuta da una persona che parlava di cose che
gli altri non potevano vedere direttamente
254. I principi della frequenza e della recenza ci
dicono che:
a) tanto meno spesso o tanto meno recentemente
un'associazione si è verificata, con tanta maggiore
probabilità si verificherà
b) tanto più spesso o tanto più recentemente
un'associazione si è verificata, con tanta minore
probabilità si verificherà
c) tanto più spesso o tanto più è verificata
un'associazione allora è recente, e con tanta
maggiore probabilità sarà decente
d) tanto più spesso o tanto più recentemente
un'associazione si è verificata, con tanta maggiore
probabilità si verificherà
255. Il condizionamento operante si differenzia dal
condizionamento classico perché:
a) lo sperimentatore manipola le variabili in gioco
b) la risposta segue le stimolo critico
c) la risposta precede piuttosto che seguire lo
stimolo critico
d) sono diversi gli stimoli
256. Per la teoria comportamentista
dell'apprendimento sociale:
a) modelli e rinforzi possono agire soltanto ad
incentivare certe risposte ma non a inibirle
b) modelli e rinforzi possono agire soltanto a
inibire certe risposte
c) modelli e rinforzi possono agire non solo ad
incentivare certe risposte ma anche a inibirle
d) modelli e rinforzi possono solo favorire sane
opportunità sociali ed economiche
257. II termine «psicoanalisi» compare per la
prima volta:
a) nel 1896 in uno scritto di S. Freud (L'ereditarietà
e l'etiologia della nevrosi)
b) in uno scritto di Breuer nel 1886
(sull’interpretazione dei sogni)
c) Jung in contrapposizione con Freud nel 1913
d) da Charcot nel 1885 (sull’isterismo maschile)
258. La psicoanalisi può essere intesa come:
a) un metodo di indagine sulla storia personale dei
soggetti
b) un’impostazione teorica basata soprattutto
sull’antropologia
c) una tecnica di rilassamento corporeo
d) nessuna delle altre 3 affermazioni è giusta
259. Quando Freud si iscrive alla Facoltà di
medicina, nel 1873, il clima scientifico era:
a) tutte le affermazioni sono giuste
b) fortemente influenzato da una visione olistica
del mondo
c) permeato dal pensiero evoluzionistico di C.
Darwin
d) piuttosto lontano dai dettami della fisica
classica
260. La frequentazione delle lezioni di Charcot:
a) convinsero Freud che l’isteria aveva un’origine
somatica
b) lo fecero desistere dall’utilizzare la tecnica
dell’ipnosi
c) gli permisero di apprendere la tecnica delle
libere associazioni
d) aumentarono in Freud i dubbi sul fisiologismo
dei disturbi mentali
261. L’ipnosi:
a) distrugge le cellule neuronali
b) non fu mai utilizzata da Freud
c) restò sempre la tecnica preferita da Freud nel
suo lavoro coi pazienti
d) fu appresa da Freud durante la sua
frequentazione delle lezioni di Charcot nel 1885
262. Il cosiddetto “metodo catartico”:
a) è una variante della libera associazione e fu
adottata da Freud e Charcot tra il 1886 e il 1894
b) è una variante dell’ipnosi e fu adottata da Freud
e Breuer tra il 1886 e il 1894
c) fu inventato da Freud e utilizzato dopo la
pubblicazione della sua famosa “Interpretazione
dei sogni”
d) consisteva nel far raccontare al paziente i propri
sogni
263. Perché Freud ad un certo punto abbandonò il
metodo catartico?
a) i sintomi si accentuavano
b) i sintomi scomparivano per un certo periodo,
ma poi ricomparivano
c) aveva dei punti deboli tra cui quello che la
paziente si innamorava del terapeuta
d) alcune pazienti erano refrattarie all’ipnosi
264. Cosa portò alla rottura tra Freud e Breuer?
a) Freud si era spostato verso una spiegazione
sempre più organicistica dei disturbi mentali
b) Tutte le altre 3 affermazioni sono giuste
c) Breuer rifiutò sia l'impostazione di metodo di
Freud, sia il riferimento alla sessualità infantile e
alla teoria emergente della libido
d) Freud era convinto che non ci fosse alcun
collegamento tra la vita cosciente del paziente e
l’inconscio
265. “L’interpretazione dei sogni”, pubblicato nel
1899, fu fondamentale perché:
a) Freud rifiutò sia l'impostazione di metodo di
Breuer, sia il riferimento alla sessualità infantile e
alla teoria emergente della libido
b) in esso viene impostato il primo modello della
psicoanalisi
c) si spiega il funzionamento dell’Io
d) si dimostra per la prima volta il peso decisivo
dell’ereditarietà sui disturbi mentali
266. Nel decennio tra l’inizio del secolo e il 1910:
a) si sviluppò la cosiddetta “scuola kleiniana”
b) la dottrina psicoanalitica uscì dall’isolamento e
nacque la Società Psicoanalitica di Vienna
c) Freud si ritrovò sempre più isolato e
maturarono importanti scissioni in seno al
movimento psicoanalitico
d) la dottrina psicoanalitica uscì dall’isolamento e
nacque l’École Freudienne de Paris
267. Piaget:
a) dette l’avvio ai suoi studi a partire
dall’imperante comportamentismo
b) si interessò inizialmente al lavoro di Freud
c) nessuna delle altre 3 affermazioni è giusta
d) si laureò con una tesi sui test di intelligenza dei
bambini
268. Secondo Piaget:
a) l’epistemologia genetica riguarda il problema
della relazione tra soggetto agente e pensate e gli
oggetti della sua esperienza
b) l’epistemologia è chiamata genetica per
sottolineare il fondamentale contributo
dell’ereditarietà
c) l’epistemologia genetica risponde a domande
classiche della fisiologia umana
d) tutte le altre 3 affermazioni sono corrette
269. Piaget definisce la struttura mentale come:
a) un sistema di operazioni mentali descrivibile in
termini di strutture logiche
b) nessuna delle altre 3 affermazioni è corretta
c) un sistema dove “genesi” e “struttura” sono
enti separati
d) un sistema di pensieri governati dall’inconscio
270. L’interesse per la teoria di Piaget:
a) scemò tra gli Anni Cinquanta e gli Anni Sessanta
b) determinò che tra il 1969 e il 1972 circa il 20%
degli articoli su “Developmental Psychology”
furono feroci critiche su di lui
c) nessuna delle altre 3 affermazioni è corretta
d) non trovò conferma nei successivi studi di
Autori quali Pinker e Macnamara
271. L’eredità più collegata alla tradizione
piagetiana:
a) si sviluppa ad opera di Pavlov e dei suoi allievi
che propongono una definizione classica di
intelligenza e di sviluppo
b) la tradizione piagetiana è stata in realtà
abbandonata
c) si evidenzia nelle opere di Skinner
d) si sviluppa ad opera di Doise e dei suoi allievi
che propongono una definizione sociale di
intelligenza e di sviluppo
272. Nel suo metodo di indagine Piaget:
a) era molto attento a condizionare con le sue
domande le risposte del bambino, seppure non
intendeva interpretare risposte e azioni alla luce
del condizionamento operante
b) aveva sottovalutato che i bambini hanno in
realtà una capacità di pensiero inferiore a quella
da lui supposta
c) era molto attento a non influenzare con le sue
domande le risposte del bambino, ma tendeva
pericolosamente a interpretare risposte e azioni
alla luce dei suoi presupposti teorici
d) aveva sopravvalutato la comunicazione
linguistica con il bambino: eventuali chiarimenti
nel formulare la domanda, non producevano
differenze nella soluzione dei compiti
273. Il metodo di Piaget:
a) era prettamente fenomenologico
b) era fortemente influenzato dalla psicoanalisi
c) era un sistema misto tra il colloquio e
l’osservazione
d) era di stampo comportamentista
274. Il colloquio clinico con il bambino intrecciato
al tentativo di risolvere i problemi:
a) era modificato con bambini molto piccoli, nel
senso di una maggiore accentuazione del
colloquio
b) non poteva venire utilizzato con bambini molto
piccoli
c) poteva essere utilizzato anche con bambini
molto piccoli
d) era modificato con bambini molto piccoli, nel
senso di una minore accentuazione del
condizionamento
275. L’interesse di Piaget per i test di intelligenza
di Simon e Binet:
a) fu determinante per i progressi che ottenne
sulla percettologia della Gestalt
b) fu determinata dai suoi precedenti studi sui
molluschi
c) dette il via ai suoi studi sugli adulti
d) si estese al domandare ai bambini il perché
delle risposte corrette o scorrette
276. Il fatto che Piaget pubblicasse le sue ricerche
in lingua francese:
a) furono tradotte in italiano traviandone il senso
b) fece sì che i suoi lavori venissero diffusi e
valorizzati solo successivamente
c) rese più fruibile al mondo accademico i suoi
contributi
d) non impedì che le sue scoperte si diffondessero
immediatamente a livello mondiale
277. A chi viene riconosciuto il merito di aver
fondato la Psicologia moderna?
a) Wundt
b) Hume
c) Freud
d) Titchener
278. La divisione del lavoro, tipica del laboratorio
di Psicologia wundtiano, nasce come:
a) Necessità operativa, che poi è stata
abbandonata.
b) Necessità teorica, che poi non è stata messa in
pratica.
c) Metodo di lavoro che è sempre stato utilizzato.
d) Necessità operativa che poi è diventata un
canone della ricerca psicologica.
279. Le regole codificate da Titchener servivano a
garantire:
a) Che il soggetto non influenzasse l’osservazione.
b) Che il soggetto influenzasse l’osservazione.
c) Che lo sperimentatore non influenzasse
l’osservazione.
d) Che lo sperimentatore influenzasse
l’osservazione.
280. I “meccanicisti” tendono a privilegiare:
a) Le libere associazioni.
b) L’osservazione partecipativa.
c) L’osservazione delle situazioni in contesti non
artificiali.
d) Le classiche tecniche sperimentali, da usarsi in
laboratorio.
281. Coloro che concepiscono il comportamento
umano come guidato da scopi privilegiano:
a) La misurazione dei tempi di reazione.
b) L’osservazione delle situazioni in contesti non
artificiali.
c) Tecniche psicofisiologiche.
d) Le classiche tecniche sperimentali, da usarsi in
laboratorio.
282. Secondo l’etimo greco Psicologia significa:
a) Scienza del profondo.
b) Scienza del comportamento.
c) Scienza del pensiero.
d) Scienza dell’anima.
283. Perché possa esserci una scienza dell’uomo
occorre come prerequisito che l’uomo possa
essere oggetto di studio. Quale tra queste filosofie
negava questa possibilità?
a) La filosofia greca.
b) La filosofia cristiano medioevale.
c) L’idealismo.
d) L’empirismo.
284. Quale dei seguenti autori ritiene che vi siano
quattro umori fondamentali (sangue, bile nera,
bile gialla, flegma):
a) Erasistrato.
b) Pitagora.
c) Ippocrate.
d) Aristotele.
285. Nella scienza medioevale, il mondo è
concepito secondo una precisa struttura
gerarchica:
a) Alla sommità Dio e sotto tutto il resto della
natura.
b) Alla sommità Dio e immediatamente sotto
l’uomo, che viene visto come facente parte della
natura.
c) Alla sommità Dio e immediatamente sotto
l’uomo, che non viene però visto come facente
parte della natura.
d) L’uomo sopra ogni cosa.
286. Il dualismo cartesiano è caratterizzato da:
a) La res cogitans, cioè l’anima pensante, e la res
extensa, cioè l’anima non pensante.
b) La distinzione tra res cogitans e res extensa e la
dottrina delle idee innate.
c) La res cogitans, cioè il corpo inteso come
macchina, e la res extensa, cioè l’anima pensante.
d) La res cogitans, cioè l’anima pensante, e la res
extensa, cioè il corpo inteso come macchina.
287. Secondo Cartesio, la ghiandola Pineale è:
a) La sede dell’anima.
b) Il centro di controllo della res extensa.
c) La sede dello spirito.
d) Il luogo di interazione tra res cogitans e res
extensa.
288. Secondo Hume le idee innate:
a) Non esistono, infatti l’intelletto umano è
determinato unicamente da fattori ambientali.
b) Esistono, infatti l’intelletto umano è
determinato unicamente dalla sua costituzione
originale.
c) Esistono, infatti l’intelletto umano è
determinato unicamente da fattori ambientali.
d) Non esistono, infatti l’intelletto umano è
determinato unicamente dalla sua costituzione
originale.
289. Gli empiristi negavano l’esistenza dell’anima?
a) No, distinguevano tra prodotti dell’anima e
sostanza che la compone.
b) La questione non fu mai discussa.
c) Sì, era possibile studiare solo il comportamento
manifesto.
d) No, distinguevano tra una mente materiale e
una mente immateriale.
290. Quale tra questi è un movimento filosofico
che si sviluppò in Francia?
a) Titchener
b) Kant
c) Quello degli ideologi.
d) Fechner
291. Grazie a quale autore l’oggetto di studio della
psicologia fu tolto dal dominio del qualitativo,
facendolo entrare in quello del quantitativo?
a) Fechner
b) Herbart
c) Kant
d) Titchener
292. La psicofisica tipica di Fechner studia:
a) La relazione spirituale che intercorre tra anima
e corpo.
b) La relazione matematica che intercorre tra
sensazione e stimolo.
c) Fechner non studiava la relazione tra
sensazione e stimolo.
d) Nessuna di queste.
293. Chi ha introdotto il metodo sottrattivo nei
tempi di reazione?
a) Fechner
b) Herbart
c) Donders
d) Wundt
294. Che cosa dice la legge dell’energia nervosa
specifica?
a) La qualità delle sensazioni che riceviamo
dipende sia dal tipo di organi di senso che
vengono eccitati sia dal tipo di stimolazione
esercitata.
b) La qualità delle sensazioni che riceviamo non
dipende dal tipo di stimolazione esercitata ma dal
tipo di organi di senso che vengono eccitati.
c) La qualità delle sensazioni che riceviamo non
dipende dal tipo di organi di senso che vengono
eccitati ma dal tipo di stimolazione esercitata.
d) La qualità delle sensazioni che riceviamo non
dipende né dal tipo di organi di senso che
vengono eccitati né dal tipo di stimolazione
esercitata.
295. Il principio della selezione, secondo Darwin, si
applicava a:
a) i soli caratteri psichici
b) i caratteri somatici e quelli psichici
c) i soli caratteri somatici
d) il solo mondo animale
296. Le diverse scuole e correnti psicologiche
hanno sempre oscillato tra due poli opposti:
a) coloro che considerano l'uomo come una
macchina e coloro che lo considerano come una
persona capace di scopi, aspettative e intenzioni
b) coloro che considerano l'uomo come una
macchina e coloro che lo considerano come una
persona incapace di scopi, aspettative e intenzioni
c) coloro che considerano l'uomo come una
persona capace di scopi e coloro che lo
considerano come una persona capace di
aspettative
d) coloro che considerano l'uomo come una
macchina e coloro che lo considerano un animale
ben evoluto
297. I fautori del “lassismo metodologico”
ritengono che:
a) l’artificiosità delle variabili renda il controllo
sperimentale più difficile
b) l'artificiosità di metodi alternativi a quelli di
laboratorio renda impossibile la misurazione del
fenomeno osservato
c) l'artificiosità determinata dal semplificare alcuni
fenomeni non sia sufficientemente compensata
dal più agevole controllo delle variabili
d) l’artificiosità delle variabili renda il controllo
sperimentale più semplice
298. Christian Wolff distingueva tra:
a) una psicologia sociale e una sperimentale
b) una psicologia empirica e una razionale
c) una psicologia empirica e una sperimentale
d) una psicologia clinica e una sociale
299. Tra i presocratici, l'unico che colloca le facoltà
psichiche nel cervello è:
a) Anassimandro
b) Parmenide
c) Empedocle
d) Alcmeone
300. Parlando di intelletto Locke si riferiva a:
a) una sostanza
b) una facoltà
c) intelligenza
d) l’anima
301. Secondo Herbart la psicologia è:
a) una scienza autonoma
b) una scuola filosofica
c) una scienza sperimentale
d) una scuola fisiologica
302. La psicologia della Gestalt:
a) elabora un impianto teorico che si estende
all’intera gamma degli aspetti cognitivi
b) elabora un impianto teorico per lo studio
dell’apprendimento
c) si occupa solo di percezione
d) elabora un impianto teorico per lo studio del
movimento stroboscopico
303. Nell’ambito della psicologia della Gestalt:
a) Lewin pubblicò un importante lavoro sul
movimento stroboscopico apparente
b) Wertheimer pubblicò un importante lavoro sul
movimento stroboscopico apparente
c) Koffka pubblicò un importante lavoro sul
movimento stroboscopico apparente
d) Köhler pubblicò un importante lavoro sul
movimento stroboscopico apparente
304. Il movimento stroboscopico apparente:
a) dimostra che non c’è una perfetta
corrispondenza tra realtà fisica (materiale) e realtà
fenomenica (percettiva)
b) dimostra che gli oggetti si muovono di un moto
reale
c) dimostra che gli oggetti si muovono di un moto
apparente
d) dimostra che c’è una perfetta corrispondenza
tra realtà fisica (materiale) e realtà fenomenica
(percettiva)
305. L’anello di Wertheimer‐Benussi:
a) è una dimostrazione delle “teorie del mosaico”
b) è una dimostrazione delle “teorie del campo”
c) mette in crisi i modelli percettivi basati sulla
somma di componenti
d) conferma i modelli percettivi basati sulla
somma di componenti
306. L’esperimento di Köhler con gli scimpanzé:
a) dimostra che l’apprendimento si verifica dopo
una serie di tentativi casuali
b) dimostra che l’apprendimento avviene per
prove ed errori
c) dimostra che l’apprendimento può avvenire
mediante una ristrutturazione del campo
cognitivo
d) dimostra che lo scimpanzé è in grado di
imparare dall’esperienza
307. Watson:
a) è il fondatore della psicoanalisi
b) fondò il primo laboratorio di psicologia a Lipsia
nel 1879
c) fu il primo dottore in psicologia dell'Università
di Chicago nel 1903
d) vinse il premio nobel per la fisiologia nel 1904
308. Quali delle seguenti affermazioni ti sembra
corretta:
a) il principio del condizionamento parte dalla
rilevazione del fatto che l’organismo emette
risposte apparenti
b) il principio del condizionamento parte dalla
rilevazione del fatto che l’organismo emette
risposte condizionate
c) il principio del condizionamento parte dalla
rilevazione del fatto che nell'organismo esistono
risposte incondizionate a determinate situazioni
d) il principio del condizionamento parte dalla
rilevazione del fatto che nell’organismo non
esistono risposte incondizionate a determinate
situazioni
309. Il caso del piccolo Albert dimostra che:
a) le nevrosi non sono risposte emozionali apprese
b) gli stimoli sonori possono generare paura
c) le nevrosi sono risposte emozionali apprese
d) gli stimoli incondizionati generano paura.
310. Nell’ambito del comportamentismo Tolman:
a) ha introdotto la nozione di “scopo” nello studio
del comportamento
b) è stato l’unico a condurre ricerche su soggetti
umani
c) ha scalzato la nozione di “scopo” dallo studio
del comportamento
d) è stato l’unico a condurre esperimenti sugli
animali
311. Nell’ambito del comportamentismo il
concetto di “variabile interveniente”:
a) implica che la risposta intervenga sulle variabili
sperimentali
b) implica che lo sperimentatore interviene sulle
variabili sperimentali
c) descrive perché dato uno stimolo S si verifica
sempre la risposta R
d) determina il superamento delle semplici
connessioni S‐R
312. Per la psicoanalisi, l’inconscio è:
a) un insieme di significati, vissuti e pensieri che il
soggetto porta apprende perché condizionato
dalle strutture sociali
b) un insieme di significati, vissuti e pensieri che il
soggetto porta dentro di sé e che condizionano la
sua condotta
c) un mondo istintuale e biologico
d) un insieme di significati, vissuti e pensieri che il
soggetto porta dentro di sé ma che non
condizionano la sua condotta
313. Il cosiddetto metodo catartico:
a) tutte le altre risposte sono giuste
b) consentiva al paziente di far riemergere
particolari ricordi penosi
c) consentiva al paziente di rivivere determinate
esperienze passate
d) costituì il primo passo verso la futura tecnica
psicoanalitica
314. Secondo Freud il sogno:
a) tutte le altre risposte sono giuste
b) è un autoinganno volto a preservare e
rafforzare un dato modello di vita
c) è l’appagamento allucinatorio di un desiderio
infantile
d) è un processo fisiologico di scarico delle
tensioni personali
315. Secondo Freud i cosiddetti “atti mancanti” e
le “azioni casuali”:
a) hanno un significato ignoto al soggetto e non
rintracciabile mediante l’analisi
b) sono atti psichici dell’uomo normale da
intendere allo stesso modo dei sintomi nevrotici
c) sono espressione di specifiche intenzioni consce
d) hanno una spiegazione fisiologica
316. Secondo Freud, l’analista durante una seduta
di analisi:
a) tutte le altre risposte sono giuste
b) si ritrova a portare avanti un colloquio con il
paziente che è in qualche modo delirante, fuori
dagli schemi della logica ordinaria
c) deve ascoltare il proprio inconscio e reagire con
esso ai messaggi che gli vengono trasmessi dal
paziente
d) deve abbandonare quell’esigenza di razionalità
a cui nella realtà di tutti i giorni si è costretti ad
ubbidire
317. “L’interpretazione dei sogni”, pubblicato nel
1899, fu fondamentale perché:
a) si spiega il funzionamento dell’Io
b) si dimostra per la prima volta il peso decisivo
dell’ereditarietà sui disturbi mentali
c) tutte le altre 3 affermazioni sono giuste
d) in esso viene impostato il primo modello della
psicoanalisi
318. Nel decennio tra l’inizio del secolo e il 1910:
a) si sviluppò la cosiddetta “scuola kleiniana”
b) la dottrina psicoanalitica uscì dall’isolamento e
nacque la Società Psicoanalitica di Vienna
c) Freud si ritrovò sempre più isolato e
maturarono importanti scissioni in seno al
movimento psicoanalitico
d) nacque l’École freudienne de Paris
319. Piaget:
a) si laureò con una tesi sui test di intelligenza dei
bambini
b) dette l’avvio ai suoi studi a partire
dall’imperante comportamentismo
c) si interessò inizialmente al lavoro di Freud
d) nessuna delle altre 3 affermazioni è giusta
320. Secondo Piaget:
a) tutte le altre 3 affermazioni sono corrette
b) l’epistemologia genetica riguarda il problema
della relazione tra soggetto agente e pensante e
gli oggetti della sua esperienza
c) l’epistemologia genetica risponde a domande
classiche della fisiologia umana
d) l’epistemologia è chiamata genetica per
sottolineare il fondamentale contributo
dell’ereditarietà
321. Piaget definisce la struttura mentale come:
a) un sistema di pensieri governati dall’ambiente
b) un sistema dove “genesi” e “struttura” sono
enti separati
c) un sistema di pensieri governati dall’inconscio
d) un sistema di operazioni mentali descrivibile in
termini di strutture logiche
322. L’interesse per la teoria di Piaget:
a) non trovò conferma nei successivi studi di
Autori quali Pinker e Macnamara
b) nessuna delle altre 3 affermazioni è corretta
c) determinò che tra il 1969 e il 1972 circa il 20%
degli articoli su “Developmental Psychology”
furono feroci critiche su di lui
d) scemò tra gli Anni Cinquanta e gli Anni Sessanta
323. L’eredità più collegata alla tradizione
piagetiana:
a) la tradizione piagetiana è stata in realtà
abbandonata
b) si sviluppa ad opera di Doise e dei suoi allievi
che propongono una definizione sociale di
intelligenza e di sviluppo
c) si evidenzia nelle opere di Pinker
d) si evidenzia nelle opere di Skinner
324. Piaget:
a) non era molto attento a non influenzare con le
sue domande le risposte del bambino, e tendeva
pericolosamente a interpretare risposte e azioni
alla luce dei suoi presupposti teorici
b) aveva sopravvalutato la comunicazione
linguistica con il bambino: eventuali chiarimenti
nel formulare la domanda, non producevano
differenze nella soluzione dei compiti
c) era molto attento a non influenzare con le sue
domande le risposte del bambino, ma tendeva
pericolosamente a interpretare risposte e azioni
alla luce dei suoi presupposti teorici
d) aveva sottovalutato che i bambini hanno in
realtà una capacità di pensiero inferiore a quella
da lui supposta
325. Il metodo di Piaget:
a) era prettamente fenomenologico
b) era un sistema misto tra il colloquio e
l’osservazione
c) era di stampo comportamentista
d) era fortemente influenzato dalla psicoanalisi
326. Il colloquio clinico con il bambino intrecciato
al tentativo di risolvere i problemi:
a) poteva essere utilizzato anche con bambini
molto piccoli
b) non poteva venire utilizzato con bambini molto
piccoli
c) si avvaleva del metodo dell’attenzione
sostenuta
d) era modificato con bambini molto piccoli, nel
senso di una maggiore accentuazione del
colloquio
327. L’interesse di Piaget per i test di intelligenza
di Simon e Binet:
a) si estese al domandare ai bambini il perché
delle risposte corrette o scorrette
b) dette il via ai suoi studi sugli adulti
c) tutte le altre 3 affermazioni sono corrette
d) fu determinata dai suoi precedenti studi sui
molluschi
328. Il fatto che Piaget pubblicasse le sue ricerche
in lingua francese:
a) rese più fruibile al mondo accademico i suoi
contributi
b) nessuna delle altre 3 affermazioni è corretta
c) non impedì che le sue scoperte si diffondessero
immediatamente a livello mondiale
d) fece sì che i suoi lavori venissero diffusi e
valorizzati solo successivamente
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐Key‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐
1. (b)
2. (b)
3. (a)
4. (a)
5. (b)
6. (c)
7. (a)
8. (c)
9. (d)
10. (a)
11. (b)
12. (c)
13. (a)
14. (b)
15. (c)
16. (c)
17. (a)
18. (a)
19. (c)
20. (d)
21. (a)
22. (d)
23. (d)
24. (a)
25. (a)
26. (a)
27. (d)
28. (a)
29. (a)
30. (d)
31. (c)
32. (c)
33. (b)
34. (a)
35. (b)
36. (d)
37. (b)
38. (b)
39. (a)
40. (a)
41. (d)
42. (d)
43. (c)
44. (d)
45. (a)
46. (d)
47. (b)
48. (d)
49. (b)
50. (d)
51. (c)
52. (c)
53. (b)
54. (c)
55. (a)
56. (d)
57. (a)
58. (d)
59. (c)
60. (c)
61. (c)
62. (d)
63. (c)
64. (b)
65. (b)
66. (c)
67. (b)
68. (b)
69. (b)
70. (a)
71. (d)
72. (a)
73. (c)
74. (c)
75. (b)
76. (d)
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78. (d)
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80. (a)
81. (b)
82. (d)
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88. (c)
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90. (c)
91. (a)
92. (c)
93. (d)
94. (d)
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96. (c)
97. (b)
98. (b)
99. (b)
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101. (a)
102. (d)
103. (c)
104. (d)
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108. (b)
109. (a)
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114. (b)
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118. (c)
119. (a)
120. (a)
121. (b)
122. (a)
123. (b)
124. (d)
125. (d)
126. (d)
127. (c)
128. (b)
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130. (d)
131. (d)
132. (a)
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134. (a)
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136. (a)
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138. (d)
139. (c)
140. (c)
141. (b)
142. (c)
143. (d)
144. (a)
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146. (a)
147. (a)
148. (b)
149. (d)
150. (d)
151. (d)
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153. (c)
154. (c)
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159. (a)
160. (b)
161. (b)
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165. (c)
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170. (c)
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173. (d)
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178. (c)
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213. (a)
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215. (c)
216. (a)
217. (d)
218. (a)
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229. (a)
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231. (d)
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234. (c)
235. (c)
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238. (c)
239. (c)
240. (a)
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269. (a)
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274. (b)
275. (d)
276. (b)
277. (a)
278. (d)
279. (c)
280. (d)
281. (b)
282. (d)
283. (b)
284. (c)
285. (c)
286. (d)
287. (d)
288. (a)
289. (a)
290. (c)
291. (b)
292. (b)
293. (c)
294. (b)
295. (b)
296. (a)
297. (c)
298. (b)
299. (d)
300. (b)
301. (a)
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304. (a)
305. (c)
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313. (a)
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320. (b)
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323. (b)
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327. (a)
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