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Tesina di Brevetto Capo Riparto Branca Guide “L’ Abilità ... la fantasia e la creatività; ......
Transcript of Tesina di Brevetto Capo Riparto Branca Guide “L’ Abilità ... la fantasia e la creatività; ......
Associazione italiana guide e scout d’ Europa cattolici Gruppo Genova I
Tesina di Brevetto Capo Riparto Branca Guide
“L’ Abilità Manuale nella branca Guide: riflessioni e idee per attività”
Miglio Alessandra Gruppo Genova I
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PERCHE’ UNA TESINA SULL’ ABILITA’ MANUALE
Questa tesina nasce da un interesse personale verso tutte le attività che permettono
di utilizzare la propria creatività e dall’ esigenza che ho avvertito di rivalorizzare l’
abilità manuale, come strumento importante di educazione, in quanto spesso accade
che venga relegata alle semplici attività a scopo di autofinanziamento.
L’ abilità manuale ha invece un valore profondo che va ben oltre la semplice
costruzione di oggetti, tanto che B.P. l’ ha indicata come uno dei punti di formazione
del ragazzo.
Saper utilizzare le proprie mani per creare dà la possibilità alla ragazza di
sperimentare e accrescere molti aspetti del suo carattere:
stimola la fantasia e la creatività;
è un mezzo per esprimersi e comunicare con gli altri;
accresce le proprie capacità tecniche;
aiuta a prendere coscienza delle proprie abilità per metterle a disposizione degli
altri;
permette alla ragazza di mettersi alla prova;
accresce l’ autostima e l’ autonomia della ragazza che comprende di potersela
cavare da sola;
è un mezzo per conoscere meglio sé stesse.
Per tutti questi motivi ritengo che l’ abilità manuale debba rivestire un ruolo
importante all’ interno dei Programmi di Riparto e che possa essere inserita, come
illustrerò in questa tesina, in quasi tutte le attività che si svolgono in Riparto: dai
giochi alle attività spirituali come veglie e momenti di riflessione.
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L’ ABILITA’ MANUALE NELLA FORMAZIONE DEL CARATTERE
Uno degli obiettivi del metodo scout è quello di aiutare i ragazzi nella formazione del
proprio carattere. L’ abilità manuale è un mezzo che abbiamo a disposizione per
portare ciascuno a sviluppare le proprie capacità. Questo significa provare, con uno
sforzo di miglioramento costante, a superare sé stesso in ogni occasione; provare in
prima persona le difficoltà della vita, la fatica di lavorare, la soddisfazione di
realizzare ciò cui si tende affrontando ogni ostacolo con forza e serenità.
Le attività di abilità manuale portano a conoscere e sperimentare il valore di faticare
per realizzare qualcosa di concreto, imparare il giusto valore delle cose e del denaro
e a vivere appieno la semplicità e il valore della collaborazione con gli altri.
Tutto questo abitua il ragazzo/a a sapersela cavare da solo, a terminare i lavori
cominciati, a non sprecare inutilmente e ad avere cura delle cose proprie e degli altri.
Ed è in questi momenti che il ragazzo/a forma il suo carattere, divenendo più forte,
accrescendo la sua autostima e preparandosi ad affrontare la vita.
ABILITA’ MANUALE NELLE PAROLE DI B. P.
“L’ abilità manuale comprende tutto ciò
che tende alla formazione di persone che
sappiano adoperare le proprie mani”1
.
Saper usare le proprie capacità e le proprie mani è uno degli obiettivi cardine del
metodo scout: solo una persona che sa fare e che fa può davvero aiutare gli altri e
divenire buon cristiano e buon cittadino.
Questa educazione al fare investe tutto il metodo scout: è fondamentale nella nostra
proposta evitare ciò che è inutile e fornire sempre ai ragazzi/e risvolti pratici per
concretizzare ciò che hanno appreso. L’ azione è un concetto chiave dello
Scoutismo. 1 Baden Powell, “Il libro dei capi”, Edizione Nuova Fiordaliso, 1999, pag.39
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B. P. nel libro dei Capi, riguardo all’ abilità manuale, fa riferimento agli hobbies che lo
scoutismo, soprattutto attraverso prove di classe e specialità, offre ai ragazzi.
Attraverso questi hobbies il ragazzo mette alla prova le sue capacità e si specializza
nei campi che più lo interessano; per alcuni questi hobbies potranno trasformarsi in
un lavoro e in ogni caso lo avranno aiutato a scegliere e a prendere coscienza dei
propri talenti. Le attività di abilità manuale che proponiamo, quindi, hanno come
scopo l’ aiutare i ragazzi a diventare lavoratori entusiasti e pieni di energia. Questo
atteggiamento interiore di rapportarsi con il proprio lavoro, accompagnato dall’
autodisciplina , dall’ energia e dal desiderio di migliorarsi, aiuteranno il ragazzo a
diventare un uomo o una donna in grado di servirsi delle proprie dita e del proprio
cervello, amando il lavoro.
B. P. ci dice: “Nello Scoutismo cerchiamo di aiutare i ragazzi ad acquistare questo
atteggiamento, entusiasmandoli ad attività che li interessino profondamente e
personalmente e che saranno loro utili in futuro” ed è proprio alla formazione di
questo atteggiamento che dobbiamo puntare nell’ organizzare e proporre le attività .2
ABILITA’ MANUALE, LEGGE DELLA GUIDA ED ESSENZIALITA’
L’ abilità manuale, intesa come capacità di fare, di mettere in pratica, di costruire
qualcosa, è strettamente legata all’ insieme di valori portati dalla Legge della Guida;
perché per aiutare gli altri, essere persone responsabili e di cui ci si possa fidare, è
necessario essere persone attive, in movimento, che agiscono più che stare a
pensare. “Uno Scout è attivo nel fare il bene, non passivo nel contentarsi di essere
buono” (B. P. Il libro dei Capi)
La Legge della guida non pone divieti ma esorta all’ azione, ed è questa la sua
grande forza. Non viene chiesto alla ragazza di limitarsi ma la si sprona a fare: l’
agire, il mettersi in gioco, il creare qualcosa con la propria vita sono caratteristiche di
quella donna di carattere a cui il metodo tende.
In particolare il 9° articolo della Legge richiama l’ abilità manuale della ragazza: una
guida laboriosa ed economa saprà lavorare e mettere in pratica le proprie idee anche
con poco: non le saranno necessari grandi mezzi ma la sua inventiva sarà sufficiente
2 Baden Powell, “Il libro dei capi”, Edizione Nuova Fiordaliso, 1999, pag.99
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per realizzare i suoi scopi. E in questo spirito rientra l’ abitudine all’ essenzialità, così
importante per il nostro metodo.
Nella società odierna questo concetto è senz’ altro controcorrente ed è sempre più
difficile aiutare le ragazze a vivere con semplicità e a godere delle piccole cose che
hanno intorno. Ed è proprio per questo che proporre questo stile di vita è forse più
importante oggi che mai: le occasioni che le ragazze hanno di vivere l’ essenzialità
sono sempre minori e i momenti che possiamo offrire noi hanno quindi ancor più
valore.
Nelle attività di abilità manuale è quindi fondamentale far utilizzare alle ragazze
materiali più semplici possibili o di recupero ed evitare spese eccessive; il messaggio
che vogliamo trasmettere è la capacità di ognuna di creare tanto dal poco e non far
costruire oggetti sofisticati e costosi. Anche questa è educazione alla semplicità e all’
umiltà.
LAVORARE CON GIOIA
Il lavoro è un comandamento del Signore e non deve essere vissuto come fatica e
condanna ma come impegno gioioso nei confronti di Dio che ci ha consegnato la sua
creazione affinchè noi la abbellissimo.
Attraverso il lavoro diveniamo noi stessi creatori, contribuendo alla realizzazione del
regno di Cristo nell’ ambiente che ci circonda. Perché questo avvenga è necessario
che il nostro lavoro abbia uno scopo comunitario, di amore e di donazione.
Infatti se si lavora solo per l’ arricchimento del sè non può esservi crescita nell’amore
ma soltanto aumento di egoismo e individualismo. Il saper utilizzare il proprio
ingegno e le proprie mani deve essere messo al servizio degli altri e vissuto in
un’ottica di gioia e condivisione.
Una guida all’ inizio del suo cammino inizia a prendere coscienza delle proprie
capacità e abilità; le accresce e ne sviluppa di nuove preparandosi alla II classe e
attraverso le Specialità per giungere ad uno spirito di servizio sempre maggiore, che
farà nascere in lei il desiderio di donare ciò che sa fare agli altri: si tratta quindi di
essere preparate e abili per aiutare chi sta intorno e condividere la gioia della riuscita
con gli altri.
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La Squadriglia è l’ ambiente ideale dove far vivere questo sentimento: è solo con il
lavoro di ognuna che la Squadriglia può costruire qualcosa, e ogni ragazza deve aver
chiaro, che il proprio contributo, anche manuale, è essenziale per la riuscita della
Squadriglia.
Ed è in questo stesso ambiente che la ragazza sperimenta la collaborazione, la
correzione fraterna, il riconoscimento delle qualità di ognuna e la condivisione sia
delle fatiche che accompagnano il lavoro, sia della gioia per aver raggiunto
l’obiettivo.
E’ importante quindi tener sempre ben presente che uno dei fini delle attività manuali
che proponiamo alle ragazze è il trasmettere gradatamente il messaggio che il lavoro
vissuto con gioia e condiviso con gli altri è arricchimento per la persona e contributo
alla realizzazione del progetto di Dio.
ABILITA’ MANUALE E FEMMINILITA’
L’ Abilità manuale è un mezzo che può essere utilizzato per sviluppare abilità proprie
della femminilità.
Nella società odierna che muta continuamente e a cui alla donna sono richieste
responsabilità e posizioni sempre maggiori rispetto al passato, è sempre più difficile
per la ragazza conservare e accrescere quelle caratteristiche che sono sempre state
tipiche della donna.
La riscoperta delle attività e abilità che caratterizzavano il ruolo della donna negli
anni passati non significa voler fare di lei una donna del passato: è necessario infatti
preparare le ragazze a vivere e a trovare una posizione nel mondo odierno, nella
società in cui si troveranno a vivere.
A mio avviso è importante trovare un equilibrio che permetta alla ragazza di
mantenere quelle caratteristiche, tra cui quelle manuali, possedute da sempre dalla
donna, inserendole nel tessuto della società moderna.
Una donna quindi che nonostante lavori e abbia posizioni di responsabilità fuori dalla
famiglia, sappia mantenere la sensibilità tipica della femminilità: attenta alle esigenze
degli altri, che sa mandare avanti la casa con praticità ed amore; e per far sì che
questo avvenga è necessario che sia preparata, e sappia usare le sue mani a questo
scopo fin da ragazzina.
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Può capitare che le ragazze non siano interessate ad imparare quei lavori che
considerano ormai “superati” come cucire, fare la maglia o l’ uncinetto. E’ quindi
importante proporre le attività che comprendono questo tipo di abilità in modo
divertente e soprattutto finalizzato a qualcosa che le interessi.
Un’ altro aspetto dell’ abilità manuale legata ad una branca femminile è l’educazione
al bello, al gusto estetico. E’ importante trasmettere alle ragazze questa capacità di
osservare e curare anche i particolari di quanto si realizza: le nostre creazioni non
devono essere solo pratiche e funzionali ma anche presentate con quel tocco
creativo che caratterizza la femminilità. Sarà anche questa attenzione che farà
crescere in ognuna la coscienza della propria femminilità fatta anche di senso
estetico e sensibilità ai dettagli.
Per far sì che questo avvenga, oltre a proporre attività manuali che sviluppino queste
caratteristiche, è utile far porre attenzione alle ragazze a questo aspetto in ogni
attività proposta: sia che la Sq. presenti per esempio la relazione di un’ uscita di Sq.
o i piatti preparati per una gara di cucina, è fondamentale che curi i particolari
perché quanto ha preparato non sia solo fatto bene ma anche bello e curato.
IDEE PER ATTIVITA’
IMPRESA DI SQ. : I SACCHETTI A PUNTO CROCE
Proposta di impresa di Sq. :creazione di sacchetti di stoffa per il campo estivo con
ricamati il nome della squadrigliera e l’ animale della Sq. L’ obiettivo della Sq. verrà
raggiunto solo se ogni squadrigliera contribuirà con la realizzazione del proprio
sacchetto.
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OCCORRENTE:
Stoffa a scelta (magari dei colori della Sq.)
Tela aida
Cotone da ricamo
Ago, ditale, forbici.
Realizzare il disegno e la scritta desiderata su carta quadrettata e riportarla sulla tela
con la tecnica del punto croce.
Realizzare il sacchetto e cucirvi sopra la tela ricamata.
SCRIVERE CON I BOTTONI
OCCORRENTE:
Bottoni di vari tipi e colori
Stoffa a piacere
Ago e fili
Eventuale pannello di polistirolo o legno
Un modo originale per far imparare a tutte ad attaccare i bottoni e per familiarizzare
con ago e filo può essere la realizzazione di pannelli di stoffa (per esempio il quadro
avvisi della Sq.) con i bottoni cuciti in modo da formare la scritta desiderata.
Una volta scelta e preparata la stoffa necessaria delle dimensioni giuste al nostro
scopo, scriverci sopra con un pezzo di sapone le frasi. Scegliere poi i bottoni più
adatti per dimensioni e colori, e posizionarli sulla scritta, non troppo distanti l’ uno
dall’ altro in modo da visualizzare come sarà il lavoro finito e verificare quanti bottoni
sono necessari. A questo punto iniziare a cucire i bottoni.
Al termine basterà strofinare la stoffa per far sparire le tracce del sapone con cui
abbiamo scritto.
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L’ ABILITA’ MANUALE ATTRAVERSO I SIMBOLI
Il simbolo è quel qualcosa che con le sue caratteristiche rappresenta in concreto un
concetto spesso astratto. Lo Scoutismo è ricco di questi simboli che rendono più
tangibili alle ragazze quanto viene loro proposto.
Attraverso questa proposta continua di simboli le ragazze prendono familiarità con
essi e divengono capaci di crearne loro stesse.
Far costruire alle ragazze dei simboli sviluppa molte caratteristiche e le abitua a
cogliere con facilità gli elementi essenziali di ogni cosa.
Creare dei simboli significa:
♦ estrapolare dal complesso qualcosa di più semplice che ne rappresenti le
caratteristiche principali;
♦ raggiungere il nocciolo, comprendendo con facilità gli elementi essenziali di un
argomento;
♦ fare ragionamenti astratti e renderli concreti;
♦ rappresentare qualsiasi realtà concreta o meno.
Far costruire dei simboli alle ragazze:
♦ stimola a riflettere su quanto proposto: per arrivare al simbolo bisogna aver
analizzato a fondo l’ argomento;
♦ permette alla ragazza di esprimere quello che ha dentro manifestando con la sua
creazione cosa pensa davvero dell’ argomento in questione e come lo percepisce;
♦ consente alla ragazza di utilizzare la sua creatività e fantasia: non le viene chiesto di
realizzare quel determinato oggetto ma di rappresentare un qualcosa come lei
stessa ritiene meglio;
♦ aiuta a sviluppare il ragionamento astratto.
Rispetto a quest’ ultimo punto vorrei rifarmi brevemente a qualche nota di psicologia
dello sviluppo cognitivo del bambino e del ragazzo. La capacità di elaborare pensieri
astratti compare nello sviluppo del pensiero intorno ai 12 anni. Prima di questo
momento il bambino è in grado di capire un’ ampia gamma di concetti complessi ma
in una certa misura è ancora legato al concreto. Ha ancora difficoltà a elaborare
concetti astratti che non abbiano un nesso chiaro con oggetti specifici.
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Verso i 12 anni il bambino inizia a pensare alle idee in senso astratto e a trovare
soluzioni possibili anche su quanto non conosce.
Finchè non è in grado di attuare questo tipo di ragionamento il simbolo è importante
in quanto elemento tangibile e gli va proposto per permettergli di capire ciò che
vogliamo proporre.
Dai 12 anni in poi (che corrisponde all’ età delle guide) il rapporto con il simbolo inizia
a cambiare: è sempre il mezzo concreto per arrivare a qualcosa di più astratto ma la
ragazza diviene capace di comprendere l’ idea anche se il simbolo non è presente,
ed è quindi in grado di rappresentare a sua volta la realtà con simboli: ora possiamo
chiedere di costruirli, non prima. E questa proposta è utile allo sviluppo della ragazza
in quanto questa nuova capacità acquisita ha bisogno di essere sperimentata e
messa alla prova fino a quando, qualche anno dopo la ragazza non ne sarà padrona
fino in fondo.
IDEE PER ATTIVITA’
RAPPRESENTARE SE’ STESSE
Proporre attività in cui la ragazza deve rappresentare sé stessa attraverso un
simbolo concreto la aiuta a guardarsi dentro, prendere coscienza delle sue
caratteristiche e limiti e farsi conoscere dagli altri nel momento in cui spiega la sua
creazione.
CON I MEZZI NATURALI
Proporre alle ragazze di trovare nella natura che ci circonda un elemento che sente
possano rappresentare sé stessa riflettendo sulle motivazioni della sua scelta,
coglierlo e portarlo con sè. E’ importante non dare alle ragazze troppe indicazioni o
fornire esempi in modo che si sentano libere di scegliere ciò che sentono davvero più
vicine a loro stesse.
Quando ognuna ha scelto il suo simbolo si torna in cerchio e ciascuna spiega alle
altre le motivazioni della sua scelta.
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A questo punto (e non prima) si spiega alle ragazze che utilizzando gli oggetti scelti
da ciascuna componente della Sq. dovranno formare un oggetto o un disegno unico.
Questa semplice attività ha come obiettivi:
♦ portare ogni ragazza a riflettere su sé stessa;
♦ accrescere la conoscenza tra le ragazze;
♦ far capire attraverso un gesto concreto che ogni persona nella Sq. è diversa e che
queste individualità messe insieme formano la Sq. stessa. Ogni elemento
dell’oggetto che hanno costruito insieme è fondamentale, così come ogni
componente della Sq.
Permette inoltre alla Capo di conoscere meglio ogni guida e capire che impressione
ciascuna ha di sé stessa.
CON I RITAGLI DI GIORNALE
Vengono date alle ragazze un certo numero di riviste, forbici, colla e pennarelli.
Ognuna deve trovare sfogliando i giornali un’ immagine che la rappresenti.
I ritagli verranno poi attaccati in unico cartellone dove compariranno i simboli e i nomi
di ciascuna guida.
Gli obiettivi sono gli stessi della proposta precedente.
Un’ attività analoga può essere proposta per riflettere e portare il simbolo su un’ altra
componente della Sq. In questo modo si risponde all’ obiettivo di valutare e
aumentare la conoscenza tra le componenti della Sq. e può essere un momento per
chiarire eventuali problemi nella Sq. In questo caso può essere più utile che la
spiegazione dei simboli venga fatta in Sq. e non davanti a tutto il Riparto.
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SIMBOLI PER MOMENTI DI RIFLESSIONE E VEGLIE
La costruzione di simboli da parte delle ragazze (magari di Sq.) può essere una fase
di preparazione per un momento di riflessione del Riparto, come una veglia o un
momento di preghiera.
Qualunque sia il tema scelto si può scomporre in tante parti quante sono le Sq. e far
preparare loro un simbolo che rappresenti il punto a loro assegnato.
Durante la veglia o il momento di riflessione, il simbolo verrà presentato dalla Sq. che
ne spiegherà il significato e lo accompagnerà da una riflessione sull’ argomento.
La veglia sarà organizzata in modo da tener conto di questi momenti e la Capo darà
importanza al lavoro svolto dalle Sq. in modo che sentano di aver dato un contributo
per la realizzazione della veglia stessa.
LE VETRATE
Le vetrate costruite con la carta velina colorata sono un mezzo per costruire simboli
e rappresentare in forma grafica ciò che si pensa. E’ una tecnica che sviluppa
fortemente la creatività e fantasia e con un po’ d’ abilità e impegno si possono
ottenere lavori molto belli e di grande impatto visivo.
Sono particolarmente adatte a tutte le veglie e ai momenti di preghiera. Si può fornire
alle guide l’ argomento da trattare e chiedere loro di costruire una vetrata che
simboleggi quanto pensano al riguardo.
Si potrà quindi svolgere l’ attività muovendosi tra gli angoli di Sq. dove le ragazze
avranno posizionato le loro vetrate.
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Il nostro compito, come creature di Dio poste in questo mondo, è di coltivarlo e
custodirlo rendendolo più bello e abitabile con il nostro lavoro e le nostre energie.
Osservare ciò che ci circonda deve essere il nostro punto di partenza ma poi
dobbiamo portare un contributo per migliorarlo.
L’ OSSERVAZIONE
Il primo passo verso una consapevolezza della perfezione della rivelazione di Dio
nella natura, consiste nell’ osservazione, che con il tempo diventa contemplazione di
ciò che Lui ci ha donato. La natura va quindi prima di tutto osservata, percepita come
realtà presente fuori e dentro di noi: osservare e conoscere è quanto possiamo offrire
alle ragazze perché prendano coscienza di far parte del mistero d’ amore della
creazione.
Non si tratta però di una conoscenza scolastica: ognuna deve essere spronata ad
osservare con i propri occhi, esplorare con tutti i propri sensi, porsi delle domande e
ricercarne le risposte. Questo può avvenire anche attraverso i libri ma deve essere la
risposta ad una ricerca creativa che avviene con entusiasmo, non una noiosa ricerca
tipicamente scolastica.
La natura va quindi vissuta dalle ragazze da dentro: portandole in mezzo alla natura
stessa e aiutandole a utilizzare i propri sensi per conoscerla a fondo, quasi entrando
in contatto con essa. Da questo contatto possiamo avvertire i ritmi naturali che si
succedono con grande precisione, le differenze della sua manifestazione nelle
diverse ore del giorno e nelle stagioni e scoprirne le motivazioni. L’ atteggiamento
ABILITA’ MANUALE E NATURA
“Dio prese l’ uomo e lo
pose nel giardino…
perché lo coltivasse
e lo custodisse” (Gen. 2,15)
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interiore che dobbiamo avere per prime noi Capo per trasmetterlo alle ragazze è lo
stupore, l’ ammirazione di una perfezione che non può nascere da altri se non da
Dio.
ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE
LO SCHIZZO PANORAMICO
OCCORRENTE:
Cordino
Legnetti
Cancelleria
Far costruire alle ragazze un visore utilizzando legni e legature per unirli. Più il visore
sarà fitto e più preciso verrà il disegno. Scegliere un paesaggio con particolari e
colori diversi ed eseguire il disegno su un cartoncino.
Questa attività sviluppa la capacità di osservazione delle ragazze, la concentrazione
e le invita ad essere precise nel riportare tutti i particolari osservati. Permette di
utilizzare le proprie capacità manuali per la costruzione del visore e aiuta nella
realizzazione del disegno anche chi è meno portato a disegnare.
I CALCHI
La costruzione di calchi di tracce di animali, foglie, cortecce di alberi etc…permette
alle ragazze di osservare ciò che le circonda in modo più attivo. Permette di
sviluppare lo spirito di osservazione nel momento della scelta dell’ oggetto di cui
realizzare il calco e prevede l’ utilizzo delle proprie mani. I calchi possono essere fatti
in gesso o plastilina e per quelli di foglie e corteccia possono essere sufficienti fogli e
pastelli colorati per ricalcarne la forma.
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ESPLORARE CON I CINQUE SENSI
Durante le attività di osservazione della natura, è importante che le ragazze siano
spronate ad utilizzare tutti i sensi a disposizione, senza fermarsi alla vista.
La natura ci offre uno spettacolo imperdibile che comprende odori, rumori, sensazioni
tattili, gusti. Se la ragazza riesce ad utilizzarli tutti per esplorare ottiene una visione
più completa della natura che la circonda e la sua curiosità è maggiormente
stimolata. Può notare particolari a cui prima non aveva fatto caso e immergendosi in
modo più completo nell’ ambiente, più facilmente ne rimane affascinata e si sente
parte del Creato. Potrà così scoprire l’ ambiente naturale con i suoi rumori e silenzi, il
fascino di un cielo stellato, i profumi che variano durante le stagioni, le sfumature di
colori di ogni foglia e albero, il cinguettio degli uccelli e il richiamo degli animali, la
consistenza dell’ erba, del muschio, il rumore di un ruscello…ed è in questo clima
che è più facile guardare dentro e fuori di sé e avvicinarsi intimamente a Dio.
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SCHEDA di OSSERVAZIONE
Data: Ora:
Luogo:
Condizioni climatiche:
Nome dell’ osservatore:
Siedi in un luogo tranquillo e isolato e concentrati su ciò che ti circonda.
♦ Guardati intorno: cosa vedi?
• Quali sono i colori che prevalgono?
• Quante specie diverse di alberi vedi?
• Scegli un albero o un arbusto che ti affascina e osservalo con attenzione:
descrivine l’ altezza, la forma, i colori, la disposizione dei rami e quanti più
particolari riesci a trovare.
♦ Adesso concentrati sui rumori intorno a te: ascolta con attenzione.
Descrivi i suoni e i rumori che senti indicandone l’ intensità e la provenienza.
♦ Usa il tatto: tocca ciò che ti circonda.
Tocca il terreno: che consistenza ha? È’ bagnato?
Prendi un po’ di terra tra le dita: scivola via o vi rimane? È compatta o
granulosa?
Tocca l’ erba: è umida? Descrivine la consistenza.
♦ Adesso alzati e camminando annusa ciò che hai intorno: la corteccia degli alberi, i
fiori, l’ erba e tutto ciò che incontri. Descrivi tutti questi profumi soffermandoti su
quelli che ti incuriosiscono maggiormente.
♦ Se nel tuo giro incontri delle fragole, more, lamponi, corbezzoli o altri frutti che sei
sicura siano commestibili, assaggiali, assaporandone il gusto. Ricorda però di non
mangiare nulla di cui non sei più che sicura, se hai dei dubbi chiedi alle tue capo.
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L’ AZIONE
Attraverso il nostro lavoro dobbiamo portare un contributo per migliorare l’ ambiente
che ci circonda. Anche la natura quindi deve essere luogo dove ognuna partecipa
per rendere il luogo dove siamo state poste da Dio un po’ migliore di come lo
abbiamo trovato.
IDEE PER ATTIVITA’
ADOTTARE UN GIARDINO
Si trovano spesso nelle città o nei paesi delle zone erbose incolte, invase da erbacce
e rovi di cui nessuno si occupa. Un’ attività da proporre alle ragazze può essere
ripulire queste zone. Bisogna solo fare attenzione a chiedere eventuali permessi se
la zona risulta privata.
Le ragazze sentiranno così di aver contribuito con le proprie mani a migliorare
l’ambiente che le circonda e nello stesso tempo avranno fatto una B. A. per i cittadini
del quartiere.
Inoltre, se il giardino è in una zona dove le ragazze hanno la possibilità di passare
spesso, si può proporre di curarne la manutenzione nel tempo, come attività della
Sq.
PULIZIA DELLE SPIAGGE
Al termine della stagione estiva in quasi tutte le località di mare viene attuata la
pulizia delle spiagge a cui possono partecipare anche dei volontari. Questa attività
può essere un’ utile B. A. di Riparto o di Sq.
E’ necessario informarsi presso il Comune della città sulle date e l’ organizzazione
dell’ attività per potervi partecipare. In ogni caso, anche se non vi fosse nulla di
organizzato da altri Enti, può essere organizzata dal Gruppo o dal Riparto stesso,
preoccupandosi di portare con sé gli attrezzi necessari e i sacchetti dell’ immondizia
per far sparire ogni traccia!
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COSTRUZIONE DI NIDI E MANGIATOIE
PER UCCELLI
Questa attività avvicina le guide al mondo animale
e permette di aiutare altre creature di Dio che come
noi popolano la Terra.
Può essere proposta come impresa di Sq. e suddivisa
in varie fasi:
1) Scelta del luogo dove collocare i nidi.
2) Uscita di Sq. sul posto: osservazione e ascolto degli uccelli. E’ importante scoprire
quale specie di uccelli vivono in quella zona per scegliere il nido e la mangiatoia più
adatti. A questo scopo si possono registrare i canti degli uccelli e fare delle
fotografie.
3) Ricerca e approfondimento delle caratteristiche degli uccelli visti durante l’ uscita,
per conoscerne le abitudini e capire il tipo di nido che potrebbero utilizzare.
4) Progetto del nido da costruire. Acquisto materiale.
5) Realizzazione del nido.
6) Uscita di Sq. nello stesso luogo per collocare il nido.
7) Verifica a distanza di qualche settimana dell’ effettivo utilizzo del nido da parte degli
uccelli ed eventuali modifiche o spostamenti.
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ABILITA’ MANUALE E PERCORSO BIANCO
Affrontare il percorso bianco in Riparto spesso presenta delle difficoltà e, soprattutto in
assenza di un Assistente Spirituale, può risultare complicato per le Capo offrire stimoli
adeguati. Le chiacchierate su questo argomento non sempre vengono accolte con
entusiasmo dalle ragazze e sappiamo che si ottiene molta più partecipazione quando
viene loro chiesto di fare in prima persona, piuttosto che ascoltare qualcuno che spiega.
Per questo associare il percorso bianco con attività manuali nelle quali le ragazze
debbano portare un contributo, può essere un mezzo per arrivare più facilmente
all’attenzione delle ragazze. Ci sono alcuni argomenti che si prestano più di altri a
questo tipo di attività, ma con un po’ di fantasia si possono trasmettere nozioni e valori
attraverso la collaborazione attiva di ognuna.
UNA MESSA CON LE PROPRIE MANI
A volte può accadere che le ragazze durante la S. Messa si sentano spettatrici passive
di quanto sta accadendo, anziché parte attiva. Sappiamo che la S. Messa non deve
essere celebrata solo dal Sacerdote ma sono tutte le persone presenti che la celebrano
insieme, in uno spirito di avvicinamento comunitario a Dio.
Se ci si accorge che nel Riparto questo momento non coinvolge abbastanza le ragazze,
si può proporre questa attività che richiede l’ impegno e il lavoro di ognuna e si
conclude con la celebrazione comunitaria della S. Messa.
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TRACCIA DI ATTIVITA’
1) PIONIERISTICA: prevede la costruzione dell’ altare, del leggio e della croce;
2) CUCINA: le ragazze cucinano il pane non lievitato da utilizzare come ostia durante
la celebrazione (se l’ Assistente è d’ accordo), in alternativa il pane può essere cotto
da ciascuna ragazza, benedetto al termine della S. Messa, e scambiato con le altre;
3) IL CANTO: anche attraverso il canto utilizziamo i talenti che il Signore ci ha donato
per pregare e avvicinarci a Lui. Si può prevedere l’ utilizzo di canoni e secondi voci
affinchè i canti vengano preparati con precisione e siano vissuti come momento
importante di preghiera;
4) L’ OFFERTORIO: le ragazze costruiscono con le loro mani gli oggetti da offrire
durante la S. Messa: saranno quindi davvero “frutto del lavoro e delle mani
dell’uomo”;
5) NATURA: la contemplazione del creato ci avvicina a Dio: prima della celebrazione
ognuna sarà invitata a osservare la natura che la circonda per sentirsi a fondo parte
di essa. Si possono far cogliere alle ragazze dei fiori da porre sull’ altare come
offerta della gioia e vitalità di ognuna.
A seconda delle esigenze del Riparto, si può scegliere di assegnare le diverse attività
alle Sq. oppure a gruppi di ragazze. Può essere utile assegnare i compiti da svolgere
dividendo le guide in base al proprio percorso di classe:
GUI’: osservano la natura circostante e colgono i fiori;
GUIDE: costruiscono la croce da porre sull’ altare;
II CLASSE: organizzano la S. Messa dividendo i compiti (letture, canti…);
I CLASSE: costruiscono l’ altare e preparano la preghiera dei fedeli;
IN SQUADRIGLIA: cucinano il pane;
TUTTE: ognuna prepara un simbolo da offrire durante la Celebrazione e al canto
partecipano tutte.
In questo modo ognuna avrà partecipato, a seconda delle sue possibilità a celebrare la
S. Messa.
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ABILITA’ MANUALE ED ESPRESSIONE SCOUT
L’ espressione è molto più di una semplice tecnica e risponde a molti scopi educativi:
aiuta la ragazza a scoprire le sue capacità, sviluppa l’ osservazione, la capacità di
esprimersi e di esprimere sé stessa; è un mezzo attraverso cui la ragazza può
superare le sue insicurezze e accrescere la confidenza e padronanza del proprio
corpo. C’ è però un altro aspetto che riveste notevole importanza nell’ espressione
scout: l’ abilità manuale in quanto una buona attività espressiva non implica solo
l’uso del proprio corpo ma anche la costruzione delle scenografie, dei costumi e
quant’ altro possa essere utile alle ragazze.
Anche in queste attività viene quindi data la possibilità di utilizzare la propria
inventiva e creatività; è importante non trascurare questo aspetto perché anche se
semplici, costumi e scenografie aiutano la ragazza a riflettere sui particolari che
caratterizzano i personaggi e richiedono l’ utilizzo delle proprie mani.
Esistono vari tipi di attività espressive e a seconda della tecnica utilizzata l’ abilità
manuale potrà essere più o meno determinante per la riuscita del numero di
espressione. L’ importante è che ne venga sempre data la giusta importanza, senza
chiedere necessariamente grandi scenografie teatrali o costumi elaborati: anche
pochi particolari curati bene sono espressione dell’ attenzione e dell’ impegno delle
ragazze.
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I NOSTRI TALENTI
“Bravo, servo buono e fedele! Sei stato fedele nel poco, ti darò autorità nel molto: vieni
nella gioia del tuo Signore” (Mt. 25, 21)
Tutto inizia con la parabola dei talenti, per giungere al servizio per il prossimo.
Lo scopo profondo dell’ abilità manuale, della capacità di utilizzare le proprie mani e la
propria intelligenza, risiede prima di tutto nella nostra consapevolezza di sfruttare e
rendere fertili i talenti che il Signore ci ha donato.
Come cristiani abbiamo il dovere di scoprire le nostre qualità, non per tenerle per noi o
ostentarle davanti agli altri, ma per metterle a disposizione del nostro prossimo,
umilmente e con gioia.
Come capi abbiamo il grande compito di accompagnare le ragazze che il Signore ci ha
affidato, in questa ricerca per giungere ad una consapevolezza personale di ciò che
ognuna possiede, in modo da poterlo offrire agli altri.
Le attività manuali, le prove di classe e le specialità sono mezzi preziosissimi da
utilizzare per portare alla luce i doni che ognuna ha ricevuto e di cui alle volte non è
pienamente cosciente.
Le ragazze, mettendosi alla prova e sperimentando nuove attività, possono
comprendere in che cosa sono più portate e, spronate dalle capo e dal clima del
Riparto, sono stimolate a migliorarsi e perfezionarsi.
Grazie a questo lavoro ognuna risponde, ogni giorno, alla chiamata del Signore non
come il servo malvagio che nasconde il suo talento per paura di perderlo ma come chi,
con coraggio, sa mettersi alla prova e impegnarsi fino in fondo per far fruttare ciò che ha
ricevuto.
In questo contesto noi capo possiamo fare molto: se sappiamo valorizzare le doti delle
nostre ragazze e spingerle a metterle al servizio delle altre, si svilupperà in loro
l’abitudine a donarsi senza risparmio, a desiderare dare più che ricevere.
“Ancora una volta è il dare, non il ricevere, che paga”.3
3 Baden Powell, “Guida da te la tua canoa”, Edizione Nuova Fiordaliso, 1997, pag. 61
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Con la consapevolezza dei propri talenti e l’ abitudine al servizio, la scelta della propria
strada sarà più cosciente e si concretizzerà, da adulti, come risposta alla chiamata di
Dio, come realizzazione del progetto che Lui ha per ognuna di noi.
E’ in questo quadro d’ amore che si inserisce il nostro compito di capo: una presenza
attenta e vigile che sa spronare e sostenere senza pretendere di imporre; che sa far
nascere interesse nelle ragazze senza sostituirsi a loro.
“E’ qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si
badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea
volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità”.4
Se sapremo compiere la nostra missione di capo con gioia e umiltà e sarà lontano da
noi l’ intento di imporci nelle idee e nell’ animo delle nostre ragazze;
se sapremo, noi per prime, donarci a loro senza risparmio;
se saremo in grado di guardare il mondo con i loro occhi;
se sapremo tener loro la mano senza camminare al loro posto;
allora il nostro servizio non sarà stato vano, saremo riuscite a mettere a frutto i nostri
talenti e a rispondere alla chiamata di Dio offrendo tutte noi stesse agli altri.
4 Baden Powell, “Il libro dei capi”, Edizione Nuova Fiordaliso, 1999, pag. 55