Tempo n° 12

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 29 marzo 2013 ANNO XIV N. 12 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di FACCIA A FACCIA SULLO SFONDO DI UNA CRISI ECONOMICA CHE MORDE DURO E SCENARI POLITICI ALQUANTO INSTABILI, GLI IMPRENDITORI ANDREA SCACCHETTI E GIULIANO CAVALETTI, RISPETTIVAMENTE AMMINISTRATORI DELEGATI DI SINTESI FASHION GROUP E GREDA SRL, SI CONFRONTANO SUL SIGNIFICATO DEL FARE IMPRESA OGGI. Andrea Scacchetti Giuliano Cavaletti

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Su questo numero: Faccia a faccia tra Giuliano Cavaletti e Andrea Scacchetti; Cas: "prima mi danno i soldi e poi me li chiedono indietro"; Partita una raccolta firme contro la Regione; A cinquant'anni chi mi assume?; Superday chiude; A dicembre aprirà un nuovo supermercato Coop in via Sigonio; Strade a pezzi, buche ovunque; Ecce pista; Avis: dopo il sisma ora guardiamo al futuro con fiducia; Parco Lama congelato per sette anni; Luca Severi va a Rai Uno; Arriva a Carpi Music Together; Officina addio, ora è tempo di Mistica; Torna la Desolata; La giusta distanza: intervista a Oussama Mansour; Fabrizio Vincenzi racconta i fantasmi; In arrivo a Carpi il teatro contemporaneo di Colpi di scena; Wild Rose: il sound che non ti aspetti; Tempogames: Dante... is back; Torna il Premio Carpi Città dello Sport: Greg incoronato sportivo dell'anno.

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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

29 marzo 2013 ANNO XIV N. 12attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

faccia a faccia

Sullo Sfondo di una criSi economica che morde duro e Scenari politici alquanto inStabili, gli imprenditori andrea Scacchetti e giuliano cavaletti, riSpettivamente amminiStratori delegati di SinteSi faShion group e greda

Srl, Si confrontano Sul Significato del fare impreSa oggi.

Andrea Scacchetti Giuliano Cavaletti

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un pugno di ricordidi carlandrea dell’amico

un pugno di ricordi è il titolo di un volu-metto edito dalle Edizioni Il Fiorino di piero Guerzoni, scritto da un sopravvis-

suto di Mauthausen, ora scomparso, carlan-drea Dell’amico, che, negli ultimi anni della sua vita, dietro le insistenze degli amici, ha scritto le sue “memorie” di prigionia nel lager nazista.Come scrive nell’introduzione oronzo ca-stro, rettore dell’Università per la Terza Età di Modena, Dell’Amico “si colloca al di so-pra della stessa sofferenza dignitosamente sperimentata nel suo significato più crudele e disumano. Senza inutili digressioni ricostrui-sce gli eventi terribili che annientarono gran parte dei suoi compagni di prigionia e che avrebbero schiantato anche lui se non fosse stato tenacemente sostenuto dalla speranza di riuscire a sopravvivere nonostante la morte gli fosse vicina in ogni momento e, anzi, la respirasse nell’aria del campo di concentramento”.Dalla lettura del libro emerge l’impegno dell’autore a custodire e difendere la propria dignità malgrado le brutali vessazioni alle quali era quotidianamente sottoposto. Perché egli affermava di essere convinto che l’uomo, anche nelle situazioni più gravi e difficili, disponga della libertà di scegliere tra eroismo e viltà nella spietata lotta per la sopravvivenza. E nelle sue memorie Dell’Amico dimostra coi fatti di avere difeso ostinatamente la propria dimensione umana con tenacia e volontà di resistere a ogni crudeltà e di sognare un altro futuro, ripetendo a se stesso che “presto nascerò di nuovo e vedrò tutto nuovo, come un ragazzo che esce di casa per la prima volta”.Una terribile odissea la sua, iniziata a Milano, dove si trovava per lavoro, il 13 di-cembre del 1943, con l’arresto da parte della milizia fascista e da questa consegna-to alla Gestapo. Dopo un breve soggiorno a San Vittore, viene trasferito in treno nel lager nazista di Mauthausen e di qui a quello di Schwechat. A seguito dei primi bombardamenti degli alleati, viene mandato in un campo di lavoro vicino a Vienna, poi di nuovo a Mauthausen dove resterà fino al 5 maggio del 1945 quan-do il lager venne liberato dalle forze armate americane del generale Patton. Poi il ritorno alla libertà, alla nuova “vita” e l’arrivo a Modena dove rimase sino alla sua morte avvenuta nel 2004.

cesare pradella

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Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

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COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 27 marzo 2013

La IenaIl graffio

FOTO dellA seTTImANA

“A Carpi i ragazzi hanno creato una rete di spaccio al dettaglio diffusissima, in cui numerosi giovani sono pronti a prendere il posto di quelli arrestati per portare agli amici la droga “leggera”, soddisfando così una richiesta evidentemente diffusissima”.Dichiarazione del capitano dei Carabinieri di Carpi, Vito Massimiliano Grimaldi.

Eravamo quattro amici al bar, che volevano cambiare il mondo... Caro Gino Paoli, che nostalgia! Ora gli amici sono al parco a fumare spinelli per dimenticarlo, il mondo!

tigli tagliati in via m. polo: nuovo cambio di passo?

macché vento di rinnovamento. Non facciamo in tempo a scrivere che l’Amministrazione Comunale intende

informare in modo preventivo la cittadinanza prima di procedere col taglio delle alberature cittadine in viale Manzoni (Cambio di passo, editoriale a pagina 2 dello scorso numero di Tempo) e riceviamo in Redazione la telefo-nata di una signora che ci avverte dell’ab-battimento di tre tigli, martedì 26 marzo, in via Marco Polo. “Tre alberi ultradecennali e sanissimi” ci spiega. Insomma la solita storia: gli apparati radicali delle piante avevano rovinato i marciapiedi e l’Amministrazione ha autorizzato il gesto più estremo, l’inter-vento più definitivo, ovvero il taglio dei tigli, che sorgevano in prossimità di una proprietà privata. “Già dieci anni fa si parlava di tagliar-li - prosegue la signora - ma la maggior parte dei residenti espresse il proprio dissenso. Il viale non sarebbe più stato lo stesso. Gli alberi sono un prezioso patrimonio della città e rappresentano un polmone verde indispen-sabile per la salute di tutti noi. I nostri amministratori parlano di trasparenza e poi, come se nulla fosse, abbattono le piante senza comunicarci alcunché. Non sappia-mo davvero più a chi credere”. Roba vecchia, ci dicono in Comune. “La concessione edilizia per il rifacimento di quel marciapiede risale al 2010. Dal momento che tale operazione avrebbe comportato il taglio delle radici, abbiamo dato l’autorizzazio-ne anche ad abbattere i tre tigli a spese del cittadino, obbligandolo a piantumare altre tre piante”. Della serie tre arbustini son meglio di niente... Insomma all’ama-rezza per un piccolo e profumato pezzo di verde che se ne va, si aggiunge anche un senso di profonda delusione: altro che cambio di passo.

J.B.

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sIsmA e rIcOsTruzIONe

oltre Al dAnno, lA beffA: questA è lA primA espressione che viene in mente AscoltAndo lA storiA del novese sfollAto ArcAngelo tuccillo

“prima mi danno i soldi e poi me li chiedono indietro”O

ltre al danno, pure la beffa: questa è davvero la prima

considerazione che viene in mente ascoltando la storia di Arcangelo Tuccillo, qua-rantottenne residente a Novi di Modena. Come tanti altri cittadini, anche Arcangelo è stato ‘sfrattato’, insieme alla moglie e al figlio di 15 anni, in conseguenza del sisma dello scorso maggio. Le scosse, sebbene non abbiano prodotto danni nel suo appartamento, hanno reso inagibile lo stabile nel quale alloggiavano dodici condomini, danneggiando un pilastro e una trave. “Ho saputo di poter fare domanda per il contributo di autonoma sistemazione – spiega Arcangelo riferen-dosi al Cas – soltanto nel mese di novembre. A quel punto ho fatto domanda per riceverlo, ma mi è stato risposto che avevo diritto ad avere solo la cifra relativa al periodo agosto - no-vembre”. Sebbene la sua

famiglia sia fuori casa dalla scorsa estate, Arcangelo ha deciso di far buon viso a cattivo gioco. “Siamo rientrati in casa a Natale, insieme a quasi tutti gli altri condomini, per dispera-zione. Sebbene ci fossero ancora gli operai al lavoro,

e non ci sia ad oggi una comunicazione di agibilità, non ne potevamo più di dor-mire in situazioni precarie”. La cifra corrispostagli, alla fine, ammonta a 2.199,99 euro. “Mi è stato detto che è la cifra che mi spetta sino al 20 di novembre, giorno

in cui dall’ufficio tecnico del Comune è partita la richiesta di agibilità. I soldi sono arrivati a febbraio”. Se terminasse qui, la sua storia sarebbe come tante altre: molti disagi, qualche lungaggine burocratica, ma alla fine, per fortuna,

il ritorno a casa e l’arrivo del Cas. Se non che, alcuni giorni fa, arriva la doccia fredda. “Dal Comune mi hanno detto che si sono sbagliati e che, essendo la richiesta di agibilità stata fatta il 20 ottobre – e non il 20 novembre, come pre-cedentemente comunica-togli – devo restituire 650 euro”. Insomma si tratta di uno scherzo? No, il denaro, arrivato dopo mesi, deve essere in parte restituito. La rabbia è davvero tanta: “non sarò avvocato o ingegnere, ma non sono scemo – sbotta Arcangelo – non solo siamo rientrati in uno stabile la cui agibilità non è stata comu-nicata neppure al proprie-tario, ma prima mi danno i soldi e poi me li chiedono indietro! E’ una cosa vergo-gnosa. Ho chiesto di poter parlare con un responsabile dell’ufficio tecnico per ave-re spiegazioni, per cercare di capire come sia possibile che ci si sbagli di un mese, e per individuare chi avreb-

be fatto questa richiesta a ottobre anziché a novem-bre, ma non mi ha ricevuto nessuno. So peraltro che lo stesso ‘scherzo’ è stato fatto a un altro paio di condomi-ni”. Sarebbe allora il caso di avvisare tutte le persone terremotate: mi raccoman-do, aspettate a spendere il denaro che ricevete. Potre-ste doverlo restituire per Pasqua.

Marcello Marchesini

Arcangelo Tuccillo “Non sarò avvocato o ingegnere,

ma non sono scemo! Non solo siamo rientrati in uno stabile la cui agibilità non è stata comunicata nemmeno al proprietario, ma prima mi danno i soldi e poi me li richiedono”.

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Di cosa si occupano Greda srl e arte pura srl? Giuliano Cavaletti “Abbiamo due aziende in italia. Greda srl per la divi-sione abbigliamento donna, con i brand Elisa Cavaletti ed Elly Italia distribuiti in tutto il mondo. Un total look di livello medio/alto, un prodotto di nicchia concepito e prodotto com-pletamente nel nostro Paese, molto particolare e struttu-rato. Arte pura srl - con la li-nea Arte Pura Home - offre una collezione per vestire la casa, tutta in tessuto pregia-to di 100 % lino, dal letto alla tavola, al bagno, tende, coprisedie, ma anche cande-le e un’infinità di accessori. Inoltre abbiamo una linea di mobili studiata apposi-tamente per il retail dove il prodotto trova la sua giusta collocazione”.Andrea Scacchetti “Sintesi fashion group produce e commercializza Anna Rachele, brand di pret a porter femminile”.Quanti dipendenti ci sono? Giuliano Cavaletti“Sono circa 60 le preziose persone, tra dipendenti e collaboratori esterni, con le quali esiste una stretta intesa e un notevole rapporto di fiducia e di stima. E’ anche grazie a loro che noi possia-mo esistere e portare avanti le nostre idee e i nostri progetti”.Andrea Scacchetti“24”.Quali metamorfosi ha su-bito l’azienda?Giuliano Cavaletti“L’azienda e noi stessi sia-mo in continua evoluzione.

Giuliano Cavaletti e Daniela Dallavalle

Andrea Scacchetti

gli imprenditori cArpigiAni AndreA scAcchetti e giuliAno cAvAletti rispettivAmente AmministrAtori delegAti di sintesi fAshion group e gredA srl si rAccontAno

faccia a faccias

ullo sfondo di una crisi economica che morde duro e

scenari politici alquanto instabili, gli imprendi-tori carpigiani Andrea

Scacchetti e Giuliano Cavaletti, rispettivamente amministratori delegati di Sintesi Fashion Group e Greda srl, si confrontano sul significato del fare

impresa oggi. Due esempi virtuosi. Due uomini che, animati da passione ed entusiasmo, continuano a puntare in alto. Ricer-ca, innovazione, qualità,

competenza e valorizza-zione delle risorse umane i valori da perseguire. Con grinta e determina-zione.

di Jessica Bianchi

carta d’identitànome“Giuliano”.coGnome “Cavaletti”.età“50 anni”.proFessione “Amministratore delegato di Greda srl e Arte pura srl”.

Per essere interessante sul mercato oggi devi, prima di tutto, offrire un buon pro-dotto sia dal punto di vista della qualità che del design, ma anche essere vicino al cliente, capire e interpre-tare le sue esigenze, creare stimoli e progettare qualco-sa che lo faccia stare bene e gli crei benessere; tutto ciò ti mette in discussione ogni giorno, ma è anche una sfida stimolante per chi deve cre-are. Nonostante le strategie di mercato e i programmi vadano pianificati a lunga scadenza, la situazione attuale ti obbliga a rive-dere costantemente la tua posizione sul mercato e a intervenire per creare le giu-ste condizioni al cliente che sempre più fatica a trovare un equilibrio, sia economico che identitario. Ed è proprio in questo che le aziende

devono esser brave a dare il giusto sostegno. Anche dal punto di vista della comuni-cazione è fondamentale far sentire la propria presenza con argomenti capaci di creare interesse”.Andrea Scacchetti“Da azienda rivolta al mercato ingrosso interno ad azienda con brand proprio con il 75% di export”.come è cambiato il me-stiere dell’imprendito-re?Giuliano Cavaletti“Oggi occorre veramente possedere tutte le carte in regola: avere una visione completa per cogliere e percepire i cambiamenti, per trovare soluzioni che possano riportare la passio-ne per il nostro lavoro e per coinvolgere e incoraggiare maggiormente i nostri partner, dai fornitori ai lavoranti, dai collaboratori ai clienti, aiutandoli così a trovare stimoli e a non avere paura dei cambiamenti che si rivelano sempre più necessari in un momento di congiuntura economica negativa. E’ questa la vera mission”.Andrea Scacchetti“Credo sia cambiato molto, oggi ė necessario avere una

visione globale del mercato e molto dettagliata anche di tutti gli aspetti aziendali”.se dovesse quantificare la gravità della crisi con un numero compreso tra 1 e 10 quale valore indi-cherebbe?Giuliano Cavaletti“Non voglio parlare di crisi: la situazione in Italia è gra-ve, quasi tragica, ma pur-troppo ce la siamo costruita così, lasciando e permetten-do a chi ci ha governato da sempre, senza distinzioni, la possibilità di gestire l’azien-da Italia senza pensare alle necessità vere del Paese e alle cose importanti, ma sempre e solo al proprio tor-naconto. Sono discorsi che riguardano soprattutto la no-stra cultura, l’educazione, il rispetto e l’etica: qualità che non si imparano se nessuno te le insegna. Mi rivolgo ai giovani nella speranza che loro - che sono il nostro futuro - possano trovare gli stimoli per cambiare, per saper cogliere quello che la vita offre, affinché possano gustare la soddisfazione derivante dal lasciare un segno e creare qualcosa per sè e per gli altri”.Andrea Scacchetti“Direi 9, mi piace essere

ottimista”.Quando ipotizza si uscirà dalla crisi?Giuliano Cavaletti“Penso che il segnale che debba arrivare per ricreare fiducia sia dimostrare ai cittadini che si sta lavoran-do per loro e per il nostro Paese. Occorre creare stabilità a livello di rapporti e smetterla con le polemi-che. E’ triste e vergognoso vedere le costanti liti dei nostri politici che, a mio avviso, sanno vedere solo dentro al proprio orticello e non lottano per l’interesse comune del Paese”.Andrea Scacchetti“Se l’Italia cambierà pelle dal punto di vista politico e di sistema, un paio di anni”.può la crisi indurre al sui-cidio?Giuliano Cavaletti “Laddove la fiducia e l’equilibrio non esistono più e la disperazione ha avuto il sopravvento, le cose si com-plicano… purtroppo molte persone non vedono una via d’uscita e non hanno al loro fianco chi possa stargli vicino in momenti di così grande difficoltà. E’ terribile pensare che la crisi, da sola, possa far perdere la raziona-lità e prevarichi la ragione e

la voglia di vive-re. Penso che la dignità sia una condizione che non dovrebbe mai venir meno in ciascuno di noi, occorrono carattere e forza. Mi auguro che questo fenome-no possa presto terminare e la gente possa es-sere più serena”.Andrea Scac-chetti“Purtroppo sì, anche se credo che ci sia sem-pre una via di uscita”.se avesse la bacchetta ma-gica cosa fareb-be per prima cosa?Giuliano Cava-letti“Il mio pensiero va per primo alle persone e all’umanità: di-spenserei ragio-ne e intelligenza ed eliminerei la cattiveria”.

Andrea Scacchetti“Sceglierei una classe poli-tica capace di affrontare il proprio compito con serietà e competenza”.cosa direbbe a un giova-ne che vuole diventare imprenditore?Giuliano Cavaletti“Di non pensare alle dif-ficoltà - quelle ci saranno sempre - perchè nulla è semplice, ma non ci si deve mai arrendere. Per prima cosa gli direi di essere entusiasta, di costruirsi un progetto, di prendere esem-pio da coloro che hanno fatto bene e di lavorare per migliorare se stesso. E, an-cora, mi raccomanderei di fare esperienze che possano farlo crescere umanamente e di confrontarsi con il mon-do e con culture diverse, ma soprattutto di essere umile e non pensare che tutto ti sia dovuto. Lo incoraggerei a essere tenace perchè quanto più la lotta è dura, tanto più grande sarà la tua soddisfa-zione. E, infine, gli ricorde-rei di cogliere e apprezzare le cose semplici… solo così potrà davvero dare il massimo”.Andrea Scacchetti“Di farlo, é un mestiere

carta d’identitànome“Andrea”.coGnome“Scacchetti”.età“48 anni”.proFessione“Amministratore Delegato di Sintesi Fashion Group”.

Continua a pagina 5

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33 i dipendenti che hAnno perso il lAvoro dopo lA dichiArAzione di fAllimento dellA dittA cArpigiAnA lorel miss. per molti di loro è sempre più difficile trovAre unA nuovA occupAzione e nel frAttempo mAntenere le loro fAmiglie diventA un’impresA epicA

a cinquant’anni chi mi assume?entusiasmante ma che, al momen-to, necessita di grande coraggio e impegno”.Quali sono le strategie per re-sistere?Giuliano Cavaletti“Il fascino, il bello e l’originalità sono fondamentali, poi occorre fidelizzare i clienti, con i quali si devono instaurare rapporti più intensi e personali, facendo sentir loro la propria presenza ma, so-prattutto, ci vuole grande persona-lità. Tutto questo comporta tanti sacrifici e rinunce anche dal punto di vista personale”.Andrea Scacchetti“Le strategie per resistere sono quelle di essere estremamente dinamici, elastici, aggiornati su ogni aspetto del proprio lavoro. Ragionare su scala mondiale e non più locale”.cina sì, cina no?Giuliano Cavaletti“E’ un argomento molto delicato; noi per politica aziendale abbiamo scelto e impostato la nostra strut-tura sul prodotto ideato e prodotto esclusivamente in Italia. Siamo orgogliosi di essere sostenitori e protagonisti del made in Italy”.Andrea Scacchetti“Cina sì, sia per vendere che per produrre, nel rispetto delle leggi e con gli adeguati controlli e salva-guardie”.Quando non lavora cosa fa?Giuliano Cavaletti“Penso a cosa fare per migliora-re, per far stare bene le persone intorno a me e poter creare loro le giuste condizioni di benessere. Mi dedico alla famiglia, pilastro della nostra esistenza e rifugio allo stesso tempo. Attualmente mi sto occupando dei lavori di progettazione e costruzione della nostra nuova sede a Carpi, dove poter accogliere tutta la nostra grande famiglia e i clienti da tutto il mondo. E’ un vero orgoglio, una sede con caratteristiche tecno-logicamente ed ecologicamente all’avanguardia, che sfrutterà la geotermia e l’energia solare, con soluzioni a tutela della salute di tutti, a zero emissioni e a salva-guardia dell’ambiente. Sarà pronta nella primavera del 2014 e la sfida continua perchè noi crediamo nei miracoli”.Andrea Scacchetti“Sto con le mie figlie, la mia famiglia e gli amici. Corro, viag-gio, vado al cinema, ai concerti, insomma un sacco di cose”.Quale volto noto scegliereb-be per affiancare l’immagine dell’azienda?Giuliano Cavaletti“Gandhi: persone semplici ma profonde, di cuore e generose”. Andrea Scacchetti“Cocò Chanel”.Bersani, Grillo o Berlusconi: chi vuole per l’italia del futuro?Giuliano Cavaletti“Sicuramente nessuno dei tre. Pre-ferirei qualcuno che lotta per una maglia, la maglia di tutti, quella della nazionale. Ma poi chi, me-glio di ciascuno di noi, saprebbe cosa fare di questa bella Italia?”.Andrea Scacchetti“Nessuno dei tre credo abbia la credibilità e la capacità di gover-narci”.

Continua da pagina 4.

Anello debole di un’Eu-ropa in crisi, l’Italia è stretta dalla morsa della

recessione. Molte imprese che, in passato, hanno contribuito alla crescita economica del Paese, oggi sono in declino, poiché incapaci di evolversi e rinnovarsi, investendo in innovazione e ricer-ca. Una tendenza che, purtroppo, interessa anche il locale distretto del tessile - abbigliamento: nume-rose le prestigiose industrie d’un

tempo che sono fallite o si sono fortemente ridimensionate, con una ricaduta pesantissima sulla forza lavoro. Sorte infausta per la nota azienda carpigiana Lorel Miss che, nell’agosto del 2012, ha dichiarato il fallimento. Il declino inizia nel settembre 2011, quando le condizioni economico finanziarie della società riportano un indebitamento rispetto al fattu-rato che raggiunge livelli insoste-nibili e il fallimento è inevitabile.

Carpi, terra del rinomato distretto tessile, orgoglio del Made in Italy da anni, perde un’altra azienda. E’ stata così aperta una procedura di cassa integrazione, in accor-do col sindacato, in seguito alla quale 33 dipendenti hanno perso il proprio posto di lavoro. Abbia-mo incontrato un ex dipendente che ha però espresso la volontà di restare anonimo.Quanto è cambiata la tua vita dopo aver perso il lavoro?“E’ cambiata tantissimo. Su quell’impiego avevo gettato le basi per un futuro sicuro o, quanto meno, tranquillo. Ora mi ritrovo senza stipendio e con una famiglia da mantenere. Mia mo-glie non guadagna tantissimo e, giorno dopo giorno, la situazione si complica sempre più”.Dopo il fallimento di lorel miss da quanto non percepisci la cassa integrazione?“Sono passati mesi prima di vedere la cassa integrazione, ora i soldi stanno arrivando, seppure lentamente. Purtroppo ci sono tante persone nelle mie stesse condizioni e i tempi, per forza di cose, non possono essere rapidis-

simi.”Quanto è difficile oggi trovare una nuova occupazione?“E’ un’impresa. Mi sono affidato a diverse associazioni, pubblicato annunci ovunque ma per il mo-mento non si è sbloccato nulla. La situazione è critica, per chiunque. Figuriamoci per un cinquanten-ne”.La crisi economica che ci ha col-pito sta spazzando via ogni spe-ranza. Le prospettive per chiun-que perda un’occupazione sono sempre più cupe. A cinquant’anni è difficilissimo se non impossi-bile trovare un nuovo lavoro. La cassa integrazione ci mette mesi per arrivare e nel frattempo chi ha perduto la propria occupazione non sa come far fronte agli oneri quotidiani. Con uno stipendio in meno in fa-miglia arrivare alla terza settima-na del mese diventa un’impresa epica e la cosiddetta fascia grigia continua ad allargarsi sempre più. Il problema occupazionale è una realtà e dovrebbe essere al primo posto, sull’agenda politica di ogni parlamentare.

Alessandro Troncone

coop estense ApprodA in viA sigonio: il cAntiere dovrebbe concludersi entro l’Anno

a dicembre aprirà un nuovo supermercato coop in città

toto appalto

Quale sarà l’insegna che si insedierà ad Appalto, nel nuovo polo commerciale

che sta nascendo? Tra le prime ipotesi si vociferava che a essere interessato fosse il Famila, ipotesi sfumata negli ultimi mesi. I rumors infatti parlano sempre più insisten-temente dell’insegna esselunga. Il cantiere dovrebbe terminare a ottobre e, solo a intervento edilizio concluso, scatterà la procedura di autorizzazione commerciale da parte dell’amministrazione comuna-le solierese. Quello sarà il momento formale in cui il marchio interessato si paleserà

Il progetto di sviluppo di Coop Estense per il 2013 prevede due

opere: la realizzazione di un supermercato di 1.500 metri quadri a Carpi, in via Sigonio e la prossima apertura di un distributore di carburante nel parcheggio del GrandEmilia a Modena, a maggio. Il cantiere di via Sigonio, iniziato da un paio di settimane, dovrebbe concludersi entro l’anno e dare così alla città, a partire dal mese di dicembre, un supermercato, prevalentemente alimentare, di nuovissima concezione. Il progetto, infatti, prevede la re-alizzazione di una struttura mol-to innovativa dal punto di vista dell’impatto ambientale e delle tecnologie impiegate. Inserito in

un bacino di espan-sione, il terreno acquistato da Coop un anno fa circa, non è sottoposto ai vincoli del Poic, il Piano provinciale del commercio. I lavori sono affidati alla cooperativa carpigiana Cmb.

Jessica Bianchi

dal 30 aprile, serrande abbassate al supermercato di via genova

Superday chiude

il 30 aprile il supermercato su-perday di via Genova chiude i battenti, dopo 16 anni di attività.

Il punto vendita di proprietà della società moderna Distribuzione srl - che possiede anche due supermer-cati sigma, uno in via Ugo da Carpi e uno in via Cuneo, e un discount ecu in via Remesina - abbassa la serranda. Numerose le cause che ne hanno compromesso i guada-gni, dall’apertura a stretto raggio di altri due supermercati (Famila ed Eurospin) all’introduzione del senso unico in via Genova, alla scarsità di parcheggi a disposizione della clien-tela. E se alla poca fruibilità si somma

anche la diminuzione dei consumi, allora, purtroppo, la parola d’ordine non può che essere razionalizzazio-ne. Malgrado i profitti siano più bassi però, la società ha deciso di tutelare i propri dipendenti e, di conseguenza, le loro famiglie. Le quattro persone che oggi lavorano al Superday di via Genova verranno ricollocate negli altri punti vendita cittadini, i quali saranno oggetto di investimenti nei prossimi mesi nell’ottica di mante-nere un’importante presenza sulla piazza di Carpi. Gli ampi locali del supermercato verranno occupati dall’arcobaleno Blu, negozio di giocattoli, prodotti casalinghi,

accessori da cucina, articoli da regalo e bombo-niere che oggi sorge nello stes-so stabile, accanto al Barolino. E se a Carpi una serranda si abbassa, nella Bassa se ne alza una nuova, Moderna Distribuzione infatti, aggiunge al punto vendita Ecu presente a Cavezzo, un nuovo

supermercato a marchio Sigma, inaugurato la scorsa settimana.

J.B.

Il cantiere in via Sigonio

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Lago di Molveno

Ingresso sottopasso di via Pezzana

Lago di Molveno

Lago di Molveno

Tangenziale Losi

Via Marx

Rotonda tra via Pola e via Castelfidardo

viaggio per la città/2 - lA neve e il ghiAccio hAnno lAsciAto pesAnti conseguenze: pericoli per scooter e biciclette

Strade a pezzi, buche ovunque

Buchi nel bilancio comunale, crateri nelle strade. I lavori di manutenzione costano e

il Comune fa i conti con le risor-se che ha e, se garantire i servizi essenziali alle persone resta la priorità, rattoppare le strade diven-ta secondario. Carpi città groviera dice tutto questo col suo manto stradale pieno di buche, l’asfalto che cede, sprofonda e, in alcuni tratti, lascia spazio a pericolose vo-ragini. Se per le automobili spesso il problema si limita a conseguenze sul veicolo, per chi viaggia su due ruote il pericolo riguarda l’incolu-mità fisica: per rimanere in piedi talvolta c’è bisogno di un miraco-lo. E poi, una città piena di buche è brutta. Scovare le situazioni più critiche è stato facile: richiesta su Facebook di segnalarci i punti della città più pericolosi e il popolo della rete, in pochissimo tempo, si è scatenato. Allora siamo andati sul posto, per verificare coi nostri oc-chi. La situazione più pericolosa è quella di via Lago di Molveno, la strada che conduce dal sottopasso di via Pezzana alla zona artigianale di Cibeno. E’ un percorso a ostaco-li per evitare le buche profonde che solcano la strada, ma pare che gli automobilisti, abituati a percorrere quel tratto, abbiano imparato a evitarle. Ancora buche, e piuttosto pericolose anche all’ingresso del sottopasso per chi proviene da via Pezzana. Non se la passa meglio il resto della rete viaria: la rotonda tra via Pola e via Castelfidardo assomiglia molto a un campo in un periodo di grande siccità. Quando piove i pericoli aumentano espo-nenzialmente: l’acqua che ristagna all’interno dei cedimenti è nemica dell’aderenza. Sia in un senso di marcia, sia nell’altro la nostra tangenziale, soprattutto in corri-spondenza delle rotonde, mostra i segni del tempo e le pezze di bitu-me sevono a poco. In via Marx la buca è proprio sul tratto di strada di fronte alla Cmb e, uscendo dalla rotonda, è quasi impossibile non finirci dentro. I motociclisti e i

ciclisti sono chiamati alla massima attenzione, soprattutto per la pre-senza di tanta ghiaia, a causa dei continui rattoppi che saltano via in un amen. Il bitume, infatti, che in inverno può essere steso solo “a freddo”, alla prima pioggia salta via in tanti pezzi che creano, oltre

al danno, la beffa: torna la buca e sulla strada si deposita ghiaietto. Dunque, se piove, il giorno dopo è tutto da rifare. Col risultato che la città ormai è tutta una pezza e sempre più raramente si rifà una strada completamente.

S.G.

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mercoledÌ 20 mArzo presso l’Auditorium loriA si è tenutA l’AssembleA ordinAriA di Avis cArpi per fAre il punto dellA situAzione e nominAre i nuovi membri del consiglio direttivo

“ora guardiamo al futuro con fiducia”m

ercoledì 20 marzo, a partire dalle ore 20,45 presso l’Auditorium Lo-

ria, si è svolta l’assemblea annuale dell’Avis di Carpi per fare il punto di un anno di lavoro e provvedere al rinnovo delle cariche. Il 2012, a detta di tutti i soci e i consiglie-ri, è stato un anno molto difficile costellato dalla distruzione e dalla paura causata dal sisma, e dai pesanti effetti di una crisi che si sta protraendo da oltre 5 anni. “Nono-stante, si sia registrata una varia-zione in negativo delle donazioni di sangue pari al 20,97% - ha di-chiarato il presidente Carlo Con-tini - calo che tra l’altro ha interes-sato l’intera provincia di Modena, l’impegno di soci e volontari si è rivelato sempre costante e intenso, specialmente nei mesi “caldi” del terremoto. Inoltre, in dicembre l’Avis di Carpi è potuta rientrare nei locali all’interno dell’ospeda-le, e presto avverrà il trasferimento nella nuova sede adibita presso la Polisportiva Dorando Pietri”. Come sempre, è grande il lavoro di sensibilizzazione che viene svolto da Avis attraverso l’organizza-zione di pranzi, come l’ultimo avvenuto lo scorso 9 marzo nel salone della Chiesa Parrocchiale di Cibeno, e feste come quella allestita domenica 10 marzo nella galleria del Borgogioioso, e che è stata dedicata in particolare ai più piccoli, con palloncini, truc-cabimbi e gadgets. Un altro dei temi salienti della serata è stata la nomina del nuovo consiglio diret-tivo. Quest’anno infatti si conclu-de il mandato quadriennale dei

consiglieri in carica, e ne sono stati nominati dei nuovi. Per garantire una maggiore trasparenza e cono-scenza dei candidati a sostituire i dirigenti, è stata predisposta una consultazione rivolta a tutti i soci per poter esprimere le proprie pre-

ferenze tra le candidature raccolte. Infatti, ogni socio ha potuto recarsi in ufficio negli orari di apertura dal 14 febbraio al 14 marzo per compilare l’apposita scheda di consultazione. Al termine dell’as-semblea i nominativi dei compo-

nenti del nuovo consiglio direttivo 2013/2016 sono: Irene Covezzi, Cristiano Terenziani, Paola Loda, Giovanna Arletti, Luca Casalgrandi, Roberta Reggiani, Luca Bisi, Tonino Stravaganti, Massimo Zanni, Fabio Dondi, Marco Rustichelli, Simone Loschi, Fabio Marani, Vincenzo Ferrari e Cristian Boccaletti. In veste di consiglieri supplenti sono stati eletti: Fabrizio Basaglia,

Francesco Asturaro e Germana Guidetti. Per l’assegnazione delle cariche da parte del presidente occorrerà aspettare metà aprile. Dopo le criticità legate al sisma, l’Avis di Carpi può quindi guarda-re al futuro con rinnovata fiducia, nella consapevolezza che, supera-to questo periodo difficile, potrà far fronte alle sfide future che l’attendono.

Chiara Sorrentino

Da sinistra Contini e BellelliFoto di Max Pecoraro

inAugurAto il nuovo percorso ciclopedonAle che collegA fossoli A cArpi AllA presenzA del sindAco cAmpedelli e dell’Assessore d’Addese, giunti per l’occAsione in sellA AllA due ruote

ecce pistas

abato 23 marzo è stata inaugurata la prima pista ciclabile che congiun-

ge una frazione con la città. Il nuovo percorso ciclopedonale costeggia via Remesina, tornata ora a doppio senso di marcia, dopo le polemiche sollevate da cittadini ed esercenti com-merciali relativamente all’in-troduzione del senso unico. Realizzato tra Fossoli e Carpi il percorso è stato intitolato a don Venturelli e permetterà l’effica-ce collegamento tra la frazione di Fossoli e il polo scolastico di via Magazzeno. “Un’opera necessaria – ha spiegato il sin-daco Enrico Campedelli - che permetterà a tanti ragazzi di raggiungere la scuola in bici-cletta, senza correre rischi”. La pista ciclopedonale misura circa 2.040 metri ed è stata finanziata in parte (il tratto di Fossoli) dal

soggetto attuatore del comparto B11 della frazione; in parte (il tratto di Carpi) per un impor-to di circa 280mila euro - con un contributo del Ministero dell’Ambiente per circa 90mi-la euro - dall’Ente Locale. Il completamento ciclopedonale nell’area del Passaggio a livello, è stato infine appaltato per un importo di circa 75mila euro.

Francesco Palumbo

via galilei

lavori allabanchina stradale

Hanno preso il via i lavori di manutenzione straordinaria che in via Galilei a Carpi por-

teranno alla sistemazione della ban-china stradale prima sul lato ovest e poi su quello est della via, con la posa di nuovi cordoli, l’asfaltatura e la successiva piantumazione di nuovi alberi. I lavori si concluderanno il 17 maggio prossimo; per permettere ai mezzi impiegati nel cantiere di com-piere le loro attività con la necessaria sicurezza, sarà modificata la viabilità lungo la strada introducendo un senso unico in direzione sud-nord. Sarà consentito l’accesso ai residenti che devono raggiungere cortili o au-torimesse e il transito dei pedoni sui marciapiede. Per eseguire le opere sono state utilizzate risorse risultanti dalle economie ottenute nel corso dell’intervento di riqualificazione dei corsi Fanti e Cabassi, fondi stanziati a suo tempo da comune e Fonda-zione cassa di risparmio di carpi. I lavori in via Galilei sono eseguiti della coop Batea di Concordia.

la notizia che la venticinquenne i.c. - donatrice dall’età di 18 anni, volontaria di admo e

avis, nonché membro del consiglio direttivo di quest’ultima - è stata selezionata come donatrice di midol-lo osseo è arrivata come la ciliegina sulla torta in questo 2013 molto speciale, nel quale si festeggia il 50° anniversario della nascita della sezio-ne carpigiana di Avis. La donazione di midollo osseo, avvenuta lo scorso 19 febbraio durante una seduta di quattro ore, ha dunque il segno del ‘regalo’, proprio per la rarità dei donatori compatibili: per arrivarci, infatti, I.C., ostetrica nella vita, ha dovuto sottoporsi a tre esami, il pri-mo dei quali per tipizzare il midollo osseo e inserire il codice genetico in una banca dati mondiale, le due successive dallo scorso agosto. Si può donare il midollo osseo – a un

ricevente che resta anonimo anche per lo stesso donatore – procedendo attraverso due differenti modalità, a discrezione del medico: un interven-to in anestesia totale per prelevare il midollo dalle ossa del bacino, oppure attraverso la plasmaferesi, ovvero la separazione del plasma sanguigno dagli elementi corpusco-lati, ottenuta mediante un processo chiamato centrifugazione. Il tra-pianto di midollo osseo può servire a curare alcune malattie del sangue, patologie tumorali (quali forme gravi di leucemia e l’anemia aplastica) e alcune gravi malattie genetiche. Un ‘regalo’, quello di una donazione così rara, che ripaga, almeno in parte, i circa 3.000 donatori di Carpi e i 200 volontari di Avis dopo mesi di grande difficoltà, legata alla perdita della propria sede in conseguen-za del sisma, sede ritrovata – ma soltanto temporaneamente – presso l’Ospedale Ramazzini di Carpi.

marcello marchesini

una volontaria carpigiana di Avis ha donato il midollo osseo

un dono raroAlcuni volontari di Avis all’opera

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8 29.03.2013 n° 12

by Luca “Locco” Severi

L’area del Parco Lama

Planimetria di Cmb relativa all’edificazione del comparto C6

il consiglio comunAle hA ApprovAto l’ordine del giorno di pd e idv che prevede di spostAre lA possibilità edificAtoriA dell’AreA trA sette Anni, consentendo lA solA costruzione di viA tre ponti

parco lama “congelato” per sette anniF

umata nera per il Par-co Lama in Consiglio Comunale. Dopo

un’interminabile discus-sione infatti, il progetto è stato di fatto congelato per i prossimi sette anni. Mag-gioranza e Opposizione non hanno trovato la tanto auspicata convergenza e, dopo ore di dibattito, i con-siglieri erano d’accordo su un solo punto: su via Cor-bolani non si deve costruire alcunché. Approvato l’or-dine del giorno presentato da Pd e Idv che prevede di spostare la possibilità edificatoria dell’area “fra sette anni, consentendo la sola costruzione di via Tre Ponti”. Linea morbi-da che non ha convinto i consiglieri di Opposizione che chiedevano un’azio-ne decisa e immediata da parte della Giunta, ovvero la proclamazione dell’ine-dificabilità dell’intera area. “Limitarsi a concordare con Cmb lo spostamento delle volumetrie previste su via Corbolani in un’al-tra zona della città non è sufficiente”, hanno ribadito più volte Roberto Andre-oli (PdL) e Giliola Pivetti (Allenza per Carpi). “Se Cmb dicesse di non esse-re disposta a optare per un’altra collocazione - domanda il capogruppo del Popolo delle Libertà - qual è il Piano B? La Giunta deve tessere un confronto pacato con la cooperativa per valutare anche altre

il piano particolareggiato di cmb

l’iter urbanistico del comparto c6 i terreni della proprietà Rossi, interessati dal Piano parti-colareggiato di cmb pre-

sentato in Comune, redatto dall’architetto maurice Ka-nah, coadiuvato dallo studio mario casarini di Carpi, sono stati acquistati da Cmb, insu-la srl e il carpine nel 2002, dopo l’approvazione del Piano Regolatore. Terreni comprati non come agricoli ma già de-stinati all’edificazione. Il Prg prevedeva che su quest’area di 145mila metri quadrati ne venissero edificati 43mi-la, il piano particolareggiato presentato da Cmb è sceso a 28mila. Il progetto firmato dall’architetto Kanah prevede la concentrazione dell’edifica-zione ai margini del comparto, a ridosso delle vie esistenti Cor-bolani e Tre Ponti e la limita-zione dell’estensione in pianta degli edifici, aumentandone l’altezza (4 piani), per liberare la zona centrale del compar-to, interpretandola come una zona di passaggio dalla città verso la campagna. A tale area di verde pubblico centrale si

somma anche la presenza del verde definito condominiale, creando un polmone verde di essenze e piante autoctone, di oltre 100mila metri quadrati. La viabilità al servizio delle abitazioni e gli accessi agli interrati sono stati collocati a ridosso delle strade esistenti. Eliminato il prolungamento, inizialmente previsto, di via Canalvecchio che avrebbe co-stituito una frattura tra l’area verde e la campagna circostan-te e via Corbolani, sul tratto ovest del comparto, rimarrà una strada di campagna, una via di servizio ai residenti e non un asse viario di attra-versamento. Previsto anche un percorso che possa consentire all’Amministrazione, in futu-ro, di creare, tramite un sot-topassaggio, un collegamento pedonale e ciclabile col centro storico cittadino. Il comparto sarà composto di 237 alloggi, all’insegna del basso impatto ambientale, grazie all’impiego delle più innovative tecnologie costruttive orientate al rispar-mio energetico.

possibilità. Se così non fosse, per il progetto del Parco Lama e per la città tutta, sarebbe una colossale sconfitta”. “L’area dell’Oltreferrovia - prosegue Pivetti - non deve essere toccata, bensì difesa. Il parco è la cosa più bella che Carpi po-trebbe fare ora. L’edificato che dovrebbe sorgere in Corbolani è una bestialità che dev’essere fermata e spostata. Non stiamo facendo tabula rasa, siamo convinti che una mediazio-ne sia ancora possibile. I diritti edificatori che Cmb legittimamente esercita sul comparto C6 andrebbero compensati; la Giunta dovrebbe negoziare con la cooperativa la possibi-lità di costruire altrove”. Mozione respinta: “per i prossimi sette anni via Corbolani è off limits”, si è limitato a dire il sinda-co Enrico Campedelli, decretandone, di fatto, l’inedificabilità pro tem-pore. E questo è quanto. Come a dire, Corbolani non si tocca - per il mo-mento - accontentatevi di via Tre Ponti. Sorriso tirato per Maurizio Marinelli, presidente dell’Associa-zione per il Parco Lama: “almeno tutte le forze politiche cittadine hanno espresso parere positivo re-lativamente alla creazione del parco”. Consolazione alquanto magra.

Jessica Bianchi

tanto per iniziare premetto che io la televisione a casa non

ce l’ho. Si sta benissimo sen-za. Non sono propriamente contrario alla Tv, diciamo che preferisco guardare ciò che mi interessa in seconda bat-tuta, su Internet. Ma tornia-mo a noi. Qualche settimana fa mi ha contattato Enrico di Jungo che mi domanda: “vorresti andare ospite a Rai 1 per un’intervista?” Ci penso 30 secondi e accetto di buon grado. L’opportunità e la novità dell’esperienza mi hanno fatto raccogliere la sfida di partecipare a Uno Mattina - Storie vere. Poi credo vi sia ormai noto il pia-cere che provo a raccontare le mie esperienze, quindi, nel momento in cui Enrico mi ha proposto di andare in Rai per parlare della mia storia, non ho potuto esimermi. Merco-ledì scorso è stata una bella sorpresa. Alta velocità fino a Roma. Un mal di orecchie che non vi dico. Entrare e uscire dai tunnel è stata un’agonia. Intorno alle 21 arrivo all’hotel che ci aveva prenotato la re-dazione del programma e chi vedo? maurizio pallante. Il fondatore del Movimento

la mia esperienza televisiva su rai uno

per la Decrescita Felice. Ero emozionatissimo. In quel momento ho capito il calibro della trasmissione. Vera-mente notevole. Non mi era chiaro a cosa stessi per par-tecipare, fino a quando non ho incontrato lui nella hall. Io al fianco di Pallante. Un onore che mai avrei pensato di avere. Mi sono presentato nel peggior modo possibile: “Ciao, io sono quello che fa l’autostop”. Un sorriso e ci siamo dati appuntamento dopo pochi minuti nel salot-

tino dell’albergo. Quando sono arrivato, c’erano anche gli altri partecipanti alla tra-smissione e abbiamo iniziato a presentarci. Mi pareva di essere in una di quelle scene settecentesche dove perso-naggi illuminati si incontra-vano per confrontarsi. Invece c’eravamo noi. Io che sto cercando di vivere senza una macchina di proprietà; Gigi perinello che sta converten-do la sua azienda di mani-fattura scarpe, riportando la produzione in Italia; roberto

spano che ha lasciato la città per ritor-nare alla cam-pagna, creando una famiglia allar-gata. mauro sarotto che ha un’azien-da di

costruzioni e produce case a chilometri zero e a zero emissioni; Maurizio Pallante che è lo studioso, collettore e ispiratore di tutte queste esperienze. Dopo le chiac-chiere iniziali, andiamo a cena e i confronti si animano. C’è anche Dario con noi, che lavora per Gigi e orga-nizza i mercatini temporanei per la vendita delle scarpe. Veramente una persona da scoprire. Credo che la parte più bella del viaggio sia stata proprio questa. La possibilità

di avere delle persone speciali al proprio fianco, anche se solo per qualche ora, è un’esperienza che riempie il cuore. Il giorno della trasmissione ci ven-gono a prendere in albergo e ci lanciano in mezzo al tornado della diretta. Micro-foni, ripasso delle domande, conoscere gli altri invitati, carica le foto per il servizio, ripassa ancora le domande. Agitazione. Sembra quasi che nulla sia al proprio posto. Poi ci buttano in studio. Arriva-no le panche per gli invitati. Di tutti i colori. Dal ragazzo all’anziano. Ci fanno sedere e da quel momento lo stallo. Mi è sembrato un secolo. Non capivo cosa dovesse succedere. Fino a quando il regista inizia a battere le mani contro la cartellina. E tutti dietro. Inizia un momento di presentazione come stabilito dalla regia. Mentre parli, ti interrompono e arrivano le domande mirate che ti mettono in difficoltà. Cer-cano di smontare la tua tesi, dicendo che non può valere per tutti. Ed è lì che emerge il meglio. Devi tirar fuori le vere motivazioni. Quelle più serie. Ancora mi chiedo

come possa essere possibile che io, dopo aver deciso di abbandonare l’automobile privata mi trovi a scrivere su un giornale, a raccontare la mia esperienza e ora sono stato anche chiamato in tele-visione. Quando ci sono tante persone che fanno la mia stessa vita, senza nemmeno rendersi conto di cosa sono portatori. Comunque, a detta di Maurizio, è stata una bella opportunità e, soprattutto, una delle prime volte che viene dato uno spazio così importante al cambiamento, alla decrescita Felice. Mettia-moci pure la effe maiuscola, perché quella parola, Felicità, è alla base del percorso che dobbiamo seguire.p.s. Se vi capita di andare a vedere il video su Internet, non fate caso alla mia S pro-nunciatissima. Ho già deciso di andare a fare un corso di dizione...

Jungo e dintorni...

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929.03.2013 n° 12

Al viA, presso lA pAlestrA genesis, corsi di educAzione AllA musicAlità per bAmbini dA 0 A 5 Anni

arriva a carpi music togetherm

usic Together® è un programma di educa-zione musicale per la

prima infanzia diffuso in tutto il mondo, nato come progetto educativo del Center for Music and Young Children® a Prince-ton, negli States, nel 1987. Una classe di Music Together non è una “lezione di musica”. Non è rivolta alla formazione di piccoli concertisti (questo eventualmente avverrà dopo), né è un modello di perfezione musicale. E’ piutto-sto un modo per fare musica coi propri figli! Le classi di Music To-gether sono infatti basate sull’idea che fare musica con i bambini, in famiglia e nella propria comunità, possa arricchire la vita di grandi e piccini e favorire al contempo la crescita musicale del bambino in un clima divertente e giocoso. E’ una esperienza rilassata, ludica e di esplorazione che permette ai bimbi di sviluppare la propria in-telligenza musicale e porre le fon-damenta per i loro futuri progressi in musica. Secondo i principi di Music Together, la musicalità è innata in tutti i piccoli, i quali possono raggiungere le compe-tenze musicali di base, ovvero la capacità di memorizzare melo-die e ritmi e riprodurli mediante movimenti ritmicamente accurati e il canto intonato. L’esempio e la partecipazione dei genitori o di chi si cura del bambino è essen-ziale per la crescita della musi-calità di quest’ultimo. Crescita favorita da un ambiente giocoso, stimolante e non orientato alla performance, che offre un’espe-rienza ricca ma, allo stesso tempo, incoraggia la partecipazione. In Music Together vi sono classi miste, momenti di educazione dei genitori, varietà di tonalità e ritmi nelle canzoni, apprendimento dei vari modi musicali (maggiore, minore, dorico...), improvvisa-

zione guidata o libera e scoperta della lingua inglese. E, ancora, ogni bambino verrà spinto a par-tecipare secondo il proprio livello di sviluppo e gli adulti saranno guidati nelle attività musicali e di movimento. “I genitori sono di gran lunga il più importante mo-dello per il loro bambino. Music Together - spiegano gli insegnanti Michele e Sanja - si impegna a sostenere e facilitare i loro tentati-vi di creare un ambiente musicale ricco a casa, incoraggiando così il naturale processo di crescita dei figli e assicurando la realizza-zione del loro potenziale innato. Comprendere lo sviluppo musica-le dell’infanzia vi farà apprezzare il modo in cui vostro figlio ri-sponde alle esperienze musicali e renderà l’interazione tra di voi più interessante e profonda. Ma quel

che conta di più è che vi spingerà a fornire a vostro figlio una va-rietà di esperienze per coltivare e condividere il vostro stesso amore per la musica e per nutrire il suo emergente io musicale”. Le lezioni di Music Together espanderanno il vostro repertorio: ogni trimestre riceverete un CD con canzoni nuove e il suo corri-spondente libro illustrato. La mu-sica include canzoni tradizionali, canzoni originali e filastrocche ritmiche. Le canzoni compren-dono varie tonalità, tempi e stili culturali esponendo il bambino a un’ampia gamma di elementi mu-sicali. Le classi (formate da 6 a 12 bambini accompagnati da uno o entrambi i genitori o da chi si prende cura di loro) saranno una fonte continua di idee su come portare la musica nella vostra vita

in modo spontaneo, divertente e stimolante per il vostro bambino. L’insegnante di Music Together guida i partecipanti attraverso canzoni, figure ritmiche e canti che cambiano ogni trimestre. Le canzoni sono accom-pagnate da attività che comprendono: gioco e divertimento, ballo libero ed espressivo, uso di oggetti, focalizzazione sugli elementi ritmici e tonali della mu-sica, piccoli e grandi movimenti, accompagnamento con strumenti e opportunità di improvvisare. I genitori che partecipano a Music Together scoprono che giocando con la musica possono diventare un modello decisivo per lo svilup-po dei loro figli. Inoltre potranno vedere la loro stessa musicalità venire allo scoperto!

CORSIOgni corso consiste in una lezione settimanale di 45 minuti circa per 10 incontri consecutivi. I corsi si terranno presso la Palestra Genesis di via Nicolò Biondo 3E a Carpi, ogni mercoledì dalle 17 alle 18 previa prenotazione (anche di lezione gratuita di prova). Music Together è anche a Modena e Sassuolo. Per info: 051.6347029 - [email protected]

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10 29.03.2013 n° 12

raccolti durante la serata tangoArte, organizzata da sandra barbieri, insegnante di tango al surya, 503 euro da devolvere reparto di pediatria dell’ospedale ramazzini di carpi

quando la solidarietà fa rima con la danza

Grande successo per la serata TangoArte organizzata lo scorso

23 marzo, dall’insegnante di tango sandra Barbieri, nella cornice del surya di Carpi. Un evento che ha sa-puto coniugare danza, arte e solidarietà. Protagonisti uno stage di perfezionamento sul tango e numerose opere d’arte (reperite anche grazie alla professionalità di mauro Filippini) e di artigianato realizzate da diversi artisti tra cui pittori, fotografi e artigiani che hanno esposto abiti e calzature realizzate

a mano. In mostra anche i bellissimi abiti disegnati e realizzati dagli studenti di moda dell’istituto superio-re Vallauri di Carpi e dell’its nobili di Reggio Emilia. “La serata - ha commentato Sandra - ha avuto come ospite d’onore la dottoressa adriana Borghi, primario del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, poiché l’obiettivo principale dell’evento è stato quello di raccogliere fondi per il reparto, per poter così contribuire a finanziare al-cune delle strumentazioni di

cui necessita. Voglio quindi ringraziare la generosità dei partecipanti che ha consen-

tito di raccogliere 503 euro che serviranno a curare al meglio i più piccini”.

Da sinistra Adriana Borghi, Sandra Barbieri e Gianfranco BrandoliFoto di Antonio de Santis

sabato 30 marzo, alle 18, Aula liturgica di quartirolo di carpi

torna la desolata

anche quest’anno la corale e l’orchestra Giovanni pier-luigi da palestrina, in collaborazione con il seminario vescovile, organizzano il concerto di Pasqua della Deso-

lata. Così familiarmente i carpigiani chiamano l’incontro vocale-strumentale del Sabato Santo, tra i più attesi dai tanti appassionati di musica. L’appuntamento è per sabato 30 marzo, alle 18, nella nuova Aula Liturgica della Parrocchia di Quartirolo di Carpi. La Desolazione di Maria Santissima, del maestro carpigiano Giu-seppe savani, canta il pianto struggente della Madonna che ha appena sepolto il Figlio, metafora umana del dolore disperato di ogni madre a cui è strappata la sua creatura. In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, sarà inoltre eseguito l’Introitus tratto dalla Messa da Requiem. Insieme alla Corale si esibiranno due prestigiosi solisti, il soprano Daniela Zerbinati e il baritono marco camastra. La direzione è affidata, come di consueto, al maestro andrea Beltrami. L’evento è reso possibile anche grazie al contributo della Fondazione cassa di risparmio di carpi. L’ingresso è libero.

dopo 18 Anni di grAndi soddisfAzioni con l’officinA pub gAstronomicA, mimmA flAgiello hA deciso di intrAprendere unA nuovA AvventurA con l’osteriA lA misticA, nei locAli dell’ex bottiglieriA in viA cesAre bAttisti, A cArpi

officina addio, ora è tempo di mistical

’Officina, il pub gastro-nomia di via Bellenta-nina che per 18 anni ha

rappresentato un punto di riferimento per generazioni di carpigiani ad aprile chiu-derà i battenti, ma l’anima del locale, ovvero la titolare Mimma Flagiello (in foto) per tutti La Mimma, è già pronta per intraprendere una nuova avventura chiamata La Mistica. Un nome che è già di buon auspicio, dal momento che trae origine dal cogno-me di Rosa, colei che, tanti anni fa, all’osteria Italia, in via Duomo, preparava mani-caretti così prelibati da farla

divenire simbolo del locale, a tal punto che tutti, quando volevano leccarsi i baffi, anda-vano dritti all’osteria “La Mistica”. “Non potendo più conti-nuare la mia attività all’interno dei locali dell’Officina - ha rac-contato Mimma - ho deciso di trasferirmi presso l’ex Bottiglieria in via Cesare Battisti. Dopo quasi vent’anni di attività chiudere L’Officina è un po’ come lasciare indie-tro una parte di me,

ma non potendo più rimane-re lì per motivi indipendenti dalla mia volontà ho deciso di riaprire con un nuovo nome e un’immagine rinnovata, per-ché L’Officina è l’Officina, e non potrebbe essere la stessa in un altro luogo. Tuttavia, presso La Mistica si respirerà la stessa atmosfera di allegria e condivisione che regnava in via Bellentanina”. La vera no-vità de La Mistica, che inau-gurerà a maggio, riguarderà il servizio di ristorazione a cui la Mimma, come lei stessa di-chiara, tiene particolarmente: “già all’Officina prestavamo molta attenzione alla qualità

gastronomica, ma in questa nuova avventura la cucina sarà la protagonista indiscus-sa, come in un’osteria d’altri tempi in cui potersi ritrovare con amici e conoscenti per fare quattro chiacchiere davanti a una tavola imbandita. Infatti, lo chef de La Mistica proporrà varie tipologie di piatti della tradizione italiana, e saran-no inoltre organizzati menù di degustazione delle varie specialità regionali, serate a tema e cene speciali per vege-tariani e vegani”. Nei periodi di crisi, si sa, il cibo acquisisce ancora più forza consolatoria e lo sa bene Mimma: “la buona

cucina è per me una filosofia di vita. I progetti più importan-ti della mia vita hanno preso forma intorno a una tavola. Davanti a un buon piatto di pastasciutta e a un bicchiere di vino spesso si prendono le decisioni migliori”. Superata quella sensazione di malin-conia per un posto che non esisterà più e che, per tanti , ha scandito momenti importanti della propria vita, i carpigiani già non vedono l’ora di varca-re la soglia de “La Mistica” e di essere accolti, come sem-pre, dal sorriso e dalla buona cucina della Mimma.

Chiara Sorrentino

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1129.03.2013 n° 12

L’Angolo di Cesare Pradellapartita una raccolta firme contro la regione

Dal 9 al 14 aprile Blumarine presenta le nuove proposte

Blumarine Home Collec-tion all’interno del Salone Internazionale del Mobile, Fiera Rho Milano.Una collezione completa che spazia dai letti ai divani, dalle poltrone ai tavoli, dalle sedie ai complementi d’arredo, che si distingue per la versatilità degli elementi che possono essere utilizzati trasver-salmente in più ambienti. Cipria, azzurro ed ecru sono i colori utilizzati per la pelle ricamata ed impunturata che

ricopre divani, letti e poltro-ne. Motivi floreali, declinati in diverse varianti colore ed accostati a fantasie anima-lier, vengono stampati su lamine in alluminio con una tecnica innovativa, che rende contemporanei alcuni tra gli

elementi di arredo della nuova collezione.Di particolare interesse, il divano Jack: rivestito in velluto blu di Prussia, è caratterizzato da cuscinatu-ra in pelle color fiordaliso con traforatura a trama floreale e da placche laccate in oro metallico.Come per tutto il mondo Blumarine, segni distintivi di questi nuovi elementi sono l’artigianalità e l’at-tenzione al dettaglio, rigorosamente Made in Italy.

blumarine home collection all’interno del salone internazionale del mobile a milano

blumarine veste la casadisturbi dell’apprendimento

quando leggere diventa un piacere

nell’ambito del progetto Punto prestito, le dotto-

resse adele masuzzo e sandra Frigerio (in foto) di equipe-r sono liete di comunicare che sono arrivati, presso la libreria mondadori di Carpi, molti nuovi libri per bambini e ragazzi con difficoltà di let-tura. I libri, editi da Edizioni Angolo Manzoni hanno un particolare Font chiamato easy reading corpo 16, che permette un maggiore agio nella lettura. Equipe-r ricorda che i libri sono in prestito gratuito con modalità bibliotecaria.

c’era da aspettarselo. La continua promessa di milioni di euro da parte

del presidente della Regione Errani e dell’assessore Muz-zarelli, euro che non sono an-cora arrivati ai terremotati, ha esasperato i cittadini che, non sentendosi protetti dai loro sindaci, hanno deciso di fare da soli. E così il Comitato Fi-nale Emilia terremotata, che aveva già organizzato un mese fa, a Bologna, una clamorosa protesta sotto le finestre del Palazzo della Regione, ha deciso di promuovere una raccolta di firme nelle piaz-ze dei comuni terremotati, in calce a un documento di richieste da presentare poi “a qualcuno che fa il finto sordo”. “Solo tante parole rassicuranti - commenta il portavoce del Comitato, Massimo Nicoletti - ma qui si continua a non ve-

dere nulla. Per questo motivo abbiamo preparato l’ennesi-mo documento con le nostre richieste, peraltro già note in Regione, ma non ancora accolte, che faremo firmare alla gente. Vogliamo vedere se, di fronte a migliaia di firme di cittadini bisognosi ed esa-sperati, la Regione continuerà a fare orecchie da mercante, anzi, a dire che va tutto bene”. Le richieste sono ottenere gli aiuti fiscali previsti dall’Unio-ne Europea per chi ha avuto danni indiretti dal terremoto e la proroga dello stato di emergenza (visto che non è affatto finita) che scade a fine maggio e vedrà l’eliminazione

del Cas, il contributo di auto-noma sistemazione. Perchè gli sgravi sulle tasse alle imprese artigianali che hanno subito pesanti cali di fatturato, tante volte promessi dalla Regione, non sono mai diventati realtà. Poi è necessario che Governo e Regione insistano nei con-fronti dell’Unione Europea per avere i finanziamenti previsti sottoforma di age-volazioni per danni diretti e indiretti, come indicato dal decreto 234 del 2012, ma ri-masto lettera morta. “Perché - aggiunge l’avvocato Roberto Neri dello stesso Comitato di protesta - qui le difficoltà e l’emergenza dureranno anni,

altro che mesi, come vogliono farci intendere”. Ed è un’emer-genza che non riguarda solo il finalese, ma anche il territorio carpigiano e Novi, Cavezzo, Mirandola, Concordia e San Felice. Comuni che saranno interessati dall’iniziativa po-polare di raccolta delle firme di protesta, dal momento che hanno i centri storici ancora parzialmente chiusi, con pa-lazzi e chiese transennati. Ma tra i ‘casi’ da ricordare, c’è quello di Libero Monta-gna, presidente dell’Avis di Mirandola, che ha raccontato un’esperienza dal sapore dav-vero kafkiano. “Ho terminato i lavori nella mia abitazione

danneggiata – ha detto – ma i soldi all’impresa non sono ancora arrivati, né a me, né alla banca. Nel frattempo però il preventivo è lievitato e così ho dovuto pagare di tasca mia all’impresa l’aumento dei co-sti. Se a questo aggiungiamo il particolare che i tecnici comunali vanno di persona a controllare le opere eseguite, coi tempi tecnici e burocratici e le lungaggini immaginabili, non fidandosi evidentemente delle foto prodotte e delle re-lazioni dei progettisti, come se fossimo diventati anche noi mafiosi o speculatori, il quadro di una situazione in-sostenibile è completo”.

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12 29.03.2013 n° 12

il cArpigiAno 21enne oussAmA mAnsour è unA delle “penne” di YAllA, blog delle seconde generAzioni di migrAnti in itAliA

la giusta distanza“

Attualmente sono inna-morato di una donna, ma temo possa diven-

tare una ex. Mi ha cresciuto, insegnato e accudito come fa-rebbe una madre; mi ha fatto sognare e innamorare, come una ragazza. Mi ha tradito quando meno me l’aspettavo, come fa ogni essere umano. Questa donna è la terra dove sono cresciuto”. Scrive così il carpigiano Oussama Man-sour, su Yalla, blog delle se-conde generazioni di migranti in Italia. Studente universita-rio di Giurisprudenza, Ous-sama, 21 anni, è cresciuto a metà tra due mondi. Le sue radici affondano in due terre diverse, quella perennemente bruciata dal sole della Tuni-sia e il terreno fertile e umido della bassa emiliana. In bi-lico perenne tra due culture differenti, Oussama ha però un dono. Quello della giusta distanza. Nè troppo vicino, nè troppo lontano, lui - e come lui molti altri ragazzi - ha la pos-sibilità di guardare il mondo con occhi diversi. Di leggere la realtà anche nelle sue sfu-mature più tenui, grazie alla doppia formazione che può vantare. Figlio di due terre così vicine ma così incredi-bilmente lontane, Oussama sa cosa significa non appar-tenere nè all’una nè all’altra. “Ricordo ancora - scrive - che dopo il travagliato viaggio per passare le “vacanze” in

Tunisia, vedevo all’arrivo gli occhi dei miei genitori illumi-narsi di nuova luce; così io mi illuminavo, e mi illumino, a sentire l’odore della campa-gna emiliana, d’agosto. Quasi ti commuovi, di sera, in auto, con quel buon odore che c’è solo qui fuori città; quell’odo-re di fieno, di umido. Il porto di La Goulette di Tunisi mi ha sempre dato la sensazione di incompletezza. Mio padre sentiva odore di casa: io odore di noia. E’ proprio vero che desideriamo sempre ciò che apparentemente è irraggiun-gibile. E’ così difficile stare con te Emilia, però sei così stronza che ti amo da impaz-zire”. oussama da quanto tem-po vivi a carpi?“Sono nato nel 1991 a Ksar Hellal, in Tunisia e vivo a Car-pi da quando ho sei mesi. Mio padre si è trasferito in Italia a metà degli Anni Ottanta, dap-prima al Sud come lavoratore stagionale e poi qui, in Emilia, dove ha iniziato a lavorare nel mondo della maglieria. Poi, nel 1990, dopo aver sposato mia madre, la portò qui. Non avendo l’appoggio della fami-glia, dai 9 mesi ai 4 anni fui af-fidato a una signora di Rubiera

grazie alla quale sono stato immediatamente a contatto con la società italiana”. ti senti italiano o carpi-giano?“Mi sento italiano ma la que-stione è complessa perchè, in un certo senso, sai di non es-serlo completamente”.alberga in te un senti-mento di precarietà lega-

to alla mancanza di radici salde? la sensazione di non sentirti mai comple-tamente a casa in nessun luogo?“Questa sensazione può essere vissuta come una lacuna o, al contrario, come una ricchez-za. Un’opportunità. Ciascuno di noi ha bisogno di certezze, di capisaldi. Il non sapere con esattezza chi sei è difficile ma avere due culture a cui attin-gere significa possedere due punti di vista. A mio parere non si devono mai rinnegare le proprie radici, al contrario, occorre approfondirle, analiz-zarle e approdare verso una propria unicità di pensiero e di comportamento”.come coniughi la cultura, i valori, la religione e le tradizioni dei tuoi genito-ri con quella italiana che hai introiettato grazie agli studi e alle tue fre-quentazioni?“Mio padre ha sempre tenuto accesa la fiamma delle tradi-zioni nella nostra famiglia. In casa si è sempre parlato ara-bo, la frequentazione con altre famiglie tunisine è assidua e in estate siamo quasi sempre tornati in Tunisia. Credo che conoscere la cultura del paese d’origine dei miei genitori sia importante. Occorre trovare un equilibrio personale, an-dare oltre gli stereotipi, impa-rando ad apprezzare la doppia

Oussama Mansour

Continua a pagina 13

“Sono innamorato di una

donna, ma temo possa diventare una ex. Mi ha cresciuto,insegnato e accudito come farebbe una madre; mi ha fatto sognare e innamorare, come una ragazza. Mi ha tradito quando meno me l’aspettavo, come fa ogni essere umano. Questa donna è la terra dove sono cresciuto”.

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anima che caratterizza le seconde generazioni”.Quali sono i pro e i contro del far parte della cosiddetta se-conda generazione?“Conosco ragazzi che rinnegano le proprie origini, reprimendo quello che sono per aderire totalmente al modello occidentale. Tentano di fare quello che ci si aspetta da loro. Al contrario, mi confronto con coetanei che, giorno dopo giorno, affermano la loro unicità, facendo della loro doppia cultura un punto di forza. Un’occasione di crescita e di affermazione sociale e lavorativa. E’ sicuramente questo il modello a cui tendere”.a carpi prevalgono accoglienza e ospitalità o, al contrario, nel tempo il seme del pregiudizio è cresciuto?“Nonostante la sua dimensione pro-vinciale, Carpi è una realtà italiana felice. Grazie alla sua cultura pro-gressista, la nostra città ci consente di respirare liberamente. Il problema vero penso sia riconducibile alla crisi economica che ha reso la gente più diffidente. Più chiusa - e credo com-prensibilmente - nei confronti degli stranieri. Questa terra soprattutto in passato ha accolto molti, di certo occorre continuare a lavorare per creare una sorta di simbiosi costrut-tiva. Ma serve del tempo”.il tema dello ius soli e dei diritti dei figli dei migranti divide le forze politiche, tra favorevoli, contrari e incerti. eppure in mol-ti (a partire dal presidente della repubblica) hanno chiesto in

questi anni una riforma della vecchia legge del 1992 che re-sta ancorata allo ius sanguinis (la cittadinanza dei genitori) e non prevede lo ius soli (si è cittadini del paese dove si na-sce). perchè a tuo parere non si concede ancora la cittadinanza a chi nasce in italia?“Questo tema delicato, fortunata-mente, non mi tocca da vicino, poi-ché entrambi i miei genitori hanno preso la cittadinanza italiana e, di conseguenza, io e i miei tre fratelli siamo cittadini italiani. Credo però che il riconoscimento dello ius soli sia una condizione indispensabile per un paese civile e democratico. Chi nasce su suolo italiano è sua volta italiano. Non sarebbe un favore né, tanto meno, un regalo. E’ un fatto di giustizia”.Dal 2009 in italia la clandesti-nità è considerata reato. come

giudichi le politiche italiane in tema di immigrazione?“La Bossi - Fini è una legge pa-radossale: se non lavori non puoi avere il permesso di soggiorno e se non possiedi tale permesso non puoi lavorare. Ciò crea conseguen-ze gravissime quando un cittadino straniero, complice la crisi, perde la propria occupazione e incrementa, seppure soltanto in parte, fenomeni di criminalità, dallo spaccio di droga a reati di tipo predatorio. L’Italia, al momento, per il perdurare della crisi economica, non viene più con-siderata meta di immigrazione, ed è snobbata da molti nordafricani che l’hanno ribattezzata “La poupelle d’Europe”, la spazzatura d’Europa. Sicuramente il nostro Paese deve fare ancora molta strada, soprattutto per quanto riguarda i diritti civili. Gli italiani, pur pagando le tasse più salate d’Europa, hanno un sistema di welfare inadeguato. Raggiunge-re gli standard dei paesi scandinavi sarebbe un sogno ma già avvicinarci al sistema francese sarebbe un bel passo avanti”.parliamo di Yalla italia, il blog delle seconde generazioni. un contenitore di voci straor-dinario. Da quanto tempo vi collabori?“Collaboro al blog dal dicembre dello scorso anno. E’ un’esperienza straordinaria perchè mi ha spalan-cato una finestra su un mondo che non conoscevo. Il blog raccoglie le voci di tanti “immigrati” di seconda generazione. Confrontarsi con loro è stimolante e gratificante”.Quanto è importante a tuo pa-

rere che le seconde generazioni uniscano le loro voci? “E’ fondamentale. Anche attraver-so Yalla, cerchiamo di offrire pun-ti di vista differenti sulla cultura, la società, la cronaca, la musica... Le seconde generazioni vedono e leggono la realtà da una posizione privilegiata in un certo senso: non sono troppo addentro ma nemmeno troppo lontani”.la cosiddetta primavera araba, proprio a partire dalla tunisia, aveva portata una ventata di speranza e di rinnovamento. come leggi l’attuale e crescen-te ondata di islamizzazione cui stiamo assistendo? “Durante i vari regimi, la laicizza-

Continua da pagina 12 “Il porto di La Goulette di Tunisi mi ha

sempre dato una sensazione di incompletezza. Mio padre sentiva odore di casa: io odore di noia. E’ proprio vero che desideriamo sempre ciò che apparentemente è irraggiungibile. E’ così difficile stare con te Emilia, però sei così stronza che ti amo da impazzire”.

zione era forzata. Credo che questa ondata di islamizzazione sia un fe-nomeno transitorio. Di protesta e, in qualche modo, di rottura totale col passato”.Velo sì, velo no?“Io non amo i simboli religiosi ma rispetto le scelte delle donne che vogliono coprirsi il capo”.che tu sappia ci sono famiglie della comunità tunisina e ma-ghrebina in generale che da carpi a causa della crisi stanno emigrando in Francia o tornan-do nei paesi d’origine?“Molti marocchini hanno cambiato vita e si sono trasferiti in Belgio. Non oso pensare quanto sia diffici-le ricominciare nuovamente tutto daccapo con un secondo progetto migratorio... In altri casi invece i mariti hanno rimandato a casa mogli e figli poiché incapaci di mantene-re l’intera famiglia. La situazione è davvero complessa”.i tuoi genitori sognano di tor-nare a casa un giorno?“Mio padre sogna di tornare in Tu-nisia. Io non so se potrei viverci stabilmente. Magari soltanto per alcuni brevi periodi”Da anni hai una fidanzata italia-na, irene. come immagini sarà la vita della terza generazione, probabilmente figlia di coppie miste?“Per il finale scelgo l’happy end quindi mi auguro che la terza gene-razione possa rappresentare la nuova gioventù italiana. Quella migliore. Che non ripeterà gli errori dei padri e avrà il giusto successo”.

Jessica Bianchi

“Ci sono ragazzi che rinnegano le

proprie origini per aderire al modello occidentale. Altri invece fanno della loro doppia cultura un punto di forza. Un’occasione di crescita e diaffermazione sociale e lavorativa”.

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e’ uscitA il 20 mArzo, pubblicAtA dA ArmAndo curcio editore, unA rAccoltA di 12 rAcconti, operA postumA del cArpigiAno fAbrizio vincenzi

vincenzi racconta i fantasmi

e’ uscito il 20 marzo, pubblicato da Armando Curcio Editore, Fantasmi, del carpigiano Fabrizio Vin-cenzi, una raccolta di 12 racconti, opera postuma

in cui l’autore sfrutta tutte le possibili suggestioni che la definizione di fantasma comporta. Le forme sotto cui si manifestano gli spettri infatti hanno ben poco di surreale, sono piuttosto visioni legate a doppio filo con il passa-to, con la coscienza dei protagonisti, o con il trascorrere inesorabile del tempo, tema centrale di Fantasmi: il tempo che è stato perso in passato e che si continua a perdere nel presente, che è stato mal gestito ed è da rivalutare in una ottica diversa. Con lo stile caldo dei classici e attraverso un caleidoscopio di storie, personaggi e luoghi diversi, l’autore porta il lettore in terre lontane, lungo le pieghe del tempo fino al confronto finale: quello con se stessi e la propria esistenza. Fabrizio Vincenzi, nato a Cavezzo, residente a Carpi dal 1971 è mancato nel 2011. Noto in città per esse-re stato fra i promotori del Partito Democratico, ha scritto anche il romanzo Zanzare con lo pseudonimo di Roger Masa, pubblicato nel 2007. Lo ricordano con amore la mo-glie Anita Facchini e la figlia Laura Vincenzi.

Fabrizio Vincenzi

Da sinistra Mauro Arletti, Stefania Frattini, Claudia Bulgarelli e Alessia Ferrari

Ad aprile, Carpi, sarà decisamente contemporanea,

grazie a Colpi di Scena, la rassegna di teatro curata dal Forum Teatro Carpi, in collaborazione con l’As-sessorato alle Politiche Culturali. L’appuntamento è al Cinema Teatro Eden il 3, 10 e 16 aprile. In queste serate, alle 21, andranno in scena tre spettacoli gratuiti scelti appositamente dai membri del Forum, del quale fanno parte, da otto anni, una ventina di mem-bri tra attori professionisti e appassionati. “Il teatro contemporaneo ha molti tesori da offrire – spiega Claudia Bulgarelli del Forum – ma, nonostante ciò, in città è sempre stato poco valorizzato. Ci fa dunque piacere essere riusciti a dare il via a una rassegna che, speriamo, rappresenti una prima esperienza che potrà poi ripetersi nei prossimi anni e, perché no, trovare spazio nella programmazione del Teatro Comunale, quando

Al viA lA rAssegnA di teAtro contemporAneo curAtA dAl forum teAtro cArpi, in collAborAzione con l’AssessorAto

Alle politiche culturAli

colpi di Scenatornerà agibile”. Fil rouge delle tre rappresentazioni è il rapporto tra le giovani generazioni, il territorio e la memoria; rapporto che si estrinseca attraverso un connubio di amore e odio, di desiderio di fuga e di in-sopprimibile richiamo alle proprie radici, di scoperta e rifiuto. Zets di Andrea Collavino e del turco De-nis Özdogan, è una pièce tra circo e teatro, comicità e tragedia, con un riferi-mento alla Strada di Fellini o al Sik Sik di Eduardo De Filippo. Un’immagina-zione che sa farsi satira sul senso più autentico della propria esistenza. Sarà

invece legato alla Sicilia, lo spettacolo di Tindaro Granata, Antropolaroid che ripercorre l’esperienza personale della giovinezza dell’autore, fino a tracciare i contorni di una Sicilia senza tempo, di una saga familiare dai contorni che alternano lati grotteschi ad altri, delicatissimi. “Uno spettacolo di poesia po-polare”, come lo definisce lo stesso Granata, capace di dar corpo e voce,a una memoria che, da personale, cerca di farsi collettiva, ispirandosi tanto a Charlie Chaplin quanto al teatro dei racconti e dei proverbi della sua terra. Assedio,

l’ultimo dei tre spettacoli, mette invece in scena il viaggio di una giovane donna, alla scoperta di una realtà che non immaginava, quella della guerra nell’ex Jugoslavia. “Colpi di scena nasce grazie al lavoro congiunto delle varie forze che ruotano intorno al mondo del teatro contem-poraneo – spiega l’assesso-re alle Politiche Culturali, Alessia Ferrari – e que-sta rassegna rappresenta davvero una bella sfida, poiché lancia alla città un bel messaggio di partecipa-zione e un nuovo modo di intendere il fare cultura”.

Marcello Marchesini

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i Klogr non si fermano mai ed è di pochi giorni fa la nascita della collabora-

zione tra la band carpigiana e un’artista di livello del panorama musicale rock italiano, alteria. La regina del rock (RockTV, Rock’n’Roll Radio, Rezophonic), ex leader dei nomorespeech, ha in-fatti scelto di collaborare con i Klogr proprio in occasione del nuovo progetto che la vedrà tornare a breve sulle

i NoMoreSpeech evolvendosi in un rock più maturo e ricco di suggestioni che riman-dano a un sound del tutto internazionale, e trova la sua perfetta collocazione negli studi e nell’atmosfera del-lo Zeta Factory. L’intesa non rimane confinata nello studio di registrazione: Klogr e Alte-ria condivideranno diversi live per presentare al pubblico i propri progetti. A breve ver-ranno annunciate le date.

la regina del rock Alteria sceglie il carpigiano zeta factory per il suo nuovo progetto da solista

Klogr e alteria insiemeRusty e Alteria

cinque rAgAzzi AccomunAti dAllA pAssione per lA musicA e dAl desiderio di sperimentAre nuovi suoni. sono i Wild rose

il sound che non ti aspettid

al 2008 coinvolgono il pubblico con le loro canzoni originali dal-

lo stile alternative progressive metal. Sono i Wild Rose, la band carpigiana composta da Matteo Cardillo (18 anni) alla tastiera, Daniele Cusma-no (23) alla voce, Francesco Morlando (22) alla chitarra, Mirco Prandini (21) al basso, e Lorenzo Setti alla batteria (20). “Wild Rose”, che tradot-to significa “rosa selvaggia”, un nome che è quasi un ossi-moro, in quanto, come spiega Francesco: “la nostra musica è indomabile ma al tempo stes-so romantica e sognante”. “Io e Francesco - ha raccontato il batterista Lorenzo - abbiamo fondato la band nel 2008. A quel tempo, suonavo già da tre anni la batteria, mentre Francesco era un chitarrista. Dalla condivisione delle no-stre esperienze, è nata l’idea di unirci e creare una band che nel corso degli anni ha subito alcuni cambiamenti fino ad arrivare all’attuale formazione. La nostra musi-ca prende spunto dai generi hard rock e heavy metal degli anni Ottanta, e ci ispiriamo in particolare agli Iron Mai-den. Tuttavia, abbiamo voluto creare un nostro stile che sia

unico e più comprensibile per tutti, ossia ciò che noi defi-niamo alternative progressive metal. Ci piace sperimenta-re, mischiando diversi sound. La nostra musica pur avendo sonorità di contaminazione rock, metal, ed elettronica si caratterizza per la sua ori-ginalità”. Daniele ha inoltre aggiunto: “stiamo cercando di sviluppare un’arteria del progressive, che di per sé è uno stile molto virtuosistico, in modo da renderla più sem-plice e accessibile anche al vasto pubblico. Abbiamo da poco registrato il nostro primo

brani differenti, tra cui Ca-sual Dreams, Total eclipse, Caught in the same game, e questo rappresenta per noi una grande soddisfazione e uno stimolo a proseguire su que-sta strada”. “Nel momento in cui suoniamo ai live- ha precisato Francesco- oltre ad esibirci con le canzoni scritte da noi, proponiamo sempre anche alcune cover come Ma-niac interpretata in origine da Michael Sembello nonché colonna sonora del film cult degli Anni Ottanta Flashdan-ce che noi reinterpretiamo in chiave rock, e Smooth Cri-minal di Michael Jackson”. Sebbene i Wild Rose dicano no ai talent show televisivi, dove spesso è l’immagine a farla da padrone, sono inve-ce entusiasti di partecipare a un nuovo progetto in cui la musica è la vera protagonista.

“Siamo stati presi - ha annun-ciato Matteo - dallo stupen-do programma, dedicato alla musica emergente, The Gig. Il Concerto, visibile in stre-aming sulla pagina facebook dedicata. Dal 1° al 6 aprile sa-remo quindi seguiti dalle loro telecamere, che mostreranno la realtà della nostra band dal-la sala prove, passando per il sound-check pre-live fino a giungere al live stesso che si terrà al circolo culturale Florida di Modena. Ma non finisce qui. Infatti, sabato 20 aprile, a partire dalle 23,30 ci esibiremo al pub Pepe Blanco di Cavezzo, e mercoledì 24 aprile, dalle 22, alla discoteca Corallo a Scandiano. In ogni caso, per queste e tutte le altre novità vi terremo aggiornati, come di consueto, sulla nostra pagina Facebook”.

Chiara Sorrentino

scene. Alteria ha recente-mente registrato con la propria band presso gli studi dello Zeta Factory (studio di registrazione e produzione creato da rusty, frontman dei Klogr) Protection, il primo singolo del suo esordio da solista: la sua musica pro-segue il percorso iniziato con

album che contiene 8 brani e rappresenta un importante lavoro di ricerca e sperimenta-zione, e stiamo già lavorando al secondo, sperando di trova-re una casa discografica che

creda nel progetto, e voglia puntare su di noi. Durante i concerti, abbiamo riscontrato che le persone apprezzano il nostro sound ed esprimono opinioni favorevoli su più

Da sinistra Lorenzo Setti, Mirco Prandini, Daniele Cusmano, Francesco Morlando e Matteo Cardillo

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Tempo Games! di Giuseppe [email protected]

Bentornati cari lettori e lettrici! Dopo aver goduto per il grande ritorno della bella

Lara Croft nell’ultimo Tomb Raider, oggi trattiamo un altrettanto famo-so brand passato sotto i ferri di un grossissimo restyling proprio in que-sto ultimo periodo: Devil May Cry. Originariamente prodotto e pubbli-cato da Capcom, la serie di Dante è giunta fino al quarto episodio per poi “rinascere” per mano dei ragazzi di Ninja Theory nel gennaio di quest’anno, ovviamente sempre per conto di Capcom. Come già nel caso Tomb Raider, le operazioni di reboot di serie famose risultano sempre difficoltose e soggette a pesanti critiche, sopratutto quando vengono riviste meccaniche di gioco e personaggi principali. Nel caso di specie, Dante, il protagonista della serie, in questo titolo cambia aspetto, ringiovanendo e acquisen-

Voto Totale: 8Grafica: 8.5Sonoro: 7.5

Giocabilità: 8Longevità: 8

dante... is back!

do i tipici tratti della nuova gioven-tù, nel bene e nel male. Capelli e occhi scuri, il nuovo Dante, risulta sprezzante, sboccato e aggressivo, forse in maniera eccessiva. Va con-siderato però, che da vero eroe, nel momento in cui concepisce di poter essere l’unico salvatore dell’umanità

intera, il ragazzo si mette a di-sposizione del fratello Virgil, anch’esso Nefilim e pur man-tenendo la propria sfrontatez-za e sfaccia-taggine, si trasforma nel nuovo “cavaliere oscuro” nella lotta tra Angeli

e Demoni. DMC, visto e rivisto dagli occhi dei ragazzi inglesi della Ninja Theory, non esce di molto fuori dal seminato, mantenendo quelle fortissime tinte action del passato, rimodernate, svecchiate, ottimizza-te e rese più divertenti e immediate. Ciò che cambia è decisamente l’approccio. Dante è agile, scattan-te e abile nell’utilizzo di svariate tipologie di armi differenti, come spade, fruste o pistole, garantendo un mix di stili di combattimento considerevoli da sfruttare appieno, per riuscire a guadagnare Combo e punti utili all’assegnazione di alte valutazioni ad ogni conclusione di livello. La rigiocabilità è un fattore importante anche in questo caso specifico: ultimata la storia princi-pale si ha la netta sensazione di aver tralasciato vie e sentieri sparsi in tutti i livelli, accessibili soltanto in se-guito all’acquisizione di nuove armi e oggetti particolari, costringendo dunque a rigiocare tutti i livelli alla ricerca di mura da distruggere o di strade prima non scovate. La grafica

è in pieno stile Ninja Theory, artisticamente notevole, colma di tinte pastello e colori oscuri, regala un grosso colpo d’occhio. La colonna sonora è orecchiabile e molto composita nel perfetto stile della serie, rockeggiante e sacrilega nei momenti più concitati dei numerosissimi scontri, mentre per quanto concerne il doppiaggio

loro uso e costume. Un prodotto consigliato agli amanti del genere d’azione, sconsigliato per chi invece non ama trucidare orde di nemici in mille modi differenti e magari preferisce un approccio differente ai combattimenti.

in italiano, risulta buono e piacevole ma non eccellente vista la scarsa profondità dei dialoghi e dei testi, probabilmente il punto debole dell’intera struttura. Tirando le conclusioni dunque, evitando di spoilerare sulla successione della trama, il gioco risulta piacevole sia per i neofiti della serie, sia per i vecchi fans, che però storceranno il naso in svariati punti. Il lavoro degli sviluppatori è notevole sebbene non eccelso, dunque il risultato è buono ma non ottimo: un buon inizio per questa nuova vita della serie, punto di svolta per futuri titoli ai quali i ragazzi di Ninja Theory dedicheran-no un’attenzione maniacale, com’è

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di clarissa [email protected]

la strada della ricostruzione è ancora tutta in salita

tanti regali targati champions’ camp a un children’s tour da record

regate ai vostri figli un’estate di sport

si è conclusa domenica 17 marzo la decima edizione di Children’s Tour, la manifestazione dedicata al turismo giovanile 0 – 14 anni ospitata dall’Ente Fiere di Modena. Durante i tre giorni dell’evento sono state

33mila le visite complessive, in aumento del 10% rispetto alla passata stagio-ne. Presente alla manifestazione per il quinto anno consecutivo anche il cham-pions’ camp che, in collaborazione con il csi di modena, ha presentato ai visitatori il programma delle vacanze dedicate allo sport e al divertimento nelle tre sedi sull’Appennino Modenese e sulla Riviera Romagnola. Durante i tre giorni di manifestazione, lo staff del Champions’ Camp ha fornito informazio-ni a tutti gli interessati e ha evidenziato le novità dell’estate 2013, che vedono in prima fila la gita settimanale ad Atlantica per i camp al mare e all’Adven-ture Park delle Piane per i camp in montagna, e inoltre ha regalato tantissimi gadget dei Champions’ Camp e dei suoi partner ai tanti bimbi e ragazzini che hanno visitato lo stand. Anche nella prossima stagione il programma sportivo dei Champions’ Camp 2013 sarà adatto ad ogni tipo di partecipante: grazie alle tante proposte infatti, si potranno scegliere i Camp Multisportivi, rivolti a ragazzi/e dai 7 ai 15 anni, presenti in tutte le sedi tra montagna (Palagano e Pievepelago) e mare (Bellaria), su vari turni settimanali compresi dal 23 giugno al 3 agosto e in una nuova settimana dal 25 al 31 agosto. Questi Camp Multi-sportivi daranno la possibilità di passare una vacanza divertente provando tan-tissimi sport: dall’arrampicata sportiva, alla mountain bike, al tiro con l’arco, al

rugby, alla scherma, alla danza, al golf, alla piscina, al beach, alle novità dell’atletica e della pallanuoto, e a tanto altro ancora. Ma ci saranno anche i Camp Monosportivi di volley, basket e cal-cio, che saranno orga-nizzati sempre nello stesso periodo nelle varie sedi e saranno abbinati alla pratica delle altre attività multisportive, questo in base alla filosofia sportiva e al progetto educativo di base pro-mosso dall’organizza-zione dei Champions’ Camp. Riconfermata infine a Pievepelago, per 2 turni settima-nali dal 7 al 20 Luglio, anche la proposta del Camp di Specializza-zione di Volley, rivolto ai ragazzi dai 14 ai 17 anni che voglio-no perfezionare la tecnica del volley e del beach, grazie anche alla presenza di gioca-tori e allenatori di alto livello. Per informazio-ni ci si può rivolgere a 366.4851031 - 334.2005249 - 334.5341878.

l’umorismo ai tuoi piedi

personale di giacomo cardelli

la 63esima tappa de L’Umorismo ai tuoi piedi ospita la personale di Giacomo cardelli. Umori-sta e illustratore di libri per l’infanzia, Giac vanta

prestigiose collaborazioni, tra cui, quella con la sezione didattica di Palazzo Strozzi a Firenze. Le sue opere sono rintracciabili nel sito www.cartoonmovement.com/p/146; inoltre per tutto il mese di marzo una se-lezione di 15 vignette sarà in esposizione presso gli ambienti di o&a centro affari. L’Umorismo ai tuoi piedi è una rassegna umoristica con ingresso libero, nata nel 2007 da un’idea di oscar sacchi realizzata con la collaborazione dei locali del sorriso, in viale Ariosto 14/B a Carpi.

ciao clarissa,ho letto la lettera di alessandro di rovereto relativa a un incon-tro con me durante il quale io avrei affermato che gli stavano arrivando i contributi per i com-mercianti. ebbene, i contributi del comune di novi sono stati pagati a coloro che ne hanno fatto richiesta e hanno rendi-contato regolarmente le spese sostenute, per un totale com-plessivo di 17 imprese e 72mi-la euro. si tratta di parte dei fondi erogati dalla provincia di roma (120mila euro comples-sivi destinati ai commercianti). Ho avuto modo di rispondere un mese fa a rovereto a una commerciante che mi chiede-va dei contributi del comune e ho risposto che li stavamo ero-gando perché era vero (pagati dall’8 al 11 di febbraio), men-tre i contributi della regione con il bando dei 10 milioni di euro li avrebbero pagati man mano che le imprese avrebbero rendicontato. il signore della lettera non ha fatto doman-da di contributi al comune di novi, ma alla regione e in quel caso l’iter non è di competenza comunale. noi cittadini, tutti, abbiamo bisogno di realizzare in tempi accettabili la ricostru-zione dei nostri luoghi di vita e di lavoro. Quindi siamo stanchi, mi permetto di usare il plurale perché io sento tutta l’ansia e la pressione che si vive qui. io credo che errani abbia lavorato molto, ottenuto risultati im-portanti in termini di risorse che non c’erano. Basti chiedere ai terremotati della lombardia, a moglia, così vicina a novi ma così lontana nella situazione post sisma rispetto a noi emi-liani. Questo però non signi-fica che vada tutto bene, che siamo felici e senza problemi: un esempio sul quale mi sto spendendo in prima persona è quello della revisione del con-tributo per i danni e3, demoli-zione e ricostruzione. Bisogna rideterminare la cifra, perché non si ricostruisce con quello ad oggi previsto. i casi sono due: o io e la mia famiglia ab-biamo sbagliato tutte e otto le imprese alle quali abbiamo chiesto un preventivo per la ri-costruzione della casa, e allora

la regione mi dice a quali im-prese mi devo rivolgere, oppu-re è sottostimato il contributo previsto. Delle due una.ti ho fatto questo esempio per-ché chi deve ricostruire inizia ora a chiedere preventivi, a informarsi, in quanto sinora abbiamo riparato i danni più leggeri e dobbiamo fare le veri-fiche sul campo rispetto ai costi che si devono affrontare per riavere una casa, non una villa, una casa “ordinaria” ma anti-sismica, in classe a (come da normative della regione). non siamo indifferenti e le batta-glie si fanno, quotidiane, anche sulle piccole cose.

Luisa Turci, sindaco di Novi

gentile sindaco, Alessandro, l’autore della lettera critica della scorsa settimana, ha

fatto richiesta alla Regione per ot-tenere un contributo dopo aver anti-cipato tutte le spese per ripristinare la propria attività commerciale in una casetta di legno e, a oggi, ancora non ha ricevuto denaro; non sapeva, forse, che i Comuni non decidono modi e tempi. La situazione nelle zone terremotate continua a essere tesa; nei fatti, le cambiali Errani re-stano sulla carta e il sindaco di Mi-

randola ha segnalato come ci siano banche che non collaborano come concordato, rifiutandosi di erogare i fondi della Cassa Depositi e Prestiti anche dietro la presentazione dei documenti necessari. Qualcosa non va. Novi di Modena e Rovereto sul Secchia, le comunità dove si ha il numero più alto di demolizioni sia di proprietà pubbliche che private, registrano più nervosismo che al-trove. Si continua a lottare contro la burocrazia, la mancanza di chiarezza sulle classificazioni, i tempi affinchè si sblocchi la situazione per parla-re di ricostruzione. Chi ha avuto danni lievi, ha messo mano al pro-prio portafogli ed è potuto rientrare nelle proprie case; per gli altri si parla di anni e, come si evince dalla sua lettera, i contributi previsti per le E gravi non risultano sufficienti per riavere una nuova casa, nem-meno per una più piccola rispetto a quella andata distrutta. I sindaci sono l’interfaccia tra i cittadini e lo Stato e raccolgono più di ogni altro le amarezze e gli sfoghi. Certo è che basta recarsi a Modena città e molti sono convinti sia tutto a posto, risolto e che i cittadini stiano ricostruendo le proprie case con soldi pubblici: occorre continuare a farsi ascolta-re. Tutti, amministratori e cittadini, insieme.

Al centro graziosi, mercoledì 3 aprile alle 21, un irripetibile incontro con il comico e attore milanese

una serata con gioele dixil prossimo incontro del cartellone di Una serata in San Rocco – organizzata da san rocco arte

& cultura grazie al contributo di Fondazione cassa di risparmio di carpi - sarà quello con il cele-bre attore e comico Gioele Dix: mercoledì 3 aprile, alle 21, l’artista incontrerà il pubblico presso il Cen-tro sociale Graziosi in via Sigonio, 25 a Carpi. Una serata con… ripropone la formula vincente – già sperimentata con alessandro Bergonzoni – del-la chiacchierata informale, che non è spettacolo ma libero raccontarsi, occasione unica per il pubblico di scoprire lati ‘nascosti’ degli artisti

presenti. “Sentivo di essere portato a raccontare le cose in maniera leg-gere ma al tempo stesso profonda, scatenando quel cortocircuito bene-fico che la risata ha da sempre…”: questa frase dell’attore milanese sintetizza perfettamente il suo stile inimitabile, un connubio di assoluta ironia che non abdica all’ambizione di essere, contemporaneamente, anche riflessione poetica sul pre-sente e non solo. L’incontro sarà a ingresso gratuito, sino a esaurimen-to dei posti disponibili.

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l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI AppuNTAmeNTI

“L’odio è il piacere più duraturo; gli uomini amano in fretta, ma odiano con calma”.George Byron

verone fiere - A vinitAlY dAl 7 Al 10 Aprile il meglio dell’offertA enologicA

il bel paese in bottiglia teatro carpi4 aprile - ore 21Paola Tiziana Cruciani e Alessandra CostanzaDonnacce Di Gianni Clementi Regia di Ennio ColtortiCinema Teatro Eden

mostrecarpiFino al 31 marzoL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giacomo CardelliO&A Centro Affari

Fino al 1° aprileMatematica ad arteIl Rinascimento tra tecnica e scienzaAppartamento nobile

Fino al 6 aprileConfabulazioni. Opere di Arianna VairoA cura di Francesca PergreffiSpazio Meme

Fino al 7 aprileModena – Addis Abeba, andata e ritornoMostra storico documentariaEsperienze italiane nel Corno d’AfricaSala Ex Poste

Fino al 28 aprileAlfabeto delle fiabe Un grande alfabetiere e un itinerario poetico tra ipersonaggi, i luoghi e i simboli della fiaba popolareSala Cervi di Palazzo dei Pio

eventicarpi 29 marzo - ore 22Bachi da pietraPrima e dopo il live Passerotto Dj-setKalinka Arci Club

29 marzo - ore 22Psychic Ills A cura del Mattatoio Culture ClubMattatoio

29 marzo - ore 20.30Boxe Dilettanti Si esibisco gli atleti dell’OlympiaboxeCircolo Graziosi

30 marzo - ore 18Tradizionale incontro vocale e strumentale del Sabato SantoConcerto vocale-strumentale: La Desolazione di Maria SS Saranno eseguite musiche di Giuseppe Savani, Giuseppe Verdi, Friedrich Haendel

Accompagnamento di un’ensemble di archiVoci soliste: Daniela Zerbinati, sopranoMarco Camastra, baritonoAll’organo Paolo ZappacostaIngresso liberoA cura della Corale Pierluigi da PalestrinaAula liturgica di Quartirolo

30 marzo - ore 22Rock Antifascista! Si esibiranno:PangeaMinnie’sA seguire UFO Dj-set (Zen Circus)Kalinka Arci Club

30 marzo - ore 11Videoconferenze: Efficienza energetica Gruppo Salva CasaLa casa è un bene primario e va salvataAuditorium Biblioteca Loria

3 aprile - ore 21ZetsDi e con Andrea Collavino e Denis ÖzdoganProduzione: Caravan Incanto e Associazione 15 febbraioTra circo e teatro, tra tragico e comico, con un occhio strisciante alla Strada di Fellini o al Sik Sik di Eduardo, un moderno Zampanò e la sua assistente Marylin ci introducono nel loro mondo, nella “quarta dimensione”, in continuo equilibro tra realtà e finzione, tra verità e inganno, con il desidero incrollabile di trovare un senso alla propria vita.Ingresso gratuito Cinema Teatro Eden

3 aprile - ore 21Una serata con… Gioele Dix“…sentivo di essere portato a raccontare le cose in maniera leggera ma al tempo stesso profonda, scatenando quel cortocircuito benefico che la risata ha da sempre…” Sarà esattamente così l’incontro con l’attore milanese che ha avuto tra gli altri maestri del calibro di Giorgio Gaber e Walter Chiari. I suoi racconti, i suoi personaggi, il suo umorismo, la sua capacità d’improvvisazione in una chiacchierata assolutamente da non perdere.Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento postiA cura della Fondazione Cassa di Risparmio di CarpiCircolo Sociale Graziosi

5 aprile - ore 22Krasì - La notte della pizzica Prima e dopo il live Matteo Borghi Dj-setKalinka Arci Club

export, qualità, sostenibilità, di-versità e aggregazione: sono queste le cinque key words, gli

asset che hanno garantito al mondo del vino italiano di rappresentare una delle eccezioni positive di fronte alla crisi globale che ancora non vuole smettere di mordere. Elementi che continueranno a sostenere il Bel Pae-se in bottiglia anche nel 2013 e, anzi, potranno fornire ulteriori margini di crescita e sviluppo. Cinque espres-sioni della vivacità di un comparto che sarà protagonista a Vinitaly, la rassegna internazionale di riferimen-to del settore, di scena a Verona dal 7 al 10 aprile. Stabilire una precisa scala gerarchica di questi cinque fondamentali elementi forse non è possibile, ma è inevitabile iniziare dall’export. Se si guarda agli an-damenti delle esportazioni arriva-no confortanti conferme per i vini tricolore e un quadro di riferimento che indica inequivocabilmente che

questa strada è ormai senza ritorno e, soprattutto, di grande prospettiva futura. Una vera e propria soluzione non solo alla “fatica” del mercato interno, ma anche alla ricerca di uno sviluppo del business che, a livello del mercato globale, non sembra co-noscere crisi. Il vino italiano, infatti, anche nel 2012 si conferma come uno dei comparti più affidabili e in salute, almeno da questo punto di vista. Il va-lore delle esportazioni delle etichette nazionali raggiunge i 4,7 miliardi di euro (segnando un nuovo record), in crescita del 7% sul 2011 (dati Istat), a fronte, però, di un calo dei volumi del 9% (intorno ai 21,4 milioni di ettoli-tri). Se l’export tira come non mai, il merito va, soprattutto, anche se non sempre questa voce è adeguatamente ricordata, alla qualità. Ormai il mon-do del vino è abituato a considerare il livello qualitativo delle etichette italiane ben attestato su livelli più che soddisfacenti e quasi dimentica

che questa acquisita sicurezza orga-nolettica è prima di tutto una delle caratteristiche più importanti dei vini del Bel Paese. Si tratta di un risultato che arriva dopo un percorso difficile e al contempo impetuoso, relativa-mente lungo e irreversibile, che ha visto l’intero comparto compiere passi che, probabilmente, a livello mondiale, nessun Paese produttore ha compiuto in così poco tempo e con risultati altrettanto straordinari. La qualità delle bottiglie italiane, in-fatti, da quelle cheap ai fine wine, ha raggiunto un livello capace di essere anche un modello per la produzio-ne del resto del mondo. La voce che forse va più di moda, anche se a ben guardare non si tratta di una tendenza momentanea ma di un preciso cambio di paradigma produttivo e culturale, è la sostenibilità. Un aspetto di grande importanza, specie per la sensibili-tà di chi il vino lo consuma, e che i produttori italiani stanno sempre più accrescendo nelle proprie aziende: una “voglia” di attenzione ambien-tale, di cura nei processi produttivi che sta sempre più interessando il comparto vitivinicolo. C’è poi la sostenibilità sociale, cioè rapporti corretti con le proprie mae-stranze ma anche quella economica, realizzabile solo attraverso una pro-gettualità seria e un affrancamento to-tale o parziale delle realtà produttive rispetto alla finanziarizzazione delle imprese. La sostenibilità economica, peraltro, è necessaria per mantene-re un altro caposaldo del comparto vitivinicolo tricolore: la diversità. L’Italia del vino non è soltanto un numero importante di Doc e Docg (rispettivamente 330 e 73 più 118 Igt), ma anche un vero e proprio insieme di territori di straordinaria bellezza e dalle caratteristiche così varie e variabili, tanto da costituire un vero e proprio giacimento a cielo aperto di grande fascino per chi viene a visitarlo e, soprattutto, in grado di diversificare la proposta enologica italiana. Un valore aggiunto unico al mondo che continuerà a suscitare curiosità e interesse, amplificando l’appeal delle bottiglie italiane.

per la rassegna prima all’Ariston, al cinema Ariston di san marino, domenica 31 marzo e lunedì 1° aprile, alle 20,30, proiezione del film la parte degli angeli di Ken loach

redenzione al sapor di whisky

il giovane Robbie, già recidivo, evita il carcere perché il giudice decide di puntare sulla sua capacità di

recupero visto che la sua altrettanto giovane compagna sta aspettando un figlio. Viene così affidato a Rhino che è il responsabile di un gruppo di perso-ne sfuggite al carcere e condannate a compiere lavori socialmente utili. Dopo aver assistito a un pestaggio, di cui Rob-bie diviene vittima nel momento in cui decide di andare in ospedale per vedere il bambino, Rhino decide di aiutarlo. Scoperta la sua particolare sensibilità gustativa per quanto riguarda i vari tipi di whisky decide di introdurlo nell’am-biente. E’ così che a Robbie e ad alcuni suoi compagni di rieducazione viene l’idea di un ‘colpo’ del tutto anoma-lo che però potrebbe offrire loro un

futuro sereno. Ken loach torna a riflettere sulla com-media umana e sceglie lo scenario della Glasgow che ama e ci offre il ritratto di uomini segnati dalla vita pri-vilegiando tra tutti quello del giovane Robbie. E’ a quelli che questo nostro mondo libero etichetta come irre-cuperabili che, ancora una volta rivolge la sua attenzio-ne. Con il fido sceneggiatore paul laverty utilizza come leva narrativa il momento che, per ogni essere umano degno di questo nome, è costituito dalla nascita di un figlio. Decidere di averlo nonostante tutto significa, oggi, sperare apparentemen-te contro ogni speranza. E’ quello che

fanno Robbie e la sua compagna Leonie con-tro il padre e i familiari di lei. In una società che conta più sulla ricaduta del delinquente (per po-terlo allontanare a lungo dalla comunità) che sul suo redimersi la giovane coppia trova però an-cora delle significative solidarietà. Ecco allora che il ‘dannoso’ alcol, nelle specie di pregia-

tissimo whisky, finisce con il divenire strumento di riscatto in una storia che unisce con grande equilibrio dramma e sorriso e che (a differenza del prezio-so liquido) va gustata appieno, senza moderazione.

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1929.03.2013 n° 12

play Festival del Gioco, la più grande convention di giocatori in Italia, è pronta

per la quinta edizione che avrà luogo il 6 e 7 aprile all’interno del quartiere fieristico di Mode-na. Il paradiso del gioco apre le sue porte a tutti gli appassionati e a coloro che desiderano avvici-narsi per la prima volta a questo fantastico e magico mondo: oltre 18mila metri quadri e più di mille tavoli di giochi tutti da provare, per un’esperienza unica e senza confini! Organizzata da Modena Fiere, Play è realizzata sotto la direzione tecnica del Club TreEmme e la collabora-zione de La Tana dei Goblin oltre a moltissime associazioni ludiche italiane.Entra, scegli e gioca! A Play si va per giocare, per provare le novità ludiche lanciate dai più grandi editori di giochi, per sfidare gli amici di sempre e conoscerne di nuovi… una tappa obbligatoria per tutti gli appas-sionati del gioco dove ciascuno è protagonista del suo diverti-mento!Giochi da Tavolo, di Ruolo, di Carte, di Miniature, Giochi dal Vivo e Astratti, VideoGiochi, Costumisti, Cosplay, Giochi di Logica e Abilità, Laser Game… ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età.Moltissime le novità di quest’edizione per gli appassio-nati del gioco e non: In gioco per l’Emilia, La solidarietà vien giocando, il Contest cosplay Dragon Ball, il grande torneo nazionale Throne of Skulls di Warhammer Fantasy, eventi e tornei a tema Dungeons &

Tre anni fa l’Associazione Circuito Cinema propose alla sala Truffaut un’avvincente

rassegna su cinema e moto che ebbe grande successo. Ora, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, va in scena la rassegna Live to Ride, Ride to Live 2 – Moto e bikers dello scher-mo, un complesso di eventi che durerà fino al 17 maggio. Vengono proposti una serie di film che non erano stati programmati la volta precedente. Tra essi diverse chic-che assolute. Un appuntamento imperdibile è con l’inedito esordio alla regia di Kathryn Bigelow, l’autrice di tanti capolavori d’azio-ne come Point Break, Strange Days, Hurt Locker e il recentissimo Zero Dark Thirty sulla cattura di Osama. Il film, del 1981, è lo stu-pendo The Loveless (inedito, sotto-titolato appositamente in italiano), che vede Willem Dafoe anch’egli al suo esordio assoluto sullo schermo nei panni del capo di una banda di bikers nel Sud degli Stati Uniti, una riedizione del celebre Marlon Brando del Selvaggio. Il capostipite di tutti i bikers movie, appunto Il Selvaggio (1954) di La-szlo Benedek, viene pure proposto nella rassegna, dato che la volta precedente non era stato possibile presentarlo: è la storia, ispirata a un

il 6 e 7 Aprile All’interno del quArtiere fieristico di modenA tornA l’AppuntAmento con plAY, il festivAl del gioco

pronti, partenza, playDragons, Impara giocando, l’Università di Modena e Reggio Emilia entra in gioco!Decine di editori e centinaia di giochi attenderanno il pubblico di Play in vere e proprie isole di gioco realizzate dai più grandi editori del panorama ludico italiano dove approdare e “per-dersi”. Grandi sorprese, eventi unici e tradizioni consolidate…. Play, la più grande manifestazio-ne fieristica dedicata all’incredi-bile mondo gioco, sta per tornare con un appuntamento cult per gli appassionati e gli aspiranti tali. Oltre ai programmi Maxi, Mini e Kids, studiati rispettivamente per chi ha molto tempo dapassare a Play, per chi ne ha meno e per i bimbi, quest’anno i giocatori più incalliti troveranno una nuova soluzione creata ad hoc per loro: Play XL, il pac-chetto che permetterà l’ingresso anche il venerdì pomeriggio per poter provare in anteprima le novità del Festival del Gioco.Mancano pochi giorni… la ma-gia di Play sta per tornare!

live to ride 2 – unA mostrA e un rAduno ducAti A modenA

cinema e moto alla Sala truffaut

fatto di cronaca, dell’invasione di una cittadina da parte della gang di bikers guidata da Brando. Altri tito-li indimenticabili: Rusty il Selvag-gio (1983) cult movie di Francis

Ford Coppola con il giovanissimo Mickey Rourke nei panni di Mo-torcycle Boy; Angeli dell’inferno sulle ruote (1967), uno dei mi-gliori biker movies di tutti i tempi,

protagonista un giovanissimo Jack Nicholson nei panni di un benzi-naio che si aggrega a una banda di selvaggi bikers; The Brown Bunny (2005), altra anteprima nazionale,

diretto e interpretato dall’attore di culto Vincent Gallo, motociclista e anima persa tormentata da un amo-re finito. Completano il cartellone Biker Boyz (2003) di Reggie Rock Bythewood, Lone Hero (2004) di Ken Sanzel, Nightmare Beach (1988), un biker horror diretto sotto pseudonimo dal maestro del B-movie italiano Umberto Lenzi. La rassegna di film è accompagnata da alcuni eventi. Ha inaugurato la mo-stra di fotografia Il verde dopo. Dai motori all’albero realizzata alla sala Truffaut da Gian Luca Mura-tori. Si tratta di una serie di scatti di grande formato che esaltano le forme della moto elettrica Energi-ca costruita dalla ditta modenese CRP. Un evento imperdibile avrà luogo sabato 4 maggio. Prima della proiezione dell’inedito The loveless di Kathryn Bigelow, il cortile del Palazzo Santa Chiara presso la Sala Truffaut sarà invaso da decine e decine di bolidi rosso fiammante: si tratta del raduno Red Ride del Motoclub Ducati Doc di Modena, uno dei più numerosi e attivi d’Ita-lia. Rinfresco per tutti. Nel corso della rassegna, in sede e data da definire, verrà anche presentato il libro di Alberto Morsiani, Ribelli on the road – Moto e bikers del ci-nema edito da Gremese e in uscita nelle prossime settimane.

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20 29.03.2013 n° 12

perini è il 56esimo iscritto al “club dei centenari”

oltre a valere molto per la classifica e per il futuro, la vittoria di Treviso ha anche un piccolo valore storico. Contiene infatti un

traguardo speciale per il giocatore più rappresen-tativo della rosa: marco perini, detto “Enciclope-dia”. Subentrando a Concas nel finale, ha tagliato il traguardo delle 100 partite in campionato con la maglia del Carpi. Il debutto fu al Cabassi, 6 di-cembre 2009: Castel San Pietro steso 4-1. Dopo un’ora segnò il primo dei suoi 10 gol biancorossi (almeno uno dei quali in tutte e tre le categorie che ha scalato insieme ai compagni: D, Seconda e Prima Divisione). Si ebbe sostanzialmente su-bito la sensazione di essere di fronte a una svolta intellettuale prim’ancora che tecnica. Un umanista del pallone. Dal calcio minimalista chic, semplice, raffinato, cartesiano. Illuminato ad infinite dimensioni. Con lui al centro del gioco, il Carpi ha cominciato a sognare una nuova epoca. E l’ha realizzata per davvero. Nella ultrasecolare storia di questa società, il “club dei centenari” è piuttosto ristretto: solo 55 giocatori prima di lui erano riusciti a raggiungere la tripla cifra per numero di presenze. Comanda questa speciale classifica claudio pressich, dall’alto di 328 gare tra i pali. Seguono sul podio: aurelio Dotti (283) e simone teocoli (242). Nessuno però ha messo al petto più medaglie di Perini. Solo pasciuti ne eguaglia il palmares: due promozioni consecutive, un campionato professionistico, una finale di Coppa Italia più una di playoff per la B. E non è finita qui….

e.G.

regIONAlI – stop correggese campionato chiuso

pAllANuOTO cABAssI - I rIsulTATI

clAssIFIcA

prOssImO TurNO

Il persONAggIO – 100 pagine di enciclopedia

prOVINcIAlI – campionati flagellati dal maltempo

cabassi - u.s. persicetana: 4 - 10Partita combattuta per tre tempi poi la serie c del Carpi si arrende ai persicetani che dimostrano di avere qualcosa in più a livello tecnico ma, soprattutto, sono più convinti delle loro potenzialità. La partita parte piuttosto lenta e contratta con le due squadre che si studiano, a metà tempo sono gli ospiti ad andare in vantaggio. Il secondo tempo inizia con 2 gol dei persicetani a cui rispon-dono i gol carpigiani di perazzo e ascari e il parziale si conclude sul 2 a 4. Nel terzo tempo i biancorossi tengono piuttosto bene in difesa, creano molte occasioni in attacco,

ma difficilmente riescono a concre-tizzarle e gli ospiti ne approfittano e si portano sul 7 a 3. Nell’ultimo quarto la Cabassi non riesce a reagi-re e i persicetani chiudono la partita con un divario abbondante che forse non rispecchia i valori visti in campo.

president Bologna - cabassi: 9 - 9Ennesimo pareggio da parte dell’under 17 carpigiana, stavolta a Bologna, presso l’impianto Sterlino, contro un combattivo president Bologna. La partita è sempre stata dominata dal Carpi fino a pochi minuti dalla fine, per ben tre volte il Carpi si è trovato con il massimo

vantaggio di 3 gol, ma poi molti errori dovuti a cali di concentrazione hanno fatto perdere il vantaggio. Sotto tono la prestazione di alcuni elementi importati; da segnalare invece l’ottima prova del portiere leonesi e delle due boe Vignoli e sacchetti.

cresce il movimento acquagolDomenica 24 marzo è andato in scena il quarto concentramento acquagol alle piscine Dogali di Mo-dena. Ben tre i campi preparati per la manifestazione che ha visto scon-trarsi 9 formazioni di sette società diverse. La Cabassi Carpi si presenta

con due squadre, segno che il movimento Acquagol è in costante crescita. I piccoli Acquagol della for-mazione A, guidati da mister cola-russo, chiudono la manifestazione all’ultimo posto dando però filo da torcere a tutte le squadre avversarie senza però riuscire a raccogliere punti preziosi per la classifica. Da segnalare l’ottimo esordio del pic-

colo luca De martino classe 2004 e i primi gol del futuro centro-boa simone rinaldi classe 2002 e del grintoso tommaso Bertesi classe 2004. Molto meglio fa la squadra B guidata da mister cortelloni che chiude al quarto posto grazie alle prestazioni sempre maiuscole di capitan alessio Dondi e del vice Federica moretti.

calcio – i biAncorossi sbAncAno treviso (2-1) e decollAno verso i plAYoff

il carpi rimette le aliil successo esterno mAncAvA dA cinque mesi. decidono di gAudio e melArA. vittoriA essenziAle, di cArAttere e quAlità: Adesso lA squAdrA hA completezzA. il cAlendArio è in discesA, subito dopo pAsquA gli scenAri sArAnno più chiAri.

Il Carpi di Treviso ha mantenuto le promesse, sfruttando in pieno l’occasione di una gara comples-

sa per conquistare completezza. Il successo in trasferta è un certificato incontestabile. Mancava da cinque mesi, un tempo lunghissimo in cui la squadra ha disperso buona parte degli ingredienti necessari. Cioè carattere, qualità ed essenzialità. Li ha riscoperti tutti insieme in una domenica da lupi: freddo, pioggia, raffiche di vento, campo contaminato dal fango e dalle trappole di un avver-sario disperato. E’ stata una partita abbastanza decisiva per il futuro di entrambe le squadre. C’era urgenza palpabile sui due lati del campo. Si è giocato all’arma bianca, un livello di scontri molto alto. Valeva una senten-za quasi inappellabile. A conti fatti, leggendo bene la classifica, con que-sta sconfitta il Treviso difficilmente si salverà. E senza questa vittoria, il Carpi non avrebbe potuto decollare verso i playoff.PAPINI E BIANCO – Non c’è dub-bio che l’asse mediano sia il nuovo valore aggiunto: la completezza di squadra discende direttamente da Papini e Bianco. Garantiscono la quadra in momenti e modi diversi, assolutamente complementari. Pa-pini è una presenza lubrificante che si estende su tutta la superficie del

campo. Una macchia d’olio denso, vasta e viscosissima, che riempie tutti i vuoti di equilibrio. In poche partite è diventato il fulcro delle due fasi di gioco, con e senza palla. Con un calcio semplice, fatto di blitz, co-perture e regia elementare. Duro nei tackle, forte e basso di bacino. Poi pochi tocchi, più spesso corti e imme-diati. Ma mai banali, sempre carichi di energia. Bianco è invece tutte le altre declinazioni della qualità. Sta uscendo facilmente alla distanza. Sotto l’ombra di Papini, ha trova-to un ritmo partita che lo valorizza molto più di prima. Resta sotto le foglie durante il primo tempo, aspet-ta gli spazi per uscirne. Comincia a reclamare palla appena si accorge che l’avversario è solo furore. Cioè quando serve ragionamento per spe-gnerlo, e qualche giocata difficile per sbriciolarlo.MELARA E DI GAUDIO – Non è un caso che a decidere la partita siano stati Di Gaudio e Melara: il calcio di Brini presuppone un grande investimento sulle ali di punta. Non centrocampisti esterni, ma veri e pro-pri attaccanti aggiunti. Di Gaudio ha segnato il suo terzo gol stagionale. Sostanzialmente ha colmato una la-cuna profonda: la pericolosità al tiro. Non sempre è perfetto, ma almeno adesso cerca gli angoli e inquadra la

porta. Gli manca sempre meno per essere un giocatore totalmente com-piuto nella sua rarità. Stiamo par-lando di un ragazzo che compirà 24 anni ad agosto. Ha ancora spazio, va verso il picco della maturità ma non lo ha ancora raggiunto. Può perciò davvero interessare molto al calcio d’elite. In Italia, di laterali a tutto campo che saltano l’uomo con la sua stessa facilità di esecuzione al mas-simo della velocità non ce ne sono tanti. In Serie A, per dire, a parte El Sharaawy e Cerci (che sono in effetti due Nazionali), mi viene in mente

solo Cuadrado della Fiorentina. In B, Lazarevic del Modena, e come lui pochi altri progetti in incubatrice. Ma praticamente niente di definito. Nel frattempo, è fiorito anche Melara. Che è il prototipo opposto: meno spunto secco, grande forza fisica, l’agilità barattata con la potenza, e un tocco decisamente più morbido. Sta crescendo per applicazione, co-mincia ad assimilare i tempi dei com-pagni, corre più sciolto. La ferocia non gli appartiene, gioca un calcio piuttosto aristocratico. Gli servono grandi stimoli per arrivare al mas-

Trapani 52 Lecce* 51Sudtirol 45

Virtus Entella* 43carpi 41

San Marino 41 FeralpiSalò 38

Cremonese (-1) 36 Lumezzane* 36

Albinoleffe (-6) 34Pavia* 34

Portogruaro (-1) 29Cuneo* 29

Como (-1) 25 Reggiana 22Tritium 17

Treviso* (-1) 13

* una gara in più

Domenica 7/4/201329a giornata, ore 15.

carpi-Virtus entella; Como-Treviso; Lumezzane-Albinoleffe; Pavia-Cremonese; Portogruaro-Feralpisalò; San Marino-Cuneo;

Sudtirol-Trapani; Tritium-Reggiana.

eccellenZa. La Lupa scappa (2-0 a Lentigione, +10) e la correggese manda inequivocabili segnali di resa: la speranza di rimonta pare decisamente compromessa, i giochi sono pressoché chiusi. I ragazzi di salmi pagano una volta ancora l’assenza di bomber napoli e s’inchiodano sul pantano. Al termine di 90’ di battaglia, il fortino del Bibbiano risulta inespugnabile. Finisce col secondo 0-0 consecutivo che obbliga a uno sguardo alle spalle: avendo un recupero ancora da disputare, il Rolo può rientrare prepotentemente in corsa per il secondo posto. Molto dipenderà dallo scontro diretto del 14 aprile, al Borelli. Nel prossimo weekend pasquale, il campionato si ferma. promoZione. Doppio ko esterno per la solierese, che torna molto ridimensionata da Faro (andata dei quarti di Coppa: 0-2), e poi dilapida forse le ultime speranze di titolo a San Michele (0-1), nel match che lancia la nuova capolista del torneo. Dopo la sosta, i gialloblu ospiteranno lo Zola Predosa. E nannini dovrà fare a meno del suo uomo più in forma: pattacini (espulso, dunque squalificato).

l’attività procede a singhiozzo, flagellata dal maltempo. Certamente siamo di fronte ad un inverno inclemente. Ma è chiaro che, fin dalle prime controverse sospensioni preventive da parte dei bureau federali, questi campionati ab-

biano smarrito coerenza e regolarità. Tutto da ridefinire il calendario dei recuperi. E’ esercizio quasi impossibile leggere le classifiche parziali. In seconDa, si è giocato solo nel reggiano, dove il san marino ripiomba in guai grossi. Una distrazione difensiva in extremis costa il delicatissimo scontro-salvezza sul terreno del Tricolore (0-1): con meno partite a disposizione rispetto a tutte le rivali, i Rossi-boys sono adesso virtualmente ultimi. In terZa si complica la strada del limidi, che perde inopinatamente a S.Anna (0-3) e scende dalla vetta. Torna sulla terra anche la carpine, battuta da Saturno (0-1) e Castelnovo (4-6) dopo il bel successo nel derby con lo united.

simo, ha bisogno di sentire l’odore delle partite importanti, quelle senza domani. Arriveranno presto.ULTIMA SOLUZIONE – L’ultima soluzione mancante è il partner di Della Rocca. Forse non ne esiste uno assoluto. Concas è un esperimento che proseguirà: come trequartista mascherato si abbina bene, porta verticalità e molta improvvisazione. Ma certamente, nelle prossime parti-te in casa (ben 4 delle ultime 6) sarà opportuno aggiungere veleno in area di rigore. Per questo, converrà ripen-sare a Viola. Difficilmente, purtrop-po, rivedremo Ferretti. Riproverà a correre nei prossimi giorni, a quattro mesi dall’ultima partita. L’artrosco-pia ha rilevato un’anomalia ossea, sotto il ginocchio. Chirurgicamente è stata risolta. Ma non è detto che il dolore scompaia a breve.DOPO LA SOSTA - Il turno post-pasquale dirà moltissimo. Il Lecce riposerà, e dunque il Trapani avrà una grande occasione per diventare padrone del campionato. Ma dovrà sbancare Bolzano, dove non ha an-cora vinto nessuno. Dentro la stessa partita, il Sudtirol dovrà giocoforza dimostrare a sé stesso di essere anco-ra dentro la corsa al titolo. Viceversa, non dovesse riuscirci, comunicherà a chi insegue che il terzo posto è tutto in discussione. Ulteriori chiarimenti sugli scenari playoff e playout usci-ranno dai due testacoda Cuneo-San Marino e Portogruaro-Feralpi. Men-tre al Cabassi, si capirà esattamente quanto vale l’Entella e fino a dove può fermarsi la rimonta del Carpi.

Enrico Gualtieri

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2129.03.2013 n° 12

pallavolo femminile: texcart - gramsci 2-3

niente di fatto per texcart

ennesima prestazione di alti e bassi, per la texcart citta di carpi. Un’annata difficile per la squadra carpigiana, dovuta ai tanti infortuni, che ne hanno condizionato il ren-

dimento. Inizio gara a rilento per le ragazze di Bruno amari che subiscono la forza fisica delle reggiane, soccombendo nei primi due parziali per 15-25 e 22-25. Nel terzo, la reazione d’orgo-glio con lanza e Bonetti che suonano la carica e una Gaiuffi incisiva in attacco, portano alla vittoria la formazione per 25-20. Quarto set molto equilibrato, con le carpigiane capaci di prende-re un leggero vantaggio, ma una serie di errori e qualche muro avversario ribaltano la situazione fino al match point sul 21-24. La Texcart lotta, recupera e si impone per 27-25. Il tie break inizia per le ragazze di Texcart, col pubblico che cerca di caricarle ma la squadra non ha più la forza per recuperare il gap e soccombe per 9-15. Ora la classifica si fa davvero difficile, ma bisogna conti-nuare a lavorare per portare a casa più punti possibile.

pallavolo maSchile Serie b - i biAncoblu bAttono il golden gAme bAssAno 3 A 2

cec, bassano è ancora dolcetabellinoGolden Game Bassano - cec carpi: 2 - 3

Golden Game Bassano: Filippi 2, Meneguzzo 16, Ber-telle 12, Roman 12, Guarise 13, Comacchio 2, Lollato (L); Zurlo 2, Rampin 8, Frighetto ne, Vallortigara ne, Pontarol-lo 2. All.: Poletto

cec carpi: Astolfi 5, Bigarelli 12, Lirutti 22, De Marco 24, Lancellotti 12, Rau 7, Trentin (L); Pivetti ne, Possega ne, Zanon, Di Primio ne, Raimon-di. All.: Molinari

arbitri: Belluco e Fabris

note: ace 3/5, battute sbagliate 17/18, muri 12/14, errori punto 32/40; Golden Game Bassano attacco 42%, ricezione 56% (prf 46%), Cec Carpi attacco 47%, rice-zione 51% (prf 34%).

proprio come a giu-gno. La Cec imita quella che a giugno

scorso centrò la Serie A espugnando il campo della Golden Game e proprio come allora, Bassano - Car-pi finisce 2-3. Questa volta non c’erano in palio pro-mozioni o titoli, ma 3 punti pesanti per la classifica e le ambizioni di entrambe. La Cec ne riporta a Carpi con sé 2: pesanti, importanti, anche giusti. Perché Li-rutti e compagni sono stati vicini, molto vicini, anche all’intera posta in palio, ac-carezzata per ben sei volte durante un quarto set fiume chiuso 32-30 in favore della Golden Game con la Cec che ha giocato cinque match-ball. Persa l’oppor-tunità, la squadra di Moli-nari non si è però smontata, andandosi a prendere di forza il quinto set, chiuso 7-15. Prima di quell’epilo-go, era stata grande palla-volo, con le due finaliste degli ultimi play-off a darsi sportivamente battaglia su ogni pallone. I primi vedono la Golden Game scappare 8-7 e 16-11, ma i vicentini non hanno fatto i conti con Lirutti che suona la carica e con quattro palloni vincenti riporta la Cec in parità a quota 20. E’ bagarre nel finale di set, con la Cec che supera 21-20,

non chiude due set-ball (23-24 e 24-25), ne annulla uno con Bigarelli (da 26-25 a 26 pari) e chiude 26-28 con Lirutti. Un parziale che lascia i segni sui padroni di casa e gasa la Cec, che nel secondo vola subito 3-8, allunga 8-16 e chiude 19-25 con un muro di Astolfi su Rampin. La partita sembra segnata, ma Bassano – che ha vinto 7 delle ultime 10 gare – è squadra viva e che non molla. La Golden Game infatti riparte: 8-5, 16-8 e 25-17, con la Cec che non cambia passo nemmeno con gli ingressi di Zanon per Bigarelli e Raimondi per De Marco.

Tie-break vicino? No. Lon-tanissimo. Ben 40 minuti, tanti quanti ne servono per assegnare uno straordinario quarto set. Tutto sul filo dell’equilibrio: 8-7 e 16-15 Bassano alle soste, la Cec mette la testa davanti sul 17-18 con Lancellotti e re-sta a +1 fino al 23-24. E’ il primo di cinque match-ball non chiusi, con Carpi da-vanti fino al 27-28. L’errore al servizio di Astolfi e il muro di Guarise su Lirutti mandano avanti la Golden Game, che alla terza occa-sione chiude il set mandan-do tutto al tiebreak (32-30 con l’ace di Bertelle), dove trova una Cec che però non

si lascia smontare ma, anzi, azzanna il set con la fame della grande squadra: 4-8

al cambio palla con il break firmato De Marco-Lancel-lotti-Lirutti (da 3-3 a 4-8),

altro strappo con ancora De Marco, Lirutti e l’ace di Astolfi (5-12) e pratica chiusa sul 7-15 con l’errore dai 9 metri di Meneguzzo. Nella grande prova di tutta la squadra, brilla la stella di Max De Marco, miglior giocatore in campo con 24 punti, il 59% in attacco, il 69% in ricezione e un saldo vinte-perse di +13.

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22 29.03.2013 n° 12

pallamano - terraquilia batte farmigea: 29 - 24

una vittoria importante in ottica play-off

terraquilia carpi vede i play-off scudetto; solo sassari che ha battuto i capoclassifica dell’ambra rimane appaiato ai biancorossi (e i carpigiani hanno il vantaggio negli scontri diretti), mentre ancona in casa vince

ai rigori con la penultima della classe castenaso, guadagnando quindi solo 2 punti. Sabato prossimo ultima giornata della stagione regolare, la stessa An-cona se vuole entrare nella fase finale del campionato deve compiere l’impresa di andare a violare il campo dell’ Ambra che proviene da due sconfitte conse-cutive; in questo caso i ragazzi di serafini vincendo a Cingoli si troverebbero addirittura primi in classifica. Terraquilia Carpi deve pensare solo a se stessa, manca solo l’ultimo tassello per raggiungere il traguardo prefissato a inizio stagione. La gara con la formazione toscana però per i biancorossi non è stata così tranquilla come potrebbe far pensare il risultato finale. Inizio sprint dei car-pigiani (3-0 al 2’), poi nonostante un superlativo malavasi (2 rigori e altrettanti contropiedi neutralizzati), gli ospiti ribaltano il risultato (3-4 all’8’). Carpi fatica a scardinare la difesa avversaria, radojevic (3 reti) maschera il passaggio a vuoto dei biancorossi che però si riportano in vantaggio al 15’ (7-6). Partita punto a punto (11-10 al 23’), poi un incisivo e. piccinini (3 reti) dà la carica ai suoi e i carpigiani operano il break che decide il parziale e si riportano avanti (15-11 al 27’), mantenendo il vantaggio fino alla fine del primo periodo. L’inizio di ripresa è equilibrato (18-15 al 7’), i ragazzi di coach Serafini in un minuto provano l’allungo (20-15 all’8’), ma Farmigea rimane attaccata al match (20-17 al 10’), la partita è avvincente anche se i biancorossi trovano con determinazione e lucidità un vantaggio rassicurante (25-18 al 20’), ma gli ospiti recuperano (25-20 al 21’), nuovo allungo dei carpigiani sul punteggio di 27-20 al 23’. La partita sembra chiusa a favore dei ragazzi di Serafini, ma gli avversari non demordo-no e recuperano una seconda volta (27-23 al 25’). Terraquilia Carpi non si fa sorprendere, negli ultimi minuti mantiene il vantaggio e conquista una vittoria importante in ottica play-off.

AppuntAmento col premio cArpi città dello sport 2013, lunedÌ 8 Aprile, A pArtire dAlle ore 20,30, Al teAtro Asioli di correggio. ospiti dellA serAtA lucA cAdAlorA, tre volte cAmpione del mondo di motociclismo nellA clAsse 125 e 250, e lA podistA eliAnA pAtelli

greg incoronato sportivo dell’annonumerosi i momenti di intrAttenimento All’insegnA dellA comicità di AndreA vAsumi, dellA musicA dAl vivo dei cArpigiAni hAppY hour e dellA dAnzA grAzie Alle esibizioni di hip hop e zumbA dellA sg lA pAtriA.

ancora due le palestre inagibili

Da sette, è sceso a due il nu-mero di palestre inagibili nel Comune di Carpi. Quella delle

scuole Focherini e quella delle Fassi. “Abbiamo chiesto alla Regione di poter anticipare i lavori - commenta l’assessore a Sport e Benessere, c. alberto D’addese - ma ci è stata negata l’autorizzazione a procedere, pena la perdita del contributo regio-nale. Per far fronte alla mancanza di spazi, nell’area verde tra la piscina e il multisala Space City, verrà presto montata una palestra prefabbricata, messa a disposizione dalla Regione e, al contempo, procedono i lavori di copertura del campo da basket delle scuole Focherini, anche grazie al pre-zioso contributo dello Sport Moto Club Uisp di Carpi a cui quest’anno sarà consegnato il Premio Solidarietà per la ricostruzione.

Torna anche quest’anno il Pre-mio Carpi Città dello Sport 2013. Sport in festa dunque,

lunedì 8 aprile, a partire dalle ore 20,30, al Teatro Asioli di Correg-gio, dal momento che il Comunale è ancora inagibile. La serata, pre-sentata dalla giornalista di Radio Bruno, Clarissa Martinelli e dalla Strana Coppia, composta da En-rico Gualdi e Sandro Damura, vedrà la premiazione di ventotto sportivi che si sono distinti nel cor-so del 2012 e numerosi momenti di intrattenimento all’insegna della comicità di Andrea Vasumi, della musica dal vivo dei carpigia-ni Happy Hour, tribute band di Luciano Ligabue, in omaggio alla città natale del cantante, e della danza grazie alle esibizioni di Hip Hop e Zumba della SG La Patria. “Dopo il sisma che ci ha colpiti, le ferite che ha lasciato sul nostro territorio e i numerosi interventi di cui il Comune deve farsi carico per tornare alla normalità - spiega l’assessore a Sport e Benessere, C. Alberto D’Addese - avevamo pensato di rinunciare alla XVIII edizione del Premio. Poi però abbiamo riflettuto sul contributo prezioso e indispensabile che le

società sportive hanno offerto durante i terribili momenti del terremoto, mettendo a disposizio-ne le loro strutture per allestire e ospitare i centri di accoglienza, a beneficio dell’intera collettività. Un gesto non trascurabile e per nulla scontato, poiché inserito in un momento di crisi gravissimo, che sta mettendo letteralmente in ginocchio numerose società. Basti pensare che a Carpi le sponso-rizzazione volte a sostenere le discipline sportive sono calate del 50% e le società lamentano una perdita nel numero degli iscritti di circa il 40%. Questa edizione del premio ha quindi l’obiettivo primario di valorizzare l’attività svolta dalle società carpigiane e di ringraziarle per la loro generosa disponibilità”. Fil rouge della manifestazione dell’8 aprile sarà il fair play in ambito sportivo. “Vo-gliamo continuare a trasmettere un messaggio importante: la pratica sportiva - prosegue D’Addese - può essere maestra di vita, qualora

sia in grado di promuovere valori come la lealtà, il gioco pulito, l’etica, il rispetto delle regole e dell’avversario, l’accettazione dei propri limiti e l’impegno quoti-diano”. Esempio straordinario di

fair play, quello offerto dall’atleta basco Ivan Fernandez Anaya che, durante una corsa campestre, vedendo fermarsi a 100 metri dal traguardo il corridore che aveva davanti, invece di superarlo e vin-cere, lo ha più volte sospinto, per fargli capire che la linea d’arrivo era più avanti. “Anaya incarna perfettamente lo spirito che credo debba attraversare la pratica spor-tiva a tutti i livelli: la sportività viene prima della competizione”, continua l’assessore. Tra i 28 premiati, ricordiamo il nuotatore Gregorio Paltrinieri, incoronato sportivo dell’anno, mentre Anto-nino Caponetto (Premio al valore tecnico) sul palco dell’Asioli sarà proclamato ambasciatore dello sport della Città di Carpi, unendosi così a Salvatore Lanna, Lorenzo Benatti e Davide Bellini. La se-rata vedrà anche la partecipazione di prestigiosi ospiti, tra cui Luca Cadalora, tre volte campione del mondo di motociclismo nella classe 125 e 250, e la podista, ex giocatrice di volley, Eliana Pa-telli, “ma altri come consuetudine del Premio Carpi Città dello Sport, si aggiungeranno a sorpresa alla serata, oltre a quelli annunciati”, assicura D’Addese. L’ingresso al Teatro Asioli è gratuito grazie al sostegno dei numerosi partner che hanno reso possibile la serata. “La manifestazione, a costo zero per il Comune - ha concluso D’Addese - sarà anche l’occasione per spie-gare come sono stati distribuiti i 12mila euro raccolti lo scorso anno attraverso l’iniziativa Social Sport. Denari che sono stati destinati a circa 70 famiglie carpigiane in dif-ficoltà affinché potessero garantire la pratica sportiva ai loro figli”.

Jessica Bianchi

Gregorio Paltrinieri

Eliana Patelli

Luca Cadalora

Diego Paleari

Luca Viscusi

sabato 23 marzo a Rimini la mp Filtri rinascita di Budrione ha fatto bottino (0-4) pieno con-

tro montegridolfo confermandosi tra le prime squadre del campionato di Serie A. Nell’individuale, per la MP Filtri, paolo signorini vince entrambi gli incontri (8-1 e 8-6) contro paoluc-ci. Per la terna la squadra modenese schiera paleari-Viscusi-luraghi che vincono 8-1 e 8-6 contro la terna di Montegridolfo composta da Ferragi-na-alegi-moretti. Il primo turno si conclude 2-0 per la Rinascita. Troppa è la differenza tra le due squadre tanto che anche le coppie hanno gioco facile con Viscusi-Luraghi che vincono 8-5 contro Alegi-sabatini. Per la Rinascita

bocce raffa – mp filtri rinascita di budrione domina a lecco e si conferma in campionato tra le prime in classifica

doppietta mp filtri al trofeo città di lomagna

bocce petanque – l’atleta della mp filtri rinascita contribuisce al successo dell’italia in ungheria

la losorbo agli europei

maria losorbo della Raffa mp Filtri rinascita di Bu-drione ha partecipato alle

qualificazioni per i Campionati Europei Petanque in Ungheria, il 23 marzo. In squadra anche Giulia levaggi, Jessi-ca ratenni, laura cardo e martina simonotto. Nel primo incontro l’Italia ha battuto l’Ungheria 2-1, nel secondo turno con lo stesso punteggio le azzurre hanno vinto contro il Belgio, infine contro la repubblica ceca è finita 3-0 per l’Italia che si classifica al primo posto e va in finale per gli Europei Petanque in Germania a ottobre.

entra maione al posto di Luraghi ma la musica non cambia e la MP Filtri vince 8-6. Anche la coppia Signorini-Luraghi vince entrambe le partite 8-3 e 8-1. Il risultato finale è MP Filtri Rinascita 4 Montegridolfo 0. Nella classifica la MP Filtri Rinascita è al terzo posto con 26 punti preceduta da la pinetina (31 punti) e da l’aquila (28). Nel prossimo turno di campionato, il 13 aprile, la MP Filtri ospita a Budrione Fontespina di macerata. Domenica 24 marzo la MP Filtri Rinascita di Budrione ha domi-nato a Lecco dove si disputava la gara nazionale individuale Trofeo Città di Lomagna inserita nel circuito Fib. Diego Paleari si è classificato al primo posto in classifica seguito dai compagni di

squadra della MP Filtri Luca Viscusi (2°), Marco Luraghi (5°) e Paolo Luraghi (6°). In classifica al terzo posto si è piazzato attilio cerati (Fulgor, Lecco), quarto classificato paolo proserpio (Ponte, Monte Brianza).

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2329.03.2013 n° 12

ginnaStica ritmica - lA s.g. lA pAtriA 1879 impegnAtA A solierA nellA gArA provinciAle uips

le prime medagliee

’ iniziato dal mese di set-tembre 2012,

il nuovo corso di Ginnastica Ritmi-ca targato S.g. La Patria 1879, con l’insegnante Galia Jouravleva. La Pa-tria ha voluto con-tinuare la propria lunga tradizione di agonismo, cer-cando un tecnico dotato dell’espe-rienza necessaria per una disciplina così particolare. I risultati sono andati oltre le aspettative, infatti le bimbe sono accorse numerose. Le ginnaste hanno raggiunto i primi successi domenica 17 marzo nella gara Provin-ciale Uisp che si è tenuta a Soliera. La S.G.La Patria 1879 ha visto impegnate nel campo di gara le squadre Base 1(composta da Gloria

Barbieri, Monica Barbieri, Beatrice Lugli, Tunde Lu-gli, M.Vittoria Martiniello, Emma Mercurio, Chiara Rapisarda, Ginevra Rinal-di, Matilda Rinaldi, Giada Rossi, Alice Sabattini, Bea Tarabini Castellani e Arife Zenzola) e Base 2 (com-posta da Giaia Codeluppi, Giulia Dondi, Angelica Ferro, Caterina Gelosi-

ginnaStica ritmica - ottimi risultAti A modenA con due squAdre Ammesse AllA fAse nAzionAle A pesAro

la ritmica giardino ai vertici di coppa italia

ni, Margherita Gelosini, Federica Grandi, Arianna Gualdi, Marta Iemmi, Gaia Magnanini, Beatrice Anna Manni, Letizia Man-ni, Sara Martinelli, Emma Stermieri, Anna Vezzani e Letizia Zanoli). Il gruppo Base 1 ha conquistato il gradino più alto del podio mentre Base 2 ha ottenuto un secondo e un terzo posto.

si è svolta domenica 24 marzo, presso la sede della A.S. Panaro Mo-

dena, la Prova Regionale di Coppa Italia sezione Gr/Gpt facente parte del calendario Fgi. La Ritmica Giardino ha schierato una squadra di 3^ fascia (composta da Giulia Bertollo, Stefania Bertollo, Alessandra Luppi e Asia Ter-rando) e una di 2^ fascia (for-mata da Maddalena Arami-ni, Sofia Focherini, Rossella Di Turi, Martina Bovi, Anna Pelloni, Sara Sbrilanci, Sara Bellei, Beatrice Sarti, Elisa Balboni, Nicoletta Di Tella e Nicole Monacelli). Entrambe le squadre hanno svolto il loro programma egregiamente. Ottimi sia tecnicamente che artisticamente gli esercizi d’equipe (4 cerchi per le gran-di - 3 palle e 3 corpo libero le più piccole di 2^ fascia),

con qualche imprecisione in più, invece, le 8 progressio-ni individuali agli attrezzi. La competizione si è conclu-sa, comunque, con l’ottimo 1°posto della squadra di 3^ fa-scia e il 2° per le più piccole di 2^. Tali risultati garantiscono a entrambe le squadre l’ammis-sione alla Fase Nazionale che si disputerà a Pesaro a giugno.

Federica Gariboldi, respon-sabile tecnica della Ritmica Giardino, può dirsi soddisfatta delle proprie ginnaste ma il lavoro in palestra non si può fermare! Una breve pausa per le vacanze pasquali e poi di nuovo in pedana per la Prova Interregionale Nord /Est del Campionato di Serie C GR, il 6 e 7 aprile a Gerenzano.

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