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1872–1950 TECHNAI, TECHNOLOGIE, TECHNIQUE: DA PLATONE A MARX E MAUSS 1818–1883 428/427 -348/347 AC Un seminario con cinque incontri condotto da Roberto Finelli & Guido Frison. Roma, Aprile-Giugno , 2015 . 1 Lezione N 3. Mauss technique e technologie.La scuola francese della technologie culturelle

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1872–1950

TECHNAI, TECHNOLOGIE,

TECHNIQUE: DA PLATONE

A MARX E MAUSS

1818–1883428/427 -348/347 AC

Un seminario con cinque incontri condotto daRoberto Finelli & Guido Frison. Roma, Aprile-Giugno , 2015 .

1

Lezione N 3. Mauss technique e

technologie.La scuola francese

della technologie culturelle

Mauss e la scuola antropologica della tecnologiaculturale

Pierre Lemonnier1948-

André Leroi-Gourhan1911-1986

Andrés-Georges Haudricourt1911-1996

Marcel Mauss1872 -1950 2

LA STUTTURA DELLA LEZIONE N. 3

1ma unitàDue coppie concettualiα) Conoscenza Pre-technologica/tecnologicaβ ) La coppia Technologie/technique ( 7 slides)

2ndaunitàMauss : technique e technologie ( 17 slides)

3zaunitàLa scuola antropologica francese della technologie

culturelle (12 slides)

Letteratura 11 slides3

Due coppieconcettuali

Technique/Technologie

Tecnologia /Pre-tecnologia

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1.1- La conoscenza Pre-technologica e lo scriba medievale.Il caso dei manoscritti sui pigmenti (colori)

Il meccanismo di trasmissione di determinaticontenuti attraverso manoscritti (MSS)dipende dai seguenti parametri :

i) La natura del processo sociale che porta aindividuare quella che oggi si chiama processo diproduzione; ( corporazione, determinazione religiosa,alchemica, etc.….)

ii) Il meccanismo di riproduzione del materiale scritto(tipo di substrato e mezzi di scrittura) e la funzione dicolui che scrive il MS (scriba, religioso, medico..)

iii) Il valore specifico della capacità di leggere escrivere nella specifica cultura.

iv) La grandezza della distanza sociale fra l’attoresociale che dipinge e “l’autore” del MS.

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1.2- Conoscenza Pre-tecnologica

Tre ipotesi sul rapporto fra autori di MSS medievali sui colorie gli utilizzatori dei MSS.

Allo stato attuale dellaletteratura (Tolaini 1996, 95-99) iMSS sui colori sono statiscritti:

1 – da e per alchimisti;2 – da e per pittori/illuminatori(artigiani-artisti);

3 – da e per farmacisti/medici;

Tolaini, Francesca,1996 “Proposte per una

metodologia di analisi di un ricettario di colori

medievale,in Il colore nel Medioevo, Arte,

simbolo e tecnica, Atti delle giornate di studi

(Lucca, 5-6 maggio 1995), Istituto Storico

Lucchese, Scuola normale superiore di Pisa:

Lucca , 91-116.6

1.3- Conoscenza Pre-tecnologica

Tre ulteriori ipotesi sui committenti dei MSS medievali sui colori.

4 – per specifici patroni o mecenati; e quindi da soggetti che si pongono come intermediari fra committente edesecutore dell’opera d’arte.

5 – per gilde o corporazioni di mestiere.

6 – per scopi letterari ossia:a) -per semplice esercizio di copiaturab) - per intento sistematico e di

riorganizzazione della tradizioneprecedente. 7

1.4 – Due differenze fra conoscenza pre-tecnologica e quella tecnologica

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1ma differenza : la conoscenza contenutanei MSS è trasmessa in modo molto diversa da quella tipica del libro stampatocon caratteri mobili, poichè è diverso ilmodo materiale di comporre il testo.

2nda differenza : la conoscenzacontenuta in questi MSS è di tipoprescrittivo e quindi non scientifica.

1.5 – Due ulteriori differenze fra conoscenza pre-tecnologica e

quella tecnologica.

3za Differenza: la distanza sociale frascriba e il pittore/illuminatore variain tempi storici diversi e può essereanche molto grande come nell’ Altomedievo.

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4ta Differenza: la distanza sociale di colui che scriverispetto alla classe dominante appare piccolanell’ Alto medievo.

1.6-Technique e Technologie sono due facce della stessa moneta nelle società alfabete.

diritto (Sx): la testa di Cesare (rovescio); CAESAR DICT(ATOR) PERPETVO

La coppia technique/Technologie rinvia ad altrecoppie come

Technique/Technologieemic/etic

Categoria sociologica /categoria naturalistica,Scienza sociale/scienza della natura

I termini technique e Technologie :i) si riferiscono a

due differentifatti sociali;ii) hanno due differentifondazionisociologiche;iii) hannodifferenti originistoriche.

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i) Soltanto quando il processodi produzione vienesocialmente separato daaltri fatti sociali (ossiaemerge) allora esso puòessere descrittotecnologicamente come processo naturale dove illavoratore come ente socialeè assente .Però la conoscenzaoccidentale di tipo pre-tecnologico inizia molto prima della Anleitung zurTechnologie di Beckmann

Non è possibile definire il concetto diprocesso di lavoro in società non capitalistiche e in quelle senzascrittura.

1.7- La emersione del processo di produzione da altri fatti sociali

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Tavoletta con iscrizioni magiche di tarda antichità

Nelle società illetterate l’attore non riesce a separare l’atto tecnico da quello magico, rituale o religioso e men che mai da quello estetico.

M1- Beckmann & MaussM1-Johann Beckmann Marcel MaussLa Anleitung zur Technologie di Beckmann(1777) pose le fondamenta di una nuova e moderna disciplina chiamata Technologie,che fu insegnata in tutta l’area tedesca fino alla metà circa dell’Ottocento.

Mauss fu un sociologo-antropologo e fondatore dell scuola francese della antropologia delle tecniche (technologie culturelle). Egli e il suo famoso zio Durkheim erano ebrei non praticanti.

Beckmann è stato un allievo di Linneo. Eglifu un cameralista , primo storico moderno della tecnologia , botanico e fondatore di diverse discipline.

Il Manuel d’Ethnologie (1947) testimonia l’interesse di Mauss alle techniques delle società non letterate. Ma tale interesse iniziò sin dai primi anni del 20mo secolo.

Recensore della Physikalisch-ökonomische Bibliothek , 1770-1806 (23 vols).

Recensore de ‘L’ Année Sociologique” per il quale scrisse saggi lunghisssimi ed un numero sterminato di recensioni.

Sin dal 1766 Beckmann insegnò fino allasua morte alla università di Göttingen diverse discipline di tipo cameralistico.

Sin dal 1901 Mauss insegnò argomenti etnologicialla EPHS, e poi all'Institut d'Ethnologie de la Sorbonne e al Collège de France “ Le istruzioni per la ricerca etnografica sul campo” sono state un argomento tipico dei suoi corsi.

Beckmann fu vir doctissimus: parlava diverse lingue moderne e antiche e fu capace di osservazioni filologiche.

« …il avait tout lu, il avait tout retenu, il avait tout assimilé et repensé d'une façon magistrale » [1978. Laroche Marie-Charlotte. *L'enseignement de Maurice Leenhardt.2 In: Journal de la Société des océanistes. N°58-59, Tome 34, pp. 45-48; p.45].

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M2-MAUSS :3 FONTI SU TECHNIQUES & TECHNOLOGIE

13

M3- Mauss come insegnanteManuel d’Ethnographie (1947)

Il Manuel d’Ethnographie, fu pubblicato nel 1947, sulla base dellelezioni di Mauss, raccolte da Denise Paulme. Gli appunti di diversi studentinon convergono Ciò è dovuto allanatura orale delle lezioni di Mauss.

Tuttavia il Manuel probabilmente rappresenta unaimmagine dei corsi di Mauss e fa una idea dellaestrema importanza delle lezioni dedicate da Maussalla technologie.

Denise Paulme

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M4- Mauss come insegnante:Manuel d’Ethnographie (1947)

2004, Emmanuelle Sibeud ” Marcel Mauss :« Projet de présentation d’un bureau d’ethnologie » (1913) » Revue d'Histoire des Sciences Humaines, 10, pp. 105-115.

1972, James Urry “Notes and Queries on Anthropology" and the Development of Field Methods in British Anthropology, 1870-1920 “, Proceedings of the Royal Anthropological Institute of Great Britain and Ireland, pp. 45-57.

Un primo tentativo di Mauss nel1913 di formare un Bureau diEtnografia fallì ( Sibeud 2004).

Gli studenti dei corsi di Mauss divenneroantropologi professionisti, ma anche amministratorie residenti in colonie francesi (per un resoconto dei metodi di indagine

etnografica fino al 1920 vedi Urry 1972).

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M5- Mauss: technique & Technologie

Con I suoi lavori del 1935, 1947, 1948 Mauss:i) defini un concetto di technique dalpunto di vista sociologico ;ii) cercò di separare l’atto tecnico daquello rituale e magico.

Però l’interesse di Durkheim (e quindi di Mauss) alla technologiepuò datarsi all’anno 1900. In fatti nel quarto volume dell’AnnéeSociologique, la rivista di Durkheim in cui Mauss ebbe un granpeso, venne stabilita una sezione dedicata alla technologie.

Ma fu una falsa partenza. Poichè tutto maturò molto più tardi nel suoarticolo del 1935 dedicato alle tecniche del corpo (1935) e di quellidedicati alla technologie (1947,1948 ), ma in realtà cronologicamenteprecedenti. 16

M6- Durkheim e la technologie

L’Année sociologique , 4e Année (1899-1900), pp. 593-59417

« La technologie ….prétend à juste titre étudier toutes les techniques, toute la vie technique des hommes depuis l’origine de l’humanité jusqu’à nos jours. » M. Mauss » Les

techniques et la technologie », 1948

M7- Mauss. technologie come concetto logico

Ma la technologie è molto di piu’ che un logos delle techniques .La technologie non puo’ essere definita solo mediante una astrazionegeneralizzante, perchè essa ha dei caratteri fondativi legati a specifiche forme di dominazione , ossia essa è connessa:a) al Wohlfahrtstaat , ossia lo stato di benessere del’assolutismoSettecentesco tedesco in cui non c’è una autonoma società civileseparata dallo stato ( la Technologie è quindi il frutto di una specificaobbligazione obbligazione politica).

b) e poi alla formazione sociale capitalistica (obbligazione economica).

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M8-5 tecniche del corpo senza strumento.5 modi diversi per nuotare

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M9- Definizione di technique du corps (1935)

Mauss, M., “Les techniques du corps”, Journal de Psychologie Normale et Pathologique, 1935,

32, pp 271-293. Per il downloading vedi:

http://classiques.uqac.ca/classiques/mauss_marcel/socio_et_anthropo/6_Techniques_corps/techni

ques_corps.pdf

“J’appelle technique un acte traditionnel efficace (et vous voyez qu’en ceci il n‘est pas diffèrent de l’acte magique, religieux, symbolique) . Il faut qu’il soit traditionnel et efficace. Il n’y a pas de technique et pas de transmission, s’il n’y a pas de traditions. » Mauss (1935 ). 20

M10- Les techniques du corps (1935)

All’inizio del suo articoloMauss argomenta che è stato un errore del passatopensare che vi è unatechnique soltanto quandovi è uno strumento. Le tecniche del corpo sono delletecniche a parte intera chenon usano alcuninstrumento. Esse possonoessere considerate come fatti sociali , ossia instituzioni sociali .

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M11 -Il concetto di habitus 1/2

“Le corps est le premier et le plus naturel instrument de l'homme. Ou plus exactement, sans parler d'instrument, le premier et le plus naturel objet technique, et en même temps moyen technique, de l'homme, c'est son corps……Les techniques du corps sont bien « les façons dont les hommes, société par société, d'une façon traditionnelle, savent se servir de leur corps » (Mauss 1935). 22

M12 -Il concetto di habitus 2/2

«..habitus. Le mot traduit, infiniment mieux qu' «habitude », l' « exis », l' « acquis » et la « faculté » d'Aristote (qui était un psychologue). Il ne désigne pas ces habitudes métaphysiques, cette« mémoire» mystérieuse, sujets de volumes ou de courtes et fameuses thèses. Ces «habitudes» varient non pas simplement avec les individus et leurs imitations, elles varient surtout avec les sociétés, les éducations, les convenances et les modes, les prestiges. Il faut y voir des techniques et l'ouvrage de la raison pratique collective et individuelle, là où on ne voit d'ordinaire que l'âme et ses facultés de répétition. « (Mauss 1935)

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M13-La definizione di technique nell’articolo del 1948

«on appelle technique, un groupe de mouvements,d’actes, généralement et en majorité manuels, organisés et traditionnels, concourant à obtenir un but connu comme physique ou chimique ouorganique”. Mauss 1948.

Il gesto non è soltanto il movimento del corpo o di una sua parte, come il linguaggio è un fatto molto più complesso della modulazione dell’aria attraverso la laringe.

Immagine endoscopica di laringe

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M14-La definizione di technique di Mauss

Il concetto di technique è molto originale,soprattutto in paragone alla tradizione della Philosophie der Technik che si era sviluppata nell’ultimo ventennio del ‘Ottocento

I lavori di Mauss sono fondativi ed hanno creato più problemi di quanti ne ha risolti.

Obiezione : Mauss non affronta il problema della ominizzazione, come fece poi André Leroi-Gourhan. Mauss quindi non chiarisce quali sianole relazioni fra tecniche del corpo e tecniche strumentali .

Ernst Kapp, (Grundlinien einer Philosophie derTechnik 1877) influenzò il maestro di Mauss, Alfred Espinas e le sue Origines de la Technologie 1897 di cui Mauss ebbecertamente conoscenza

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M15- Un criterio di demarcazione errato per

definire il campo delle techniques

Ill problema della demarcazione fra campo della

scienza e campo della non scienza, ampiamente

dibattuto da Karl Popper, ha un analogo nel campo

della antropologia fra campo delle tecniche e quello

del rito, degli atti magico-religiosi.

Mauss pensa erroneamente che è l’attore sociale che svolge l’atto “tecnico” sia in grado di definirlo “tecnico” perchè tale azione ha un “ but connu comme physique ou chimique ou organique”.

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M16-Sommario in quattro punti : tecniche del corpo & concetto di technique 1/2

1-« -la juste compréhension ethnologique de la notion [ de techniques du corps]] suppose une modification radicale du concept de technique « à la fois en extension et en compréhension » (Sèris 1994, Leveratto 2006).

2-la separazione storica-antropologica che si attua nelprocesso di lavorocapitalistico fra campo delletecniche e quello del rito staancora aspettando unarazionalizzatione teorica.

Jean-Marc Leveratto, 2006, « Lire Mauss. L’authentification des « techniques

du corps » et ses enjeux épistémologiques”, Le Portique, 17 ,pp 2-16.

1994 Jean-Pierre Séris, La Technique, Paris, PUF, 1994, .

Tecnica del corpo senza

strumento:

Haka danza tipica del popolo Māori27

M17-Sommario in quattro punti : tecniche del corpo & concetto di technique 2/2

3-Il fenomenodellatecniche è un fattosocialeche non rinvia allanatura

4-Les techniques du corps sont donc arbitraires ; autrement dit, elles sont «particulières à chaque société, au point d'en être signe» (Schlanger 1991)

1991 Nathan Schlanger, « Le fait technique total La raison pratique et les raisons de la pratique dans l'œuvre de Marcel Mauss » Terrain, 16 .

Tecniche con strumenti:Fioretto, sciabola e spada: tre diversi strumenti, tre diversi bersagli e tre diversi insiemi di tecniche del corpo.

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• Due allievi di Mauss:– André-George

Haudricourt• Linguista, etnobotanico, etnologo• 1968. « La Technologie

Culturelle: Essai de Méthodologie ». In Poirier, Jean (ed.) Ethnologie Générale. Paris: Gallimard, Encyclopédie de la Pléiade: 731-880.

– AndréLeroi-Gourhan• Etnologo e archeologo della

preistoria• 1943. Evolution et Techniques I:

L'Homme et la Matière. Paris: Albin Michel.

• 1945. Evolution et Techniques II: Milieu et techniques. Paris: AlbinMichel.

• 1964. Le Geste et la Parole. 2 Vols. Paris: Albin Michel.

SAF1-La scuola antro-pologi

ca Fran-cese

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SAF2- Un esempio: Classificazione etnografica delletecniche di macinazione 1/2

Percussionelanciata verticale

Macinazione per percussioneposata con movimentidisordinati

Madre azteca che insegnasua figlia a preparare le tortillas su una metate. Codex Mendoza -

Percussione posata con movimento circolare ordinato avanti e indietro .

http://fr.wikipedia.org/wiki/Meule_à_grainsmetate

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SAF3- Un esempio: Classificazione etnografica delle tecniche di macinazione

Mulino a mano

mosso con

eccentrico, utilizzato

in Tibet (Lhasa

1938),

Trapetum : mulino di epoca ellenistica per olive1-Pivot : 2-Carpenteria di collegamento3-Mola mobile ; 4-Mola fissa

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SAF4- Classificazione di tipo etic delle tecniche di Leroi-Gourhan

« Le mien [cadre classificatoire ] s’appuie sur les

caractères physiques de la matière elle-même.

Bien entendu je tiens compte aussi des outils,

mais cela vient comme en filigrane; la chaîne

principale étant celle des matériaux. L’ensemble

technologique repose sur les solides (stables,

semi-plastiques, plastiques…) et sur les

percussions (posées, lancées, posées avec

percuteur). Ce sont les matériaux et les moyens

d’action sur la matière qui conditionnent tout le

reste » (Roquet 1982 : 34).

Roquet, Claude-Henri. 1982, Les racines

du monde. Entretiens avec André Leroi-

Gourhan, Paris : Belfond. 32

SAF5- Tipologia delle percussioni di Leroi-Gourhan

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SAF6- ll concetto di chaîne opératoire

L’espressione “chaîne opératoire” è apparsa per la prima volta nel lavoro di Leroi-Gourhan del 1964 (Le geste et la parole, volume 2 : La

mémoire et les rythmes. Leroi-Gourhan afferma:

“ le tecniche coinvolgono sia gesti che strumenti, organizzati in modo sequenziale per mezzo di una “sintassi” , che impartisce sia rigidità che flessibilità alla serie di operazioni coinvolte” ([1964]1999, p 114)( tr. pers.)

Vedi inoltre François Djindjian, 2013, "Us et abus du concept de “chaîne opératoire” en archéologie", in Krausz

Sophie, Colin Anne, Gruel Katherine, Ralston Ian, Dechezleprêtre Thierry (éd.), L'âge du Fer en Europe.

Mélanges offerts à Olivier Buchsenschutz, Bordeaux: Éditeur : Ausonius Éditions, p. 93- 107. 34

SAF7- ll concetto di chaîne opératoire e la sua affinità con lo Scientific Management

G˗A. Haudricourt, 1959 « Méthode Scientifique et Linguistique Structurale » L'Année sociologique Vol. 10, pp. 31-48; vedi

pp 45-48.

Desrosiers, Sophie, 1991, “Sur le concept de chaîne opératoire', in Balfet, H. (ed.), Observer l’action technique. Des chaînes

opératoires, pour quoi faire?, Paris: Editions du CNRS, p 21-25.

Concettualmente , la chaîne opératoire non è molto diversa da una Gannt flow chart, o dal altri metodi di diagrammi di flusso. L’origine di questi diagrammi é collegata alla storia dello Scientific Management.Haudricourt nel 1959 studia un sistema per descrivere gesti e movimenti prendendo l’idea da Gilbreth,.

MOVIMENTO & CHAÎNE OPÉRATOIRE :la origine di quest’ultimo concetto risale a Mauss e a Marcel Maget (Desrosiers 1991) .Esso serve a descrivere la sequenza di operazioni che si presentano nel corso di un processo che trasforma un determinato materiale di partenza in un determinato prodotto finale.

Gannt flow chart

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SAF8- Leroi-Gourhan & Tommaso di Aquino, Benjamin Franklin e Marx

Marx,“The use and fabrication of instruments of labour, although existing in the germ among certain species of animals, is specifically characteristic of the human labour process, and Franklin therefore defines man as a tool-making animal.” MECW 23, 1975, Capital I, Chapter 7, Labour Process

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Tommaso d’Aquino”L’uomo è per natura un animale sociale e politico che vive in gruppo, la natura ha fornito [ agli animali] il pelo per ricoprirsi, denti, corna....L’uomo non ha ricevuto dalla natura nessuna di queste cose, ma ha ricevuto al loro posto la ragione, grazia alla quale può fare uso delle mani ......” De regno ad regem Cypri Liber 1, Caput 1

Tommaso d’Aquino, De Regimine Principum, On the Government of Rulers. , Bartholomew of Lucca, with portions attributed to Thomas Aquinas, trad. James M. Blythe, Philadelphie, University of Pennsylvania Press, 1997. De regno ad regem Cypri Liber 1, Caput 1

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SAF9-Haudricourt: separabilità e non separabilità delleattività tecniche

« ..il est bien évident que dans nos sociétés

complexes il est plus facile d’isoler une

activité technique d’un activité économique

ou religieuse que parmi des populations

appartenant à des sociétés moins différenciées.

Il est naturellement impossible d’étudier les

activités techniques sans les relier étroitement

aux activités rituelles ou magiques avec

lesquelles elles se confondent dans beaucoup

des sociétés. Le point de vue technologique

ne peut été que le pointe de vue

ethnographe.. », Haudricourt,1987, p 57.

Haudricourts si rese conto di un nodo cruciale per una trattazione del problema delle tecniche ossia se sia possibile la loro separabilità da altri fenomei sociali sia dal punto di vista emic ( punto di vista dell’attore sociale) e quello etic ( punto di vista dell’etnologo)

Granuli di polline

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SAF10- Haudricourt : le tecniche come attività embedded

« L’homme n’est « cultivé » que pendant sa vie; à sa mort il retourne à la nature. Mais cette nature n’est à aucun degré « naturelle » au sens frnçais du mot………. C’est que l’homme vivant qui mange des ignames est le « cultivé », alors que , mort, il devenu un « inculte » comme le champ abandonné devient jachère » Haudricourt , 1987, p .294

Commentando i rapporti fra uomo della Nuova Caledonia e le sue coltivazioni, Haudricourt pone in evidenza una concezione della “produzione” simile a quello precedente a Quesnay per cui un coltivatore viene pensato come levatrice. La produzione è una relazione embedded nel mito e nella religione

Haudricourt, André-Georges, La

technologie, science humaine, Paris

: Editions de la Maison de l’Homme.

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SAF11-L’analisi della technology di Pierre Lemonnier1/2

Lemonnier ha sviluppato il concetto di chaîne opératoire , che ha reso operativo per mezzo dei seguenti cinque parametri che debbono essere presi in considerazione per la descrizione della chaîne opératoire

i) matter : il materiale sul quale la tecnica si esplica;ii) energy- le forze che muovono gli oggetti e trasformano la

materia *;iii) objects – artefatti; strumenti di lavoro…;iv) gestures – si tratti dei movimenti dell’attore: essi

muovono gli oggetti coinvolti nella tecnica;v) specific knowledge- è una conoscenza consapevole o

muta.

*N.B.: Energyia in fisica è la capacità di un sistema di effettuare lavoro e quindi forza ed energia non sono sinonimi.

1992, Pierre Lemonnier, Elements for an Anthropology of technology, Ann Arbour, University of Michigan 1992.

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SAF12-L’analisi della technology di Pierre Lemonnier 2/2

*N.B.: Energy in physics Is the capacity of given body to do work., therefore force and energy are not synonymous.

E‘ evidente che la tecnologia di Lemonnier coinvolge parametri fisici e sociologici , perche il campo dei

fenomeni tecnici è collocato, dal punto di vista etic, ai confini fra scienze sociali e naturali.

L’analisi di Lemonnier permette di trattare tredifferenti livelli di analisi:a) Le relazioni fra i cinque parametri definentiuna tecnica ,quando uno di essi viene modificatob) Il grado di relazione fra ”tecniche” differenti;c) Le relazioni fra una determinata tecnica ed altrifatti sociali. 40

Thank you for your attention

The End

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L1 –Durkheim’s Paradigm & technologie

1901,Paul Fauconnet , Marcel Mauss, «Sociologie», in La Grande Encyclopédie, Paris, Société anonyme de la grandeencyclopédie, 1901, t. 30, pp. 165-176. , [OEuvres, III, pp. 139-177.]http://classiques.uqac.ca/classiques/mauss_marcel/essais_de_socio/T1_la_sociologie/la_sociologie.html1900a Durkheim Emile « La sociologie et son domaine scientifique » version Française d’ un article publié en italien in Rivista

italiana di sociologia , reproduit in Durkheim Textes Paris: Éditions de Minuit, 1975, pp. 13-36.

Why was Mauss interested in techniques ? Three different determinants are observable: i) Mauss’ lectures on anthropology ; ii) Durkheim’s paradigm; iii) The American school of technology ( Powell & Mason)

Durkheim’s “Morphologie et physiologie Sociale” is the conceptual basis on which the concept of technique lies.Social morphology ( Andrews 1993) and social physiology are two concepts introduced by Durkheim after a long re-working (Durkheim 1900); these were accepted by Mauss , still starting from his 1901 paper (Fauconnet & Mauss).The category social morphology has to do with social structure -the composition of the group, its internal organization, and its distribution in space- (today it could be called social ecology or social demography). Social physiology refers to the social facts that happen in the group: this comprises institutions and collective representations. By institution, Mauss and Fauconnet mean “a group of acts or ideas already instituted which individuals find before them”. Techniques may be defined as social institutions, and are located within the realm of social physiology.The plan of the lectures at the Institut d ‘Ethnologie mirrored the content of his 1927 paper “Divisions et proportions des divisions de la sociologie” ( Fournier 1994, pp. 597- 608), which refers to the categories of social physiology and morphology .

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L2-Mauss is the heir of the American School of technology

1873, J. W. Powel l with a Paiute « chief » Bureau of American

Ethnology Collection

Mauss can be considered the heir of the German and American «technology», but he became aware that these technological traditions had been weakened.«...[Mason & Powell] avaient proclamé que la technologie était

une partie spéciale et très éminente de la sociologie. Ils l'avaient fait indépendamment des savants allemands, Bastian et ses élèves. Cette tradition s'était malheureusement affaiblie en Allemagne comme en Angleterre. » Mauss 1927, Œuvres III,195, 196

Mauss highly appreciated John Wesley Powell (1834-1902) , as the “fondateur d'une technologie ethnographique “(1927 ,ibid.) and considered his work similar to Morgan, being Powell and Morgan « esprits profonds et originaux et, comment dirais-je, trop américains, ne peuvent être suivis qu'avec d'infinies précautions » (La Nation, 1920)*. This is likely due to the Powell’s foundation of the American Bureau of Ethnology.

Section four of the Manuel d’Ethnologie mentions many scholars who published their works in the American Anthropologist or the Reports of the U. S. Bureau of Ethnology , that is: Otis Mason (basketry, traps, travel & transportation, but also on the influence of environment upon arts); Frank Hamilton Cushing (Pueblo pottery); Clark Wissler (horse in the development of Plains Culture ); Franz Boas (Eskimo, Kwakiutl and Jesup North Pacific Expedition)

*Much later, Lowie disagreed and sustained that concerning social organization, Powell in no way advanced beyond Lewis H. Morgan. (1956) 1956, Robert Lowie,” Reminiscences of Anthropological Currents in America Half a Century Ago”

American Anthropologist , 58, pp. 995-1016.)

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L4-The foundation of the Institut d’Ethnologie (1925)

Mauss conceived ethnography as a descriptive science, and his course dealt both with what to observe and how to observe it. Mauss required the observer to be objective, and strangely, to fulfill an impossible duty, that is to record everything. The normative side of the directions is accompanied by a lack of any explicit anthropological theory in the Manuel d’ Ethnologie.

2004, Jean-Christophe Marcel, “Mauss au travail autour de 1925” L'Année sociologique, 54, 1, pp. 37-61.

The aims of the lectures referred to « les méthodes de la recherche et de la description ethnographiques - les institutions des indigènes, en particulier, leurs langues, leurs religions, leurs coutumes, leurs techniques - leur histoire et leur archéologie - leurs caractères anthropologiques » (Marcel ,2004).

Paris, Musée d’ Ethnologie au Trocadéro

Section four of the Manuel is devoted to technology is important since it represents about one fifth of the entire book.At the beginning of section four, Mauss acknowledged that it is difficult to separate technical

from aesthetical facts and technical facts from magic (for an introduction to this subject see → )

Mauss ‘ ideas of machine and of history of technology may be argued s see → 44

L5- Emic & Etic

Literature1954, Pike, K. L.. Language in Relation to a Unified Theory of the Structures of Human Behavior. part 1. Glendale, Calif.: Summer Institute of Linguistics. [Preliminary ed.]1976,1976, Marvin Harris “History and Significance of the Emic/Etic Distinction “ Annual Review of Anthropology, 5 pp. 329-350. 1985, Kenneth E. Lloyd, “Behavioral Anthropology : a review of Marvin Harris' cultural materialism” Journal of the experimental analysis of behavior, 43 , pp. 279-287.

The neologisms “emic” and “etic,” derive from an analogy with the terms “phonemic” and “phonetic,” ( the terms were coined by Kenneth Pike in 1954).

The emic perspective refers to the intrinsic cultural distinctions , that are meaningful to the members of a given society .

The etic perspective, relies upon the extrinsic concepts and categories that are meaningful for scientific observers : this corresponds to the phonetic analysis which relies upon the extrinsic concepts and categories that are meaningful to linguistics (e.g., dental fricatives). From an etic point of view , scientists are the sole judges of the validity of an etic account, just as linguists are the sole judges of the accuracy of a phonetic transcription.

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L5-The Chaîne Opératoire

Literature1964 , [1943–6] Leroi-Gourhan, A.. Le Geste et la parole, vol. 1: Technique et langage; vol. 2: La Mémoire et les rythmes. Paris: Albin Michel. (Translated in 1993 as Gesture and Speech by A.Bostock Berger. Cambridge, Mass.: MIT Press.).

1975, Balfet, Hélène in“ Technologie ”, pp. 44-79, in R. Cresswell (ed.), Éléments d’ethnologie, vol. 2. Paris : Armand Colin.

1988, Pfaffenberger, B. “Fetishised Objects and Humanised Nature: Toward an Anthropology of Technology.” Man 23:236–52.

1991, Balfet, Hélène (ed.).Observer l’action technique. Des chaînes opératoires, pour quoi faire ? Paris : Éditions du CNRS.

1992, Lemonnier, P.. Elements for an Anthropology of Technology. University of Michigan Museum of Anthropology, Anthropological Paper No. 88. Michigan: University of Michigan Museum of Anthropology.

2002, Audouze F. “Leroi-Gourhan, a Philosopher of Technique and Evolution”Journal of Archaeological Research, 10, 4, pp. 277-306.

2004, Pierre Lemonnier,” Mythiques chaînes opératoires” Techniques & Culture “, N.43-44 ( see http://tc.revues.org/1054)

2005 ,Colin Renfrew & Paul Bahn Archaeology: The Key Concepts, Routledge, London, New York.

2009, Ofer Bar-Yosef and Philip Van Peer “The Chaîne Opéatoire Approach in Middle Paleolithic Archaeology” Current Anthropology ,50, 1, pp 103-131.

“In its basic definition, the chaîne opératoire (literally ‘operational chain’ or ‘sequence’) refers to the range of processes by which naturally occurring raw materials are selected, shaped and transformed into usable cultural products.” Schlanger Nathan , in Bahn & Renfrew (2005) p. 18 .

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L6 - Literature on Mauss

1947, Mauss Marcel, Manuel d’ethnographie, Paris, Payot. Engl. Transl. Manual of Ethnography edited and

introduced by N.J. Allen, Durkheim Press/Berghahn, Oxford, 2007

1950, Mauss Marcel, Sociologie et anthropologie, with an « Introduction to the « l’Œuvre de Marcel Mauss » by Claude Lévi-Strauss, Paris, Puf.1968, Mauss Marcel., Œuvres 1. Les fonctions sociales du sacré, Introduction by Victor Karady, Paris, Les Éditions de Minuit.1969, Mauss Marcel Œuvres 2, Représentations collectives et diversité des civilisations, Paris, Les Éditions de Minuit.1969a, Mauss Marcel, Œuvres 3, Cohésion sociale et divisions de la sociologie, Paris, Les Éditions de Minuit.1993, Howard H. Andrews “Social Morphology” in Stephen P. Turner (ed.) Emile Durkheim : sociologist and

moralist , London New York , pp 111-135 .

1994 Fournier Marcel, Marcel Mauss. Paris, Fayard.1996, Mauss, M. ‘‘L’œuvre de Marcel Mauss par lui- même’’, Revue Européenne des Sciences Sociales XXXIV(105), pp. 225–236.1997, Mauss, M. Ecrits politiques. Marcel Fournier and Phillippe Besnard (eds.) Paris: Fayard. 1997, Frison, G. “Per una teoria sociologica della tecnologia e dei fatti tecnici: un confronto fra Mauss e Weber” La Critica Sociologica, 122-123:18-37.1998, P. Besnard et M. Fournier (eds.) Durkheim Émile, Lettres à Marcel Mauss. Paris: PUF. 2003, Mauss, Marcel On Prayer. Oxford & New York : Berghahn. Translation of Mauss Marcel 1909. La Prière. Paris : Alcan. Mauss , Œuvres 1 : 357-477. 2009, Marcel Mauss , Techniques, Technology and Civilization, with an Introduction by Nathan Schlanger, the Durkheim Press-Bargahan Books, New York-Oxford .

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L7 -The separation of techniques from ritual and magic

Referring to the magic ( Esquisse 1904), ritual ( La prière 1909) , instrumental techniques , bodily techniques (techniques du corps)and aesthetics ( Manuel d’Ethnologie 1947) Mauss utilized the same formula « actes traditionnel efficaces » .All these five social facts implicate know-how, dexterity and all these are socially transmitted by the tradition. Mauss was completely aware that the differences between these social acts should be evidenced, by different presuppositions on efficacy.

1904 , Marcel Mauss & Henri Hubert «Esquisse d’une théorie générale de la magie», L’Année Sociologique , 7, pp1-146.

1909 , Marcel Mauss, La Prière. I. Les origines ,die vertraulich von Fauteur verteilt wurde, 176 Seiten. [OEuvres, I, S. 357-

477.]

In fact, the real problem is the meaning given to the term effectivity, because nobody criticises the concept of act , neither the fact that the act is traditional (inscribed within a tradition) . Mauss proposed different criteria to distinguish:i) the ritual from other types of social acts by underlining that ritual efficacy was of a sui

generis type ( “On Prayer”) ;ii) technique from magic, on the basis of the fact that the consequences of a technical act

were homogeneous with the means used in the act itself.

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L8-The separation of techniques from ritual and magic

Ritual efficacy VS technique efficacy ( Mauss 1909)According to Mauss, ,this difference lies in the

manner in which the efficacy is conceived« Donc, c'est en considérant non pas l'efficacité en elle-même, mais la manière dont cette efficacité est conçue que nous pourrons trouver la différence spécifique. Or, dans le cas de la technique, l'effet produit est censé provenir tout entier du travail mécanique effectif. Et cela d'ailleurs a bon droit, car justement l'effort de la civilisation a en partie consisté à réserver aux techniques industrielles et aux sciences sur lesquelles elles reposent, cette valeur utile que l'on attribuait autrefois aux rites et aux notions religieuses. Au contraire, dans le cas de la pratique rituelle, de toutes autres causes sont censées intervenir auxquelles est imputé tout le résultat attendu. L'efficacité prêtée au rite n'a donc rien de commun avec l'efficacité propre des actes qui sont matériellement accomplis. Elle est représentée dans les esprits comme tout a fait sui generis, car on considère qu'elle vient tout entière de forces spéciales que le rite aurait la propriété de mettre en jeu. » Marcel Mauss 1909 , La Prière emphasis added by the present author.

For Mauss, rites are actions ; they are traditional actions, and are effective, in that they achieve material ends. A rite is therefore an effective traditional action of sui generis kind.

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L9 -Is magic separable from techniques ?

Critique of the Maussian criterion concerning technique effectiviness« ….on ne peut pas comme le fait Mauss parler d’une efficacité « sentie par l’auteur comme d’ordre mécanique, physique ou physico-chimique » en dehors des sociétés de l’Occident moderne où il existe des sciences physiques —sauf à tomber dans l’ethnocentrisme. « (Sigaut 2003 )

2003, François Sigaut « La formule de Mauss Efficacité technique, efficacité sociale », Techniques & Culture 40, pp. 153-168 .1995, Belier, Wouter W. “Critique

the Maussian criterion of technique

efficacy”, Method & Theory in the

Study of Religion, 7, 2, 1995 , pp.

163-184

1985, Van Baal, Jan - Wouter E. A.

van Beek . Symbols for

Communication. Assen: Van Gorcum

Is it possible to separate magic from religion ?

According to van Baal & Van Beek (1985: 111), the "distinction between magic and religion made by our authors [Mauss & Hubert] is far from satisfactory, and the overall trend of their discussion is to present magic as a by-product of religion. In conclusion we feel justified in stating that, all things considered, Hubert and Mauss offered better arguments in favour of accepting magic as a form of religion than in support of the strict contrast on which they founded their comments." For the reconstruction of the various criteria adopted by Durkheim and his school to separate magic from religion see Belier 1995.

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L10 -Is ritual separable from other efficacious and traditional acts?

Ritual

The definition of ritual has long been debated ; simplifying, we can affirm that at least two approaches to rituals exist, the cognitive and the Durkheimian type*, because a belief in the supernatural and the separation between sacred and non-sacred things are involved :i) Cognitive: by applying to religious events cognitive theories of religious rituals some scholars show that religious thought and action turn overwhelmingly on harnessing perfectly ordinary forms of cognition available to all normally equipped human beings.This approach does not agree with Mauss ‘ criterion.

ii) Compatible with Durkheim ’s definition of religion: for other scholars rituals may be regarded as a subclass within religious events. For example baptism is a religious ritual because an agent (the priest) acts (sprinkles water) upon a patient (an infant) for God to accept the child as part of the Church. This approach is apparently compatible with Mauss ‘ criterion.

*For Durkheim, a religion is a unified system ofbeliefs and practices relative to sacredthings that unite into one single moral community all those who adhere to them.

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L11 - A critique to Mauss’ Historiography of technology .

1807-11. H. M. von Poppe, Geschichte der Technologie seit der WiederhersteUung der Wissenschaften an das Ende des 18 Jahrhundert, 3 vols. Gottingen. 2007, Günter Bayerl „ Die Anfänge der Technikgeschichte bei Johann Beckmann und Johann Heinrich Moritz von Poppe“ in Wolfgang König, Helmuth Schneider (Eds.), Die technikhistorische Forschung in Deutschland , kassel University Press , Kassel, pp 13-34.2007, Helmut Lackner „ Von der Geschichte der Technik zur technikgeschichte . Die erste Hälfte des 20. Jahrhunderts“ in Wolfgang König, Helmuth Schneider (Eds.), Die technikhistorische Forschung in Deutschland , kassel University Press , Kassel pp 35-62

Mauss’ approach to technology of non-literate

cultures appears systematic but mainly descriptive.

However, he erroneously affirmed that “L'histoire de la technologie est une histoire récente » (Mauss 1947), forgetting in such a way that modern history of technology began with Beckmann’s Beyträge zur Geschichte der Erfindungen (5 vols 1780-1805 ) and with his most important follower, Johann H. M. von Poppe(1807-1811; see Bayerl 2007) . German tradition continued with the works of in the second half of the 19th century with Karl Karmarsch, Franz Reuleaux and Theodor Beck ( see Lackner 2007). At the beginning of the 20th century ( 1903) the Deutsches Museum was founded: it is today the most important European Museum devoted to the History of technology.

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