TB TuttoBrindisi Maggio 2012

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SE TOCCA ALL’EUROPA SVEGLIARCI DAL TORPORE

Èstato sufficiente che la Corte dei Conti europea muovesse un rilievo preciso ed inequi-vocabile alla gestione del porto di Brindisi e di altri cinque scali marittimi italiani per riportare nell’ambito delle cose concrete una situazione che per alcuni anni è stata offuscata da una fitta cortina fumogena. Sviluppo del traffico crocieristico, amplia-

mento delle competenze dell’Autorità portuale sino alla centrale di Cerano compresa, maxi - banchinamenti all’interno e all’esterno del bacino portuale, viaggi in Cina. Abbiamo ascoltato di tutto e di più, col sottofondo delle fanfare di resoconti assolutamente acritici di gran parte dell’informazione locale, svegliata in questi giorni a sua volta dalle contestazioni partite da Bruxelles: l’Autorità Portuale di Brindisi non ha ancora speso i fondi assegnati per collegare il porto all’hinterland.Come dire: ammesso che ci sia in giro un armatore pronto a impiantare uno scalo container nel porto di Brindisi, dovrebbe movimentare le sue merci, una volta a terra, solo su gomma sino al parco di Bozzano. Idem per il tragitto inverso. Manca, per andare al sodo, la struttura logistica elementare per sviluppare il traffico delle merci perché i progetti sono rimasti tali, si potrebbe dire su un binario morto, mentre la priorità è stata data ad altre iniziative che - a detta di chi al porto lavora - qui lasceranno poco o nulla, come il terminal crociere inventato a Costa Morena Est, anticipando bandi per la gestione e persino i depliant promozionali distri-buiti a Miami. Meno male che l’Europa ogni tanto sveglia tutti con un sano secchio di acqua gelata, che ci dice che siamo in folle, se non a marcia indietro.

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C’è una Brindisi che non si arrende alla deriva di una politica che nella corsa verso i suoi obiettivi si è alleggerita per strada di molte cose considerate superflue, come le credenziali di competenza e storia personale di gran parte degli aspiranti ammi-nistratori, e prima di ogni altra cosa delle idee-forza. Che secondo i promotori del

Manifesto per la Cultura dovrebbero essere la base di ogni progetto, ed esse stesse frutto di conoscenza ed approfondimento dei problemi, per poter poi puntare su strategie e con-tenuti realmente innovativi. Il tentativo di aggregare tutti coloro che intendono ragionare su ciò è lodevole, è troppo importante per imprigionarlo nel solito osservatorio. Chi propone la ricerca dell’innovazione, innovi anche le forme della produzione delle analisi e delle idee, per evitare di fare la fine di centri sociali che diventano poi cattedrali (vuote) nel deserto. Nessuno ha ricette in tasca, forse è meglio cominciare a lavorare e a costruire eventi che ricolleghino Brindisi al mondo. Sarebbe già abbastanza. Noi ci stiamo.

Editoriale di MARCELLO ORLANDINI

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Scusatemi... ma devo esordire con una parolaccia: puttanateCe ne sono a migliaia,

tutt’attorno, in ogni angolo della nostra vita, nello schermo di una tv, sui cartelloni pubblicitari, sulla bocca di giornalisti e di conduttori di programmi, di politici e governanti. Ma non tutte sono poi troppo perniciose, e non tutte sono visibili. Le pubblicità, per esempio: lo spot di un balsamo, che ne propone 5 o 6 tipi diversi: per capelli secchi, grassi, delicati, ricci e lisci. E tutti di differenti colori. Chi ci crede che non è sempre lo stesso prodotto però trattato con coloranti diversi? Chi crede alle acque minerali imbottigliate appena fuori la sorgente? Più facile credere a chi lavora proprio in quella fabbrica e ti dice: “Se vedessi come viene trattata...”. Vale anche per i succhi di frutta, i gelati o la mortadella. Non tutti, intendiamoci, ma sono puttanate che possiamo individuare, o passarci sopra come un fumatore che sa bene quanto male fa. Così come sapevamo che la casa pagata da un faccendiere ad un ministro della Repubblica, a sua insaputa, era una puttanata gigantesca. E lui un po’... come dire... come quando rubi e diventi un ladro, o violenti qualcuno e sei uno stupratore. E non si è trattato di un vero e proprio stupro quando il buon Calisto Tanzi, patron della Parmalat, dispensava azioni “cabriolet” solo ai piccoli risparmiatori? Fortuna che poi è stato giustamente punito quando il Capo dello Stato gli ha revocato il titolo di Cavaliere. Ah... poi gli hanno dato anche 17 anni di reclusione: una puttanata, se commisurata alla gravità del danno commesso sulle spalle nude della gente, o alle dimensioni della

TUTTO BRINDISIN. 41 › Maggio 2012

Iscritto al Registro Stampa Tribunale di Brindisi n. 4 del 13/10/1995

Direttore responsabile Marcello Orlandini

Complici di questo numero Marcantonio Gallo, Guido Giampietro,

Stefano Lamonica, Iole La Rosa, Mario Lioce, Giovanni Membola.

Graphic Design Next sas, Brindisi

Stampa Tipografia Martano , Lecce

Webmaster Hobos

EDITOREEDIZIONI FUTURA srl

Via De’ Catignano 35, Brindisi

PUBBLICITATel. 0831.575454

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Scusatemi ma questo mese devo proprio esordire con una

parolaccia: puttanate!

Stefano La MonicaTemo che nessuno voterà qualcun altro perché “gli ha fatto leva dentro”, ma solo per questioni di amicizia o parentela.

VAMPIRI DI MATTINA

ricchezza accantonata per sé e per i rampolli di famiglia. Tali e quali il capostipite, non credete; che se un giorno mia figlia dovesse presentarmene uno come genero, io... io... ma meglio un tossico!Poi... cogliendo da fiore in fiore, da ministro a ministro... è doveroso citare il leghista Maroni, dell’Interno, che si oppone alla notizia di collusioni tra camorra e Lega Nord, e pretende, forse è meglio dire estorce, una comparsata nello stesso programma tv di Fazio e Saviano per demolire questa tesi di malaffare, e per cantarsi e suonarsi da solo una lista della buone cose fatte da lui e dagli altri del suo seguito. Matte risate... e poi basta aspettare sulla sponda del fiume per sapere che anche la Lega Nord prosaicamente ruba. Finora si sapeva soltanto che il Senatur aveva messo a sedere il figlio “ittico” sugli scranni del consiglio regionale lombardo, alla modica cifra di 12.000 euro al mese. Se ce l’avessimo in Puglia... io depenalizzerei il reato di aggressione con mazza da baseball. O davanti ad un giudice, mi appellerei alla “legittima difesa”.

Ma in Puglia abbiamo altro. E come “difendersi legittimamente” da un Governatore accusato di aver agevolato la nomina di un Primario d’ospedale? E poi ci tocca persino vederlo in tv mentre spiega, col cipiglio del fastidio, che quel primario era molto bravo, il migliore. Tralasciando l’idea che da qualche parte ci sia una parte lesa, una domanda nasce spontanea: se era davvero il migliore, perché aveva bisogno di quella raccomandazione?Noi siamo governati da gente che non sa rispondere a questa semplice (e nient’affatto retorica) domanda. Siamo sommersi di slogan che non significano nulla, di frasi che basterebbe scriverle e poi rileggerle per comprenderne il vuoto. Come quando i Leghisti (ancora loro!) tappezzarono la Padania, la Jacuzia, la Kamchatka, gli Urali e tutti i Territori del Nord-Ovest, con la notizia che “il vero federalismo è quello che unisce”. Che suona allo stesso modo di “il sale che disseta”, oppure “la merda che pulisce”.Ora non vi resta che ascoltare ciò che diranno i politici che abbiamo qui, quando cercheranno il punto

su cui fare leva per avere il vostro voto. Temo che nessuno voterà qualcun altro perché gli ha “fatto leva dentro”, la realtà è che si sceglie tizio invece di caio perché è nella lista civica in cui tu c’hai un parente o un buon amico. Le liste... già... così piene di nomi che molti sono come le macchine nelle ultime file dei gran premi di Formula 1: non vinceranno mai. E così numerose che se aumenteranno un altro po’, si arriverà allo stesso stallo che colpisce i cardinali del conclave quando non sanno cosa fare e allora ognuno vota se stesso. Per adesso, considerato che comizi in piazza non se ne vedono più... e peraltro non sarebbe stato possibile fare domande... non resta che farsi affascinare dagli slogan. Proprio quelli che adesso troneggiano sui manifesti elettorali di tutta la città. Bello sarebbe, se il discriminante fosse la bontà di quelle frasi alla Oscar Wilde...

EDITORIALI

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Bene, l’estate è alle porte. Brindisi si appresta, come tutti gli anni, ad accogliere i turisti, che come sempre

la invaderanno. E se d’inverno la città rimane come sospesa, nella stagione estiva invece sa dare il meglio di se stessa. Non ci credete? Neanch’io, ma le cose potrebbero presto cambiare. Spesso chi arriva in Puglia si ferma poco e malvolentieri a Brindisi, considerandola un punto di arrivo o di partenza (aeroporto e traghetti) eppure c’è ancora chi ne sa apprezzare le bellezze, a dire il vero ben nascoste, sia in città che nelle immediate vicinanze. Basterebbe evidenziarle un po’ meglio. A dire il vero ci sono progetti incredibili con rendering - sofisticati elaborati grafici - in cui i connotati della città vengono completamente stravolti facendola assomigliare ad una città futuristica dove convivono turismo, commercio e industrie. Si parla di area vasta, di waterfront, di città d’acqua, e immediatamente con la fantasia galoppiamo verso lidi inverosimili. Purtroppo, fatta eccezione per pochi singoli tratti, perlopiù riservati ad una utenza privata, nella dura realtà il degrado e l’incuria regnano sovrane, come se la vocazione di questo tratto di mare fosse il disordine e la sporcizia. Anche quest’anno, a sentire le solite voci di corridoio, le spiagge che si snodano a nord

Marcantonio GalloL’estate è alle porte, e Brindisi, come ogni anno, si appresta ad essere invasa dai turisti...

della città non vedranno significativi interventi di riqualificazione. E come potrebbero? Complice la crisi italiana, ma oserei dire planetaria, anche Brindisi sembra paralizzata negli intenti, anche quando si tratta di semplice manutenzione in materia di igiene. Il litorale brindisino, ancora una volta, rimarrà nel più completo abbandono, o quasi. Se poi a questa paralisi si aggiunge l’intraprendenza dei soliti incivili che scaricano ovunque di tutto - detriti, elettrodomestici vecchi, spazzatura indifferenziata, ma anche soltanto cicche di sigaretta, cartacce e quant’altro - con la stagione balneare alle porte i tempi tecnici per interventi sostanziali sono ridotti ai minimi termini. Ma siamo in dirittura di arrivo per quel che concerne le elezioni per la scelta del sindaco che nei prossimi tempi dovrà amministrare Brindisi, e quindi siamo pronti ad essere guidati verso nuovi traguardi e tra questi a risolvere anche il problema legato all’incuria del nostro litorale. Ci auguriamo che, indipendentemente dall’area politica di appartenenza, il futuro sindaco sappia dare respiro nuovo ad una città che attende ora più che mai di capire la sua

vocazione. Brindisi, lo

sappiamo, può essere

uno snodo

commerciale, turistico, culturale. Ne avrebbe tutte le carte in regola, ma occorre crederci fermamente. Senza se e senza ma. I pochi turisti che visitano la città ne rimangono sempre piacevolmente stupiti e chi ci passa per lavoro, come gli attori delle compagnie teatrali con le quali a volte mi capita di passeggiare per le vie del centro, scoprono scorci e bellezze architettoniche che noi pre primi non sappiamo apprezzare. Oltre a discutere sulle potenzialità culturali della città, mi piace raccontare loro le storie che la compongono, e le infinite storie e destini privati che si sono intrecciati con il destino stesso di Brindisi. Al futuro primo cittadino auguro l’intraprendenza di regalarci una città nuova. Il mio compito di semplice cittadino sarà quello di raccontarla, sempre, di amarla e di non sciuparla. D’accordo, non sarà sempre facile, ma ne varrà sempre la pena.

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MAGAZZINI GENERALIEDITORIALI

Purtroppo l’incuria e il degrado,

regnano sovrane

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Le parole di Plutarcoe Platone suonano

così attuali...

La campagna elettorale per le amministrative si avvia stancamente a conclusione facendo rimpiangere i tempi

dei comizi in cui fior di oratori (su tutti l’onorevole Manco), dai palchi di piazza Cairoli e piazza Vittoria, tra sventolio di vessilli e canti patriottici, arringavano focosamente le folle di seguaci e non. Si sa, la retorica in politica è sempre stata un esercizio indispensabile per ottenere, onestamente o no, il consenso del pubblico, avversari compresi.In questi giorni, invece - con l’eccezione di una convention di presentazione tenuta nel cineteatro Impero e di qualche pubblico comizio presenziato da leader nazionali - l’agone politico si è ridotto agli incontri peripatetici dei candidati sindaco con le varie categorie dell’elettorato e ai talk show - senza contraddittorio - rappresentati negli angusti spazi delle emittenti locali. Invece i candidati consiglieri, figli di un Dio minore, si sono limitati a consegnare agli amici, e agli amici degli amici, i “santini” sui quali spiccano volti sorridenti e simboli di lista. Cosicché l’unico rumore mediatico è stato quello della vergognosa “battaglia” dei manifesti. La cui responsabilità va però

Guido GiampietroLe ultime raccomandazioni.

equamente distribuita tra candidati e Amministrazione comunale che, in tanti anni, non è ancora riuscita a regolamentare la materia (facendo pagare, in primis, gli spazi assegnati per l’affissione!).Fin qui i rimpianti per la politica sanguigna del passato, fatta anche di epici scontri fisici tra le opposte fazioni... Le raccomandazioni, invece, riguardano il futuro. Ma per queste preferisco affidarmi alle parole di Plutarco che, a distanza di duemila anni, suonano più che mai attuali.

“Quelli che si occupano di politica non solo debbono dare conto di quel che dicono e fanno in pubblico, ma si indaga con curiosità anche sul loro banchetto, sugli amori, sul matrimonio, su quanto fanno di scherzoso o di serio”. Perciò Livio Druso, il tribuno della plebe, “ottenne giustamente fama, poiché, siccome la sua casa aveva molte parti bene esposte alla vista dei vicini e un artigiano lo assicurava che per soli 5 talenti le avrebbe murate e orientate in maniera diversa, disse: «Ne avrai 10 se renderai la mia casa tutta trasparente perché tutti i cittadini possano vedere

in che modo vivo»”. È di questi giorni la pubblicazione sulla stampa, in nome della trasparenza, delle dichiarazioni dei redditi dei nostri candidati sindaco. Secondo il pensiero di Plutarco, dunque, anche tale “confessione” non sarebbe sufficiente. Infatti un politico può avere la piena fiducia dei suoi concittadini solo se ha una vita lineare e specchiata, cioè se non si appropria di ciò che non gli appartiene, se non abusa della carica per conseguire vantaggi per sé, per i parenti, per gli amici, e quindi solo se concepisce la propria attività come un servizio a vantaggio della comunità alla quale appartiene. Insomma, stando agli ultimi, vergognosi accadimenti italici, deve avere una casa trasparente. Come dovranno averla anche quelli che saranno chiamati a fare parte della Giunta! “Ti insulti e ti offenda chi vuole - raccomandava Socrate -, non soffrirai se ti sarà compagna la virtù. Se vuoi essere felice, se vuoi veramente essere un uomo di solida moralità, lascia che qualcuno provi disprezzo per te…”. Il commento malizioso: a giudicare dai sentimenti di antipolitica che serpeggiano di questi tempi tra gli italiani, ci troviamo di fronte a politici di solida moralità…

STORIE NOSTRE

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Penso che se si dovesse andare al ballottaggio

molte maschere cadrebbero.

Mi viene da sorridere quando sento parlare di governo tecnico. E non certo per quel che tutti

sostengono dicendo che nel momento in cui un “tecnico” governa diventa automaticamente un politico perché si occupa di politica. No. Questa motivazione mi appare piuttosto banale o perlomeno come parte di una verità diversa. Ogni governo dovrebbe essere tecnico. Nel senso che la compagine ministeriale, ognuno per il suo ruolo, come fondamentale prerequisito dovrebbe possedere le necessarie competenze tecniche per svolgere al meglio la funzione a cui è stata chiamata. Nei governi di democristiana memoria eravamo abituati a vedere personaggi che nei continui rimpasti o nelle frequenti crisi di governo, come pedine di una folle scacchiera venivano spostati senza criterio da un ministero all’altro. Quali incredibili competenze dovevano possedere questi personaggi per passare dalla Difesa all’Istruzione o dall’Economia alla Sanità? E’ bene chiarire che anche la seconda Repubblica non ha dato fulgidi esempi di comportamenti dissimili. La prospettiva non perde la sua valenza se trasposta alle elezioni Amministrative verso cui la nostra

Mario LioceTra intrecci perversi e incroci pericolosi, la politica locale sembra figlia di quella nazionale

città procede spedita. Continuiamo a vedere personaggi buoni per ogni stagione, politici di professione che nonostante continue sconfitte ed una reputazione non certo meritevole di lode continuano imperterriti a imporci la loro presenza. Tuttavia, e questo è un bene, in questa tornata elettorale molti di questi si limitano a fare da corollario. Sacrificati ad un ruolo secondario da un copione comunque già visto che si vuole contrabbandare per nuovo. Occorre sottolineare che mai come questa volta la nostra politica locale appare come una sorta di riflesso di quella nazionale. Un centro-destra spaccato al suo interno, diviso sulla leadership e dalle strategie confuse dal momento dell’uscita di scena del capo carismatico. Un centro-destra accusato sostanzialmente di una trascorsa azione di governo abulica, inconcludente e svogliata. Fa da contraltare un centro-sinistra in cui il centro opportunista e ambizioso ruba la scena ad una sinistra sempre più sbiadita, persa in una perenne crisi di identità e di mancanza di riferimenti. Un laboratorio in cui ampolle e alambicchi hanno lasciato il posto agli attrezzi del dottor Frankenstein. Un laboratorio nato a livello nazionale

con il comprensibile obiettivo di costruire un’alternativa credibile alla dissennata politica di Berlusconi e che, strada facendo, col mutare degli scenari socio-politico-economici ha perso la sua funzione e la sua prospettiva originaria, diventando quasi antitetico ad una visione politica di sinistra e caratterizzandosi, prova ne sono le numerose figure di centro-destra in esso confluite, per quell’opportunismo fastidioso tipico di chi proditoriamente sale sul carro del probabile vincitore. Già a distanza si sente l’odore dell’ingovernabilità. Ed infine la sinistra. Una sinistra che, con la sua endemica capacità di farsi del male da sola, in un momento della politica a lei favorevole, ha saputo giungere alle elezioni frammentata come non mai. Il governo Monti, la cui azione può essere condivisa o meno, ha rappresentato per i partiti una sorta di time out. Una pausa dalla politica sterile e caciarona per potersi concentrare sulla rianimazione del paziente Italia. E quando il mandato del premier Monti terminerà? Una parte del Paese chiede a gran voce di imboccare la strada di una politica riformista, una sterzata decisa verso le esigenze reali delle persone. Ma tra un PD in cerca di una verginità perduta ed all’inseguimento di politiche artificiose e un’ala sinistra in ordine sparso, nessuna figura ha avuto la forza ed il carisma per imporsi come guida delle istanze di rinnovamento che arrivano prepotenti dal mondo riformista e di sinistra. Tra intrecci perversi e incroci pericolosi, la politica locale sembra sempre più figlia naturale di quella nazionale. Da curioso spettatore dell’agone politico sarei felice di vedere uno degli apparenti outsider arrivare al ballottaggio: sono convinto che molte maschere cadrebbero e che la tenzone, checché se ne dica finora condotta in punta di fioretto, assumerebbe ben altri toni più consoni alla situazione disperata in cui versa la città.

TURISTA PER CASA

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ELEZIONI2012

La sua idea di felicità?Non penso mai alla mia felici-tà personale ma a quella della mia famiglia e delle persone che mi vivono accanto.Il suo più grande timore?Che l’ipocrisia possa preva-lere sulla genuinità e sulla lealtà. Odio gli atteggiamenti e le persone false.La persona che più ammira?Giorgio Napolitano.Il suo peggior difetto.Dire sempre ciò che penso, senza falsa diplomazia.Quello che più detesta negli altri?La slealtà.Il lusso più grande che si è regalato?Avere una famiglia numerosa a cui voglio bene.Quando le capita di mentire?Mento raramente. Non lo faccio nemmeno con i miei nipoti.La cosa che detesta del suo aspetto?Non mi ritengo perfetto ma neanche “irregolare”. Sono “normale”. E quindi mi accet-to così come sono.Una persona che disprezza in

modo particolare?Chi si propone rappresentante di interessi generali ma in sostanza rappresenta e cura esclusivamen-te interessi particolari, beffando i cittadini (soprattutto quelli che soffrono) dopo averne carpito la buona fede.Quali parole o frasi pronuncia troppo spesso?Tenere la schiena dritta, persone per bene, liberi da ogni vincolo. Ma mi piacciono molto e non le cambierò.Un talento che le piacerebbe avere.Vorrei poter essere più utile per la gente che soffre.Cosa cambierebbe di se stesso?Nulla.E della sua famiglia?Nulla perché sono felice di averla così com’è.Qual è il suo più grande succes-so?Aver conquistato la fiducia dei brindisini.Le cose a cui tiene di più?La puntualità negli appuntamenti. È sinonimo di rispetto.Dove vorrebbe vivere?Naturalmente a Brindisi.La cosa che preferisce fare è...?

Lavorare, come ho sempre fatto.La qualità che più apprezza in un uomo?La lealtà.E in una donna?L’intelligenza.I suoi eroi nella vita reale.Enrico Berlinguer. Non è considerato un eroe, ma per me è stato un punto di riferi-mento. E poi Giovanni XXIII, protagonista di una svolta epocale.La cosa che odia di più?L’inconcludenza degli ammini-stratori che sono chiamati a governare le istituzioni.Come vorrebbe morire?Intanto spero che accada quanto più tardi possibile, dopo aver visto questa città rilanciarsi. Vorrei morire sere-namente e senza sofferenze, come tutti sperano.Il suo rimpianto più grande?Non aver avuto la possibilità di misurarmi nella corsa a sindaco di Brindisi contro Mennitti.Chi o cosa ama di più al mondo?La mia famiglia, ovviamente.Il suo motto?Lavorare e credere.

GIOVANNIBRIGANTESVILUPPO E LAVORO - LA PUGLIA PER VENDOLA - CULTURA POPOLARE

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I programmi e le promesse dei candidati sindaci si assomigliano molto. Ecco perché TB ha deciso di proporre ai cinque candidati (con qualche piccola variazione) il celebre “Questionario di Proust”. Ad ognuno lo stesso spazio e le stesse domande. Ed ecco a voi le loro risposte. Vi proponiamo le interviste ai cinque candidati seguendo rigorosamente l’ordine alfabetico. Buon voto.

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La sua idea di felicità?La felicità per me va a brac-cetto con la serenità e con la salute di tutte le persone a cui voglio beneIl suo più grande timore?Perdere le persone care per ragioni di salute.La persona che più ammi-ra?Ammiro tanta gente, soprat-tutto coloro che danno tutto per le cose in cui credonoIl suo peggior difetto.Sono troppo cocciuto.Quello che più detesta negli altri?L’ipocrisia.Il lusso più grande che si è regalato?Una intera giornata con il telefono cellulare spento.Quando le capita di men-tire?Non mento mai. Anche quando dovrei farlo a fin di bene.La cosa che detesta del suo aspetto?

La lotta continua con la bilancia.Una persona che disprezza in modo particolare?Chi fa del male agli animali.Quali parole o frasi pronuncia troppo spesso? “Il problema”. Queste le parole che pronuncio più spesso. Mi auguro di aggiungere anche la relativa soluzione.Un talento che le piacerebbe avere.Saper cantare.Cosa cambierebbe di se stesso?L’aspetto fisico.E della sua famiglia?Diciamo niente.Qual è il suo più grande suc-cesso?Aver realizzato quello che ho sempre sognato nella vita.Le cose a cui tiene di più?Gli affetti più cari.Dove vorrebbe vivere?Mai lontano da Brindisi.La cosa che preferisce fare è...?Andare a pesca. Ma non ho la barca…

La qualità che più apprezza in un uomo?La sincerità.E in una donna?Il saper parlare con lo sguardo.I suoi eroi nella vita reale.Quelli che riescono ad arrivare a fine mese con qualche centinaio di euro al mese.La cosa che odia di più?Non provo il sentimento dell’odio.Come vorrebbe morire?Improvvisamente. Senza soffrire.Il suo rimpianto più gran-de?Non aver avuto successo nello sport come atleta.Chi o cosa ama di più al mondo?I miei figli.Il suo motto?Non mollare mai!

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MIMMO CONSALESPD - UDC - NOI CENTRO - PRI - PER CAMBIARE BRINDISI

API - VERDI ECOLOGISTI - PROGETTIAMO BRINDISI

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La sua idea di felicità?Salute, famiglia, amici.Il suo più grande timore?Sbagliare con qualcuno senza accorgermene.La persona che più ammira?La mia famiglia.Il suo peggior difetto.Ho il naso un po’ deviato (sorride).Quello che più detesta negli altri?La malafede.Il lusso più grande che si è regalato?Mandare a quel paese uno potente.Quando le capita di mentire?Quando so di dover coprire un amico dalla verità, nella speranza di poterlo aiutare senza che se ne accorga.La cosa che detesta del suo aspetto?Esagero nell’essere troppo diretto a volte.Una persona che disprezza in modo particolare?Nessuno.

Quali parole o frasi pronuncia troppo spesso?La parola “francamente” e la frase “forza e coraggio!”.Un talento che le piacerebbe avere.L’arte in genere. In particolare saper suonare e cantare.Cosa cambierebbe di se stesso?L’essere meno spontaneo e diretto con qualcuno. La generosità a volte non fa bene.E della sua famiglia?Nulla.Qual è il suo più grande succes-so?In ordine temporale direi la mia laurea.Le cose a cui tiene di più?Quelle che mi fanno pensare alla felicità. Vedi sopra….Dove vorrebbe vivere?Nella mia città. Possibilmente cambiare quartiere ogni tanto.La cosa che preferisce fare è...?Pormi obiettivi e magari raggiun-gerli.La qualità che più apprezza in un uomo?

Che alla fine si mette d’ac-cordo.E in una donna?L’intuito. Riesce a vedere cose a noi uomini impercettibili.I suoi eroi nella vita reale.Ho alcuni esempi di perso-ne, sconosciute, che hanno passato tanti guai e sono lì a testa alta ad affrontarne altri. Davanti a queste persone che ho incontrato mi fermo e le considero tali. Degli eroi, appunto.La cosa che odia di più?Quando mi fanno troppe domande.Come vorrebbe morire?Senza accorgermene.Il suo rimpianto più grande?Ho detto no quando dovevo dire si. Ma è capitato una volta sola per fortuna.Chi o cosa ama di più al mondo?La famiglia.Il suo motto?“Datti una mossa”. E’ scritto così sul mio telefonino appe-na lo accendo ogni mattina.

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MAURO D’ATTISIL POPOLO DELLA LIBERTA’ - BRINDISI AVANTI VELOCE

LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO - INSIEME PER LA CITTA’

FUTURO E LIBERTA’ - REGIONE SALENTO - NOI PER D’ATTIS

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La sua idea di felicità?Quando si crea amore intorno a sè.Il suo più grande timore?La perdita della ragione, sia individuale che collettiva.La persona che più ammira?Sono tante: ammiro soprat-tutto chi lotta ogni giorno per arrivare a fine mese senza vendere la propria dignità e cercando di dare un futuro migliore per sé e per i propri figli.Il suo peggior difetto.L’irruenza, che con gli anni ho cercato di mitigare.Quello che più detesta negli altri?Cerco di non detestare ma di capire le ragioni dei compor-tamenti altrui: sicuramente la falsità mi dà fastido.Il lusso più grande che si è regalato?La stima e l’affetto delle persone che mi circonda-no; credo che non si possa pretendere di più nella vita: rimanere nel cuore degli

altri è un po’ come conquistare l’immortalità.Quando le capita di mentire?Sono contrario a mentire: la menzogna ti imprigiona e la verità ti rende libero.La cosa che detesta del suo aspetto?Mi piacerebbe essere più magro, ma ho imparato ad accettarmi.Una persona che disprezza in modo particolare?Cercando sempre di comprende-re le ragioni dei comportamenti altrui, non disprezzo nessuno.Quali parole o frasi pronuncia troppo spesso?Ascoltiamo e cerchiamo di capire.Un talento che le piacerebbe avere.Ciascuno di noi ha un talento; per essere felici occorre riconoscere il proprio e valorizzarlo, senza desi-derare quello altrui; mi incantano tutti quelli che sanno fare bene quello che fanno.Cosa cambierebbe di se stesso?Vorrei essere uno sportivo e par-lare bene tante lingue.E della sua famiglia?

Va bene così.Qual è il suo più grande successo?L’aver creato affetto intorno a me.Le cose a cui tiene di più?Gli affetti.Dove vorrebbe vivere?A Brindisi.La cosa che preferisce fare è...?Leggere e dialogare.La qualità che più apprezza in un uomo?La sincerità.E in una donna?La sincerità.I suoi eroi nella vita reale.Ho già risposto: quelli che lot-tano ogni giorno per arrivare a fine mese senza vendere la propria dignità e cercando di dare un futuro migliore per sé e per i propri figli.La cosa che odia di più?È un sentimento che non provo.Come vorrebbe morire?Senza accorgermene.Il suo rimpianto più grande?ho lavorato molto su me stesso per non avere rimpian-ti; non è facile ma ci sono riuscito.Chi o cosa ama di più al mondo?Le persone in genere e la bellezza della natura.Il suo motto?Male non fare paura non avere.

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ROBERTO FUSCOITALIA DEI VALORI - RIFONDAZIONE COMUNISTA - LISTA FUSCO

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La sua idea di felicità?Penso che non si possa essere felici se intorno a noi c’è infe-licità. La felicità piena e non effimera, legata all’attimo, può esserci se siamo stati in grado di costruire una società armonica, che non discrimina ed emargina.Il suo più grande timore?Vedo un mondo che va a rotoli e una società, in par-ticolare i giovani, incapaci di reagire.La persona che più ammira?A Brindisi Roberto Aprile, perché stimo tutti coloro che si fanno carico dei problemi, che si impegnano in prima persona.Il suo peggior difetto.Essere testardo e spesso intransigente.Quello che più detesta negli altri?Detesto chi parla di sé e non ha la capacità di ascolto.Il lusso più grande che si è regalato?Una vita libera dai condizio-namenti.Quando le capita di mentire?

Più che bugie alcune volte mi invento delle scuse, specie con mia moglie.La cosa che detesta del suo aspetto?In questi anni mi sono un po’ “arrotondato”.Una persona che disprezza in modo particolare?Sono molto infastidito da chi non comprende la sofferenza degli altri, da chi ha il potere di cambiare le cose e non lo usa.Quali parole o frasi pronuncia troppo spesso?Quando non sono d’accordo dico “Attenzione” e poi dico la mia.Un talento che le piacerebbe avere.Mi piacerebbe saper cantare e suonare.Cosa cambierebbe di se stesso?Bisogna saper accettarsi con pregi e difetti.E della sua famiglia?Niente, perché è bellissima.Qual è il suo più grande succes-so?La mia famiglia, appunto.Le cose a cui tiene di più?Mi ripeto: la mia famiglia.Dove vorrebbe vivere?

A Brindisi. Mi piacerebbe anche passare qualche mese in Cina, un mondo nuovo con grandi contraddizioni. La cosa che preferisce fare è...?Mi piace leggere, stare con gli amici.La qualità che più apprezza in un uomo?La generosità, la lealtà.E in una donna?La generosità, la lealtà. Non vedo differenze di genere. I suoi eroi nella vita reale.Non è più tempo di eroi.La cosa che odia di più?L’indifferenza.Come vorrebbe morire?Magari ci penso un’altra volta.Il suo rimpianto più grande?Nessun rimpianto.Chi o cosa ama di più al mondo?Mia moglie Paola e le mie figlie Francesca e Laura.Il suo motto?I filosofi finora hanno solo interpretato diversamente il mondo, è giunto il momento di trasformarlo.

ELEZIONI2012

RICCARDO ROSSIBRINDISI BENE COMUNE

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Sono tempi duri, e in tempi duri la gente ha bisogno di certezze. Sono tempi duri e si sente il bisogno

di superuomini: quelli che non sen-tono crisi, che risolvono problemi insormontabili. Come quello dei defibrillatori a scuola, luoghi dove com’è noto ogni giorno muoiono centinaia di bambini. Oppure quello delle merendine che fanno ingrassare i nostri figli, la vera grande emergenza mondiale che sta gettando tutte le famiglie sul lastrico. Ecco perché SuperMax è tornato: quando c’è una emer-genza epocale, lui c’è sempre. E così, dopo un paio di anni trascorsi in sordina, il SuperPresidente si è rotto le palle di occuparsi di cosucce noiose del tipo Cittadlela della Ricerca, Asi, Stp, Consales, Al Bano e si è gettato a capofitto in cose di livello più alto, che garanti-scono pagine di giornali, vagonate di servizi nei tg locali, e perfino qualche sortita sui siti web nazio-

nali. Tornato da New York in volo (cioè volando lui di persona) ha trovato ad attenderlo in aeroporto i fidi Damiano Mevoli e Marcello Rollo: «Ragazzi, che ve lo dico a fare? Ho visto cose inimmagina-bili: l’obesita è esplosa ovunque. Dobbiamo, anzi devo, porre fine a questa tragedia dell’umanità. Basta con i Mc Donald’s e i Bur-ger’s King!». I due interlocutori hanno provato a balbettare qual-cosa del tipo: «Guarda che qui a Brindisi c’è solo un McDonald’s...», ma consapevoli del fatto che le loro parole sarebbero servite a meno di zero, hanno deciso di far proprio il Verbo del Supereroe fat-tosi uomo per loro.Il giorno dopo è partita la crociata: «SuperMax dichiara guerra alle merendine!», titolavano i gior-nali. E da quel giorno, ogni santo giorno, Ferrarese, dopo aver fatto il tour di tutte le rotatorie della provincia, ha iniziato a girare per le scuole superiori, andando a

Satirycon

controllare personalmente negli zainetti dei bambini. Qualche mamma ha provato a ribellarsi all’intrusione, adducendo motivi di privacy, ma di fronte al regalo di 20 figurine della collezione Filia Solis recanti i volti degli assessori provinciali, bimbi e genitori hanno chiuso un occhio. Nella conferenza stampa di chiusura dell’operazione merendina SuperMax ha portato alla luce risultati sconfortanti: il 50% dei bimbi a ricreazione mangia focaccine, il 30% pane e nutella; il 15% hot-dog ed il 5% schifezze a base di cioccolata e altre diavo-lerie. «Trovo la cosa alquanto sconfor-tante. Dal prossimo anno scola-stico proporrò un menù biologico a base di panini con mortadella e provola, oppure germogli di soia e frullati di verdure. Il tutto dovrà recare il marchio di garanzia Filia Solis».Al termine del fugace incontro avuto in esclusiva con il supereroe, siamo riusciti ad avere una notizia in anteprima sulla prossima bat-taglia del presidentissimo: «Com-batterò lo sporco, e farò meglio di Dixan. Nelle classi ho visto troppi bambini con i grembiuli macchiati. Certe cose, nel 2012, non sono più tollerabili!».

QUANDO LA FANTASIA

SEMBRA REALTÁ

IL RITORNO DEL SUPEREROEDopo aver portato i defibrillatori in tutte le scuole, ed aver prevenuto la morte di migliaia di bambini brindisini, il presi-dente annuncia: «Farò sparire tutte le focaccine: dal prossimo anno solo panini con mortadella e provola, oppure germogli di soia e frullati di verdure». E a TB annuncia: «Dopo le meren-dine, dichiarerò guerra allo sporco! Farò meglio del Dixan».

GUERRA ALLE MERENDINE!!!!!!

28 TuttoBrindisi maggio 2012

Siamo riusciti a violare il sito web del Comando della Guardia di finanza di Brindisi. La password, per chi volesse farsi un giro, è “megliomortochecarabiniere-opoliziotto”. Ecco in esclusiva i nomi degli ultimi evasori cittadini scoperti dai militari e prontamen-te denunciati al fisco.

Erminio IndrizzinatoÈ il noto proprietario della conces-sionaria Ferrari/Porsche di via Ap-pia. Immatricolava le auto vendute come ciclomotori, e così facendo eludeva i controlli. Si sospetta, ma è tutto da verificare, che l’evasore possa avere avuto qualche aggan-cio all’Aci e alla Motorizzazione. I finanzieri hanno iniziato a sospet-tare del soggetto (intestatario di 8 macchinoni) quando a scuola la moglie ha chiesto l’esenzione per i buoni pasto per il figlioletto di sei anni.

Ugo CosciapertaIl noto ginecologo è stato denun-ciato da un marito all’antica, che non ha sopportato il fatto che il medico dovesse mettere le mani in determinati posti a sua moglie. Quando il cliente ha sentito la frase: «Con fattura sono 600 euro, senza fattura facciamo 80», l’uomo

non ci ha visto più ed ha chiamato il 117. Ai militari ha dichiarato: «Questo non solo ha messo le mani in quel posto a mia moglie, voleva metterlo in quel posto anche a me...»

Uccio PastasciuttaSembrerà incredibile, ma il noto ri-storante frequentato dai vip risulta aver emesso l’ultima ricevuta nel

Siamo riusciti ad entrare nel database della Guardia di Finanza: ecco tutti i nomi degli evasori brindisini stanati negli ultimi sette giorni. Ci sono anche degli insospettabili...

Satirycon

EVASORI FISCALI ECCO CHI SONO

1999. Ai finanzieri, il buon Uccio, ha dato la versione dei fatti sug-gerita dal suo avvocato: «Pensavo che con il nuovo secolo fossero cambiate le regole».

Armando LegaleÈ forse il caso di evasione fiscale più incredibile che sia mai stato ac-certato a Brindisi. L’avvocato non ha mai emesso fattura da quando ha avviato il suo studio, nel lonta-no 1976. Durante gli accertamenti ha candidamente dichiarato che «non si tratta di evasione, ma di differimento del pagamento», in quanto i suoi clienti usufruivano della formula “ti difendo oggi, paghi in comode rate a partire dal 2013”.

Si informano i disabili brindisini che gli stalli di parcheggio ripresi nelle fo-tografie qui sotto sono a completa ed esclusiva disposizione delle forze dell’or-dine e dei cittadini normodotati che ne riterranno opportuno fare uso durante la giornata. Se proprio volete utilizzarli dovrete alzarvi prima la mattina. Se invece dovete passare proprio di lì, imparate a saltare con la vostra carrozzella, oppure fate il giro largo. Grazie per la vostra consueta pazienza.

AVVISO IMPORTANTE PER I DISABILI

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Satirycon: Sognando Altan

MI SONO ROTTO LE PALLE...

...A MIA INSAPUTA

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TUTTO QUANTO FA CULTURA E LIFESTYLE

TEATRO I LIBRI I SPETTACOLI I ARTE I MUSICA I MODA I MOTORI I TAVOLA I SPORT I SHOPPING

Coolture13 MAGGIO

A CENA COL JAZZ:ROBERTO GATTOUltimo appuntamento della rassegna gastronomico-musicale organizzata dall’Antica Osteria Le Sciabiche in collaborazione con l’azienda vinicola Tenute Rubino. Di scena stasera il famoso batteri-sta italiano Roberto Gatto (in foto) accompagnato dal suo quartetto. 0831.562870.

13 MAGGIO

ATTIMI DI SCENAAl Verdi si conclude anche la rassegna Attimi di scena. Questa sera sul palcoscenico la compa-gnia Moutmus-Scuola Talìa, che proporrà l’opera “Il Fuhrer dona una città agli ebrei”. Spettacoli alle ore 18 e 20.0831.562554.

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TRE AGGETTIVI PER DEFINIRE BRINDISI.A: Disponibile, accogliente, vuota.L: Luminosa, sottovalutata, invisibilmente inqui-nata.TRE “CARATTERISTICHE” BRINDISINE.A: Invidia, gelosia, alta capacità di criticare l’opera-to altrui senza aver nulla da proporre.L: a) Una curiosità per lo straniero/alieno, tipica dei porti di mare, che tuttavia raramente si traduce in reale apertura, quasi mai in una analisi compara-tiva costruttiva; b) scarsissimo senso del collettivo e del socialmente utile: si viene educati a pensare e agire come isole. L’altro è un potenziale nemico, non una risorsa; c) diffusa incapacità degli adulti di responsabilizzare, educare e ispirare le nuove ge-nerazioni. Si delega l’educazione dei figli a modelli mediatici spesso inadeguati a strutturare persone in crescita.SI POSSONO RACCONTARE GLI UMORI DI UNA CITTÀ ATTRAVERSO LA LETTERATURA?A: Ogni città ha un’anima, per questo motivo si può raccontare ciò che si vuole, persino gli umori di una città. A me è piaciuto molto raccontarla attra-verso i suoi colori, gli odori e le sensazioni. L: Data la ricchezza di “menti narranti e stori-che” presenti nel territorio, è possibile giungere

a cogliere in modo abbastanza rappresentativo l’essenza e gli umori della nostra gente e della vita cittadina. La domanda che si pone immediata è: quanti cittadini sono pronti a leggersi e a guardarsi allo specchio?LUOGO COMUNE DA SFATARE.A: In negativo, sicuramente, l’etichetta di Malboro city, in positivo la disponibilità di aiutare gli altri. (vedi per esempio l’esodo degli albanesi). L: Luoghi comuni da sfatare... quelli che mi vengo-no in mente sono soprattutto da confermare.GIOCO DELLA TORRE: BUTTA GIÙ UN PERSONAG-GIO DI BRINDISI DEL PASSATO O DEL PRESENTE E SCRIVI IL SUO BREVE BIGLIETTO DI ADDIO.A: Domenico Mennitti, non chiedetemi perché. Non ho parole, è già troppo che ti scriva. Addio!L: Butto giù ogni brindisino o brindisina che non usa il suo potere votante secondo principi costrut-tivi e stabilizzanti per la società.PERCHÉ RESTARE E PERCHÉ ANDARE.A: Restare: perché Brindisi, per me, è da paragona-re ad un figlio non capace di emanciparsi senza il nostro aiuto. Andare: perché mancano le possibili-tà di inserirsi nel mondo del lavoro e di favorire la libera impresa. Per il perchè andare via, l’allevamento prevede

ADRENA. BRINDISI È PARAGONABILE AD UN FIGLIO CHE NON È IN GRADO DI EMANCIPARSI SENZA L’AIUTO DEI GENITORI.

È in edicola “Via Maestra”, antologia di autori brindisini curata da Clara Nubile e Michele Bombacigno, edita dalla Hobos Edizioni di Vittorio Bruno Stamerra. Contiene quindici racconti che hanno per protagonista la città di Brindisi. TuttoBrindisi propone un curioso “vis à vis” tra gli autori del volume, che rispondono a domande/provocazioni sulla città, dando vita a un confronto benevolo ma anche critico su Brindisi e la brindisinità. Questo mese tocca a Ugo Libardo e Adrena.

LE VIE MAESTREAdrena/Libardo

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UGO LIBARDOHa firmato i romanzi: Anime allo specchio, Svegliami nel cuore della notte, Antonio ‘o pazzo, La stagione dell’estro, Amante perfetta; Della Natura e delle emozioni; Sei racconti. Ha scritto la pièce televisiva: Fra me e me.

LIBARDO. OCCORRE INIZIARE A PROMUOVERE LA COMPETENZA E L’ONESTA. E QUESTA NON È DEMAGOGIA. ORMAI È UN’EMERGENZA SOCIALE

che i polli più dotati intellettualmente debbano trovare lavoro altrove. L: Tutti i brindisini emigrati altrove si sono fatti onore e hanno conquistato posizioni di tutto rispetto là dove hanno messo radici. Lasciare la ammaliante e comoda illusione di sicurezza del luogo in cui si è nati e cresciuti non può mai es-sere semplice e richiede coraggio e energie fuori dal comune. Ma la decisione spetta al singolo individuo. Non vi sono formule standard pro o contro una determinata scelta. Ciascuno di noi ha una storia personale da scrivere e tradurre in esperienza. Qualsiasi consiglio o argomentazione finalizzati a persuadere in un senso o nell’altro, può solo risultare in una sterile speculazione. IL SINDACO PIÙ IMPROBABILE E QUELLO CHE HA LASCIATO IL SEGNO.A: Il sindaco più improbabile, nel bene e nel male, è il professor Massimo Guastella.Quello che ha lasciato il segno è stato Giovanni Antonino, nel bene e nel male.L: Un sindaco da cestinare? Qualsiasi personag-gio che abbia agito - anche solo marginalmente - per i propri interessi. Per non parlare di quanti hanno operato con metodi e atteggiamenti espli-citamente mafiosi... Ma è inevitabile una consi-derazione. Un politico, un partito o una classe politica non procedono dallo spazio siderale. Non sono nominati da Dio, ma procedono diretta-mente da noialtri comuni - ma potenti - cittadini. Inveire contro i politici è pratica risibile e degna di chi è profondamente ignorante del potere che la democrazia gli ha assegnato.

LA FORMULA MAGICA PER CAMBIARE BRINDISI, POSSIBILMENTE IN MEGLIO.A: Un due tre GIOVANI!L: Per ottenere qualcosa che i brindisini non hanno mai avuto, gli stessi brindisini devono cominciare a esprimere le preferenze eletto-rali diversamente da come hanno fatto finora. Continuando a votare per il cugino, per l’amico del fratello, ecc. nella speranza di ottenerne qualche beneficio personale, si svendono i diritti dei propri figli, dei parenti e amici, di una intera collettività. Occorre iniziare a promuovere la competenza e l’onestà. E questa non è demago-gia, è anzi divenuta una emergenza sociale. PERCHÉ LEGGERE L’ANTOLOGIA VIA MAESTRA?A: Perché Brindisi ha bisogno di essere amata nel suo presente e non vissuta nel ricordo di una cit-tà fiorente e, purtroppo, passata. Ogni racconto è una goccia d’amore che cela in sé la voglia di rinascita. L: La lettura forma e contribuisce a definire il nostro pensiero. Leggere l’antologia pensata e realizzata dai propri concittadini fa crescere quel senso di appartenenza e di identità che fa grande e distintivo un popolo. Strada Maestra fa sorridere e riflettere. E’ una occasione abba-stanza rara per acquisire un amore reale che si traduca in benessere concreto per un popolo che mai come oggi ha bisogno di sorgere e, magari, di insorgere.

(a cura di Marcantonio Gallo)

ADRENAPseudonimo di Maria Capone.

Ѐ stata curatrice delle antologie Briciole di senso e Briciole di

senso 2006 (Montedit, Melegnano, Milano 2005 e 2006), della raccolta

Realfiabe,(Montedit, Melegnano, Milano, 2006) un progetto lettera-rio da lei ideato e sviluppato con

l’ausilio di altri 12 autori. Tra i suoi romanzi La ferroviera (Monte-dit, Melegnano, Milano, 2005) Una donna come tante (2011),

Fantasticando (2011), Il Bacio di vetro (2011).

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IL TURISMO NELLA BRINDISI ROMANA

I secoli di dominazione romana hanno rappresentato i momenti più floridi dell’economia e dell’ur-banizzazione dell’intero passato

brindisino. Vitantonio Sirago, già docente di storia romana in alcune università europee ed italiane, ha dedicato diversi studi alla Brindisi romana, le sue pubblicazioni hanno sempre evidenziato l’importanza della città posta al centro di una serie di importanti percorsi stradali e marittimi. Tutto ciò lascia imma-ginare quanto sia stato animato il porto e l’abitato durante quei sette secoli di storia, non solo dal traffico commerciale e militare, ma anche da un gran numero di viaggiatori che qui facevano tappa prima di attraversare l’Adriatico.Commercianti, proprietari terrieri, gente d’affari, militari e politici accompagnati da un vasto seguito giungevano e sostavano a Brindisi in attesa dell’imbarco, come pure un buon numero di turisti dell’epoca, fondamentalmente ricchi e colti esponenti della società romana: era abituale “la moda” di recarsi in Grecia o in Asia Minore a scopo turistico, alcuni importanti testi della produzione letteraria antica indicano le città di Corinto, Tebe, Sparta, Atene, Delfi, Rodi, Efeso tra le mete preferite.Dal porto brindisino partivano

anche giovani dell’aristocrazia romana per recarsi ad Atene e frequentare lezioni di illustri maestri per approfon-dire le conoscenze filosofiche e retori-che; terra di passaggio anche di nume-rosi studiosi ed intellettuali dell’epoca: Cicerone “da Brindisi spesso partì per la Grecia e per l’Oriente, per ragioni di studio, o nell’esercizio della cosa pub-blica” (A. Stano-Stampacchia); il filo-sofo nell’aprile del 58 a.C. soggiornò per 13 giorni nella casa del brindisino Lenio Flacco. Il grande poeta Publio Virgilio Marone qui morì nel settem-bre del 19 a.C. di ritorno dal suo lungo viaggio attraverso la Grecia e l’Asia allo scopo di arricchire la propria cultura.Brindisi fu anche luogo d’incontro per importanti missioni politiche, militari e diplomatiche. Orazio Flacco nel 37 a.C. giunse insieme a Mecenate, Cocceo, Eliodoro, Vario, Virgilio e con un numeroso codazzo di servitori e di carri trainati da animali, allo scopo di stipulare nella nostra città l’effimera intesa di pacificazione tra Ottaviano e Antonio. Il lungo e faticoso viaggio da Roma a Brindisi sulla via Appia fu suc-cessivamente raccontato dallo stesso poeta latino nella famosa satira Iter Brundisinum.“Il traffico terrestre e marittimo vede impegnare un largo strato della popo-lazione brindisina: osti e albergatori, artigiani, trasportatori marittimi e ter-restri, commercianti, grossisti e nego-zianti al minuto, per soddisfare alla richieste molteplici dei viaggiatori”, descrive così il prof. Sirago il conside-revole movimento di genti e la risposta ricettiva di quegli anni nella civitas “ricca di abitanti, fervida di attività […] con iniziative commerciali e lucrative, attività artigianali o addirittura a carat-tere industriale”.

Per intrattenere i viaggiatori in tran-sito venivano organizzate una serie di eventi, con giochi, spettacoli ed altri generi di attrazioni e divertimenti anche “per alleggerirli d’un po’ di monete d’oro e d’argento dei cui sacchi erano carichi i loro schiavi”. Non mancavano i complessi termali e le famose tabernae dove era possibile trascorrere il tempo consumando un pasto e del vino anche in compagnia di donne compiacenti, mentre per chi voleva alimentare la cultura, la città offriva libri rari ed antichi in vendita lungo i recinti del porto. Lo scrittore e giurista romano Aulo Gellio, di ritorno dal suo viaggio di studio ad Atene (II sec. d.C.), racconta dell’acquisto da un libraio di Brindisi di alcuni interessanti testi in lingua greca a poco prezzo, probabilmente esposti al mercato da troppo tempo poiché “apparivano

Dagli studi del professor Vitantonio Sirago emerge come la città fosse all’epoca al centro di importanti percorsi stradali e marittimi. Da qui partì anche Cicerone...

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di GIOVANNI MEMBOLA

sporchi, in cattive condizioni e di brutto aspetto”.Del considerevole passaggio di naviganti dalla città ci resta inoltre l’epigrafe dettata da un mercante del I secolo, ritrovata da Giovanni Tarantini e conservata nel Museo Provinciale, un’iscrizione dal profondo senso religioso sull’importanza della fede per superare ogni difficoltà. Il testo si chiude con “Passante, ti auguro di vivere a lungo e in buona salute, e che non ti manchi mai il necessario, visto che hai voluto fermarti davanti a questa pietra e l’hai ritenuta merite-vole di essere letta fino in fondo”.

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Turismo pugliese con incre-mento a 3 cifre per il 2012. “Sono ormai numerosi anni che procediamo ad

un lavoro attento e mirato. Pun-tiamo anche e soprattutto sulla regionalità, sull’enogastronomia e sull’ipertipicità”, afferma Roberto Pagliara, amministratore unico di Nicolaus Tour. “L’obiettivo è quello di destagionalizzare il turismo e distribuirlo in periodi dell’anno che fanno la differenza, così come avviene per la Valle D’Itria che registra rilevanti presenze già ad aprile e maggio!”. Dallo studio della clientela emergono dati interessanti: “Gli americani non cercano il mare! Proponiamo masserie di Puglia, corsi di cucina e attività manuali da svolgere!”, continua Pagliara. Quale sarà la novità del 2012?“L’incoming dalla Russia e dal nord Europa. Sono previsti voli charter da Mosca/Bari, Elsinki/Brindisi, Minsk/Bari, prenotati da turisti alla ricerca del nostro mare e di escur-sioni. Ovviamente di questo flusso charteristico godrà tutta la Puglia”.

Qual è il segreto per essere un vero polo turistico? “Per essere vincenti, amministratori locali e operatori, ognuno nei propri ambiti di competenze, di promozione i primi e di commercializzazione i secondi, devono avere un confronto e un coordinamento costante e costrut-tivo”. Alcuni esempi concreti?“In un centro turistico, con le nostre temperature e il nostro clima, con le lunghe estati, non è concepibile che le spiagge siano aperte solamente per poco più di due mesi l’anno. È purtroppo sottovalutato quanto si possa lavorare a settembre e ritengo paradossale che molti commercianti, proprio in quel mese, chiudano per ferie! Un altro esempio? Che ricordo rimane di una città ad un turista se, durante un tour, vede per strada una lavatrice abbandonata o vive i disagi di vie chiuse al traffico o sporche?!”. Dello stesso avviso è Antonio Carito, titolare di UTAC viaggi, il quale chiede maggiore rigore e nuove regole da parte delle amministrazioni. Propone, pertanto, la creazione di una task force del turismo con rappresentanti di vettori aerei, marittimi, operatori turistici, albergatori, ristoratori e amministrazioni locali. “Una cabina di regia che prenda decisioni coraggiose, nell’interesse generale, che possano anche apparire impopolari per il vivere quotidiano ma che rappresentano percorsi obbligati per rendere turistico un territorio”.

BUONA PARTE DEGLI ARRIVI DERIVANTI DAI VOLI CHARTE ANDRÁ IN HOTEL DELLA PROVINCIA O DEL SALENTO. E POI CONTINUANO A MANCARE SERVIZI ESSENZIALI

La regione registra incrementi a tre cifre, ma Brindisi continuerà anche quest’anno a raccogliere le briciole. Il grosso dei turisti che passano da qui, finisce altrove.

SIAMO SOLO LA MALPENSA DI LECCE

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Brindisi città a vocazione turistica? “Assolutamente no e neanche a voca-zione marinara. Brindisi sta a Lecce come Malpensa sta a Milano. Ha strutture e servizi che non le portano economia ma che diventano ad esclusivo uso degli altri comuni, primo fra tutto Lecce. Non vi è dubbio che a Brindisi manca la cultura del turismo!”. Un esempio? “Se oggi arrivasse un pullman di turisti al centro della città, dove potrebbe sostare? Vogliamo par-lare del castello Alfonsino? Del terminal cro-cieristico? Di tutto ciò che deve esistere in una città turistica? D’altronde il turismo è come la moda: è sentimento, bellezza, inte-resse, rinnovarsi e fornire servizi ade-guati ed apprezzati che Brindisi non si è mai preoccupata di offrire!”.

Nelle foto Antonio Carito (sopra) e Roberto Pagliara.

di IOLE LA ROSA

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Dopo il grande successo delle prime due pub-blicazioni, datate otto-bre 2009 e novembre

2010, torna la compilation “Di talento in talento… Grandi si diventa!!!”, l’album autopro-dotto senza scopo di lucro dedi-cato ai giovani talenti canori del territorio brindisino.L’iniziativa nasce da una idea del responsabile provinciale spettacoli ed eventi dell’associa-zione “Ambiente e/è Vita” Silvio Quistelli, in collaborazione con “Summer Time - Animazione & Spettacolo”, rappresentato da Nico Lorusso e Ilaria Lenzitti, e “G.A.R.D. - Giovani Artisti Riuniti i Diamanti”. Alla compilation partecipano 18 talenti locali, scelti tra gli oltre 300 candidati che hanno partecipato alle selezioni. L’opera, uscita il 24 aprile 2012, è stata realizzata grazie al sostegno di 60 esercizi commerciali brindisini. Il cd sarà distribuito gratuitamente dagli stessi commercianti alla propria clientela come omaggio promo-zionale a partire dal 2 maggio.Ai talenti coinvolti sono stati assegnati 17 brani (incisi in uno studio di registrazione locale) adatti agli interpreti e studiati

per un “target” di ascolto più gene-rale possibile, con canzoni note al grande pubblico e particolarmente amate negli anni. Per mantenere anche in questa occasione lo spirito benefico e non lucroso dell’iniziativa gli enti orga-nizzatori, di concerto con artisti e sponsor, hanno pensato di dedicare la realizzazione discografica ad una realtà associativa locale impegnata nella solidarietà, nell’impegno sociale e nel sostegno di campagne di sensibilizzazione volte alla sal-vaguardia della vita umana. Nello specifico la scelta è caduta sul Gruppo Comunale “A.I.D.O. - Asso-

IL RICAVATO DELL’INIZIATIVA (PATROCINATA DA COMUNE E PROVINCIA) VIENE DEVOLUTO ALL’AIDO, L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI DI ORGANI, CELLULE E TESSUTI.

Esce la terza compilation “Grandi si diventa”, che propone brani cantati da 18 gruppi e cantanti brindisini. Il disco sarà distribuito gratuitamente in 60 negozi della città.

UN CD CON LA MUSICA DEI TALENTI LOCALI

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ciazione Italiana Donatori Organi, Tessuti e Cellule” Brindisi il cui logo compare all’interno del booklet del disco e i cui responsabili e volontari saranno parte integrante della promozione, presentazione e diffusione. Il progetto discografico gode del patrocinio della Provincia di Brin-disi - assessorato alla Cultura - e del patrocinio del Comune di Brindis. Si avvale inoltre del partenariato di Studio100, TeleBrindisi Web Tv, Idea Radio e Radio Frate Sole.

Nella foto Nico Lorusso (a destra) con Giovanni Vernia.

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Grande fermento nel Parco Carrisiland Resort delle Tenute di Franco Carrisi a Cellino San Marco, che si prepara ad accogliere al meglio i numerosi turisti che hanno deciso di trascorrere una giornata in questa struttura dai grandi spazi all’aria aperta. Disteso tra ulivi e querce secolari, è un’oasi di tranquilli-

tà e di riposo con diverse soluzioni per una vacanza ideale per tutta la famiglia.Il Parco Carrisiland resort si estende su una superficie di circa 80 ettari ed è un parco naturalistico, tematico e acquatico. Nell’Area western sono state ricreate tutte le componenti della storia del West: la posada messicana, il saloon, l’accam-pamento indiano e il Villaggio Santa Fè, che dispone di confortevoli e luminose suite stile texano-messicano. Chi cerca il piacere di un soggiorno esclusivo potrà regalarsi un “buon ritiro” immerso nell’atmosfera magica di una dimora tipica western. Il trenino farà da spola dall’Area divertimenti all’Area boschiva per far visitare le diverse aree tematiche: “la Giungla”, un’ area allestita con animali in vetroresina tipici di questo habitat; subito dopo la novità 2012: “il villaggio di Tarzan” con capanne, liane e gli animali del mondo del celebre personaggio; “il minizoo”, un percorso per conoscere da vicino le abitudini degli animali più amati dai bambini: cavalli, daini, zebre, cammelli, struzzi, gufi, civette, poiane. In questa area c’è l’altra novità dell’anno: la variopinta “Isola dei pappagalli parlanti”. E poi ci sono “le fiabe nenl bsoco”, un sentiero davvero suggestivo che rapisce i bambini trasportandoli in un mondo fantastico. Il percorso è scandito ed accompagnato da sculture di alcuni personaggi delle fiabe, sagome di animali, cartelli con disegni, casette di legno ove i bimbi lasciano messaggi per gli amici gnomi. Sempre suggestiva “l’area giurassica”, un fantastico passaggio tra dinosauri a dimensione naturale. L’area boschiva del parco “Carrisiland” è per molti l’occasione di una passeggiata godevole e rilassante, per altri il primo incontro con la natura, per i bimbi quello con la fantasia, col piacere di incontrare personaggi fiabeschi. Nelle ore pomeridiane tanta animazione al PalaTexas, nella zona western. Molteplici sono i servi-zi offerti: self-service - fast-food, barbecue, bar, edicola, tabacchino, bazar, ampia zona riservata per i pic-nic. Gli uffici del parco sono a disposizione di scolaresche, gruppi e turisti per informazioni su visite guidate, proporre soluzioni per soggiorni vacanza, effettuare prenotazioni alberghiere a cominciare da Pasqua sino a settembre.Infoline: 0831/618152- 349 2914792. www.carrisiland.it.

In attesa della riapertura dell’Acquapark, è possibile godersi il bosco, con il nuovo villaggio di Tarzan.

CARRISILANDNOVITÁ NEL PARCO

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Un meraviglioso viaggio alla scoperta del freddo e dei suoi misteri: lo

ha proposto al Festival della Scienza di Vasto la brindisina Vanda Elisa Gatti in collabo-razione con Danilo Gasca. Si tratta di un percorso molto interessante che parte dalla spiegazione del funzionamen-to del frigorifero, luogo in cui si scoprono molte cose che sembrano una consuetudine di vita quotidiana e che in realtà nascondono una spiega-zione scientifica.Molto interessante, per esem-pio, è stato il passaggio in cui i due ricercatori spiegano le modalità con cui viene conser-vato un cordone ombelicale, da cui si ricavano le cellule staminali. Nella parte pratica della mostra-laboratorio, sono invece stati proposti alcuni

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FESTIVAL DELLA SCIENZA /A Vasto grande successo per la mostra curata dalla brindisina Vanda Elisa Gatti.

IL FREDDO AMICO DELL’UOMO

esperimenti in cui l’azoto liquido era il grande protagonista. Tutti a bocca aperta per ammirare come la materia, immersa nell’azoto, cambia stato. Così un tubo di pla-stica si rompe come fosse vetro e un ciuffo di prezzemolo ghiaccia e si sbriciola.Sono metodi utilizzati anche nelle

lavorazioni indu-striali e in campo scientifico, ma che alla base hanno semplicemente le proprietà del freddo. Ed è proprio il fred-do ad aver permesso la conservazione di Otzi, ominide ritro-vato nei ghiacciai ed ora conservato nel Museo di Bolzano.Un percorso affasci-nante e interessante, dunque, che spazia dalla vita quotidiana alle più alte appli-cazioni scientifiche, con Danilo e Vanda abili nel condurre i visitatori alla scoper-ta del freddo, “da sempre un grande amico dell’uomo”.

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46 TuttoBrindisi maggio 2012

L’Aurora Brindisi conquista il titolo di Campione Regionale Under 17

Eccellenza . La squadra allenata da Gianluca Quarta conferma il titolo nel campionato regionale d`eccellenza battendo il Basket Corato, in un remake della finale vinta lo scorso anno, quando nello stesso palazzetto barese hanno giocato gli atleti nati nel 1994/95. Solo il risultato finale è uguale a quello dello scorso anno perché i ragazzi nati nel 1995 e '96 hanno partecipato a queste Final Four non da favoriti e con mille infortuni che ne hanno condizionato il cammino negli ultimi due mesi. Questo gruppo ha mostrato nella semifinale con la Libertas Foggia quel carattere che ha permesso di recuperare 6 punti a un minuto e mezzo dalla fine, nonostante una partita affrontata con la paura negli occhi ma con la determinazione e la freddezza

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Il brindisino appassionato di Tennistavolo si è aggiudicato le finali regionali di Molfetta, sbaragliando la concorrenza.

AURORA U17 PRIMI IN PUGLIA

Una famiglia di sportivi, una famiglia di veri campioni del nuoto master. I fratelli Flavio e Luca Guadalupi e la loro mamma Lucia Matteo durante l’ultimo weekend di gare hanno conquistato ben 6 medaglie d’oro stabilendo nuovi primati regionali di categoria. L’occasione è stata offerta a Bari dal “Trofeo Paolo Pinto”, manifestazione sportiva cui hanno partecipato oltre 500 iscritti. Lucia Matteo, classe 1946, ha gareggiato e vinto sulla distanza dei 50 metri sia a stile “rana”, stabilendo il primo record regionale per la sua categoria di appartenenza (Master 65), che a stile libero. Lucia ha iniziato a nuotare solo otto anni fa, giusto per tenersi in forma e praticare uno sport.Suo figlio Luca, classe ‘72, ha dominato le gare della 50 dorso e della 50 stile libero, dove ha segnato il nuovo record regionale di categoria. Flavio, due anni più grande del fratello, oltre a vincere l’oro sulla 50 e sulla 100 metri in stile rana, ha stabilito per entrambi le specialità i nuovi record regionali. Lucia, Luca e Flavio sono tesserati con l’ASD Sottosopra.

NUOTO: LA FAMIGLIA DEI RECORD

dei tiri liberi finali di Rongone e Perugino e nella cinica lucidità nella bomba realizzata da Vignone a 2" dalla fine, che hanno portato

la partita al supplementare, vinto poi meritatamente. La finale con i favoriti del Basket Corato è stata una partita vibrante e tesa. Al suono della sirena è esplosa la felicità dei ragazzi. «Siamo particolarmente contenti per Gianluca Quarta che, allenando nella nostra società, ha scelto la soluzione probabilmente più appagante dal punto di vista tecnico ma sicuramente la più rischiosa per il suo futuro, considerando la scarsa pubblicità del suo lavoro», dice Gianfranco Patera, dirigente dell'Aurora: «Adesso si può finalmente guardare alla fase interregionale, che tanto per cambiare ci vede inseriti in un concentramento "impossibile" e che ci vedrà affrontare a Roma dal 12 al 14 Maggio la Mens Sana Siena, la Virtus Bologna o Reggio Emilia e l`Armani Jeans Milano probabile vincitrice dello spareggio con Pescara». AURORA BRINDISI - CORATO 64-82 Aurora: Rongone 8, Perugino 19, Angelini 14, Assentato 2, Proto 18, Guadalupi, Bevilacqua, Mangano 2, Ruocci 4, Vignone 9, Baldassarre 4. Coach Gianluca Quarta. Vice allenatore Sandro Arrighi.

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Si sono svolti nei giorni scorsi nella piscina comunale di Monopoli,

in una cornice di pubblico appassionato e “partecipe”, i campionati regionali invernali Esordienti “A”. Oltre 200 nuotatori dell’eccellenza giovanile pugliese si sono sfidati tra le corsie a colpi di bracciate per la conquista dei titoli in palio. Per la città di Brindisi erano presenti

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Ai campionati regionali esordienti ottime affermazioni dei ragazzi dell’ASD Archimede e della Sottosopra.

PICCOLI CAMPIONI IN PISCINA

le società Sottosopra con il tecnico Maurizio Vilella e l’ASD Archimede con il tecnico Jacopo Ziza. Nella prima gara, i 200 stile libero, la giovanissima Antea Montera, classe 2001 dell’ASD Archimede, sfiora il podio per una conduzione della gara eccessivamente prudente. Il tempo di 2'34"1 la costringe, per una manciata di decimi, al quarto posto. Ma nella gara successiva, 100 rana, Antea rompe ogni

indugio ed ottiene il tempo di 1'33"4 che le regala la medaglia di bronzo. Nella batteria successiva la sua compagna di squadra e coetanea Letizia Casieri, ferma il cronometro a 1'28"6, sua migliore prestazione stagionale, e conquista la medaglia di oro della sua categoria. Per il settore maschile dei 100 rana l’atleta dell’Archimede classe 2000, Raffaele Russo, chiude la gara con il tempo di 1'28"8 aggiudicandosi il sesto posto. Risultato dovuto ad un periodo di troppi allenamenti saltati per alcuni problemi di salute. Chiudono la prima fase della manifestazione, la seconda si svolgerà domenica 29 sempre a Monopoli, le staffette 4x100 mista (dorso, rana, delfino, stile libero), a rappresentare l’Archimede i quattro atleti Esordienti più forti: Mattia Leuzzi, Davide Lotito, Mattia Protopapa e Raffaele Russo.

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Nonostante le condizioni me-teo avverse e il forte vento, a Senise (Potenza) gli atleti

del gruppo sportivo dei Vigili del Fuoco “Carrino” di Brindisi hanno conquistato 4 ori, 6 argenti e 3

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CANOTTAGGIO/Il gruppo sportivo Carrino grande protagnoista a Senise: 4 ori, 6 argenti e 3 bronzi per i ragazzi allenati da Antonio Coppola

13 MEDAGLIE PER I VIGILI IN CANOA

bronzi. Alla regata hanno partecipato 12 società (e circa 300 canottieri) provenienti da Puglia e Basilicata. Quasi tutti gli atleti dei Vigili del Fuoco di Brindisi sono riusciti a salire sul podio. Medaglia d’oro per il 2 di

coppia Senior Maschile con Giuseppe Orlandino e Daniele Crastolla; il 2 di coppia cadetti femminile con Alessia Rodia e Sarah Russo che hanno conquistato anche, rispettivamente, un oro nella categoria allievi singolo 720 femminile e un argento categoria cadetti singolo femminile. Sale sul podio con medaglia di oro anche Luca Lavino con il singolo 720 categoria allievi C maschile seguito da Marco Lonero che si aggiudica un argento (atleti di 13 anni). Bellissima gara nella categoria singolo ragazzi maschile che vede un argento per Domenico Turrisi e nel doppio ragazzi maschile un ar-gento per Ramon Palmarini e Simone Giglio alla loro prima manifestazione. Si distingue Daniele Crastolla che con-quista l’argento nella categoria senior maschile. Bronzo per i giovani Giaco-mo Demauro, Valerio Gallo, Giuseppe Orlandino ancora sul podio insieme a Domenico Turriti, Giuseppe Bottacci e Tony Zammillo. Sfortunato il piccolo Raffaele Russo che purtroppo a causa di problemi tecnici in partenza rag-giunge il quinto posto nella categoria. Soddisfatto l’allenatore Antonio Cop-pola, che con il suo impegno e la sua tenacia continua a raccogliere successi in uno sport come il canottaggio che fa sempre più proseliti.

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