Suor Angela Bertelli C BUON NATALE 2009 Dio …...Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione...

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Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO) Numero 46 - Anno 24º Domenica 27 dicembre 2009 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it CBM srl Via Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo) Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307 www.cbmimballaggi.it - [email protected] Le scatole sempre pronte... ...per muovere i vostri abiti. CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto a magazzino, ideale per il settore tessile, le imprese di traslochi ed i privati. - Consegne all’istante - Varie misure pronte - Tanti accessori - Prezzi convenienti Gruppo www.apvd.it DOMENICA 27 DICEMBRE orari: 10-13 15.30-19.30 APERTO DOMENICA 27 DICEMBRE orari: 10-13 15.30-19.30 APERTO STRADA STATALE MODENA-CARPI 290 • APPALTO DI SOLIERA (MO) TELEFONO 059-5690308 arissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Carpi, Vi giunga il mio cristiano e cordiale augurio di un Santo e gioioso Natale! Il Natale ci dilata e ci comunica la grazia e i meriti che Gesù ha meritato nascendo come uomo e facendosi in tutto simile a noi per salvarci e riscattarci dal nostro egoismo e dai nostri peccati. Il Natale è stato annunciato a Betlemme dall’Angelo a gente umile, povera, semplice, dal cuore puro, ai pastori. Il Natale è mistero di amore e invito ad essere santi nelle piccole cose e in ogni momento della vita quotidiana vivendo le Beatitudini, specie quella della Purezza del Cuore. Sia il nostro cuore sempre, ma specialmente in questi giorni, capace di purezza, di umiltà, di onestà, di trasparenza, non sbadato né distratto, non presun- tuoso, né sufficiente come il cuore dei potenti e degli indiffe- renti di allora. Lui solo, Gesù che nasce, può donarci un cuore puro, trasparente, limpido, accogliente e solidale, capace di uno stile sobrio ed essenziale di vita, mediante una buona e accurata Confessione dei nostri peccati. Gesù, l’Emmanuele, il Dio con noi, ci doni di vederlo, in questi giorni e sempre, presente; - nei nostri cari, in famiglia, favorendo e facilitando con loro un abbondante e sincero dialogo; - nei nostri colleghi, nel lavoro e nella scuola, favorendo e facilitando con loro un ambiente umano e solidale; - nei nostri fratelli di fede, nella comunità parrocchiale, favorendo e facilitando con loro l’accoglienza reciproca e un autentico spirito di corresponsabilità con il Parroco. Maria Santissima, la Madre di Cristo e Madre nostra, ci ottenga questo cuore puro per accogliere dalle sue braccia il Figlio Gesù, l’Emmanuele, il Dio con noi, per donarlo a quanti incontriamo. Buon e gioioso Natale, + Elio Tinti, Vescovo Suor Angela Bertelli Ecco la Buona Notizia per... 3 PAGINA BUON NATALE 2009 Dio Bambino è con noi BUON NATALE 2009 Dio Bambino è con noi Anno sacerdotale Il Natale del don 4 PAGINA Lavoro Sentirsi amici 7 PAGINA Trapianti Nella logica del dono 8 PAGINA C

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Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)

art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)

Numero 46 - Anno 24ºDomenica 27 dicembre 2009

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

CBM srlVia Archimede, 175 - 41010 Limidi di Soliera (Mo)Tel. 059 566618 - Fax. 059 8570307www.cbmimballaggi.it - [email protected]

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CLOTHES-PACK è il prodotto sempre pronto

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DOMENICA 27 DICEMBREorari: 10-13 15.30-19.30

APERTODOMENICA 27 DICEMBRE

orari: 10-13 15.30-19.30

APERTO

STRADA STATALE MODENA-CARPI 290 • APPALTO DI SOLIERA (MO)TELEFONO 059-5690308

arissimi fratelli e sorelledella Chiesa di Carpi,Vi giunga il mio cristiano e

cordiale augurio di un Santo egioioso Natale!

Il Natale ci dilata e cicomunica la grazia e i meriti cheGesù ha meritato nascendo comeuomo e facendosi in tutto simile anoi per salvarci e riscattarci dalnostro egoismo e dai nostripeccati.Il Natale è stato annunciato aBetlemme dall’Angelo a genteumile, povera, semplice, dal cuorepuro, ai pastori.

Il Natale è mistero diamore e invito ad essere santinelle piccole cose e in ognimomento della vita quotidianavivendo le Beatitudini, speciequella della Purezza del Cuore.

Sia il nostro cuore sempre,ma specialmente in questi giorni,capace di purezza, di umiltà, dionestà, di trasparenza, nonsbadato né distratto, non presun-tuoso, né sufficiente come ilcuore dei potenti e degli indiffe-renti di allora.

Lui solo, Gesù che nasce,può donarci un cuore puro,trasparente, limpido, accoglientee solidale, capace di uno stilesobrio ed essenziale di vita,mediante una buona e accurataConfessione dei nostri peccati.

Gesù, l’Emmanuele, il Diocon noi, ci doni di vederlo, inquesti giorni e sempre, presente;- nei nostri cari, in famiglia,favorendo e facilitando con loroun abbondante e sincero dialogo;- nei nostri colleghi, nellavoro e nella scuola, favorendo efacilitando con loro un ambienteumano e solidale;- nei nostri fratelli di fede,nella comunità parrocchiale,favorendo e facilitando con lorol’accoglienza reciproca e unautentico spirito dicorresponsabilità con il Parroco.Maria Santissima, la Madre diCristo e Madre nostra, ci ottengaquesto cuore puro per accoglieredalle sue braccia il Figlio Gesù,l’Emmanuele, il Dio con noi, perdonarlo a quanti incontriamo.

Buon e gioioso Natale,

+ Elio Tinti, Vescovo

Suor Angela Bertelli

Ecco la BuonaNotizia per...

3PAGINA

BUON NATALE 2009

Dio Bambinoè con noi

BUON NATALE 2009

Dio Bambinoè con noiAnno sacerdotale

Il Nataledel don

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Lavoro

Sentirsiamici

7PAGINA

Trapianti

Nella logicadel dono

8PAGINA

C

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2 27 dicembre '09

Natale del Signore

Tutta la terra ha vedutola salvezza del nostro DioVenerdì 25 dicembreLETTURE: Is 52,7-10; Sal 97; Eb 1,1-6; Gv 1,1-18ANNO C – IV SETT. SALTERIO

L’Dal vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dioe il Verbo era Dio.Egli era, in principio, presso Dio:tutto è stato fatto per mezzo di luie senza di lui nulla è stato fatto di ciòche esiste.In lui era la vitae la vita era la luce degli uomini;la luce splende nelle tenebree le tenebre non l’hanno vinta.Venne un uomo mandato da Dio:il suo nome era Giovanni.Egli venne come testimoneper dare testimonianza alla luce,perché tutti credessero per mezzo di lui.Non era lui la luce,ma doveva dare testimonianza alla luce.Veniva nel mondo la luce vera,quella che illumina ogni uomo.Era nel mondoe il mondo è stato fatto per mezzo di lui;eppure il mondo non lo ha riconosciu-to.Venne fra i suoi,e i suoi non lo hanno accolto.A quanti però lo hanno accoltoha dato potere di diventare figli di Dio:a quelli che credono nel suo nome,i quali, non da sanguené da volere di carnené da volere di uomo,ma da Dio sono stati generati.E il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo a noi;e noi abbiamo contemplatola sua gloria,gloria come del Figlio unigenitoche viene dal Padre,pieno di grazia e di verità.

Chiesa parrocchiale di Fiè allo Sciliar (Bolzano)

Ultima puntata dell’anno

Giovedì 24 dicembre alle ore 21Replica domenica 27 dicembre ore 8,30

Tra i servizi: gli auguri di Natale di monsignor Tinti e un itinerario tra i presepipiù significativi della Diocesi, l’inaugurazione dell’Eden e l’intervista a monsignorEnrico Solmi, vescovo di Parma, il convegno su San Possidonio e la chiusura deifesteggiamenti per il 50° anniversario del gruppo scout Carpi 2.

I servizi tv delle puntate precedenti sono disponibili sul sitowww.carpi.chiesacattolica.it

AuguriNatale, un disegno di pace

La venuta del Figlio di Dio nel mondo risponde ad un “disegno di pace” ci ha ricordatoBenedetto XVI all’Angelus di domenica 20 dicembre. Una profezia che ci impegnaquotidianamente a rendere i nostri mezzi di comunicazione dei messaggeri di pace.Questo è l’augurio che rivolgiamo a tutti coloro che seguono con attenzione il nostrolavoro su Notizie, attraverso il sito internet, la trasmissione televisiva e l’ufficio stampa:Gesù, il Messia, la vera pace sia accolto nel cuore di tutti per portare i frutti di amoree di speranza in ogni famiglia e nella società!

Buon Natale e un felice anno nuovo a tutti!Ufficio Comunicazioni Sociali Diocesi di Carpi e Notizie scrl

attesa più o meno lunga èterminata. “Il verbo si fececarne e venne ad abitare inmezzo a noi”.

La prima lettura del profeta Isaia farisuonare ancora l’allegria e la gio-ia che ci hanno accompagnato du-rante tutto il tempo di Avvento, oraperò come fatto compiuto.La seconda lettura già prospettal’opera che compirà il Cristo Si-gnore, e mostra la sua grandezzaineguagliabile.Il brano del Vangelo introduce ele-menti di contraddizione per causadel Verbo di Dio fatto uomo: “ven-ne fra i suoi e i suoi non lo hannoaccolto”; “a quanti però lo hannoaccolto ha dato potere di diventarefigli di Dio”.E’ evidente nelle frasi sopra citatel’esistenza di due gruppi di perso-ne: il primo è formato da quelli cheaccolgono; il secondo da quelli cherifiutano. Questa realtà potrebbeindurre un’ombra di tristezza nelpanorama natalizio, io però pensoche introduca sopratutto uno sti-molo alla riflessione.Io che scrivo, e tu che leggi, inquale gruppo ci troviamo? Cosìchiediamo pure ad ogni uomo, adogni cristiano.Se abbiamo trascorso il tempo di

preparazione al Natale senza ab-bassare quelle montagne, senzariempire quelle valli, senza rad-drizzare quelle strade, di cui si par-lava nel brano di Vangelo com-mentato su queste pagine nelle do-meniche scorse, possiamo dire ditrovarci nel gruppo di chi ha accol-to Gesù Cristo figlio di Dio fattouomo, la luce venuta per illumina-re ogni uomo.Se non siamo passati attraverso ilsacramento della confessione comepossiamo dire di aver preparato ilcammino al Signore?Ecco dunque, mi sembra che ilVangelo di oggi oltre a riaffermarela venuta del Cristo, è un grandemomento di riflessione che ci in-terroga molto seriamente sulla no-stra pratica di fede.Fratello mio, io vorrei che il Natalefosse per ogni cristiano veramenteun giorno di allegria piena.Per questo esorto quanti leggono afare ciò che forse non hanno anco-ra fatto.Sappiamo che Cristo è venuto per-ché tutti diventino figli di Dio. Achi, dunque, ancora non lo è, per-ché non ha accettato il Cristo nellasua vita, auguriamo di non ritarda-re a fare il passo definitivo che lofaccia avvicinare all’amore di Cri-sto mediante l’osservanza dei suoicomandamenti: “se osserverete imiei comandamenti rimarrete nelmio amore” (Gv 15-10).Concludendo, queste nostre rifles-sioni, e quelle delle scorse domeni-che, desidero augurare a tutti quan-ti hanno letto e alle loro famiglie unNatale veramente santo.Che Dio ci benedica tutti.

Don Francesco Cavazzuti

AccogliendoGesùAccogliendoGesù

Domenica 27 dicembreSanta Famiglia di Gesù Mariae GiuseppeLETTURE: 1 Sam 1,20-22.24-28; Sal83; 1 Gv 3,1-2.21-24; Lc 2,41-52Ottava di Natale – I Sett. Salterio

Giovedì 31 dicembreSettimo giorno dell’ottava di NataleGloria nei cieli e gioia sulla terra.LETTURE: 1 Gv 2, 18-21; Sal 95; Gv1-1,18

Mercoledì 6 gennaioEpifania del SignoreTi adoreranno, Signore, tutti ipopoli della terra.LETTURE: Is 60,1-6; Sal 71;Ef 3,2-3a.5-6; Mt 2,1-12

Venerdì 1 gennaioMaria Santissima Madre di DioDio abbia pietà di noi e ci benedica.LETTURE: Nm 6,22-27; Sal 66; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21

Domenica 3 gennaioII Domenica dopo NataleIl Verbo si è fatto carne e ha posto la suadimora in mezzo a noi.LETTURE: Sir 24,1-4.8-12; Sal 147; Ef1,3-6.15-18; Gv 1,1-18II Sett. Salterio

Adorazione dei Magi (XII secolo), Carpi, chiesa della Sagra

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327 dicembre '09

Cantina Sociale di CarpiPUNTI VENDITA

CARPI - via Cavata, 14 - Tel. 059 643071CONCORDIA - Prov. le per Mirandola, 57 - Tel. 0535 57037

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arissimi Amici tutti,Gesù sta per

nascere, Maria ha bi-sogno di un posto dove

partorire, Giuseppe bussa diporta in porta per chiedereospitalità, ci sarà ancora chigli apre la porta e lo accogliein casa propria?Padrone del mondo e non hacasa, chiede ospitalità a noisuoi servi!Parola di Dio e non ha voce,chiede a noi di parlare a suonome!Giudice universale e non vantadiritti per sé, deve scapparedalla sua terra natale!Figlio di Dio e si accoccolanel seno di una giovane don-na, chiede il suo amore e lesue cure!Lui, il Sommo Bene, si im-merge nel male del mondo,chi lo riconosce come Dio intanta povertà?!Lui, Buona Notizia, viene peri senza-speranza, per i con-dannati, i poveri-afflitti di oggi… i nostri piccoli!Phumphuang, Nung, Tam,Oet, Ef, Benjamin, Phrew,Oot, Aat, Alisa, Baas, Toon,Tau, sono i bambini che ospi-tiamo alla Casa degli Angeliormai al suo secondo anno divita!

All’ultimo consiglio pasto-rale della parrocchia vengo asapere che la Casa degli An-geli è finita tra le “opere so-ciali” della parrocchia … mala verità è che la Casa degliAngeli non è un orfanotrofioper bimbi disabili, non è nep-pure un centro di fisiotera-pia, e ancor meno un centrodi assistenza sociale per mam-me con figli disabili abban-donate dai mariti: se così fos-se perché fare doppioni di ciòche lo stato già gestisce?Gesù è l’unica ragione, ini-zio e fine della Casa degliAngeli! Gesù solo!

…Per questi

bambiniGesù è la Buona Notizia perquesti bambini che Lui stes-so chiama vicino a Sé persollevarli dalla melma delloslum, per benedirli, per farnel’esempio di chi è il più gran-de, per dirci che qualunquecosa facciamo a questi picco-li l’abbiamo fatta a Lui stessoe nel giudizio finale questaCarità ci salverà anche se noneravamo coscienti di farla aLui. Gesù si identifica conloro e abita in loro pienamen-te accolto, abbracciato comeSignore in questi corpicinisofferenti, deformi, spasticio in continua agitazioneincontrollabile. Gesù si ma-nifesta in loro in modo pieno,nella gloria assolutamentecommovente di un sorrisoluminoso e birichino, di unamanina che cerca di raggiun-gere qualcosa, qualcuno, diun visino che ti si avvicina

per darti un bacetto affettuo-so, nella fatica di stare ritti inpiedi o di gattonare trasci-nandosi le gambette semi-paralizzate o del portare lacroce.

…Per le mammeGesù è la Buona Notiziaper le mamme che guarda-no ora i loro piccoli conorgoglio per i progressi fatti,perché sono amati e rispet-tati e aiutati, perché nonhanno più vergogna ad usci-re con loro, perché hannoloro stesse ritrovato la di-

gnità davanti ai loro mariti,perché ora hanno un lavoroe hanno trovato una Via,una Verità, una Vita diver-sa e più piena stando con iloro angioletti! Loro sonoquelle donne che chiede-ranno a Gesù: “quando Si-gnore ti abbiamo visto ma-lato, in carcere, disabile eti abbiamo aiutato …?” eGesù sarà ben felice di aprirei loro occhi perché lo rico-noscano Dio Bambino trale loro braccia come Mariae Giuseppe lo hanno rico-nosciuto Dio da quella SantaNotte a Betlemme in poi.

…Per tutti quelli

che passanoGesù è la Buona Notizia pertutti quelli che passano per laCasa degli Angeli e possonotoccare con mano il Signore,farLo giocare, consolarLo,accarezzarLo, servirLo nelmodo più concreto e sempli-ce e sperimentare la pace e lagioia che la vicinanza di Gesùdona loro.La Casa degli Angeli è ope-ra-missione di evangeliz-zazione! C’è per annunciarela Buona Notizia, per farla

toccare, vedere, sentire forteanche oggi come il coro degliAngeli a Betlemme! “Gloriaa Dio! …Ecco la Gloria diDio tra gli uomini!” Noi spin-giamo le carrozzelle dei no-stri bambini ma … sono lorogli angeli che ci indicano lastrada e spingono noi, “po-veri handicappati spastici dicuore”, con forza verso lagrotta, verso Gesù! E questoproprio come 2000 anni fasuccede qui, oggi, anche nel-la Thailandia del buddismotheravada più antico e delconsumismo più moderno! Siagloria a questo Dio!

La lettera di Natale di suor Angela Bertelli ci aiuta a cogliere il senso autenticodel mistero dell’incarnazione, della presenza di Dio nel mondo, dei miracoli che Eglicontinua a compiere: “Noi spingiamo le carrozzelle dei nostri bambini ma sono loro gliangeli che ci indicano la strada e spingono noi, ‘poveri handicappati e spastici dicuore’, con forza verso la grotta, verso Gesù!”

Gesù è la Buona Notizia…C

Lunedì 7dicembre duesposi novelli,Anna Severinoe LucaBertoli, sonopartiti per laThailandiadiretti allamissione di suorAngela Bertellipresso la qualetrascorrerannocirca un mese,realizzando cosìil loro progettodi trascorrere ilviaggio dinozzepresso unamissione.Esperienza allaquale non sononuovi, visto chegià la scorsa estate hanno trascorso, per il secondo annoconsecutivo, un periodo di servizio volontario presso unamissione in Brasile.

All’ultimo consiglio pasto-rale della parrocchia ven-go a sapere che la Casadegli Angeli è finita tra le“opere sociali”… ma laverità è che la Casa degliAngeli non è un orfanotro-fio per bimbi disabili, nonè neppure un centro di fi-sioterapia, e ancor menoun centro di assistenza so-ciale per mamme con figlidisabili abbandonate daimariti. Gesù è l’unica ra-gione, inizio e fine dellaCasa degli Angeli! Gesùsolo! La Casa degli Angeliè opera-missione dievangelizzazione!

Il Re si fa poveroQuale genialità di un Dio chenon disdegna l’umiltà e l’umi-liazione per amore di noi! “IlRe si fa povero per fare ricchinoi suoi servi e onorarci conla Sua Presenza…!” Si fadebole per rafforzarci nel-l’amore gratuito, si fa disabileper abilitarci ad amare senzacondizioni!Ma ditemi: ci si potrà maicongratulare abbastanza conDio per l’incredibile fanta-sia che usa, per le sue trova-te, per la sua creatività nel-l’aprirsi un varco anche nel-le culture più apparentementeestranee alla mentalità evan-gelica? Sfido chiunque a direche è stato solo un progettodi uomini il tirare su unacasa e metterci dentro deidisabili e tirare in ballo an-che le mamme? Non era for-se abbastanza già occuparsidei loro figli? Chi può darela forza di osare a sobbarcar-si di responsabilità che au-mentano di giorno in giornose non Colui che solo portatutto il peso del mondo esolleva i pesi dalle nostrespalle? Chi avrebbe potutosmuovere tanti cuori di gen-te che neppure ci ha mai vi-sto e continua però a soste-nerci con la sofferenza, ilsacrificio, la preghiera, lagenerosità? Chi avrebbe avu-to il coraggio di chiedervicosì tanto amici tutti carissi-mi che ancora ci aiutate, cheavete dato il vostro tempogratis come volontari senzacalcoli? Ci conoscevamoforse prima? Di alcuni di voiho conosciuto la faccia al-l’ultimo minuto o non la co-nosco ancora ma conosco ilcuore e i suoi frutti, con tuttigli altri ci lega una amiciziatalora decennale che ha avu-to da sempre il sapore e ilprofumo di Cristo, il Regalopiù bello e l’unico di inesti-mabile valore che continuia-mo a scambiarci a vicendanella preghiera e nella Euca-ristia anche da così lontanoper avere forza di restare fe-deli, assieme, fino alla fine!Che sia allora anche questoche viene un Santo Natale diCristo tra noi, con noi, pernoi e possiamo noi tutti esse-re per Lui, e con Lui, aprendola porta del nostro cuore spa-lancata, non vergognandocidi annunciare la Sua Venuta,ma diventando voci del corodegli angeli che lo annuncia-no a tutti perché la Sua Gioiasia in noi, e sia Gioia Piena!

Buon Santo Natale da tuttinoi della Casa degli Angeliassieme a Rossella, Matteoe Marta, Luca e Anna,volontari qui con noi, atutti voi e i vostri cari

vostra Maria Angela mmx

Gli auguri del Centro Missionario

Il Natale che si avvicina ci ricorda ancora una volta cheogni giorno, anche oggi, Dio continua a venire ed entranella nostra storia per farla diventare storia di Dio, se solosiamo capaci di accorgercene e di accogliere il suovenire.L’uccisione violenta, alcune settimane fa, di un missio-nario italiano in Brasile, don Ruggero Ruvoletto, ha fattoscrivere queste parole al Centro Missionario della Dioce-si di Padova:“Dove la Chiesa non è forte:quello è il suo luogo.Dove la Chiesa si esprime nel servizio accogliente, insemplicità: quello è seguire Cristo.Dove la Chiesa vive sconcerto, sorpresa, paura e si affidaunicamente a Dio:quello è il Regno di Dio.Dove solo pronunciare parole di bene e di amore èrivoluzione: quello è il solco del seme fecondo…Dove si interrompono i piani umani:sicuramente cominciano piani divini”.Davvero l’avvicinarsi del Natale ci stimola ad entraresempre più nella “storia di Dio” apparentemente cosìdiversa e lontana dalla storia dell’uomo.Con questo pensiero, don Fabio Barbieri e i collabora-tori del Centro Missionario, augurano a tutti un SantoNatale.

Per Anna e Luca luna di miele in Thailandia

Natale

Auguridi un sereno Natale

e un prosperoAnno Nuovo

Auguridi un sereno Natale

e un prosperoAnno Nuovo

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4 27 dicembre '09

Giovedì 24 dicembreConfessioni

Per tutta la giornata ampia disponibilità, in Cattedrale,dei sacerdoti per le confessioni (nei giorni precedenti

si segue il normale orario disponibile in chiesa).Veglia dell’attesa

Alle ore 23,15 la “Schola Cantorum” della Cattedralepropone una veglia di preparazione

con canti e preghiere.Messa della notte di Natale

Alle ore 24 il Vescovo presiede la Santa Messa

Venerdì 25 dicembreNatale del Signore

Il Vescovo presiede la messa solenne alle 10,45.Sante Messe alle ore 8 – 9,30 – 10,45 – 12 – 18.

Sabato 26 dicembreSanto Stefano

Si osserva l’orario delle Messe festive.

Giovedì 31 dicembreRingraziamento per l’anno che si chiude

Alle ore 18, Santa Messa di ringraziamento e cantodel “Te deum” presieduta dal Vescovo

Don AntonioDottiCapaci di portare Cristo a tutti

Per raccontarvi come un gio-vane sacerdote viva la solen-nità della nascita del SignoreGesù Cristo guardo l’alberonatalizio della chiesa parroc-chiale di San Marino.E’ stato addobbato nell’annosacerdotale con le stelle cheriportano le riflessioni, pro-fonde e popolari, dei dialo-ghi fra il crocefisso e donCamillo, dai romanzi diGuareschi. La punta, la de-corazione più importante, ri-porta questa citazione: “Gesù,pensate voi per me: io non ciriesco più!”. La conversioneal pensiero di Cristo è il rega-lo più bello che un pastorepuò offrire alla comunità, edè possibile nella misura incui si è capaci di fare lectiocontinua e divina con la Sa-cra Scrittura.“Arrivati alla grotta i pastori(…), Maria si accorse diShamir, che non aveva nullain mano, lo chiamò e gli dis-se: ‘Tu Shamir che non hainulla, prendi Gesù in braccioe portalo a tutti’. Così avvie-ne anche a noi, se sappiamosvuotarci di noi per riempircidi Gesù”.Sollecitato da questo raccon-to di don Oreste Benzi, cheha abbellito l’applaudita re-cita di natale dei ragazzidell’Acr di San Marino, pen-so che il prete abbia ricevutoda Dio la gioia di impostaretutta la sua vita per esserecapace di portare Cristo a tut-ti. La presidenza delle cele-brazioni dei sacramenti e ladirezione spirituale sono lestrade attraverso cui ilpresbitero esprime questa re-sponsabilità, trovando gestie parole adeguati ad ogni per-sona che avvicina, dato chela nostra umanità è statanobilitata dall’incarnazionedel Figlio al punto da poteresprimere l’amore del Padre

per noi.E’ la stessa vita e missionedella comunità ecclesiale, tuttaintera, il culto cristiano che ilpresbitero serve - in comu-nione col vescovo e il presbi-terio - per primo; egli la uni-sce e la forma sulla memoriaviva di Cristo, Dio con noi.Cercate il prete per questo enon per altro se volete vera-mente festeggiare il Natale.

Don FabioBarbieriSia festa la volontà del Padre

Il Natale è uno dei tempi del-l’anno in cui si moltiplicano

gli incontri, soprattutto quel-li profondi della confessioneo della direzione spirituale.Nel dialogo e nel confrontocon le persone, nel tentativodi guidarle all’incontro conDio, sento crescere anche inme sacerdote la comprensio-ne del mistero al quale ci pre-pariamo, come una sorta dimeditazione che si realizzainsieme e progressivamente.Anche quest’anno un’idea siè imposta più di altre: con lasua nascita Gesù realizza lavolontà del Padre, come dicela Scrittura: “Entrando nelmondo Cristo dice: ‘Ecco, iovengo per fare, o Dio, la tuavolontà’” (Eb 10, 5.7).La nascita è per Gesù l’ini-

zio, qui in terra, di un rappor-to col Padre fatto di fiducia,di abbandono e di obbedien-za che si protrarrà fino allamorte in croce.Quest’anno il Natale mi ri-corda soprattutto questa prio-rità della volontà di Dio suogni altra cosa.Parafrasando una frase della“preghiera del Signore” qual-cuno ha scritto: “Padre no-stro… sia festa la tua volon-tà!”.Che possa essere veramentecosì ce lo ricorda Maria chedopo avere detto il suo“Eccomi” alla volontà di Diosente il cuore esultare di gioia.Anche per noi, anche per mesacerdote, la volontà di Diopotrebbe - dovrebbe? - di-ventare una festa, una gioia.

Padre nostro, sia festa la tuavolontà.Il tuo Figlio Gesù, con tutto ilmistero della sua vita, hamesso nella nostra terra il“sì” che eternamente egli can-ta di fronte a te.Con la forza del suo cuoreobbediente fa’ che anche noipossiamo dirti il nostro “sì”.Padre, metti sulle nostre lab-bra il “sì” di Maria.E donaci la gioia di ripetere:“Avvenga secondo la tua Pa-rola”.Amen.

Nell’Anno Sacerdotaleindetto da BenedettoXVI per “far percepiresempre più l’importanzadel ruolo e della missio-ne del sacerdote nellachiesa e nella societàcontemporanea”, abbia-mo chiesto a tre sacer-doti della Diocesi diraccontarci il loroNatale. Il sacerdote ècolui che ci aiuta a“vedere Dio” comebene ci ha indicato ilvescovo Elio Tinti nellelinee pastorali di que-st’anno.

Natale

Si noterà subito che questa beatitudine offre undono immenso: vedere Dio. Ed è tanto più sconvol-gente se consideriamo che tutta la Scrittura è unani-me nell’affermare la impossibilità dell’uomo divedere Dio. “Dio, nessuno l’ha mai visto” affermaGiovanni nel Prologo al suo Vangelo (Gv 1,18).C’è una indicazione precisa e profonda seguendo laquale è possibile ‘vedere’ Dio. Lo esprime molto benela Lettera agli Ebrei: “Cercate la pace con tutti e lasantificazione, senza la quale nessuno vedrà mai ilSignore” (12,14). Questa promessa dimostra l’eccel-lenza e la centralità di questa beatitudine in tutto ilmessaggio evangelico: ai puri di cuore Dio promettedi donare se stesso; non delle sue cose, ma se stesso!

Elio Tinti, vescovo

utilizzare tutte le forme cherealizzano la diffusione delmessaggio evangelico. Traqueste oggi acquista più im-portanza il dialogo pastorale.Per dialogo intendiamo l’in-contro tra due o più personeche parlano e si scambianoidee, opinioni, esperienze.L’ascolto paziente e rispetto-so, il linguaggio e il tono pos-sono far trasparire un’atten-zione sincera, una specie disimpatia verso l’altro. L’ac-cettarsi nella diversità dei gu-sti, abitudini, opinioni, varie-tà di carismi, accompagnatodallo Spirito di carità acquistauna certa forza di irradiazionedello stile e del messaggioevangelico. In un tempo comeil nostro, in cui dalla battutaumoristica allo scontro politi-co, prevale l’aggressione e ildisprezzo, nei giornali, allaradio e nella tv compaionopersino gli insulti, il dialogopastorale può divenire quelpizzico di sale che frena lacorruzione e contribuisce adiffondere il gusto del linguag-gio evangelico.Gesù, di cui celebriamo lavenuta, non si è limitato allapredicazione ma ha sceltotalvolta circostanze favore-voli al dialogo. Ad esempio:il dialogo con Nicodemo econ la samaritana nel Vange-lo di Giovanni. Luca ci rac-conta un episodio in cui Gesùha utilizzato il dialogo perconvertire un peccatore, maquesto dialogo non ci è statoriportato dal Vangelo. Attra-versando la città di Gerico,Gesù incontrò Zaccheo. Loinvitò a scendere dall’albero,sul quale si era appostato, edentrò volentieri nella sua casa.Zaccheo è contento della vi-sita di Gesù e lo accoglie congioia. Segue un dialogo altermine del quale Zaccheo èconvertito. “Ecco, Signore,io do la metà di ciò che pos-siedo ai poveri, e se ho rubatoa qualcuno, restituisco quat-tro volte tanto”. Come si saràsvolto il dialogo, che cosaavrà detto Gesù da indurreZaccheo a cambiare vita?Noi sacerdoti abbiamo varieoccasioni di dialogo. Il dia-logo, senza diventare una pre-dica, dovrebbe far trasparireun amore sincero verso il fra-tello nonostante la diversitàdi idee e di vita, ad imitazio-ne di Cristo che, con la suavita, ci ha insegnato comecondannare il peccato e ama-re il peccatore e come dialo-gare con i peccatori per in-durli a cambiare vita.

Don RenzoCatellaniUn dialogo pastorale

Alla missione del sacerdotecorrisponde un coscienziosoadempimento del comando diCristo “Andate in tutto ilmondo e proclamate il Van-gelo a ogni creatura” (Mc16,15). L’annuncio della Pa-rola, che si fa carne e viene adabitare in mezzo agli uomininel grande mistero del Nata-le, è il principale dovere delsacerdote che ha avuto perquesto una vocazione parti-colare. La proclamazione delVangelo non può limitarsi allapredicazione, ma può e deve

Venerdì 1 gennaio 2009Maria, madre di DioGiornata della Pace

Alle ore 18, il Vescovo celebra la Santa Messa nellaGiornata mondiale della Pace, organizzata dalle

aggregazioni laicali della Diocesi di Carpi e nel ricor-do del 65° anniversario della morte del Servo di Dio

Odoardo Focherini.

Le Messe seguono l’orario festivo.

Il Natale in Cattedrale

Don Antonio Dotti

Don Renzo Catellani

Don Fabio Barbieri

“Perché vedranno Dio”“Perché vedranno Dio”

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527 dicembre '09

Se vuoicoltivare la pace

custodisci il creato

Se vuoicoltivare la pace

custodisci il creato

43ª GiornataMondiale della Pace

Venerdì1 Gennaio 2010

1° gennaio 2010 – Giornata mondiale della pace“Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato”

Dalla Genesia Copenhagen

Copertina

Simone Morandini

testo bello ed impor-tante il messaggio perla Giornata mondiale

della pace 2010: una ripresae un rilancio di parecchi spuntigià presenti nella dottrinasociale della Chiesa – specienella “Caritas in Veritate” –ma con una forza eun’incisività tutte nuove. Untesto che medita il rapportotra l’uomo e l’ambiente natu-rale alla luce “dell’opera cre-atrice del Padre e redentricedi Cristo” (n.14), per indica-re un punto nodale per glioperatori di pace. Un testoper dire di una Chiesa che sisa responsabile per il creato eche alza la voce “per difen-dere la terra, l’aria e l’ac-qua”, come “per proteggerel’uomo contro la distruzionedi se stesso” (n.12).Papa Benedetto XVI indicanella vocazione umana a col-tivare e custodire la terra (Ge-nesi 2,15) un elemento criti-co per la costruzione di unaconvivenza giusta e pacifica– secondo un’intuizione chela dottrina sociale della Chiesacondivide con l’intero movi-mento ecumenico. In essa siradica l’invito a rinnovare erafforzare l’alleanza tra l’uo-mo e la terra, ritrovando inessa il primo grande, fondan-te dono del Creatore all’uma-nità: rispetto ad essa l’uomoha certo un’autorità conferi-tagli da Dio, ma profonda-mente intrecciata con la re-sponsabilità che gli è affida-ta. È dalla mancata corrispon-denza al mandato di Dio diun uomo, che si è lasciatodominare dall’egoismo, chenascono quei comportamentisfruttatori che hanno deter-minato la crisi ecologica. Oggic’è invece bisogno di una fortesolidarietà – all’interno dellagenerazione presente, comenei confronti di coloro chedopo di noi abiteranno que-sto pianeta: dobbiamo appren-dere ad usare le risorse natu-rali evitando conseguenzenegative per i viventi, “uma-ni e non umani, presenti e avenire” (n.8).Un testo teologicamente den-so, dunque, che diviene an-che appello forte al nostrotempo; mi pare, ad esempio,che esso interpelli con forza iresponsabili delle nazioni che

al vertice di Copenhagen (nonnominato nel testo, ma piùvolte nominato in questi giornida Benedetto XVI), hannocercato accordi incisivi, perfar fronte al mutamento cli-matico. Proprio quest’ultimo,infatti, viene indicato al pri-mo posto, al n.4, tra le mani-festazioni della grave crisiche viviamo; assieme vengo-no segnalate ladesertificazione, il degrado

della aree agricole, l’inqui-namento idrico, la perdita dibiodiversità, l’aumento dieventi naturali estremi e ildisboscamento – tutti feno-meni strettamente collegaticon le dinamiche del clima.In questo contesto acquistauna concretezza tutta parti-colare l’insistito richiamo allasolidarietà – intergenerazio-nale ed intragenerazionale –che attraversa il messaggio.Esso si articola in una parti-colare responsabilità dei Pa-esi industrializzati, che nonesonera però dall’impegno co-mune anche i meno sviluppa-ti, specie gli emergenti. Sonoproprio i temi su cui si è di-battuto a Copenhagen, nellapressante ricerca di un accor-do per allontanare la minac-cia che incombe sull’umani-tà.Ma la prospettiva del mes-saggio è ampia: la crisi pre-sente deve diventare occa-sione di discernimento e dinuova progettualità, di revi-sione profonda e lungimiran-te del modello di sviluppo, diprofondo rinnovamento cul-turale. Occorre superare unacultura dell’esonero, negli-

Dalla Genesia Copenhagen

Un

A Copenaghenchiuso il summitCaritas Internazionale:“Accordo debole emoralmente riprovevole”

Caritas Internationalis e ilGruppo Cattolico Internazio-nale per lo Sviluppo e la So-lidarietà (Cisde), che costi-tuiscono la più grande alle-anza di agenzie di sostegnoe sviluppo, hanno definitoquello proposto aCopenhagen (Danimarca)durante il vertice Onu suicambiamenti climatici “unaccordo debole e moralmenteriprovevole che rappresen-terà un disastro per le popo-lazioni più povere del mon-do”. Lo ricorda un comuni-cato Caritas che sottolineacome gli abitanti dei Paesi invia di sviluppo stiano giàlottando con gli effetti deicambiamenti climatici. Laproposta “suggerisce un ac-cordo non ambizioso e nonvincolante che vede i Paesistabilire i propri obiettivi in-dividuali basandosi su ciòche si considera economica-mente e politicamente fatti-bile più che su ciò che èrichiesto dalla scienza e dal-la giustizia”, ha aggiunto.Se i Paesi hanno espresso lavolontà di continuare a la-vorare, l’accordo propostonon presenta dei termini tem-porali chiari e legalmentevincolanti nei prossimi mesi.Secondo Caritas e Cisde, iPaesi sviluppati dovrebberovergognarsi. Le prove scien-tifiche e le analisi economi-che, sostengono, mostranochiaramente ciò che le Na-zioni ricche dovrebbero farein termini di riduzione delleemissioni e di sostegno aiPaesi poveri. Il Cisde e laCaritas credono che il mon-do non debba accettare nienteche sia meno di un accordogiusto, ambizioso e legal-mente vincolante che impe-gni i Paesi sviluppati a ri-durre le emissioni di gas ser-ra di più del 40% entro il2020 basandosi sui livelli del1990.L’alleanza vuole anche che iPaesi ricchi contribuiscanocon 195 miliardi di dollarientro il 2020, oltre agli im-pegni già esistenti, per aiu-tare i Paesi in via di sviluppoa utilizzare le tecnologie verdie a difendersi dalle conse-guenze più gravi dei cam-biamenti climatici.

Comunità di Taizè - Incontro europeo dei giovaniA Poznan in Polonia attesi in 30 mila

Circa 30 mila giovani da tutta l’Europa e dagli altri continentii giovani si raduneranno a Poznan, in Polonia, dal 29 dicem-bre al 2 gennaio 2010 su invito della comunità di Taizé.Gli incontri europei di cinque giorni sono animati dai fratellidi Taizé dal 1978 e si inserisconoin un “pellegrinaggio di fiducia sullaterra” lanciato trent’anni da frèreRoger, il fondatore della comunitàdi Taizé. Uno degli incontri di ri-flessione rievocherà il tema dellalibertà: questa libertà per la quale in molti si sono battuti nelXX° secolo e che sembra oggi così naturale a coloro chehanno meno di 25 anni. Una delle domande che i giovanisaranno invitati ad affrontare sarà questa: oggi, in Europa ein tutti i continenti, riflettiamo abbastanza al senso da darealla libertà? Durante la preghiera di ogni sera, frère Alois,priore di Taizé e successore di frère Roger, offrirà unameditazione.

gente nell’ “esercitare un go-verno responsabile sull’am-biente” (n.7). La coscienzaecologica che emerge nel-l’umanità non va mortificatama, al contrario, favorita,accompagnata, stimolata invista di una maturazione piùalta, radicata anche nella con-templazione della bellezzadella natura, per riscoprire ilDio che, “tramite il creato, siprende cura di noi” (n.13).Essa deve giungere ad arti-colarsi in nuove modalitàd’uso delle risorse e dell’ener-gia che valorizzino i buonifrutti della ricerca scientifi-ca, in politiche ambientaliambiziose, in un impegnointernazionale di alto livello(nn.9-10). Essa esige anchenuovi stili di vita – “aldilà deimodelli di consumo e di pro-duzione attualmente dominan-ti, spesso insostenibili dalpunto di vista sociale, am-bientale e financo economi-co” (n.11): occorre impararea costruire una pace con laterra che si esprima in sceltepersonali, comunitarie, fami-liari e politiche, poiché “tuttisiamo responsabili della pro-tezione e della cura del crea-

Marcia per la PaceAppuntamento a L’Aquila il 31 dicembre

Si svolgerà a L’Aquila il 31dicembre, nelle zone colpitedal sisma dello scorso aprile,il momento centrale della 42ªMarcia per la Pace promossadalla Commissione Episcopaleper i problemi sociali e il la-voro, la giustizia e la pace, daCaritas Italiana, Pax Christi eArcidiocesi de L’Aquila. Iltema, ripreso dal Messaggio del Papa per la Giornata mondia-le della pace del 1° gennaio 2010, è “Se vuoi coltivare la pace,custodisci il creato”.La marcia inizierà a Terni la mattina del 31 dicembre con latavola rotonda “Custodire la pace e il creato”, poi è previstoil trasferimento a L’Aquila dove si terranno diversi incontri ela messa alle ore 20,30. Il 1° gennaio a Roma il ritrovoall’Angelus di papa Benedetto XVI in Piazza San Pietro.Info: www.42marciaperlapace.org

to” (n.11).Molti insomma i soggetti in-terpellati, in un appello allaresponsabilità che viene adintrecciarsi con lasussidiarietà, perché a tutti ilivelli, secondo ciò che com-pete ad ognuno, la custodiadel creato divenga obiettivoetico e politico condiviso.

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6 27 dicembre '09

E’

Il 27 dicembre ricorre il 65° anniversario della morte di Odoardo Focherini:occasione per ricordare un testimone di pace, un laico a “tutto tondo” che ciaddita la strada della santità attraverso l’adesione totale a Cristo fino al donodella vita. Una figura esemplare che ha varcato i confini dell’Italia comedocumenta questa visita al campo di concentramento di Flossenburg in Germania

Mai dimenticare quel nome

Luigi Lamma

piena estate e la Ba-viera incanta con le sueforeste di conifere e le

verdi distese di prati e colti-vazioni. Svettano qua e là itipici campanili delle chiesecattoliche bavaresi. Si saleverso il nord, oltre l’anticaRegensburg (Ratisbona), di-rezione Flossenburg. Lo stessoviaggio, più o meno nello stes-so periodo (allora erano i pri-mi di settembre), compiutonel 1944 da OdoardoFocherini dopo aver lasciatoil campo di concentramentodi Gries a Bolzano. Insieme alui centinaia di deportati cheandavano ad unirsi, in condi-zioni sempre più disumane,alle migliaia già presenti al-l’interno del campo: pare chealla fine della guerra fosseroall’incirca 15 mila.Trovarlo non è immediato, leindicazioni non si sprecano,eppure domenica 26 luglioera l’annualegiornata dellamemoria delcampo diFlossenburg,con la presenzadelle autoritàpolitiche, di li-vello nazionaleed europeo, ereligiose, degliex deportati coni loro familiari.Si comincia ascorgere un po’di movimentonella tarda mat-tinata, il campoè appena fuoridal paese, in li-nea d’aria forsenemmeno unchilometro dalcampanile della chiesa co-struita su una montagna digranito nero.Oggi Flossenburg è uno deipochi luoghi in Germaniascelto per conservare la me-moria dei campi di concen-tramento. E’ stata allestita daqualche anno una mostra estre-mamente documentata all’in-terno di una delle baraccheprincipali rimasta pressochéintatta, poi in ottimo stato c’èil crematorio, la “valle dellamorte” dove sono raccolte leceneri di migliaia di prigio-nieri periti nel campo, la “piaz-za delle nazioni” dove perogni paese è riportato il nu-mero dei caduti. Sono staticostruiti due luoghi per lapreghiera, uno cristiano e l’al-tro ebraico. In questo campoOdoardo Focherini venne re-gistrato e vi rimase circa unmese prima di essere trasferi-to a Hersbruck, un sottocampoche dipendeva da Flossenburg:qui i deportati venivano im-pegnati fino allo sfinimentoin un lavoro massacrante nel-le cave di granito.Aggirarsi per il campo conancora tanti segni visibili edinequivocabili dell’orrorecompiuto genera sgomento,una sensazione che crescesentendo il racconto di chi èscampato a quell’inferno.L’incontro è casuale, soprala collinetta dalla quale siscorge il crematorio,Venanzio Gibillini descriveal figlio, con dovizia di detta-

gli cosa acca-deva in quelluogo: “Quic’era una pas-serella dallaquale i cada-veri venivanocalati diretta-mente nel for-no. D’invernoperò i mortierano tanti eil forno nonbastava e al-lora venivanoaccatastati lìgiù (e indica-va la “pirami-de delle cene-

ri”, ndr) dove venivano bru-ciati… Ricordo un amico cheera stato destinato a questoservizio ed era impressiona-to perché i cadaveri congela-ti a contatto con il calore sem-brava riprendessero vita”.“Non ho un ricordo di OdoardoFocherini – afferma Gibillini– probabilmente abbiamo fattoil viaggio da Bolzano aFlossenburg insieme e siamostati nella stessa baracca perun mese prima del suo trasfe-rimento a Hersbruck, doveera risaputo che in pochi ce lafacevano a sopravvivere. Lamia fortuna, paradossalmen-te, è stata la giovane età, ave-vo 19 anni e mi ero rifiutatodi arruolarmi nella Repub-blica Sociale. In Germania ipiù giovani venivano avviatinelle fabbriche dove si lavo-rava a contatto con i civilitedeschi in condizioni miglio-ri. Questa è stata la mia sal-vezza, se no al campo in quellecondizioni di freddo e fameera praticamente impossibilesopravvivere”.Alle celebrazioni ufficialidella giornata della memoriaa Flossenburg è stata invitataanche la famiglia Focherini,erano presenti il figlio diOdoardo, Rodolfo con lamoglie Angela e la figlia Ales-sandra e altre due nipotiMaria Peri e Anita Semellini.Per alcuni era la prima voltaa Flossenburg e l’emozioneera palpabile.“Per noi l’incontro con per-

sone come Gibillini – rac-conta Maria Peri – ha un va-lore enorme sotto il profiloemotivo ed umano, pensareche abbiano conosciuto il non-no negli ultimi mesi della suavita ci permette di entrare inuna speciale sintonia”. Oltreal già citato Venanzio Gibilliniera presente anche un altroex deportato italiano,Gianfranco Mariconte diLodi, e al termine della mani-festazione sono stati a lungointervistati da una televisio-ne tedesca con l’ausilio fon-damentale della traduzione diAlessandra Focherini. “E’ im-portante anche – continuaMaria Peri – che ci siano per-sone in Germania che si im-pegnano a tenere viva la me-moria dei campi di concen-tramento anche laddove, comea Hersbruck, non c’è più al-cun segno del campo. Quiabbiamo conosciuto PeterSchon che è presidente del-l’associazione che cura la do-cumentazione del campo. Dalui abbiamo appreso che ideportati da Hersbruck veni-vano trasferiti ogni mattinaall’alba a 5 chilometri di di-stanza per scavare una galle-ria a servizio delle industriebelliche. Si può ben capire daquesti dettagli e dalle testi-monianze degli ex deportaticome fosse praticamente im-possibile sopravvivere in quel-le condizioni di freddo, famee lavori forzati”. Così è statoper Odoardo Focherini che inquella gelida giornata del di-cembre ‘44 pronunciò il suoultimo sì a Dio prima di rice-verne l’abbraccio definitivo.

Benedetto XVII loro nomi possanonon perire mai

I nomi custoditi in questovenerato monumentoavranno per sempre unsacro posto fra gliinnumerevoli discendentidi Abraham. Comeavvenne per Abraham,anche la loro fede fuprovata. Come perGiacobbe, anch’essifurono immersi nellalotta fra il bene e il male,mentre lottavano perdiscernere i disegnidell’Onnipotente. Possa-no i nomi di questevittime non perire mai!Possano le loro sofferen-ze non essere mai negate,sminuite o dimenticate! Epossa ogni persona dibuona volontà vigilareper sradicare dal cuoredell’uomo qualsiasi cosacapace di portare atragedie simili a questa!

Dal discorso al Memoriale diYad Vashem a Gerusalemme

(11 maggio 2009)Perché non un “Trenoper Flossenburg”?

E’ indubbiamente merite-vole l’iniziativa ormai con-solidata del “Treno perAuschwitz” promossa dal-la Fondazione CampoFossoli insieme agli entilocali. Dopo aver vistoFlossenburg e per gli evi-denti legami con la nostracittà, attraverso il sacrifi-cio eroico di OdoardoFocherini, perché non pen-sare ad un viaggio della me-moria che tocchi anche que-sto luogo unendolo ad altrivicini come Dachau eTerezin?

FlossenburgNella mostrae nel volume il ricordodi Odoardo Focherini

Sono stati circa 3 mila gliitaliani periti aFlossenburg e neisottocampi collegati.Odoardo Focherini è unodei pochi ad esserericordato con una schedaapposita all’interno delpercorso della mostra euno dei due presenti sulbel volume di oltre 300pagine dedicato alcampo. Sempre all’inter-no della mostra un altrotestimone conosciuto, ilveronese VittoreBocchetta, con uncontributo audio, descri-ve l’impatto dei prigio-nieri con la realtà delcampo.

Gianfranco Mariconte,Venanzio Gibillini

e Alessandra Focherinidurante un'intervista

La delegazione della famiglia Focherini, Rodolfo,Angela, Alessandra, Maria Peri e Anita Semellini

La lapide italiananella Piazza delle nazioni

OdoardoFocherini

all'internodella mostra

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727 dicembre '09CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

ensioni e speranze, que-ste due parole semplifi-cano ma descrivono isentimenti e le emozio-

ni di Ali, Kushani, Monica eMara, i quattro disoccupati cheabbiamo incontrato nemmenodue mesi fa in vescovado as-sieme a monsignor Elio Tinti,a Nicola Marino, responsabi-le della Pastorale sociale e dellavoro della Diocesi e a Ro-berto Giardiello, responsabi-le di zona della Cisl. Allora cieravamo dati appuntamento perquesti giorni a ridosso del Na-tale per scambiarci gli auguri eper conoscere l’evolversi del-le loro rispettive situazioni.Tutte difficili, qualcuna dram-matica.Una quindicina di giorni fa ilpachistano Ali era finalmentesollevato, gli avevano ridato ilsuo posto di lavoro, mentreKushani era disperata: avevagià perso un lavoro come ba-dante appena iniziato (il signoreche accudiva stava morendo) ea sua madre, in Sri Lanka, do-vevano amputare una gamba acausa di una terribile infezioneproveniente dagli insetti. Leoccorrevano duemila euro e nonsapeva come fare a trovarli.Intorno al tavolo del salottinodel Vescovo, con al centro unpresepe che ha ricordato a tuttilo spirito vero del Natale e laragione profonda per cui era-vamo lì, i nostri quattro nuoviamici hanno parlato. Anzi, eranocinque perché Ali ha avuto labella idea di portare Maria, lasua deliziosa figlia primogeni-ta. Leonardo è ancora troppopiccolo per uscire con questanevicata, proprio come Pietro,il figlio di Monica, rimasto acasa. La bella figlia di Kushani,invece, ha aspettato la mammasotto al portico, in compagniadello zio e di qualche amico.Insomma, un incontro infor-male e amichevole, come è nellospirito del nostro Vescovo chedella parola accoglienza cono-

sce tutte le sfumature.Ali aveva il volto finalmentesereno. “Mi hanno riassunto,non c’è molto lavoro ma alme-no si va avanti. Hannoriattaccato l’acqua calda e perpagare le vecchie bollette a mee ad altri nelle mie stesse con-dizioni hanno accordato unpagamento dilazionato in die-ci rate. Non è facile con unamoglie e due figli, ma ho ripre-so a sperare. Devo dire cheRoberto (Giardiello, ndr), miha aiutato molto e anche il Pa-dre (il Vescovo, ndr). Da dopoche sono venuto qui, le cosehanno cominciato a girare inmeglio”.Monica, in questi due mesi, hafatto alcuni colloqui e uno parestia andando a buon fine. “E’un’azienda di Fossoli – ci haraccontato -, dovrei avere ilposto. Non è una sostituzione,hanno proprio bisogno di unapersona in più e l’occupazionesarebbe quella adatta a me,commerciale estero. Indub-biamente la mobilità sta gio-cando a favore, come credol’esperienza. Vedo comunqueaprirsi uno spiraglio, non soloper me ma per il lavoro. C’èchi cerca persone da aggiun-gere, non da sostituire”.Mara vive ancora nell’incer-tezza: “Nessuna chiamata, nes-suna novità”, dice. Non è iltipo da rimanere con le mani inmano e piangersi addosso, cosìha accettato di buon grado laproposta che le ha fatto unasignora del Corpus Domini che,dopo aver letto l’articolo sulnostro giornale, l’ha chiamataper proporle di fare la consu-lente di prodotti naturali. “Liconoscevo, sono molto seri, hoaccettato. E’ vero che non è unlavoro dipendente e non mi dàsicurezze, ma mi sta impegnan-do parecchio e mi distoglie an-che dai brutti pensieri. Nonessere in mobilità mi penaliz-za, però non so cosa farci. Hoancora dei momenti di avvili-mento, ma poi riesco anche ariderci su. Ho una cara amica,

suor Anna, che mi dice di pre-gare molto san Giuseppe per-ché mi dia una mano. ‘Per es-sere sicura, gli dico di aiutartie pronuncio chiaramente nomee cognome’, mi racconta. Peradesso, lo prega ‘invano’. Machissà che progetti ha il Signo-re su di me?”, e quella chesembrava una “smorfia” di pre-occupazione si trasforma in unsorriso.Anche Kushani, dopo i piantidei giorni scorso, sta ritrovan-do la serenità. La madre è stataoperata, purtroppo la gambanon l’hanno potuta salvare maadesso sta abbastanza bene eKushani ha trovato metà deldenaro necessario per l’inter-vento. I suoi connazionali inSrli Lanka hanno capito la si-tuazione e il resto potrà saldar-lo con un po’ di calma. “Ro-berto (Giardello, sempre lui,ndr) mi ha aiutato parecchio emi ha trovato un lavoro. Dal 28dicembre sarò assunta comecolf. Trenta ore, ma va già benecosì. Con il lavoro potrò resti-tuire la somma che ho avuto inprestito da alcune persone perpermettere a mia madre l’in-tervento, da noi la sanità sipaga. Con mia figlia vicino, econ il lavoro, posso andareavanti nella mia vita”.Monsignor Tinti li accarezzauno a uno con lo sguardo, am-mette di aver pensato spesso aciascuno di loro e di averli ci-tati anche in qualche omeliaperché stanno vivendo con as-soluta dignità un momentodurissimo, purtroppo come tantealtre persone che sono passatein un attimo da un’occupazio-ne stabile alla disoccupazione.Ci vorrà tempo prima che lacrisi passi, e ancora più tempoprima che il mercato dell’occu-pazione si normalizzi. Intanto,però, godiamoci questi giornidi festa, comunque. Il nostroNatale è cominciato sabato 19dicembre con tutti loro. Attor-no a un tavolo, con semplicità,ci siamo scoperti fratelli. Nonci perderemo di vista.

T

Accompagnate da Roberto Giardiello (Cisl), le quattropersone senza lavoro incontrate dal Vescovo e daNotizie nemmeno due mesi fa si sono ritrovate per fareil punto della situazione e per uno scambio di auguri

Il sindaco alla Lapam

Obiettivo disatteso

E’

Amici

Annalisa Bonaretti

andato fuori tema efuori tempo massimoil sindaco, invitato da

Lapam il 18 dicembre per unincontro dal titolo “Le sceltedel pubblico, le proposte delprivato in periodo di crisi”.Dopo gli interventi del presi-dente Lapam Carpi Mauri-zio Lusvardi, del responsa-bile sindacale Carlo Alber-to Medici e del direttore diCarpi Stefano Cestari, En-rico Campedelli aveva 20minuti per parlare e poi la-sciare spazio al dibattito. Hausato almeno il doppio deltempo, infastidendo un buonnumero di presenti che mor-moravano il loro disappunto.Non solo per la durata, maanche per il contenuto chesembrava più propaganda elet-torale di altro. Dispiace dir-lo, ma le cose sono andatecosì. Gli imprenditori hannobisogno di sostegno, non dichiacchiere, tanto meno deiricordi della sua prima voltain Parlamento o di quando hapresenziato agli incontridell’Acte, l’associazione cheriunisce le città tessili d’Eu-ropa.Le osservazioni fatte eranoquella da quattro amici al bar:la crisi non è ancora finita,incontro tutti i giorni fami-glie in difficoltà, il responsa-bile è il settore bancario conquella finanza, quando ritor-nerà come prima? Poi la con-sueta lamentela, “io mi sonosentito lasciato solo dal na-zionale, da Roma”. Propriocome noi, cittadini qualun-

que, che ci sentiamo lasciatisoli da tutti. Meglio, da tutticoloro che hanno doveri isti-tuzionali, perché non possia-mo dire la stessa cosa per ilvolontariato, sempre più atti-vo.Campedelli ha sottolineato checon i tagli del governo, “nonviene data la possibilità aiComuni di essere d’aiuto aicittadini e alle imprese, pen-sare che quando una famigliaha bisogno, va in Comune,non va da altri”. No, signorsindaco, dissentire è d’obbli-

go. C’è la Caritas, Porta Aper-ta, la mensa del povero, leparrocchie, ci sono tante al-tre realtà che rispondono alleesigenze quotidiane dei tantiche chiedono aiuto.Campedelli ha annunciato cheil prossimo bilancio per laspesa corrente è di 56 milionidi euro, cinque in meno delprecedente. Ovvio fare deitagli. “Abbiamo deciso di so-stenere sociale e scuola, ab-biamo tagliato molto ai lavo-ri pubblici ritenendo che qual-che buca in una strada siameno importante di una scuolamaterna o di una struttura peranziani. Abbiamo tolto le ini-ziative culturali, mantenen-do il finanziamento solo alFestival di filosofia”.Scelte legittime, indiscu-tibilmente sanità, sociale eistruzione sono le priorità diuna qualsiasi comunità, madiventa difficile pensare a unacittà accogliente, capace dirichiamare gente da fuori senon si propongono iniziativee si lasciano andare le strade,le piste ciclabili e chissà co-s’altro ancora. Che senso ha,allora, l’abbellimento del cen-tro storico? Il problema è sem-pre quello, antico ormai: cri-si o non crisi, emergenza o

meno, manca un’idea dellaCarpi del futuro, anche quel-lo a breve.Ha provato a dirlo Mediciche nella sua relazione fattadi sette punti – contributi aiconsorzi fidi, attenzione alleimprese locali, incentivi alleneo imprese, progettazionedel commercio, riqua-lificazione del centro stori-co, valorizzazione degli spac-ci, integrazione traCampusDellaModa eCarpiFormazione -; deline-ando questi temi ha tentato di

abbozzare un’idea di qualepotrebbe essere il domani.Cestari si è soffermato sultema della legalità precisan-do che “non è solo questionedi etica, ma economia e so-ciale. Il rischio è di metterefuori gioco le nostre impreseche molto faticosamente cer-cano di ottemperare a tutte leregole. La questione dellalegalità è estremamente im-portante per il futuro del no-stro territorio. Se pensiamoal comparto moda – ha osser-vato – realtà come Varese, ilVeneto, Macerata, per nonparlare di Prato, vivono mo-menti durissimi. Contraffa-zione e falsificazione, nonrispetto dei contratti di lavo-ro e delle normative sulla si-curezza sui luoghi di lavoro,evasione contributiva e fiscalestanno diventando veri e pro-pri problemi nazionali. Leaziende sane e corrette diCarpi, come di altre zone delnostro paese, chiedono checontro questi fenomeni peri-colosi vengano messe in cam-po tutte le azioni di controlloe di deterrenza possibili, sen-za lesinare. Prima che sia trop-po tardi”. Già, troppo tardi.Ed era talmente tardi quandoha finito il sindaco Campedelli

che c’è stato solo lo spazioper la conclusione del presi-dente provinciale Lapam, ErioLuigi Munari, presente insala assieme al presidente diNovi, Giancarlo Sala. E alvicesindaco, all’assessore alCommercio, ad alcuni consi-glieri comunali dell’opposi-zione – Lega Nord e Pdl -.Forse, erano più loro degliimprenditori, ma va detto chel’invito era rivolto ai consi-glieri di Lapam che hannorisposto piuttosto bene, nonagli associati.

Roberto, Nicola, Kushani, il Vescovo,la piccola Maria, Ali, Mara, Monica

Enrico Campedelli, Maurizio Lusvardi, Carlo Alberto Medici

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8 27 dicembre '09 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

e dunque la morte non èche un sonno senza so-gni deve trattarsi di unmeraviglioso benefi-

cio… Se la morte è questo, iochiamo un beneficio la morte,poiché tutto il tempo, se lo siconsidera così, non è che unasola notte”, scrive Platonenell’Apologia di Socrate. Lamorte, per chi crede, non è cheun passaggio, per gli altri è lafine, per tutti, nonostante leparole poetiche di Platone, èpaura, dolore. Spesso immen-si.Modi per alleviare lo strazioforse non ce ne sono, ma esistequalcosa capace di conferireun senso ed è la donazione diorgani e tessuti.Al Ramazzini esiste una squa-dra formidabile per i prelievimultiorgano: uomini – pochi –e donne – tante -, persone po-sitive, che comunicano un en-tusiasmo, una passione, unadedizione difficilmenteimmaginabili, soprattutto in unambito come questo. Nel loroimpegno sono sostenuti eassecondati da Teresa Pesi eAlfonso Anania, rispettiva-mente direttore e vicedirettoredel Ramazzini, che nonostantela complessità organizzativa,incentivano questo aspetto dellasanità che fa rima con umanità.E nell’avvicinarsi del Natale,il significato del “dono” si ar-ricchisce di significati.

Un iterineccepibileDopo la battuta d’arresto del2008 quando sono stati effet-tuati appena due prelievi dicornee, il 2009 è stato un annopositivo, con cinque prelievimultiorgano e 13 prelievi dilembi corneali. Va detto chequattro dei cinque multiorganocomprendevano anche le cor-nee, perciò sono 14 le personead avere donato qualcosa di séper la sopravvivenza o la mi-glior qualità di vita per qualcunaltro.“Nel 2009 abbiamo svolto seiaccertamenti – spiega Elisa-betta Bertellini, direttore del-l’Unità operativa diRianimazione e Terapia inten-siva dell’ospedale di Carpi -,per uno non è stato possibilefare il prelievo per motivi cli-nici. Possono sembrare nume-ri esigui – sottolinea Bertellini-, ma non è così infatti ipolitraumi e i neuropazienti nonpassano da noi ma arrivanodirettamente a Baggiovara. Icinque pazienti-donatori ave-vano un’età dai 60 agli 82 anni”.Un dato, questo, che fa riflette-re infatti si può donare anche aun’età piuttosto avanzata e, pa-radossalmente, si può morire“in salute”, tanto da poter es-sere donatori.Elisabetta Bertellini precisa cosaavviene in quel lasso di tempoin cui un paziente clinicamen-te morto diventa un possibiledonatore. “Si fanno tutti gliaccertamenti del caso – clinicie strumentali -. Per intenderci,un paziente è clinicamentemorto quando, staccato il re-spiratore, non ha nessuna atti-vità respiratoria, risulta inca-pace di provare dolore, ha lepupille dilatate che non rispon-dono più allo stimolo lumino-

so, inoltre la pressione tende acalare se non sostenuta da far-maci, c’è un aumento delladiuresi con caratteristiche par-ticolari, è ipotermico e ha ilcosiddetto encefalogrammapiatto, ovvero c’è assenza diattività elettrica cerebrale. Tuttoquesto comporta la morte ce-rebrale”.A quel punto viene fatta la se-gnalazione in direzione sani-taria che nomina un collegiotecnico formato da unneurologo, un rianimatore delRamazzini e un medico legaleche viene da Modena. I tre –mantenendo fermi i ruoli, cam-biano le persone – prendono inesame il caso, vengono rifattitutti gli accertamenti sei oredopo e la conferma di avvenu-to decesso arriva solo a quelpunto, anche se viene stabilitacome ora di morte quella del-l’inizio del percorso.“Capita, ma molto raramente,che gli accertamenti diano unesito diverso, così si sospendetutto per riprendere 12-24 oredopo. Insomma – commenta

Bertellini -, non ci è mai capi-tato che qualcuno, a quel pun-to, tornasse ‘indietro’, ma ilsospendere e riprendere la pro-cedura è un’estremissima ga-ranzia di effettivo decesso delpaziente. A morte cerebrale av-venuta, viene contattato il Cen-tro di riferimento regionale chechiede ulteriori, particolari ac-certamenti”. Si dice fortunata,Elisabetta Bertellini, perchéquando lavorava a Modena hapotuto partecipare “all’altra fac-cia della medaglia, i trapianti.Ho assistito a interventimultiorgano su bambini el’emozione è davvero tanta. E’meraviglioso poter ridonare lavita e mi auguro che tutti icomponenti di questo gruppocosì appasisonato possano as-sistere alla ‘seconda fase’, quellaper cui tutto si muove”.

Organi e tessutisalvavitaDei pazienti, Bertellini parlacon tenerezza, perché quelli,per lei, non sono moribondi,ma “i miei, i nostri malati”.Solo dopo un lungo e precisoiter inizia il prelievo. I chirur-ghi arrivano da dove verrannoeffettuati i trapianti, ma in salaoperatoria sono presenti variprofessionisti del nostro ospe-dale: anestesisti e infermierisono del Ramazzini.“La nostra presenza – spiegaRoberta Foppoli, carpigiana,operativa in Rianimazione alRamazzini e responsabile Do-nazioni dell’Azienda Usl di

Modena, 16 anni di esperienza– è necessaria per mantenerebattito cardiaco e respirazio-ne, insomma, per garantire lastabilità emodinamica. Quellosotto ai ferri è un cadavere acuore battente”. Come dire, ènecessaria la massima cura pergarantire la salute degli organiprelevati. Gli interventi dura-no dalle quattro alle sei ore,sono piuttosto delicati richie-dendo l’isolamento di organi,valvole cardiache e segmentivascolari come la safena, lafemorale, l’aorta toracica. Siprelevano anche segmenti os-sei per l’implantologiaodontoiatrica e per le varie pro-tesi come quella all’anca, alfemore, al ginocchio per i piùgiovani e segmenti cutanei.“Serve tutto -osserva Elisabet-ta Bertellini -, gli organi sonospesso un salvavita, ma l’im-portanza dei tessuti sta aumen-tando di anno in anno perchéconsente a tanti di riprendereuna vita normale. La chirurgiaricostruttiva si avvale sempredi più dell’uso di tessuti”.Il 2009 ha aperto nuove portealla donazione, infatti stannofunzionando gli “avvistatori”,ossia quegli infermieri di varireparti che segnalano allaRianimazione il decesso di unapersona che può avere i requi-siti per un prelievo. Nel 2009,oltre al reparto diretto da Eli-sabetta Bertellini, sono staticoinvolti la Medicina e il Dia-gnosi e Cura. Reparti come ilPronto soccorso, la Neurolo-gia, l’Oncologia possono mi-gliorare la collaborazione. Per-

“S

Motivazioni e bilancio dell’équipe prelievi multiorgano del Ramzzini

Un riflesso di eternitàIn regione la donazionedi organi si aggira sul30-32 per milione diabitanti, una percentualemolto alta se paragonataal resto d’Italia edecisamente buonaanche se confrontatocon il resto d’Europa.Infatti l’EmiliaRomagna è paragonataalla Catalogna, che èleader nella donazionedi organi.

“E’ un’attività che gratifica molto – sottolinea BarbaraFerrari, coordinatore infermieristico Rianimazione -,ogni minuto è straordinario perché sai che stai lavoran-do a favore della vita di qualcuno”. Qualcuno che nonvedi ma che, da qualche parte, c’è, e aspetta con ansiache arrivi quel “dono”. Un dono di una persona precisa,ma che non sarebbe possibile senza tutto il resto.“Inoltre – precisa Barbara Ferrari – è positivo avere ache fare con altre équipe, ti confronti professionalmentee umanamente e anche questo serve a farci diventareprofessionisti migliori”.

ché le cornee, ad esempio, pos-sono essere prelevate anche dapazienti oncologici. “In ospe-dale si muore, ma è altrettantovero, ed è importante saperlo,che nel nostro ospedale si puòdonare la vita”, sintetizza Ro-berta Foppoli.“E’ fondamentale parlare conla gente – osserva Iolanda Po,responsabile del personaleinfermieristico del Ramazzini-, è così che si diffonde la cul-tura della donazione. E’ fati-coso, indubbiamente è un au-mento di lavoro e crea tensio-ne perché non è mai facile par-lare di questi temi soprattuttoin certi momenti, con i famigliariche stanno perdendo una per-sona cara. Però – concludeIolanda Po – è indispensabilefarlo se vogliamo continuare aparlare di vita e non di morte”.“Per noi infermieri – testimo-nia Angela Sgura di Medicina– è importante infondere spe-ranza. Spesso e volentieri ve-diamo morire, con i prelievioffri una speranza di vita, e lasi dà anche ai parenti”. Co-munque la si pensi, la vita oltrela vita esiste. Quando tramon-ta il sole, ecco che in cieloappaiono le stelle...

Sono tutti assolutamenteconvinti della bontàdella donazione i profes-sionisti che fanno partedel gruppo donazioniche, a sua volta, fa partedell’Airt, associazioneitaliana regionale Tra-pianti che comprendeEmilia Romagna, Pie-monte, Val d’Aosta,Toscana, Puglia, provin-cia di Bolzano. Buona lacollaborazione conl’altra associazione, Nit,Nord Italia Transplant,formata da Lombardia,Triveneto, Liguria,Marche.

Sono circa 150 le perso-ne coinvolte in unadonazione. Difficilequantificare i costi,senza dubbioelevatissimi. Ma una vitaumana vale sempremolto di più, e comun-que occorre ricordareche i costi sociali percurare certe patologiesarebbero ben maggiori.Cuore, fegato, reni,intestino, pancreas sipossono prelevare solo acuore battente; cornee etessuti anche da cadave-re.

Per diventare donatoribasta iscriversiall’Aido, AssociazioneItaliana DonatoriOrgani, oppure compi-lare un modulo appositoche si trova all’Urp, maè sufficiente ancheun’espressione formaledi volontà.Praticamente sempre iprelievi vengono fatti inospedale, ma due annifa sono stati effettuatidue prelievi di cornee adomicilio.

Elisabetta Bertellini

Roberta Foppoli

Iolanda Po

Amo: nessuno è autorizzatoa raccogliere fondiQuei “volontari” della truffaComunichiamo alla cittadinanza che ci sono stati rife-riti diversi casi di richieste telefoniche di denaro anome di Amo, Associazione Malati Oncologici di Carpi,spesso adducendo come motivazione i lavori per larealizzazione della Radioterapia.Nessun volontario Amo è autorizzato a raccoglierefondi con richieste telefoniche o porta a porta, tantomeno lo è chi si spaccia per volontario senza esserlo.Le modalità per contribuire alla Associazione sonotramite versamento in c/c bancario o postale, in occa-sione delle manifestazioni ufficiali, oppure presso lasegreteria Amo sita al piano terra dell’ospedaleRamazzini.Invitiamo chiunque venga contattato indebitamente anostro nome, di avvisare le autorità competenti e lasegreteria di Amo allo 059.659965 dal lunedì al vener-dì dalle 9 alle 13.

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927 dicembre '09CronaCarpi

essuna confusione conla leggenda del vesco-vo Martino che tagliò

il mantello per offrirlo a unpovero. Qui il taglio l’ha su-bito la cooperativa sociale IlMantello di Carpi da anniimpegnata in diversi serviziper conto del Comune di Carpi.Il presidente Andrea Maccarinon si dà pace per le difficol-tà che questa decisione del-l’amministrazione comunaleavrà sulla piccola impresasociale.“Il 18 dicembre l’assessoreMiria Ronchetti e il dirigen-te dei Servizi Sociali RuggeroCanulli, mi hanno comuni-cato che il Comune non haintenzione di rinnovare laconvenzione in scadenza il31 dicembre prossimo. Pernoi – spiega Maccari - é uncolpo durissimo, anni di la-voro e professionalità chevanno in fumo. Una decisio-ne che ci lascia spiazzati edincreduli, in un momento dovela pressione sociale si fa piùinsistente si sceglie di taglia-re chi può aiutare a contener-la. E dire che il buon lavoroci è stato riconosciuto, hannodetto che sono soddisfatti diquello che facciamo”.

Quali motivazioni sono sta-te portate per giustificare iltaglio della vostra conven-zione?I tagli del bilancio comunale.Sono ben cosciente, oltre chesolidale, della situazione incui versano le amministra-zioni locali: lo Stato ha dimi-nuito i trasferimenti, è stataeliminata anche l’Ici, proprioin un periodo come questo èassurdo. Però occorre tenerconto che Il Mantello non èsolo una cooperativa di ser-vizi, ma anche un’organizza-zione sussidiaria legata alterritorio, alle sueproblematiche, abbiamo par-tecipato al percorso dellaConsulta C sull’Immigrazio-ne, i nostri operatori lavora-no con uno spirito che vaoltre lo stipendio, spesso nonabbiamo orari, ci troviamo difronte a problemi come ladipendenza da sostanze, l’han-dicap, il disagio psichico esiamo sempre riusciti a farela nostra parte. Senza contareche abbiamo lavorato in pro-getti di promozione cultura-le, vedi il Mangiamondo, ge-stiamo la mediazione lingui-

lasciate a loro stesse. Il lavo-ro che svolgiamo non puòessere affidato a chiunque maservono professionalità mi-rate quelle che il Mantello hacreato e formato con la suaesperienza specifica nel di-sagio adulto e nell’immigra-zione. Nel recente convegnosul Microcredito organizza-to dalla Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi, è statomesso in evidenza l’impor-tanza del ruolo di tutoraggio,quello che la cooperativa svol-ge da anni, in casi di disagiosociale, economico e cultu-rale, perché non si tratta didare il pesce ma soprattuttodi insegnare a pescare.

A quanto ammonta l’impor-to della vostra convenzio-

ne?La nostra convenzione costa42 mila euro all’anno, ivainclusa, per 38 ore di servizioper 52 settimane che com-prendono tutti i servizi e lemansioni svolte per conto delComune di Carpi. Un costosicuramente non elevato perquesto tipo di servizi. Questoper noi vuol dire un posto dilavoro in meno. Tra l’altrol’amarezza viene anche dacome ci è stata posta la que-stione, dalla mancanza di unpercorso di partecipazione eresponsabilità. Dopo anni chechiediamo l’affidamento“chiavi in mano” di questestrutture perché ci sentiamomaturi e in grado di farlo, ciritroviamo convocati dodicigiorni prima della scadenzacon una comunicazione di fineservizio. Direi che sia un cat-tivo esempio di collaborazio-ne.

Ora cosa pensate di fare?Chiediamo al Comune di Carpiche ci ripensi e ci convochiper trovare insieme una solu-zione, che eviti sprechi mache tuteli la qualità del servi-zio e soprattutto le persone indisagio e che vada nella dire-zione di una co-progettazio-ne perchè è il modo per otte-nere di più con la minor spe-sa.

A pochi giorni dal termine della convenzione il Comune di Carpi tagliai contributi alla cooperativa sociale che opera nel Centro di primaaccoglienza di Cortile, all’Ex Carretti e nelle case popolari. Un altroesempio di quanto si fatica a mettere in pratica la sussidiarietà

Il Mantello tagliatoN

stica culturale in alcuni cen-tri per l’impiego della Pro-vincia di Modena, collabo-riamo in percorsi dialfabetizzazione a favore diminori e adulti in tutta la Pro-vincia. Quindi forse rappre-sentiamo anche una piccolaricchezza per il territorio, si-curamente un capitale socia-le ed umano non indifferen-te.

A chi verranno affidati i ser-vizi attualmente gestiti dalMantello?A domanda diretta, la rispo-sta è stata: “Non abbiamo nes-suno”! Lascio immaginarequali potrebbero essere leconseguenze che le personecon tali problematicità po-tranno subire o causare se

Una cooperativatutta sociale“Il Mantello” è una coope-rativa sociale nata nel 1998con l’obbiettivo di inserireal lavoro soggettisvantaggiati (persone condisabilità, ex tossicodipen-denti, persone affette da di-sturbi psichici,…). Il primoimpegno è stato la raccoltadei vestiti usati per poi lavo-rare sulla raccolta dei rifiuti(in particolare rifiuti daapparecchiature elettriche edelettroniche), dal 2002 sonoattivi servizi come la ge-stione del Centro di PrimaAccoglienza per Immigratidi Cortile, della struttura peremergenze abitative meglionota come ex Carretti e diservizi di portierato socialee mediazione sociale all’in-terno di Edifici popolarioltre che di supporto all’uf-ficio stranieri di Carpi. Iltutto per un ammontare di38 ore settimanali per le qualiè impiegato un educatore pro-fessionale coadiuvato da unéquipe formata da altrieducatori con il supporto diuna psicologa.

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Comune di Carpi e occupazione,una nota dell’Ufficio diocesanoper la pastorale del lavoro

Più attenzionealla tutela dei lavoratorie alla sussidiarietàL’onda lunga della crisi sta arrivando ai bilanci comunali,costringendo le amministrazioni comunali a dolorosi tagliper chiudere i conti. Sono di questi giorni la notizia di taglia servizi sociali (centri di accoglienza), culturali (bibliote-ca) e informativi (Quicittà), che scatteranno dal 1° gennaioattraverso la chiusura di rapporti con aziende appaltatricie cooperative sociali.Pur comprendendo la necessità di ridurre le spese (e questonon può mai avvenire in maniera indolore), alcune rifles-sioni sulla natura e sul modo con cui questo si sta perse-guendo paiono d’obbligo.Innanzitutto non sembra assolutamente opportuno unariduzione ai servizi sociali. In questo periodo in cui ibisogni stanno aumentando, anche pochi euro investiti inmaggiori servizi sono fondamentali per chi è in difficoltà;anzi: è in periodi come questi che i servizi sociali andreb-bero potenziati.Inoltre, in questa vicenda si ha la netta sensazione che ilavoratori delle aziende che hanno contratti con il Comunesiano di serie B. Dal 1° gennaio alcuni lavoratori che daanni lavorano nell’ambito pubblico perderanno il posto, osi vedranno calare le ore retribuite; il tutto con scarsissimopreavviso, senza confronti sindacali, senza un percorsoconcertato. Un comportamento assai difforme – per nondire contraddittorio – rispetto a quello normalmente appli-cato quando si parla di impiego pubblico o di difesa deilavoratori.Infine, gli episodi summenzionati segnano quanto siaurgente un profondo dibattito sulla sussidiarietà a Carpi.Da un lato, il non aver chiarito davvero la differenza trasussidiarietà ed esternalizzazione, tra chi gestisce il servi-zio e chi deve governarlo, né in quali confini deve stare ilPubblico e in quali il Privato, è alla base di quanto stasuccedendo. Dall’altro, questa situazione poteva (e puòancora) essere un’opportunità per accelerare nella direzio-ne di rafforzare realtà territoriali, riconoscendone valoresociale, competenza e professionalità, eventualmente pen-sando ad un percorso per maggiori spazi nella gestione diservizi.E’ auspicabile che questa situazione rappresenti l’occasio-ne per discutere anche di questo, e per identificare lineestrategiche d’intervento che vadano al di là dell’urgenza edelle necessità di bilancio.

Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro

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del mercato con l’intento di poter rispondere ad ogni sollecitazione.Un’opportunità di contatto diretto con le persone per portare in città

quel mondo rurale operoso di cui siamo giusti custodi.

Arredo urbano in centro storico

Quanto ci costi

Centro storico: 114 mila europer la riqualificazione dei porticiIl Comune si appresta ad emanare un Bandopubblico relativo a diverse vie e piazze

L’assessore alla Conservazione e al Restauro dei Beni Arti-stici e Storici Alberto D’Addese comunica che “codestaamministrazione si appresta a emanare un bando pubblicoper finanziare interventi edilizi finalizzati a riqualificare iportici di piazza Martiri, corso Alberto Pio e piazza Garibaldiangolo via San Francesco, corso Fanti e corso Cabassi, viaManuzio, via Costa, via Rocca, via Mazzini, via Matteotti evia Aldrovandi. Il programma di valorizzazione è triennalee lo stanziamento previsto nel Bilancio 2009 è di 114 milaeuro. Per l’attuazione di detto programma sarà previsto unincontro pubblico nel mese di gennaio 2010”.Un incentivo certo, che in tempi di crisi acquista anche uncerto valore, ma pensando a tutti i portici da restaurare cheabbiamo, decisamente poca cosa.

Annalisa Bonaretti

Finalmente sono arrivati i co-sti della fornitura che dovreb-be “abbellire”, secondo chi l’hascelta, il nostro centro storico.Come tanti lettori e un buonnumero di cittadini pensiamoche non sempre le scelte trop-po “spinte” siano le migliori eche modernità non fa per forzarima con eleganza.Anche in questi “piccoli” pas-saggi, che comunque riguar-dano e coinvolgono tutti i cit-tadini – il centro storico è onon è il salotto buono di Carpi?– sarebbe stato gradito un dia-logo rispettoso e franco alme-no con le associazioni di cate-goria, in primis i commercian-ti. Perché sono loro, con le loroattività, a dare vita a questocuore.“La fornitura degli arredi su-perficiali che sono stati posatiin corso Fanti e che verrannomontati in corso Cabassi am-monta a 54.800,98 euro + iva20% - fanno sapere, dopo no-stra richiesta, dal Comune -.Nella fornitura sono previste:fioriere rotonde e quadrate inacciaio Corten, portabiciclettedi diverse lunghezze vernicia-ti color Corten, cestiniportarifiuti in acciao Corten +portasigarette + mosaico con icolori della Città di Carpi,bacheche bifaccialiportamanifesti .La fornitura degli arredi su-perficiali in acciaio Corten èstata prevista dal progettistaarchitetto Toni Follina per uni-formare gli elementi a quelligià adottati negli interventi pre-

cedenti, come corso AlbertoPio.L’acciaio Corten è stato adot-tato per le sue caratteristiche ditonalità cromatica intensa del-la sua superficie, calda e natu-rale colore ruggine, resistenteall’invecchiamen-to, agli attacchi at-mosferici ed in par-ticolare molto re-sistente agli attivandalici e non ne-cessita di partico-lari manutenzioninel tempo. Il costoiniziale di circa il25% in più vienecosì ampiamente ri-pagato. Il ciclo del-l’invecchiamento dell’acciaiosi conclude in 20-30 mesi dal-l’esposizione esterna e rimaneinvariato nel tempo.Tutte le fioriere ed i cestinihanno un supporto a terra inacciaio inox rinforzato che nedetermina eleganza e possibi-lità di regolazione delle fiorieree dei cestini, interessante perpoter impiegare gli elementinelle diverse situazioni di pen-denza delle pavimentazioni;inoltre le fioriere sono statedotate di ganci strutturali dirinforzo per lo spostamento eil posizionamento in loco”.Resta un fatto: questo arredo ètutto tranne che bello. Tra l’al-tro, c’era un pre-progetto del-l’architetto Maurizio Dodi,carpigiano doc. Era perciò duevolte inutile andare fino aTreviso per far scegliere aFollina questi arredi“similruggine”. Moderni for-se, certamente non belli.

Ciao.Io sonoChiccae stopassandouna bruttasituazione,aiutami…

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In occasione dei BlueDragon Film Awards,l’attrice coreana Son YeJin ha indossato unmagnifico abito, che faimmaginare le onde di unoceano, della collezioneBlumarine Autunno/Inverno 2009/10.

Per dare un’idea dei costi:la fioriera circolare in ac-ciaio Corten diametrocm.100 x altezza cm. 66,5costa 590 euro, la quadratadi cm.75 x 75 x 70 costa520 euro mentre il cestinoportarifiuti con mosaico suldavanti costa 400 euro.

augura a tuttiun Buon Natale

e un FeliceAnno Nuovo

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e un FeliceAnno Nuovo

La denuncia di Paluan(Lista civica Carpi a 5 stelle)“Il Comune butta tre lavoratriciin mezzo alla strada”

Non si può che dare ragione al consigliere Lorenzo Paluan(Lista civica Carpi a 5 stelle beppegrillo.it) che ha fatto emerge-re un caso che, senza di lui, molto probabilmente sarebbepassato inosservato. Veniamo ai fatti: “La giunta – spiegaPaluan – il 4 dicembre ha comunicato che dal 1° gennaio per trelavoratrici non ci sarebbe più stato lavoro perché non venivarinnovato un appalto di servizio. Pensare che tutte lavorano peril Comune da anni, una addirittura dal 1989”.Correttamente Paluan non entra nel merito delle possibili neces-sità di bilancio, ma sul modo. E’ inammissibile un preavvisosimile, a maggior ragione da un Comune “rosso”, che delsocialismo fa una bandiera, che dice ai quattro venti che ilavoratori vanno difesi e tutela-ti. A volte, basterebbe trattarlicon rispetto. Non è stato questoil caso, infatti non sarà facile lacollocazione delle tre donne connemmeno un mese di tempo,comprese le festività natalizieche bloccano tutto.“Il Pd – scrive Paluan in unanota – stampa e attaccamegamanifesti con scritto La-sciano sole le famiglie davantialla crisi”, che si riferisce chia-ramente al governo di Roma, ma quello locale non è da meno.“La giunta comunale – prosegue Lorenzo Paluan – trova i soldiper pagare 270 mila euro all’anno per le indennità ad personamdi un manipolo di dirigenti e personale di staff (indennità che siaggiungono ai loro stipendi previsti da contratto nazionale), maevidentemente non ha il tempo di trovare le risorse per darequalche mese di tempo a tre lavoratrici per non trovarsi in mezzoa una strada da un giorno all’altro”. Di questi tempi i tagli sononecessari, ma certamente ce ne sono altri che vanno fatti, anchese hanno il partito come sponsor. Ci sarà tempo e modo perparlarne ampiamente.Anche il comportamento dei consiglieri comunali di maggioran-za non è stato dei più brillanti: nessuna voce e nessuna mano siè levata in dissenso. Quando il partito chiama, loro rispondono.Gli elettori, un po’ meno.

Annalisa Bonaretti

Lorenzo Paluan

Affittasi Negozio/Ufficiomq. 25 circa con bagno

e aria condizionatadietro il Duomo a Carpi

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1127 dicembre '09Mirandola Concordia

uest’anno il Natalemirandolese è non sol-tanto più bianco delsolito, grazie alla stra-

ordinaria nevicata degli ulti-mi giorni, ma anche più “illu-minato”.Sono infatti 116 coloro che,pur in un momento di diffi-coltà come questo, hanno scel-to di aderire all’installazionedelle luminarie. Tra questi visono molti negozi del centrostorico più altre attività comeassicurazioni, banche e unristorante, che grazie al loroapporto contribuiscono a so-stenere la spesa assieme aicontributi stanziati dal Co-mune e dal Consorzio di pro-mozione del centro storico.In particolare Mirandola nonsolo è una delle poche citta-dine della provincia che hascelto di illuminare il suocentro storico durante le fe-stività natalizie, ma è statoanche riscontrato un aumen-to del 15 per cento rispettoagli aderenti dello scorso anno.In più, oltre alle luminarie, èanche presente un sottofondomusicale che sarà poi estesoa tutto il tempo dell’anno.

“C’è soddisfazione da partedel Consorzio di promozionedel centro storico, del Comu-ne e dell’associazione LeAttività del Centro per il con-senso avuto – afferma Anto-nio Tirabassi, ex presidentedell’associazione e attualedirettore del Consorzio - eanche perché, confrontando-ci con le altre realtà limitro-fe, si evidenzia quantoMirandola tenga ad allietarecoloro che frequentano il cen-tro storico per gli acquisti delperiodo. Indubbiamente sipoteva fare di più perchéMirandola merita di essereilluminata in modo comple-to”.Ma tutto questo impegno daparte dei commercianti nelrendere più bello il centrostorico durante le festività li

ripaga in qualche modo, o lapaura della crisi porta i con-sumatori a risparmiare più deldovuto anche sui tradizionaliregali natalizi?“L’economia è totalmentecambiata, - spiega VeronicaBrina, vicepresidente dell’As-sociazione Le Attività delCentro e del Consorzio dipromozione del centro stori-co – le persone tendono a faremeno acquisti e quei pochiche fanno mirano alla quali-tà, in questo modo parados-salmente vengono venduti iprodotti più costosi mentrerestano quelli basici. Il ritmodi acquisto è perciò cambiatotantissimo, anche a causa delgrande terrorismo fatto daimedia: perfino le persone chepotrebbero spendere non lofanno proprio per questa gran-

Q

I commerciantimirandolesiuniti peraffrontarele difficoltàdel momentoe allietarele festivitànatalizienel centro storico

Antonio Tirabassi

de paura che si è venuta acreare, nonostante nella no-stra zona i problemi sianolimitati grazie alla buona te-nuta del biomedicale”.E’ anche importante sottoli-neare come, in periodi di cri-si, i commercianti siano i pri-mi a farne le spese e gli ultimia risollevarsi, data la tenden-za dei consumatori a rispar-miare e a rinviare le spesenon indispensabili. “I proble-mi si accumulano poi con lacostruzione selvaggia di sem-pre più centri commerciali ealtre grandi strutture similari

Generi di prima necessità a lunga conservazione, come pasta,passata di pomodoro, zucchero, sono stati forniti dalla CroceBlu di Mirandola aiuti umanitari, che ha così consentito peril terzo anno la realizzazione del “Pacco della Solidarietà”.L’iniziativa, che ha permesso la distribuzione di circa 120pacchi ad altrettante famiglie italiane e straniere, individuateda alcune associazioni di assistenza, si è svolta nella matti-nata di domenica 20 dicembre in prossimità del Castello deiPico, luogo scelto per rappresentare un simbolico abbraccioda parte di tutta la città nei confronti di queste famiglie inoccasione delle festività del Santo Natale.Il tutto grazie alla collaborazione di Porta Aperta, San Vin-cenzo, Consulta del Volontariato, Le Attività del Centro,Consorzio di Promozione del centro storico e delle sueAttività e al patrocinio del Comune di Mirandola. Un ringra-ziamento particolare va anche alle industrie che hanno forni-to i prodotti alimentari contenuti nei Pacchi della Solidarietà.

E.T.

Croce Blu Mirandola120 pacchi per la solidarietà

– aggiunge Antonio Tirabassi- a danno così dei centri sto-rici e delle loro storiche atti-vità”.Le cose non migliorano quan-do s’inizia a parlare di saldi,il cui avvio è previsto persabato 2 gennaio: “La vastitàdi liberalizzazioni che si sonoadottate per il commercio –prosegue il neo-direttore delConsorzio - hanno evidenziatoanche un boomerang negati-vo nei confronti delle vendi-te al dettaglio che si trovanoa subire le decisioni di politi-ci che forse non comprendo-

no le esigenze e le realtà deinegozianti, infatti ci si trovaa dover realizzare dei saldi difine stagione in un periodoche non è la sua fine, bensì ilcuore. Situazione che rallen-ta di molto la normale attivitàdi vendita. Ci si vede cosìcostretti a realizzare meno,ma a dover pagare comunquesempre tutto per intero:fornitori, utenze, cose che nonsono mai soggette a sconti”.Non solo i saldi, ma anche lapossibilità di altre formulecome sconti, 3x2, cessazioniattività e altro, hanno comerisultato la destabilizzazionedel mercato durante tutto l’an-no.“Questi problemi sono deter-minati anche dal troppo con-sumismo – spiega VeronicaBrina – che ha spinto le casedi moda a consegnare la nuo-va merce sempre prima. Nel-le grandi città e nei luoghituristici si iniziano a vederele prime vetrine primaveriligià a gennaio. Si viene così acreare una corsa maniacale,un continuo flusso di merceche così facendo finirà soloper drogare il mercato. Sa-rebbe perciò necessario crea-re anche una tabella che re-golamenti i nuovi arrivi, inmodo che la merce giunganei negozi solo dopo i saldi”.Tutto questo, è bene chiarire,non vuole essere un attaccoai consumatori, i quali sonoliberi di fare le loro scelte dispesa quando e come preferi-scono; le critiche sono rivol-te a un sistema che vuole ac-celerare sempre di più il mer-cato, senza il minimo rispet-to per le stagioni e per chi hafatto del commercio il pro-prio lavoro e fonte di sosten-tamento.

E.T.

Il valore del tempo donatoIniziativa dell’Avo con le scuole elementari

Un’atmosfera natalizia, a cuinon è mancata neppure la neve,ha fatto da cornice il 17 di-cembre all’incontro dell’Avocon gli alunni e gli insegnan-ti di quinta elementare. Inquesta occasione, a cui han-no partecipato, fra gli altri, lapresidente dell’Avo,Annamaria Ragazzi, e ladirigente scolastica, PaolaCavicchioli, i ragazzi hannoconsegnato i loro manufattida donare ai malati dell’ospe-

dale Santa Maria Bianca.Alcune decorazioni da appen-dere all’ingresso dei vari re-parti e numerosi biglietti au-gurali con pensieri, poesie edisegni per testimoniare vi-cinanza e affetto a coloro chetrascorreranno le feste nata-lizie nelle stanze dell’ospe-dale, lontano dal calore dellapropria casa. Un’iniziativa cheha rafforzato il legame tral’Avo e la scuola primaria,instauratosi dall’anno scor-

so, e che ha visto all’operaalunni e insegnanti con im-pegno e partecipazione inorario extrascolastico.“Desidero ringraziare di cuorei ragazzi - ha sottolineato lapresidente Annamaria Ragaz-zi - non solo per quanto han-no realizzato concretamentema anche, e soprattutto, per ildono del proprio tempo infavore di chi soffre. Sappia-mo tutti quanto sia preziosoil tempo e quanto sia difficile

donarlo agli altri. Tuttavia piùsi percorre questa strada piùci si rende conto che il tempoe la gioia regalati al prossimoin fondo sono regalati anchea noi stessi. Perciò auspicoche questa attività con le scuo-le possa diffondersi e allar-garsi sempre più”. Infine, con-traccambiando l’accoglienzaricevuta, l’Avo ha portato indono alcuni libri da distribu-ire agli alunni.

V. P.

Un Nataleche splendedi luce e sfidala crisi

Un Nataleche splendedi luce e sfidala crisi

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12 27 dicembre '09

L’inaugurazione del Cinema Teatro Eden con la proiezionedel film “L’isola dei Sordobimbi”. Tanti consensi sia per il restylingche per l’opera del regista Stefano Cattini

Scelta di coraggio

orse questa sera il piùcontento ed emoziona-to sono proprio io”. Al

termine della serata inaugu-rale del nuovo Cinema Tea-tro Eden, domenica 20 di-cembre, don Nino Levratticonfida tutta la sua soddisfa-zione nel vedere rinascereun’opera che è un po’ la sua“creatura” e che in questi ul-timi anni temeva potesse es-sere destinata ad altri usi. Ineffetti c’è da unirsi al corounanime dei ringraziamentiche sia il sindaco EnricoCampedelli, presente insie-me agli assessori AlbertoBellelli e Cleofe Filippi, siail vescovo Elio Tinti hannorivolto all’Aceg e a Cineteaper il coraggio e l’intrapren-denza dimostrata restituendoalla città un luogo di culturae di intrattenimento assai caroai carpigiani.Dopo la ristrutturazione oral’Eden, “classe 1956”, è unlocale davvero accogliente econfortevole, e soprattuttosicuro, come ha precisatoPietro Mazzotta di Cinetea,e ben si presta per accogliereil cinema ma soprattutto perrilanciare il teatro. Gli fa ecodon Massimo Dotti, presi-dente Aceg, ricordando lavocazione dell’Eden all’in-terno di un contesto educativocome l’oratorio e la scuolaSacro Cuore, un luogo che“può aiutare i giovani a for-mare uno spirito critico e at-

tento anche attraverso il ci-nema e l’attività teatrale”. IlCinema Teatro Eden resteràdunque a disposizione dellaChiesa di Carpi: “Questo -afferma il sacerdote - è unodei nostri obiettivi. È statonecessario fare lavori impor-tanti, da qui la scelta di affi-darci a questa realtà che neassumerà la gestione, Cinetea,riservandoci però alcuni spa-zi, serate e momenti per leattività dei ragazzi e per leproposte culturali della Dio-

cesi. Una delle cose interes-santi di Cinetea è lo sviluppodel teatro-ragazzi: questo, inun certo senso, è utile per noie si uniforma al nostro pro-getto educativo di un orato-rio che si apre alle necessitàdella città e di tutti i giova-ni”.La scelta di inaugurare la salacon il film “L’isola deiSordobimbi” di StefanoCattini va sicuramente inquesta direzione. Un’operacinematografica, un vero e

proprio film, “frutto dell’amo-re” come l’ha definita PietroMarmiroli nella sua presen-tazione, come sempre incisi-va, dalla quale emerge il vis-suto di una realtà forse anco-ra poco conosciuta dagli stessicarpigiani, la scuola per ibambini sordomuti di SantaCroce. “Questo film - ha det-to Marmiroli dopo aver ri-cordato che proprio all’Edenè nata la sua passione per ilcinema - è un inno all’amoreche la raffinata sensibilità delregista ha composto tradu-cendo in immagini la vita deibambini, la passione dellesuore e delle maestre”. Nelracconto di un anno di scuolaun susseguirsi di immaginicalde e vibranti come i tenacitentativi di suore e maestreper restituire a questi fan-ciulli il dono della parola, dipotersi esprimere come glialtri. Dialoghi fantastici allaricerca di una lettera o di unasillaba, insieme alle ribellio-ni e ai rifiuti, ma anche gliabbracci e i momenti di vitaquotidiana, l’istituto come unavera famiglia dove si va alcirco, in piscina, in gita e asciare. Al termine tanti ap-plausi e consensi per il regi-sta e per tutti i protagonistidel film a cominciare dai pic-coli “attori”, presenti in salainsieme alle suore, alle mae-stre e ai loro genitori, chehanno rivelato doti espressi-ve eccezionali.

L.L.

L’inaugurazione del Cinema Teatro Eden con la proiezionedel film “L’isola dei Sordobimbi”. Tanti consensi sia per il restylingche per l’opera del regista Stefano Cattini

“F

Scelta di coraggio

Carlo Alberto Medici ed Enrico Campedelli

Stefano Cattini, a sinistra e Pietro Marmiroli in primo piano con i bambini protagonisti del film

Cultura e Società

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1327 dicembre '09

“L’Isola dei Sordobimbi è unfilm, solo in parte documen-tario, sulla vita della scuoladi Santa Croce. E’ un viaggioche permette allo spettatoredi sedersi nel banco a fiancodi questi bambini e viverecon loro tutto l’anno scola-stico”. Così illustra il suolungometraggio il registacarpigiano Stefano Cattini,un lavoro di più di un annodentro l’Istituto Figlie dellaProvvidenza a Santa Crocedi Carpi. Una scuola radicatanella sua memoria: “la vede-vo sempre da bambino per-ché giravo nei paraggi congli amici. Inoltre avevo unacompagna sorda in classe.Questo istituto - chiarisce -per me è sempre stato circon-dato da un alone di mistero eoggi credo che lo sia per tanticarpigiani che forse sanno cheesiste ma non che tipo di scuolasplendida sia”.Così, Cattini inizia a “fre-quentare” la scuola quasi tut-ti i giorni per capirne il fun-zionamento e conoscere ipersonaggi, i bimbi, le suore,le maestre. “Una volta indi-viduate le storie più interes-santi le ho seguite nel loro

evolversi e attraverso le sta-gioni, dal primo all’ultimogiorno di scuola. Non si trat-ta di un semplice documenta-rio che dà informazioni, madi una narrazione della storiadi questi bimbi nell’arco del-l’anno: Loriana, Ivan e Noemisono colti attraverso il loropercorso di crescita fatto difatiche, gioie, intrecci di ami-cizie”.L’ambiente naturale, la con-servazione delle tradizioni, ivalori di cui la scuola è per-meata hanno toccato il cuoredel regista, insieme alla suafondamentale caratteristica:“è una scuola in cui convivo-

Obiettivi importanti perCinetea rispetto al CinemaTeatro Eden, che si aggiungead altri due cinema del centroche l’ente gestisce a Carpi,Corso e Capitol. “L’idea checi anima - spiega BertoGavioli, dell’associazioneculturale Michelangelo diModena, confluita insieme aTir Danza dentro il gruppoCinetea - è quella di dareun’ulteriore offerta di attivi-tà cinematografiche e dispettacolistica (in questo sensol’Eden ha un valore aggiuntorispetto alle altre due sale cheè quello del palcoscenico) aicarpigiani, che amano il lorocentro. Noi vogliamo tenerliqui, offrire loro un prodottotale per cui si possa sceglieredi rimanere a Carpi per vive-re uno spettacolo e uno svago

di tipo cinematografico e te-atrale”.Il palcoscenico dell’Eden“verrà usato in modo impor-tante - aggiunge - innanzituttoperché verrà destinato all’at-tività per i ragazzi e per lescuole e questo credo sia unruolo fondamentale di questastruttura che esiste da tanto

tempo e ha avuto una suacaratterizzazione specificaall’interno del mondo parroc-chiale in questa direzione”.“Riteniamo che queste suecaratteristiche saranno svilup-pate e potenziate da questorinnovo - afferma Gavioliinsieme a Pietro Mazzotta,anche quest’ultimo respon-sabile dell’associazione chegestisce i cinema carpigiani -Ci siamo buttati in un’avven-tura non piccola, ma pensia-mo sarà una grossa opportu-nità per la città, sia per quan-to riguarda i nostri progettiinterni sia per la disponibili-tà di questa sala per tutti co-loro che vorranno utilizzarla.È stata rinnovata in tutto, nonsolo negli arredi ma dal pun-to di vista tecnico; in questomodo - conclude - crediamoche potrà rappresentare unvalore aggiunto per la città”.

B.B.

Il lavoro di Stefano Cattini alla scuola di Santa Croce

Una realtà misteriosada portare alla luce

Per il centro, per i giovaniGli obiettivi del gestore Cinetea

Stefano Cattini

Otto suore e le maestre,10 classi, cinque comunie cinque speciali, 29bimbi sordi provenientida tutto il nord Italia finoa Siena, di cui 12 aconvitto presso la scuola.Sono i numeri dell’Istitu-to Figlie della Provviden-za a Santa Croce di Carpi,che ha aderito con dispo-nibilità ed entusiasmo alprogetto del regista.

no più di 100 bimbi normo-udenti con una ventina di sordie lo fanno in una manieraestremamente naturale e po-sitiva. Questo continuava aincuriosire me, ma credo siauna bella occasione per chivive nelle nostre zone perconoscere da vicino, da unpunto di vista privilegiato,(quello dei bimbi!), questasplendida realtà ed entrarcidentro”. B.B.

Cultura e Società

Berto Gavioli e Pietro Mazzotta

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14 27 dicembre '09

S

In un convegno del Centro Ferrari i risultati del progetto “Media forinclusion” che ha coinvolto anche giovani carpigiani. E il richiamo auna maggior formazione nell’uso dei media

Come il web comandaBenedetta Bellocchio

olo alcuni decenni fa,quando la partecipazio-ne era un dato sociale

evidente e talvolta portato aglieccessi, parlare di inclusionee mondo giovanile sarebbesembrato banale. Oggi è tut-t’altro che scontato, ma spes-so sono i soli adulti a discute-re. Al convegno “Come il webcomanda” venerdì 4 dicem-bre al Centro “F. L. Ferrari”di Modena, invece, protago-nisti attivi erano i giovani,non solo italiani ma porto-ghesi e spagnoli, uniti in unprogetto, “Media forinclusion” che li ha visti pri-ma formarsi e poi realizzare,tutto da soli e con grandesfoggio di creatività, dei vi-deo-reportage sul tema del-l’inclusione sociale.I destinatari di questa inizia-tiva europea di cui il centroculturale modenese è statocapofila erano infatti i ragaz-zi dagli 11 ai 18 anni, incon-trati all’interno di contestiextrascolastici; per l’Italia undoposcuola modenese, il cen-tro educativo Hip hop del-l’oratorio Eden di Carpi e iDraghi, giovani delle supe-riori dell’associazionecarpigiana Venite alla Festa.La prima formazione deglieducatori è stata sulla mediaeducation, un’attivitàeducativa e didattica finaliz-zata a sviluppare, in partico-lare nei giovani, l’informa-zione e la comprensione del-l’intero mondo dei media(strumenti, linguaggi, cultu-ra) e a suscitare nuovi ‘arti-giani’ per una migliore qua-lità dei mezzi di comunica-zione e un apporto piùcostruttivo della loro culturaalla civiltà degli uomini.Un’attenzione che sin dall’ini-zio ha visto i cattolici prota-gonisti: anche il ConcilioVaticano II, infatti, con ildecreto Inter mirifica, ha in-coraggiato a tutti i livelli del-le scuole cattoliche e nei se-minari “metodi di educazio-ne ai media, soprattutto per ipiù giovani, sviluppati e orien-tati secondo i principi del-l’etica cristiana”.I giovani oggi non sono piùsolo spettatori ma “attori eproduttori”. Il professorDamiano Felini, ricercatoredi Pedagogia generale e so-ciale all’Università di Par-ma, ha chiarito come di fron-

te ai nuovi media sia quasiimpossibile distinguere tra usoe produzione: “Facebook,Youtube, i blog sarebberoscatole vuote senza i conte-nuti inseriti, la cui creazioneè oggi alla portata di tutti”.Per questo la fruizione me-diale dei ragazzi, ma anchequella degli adulti, richiedeun’attenta riflessione peda-gogica; per questo, ha ag-giunto, occorre maggior for-mazione, non tanto tecnica(spesso l’abilità dei giovanisu questo piano è altissima),ma critica: “Non è vero che imedia sono totalmenteautoalfabetizzanti - ha chia-rito il docente -, la competen-za mediale è un concetto piùampio che tocca tutta la cul-tura in cui siamo inseriti”.“Fenomeni come il bullismoattraverso i media sono dif-fusi a scuola”, ha commenta-to l’assessore provinciale al-l’Istruzione Elena Malaguti,

che ha espresso la necessitàdi un’etica della comunica-zione: “il digital divide non èsolo di tipo socioeconomicoma separa anche chi dell’usodei media è consapevole echi no”. Alcuni pregiudizinella scuola, restia a consi-derare un prodotto medialecome un testo letterario, men-tre la sfida è muoversi inmaniera multimediale tra lediverse forme che permeanola cultura di oggi. AdrianaQuerzè, assessore all’Istru-zione del Comune di Mode-na, ha invece rilevato la se-parazione tra “chi è nato pri-ma e chi dopo il telecoman-do. È vero - ha detto - che ilweb comanda, determina eorienta i consumi, le forme diaggregazione, i desideri. Inquesto senso i media inclu-dono, ma occorre chiedersidove, in quali mondi?”. Larisposta alla frammentazioneè la professionalità, del mon-

Cellulari e videogiochiLa crisi non li ferma

La crisi non ferma i prodotti mediali, tra tutti telefoninie videogiochi. La società d’analisi Infonetics Researchprevede che il 2009 dovrebbe chiudersi con 1,1 miliardidi cellulari venduti in tutto il mondo, mentre un rappor-to della Banca mondiale dà all’Italia il primato europeodel più alto numero di abbonamenti ai servizi di telefo-nia mobile (122 contratti su 100 cittadini).Per dire quanto sia pervasivo questo mezzo, una ricercadel 2008 (cfr www.cremit.it) rileva che per l’adolescen-te di oggi esso è una vera e propria estensione del corpo,un modo per stabilire e mantenere contatti, guardare larealtà; più del 90% dei giovanissimi ne possiede unopersonale e lo usa da 4, 5 o 6 anni (il primo, regalatoalle elementari). L’utilizzo è quotidiano per il 90%; lametà lo lascia acceso sempre, anche di notte.Un altro dato: dopo un 2007 eccezionale (+39,9%), nel2008 il settore videogiochi ha confermato una crescita adoppia cifra (+21,6%) e, nonostante la riduzione deiconsumi, in tre anni è quasi raddoppiato per fatturato,passando da oltre 700 milioni di euro nel 2006 a oltre1,2 miliardi di euro nel 2008. Otto milioni di famiglieitaliane (una su tre), possiedono una consolle. “Ilvideogioco - commenta Andrea Persegati, presidentedell’Associazione Editori Software Videoludico Italiana(cfr www.aesvi.it) - si è trasformato da mero passatem-po per una nicchia di giovani consumatori avvezzi alletecnologie, ad un medium di massa che, oltre a intratte-nere, aiuta piccoli e grandi, uomini e donne, a viveremeglio, imparare, lavorare, diventando in molti casi unelemento di stile”.

I ragazzi carpigiani del gruppo dei Draghi che hanno partecipato al progetto

I giovani italiani, spagnoli e portoghesi del progetto “Media for inclusion”

Ermanno Gorrieri.Una vita per la Repubblica

Un convegno nazionale di studioa Modena il 15 e 16 gennaio

Confezioni Natalizie 2009

CANTINA DI S. CROCE - Strada Statale 468 di Correggio, 35 - 41012 S. Croce di Carpi (MO)Tel. 059.664.007 - Fax 059.664.608 - e-mail: [email protected]

“ Un regalo semplice e gradito, come una bottiglia di vino, è un modo per esprimere amicizia e gratitudine.

E’ motivo di aggregazione e di unione. E’ l’espressione della terra che lo genera e

dell’animo di chi lo dona.”

Auguri di Buone Feste!

do dei media ma anche degliinsegnanti, chiamati a legge-re la qualità dell’informazio-ne.Da ultimo Stefano Fantino,giornalista di Libera infor-mazione, osservatorio sullalegalità e contro le mafie, haparlato di come le notizie,specie quelle pericolose,scompaiono. Diverse ancoraoggi, in Italia e non solo, leminacce a giornalisti e pro-fessionisti dei media che sifanno carico di diffonderequesto tipo di informazione.Un convegno ricco di spunti,terminato con la proiezionedei video dei tre paesi parte-cipanti. Ma non è la sola pro-posta del Centro Ferrari de-dicata alla media education:“adesso – spiega TizianaVenturi, carpigiana e respon-sabile di questo settore – siparte con il lavoro sul territo-rio. Saremo presenti nellescuole modenesi di ogni or-dine e grado con diversi pro-getti”. Ne elenca i titoli - “Tuttointorno a te, il cellulare e ilmio mondo interiore”, “SieteAmici del Grande Fratello?”,“Le patate le comprano ledonne”, “Passioni in foto” - einvita gli insegnanti, ma an-che gli educatori o i genitoriinteressati ad una conoscen-za critica dei media, a farsiavanti: “sul sito www.in-formedia.it ci sono tante pro-poste per informarsi e for-marsi”.

In occasione dell’uscita dellabiografia “Ermanno Gorrieri(1920-2004). Un cattolico so-ciale nelle trasformazioni delNovecento” (edizioni Il Muli-no, 2009) la fonda-zione intitolata al po-litico modenese ha or-ganizzato un conve-gno di studi dal tema“Ermanno Gorrieri.Una vita per la Re-pubblica”. Sono pre-visti numerosi inter-venti di storici,sociologi, esponenti

politici quali Giuliano Amato,Piero Bassetti, Guido Bodrato,Germano Bulgarelli, GiorgioCampanini, PierluigiCastagnetti, Piero Craveri,

Guido Formigoni, Al-berto Melloni, RenatoMoro, Luigi Pedrazzi,Paolo Pombeni, Chia-ra Saraceno,Bartolomeo Sorge s.j.,Giorgio Tonini, Fran-cesco Traniello. Leconclusioni sarannoaffidate a RomanoProdi.

Info: Sede del convegno Pa-lazzo Europa - Via Emilia Ovest,101 a Modena [email protected]

Per saperne di più(QUASI) UN’AUTOBIO-GRAFIA. L’ultima intervistadi Ermanno Gorrieri”a cura di Paolo Trionfini“Quaderni del Ferrari” n. 27 -Modena gennaio 2008 – pagi-ne 115

Copertina Speciale

Scuola

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70 anni per il Liceo Fanti di Carpi. L’orgoglio del preside Spaggiari.Il racconto degli studenti

Tanta storia e nuovi talenti

enerdì 4 dicembre ricor-reva il 70° anniversariodella fondazione delLiceo scientifico stata-

le M. Fanti. Per l’occasione,presso l’auditorium San Rocco,si è svolta una solenne cerimo-nia alla presenza del dirigenteGian Michele Spaggiari, delsindaco Enrico Campedelli, diMarcello Limina, direttore ge-nerale dell’Ufficio scolasticoregionale dell’Emilia Romagna,e soprattutto dell’onorevoleRosy Bindi, vicepresidente dellaCamera dei Deputati.La cerimonia, coordinata inte-ramente da alunni e professoridel Fanti, è iniziata con un po’di ritardo a causa di un contrat-tempo dell’onorevole Bindi, cheè stata poi accolta in sala assie-me al dirigente scolastico e alleautorità di Carpi dall’Inno ita-liano, suonato da alcuni stu-denti.Il preside ha posto la sua atten-zione specialmente sulla storiadel Liceo, sottolineando la va-

rietà di corsi e materie che hasempre offerto agli studenticarpigiani e non. Si ritiene ono-rato, ha osservato, di essere acapo di un’istituzione tantoimportante che vanta più di1300 alunni. Enrico Campedelliha preferito invecepuntualizzare il fatto che lascuola pubblica sta ricevendosempre meno fondi dallo Statoe che il Comune non è purtrop-po in grado di sopperire a talemancanza, causa i problemi dibilancio. Poi si è procedutoalla premiazione, con borse distudio di 400 euro, degli alun-ni meritevoli.Ha successivamente preso laparola l’onorevole Rosy Bindi:la vicepresidente della Came-ra ha raccontato quanto sia sta-ta per lei importante una borsadi studio nella sua carriera sco-lastica e si è dichiarata felicedel fatto che sia stato premiatoanche un ragazzo non italiano.Infine, ha chiuso il suo discor-so con un importante consi-

glio: quello di non mancaremai di fiducia nella scuola ita-liana e di continuare a crederenelle sue potenzialità e nellesue offerte formative.Si è poi proceduto con lapremiazione dei diplomatimeritevoli, dopo un breve di-scorso della professoressaSimonetta Pavesi, rappresen-tante del corpo docenti: ben 19i premiati, con grande soddi-sfazione degli insegnanti pre-senti e del dirigente scolastico.La cerimonia, splendidamenteaccompagnata dalle musichesuonate dagli alunni del Liceoe dell’istituto Tonelli, si è cosìconclusa. La festa però non eraancora finita: infatti gli stu-denti, i docenti, i professori etutte le autorità sono stati invi-tati al rinfresco tenutosi all’in-terno dello stesso Liceo Fanti,in un clima di allegria genera-le, culminato con il taglio daparte del preside di una splen-dida torta commemorativa.

Gianluca Bossù

70 anni per il Liceo Fanti di Carpi. L’orgoglio del preside Spaggiari.Il racconto degli studenti

La festa per il 70° anniver-sario del Liceo M. Fantiha soddisfatto davverotutti: Gian MicheleSpaggiari, dirigente del-l’istituto, ha voluto espri-mere la propria gioia inmerito. “E’ stata unaricorrenza celebrataall’insegna dell’austerità edella sobrietà. Abbiamoscelto di porre al centrodell’iniziativa i ragazzi:sono stati premiati glistudenti che l’anno scorsohanno conseguito la matu-rità con il massimo dei voti,e sono stati ben 19. Poiabbiamo consegnato 9borse di studio interne airagazzi meritevoli chehanno fatto il passaggiodalla seconda alla terza”.Per il 70° sono intervenutiospiti autorevoli: l’onore-vole Rosy Bindi, in veste divice presidente dellaCamera dei Deputati, eMarcello Limina, direttoregenerale dell’Ufficioscolastico regionale EmiliaRomagna: “Sono stati dueinterventi preziosi, d’altolivello. L’onorevole Bindiha fornito un quadro superpartes, mentre Limina ècolui che ha il polso dellasituazione di tutte le scuoledella regione”. Ma si torni

pure ai protagonisti, glistudenti: “E’ stato unmomento di festa sia percoloro che frequentano ilLiceo sia per chi lo hafrequentato nel passato eha costruito qui il suoavvenire. Ma tutta la cittàha risposto: erano presentiautorità religiose, civili esemplici cittadini. Sonorimasto piacevolmentesorpreso nel vedere questadimostrazione di affetto”.È pervenuto in redazioneanche un breve resocontodell’iniziativa da parte diGianluca Bossù, studentetra i premiati con la borsadi studio alla cerimoniainsieme a Filippo Leporati,Alessandro Debbia, ElisaBenevelli, Lara Sacchetti,Stefano Bassoli, Peng ZongGin, Agnese Ducati eSabrina Rizzi. Volentieri lopubblichiamo.

D.F.

Nuovagrafica s.c. - Via B. Franklin, 5/a

41012 Carpi (MO) - Tel. +39 059 691118

www.nuovagrafica.it

“Una grandedimostrazioned’affetto”

Tanta storia e nuovi talenti

Gian Michele Spaggiari

Copertina Speciale

Scuola

VLiceo scientifico

“M. Fanti” – Carpi

Open dayIl termine fissato per le

iscrizioni alle classi primedelle scuole superiori è il27 Febbraio 2010. E’ giàstat fissato il calendariodegli incontri di orienta-

mento e delle visiteguidate :

Giovedì 14 gennaio dalle18 alle 20: presentazione

del Piano dell’OffertaFormativa

Domenica 17 gennaiodalle 9,30 alle 12: visite

guidateDomenica 14 febbraio

dalle 9,30 alle 12: visiteguidate

Info: Segreteria:tel. 059-691177 –www.liceofanti.it

Sabato 19 dicembre in Cattedrale i ragazzi della scuolaelementare e media dell’Istituto Sacro Cuore hanno pre-sentato ai genitori una rassegna di canti natalizi. Dopouna breve riflessione di don Massimo Dotti sul Vangelodi Luca, i ragazzi hanno cantato vari brani di Natalediretti da Pietro Rustichelli, docente dell’istituto. I ra-gazzi si sono preparati con impegno a questo tradizionaleappuntamento e il risultato lo ha dimostrato.Per l’occasione è stata presentata anche l’iniziativa di

quest’anno per la raccoltadi fondi nell’ambito dellagiornata del Pane: graziealla collaborazione del si-gnor Strucchi del forno“Buono come il pane”, cheha gentilmente offerto ipanini, i ragazzi hanno donato l’equivalente della merendaper la pediatria dell’Ospedale di Carpi.Nella stessa settimana, lunedì 14 il momento di preghieraper tutta la scuola nella chiesa di Santa Chiara e, il 16 e il17, le feste della scuola materna e dell’asilo nido, reseancor più speciali dalla partecipazione di tanti genitori chegrazie al coinvolgimento delle tate hanno collaborato indiverso modo ad addobbare gli ambienti delle sezioni.

Sacro Cuore in festaTempo di Natale per bimbi e genitori

Il presepe del Nido “Paul Harris”, realizzato con materiale di recupero dai genitori dei bimbi

Open DaySacro Cuore

Apertura dei localiSabato 16 gennaio

ore 15-18

Presentazione ai genitoridegli insegnanti e deiprogrammi didattici

Lunedì 18 gennaio ore18,15 scuola elementareMartedì 19 gennaio ore

18,15 scuola media

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16 27 dicembre '09

Tanti auguri di un fecondo 2010a tutti coloro che hanno creduto in noi

e ci hanno sostenuto

Aimag

Blumarine

Banca Popolare Emilia Romagna

Campus della Moda

Cantina Santa Croce

Cantina Sociale di Carpi

Carpiflex

Carpi Marcato

Cassa di Risparmio di Mirandola

Centro Sociale Guerzoni

Chimar

Cmb

Co.Fin. - Conad

Comune di Carpi

Comune di Mirandola

Confcommercio

Confesercenti

Consorzio per il Congresso Mondiale del Biologico Ifoam Modena 2008

Centro Sociale Volontariato Sportello di Carpi

Confcooperative

Fisc Servizi Roma

Dienne Immobiliare

Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi

Fondazione San Rocco

Franca & Pia Pellicceria

Gladiotex

Lapam

Le Gallerie - Sicem

L’Incontro

Mercato Contadino - Dalla terra alla tavola

Nuovagrafica

Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per il Servizio Civile Nazionale

Provincia di Modena

Regione Emilia Romagna

Regione Trentino Alto Adige

Repubblica di San Marino

Salvioli onoranze funebri

Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica

S.G.P. Eventi

Sinergas

Unicredit Group

Unioncasa Cooperativa Edilizia

Wine & Wine

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1727 dicembre '09Vita della Chiesa

Il convegno internazionale del Progetto culturale della Cei ha suscitatointeresse e stimolato riflessioni tra credenti e non credenti sul tema “Dio oggi”

Stupiti davanti al mistero di Dionella tematizzazione dellaproblematica intorno a “Dio”.Una terza pista di riflessioneè stata offerta dalla “via dellabellezza”. L’arte, la letteratu-ra e la musica scomparirebbe-ro per i quattro quinti se Dionon esistesse. Esse permetto-no all’uomo di entrare in unrapporto contemplativo conDio, che di fronte alla dila-gante ‘bruttezza’ dell’arte dioggi costituisce un sogno, unaprospettiva e una metà desi-derata. Si è poi percorso –come quarta tappa - la viaofferta dalle diverse religionie dal monoteismo. Le religio-ni infatti vengono in aiuto per-ché offrono un terreno comu-ne nella ricerca di luoghi, tempie forme di dialogo con Dio.Una quinta pista di riflessio-ne è stata individuata nellaimpossibilità di indagare ilMistero di Dio che resta sem-pre incomprensibile: giunge-re razionalmente a questa cer-tezza significa portare a com-pimento lo sforzo dell’uomo.Sant’Anselmo infatti afferma-va: “Tu comprendi con la ra-gione che Egli è incompren-sibile”.Il Convegno ha segnato per ilProgetto culturale della Ceiuna tappa di riflessione fon-damentale, dopo il preceden-te sulle “antenne mediatiche”.E anche per noi che dobbia-mo calare nel tessuto diocesanole riflessioni fatte e le indica-zioni proposte, costituisce unpunto di riferimento per il cam-mino dei prossimi anni.

AuguriBuon Natale

e felice Anno nuovo

AMonsignor Douglas Regattieri

lla fine si è parlato an-che tanto di uomo. E ilnesso Dio-uomo è af-

fiorato continuamente intutte le sue concretizzazioniculturali, sociali, esistenziali,teologiche e filosofiche. Sen-za Dio l’uomo si disperde eancora: Dio si è rivelato al-l’uomo e ha voluto cammina-re, farsi suo compagno di viag-gio.Monsignor Rino Fisichellaha usato un’immagine per sin-tetizzare il significato e l’obiet-tivo del Convegno: “Si è get-tato un sasso nello stagno sudue fronti: quello dell’indif-ferenza, che spesso domina ilcontesto culturale su questaproblematica, e quello dell’ov-vietà che evidenzia quantaignoranza domini spesso so-vrana sui contenuti religiosi.Indifferenza e ovvietà, pur-troppo, rodono alla base quelcomune senso religioso che èancora presente nel nostroPaese, rendendo sempre piùdebole la domanda religiosae, soprattutto, la sua sceltaconsapevole e libera. Avereprovocato un’ampia riflessionesu questo tema è un servizioche si rende alle giovani ge-nerazioni più che a quanti vi

hanno partecipato”.Riandando al percorso dellegiornate romane si possonoindicare cinque tappe. La pri-ma è consistita nel tentativodi comprendere e di valoriz-zare la ragione per giungere apronunciare con sensatezza iltermine “Dio”. Il secondo pas-saggio si è posto nell’oriz-zonte della nuova concezionedel cosmo e del mondo chegrazie a nuove tecnologie escoperte scientifiche, costitu-isce a pieno titolo una sfida

Due giornate inten-sissime (10-12 di-cembre 2009),all’Auditorium dellaConciliazione, aRoma, dove il Pro-getto culturale ita-liano ha radunatocomplessivamente2500 persone. Dalladiocesi di Carpihanno partecipato ilVicario generalemonsignor DouglasRegattieri e i coniu-gi Antonio e Ga-briella Gelli, a nomedel Segretariatodiocesano per ilprogetto culturale.Relazioni di espertiitaliani e stranieri,teologi, filosofi,sociologi, artisti,economisti, scienzia-ti, giornalisti e ope-ratori della comuni-cazione, per affron-tare un tema: Dio,dire Dio oggi all’uo-mo contemporaneo.Ecco un primo con-tributo sui lavori delconvegno.

Centro Sportivo Italiano Carpi

Ecco la nuova sede

Già da alcuni giorni il Centro Sportivo Italiano di Carpiha trasferito la sede da Palazzo Corso alla nuova Casadel Volontariato in viale Peruzzi. Spazi adeguati in uncontesto dedicato a tutto il volontariato carpigianoall’interno del quale il Csi porta la sua esperienza ecapacità di collaborare su tanti progetti anche divalenza sociale oltre che sportiva.Lunedì 14 dicembre la nuova sede è stata presentataufficialmente alle società sportive i cui rappresentantisono intervenuti alla tradizionale festa degli auguri.Dopo la benedizione dei locali da parte del consulenteecclesiastico padre Ivano Cavazzuti, il presidenteGuido Leporati ha invitato ad un momento dicondivisione nel quale sono stati messi a fuoco i valoriche ispirano l’attività del Csi. E’ intervenuto l’assessoreAlberto D’Addese che ha manifestato il plauso del-l’amministrazione comunale per l’impegno ma soprat-tutto per la sintonia sugli obiettivi che il Csi portaavanti con ammirevole dedizione.

Nuova sede – gruppo dirigenti con Guido Lepoirati

Centro Sportivo Italiano Carpi

Ecco la nuova sede

Il Centro Sportivo Italiano augura Buon Natalee un 2010 ricco di successi

Comitato di CarpiVia Peruzzi 2241012 CARPI

TEL. 059-685402Fax 059-658490

Orari apertura uffici:dal lunedì al sabato dalle

9,30 alle 12,30 - pomerig-gio dalle 16 alle 19 esclusi

il martedì e il sabato.

Chiusura natalizia:dal 24/12/2009 al 6/01/

2010 compresi

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18 27 dicembre '09

Sinodo per l’Africa”:questo il titolo dellatavola rotonda che si ètenuta nei giorni scor-

si alla Galleria del Popolo diMirandola e a cui sono inter-venuti i sacerdoti africanipresenti in parrocchia: donGermain Kitcho, originariodel Benin, e i congolesi pa-dre Sebastiano Giso e pa-dre Emmanuel Mukenge.Un’occasione per rifletteresulla seconda assemblea spe-ciale per l’Africa che dal 4 al25 ottobre ha visto riuniti inVaticano 244 vescovi intor-no al tema “La Chiesa in Africaal servizio della riconcilia-zione, della giustizia e dellapace. Voi siete il sale dellaterra…voi siete la luce delmondo”.“Il primo sinodo dell’aprile1994 - ha affermato padreEmmanuel - ha dato alla Chie-sa africana vitalità, vigore estrumenti adeguati per affron-tare le sfidedell’evangelizzazione. Tutta-via, nel 2003 il consiglio postsinodale ha notato che, nono-stante questo progresso sulpiano pastorale, la situazionesul fronte sociale, politico edeconomico era molto peggio-rata. Da ciò la decisione diconvocare una seconda as-semblea che prendesse in esa-me un aspetto di urgenza par-ticolare, come quello dellariconciliazione, della pace edella giustizia. In un climagenerale fortemente segnatodai conflitti – ha sottolineato- la Chiesa africana, comefamiglia di Dio, è chiamataad essere luogo del perdono edella pace. Siccome non c’è

pace senza giustizia, e nonc’è giustizia senza perdono,per essere fermento di unmondo nuovo, occorre che laChiesa stessa si presenti comecomunità riconciliata attra-verso un cammino di conver-sione spirituale capace dicoinvolgere la società interain una volontà di riconcilia-zione”.Don Germain ha presentato idati sulla presenza dei catto-lici in Africa, che negli ulti-mi trent’anni è triplicata rag-giungendo la cifra di oltre160 milioni e che ha offertonumerose vocazioni missio-narie alle Chiese particolariafricane o ad altre realtà. Uncontinente dal volto, per cosìdire, duplice: da una parte lapovertà, la fame, le malattie,le guerre dimenticate; dall’al-tra, tanti sforzi positivi - spessoignorati dai mass media – chedimostrano come l’Africa, hasottolineato Benedetto XVI,sia “un immenso polmonespirituale per un’umanità che

appare in crisi di fede e disperanza”.“L’Africa - ha detto donGermain, riallacciandosi alleparole del Papa - non develasciarsi infettare dai virusdel materialismo pratico e delfanatismo religioso. Ha ildovere di conservare il pro-prio patrimonio spiritualecontro tutti gli attacchi ester-ni. La Chiesa africana devepuntare al dialogo ecumenicoe interreligioso, alla coope-razione, al perdono che spez-za il circolo vizioso dell’of-fesa e della vendetta. Questaè la strada per il futuro, sa-pendo coniugare la dimen-sione spirituale con l’impe-gno politico”.Soffermandosi sul concettodi giustizia nella Bibbia, cheè la prima esigenza della ca-rità quale riconoscimento delladignità e dei diritti del pros-simo, padre Sebastiano haevidenziato le conclusionifondamentali del Sinodo. “Ivescovi hanno invitato l’Afri-

A Mirandola una tavola rotonda sul Sinodo per l’Africa

Non c’è pace senza giustizia

ca a diventare protagonistadel suo sviluppo, con un for-te appello alle classi dirigen-ti locali perché favoriscanola giustizia sociale e econo-mica, puntino sull’istruzionedei giovani e sulla promozio-ne della donna, evitino i con-flitti e gli interessi particola-ri. Inoltre, pur valutando po-sitivamente l’impegnodell’Onu su vari fronti, i ve-scovi hanno chiesto alla co-munità internazionale di trat-tare l’Africa con rispetto edignità. La recente turbolen-za del mondo finanziariomostra il bisogno di un radi-cale cambiamento di regole.Ma sarebbe una tragedia se lemodifiche fossero fatte solonegli interessi dei ricchi e adiscapito dei poveri. Moltidei conflitti e delle povertàdell’Africa - ha concluso -derivano dalle stridentidisuguaglianze sul piano eco-nomico, come pure dal ritar-do dei rimedi necessari”.

Virginia Panzani

Una lacrimaper i defunti evapora,un fiore sulla tomba appas-sisce,una preghiera, invece,arriva fino al cuore dell’Al-tissimo.

Sant’Agostino

“Il

Vita della Chiesa

Ricordando Ilario Giglioli, per cinquant’annisagrestano a San Giacomo Roncole

Al suono delle campane Ilario Giglioli

Presepi a Mirandola e dintorni

Nel territorio mirandolese numerosi sono i presepi da visitaredurante le feste: dal Duomo a San Francesco, dalle chiese diCividale e San Martino Carano a quelle di San Giacomo Roncole,Mortizzuolo e San Martino Spino.Dal 26 dicembre al 6 gennaio 2010 nella chiesa del Gesùesposizione dei nuovi presepi artistici realizzati dall’associazio-ne La Nostra Mirandola. Orari: festivi ore 10-12.30 e 15.30-18.30; feriali ore 15-18.Nella pieve di Quarantoli è allestita dal giorno di Natale all’Epi-fania una mostra di presepi artistici realizzata da GiancarloBruini. Orari: tutti i giorni ore 9-12 e 15-19.Presso il Municipio di Mirandola durante le feste è esposto ilpresepe del Volontariato, inaugurato il 21 dicembre alla presen-za delle autorità cittadine, del vescovo Elio Tinti e di alcunialunni delle scuole elementari e medie. L’edizione di quest’annocomprende diverse rappresentazioni della Natività provenientidalla Germania e appartenenti alla collezione privata di Albertoe Carla Diazzi. Orari: dal lunedì al giovedì ore 8-19, venerdì esabato ore 8-14. Chiuso domenica e festivi.

A San Giacomo Roncole rimanevivo il ricordo di Ilario Giglioli(1921-2009), scomparso recente-mente, che per cinquant’anni è sta-to sagrestano e campanaro. Tuttala sua vita è stata segnata da unrapporto quasi di famiglia con laparrocchia, fin dalla giovinezzatrascorsa accanto a don Zeno Saltini,collaborando alla nascita dell’operadi Nomadelfia. Poi il matrimoniocon Lidia Cavicchioli, anche lei diSan Giacomo, e la nascita dei pri-mi due figli Sergio e Nadia.Al 1955 risale l’inizio dell’attivitàcome sagrestano e campanaro e il“trasloco” nella casa parrocchiale,dove sono nati i figli Fabrizio,Antonella, Daniele e Marilena. Unapresenza costante quella di Gigliolia fianco dei parroci che si sono

susseguiti, don Roveda, don Evan-gelista Marri, don AleardoMantovani, don Gino Barbieri. Inparticolare con don Mantovani si èinstaurato un profondo legame diamicizia, proseguito anche dopo iltrasferimento del sacerdote a SanPossidonio. Pur essendo molto co-nosciuto e stimato, anche per il ser-vizio svolto nelle parrocchie vici-ne, Giglioli si è sempre distinto perla sua grande riservatezza.“Mio padre - ricorda la figlia Nadia- amava molto la musica e in par-ticolare le campane. Tutte le mat-tine si alzava per suonare alle 6l’Ave Maria a cui seguiva un rin-tocco particolare a seconda deltempo meteorologico. Un segnaleche i contadini attendevano primadi alzarsi. Allo stesso modo, quando

ancora non c’erano i ‘cannoni’,era lui a suonare forte, anchecoadiuvato dai bambini, per rom-pere le nuvole ed evitare la gran-dine. Questa dedizione alla co-munità era accompagnata da unaprofonda fede, che lo ha sempresorretto, in particolare in un mo-mento di grande dolore come lamorte di mio fratello Sergio”.Ringraziandolo per il suo servizioattivo e silenzioso, la comunità par-rocchiale si è stretta intorno a IlarioGiglioli il 1 maggio 2005, in occa-sione del suo “pensionamento”, conil dono di una piccola campana dibronzo, e più tardi, nel luglio diquest’anno, per l’ultimo saluto alleesequie celebrate nella chiesa da luitanto amata.

V. P.

Con Maria e GiuseppeUna bella iniziativa realizzata da parecchi anni è quella delpresepe vivente di Gavello, nella serata della vigilia di Natale.Giovedì 24 dicembre a partire dalle 21 bambini e ragazzi, guidatida suor Annalbina e da un gruppo di giovani della parrocchia,daranno vita sul sagrato della chiesa all’antico borgo di Betlemme,in cui Maria e Giuseppe cercarono alloggio. A seguire, lacelebrazione della Messa.A Mirandola mercoledì 6 gennaio, durante la celebrazione delle10.30 in Duomo si terrà il presepe vivente realizzato dai bambinidell’iniziazione cristiana.

San PossidonioCome da tradizione, durante la Messa nella notte di Natale lastatua del bambinello sarà solennemente deposta nella mangia-toia del grande presepe di Villa Varini (di fronte alla chiesa diSan Possidonio). Vari personaggi distribuiti nelle capanne sa-ranno i soggetti del nuovo allestimento visitabile dal giorno diNatale fino a domenica 10 gennaio 2010 nei giorni festivi e alsabato dalle 10.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 19.30.Info: 340 8312262; 320 0780856 (apertura feriale per i gruppi).

Inaugurazione del presepe del Volontariato

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Padre Sebastiano Giso, don Germain Kitcho e padre Emmanuel Mukenge

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1927 dicembre '09

Le proposte per il 2010 dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi

Sulle strade della fedeprogramma promossodall’Ufficio diocesanopellegrinaggi per il

2010 si presenta particolar-mente ricco di appuntamenti.Tre sono le linee portanti chelo caratterizzano in sintoniacon i temi e gli eventi che

scandiranno il nuovo anno alivello locale, nazionale einternazionale.Alcune iniziative avrannoinnanzitutto come filo con-duttore la Beatitudine dellapurezza del cuore secondo lelinee pastorali della Diocesi

di Carpi. “L’Ufficio - antici-pa il direttore don MarinoMazzoli - propone un pelle-grinaggio a Corinaldo in feb-braio e uno a Taizè, Cluny,Nevers e Paray le Monial inagosto. L’intento è quello diriscoprire tre grandi testimo-ni della purezza del cuore,vale a dire Santa Maria Goretti,Santa Bernadette Soubirouse Santa Margherita MariaAlacoque”.In ambito nazionale, un eventodi grande rilevanza saràl’ostensione della SacraSindone a Torino. Il pellegri-naggio della Diocesi è previ-sto per l’8 e il 9 maggio ecomprende unatappa in più. “Sifarà visita -spiega donMazzoli - allaSacra di SanMichele vicinoa Susa, uno stra-ordinario mo-numento di storia, di fede e diarte. In questo modo vorrem-mo proseguire il cammino neiluoghi dove si venera l’Ar-cangelo, iniziato nel settem-bre 2009 con la sosta al san-tuario del Gargano in Puglia”.Momento culminante del pro-gramma annuale sarà il pel-legrinaggio ad Ars dal 6 al 10aprile in occasione dell’annosacerdotale. L’iniziativa è ri-volta in particolare ai sacer-doti e ai diaconi della Dioce-si, venti dei quali hanno giàcomunicato la loro adesione.Ci sarà posto naturalmente

Vita della Chiesa

L’amicizia con Gesù dona una gioia autentica anche al cuoredei più piccoli. Questo lo spirito con cui Benedetto XVI haaccolto in Vaticano una rappresentanza dell’Azione cattoli-ca ragazzi (Acr), accompagnata dall’assistente generale dell’Ac,il vescovo Domenico Sigalini e dal presidente nazionaledell’associazione Franco Miano.Nella delegazione anche due acierrini carpigiani, Elisa Moridi Rolo e Umberto Martinelli di Cortile, accompagnati dalresponsabile Acr della Diocesi Riccardo Della Casa. “Unincontro bello ed emozionante per i ragazzi – commenta –.Oltre a uno scambio di auguri abbiamo raccontato al Papa diOdoardo Focherini. Lo stesso monsignor Sigalini che cono-sce la storia di questo nostro santo ha preso la parola perillustrare brevemente al Santo Padre la testimonianza di fededi Odoardo”.Nella sua riflessione il Pontefice, che ha ricevuto il saluto diun acierrino a nome di tutti i presenti, ha preso spunto daltema “Siamo in onda” e dalla figura di Zaccheo, che que-st’anno fanno da guida alle attività dell’Acr. Infine, salutan-do Miano e Sigalini il Papa – che ha anche rivolto ai ragazzi,alle loro famiglie e all’Ac i suoi auguri per un felice Natale– ha voluto ringraziare “quanti si adoperano generosamente”per l’educazione religiosa e umana dei ragazzi, “dedicandotempo e risorse personali” all’Acr.

Anche due acierrini carpigianiall’incontro con Benedetto XVI

Piccoli e moltoamici di Gesù

Azione cattolica di CarpiGli appuntamenti invernali

Campo adulti domestico“La democrazia dei cristiani”

Prof. Matteo Truffelli (Università di Parma)Prof. Guido Formigoni (Università IULM di Milano)

Sarà garantito il servizio di babysitting. Per i pranzi ènecessaria la prenotazione.

Info e iscrizioni: Cucconi Stefania tel. 333-2276754mail: [email protected]; Ghidoni Elisabetta tel.

0535-57162 mail: [email protected]

Campo giovani piccoli“Salvaguardia del Creato”

Da lunedì 28 a giovedì 31 dicembreCon la possibilità di passare insieme il capodanno

Vago di Lavagno (VR)Info e iscrizioni:

Cecilia 328-9061086 [email protected] 339-4292352 [email protected]

Incontro Giovani AdultiDomenica 27 dicembre

Parrocchia di Fossoli ore 17,45

COMMISSIONE SPIRITUALITÀDELL’AZIONE CATTOLICA

Per chi desidera meditareulteriormente la figura di

Edith Stein in attesa del successivo incontro pubblico

Primo momento di studio e approfondimentosu Edith Stein

Domenica 10 gennaio ore 15,30Parrocchia di Sant’Agata, Cibeno di Carpi

Presepidi sabbia

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Programma:ore 13.15 partenza da Novi (di fronte alla Chiesa); ore 13.30partenza da Rovereto (piazzale della chiesa); ore 14 partenzada Carpi (stazione autocorriere); pomeriggio dedicato allavisita dei famosi presepi di sabbia di Rimini; cena a base dipesce in ristorante tipico.Quota: 48 euro

Per iscrizioni rivolgersi a: Ufficio Pellegrinaggi tel. 059652552; Novi presso Dilma cell. 349 7181592; RoveretoMaria Assunta cell. 348 1694943

Rimini - Domenica 3 gennaio 2010

Il

don Marino Mazzoli

anche per i laici che tuttaviaseguiranno un itinerario inparte diverso. “Stiamo cer-cando di organizzare duepullman - sottolinea donMazzoli - uno per i sacerdoti,guidati dal Vescovo, e l’altroper i laici. Il pellegrinaggio sisvolgerà innanzitutto ad Ars,dove si terranno l’incontro

con alcunipresbiteri del-la regioneE m i l i aRomagna e lacelebrazionepresieduta dam o n s i g n o rCarlo Mazza

vescovo di Fidenza. Poi siproseguirà per il santuariomariano della Salette. Qui ilgruppo si dividerà, perché isacerdoti ritorneranno a casa,mentre gli altri pellegrini fa-ranno tappa ad Avignore esulla Costa azzurra”.Altre tre proposte dell’Uffi-cio pellegrinaggi avranno in-fine come meta la Terra San-ta dal 3 al 10 marzo, Spello inUmbria dal 5 al 6 giugno inoccasione dell’infiorata delCorpus Domini, e Medjugorjedal 20 al 26 giugno.

Virginia Panzani

In allegato a questonumero di Notizie

il programma comple-to dei pellegrinaggi

diocesani.

Quest’anno con le Tende di Natale Avsi abbiamo sconfina-to e siamo andati anche Correggio. Nel giorno più nevosoe freddo dell’anno, alle ore 15 ci siamo presentati in corsoMazzini e con due tavoli e otto sedie prese in parrocchia, ipresepi dalla Terra Santa intagliati nel legno d’ulivo e quellidi terracotta peruviani, dieci pacchi della meravigliosarivista Avsi “Buone Notizie” abbiamo aperto bottega.I “Buone Notizie” li abbiamo smerciati gratis a tutti quelliche sono finiti nella “trappola”, ovvero la strettoia venutasia creare sotto i portici tra la nostra bancarella e i nostri ottoamici musicanti – ecco il perché delle sedie - che di frontead essa eseguivano brani per allietare il passeggio edattirare donatori.Il fiero clima di questo nostro pomeriggio correggese ini-ziato a -1° e finito a -6° non ci è stato favorevole. Soli icoraggiosi, gli sprezzanti del pericolo, gli amanti a tutti icosti della “vasca del sabato sera” hanno vinto il timore dighiaccio e freddo per esibirsi in centro città. E questicoraggiosi, impavidi, abbiamo incontrato a centinaia trauna musica e l’altra, per tre ore, chiedendo un’offerta,lasciando la rivista.Il tutto perché tanti amici nel mondo possano realizzarenelle loro vite tentativi di costruzione positiva certi dellapropria dignità e del proprio valore per aver incontratoGesù.L’incasso: una goccia nel mare. Ma se si commuovono gliuomini, figuriamoci Dio.

Davide Cattini e Alessandra Venturelli

Tende di Natale 2009I volontari Avsi saranno presenti giovedì 24sul sagrato del Duomo di Mirandola dalle 8alle 12Info: Thomas Bergamini cell. 339 6827989

Le Tende Avsi a Correggio

Buone notizie

Riccardo, Umberto e Elisa con monsignor Sigalini

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20 27 dicembre '09

ino al 24 gennaio l’Are-na di Verona ospita la26° Rassegna interna-zionale del presepio

nell’arte e nella tradizione.Quest’anno nella sezione de-dicata ai presepi regionali,dove è facile riconoscere ivari paesaggi della nostrapenisola, per l’EmiliaRomagna espone SandraAndreoli, presidente delGruppo Arte in Movimentodi Carpi. L’artista, in modooriginale, non rappresenta ilclassico momento della na-scita del Bambino Gesù conl’adorazione di pastori e magi,ma un momento di vita fami-liare che ritrae infatti SanGiuseppe al lavoro, mentreGesù ormai grandicello, sot-to lo sguardo affettuoso diMaria, gli porge un bicchiered’acqua. L’opera di SandraAndreoli intitolata “Sacrafamiglia” è composta da trefigure in terracotta dipinta.La rassegna veronese è sem-pre un evento che merita lavisita. Entrare nel cuore anti-co dell’Arena e scoprire lealte volte, le squadrate co-lonne bugnate in una penom-bra rarefatta, dove ogni pie-tra, ogni architrave ha la pro-pria funzione, è il momentopiù emozionante del percor-so della rassegna. Queste pie-tre illuminate solo da imma-gini eteree di angeli, re magied antiche madonne con Bam-bino scandiscono i passi at-tenti di ogni visitatore chescruta con attenzione ogniopera, ogni figura. L’esposi-zione ospita presepi interna-zionali realizzati nei più sva-riati materiali (dalla carta allegno) rappresentando le di-

A Verona il presepe di Sandra Andreoli

Arte inMovimento

Artisti... in movimento

In questi giorni si segnalanoiniziative anche di altri artisti delgruppo carpigiano di Arte inMovimento.Di Oto Covotta, Tamidi’s, è ildisegno del manifesto per lospettacolo di Claudio Mariotti eGiulia Campioli, “Il caffè delledue” che è andato in scena dome-nica 20 dicembre presso le Ferro-vie Creative di Carpi.Mariella Gualtieri e PaolaPellacani espongono i loro Prese-pi all’interno di una rassegna chesi tiene in questi giorni a SanMartino in Rio.

NATALE 2009

Ascolta il silenzio dei nostri cuori,Dio d’amore, purifica i pensieriper condurli leggeri e luminosisulle onde della Tua volontàa seminare i colori della gioianelle chiuse menti di quanti ignoranole consolanti parole della speranza.Abbiamo sfidato, forse, le tue leggima Tu, Divino compassionevole,guarda i piedi del pellegrinopiagati nel volontario percorsoper arrivare soltanto vicino a Te.Sia di perdono il canto dell’angelonella notte della grande stella.

Antonio Zappador

PREGHIERA A GESU’ BAMBINO

Caro Gesu’ che torni a portarecol tuo dolce sorrisoun soffio di letizia e di poesiaal mondo intero,accogli,in questa notte silenziosa,anche la mia preghiera.

Ti offro il mio calvario e le mie pene,in cambio del sorriso di un bambino,questo corpo dolente e le speranze vanein cambio della fede donata ad ogni vitache corre senza posaverso mete lontane…

Benedicila tu, Gesu’ bambino,questa Carpi di Modena preziosache mi copre d’amore,addolcendo il rimpiantodella lucana mia terra natia…Proteggi la parrocchia e chi mi vive accanto.

Allontana dal mondole insidie della guerra,ogni cieca violenza, ogni rancore,allontana la fame:che a nessun bimbo manchiun pezzetto di pane e un po’ d’amore!

Torni ancora la stellache radiosa brillò sulla tua grotta,messaggera di lucea far bella la vita, come bella la rottaseguita dai pastori fiduciosiin cammino da te…

Infin ti prego,con tutto il mio cuore,dona pace e concordia alle famiglie,ai giovani lavoro in quantità,fa che seguan la strada del bene,la sola che può dar felicità,in te la mia fiducia, e così sia

Marietta Di Sario

Fverse tradi-zioni artisti-che del pre-sepio. C’èanche unasezione de-dicata ald i o r a m apresepistico.La paroladiorama si-gnifica rap-presen ta -zione diluoghi, persone e oggetti ese-guita con particolari tecni-che di illuminazione. In real-tà, sono curiose scatole ma-giche in cui il gioco delleluci, regolate da specchi ocorpi luminosi, dilatano am-piamente la visione frontalefino a raffinate illusioni diprospettiva. Dal 1982, daquando don Antonio Molinèrealizzò un prototipo, ildiorama presepistico è entra-

to a farparte del-la tradi-z i o n espagnola,

perfezionandosi nel tempo.Come scrive sul catalogomonsignor Maffeo Ducoli, ve-scovo emerito di BellunoFeltre: “La rassegna degliarcovoli dell’Arena, trasmetteall’uomo di oggi un messag-gio di pace di cui tutti, fami-glie, popoli e nazioni hannobisogno, e restituisce loro se-rena gioia nel cammino ver-so il terzo millennio”.

Laura CannalireSandra Andreoli

Natale

DOVE SEI?

Dove sei Signorequando la notte c’invadee non riusciamo più a vedere la tua luce?Dove sei Signorequando spaventati allunghiamo le bracciae ti cerchiamo senza trovarti?Dove sei Signorequando disperati urliamo il tuo nomesperando che tu venga a spiegarci?Dove sei Signorequando desideriamo i canti soavi degli Ange-lipoiché il nostro cuore è smarrito?Dove sei Signorequando la sentenza cala tagliente sulla nostravitadecapitando ogni speranza?Dove sei Signorequando la bestia maledettaentra silenziosa nelle nostre stanze?Dove sei Signorequando la sciaguraimprovvisa ci abbatte?Dove sei Signorequando dietro gli occhi dei più piccoli turbinal’incubo dei soprusi più indegni?Dove sei Signorequando il denaro diventa tuttofamiglia fratelli cielo e terra?Dove sei Signorequando i nostri malati non sialzano più dalle carrozzine?Dove sei Signorequando negli ospedali i vecchi giaccionodimenticati da tutti?

Dove sei Signorequando i poveri vagano sporchi e affamatinelle nostre città?Dove sei Signorequando i potentila fanno franca?Dove sei Signorequando le tue spose nei conventisi sentono dire che sono inutili?Dove sei Signorequando i tuoi figlisi considerano diversi?

Dove sei Signore?

Siamo noi Signorela tua piccola fiammellae nostro è il compito d’illuminare il mondo.Siamo noi Signoreil tuo volto sorridentedavanti a chi ti cerca nello spavento.Siamo noi Signorela tua spiegazione per chidisperato urla il tuo nome.Siamo noi Signoreche cantiamo come Angeliper chi ha il cuore smarrito.Siamo noi Signorela speranza che accompagna con la fedeverso la Patria Celeste.Siamo noi Signoreil guinzaglio che trattiene con vigorela bestia maledetta.Siamo noi Signorecon le nostre preghiere lo scudocontro cui s’infrange la sciagura.Siamo noi Signore

l’abbraccio maternodei piccoli martiri.Siamo noi Signoreche il denaro non può comprareperché Tu sei tutto, famiglia fratelli cielo eterra.Siamo noi Signoreche scoperchiamo i tettiper calarti innanzi i malati.Siamo noi Signorela mano che allunga il cibo aivecchi dimenticati negli ospedali.Siamo noi Signoreil riparo di chi nonha più dove andare.Siamo noi Signoreche fabbrichiamo le crune degli aghiche i potenti non attraversano.Siamo noi Signoreche amiamo le tue spose consacrateperché sappiamo che sono i nostri AngeliCustodi.Siamo noi Signorei tuoi figli creati a tua immaginee i fratelli non sono diversi.In noi, Signore,il buio non entra,né il silenzioné la malattiané la morte trionfatrice.La notte di Nataleci facciamo piccoli e umiliper veder sorgere ancoranel cuore di ogni uomol’alba di un nuovo giorno.

Ivana Sica(Santo Natale 2009)

Secondo anniversario della mortedella Maestra Luisa Cavazzoli Lugli

La Corale G.B. daPalestrina, unitamente

ai famigliari,invita amici ed

estimatori alla SantaMessa che si svolgeràDomenica 3 gennaio2010 alle ore 10.30

presso la Cappella delCimitero

in occasione delsecondo anniversario

della dipartitadell’amatissimaMaestra Luisa

Casa della Divina Provvidenzadi Mamma Nina

Presepe vivente alla SagraCome da tradizione le Sorelle diMamma Nina insieme alle bimbe ealle mamme dell’Agape organiz-zano il presepe vivente presso lachiesa della Sagra. Due gli appun-tamenti: il giorno di Natale,venerdì 25 dicembre, alle ore 17 eper l’Epifania, mercoledì 6 genna-io, sempre alle 17.

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2127 dicembre '09

APPUNTAMENTI

CONCERTO DI FINE ANNOGiovedì 31 dicembreCarpi, Teatro ComunaleAlle ore 20.30 concerto di fine anno con l’Orchestra Sinfo-nica Nazionale Ucraina di Kiev. Musiche di Smetana,Saint-Saens, Ponchielli, Sarasate, Strauss. Info: TeatroComunale di Carpi tel. 059 649.264/649.227;www.carpidiem.it/TeatroComunale/; e-mail:[email protected]

CAPODANNO IN PIAZZAGiovedì 31 dicembreMirandola, Piazza CostituenteDalle 22.30 per salutare il nuovo anno il Consorzio diPromozione del Centro Storico organizza, in collaborazio-ne con la Società Principato di Francia Corta, la tradizionalefesta in piazza con spettacolo musicale, vin brulé, diverti-menti e falò.

MOSTRA DI PRESEPI ARTISTICIFino a mercoledì 6 gennaioReggiolo, Rocca medioevale25ª Mostra di presepi organizzata dalle Acli di Reggiolo. Leofferte saranno destinate ad alcuni progetti di cooperazionee sviluppo nei paesi più poveri. Orari: festivi 9-12 e 15-19;feriali 15-19.

Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

V

A San Marino il 25 dicembreNatale in musicaLa parrocchia di San Biagioin San Marino, il circolo “Bru-no Mora” e la Polispor-tivaSammarinese organizzano pervenerdì 25 dicembre alle ore21 il tradizionale Concerto diNatale, con la partecipazionedegli artisti Mimma Brigan-ti, soprano, GiovanniMareggini, flauto, e DavideBurani, arpa, e l’ensemble diarpe “Aurora”.

Carpi, Cattedrale di S.Maria AssuntaMercoledì 6 Gennaio 2010, ore 16.30

MEDITAZIONE ATTORNO AL PRESEPE

Canti e letture

sul Tempo di Natale ed Epifania

Schola Cantorum della Cattedrale di Carpi

Il Museo di Spilamberto, unico al mondo dedicatoal Balsamico Tradizionale, accoglie i visitatorianche nel periodo natalizio

Un Natale agrodolcea cui viene offerta la possibilitàdi valutare le componentiolfattive, visive e gustative delBalsamico Tradizionale.Sono oltre 8 mila le persone chenel corso del 2009 hanno visita-to il Museo. Tra loro anche per-sonaggi famosi, come Elio, can-

tante del gruppoElio e le StorieTese, che ha vo-luto conoscereda vicino la sto-ria di un prodot-to unico, tuttomodenese. I vi-sitatori, circa il14% in più ri-

spetto allo scorso anno, sonoarrivati da ogni parte d’Italia edel mondo: basti pensare che il26% è straniero e di questi qua-si la metà proviene dagli StatiUniti.Per dare a tutti la possibilità diaccostarsi alla tradizione, que-st’anno il Museo dell’AcetoBalsamico Tradizionale rima-ne aperto anche per tutto il peri-odo natalizio, a eccezione del25, 26 dicembre e del 1 genna-io. L’orario di visita al museo èdal martedì alla domenica dalle9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, èchiuso il lunedì. E’ inoltre pos-sibile prenotare visite guidate.

arcare la soglia del Mu-seo dell’AcetoBalsamico Tradizionaledi Spilamberto, accolto

nella settecentesca VillaFabriani, significa entrare in unadimensione temporale specia-le, scandita dal trascorrere dellestagioni e legata all’invecchia-mento dell’aceto secondo unasapienza plurisecolare. Que-st’anno è possibile approfittaredelle vacanze invernali per go-dere di questa atmosfera un po’magica: il Museo, infatti, rima-ne aperto per tutto il periodonatalizio. Ilmuseo rappre-senta la portad’ingresso almondo delB a l s a m i c oTradizionale,prodotto cheha ottenuto ilmarchio Dopdella Commissione Europea nel2000: attraverso le sue sale èinfatti possibile conoscere le ca-ratteristiche tecniche, gli oggettilegati alla produzione, gli aro-mi, i profumi e i gusti di questoinimitabile prodotto. Il visitato-re scopre un allestimento chericostruisce le diverse fasi diproduzione del Balsamico, apartire dal vigneto finoall’acetaia, quest’ultima am-bientata nei solai della Villa chein passato ospitavano l’acetaiadella famiglia Fabriani. Un’ap-posita sala - dell’Assaggio - èriservata al personalecoinvolgimento del visitatore,

Magnum di foie gras all’Aceto BalsamicoTradizionale di Modena

Ingredienti:400 g di fegato grasso d’anatra2 lt di latte9 cl di calvados 30 anni di invecchiamento1 stecca di cannella 10 g di chiodi di garofano30 g di mandorle di Noto dolci e amare30 d di nocciole50 g di zucchero2 cl di acqua1\2 baccello di vanigliala scorza di mezzo arancioaceto balsamico di modena tradizionale extra vecchio fleurde sel

Preparazione:Lasciare riposare il fegato nel latte a 30 gradi per un paio diore. Estrarre ed asciugare. Pulire il fegato separando delica-tamente i lobi ed eliminando il connettivo delle vene piùgrosse senza rovinare la carne. Lasciare marinare con ilcalvados e le spezie per 6 ore. Sgocciolare e togliere dallamarinatura. Disporlo in una terrina, inserirla poi in unsacchetto sottovuoto e cuocere nel Roner per circa 35 minutia 55°. Togliere dal Roner e raffreddare in abbattitore fino a2 gradi e lasciarla poi riposare per almeno due giorni infrigorifero. Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero,la vaniglia e la scorza d’arancia. Immergere le mandorle e lenocciole nello sciroppo, scolarle,adagiarle su un silpatespolverarle co il fleur de sel. Passarle in forno fino alla giustacristallizzazione (200° per qualche minuto).Aiutandosi con la lama calda di un coltello, preparare,intagliando la terrina, due parallelepipedi di circa 8 cm dilunghezza e 4 di larghezza per 1,5 di altezza. A pressionericoprire le sei facce del fegato con le mandorle dolci\salatedopo aver inserito l’aceto all’interno della terrina aiutando-mi con uno stecco da spiedino. Per ultimo inserire sul latoopposto lo stecco del gelato.

La Consorteria del BalsamicoTradizionale, associazionenata per tutelare e promuo-vere il prodotto, dedica a tuttigli amanti del re degli acetiun regalo speciale: una ri-cetta firmata dallo chef Mas-simo Bottura dellapluripremiata OsteriaFrancescana di Modena. Dacirca un anno l’acetaia so-ciale della Consorteria si èarricchita di una nuova bat-teria di proprietà dello chefmodenese, che ha recente-mente conquistato il prima-to - condiviso con altri duecolleghi - di miglior chefd’Italia assegnato dalla Gui-da de “L’Espresso”.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena,un tesoro che migliora con l’etàE’ stata la Consorteria spilambertese, a conclusione dellegiornate di studio sul “balsamico” tenute presso la Camera dicommercio di Modena nel 1976, a redigere la definizione del“balsamico” della tradizione:”Il vero Aceto Balsamico Tra-dizionale è prodotto nell’area degli antichi domini estensi. Èottenuto da mosto d’uva cotto; maturato per lenta acetificazione,derivata da naturale fermentazione e da progressiva concen-trazione mediante lunghissimo invecchiamento in serie divaselli di legni diversi, senza alcuna addizione di sostanzearomatiche. Di colore bruno scuro, carico e lucente, manife-sta la propria densità in una corretta, scorrevole sciropposità.Ha profumo caratteristico e complesso, penetrante, di evi-dente, ma gradevole ed armonica acidità. Di tradizionale edinimitabile sapore dolce e agro ben equilibrato, si offregenerosamente pieno, sapido con sfumature vellutate inaccordo con i caratteri olfattivi che gli sono propri.” Solodopo un adeguato periodo di invecchiamento (12 anni perl’aceto affinato e ben 25 anni per il Balsamico Tradizionale)il prodotto raggiunge il particolare equilibrio di aromi esapori che gli è proprio.

Info: Museo dell’AcetoBalsamico Tradizionale diModena, tel. 059/781614Consorteria dell’AcetoBalsamico Tradizionale diModena, tel. 059.785959

La festa dell’Epifania a CarpiArrivano i Magi

Nella festa dell’Epifania, mercoledì 6 gennaio, durante laSanta Messa delle 9,30 in Cattedrale i bambini porteranno ilfrutto della loro carità e le consegneranno insieme ai doniche i Magi “in carne ed ossa” porteranno davanti al BambinoGesù. Anche in Cattedrale viene così ripristinata l’anticatradizione della Camminata dei Magi.Nel pomeriggio in Cattedrale alle ore 16,30 meditazioni ecanti davanti al Presepe eseguiti dalla Schola Cantorum.

Sempre alle 9,30 avrà inizio, alla presenza del vescovo ElioTinti, la Cavalcata dei Magi in San Giuseppe Artigiano aCarpi con il corteo di centinaia di persone dai bambini agliadulti che, al termine della messa si recheranno presso lapediatria dell’Ospedale e le Strutture Protette per anziani aportare gli auguri e di doni.

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22 27 dicembre '09

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Settimanale della Diocesi di Carpi

ASSOCIATO ALL'USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAE ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI

Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)Tel. 059/687068 – Fax 059/630238

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Direttore Responsabile: Luigi LammaCoordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – CoordinamentoArea Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazione:Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Daniele Franda, SaverioCatellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi,Fotostudioimmagini. Editore: Notizie soc. coop.Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472

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ABBONAMENTO SOSTENITORE 50,00 (i.i)BENEMERITO 100,00 (i.i)

Agenda

GIOVEDÌ 24PREGHIERA• Ore 24 - Carpi, Cattedrale - Santa

Messa episcopale

VENERDÌ 25 - SANTO NATALEPREGHIERA• Ore 19,45 - Carpi, Cattedrale - Santa

Messa episcopale

LUNEDÌ 28AZIONE CATTOLICA• San Marino di Carpi, Canonica -

Campo adulti domestico su “La de-mocrazia dei cristiani”. Fino al 29.

• Vago di Lavagno (Vr) - Campo gio-vani piccoli. Fino al 31.

GIOVEDÌ 31PREGHIERA• Ore 18 - Carpi, Cattedrale - Santa

Messa episcopale di ringraziamento

VENERDÌ 1 GENNAIOGiornata mondiale per la PacePREGHIERA• Ore 18 - Carpi, Cattedrale - S. Messa

episcopale nella giornata mondialeper la pace

MERCOLEDÌ 6 - EPIFANIAPREGHIERA• Ore 10,45 - Carpi, Cattedrale - Santa

Messa episcopale

GIOVEDÌ 7INCONTRI• Ore 10 - Carpi, Seminario - Aggior-

namento liturgico per il cleroPREGHIERA• Ore 21 - Carpi, Santa Chiara - Pre-

ghiera per le vocazioni

VENERDÌ 8INCONTRI• Ore 9,30 - Carpi, Seminario - Ag-

giornamento liturgico per il clero

SABATO 9INCONTRI• Ore 18,30 - Carpi, Seminario - Incon-

tro di formazione per i diaconi

DOMENICA 10Giornata diocesana per le scuole cat-tolicheINCONTRI• Ore 15, 30 - Carpi, Monastero Clarisse

- Incontro di formazione per le Reli-giose

Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,associazioni della Diocesi di Carpi:

Famiglia, Giovani,Educazione, Cultura

CURIA VESCOVILE

Curia Vescovile,

Corso Fanti, 13 Carpi

Tel 059 686048

UFFICIO PER LA PASTORALE FAMILIARE

Progetta momenti di riflessionespecifica sulle tematiche fami-liari più urgenti, creando occa-sioni e luoghi in cui sia possibileun confronto sui principali nodidella vita familiare

Sede: c/o Curia Vescovile, Corso Fanti, 13 –Carpi. Tel e Fax 059 689525. e-mail:[email protected] ,www.pastoralefamiliarecarpi.org

CENTRO DI CONSULENZA FAMILIARE

Risponde alle esigenze relazionalidella vita di coppia, della fami-glia e della per sona.

Senza scopo di lucro e gratuito,nel rispetto assoluto del segretoprofessionale.

Via Catellani 9 - Carpi Tel 059 644352.Sito internet: www.consultoriodiocesano.itE-mail: [email protected] riceve su appuntamento oppure attraverso ilsito nel servizio mail-help.

AGAPE DI MAMMA NINA

Casa di accoglienza femminilesecondo il carisma della venera-bile Mamma Nina Saltini. Gesti-ta anche con l’aiuto di volontari.

Sede: via Matteotti 91 – Carpi - Tel 059 641015– Fax 059 6223181.

SERVIZIO DIOCESANO PER LA PASTORALE GIOVANILE

Coordina, promuove e sostiene,attraverso la sua Commissione,le attività educative e la forma-zione degli educatori. Promuovela realizzazione di progetti edu-cativi specifici in vari ambiti pa-storali. Prepara le attività legatealla GMG a livello locale e na-zionale. Propone e diffonde i sus-sidi formativi per i giovani.

Sede e Recapiti: Curia Vescovile, e-mail:[email protected]: tutti i giorni previo accordo telefonico

EFFATÀ ONLUS

Si impegna nella promozione deidiritti dell’infanzia e dell’adole-scenza e nell’innovazione esperimentazione di servizi socio-educativi (doposcuola, sostegnoai disturbi specifici dell’appren-dimento, campi gioco estivi, for-mazione degli educatori di stradae dei centri di aggregazione).

Sede: c/o Oratorio Eden, via S. Chiara, 18;Recapito: c.so Fanti, 44 - Carpi. Tel 059686889.

CENTRO MULTIMEDIA “MONS. A. M. GUALDI”

Tre sezioni – Biblioteca, Archivistorici ed Emeroteca eMultimediale – rivolte in modoparticolare a catechisti, animato-ri dei gruppi associativi, studen-ti, insegnanti.

Tel 059 653835 – E-mail:[email protected] - Martedì e venerdì dalle16 alle 19 - mercoledì e sabato dalle 9 alle 12

TEOLOGIA ED EVANGELIZZAZIONE ONLUS

Associazione costituitasi in oc-casione del 25° anniversario diordinazione sacerdotale dimonsignor Gildo Manicardi, persostenere giovani della Diocesidi Carpi che scelgano di studiareteologia dopo le superiori.

Sede: c.so Fanti, 89–Carpi.Tel/fax. 059/685210.

COOPERATIVA SOCIALE NAZARENO

Nasce nel Novembre 1990 inCarpi con lo scopo di accoglie-re, valorizzare ed aiutare perso-ne con disabilità e disturbo men-tale.

Sede: Via Bollitora Interna, 130 - 41012 Carpi -Tel. 059 664774 - Fax 059 664772, e-mailsegreteria: [email protected], sito internet: www.nazareno-coopsociale.it

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA“S. BERNARDINO REALINO”

È rivolta a tutti coloro che vo-gliono approfondire la propriafede studiando la Sacra Scritturae il Magistero della Chiesa. Deltutto separata dall’Istituto Supe-riore di Scienze Religiose “B. C.Ferrini” di Modena per quantoriguarda i titoli, ma con un servi-zio di videoconferenza per chidesidera comunque usufruire dientrambe le proposte formative.

Sede: C.so Fanti, 44 – Carpi, Tel 059 685542,Fax 059 654202

MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA“CARDINALE RODOLFO PIO DI SAVOIA”

Il Museo è costituito innanzituttodalla chiesa stessa di Sant’Ignazioche è stata lasciata nella sua inte-grità, con il proprio arredo dimanufatti e di tele . Il materialepresentato proviene da chiese dellacittà e della diocesi e costituisceuna selezione di opere significati-ve per il loro messaggio pastoralee didascalico. Fanno parte del-l’esposizione arredi e suppelletti-li sacre, argenterie dal XVI al XXsecolo, dipinti di pregio, incisio-ni, sculture, tessuti, scagliole.

Chiesa di Sant’Ignazio di LojolaCorso Fanti 44 – CarpiOrari di apertura: giovedì dalle 10 alle 12.30; sabato dalle10 alle 12.30; domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle18. Ingresso libero

5° ANNIVERSARIO2005 – 2010

DonNelluscoCarretti

Sante Messe di suffragio

Lunedì 4 gennaio ore 20,30Chiesa parrocchiale

di San Marino di CarpiPresiede il vescovo Elio Tinti

Lunedì 4 gennaioore 17,30: Chiesa di San

Francesco a Carpiore 18,30: Chiesa

parrocchiale di Quartirolodi Carpi

7° ANNIVERSARIO2003-2010

DonEnea

Tamassia Sante Messe di suffragio

Domenica 3 gennaio ore 11Chiesa di San Francesco

a Carpi

Martedì 5 gennaio ore 18,30Chiesa parrocchiale di

Quartirolo di Carpi

Il museo diocesano riapre giovedì 7 gennaio

Panzano - Gruppo di preghiera MedjugorjeCome ogni ultima domenica del mese, il gruppo di preghiera Medjugorje siriunirà a Panzano domenica 27 dicembre. Questo il programma: alle ore 15accoglienza; alle ore 15.30 Santa Messa; a seguire, testimonianza deiconiugi Carlo Alberto e Annalisa Zoboli di Sassuolo, impegnati nel progettodi accoglienza “Nuovi orizzonti” di Chiara Amirante a Medjugorje. Infine,adorazione e benedizione eucaristica.

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2327 dicembre '09

Frequenza per la diocesi FM 90,2

AGENDA del VESCOVOSegreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707

Il quotidianodei cattolici La Tv dell’incontro

Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

GIOVEDI’ 24• dalle ore 10 alle ore 12,30: udienze private• ore 24, Carpi, Cattedrale: Santa Messa della Notte di Natale

VENERDI’ 25 – NATALE DEL SIGNORE• ore 9,15, Carpi, Casa di Riposo “Tenente Marchi”: Santa

Messa di Natale per gli ospiti e le loro famiglie• ore 10,45 Carpi, Cattedrale: Santa Messa Episcopale del

Giorno di Natale

DOMENICA 27• ore 11, San Marino: Santa Messa. Festa degli Anniversari di

Matrimonio

LUNEDI’ 28• dalle ore 10,30 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia

e i Sacerdoti

MARTEDI’ 29• dalle ore 10,30 alle ore 13: udienze private

MERCOLEDI’ 30• Giornata personale di studio, di preghiera e di riflessione

GIOVEDI’ 31• dalle ore 10,30 alle ore 13: udienze private• ore 18, Carpi, Cattedrale: Santa Messa di Ringraziamento

VENERDI’ 1• ore 18, Cattedrale: Santa Messa nella Giornata mondiale

della Pace

Agenda

SABATO 2• dalle ore 10,30 alle ore 12,30: udienze private

LUNEDI’ 4• dalle ore 10,30 alle ore 13: riceve i Collaboratori della Curia

e i Sacerdoti• ore 20,30, San Marino: Santa Messa nell’anniversario della

morte di don Nellusco Carretti

MARTEDI’ 5• dalle ore 10,30 alle ore 13: udienze private

MERCOLEDI’ 6• ore 9,30, San Giuseppe Artigiano: Arrivo dei Re Magi• ore 10,45, Carpi, Cattedrale: Santa Messa Episcopale

GIOVEDI’ 7• ore 9,30 – 14, Carpi, Seminario vescovile: aggiornamento

liturgico per il Clero

VENERDI’ 8• ore 9,30 – 14, Carpi, Seminario vescovile: aggiornamento

liturgico per il Clero

SABATO 9• dalle ore 10,30 alle ore 12: udienze private• ore 12, Budrione, Bocciodromo: partecipa alla premiazione

del “Pallino d’oro”

DOMENICA 10• ore 11,15, Santa Croce: Santa Messa nella festa della fami-

glia e pranzo

I parroci sono invitati a far pervenire alla redazione eventuali modifiche:tel 059 687068, fax 059 630238, e-mail [email protected].

ORARIO SS. MESSE

Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale

Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •9,30: Cattedrale, S. Nicolò, S. Francesco • 10,00: casaprotetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •10,30: Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Nicolò, S.Francesco • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale

Prima messa festiva: 18,30: Corpus Domini, Quartirolo •19,00: S. Croce

Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce • 9,45:Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15: Quartirolo,S. Croce • 11,30: Panzano, Corpus Domini

Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,Limidi

Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:Limidi • 17,00: S. Bernardino R

Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeArtigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione

Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Agata-Cibeno, S. GiuseppeA. • 10,00: Migliarina, Fossoli • 11,00: S.Marino, S. GiuseppeA. • 11,15: S. Agata-Cibeno, Budrione • 11,30: Fossoli •17,00: Fossoli (prima domenica del mese) • 18,30: S. GiuseppeA.

Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.Antonio in M. • 20,30: Rovereto

Festive: • 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 10,30: S. Antonio in M.,• 11,00: Rovereto • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena

Prima messa festiva: 17,00: Mirandola Casa di Riposo, MirandolaS. Francesco • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo •19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole

Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Fran-cesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina •10,30: Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano •11,15: Mirandola S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S.Giacomo Roncole • 12,00: Mirandola Duomo • 17,00:Mirandola S. Francesco • 18,30: Mirandola Duomo

Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S.Possidonio • 20,30: Vallalta

Festive: 8,00: Concordia• 9,00: Vallalta • 9,30: Concordia, S.Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00:Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S. Possidonio

Prima messa festiva: 17,00: San Martino SpinoFestive: • 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00:

Quarantoli, S. Martino Spino • 11,15: Tramuschio

Benedetto XVI ha autorizzato la pubblicazione dei decretiche riconoscono le virtù eroiche dei Papi Giovanni Paolo IIe Pio XII, che in questo modo passano a essere riconosciuticome “venerabili” dalla Chiesa.Si tratta del primo passo importante del processo romanoper la causa di beatificazione dei due Pontefici. Perchépossano essere elevati agli altari sarà necessario il ricono-scimento di un miracolo attribuito alla loro intercessionedopo la morte da parte di una commissione scientifica, unacommissione teologica, una di Cardina-li e Vescovi, e infine, dello stesso Papa.Perché siano dichiarati santi sarà neces-sario il riconoscimento di un altro mira-colo attribuito alla loro intercessione.“Le principali tappe del riconoscimentodella santità da parte della Chiesa, cioèla beatificazione e la canonizzazione,sono unite tra loro da un vincolo digrande coerenza - ha affermato Bene-detto XVI -. Ad esse vanno aggiunte,come indispensabile fase preparatoria,la dichiarazione dell’eroicità delle virtùo del martirio di un Servo di Dio el’accertamento di qualche dono straor-dinario, il miracolo, che il Signore con-cede per intercessione di un suo Servofedele”.“Quanta sapienza pedagogica si mani-festa in tale itinerario! In un primo mo-mento, il Popolo di Dio è invitato aguardare a quei fratelli che, dopo unprimo accurato discernimento, vengo-no proposti come modelli di vita cristia-na; quindi, viene esortato a rivolgereloro un culto di venerazione e di invoca-

Benedetto XVI ha firmato il decreto che riconoscele virtù eroiche di Pio XII e Giovanni Paolo II

Papi santi nella storiaz i o n ecircoscritto nell’ambito diChiese locali o di Ordini religiosi”.In questo cammino, ha dichiarato il Pontefice, “la Chiesaaccoglie con gioia e stupore i miracoli che Dio, nella suainfinita bontà, gratuitamente le dona, per confermare lapredicazione evangelica. Accoglie, altresì, la testimonian-za dei martiri come la forma più limpida e intensa diconfigurazione a Cristo”. La Chiesa svolge questi processi

perché “nell’itinerario per il riconosci-mento della santità emerge una ricchez-za spirituale e pastorale che coinvolgetutta la comunità cristiana”.“La santità, cioè la trasfigurazione dellepersone e delle realtà umane a immagi-ne del Cristo risorto, rappresenta lo sco-po ultimo del piano di salvezza divina”,ha concluso.Con l’autorizzazione alla pubblicazio-ne di ben ventun decreti per cinquenuovi santi, sei nuovi beati e novenuovi venerabili e un beato di cui ven-gono riconosciute le virtù eroiche Be-nedetto XVI ha tracciato il ritratto diuna Chiesa vivace e profetica, capacedi entrare nel quotidiano dell’esistenzacosì come nelle grandi questioni dellastoria, anche la più recente. Ben 13decreti, infatti, riguardano uomini edonne morti nel XX secolo. Tra gliitaliani colpisce poi la figura di ChiaraBadano, giovane ligure morta pochigiorni di compiere 19 anni il 7 ottobre1990. Con il riconoscimento di un mi-racolo, Chiara sarà presto beata.

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