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Mauro ora fail salumiere

25 OTTOBRE 2010 - N. 42 CAJROEDITOHE € 1,00 (IN ITALIA)

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rivafcnorà panala patisce H tistvfte ti tipo sebomico in quiriti pròdi Giulio Divo

Milano, ottobre""̂ H inalmente c'è una stiaor-

• dinaria novità per la cura1 di un diffuso disturbo deì-I la pelle, la cosiddetta der-I matite seborroica. che si

mJm presenta con arrossarnen-to. desquamazione della pelle eprurito intenso, specialmente ira lepieghe del naso, il petto e l'attac-catura dei capelli. D nome scienti-fico di questo rimedio che. per laprima volta, permette di ottenereottimi risultati in tempi brevissiminel trattamento di questo disturbo,è 'Jalukìna" e si trova nelle farma-cie come pomaia da applicare sul-le lesioni della pelle. Ebbene, gra-zie a questo nuovo ritrovato è pos-sibile eliminare i segni della der-matite in due settimane, con dueapplicazioni al giorno. Tuttavia ri-cordo che nessuno deve ricorrere aquesta cura senza avere consultatoil dermatologo di fiducia perchésolo lo specialista è in grado di di-stinguere con certezza la dermati-te seborroica da altri problemi del-la pelle che causano manifestazio-ni cutanee simili per le quali, però,l'alukina non è efficace».

Sono le pai-ole di un grande der-matologo. il professor .AntoninoDi Pietro, esperto in problemi del-la pelle e presidente dell'Isplad. lasocietà internazionale di dermato-logia plastica e oncologica.

Come si cura la dermatite se-borroica grazie all'alukina?

«Prescrivo ai pazienti la cremaa base di alukina da applicaresulle lesioni due volte al giorno,la mattina e la sera, dopo che lepartì affette da dermatite sonostate lavate con un detergenteneutro, poco aggressivo. Questacura deve essere portata avanti,secondo la situazione individualedel paziente, per un massimo didue settimane. Questo è il tempoin cui si ha una scomparsa com-

M I -lano.«SI APPLICA LA MATTINA E LA SERA»

11 professor Antonino Di Pietro, dermatologo e presiden-te della Società internazionale di dermatologia plastica e on-cologica, nel suo studio. «La nuova pomata contro la dermatite se-borroica va applicata due volte al giorno, la mattina e la sera», dice.

pietà delle lesioni».

Dopo avere finito la cura, il pa-ziente deve prendere qualcheprecauzione particolare per nonrischiare ricadute?

«Una delle novità più impor-tanti che riguardano l'uso del-r alukina consiste nel fatto che,per ìa prima volta nel trattamentodi questo problema cutaneo, le ri-cadute rappresentano l'eccezionee non la regola. In ogni modo, al-le prime avvisaglie di ritorno del-la dermatite, che comunque nonavviene mai nel breve periodoma solo dopo diversi mesi di be-

nessere, suggerisco di ripetere lacura, con risultati ancora più ra-pidi e duraturi».

Qual è il segreto che rendel'alukina così efficace nei con-fronti di questo problema dellapelle, finora resistente alla mag-gior parte delle cure?

«L'alukina è un medicamentocomposto da diverse sostanze che,per la prima volta, sono state mes-se insieme e si aiutano reciproca-mente per risanare la pelle. La pri-ma di queste sostanze è l'allumedi rocca, una sostanza di originevulcanica che ha una tradizione

antichissima nella cura dei distur-bi della pelle. Tuttavia soltanto og-gi è stata verificata con successo lasua particolare azione antisettica,antibatterica e depurativa. Insiemecon l'allume di rocca è poi usatoun acido derivato dalla liquirizia,chiamato acido glicirretico in gra-do di fare restringere i capillarisanguigni dilatati, responsabilidell' arrossamento della pelle. Infi-ne è stata aggiunta una sostanza, ilretinolo, che facilita il ricambiocellulare attraverso il quale si ve-locizza la sostituzione delle cellu-le morte con altre, sane».

Dopo avere visto come si ap-plica e come agisce l'alukina, miricorda come si manifesta la der-matite seborroica?

«Essa è riconoscibile perchéprovoca problemi alla pelle checonsistono in arrossamenti e indesquamazioni. In alcuni casi lapelle pare coperta da una sorta dicrosticina di colore giallo, decìsa-mente antiestetica. Le aree dove simanifestano più frequentementele lesioni sono i lati del naso, T at-taccatura dei capelli il cuoio ca-pelluto. le pieghe dietro le orec-chie. Nei pazienti maschi si verifi-ca, occasionalmente, anche lacomparsa di lesioni all'altezzadello sterno, sul torace».

Qual è la causa di questo pro-blema cutaneo?

«La dermatite seborroica dipen-de da una alterazione nella quanti-tà e nella qualità del sebo, cioè lasostanza grassa normalmente pro-dotta dalle ghiandole della pelle.Esse infatti producono un sebo an-cora più grasso che mitre a dismi-sura un lievito naturalmente pre-sente sulla nostra pelle, chiamato"malassezia". La crescita incon-trollata della malassczia determi-na l'irritazione, che a sua voltaporta il prurito. 1 ' arrossainento e ladesquamazione della pelle. Così il

continua a pag. T02

MEDICINA

IL VERO E IL FALSO SULLA DERMATITEL'età più a rischio è dai trenta ai sessanta anni • // disturbo tende a peggiorare durante

i cambi di stagione • Lo stress influisce negativamente sulla produzione di sebo

VEROUna eventuale complicazionedella dermatite seborroica èrappresentata dalle infezionidella pelle. Queste si verificanoperché, a causa del prurito, il pa-ziente si gratta e può provocarelesioni sulla pelle già infiammata,in cui si annidano germi.

FALSOL'allume di rocca può sconfig-gere efficacemente queste infe-zioni. L'allume di rocca ha pro-prietà antibattcriche ma in caso diinfezioni della pelle può esserenecessario ricorrere a una poma-ta antibiotica.

VEROL'allume di rocca era usato inpassato dai barbieri dopo la ra-satura. Questa sostanza ha unatradizione addirittura millenariae. benché non si sapesse il motivoper cui funzionava, i barbieri lautilizzavano per fare richiudere lepiccole ferite causate dalla rasa-tura.

FALSOLa dermatite seborroica puòcolpire anche le gambe e i go-miti. Normalmente le lesioni acarico di gambe e gomiti sonodovute a un altro problema cuta-neo: la psoriasi.

VERONon tutti gli arrossamenti e lecrosticine sulla pelle sono cau-sati dalla dermatite seborroica.Infatti talora le lesioni possonoessere provocate da infezioni fun-gine che, però, hanno forma cir-colare, bianca nel centro, e Far-rossamento si presenta lungo ibordi. Inoltre i funghi difficil-mente crescono sul viso: sono piùfrequenti sul resto del corpo.

FALSOLa dermatite atopica si manife-sta nelle stesse zone della der-matite seborroica. La dermatiteatopica colpisce prevalentementele pieghe dei gomiti, delle ginoc-chìa e le palpebre. Quindi la dif-

ferenza di posizione può essere digrande aiuto per distinguere Funadall'altra.

VEROLa dermatite seborroica colpi-sce prevalentemente gli adulti.La fascia di età in cui più fre-quentemente si manifesta il pro-blema è quella compresa tra itrenta e i sessanta anni.

FALSOLe donne sono più soggette de-gù' uomini alla dermatite sebor-roica. In realtà sono i maschi aesserne colpiti: su cento pazienti,sessanta sono maschi e quarantafemmine.

VEROLa dermatite seborroica tendea peggiorare durante i cambi distagione. L'autunno e la prima-vera sono le stagioni in cui sì hauna recrudescenza di questo pro-blema cutaneo, che invece mi-gliora in estate quando si esponela pelle al sole.

FALSOLa dermatite seborroica è con-tagiosa. Assolutamente no: ècausata da lieviti che vivono sullapelle di tutti noi e quindi non c'èun virus, un fungo o un batterioche ne sia responsabile. Quindichi soffre di questo disturbo nondeve seguire particolari accorgi-menti nell'uso della biancheriacomune.

VEROA volte le lesioni si possonoestendere su tutto il cuoio ca-pelluto. In questo caso i capellinascondono l'arrossamento. rna

II professorAntoninoDi Pietro.

si presenta una spiacevole forforagrassa difficile da combattere congli shampoo a disposizione.

FALSOLa cosiddetta crosta lattea delbambino fino a tre mesi di etànon ha niente a che vedere conla dermatite seborroica anchese apparentemente sono moltostanili. Invece la crosta lattea delbambino è una forma particolaredi dermatite seborroica che di-pende dalia presenza degli ormo-ni materni nel sangue. Passati iprimi tre mesi di vita, con il com-pleto ricambio di sangue, gli or-moni materni scompaiono e lacrosta lattea svanisce.

VEROIn caso di dermatite sul cuoiocapelluto, la cura può essereeseguita facendo impacchi not-turni di crema a base di aluki-na, che poi è rimossa il mattinoseguente con un lavaggio deli-cato. Questo in attesa che sianomesse in vendita formulazioni inlozione, più facili da applicare sulcuoio capelluto.

FALSONon esiste una familiarità perla dermatite seborroica. Esserefigli di un genitore che soffre diquesto problema espone a unamaggiore predisposizione versoil problema stesso.

VEROLo stress contribuisce a peggio-rare la dermatite seborroica.Questo accade per due motivi: lostress influisce negativamentesulla qualità del sebo prodottodalle ghiandole della pelle e neaumenta l'attività poiché lo stressfa sì che tutte le funzioni del cor-po umano risultino accelerate.

FALSOL'alimentazione non ha una in-fluenza positiva o negativa sul-la dermatite seborroica. Al con-trario chi soffre di questo proble-ma dovrebbe limitare i cibi pic-canti e ali alcolici.

continua da pag. 100paziente si gratta e in questo mo-do stimola la produzione di altrosebo, peggiorando il problema.L'alukina è in grado di stroncarela proliferazione di malassezia edi riportare la situazione alla nor-malità. Si tratta di una novità me-dica rivoluzionaria perché la der-matite seborroica, pur non essen-do un problema serio, rappresentaun motivo di grande disagio psi-cologico per chi ne soffre».

Perché soffrire di dermatiteseborroica può influire negativa-mente sull'umore?

«Perché le lesioni non sono gra-devoli da vedere. Chi non ricono-sce il problema può attribuire lechiazze presenti sul volto del pa-ziente a una scarsa igiene perso-nale. Invece non è così. Spesso chisoffre di questo problema si sotto-pone a lavaggi con detergenti mol-to aggressivi, nel tentativo di eli-minare le lesioni. Tuttavia la pelle,stressata, reagisce a questi lavaggiaumentando la produzione di se-bo e quindi il problema tende an-che in questo caso a peggiorare.Inoltre le terapie finora a disposi-zione non portavano a una guari-gione completa ma soltanto a unmiglioramento parziale della si-tuazione. Tra l'altro restava alta laprobabilità di subire ricadute.L'avere trovato questa nuova so-stanza farmacologica rappresentaquindi una rivoluzione nel tratta-mento di questo problema cuta-neo anche perché le sostanze usa-te per produrla sono molto bentollerate dalla pelle e non dannoproblemi di allergia. In ogni casoraccomando di evitare l'assunzio-ne di alukina senza avere consul-tato prima il dermatalogo».

Perché raccomanda il consul-to specialistico se, come ha det-to, il farmaco è ben tollerato?

«Perché le lesioni da dermatiteseborroica possono somigliare aquelle determinate da altre malat-tie della pelle o da disturbi chedanno problemi alla pelle. In que-sto caso esiste il rischio di prende-re F alukina senza però averne ilbeneficio sperato. Ecco perché,prima di cominciare la cura, è in-dispensabile che un medico spe-cialista accerti la natura del pro-blema dermatologico».

Giulio Divo