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Impianti Industriali Studio del lavoro ed ergonomia
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Gestione ambientale
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Studio del lavoro ed ergonomia
Concetti di studio del lavoroPrincipi essenziali di ergonomiaProgettazione di posti di lavoro
fattore uomo
lavoro e fatica
alimentazione e componenti psico-sensoriali
ambiente
La movimentazione manuale dei carichiEsempi di posti di lavoro industrialeIl rischio da videoterminale
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Obiettivi
Definire i concetti essenziali dell’ergonomiaConoscere le regole di base per la progettazione di un posto di lavoroApprendere gli elementi basilari dello studio del lavoroIndividuare alcuni mezzi di ausilio ai posti di lavoroApplicare le metodiche di analisi ergonomica più diffuse
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Studio del lavoro ed ergonomia
Concetti di studio del lavoro
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Studio del lavoro
Lo studio del lavoro riguarda l’applicazione di metodologie specifiche inerenti lo studio dei metodi e della misurazione del lavoro, cioè di quelle tecniche adottate per assicurare il miglior impiego possibile delle risorse umane e materiali a disposizione in ambito aziendale
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Studio del lavoro
Lo studio del lavoro comprende
lo studio dei metodi: consiste nella sistematica raccolta, analisi ed esame critico dei sistemi esistenti o progettati per compiere un determinato lavoro e nello sviluppo e nell’applicazione del metodo più facile ed efficiente per compiere il lavoro stesso
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Studio del lavoro
Lo studio del lavoro comprende
lo studio dei metodi: consiste nella sistematica raccolta, analisi ed esame critico dei sistemi esistenti o progettati per compiere un determinato lavoro e nello sviluppo e nell’applicazione del metodo più facile ed efficiente per compiere il lavoro stessola misurazione del lavoro: è l’applicazione di metodiche per definire il tempo di lavoro relativo ad un compito specifico, determinando il tempo richiesto per svolgerlo secondo un predefinito standard di prestazione
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Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i movimenti)
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Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i movimenti)migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e del posto di lavoro
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Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i movimenti)migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e del posto di lavorol’economia dello sforzo umano e la riduzione della fatica non necessaria
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Studio dei metodi
Lo studio dei metodi si applica per:
migliorare il processo di lavoro (eliminare il lavoro inutile, ridurre, semplificare e standardizzare i movimenti)migliorare il layout dello stabilimento, dei reparti e del posto di lavorol’economia dello sforzo umano e la riduzione della fatica non necessariail miglioramento dell’ambiente di lavoro
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Studio del lavoro ed ergonomia
Principi essenziali di ergonomia
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Definizione di ergonomia
Rivoluzione Industriale: inizio organizzazione lavoro umano
A. SMITH (1760): suddivisione lavoroF. TAYLOR (1890): suddivisione del tempo del lavoroH. FORD (1910): ideazione della catena di montaggio
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Definizione di ergonomia
Evoluzione del concetto di Taylor:
L’uomo adatto al posto adattoin
L’uomo adatto nel posto adattato
ERGONOMIA
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Definizione di ergonomia
Ergonomia: studio delle condizioni ottimali per lo svolgimento del lavoro umano e dei modi per realizzarlo, tenendo conto soprattutto del benessere fisico dei lavoratori
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Definizione di ergonomia
L’ergonomia è una materia di studio multidisciplinare che comprende concetti di:
medicina generale (anatomia, antropologia)medicina del lavorofisiologiapsicologiasociologiafisicatecnologia
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Obiettivi dell’ergonomia
Obiettivi:
Massima sicurezzaMassimo benessere
Massimo rendimentoattraverso l’armonizzazione del sistema composto dai fattori Uomo
MacchinaAmbiente
nell’ambito dell’ambiente di lavoro.In particolare, il binomio uomo-macchina deve essere progettato come complesso
realizzazione delle condizioni di
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomo
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore UomoLavoro e fatica
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore UomoLavoro e faticaAlimentazione
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore UomoLavoro e faticaAlimentazioneAmbiente
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Progettazione di posti di lavoro
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Progettazione di posti di lavoro
Fattore Uomoantropometrialavoro e faticaalimentazionecomponenti psico-sensoriali
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Definizione di antropometria
Insieme delle tecniche di misurazione adottate per lo studio su basi statistiche dei caratteri del corpo umano, onde stabilire comparazioni e dedurre leggi generali sullo sviluppo del corpo
Queste misurazioni danno come risultato dei valori numerici definiti come misure assolute. Il rapporto tra due misure origina il cosiddetto indice, che da utili informazioni sul morfotipo. In base agli indici, ogni individuo viene inserito in una classe di appartenenza
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Antropometria
Sagome antropometriche con possibilità di movimento delle articolazioni
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Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo ufficio
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Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo ufficioaltezza media del piano di appoggio dei piedi dal suolo (inclinato di circa 30°): mm 70 ÷ 150altezza sedile dal suolo: mm 420 ÷ 550altezza del piano di lavoro dal suolo:
lavori grossolani: mm 670 ÷ 750lavori scritturali: mm 720 ÷ 840lavori di precisione: mm 720 ÷ 960lavori visivi di precisione: mm 980 ÷ 1060
angolo visivo ottimale sul piano verticale: 38°angolo visivo ottimale sul piano orizzontale: 60°
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Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo industriale
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Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo industriale
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Posti di lavoro
Posto di lavoro tipo industriale
altezza media del piano di appoggio dei piedi dal suolo (inclinato di circa 30°): mm 255 ÷ 330 mm
altezza sedile dal suolo: 735 ÷ 940 mm(si noti che tale altezza corrisponde alla lunghezza della gamba, in modo che l’operaio, in piedi o seduto, sia sempre allo stesso livello rispetto al piano di lavoro)
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Posti di lavoro
altezza del piano di lavoro dal suolo: 850 ÷1150 mmaltezza gomito rispetto al suolo: 990 ÷ 1170 mmaltezza spalla rispetto al suolo: 1320 ÷ 1570 mmaltezza occhio dal suolo: 1370 ÷ 1730 mmsul piano frontale le quote sono relative a:
ampiezza zona libera frontale: 1470 ÷ 1630 mmdistanza tipica del dorso dell’esecutore a filo banco: 240 mm
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Progettazione di posti di lavoro
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Studio del posto di lavoro
In generale lo studio del posto di lavoro deve tener presente:
la soppressione dei movimenti inutilila diminuzione della fatical’aumento della produttivitàil miglioramento della qualitàla creazione di posti speciali per invalidi
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Esempi applicativi
Esempi di posti di lavoro tipo industriale
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Esempi applicativi
Esempi di posti di lavoro tipo industriale
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Definizione di fatica
Fatica = diminuzione reversibile delle performance, accompagnata da una riduzione della soddisfazione ed un aumento della sensazione di sforzo
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Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi ergonomica
far compiere i movimenti degli arti superiori in direzioni opposte e simmetriche, con inizio e fine nel medesimo istantei compiti precisi debbono essere normalmente affidati alla mano destrale operazioni di lavoro devono interessare il minor numero di gruppi muscolari possibilelimitare al massimo i movimenti del troncosfruttare l’energia cinetica degli oggetti e degli utensili per ridurre lo sforzo muscolare
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Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi ergonomica
sfruttare la forza di gravità per il carico e lo scarico dei pezzi (scivoli, espulsori, ecc.)disporre i materiali in posizioni dedicate e preciseevitare posizioni statiche con mantenimento in estensione dei segmenti corporeiprevedere piani di appoggio registrabili per gli arti superiori ed inferiori
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Concetti base
Concetti di base per una corretta analisi ergonomica
far eseguire le operazioni in una zona raccolta di fronte alla personacurare l’illuminazione del posto di lavoromovimenti continui e curvilinei sono preferibili a movimenti in linea retta, brevi e con brusche variazioni di direzionedisporre materiali ed utensili in modo da realizzare la migliore sequenza di movimenti
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Progettazione di posti di lavoro
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Alimentazione
L’alimentazione sul luogo di lavoro influisce sulla resa del lavoratore durante il periodo di attivitàSia che il lavoratore utilizzi una mensa aziendale, sia che provveda in proprio o con servizi di ristorazione esterni, il tipo di alimenti deve essere adeguato alle necessitàIn particolare, la loro combinazione, le quantità, i contenuti calorici e la qualità devono essere correttamente proporzionati alle esigenze del tipo di lavoro eseguito
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Alimentazione
Il momento della ristorazione, nonché le ulteriori pause giornaliere, devono essere consentite in condizioni che consentano un adeguato relax, in modo da garantire al lavoratore il recupero di energie e concentrazione psico-fisicheTali condizioni si realizzano combinando: il luogo della pausa e le sue condizioni micro-climatiche, il tempo a disposizione, l’affollamento del luogo, la possibilità di sostare all’aperto, ecc.
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Progettazione di posti di lavoro
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Fattore Macchina
Layout / spazi
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Fattore Macchina
Layout / spaziComandi e attrezzi
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Fattore Macchina
Layout / spaziComandi e attrezziAutomazione
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Fattore Macchina
Layout / spaziComandi e attrezziAutomazioneComandi - dispositivi di sicurezza
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Fattore Ambiente
Inquinamento daagenti chimicirumorevibrazioni
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Fattore Ambiente
Inquinamento daagenti chimicirumorevibrazioni
Condizioni microclimatiche
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Fattore Ambiente
Inquinamento daagenti chimicirumorevibrazioni
Condizioni microclimaticheIlluminamento
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Fasi principali
Passi principali della riduzione del rischio derivante dalla movimentazione manuale dei carichi
individuazione dei compiti a rischiomeccanizzazione dei processiutilizzo di attrezzature di ausilioriorganizzazione dei compitiuso condizionato della forma manualeinformazione e formazione degli addettisorveglianza sanitaria
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VI E’ UN POSSIBILE RISCHIO DI LESIONI DORSO LOMBARI, OVVERO
RICORRE UNO O PIU’ DEGLI ELEMENTI DELL’ALLEGATO VI
IL LAVORO COMPORTA ATTIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE MANUALE
(carichi superiori ai 3 kg di peso)
E’ POSSIBILE AUTOMATIZZARE, MECCANIZZARE O AUSILIARE LA/LE OPERAZIONI
ATTIVARE LE PROCEDURE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
IL RISCHIO E’ SUFFICIENTEMENTE CONTENUTO
DETERMINARE LE MISURE DI PREVENZIONE E CONTENIMENTO DEL RISCHIO
ATTUARE LE MISURE
TERMINE DELLA
VALUTAZIONE
SI
SI / FORSE
NO
IL RISCHIO E’ INSIGNIFICANTE
NO
VI E’ UN POSSIBILERISCHIO RESIDUO
SI
SI / FORSE
NO
NO
NO
SI
NO
SI
Valutazione del rischio
Per ingrandire schema
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Sollevamento – Il Metodo NIOSH
Per ingrandire schema
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Applicabilità del metodo NIOSH
Condizioni di Applicabilitàsollevamento in posizione in piedisollevamento eseguito con due manialtre attività (trasporto, spinta, ecc.) minimaliadeguata frizione tra piedi e pavimento (attrito trascurabile)movimenti non bruschicarico non freddo/caldo, instabile, ecc.microclima favorevolesollevamenti eseguiti con un solo arto: applicare fattore 0,6sollevamenti eseguiti da due persone: applicare fattore 0,85 – considerare il peso sollevato /2
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Indici di rischio
Valutazione del Rischioindice Sollevamento ≤ 0,75la situazione appare accettabile: basso rischio di lesioni dorso-lombari
0,75 ≤ Indice Sollevamento ≤ 1,25la situazione è vicina ai limiti e una quota della popolazione potrebbe risultare non protetta
indice Sollevamento > 1,25la situazione evidenzia possibili rischi di lesioni dorso-lombari
indice Sollevamento > 3la situazione è del tutto inaccettabile
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Esempi applicativi
Progettazione del Posto di Lavorofare in modo che la zona di prelievo e quella di deposito siano angolate al massimo di 90°
ZONA DI
PRELIEVO
BANCALE
DI
DEPOSITO
180°
NO
ZONA DI
PRELIEVO
BANCALE DI
DEPOSITO
90°
SI’
BANCALE
DI
DEPOSITO
ZONA DI
PRELIEVO
SI’
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Esempi applicativi
Lo Stoccaggio dei Prodotti sugli scaffali (1/2)
piano pavimento: non utilizzare per i prodotti 1° ripiano: posizionare i bancali con i prodotti da prelevare manualmente (picking)
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Esempi applicativi
Lo Stoccaggio dei Prodotti sugli scaffali (2/2)
2° e altri ripiani (h>200cm): posizionare i bancali da prelevare con carrello elettrico a forche regolabili in altezza
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Esempi applicativi
Quando la merce deve essere prelevata spesso:
non usare il piano del pavimentonon usare ripiani posti sopra l’altezza delle spalle (145-155 cm)mettere i prodotti più pesanti a 60-80 cm da terra e i prodotti più leggeri più in basso o più in alto
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Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
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Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
Partner o sollevatore
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Gli Strumenti Ausiliari della Movimentazione
Piattaforme autoregolabili al peso: ne esistono di svariate misure e capacità di carico
Carrelli a 4 ruoteRegolabili in altezza
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Comportamenti da Evitare
SOLLEVAREA SCHIENAFLESSASOLLEVAREIN MODOBRUSCO SPOSTARE UN
OGGETTO INTORSIONE
MANTENEREUN OGGETTOLONTANO DALCORPO
INARCAREINDIETRO LASCHIENA
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Alcuni Utili Consigli
I carichi devono essere sollevati con la schiena diritta e il tronco eretto; è necessario quindi che il peso venga afferrato e sollevato senza curvare la schiena ma piegandosi sulle ginocchia in modo da portare il corpo in posizione accoccolata mantenendo la schiena in posizione eretta
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Alcuni Utili Consigli
Evitare di ruotare solo il tronco ma girare tutto il corpo usando le gambe
Per riporre oggetti in alto, usare uno sgabello o una scaletta
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Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
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Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
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Esempi applicativi
Banco di lavoro meccanizzato
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Esempi applicativi
Disposizione banchi di lavoro
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Esempi applicativi
Linee di montaggio
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Esempi applicativi
Linee di montaggio
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Studio del lavoro ed ergonomia
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Legislazione esistente
D. Lgs. 626/94, titolo VI e allegato VII
Circolari 16/2001 e 5/2001
Linee guida D.M. 02/10/200
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Tipologie di rischi
VistaPosturaliFattori psichici e stress
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Rischio per la vista
Condizioni sfavorevoli di illuminazioneeccesso o insufficienza di illuminazione generalela presenza di riflessi da superfici lucidela luce diretta proveniente dalle finestre o da fonti artificiali non adeguatamente schermatepresenza di superfici di colore estremo (bianco o nero)la scarsa definizione dei caratteri sullo schermo
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Rischio per la vista
Impegno visivose gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati; l’impegno aumenta quanto più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo
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Rischio per la vista
Impegno visivose gli oggetti sono distanti dagli occhi meno di un metro, i muscoli per la messa a fuoco dell’immagine e per la motilità oculare sono fortemente sollecitati; l’impegno aumenta quanto più l’oggetto è vicino e quanto più a lungo è fissato nel tempo
Difetti visivi non o mal correttiil lavoro al videoterminale non causa malattie agli occhi ma può evidenziare un difetto visivo non corretto in modo ottimale
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Rischio per la vista
Altre condizioni ambientali sfavorevoliBuona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza) possono anche essere determinati da fattori ambientali quali l’impianto di condizionamento poco efficiente, affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di tabacco, secchezza dell’aria, ecc.
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Rischio per la vista
Altre condizioni ambientali sfavorevoliBuona parte dei disturbi oculari (bruciore, lacrimazione, secchezza) possono anche essere determinati da fattori ambientali quali l’impianto di condizionamento poco efficiente, affollamento di fotocopiatrici in locali poco aerati, fumo di tabacco, secchezza dell’aria, ecc.Falsi Allarmi
radiazioni ionizzantiradiazioni non ionizzanti
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Rischi posturali
Posizioni di lavoro inadeguate per errata scelta e disposizione degli arredi e del VDTPosizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati anche in presenza di posti di lavoro ben strutturatiMovimenti rapidi e ripetitivi delle mani: digitazione o uso del mouse per lunghi periodi
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Posizionamento del videoterminale
NO
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Posizionamento del videoterminale
NO
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Posizionamento del videoterminale
Il VDT rispetto alle fonti di luce
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Posizionamento del videoterminale
In caso di illuminazione artificiale con lampade a soffitto non schermate, la linea tra l’occhio e la lampada deve formare con l’orizzontale un angolo non inferiore a 60°
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Dimensioni del posto di lavoro
Il Posto di Lavoro al VDT (1/3)
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Dimensioni del posto di lavoro
Il Posto di Lavoro al VDT (2/3)
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Dimensioni del posto di lavoro
posizionare lo schermo del video di fronte in maniera che, anche agendo su eventuali meccanismi di regolazione, lo spigolo superiore dello schermo sia posto un po’ più in basso dell’orizzonte che passa per gli occhi dell’operatore e a una distanza dagli occhi di circa 50-70 cm
Il Posto di Lavoro al VDT (3/3)
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.Il contenuto e la complessità del lavoro: arido, monotono e ripetitivo nelle operazioni di data-entry, eccessivamente complesso nei lavori di programmazione
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.Il contenuto e la complessità del lavoro: arido, monotono e ripetitivo nelle operazioni di data-entry, eccessivamente complesso nei lavori di programmazioneCarico di lavoro: troppo elevato oppure scarso
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.Il contenuto e la complessità del lavoro: arido, monotono e ripetitivo nelle operazioni di data-entry, eccessivamente complesso nei lavori di programmazioneCarico di lavoro: troppo elevato oppure scarsoResponsabilità: troppo bassa oppure alta
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.Il contenuto e la complessità del lavoro: arido, monotono e ripetitivo nelle operazioni di data-entry, eccessivamente complesso nei lavori di programmazioneCarico di lavoro: troppo elevato oppure scarsoResponsabilità: troppo bassa oppure altaRapporti con i colleghi e coi superiori: assenti o conflittuali
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Fattori Psichici - Stress
Rapporto conflittuale uomo - macchina: è la macchina a determinare i tempi e il processo di lavoro, è difficile da usare, può perdere i dati, ecc.Il contenuto e la complessità del lavoro: arido, monotono e ripetitivo nelle operazioni di data-entry, eccessivamente complesso nei lavori di programmazioneCarico di lavoro: troppo elevato oppure scarsoResponsabilità: troppo bassa oppure altaRapporti con i colleghi e coi superiori: assenti o conflittualiFattori ambientali: rumore, microclima, ecc.