Strumenti e tecniche per · SSD Servizio di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo E Centro ......
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Strumenti e tecniche per
l’osservazione dei segnali precoci
Torino, 29-30 ottobre 2018
Giuseppe Maurizio Arduino
Psicologo Responsabile
SSD Servizio di Psicologia e psicopatologia dello sviluppo
E Centro Autismo e Sindrome di Asperger ASL CN1
Corso di formazione per educatori e docenti per
l’inclusione di alunni con disturbi dello spettro autistico,
anno scolastico 2018-2019 - Nidi e Scuole dell’infanzia
PROGETTO IL BAMBINO CHE SCENDE DALLA LUNA,
Regione Piemonte 2000, http://autismo.aslcn1.it
ETÀ DELLE PRIME PREOCCUPAZIONI ESPRESSE DAI GENITORI AL PEDIATRA, DI INVIO AI SERVIZI E DI DIAGNOSI
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AL PEDIATRA
AL SERV SPEC.
DIAGNOSI
il punto di partenza:
l’insostenibile lentezza del processo diagnostico
Cos’è l’autismo ?
Non è una malattia ma un disturbo del
neurosviluppo psicologico del bambino collegato
con un alterato sviluppo del funzionamento del
cervello
E’ un disturbo plurale: si parla di disturbi dello
spettro autistico per indicare le diverse sfumature
che può assumere, dal bambino che non parla e
ha una grave disabilità intellettiva a quello che
parla perfettamente e ha un intelligenza
superiore alla norma
Cos’è
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utism
o ?
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Diverse sfumature dello spettro
Dal libro Il bambino che parlava
con la luce, Einaudi, 2014
American Psychiatric Association
DSM-5
Manuale diagnostico e statistico
dei disturbi mentali.
Quinta edizione, 2013
Ed. Italiana Cortina Ed. 2014
Disturbi del Neurosviluppo
Disabilità Intellettive Disturbi della Comunicazione Disturbo dello Spettro dell’Autismo Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Disturbo Specifico dell’Apprendimento Disturbi del Movimento Disturbi da Tic Altri Disturbi del neurosviluppo
A. «Deficit persistenti nella comunicazione e interazione sociale in molteplici contesti … presenti attualmente o nel passato»
Deficit della reciprocità socio-emotiva
Deficit dei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per la comunicazione sociale
Deficit dello sviluppo, della gestione e della comprensione delle relazioni
B.«Pattern di comportamento, interessi, attività ristretti e ripetitivi» (almeno 2 criteri)
Movimenti, uso degli oggetti e eloquio stereotipati o ripetitivi
Insistenza nella «sameness», aderenza alla routine priva di flessibilità o rituali di comportamento verbale o non verbale
Interessi molto limitati, fissi che sono anomali per intensità o profondità
Iper- o ipo-reattività in risposta a stimoli sensoriali o interessi insoliti verso aspetti sensoriali dell’ambiente
Disturbo dello spettro dell’autismo
C.« I sintomi devono essere presenti nel periodo precoce dello sviluppo (ma possono non manifestarsi pienamente prima che le esigenze sociali eccedano le capacità limitate o possono essere mascherate da strategie apprese in età successive)»
D.«I sintomi causano compromissione clinicamente significativa del funzionamento in ambito sociale o lavorativo o in altre aree importanti»
Disturbo dello spettro dell’autismo
E. Queste alterazioni non sono meglio spiegate da disabilità intellettiva (disturbo dello sviluppo intellettivo) o da ritardo globale dello sviluppo.
La disabilità intellettiva e il disturbo dello spettro dell'autismo spesso sono presenti in concomitanza.
Per porre diagnosi di comorbilità di disturbo dello spettro dell'autismo e di disabilità intellettiva, il livello di comunicazione sociale deve essere inferiore a quanto atteso per il livello di sviluppo generale.
Disturbo dello spettro dell’autismo
Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
• Difficoltà nella reciprocità sociale
• Deficit nelle capacità di imitazione
• Isolamento, evitamento o interazione inadeguata con i coetanei
• “Ingenuità sociale” e scarsa comprensione delle regole dell’interazione
• Ridotto contatto oculare
• Deficit nell’attenzione condivisa
Compromissione qualitativa della comunicazione
• L’alterazione riguarda non solo il linguaggio ma anche le altre forme di comunicazione
• Il linguaggio quando è presente viene poco usato a scopo comunicativo
• È presente ecolalia, inversione di pronomi, ripetitività
• Deficit nella pragmatica della comunicazione
• La comprensione è spesso deficitaria
• Difficoltà di generalizzazione delle competenze apprese
• Assenza o ritardo nell’acquisizione del gioco di finzione
Interessi ristretti e comportamenti ripetitivi stereotipati
•il bambino gioca in modo ripetitivo con uno stesso gioco •“sameness” (necessità di mantenere costanti ambienti, abitudini) nulla può essere cambiato senza dar luogo a problemi di comportamento o crisi di angoscia e rabbia •correre senza direzione, dondolarsi, fare giravolte, camminare in punta di piedi, assumere strane posture •interesse particolare per un dettaglio piuttosto che per la totalità •allineare giochi, oggetti, videocassette •far ruotare oggetti o parti di un gioco (ruote della macchinina) •coinvolgimento in giochi ripetitivi con lacci, corde, elastici, fili elettrici •Stereotipie motorie e altri comportamenti stereotipati
Quali tra queste compromissioni sono in genere osservabili già nei primi due anni ?
• Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
• Compromissione qualitativa della comunicazione
AUTISMO E SVILUPPO
DELL’INTERSOGGETTIVITÀ
L’autismo nell’ottica del
neurosviluppo
Sviluppo dell’intersoggettività nel
bambino tipico
La capacità del bambino di entrare in
relazione con gli altri si sviluppa a
partire dai primi giorni di vita e si evolve
in modo significativo già nel primo anno
Nei primi mesi si sviluppa la capacità di
intersoggettività primaria
Tra i 9 e i 18 mesi si afferma la capacità di
intersoggettività secondaria
Sviluppo dell’intersoggettività
L’intersoggettività primaria è la capacità del bambino di
entrare in una relazione diretta di tipo espressivo, emotivo
e corporeo con la persona che si occupa di lui.
Questa relazione è fatta di contatti di sguardi di contatto
fisico, di scambi vocali in cui ciò che conta non è tanto il
significato delle parole ma la tonalità affettiva che viene
trasmessa (si parla di baby talking per indicare il modo con
cui il genitore parla con il bambino piccolo).
Un elemento importante è reciprocità sociale, la capacità
cioè di rispondere in modo reciproco alle espressioni, ai
gesti e al contatto fisico dell’altro
Sviluppo dell’intersoggettività
L’intersoggettività secondaria si afferma intorno ai 9
mesi (ma compare anche prima) e riguarda la capacità
del bambino di entrare in relazione con l’altro
condividendo con lui l’interesse per una terza cosa o
persona. Implica quindi la capacità di attenzione
condivisa.
Compare in questa fase la capacità del bambino di
attirare l’attenzione dell’adulto su qualcosa che a lui
interessa, indicandola per poterla ottenere (indicare
richiestivo) oppure portando o indicando la cosa stessa
per “farla vedere” al genitore (indicare dichiarativo)
Autismo e Sviluppo
dell’intersoggettività
Nel bambino autistico possono
essere compromesse tanto lo
sviluppo dell’intersoggettività
primaria, quanto quello
dell’intersoggettività secondaria.
Intersoggettività primaria
Il bambino può non guardare l’altro,
non mostrare reciprocità alle
comunicazioni (parole, gesti, contatto
fisico) dell’altro, evitare il contatto.
Autismo e Sviluppo
dell’intersoggettività
Intersoggettività secondaria
Il bambino pur mostrando delle aperture verso l’adulto (lo
guarda, mostra reciprocità), non riesce a condividere con
l’altro un interesse (un gioco, un’attività)
Ha difficoltà a seguire le indicazioni e i gesti dell’altro
Raramente indica per fare una richiesta, spesso guida il
genitore (o la sua mano) per ottenere ciò che desidera
Non cerca l’attenzione dell’adulto per mostrargli ciò che sta
facendo o lo interessa
Autismo e Sviluppo
dell’intersoggettività
Bandiere rosse, CHAT, M-CHAT e Q-CHAT
Individuazione precoce dei bambini a rischio di autismo:
strumenti di screening
BANDIERE ROSSE dell’AUTISMO
indicazioni assolute per ulteriori valutazioni diagnostiche immediate
Nessuna gestualità (indicare, muovere la mano, salutare etc.) entro i 12 mesi
Nessuna lallazione entro i 12 mesi
Nessuna parola entro i 16 mesi
Nessuna frase spontanea (non ecolalica) di due parole entro i 24 mesi di età
Perdita di qualsiasi competenza linguistica e /o sociale a qualsiasi età
Filipek et al., 2000
Checklist for Autism in Toddlers (CHAT)
(Baron – Cohen S, Allen J, Gillberg C, 1992)
The Modified-Checklist for Autism in Toddlers (M-CHAT)
Robins D, Fein D, Barton M, Green JA. (2001)
Viene compilata dal genitore è formata da 23 item con domande di tipo sì/no, elaborate a partire dalle 9 domande presenti nella CHAT, a cui sono state aggiunte altre 14 domande.
È utilizzabile per bambini tra i 18 e i 24 mesi
Test di screening da utilizzare con bambini di 18 mesi nell’ambito dei periodici bilanci di salute.
Prevede 9 domande relative al comportamento del bambino che il pediatra deve rivolgere ai genitori e l’osservazione diretta di 5 comportamenti.
Robins, D.L., Casagrande, K., Barton, M., Chen, C.A., Dumont-Mathieu, T., & Fein, D. (2014). Validation of the Modified Checklist for Autism in Toddlers, Revised With Follow-up (M-CHAT-R/F). Pediatrics,133, 37-45
Modified Checklist for Autism in Toddlers, Revised with Follow-Up (M-CHAT-R/F)
Robins, Fein, & Barton, 2009
Le domande sono ridotte a 20,Età 16-30 mesi, con previsione di follow up
Test di screening da utilizzare con bambini di 18 mesi nell’ambito dei periodici bilanci di salute.
Prevede 9 domande relative al comportamento del bambino che il pediatra deve rivolgere ai genitori e l’osservazione diretta di 5 comportamenti.
Checklist for Autism in Toddlers (CHAT)
(Baron – Cohen S, Allen J, Gillberg C, 1992)
LA CHAT E GLI ALTRI STRUMENTI DI SCREENING VENGONO QUI
MENZIONATI A TITOLO INFORMATIVO. QUESTI STRUMENTI VANNO
ELABORATI E INTERPRETATI DA UN CLINICO CON ESPEREINZA NELLO
SVILUPPO DEL BAMBINO. NON SONO STRUMENTI DIAGNOSTICI E NON
SONO STATI COSTRUITI PER ESSERE COMPILATO DAI GENITORI
Checklist for Autism in Toddlers (CHAT)
(Baron – Cohen S, Allen J, Gillberg C, 1992)
E’ stata inoltre proposta la
Q-CHAT
La Q-CHAT è stata sviluppata con l'obiettivo di ridurre il tasso di falsi negativi della CHAT originale
Viene chiesto ai genitori di quantificare quante volte il loro bambino svolge un comportamento particolare su una scala di 5 punti (0-4).
Come individuare precocemente
i bambini a rischio ?
Due progetti di ricerca in Italia
Network Italiano per il riconoscimento precoce dei Disturbi dello spettro Autistico (NIDA)
Screening Italiano per i disturbi della comunicazione e della relazione
Il Progetto Toddlers
Progetto Autismo Aress Piemonte
Diagnosi precoce
https://www.cuore4autismo.org/var/assets/doc
umenti/pubblicazioni/autismo_guida_nido.pdf
Gionata Bernasconi, Chiara Lombardoni, Nicola Rudelli
Campanelli verdi e rossi
Screening precoce nei Disturbi dello spettro autistico
da 0 a 3 anni
Fondazione Ares – Giampiero Casagrande Editore
Per l’osservazione al nido e nella scuola
dell’infanzia:
• Strumento che può essere compilato facilmente da genitori ed educatori, e
che permette di osservare lo sviluppo comunicativo e sociale dei bambini da
2 a 30 mesi.
• Deriva da una scala osservativa (ECSP-I: Scala della Comunicazione Sociale
Precoce, Molina, Ongari e Schadee, 1997),
• Considera tre funzioni comunicative (Interazione Sociale, Attenzione
Congiunta e Regolazione del Comportamento) e tre ruoli interattivi che il
bambino può ricoprire (Rispondere, Iniziare e Mantenere la comunicazione).
• Lo sviluppo del bambino è valutato in 5 livelli gerarchici, secondo
un’impostazione neo-piagetiana.
• Non si tratta di uno strumento centrato sulla patologia, ma di osservazione
delle competenze del bambino.
Questionario sulla Comunione
Sociale Precoce (QCSP)
http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/salute-mentale/psicologia/centro-
autismo-e-sindrome-di-asperger/piattaforma-pia/moduli-informativi/
RISORSE ON LINE
PIATTAFORMA
INTEGRATA PER
L’AUTISMO
http://resources.autismnavigator.com/Account/Login
http://www.autismnavigator.com/
Corso di formazione per educatori e docenti per
l’inclusione di alunni con disturbi dello spettro autistico,
anno scolastico 2018-2019 - Nidi e Scuole dell’infanzia
Grazie per l’attenzione