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NUOVE PROFESSIONI E COMPETENZE NUOVE PROFESSIONI E COMPETENZE DEL MERCATO DEL LAVORO LOCALEDEL MERCATO DEL LAVORO LOCALE

SEMINARIO A CURA DI WORKOPP S.P.A

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Chi è Workopp• Workopp SpA è una Agenzia per il Lavoro autorizzata dal Ministero del lavoro e della Previdenza

Sociale per l’erogazione di servizi di Intermediazione, Ricerca e Selezione del personale, supporto alla Ricollocazione.

• Workopp opera su scala nazionale per offrire alle imprese soluzioni tempestive e personalizzate per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane, tramite un affiancamento continuo all’azienda e al lavoratore.

• Workopp S.p.A. fa parte di una rete di società attive dal 1990 nell’ambito dei servizi formativi, di crescita delle risorse umane, di consulenza gestionale ed organizzativa per le imprese.

• Workopp offre servizi di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e non tratta la somministrazione di lavoro interinale.

• Si occupa, in particolare, di processi di ricollocazione a supporto delle aziende in crisi e in integrazione con gli enti locali.

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Fornire uno spaccato del mercato del lavoro:Analizzando a diversi livelli, internazionale, nazionale

e locale le professioni più richieste da oggi al 2020

Obiettivo del laboratorio

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Orientarsi in questo momento è più che mai fondamentale.

Il mercato del lavoro è in continua trasformazione. In un momento difficile come questo rimanere sempre aggiornati è

fondamentale se si vuole trovare un impiego.

Ogni settore, infatti, ha le sue figure più ricercate, quelle in cui conviene specializzarsi per ridurre al minimo le possibilità di ritrovarsi alle prese con l'infinita ricerca di un lavoro.Essere a conoscenza delle professioni più richieste nei settori trainanti l’economia attuale è utile per orientarsi se ancora non si hanno le idee chiare per il proprio futuro o se, magari, si ha bisogno di affinare le proprie competenze in maniera funzionale a una ricollocazione.

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Per un orientamento funzionale a una ricerca attiva del lavoro coerente con le nuove tendenze occupazionali e i nuovi sistemi di ricerca lavoro online

segnaliamo l’opportunità di partecipare ai seguenti laboratori:

- NUOVE TECNOLOGIE PER LA RICERCA DEL LAVORO: PROFESSIONAL NETWORKING E JOB HUNTING

- STRUMENTI E STRATEGIE DI SVILUPPO PER UNA NUOVA OCCUPAZIONE ED

IMPIEGABILITA’: IL PROGETTO PROFESSIONALE

I PROSSIMI LABORATORI SARANNO ATTIVATI DAL 29 AGOST0

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ISTRUZIONE E SANITÀ IN TESTA

•Addetti alla cura della persona e operatori sociosanitari •Insegnanti di scuola materna e primaria •Informatici e sviluppatori di app •Ingegneri: meccanici, metallurgico-minerari, elettrotecnici, elettronici, chimici e civili •Specialisti dell’educazione e della formazione: i consiglieri dell’orientamento, formatori ed esperti nella progettazione formativa e curriculare •Specialisti in contabilità e in problemi finanziari •Agronomi e i biochimici •Manager commerciale e finanziario

Professioni più richieste in EuropaAnalisi della commissione Europea sul mercato occupazionale

dell’Europa

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Professioni più richieste in Italia

Sistema informativo excelsior Union Camere..Nei prossimi 5 anni •Esercizi commerciali (settore alberghiero e ristorazione) •Servizi sociali e Sanitari (OSS, Educatore Professionale) •Culturali •Agricoltura -> figure tecniche (sommelier, affinatore di formaggi, stagionatore di miele, personal trainer dell’orto, etc..) •Green Economy -> figure nuove (energy manager, progettista di energie rinnovabili, geometra ambientale, certificatore energetico, eco-industrial designer, ingegnere ambientale, architetto paesaggista, agronomo, botanico, ecologo, agricoltore bio, climatologo, idrogeologo, chimico ambientale, eco-auditor, eco-chef

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Professioni richieste nelle Marche: previsione

Settori che hanno un peso economico sempre maggiore nella filiera produttiva pesarese:

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47% dei casi faticano a trovare dipendenti per ricoprire il ruolo offerto;

a mancare sono le giuste competenze.

Esempio: Secondo i datori di lavoro solo il

23% dei candidati conosce sufficientemente la lingua inglese e il 18% ha conoscenze informatiche idonee

Le richieste delle imprese (rapporto McKinsey)

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CHE COSA CERCANO LE AZIENDE:

• Cresce progressivamente l’apprezzamento del mercato per le soft skills

• la conoscenza di più lingue straniere e l’attitudine a muoversi in contesti multiculturali e internazionali sono elementi fondamentali

• la conoscenza e soprattutto la dimestichezza a muoversi nella rete

• predisposizione al cambiamento, all’adattabilità, dimensioni che sempre più connotano i contesti lavorativi al giorno d’oggi.

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Dalla parte delle Aziende(Rapporto fondazione Censis febbraio 2014)

Indagine 600 aziende con più di 20 dipendenti

Innovazioni e strategie apportate per superare la crisi

Alcune tendenze di fondo:•Tendenziale proiezione all’acquisizione di competenze del tutto nuove•Attenzione crescente alla dinamica organizzativa interna•Un grande “sforzo” nell’aggiornamento e revisione dei profili professionali già esistenti

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Settori professionali in esame:

MetalmeccanicaDomotica

Web Economy 2.0Turismo

Green Economy

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IL SETTORE METALMECCANICOPer metalmeccanica si intende la produzione

metallurgica e meccanica

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È UNO DEI COMPARTI PRODUTTIVI TRAINANTI NEL CONTESTO DELL’ECONOMIA ITALIANA:

• L'occupazione metalmeccanica rappresenta circa il 10% dell'intera economia ed il 47,4% dell'industria manifatturiera.

• Il settore metalmeccanico a Pesaro da impiego al 38% degli occupati.

IL SETTORE METALMECCANICO

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• Il settore industriale metalmeccanico, con l'esclusione quindi delle imprese artigiane, si compone di circa 60.000 imprese che occupano oltre 1.600.000 addetti.

• La dimensione media: 27 dipendenti forte presenza

di imprese medio piccole che costituiscono la struttura portante della nostra economia.

• Le imprese con meno di 200 dipendenti rappresentano il 98,3% del totale ed occupano il 59% degli addetti complessivi.

IL SETTORE METALMECCANICO

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I seguenti dati sono i riferimenti nazionali che ci fornisce attualmente Federmeccanica (Federazione sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana):

IMPRESE ED ADDETTI PER CLASSE DIMENSIONALE

Classe Addetti Imprese Addetti Imprese < 10 34.411 112.496

10 - 19 10.977 151.763 20 - 49 8.942 276.465 50 - 99 3.143 216.616

100 - 199 1.456 198.893 200 - 249 225 49.981 250 - 499 450 152.995

500 - 1.000 168 114.502 > 1.000 122 350.950

TOTALE 59.894 1.624.661

Si evidenzia come, in questo settore in particolare, l’alta concentrazione dei lavoratori lavori alle dipendenze di imprese di medie e grandi dimensioni.

IL SETTORE METALMECCANICO

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L'industria metalmeccanica riveste in tutti i paesi industriali un ruolo particolarmente rilevante sia dal punto di vista quantitativo, in termini di occupazione, valore aggiunto e scambi internazionali, sia per il ruolo strategico che assolve.

Produce infatti la totalità dei beni di investimento in macchine e attrezzature attraverso i quali trasmette l'innovazione tecnologica a tutti i rami dell'industria e agli altri settori dell'economia.

Lo sviluppo industriale e il mantenimento dei livelli di competitività dell'intero comparto industriale dipendono dunque in larga misura dalla capacità del settore metalmeccanico

di crescere e rinnovarsi perseguendo costantemente la politica dell'innovazione.Ciò vale ancor di più per quei paesi, tra cui l'Italia, essenzialmente trasformatori che

giocano il loro sviluppo sulla capacità di competere ed esportare.

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I SETTORI La Siderurgia I Mezzi di Trasporto Le Fonderie La Navalmeccanica L'Aeronautica Le Macchine Utensili – I Centri di Lavoro L'Elettronica, L'Informatica, Le Telecomunicazioni L'Elettromeccanica L'Impiantistica

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L’ELETTRONICA L'elettronica è l'insieme delle conoscenze e delle metodologie teoriche e pratiche utilizzate per la progettazione e realizzazione di sistemi e apparati hardware in grado di elaborare grandezze fisiche sotto forma di segnali, spesso contenenti informazione, per svariati tipi di applicazioni. L'elettronica, assieme all'informatica e alle telecomunicazioni, riassunte sotto la denominazione di Information and Communication Technology (ICT), rappresenta a tutt'oggi uno dei settori economici trainanti della cosiddetta terza rivoluzione industriale.

LE MACCHINE UTENSILIUna macchina utensile è una macchina atta a trasformare forma e dimensione di oggetti di qualsiasi materiale, mediante asportazione selettiva di sovramateriale in varie forme, tramite utensili.

L’ELETTROMECCANICAL'elettromeccanica è il settore delle costruzioni meccaniche concernente una macchina elettrica, sia statica (trasformatore-raddrizzatore-inverter) che rotante (motore elettrico -generatore).

L’IMPIANTISTICAL’attività di impiantistica consiste in qualsiasi intervento agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l'impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura.

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ANALISI DEL SETTORE METALMECCANICO:

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Profili professionali maggiormente richiesti dal settore metalmeccanico:

• Operaio addetto al montaggio meccanico• Addetto al controllo qualità• Saldatore• Tornitore• Fresatore• Addetto stampaggio• Piegatore lamiera• Verniciatore• Addetto macchine CNC

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Competenze professionali maggiormente richieste dal settore metalmeccanico:

• Lettura e comprensione del disegno meccanico • Conoscenza dei materiali e delle lavorazioni• Utilizzo e programmazione macchinari CNC (computer numerical control )• Utilizzo macchinari utensili tradizionali (tornio, fresa, alesatrice, etc)• Utilizzo strumenti di misura specifici (micrometro, calibro, macchina

tridimensionale, etc) e le tolleranze possibili• Viene richiesto di frequente un titolo di studio tecnico

Dall’indagine annuale Excelsior promossa da Unioncamere sul tipo di professioni più richieste dalle imprese metalmeccaniche, emerge la

domanda di una preparazione professionale piuttosto elevata, arricchita da conoscenze informatiche e da un continuo aggiornamento.

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IL SETTORE DOMOTICA

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LA DOMOTICA: COS’E’? CHI CI LAVORA?

• Si tratta di una scienza che si occupa dell'applicazione di elettronica e informatica all'organizzazione delle vita domestica (elettrodomestici e sistemi di controllo), e dell'utilizzo delle relative apparecchiature

• Il termine deriva dalla fusione di domus (dal latino "casa") + robotica: è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie atte a migliorare la qualità della vita nella casa

• Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di molte tecnologie e professionalità, tra le quali ingegneria edile, ingegneria energetica, automazione, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni ed informatica

• LA DOMOTICA NASCE ATTORNO AGLI ANNI ‘70 E STA PROGRESSIVAMENTE DIVENTANDO UN BACINO OCCUPAZIONALE DI NICCHIA DEL NOSTRO PAESE, anche se per molti non è ancora un mercato maturo.

IL SETTORE DOMOTICA

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L'intelligenza è l'elemento fondamentale di un sistema di domotica

Ha il compito di realizzare le azioni e di monitorare costantemente lo stato dei vari dispositivi.

Normalmente è realizzata mediante apparecchiature elettroniche e può essere di tipo centralizzato o distribuito

nell'edificio.

IL SETTORE DOMOTICA

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ABBIAMO DETTO CHE LA DOMOTICA E’ UNA SCIENZA INTERDISCIPLINARE, MA COME E CON COSA SI INTEGRA?

-INFORMATICA-TELECOMUNICAZIONI-ELETTRONICA DI CONSUMO E SVAGO-ELETTRODOMESTICI-IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE-IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA-ROBOTICA DOMESTICA-IMPIANTI DI SICUREZZA

IL SETTORE DOMOTICA

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La domotica ha molteplici applicazioni ed attualmente sono presenti sul mercato dispositivi in grado di offrire soluzioni a esigenze molto varie e diverse tra loro. In generale i settori di applicazione della domotica possono essere così suddivisi: SICUREZZA:•Anti-intrusione•Videosorveglianza•Videocitofonia•Rilevatori perdite d'acqua, presenza fumo o gas•Controllo accessi•Telesoccorso•Controllo ambientale audio e video AUTOMAZIONE:•Cancelli e porte•Tapparelle e persiane•Serrande•Tende da sole•Infissi e lucernai•Controllo e gestione carichi elettrici•

COMFORT•Controllo e gestione delle temperature•Controllo e gestione dell'illuminazione•Controllo e gestione degli elettrodomestici•Trasmissione integrata•Sistema video

INTRATTENIMENTO:•Home Theater•TV terrestre, digitale terrestre, digitale satellitare, via cavo•Telefonia e nuovi sistemi di comunicazione•Diffusione sonora etc

VARIE: •Irrigazione aree verdi•Controllo delle pompe sommerse

IL SETTORE DOMOTICA: LE APPLICAZIONI

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Anche nel nostro territorio operano diverse aziende nel settore domotica, diverse di queste lavorano parallelamente anche in ambito elettrico.

Competenze in ambito elettrico e domotico possono e dovrebbero essere

implementate insieme.

IL SETTORE DOMOTICA

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Profili professionali maggiormente richiesti dal settore domotica:

• Consulente energetico/Agente• Progettista• Tecnico programmatore• Installatore

IL SETTORE DOMOTICA

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• Lettura e comprensione del disegno elettrico• Viene richiesto di frequente un titolo di studio tecnico elettrico, elettronico, o

lauree inerenti• Ottima conoscenza dei software standard per automazione ufficio/casa• Ottima conoscenza della struttura hardware e software di un personal computer• Ottima conoscenza di almeno un linguaggio di programmazione• Buona conoscenza dei software per disegno meccanico ed elettrico• Buona conoscenza della lingua inglese• Conoscenza dei processi, sistemi di building automation e domotica, sistemi di

sicurezza, sistemi di telecontrollo e sistemi di controllo produzione metodi di misura e interfacciamento sensori, architetture di rete WAN e LAN e protocolli di comunicazione, linguaggi di programmazione Visual Basic, C, C++, Visual C++, C , Java, HW e SW PLC.

IL SETTORE DOMOTICA: LE COMPETENZE RICHIESTE

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Da un rapporto della Boston Consulting, commissionato da Google:

•La web economy pesa 56 miliardi di PIL nel 2012

•1 posto scomparso nell’attività tradizionale corrisponde a 1,8 posti generato dalla web

economy

Il settore della Web Economy 2.0

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I nuovi mestieri nell’era del web 2.0:

La parola d’ordine è interattività; interattività; le aziende stanno iniziando a sfruttare uno dei vantaggi più grandi di internet, cioè rilevare cosa l’utente veramente desidera e le proprie particolari esigenze: il consumatore decide il prezzo che è disposto a pagare, stabilisce le modalità di erogazione di un servizio, decide se accordare all’impresa il permesso di inviargli informazioni e materiale pubblicitario, invia commenti e richieste.

Il settore della Web Economy 2.0

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Il suo ruolo è quello di animare, proporre, coinvolgere, orientare la communità di riferimento allo scambio quotidiano degli internauti e l’azienda che rappresenta. L’obiettivo è quello di provocare un coinvolgimento reciproco tra gli inernauti e l’azienda di cui è portavoce, far produrre contenuti agli internauti (ottenere un feedback), apportare informazioni utili e utilizzabili dall’azienda che rappresenta.

Caratteristiche professionali: Conoscenza approfondita del prodotto e il mondo che ne deriva internamente e esternamente all’azienda. La formazione è necessaria su più fronti: giornalismo, public relation, comunicazione e gestione degli strumenti web 2.0.

Il settore della Web Economy 2.0 - Le professioni: COMMUNITY MANAGER (facilitatore di comunità)

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Il suo ruolo è quello di creare, sviluppare, scoprire contunuti sul web, da mettere a disposizione della comunità di riferimento e degli internauti in generale per favorire l’interscambio. L’obiettivo è alimentare il flusso d’informazioni messo a disposizione sul web, studiare il giusto canale per produrre contenuti corretti nel momento giusto, offrire visibilità ad un progetto, una marca, un’idea.

Caratteristiche professionali:Ampia conoscenza di internet dal punto di vista tecnico, esperienza di immagine e della tecnica di scrittura dei testi per il web, buona dose di creatività. Attuale figura presente nelle web agency.

Il settore della Web Economy 2.0 - Le professioni:CONTENT MANAGER (Responsabile dei contenuti)

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Il suo ruolo è quello di sviluppare, organizzare, gestire e arricchire il business tradizionale per offrire un canale di distribuzione diverso e complementare. L’obiettivo è quello di sviluppare le vendite all’interno dei social networks da parte dei Pure Players, e dei commercianti (Tailers), assicurare una forte visibilità ai prodotti/servizi dei clienti.

Caratteristiche professionali:E’ esperto di marketing e comunicazione visiva, con un’ottima capacità di analisi, per interpretare l’andamento del mercato e anticipare le possibili mosse dei competitors sia a breve che ha lungo termine.Il suo team: marketing manager e sales manager.

Il settore della Web Economy 2.0 - Le professioni:SOCIAL BUSINESS DEVELOPER (resp. commerciale 2.0)

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Col termine turismo si può intendere il comparto industriale e commerciale, del settore terziario, che si occupa di fornire servizi tangibili come: trasporti, servizi di ospitalità, strutture ricettive e altri servizi correlati (guide turistiche; ingresso in musei, fiere, parchi naturali e altre attrazioni turistiche; servizi di assicurazione per il viaggiatore) servizi di ristorazione e intrattenimento.

A questo settore appartengono i fornitori ultimi di servizi e gli intermediatori come operatori turistici e agenzie turistiche.

IL SETTORE TURISMO

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Per l'Italia il settore turistico è un compartoeconomico di prima grandezza con una

incidenza nel PIL ufficiale del 7% e un milione di occupati.

Ogni anno le strutture ricettive accolgono oltre 80 milioni di persone con circa 350 milioni di pernottamenti.

(Fonte: Legambiente)

IL SETTORE TURISMO

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I dati a livello Europeo:• il turismo rappresenta più del 5% del PIL dell’Ue-27 (stima della direzione generale per le

imprese e l’industria della Commissione Europea).• Il settore della recettività turistica da lavoro a 24 milioni di persone (Eurosat)• L’occupazione totale nell’insieme dell’industria del turismo è stimata tra 12 e 14 milioni di

persone• L’Italia, nell’ambito dei paesi Ue27, è l’ottavo paese per quota di occupati nel settore

turistico. Prima dell’Italia si collocano Malta (8,4%), Spagna (7,2%), Grecia (6,9%), Cipro (6,7%), Portogallo, Austria e Irlanda (tutte con il 6,1%). In coda alla graduatoria Polonia e Romania (Dati Istat).

A livello mondiale, i dati sono positivi. Secondo le stime diffuse a inizio 2014 dall’Organizzazione mondiale del turismo, gli arrivida turismo internazionale nel 2013 hanno raggiunto la cifra record di 1 miliardo e 87milioni, il 5% in più rispetto al 2012. Nonostante il ristagno dell’economia globale, l’industria dei viaggi internazionali continuaa registrare una crescita superiore alle aspettative.

IL SETTORE TURISMO

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Il settore turistico conta quasi 1 milioni di posti di lavoro in Italia, una cifra che rappresenta il 5% dell’occupazione nazionale (dati Istat); il numero degli occupati continuerà ad incrementarsi nei prossimi 10 anni.

Se si considera anche l'apporto indiretto e indotto determinato dal turismo anche in altri settori, come gli acquisiti dell'offerta e il food&beverage, il totale delle occupazioni generate nel 2012 salgono a quasi il 12%, con 2.681.000 occupati, con una prospettiva al 2023 a superare i 3 milioni.

Il turismo è settore trainante anche dell’occupazione giovanile. Dall’industria dei viaggi, con agenti e tour operator, al settore alberghiero e della ristorazione, il settore offre sempre più opportunità ai giovani.

Il settore garantisce anche stabilità economica visto che i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato rappresentano il 67% del totale.

(Fonte: Quarto osservatorio sul mercato del lavoro del turismo in Italia)

IL SETTORE TURISMO: tendenze occupazionali

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L’industria turistica italiana ha visto una forte ripresa a metà anno 2013, con l’inizio dell’estate. E’ solo dal secondo semestre dell’anno che, grazie alle vendite estive, i dati sul comparto turistico volgono al positivo. Con il dato finale di +1,9% rispetto al 2012 del tasso di occupazione nelle strutture ricettive, pari al 42,5% delle disponibilità.

- le strutture del ricettivo complementare (villaggi turistici, rifugi, ostelli e agriturismi) registrano dati negativi a fine anno, con una contrazione dell’occupazione media che va dal 6,9% per i villaggi al 2,4% per gli agriturismi.

- il comparto alberghiero registra rispetto al 2012 un recupero del +3,5% con un saldo annuale pari al 47,5%. Le categorie superiori degli alberghi registrano tassi medi annui di vendita anche più alti: nei 5 stelle il 58,3% (+2,5%), nei 4 stelle 54,9% (+4,6%).

A livello regionale: - segnali di ripresa si registrano nel nord est, dove, con un tasso medio del 45,6%, si registra

un +3,4% rispetto al 2012 - nel nord ovest il saldo si attesta al 40,4% - nel centro Italia si registra una crescita dell’1,6%, sud e isole +1,8%.

IL SETTORE TURISMO: Dati occupazionali

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IL SETTORE TURISMO: Dati occupazionaliL’occupazione nelle strutture ricettive interessa maggiormente le città d’arte, in crescita del 4,3%, e le destinazioni lacuali, sebbene in calo sull’anno precedente di 2 punti percentuali.

Le regioni con una maggiore quota di occupati nel settore turistico sono:

- Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano (rispettivamente 8,7 e 10,8%)- Liguria e Toscana (entrambe con 6,8%) - Sardegna (6,4%).La più bassa quota di occupati nel settore si osserva in Basilicata e in Lombardia (entrambe al 3,9%). L’incremento invece della quota di occupati del settore è stato più accentuato nel Centro, grazie soprattutto all’apporto della Toscana(+1,9); tra le regioni in cui il peso occupazionale del turismo è aumentato di più vi sono anche l’Abruzzo (+1,8) e la Calabria (+1,3).

(Unioncamere ha diffuso i dati relativi al 2013 sul turismo)

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Sulle professioni tradizionali (gestore o direttore di struttura d’accoglienza, operatore turistico, etc. ), che rimangono ovviamente le più richieste, sarà indispensabile una riqualificazione orientata alla qualità (conoscenza delle lingue, informatica).

Le professionalità nuove sono quelle legate sia alle nuove forme di turismo sia alle nuove modalità di gestione del business (in rete nel territorio e sulla rete): organizzatori dell’offerta e dei network delle risorse turistiche, organizzatori di servizi culturali ed ambientali, programmatori e organizzatori d'eventi, procacciatori di risorse finanziarie, promotori di marketing e comunicazione di area e di network, gestori di nuove forme ricettive. Il loro sviluppo è in gran parte legato a quello dei turismi del futuro: quello culturale e quello ambientale. In questo caso le competenze richieste sono prevalentemente manageriali e richiedono una formazione di livello superiore generalmente universitaria e post-universitaria.

IL SETTORE TURISMO: LE PROFESSIONI

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Infine le professionalità innovative e di frontiera che, anche se quantitativamente ancora limitate, si muovono in direzione di un turismo poliedrico e intersettoriale, per servire sempre meglio bisogni di nicchia.

Si tratta di consulenti, analisti di mercato sul web, costruttori di network territoriali di risorse turistiche (tutti volti a gestire la complessità del sistema), di imprenditori innovativi e di nicchia.

Queste figure trovano le loro competenze in lauree non specialistiche, soprattutto umanistiche, da master e corsi di specializzazione e hanno maturato esperienze anche in altri settori rispetto a quello turistico.

IL SETTORE TURISMO: LE PROFESSIONI

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Il settore turismo comprende un insieme di attività molto ampio e diversificato che va dalle mansioni che richiedono livelli bassi di competenza per arrivare a professioni altamente specializzate.

E’ indispensabile per tutti i profili professionali impiegati in quest’area possedere:•ottime capacità relazionali, comunicative e di orientamento al cliente•saper lavorare in gruppo e interfacciarsi con le altre figure professionali coinvolte•per i profili che hanno rapporti diretti con il turista/cliente è richiesta una buona dose di autocontrollo, resistenza allo stress e flessibilità •le professioni che occupano ruoli gestionali e di coordinamento devono essere in grado di organizzare la propria attività e quelle altrui e possedere doti di leadership.

IL SETTORE TURISMO: LE COMPETENZE TRASVERSALI

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• conoscere le lingue, le tradizioni e le culture dei mercati emergenti• avere confidenza con le nuove tecnologie, sia con la progettazione

tecnica, strutturale e grafica di un sito web, ma soprattutto con i motori di ricerca, con la gestione dei Social Network, con il monitoraggio delle web reputation aziendali

• conoscere il revenue management, cioè con le strategie per ottimizzare i guadagni di un'azienda, riducendo i costi e massimizzando il fatturato.

Oltre a queste competenze di base comuni, ciascuna figuraprofessionale dell’area deve possedere proprie specifiche competenze

tecniche e saper utilizzare adeguati strumenti di lavoro.

IL SETTORE TURISMO: LE COMPETENZE DI BASE

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• Tra i nuovi profili ricercati del settore spiccano le nuove competenze legate al web e ai social network, con una sempre più ampia diversificazione delle professioni dovuta all’evoluzione tecnologica

• Crescono anche i profili legati alle destinazioni ed alle esperienze da far vivere al turista

• Tra i profili più richiesti, vi è anche il revenue/pricing, colui che si occupa di ottimizzare le entrate modificando le tariffe attraverso la gestione delle leve di prezzo e di inventario, ad es. per un hotel scegliere il canale distributivo più vantaggioso tra i servizi di booking

• Sono sempre ricercate le figure tradizionali, perno dell’accoglienza e dell’hotellerie, quali il concergie, il capo ricevimento, la governante, che trovano la loro evoluzione nelle figure nuove del maggiordomo e del guest relations soprattutto nell’offerta alberghiera di lusso.

IL SETTORE TURISMO: IL PROFILI RICERCATI

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Oltre al lavoro dipendente, l’interesse si sta orientando anche verso nuove iniziative imprenditoriali: come i vari servizi di booking, che lavorano sempre più sulla disintermediazione dell’offerta, dando strumenti al consumatore o all’operatore per andare direttamente sul mercato.

Uno dei campi più promettenti sono le app, che sfruttando la georeferenziazione, danno contenuti o servizi a valore aggiunto. O ancora le startup che fanno leva sul social marketing e sullo storytelling dei luoghi.

IL SETTORE TURISMO

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Esistono anche profili professionali del tutto nuovi e molto particolari, dove le competenze

tecnico-informatiche, si uniscono a quelle specifiche del settore

Channel Manager: si occupa della gestione dei canali commerciali e di comunicazione dell'azienda, oltre che della reportistica prevista per il sito Internet aziendale al fine di estrarre ed analizzare i dati di performance delle campagne di marketing

All-line advertiser: corrisponde alla mente che costruisce le campagne dell'e-marketing. Ha la capacità di ideare la promozione dell'azienda all'interno della rete e nasce dalla nuova esigenza di avere un collegamento diretto e costante con il potenziale cliente. Ha infatti il compito di tracciare la strategia di promozione dei prodotti dentro e fuori la rete, rendendo efficace qualsiasi campagna pubblicitaria, in particolare di medio e lungo termine

Web analyst: interpreta le modalità di navigazione degli utenti per poterle trasformare in strategia. È una figura chiamata a raccogliere, analizzare ed interpretare tutti i risultati con l'obiettivo di migliorare le performance di un sito web o di un'azione online

IL SETTORE TURISMO: PROFILI RICERCATI

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E-reputation manager: è colui che è in grado di vigilare sul passaparola in rete, interpretandone gli elementi linguistici e semantici. È quindi il responsabile dell'analisi e della gestione strategica delle conversazioni, con il principale compito di monitorare la politica pubblicitaria per conto dell'azienda o dell'ente per il quale lavora

SEO - Search engine optimizer: studia e analizza l'indicizzazione di differenti siti web sui motori di ricerca per far risultare una pagina web accattivante agli occhi di tutti i search engines, facendola quindi apparire come rilevante per i motori di ricerca e le altre piattaforme sociali sulle quali è possibile sviluppare delle tecniche di ottimizzazione

Transmedia web editor: si occupa della gestione e dello sviluppo dei contenuti delle pagine web. Deve organizzare gli articoli testuali, gli aggiornamenti multimediali e qualsiasi altra fonte di informazione che possa essere fruibile da un numero potenzialmente illimitato di utenti del web. Fondamentale risulta essere la sua capacità di interagire con gli utenti, al fine di riuscire a creare un dibattito su quanto pubblicato.

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Community manager: è la figura professionale che si occupa della gestione delle comunità virtuali e delle reti sociali nelle quali sono presenti destinazioni turistiche ed operatori della ricettività. Le finalità sono per lo più commerciali e di marketing, le quali permettano di porre un'attenzione concreta al corretto sviluppo della reputazione online

Content curator: è il professionista che seleziona le fonti dei differenti media per poi aggregarle, con lo scopo preciso di dare un senso ai contenuti creati da altri. Tale figura professionale è quindi impegnata a esaminare approfonditamente il web in cerca di fonti e notizie che possano essere poi filtrate e selezionate a seconda degli scopi aziendali Consulente di viaggio: è una delle professioni emergenti nel mondo del turismo, evoluzione della figura classica dell'agente di viaggio, con un taglio più consulenziale e meno legato all'agenzia fisica. È un agente di viaggio professionista che vende viaggi e vacanze supportato dalle nuove tecnologie. È quindi un consulente professionista e specializzato, esperto nella proposta di vacanze su misura, sempre più richiesta nel settore turistico. L'elemento vincente sta nell'offerta di una consulenza qualificata, in grado di offrire viaggi innovativi e su misura, differenti da quelli proposti nei cataloghi dei tour operator.

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Considerazioni

• Il settore turistico dimostra una prospettiva occupazionale in decisa crescita • E’ un ambito dove le risorse umane sono insostituibili, anche con l'avanzare delle

nuove tecnologie, che sono potenti alleati dei professionisti, ma non possono funzionare senza di loro

• Un settore aperto anche a chi ha poca o nulla esperienza lavorativa, purché con una buona formazione e specializzazione, e a chi non teme la flessibilità, vista la diffusa richiesta di lavoratori stagionali, capaci di accettare, con una buona pace dei più tradizionalisti, contratti atipici o part time

• Offre grandi opportunità di avviare un'attività autonoma, anche grazie alla diffusione di nuovi lavori come liberi professionisti.

IL SETTORE TURISMO: PROFILI RICERCATI

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L’Italia è il Paese in cui il turismo

rappresenta un settore fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico

con enormi potenzialità in campo occupazionale.

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Sito consultabile per la ricerca di lavoro nel settoreturistico:

• www.jobintourisme.it

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IL SETTORE DELLA GREEN ECONOMY

Green economy è un modello basato su un uso sostenibile delle risorse e una riduzione drastica degli

impatti ambientali e sociali, una nuova idea di sviluppo aziendale legato ai valori tradizionali e ai

sistemi produttivi dei territori.

(Fonte Programma delle Nazione Unite per la Tutela Ambientale)

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Il rapporto “Green Economy per uscire dalle due crisi”, realizzato dallaFondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dall’Enea e presentato a Roma il 14dicembre 2012, ha individuato i settori strategici per lo sviluppo di un’economia“verde” in Italia:

1. efficienza e risparmio energetico

2. fonti energetiche rinnovabili

3. uso efficiente delle risorse, prevenzione e riciclo dei rifiuti

4. filiere agricole di qualità ecologia

5. mobilità sostenibile

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• In Europa si possono contare circa 3,4 milioni di posti di lavoro nell’eco-industria, circa l’1,5% dell’intera forza lavoro europea: un contributo che supera quello dell’industria automobilistica, della chimica o del sistema moda

• I posti di lavoro connessi all’economia verde – includendo tutti settori legati allo sviluppo ambientale come l’agricoltura biologica, la silvicoltura sostenibile e il turismo ecologico – sarebbero 5,6 milioni (Fonte Commissione Europea)

• L’Italia sta recuperando il ritardo in quanto a sviluppo di energia da fonti rinnovabili e ricerca dell’eco innovazione.

(Rapporto Greenitaly 2012 elaborato da Unioncamere e dalla Fondazione Symbola)

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Per spingere le aziende ad investire in assunzioni e tecnologie “green” le istituzioni predispongono periodicamente incentivi e finanziamenti a livello nazionale e locale.

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La strada “verde” rappresenta una scelta anche per molte start-up.

Tra le 117 mila nuove imprese nate nei primi sei mesi del 2013, il 28%ha già realizzato o realizzerà entro il 2013 investimenti in prodotti o tecnologie green.

(Unioncamere)

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In Italia la green economy non interessa solo i settori “tradizionali”delle politiche ambientali - dal ciclo dei rifiuti, alle fonti rinnovabili, daiparchi al risparmio energetico - ma attraversa tutti i settori produttivie coinvolge migliaia di piccole e medie imprese.

Settori che investono più in green:• agricolo (49,1%) • legno-mobile (30,6%) • fabbricazione delle macchine ed attrezzature e mezzi di trasporto (30,2%) • comparto alimentare (27,7% contro una media del complesso

dell’industria e dei servizi del 22%)• tessile, abbigliamento, calzature e pelli (23%)

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Il fenomeno della green economy sta apportando dellemodifiche nelle tecniche produttive di beni e servizi e nelmercato del lavoro.

Grazie all'affermazione della green economy stannonascendo delle nuove figure professionali, alle quali sonorichieste competenze specifiche nell'ambito dell'economiasostenibile.

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Il green job è composto da:

• tutte le occupazioni nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, dell’amministrazione, della ricerca e sviluppo e dei servizi che aiutano a salvaguardare l’ambiente

• tutte quelle attività che trattano temi di tutela ambientale anche se sono svolte in settori non precisamente verdi. (Ad esempio i settori della produzione di energie rinnovabili, come quella eolica, fotovoltaica, idroelettrica, geotermica, termica e delle biomasse).

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Anche le professioni tradizionali possono essere verdi

Dallo chef all’elettricista, la svolta ecologica può catturare chiunque. Accanto ai profili propriamente tecnici, è possibile infatti trovare lo chef biologico a km 0, che cucina utilizzando soltanto ingredienti locali, oppure l’agente che vende pacchetti di pannelli solari ai condomini.

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Le professioni “green” più richieste sono ad elevata specializzazione

Elettricisti, montatori, posatori: figure professionali tecniche che devono necessariamente possedere un diploma di perito meccanico o elettrico

Energy manager impiegati soprattutto nelle aziende che producono energia. Questi manager devono avere una laurea in ingegneria, elettrica, elettronica, meccatronica o energetica, conoscere bene l'inglese e possibilmente aver conseguito un master incentrato sui temi dell'energia

Commerciali, venditori di prodotti green: queste figure devono avere competenze tecniche, perché devono conoscere le tecnologie verdi, ma allo stesso tempo devono saperle spiegare e vendere

Impiegati nel settore marketing specializzati nei prodotti green

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Questi profili troveranno sempre più opportunità lavorative nei seguentisettori:

• aziende che producono energie rinnovabili• edilizia• aziende che hanno grandi impianti di energia da rendere più efficienti• settore dei prodotti tecnologici per la casa, come la domotica o gli

elettrodomestici intelligenti• imprese che realizzano hardware e software per gli ambienti urbani• mondo dei sevizi e della consulenza energetica.

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Profili professionali innovativi:• Biotecnologo: produce (o ne studia le modalità di produzione) biocarburanti e

sistemi di disinquinamento. C’è un indirizzo di laurea specifico in biotecnologia

• Amministratore del territorio: un profilo di alto livello, per il quale è necessaria la laurea in ingegneria ambientale. Il suo compito è quello di gestire e analizzare la formazione (flora, fauna, struttura geologica) di un territorio, anche alla luce delle direttive europee a riguardo

• Paesaggista: ovvero la tutela del verde anche in città, con la creazione di zone ad hoc. Numerose facoltà di architettura hanno istituito un corso di laurea dedicato

• Valutatore di impatto ambientale: una figura a metà fra l’ingegnere e il giurista (entrambi i profili, sempre coadiuvati da corsi di specializzazione, sono validi) che conosce le norme europee ed internazionali per redigere valutazioni di natura tecnica su progetti urbani e aziendali.

IL SETTORE DELLA GREEN ECONOMY

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“Strumenti e misure di politica attiva del lavoro attraverso azioni di orientamento professionale, sostegno alla transizione e all’occupazione, professional networking, rivolte a disoccupati e inoccupati, con particolare attenzione ai giovani neet “ Materiale a cura di Workopp S.p. A.

•Disaster manager: responsabile della gestione di eventi catastrofici quali alluvioni e terremoti

•Avvocato ambientale: specializzato nella lotta ai reati contro l'ambiente ed il certificatore energetico

•Ecoturismo: la versione green del tour operator, che promuove itinerari (anche agro-alimentari) lontani dalle mete convenzionali

•Esperti in green law: ovvero sulla normativa che regola il settore verde

•Green manager sono invece i manager che si occupano delle attività finanziarie, tecniche, di business, legali, associative e organizzative in linea generale. Sono esempi di green manager i Country Manager di grandi società multinazionali che operano in Italia, i project manager, che si interessano della realizzazione dei progetti e i business developer, che invece potenziano il business.

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• Hse manager delle aziende delle Fer, si occupa di predisporre i documenti di valutazione dei rischi, dei piani di sicurezza ecc.

• Project finance planner è il responsabile della parte finanziaria di un progetto green

• Trader, si occupa delle varie operazioni di trading riguardanti i pacchetti energetici.

La rivoluzione verde richiede quindi professionalità nuove ma anchetradizionali, rinnovate nell’ottica della “sostenibilità”, che implica aggiornamento

e competenze anche avanzate nel campo della tecnologia.

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Lavorare nella Green Economy

• Le competenze richieste nei settori strategici per la realizzazione di società sostenibili riguardano soprattutto conoscenze tecniche, economiche e manageriali

• Alcune tipologie di formazione professionale sono più efficaci di altre per trovare lavoro: si tratta dei corsi attinenti alle fonti di energia rinnovabile ed all'innalzamento dell'efficienza energetica. In questi settori le opportunità di lavorare, aumentano grazie alla formazione, del 22,6% ad un anno dal termine

(Isfol, l’Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratori)

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Siti consultabili per la ricerca di lavoro nel settoregreen economy:• www.infojobs.it/lavoro/green-job • www.tuttogreen.it• www.greeneconomy.it• www.greentalent.it

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“Strumenti e misure di politica attiva del lavoro attraverso azioni di orientamento professionale, sostegno alla transizione e all’occupazione, professional networking, rivolte a disoccupati e inoccupati, con particolare attenzione ai giovani neet “ Materiale a cura di Workopp S.p. A.

Emerge l’esigenza di adeguare le logiche e l’organizzazione aziendale aparametri di produttività sempre più concorrenziali, di allargare l’orizzonte di mercato con prodotti e servizi rinnovati ed in nuovi territori, di innovare le strutture nei processi di lavoro così comenelle dinamiche relazionali interne, di ripensare radicalmentel’organizzazione, rappresenta ormai un fattore comune a tanteaziende che operano sul territorio nazionale.

Conclusioni

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Alcune tendenze di fondo: una tendenziale proiezione all’acquisizione di competenze del tutto nuove: l’esigenza di potenziare il proprio capitale di conoscenze è un fattore che si rileva decisivo per la sopravvivenza delle aziende. Le realtà che stanno oggi vivendo una fase di ripresa sonoquelle che hanno investito nell’ultimo triennio con più determinazione nell’acquisizione di nuove

competenze.

un’attenzione crescente alla dinamica organizzativa interna, indotta dall’esigenza di attrezzare in modo più competitivo i processi e le modalità di lavoro,

ma anche dal tentativo di creare un processo condiviso, in grado di intervenire positivamente sul clima interno e sulle dinamiche motivazionali.

uno sforzo nell’aggiornamento e revisione dei profili professionali già esistenti, tramite interventi veri e propri di riconversione delle professionalità, ma anche attraverso un’attività diffusa di formazione/aggiornamento interno che, con modalità più o meno formalizzata.

Conclusioni

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Per un orientamento funzionale a una ricerca attiva del lavoro coerente con le nuove tendenze occupazionali e i nuovi sistemi di ricerca lavoro online

segnaliamo l’opportunità di partecipare ai seguenti laboratori:

- NUOVE TECNOLOGIE PER LA RICERCA DEL LAVORO: PROFESSIONAL NETWORKING E JOB HUNTING

- STRUMENTI E STRATEGIE DI SVILUPPO PER UNA NUOVA OCCUPAZIONE ED

IMPIEGABILITA’: IL PROGETTO PROFESSIONALE

I PROSSIMI LABORATORI SARANNO ATTIVATI DAL 29 AGOST0 Grazie per l’attenzione,

Dott.ssa Ketty Taddei