Strazzari 2005 Laboratorio di Italiano Lingua 2 L’insegnamento dell’Italiano come L2 nella...
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Strazzari 2005
Laboratorio di Italiano Lingua 2
•L’insegnamento dell’Italiano come L2 nella scuola :
docenti, mediatori, facilitatori
•Didattica dell’accoglienza
•Accertamento delle competenze iniziali e analisi dei bisogni linguistici: stesura delle biografie linguistiche
•Indicazioni didattiche per la prima fase di inserimento degli alunni stranieri
Strazzari 2005
• Costruire unità didattiche : per narrare (l’autobiografia, la fiaba, testi di scrittura creativa) per riconoscere, apprendere, consolidare strutture linguistiche per comprendere testi di studio: come semplificare testi complessi
per correggere testi e progettare attività di recupero, consolidamento, rinforzo
•L’insegnamento dell’Italiano L2 nei CTP di Educazione degli Adulti
•Indicazioni bibliografiche: i libri di testo, i siti
Strazzari 2005
“Certe volte è rilassante non capire.Però se non
so la lingua non mi posso difendere, perché l’unica
difesa che ho è la parola”
in A. Bocconi, Viaggiare e non partire
Strazzari 2005
Dove si insegna Italiano Lingua 2?
nella scuola media : a bambini stranieri nei CTP : - ad immigrati adulti (dai 15 anni)
- a studenti Erasmus
presso altri Enti (Comuni, Associazioni Interculturali, di Volontariato,aziende ecc) :
- ad immigrati adulti
- a lavoratori stranieri impiegati
in aziende italiane a tempo determinato
Strazzari 2005
Chi insegna Italiano agli Stranieri?
•Insegnanti di classe (in classe)
•Insegnanti di classe (Lettere, Lingue, sostegno) in orario aggiuntivo: su progetto, ecc.
•Docenti Alfabetizzatori nei CTP
•Insegnanti “distaccati”, “facilitatori di apprendimento”
•Volontari (insegnanti in pensione, educatori professionali, mediatori linguistici e culturali, operatori di associazioni e cooperative ecc)
Strazzari 2005
Facilitatori linguistici
Il facilitatore linguistico o “insegnante di Italiano L2” ha compiti didattici :
• Definisce i bisogni di apprendimento dell’alunno straniero
• Elabora una programmazione individualizzata
• Individua/elabora i materiali didattici
Strazzari 2005
•Valuta i progressi ,rileva le difficoltà
•Promuove lo sviluppo della L2 funzionale allo scambio interpersonale
•Facilita la comprensione e la produzione della Lingua per studiare
Chi sono i facilitatori?
Strazzari 2005
Il mediatore linguistico e culturale
E’ un immigrato bilingue in italiano o un autoctono che conosce la lingua di
uno specifico gruppo di immigrati
Non ha compiti di tipo didattico
Che cosa fa :
- Accoglie (soprattutto i neoarrivati) e li accompagna nella nuova realtà scolastica
-Traduce avvisi, messaggi, documenti
- Sostiene la 1a fase di inserimento
Strazzari 2005
•Valorizza la Lingua e la cultura d’origine
• Rileva le competenze e raccoglie la storia personale, scolastica e linguistica degli alunni immigrati
• Insegna la L1 (in alcuni casi)
• Collabora all’insegnamento della L2
• Collabora a progetti di Educazione interculturale
Strazzari 2005
per una
Didattica dell’accoglienza
Strazzari 2005
“Io non ero in ritardo, io ero a zero. Venivo da lontano, venivo da un’alta montagna dove mai una parola di francese era stata pronunciata. Se no, le pietre l’avrebbero ricordata e io l’avrei imparata”
T.B.Jelloun, 1993
Strazzari 2005
Quanti sono?Circa 361.000, più del 3,5% della popolazione scolastica
italiana, 40.000 in più rispetto al 2004 (si ipotizza diventeranno
oltre 720.000 entro il 2020)
Da dove vengono?Da 191 paesi del mondo.
L’Italia ha il mondo a scuola
Strazzari 2005
Le nazionalità più rappresentate
•ALBANIA 17,68%
•MAROCCO 14,90%
•ROMANIA 9,77%
•CINA 5,52%
•ECUADOR 3,78%
Strazzari 2005
Quali diritti hanno?
Legge n.40 del 6/03/1998(decreto legislativo n.286,25/07/1998)
Art.36 :
- Istruzione degli stranieri- Educazione interculturale
Legge n.189 (Bossi-Fini) del 30/07/2002
Strazzari 2005
Legge 40, art.36
1. I minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all’obbligo scolastico
2. L’effettività del diritto allo studio è garantita dallo Stato………..anche mediante l’attivazione di appositi corsi e iniziative per l’apprendimento della lingua italiana
3. La comunità scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore…promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza, alla tutela della cultura e della lingua d’origine….
Strazzari 2005
5. Le istituzioni scolastiche…..promuovono:
a. l’accoglienza degli stranieri adulti regolarmente soggiornanti mediante l’attivazione di corsi di alfabetizzazione nelle scuole elementari e medie
b. la realizzazione di un’offerta culturale valida per gli straneri adulti regolarmente soggiornanti che intendano conseguire il titolo di studio della scuola dell’obbligo
d. la realizzazione e l’attuazione di corsi di lingua italiana
Strazzari 2005
CHI SONO?
Bambini stranieri nati in Italia Bambini “ricongiunti” Bambini adottati Bambini figli di coppie miste Bambini “rifugiati” Bambini zingari, italiani o stranieri
Strazzari 2005
Cosa hanno in comune?- il VISSUTO della migrazione, lo spostamento da un luogo di vita ad un altro
-il CAMBIAMENTO profondo con la
ridefinizione di
identità e appartenenze
Strazzari 2005
Quale accoglienza?
Il bambino invisibileIl bambino destabilizzante
Il bambino trascuratoDocenti accudenti e iperprotettivi
Docenti esigenti e inflessibiliDocenti deresponsabilizzanti e
deleganti
Strazzari 2005
I DOCENTI RIFIUTANTI
“Non mi interessa niente di chi è, da dove viene, e come era abituato al suo paese. Io non faccio sconti. Se non sa l’italiano è un problema suo.”
“Quello lì, mi sta proprio prendendo in giro. Io lo so che capisce tutto, ma fa finta di non capire. Se ne approfitta perché è straniero.”
“Non ce li possono mandare così, che non sanno una parola di italiano. Bisogna che prima imparino la lingua e poi possono venire a scuola.”
da “Come un pesce fuor d’acqua”,p.61
Strazzari 2005
I DOCENTI IDEALIZZANTI
“ Con te chiudo un occhio…dai su…perché sei straniero.”
“ Ma sì…anche se continua a fare questi errori, va bene lo stesso. E’ così carino…con quel suo italiano approssimativo…”
“Fammi sentire un ritmo del tuo paese…Perché io lo so, voi africani…voi sì che avete tutti la musica nel sangue!”
“Su, da bravi, ragazzi, non fate i razzisti! Fate giocare anche lui.”
da “Come un pesce fuor d’acqua”,p.62
fonte "Come un pesce fuor d'acqua",p.63, tab. 1
Insegnante “rifiutante”
Insegnante “idealizzante”
Atteggiamento di base
“Ti chiedo l’impossibile”(non devi essere in difficoltà con la lingua e con le abitudini diverse da quelle del tuo paese)
“Non ti chiedo neanche il possibile”( mi accontento di risultati approssimativi e non mi attivo per farti imparare quello che potresti imparare)
fonte "Come un pesce fuor d'acqua",p.63, tab. 1
Insegnante “rifiutante”
Insegnante “idealizzante”
Comportamenti tipo
distacco emotivo
disinteresse verso le persone
tecnicismo didattico
eccessivo e grandioso coinvolgimento emotivo
mancanza di rispetto e invasione dell’altro
incuria didattica
Strazzari 2005
Un insegnante interessato a uno scambio relazionale :
riconosce valore alla storia del bambino, al suo paese e alla sua cultura.
lo aiuta a imparare la lingua e le abitudini italiane e impara dalla sua lingua e dalle sue abitudini
si informa su ciò che riguarda il bambino e gli offre le informazioni che gli servono
è consapevole delle sue emozioni e le utilizza nella relazione.
Strazzari 2005
E’ attento :
-ai valori
-alle informazioni
-alle emozioni
Strazzari 2005
Un’accoglienza competente
- Attenta ai bisogni, ma anche alle capacità
- Dotata di strumenti e risorse per la facilitazione linguistica
- Capace di contenere le ansie- Capace anche di presentare e far
rispettare le regole
Strazzari 2005
Un’accoglienza competente,che non dimentica
CHIsta accogliendo :
- un bambino spaesato- un bambino “ricongiunto”- un bambino vulnerabile
Strazzari 2005
Un’accoglienza competente
Insieme al bambino si accoglie :Il suo viaggioIl suo timore
Il suo senso di estraneitàLa sua storia
Le storie di Matej, Tanya, Najat e Catalina
Strazzari 2005
Accogliere un bambino straniero significa :
Tenere conto : dell’esperienza scolastica e delle
modalità di apprendimento nel suo Paese d’origine
dell’immagine della scuola che il bambino ha assimilato
Essere ADULTI TRAGHETTATORI, cioè figure di facilitazione, iniziazione all’apprendimento e all’accoglienza
Strazzari 2005
Riconoscere e valorizzare il patrimonio linguistico del bambino
Non puntare il faro sul bambino
Non tormentarlo di domande sul suo Paese d’origine
Strazzari 2005
“Conoscere un’altra lingua è avere una seconda anima”
Il caso di When Han : da problema a risorsa
Strazzari 2005
Le variabili nel quadro dell’accoglienza
L’ETA’ La SCOLARITA’ precedente : - Che tipo di scuola ha frequentato? - Per quanti anni? - Quali competenze/conoscenze ha già
acquisito? - Quale tipo di esperienza scolastica ha
assimilato? La LINGUA : - Qual è la sua lingua materna? - In quale lingua si è svolto il suo
percorso scolastico?
Strazzari 2005
Le variabili nel quadro dell’accoglienza
IL PROGETTO migratorio- perché il bambino o la sua famiglia sono
emigrati?- Quali sono le prospettive dell’emigrazione?- Com’è composto il suo nucleo familiare?- Quali sono le condizioni di
inserimento/relazione della famiglia? Le CARATTERISTICHE individuali del
bambinoLe emozioni e le aspettative
Le regressioniLa nostalgia
Strazzari 2005
“Se sai, sai
accogliere”un’insegnante
Strazzari 2005
Per realizzare un’accoglienza competente, utilizzo di :
•Materiali informativi sui Paesi d’origine
•Strumenti e questionari bilingue
•Schede per la rilevazione delle competenze iniziali
•Schede sui sistemi scolastici dei Paesi d’origine
•Vademecum “Tutti a scuola” per l’inserimento degli alunni stranieri (es. Centro COME,tradotto in 10 lingue)
•“Le parole per accogliere” per il 1° contatto e le attività della scuola ( es. Centro COME, tradotto in 15 lingue)
•CD “Tutti uguali ,tutti diversi : pari opportunità di informazione”
Strazzari 2005
I materiali plurilingui
Facilitano i primi contatti nella fase iniziale dell’inserimento
Forniscono al bambino non italofono un primo punto di ancoraggio
basato sulla conoscenza di 50/100 parole della nuova lingua
Gli danno l’idea che la sua lingua è riconosciuta, valorizzata e
accolta
Strazzari 2005
Per realizzare un’accoglienza competente
Dare visibilità alla diversità e ricchezza linguistica attraverso
•Cartelli di saluto e “benvenuto” nelle diverse lingue
•I nomi degli alunni stranieri scritti nelle Lingue d’origine
•Alfabeti e numeri diversi
•Avvisi e cartelli plurilingue
•Giochi, canzoni, fiabe in lingue diverse
Strazzari 2005
Per realizzare un’accoglienza competente
- Costruire una CLASSE COOPERATIVA:
• che si avvale della collaborazione di tutti gli alunni
• educata alla cooperazione e all’aiuto
- Organizzazione di gruppi eterogenei:
l’attività di gruppo promuove un naturale sviluppo della competenza linguistica dell’ alunno straniero che da comprimario silenzioso diventa partecipante interattivo
Strazzari 2005
Il bambino russo:
-insegnanti autoritari
- valutazione esplicita
- stile di apprendimento mnemonico
-nessun rapporto con l’handicap
Strazzari 2005
Il bambino albanese
- scuola autoritaria
- difformità nella comunicazione non verbale
Il bambino macedone :
il caso di Zilqefli
Strazzari 2005
Il bambino arabofono:
•le punizioni corporali
•i compiti a casa
•le difficoltà alimentari
•l’alfabeto e l’orientamento
•la morale
Strazzari 2005
Il bambino cinese
•la ricreazione
•la pulizia dell’aula
•l’immobilismo e l’inespressività
•la scrittura
•la latitanza dei genitori
•la mancanza di libri per l’infanzia
Strazzari 2005
scritta attaccata alla parete della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani