storia 1

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Gli stanziamenti Germanici Tra il 400 fino al 900 e 1000 in Europa ci furono molte invasioni e migrazioni. I nuovi popoli influenzarono fortemente le etnie, la lingua e i caratteri culturali degli abitanti precedenti. Al nord Europa, la presenza di tribù germaniche fu così intensa da far sparire completamente la lingua latina (sostituita dai nuovi dialetti). Anche gli Angli e i Sassoni in Britannia cancellarono le tracce dell’impero. I Visigoti in Spagna e gli Ostrogoti e i Longobardi in Italia si fusero con le popolazioni già esistenti integrando lingua, vestiti e costumi ed etnie in generale. La popolazione nativa della Gallia del Nord-Orientale fini per assimilare quasi completamente la lingua dei Franchi . La cristianizzazione dei Franchi e degli Anglosassoni La conversione di alcuni capi dei Franchi nel sesto secolo era una delle ragioni per le assimilazioni precedenti; i vescovi cristiani ottennero degli onori riservati in cambio di una consacrazione religiosa al potere politico. Nel settimo secolo anche in Britannia, gli Anglosassoni lasciarono le proprie tradizioni e si convertirono al cristianesimo. In Inghilterra si formò un colto ceto di monaci e ecclesiastici che utilizzava il latino come lingua scritta. L’espansione degli slavi e dei bulgari L’Impero Bizantino nel quinto secolo era riuscito a respingere le invasioni da parte delle popolazioni germaniche ma verso la fine del settimo secolo trovò qualche difficoltà a fronteggiare le migrazioni delle tribù slave (provenienti dall’attuale Ucraina). Questi popoli si dirigevano nella penisola balcanica: l’Impero, nell’ottavo secolo si organizzò per espellere o obbligare ad assimilarsi nella Grecia quindi non ci furono influenze etniche e linguistiche in questa area ma nel resto dell’aria balcanica la popolazione slava (serbi, croati, sloveni) cancellò ogni traccia dell’Impero Bizantino. Le migrazioni slave si spinsero anche verso i principati russi e le coste del mar Baltico fino a entrare in contatto con le popolazioni germaniche. Le terre dell’Ucraina meridionale erano abitate da popoli nomadi di allevatori di cavalli e di montoni. I primi cavalieri armati di arco che volevano conquistare quelle terre furono gli unni ma successivamente i bulgari riuscirono nell’impresa. A differenza dei nomadi rimasti in Ucraina, i Bulgari compirono un rapido processo di sedentarizzazione fecero anche assimilare a diverse popolazioni slave, da cui erano circondati, lingua e costumi. La Spagna araba L’Impero Bizantino, oltre alle perdite dei territori Balcani, subì la travolgente avanzata dell’Impero musulmano. Alla fine del settimo secolo gli arabi iniziarono dalla conquista dell’Africa per poi spingersi in Spagna dove trovarono una lieve resistenza e avanzarono alla conquista delle terre. Nel 756 la Spagna si rese indipendente dai califfi di Baghdad formando così una civiltà arabo-spagnola.

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Gli stanziamenti GermaniciTra il 400 fino al 900 e 1000 in Europa ci furono molte invasioni e migrazioni. I nuovi popoli influenzarono fortemente le etnie, la lingua e i caratteri culturali degli abitanti precedenti. Al nord Europa, la presenza di tribù germaniche fu così intensa da far sparire completamente la lingua latina (sostituita dai nuovi dialetti). Anche gli Angli e i Sassoni in Britannia cancellarono le tracce dell’impero. I Visigoti in Spagna e gli Ostrogoti e i Longobardi in Italia si fusero con le popolazioni già esistenti integrando lingua, vestiti e costumi ed etnie in generale. La popolazione nativa della Gallia del Nord-Orientale fini per assimilare quasi completamente la lingua dei Franchi.

La cristianizzazione dei Franchi e degli AnglosassoniLa conversione di alcuni capi dei Franchi nel sesto secolo era una delle ragioni per le assimilazioni precedenti; i vescovi cristiani ottennero degli onori riservati in cambio di una consacrazione religiosa al potere politico.Nel settimo secolo anche in Britannia, gli Anglosassoni lasciarono le proprie tradizioni e si convertirono al cristianesimo. In Inghilterra si formò un colto ceto di monaci e ecclesiastici che utilizzava il latino come lingua scritta.

L’espansione degli slavi e dei bulgariL’Impero Bizantino nel quinto secolo era riuscito a respingere le invasioni da parte delle popolazioni germaniche ma verso la fine del settimo secolo trovò qualche difficoltà a fronteggiare le migrazioni delle tribù slave (provenienti dall’attuale Ucraina). Questi popoli si dirigevano nella penisola balcanica: l’Impero, nell’ottavo secolo si organizzò per espellere o obbligare ad assimilarsi nella Grecia quindi non ci furono influenze etniche e linguistiche in questa area ma nel resto dell’aria balcanica la popolazione slava (serbi, croati, sloveni) cancellò ogni traccia dell’Impero Bizantino. Le migrazioni slave si spinsero anche verso i principati russi e le coste del mar Baltico fino a entrare in contatto con le popolazioni germaniche. Le terre dell’Ucraina meridionale erano abitate da popoli nomadi di allevatori di cavalli e di montoni. I primi cavalieri armati di arco che volevano conquistare quelle terre furono gli unni ma successivamente i bulgari riuscirono nell’impresa.A differenza dei nomadi rimasti in Ucraina, i Bulgari compirono un rapido processo di sedentarizzazione fecero anche assimilare a diverse popolazioni slave, da cui erano circondati, lingua e costumi.

La Spagna arabaL’Impero Bizantino, oltre alle perdite dei territori Balcani, subì la travolgente avanzata dell’Impero musulmano. Alla fine del settimo secolo gli arabi iniziarono dalla conquista dell’Africa per poi spingersi in Spagna dove trovarono una lieve resistenza e avanzarono alla conquista delle terre. Nel 756 la Spagna si rese indipendente dai califfi di Baghdad formando così una civiltà arabo-spagnola.

L’Europa e l’Impero di Carlo MagnoCon i Carolingi il potere dei franchi si riaffermò su tutta la Gallia e dal 768, quando Carlo Magno divenne Re, si espansero i confini e i domini. Da ricordare la notte di Natale dell’800 dove Carlo Magno si fece incoronare Imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Leone III (per rinforzare anche i rapporti con la chiesa). Dopo la sua morte, l’impero passo a suo figlio Ludovico il Pio. I tre figli di Ludovico si contesero col le armi l’eredità. Dopo di loro la dinastia contò ancora quattro imperatori fino all’887.

Le incursioni normanneLa distrutta dell’Imero carolingio era accaduto anche a causa delle nuove invasione. Aumentano gli attacchi dei pirati che le fonti dell’epoca chiamano Normanni (uomini del Nord) o Vichinghi.I danesi risalivano i fiumi Europei e saccheggiavano le città che trovavano davanti, alcuni di loro si stabilirono in Inghilterra. Gli svedesi verso oriente e si stazionarono nei pressi della Russia. I norvegesi in un primo momento si unirono ai danesi in Inghilterra e Irlanda, poi affrontarono un’impresa molto più grande, solcando i mari e nel 985 scoprirono una nuova terra che chiamarono Groenlandia (Terra Verde).

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La pirateria dei saraceni