Storia Romana 1 -...
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Parte generale:
1) G.A. Cecconi, La città e l’impero. Una storia del mondo romano
dalle origini a Teodosio il Grande, Roma, Carocci, 2009
2) M. Manca, F. Rohr Vio, Introduzione alla storiografia romana,
Roma, Carocci, 2010 (propedeutico)
3) G. Poma, Le istituzioni politiche del mondo romano, Bologna, Il
Mulino 2009 (per i non frequentanti)
Corso monografico (appunti delle lezioni e dispense):
1) La storia romana attraverso i documenti (testi letterari ed iscrizioni)
2) La civiltà romana nell’ager Gallicus et Picenus dalla conquista
all’età municipale
3) La questione agraria in età graccana
Le fonti letterarie
772 autori latini noti:
- dei quali restano opere: 144
- dei quali restano frammenti: 352
- di cui conosciamo solo il nome: 276
La trasmissione dei testi:
- pubblicazione su papiro
- trascrizione su pergamena (tra II e IV sec. d.C.)
- depressione culturale (VII sec. d.C.)
- recupero selettivo dei testi classici (VIII-XII sec. d.C.)
- riutilizzo dei codici più antichi (palinsesti)
L’Umanesimo (XV sec. d.C.):
- recupero “filologico” dei testi classici
- recupero della letteratura greca (trapianto degli studi greci in Occidente a seguito
della caduta di Costantinopoli in mano turca nel 1453 d.C.)
= 80%
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Esempio di edizione critica:
Plinius, Naturalis Historia, liber III
(Plin. n.h. 3.110)
Le fonti epigrafiche
Che cosa è una epigrafe/iscrizione?
Il testo epigrafico intrattiene un rapporto inscindibile con il suo
supporto scrittorio e/o con il contesto in cui il supporto è inserito
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Corpus Inscriptionum Latinarum
CIL IX 5351
Fasi storiche e cronologia
- 753-509 a.C. (caduta dei Tarquini): monarchia
- 509-396 a.C. (presa di Veio): età alto-repubblicana, consolidamento del dominio
sul Lazio
- 396-202 a.C. (fine della guerra annibalica): età medio-repubblicana, espansione
italica
- 202-27 a.C.: età tardo-repubblicana, espansione mediterranea
- dal 27 a.C. (assunzione da parte di Ottaviano del titolo di Augusto): età imperiale
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L’età regia
753 a.C. – fondazione di Roma (cronologia “varroniana”)
Romulus
(Titus Tatius)
Numa Pompilius Lucius Tarquinius (Priscus)
Tullus Hostilius Servius Tullius
Ancus Marcius Lucius Tarquinius (Superbus)
(Lars Porsenna)
Orazione tenuta dall’imperatore Claudio nel 48 d.C.
Un tempo i re ressero questa città, e tuttavia non capitò mai che la trasmettessero
ad un successore appartenente alla stessa casata. Sopraggiunsero estranei ed
alcuni perfino stranieri. Di modo che a Romolo successe Numa che veniva dalla
Sabina, un vicino, mi direte: certamente, ma all’epoca uno straniero; e così ad
Anco Marcio successe Tarquinio Prisco. Questi era ostacolato dal suo sangue
impuro, poiché era nato da un padre proveniente da Corinto, Demarato, e da una
madre di Tarquinia, sì, ed anche di nobili natali, ma ridotta in povertà al punto da
avere la necessità di soggiacere a un tale marito: perciò in patria era tenuto
lontano da qualsiasi carica pubblica; ma quando emigrò a Roma, ottenne il regno.
Fra lui ed il figlio o il nipote [Tarquinio il Superbo] – infatti su questo punto v’è
divergenza fra gli storici – si inserì Servio Tullio. Questi, se seguiamo i nostri autori
sarebbe nato da una prigioniera di guerra, Ocresia, se seguiamo quelli etruschi
sarebbe stato un tempo sodale fedelissimo di Celio Vibenna, e compagno d’ogni sua
avventura. Egli, dopo aver incontrato varia fortuna ed essere uscito dall’Etruria coi
resti dell’esercito di Celio, occupò il monte Celio, che dal suo comandante chiamò
Celio, e mutato il proprio nome – infatti in etrusco il suo nome era Mastarna –
ottenne il regno con grande beneficio per lo stato.
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Tomba etrusca (cd. Tomba François) scoperta a Vulci nel 1857
La tomba, a camera, risale al 330 a.C. a.C.
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Roma, area del foro: il complesso
monumentale del niger lapis (prima metà del
VI sec. a.C.)
QVOI HON[- - -]AKROS ESED SORD[- - -
]IA+IAS RECEI IO[- - -]EVAM QVOS RE[- - -]M
KALATOREM HAB[- - -]TOD IOVXMENTA
KAPIAD VT AV[- - -]MITERI [- - -]M QVOI HA
VELOD NEQV[- - -]TOD IOVESTOD
LOIQVIOD QO[- - -]
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Quoi hon[k - - - s]akros esed sord[- - -]ia+ias recei io[- - -]euam
Quos re[x - - -]m kalatorem hab[- - -]tod iouxmenta kapiad ut au[- - -
]miteri [- - -]m quoi ha velod nequ[e - - -]tod iovestod loiquiod qo[- - -
]
recei = regi (‘al re’)
kalatorem = calatorem (‘l’araldo’)
iouxmenta = iumenta (‘animali aggiogati’ = ‘carro’)
iovestod = iusto (‘giusto’)
loiquiod = licio (‘nell’area destinata all’assemblea’)
quoi hon[ke stloqom violased manibos s]akros esed
qui hunc locum violabit manibus sacer erit
(‘chi violerà questo luogo sarà consacrato ai Mani’)
La nascita della Repubblica
509 a.C. – caduta dei Tarquinii
Porsenna
501 a.C. – primi consoli (cronologia “corta”)
Fasti Capitolini (cronologia “lunga”):
199 anni “consolari” (fino al 300 a.C.)
2 anni decemvirali (451-450 a.C.)
5 anni di anarchia (375-371 a.C.)
4 anni dittatoriali (333, 324, 309, 301 a.C.)
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Lastra iscritta da Satricum (circa 500 a.C.)
[- - -]+IEISTETERAI POPLIOSIO VALESIOSIO
SVODALES MAMARTEI
[- - -]+iei steterai Popliosio Valesiosio suodales Mamartei
[- - -] stiterunt Publii Valerii sodales Marti
‘I [- - -] posero, compagni di Publio Valerio nel nome di Marte’
[Ma]nieis teterai Popliosio Valesiosio suodales Mamartei
[Ma]nibus terrae Publii Valerii sodales Marti
‘Ai Mani della terra di Publio Valerio, i (suoi) compagni nel nome di Marte
(posero)’
Publio Valerio
Publicola:
console nel
509, 508, 507, 504 a.C.
508 a.C.: fondazione
delle colonie di
Signia
Cora
Pometia (= Satricum?)
per contrastare la
pressione su Roma di
Ernici e Volsci
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Roma nel V sec. a.C.
499/496 a.C.: vittoria di Roma sui Latini al lago Regillo
493 a.C.: trattato tra Roma e la lega latina
486 a.C.: trattato di alleanza tra Roma e gli Ernici
485 a.C.: “serrata del patriziato”
451-450 a.C.: redazione di un codice scritto (le XII Tavole) a cura di
una commissione decemvirale
462-431 a.C.: vittorie romane su Equi e Volsci
Le XII Tavole
Le fonti per la ricostruzione del testo:
- giuristi di II-III sec. d.C. (> codex Iustiniani, VI sec. d.C.)
- Aulo Gellio, Noctes Atticae (II sec. d.C.)
- Festo, De verborum significatu (II sec. d.C.) (< Verrio Flacco, inizi I
sec. d.C.) > Paolo Diacono (VIII sec. d.C.)
- Cicerone (I sec. a.C.)
Tabula I, norme di procedura civile:
Si in ius vocat, ito; ni it, antestamino, igitur im capito. Si calvitur
pedemve struit, manum endo iacito. Si morbus aevitasve escit,
iumentum dato; si nolet, arceram ne sternito.
‘Se (l’attore) lo chiama in giudizio, (il convenuto) vada; se (il
convenuto) non va, (l’attore) presenti testimoni, quindi vada a
prenderlo. Se (il convenuto) ritarda o fugge, (l’attore) lo catturi. In
caso di malattia o vecchiaia (del convenuto), (l’attore) gli procuri un
carro; se (il convenuto) non vuole, (l’attore) non appronti il trasporto’.
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L’espansione romana nel IV sec. a.C.
- 396 a.C.: conquista di Veio e successiva deduzione di colonie al confine
meridionale dell’agro falisco
- 390 a.C.: attacco gallico a Roma
- 381 a.C.: concessione della cittadinanza romana agli abitanti di Tusculum
- 353 a.C.: assorbimento di Cerveteri nello stato romano
- 338 a.C.: dissoluzione della lega latina, egemonia romana nel Lazio e in
Campania
- 326 a.C.: trattato di alleanza con Napoli
- 321-314 a.C.: trattati di alleanza con le popolazioni medio-italiche;
occupazione del territorio degli Aurunci; fondazione della colonia di
Luceria, al confine tra Sannio e Apulia
- 310-308 a.C.: trattato di alleanza con Camerino; vittoriosa campagna
militare contro gli Umbri
- 306 a.C.: annessione del territorio degli Ernici
- 304 a.C.: conclusione della seconda guerra sannitica; occupazione del
territorio degli Equi
- 298-290 a.C.: terza guerra sannitica
Stemma familiare dei Cornelii Scipiones
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Sarcofago di L. Cornelius Cn. f. Scipio Barbatus (270 a.C. circa)
- iscrizione originaria incisa sulla cassa e poi erasa, su due linee: doveva contenere
gli elementi onomastici e il cursus honorum
L CORNELIO CN F SCIPIO BARBATO AIDILES COSOL CESOR
- iscrizione sul coperchio (dipinta) ed elogium sulla cassa, inseriti intorno al 200 a.C.
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a)
[L. Corneli]o Cn. f. Scipio
b)
Cornelius Lucius Scipio Barbatus Gnaivod patre
prognatus fortis vir sapiensque –
quoius forma virtutei parisuma fuit –
consol censor aidilis quei fuit apud vos –
Taurasia Cisauna Samnio cepit –
subigit omne Loucanam opsidesque abdoucit
La carriera di Scipione Barbato
298 a.C.: console, combatte in Etruria; nello stesso anno i Lucani
chiedono di stipulare una alleanza con Roma in chiave anti-sannitica
297 a.C.: legato del console Fabio Rulliano nel Sannio
295 a.C.: legato del console Fabio Rulliano nell’ager Gallicus, dove
subisce un attacco da parte dei Galli Senoni
293 a.C.: legato del console Papirio Cursore nel Sannio, dove
partecipa alla conquista di Aquilonia
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Livio 10.12 (298 a.C.):
operazioni militari in
Etruria
Fasti triumphales:
il console Cn. Fulvio
Massimo Centumalo
trionfa su Sanniti ed
Etruschi
Livio 10.26: operazioni militari contro i Galli Senoni (295 a.C.):
Polibio 2.19