SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità,...

49
Trieste Economica Bimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trieste n. 2 anno II maggio 2010 Camera di Commercio Trieste DOSSIER EMERGENZA CREDITO pag. 14 -20 EDITORIALE pag. 2-3, 23 DAI FEDELI DEL LAVORO LO STIMOLO A USCIRE DALLA CRISI pag. 6-9 ARIES pag. 36 UN MILIONE DI EURO PER LE IMPRESE pag. 16 T E

Transcript of SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità,...

Page 1: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

SOS IMPRESASupporto immediato alle emergenze delle PMI

Numero verde

800111303attivo dal 1° giugno 2010lunedì e mercoledì 10.00-12.00

E un servizio gratuito di Aries

Garantisce totale riservatezza

Mette a disposizione delle PMI un team di esperti(di credito e finanze, legali, commercialisti, psicologi)

Per informazioni e assistenza:Azienda speciale AriesCamera di Commercio di Triestee-mail [email protected]

TriesteEconomicaBimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trieste

n. 2anno II maggio 2010

Camera di CommercioTrieste

DOSSIER EMERGENZA CREDITOpag. 14 -20

EDITORIALEpag. 2-3, 23

DAI FEDELI DEL LAVOROLO STIMOLO A USCIRE DALLA CRISIpag. 6-9

ARIESpag. 36

UN MILIONE DI EUROPER LE IMPRESEpag. 16

TETr

iest

e E

cono

mic

a n.

2 a

nno

II m

aggi

o 20

10

EMER

GEN

ZA C

REDI

TOcopertina trieste n6:Layout 1 30-05-2010 23:57 Pagina 1

Page 2: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

Trieste EconomicaBimestrale della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trieste

Numero 2 - Anno II - maggio 2010

Autorizzazione Tribunale di Trieste n. 1188, del 2 febbraio 2009

Poste Italiane S.p.A. - Postatarget Creative NE/TS0086/2009

Editore Camera di Commercio di Trieste piazza della Borsa, 14 34121 Trieste

Direttore editorialeAntonio Paoletti

Direttore responsabileAndrea Bulgarelli

CondirettoreStefano Patriarca

Coordinamento redazionalePaolo Pichierri

Comitato di redazionePatrizia Andolfatto, Michele BossiRoberta Damiani, Stefano PatriarcaClaudio Vincis, Cristiana Vittigli

RedazioneCamera di Commercio di Triestepiazza della Borsa, 14 34121 TriesteTel. 040-6701111Fax 040-6701321e-mail: [email protected]

Hanno collaboratoFrancesco Auletta Michele Bossi, Enzo Crisman, Paolo Marchese, Alessandro Delfrate, Paola Tamburlini, Susanna de Mottoni,Francesco Cardella, Emanuela Masseria, Giulia Basso, Milos Malinic, Linda Dorigo, Gianni Pistrini, Riccardo Coretti, Franco Rota,Roberto Comisso

FotografieErnesto D’Elia, Damjan Balbi,Massimo Semeraro, Foto Avij,Sergiodik, Elessar x, Lamasse

Segreteria di redazioneSarah Salzano

Project management editorialeRetecamere Scrl

Coordinamento editorialeFernando Rossi

Progetto grafico e impaginazioneCarlo Soldatini

StampaGraphart - Trieste

Non è consentita la riproduzione, anche parziale, degli scritti e delle immagini qui pubblicati senza l’autorizzazione dell’editore.

SOMMARIO

Editoriale

Intervista al Presidente Antonio Paoletti 2

Trieste “sotto un cappa” 4

Tutte le novità della riforma camerale 5

Dai fedeli del lavoro lo stimolo a uscire dalla crisi 6

“Le Terrazze”: miniappartamenti in affitto per chi viaggia per lavoro 10

Patriarca: «Più dialogo tra gli enti» 11

Palazzo camerale, largo ai negozi monomarca 13

Emergenza credito

SOS Impresa, uno sportello per l’emergenza crisi 16

Dalla Camera di Commercio un milione di euro per dare ossigeno alle PMI 16

Artigiani, sei mesi per incassare 17

Pacchetto anticrisi, correttivi regionali 18

Iniezione di credito per le microimprese 19

Fabian: «Credito più facile anche per i rating più bassi» 20

Aeroporto sotto l’ala della Regione 21

Bonifiche, verso un nuovo accordo 22

La mediazione rivoluziona la giustizia 24

Come si svolge un incontro di conciliazione 25

“Olio Capitale” in crescita 26

Offerta teatrale e prodotti tipici nel mirino di Promotrieste 27

Generali, Trieste non si tocca 28

Incontri tra imprese e Gas Natural Fenosa 29

La Comunicazione Unica telematica è obbligatoria dal 1° aprile 30

Norme sulla sicurezza, l’applicazione integrale 31

“Capo in bi” a Trieste come a Tokyo 32

Laboratorio pronto al trasloco 33

Più di 800 velisti di domani 34

Un’ora di lezione teorica alla Camera di Commercio e cento premi da Assonautica 35

Da Zagabria stimoli agli interventi immobiliari 36

Riprende vigore l’iniziativa italiana nei Balcani 37

Impresa, giocare la carta Croazia 38

Miami: Aries al “Cruise Shipping” 39

Israele guarda al biomedicale triestino 40

Dalla scuola al lavoro con la Fiera delle Professioni 41

Costa d’Avorio, primi affari sul versante pesca 42

Trieste Universitaria, effetto Facebook 43

Corsi, seminari e altre iniziative per il 2010 44

Internazionalizzazione, sfida per giovani e imprese 45

È attivo negli uffici dell’Azienda speciale Aries lo Sportello della rete Enterprise 46

Diventare operatori turistici in Colombia 47

Check Up Aziendale 48

Iniz

iati

veD

ossi

erN

ovit

àAr

ies

Page 3: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

2

Economia, crisi, progettualità, sviluppo:

con ben chiare queste parole la Camera di

Commercio di Trieste si è mossa in questi

anni. Molti i nodi al pettine dello sviluppo del

territorio, molti gli specchietti per le allodole,

poche le cose concrete su cui operare e inve-

stire. L’ente camerale ha cercato di farlo attra-

verso la Giunta e il suo Consiglio con progetti e

proposte concrete.

Presidente Paoletti, che cosa sta succedendo?

C’è tanta voglia di fare e lavorare da parte del

mondo economico che si esprime con le sue

14.808 imprese iscritte al 31 marzo 2010 al Re-

gistro delle Imprese. Quello di cui sentiamo l’as-

senza è una chiara consapevolezza politica, per-

ché per rinascere serve operare non solo con le

parole, bensì con i fatti. Sembra quasi che Trie-

ste sia la famosa Bella Addormentata che però

con il passare degli anni diventa zitella e tra un

po’ rischiamo che non se la pigli più nessuno.

Ma per lo sviluppo servono aree su cui insediare

nuove imprese...

Certamente, ma non solo. Prima su tutte la

questione bonifiche. Stiamo lavorando in questi

giorni, grazie alla disponibilità del sottosegre-

tario Roberto Menia e dell’assessore regionale

Elio De Anna, a una possibile soluzione che pos-

sa, attraverso il supporto concreto camerale del

fondo stanziato per le bonifiche, intraprendere

la via definitiva.

Intervistaal PresidenteAntonio Paolettidi Andrea Bulgarelli

E il suo “non solo” a che cosa si riferiva?

Si riferiva alle opportunità offerte nell’immedia-

to nell’ambito della ricerca applicata, dell’ICT,

di aziende ad alto valore tecnologico che già da

subito possono insediarsi nelle aree disponibili

nel comprensorio dell’Area di Ricerca, del BIC

e a brevissimo nell’ex stabilimento dell’Olcese.

Le economie di scala esistenti su questo territo-

rio con l’alto tasso di ricercatori presenti, l’Area

Science Park con i suoi servizi e le imprese in

rete, l’acceleratore di luce di Sincrotrone, la si-

tuazione logistica provinciale sono di indubbio

interesse. È questo il “pacchetto” che assieme

al presidente dell’Area, Giancarlo Michellone,

attraverso gli strumenti di marketing territo-

riale messi a punto dall’Azienda speciale Aries,

andremo a proporre a investitori stranieri. Il

sistema della ricerca è un “grande attrattore”

che va utilizzato nella sua globalità e spiegato

agli imprenditori nel suo complesso.

Si è parlato di un altro “grande attrattore” in

questi ultimi giorni, ma nel settore turistico.

Eh sì, il Parco del Mare di Trieste che speriamo

che da “grande attrattore” non diventi, per la

miopia di alcuni politici, la “grande – e aggiun-

go ennesima – delusione”. Ormai sembrava

fatta dopo la delibera del Consiglio comunale

del luglio 2009, che tracciava sulla base del-

la delibera della Giunta comunale predisposta

dall’assessore al Bilancio, Giovanni Battista

Ravidà, la cornice economica in cui il progetto

doveva vedere la luce. La stabilità economico-

finanziaria del Parco del Mare anche con ipote-

si “stressate” da 500.000 visitatori l’anno (a

Trieste arrivano già oltre 300.000 turisti…) ha

dimostrato la bontà del progetto, che sulla deli-

bera di indirizzo del Consiglio comunale (ovvero

con il voto dei rappresentanti eletti dai cittadi-

ni) non ha avuto nessun voto contrario.

E dopo che cosa è successo?

Dopo quel passaggio si è iniziato a lavorare sul-

la governance della società pubblica che avreb-

be dovuto iniziare a espletare le pratiche ammi-

nistrative per poter partire con la realizzazione.

C’è anche il socio privato che ha dichiarato la

disponibilità a investire fino a 15 milioni di euro

nella struttura e anche a gestirla, la Camera di

Commercio che ha accantonato quasi 8 milioni

di euro, la Regione che a dicembre ha inserito

in Finanziaria il primo milione di euro su fondi

FAS per la progettazione (evidentemente la bon-

tà del progetto e i numeri sono stati condivisi

Page 4: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

3

anche dalla Regione…), nonché la disponibili-

tà mai smentita della Fondazione CRTrieste di

investire altri 7 milioni di euro nella struttura

dell’Acquario a fianco dei 15 già investiti per la

ristrutturazione del Magazzino Vini.

E al Comune che cosa si chiedeva?

Nessun contributo economico, né la gestione

della struttura, anche se il sindaco Dipiazza

aveva dato la disponibilità a investire alcu-

ni milioni di euro oltre che a concedere, dopo

aver proposto il trasferimento dal sito dell’ex

Mercato ortofrutticolo a quello dell’ex Piscina

Bianchi-Magazzino Vini-Salone degli Incanti, il

sedime dell’ex Piscina Bianchi.

Il Parco del Mare va quindi visto come un’op-

portunità di sviluppo economico?

Il Parco del Mare in questi momenti di crisi si-

gnifica la possibilità di creare occupazione e

ricadute economiche sul territorio, con tasse

che entrano immediatamente nelle casse del

pubblico per essere destinate alla collettività, a

servizi sociali migliorabili, alla sanità ecc. Sia-

mo disposti a buttare al vento la bellezza di 31

(TRENTUNO) milioni di euro per trovare una so-

luzione “ridicola” rispetto alla portata del Par-

co del Mare, studiato per far sposare turismo,

divulgazione scientifica, educazione ambienta-

le e ricerca, che prevede la collocazione di al-

cune vasche di pesci nel Salone degli Incanti?

I milioni di euro gettati per la ristrutturazione

della ex Pescheria e le centinaia di migliaia di

euro annuali che costa il suo mancato utiliz-

zo: sono questi i numeri su cui si deve rendere

conto ai cittadini e alle imprese. Ma sono certo

che il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, dopo

le decine e decine di dichiarazioni a favore del

progetto del Parco, quando vedrà il conto eco-

nomico del “nanoacquario” da collocare nella

ex Pescheria, da buon imprenditore cambierà

opinione.

segue a pag. 23

Page 5: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

4

Iniz

iati

ve

Trieste “sotto una cappa”

La Giornata dell’Economia alla

Camera di Commercio

delinea una città

appannata. In aumento

le sofferenze creditizie. Paoletti: «La città potrebbe

decollare, ma il potere

è assente». Rovis: «Chiudiamoci in una stanza e decidiamo»

«L’economia di Trieste vive diffi-

coltà oggettive che però potrem-

mo risolvere. La città e la regione

potrebbero fare un salto di quali-

tà, invece assistiamo a una quasi

completa assenza di chi ha potere

decisionale. Su Trieste c’è una

grande cappa, invece siamo una

città bellissima il cui sviluppo

potrebbe esplodere». Sono le con-

siderazioni del presidente della

Camera di Commercio di Trieste,

Antonio Paoletti, in occasione

dell’8a Giornata dell’Economia che

si è incentrata quest’anno sul pro-

blema dell’accesso al credito da

parte delle imprese e sui rapporti

in generale tra banca e impresa.

Il professor Antonio Dallara,

dell’Istituto Tagliacarne, ha trac-

ciato un quadro economico che

denota elementi di preoccupazio-

ne accanto ad altri di stabilità. «A

Trieste il valore delle sofferenze

negli impieghi bancari – ha detto

tra l’altro l’economista – è rad-

doppiato (+50% nell’ultimo anno)

più che in regione (+30%) e che

in Italia (+34%), anche se questi

dati fanno riferimento a valori re-

lativamente contenuti».

Se il PIL diminuisce a Trieste

meno che in Friuli Venezia Giu-

lia, «il valore aggiunto in sei

anni cresce nel manifatturiero e

servizi meno che in regione e che

in Italia». Il tasso di occupazione

«registra lo stesso andamento

del tasso medio regionale e na-

zionale». Un dato positivo viene

dall’export (+125% in sei anni),

con crescita soprattutto in Asia

centrale e in Sudamerica.

La rilevante incidenza sull’eco-

nomia di un’efficace ammini-

strazione della giustizia è stata

evidenziata dal presidente della

Sezione civile del Tribunale di

Trieste, Giovanni Sansone. «Dove

è efficiente la giustizia civile – ha

detto tra l’altro il presidente del-

la Sezione civile del Tribunale di

Trieste – il credito viene erogato

più velocemente e a condizioni

più vantaggiose. Ciò riguarda il

soggetto, ma anche la collettivi-

tà. Se il saggio di interesse è più

basso, infatti, si possono finan-

ziare più iniziative».

Secondo l’assessore comunale al

Bilancio, Giovanni Battista Ra-

vidà, «il grosso problema della

città è di avere una popolazione

troppo anziana: i servizi alla col-

lettività, dal 31,6% del bilancio,

tra cinque-sei anni prenderanno

il 48%». Ecco perché è «vitale

la necessità di generare nuove

attività produttive che possano

incrementare il valore aggiunto e

l’imponibile». Sul piano occupa-

zionale, l’assessore provinciale,

Mariella De Francesco, ha ricor-

dato che «non c’è più la valvola

di sfogo della Pubblica Ammini-

strazione» e che «non si può più

assumere a tempo indeterminato

se non per cose molto piccole».

Per uscire dalla “cappa” denun-

ciata da Paoletti, il sindaco di Du-

ino, Giorgio Ret, mentre lancia la

sfida della «tutela dell’ambiente

tramite l’economia», invita a

«superare l’egoismo di ognuno di

noi». L’assessore comunale allo

Sviluppo Economico, Paolo Rovis,

propone addirittura di «chiudersi

in una stanza, chiudersi a chiave

e trovare un accordo, evitando di

dare vita a uno scontro mediatico

tra le istituzioni».

Page 6: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

5

Iniz

iati

ve

Tutte le novità della riforma camerale

Il decreto legislativo è stato pubblicato

il 25 febbraio sulla Gazzetta

Ufficiale. Accentuati l’autonomia

funzionale e il supporto

al tessuto economico. Il Consiglio

camerale viene ampliato, nuove regole sui diritti

annuali

La recente riforma delle

Camere di Commercio ne

rafforza l’autonomia funzio-

nale e ne conferma la capacità

di azione quali soggetti di pro-

mozione e sviluppo del tessuto

economico locale.

La nuova disciplina, fissata dal

decreto legislativo 15 febbraio

2010, n. 23 e pubblicata sulla

Gazzetta Ufficiale del 25 feb-

braio 2010, razionalizza il testo

della legge 580/1993 che aveva

in precedenza riordinato gli enti

camerali. Vengono rafforzate, in

particolare, le funzioni che tali

enti svolgono, con riconosciuta

efficacia, a sostegno del sistema

delle imprese, con particolare

riguardo ai compiti di tenuta del

Registro delle Imprese, al sup-

porto all’internazionalizzazione,

alla semplificazione burocratica

per l’avvio e lo svolgimento delle

attività d’impresa, alla promo-

zione dell’innovazione e del terri-

torio per accrescere la competiti-

vità delle economie locali.

Tra gli elementi di novità, oltre

a un rafforzamento delle Unioni

regionali quali organi di coor-

dinamento dei rapporti con le

Regioni territorialmente compe-

tenti, figura la previsione di un

ampliamento della composizione

dei Consigli camerali, di cui vie-

ne chiamato a far parte, oltre al

rappresentante delle organizza-

zioni sindacali e delle associa-

zioni dei consumatori, anche un

componente dei liberi professio-

nisti, designato dai presidenti

degli ordini professionali costitu-

iti in apposita consulta presso la

Camera di Commercio.

Per esigenze di razionalizzazio-

ne, la nuova disciplina stabili-

sce inoltre che, per le Camere di

minori dimensioni (con meno di

40.000 imprese iscritte nel Regi-

stro delle Imprese), alcuni com-

piti e funzioni (gestione di com-

missioni arbitrali e conciliative,

vigilanza e controllo sui prodotti,

rilascio certificati d’origine ecc.)

debbano essere svolti in forma

associata.

Per quanto attiene alla riparti-

zione dei consiglieri secondo le

caratteristiche economiche della

circoscrizione territoriale di ri-

ferimento, si dovrà da ora tener

conto dei seguenti quattro para-

metri: 1. il numero delle imprese,

2. l’indice di occupazione, 3. il

valore aggiunto, 4. l’ammontare

del diritto annuale versato dalle

imprese di ogni settore.

Circa la definizione dei criteri

generali per la ripartizione dei

consiglieri camerali e delle pro-

cedure di designazione dei com-

ponenti del Consiglio, la nuova

normativa fa rinvio ad altrettanti

decreti attuativi che dovranno

essere emanati dal Ministero

dello Sviluppo Economico entro

120 giorni dell’entrata in vigore

del decreto legislativo.

Sotto l’aspetto del finanziamen-

to, si introduce il concetto che il

diritto annuale viene stabilito in

misura fissa per i soggetti iscritti

al Repertorio Economico Ammi-

nistrativo (REA) e per le imprese

individuali iscritte al Registro

delle Imprese, mentre per tutti gli

altri soggetti il diritto è definito

commisurato al fatturato.

CLAUDIO VINCIS

Page 7: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

6

Iniz

iati

ve

Dai fedeli del lavoro lo stimolo a uscire dalla crisi

Un momento di raffronto, tra sto-

ria e futuro, tra gioie e dolori,

ha caratterizzato l’ultima edizione

del Premio Fedeltà al Lavoro e al

Progresso Economico, tenutasi lo

scorso 23 aprile nella Sala Mag-

giore della Camera di Commercio

di Trieste. Ventotto i premiati nelle

diverse categorie, che hanno sapu-

to portare un contributo importante

alla città, nonostante i tempi diffi-

cili che le imprese stanno vivendo.

La giornata si è articolata partendo

dal saluto del presidente dell’ente

camerale, Antonio Paoletti. Tanti gli

ospiti istituzionali e i politici delle

Il Premio camerale a 28

tra imprenditori e lavoratori che hanno contribuito

al progresso economico della città.

Dal dibattito emerge un quadro a luci e

ombre. Paoletti nel talk-show

con Godina, Rovis e Rosolen:

«Farsi sentire dalle istituzioni»

amministrazioni locali chiamati a

partecipare all’evento, che ha avu-

to un suo momento importante nel

dibattito che ha visto impegnati lo

stesso Paoletti, l’assessore regiona-

le al Lavoro Alessia Rosolen, il vice-

presidente della Provincia di Trieste,

Walter Godina, e l’assessore allo

Sviluppo Economico del Comune di

Trieste, Paolo Rovis. Questi ultimi

sono stati chiamati a rispondere,

per prima cosa, sullo stato della cri-

si. Ottimismo e attenzione ai paesi

che stanno diventando competitivi

non fanno dimenticare al presidente

della Camera di Commercio che gli

imprenditori devono «farsi sentire

dalle istituzioni». Per Rosolen, a

Trieste ci sono ritardi e problemi

strutturali e l’uscita dalla crisi non

deve trasformarsi in una stagnazio-

ne. Walter Godina ha proposto poi

alcuni dati dell’Osservatorio locale

sul mercato del lavoro relativi al

Paoletti: «Riscoprire l’attaccamento al lavoro»Secondo il presidente camerale, mentre si preme sull’acceleratore dell’innovazione, bisogna riappropriarsi di alcune lezioni del passato

Ad aprire questa nuova fase del Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico è ovviamente il presi-

dente dell’ente camerale, Antonio Paoletti, alla regia di un evento che accomuna imprenditori e dipendenti,

giovani e senior dell’economia locale, politici e personalità. Un momento di riflessione, ma anche di ricono-

scimento, che si apre in un contesto epocale del quale ormai tutti hanno esperienza.

Dove s’inserisce il Premio considerando l’attuale crisi economica che stiamo attraversando?

Questa manifestazione torna dopo due anni, ed è un nuovo inizio. In realtà cade bene, anche se in un

periodo di recessione, perché è importante dare un riconoscimento alle imprese, ai dipendenti, ai giovani

che credono ancora in quello che fanno.

Il concetto di fedeltà al lavoro che cosa significa oggi?

Possiamo pensare agli insegnamenti di una volta, quando a scuola si insegnava l’educazione civica. Lo

stesso vale per l’impresa. Bisogna riappropriarsi di una serie di “lezioni” che insegnino a rispettare gli ora-

ri, gli obiettivi, cercando di non perdere le buone usanze che hanno dato vita a tante imprese di successo,

dove c’era l’attaccamento al lavoro in un clima spesso familiare.

Quanto conta l’innovazione nel commercio?

Il concetto di innovazione oggi è praticamente “a tutto tondo” ed è fondamentale. Al momento siamo molto

soddisfatti di essere entrati nella legge regionale per l’innovazione come Camera di Commercio: far parteci-

pare il terziario deve essere al primo punto, ma, in realtà, parliamo di un concetto che è sempre esistito. Una

volta c’era la creatività del proporre qualcosa in più, di diverso, di migliore. Oggi si parla di innovazione.

EMANUELA MASSERIA

biennio 2008-2009. «7.141 persone

hanno perso l’impiego. Il 17,6% è

over 45 (1.162 donne, 638 uomini).

L’occupazione è calata in tutti i set-

tori, anche se l’economia qui è rap-

presentata solo per l’11% dall’in-

dustria. Ma con meno del 20% non

possiamo dire che a Trieste le cose

vanno bene», ha concluso. Rovis

ha sottolineato invece che a giugno

finalmente dovrebbero partire le

concessioni per il Porto Vecchio. Un

miliardo-un miliardo e mezzo di euro

da investire con urgenza nella piat-

taforma logistica e nelle infrastrut-

ture. Il secondo tema riguardava gli

ammortizzatori in deroga, che per

l’assessore regionale hanno portato

a risparmiare dalla mobilità e dalla

disoccupazione categorie che due

anni fa sarebbero scomparse. La

moderatrice Sabrina Vidon ha solle-

citato uno «slogan per uscire dalla

crisi a testa alta». Se Godina, che

Page 8: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

7

Iniz

iati

ve

Bukavec: «Il Premio a me è un riconoscimento all’agricoltura triestina»Il leader storico del settore primario provinciale si dice fiducioso sulla vicenda Prosecco, ma è perplesso sull’inglobamento dei prodotti locali del marchio del Friulano

Edi Bukavec, premiato per la categoria E – Personalità e organismi, ha dedicato una vita all’agricoltura.

Per oltre trent’anni segretario dell’associazione agricoltori Kmečka Zveza, per ben tre mandati è stato

componente della Giunta camerale, dal 1984 al 2000.

Qual è stata la sua reazione alla notizia di essere stato insignito di questo Premio?

Di sorpresa, perché non me l’aspettavo. Sono stato per molti anni nel Consiglio dell’ente camerale con

Alleanza Contadina, ma credo che in fondo questo successo sia merito della nostra agricoltura, di ridotte

dimensioni ma di qualità, con i suoi vini, l’olio, i fiori, il miele.

A che punto siamo con la DOC Prosecco, una faccenda divenuta fondamentale per la vostra area dopo la

firma del protocollo d’intesa a Vinitaly?

La prima fase è andata bene, abbiamo sottoscritto un accordo di programma che spero sarà rispettato. Ora

mi auguro che finisca positivamente anche la seconda parte, dove si passerà dalle parole ai fatti. Su que-

sto punto ho ricevuto delle assicurazioni dal governatore Renzo Tondo e dall’assessore Claudio Violino.

E di tutto il polverone sollevato attorno al marchio Friulano tipicamente friulano che cosa ne pensa?

Se ci sono fondi a disposizione del Ministero, per il Tocai ora Friulano, è un fatto positivo. Ma cercare di allargare

ad altri prodotti, livellando le peculiarità del territorio, è una mossa un po’ azzardata. Il Collio e il Carso hanno una

loro tipicità, che mal si sposa, ad esempio, col prosciutto di San Daniele. Forse c’è stato un po’ di campanilismo,

ma questa storia non mi preoccupa, l’importante è che si utilizzino adeguatamente le risorse disponibili.

ha parlato della necessità di usci-

re dal “No se pol” e dal “Sì, ma”,

Paoletti e Rovis hanno ammonito a

«non perdere le occasioni», mentre

Rosolen ha invitato a mettere al

centro la collettività sociale e a pen-

sare le istituzioni non come fini ma

come mezzi.

Andro Merkù ha reso più frizzanti le

letture delle motivazioni portando

in scena un personaggio per ogni

selezionato. C’erano quindi addirit-

tura Giorgio Napolitano, Oscar Luigi

Scalfaro, Dino Zoff, ma anche Renzo

Tondo, Riccardo Illy e tanti altri a

dare voce a chi ha meritato il Pre-

mio. In carne e ossa era presente

in sala l’attore Sebastiano Somma,

destinatario di un premio speciale

per la sua ormai consolidata pre-

senza a Trieste con fiction Rai di

grandissimo ascolto.

E. M.

Loredana Corrente

Categoria A

Elda Donno

Categoria A

Rinaldo Diminich

Categoria A

Divna Sancin

Categoria A

Marino Picotti

Categoria A

Dino Conti

Categoria B1

Gianfranco Poniz

Categoria B1

Emma Marchesi

Categoria B1

Page 9: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

8

Iniz

iati

ve

ITALTBS, leader nell’outsourcing biomedicaleL’azienda triestina, quotata in Borsa dal 2009, ha scalato in meno di vent’anni il panorama europeo dell’ingegneria clinica e della telemedicina

Presidente, fondatore e amministratore delegato della ITALTBS, Diego Bravar è a capo di un’azienda leader nel

panorama europeo dell’ingegneria clinica e nei servizi di informatica medica, telemedicina e teleassistenza.

Un percorso in netta ascesa per un’azienda nata nel 1987 e quotata in Borsa dalla fine del 2009. L’ingegnere

triestino, al quale abbiamo fatto delle domande per chiarire alcuni aspetti della sua attività, è uno dei due

premiati nella sezione Personalità e organismi del Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico.

Quali sono i fattori che hanno portato alla crescita internazionale nel suo settore?

La sostanziale necessità di ridurre i costi della tecnologia e contemporaneamente di aumentare la qualità

dell’offerta, essendo sempre maggiore la specializzazione richiesta che ha indotto un numero crescente di

strutture sanitarie, sia pubbliche che private, a gestire in outsourcing la manutenzione delle apparecchia-

ture biomediche, sviluppando così molto rapidamente un mercato ancora in forte espansione.

E quanto conta, in quest’ambito, la ricerca per favorire l’innovazione, considerando che la sua esperienza

parte dall’Area Science Park?

La ricerca è fondamentale per creare nuovi prodotti e servizi in quella che è una nicchia di mercato. Abbia-

mo dato vita a un business model dove le apparecchiature mediche ora non vengono più gestite ma svilup-

pate e quindi possiamo contare su tecnici specializzati che operano direttamente dentro gli ospedali.

Quali sono le tecnologie in espansione nel mercato?

Sicuramente gli apparecchi per usi domestici e le tecnologie informatiche, la telemedicina e la teleassi-

stenza.

Maria Stulle

Categoria B1

Paolo e Anna Cigui

Categoria B1

Maria Luisa Buda

Categoria B1

Mauro Macor

Categoria B1

Sergio Marchioro

Categoria B1

Sergio Vatta

Categoria B1

Viviana Tausani

Categoria B1

Diego Piazzolla

Categoria B2

Sandra Pasle

Categoria B2

Vojmir Kocman

Categoria B2

Page 10: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

9

Iniz

iati

ve

Somma: «Con Trieste legame affettivo e professionale»Il celebre attore, Premio speciale al Progresso Economico, racconta il suo legame con la città. E anticipa a “Trieste Economica” un progetto con giovani teatranti

Il Premio speciale quest’anno è andato a Sebastiano Somma, che in tempi recenti ha legato la sua varie-

gata e felice carriera di attore ad alcuni lavori girati a Trieste, contribuendo così ad arricchire le collabo-

razioni della città con il cinema e la televisione nazionali. Il rapporto di Somma con Trieste inizia nel 2000

con la fiction di Raiuno Senza confini. Nel 2008 debutta alla regia, raccontando la vicenda della troupe

Rai caduta a Mostar per il Premio Luchetta. Ottiene poi enorme successo con Un caso di coscienza, fiction

interamente girata nel capoluogo giuliano dove interpreta la parte dell’avvocato Rocco Tasca.

Che tipo di legame ha con Trieste?

Principalmente affettivo e poi anche professionale. Lavorando qui si sono sviluppate conoscenze e amicizie

che mi piace ritrovare. Ora vengo per questo.

Ha in mente altre attività che la riporteranno da queste parti?

Per il momento no, ma non escludo che possa succedere. Adesso sono molto in giro per il teatro, ma spero di

tornare comunque qui ogni tanto. Ho anche incontrato dei giovani, con progetti ai quali sono interessato.

E chi sono, se si può sapere?

Ho conosciuto dei ragazzi dell’associazione Open Space, hanno idee valide da sviluppare per il teatro.

Gente come me ormai ha già dato e avuto, ma bisogna fare largo alle nuove generazioni.

Che cosa le ha dato l’esperienza di regista in un contesto difficile come quello dei Balcani?

Abbiamo prodotto tre cortometraggi, sperimentando tre diversi spaccati della storia. È stata una bella

esperienza, importante dal punto di vista sia umano che professionale.

E. M.

Enrico Rossini

Categoria C

Michele Lussetti

Categoria C

Walter Radin

Categoria B2

Lorenzo Pischians

Categoria C

Roberto Borghesi

Categoria C

Uros Grilanc

Categoria C

Silvia Avian

Categoria D

Diego Bravar

Categoria E

Edi Bukavec

Categoria E

Sebastiano Somma

Categoria E

Page 11: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

10

Iniz

iati

ve

“Le Terrazze”: miniappartamenti in affitto per chi viaggia per lavoro

La riqualificazione del pa-

trimonio immobiliare della

Camera di Commercio di

Trieste passa anche attraverso

la ristrutturazione dell’edificio di

via Filzi, 21.

Quarantanove miniappartamen-

ti da 50 mq circa messi a ser-

vizio della città, in un palazzo

che da tempo era disabitato.

Un investimento che ripercorre

le linee di sviluppo e messa a

reddito del patrimonio dell’ente

e che vede ora la struttura ge-

stita dalla Residence Le Terrazze

S.r.l.

Inaugurato a inizio aprile, l’im-

mobile ha l’obiettivo di andare

a colmare un’esigenza da più

parti espressa dalle aziende che

operano sul territorio e anche dal

comparto scientifico internazio-

nale triestino: servivano dei mi-

niappartamenti per ricercatori,

scienziati, donne e uomini d’af-

fari in genere che devono fermar-

si a Trieste per periodi sufficien-

temente lunghi.

Chi ne avesse l’esigenza, inoltre,

può usufruire, con un extra prez-

zo, del garage di piazza Vittorio

Veneto, due minuti a piedi da “Le

Terrazze”.

Le tipologie di appartamento

sono diverse, dotate di moderne

e funzionali tecnologie che con-

sentono a chi si muove per lavoro

di avere quanto necessario a di-

sposizione.

S. S.

Page 12: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

11

Iniz

iati

ve

Patriarca: «Più dialogo tra gli enti»

di Paolo Pichierri

Il nuovo segretario generale della Camera di Commercio di Trieste rimarca l’impegno nell’internazionalizzazione e nel servizio snello alle imprese. Un invito alle istituzioni locali: si litiga quando non ci si parla

Dalla Regione, dove si è oc-

cupato dell’universo delle

società controllate, alla Ca-

mera di Commercio con l’incarico

di segretario generale. Stefano

Patriarca, dopo aver vissuto tra

holding, bond e cartolarizzazio-

ni, si sta acclimatando nel nuo-

vo ufficio in piazza della Borsa.

Che faccia caldo, nel senso che

c’è tanto da fare, lo testimonia il

cactus incastrato nella scrivania

di legno davanti al computer.

«Serve ad assorbire le radiazio-

ni», scherza il segretario, ca-

rezzandosi la barba, già in ma-

niche di camicia. Cinquant’anni

da compiere, Patriarca è nato a

Roma, ma ha studiato giurispru-

denza a Trieste prima di perfezio-

narsi alla Bocconi.

Segretario, chi comincia vorrebbe

da subito apportare cambiamenti

nell’ufficio di cui prende posses-

so. È il suo caso?

La cosa fondamentale è prendere

un’esatta conoscenza delle funzio-

ni della struttura camerale, dove

a un modello teorico conosciuto

dall’esterno e dall’interno vent’an-

ni fa corrisponde un modello reale

dettato dall’organizzazione del

lavoro, di strutture, di persone e

di professionalità. L’intendimento

di fare dei cambiamenti c’è, ma

questo deve seguire a un’attenta

ricognizione dell’esistente. Qui

ci sono ventisei uffici coperti da

poco più di cinquanta persone e

mi sembrano un po’ tanti.

Le Camere di Commercio sono

interessate da una fase di cam-

biamento. Vogliamo ricordarne

gli aspetti salienti?

Innanzitutto c’è un riconosci-

mento istituzionale netto e chiaro

con il quale vengono attribuite

alle Camere di Commercio fun-

zioni sulla base del principio di

sussidiarietà. Il d.lgs. 23/2010

di recentissima entrata in vigore

modifica significativamente la

legge 580/1993 e sancisce che le

Camere di Commercio sono enti

pubblici dotati di autonomia fun-

zionale che svolgono appunto fun-

zioni nell’interesse generale per il

sistema delle imprese curandone

lo sviluppo nell’ambito delle eco-

nomie locali. Si crea un nuovo

rapporto tra lo Stato e le Regioni

sulla base di un federalismo più

equilibrato. La stessa legge 580

rafforza le competenze camerali

in tema di internazionalizzazio-

ne e promozione all’estero delle

aziende, prevede uno snellimento

delle procedure in genere e forni-

sce un campo di intervento impor-

tante che già le Camere avevano

parzialmente occupato per quanto

riguarda la conciliazione delle

controversie, prevalentemente in

materia commerciale. Pensiamo

che il giudizio arbitrale nasce in-

sieme alla Camera di Commercio

e c’è quindi un’esperienza di con-

ciliazione molto radicata.

Ci sono poi innovazioni per quanto

riguarda gli organismi camerali.

Intanto la composizione del Consi-

glio camerale vedrà modificato il

Page 13: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

12

Iniz

iati

ve

criterio di rappresentatività delle

categorie, dove non avranno più

peso esclusivamente il numero

delle imprese e il valore aggiunto,

ma anche l’importo complessivo

del diritto annuale versato. In più

nel Consiglio camerale ci sarà un

altro componente di diritto che

sarà un rappresentante degli or-

gani professionali. Sull’oggettiva

entrata in vigore del nuovo mecca-

nismo di nomina bisognerà atten-

dere l’emanazione dei regolamenti

attualmente in fase di predisposi-

zione.

Torniamo a un versante strategi-

co dell’attività camerale triesti-

na: l’internazionalizzazione. La

ripresa di una vocazione storica,

se ricordiamo gli anni in cui la

Camera di Commercio presie-

duta da Romano Caidassi era il

vero cuore economico e politico

della città.

In un momento di crisi come il

nostro l’internazionalizzazione è

una necessità per le imprese. Non

mi riferisco alla delocalizzazione,

beninteso, ma alla ricerca di nuo-

vi mercati e di partnership con

imprese straniere e joint-venture.

Questa attenzione oggi è assoluta

e il presidente Paoletti vi ha im-

presso una forte spinta. E dirò che

basta passare al Museo commer-

ciale per rendersi conto di quanto

questa Camera di Commercio sia

stata al centro dell’Europa e per

notare il peso, la funzione e l’au-

torevolezza che ha avuto.

La Camera asseconda le esigenze delle impreseLe Camere di Commercio devono

conciliare profilo istituzionale

con snellezza operativa. Come

si fa?

Io dico che in queste sfide di

snellezza le Camere di Commer-

cio sono un po’ avanti rispetto

agli enti pubblici tradizionali.

Non è secondario evidenziare che

la contabilità delle Camere è di

tipo economico-patrimoniale e

non di tipo finanziario come in

quasi tutti gli enti pubblici. Que-

sto ha una ripercussione signifi-

cativa sul modus operandi, unita

al fatto che gli amministratori

della Camera di Commercio sono

soggetti molto vicini all’eco-

nomia e non amministratori di

professione. L’attività camerale,

grazie agli stimoli continui da

parte del presidente Paoletti, è

sempre dettata dalla vicinanza

delle imprese e dalla rapidità e

snellezza delle procedure.

Un passato in RegioneStefano Patriarca viene dalla

Regione. Che cosa importerà

da quell’esperienza e che cosa

invece è meglio che rimanga

dov’era?

Siccome mi occupavo delle parte-

cipate che spaziavano in ambito

regionale su tutto l’aspetto eco-

nomico, produttivo e infrastrut-

turale, mi porto appresso un ba-

gaglio di conoscenze ampio sotto

il profilo della vita economica re-

gionale e dei suoi principali atto-

ri. Mi sento privilegiato nell’aver

lavorato in settori al centro del

mondo economico regionale. La-

scio volentieri, invece, i “passi

perduti” del Consiglio regionale.

I “passi perduti”, cioè il piccolo

transatlantico del Consiglio re-

gionale.

Che ho frequentato per anni e

dove ho perso tanto tempo. Dove

ho scoperto che il diritto e il pro-

cesso di formazione delle leggi

non erano esattamente quello

che avevo studiato dal vecchio

Crisafulli, ma un meccanismo

non unitario e a volte irrazionale

nel quale interpretare la volontà

del legislatore era effettivamente

difficile.

Risposta secca: ha trovato un

personale camerale motivato?

Abbastanza, ma lo sarà ancora di

più in futuro.

Recentemente il presidente Pa-

oletti ha detto che alla Camera

non ci sono addetti che trattano

a pesci in faccia i cittadini o nu-

meri verdi ai quali non risponde

nessuno.

Il presidente dice bene. Alla Ca-

mera di Commercio conosciamo

bene il valore della dignità sia

in uscita sia in entrata e nessun

interlocutore qui viene maltratta-

to. Pur nella consapevolezza che

siamo al servizio della nazione,

dell’economia e delle imprese, ci

sentiamo tuttavia legittimati a

pretendere dall’esterno lo stesso

rispetto che noi a nostra volta

accordiamo.

Coltivare il confronto istituzionaleSegretario, Trieste è una provin-

cia piccola in cui spesso le com-

petenze degli enti si affastellano

creando litigiosità. Ha un consi-

glio da dare?

Diciamo che ogni ente in teoria

avrebbe le proprie competenze ben

delimitate o dalla Costituzione o

dalle leggi istitutive e pertanto

non ci dovrebbero essere sovrap-

posizioni su funzioni che peraltro

sono obbligatorie. Ma a una visio-

ne statica dell’architettura istitu-

zionale segue un posizionamento

strategico che ogni singolo ente

intende ricoprire proprio con rife-

rimento agli altri enti presenti sul

territorio. Quando scatta la litigio-

sità è perché a un sano confronto

istituzionale si sostituisce una

logica di apparenza. Molto spesso

assistiamo a una voglia di diffe-

renziarsi per fini sicuramente poco

istituzionali.

Quindi, qual è il suo consiglio?

Parliamoci direttamente, anziché

attraverso i giornali. Confronto,

confronto, confronto. E collabora-

zione: credere nel principio di le-

ale collaborazione tra istituzioni,

principio richiamato anche dalla

Corte costituzionale.

Page 14: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

13

Iniz

iati

ve

Palazzo camerale, largo ai negozi monomarca

Trieste, shopping di Natale

2010 nei negozi di lusso.

Dove? Nei fori che la Camera

di Commercio si appresta ad allesti-

re in parte dei locali del pianterreno

della propria sede e che saranno

concessi in affitto per ospitare

esclusivamente negozi monomar-

ca di firme importanti. Il progetto

risulta di particolare interesse eco-

nomico per l’ente camerale, anche

A Natale di quest’anno

l’edificio di piazza della Borsa ospiterà

esercizi di livello. A disposizione

delle griffe di lusso 80 metri quadrati

in considerazione del recente avvio

dei lavori di riqualificazione della

piazza Tommaseo e della via Einau-

di, che dovrebbero divenire, entro il

2010, zone di pregio non soggette

a transito veicolare e quindi molto

appetibili sotto il profilo dello svi-

luppo di attività commerciali. L’iter

di riconversione degli uffici in spazi

commerciali è già stato avviato con

un concorso di progettazione da cui

emergerà la proposta più idonea per

la realizzazione, secondo l’ipotesi di

massima, di un numero variabile

da cinque a otto locali di superficie

compresa fra 30 e 80 mq, il tutto

unito da un collegamento interno

tra i vari locali che consentirebbe

il riconoscimento di una “struttura

commerciale” unica.

Il presidente Antonio Paoletti ha

avanzato l’ipotesi che la soluzio-

ne più idonea, da verificare con

apposito sondaggio di mercato

volto ad acquisire manifestazioni

d’interesse, possa essere la realiz-

zazione di spazi commerciali della

superficie massima di 80 mq, uti-

lizzando tutto lo spazio disponibile

con esclusione dei locali tecnici,

garage, locale magazzino e uscite

d’emergenza. «Da più parti – ha

commentato Paoletti – ci è stato

fatto notare come Trieste sia as-

solutamente carente sotto il profilo

della griffe di lusso e dunque noi

forniamo ai commercianti la pos-

sibilità di colmare tale lacuna, per

giunta affacciandosi su quella che

sta per diventare una delle aree

pedonali più belle dell’intera cit-

tà». L’iniziativa, oltre a valorizza-

re il patrimonio immobiliare ca-

merale, vuole essere soprattutto

un investimento per rilanciare le

attività commerciali di qualità.

Il contesto non poteva essere più

appropriato considerati i rinnovi

architettonici della zona.

L’ente camerale ha già avviato

una ricerca di mercato per veri-

ficare l’interesse delle imprese

verso questo tipo di soluzione e fi-

nora – ha fatto sapere il dirigente

Claudio Vincis – sono arrivate oltre

trenta manifestazioni di interesse

tali da far presumere il completo

utilizzo degli spazi. Un’apposita

Commissione valuterà le manife-

stazioni di interesse e individuerà

le soluzioni più idonee, in linea con

gli obiettivi dell’ente. Dal punto di

vista progettuale, si sta proceden-

do con l’affidamento dell’incarico

di progettazione definitiva ed ese-

cutiva delle opere per arrivare poi,

dopo la gara per l’affidamento dei

lavori, all’avvio effettivo dell’in-

tervento di riconversione che do-

vrebbe concludersi, negli auspici

della Camera di Commercio, entro

l’anno con l’inaugurazione di nuo-

vi locali commerciali.

LINDA DORIGO

Page 15: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

14

Dos

sier

Page 16: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

15

Dos

sier

L’onda lunga della crisi investe il comparto produttivo triestino. Le imprese reclamano strumenti agili di sostegno da parte delle istituzioni, la Camera di Commercio risponde con un’iniezione di credito ai consorzi e lancia un numero verde per le ditte che non ce la fanno

EMERGENZA CREDITO

DOSSIER

Page 17: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

16

Dos

sier

SOS Impresa, uno sportello per l’emergenza crisi

Imprenditori in difficoltà, impren-ditori in crisi anche personale che chiedono aiuto e che hanno

bisogno di una risposta immedia-ta. La Camera di Commercio attra-verso Aries sta perfezionando l’at-tivazione di un nuovo Sportello in grado di fornire un supporto rapido alle emergenze delle PMI. È stato battezzato SOS Impresa e vedrà in campo un team di esperti con il compito di offrire tutta l’assisten-za possibile a fronte di situazioni anche molto delicate. L’obiettivo è di assicurare la sopravvivenza a quelle imprese che non ce la fanno da sole a uscire dalle difficoltà e a risalire la china. SOS Impresa è stato voluto dal pre-

La Camera di Commercio

tramite Aries attiva un numero speciale

per dare risposte immediate

agli imprenditori con l’acqua

alla gola. Un team di esperti con uno psicologo

accompagna gli interessati nelle

manovre di emergenza

sidente camerale Paoletti, che si è convinto dell’opportunità di vararlo raccogliendo suggerimenti venuti dallo stesso mondo delle microim-prese.Come funziona SOS Impresa? Il primo contatto è dato da un call center che risponde al numero 800111303. Numero che sarà atti-

vo a breve il lunedì e mercoledì dal-le 10 alle 12 e al quale è applicato un operatore specializzato, che ha la funzione di accoglimento e di filtro. L’imprenditore viene subito indirizzato ai componenti del team di SOS Impresa: esperti di credito e di finanza, legali, commercialisti e psicologi, per fornire un supporto anche personale a fronteggiare il disagio. I professionisti del team assicurano all’imprenditore inte-ressato una serie di consulenze che gli permettono di trovare una via d’uscita e, se possibile, di rico-struire i presupposti per un rilancio della sua attività.SOS Impresa è gratuito e garanti-sce la totale riservatezza. Gli esper-ti, con la consulenza guida dello psicologo, si rendono disponibili caso per caso a incontri nella sede camerale piuttosto che nei luoghi vicini all’opera e alla vita dell’im-prenditore. Di pari passo viene modulato un percorso di messa

800111303numero verde SOS Impresa

Dalla Camera di Commercio un milione di euro per dare ossigeno alle PMI600.000 euro al Confidi Trieste e 400.000 al Confidi Artigiani: è l’intervento straordinario proposto dal presidente camerale Paoletti e accolto dalla Giunta. Un’iniezione di credito che dà sollievo alla sottocapitalizzazione

Un milione di euro per la ricapitalizzazione e il sostegno dell’accesso al credito per le PMI. È la misura straordinaria

che la Giunta della Camera di Commercio di Trieste ha adottato con delibera dello scorso 19 aprile per dare ossigeno

alle piccole imprese della provincia. Sull’ammontare totale 600.00 euro sono stati assegnati al Confidi Trieste, men-

tre 400.000 vanno al Confidi Artigiani e PMI Trieste.

Nella convenzione con Confidi, presieduto da Franco Sterpin Rigutti, si prevede che il contributo venga impiegato per

abbattere i tassi d’interesse attraverso lo strumento del prestito partecipativo. Il Confidi in pratica interviene presso

gli istituti bancari convenzionati per far ridurre il tasso di finanziamento alle imprese. L’abbattimento del tasso del

prestito partecipativo è del 2% su un finanziamento massimo per ogni operazione pari a 150.000 euro. Ogni benefi-

ciario può fruire del prestito partecipativo per una sola volta nel corso di tre anni.

Il presidente della Camera di Commercio, Antonio Paoletti, ha anche chiarito che, trascorsi dodici mesi dalla sotto-

scrizione della convenzione, sarà possibile ridiscutere i contenuti dell’intervento camerale. Un’indicazione di flessi-

bilità che vale anche per lo stanziamento a favore del Confidi Artigiani e PMI di Trieste, presieduto da Dario Bruni:

400.000 euro che offrono una risposta al problema della sottocapitalizzazione cui sono esposte soprattutto le mi-

croimprese. Le modalità del prestito partecipativo agli artigiani sono le stesse del Confidi: stesso limite di 150.000

euro per ogni operazione finanziabile e medesimo abbattimento in conto interessi del prestito partecipativo (2%)

conteggiato semestralmente ad avvenuto pagamento delle rate di ammortamento.

P. P.

in sicurezza che varia a seconda delle esigenze specifiche del profilo aziendale.L’esperienza di SOS Impresa è una novità assoluta in Friuli Venezia Giulia, ma s’inscrive nel solco di altri servizi allargati dall’impresa alla persona già attivi in altre città d’Italia, come per esempio il nu-mero verde della Camera di Com-mercio di Padova, che ha avuto un successo formidabile nel contrasto al fenomeno dei suicidi di impren-ditori investiti dalla crisi. SOS Impresa è stato finanziato dal-la Camera con 30.000 euro e sarà attivo in via sperimentale dal 1° giugno 2010.

Page 18: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

17

Dos

sier

Artigiani, sei mesi per incassare

I ritardi causano mancanza di liquidità e le ditte faticano

ad andare avanti. Ne parla Dario Bruni, presidente

del Confidi Artigiani

P residente Bruni, gli artigiani

sono più o meno dipendenti

dai crediti bancari rispetto

alle imprese più grandi?

Per gli artigiani il problema più

grosso non è tanto la difficoltà di

accedere al credito, che comunque

c’è, quanto i tempi di pagamento.

Siamo arrivati a tempi d’incas-

so che vanno dai sei mesi in su.

Questo significa non poter pagare

i fornitori e gli eventuali lavoratori.

Insomma, s’innesca un ritardo a

catena che danneggia tutti. Man-

ca liquidità, i soldi non girano.

Come se la cavano quindi gli arti-

giani in queste condizioni?

Essendo ditte molto piccole, si

arrangiano in qualche maniera.

L’accesso al credito è importante,

e posso dire tranquillamente che

senza il Confidi per un artigiano è

quasi impossibile andare avanti.

Le banche chiedono tali garanzie

che se uno non ha bisogno del

Confidi, probabilmente non ha

Credito, i suggerimenti delle organizzazioni sindacaliSono le piccole imprese, fino a dieci dipendenti, quelle più colpite dal pro-

blema dell’accesso al credito, e per le quali i vari piani anticrisi sono meno

efficaci. Lo ribadisce il segretario provinciale della CGIL di Trieste, Adriano

Sincovich, che rileva come proprio le piccole imprese soffrano maggior-

mente per l’allungamento dei tempi d’incasso. Un problema tra imprese,

secondo Sincovich, perché è causato principalmente da quelle più grandi,

mentre i ritardi delle Pubbliche Amministrazioni sono più contenuti.

Nel tavolo con la Regione si punta però a facilitare l’accesso al credito pro-

prio alle imprese di medie dimensioni, spiega Alberto Monticco, segretario

regionale della CISL. In questa maniera, da una parte possono anticipare

i trattamenti di cassa integrazione per i lavoratori in difficoltà, dall’altra,

usufruendo dell’opera delle piccole imprese, si accorciano i ritardi degli

incassi e si fa ripartire la filiera degli appalti. Sul tavolo di concertazione

con la Regione, continua Monticco, è stata avanzata anche la proposta di

attivare Friulia per dare una mano a quelle aziende virtuose che garanti-

scono il livello occupazionale e la permanenza sul territorio.

Non bisogna dimenticare però i lavoratori stranieri, ha ammonito il se-

gretario regionale della UIL, Luca Visentini, durante l’ultimo congresso

regionale. I pacchetti anticrisi, denuncia Visentini, vengono sempre più

orientati solo agli italiani rischiando di danneggiare interi settori che si

basano sulla forza lavoro forestiera.

bisogno neppure del prestito.

Questo per dire che oggi è raro

che un artigiano abbia tali capi-

tali da mettere a garanzia presso

le banche.

Con un tale scenario i fallimenti

sono frequenti?

In realtà è raro che una banca

lasci fallire un artigiano perché

ciò significherebbe non recupe-

rare mai i soldi che ha prestato.

In campo ci sono inoltre molti

strumenti che permettono di su-

perare anche i momenti più acuti

di crisi. Per esempio, il pacchetto

anticrisi del Governo permette di

mettere in coda le rate non pa-

gate. Poi abbiamo attivato anche

un “fondo sofferenza” presso il

Confidi che permette di congela-

re le quote delle rate o i canoni di

operazioni di mutuo o leasing.

M. M.

Page 19: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

18

Dos

sier

Pacchetto anticrisi,correttivi regionali

Incontro in sede camerale

per fare il punto sui regolamenti.

Paoletti: «Non tutto funziona».

Rigutti bacchetta le banche.

Bruni: «Serve semplicità

nell’accesso alle agevolazioni

creditizie»

Smobilizzo dei crediti anche

nei confronti delle piccole

imprese, sospensione del-

le rate di finanziamento anche

per le aziende che hanno già

ottenuto contributi e la formula

del prestito partecipativo. Sono

queste le novità più importanti

messe a punto dalla Regione

per tarare, nel corso del 2010, il

“pacchetto anticrisi” deliberato

l’anno scorso per far fronte alla

grave situazione economica che

attanaglia anche le aziende del

Friuli Venezia Giulia.

Quattrocento i milioni messi a

disposizione dall’ente regiona-

le, di cui 50 per incrementare il

Fondo per le piccole e medie in-

dustrie, 40 per il FRIE (Fondo di

rotazione per iniziative economi-

che), 30 milioni per commercio e

turismo, 30 milioni per le impre-

se artigiane.

La situazione complessiva dei

provvedimenti è stata presenta-

ta alla Camera di Commercio di

Trieste dai dirigenti regionali An-

tonella Manca e Diego Angelini

della Direzione Centrale Attività

Produttive.

Introducendo l’incontro, il presi-

dente camerale, Antonio Paoletti,

ha evidenziato come non tutti

gli aspetti del complesso prov-

vedimento stiano funzionando

a dovere, puntando il dito pro-

prio sullo smobilizzo dei crediti

vantati dalle piccole imprese,

sulla necessità di dare maggiori

responsabilità al FRIE e sul com-

portamento delle banche. «La

Regione dovrebbe vigilare anche

sull’attuazione della concessione

delle cogaranzie relativamente al

Fondo regionale di garanzia per le

PMI. Bisogna verificare se tutte le

convenzioni sono attive – ha con-

cluso Paoletti – e soprattutto se

le banche si comportano corret-

tamente, perché finora sono state

accolte pochissime domande».

Del problema relativo all’atteg-

giamento degli istituti bancari

ha parlato anche Franco Rigutti

di Confidi Commercio: «Invito la

Regione a risollecitare gli istitu-

ti bancari a essere operativi su

questi interventi. A questo punto

sono da apprezzare le banche

che non hanno aderito alla con-

venzione, almeno hanno preso

posizione da subito».

Un altro invito è venuto da Dario

Bruni, presidente di Confartigia-

nato Trieste, che ha dato atto alla

Regione di quanto messo in cam-

po finora, ma ha auspicato «in-

terventi fruibili immediatamen-

te» perché per alcune imprese i

ritardi possono essere fatali.

In chiusura dell’incontro l’inter-

vento di Francesco Auletta, re-

sponsabile dell’Area Creazione e

Sviluppo d’Impresa dell’Azienda

speciale Aries, che ha illustrato

l’ampia gamma di agevolazioni

agli investimenti delle imprese,

già esistenti a prescindere dal

“pacchetto anticrisi”.

Si tratta di contributi regionali a

fondo perduto, la cui assegna-

zione è delegata alle Camere di

Commercio e che riguardano l’in-

dustria, l’artigianato, il turismo e

l’energia.

RICCARDO CORETTI

Page 20: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

19

Dos

sier

Iniezione di credito per le microimprese

Intervento anticrisi della Camera di Commercio

d’intesa con i Consorzi

di garanzia fidi, cofinanziato

dall’Unioncamere nazionale. 160.000

euro attiveranno tra i 2 e 3 milioni

di investimenti

Ammonta a circa 160mila euro

il nuovo intervento attuato

dalla Camera di Commercio

di Trieste, d’intesa con i Consorzi

provinciali di garanzia fidi, a favore

delle micro e piccole imprese arti-

giane, di produzione, commerciali

e di servizi, per favorire il supera-

mento della difficile fase congiun-

turale che sta ancora attanaglian-

do vari comparti economici.

Il progetto, messo a punto nel gen-

naio scorso in un incontro del pre-

sidente camerale Antonio Paoletti

con i presidenti dei tre Consorzi

fidi Franco Rigutti, Dario Bruni e

Guido Crechici1 (cui è subentrato

nel frattempo Massimiliano Fa-

bian), si ricollega all’omonima

linea di azione prioritaria prevista

dall’Accordo di programma Union-

camere-Ministero dello Sviluppo

Economico, stipulato il 1° luglio

2009.

Il competente Comitato esecutivo

dell’Unioncamere ha recentemen-

te approvato la lista dei progetti

ammessi al finanziamento stra-

ordinario, includendovi quello

presentato da Trieste. Grazie a ciò,

il 50% delle risorse verrà messo a

disposizione dal Fondo perequati-

vo nazionale, mentre la restante

quota sarà assicurata dal bilancio

camerale.

In pratica, la Camera di Com-

mercio metterà a disposizione dei

Confidi entro il 30 giugno 2010

– sulla base di apposite conven-

zioni – le nuove risorse destinate

a prestare garanzie sui microcre-

diti da erogare per il tramite delle

banche convenzionate, a favore di

microimprese (come definite dalla

Raccomandazione della Commis-

sione Europea 2003/361/CE del 6

maggio 2003), di PMI o di aspi-

ranti imprenditori.

La garanzia concessa alla singola

azienda potrà raggiungere l’80%

del rispettivo finanziamento, per

un importo massimo di 25.000

euro a operazione. Tale garanzia

sarà «diretta, esplicita, a prima

richiesta, irrevocabile e incondi-

zionata», secondo quanto previ-

sto dall’Accordo di Basilea 2.

L’iniziativa prevede una stretta

interazione con le associazioni

di categoria dei settori interes-

sati, oltre che con lo speciale

Comitato per il Credito istituito

presso la Prefettura di Trieste

secondo le direttive del Ministe-

ro dell’Interno.

Sovrintenderà alla gestione del

progetto un Comitato composto

da rappresentanti della Camera di

Commercio e dei tre Confidi, indi-

viduati quali soggetti attuatori.

L’iniziativa tenderà a privilegiare

in particolare:

-

zioni e consolidamento di impre-

se esistenti;

-

nili e imprese femminili.

Il finanziamento sarà orientato a

favorire:

-

novazioni tecnologiche, organiz-

zative e gestionali;

-

zature, impianti specifici, arredi e

mobili destinati all’attività;

dei locali;

o semilavorati funzionali all’attività

economico-produttiva;

-

so terzi (banche e fornitori).

Grazie all’effetto moltiplicatore dei

meccanismi consortili, si calcola

che il progetto attiverà in tempi

brevi un volume di finanziamenti

compreso fra 2 e 3 milioni di euro.

FRANCO ROTA

1 In carica al vertice del Con.Ga.Fi. Pic-

cole Industrie di Trieste fino al 9 marzo

2010, ora sostituito dal dottor Massimi-

liano Fabian.

Page 21: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

20

Dos

sier

Fabian: «Credito più facile anche per i rating più bassi»

È l’impegno del nuovo presidente

del Con.Ga.Fi., che punta anche

ad ampliare la platea

dei consorziati

Una nuova guida per il Con-

sorzio di Garanzia Fidi del-

le Piccole e Medie Industrie

della Provincia di Trieste. Si trat-

ta di Massimiliano Fabian, già

amministratore delegato della

Demus S.p.A. e vertice della Pic-

cola Industria dell’Associazione

Industriali di Trieste, nominato

presidente del Con.Ga.Fi. nel cor-

so dell’Assemblea ordinaria dello

scorso marzo, nell’ambito della

quale, oltre all’approvazione del

bilancio, è stato eletto anche il

direttivo per il prossimo triennio,

formato dal vicepresidente Fran-

co Napp (Giuliana Bunkeraggi

S.p.A.), Donatello Cividin (Cividin

S.p.A.), Paolo Sadoch (Sadoch

S.p.A.), Michele Verginella (Co-

lombin S.p.A.) e Alessandro Set-

timo, rappresentante dell’ente

camerale di Trieste.

Fabian ha indicato i primi indi-

rizzi per la guida di Con.Ga.Fi.:

«Proseguiremo il programma di

ammodernamento della struttura

tecnologica – ha sottolineato il

neopresidente – cercando di as-

secondare le imprese nel rappor-

to con le banche, tenendo conto

delle necessità dei consorziati

alla luce dei cambiamenti degli

ultimi anni». La parola “crisi” è

stata subito affrontata. «Il Con.

Ga.Fi. deve continuare la sua par-

te a vantaggio del tessuto indu-

striale produttivo – ha rimarcato

Massimiliano Fabian – studian-

do le modalità per ottimizzare

l’accesso al credito anche per le

imprese con rating più bassi».

Ma non è tutto. Il Con.Ga.Fi. (373

le imprese associate) invoca mag-

giore visibilità: «Vogliamo farci

conoscere meglio da tutti i consor-

ziati – ha aggiunto Fabian –, ma

anche da chi potrebbe diventarlo

in futuro. Abbiamo per questo in

cantiere incontri, sia di gruppo

che personali».

FRANCESCO CARDELLA

Page 22: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

21

Nov

ità

Aeroporto sotto l’ala della Regione

Che i vertici delle Generali

abbandonino Trieste in as-

senza di un collegamento

aereo con Milano potrebbe anche

essere un’ipotesi. Che le cate-

gorie economiche si trovino in

forte difficoltà per l’isolamento

dello scalo di Ronchi è un dato di

fatto. Di fronte a una situazione

finanziaria critica la Regione ha

deciso così di acquistare l’intero

pacchetto azionario dell’aeropor-

to, per poi studiare la strategia

di rilancio, senza passare per la

mediazione di Friulia, che avreb-

be potuto ostacolare una pianifi-

cazione strategica diretta.

La manovra, che costerà alle cas-

se della Regione ben 8 milioni di

Decidere e pianificare il rilancio con voce

unica. Ecco i motivi della scelta

della Regione di acquistare

il 100% delle quote dell’aeroporto

regionale. Intanto il presidente

Dressi annuncia che il volo

Linate-Ronchi è a portata di mano

euro, è stata concordata a metà

marzo scorso dagli assessori

regionali ai Trasporti, Riccardo

Riccardi, e al Bilancio, Sandra

Savino. Cinque milioni saranno

spesi per l’acquisto del 51% del-

le quote detenute dal Consorzio

aeroportuale. Gli altri 3 milioni di

euro saranno iniettati nella nuova

società, sotto forma di aumento

del capitale, per poter attuare il

piano industriale che la Regione

intende presentare. L’operazione

dovrebbe essere definitivamente

approvata entro la fine di maggio,

ma l’assessore Savino garantisce

che le risorse finanziarie sono già

state reperite.

Ma quali saranno le linee stra-

tegiche del nuovo proprietario

dello scalo regionale? L’obiettivo

è senza dubbio la privatizzazione

di una parte delle quote, sogget-

to che garantirebbe uno sviluppo

di comuni interessi strategici. È

molto probabile che tale sogget-

to sia l’aeroporto di Venezia, ma

ci sono stati contatti anche con

Aeroporti Holding che gestisce gli

scali di Firenze, Bologna e Torino.

È da decidere, quindi, se si vuole

giocare una partita “nordestina”

o più nazionale.

Intanto la priorità è quella di

conservare e potenziare i collega-

menti nazionali e internazionali

con Ronchi. Il presidente dello

scalo Sergio Dressi, d’intesa con

la Regione, intende fissare con le

compagnie aeree livelli di quanti-

tà e qualità per i collegamenti, a

partire da Roma, linea sulla qua-

le nel passato la compagnia di

bandiera ha troppo spesso fatto

saltare il volo. E poi Milano, per

la quale si intende chiedere l’aiu-

to del Governo perché vengano

rimossi i vincoli comunitari che

impediscono i voli sul capoluogo

lombardo, fondamentali per molti

imprenditori regionali, almeno

fino a quando l’alta velocità fer-

roviaria non toccherà pienamente

anche il Friuli Venezia Giulia.

«Abbiamo già attivato un nuovo

volo su Trapani della Ryanair –

spiega Dressi – e dal 25 mag-

gio sempre con lo stesso vettore

inizieremo con la linea su Düs-

seldorf. Invece la compagnia Air

Dolomiti attiverà dal 12 giugno il

collegamento con Olbia».

Ma la vera novità per Ronchi sarà

il ritorno del collegamento con

Milano, che secondo Dressi è in

dirittura d’arrivo, poiché manca

solo il parere positivo dell’ENAC.

«Alitalia ha già comunicato di

avere lo spazio per due voli gior-

nalieri tra Linate e Ronchi. L’ae-

reo avrebbe base proprio nel no-

stro aeroporto, il che non solo ga-

rantirebbe il servizio senza brutte

sorprese, ma ci permetterebbe di

utilizzare lo stesso aereo anche

per uno o due collegamenti gior-

nalieri con un’altra destinazione

vicina, nazionale o internaziona-

le. Ma attendiamo la decisione

dell’ENAC».

MILOS MALINIC

Page 23: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

22

Nov

ità

Bonifiche, verso un nuovo accordo

La Regione non vuole sottrar-

si ai suoi impegni per la bo-

nifica del Sito inquinato di

rilevanza nazionale a Trieste, ma

non si può chiedere ai privati che

intendono insediarsi nella zona

industriale di accollarsi anche

le spese di bonifica soprattutto

se non hanno contribuito all’in-

quinamento. Questi sono stati i

principali motivi per cui la Re-

gione si era smarcata dall’ultimo

accordo di programma proposto

dal sottosegretario all’Ambiente,

Roberto Menia, che prevedeva

un impegno finanziario di 2,5

milioni a carico dello Stato, 60

della Regione Friuli Venezia Giu-

lia e oltre 300 a carico di privati

riscossi sotto forma di contributi

per “danno ambientale”.

Nonostante parole forti, Ministero

e Regione sono già tornati al ta-

volo per una nuova bozza d’accor-

do, spiega l’assessore regionale

all’Ambiente, Elio De Anna: «Ri-

maniamo fermi sul principio che

chi non ha inquinato non paga.

Noi confermiamo i nostri impe-

gni, approvati anche dall’asses-

sore al Bilancio, Sandra Savino.

Tuttavia, se vogliamo che il Sito

inquinato sia un’opportunità per

le aziende, com’è stato pensato,

il privato che vuole insediarsi non

deve essere preso per il collo».

De Anna sottolinea che la crisi di

gennaio è passata e con il sotto-

segretario Menia si è ripristinato

un dialogo costruttivo, e lascia

intuire che nella prossima bozza

ci sarà un maggiore impegno fi-

nanziario dello Stato.

mancanza di soluzione giuridica

e finanziaria, non è riuscito a

compiere il lavoro per il quale è

nato. Il presidente Mauro Azzarita

alla vigilia delle sue dimissioni si

era sfogato: «L’EZIT è bloccato

dal 2002, e oggi non abbiamo

alcuna voce in capitolo: decide la

Regione. Io ho lavorato come un

cane per concludere le caratte-

rizzazioni e la bonifica della zona

industriale, e ora mi ritrovo con

un pugno di mosche. Ma, grazie

a Dio, tra sei mesi il mio mandato

termina».

MILOS MALINIC

Ministero dell’Ambiente ed enti locali sono d’ac-

cordo sulle modalità per le bonifiche del Sito in-

quinato di Trieste, per le quali il Governo si accolla

il 50% degli oneri di ripristino. Lo ha reso noto il

sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, che ha

incontrato amministrazioni locali e associazioni di

categoria. Queste ultime hanno sospeso il giudizio

sulla bozza d’intesa, attendendo l’esame dei propri

organi sociali. L’intesa – è stato riferito – consi-

ste in un accordo tra gli enti pubblici, al quale gli

interessi privati possono aderire volontariamente.

Il testo ha dato chiarimento anche su tutte le que-

stioni di carattere giuridico sollevate dalla Regione

Friuli Venezia Giulia. Giuridicamente è chiarito che

il ripristino dei siti inquinati equivale al ristoro del

danno ambientale; dai costi totali vi dovrebbe es-

sere la possibilità di sottrarre le migliorie apportate

e di pagare i lavori in dieci anni senza interessi da

parte di chi ha inquinato o ha tenuto in custodia i

terreni per un numero “determinato” di anni.

SIN Trieste: intesa Ministero-enti locali

«Un maggiore impegno pubblico

è fondamentale – spiega il presi-

dente della Camera di Commer-

cio di Trieste, Antonio Paoletti

– perché a riempire di rifiuti l’at-

tuale Sito inquinato sono state

poche aziende, ma soprattutto

enti pubblici: Comuni, Provincia

e Regione. Non è giusto quindi

che oggi debbano pagare le im-

prese che non c’entrano». Posi-

zione che ha provocato l’uscita

della Camera di Commercio dal

tavolo con il Ministero, ma che è

irrinunciabile, secondo Paoletti,

in quanto è opinione unanime

delle aziende del territorio.

Il grande escluso da tutti i tavoli

è invece l’Ente Zona Industriale

di Trieste che, proprio per una

Page 24: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

23

Nov

ità

segue da pag. 3

Altra linea strategica della Camera di Commer-

cio è quella portuale. Che cosa si sta facendo?

Innanzitutto si sta facendo promozione, cercando

di sopperire in parte alle lacune di questa Auto-

rità portuale che non ha mai affiancato i termi-

nalisti e gli operatori portuali con un’imponen-

te azione di promozione dello scalo nel mondo.

L’ente pubblico deve fare da garante al fianco

degli operatori sulla bontà delle offerte proposte.

Così avviene per tutti i porti del mondo, compresi

quelli di Capodistria e Venezia, nostri principali

concorrenti nel Nord Adriatico. Guardiamo con

favore al progetto della piattaforma logistica

Trieste-Monfalcone presentato dal Gruppo Uni-

Credit e assieme agli operatori stiamo già va-

lutando una proposta concreta da presentare

a UniCredit, purché Trieste rimanga il punto di

riferimento della nuova strategia.

Qual è il rapporto con gli operatori portuali?

Con gli operatori portuali abbiamo avanzato

su loro mandato le strategie che hanno portato

all’utilizzo retroportuale dell’Autoporto di Fernet-

ti (ma non alla vendita delle quote azionarie che

avrebbero spogliato le imprese della loro rappre-

sentanza attraverso l’ente camerale nel consiglio

di amministrazione), al mancato (e aggiungerei

che siamo stati lungimiranti…) ingresso di Luka

Koper, il cui bilancio d’esercizio 2009 segna un

–53,4 milioni di euro, nella gestione dello Scalo

legnami. In questi giorni stiamo affiancando gli

operatori nella richiesta motivata di sostegno

alla Regione affinché intervenga sull’Autorità

portuale per trovare una soluzione nella riduzio-

ne dei costi portuali, della tassa di ancoraggio

come già fatto dalle Autorità portuali di Gioia

Tauro e Cagliari. O si risolve questo problema o

si perderà ulteriore traffico perché non concor-

renziali con gli scali vicini. E poi, in chiusura,

un’autorità sopranazionale tra i porti di Fiume,

Capodistria, Trieste, Monfalcone, Venezia la vedo

una chimera: chi rinuncerà a fare affari a favo-

re del proprio concorrente? Davvero basta con

questi specchietti per le allodole. Per cortesia e

rispetto delle imprese!

AN. BUL.

Page 25: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

24

Nov

ità

La mediazione rivoluziona la giustizia

Una rivoluzione dell’ammi-

nistrazione della giustizia

ma anche, si potrebbe dire,

una nuova filosofia nell’affrontare

le controversie. La mediazione è

uno strumento alternativo per la

risoluzione delle vertenze che già

esisteva e che ha ricevuto una

nuova spinta con la pubblicazione

sulla Gazzetta Ufficiale del decreto

legislativo 28/2010. A Trieste gli

uffici per avviare le mediazioni di

Conciliamo-Trieste si trovano al

terzo piano del Palazzo di Giustizia

(dal lunedì al venerdì dalle 9 alle

13) e nella sede della Camera di

Commercio.

Per tutte le controversie civili e

commerciali la mediazione – che

consiste nella ricerca di un accordo

tra le parti – deve essere consi-

derata un’opportunità ancora per

dodici mesi, trascorsi i quali diven-

terà un obbligo per alcune materie

importanti. Gli avvocati, in base

all’art. 4, sono tenuti ad avvisare i

clienti della possibilità di accedere

a questa procedura piuttosto che

procedere con la giustizia ordinaria

e l’informazione deve essere forni-

ta chiaramente e per iscritto, pena

l’annullamento del mandato.

Chi è il mediatore? Si tratta di uno

specialista che opera in posizione

di terzietà rispetto alle parti, sele-

zionato in base a determinate cre-

denziali e inserito in un apposito

albo. Quali sono le materie di cui si

Prima di andare in tribunale diventa obbligatorio tentare

di risolvere le vertenze

con un accordo tra le parti.

E si risparmia. Gli uffici

di Conciliamo-Trieste sono attivi

non solo alla Camera

di Commercio ma anche al Palazzo

di Giustizia

occupa la mediazione? I diritti reali

(proprietà, abitazione, servitù, usu-

frutto), la locazione immobiliare,

l’affitto d’azienda, il condominio, il

comodato, la diffamazione a mezzo

stampa. E ancora: la responsabilità

medica, le successioni ereditarie, i

patti di famiglia, i contratti assi-

curativi e bancari. Come si vede,

una casistica amplissima defluirà

progressivamente dalle cause or-

dinarie alla mediazione, sgravando

i tribunali da una grande mole di

incombenze.

Il ricorso allo strumento alternati-

vo non pregiudica in alcun modo

l’eventualità di ricorrere alle nor-

mali vie della giustizia, cui si può

accedere se una delle parti non è

soddisfatta dall’ipotesi di accordo

raggiunto nell’arco dei 120 giorni

di tempo disponibili. Tuttavia il le-

gislatore ha stimolato il ricorso alla

mediazione anche con benefici di

tipo fiscale: a chi trova un accordo

verrà riconosciuto un credito d’im-

posta rapportato alle spese pagate

fino a un massimo di 500 euro.

Inoltre, non sono dovute le spese

di registrazione del verbale fino a

un importo della lite pari a 50.000

euro. Se è vero che, in caso di man-

cata conciliazione si può accedere

alla giustizia ordinaria, va anche

precisato che se il giudice fa pro-

pria la proposta del mediatore, la

parte che l’aveva in precedenza

rifiutata sarà obbligata al paga-

mento delle spese processuali e le-

gali anche della controparte, oltre

alle spese aggiuntive.

Quali sono le spese della media-

zione? Si tratta di cifre contenute.

Variano da un minimo di 40 euro

(per controversie di valore non su-

periore ai 1.000 euro) a un massi-

mo di 10.000 (per le controversie di

valore oltre i 5 milioni di euro).

P. P.

Page 26: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

25

Nov

ità

Come si svolge un incontro di conciliazione

È interessante scoprire come

si svolge concretamente un

incontro di conciliazione,

come cioè il mediatore tenta di

arrivare a un accordo tra le parti

e di conciliarne le posizioni senza

procedere al ricorso alla giustizia

ordinaria.

Per prima cosa il mediatore il-

lustra la sua posizione nei con-

fronti delle parti, spiegando che

non è un giudice, né un arbitro,

ma appunto un mediatore – terzo

neutrale – che le aiuterà a ricer-

care nei limiti del possibile le

migliori soluzioni a contrapposti

interessi e necessità.

Un comportamento, dunque, all’in-

segna della neutralità e dell’impar-

zialità. Il mediatore, infatti, prima

di assumere l’incarico rilascia

all’organismo di mediazione una

dichiarazione di imparzialità nella

controversia.

Il mediatore chiarisce quindi che

tutto quanto emergerà dall’in-

contro sarà confidenziale e riser-

vato e che nessuno potrà essere

chiamato successivamente a te-

stimoniare sui fatti di cui verrà a

conoscenza.

Altro punto che viene evidenziato

dal mediatore è la volontarietà

della procedura e il fatto che le

parti potranno in qualunque mo-

mento comunicare che non inten-

dono più proseguire.

Segue l’illustrazione dei grandis-

simi vantaggi della procedura in

termini di rapidità, efficienza,

economia, possibilità di ricercare

assieme differenti e svariate so-

luzioni alternative che pongono

fine, qui e ora, alla controversia:

non approfittare di questa oppor-

tunità vorrà dire ricorrere all’au-

torità giudiziaria ordinaria con le

note conseguenze in termini di

tempo e di denaro.

È possibile che all’incontro una

parte si presenti accompagnata

da un legale e l’altra no: il me-

diatore chiede a quest’ultima se

preferisce sospendere e aggior-

nare il tentativo di conciliazione

per farsi assistere anche lei da

un legale.

Come si svolge l’incontro? Parla

per prima la parte che ha atti-

vato la procedura, poi la parte

che ha aderito al tentativo di

conciliazione.

Il mediatore invita le parti a

intervenire con moderazione,

a consentire alla controparte

di terminare l’intervento e solo

dopo di replicare.

Le parti sono prima sentite in

sessione congiunta, quindi, se

ciò sarà necessario, in sessioni

separate: non è previsto il prin-

cipio del contraddittorio.

Esaurite queste sessioni, si

cerca di trovare assieme la o

le soluzioni più favorevoli agli

interessi di entrambi: il media-

tore invita quindi le parti a il-

lustrare le reciproche posizioni,

dopodiché ne fa una parafrasi

eliminando la carica emotiva

e negativa usata dalle parti e

Due sedi per chiudere presto e bene le controversie civili e commercialiConciliamo-Trieste è stato presentato al pubblico davanti ai

rappresentanti delle istituzioni e degli ordini professionali.

“Conciliamo-Trieste: la giustizia a portata di tutti” è l’iniziativa

che la Camera di Commercio di Trieste e il Tribunale di Trieste, in

collaborazione con gli Ordini degli Avvocati, dei Commercialisti,

degli Ingegneri e dei Giornalisti, hanno lanciato insieme lo scorso 18

febbraio nell’aula della Corte d’Assise del Palazzo di Giustizia.

Un successivo focus sullo stato della mediazione volta alla conciliazione

si è tenuto, su iniziativa dell’Ordine dei Commercialisti, lo scorso 19

aprile all’Hotel Savoia. Nell’occasione il presidente camerale Paoletti

ha reso noto che nei due mesi successivi alla presentazione di

Conciliamo-Trieste le domande di mediazione sono state una decina.

La mediazione di Conciliamo-Trieste può essere intrapresa rivolgendosi

a due sedi. Nella Camera di Commercio, in piazza della Borsa, l’ufficio

di riferimento è alla stanza 3 del piano ammezzato con orario dal

lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì e mercoledì anche

dalle 14 alle 15.45. La novità è rappresentata dall’apertura di un

Ufficio di Conciliazione al terzo piano del Tribunale, nell’aula 387, che

è a disposizione del pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

cercando di infondere calma nel

linguaggio.

Nel corso di tali sessioni il me-

diatore parla, facendo seguire a

domande aperte domande chiuse

in modo da focalizzare il problema,

fa emergere gli interessi (che sono

negoziabili) e le necessità (che

sono incomprimibili e irrinunciabi-

li) senza essere un inquisitore.

Le parti devono essere lasciate

parlare, senza essere poste sotto

pressione, ma anche senza che i

loro interventi vengano presi per

oro colato.

Il tentativo deve essere rivolto, pur

senza fretta, a chiudere alla prima

seduta.

Viene infine sottoscritto il verbale –

auspicabilmente di raggiungimen-

to dell’intesa – al quale è allegata

la scrittura privata riportante i ter-

mini dell’accordo raggiunto.

ROBERTO COMISSO

Page 27: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

26

Nov

ità

“Olio Capitale” in crescita

Più espositori, 1.100 incontri commerciali e 17 paesi presenti.

Si consolida il successo

della rassegna fieristica triestina

Sembra immune dalla crisi e

continua a promuovere mar-

gini di miglioramento, tra

indici di mercato e di qualità. La

manifestazione “Olio Capitale –

Salone degli oli extra vergini tipici

e di qualità” ha confermato anche

nella sua 4a edizione il marchio

di scommessa vincente dell’im-

prenditoria locale. Promossa dalla

Fiera di Trieste – in collaborazione

con l’Associazione Nazionale “Città

dell’Olio” e il contributo della Ca-

mera di Commercio, Provincia di

Trieste e i comuni di Muggia, San

Dorligo e del capoluogo –, la fiera

ha riportato alla ribalta non solo

gusti, sapori, abbinamenti di un

elemento cardine della dieta me-

diterranea, ma anche una vasta

risorsa economica che investe il

commercio regionale, nazionale

ed estero. Alcuni numeri a suffra-

gio. A partire dall’incremento degli

espositori che quest’anno hanno

caratterizzato “Olio Capitale”, ben

254, segnando un aumento del

10,4% rispetto alla passata edi-

zione. Ancora numeri: 1.100 gli

incontri, organizzati da Aries, tra

espositori e acquirenti stranieri,

17 i paesi stranieri presenti, 255

le tipologie di olio in vetrina nei

4.000 mq dell’esposizione nell’arco

di quattro giornate colorate anche

da talk-show, seminari, degusta-

zioni. Un meccanismo ben oliato,

insomma, che preannuncia una 5a

edizione ancor più intensa nei temi,

ricca nelle adesioni.

FRANCESCO CARDELLA

Page 28: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

27

Nov

ità

Expomittelschool, la casa del gustoDa ruolo di nicchia a “salotto” di una maggiore accoglienza, pur

nell’immutato rispetto delle regole qualitative e di sviluppo. È il pen-

siero di Guerrino Lanci, presidente di Promotrieste dell’Associazione

Albergatori di Trieste, sulla nuova rotta di Expomittelschool, il piccolo

tempio triestino del gusto, della ricerca e della valorizzazione delle

tipicità alimentari locali: «Si tratta di una risorsa dalle enormi poten-

zialità – ha premesso Guerrino Lanci –, ma da organizzare con mag-

giore sinergia tra categorie, produttori e consumatori. Non possiamo

permetterci che resti una micro nicchia – ha rimarcato Lanci – ma la

dobbiamo estendere su scala maggiore. È il territorio che lo chiede».

Tutti d’accordo sulle credenziali della Mittelschool, il centro di via San

Nicolò a Trieste impegnato anche nella formazione di gestori dell’eno-

gastronomia, sulla base di workshop, seminari e serate a tema, una

casa del centro cittadino a cui Lanci abbina una comparazione in

chiave architettonica: «Una casa è composta da vari ambienti, non

soltanto dal salotto. Su questa immagine dovrebbe poter crescere la

Mittelschool – ha concluso – rendendosi più partecipe e abitabile dal-

le esigenze del territorio».

F. C.

Offerta teatrale e prodotti tipici nel mirino di Promotrieste

Il presidente Guerrino Lanci

spiega le strategie avviate da mesi

per stimolare il turismo nella città

giuliana

È una città “non solo di

mare”, tutta da scoprire e

da proporre in sinergia con

il territorio, la Trieste immagi-

nata da Guerrino Lanci, dal 1°

febbraio 2010 presidente di Pro-

motrieste. L’ente ha infatti in pro-

gramma diverse iniziative per la

primavera e la prossima estate,

delle quali abbiamo parlato con il

nuovo leader del Consorzio.

Quali sono quindi i progetti curati

da Promotrieste per promuovere

il turismo in città nei prossimi

mesi?

Partiamo dalla convenzione ini-

ziata già a dicembre con le strut-

ture ricettive e i teatri Rossetti, La

Contrada e Verdi, mirata a fornire

biglietti scontati per gli spetta-

coli alla clientela degli alberghi.

L’iniziativa ha avuto un momento

importante: la presentazione del-

la stagione dell’Operetta del Tea-

tro Verdi a Bratislava lo scorso 22

aprile, legata a un concorso che

regalerà un weekend a Trieste,

comprensivo di alcuni biglietti

omaggio per la stagione teatrale.

Rimane poi fondamentale la pro-

mozione del prodotto tipico, con

“Trieste in tazzina”, che definirei

un perfetto connubio tra ospitali-

tà e gusto per il caffè. In estate

stimoleremo invece il coinvolgi-

mento di media nazionali e inter-

nazionali per aggiornare i giorna-

listi e il pubblico sulle peculiarità

di Trieste, città d’arte, di cultura

e anche di mare, che si differen-

zia quindi dall’offerta tipica di

Grado e Lignano. Nell’occasione

verrà proposto un concorso con

in premio alcuni soggiorni gratu-

iti. Con l’Azienda Aries abbiamo

previsto un workshop per giorna-

listi stranieri che si dedichino a

Trieste, e anche con il Comune

e Turismo FVG abbiamo in men-

te di coordinare una strategia

di comunicazione integrata per

la permanenza nel tempo di un

determinato “messaggio”. Infine,

per veicolare l’offerta turistica

continua la promozione attraver-

so le fiere, le agenzie di viaggio e

i congressi.

Che cosa propone, invece, per va-

lorizzare l’Expomittelschool come

vetrina enogastronomica?

Deve diventare uno snodo fonda-

mentale per il prodotto tipico e il

gusto, dove esporre il meglio delle

produzioni locali: olio, vino, caf-

fè. I ristoratori e i bar dovrebbero

completare il tutto con un’offerta

professionale. Il turista dovreb-

be trovare questo luogo sempre

aperto, questo è fondamentale.

La sua curiosità lo condurrà così

a scoprire l’Expomittelschool, con

il fondamentale supporto dell’in-

formazione turistica, ma non per

consumare, quanto per degusta-

re ed entrare in contatto con il

produttore.

EMANUELA MASSERIA

Page 29: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

28

Nov

ità

Generali, Trieste non si tocca

Il neopresidente Geronzi assicura

che la sede rimane nella città giuliana.

I vertici della finanza

italiana all’assemblea

del Leone

«Le Generali sono Trieste

e Trieste rappresenta

le Generali. Non è im-

maginabile che qualcuno possa

portarsele via». Lo ha affermato

il neoeletto presidente del Grup-

po, Cesare Geronzi, a margine

dei lavori dell’assemblea an-

nuale che si è tenuta come da

tradizione nel Centro Congressi

della Stazione Marittima il 24

aprile scorso. Gli oltre 800 azio-

nisti intervenuti hanno approvato

pressoché all’unanimità il bilan-

cio 2009, chiuso con un utile di

1,3 miliardi di euro (il 53,1% in

più del precedente esercizio). Il

patrimonio netto è salito paralle-

lamente da 11,3 a 16,6 miliardi

(+47,2%) soprattutto grazie alla

fusione con Alleanza. La crisi dei

mercati, che si evidenzia nel-

la riduzione delle quotazioni in

Borsa del titolo Generali, non ha

toccato in realtà i fondamentali

della compagnia, che ha conti-

nuato a rafforzarsi sia in Italia

che, soprattutto, all’estero dove

i tassi di crescita nell’ultimo

quadriennio sono stati del 6,6%

con un picco del 9% nel 2009. Di

grande significato la posizione

leader assunta in Cina. Unanime

pertanto è stato l’apprezzamento

per il lavoro portato avanti dai

due top manager Perissinotto

e Balbinot sotto la pluriennale

presidenza di François Bernheim

e che proseguirà ora con il nuo-

vo board nel quale siedono nomi

di grande spicco dell’economia

italiana. Questa la composizione

del consiglio di amministrazio-

ne, che resterà in carica per tre

anni: Cesare Geronzi, Vincent

Bolloré, Alberto Nagel, Giovanni

Perissinotto, Sergio Balbinot,

Ana Botin, Francesco Caltagiro-

ne, Diego Della Valle, Leonardo

Del Vecchio, Petr Kellner, Angelo

Miglietta, Alessandro Pedersoli,

Lorenzo Pellicioli, Reinfried Pohl,

Paolo Scaroni, Francesco Saverio

Vinci, Cesare Calari, Carlo Carra-

ro e Paola Sapienza.

F. R.

Fonte: Borsa Italiana S.p.A.

L’andamento del titolo Generali negli ultimi 12 mesi

mag. giu. lug. ago. set. ott. nov. dic. gen. feb. mar. apr.

19

17

15

13

Page 30: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

29

Nov

ità

Incontri tra imprese e Gas Natural Fenosa

Incontri di Gas Natural Fenosa

con le imprese della provincia

che hanno aderito all’iniziati-

va. La Camera di Commercio con

questi approfondimenti ha accol-

to ben volentieri la richiesta della

multinazionale spagnola per la

realizzazione di alcuni incontri

nei quali far emergere e spiegare

all’economia del territorio i con-

tenuti del progetto del rigassifi-

catore di Zaule, con un approfon-

dimento sulle sue caratteristiche

tecniche e sul suo inserimento nel

contesto produttivo del territorio.

«Una richiesta – ha commentato

il presidente Antonio Paoletti –

che l’ente camerale quale casa

dell’economia non poteva che

accogliere ben volentieri per con-

sentire alle imprese di conoscere

meglio i contenuti di un progetto

che nella sua completezza non

era mai stato presentato così nei

particolari».

Gas Natural Fenosa, gruppo mul-

tinazionale leader nel settore del

gas e dell’elettricità, propone per

Zaule un impianto della capacità

di 8 miliardi di metri cubi di gas

l’anno, con un investimento pari

a 500 milioni di euro che prevede

l’intervento di bonifica di un’area

attualmente contaminata. Ciro

García Armesto, project manager

dell’impianto, ha sottolineato che

la priorità del rigassificatore è la

sicurezza. «Si tratta di un im-

pianto all’avanguardia dal punto

di vista tecnologico che garanti-

sce la piena compatibilità con il

traffico portuale esistente». Gar-

cía Armesto ha evidenziato anche

l’assenza di un impatto sull’eco-

sistema naturale in quanto «il

raffreddamento dell’acqua della

baia di Zaule sarà minimo e le

immissioni di cloro saranno dieci

volte sotto il limite di legge».

Gas Natural Fenosa è il secon-

do operatore mondiale di gas

naturale liquefatto con oltre 30

miliardi di metri cubi di GNL mo-

vimentato da 13 navi metaniere.

Il progetto di Zaule ha già termi-

nato l’iter autorizzativo in sede

nazionale.

Servizio informativo alle imprese

Page 31: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

30

Nov

ità

La Comunicazione Unica telematica è obbligatoria dal 1° aprile

Per le imprese si tratta

di un’autentica rivoluzione: il rapporto

con gli enti viene semplificato.

Niente più carte né code

Ci siamo. Dal 1° aprile

2010, dopo una sperimen-

tazione durata più di un

anno, la Comunicazione Unica

(ComUnica) necessaria per l’av-

vio, la modifica o la cessazione

di un’attività imprenditoriale è

l’unico modo per comunicare con

le Camere di Commercio, l’Agen-

zia delle Entrate, l’INPS e l’INAIL.

Questa innovativa procedura, ac-

cessibile dal sito www.registroim-

prese.it, consente la presentazio-

ne di un’unica istanza per assol-

vere tutti gli adempimenti verso

il Registro delle Imprese, quelli

validi ai fini previdenziali, assi-

stenziali nonché fiscali.

L’introduzione della ComUnica

rappresenta una vera e propria

svolta nell’ottica della semplifi-

cazione per le imprese che vede

l’ente camerale come loro unico

interlocutore. Inoltre, con l’uti-

lizzo degli strumenti telematici

è previsto che l’impresa, o gli in-

termediari cui si affida, possano

ricevere direttamente via posta

elettronica certificata (PEC) tutte

le comunicazioni da parte degli

enti destinatari della ComUnica.

Sul sito www.registroimprese.it

l’impresa può accedere anche a

una guida operativa, a un filmato

introduttivo sullo strumento, a un

corso pratico, al link ai siti degli

enti e ai contatti per avere assi-

stenza.

Tra le varie modalità di predispo-

sizione di un’istanza è possibile

scegliere tra diversi supporti,

tutti messi a disposizione gra-

tuitamente da parte del sistema

camerale, ovvero:

-

zionale che presuppone il preven-

tivo utilizzo del software Fedra;

-

ficato, che prevede la possibilità

di gestire tutti gli adempimenti

relativi alle imprese individuali,

eccetto quelli INAIL, attraverso

una compilazione molto semplice

e intuitiva;

ComUnica, corsi e testLa Comunicazione Unica d’Impresa ha visto un’intensa attività prepa-

ratoria, sia in modalità base sia in modalità avanzata, che ha coinvol-

to per la prima volta altri enti (INAIL, INPS e Agenzia delle Entrate). La

partecipazione degli attori economici del territorio provinciale è stata

sorprendente: ai corsi si è registrata una presenza record.

Al termine della sessione formativa è seguita un’indagine tra i par-

tecipanti per verificare quali avessero già provveduto all’invio di al-

meno una pratica con la nuova procedura. È stato anche chiesto loro

di esprimere un’opinione sullo stato dell’arte di ComUnica attraverso

intervista. Le interviste, composte da tre domande a risposta aperta,

sono state inviate via e-mail a un campione di utenti e permetteranno

di affinare il nuovo servizio.

StarWeb, l’applicazione web

nata per predisporre le pratiche

di ComUnica acquisendo le in-

formazioni direttamente dalle

banche dati del Registro delle

Imprese.

Per ulteriori informazioni ed even-

tuali corsi di formazione su ComU-

nica è possibile rivolgersi diretta-

mente agli uffici del Registro delle

Imprese o consultare la sezione

“Corsi Registro Imprese” sul sito

www.ts.camcom.it.

L’utilizzo delle tecnologie informa-

tiche, fondamentale per misurare

e migliorare l’efficienza degli uffici

pubblici, diventa quindi indispen-

sabile per le imprese non solo per

competere con i propri concorren-

ti, ma anche per colloquiare con la

nuova Pubblica Amministrazione.

M.B.

Page 32: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

31

Nov

ità

Norme sulla sicurezza,l’applicazione integrale

Non importa quale sia la destinazione d’uso degli edifici:

le normative sulla sicurezza

si applicano a tutti gli impianti

di uso corrente. Facciamo il punto sulle prescrizioni

ministeriali

La normativa sulla sicurezza

va applicata agli impianti

posti al servizio degli edifici

indipendentemente dalla destina-

zione d’uso di questi ultimi. Questa

la più importante novità introdotta

dal d.m. 37/2008. Gli impianti pos-

sono essere situati all’interno degli

edifici o nelle relative pertinenze.

Secondo il Ministero dello Sviluppo

Economico, sono compresi anche

gli impianti al servizio delle attivi-

tà che vi si svolgono. Pertanto, per

realizzare o modificare gli impianti

interni, anche solo in parte, agli

edifici posti nelle loro pertinenze o

collegati in modo stabile a quelli

interni è necessario possedere i re-

quisiti professionali indicati dalla

normativa. La normativa di sicu-

rezza viene quindi estesa a tutti gli

impianti di uso corrente.

Il d.m. 37/2008 ha ridefinito anche

la classificazione degli impianti.

Vediamo in dettaglio le novità in-

trodotte.

Tra gli impianti elettrici assumo-

no rilevanza autonoma quelli per

l’automazione di porte, cancelli e

barriere. Non importa, ad avviso

del Ministero, se sono formati an-

che con parti elettroniche. Nell’am-

bito elettrico vengono inseriti gli

impianti di protezione contro le

scariche atmosferiche, preceden-

temente appartenenti alla tipologia

elettronica, e quelli di autoprodu-

zione di energia. Gli impianti radio-

televisivi ed elettronici sono definiti

«le componenti per la trasmissione

e la ricezione dei dati e dei segnali

alimentati a tensione inferiore a 50

V in corrente alternata o a 120 V in

continua». Le parti alimentate da

una diversa tensione appartengo-

no agli impianti elettrici.

Delle modifiche – particolar-

mente rilevanti – relative agli

impianti di riscaldamento si è

detto nel numero precedente del-

la rivista. Ricordiamo solamente

che ora appartengono a questo

ambito anche gli impianti di re-

frigerazione.

Usando l’espressione «di qualsia-

si natura o specie», il legislatore

estende la norma a tutti i diversi

tipi di impianto idrosanitario.

L’inserimento dei depositi di com-

bustibile – i “bomboloni” – tra le

parti che possono comporre un im-

pianto a gas pone fine a un lungo

dibattito. I riferimenti presenti ne-

gli articoli sulla progettazione de-

gli impianti rimarcano che questa

tipologia comprende tutti i tipi di

gas (come combustibili, medicali,

aria compressa). Vengono, infine,

risolti i possibili conflitti dovuti

all’interazione tra il d.m. 37/2008

e le altre norme speciali (comu-

nitarie o nazionali). Le normative

riguardano aspetti diversi dell’im-

pianto. Pertanto nella sua realizza-

zione vanno applicate entrambe.

ENZO CRISMAN

Page 33: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

32

Nov

ità

I tanti nomi del caffè

come si beve qui incuriosiscono

il mondo.Il glossario giuliano

fa capolino anche in Giappone

“Capo in bi” a Trieste come a Tokyo

Ormai è risaputo che nel

territorio provinciale è pre-

sente l’intera filiera com-

merciale del caffè che va dallo

spedizioniere portuale al traspor-

tatore specializzato, dal crudista

al torrefattore, alle caffetterie,

intese come luoghi di consumo

della nera aromatica bevanda. A

tale riguardo, è da segnalare che

il “microcosmo”, per dirla con

Claudio Magris, è stato arricchito

di uno spazio espositivo tempora-

neo, ospitato nel Museo Commer-

ciale di via San Nicolò 7. Anche

l’Estremo Oriente si è interessato

alla situazione triestina, dedican-

do servizi giornalistici all’universo

caffeicolo locale. Sulle colonne

della rivista specializzata di arte

culinaria “Café Sweet”, del mar-

zo 2009, la giornalista nipponica

Miki Nakano e la fotografa Noriko

Maegawa hanno percorso in lungo

e in largo i classici ambienti cit-

tadini di consumo dell’espresso

dove il lessico che esse udivano

le ha particolarmente incuriosite.

Così, termini di uso comune e noti

al triestino come: “capo in bi”,

“nero deca”, “gocciato”, “ristre”

e via elencando nelle loro molte-

plici varianti in tazzina piuttosto

che, appunto, in vetro, sono state

trasposte nel paese del Sol Levan-

te: ben undici pagine dedicate a

questo settore. Se non bastasse,

un paio di mesi dopo, altra impor-

tante uscita nel periodico “Coffee

Network”. Anche qui i principali

locali del capoluogo regionale

vengono adeguatamente descritti,

accompagnati dall’architetto dei

caffè, cioè il professionista che ne

ha ristrutturati una serie, ridando

loro nuova vita.

Al di là del modo di dire “caffè” in

giapponese, per chi non fosse av-

vezzo ai lemmi triestini dovremmo

dire che “nero” indica un caffè

espresso allo stato puro (caffè-

caffè e basta), “deca” è l’abbre-

viativo di espresso decaffeinizzato

(cioè privato di caffeina). Mentre

“gocciato” è la preparazione con

l’aggiunta di una nuvoletta lat-

tea posta al centro della tazzina.

Il massimo si raggiunge con il

“capo”, che sta per la locuzione

cappuccino, qui, in forma mignon.

Per farci capire, è quella prepara-

zione che richiama l’italico “mac-

chiato”, con l’aggiunta extra di una

dose di latte caldo. Il tutto poi, in

volume normale, lungo o “ristre”...

tto. Si tratta di una specie di codi-

ce da banco, utile agli addetti per

lanciarsi gli ordinativi ed essere

più che mai concisi. Come si nota,

la terminologia è decisamente va-

riegata e, comunque, non si limita

alle espressioni citate. Il gergo è

ampio e i modi di dire sono parec-

chi, i quali, di certo, meriterebbero

una tappa in una degustazione, in

un caffè o in un bar triestino.

GIANNI PISTRINI

Page 34: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

33

Nov

ità

Laboratorio pronto al trasloco

Approderà entro l’anno

in via Travnik il Laboratorio

Chimico Merceologico.

Ma il capannone diventerà

una vera e propria sede distaccata

della Camera di Commercio

per altri servizi

Nell’ottica del riordino delle

proprietà immobiliari della

Camera di Commercio, im-

portanti cambiamenti sono pre-

visti anche per lo storico Labo-

ratorio Chimico Merceologico di

via San Nicolò 5. L’immobile, che

sarà trasferito entro l’anno in via

Travnik in una sede acquistata

ad hoc, è presente in centro città

dal 1976: «La sede – spiega il

vicesegretario camerale Vincis

– non è idonea considerata la

localizzazione. Così, nel 2008,

si è presentata la possibilità di

acquisto di un immobile in zona

industriale: lo spostamento ha il

duplice obiettivo di rispettare le

prescrizioni in materia di sicurez-

za e intraprendere il rilancio della

struttura con nuovi servizi aperti

alle imprese». Il nuovo Labora-

torio diventerà quindi qualcosa

di sostanzialmente e operativa-

mente diverso: «Non si limiterà

a fare solo le analisi sul caffè

– sottolinea il presidente Paoletti

–, ma prenderà in esame anche

prodotti delle più varie tipologie,

dall’edilizia in giù. Abbiamo an-

che assunto un chimico, l’inge-

gner Turello, per dare una svolta

a quella realtà, farla diventare

realmente un punto di riferimen-

to per le imprese».

Acquistato nel febbraio dello

scorso anno, nel capannone tro-

verà spazio anche l’Agenzia per

l’Ambiente con lo Sportello Casa

Clima, con il compito di promuo-

vere corsi e fare informazione su

tematiche ambientali. «Abbiamo

fatto un accordo con Casa Clima

– anticipa Paoletti – e allestiremo

alcuni corsi destinati all’edilizia

che daranno la possibilità di va-

lutare l’impatto energetico su un

immobile, che oggi incide nella

stessa valutazione degli apparta-

menti». È allo studio anche l’ipo-

tesi di allestire una sede camerale

distaccata, dove svolgere pratiche

come quella legata alla tessera

benzina o al bollino blu. Fino al

2009 il Laboratorio rappresentava

un servizio camerale, con la nuo-

va struttura, al fine di renderla più

snella e commerciale, la stessa è

confluita nell’Azienda speciale

Trieste On Line. «Si tratta di un

investimento – conclude Vincis

– grazie al quale sarà possibile

ampliare l’ambito delle attività

sviluppando l’aspetto commer-

ciale del Laboratorio. Attualmente

stiamo lavorando a un adegua-

mento e all’allestimento dello

spazio in vista dell’inaugurazione

che avverrà entro l’anno».

LINDA DORIGO

Page 35: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

34

Nov

ità

Più di 800 velisti di domani

Grande successo per l’edizione

2009 di Fare Vela. Coinvolte scuole

elementari e medie e cinque circoli

nautici. Per tanti ragazzi

è stata la primissima

esperienza tra boma e randa

È giunto alla 4a edizione il

progetto Fare Vela promos-

so da Camera di Commercio

e Assonautica, in collaborazione

con gli istituti scolastici triestini.

Sono ben 834 gli allievi delle ele-

mentari e medie della provincia

coinvolti nell’iniziativa, cui han-

no aderito cinque circoli nautici.

I ragazzi sono stati così distribu-

iti: 83 allievi delle scuole Campi

Elisi e Gaspardis affidati alla

Società Triestina della Vela; 161

delle scuole Lovisato, Svevo, La-

ghi alla Società Triestina Sport

del Mare; 173 delle scuole Sauro,

Slataper, Carducci e Grego alla

Società Velica Barcola Grignano;

107 delle scuole Roli e Domio al

Circolo della Vela Muggia; 310

delle scuole Sacro Cuore, Rosset-

ti, Foschiatti, Codermatz, Mauro

alla Lega Navale, che ha anche

svolto l’importante ruolo di coor-

dinamento.

Il progetto si è sviluppato attra-

verso incontri nelle scuole du-

rante i quali sono stati trattati

i vari argomenti compresi nel

programma. Ha poi fatto segui-

to il contatto diretto con il mare

mediante due uscite della durata

di circa tre ore ciascuna su im-

barcazioni dei soci armatori dei

singoli circoli.

Nelle pur brevi navigazioni i ra-

gazzi si sono avvicendati nei vari

ruoli di bordo, ed è stata offerta

loro anche la possibilità di stare

al timone conducendo l’imbarca-

zione.

Il programma si è articolato con

due lezioni di teoria, di due ore

ciascuna per classe, compren-

dendo nozioni sui venti, sulla

vela, sulla nomenclatura mari-

nara, sui nodi, puntando in modo

particolare sui principi della

tutela e della salvaguardia del

mare. Durante le uscite in mare

con imbarcazioni cabinate, mes-

se a disposizione dai vari soci dei

circoli aderenti all’iniziativa e

della durata di tre ore, gli allievi

sono stati inseriti nelle manovre

di bordo: armamento, sicurezza

in navigazione, conduzione, ma-

novre delle vele, operazioni di

ormeggio e riassetto della barca

al rientro.

Particolare attenzione è stata

poi posta alla raccolta dei rifiuti

di bordo e al loro smaltimento al

rientro, sottolineando l’importan-

za di non scaricare in mare i ri-

fiuti. L’edizione 2009 ha segnato

così un’importante esperienza

per tanti ragazzi che realizza il

principio di avvicinare da subito i

giovani al mare e alla sua cultu-

ra attraverso l’esperienza unica

della vela.

ALESSANDRO DEL FRATE

Page 36: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

35

Nov

ità

Un’ora di lezione teorica alla Camera di Commercio e cento premi da Assonautica

Per una volta sono andati alla

Camera di Commercio anziché

a scuola. Gli alunni delle scuo-

le elementari triestine coinvolte

nell’iniziativa di Assonautica Fare

Vela hanno seguito lo scorso 13

maggio un’ora di lezione teorica

che sarà loro utile per ben com-

portarsi in barca. Una platea at-

tenta, visto che grazie a questo

progetto i velisti di domani stanno

apprendendo i rudimenti di come

governare vento e mare.

A fare gli onori di casa il presi-

dente dell’Assonautica provin-

ciale, Antonio Paoletti, mentre

l’Ufficio Scolastico Provinciale e

i circoli velici sono stati rappre-

sentati rispettivamente da Mari-

na Simoni e Giorgio Brezich.

Paoletti ha dato una buona

notizia ai ragazzi: i cento più

meritevoli, tra allievi di ele-

mentari e medie, riceveranno

da Assonautica il premio di una

settimana di corso gratuito in

uno dei circoli triestini coinvolti

nel progetto. Una bella sorpre-

sa per le scuole, che sono state

suddivise in tre gruppi: Duca

d’Aosta, San Giusto e Foschiatti,

supportate dalle società Sport

del Mare e Lega Navale, quindi

Grego, Suvich e Loreto, abbinate

ad Adriaco e Porto San Rocco,

infine la Gaspardis, che si è ap-

poggiata alla Società Triestina

della Vela.

Grande l’interesse dimostrato

dai ragazzi delle elementari da-

vanti al PowerPoint dell’istrut-

tore Nicola Matschnig: tante

mani alzate per chiedere che

cosa sono le sartie, le crocette,

il timone a ruota, la stecca o per

sapere di più sulle andature, sul

vento e sul comportamento in

barca. Bolina, randa, boma sono

parole con cui i futuri velisti

hanno già confidenza. Per loro

una lezione da non dimentica-

re e da mettere in pratica nelle

uscite con gli istruttori previste

nel corso della stagione mite.

Page 37: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

36

Arie

s

Da Zagabria stimoli agli interventi immobiliari

Il workshop promosso da Aries

ha confermato le aspettative

ma anche le difficoltà

del settore casa e arredamento

in Croazia, duramente colpito

dalla crisi. Quattro le imprese

triestine interessate al mercato

Contatti interessanti, da ap-

profondire ai primi segnali

stabili di ripresa. Quattro

aziende triestine hanno parteci-

pato lo scorso 24 marzo a Zaga-

bria a un workshop per il settore

edile e complementi d’arredo, con

incontri fra imprenditori italiani e

croati, nell’ambito del progetto

Abitare Italia 2008, finanziato

nell’Intesa Istituto Commercio

Estero-Unioncamere. L’evento è

stato coordinato da Aries in col-

laborazione con Promos, Azienda

speciale per l’internazionalizza-

zione della Camera di Commercio

di Milano.

Le aziende hanno potuto in-

contrare una serie di partner in

campo edile, quali società di

costruzioni, studi di architettu-

ra, designer, dando corso a una

quarantina di incontri d’affari

bilaterali.

Hanno completato l’evento col-

loqui personalizzati con due pro-

fessionisti, un consulente fiscale

e un consulente legale individua-

ti dall’ufficio ICE di Zagabria.

La crisi ha colpito duramente il

settore; ICE Zagabria ha recen-

temente riportato come l’Ufficio

Nazionale Statistico della ca-

pitale croata abbia rilevato nel

2009 una diminuzione di oltre il

12% nel valore dei lavori edili,

mentre le imprese hanno costru-

ito oltre 8.000 appartamenti, con

un incremento del 4% rispetto al

2008.

Due sono i canali indicati alle

imprese triestine per lo sviluppo

e il rilancio del settore in Croazia:

ammodernamenti e nuove unità

nel settore turistico-alberghiero

e il piano di investimenti nella

dotazione infrastrutturale, come

ribadito dal premier Jadranka

Kosor in occasione della ripresa

dei lavori della linea autostrada-

le Zagabria-Sisak il cui termine è

previsto nel 2013.

Anche i valori immobiliari sono

calati nel 2009, registrando un

valore medio nazionale pari a

1.667 euro a metro quadrato per

un appartamento in Croazia, con

un calo di oltre il 9%.

PAOLO MARCHESE

Page 38: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

37

Arie

s

Riprende vigore l’iniziativa italiana nei Balcani

Rilanciata la legge 84 del 2001

che vede in prima fila il sistema camerale.

Aries organizza missioni Italia-Serbia

e un portale che favorisce l’incontro

tra domanda e offerta d’impresa

Nata il 21 marzo 2001, la leg-

ge 84 «disciplina le forme

di partecipazione italiana al

processo di stabilizzazione, ricostru-

zione e sviluppo dei paesi dell’area

balcanica» attraverso il coordina-

mento delle attività previste da di-

versi enti, imprese e istituzioni pre-

senti storicamente su quei territori.

La Camera di Commercio di Trieste,

tra il 2002 e il 2005, ha realizzato

importanti iniziative in qualità di

capofila del sistema camerale na-

Nuovo interesse per la MacedoniaEnergia & Ambiente, Agroindustria e Turismo. Questi i tre focus setto-

riali della prossima iniziativa di Aries nell’area balcanica, in Macedo-

nia, dal 30 maggio al 3 giugno.

Con un mercato di poco più di due milioni di abitanti, l’economia ma-

cedone negli anni post indipendenza non aveva attirato le mire delle

imprese italiane, più intente a focalizzarsi sulle opportunità in Croa-

zia, Serbia e Bosnia e successivamente in Montenegro.

Invece il paese balcanico negli ultimi anni ha fatto registrare tassi di

crescita importanti (dal 2006 a un tasso medio di oltre il 5% annuo),

con un sensibile avvicinamento ai parametri dell’Unione Europea. A

breve l’UE dovrebbe formalizzare l’avvio dei negoziati di adesione, in

ritardo a causa dell’annoso contenzioso con la Grecia sulla denomi-

nazione del paese.

La missione imprenditoriale di fine maggio sarà l’immediato seguito

della visita del viceministro Adolfo Urso.

zionale Unioncamere, che insieme

a FINEST, SIMEST, Informest, ICE e

Fiera del Levante è fra i soggetti

attuatori della legge.

Nell’area balcanica l’Italia intrat-

tiene una relazione di partenariato

strategico consolidatasi negli anni,

grazie anche alla folta presenza

di imprese italiane nell’area (ol-

tre 30.000). Nel 2008 il Governo

italiano aveva sviluppato il Piano

Balcani o Piano per l’Europa sud-

orientale con quattro focus princi-

pali: infrastrutture e logistica, pro-

mozione fiere e sviluppo distretti,

servizi PMI e attività di scouting sui

residui della legge 84/2001.

Il Piano, che ha risentito della crisi

nel corso del 2009, è riemerso in

occasione di Italy & South East

Europe Investment Forum, tenu-

tosi a Verona lo scorso febbraio,

nel corso del quale il ministro

delle Attività Produttive Scajola si

è confrontato con gli omologhi di

area balcanica sui nuovi scenari

di sviluppo e d’investimento.

Alcuni fondi inutilizzati della legge

84 sono stati sbloccati e si è po-

tuto finanziare il Progetto Forum

permanente Italia-Serbia, che tra-

mite un portale dedicato favorisce

l’incontro tra domanda e offerta

con l’obiettivo di contribuire allo

sviluppo di relazioni commerciali

e di investimento tra i due paesi.

Si tratta di un progetto fortemen-

te voluto da Unioncamere, con la

Camera di Commercio di Trieste e

della sua Azienda speciale Aries in

prima linea. Accanto allo sviluppo

del portale, sono previste una

missione di incoming di operatori

serbi e una missione commerciale

outgoing per aziende italiane che

non hanno ancora approcciato il

mercato serbo.

Entro giugno Unioncamere pre-

senterà al Ministero delle Attività

Produttive ulteriori progetti ela-

borati dalle realtà camerali, da

finanziare con fondi residui delle

annualità passate. Un’azione che

concretizzerà il Piano Balcani e

permetterà il consolidamento del-

la leadership italiana nell’area.

Page 39: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

38

Arie

s

Impresa, giocare la carta Croazia

Zagabria sta reagendo

alla crisi con un fitto programma

di investimenti nell’edilizia

pubblica e invita le aziende triestine

a investire nella sua economia.

Ormai persone fisiche e imprese

italiane godono di condizioni

di accesso paritarie per l’acquisto

di proprietà immobiliari

Per gli imprenditori italiani

interessati a investire nel

settore edilizio la Croazia

può offrire numerosi vantaggi:

economici e fiscali, sotto forma di

incentivi e zone franche, legisla-

tivi, con norme che garantiscono

investimenti sicuri, strategici,

grazie alle moderne infrastrut-

ture che collegano la Croazia al

resto d’Europa. Se ne è discusso

con gli esperti di settore nel corso

del seminario “Focus sul settore

dell’edilizia in Croazia”, organiz-

zato da Aries in occasione della

missione imprenditoriale italia-

na del 24 marzo scorso, che ha

riunito a Zagabria professionisti

dei settori arredo, complementi e

materiali da costruzione.

«Non è che la crisi economica

in Croazia non si sia fatta senti-

re – ha spiegato Mirjana TurudicÊ, responsabile delle relazioni in-

ternazionali della Camera Croata

per l’Economia di Zagabria –, ma

mentre in Italia il settore edilizio

ne ha risentito pesantemente,

con gli investimenti calati del

10% nel 2009, in Croazia è già

in fase di ripresa grazie a un

intenso programma di edilizia

pubblica».

Tra le azioni messe in atto dal

Governo croato TurudicÊ ha citato

gli interventi infrastrutturali e

quelli nel settore turistico-al-

berghiero. Oltre agli investimenti

pubblici, però, secondo l’esperta

c’è bisogno di investimenti pri-

vati: l’Italia è per la Croazia il

primo partner commerciale, ma

solo il settimo investitore este-

ro. «Per questo – ha concluso

TurudicÊ – vorremmo incoraggiare

gli imprenditori italiani a giocare

maggiormente la carta Croazia».

Gli investitori esteri interessati a

inserirsi nel mercato croato pos-

sono rivolgersi alla Camera Cro-

ata per l’Economia. «La Camera

può indirizzare le ditte italiane

verso quelle imprese che hanno

già maturato una vasta espe-

rienza nel settore – ha spiegato

Damir Percel, responsabile del

settore edilizio dell’Associazione

dei Costruttori Croati presso la

Camera Croata per l’Economia –.

E ricordo che, con l’adeguamento

alle normative europee, da feb-

braio 2009 è possibile per le per-

sone fisiche e le imprese italiane

acquistare proprietà immobiliari

in Croazia alle stesse condizioni

offerte alle aziende croate».

GIULIA BASSO

Page 40: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

39

Arie

s

Miami: Aries al “Cruise Shipping”

Otto aziende a fare affari

e a confermare l’interesse

del cluster giuliano

Otto piccole e medie imprese per

complessivi 250 dipendenti e

40 milioni di fatturato (oltre il

70% dal mercato estero) impegnate

su vari fronti delle forniture in campo

navale e industriale hanno costituito

la delegazione guidata da Aries al

“Cruise Shipping”. La manifesta-

zione, ai più nota come “Seatrade”,

è l’appuntamento più atteso dagli

operatori della cantieristica e della

crocieristica mondiali, forte dei 1.000

espositori specializzati e della rappre-

sentanza di 119 paesi. Una vetrina

d’assoluta eccezione per un mercato

che nonostante la crisi continua la

sua espansione e che risulta essere

uno dei comparti turistici in maggiore

crescita. E anche quest’anno, il quar-

to consecutivo in cui Aries si fa pro-

motrice dell’iniziativa, il bilancio per

le imprese regionali al ritorno dalla

Florida è nettamente positivo, con un

raccolto di interessanti prospettive di

collaborazione, numerosi nuovi con-

tatti e, in alcuni casi, contratti.

Tra le novità di questa edizione, la

decisione delle imprese regionali,

ciascuna con professionalità distinte

che spaziano dal design all’impianti-

stica, di presentarsi come un insieme

compatto, una sorta di sistema o di

distretto triestino della crocieristica,

in grado di soddisfare su più fronti le

esigenze degli operatori dell’industria

navale. Unire le forze per potenziare

visibilità e autorevolezza, l’obiettivo

perseguito. Una scelta che si è rive-

lata vincente, considerate le nume-

rose visite allo stand (una novantina

concretizzatesi in incontri bilaterali)

del “Trieste Cruise Industry Cluster”,

messo a punto da Aries.

Quali le imprese regionali sbarca-

te oltreoceano? A Miami c’erano

Zinelli&Perizzi, storica firma dell’ar-

redamento e delle coperture tessili;

Pragotecna, specializzata in mosaici

e rivestimenti in ceramica; Marmi

Vrech, da cinquant’anni nell’arredo

di prestigio in marmo e granito. Sul

fronte tecnico, erano presenti la F.

Gurian di Trieste (celle frigorifere) e

la Trieste Engineering Company (pro-

gettazione elettrica), impegnate a

Monfalcone nella realizzazione della

nave Fincantieri Magic per Carnival,

e, a Marghera, nella costruzione di

un’altra nave Fincantieri, la Costa

Fascinosa. C’erano anche RS (si-

stemi antincendio e di salvataggio)

e SeaNet (sicurezza elettronica ed

elettromeccanica) e infine Holiday,

azienda triestina leader nel set-

tore della visual communication

e della segnaletica civile navale e

alberghiera, che, proprio prima del

“Seatrade” ha concluso un accor-

do con Costa Crociere per il rifaci-

mento della segnaletica delle navi

Costa Romantica e Grand Holiday,

che verranno posizionate sul mer-

cato cinese.

Venendo ai contatti commerciali

avviati a Miami, Marco Valta della

Pragotecna di Trieste ha incontrato

l’architetto Josep Farcus, disegna-

tore per le navi Carnival, otte-

nendo l’assenso sui materiali dei

rivestimenti per la Magic. Sempre

nell’ambito del refitting, filone che

vede particolarmente impegnate le

aziende del Friuli Venezia Giulia, la

F. Gurian ha perfezionato il contrat-

to con una compagnia navale ame-

ricana per la modifica dell’impian-

to di refrigerazione su una nave da

crociera esistente e impegnata

tuttora nei Carabi, mentre la Holi-

day ha incontrato Princess Cruises

e Carnival per definire il refitting di

tutta la segnaletica all’interno di

alcune navi.

«Un bilancio certamente positivo

– ha commentato Ezio Messina

della SeaNet –. I contatti avuti ci

permettono di essere ottimisti per il

futuro. Il settore ha un trend di cre-

scita costante e superata la crisi si

potrà lavorare con ottimi regimi».

Punto di vista condiviso da Giulia-

no Santin della RS: «Quest’anno

abbiamo avuto modo di consolida-

re ulteriormente il nostro rapporto

con Fincantieri e con altri clienti.

Il “Seatrade” è un appuntamento

molto importante per confrontarsi

con le maggiori imprese estere del

settore».

AN. BUL.

Page 41: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

40

Arie

s

Israele guarda al biomedicale triestino

Incontro tra Aries e Israel Italia per avviare

collaborazioni e partnership

nel campo delle scienze

della vita. Illustrato il sistema

degli incubatori di ricerca proposto

da Tel Aviv

L’incessante impulso israelia-

no all’innovazione dell’eco-

sistema delle scienze della

vita è stato al centro dell’incontro

organizzato da Aries tra un gruppo

di aziende triestine del settore bio-

medicale e Simone Botti, vicepre-

sidente della Camera di Commer-

cio Israel-Italia e vicepresidente

di Business Development Rad

Biomed Incubator Ltd., tenutosi il

27 aprile al Centro di Biomedicina

Molecolare nell’Area Science Park.

Un sistema di cui Botti ha indicato

i quattro pilastri: capitale umano

altamente specializzato, costante

accesso di venture capital, centri

di ricerca di eccellenza e consi-

stente supporto governativo che

eroga finanziamenti per l’innova-

zione scientifica a fondo perduto

in tempi estremamente rapidi.

In questo quadro, si distinguono i 23

centri di ricerca-incubatori, in cui il

ricercatore che propone un progetto

valutato vincente entra, appunto,

come ricercatore e ne esce due anni

dopo con un’azienda in grado di at-

trarre nuovi investimenti privati o di

essere acquisita. Una ricetta la cui

bontà è data dal costante ricam-

bio e dalla costante innovazione,

tant’è che l’estrema efficienza di

questo meccanismo rischia para-

dossalmente di innescare anche

dinamiche indesiderate. Il pericolo è

di non riuscire a creare un’industria

radicata sul territorio, israeliana a

tutti gli effetti. Gli investimenti este-

ri troppo spesso intervengono prima

che l’impresa si sia consolidata in

Israele, che viene così inglobata

nella struttura straniera. Una “cul-

tura dell’uscita” che si sta iniziando

a considerare non più sostenibile

a lungo termine. Un contesto, ha

spiegato Botti, che presenta però

interessanti opportunità per l’Italia,

i cui punti di forza sono gruppi ma-

nageriali stabili e lunga memoria

storica di come fare industria nel

settore delle scienze della vita. Mo-

delli che potrebbero essere esportati

in quanto sempre più ricercati.

Non sono solo queste le opportunità

per le imprese italiane emerse dal

panorama delineato da Botti: an-

che interessanti prospettive in ter-

mini di esportazione di competenze

tecniche più ad ampio spettro, di

importazione di prodotti israeliani

e di abbinamento di tecnologie e

prodotti italo-israeliani.

SUSANNA DE MOTTONI

Page 42: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

41

Arie

s

Dalla scuola al lavoro con la Fiera delle Professioni

La rassegna organizzata da Camera

di Commercio e Ufficio Scolastico Regionale ha visto

la partecipazione di 500 studenti.

Settimo: «Servono preparazione

e grinta»

L’orientamento nel mondo del

lavoro da parte dei giovani

necessita di nuove mappe e

moderne coordinate. Uno dei temi

più intensi in campo sociale si è

avvalso di un nuovo tentativo di

risposte con la Fiera delle Profes-

sioni, una prima edizione, almeno

per il capoluogo, nella sede della

Stazione Marittima, a cura della

Camera di Commercio di Trieste

con la propria Azienda speciale

Aries e l’Ufficio Scolastico Regio-

nale del Friuli Venezia Giulia. Due

le giornate (25 e 26 marzo) con il

coinvolgimento delle scuole supe-

riori della provincia (oltre 500 gli

studenti in rappresentanza di 16

istituti) e un particolare accento

alla concretezza, alle effettive pos-

sibilità che il giovane può cogliere

in chiave di inserimento lavorativo

dopo il ciclo scolastico. In tale ot-

tica, la Fiera delle Professioni ha

allestito una vetrina in grado di

informare, proporre e probabilmen-

te anche solleticare, abbattendo,

non solo virtualmente, le barriere

tra imprese, enti e possibili fonti

lavorative.

Il canovaccio della manifestazione

si è tradotto in due fasi: quella rela-

zionale del mattino, a cura di esperti

e vertici del settore – Sportello La-

voro della Provincia, Agenzia del La-

voro e Centro Orientamento Regione

Friuli Venezia Giulia, Aries Camera

di Commercio –, e un successivo

momento che ha permesso agli

studenti di incontrare i portavoce

degli enti locali, di Confcommercio,

Assindustria, Forze Armate, Azienda

Sanitaria, gli ordini, i collegi di cate-

goria e il settore Artigiani. Una sorta

di carosello informativo, dove ipote-

si e speranze hanno lasciato il po-

sto a possibili realtà e inserimenti.

Partendo anche da vere “istruzioni

per l’uso”, apparentemente colla-

terali, come una corretta redazione

del curriculum vitae, compito svolto

nell’ambito della relazione di Fran-

cesco Auletta di Aries: «È una delle

cose da saper fare, non certo inutili,

da sposare a linee efficaci di com-

portamento in un colloquio di lavoro

– ha ribadito Auletta –. Ma risulta

importante informare anche sulle

possibilità di realizzare l’ingresso

nel lavoro con una piccola impre-

sa, entrando così in “proprio”, e su

questo la Camera di Commercio ha

l’obbligo di esortare su simili svolte,

in virtù anche degli aiuti previsti.

Ma ricordiamoci – ha sottolineato

Auletta – che la difficoltà non è

quella di aprire ma di continuare».

Un invito anche emotivo. È quan-

to ha ritenuto di sottolineare il

vicepresidente della Camera di

Commercio, Alessandro Settimo:

«Questa Fiera è una grande risorsa

in più ma per i giovani auspico an-

che maggiore determinazione – ha

precisato Settimo –, più grinta e

preparazione per affrontare al me-

glio le varie occasioni. Anche con

maggior spirito di iniziativa».

FRANCESCO CARDELLA

Page 43: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

42

Arie

s

Costa d’Avorio, primi affari sul versante pesca

Il ministro ivoriano Douati ricevuto in

Camera di Commercio.

Sullo sfondo l’acquisto di battelli

da pesca dalla triestina

Globalstar

Nuove prospettive di col-

laborazione e partenaria-

to fra Trieste e la Costa

d’Avorio sono emerse nel corso

dell’incontro di metà aprile fra

il presidente della Camera di

Commercio, Antonio Paoletti, e

Alphonse Douati, ministro delle

Risorse Ittiche e della Produzione

Animale della Côte d’Ivoire.

La vocazione per il porto e per il

mare, ma anche il caffè, sono al-

cuni dei punti di contatto fra due

realtà geograficamente distanti.

Ma un canale si è già aperto:

l’azienda triestina Globalstar ha

firmato un protocollo d’intesa

proprio con il Ministero ivoria-

no per la vendita di 40 battelli

da pesca. «Questa impresa ci

ha fatto delle proposte di colla-

borazione che ho trovato molto

pertinenti», ha spiegato Douati

a Paoletti. Proprio il Governo di

Yamoussoukro fa da garante alla

cooperativa ivoriana che ha ac-

quistato le imbarcazioni.

La cooperazione fra Trieste e

Costa d’Avorio in un futuro pros-

simo potrebbe strutturarsi ulte-

riormente. Paoletti, nella veste

di vicepresidente nazionale di

Unioncamere, ha prospettato

l’eventualità di una missione

Unioncamere da tenersi nel

2011 nell’ambito di scout indu-

striale nei paesi dell’area sub-

sahariana.

La provincia di Trieste importa

dalla Costa d’Avorio prevalente-

mente prodotti dell’agricoltura,

dell’orticoltura e della floricoltu-

ra. Tra le esportazioni figurano

principalmente parti e accessori

per autoveicoli e i loro motori.

Page 44: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

43

Arie

s

Trieste Universitaria, effetto Facebook

La rete di agevolazioni

destinata agli studenti

di ateneo prende piede sul social

network più famoso. Il 78%

delle adesioni è di età 18-24

Trieste Universitaria è sempre

più a misura di studente. A

partire dall’ultima settimana

di febbraio, la rete di agevolazioni

riservata agli universitari è sbar-

cata su Facebook, il social network

diffuso e amato dalle giovani ge-

nerazioni. Per avvicinare l’offerta

delle aziende agli universitari è

stata attivata, su questa piatta-

forma virtuale, una pagina dal

nome “Trieste Universitaria”, con

una nuova offerta ogni giorno.

Il riscontro è stato ottimo fin

dalla prima settimana: quasi

400 adesioni. Ovvero altrettanti

ragazzi che hanno scelto di es-

sere costantemente aggiornati

sulle novità proposte e che sono

diventati “fan di Trieste Univer-

sitaria”.

L’efficacia della campagna di

marketing è stata monitorata

attraverso le proiezioni “Insights

di Facebook”, ovvero prospetti di

analisi web sul traffico e sulle

caratteristiche degli utenti. Ne è

emerso un target perfettamente

centrato: il 78% degli iscritti è

costituito da “fan” di età com-

presa tra i 18 e i 24 anni, il 15%

tra i 25 e i 34 anni. Solo il 6% di

chi ha aderito non è un potenziale

fruitore della card Trieste Univer-

sitaria. Sono stati rilevati, inoltre,

una netta prevalenza delle donne

(65%) sugli uomini (34%) e un

costante incremento delle iscri-

zioni (con un’impennata iniziale

e un lento ma costante sviluppo,

senza alcun arretramento).

Ma quali le proposte pubblicizzate

sulla pagina? Prezzi vantaggiosi

per iscriversi in palestra, noleg-

giare video, acquistare scarpe e

abbigliamento, tagliarsi i capelli,

frequentare un corso di lingue,

prendere la patente. Si tratta del-

le offerte riservate dalle aziende

della rete Trieste Universitaria

che hanno scelto di partecipare

all’iniziativa (il 20% del totale

degli aderenti, tutti invitati a in-

tervenire).

Tra le proposte che hanno riscos-

so maggior interesse, quella del-

la Pallacanestro Trieste, ingresso

a 2 euro alle partite dell’Acegas,

e quella del Politeama Rossetti,

biglietto a 10 euro per il musical

Avenue Q.

SUSANNA DE MOTTONI

Page 45: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

44

Arie

s

Corsi, seminari e altre iniziative per il 2010

Formazione per la creazione

d’impresa e per migliorare la performance

aziendale

Corsi e seminariLe agevolazioni per le imprese:

tutte le agevolazioni operative

nella regione FVG

La normativa comunitaria sugli

aiuti di Stato: seminario

Web marketing, a chi e a che

cosa serve?: tutte le opportunità

del marketing on line (seminario)

Web marketing: tutti gli stru-

menti e le strategie per farsi pub-

blicità on line

Web marketing – Il posiziona-

mento: come scalare posizioni

nei risultati dei motori di ricerca

Web marketing – La pubblici-

tà on line: come comunicare in

modo efficace la propria attività

su Internet

Web marketing – L’e-mail come

strumento di pubblicità: come in-

viare e-mail commerciali e farsi

leggere, e come utilizzarle per ri-

cerche di mercato e raccolta dati

Il bilancio per non specialisti:

saper leggere e interpretare la

gestione economico-finanziaria

dell’impresa

Export check up: preparare

l’impresa ad affrontare un mer-

cato internazionale

Andar per fiere: come ottimiz-

zare la partecipazione in fiere

internazionali

Analisi di bilancio: le prestazio-

ni dell’impresa ai raggi X

Progettazione comunitaria

Gestire e rendicontare con suc-

cesso progetti comunitari

Progetto check up aziendaleL’analisi della performance dell’im-

presa attraverso la lettura dei flus-

si finanziari e del bilancio possono

suggerire la presa di decisioni che

comportano importanti azioni cor-

rettive nella gestione dell’impresa.

Per le imprese in attività da al-

meno due anni, Aries mette a

disposizione gratuitamente un

consulente che valuta le presta-

zioni dell’azienda e può proporre

soluzioni operative non solo per

migliorarne i risultati, ma an-

che per facilitare il rapporto con

la banca nel caso di accesso al

credito.

Progetto “Obiettivo donna”Considerati il gradimento e il va-

lore aggiunto dell’iniziativa, anche

per il 2010 viene proposto il pro-

getto “Obiettivo donna”. Si tratta

di attività di orientamento e assi-

stenza alle donne che vogliono in-

traprendere un’attività imprendito-

riale. Vengono attivate consulenze

gratuite personalizzate con esperti

di Aries e professionisti del settore

per quanto riguarda le agevolazio-

ni, la fiscalità e il marketing.

Per informazioni e assistenza:

Area Creazione e Sviluppo

d’Impresa

tel. 040 6701281

fax 040 365001

e-mail [email protected]

Page 46: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

45

Arie

s

Internazionalizzazione, sfida per giovani e imprese

Aries e AIESEC hanno promosso

in Camera di Commercio

il Partner Meeting Group. Sono sempre

di più le imprese che accrescono

la loro competitività avvalendosi

di stagisti universitari

provenienti da ogni parte del mondo

Nel 2009 sono 187 le imprese

triestine che si sono avvalse del

lavoro in stage di studenti prove-

nienti da tutti i paesi del mondo.

È la ricetta proposta insieme da

Aries e dall’AIESEC, la più grande

organizzazione mondiale intera-

mente gestita da studenti uni-

versitari, presente in 111 paesi

del mondo con 50.000 affiliati.

La collaborazione ha ricevuto un

ulteriore impulso dal Partner Group

Meeting ospitato il 22 febbraio

dalla Sala Maggiore della Camera

di Commercio, nel corso del quale

si sono confrontate le esperienze

degli studenti e le aspettative dal

mondo delle imprese. «L’inseri-

mento di studenti e neolaureati

provenienti da tutto il mondo in im-

prese triestine per favorirne l’inter-

nazionalizzazione è una grande op-

portunità di sviluppo», ha rilevato

il presidente camerale Antonio Pa-

oletti, che ha invitato la presidente

della locale AIESEC a illustrare il

progetto in sede di Consiglio ca-

merale. Un segno di attenzione

speciale che collima con il duplice

obiettivo dell’iniziativa di «assiste-

re le imprese nel reperimento delle

professionalità necessarie per far

crescere la competitività e facilita-

re la transizione e l’inserimento dei

giovani nel mondo del lavoro».

Il presidente della Facoltà di Eco-

nomia e Commercio dell’ateneo

triestino, Gianluigi Gallenti, e Aldo

Flego, dirigente del Gruppo Allianz,

hanno portato la loro testimonian-

za sulla validità dell’esperienza

AIESEC. La disponibilità di giovani

studenti nel mettersi in gioco an-

che con esperienze internazionali

fa loro acquisire una marcia in più

che si tradurrà in un prestigioso

accreditamento formativo.

Sono ben 7.000 le imprese triesti-

ne sensibilizzate da Aries sull’im-

portanza dell’accoglimento degli

studenti in stage in vista di un

futuro inserimento nel mondo del

lavoro e 400 di esse sono inserite

nella banca dati Polaris di incon-

tro tra la domanda e l’offerta di

lavoro.

P. P.

Page 47: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

46

Arie

s

È attivo negli uffici dell’Azienda speciale Aries lo Sportello della rete Enterprise

A disposizione delle imprese

una rete di informazioni sulle politiche

comunitarie e sulle opportunità

di business

Aries, partner del Consorzio Friend

Europe, offre servizi informativi a

tutte le imprese interessate ad

ampliare le loro conoscenze in

tema di politiche comunitarie e

di opportunità di business con

imprese estere, mettendo a di-

sposizione delle stesse l’intero

potenziale dell’Enterprise Europe

Network.

Sul sito Aries – www.ariestrieste.it –

si trovano le schede scaricabili per

accedere ai servizi offerti; in alterna-

tiva, si può contattare direttamente

l’Azienda Aries.

La rete e i suoi serviziL’Enterprise Europe Network è

una rete europea di punti di

contatto che mette a disposi-

zione delle PMI informazioni

relative alle politiche della UE

e opportunità di collaborazione

tra imprese, al fine di miglio-

rarne la capacità competitiva

e di sviluppo.

Dal 2008 sostituisce le reti

degli Euro Info Centres (EIC) e

degli Innovation Relay Centres

(IRC), e vede oltre 500 organiz-

zazioni, europee ed extraeuro-

pee, impegnate a fornire servizi

informativi a beneficio delle PMI,

coinvolgendole nelle opportunità

di rafforzamento e crescita che

l’Unione Europea mette a loro

disposizione.

Per l’Italia, la copertura nazio-

nale è assicurata da un insieme

di consorzi, che per il Nord Est

è rappresentata dal Consorzio

Friend Europe, 11 partner a ser-

vizio delle imprese del Veneto, del

Friuli Venezia Giulia e del Trenti-

no Alto Adige-Südtirol.

I servizi offerti sono i seguenti:

i programmi e le politiche euro-

pee rilevanti per le imprese e i

vari settori imprenditoriali;

-

minari dedicati ad argomenti di

interesse per le imprese e gli enti

locali;

-

siness partner sul territorio euro-

peo;

offerte dagli appalti europei;

di partecipare al VII Programma

quadro per la ricerca e lo svilup-

po (2007-2013).

Referente:

Paola Tamburlini

tel. 040 6701405, fax 040 365001

e-mail paola.tamburlini@arie-

strieste.it

Siti web di riferimento:

Enterprise Europe Network

www.enterprise-europe-network

ec.europa.eu/index_en.htm

Consorzio Friend Europe

www.friendeurope.it

Page 48: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

47

Arie

s

Diventare operatori turistici in Colombia

Iniziativa camerale di formazione

per connazionali residenti nel paese

sudamericano. Il corso è partito

a metà marzo

Aries è alleata di IAL Friuli Vene-

zia Giulia, Università di Trieste ed

Ente Friuli nel Mondo nel progetto

“Colombia Tour” per lo sviluppo

delle competenze del settore tu-

ristico nel paese sudamericano,

che prevede la realizzazione di

un corso di formazione di oltre

1.000 ore per qualificare tecnici

superiori dell’organizzazione del-

le strutture ricettive e del marke-

ting del turismo integrato.

Dopo la prima fase di selezione

degli allievi (di nazionalità italia-

na residenti in Colombia, di età

compresa tra i 18 e i 64 anni e in

possesso di un diploma di scuola

superiore, con conoscenza della

lingua italiana) il corso è partito

a metà marzo e prevede un primo

periodo di formazione di 200 ore

in Colombia, per poi proseguire

con 800 ore di formazione in Ita-

lia, comprensive di un periodo di

stage presso aziende e strutture

turistiche in Friuli Venezia Giulia.

I profili così creati potranno ope-

rare in due precisi contesti: in

strutture turistiche, come con-

sulenti o dipendenti capaci di

analizzare il territorio, definirne

le politiche e gli strumenti di

marketing territoriale e di at-

trazione e promozione turistica

(come consorzi turistici, enti e

agenzie di promozione) o di de-

finire offerte e pacchetti alla

clientela (in agenzie di viaggio)

e in strutture ricettive (alberghi,

resort, camping, bed&breakfast)

curandone gli aspetti gestionali,

di marketing e di rapporto con i

clienti.

Dal 4 al 6 maggio hanno avuto

luogo a Bogotá due momenti

significativi. Un incontro fra i

responsabili degli enti partner,

anche collegati in videoconfe-

renza da Trieste, e gli allievi ha

permesso a questi ultimi di com-

prendere l’assetto progettuale, gli

attori coinvolti e di manifestare

le proprie aspettative soprattutto

riferite al periodo di permanenza

in Italia. L’altro appuntamento

di rilievo è stato l’incontro degli

allievi con gli enti istituzionali

e la business community in Co-

lombia attivi nel settore turistico,

per favorire il network idoneo al

successivo inserimento lavo-

rativo degli allievi o per creare

le premesse per lo sviluppo di

un’attività in proprio. A quest’ul-

timo incontro hanno partecipato

anche l’ambasciatore d’Italia in

Colombia, Gerolamo Schiavoni,

e il presidente della Camera di

Commercio Italiana per la Co-

lombia, Luciano Paganelli, che

hanno assicurato il pieno soste-

gno all’iniziativa.

A giugno è prevista la permanen-

za in Friuli Venezia Giulia, con vi-

site ad hoc e interventi formativi

dell’Università di Trieste, dello

IAL e della Camera di Commer-

cio di Trieste, attraverso Aries. A

luglio e agosto si svolgeranno gli

stage in strutture turistiche ed

enti in Italia.

Page 49: SOS IMPRESA TETriesteEconomica n. 2 anno II maggio 2010 ... · E conomia, crisi, progettualità, sviluppo: con ben chiare queste parole la Camera di Commercio di Trieste si è mossa

48

Arie

s

Check UpAziendale

La crisi, prima finanziaria e poi

economica, non mostra segni

decisi di ripresa e, continuando

nei suoi effetti negativi, impone

alle imprese una serie di azioni di

contenimento dei danni provocati

dalla congiuntura sfavorevole. Da

tempo è stata attivata a livello

regionale una serie di misure che

intendono contrastare la crisi; que-

ste misure, che solo verso la fine

del 2009 hanno iniziato a essere

pienamente operative, intervengo-

no sostanzialmente nell’accesso

al credito, nell’innovazione e per

cercare di garantire liquidità alle

Per informazioni e assistenza:

Area Creazione e Sviluppo d’Impresa

tel. 040 6701281

fax 040 365001

e-mail [email protected]

imprese. Le imprese, dal canto loro,

sono estremamente attente al con-

trollo e al contenimento dei costi, in

particolare riducendo gli sprechi e

cercando di ottimizzare l’utilizzo di

risorse importanti, quali i capitali,

le attrezzature, la tecnologia.

In questo scenario ancora molto

“fluido” è estremamente impor-

tante che l’impresa non perda

mai di vista il proprio obiettivo

principale: incrementare i profitti

e la crescita dell’azienda.

Tale obiettivo è molto sentito an-

che dalla Camera di Commercio

che attraverso Aries vuole essere

vicina agli imprenditori mettendo

a disposizione consulenze spe-

cialistiche in tema economico-

finanziario con la convinzione

che ora l’impresa debba essere

aiutata anche attraverso una se-

rie di consulenze personalizzate.

Su queste basi nasce il progetto

Check Up Aziendale. Un consu-

lente selezionato, partendo dalla

storia passata dell’impresa, ne

analizza il bilanci, i flussi finan-

ziari per valutare attentamente la

performance al fine di suggerire

la presa di decisioni che compor-

tano importanti azioni correttive

nella gestione dell’impresa.

Per le imprese in attività da al-

meno due anni, Aries mette a

disposizione gratuitamente un

consulente che valuta le presta-

zioni dell’azienda e che può pro-

porre soluzioni operative non solo

per migliorarne i risultati, ma

anche per facilitare il rapporto

con la banca nel caso di accesso

al credito.