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Focus sui Servizi Alberghieri Le Persone accolte per vivere in una “Casa di Riposo” vengono di norma indicate con nomi differenti a seconda dell’ottica con la quale si considerano … c’è chi parla di OSPITI chi di CLIENTI chi di UTENTI chi di RESIDENTI chi di PAZIENTI/MALATI. È ovvio come dietro questi nomi vi siano concezioni diverse … quella assistenziale quella dell’impresa quella della Medicina ecc. Una “casa di Riposo” che si ponga nella società come Ente or- ganizzatore di una Comunità nella quale la PERSONA ANZIANA potrà essere accolta per diventare protagonista in essa, è evi- dente che utilizzerà prevalentemente il termine RESIDENTE insieme a PERSONA ANZIANO. Ma per illustrare i SERVIZI GENERALI che caratterizzano il per- corso di vita di una persona anziano residente in una struttura, è necessaria una sintesi tra tutte le sopracitate concezioni. In pratica, nell’organizzare i principali servizi di tipo alberghie- ro che compongono i cosiddetti SERVIZI GENERALI (Ristorazio- ne-Lavanderia-Pulizie), è fondamentale e importante ASCOL- TARE i desideri dell’anziano accolto (il Residente) che parteci- pando alla spesa assume anche il ruolo di Cliente, ma usu- fruendo di compartecipazione della sanità pubblica assume anche il carattere di Utente e che rivestendo un rilievo sanita- rio ha spesso la caratteristica di Paziente/Malato. Quindi primo compito delle residenze per anziani è saper far coincidere tutte queste concezioni per ottenere un risultato di servizio in grado di assolvere il più possibile a tutte queste esi- genze insieme. Da questa prima fase di studio ed identificazione del tipo di servizio cui si vuole dare vita, farà seguito la scelta della moda- lità dell’erogazione che potrà essere diretta o in appalto. Per entrambe vi sono pro e contro, non esiste la soluzione idea- le, certamente la dimensione della Residenza e la sua vocazio- ne al naturale Core Business( il cuore dell’attività) cioè l’Assistenza diretta alla Persona, fanno optare, nella maggior parte dei casi, verso servizi generali in appalto a Imprese ester- ne solitamente altamente specializzate nel campo. Se a questo si unisce poi la necessità di avere quanto più possi- bile costi certi unitamente a personale specializzato e formato per il servizio in questione, ecco come sempre più stia pren- dendo piede l’outsourcing di alcuni servizi soprattutto ristora- zione, lavanderia, pulizia e sanificazione degli ambienti. Anche altri servizi alla persona entrati ormai a pieno titolo nel novero dell’offerta agli anziani residenti delle strutture, quali la pettinatrice, l’estetista, la pedicure, il barbiere, vengono resi da professionisti in possesso della regolare licenza di esercizio Sommario Focus sui Servizi Alberghieri Paola Garbella, Direttore Generale Pag 1 Tecnologia e innovazione al servizio della salute: nuovo sistema di biancheria da letto Pag 3 “Dai vecchi metodi di lavaggio al nuovo sistema microchip” Pag 4 Miglioramenti in cucina: benessere, salute e gusto Pag 5 Libera banda: Musica nel Vento Pag 6 Vita agli anni e non solo anni alla vita Dr. Marco Cattaneo, Direttore Sanitario Pag 7 Rubrica “Lo sai che…” … sono state rinnovate tutte le divise del personale di assistenza? Pag 8 Kinaesthetics: un'esperienza che ti apre la mente Pag 9 Sconti su rette Rodolfo Avv. Caridi, il Presidente Nuovo Servizio di consulenza legale Pag 10 Formazione per volontari BEN-essere per chi cura Pag 11 Attività Fisica Adattata: proficua collaborazione con l’Associazione Parkinsoniani Biellese Raccolta Fondi Polo Alzheimer Pag 12 1 Via Martiri Libertà 196 - 13897 Occhieppo Inferiore Biella - Direttore responsabile: Corradino Pretti Spedizione in A.P. - Art. 2 lettera C Legge 23/12/96 n. 662 - Filiale di Vercelli - Stampato in proprio - Registrazione Triunale di Biella n. 476/98 Quadrimestrale dell’Opera Pia A. E. Cerino Zegna - Maggio 2012 - Anno 15, numero 1

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Focus sui ServiziAlberghieriLe Persone accolte per vivere in una “Casa di Riposo” vengonodi norma indicate con nomi differenti a seconda dell’ottica conla quale si considerano … c’è chi parla di OSPITI chi di CLIENTIchi di UTENTI chi di RESIDENTI chi di PAZIENTI/MALATI.È ovvio come dietro questi nomi vi siano concezioni diverse …quella assistenziale quella dell’impresa quella della Medicinaecc.Una “casa di Riposo” che si ponga nella società come Ente or-ganizzatore di una Comunità nella quale la PERSONA ANZIANApotrà essere accolta per diventare protagonista in essa, è evi-dente che utilizzerà prevalentemente il termine RESIDENTEinsieme a PERSONA ANZIANO.Ma per illustrare i SERVIZI GENERALI che caratterizzano il per-corso di vita di una persona anziano residente in una struttura,è necessaria una sintesi tra tutte le sopracitate concezioni.In pratica, nell’organizzare i principali servizi di tipo alberghie-ro che compongono i cosiddetti SERVIZI GENERALI (Ristorazio-ne-Lavanderia-Pulizie), è fondamentale e importante ASCOL-TARE i desideri dell’anziano accolto (il Residente) che parteci-pando alla spesa assume anche il ruolo di Cliente, ma usu-fruendo di compartecipazione della sanità pubblica assumeanche il carattere di Utente e che rivestendo un rilievo sanita-rio ha spesso la caratteristica di Paziente/Malato.Quindi primo compito delle residenze per anziani è saper farcoincidere tutte queste concezioni per ottenere un risultato diservizio in grado di assolvere il più possibile a tutte queste esi-genze insieme.Da questa prima fase di studio ed identificazione del tipo diservizio cui si vuole dare vita, farà seguito la scelta della moda-lità dell’erogazione che potrà essere diretta o in appalto.Per entrambe vi sono pro e contro, non esiste la soluzione idea-le, certamente la dimensione della Residenza e la sua vocazio-ne al naturale Core Business( il cuore dell’attività) cioèl’Assistenza diretta alla Persona, fanno optare, nella maggiorparte dei casi, verso servizi generali in appalto a Imprese ester-ne solitamente altamente specializzate nel campo.Se a questo si unisce poi la necessità di avere quanto più possi-bile costi certi unitamente a personale specializzato e formatoper il servizio in questione, ecco come sempre più stia pren-dendo piede l’outsourcing di alcuni servizi soprattutto ristora-zione, lavanderia, pulizia e sanificazione degli ambienti.Anche altri servizi alla persona entrati ormai a pieno titolo nelnovero dell’offerta agli anziani residenti delle strutture, qualila pettinatrice, l’estetista, la pedicure, il barbiere, vengono resida professionisti in possesso della regolare licenza di esercizio

SommarioFocus sui Servizi AlberghieriPaola Garbella, Direttore GeneralePag 1

Tecnologia e innovazione al servizio della salute: nuovosistema di biancheria da lettoPag 3

“Dai vecchi metodi di lavaggio al nuovo sistema microchip”Pag 4

Miglioramenti in cucina: benessere, salute e gustoPag 5

Libera banda: Musica nel VentoPag 6

Vita agli anni e non solo anni alla vitaDr. Marco Cattaneo, Direttore SanitarioPag 7

Rubrica “Lo sai che…” … sono state rinnovate tutte le divise del personale di assistenza?Pag 8

Kinaesthetics: un'esperienza che ti apre la mentePag 9

Sconti su retteRodolfo Avv. Caridi, il Presidente

Nuovo Servizio di consulenza legalePag 10

Formazione per volontariBEN-essere per chi curaPag 11

Attività Fisica Adattata:proficua collaborazione conl’Associazione Parkinsoniani BielleseRaccolta Fondi Polo AlzheimerPag 12

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Via Martiri Libertà 196 - 13897 Occhieppo Inferiore Biella - Direttore responsabile: Corradino PrettiSpedizione in A.P. - Art. 2 lettera C Legge 23/12/96 n. 662 - Filiale di Vercelli - Stampato in proprio - Registrazione Triunale di Biella n. 476/98

Quadrimestrale dell’Opera Pia A. E. Cerino Zegna - Maggio 2012 - Anno 15, numero 1

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quindi con la possibilità di emettere regolare ricevutaper la prestazione offerta in un ambiente dedicatoall’interno della Residenza. Si tratta tra l’altro di servizi fondamentali per conser-vare stili ed abitudini di vita dei residenti che richiama-no alla esistenza di tutti noi; infatti sono sempre piùpresenti veri e propri negozi di parrucchiere, angolibenessere per estetiste e calliste, negozietti per piccoliacquisti, bar e ristoranti, ecc.In questa ottica e con questi principi in questi anni si èlavorato al Cerino Zegna in modo da offrire ai residen-ti oltre l’assistenza tutelare sanitaria e riabilitativa, unbuon livello di servizio alberghiero puntando su pro-fessionalità, gradevolezza, efficacia ed efficienza.Nelle pagine che seguiranno si entrerà maggiormentenei dettagli anche descrittivi dei servizi soprattuttoRistorazione – Lavanderia – Pulizia, come sono organiz-zate e concepite nel nostro Ente sia nella struttura diOcchieppo Inferiore che in quella di Lessona.Saranno sottolineate alcune peculiarità ed innovazioniche sono il punto di forza di questi servizi unitamentealle regole che ci servono per affrontare i punti didebolezza e gli eventuali disservizi che fanno parte diun sistema complesso quale è il servizio in una

Residenza per Anziani, consapevoli che il nostro stile èstato, e sarà sempre, quello del cercare costantementel’innovazione in una ottica di miglioramento continuo.

Paola Garbella, Direttore Generale

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Camera da letto al piano terra, Residenza Cerino Zegna

Salone al piano terra, Residenza Cerino Zegna.

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Tecnologia e innovazione al servizio della salute: nuovo sistema di biancheria da letto

All’Opera Pia A. E. Ce-rino Zegna il serviziodi noleggio, lavaggiobiancheria è affidatoad una Lavanderia in-dustriale che offre unservizio accurato uti-lizzando prodotti in-novativi, progetti spe-

cifici e tecnologia d’avanguardia per il lavaggio e ilnoleggio della biancheria di alberghi, ristoranti, clini-che, strutture ospedaliere e case di riposo nel nordovest d’Italia. Utilizziamo quindi una linea di bianche-ria a noleggio studiata appositamente per il settoresocio-sanitario, un sistema “su misura” chiamato “SleepKnit - il letto che cura l’ospite”.Questo nuovo sistema garantisce:• un miglioramento del confort per l’ospite in quan-to le lenzuola annullano l’attrito e la frizione che favo-riscono il decubito, il tessuto elasticizzato offre como-dità e sollievo e la traspirabilità garantisce alte capaci-tà termoregolanti. Il materiale risulta da una particola-re lavorazione della maglia di jersey che all’interno, acontatto con l’ospite è al 100% cotone, per dare unperfetto comfort mentre all’esterno è 100% poliestereche garantisce durata e resistenza nel tempo. Questotipo di materiale mantiene fermo il lenzuolo sul mate-rasso riducendo notevolmente il decubito. • benefici per gli operatori in quanto è più facile eveloce il rifacimento dei letti; permette all’operatore dicontenere il tempo necessario al rifacimento e riassettodei letti. Una sola persona è in grado di svolgere auto-nomamente tutte le operazioni con notevole facilità.• benefici per la salute in quanto offre un letto com-pletamente igienizzato con l’eliminazione di coperte dilana e copriletto insalubri.

Inoltre:• il tessuto è morbido e rimane composto grazie allasua costruzione con gli angoli,• piegature e grinze completamente eliminate, riduco-no al minimo le piaghe da decubito,

• l’esclusiva confezione del lenzuolo superiore semi-ela-sticizzato, disegnato per dare più spazio alle caviglie eai piedi, elimina i fastidiosi effetti dell’equinismo,• grazie alla grande traspirabilità il letto rimane piùasciutto ed in ordine rispetto alle lenzuola tradizionali,• Sleep knit cura con il colore in base ai principi dellacromoterapia, tecnica terapeutica che sostiene che icolori siano in grado di influenzare a livello fisico edemotivo,Ciò che risulta essere davvero innovativo è il materialedi cui sono composte le lenzuola, le coperte e le traver-se: si tratta di cotone e poliestere che li rende moltosoffici al tatto, adattabili e quindi molto confortevoliper l’ospite. Il lenzuolo sotto ha 4 angoli facili da siste-mare e con un notevole risparmio di tempo per il rifa-cimento del letto. Il lenzuolo sopra ha una piega infondo che permette di lasciare il libero movimento deipiedi evitando arrossamenti e il cosiddetto “piede equi-no”. La coperta/copriletto e leggerissima, trattiene latemperatura del corpo pur essendo traspirante. Il tuttoin una gamma di colori tenui, delicati e abbinabili. Latraversa rappresenta il punto di forza in quanto risultacomposta di un materiale di poliestere che trattiene iliquidi senza bagnare le lenzuola.Operatori socio sanitari, volontari, famigliari e, soprat-tutto, ospiti, hanno gradevolmente accolto questainnovazione commentando che è migliorata la visioned’insieme della camera da letto molto positiva per l’e-leganza dei colori di lenzuola e coperte, che si rispar-mia tempo nel rifacimento dei letti o nel semplice rias-setto da parte degli operatori socio sanitari e che c’èuna generale soddisfazione e benessere da parte dellepersone residenti.

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Lenzuolo di nuova generazione

OSS Maria Teresa Buscaglione e Maria Martello nel rifacimento del letto, aprile 2012

OSS Maria Teresa Buscalgione nella pulizia del materasso antidecubito, aprile 2012

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“Dai vecchimetodi dilavaggio alnuovo sistemamicrochip”Con la stessa Lavanderia ormai da un anno è in corsouna sperimentazione per il servizio di lavaggio dellabiancheria personale degli ospiti della Residenza MariaGrazia, sita nel comune di Lessona. I capi degli ospiti vengono lavati ad acqua e sanificaticon l’adozione del sistema “wet cleaning” con deter-genti della migliore qualità e disinfettanti certificaticome strumenti medico-chirurgici a marchio CE. Glistessi processi produttivi vengono testati con un model-lo in adozione presso i laboratori Ecolab tedeschi chene verificano l’avvenuta ed efficace disinfezione.Innovazione e tracciabilità sono le caratteristiche prin-cipali di questo servizio. Infatti il servizio di guardarobaospiti gestito con Sistema Rf-id con l’utilizzo di micro-chip garantisce il riconoscimento automatico di ognisingolo capo, la certezza di non commettere errorinella riconsegna, la cronostoria documentata di ognisingolo capo microchippato. Questo sistema automati-co consente di tracciare con estrema precisione il per-corso dei tessuti nelle fasi di lavaggio e stiro. Il sistema

è basato su un microchipche contiene un codiceunivoco che permette diidentificare gli indumentie di associarli agli utenti,di verificare il numero e iltipo di lavaggi subiti dalsingolo capo, le volte cheè stato utilizzato, di valu-tare lo stato di usura equindi aiuta ad evitare confusioni, accertare ammanchie danneggiamenti. La responsabile della Residenza Ma-ria Grazia, Emanuela Petit, insieme agli operatori sociosanitari, hanno condotto una valutazione del nuovosistema identificando i seguenti punti favorevoli:• I vestiti e biancheria intima sporca di ogni residenteviene messo in un sacco individuale, nominativo per cia-scun residente, e non va più in un sacco comune comenelle lavanderie tradizionali. Questo aspetto denota unulteriore riguardo alla personalizzazione del servizio.• Il trasporto e scambio di biancheria sporca e pulitaviene garantita al meno tre volte alla settimana, garan-tendo un servizio tempestivo.• I capi vengono ben lavati, ben stirati e impacchettatisingolarmente per ogni residente.• I pacchi singoli vengono stoccati in grossi borsoni inordine di camera e messi su carrelli facili da manovrare,aspetto che facilita e diminuisce i tempi della distribu-zione della biancheria negli armadi personali.

Pulizia e sanificazione ambiente: confort e sicurezza

Il Servizio di pulizia e sani-ficazione costituisce unelemento essenziale per laprevenzione della diffusio-ne degli agenti patogeniche possono provocare in-fezioni all’interno dellastruttura. Per questo moti-vo la pulizia di tutti gliambienti segue un proto-collo che impone lo stessolivello di qualità previstoper le strutture sanitarie.A intervalli regolari vengo-no effettuati dei controllimicrobiologici e chimici i-gienico ambientali per evi-denziare la carica battericasulle varie superfici di cuci-ne, camere da letto e bagni.

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OSS Patrizia Bottinelli nella distribuzione della biancheria pulita, Residenza Maria Grazia

Riordino biancheria in armadio, Residenza Maria Grazia

Sistemi automatizzati in lavanderia

La sig.ra Claudia, operatore di pulizia e sanificazione al secondo piano, Residenza Cerino Zegna

ISTRUZIONI PER L’USO!Per garantire l’igiene, i capi vengono lavati ad alte temperature (non meno di 60°). Per questo motivo, si consi-glia ai famigliari di lavare i capi delicati a casa. In caso di smarrimento capi o di infeltrimento delle maglie, è pre-visto un rimborso.

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Cure estetiche a servizio dei residenti

Presso la Residenza Cerino Zegna, tutti i martedì e mer-coledì, per tutta la giornata, sono presenti due parruc-chiere che operano nei locali messi a disposizionedall’Ente al piano terra. Tutti i mercoledì è previsto il ser-vizio di pedicure e estetista su prenotazione. Le preno-tazioni sono raccolte dalle Responsabili di settore, oppu-re l’ospite stesso (o il suo parente) può accordarsi con laparrucchiera e/o pedicure. Presso la Residenza MariaGrazia, tutti i lunedì e mercoledì mattina è in funzione ilservizio di parrucchiera. Il servizio di pedicure è su pre-notazione. Per gli ospiti con la convenzione del SSN, èprevista una volta al mese un taglio e piega gratis e unservizio di pedicure.

Manutenzione: pronto intervento e funzionalità

All’interno dell’Ente sono presenti due manutentori(Marco al Cerino Zegna e Mario alla Residenza MariaGrazia) che si occupano di far funzionare tutte le attrez-zature e di riparare ciò che si guasta. È di loro compe-tenza la manutenzione ordinaria programmata per assi-curare un buon funzionamento degli impianti.

Miglioramentiin cucina:benessere, salute e gustoLa pianificazione generale del menu viene coordinatatra il Direttore Sanitario ed il Responsabile della Risto-razione (con l’assistenza di un dietologo), ed in formadi includere le richieste e preferenze riferite dai respon-sabili di settore. In base al rilevamento del gradimentodel menu da parte degli ospiti e sull’appropriatezzaqualitativa e quantitativa, almeno semestralmente sirealizza una valutazione generale del menu regi-strata su un verbale.I menu variano secondo versione invernale ed esti-va. È possibile scegliere giornalmente tra varietà diprimi, secondi, contorni e frutta. In occasioni di festivi-

tà o ricorrenze particolari vengono proposti piattigeneralmente legati alla tradizione locale. Il menu può essere personalizzato per assecondarele preferenze alimentari o particolari problemi dimasticazione e di deglutizione. La scelta del menu èquotidiana e viene fatta nel seguente modo: vieneesposto in bacheca il menu del giorno seguente e vienecompilato un apposito modulo specificando il piattodel giorno o una delle alternative proposte.Per andare incontro alle diverse esigenze degli ospitinon autosufficienti, oltre al pasto frullato che viene uti-lizzato nel caso di ospiti con disfagia, è stato introdot-to un sistema misto che prevede di triturare e sminuz-zare le portate mantenendole separate. Questo accor-gimento crea il vantaggio per gli ospiti di avere le por-tate diversificate in base alle diverse esigenze di deglu-tizione mantenendo e migliorando il benessere, la salu-te e soprattutto il gusto. Le porzioni vengono frullate,triturate o sminuzzate in cucina appena prima di esse-re servite in reparto in modo da garantire le caratteri-stiche delle sostanze nutritive.

Altra interessante iniziativa riguarda il progetto diidratazione che consiste nel somministrare, a ospitiche non accettano di bere alcun tipo di liquido, dellegelatine prodotte in cucina che garantiscono una pia-

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Ricevimento ristorativo, Residenza Cerino Zegna

ULTIMA NOVITÀ!Anche nella manutenzione ci sono novità. Il servizio è stato dotato di un computer in rete e posta elettronicainterna per poter ricevere direttamente le segnalazioni degli interventi da effettuare e per poterli evadere nelpiù breve tempo possibile.

OSS Elena La Rosa, servizio pranzo, Residenza Cerino Zegna

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cevole alternativa e diminuiscono i sintomi legati alladisidratazione. Ma l’alimentazione non deve esseresolo misurata in termini sanitari (calorie, proteine, lipi-di, vitamine, ecc.) ma anche dalla prospettiva del suo“significato” in quanto opportunità relazionale e dicomunicazione. Questa connotazione caratterizzaparticolarmente la persona anziana, poiché l’alimenta-zione diviene non solo apporto di energie e nutrienti,ma anche momento culturale, di stimolo e gratificazio-ne, che concorre al raggiungimento del benessere so-matico, psichico e relazionale. Dalla nostra cucina ven-gono proposti e realizzati nelle diverse stagioni e unavolta al mese dei piatti tipici della tradizione locale(bounet, capunet, polenta concia, peperoni in bagnacauda, la fonduta con il cotechino e la paletta biellese)tra gli altri, soprattutto i più graditi!

Per far fronte alle necessità alimentari specifiche deimalati di Alzheimer la società di ristorazione in colla-borazione con l’ente e il Centro Studi InternazionalePerusini di Pordenone ha messo a punto M’AMA, unmodello per l’alimentazione dei malati di Alzhei-mer, ovvero un’offerta ad hoc per migliorare la quali-tà della vita del malato di Alzheimer e di chi lo assiste.Gli ospiti del Centro Diurno Alzheimer e i residenti delNucleo Temporaneo Alzheimer fruiscono in aggiunta diuno spuntino con frutta frullata a metà mattina e diuna sostanziosa merenda composta da ricottine conzucchero e miele o scaglie di grana o affettato o tortasalata. È previsto inoltre per i residenti uno “snack dellabuonanotte” di cioccolato.

Libera banda:Musica nel VentoQuesto lavoro nato dal-l’idea del musicoterapi-sta Ernesto De Martinoe dall’animatore EnricoMaron Pot, ha il merito di credere nelle potenzialitàdegli Anziani residenti e di valorizzarne la creativitàUn progetto che valorizza ed onora l’impegno deglianziani residenti al Cerino Zegna e di tutti gli anzianiresidenti nelle strutture loro dedicate.“La bellezza e l’amore sono dentro di noi, dobbiamosolo avere l’opportunità di poterle esprimere…”Nella splendida e raccolta cornice della nostra Cappella,durante alcune sedute di musicoterapia, ci è venuto ilpensiero di raccogliere e raccontare ciò che accadeva inquei momenti. I suoni, i battiti, le percussioni, l’aria…Così tutto è stato registrato e trasformato in traccesonore. Questa Musica, somministrata ad altri Anzianiresidenti in alcune sedute di psicomotricità tenute daNicoletta Bocca, si è trasformata in immagini facendoda sottofondo all’espressione di disegni sull’onda delvento delle emozioni.

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Sala da pranzo del Centro diurno Alzheimer, Residenza Cerino Zegna

ULTIMA NOVITÀ!Dai primi di maggio è stato avviato il “Vive café” con ammodernamento del bar, inserimento di prodotti vari enuovi di consumo. Inoltre è stato anche ampliato l’orario stesso del bar dalle 8,00 con possibilità per il ristorantedi offrire una gamma maggiore di piatti alternativi. Esiste la possibilità di pranzare in occasione del compleannodell’ospite con i famigliari presso il ristorante interno con menù alla carta a prezzo conveniente. La stessa possi-bilità viene offerta nelle feste tradizionali come Natale e Pasqua. Si precisa che il pranzo/cena in ristorante è gra-tuito per la persona residente che accompagna i propri famigliari.Nel corso dell’anno vengono organizzati all’interno della struttura eventi speciali di festa quali la grigliata, con-sueto appuntamento estivo che coinvolge tutte le strutture residenziali del biellese e feste varie tra cui la “festadel dolce” con una vasta gamma di torte e biscotti preparati dai nostri cuochi.

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Insieme alle tracce sono-re suonate dagli anziani,altri strumenti sono statiaggiunti e hanno accom-pagnato quel vento… ilvioloncello di Ernesto deMartino e le tastiere diEnrico Maron Pot, la pro-duzione di Luigi Peyla ela collaborazione di Ni-coletta Bocca.Tutto il materiale è statoraccolto e racchiuso inun COMPACT DISC dovesi può ascoltare e vederecon gli occhi degli An-ziani quanto vissuto inquei momenti.Se desiderate sentire,vedere ed ascoltare viinvitiamo all’AUDIO-E-SPOSIZIONE i giorni 25 e26 maggio 2012. Seguiranno avvisi detta-gliati sul nostro sito web:www.cerinozegna.it e lo-candine.

Vita agli anni e non solo annialla vitaLa celebrazione della giornata mondiale della malattiadi Alzheimer (21 settembre) ha offerto l’opportunitàper catalizzare l’attenzione generale sul tema delledemenze, consentendo al tempo stesso di documenta-re quanto viene realizzato nei diversi paesi ed esplicita-re strategie e progettazioni per il futuro.Ogni giorno ci troviamo infatti di fronte a nuove pover-tà assistenziali, non sempre sostenibili nella loro totali-tà e pertanto incapaci di garantire adeguata qualità divita.Le fasce più deboli rappresentano la maggioranza e traqueste troviamo gli anziani residenti nelle strutture (inPiemonte sono oltre 12.000, con un dato progressiva-mente in crescita).Dopo un incontro preliminare volto a valutare la fatti-bilità di un progetto capace di intervenire sulla qualitàdi vita degli ospiti in Struttura, è nato il progetto “vitaagli anni e non solo anni alla vita”, progetto che pre-vede interventi sulle criticità degli anziani in Residenza,quali appunto la nutrizione, l’attività motoria ed ilgrado cognitivo. Si tratta di un progetto rivolto ad ope-ratori che “si prendono cura” di circa 1.000 anziani in

struttura in quat-tro province (NO,VC, BI, VCO) e sipropone di atti-vare un program-ma formativo concontinuità neltempo al fine dimigliorare la qua-lità di vita degliospiti e le risorsedel personale.Lo spirito del pro-getto bene siesprime in unafrase ripresa daun intervento delPontefice Giovanni Paolo II: “Se la vita regala ancoraaltri anni da vivere non è giusto che la vecchiaia si ridu-ca miseramente ad essere solo un’attesa”.È proprio in tale fase che si deve intervenire cosicchécoloro per i quali esiste ancora uno spazio di vita, lastessa vada sostenuta e rinforzata.Nell’ambito della criticità sopra indicata, un lavoro par-ticolare spetta allora all’area cognitivo-prestazionale. Ilprogetto anni alla vita è quindi un progetto di attivitàstrutturata per l’intervento sul decadimento cognitivo,partendo dalla considerazione che l’assistenza alle per-sone affette da involuzione cognitivo-prestazionaleall’interno delle strutture residenziali viene general-mente svolto con interventi difformi.L’intervento non deve essere “standardizzato” mabensì “personalizzato”, fondato sulle funzionalità resi-due ed inoltre i risultati devono essere di rilievo per lapopolazione istituzionalizzata.L’obiettivo principe è pertanto condividere il progettoall’interno delle strutture residenziali partecipanti allavoro e, soprattutto, ottenere out-come confrontabilied utilizzabili nei riguardi dei reali bisogni della popo-lazione anziana istituzionalizzata.Il progetto assume quindi originalità poiché indirizzatoalla popolazione residenziale, coinvolgendo l’esperien-za e la professionalità multidisciplinare e fornendo,come detto, out-come rilevanti.Gli strumenti selezionati per attuare tale progetto sonoquindi l’area riabilitativa per il mantenimento/recuperodei parametri funzionali di base delle persone affetteda demenza lieve/moderata, uno specifico interventoper i disturbi cognitivo-comportamentali ed infine lasfera alimentare, elementi tutti che concorrono, a variolivello, alla “salute e qualità di vita” dell’anziano.La condivisione di protocolli sulla gestione integrata esulla formazione multidisciplinare e multiprofessionaledei diversi operatori coinvolti nel lavoro di cura, appa-re quindi strumento motivante ed indispensabile.La garanzia di continuità dell’iniziativa a favore deipazienti affetti da malattia di Alzheimer e delle lorofamiglie, diviene allora obiettivo del progetto, che inmodo semplice e modesto, ha iniziato a seminare conla speranza viva di un futuro ricco raccolto.

Dr. Marco Cattaneo, Direttore Sanitario, Opera Pia A. E. Cerino Zegna Onlus

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Rubrica“Lo sai che…” … sono state rinnovate tutte le divise del personale di assistenza?Le nuove divise sono state consegnate tra la fine del2011 e l'inizio del 2012, ed il giorno ufficiale di inizioutilizzo è stata l'Epifania.Per l’infermiere, la divisa è così composta: polo biancacon i bordini su maniche e colletto color bordeaux cheriprende la tonalità dei pantaloni. I pantaloni sonostati studiati con dei grossi tasconi laterali. La felpa indotazione è bianca.Per gli operatori socio sanitari, la nuova divisa ha unanovità, ovvero anziché le t-shirt bianche che talvoltadiventavano trasparenti con il passare del tempo e deilavaggi, sono state fornite delle ampie e comode poloblu scuro con il logo Cerino ricamato sul pettoraledestro. La divisa è quindi così composta: casacca senzalogo, polo con logo Cerino, pantalone o gonna bianca,felpa bianca. Il davantino rimane bianco con bordiniazzurri come precedentemente.Gli operatori socio sanitari del Nucleo Alzheimer hannoanche loro inserito una polo di color verdino (un tonomolto rilassante) sempre con il logo del Cerino sul pet-torale destro.Per i fisioterapisti, la divisa è invariata ovvero polobianca con logo Cerino Zegna sul pettorale Blu scuro efelpa blu scura.

…un gruppo di giovani studenti del Liceo Scientifico Socio-Psico-Pedagogicodi Biella hanno fatto uno stage presso il Cerino Zegna. Ecco la loro lettera di ringraziamento!

Salve a tutti, siamo nove studentesse del Liceo ScientificoSocio-Psico-Pedagogico e quest’anno, per il progetto ditirocinio, ci è stato proposto di lavorare in una casa diriposo. Nonostante le nostre aspettative fossero moltodiverse dovute alle nostre esperienze precedenti, tuttenoi concordavamo sul comune stereotipo che casa diriposo = parcheggio. Immaginando di paragonare unanziano ad un’automobile e i suoi cari ai proprietari cheaffidano il proprio mezzo ad una struttura, che ha ilcompito di occuparsi della manutenzione, del riforni-mento e del cambio dei pezzi.Questo perché pensavamo che la vita degli anziani all’in-terno dell’istituto fosse dettata dall’alternanza dei pastie del sonno, credendo che lo spostamento da un postoall’altro del reparto fosse l’unica interazione tra ospite eoperatore. Ci siamo poste molte domande: con chi avrò a che fare?Qual è il modo migliore per relazionarmi con loro?Riuscirò a superare i miei pregiudizi e le mie paure? Masoprattutto… ce la farò? Anche se troppo rapidamente,sono già passati 5 giorni e altrettanto velocemente sonocambiate le nostre idee. Ora l’associazione che ci vienenaturale è casa di riposo = famiglia.Quello che ci ha sorpreso piacevolmente è l’attenzioneche viene dedicata alla singola persona, con l’obiettivo dimantenere le sue abitudini, passioni e interessi, attraver-so attività che hanno il compito di ricordare loro la vitaquotidiana che avevano al di fuori della struttura e ren-dendo piacevole la permanenza. Passeggiando tra i corridoi e i reparti, l’atmosfera è resaaccogliente dalla scelta dei colori, che trasmettono alle-gria e dall’arredamento che varia in base alle necessitàdegli ospiti.E cosa dire degli operatori? Sono stati tutti molto dispo-nibili a spiegarci, nel modo più comprensibile per noi,come svolgono la loro mansione. Anche grazie a loroabbiamo capito come poterci relazionare e instaurare un

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dialogo con gli ospiti. Abbiamo imparato a comunicarecon loro attraverso altri canali: una carezza, un sorriso,uno sguardo, un gesto valeva più di tante parole.Abbiamo dato il massimo senza accorgerci che in cambiostavamo ricevendo molto di più: perché uscendo da que-sta porta, non portiamo con noi solo un’esperienza, maun grande insegnamento. Anche se siamo molto giovani, dobbiamo tener contoche la vita ha un punto di partenza e uno d’arrivo e chequesto non è così’ lontano come crediamo; perciò èimportante essere protagonisti della nostra vita e riusci-re a cogliere il significato dei piccoli gesti. Paradossal-mente, l’incontro con la vecchiaia ci fa apprezzare la no-stra giovinezza, ricordandoci di trarre il meglio da essa.Arveze en gamba e grazie di tutto.Yara, Marcella, Chiara, Maria Vittoria, Elisa, Chiara, Giu-lia, Jessica e Sabrina.

Kinaesthetics: un'esperienza che ti apre la menteL'assistenza agli anziani è davanti a grandi sfide; imotivi sono vari: lo sviluppo demografico, l'aumentodelle persone affette da una malattia di demenza, ifinanziamenti non chiariti e molti altri.Provvedimenti mirati e metodi nuovi, basati scientifica-mente, per promuovere il potenziale umano, ottengo-no, nelle persone in situazioni di dipendenza assisten-ziale, nelle persone anziane o disabili a casa, nei fami-gliari che prestano assistenza o nel personale di strut-ture per anziani, una serie di effetti positivi.Per una persona assistita e i suoi famigliari i certificatidi qualità non hanno alcun significato. L'unico aspetto

misurabile per loro è la qualità di vita vissuta in modosoggettivo. Se nel futuro di assistenza agli anziani siorienta alla qualità di vita, non sarà più intesa come“aiuto con sacrificio” ma piuttosto come “prestazionedi insegnamento e apprendimento”.Durante il corso svoltosi presso la Residenza MariaGrazia nei primi mesi dello scorso anno, il personale hasperimentato l'attività motoria come fonte di benesse-re, vissuto in prima persona il significato del “muoversicorrettamente” e imparato a mobilizzare i pazienti conminor sforzo e maggiore efficacia.Cos'è la Kinaesthetics?E' lo studio e la percezione del movimento umano, chesostiene schemi naturali e armonici, stimolando l'auto-nomia e lo sviluppo della salute.L'obiettivo della Kinaesthetics nell'assistenza riabilitati-va è quella di facilitare il movimento delle persone condeficit senso motori, riconoscere le risorse che possie-dono e con queste sostenerle nello sviluppo della lorosalute e della loro autonomia Il corpo dell'assistentediventa “protesi naturale” per il disabile, gli permettedi compiere quel movimento che, diversamente, glisarebbe stato precluso. Il terapista mantiene l'orienta-mento dell'ospite nello spazio, con il contatto oltre checon lo sguardo favorisce in lui la percezione dello spo-stamento. Un gruppo costituito da una fisioterapista etre OSS ha permesso di osservare ogni situazione dapunti di vista diversi, offrendo la possibilità di interagi-re per rispondere nel modo più idoneo ai bisogni delsingolo ospite; tale gruppo ha offerto ed offre tuttoraun supporto omogeneo per colleghi, famigliari e care-givers nell'apprendimento delle tecniche.Gli ospiti, circa 14, sono stati scelti in base al grado dicollaborazione e della situazione clinica generale.Il lavoro con questi ospiti ha l'obiettivo di procurareloro benessere, sviluppare la loro salute e aumentarecosì la loro qualità di vita.Il gruppo si è riunito ogni 15 giorni per circa un anno,per fare il punto della situazione e riportare cambia-menti fisici ed umorele degli ospiti interessati, aggior-nando periodicamente i Piani Assistenziali Individuali.Sono state compilate scale di valutazione specifiche permonitorare l'andamento del progetto.Ad ogni incontro si poneva l'attenzione sugli obiettivifissati inizialmente, ossia valorizzare le capacità residuee quelle compensatorie del corpo per gli eventuali defi-cit, ridurre le giornate di allettamento per preveniresindromi da immobilizzazione, riorganizzare l'assisten-za per incrementare la produttività, migliorare l'intera-zione tra ospite ed operatore, ridurre i costi dei mate-riali come presidi e medicazioni ed infine, da non sot-tovalutare, diminuire il numero di assenze degli opera-tori per patologie a carico del rachide.Gli operatori hanno imparato ad ascoltare e a comuni-care con il linguaggio del corpo, che utilizza codici ecanali universali e che spesso è l'unica via relazionalerimasta ai nostri ospiti; hanno sostituito l'utilizzo degliausili con un approccio all'ospite personalizzato.Inoltre, la parte del progetto che si è occupata dellariduzione del rischio di caduta e della concomitantepaura di cadere, ha visto un perscorso di insegnamentoed apprendimento delle strategie corrette per raggiun-

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gere il terreno e rialzarsi di conseguenza. La Kina-esthetics non è una panacea per tutti i disagi legati almovimento, ma certamente ci sta aiutando a risolveremolte situazioni problematiche, movimentando conminor sforzo e rischio anziani totalmente non autosuf-ficienti, anche con spiccato negativismo.

Federica Azzalin, Fisioterapista

Io penso che nella nostra professione ci sia sempre daimparare ed apprendere e questo nel corso degli annidel mio lavoro mi ha completata ancora di più in quan-to ho appreso delle tecniche per la movimentazionedelle persone senza ausili diventando io l’ausilio diloro… gli ospiti prendono ancora più fiducia in noi ope-ratori… questo corsoti insegna a sfruttare l’ambiente egli spazi. Ogni cosa può diventare ausilio e per priminoi, abbassando i tempi (che si possono sfruttare in altreazioni) e non costringendo l’ospite a essere spostato conmacchine che lo terrorrizzano e le manovre fatte da dueoperatori si possono svolgere tranquillamente da soli.Personalmente sono contenta di aver fatto questo corsoperché ha dato più fiducia in me stessa; non c’è una tec-nica precisa, ogni operatore se la può inventare a secon-da di chi ti trovi davanti e vi assicuro da operatore chela nostra schiena non ne risente… mi è piaciuta unafrase di un partecipante alla nostra serata durante unospostamento: “c’è il trucco!” non c’è trucco è solo lanostra potenzialità che esce senza la minima fatica.

Patrizia Bottinelli, OSS

Le soddisfazioni, avute direttamente come operatorenei mesi che hanno seguito il corso di formazione, han-no visto da parte dell'ospite l'ottenimento di una mag-giore collaborazione, un incremento del buonumore edell'autostima, un orgoglio personale riscoprendo leproprie capacità residue e di compensazione.Inoltre a livello professionale e umano il risultato è statodavvero apprezzabile per quanto riguarda il rapportooperatore-ospite perché l'empatia instaurata in questoperiodo ha fatto sì che migliorasse il lavoro collettivo.Il diffondersi delle tecniche tra gli operatori e la relati-va apertura mentale soggettiva hanno reso uniforme illavoro nei reparti, ottenendo la stessa resa con tempiinferiori.

Bibiana Corlade, OSSResidenza Maria Grazia (Lessona)

Sconti su retteLettera del Presidente Avv. Rodolfo CaridiDurante il Consiglio di Amministrazione del 28.03.2012,con tutti i Consiglieri abbiamo esaminato il particolare edifficile momento che stiamo vivendo, in particolare lasituazione delle famiglie che si ritrovano costrette a inse-

rire in una residenza per Anziani i propri cari ad un costosempre meno accessibile. Abbiamo quindi deciso di pro-muovere alcune tariffe agevolate, in forma sperimenta-le come sconto nel seguente modo. Dal 01.06.2012 e sinoal 31.12.2012 si promuove quanto segue:Per gli anziani accolti in regime privato in attesa di con-venzione nel settore Alta/Media/Bassa Intensità (Setto-re AMB): € 69,00 die nelle camere 3 – 4 letti.Per i Residenti del Comune di Occhieppo Inferiore eComune di Mongrando del settore Alta/Media/BassaIntensità (Settore AMB): 1) Anziani in regime privato inattesa di convenzione in camera doppia € 70,00 die; 2)Anziani in regime di convenzione € 50,00 mensiliLe promozioni saranno rivolte sia a coloro già inseriti,che in tutti questi anni hanno riposto in noi la lorofiducia, sia per coloro che sceglieranno il nostro Entenel periodo proposto. Alla scadenza ci impegneremo arivedere e valutare la situazione.Dal 01.06.2012 sarà introdotta nella Carta dei Servizianche la retta per coniugi nella seguente misura: 1)coniugi in regime privato temporaneo € 156,00 die; 2)Coniugi in regime privato in attesa di convenzione €

136,00 die. L’Ufficio Accoglienza della Residenza MariaGrazia sarà a disposizione delle famiglie per dare tuttele informazioni necessarie. Sperando di fare cosa gradi-ta, a disposizione per qualsiasi chiarimento, cogliamol’occasione per porgere distinti saluti. 30 aprile 2012

Rodolfo Avv. Caridi, il Presidente

Nuovo Servizio di consulenza legalePer venire incontro alle necessità delle famiglie, è statoattivato da maggio 2012 un servizio di ConsulenzaLegale in materia di interdizione, inabilitazione eamministrazione di sostegno per famigliari e utentidell’Ente, al fine di ottenere delucidazioni sui tre isti-tuti, il prospetto delle possibili scelte da effettuare, l’a-nalisi della situazione concreta e pareri sui singoli casi,avvio delle procedure scelte e assistenza nel relativogiudizio; consulenze in campo di diritto di famiglia edelle successioni in particolare. L’interdizione, inabili-tazione e amministrazione di sostegno sono provvedi-menti giudiziali che possono essere adottati nei con-fronti di soggetti dalla ridotta capacità di intendere edi volere al fine di tutelare i loro interessi.L’interdizione riguarda esclusivamente persone mag-giorenni che si trovano in una situazione di abituale etotale infermità di mente tale da renderli del tuttoincapaci di provvedere ai propri interessi. L’inabilita-zione è un istituto di diritto civile che esclude parzial-mente il soggetto dalla capacità di agire. La differenzarispetto all’interdizione sta solo nella minore gravità

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dell’infermità, che consente al soggetto di compiere dasolo gli atti di ordinaria amministrazione, mentre deveessere assistito da un curatore per gli atti di straordina-ria amministrazione. Questo, a differenza del tutore,non è un rappresentante del soggetto, in quanto nonlo sostituisce ma lo affianca. L’amministrazione di soste-gno, invece, è stata introdotta recentemente con laLegge 9 gennaio 2004, n. 6, quale soluzione intermediatra l’interdizione e l’inabilitazione. Si tratta di un istitu-to più moderno e rispettoso delle esigenze del benefi-ciario, che cerca di tutelare con la minor limitazionepossibile della capacità di agire, le persone prive intutto o in parte di autonomia nell’espletamento dellefunzioni della vita quotidiana, medianti interventi disostegno temporaneo o permanente. Queste personepotranno così ottenere che il Giudice Tutelare nominiloro in amministratore di sostegno che si occupi delleloro necessità e del loro patrimonio.Per i primi due mesi (maggio – giugno 2012), l’enteoffre n° 1 consulto gratuito a ciascun residente/fami-gliare che volesse farne uso. Dopo il primo consulto ecomunque da luglio 2012, i compensi economici per iservizi di consulenza legale saranno a totale caricodegli utenti in relazione esclusiva con il consulentelegale, che fornirà preventivo.Modalità di accesso: prenotazione presso l’Ufficio Acco-glienza dell’Ente ([email protected] – tel:015-2593853 – Sig.ra Patrizia Bonino). Consulente Lega-le: Avv. Enrica Parlamento.

Formazione per volontaritutte le associazioni di volontariato che prestano servi-zio presso la Residenza Cerino Zegna di OcchieppoInferiore e la Residenza Maria Grazia di Lessona.Il percorso formativo è finalizzato alla presa di coscien-za delle potenzialità / criticità delle associazioni e dellemodalità per introdurre innovazioni che possano con-tribuire alla loro crescita nelle interazioni con il conte-sto. Per entrare in contatto con le complessità oggi pre-sente si è spronati a sperimentarsi in nuove forme dioperatività che implicano nuove modalità di interazio-ne con il contesto come ad esempio la modalità oggi -molto diffusa e probabilmente in aumento - di bandi

per la presentazione di domande di contributo econo-mico per la realizzazione di progetti di intervento ela-borati da organizzazioni di volontariato.Tutto ciò pone le entità di volontariato alla ricerca dinuove forme in grado di permettere loro di risponderein modo innovativo ed efficace alle opportunità oggipresenti nel sistema e poter in questo modo risponderealle finalità delle loro associazioni in una più evolutaconcezione della relazione di aiuto e di solidarietà.Partecipano al corso di formazione le seguenti associa-zioni di volontariato:- Associazione Lessonese di Volontariato (capofila)- Associazione Biellese Volontariato – Sezione Cossato- Associazione Le Rondini- Associazione Amici del Cerino Zegna- Associazione Gruppo Volontariato Vincenziano

BEN-essere per chi curaOccuparsi e “prendersi cura” di risorse umane nel con-testo di un’azienda che offre servizi alla persona e,soprattutto, persona in stato di necessità risulta di fon-damentale importanza. Il contatto quotidiano con lasofferenza, con la malattia cronica e degenerativa, conla morte mette a dura prova il personale che si occupadell’assistenza diretta alla persona anziana non auto-sufficiente. È risaputo che le professioni socio-sanitariesono ad alto rischio di burn-out.Diventa centrale, pertanto, contestualmente alla volon-tà e necessità di migliorare la qualità del servizio ero-gato all’utente, occuparsi anche della salute dei proprioperatori, essendo ormai acclarato che il miglioramen-to della qualità del servizio è correlato con lo statopsico-fisico del personale.Questi risultati sono ben evidenziati dall’Organizza-zione Mondiale della Salute e dalle altre agenzie che sioccupano di Salute e Benessere nei luoghi di lavoro. L’assunzione di questa ottica può generare un circolovirtuoso che tende ad alimentarsi, all’interno del qualelavorare meglio significa vivere meglio e vivere meglioconduce ad un migliore impegno lavorativo. È da ormaicinque anni che l’Ente Opera Pia A. E. Cerino Zegna sioccupa di questa tematica con diversi tipi di iniziative edi nuovo rinnova l’impegno offrendo al proprio per-

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IL CERINO ZEGNA SOSTIENE E COLLABORAcon le attività dell’Associazione Polisportiva Dilettantistica PIETRO MICCA (www.pietromicca.itemail: [email protected]: 015-21361).

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sonale delle sedute gratuite di fisioterapia. Le se-dute saranno svolte da una fisioterapista espertain training autogeno.L’ambulatorio è attivo da maggio 2012, • tutti i lunedì e giovedì (esclusi festivi) dalle ore 17 alle18 presso la palestra della Residenza Cerino Zegna diOcchieppo Inferiore;• tutti i martedì (esclusi festivi) dalle ore 17 alle 18Prenotazioni presso la portineria della Residenza Ce-rino Zegna e presso l’accoglienza della Residenza MariaGrazia.

Attività Fisica Adattata:proficua collaborazione con l’Associazione Parkinsoniani BielleseL’attività fisica adattata A.F.A. è un tipo di attivitàmotoria in grado di assicurare effetti positivi, in termi-ni di benessere psico-fisico in soggetti con ridotta capa-cità motoria legata all’età (sindromi di ipomobilità) o inpresenza di artrosi con disturbo algofunzionale, o incondizioni cliniche stabilizzate negli esiti. Il progettonasce a seguito delle nuove indicazioni sanitarie nellaquale si promuove l’attività fisica come percorso nonsanitario che rientra nel campo della educazione allasalute e della promozione di stili di vita corretti (igienemotoria e posturale – fitness adattato). L’Attività Fisica Adattata diventa un impegno costanteattraverso il quale l’utente ritrova effetti positivi nellacapacità fisica, ma soprattutto nell’ equilibrio psico-fisico.Inoltre, la terapia farmacologica spesso si dimostrapoco efficace nell’ottimizzare alcuni aspetti dellamalattia come rigidità, tremore, instabilità posturale ebradicinesia, e pertanto è nata la necessità di interven-ti aggiuntivi atti a migliorare la deambulazione e laqualità di vita del paziente.

L’A.S.L.BI, Struttura Complessa Terapie Riabilitative, hacontribuito alla formazione specifica realizzando i pro-grammi di esercizi per utenti con esiti di malattia diParkinson. Sono stati quindi organizzati degli incontridi A.F.A. due volte alla settimana, di circa un’ora cia-scuno, da ottobre 2011 a maggio 2012. È previsto un al-tro ciclo di sedute dal mese di ottobre 2012. Gli eserci-zi sono volti al tentativo di rallentare la progressionedella disabilità e quindi migliorare la qualità della vitae sono raggruppati a seconda delle finalità prefissate: • Esercizi di mimica facciale• Esercizi respiratori e di fonazione• Esercizi di mobilizzazione, svincolo dei cingoli e allun-

gamento• Esercizi di coordinazione e sequenzialitàChi fosse interessato può rivolgersi all’Associazione Par-kinsoniani Biellesi (www.parkinsonbiella.it) in via Lom-bardia 30/A – Biella, tel: 015 9598304.

Rubrica Oblazioni e Donazioni (gennaio - dicembre 2011)

Oblatori Euro Utilizzo

In memoria di Borsetti 52.500,00 Progetto Polo Roberto Alzheimer

Comune di Biella 25.000,00 Contributo

Fondazione Famiglia 10.000,00 Completamento Caraccio Informatizzazione

Fondazione E. Zegna 10.000,00 Acquisto attrezzatue varie

Privati Vari 6.781,74 Acquisto attrezzature

A.I.M.A. 2.800,00 Acquisto arredamenti Sezione Biella Settore Alzheimer e

contributo Convegno Famiglia e Alzheimer

Sig. Serralunga 2.000,00 Acquisto poltrona Roberto culla Settore Alzheimer

Associazione Amici 5.000,00 Acquisto poltronedel Cerino Zegna

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Raccolta Fondi Polo AlzheimerCon atto deliberativo del 7 maggio 2012, è stato isti-tuito il FONDO POLO ALZHEIMER che ad oggi con-sta di € 114.000.Chi volesse contribuire per incrementarlo può farloattraverso il c/c presso la Banca Sella (sede centraledi Biella) IBAN IT 11 F 03268 22300 000893150390.Troverete inoltre tra queste pagine apposito bollet-tino Postale precompilato.E fino a giugno potete contribuire con il Vs. 5‰. Cod.Fisc. 81065890022.Vi ringraziamo anticipatamente,

Avv. Rodolfo Caridi, Presidente