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Prodotti e soluzioni per le procedure di sanificazione nel processo produttivo: macellazione, sezionamento, produzione SOLUZIONI INTEGRALI PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE Industria delle carni

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INDUSTRIA CHIMICA FINEVia G.B. Benzoni, 50

26020 Palazzo Pignano (CR)Tel. +39 0373 982024Fax +39 0373 982025

[email protected]@icfsrl.it

www.icfsrl.com

Officina di produzione PMCAut. Ministero della Salute

Prodotti e soluzioni per le procedure di sanificazionenel processo produttivo: macellazione, sezionamento, produzione

SOLUZIONI INTEGRALI PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE

NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

Industria delle carni

INFORMAZIONI RISERVATE AGLI UTILIZZATORI PROFESSIONALI, MEDICI, BIOLOGI E PROFESSIONISTI

agroalimentare

Prodotti e soluzioni per le procedure di sanificazionenel processo produttivo: macellazione, sezionamento, produzione

Industria delle carni

SOLUZIONI INTEGRALI PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE

NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

agroalimentare

Ed. Gennaio 2014I contenuti di questo pubblicazione sono da ritenersi indicativi. Per avere maggiori informazioni su prodotti, modi d’uso, componenti, avvertenze e schede tecniche, contattare l’azienda.

PROGETTO GRAFIcO E IMPAGINAZIONESusan Micale

INDUSTRIA cHIMIcA FINEVia G.B. Benzoni, 5026020 Palazzo Pignano (CR)Tel. +39 0373 982024Fax +39 0373 982025 [email protected]@icfsrl.it

www.icfsrl.com

Officina di produzione PMCAut. Ministero della Salute

3 Industria delle carni

Negli ultimi anni la normativa in materia di sicurezza alimentare è stata profondamente revisionata in modo

tale da garantire una tutela di “filiera”. La legislazione riguardante la tutela igienico sanitaria degli alimenti

ha come fine primario quello di tutelare la salute del consumatore e si basa sull’analisi del rischio per gestire

il controllo dei pericoli chimici, fisici e biologici degli alimenti. Questo nuovo approccio si basa sul coinvolgi-

mento dei vari settori produttivi dal primario al prodotto in commercio, con la responsabilità degli operatori

nell’applicazione delle norme igieniche e della rintracciabilità.

Il legislatore europeo ha previsto che tutte le imprese alimentari siano soggette alle seguenti norme vigenti

che prevedono l’applicazione di Regolamenti direttamente applicabili in ogni loro parte:

n Reg. CE n°178/2002 che stabilisce i requisiti generali della legislazione alimentare e fissa le procedure nel

campo della sicurezza alimentare;

n Reg. CE n° 852/2004 sull’igiene di tutti i prodotti alimentari;

n Reg. CE n° 853/2004 stabilisce le norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale;

n Reg. CE n° 2073/2005 e 1441/2007 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari.

In particolare il settore dell’industria delle carni è soggetto all’applicazione in ogni sua parte, delle linee

guida dell’ASR (Accordo Stato-Regioni) del 13 gennaio 2005 revisionato interamente il 25 luglio 2012, riguar-

dante i “criteri di predisposizione dei piani di autocontrollo, l’identificazione e la gestione dei pericoli negli

stabilimenti di alimenti di origine animale” che costituisce parte integrante al Reg. CE N°853/04.

Per ciò che riguarda i prerequisiti descritti nell’ASR 2012 particolare enfasi è data alle procedure di pulizia e

di disinfezione in quanto punto focale del mantenimento dell’igiene delle produzioni.

Introduzione

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Le procedure di pulizia e disinfezione della ICF Srl si caratterizzano di quattro

importanti fattori:

1. si avvalgono della “Tecnologia antibiofilm” appositamente messa a punto da

ICF Srl al fine di garantire l’assenza di formazione di biofilm in tutte le proce-

dure di pulizia e disinfezione;

2. sono appositamente studiate per il tipo di matrice alimentare da rimuovere e

tarate per garantire l’eliminazione dei microrganismi oggetto dei parametri d’igiene di processo e di sicu-

rezza alimentare specifici per l’alimento dalle superfici;

3. sono in grado di ottenere superfici sanificate a livelli igienici tali da ridurre il livello di ricontaminazione

sull’alimento lavorato contribuendo a migliorare la shelf-life dello stesso;

4. per le applicazioni che lo richiedono possono essere sufficientemente tarata al fine di garantire la riduzio-

ne del rischio di contaminazione crociata allergenica.

Tecnologia antibiofilm

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cosa è il biofilm microbico

Un biofilm è una comunità strutturata di cellule (es. batteriche) racchiuse in una matrice polimerica autopro-

dotta ed adesa ad una superficie inerte o vivente.

Da cosa è costituito un biofilm microbico

Nel biofilm possiamo distinguere due parti:

1. EPS (Extracellular Polymeric Substances) costituito da acqua, polisaccaridi, proteine (tra cui enzimi), acidi

nucleici, fosfolipidi e rappresenta il 50-70% in peso del biofilm;

2. Microrganismi che rappresentano dal 30-50% in peso del biofilm

come si forma un biofilm microbico

Nella formazione del biofilm microbico si possono distinguere 5 fasi.

Le prime cellule microbiche vengono attratte dalla superficie ed aderiscono ad essa in maniera rever-

sibile.

Alcune cellule grazie all’utilizzo di particolari strutture ed alla produzione di particolari sostanze (es.

adesina) riescono ad aderire in maniera irreversibile alla superficie.

In questa fase la normale procedura di sanificazione di detersione seguita dall’azione del disinfettante

è in grado di poter eliminare i batteri aderiti irreversibilmente dalle superfici.

Tecnologia antibiofilm

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Colonizzazione: nel caso la procedura di sanificazione non sia stata correttamente applicata o non sia

adeguata i microrganismi sopravvissuti potranno svilupparsi e colonizzare la superfici.

Maturazione: i microrganismi a stretto contatto producono una serie di sostanze che secernano all’e-

sterno della cellula che andranno a costituire la matrice o EPS del biofilm. Dal punto di vista della

sanificazione la presenza del biofilm e soprattutto della matrice in essa presente influisce grandemente

nell’efficacia dei processi di sanificazione ed in particolar modo nell’attività dei principi disinfettanti

secondo due modalità:

1. riducendo la diffusione del principio disinfettante;

2. reagendo chimicamente con il principio disinfettante

Ricolonizzazione: I microrganismi presenti nel biofilm maturo periodicamente si staccano e vanno a

contaminare altre superfici, alimenti e mani degli operatori (ricontaminazione) a loro diretto contatto.

Il risultato di queste azioni è che il microrganismo nel biofilm riesce a resistere alle normali con-

centrazioni dei disinfettanti vanificando la procedura di sanificazione applicata. Soltanto ad elevate

concentrazione di principio disinfettante, come viene di seguito mostrato, è possibile poter eliminare

i microrganismi presenti nel biofilm.

Resistenza del Bio�lm agli Agenti Antimicrobici

Penetrazione fallita

Resistenza del Bio�lm agli Agenti Antimicrobici

Neutralizzazione Antimicrobica

Confronti tra le attività di agenti disinfettanti su biofilm di Staphylococcus aureus di 1 settimana per il tempo di contatto di 5 minuti.

SODIO IPOcLORITO

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concentrazione di ipoclorito (mg 1-1)

1000

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10

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0,01controllo 30 300 3000 30000

* *

bAc = alchil benzil dimetilammonio cloruro

% d

i sop

ravv

iven

za

concentrazione di bAc (mg 1-1)

1000

100

10

1

0,1

0,01controllo 5 250 500 5000

* **

Development of a standard test to assess the resistance of Staphylococcus aureus biofilm cells to disinfectantsSuzanne B.I. LuppenS, 1-2 MartIne W. reIj, 1 roB W. L. van der HeIjden, 1 Frank M. roMBoutS, 1 tjacco aBee 1*Food Hygiene and Microbiology Group1 and Consumer Technology and Product Use Group,2 Department of Agrotechnology and Food Sciences, Wageningen University and Research Center, 6700 EV Wageningen, The NetherlandsReceived 10 December 2001/Accepted 30 May 2002

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In quanto tempo si forma il biofilm?

Il biofilm può raggiungere lo spessore di qualche millimetro in pochi giorni in relazione anche alla scabrosità

della superficie, la presenza di residui proteici e la tipologia dei microrganismi coinvolti.

Gli autori Bremer, Seale, Flint, Palmer nella pubblicazione “Biofilms in dairy processing” hanno dimostrato che i

biofilm prodotti su superfici a diretto contatto con gli alimenti definiti process biofilm nelle normali condizioni

di lavorazione erano in grado di svilupparsi in un tempo minimo di 12h con una concentrazione microbica su-

perficiale di 10^6 UFC/cm2. I biofilm invece prodotti su superfici non a diretto contatto con gli alimenti definiti

general biofilm necessitavano di un tempo minimo di una settimana per raggiungere il medesimo sviluppo.

Data la problematica sopra menzionata ICF ha messo a punto procedure di pulizia e disinfezione in grado di

ridurre il rischio di formazione del biofilm.

Per meglio comprendere l’innovazione di tali procedure poniamo a confronto le tradizionali procedure sanifi-

cazione con quelle antibiofilm.

Punto fondamentale di tali procedure antibiofilm è la prevenzione che si attua agendo su alcuni importanti

parametri di detersione:

n Temperatura del processo di lavaggio;

n Azione meccanica applicata;

n Tempo di contatto della soluzione detergente;

n Forza chimica della soluzione detergente.

In merito alla forza chimica della soluzione detergente verrà scelta in funzione della composizione del sub-

strato alimentare. La totale eliminazione del residuo alimentare dovrà essere tale da garantire un valore del

residuo proteico a fine detersione comunque inferiore ai 20 microgrammi per dm2.

procedura dI sanIfIcazIone TradIzIonale procedura dI sanIfIcazIone anTIbIofIlm

rimozione del residuo alimentare grossolano

rimozione del residuo alimentare grossolano

detersione detersione altamente performante(residuo<20 microgrammi/dm2)

risciacquo risciacquo

disinfezione disinfezione

risciacquo risciacquo

I parametri impiegati nella taratura dei processi di pulizia e disinfezione nel settore delle carni

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I parametri impiegati nella taratura dei processi di pulizia e disinfezione nel settore delle carni

I microrganismi presenti negli alimenti sono il ri-

sultato di una contaminazione che può essere di

tipo primario quando provengono dalle materie

prime, di tipo secondario se proviene dall’ambien-

te e dall’uomo.

Sia nei macelli che nelle industrie di trasformazione

è necessario attuare tutta una serie di norme per la

prevenzione di tutte le possibili contaminazioni da

germi patogeni e alteranti anche perché la condizio-

ne inquinante dei batteri è aumentata da condizioni

ambientali che ne favoriscono la proliferazione.

La prima e più importante norma da applicare

è la corretta sanificazione ambientale e delle

attrezzature seguita dall’igiene del personale.

Nella taratura del processo di pulizia e disinfezione

si dovrà tener conto delle componenti del residuo

carneo da rimuovere.

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Tipologia di residuo Solubilità Rimozione Modificazioni causate da acqua troppo calda

Zuccheri Solubile in acqua FacileCaramelizzazioneDifficile da pulire

ProteineInsolubile in acquaSolubile in alcali

Poco solubile in acidiMolto difficile

DenaturazioneMolto difficile da pulire

GrassiInsolubile in acquaSolubile in alcali

DifficilePolimerizzazioneDifficile da pulire

Le industrie che trattano carni, siano esse rosse o bianche, necessitano di condizioni sanitarie estremamente

elevate proprio in funzione della tipologia dei residui prettamente proteici, alla tipologia dei macchinari con

punti di difficile accesso alle pratiche di pulizia, al percorso delle merci e delle maestranze spesso disorganici

e per ultimo, ma da non sottovalutare, l’età della struttura.

Le procedure di pulizia e disinfezione do-

vranno tenere conto anche dell’aspetto

microbiologico normativo del prodotto

carneo e della shelf-life dello stesso. Più

precisamente la procedura di pulizia e

disinfezione dovranno portare le superfi-

ci a diretto ed indiretto contatto con gli

alimenti ad un livello microbiologico tale

da garantire all’operatore dell’industria

alimentare di operare con superfici che

riducano al minimo il valore di ricontami-

nazione microbiologica migliorando sia i parametri legati ai criteri microbiologici del prodotto carneo che di

shelf-life dello stesso.

Per quanto riguarda gli aspetti legati ai

criteri microbiologici il Reg. CE 2073/05 e

il 1441/07 prevede la ricerca dei patoge-

ni su varie tipologie di prodotti e anche

sulle mezzene animali e sulle carcasse di

pollo, ma non degli alteranti in quanto non

sono ritenuti pericolosi per la salute del

consumatore (ma sono fondamentali nella

definizione della shelf-life dei prodotti). Il

criterio microbiologico è un insieme di ele-

menti con cui si stabilisce l’accettabilità di

un prodotto o di un lotto, sulla base della presenza/assenza o della quantità di microrganismi presenti nella

matrice analitica, compreso i parassiti, e alla quantità delle loro tossine per unità di massa, volume, area o lotto.

Batteri lattici : indicatori di igiene

Listeria monocytogenes: indicatori di rischio

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Il regolamento suddivide i criteri microbiologici in:

n cRITERI DI IGIENE DI PROcESSO

Definisce l’accettabilità di un processo di produzione, si applica solo su campioni prelevati durante le

lavorazioni prima della loro immissione sul mercato. Fissa valori analitici di contaminazione al di sopra dei

quali vengono stabilite delle misure correttive per ripristinare l’igiene del processo.

n cRITERI D’IGIENE DI PRODOTTO O SIcUREZZA ALIMENTARE

Definisce l’accettabilità di un prodotto alimentare o di una partita di prodotti; si applica ai prodotti

immessi sul mercato per l’intera durata del periodo di conservabilità in condizioni ragionevolmente preve-

dibili di distribuzione, conservazione e uso.

Le catene di macellazione più conosciute in quanto maggiormente presenti, sono quelle per la linea bovini,

linea suini, linea avicoli, ma vi sono anche quelle per conigli e per struzzi.

Tratteremo principalmente le prime tre, indicando per ogni fase le criticità igieniche con un diretto interesse

per le procedure di pulizia e disinfezione.

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FASI cRITIcITà IGIENIcHE

Scarico bestiame ed avvio alle stalle di sosta

Spesso gli animali arrivano al macello molto sporchi delle loro stesse de-iezioni, vi è quindi il problema della sanificazione dei bilici di trasporto e delle stalle di sosta

Il bestiame viene avviato all abbattimen-to tramite una paratura che forma un percorso che lo conduce alla gabbia della morte

La condizione di agitazione del bestiame prevede una perdita di feci anche liquide

Abbattimento con pistola a proiettile captivo

Aggancio posteriore destro alla guidovia e Jugulazione

Guidovie sporchePresenza di grandi quantità di sangue Contaminazione del coltello per incisione di cute e sottocute della gola

Dissanguamento Contaminazione del coltello cavo da un animale all’altro

Aggancio posizionamento su pedanaDecornazione e taglio zampe

Pedane sporcheContaminazione con il tranciatore

ScuoiaturaContaminazione della carcassa con catene, tranciatori, coltelli e pelo dell’animale

Distacco della testa e pulitura Contaminazione da coltello e del fendicranio

EviscerazioneContaminazione del coltello da un animale all’altroContainazione con i visceri. Lavaggio carrucole e contenitori

Segamezzene Contaminazione con la sega

Toelettatura Contaminazione della carcassa con coltelli

bOVINI

cRITERI MIcRObIOLOGIcI D’IGIENE DI PROcESSO/ SIcUREZZA ALIMENTARE INFLUENZATI DALLA PROcEDURA DI SANIFIcAZIONE

E. coli, Enterobatteri, cMT, Salmonella, Stafilococco aureo e Listeria monocyto-genes

cRITERI MIcRObIOLOGIcI cHE LIMITANO LA SheLf-Life DEL PRODOTTO INFLUENZATI DALLE PROcEDURE DI SANIFIcAZIONE

Pseudomonas spp, batteri lattici, clo-stridi

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FASI cRITIcITà IGIENIcHE

Scarico bestiame ed avvio alle stalle di sosta

Spesso gli animali arrivano al macello molto sporchi delle loro stesse de-iezioni, vi è quindi il problema della sanificazione dei bilici di trasporto e delle stalle di sosta

Il bestiame viene avviato all abbattimen-to tramite una paratura che forma un percorso che lo conduce alla gabbia della morte

La condizione di agitazione del bestiame prevede una perdita di feci anche liquide

Abbattimento con pinze per elettronar-cosi

Pulizia delle dentature delle pinze

JugulazionePresenza di grandi quantità di sangue Contaminazione del coltello per incisione di cute e sottocute della gola

Scottatura EpilazioneFlambaggio

Acqua delle vasche di scottatura Presenza di peli sui pavimenti e sulle superfici limitrofe

Aggancio in guidovia Eviscerazione

Guidovie sporche Contaminazione del coltello da un animale all’altro Contaminazione con i visceri. Lavaggio carrucole e contenitori

Segamezzene Contaminazione con la sega

Toelettatura Contaminazione della carcassa con schizzi di acqua

SUINI

cRITERI MIcRObIOLOGIcI D’IGIENE DI PROcESSO/ SIcUREZZA ALIMENTAREINFLUENZATI DALLA PROcEDURA DI SANIFIcAZIONE

E.coli, Enterobatteri, Enterococchi, cMT, Salmonella, Stafilococco aureo e Listeria monocytogenes

cRITERI MIcRObIOLOGIcI cHE LIMITANO LA SheLf-Life DEL PRODOTTO INFLUENZATI DALLE PROcEDURE DI SANIFIcAZIONE

Pseudomonas spp, Micrococchi, batte-roidi, clostridi

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FASI cRITIcITà IGIENIcHE

Scarico polli dalle gabbie Imbrattamento con deiezioni del camion trasporto e delle gabbie

Aggancio dei polli vivi con le zampa alle ganciere mobili

Perdita di piumeGanciere sporche

Passaggio della testa dei polli nelle va-sche con acqua ove passa corrente elet-trica

Acqua sporca

Taglio della testa Insudiciamento del coltello, e delle superfici

Passaggio in acqua calda o vapore caldo Spiumatura

Contaminazione dell’acquaPresenza di piume sulle superficiDifficoltà a sanificare la macchina spiumatrice

Eviscerazione Imbrattamento attrezzature e superfici

Eventuale spaccatura e sezionamento Contaminazione coltelli e attrezzi

Eliminazione pelle Contaminazione ambiente da mani operatori

POLLAME

cRITERI MIcRObIOLOGIcI D’IGIENE DI PROcESSO/ SIcUREZZA ALIMENTAREINFLUENZATI DALLA PROcEDURA DI SANIFIcAZIONE

campylobacter, E. coli, Enterobatteri, Yersinia, cMT, Salmonella, Stafilococco aureo e Listeria monocytogenes

cRITERI MIcRObIOLOGIcI cHE LIMITANO LA SheLf-Life DEL PRODOTTO INFLUENZATI DALLE PROcEDURE DI SANIFIcAZIONE

Pseudomonas spp e Alteromonas, bat-teri lattici, bacillus, Serratia clostridi

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FASI cRITIcITà IGIENIcHE

Ricevimento carniPulizia camion di trasportoGanciere e baltresche sporche

Sezionamento e disosso Pulizia postazioni di lavoro e attrezzatura (segaossa)

Confezionamento (eventuale)

Le linee di sezionamento prevedono tavoli di lavo-

razione in teflon singoli o multipli, dove l’operatore

può lavorare a terra o su pedane rialzate, coltelleria

varia e sega circolare. Il sezionamento nella mag-

gioranza dei casi avviene in orizzontale, ma vi sono

anche sezionamenti in verticale. Nelle grosse strut-

ture possiamo trovare corsie in teflon mobili per il

trasporto carne, poste parallelamente ai tavoli. Que-

ste corsie girano su se stesse e possiedono punti

difficili da pulire. Gli operatori utilizzano guanti in

acciaio antinfortunistica, spesso puliti in modo non

corretto.

Tratteremo il processo di sezionamento per fasi indi-

cando le criticità igieniche con diretto interesse per le procedure di pulizia e disinfezione da applicare.

Procedure di sanificazione specifiche in ambito di laboratorio di sezionamento

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Procedure di sanificazione specifiche in ambito di laboratorio di preparazione carni

Preparazioni di carne

Carni fresche, incluse le carni ridotte in

frammenti, che hanno subito un’aggiun-

ta di prodotti alimentari, condimenti o

additivi o trattamenti non sufficienti a

modificare la struttura muscolo-fibrosa

interna della carne e ad eliminare quindi

le caratteristiche delle carni fresche (es.

salsiccia).

Prodotti a base di carne

I prodotti trasformati risultanti dalla

trasformazione di carne o dall’ulteriore

trasformazione di tali prodotti trasformati in modo tale che la superficie di taglio permette di constatare la

scomparsa delle caratteristiche delle carni fresche (es. salame).

Tratteremo i processi per fasi indicando le criticità igieniche con diretto interesse per le procedure di pulizia

e disinfezione da applicare.

FASI cRITIcITà IGIENIcHE

Suddivisione delle tipologie di carni per le successive lavorazioni

Residui di sporco su tavoli in teflon e coltelli

Tritatura delle carniImpastaturaInsacco

Residui di sporco sui macchinari

Asciugatura Stecche e giostre non pulite

Cottura Residui organici sottoposti ad un trattamento al calore

cRITERI MIcRObIOLOGIcI D’IGIENE DI PROcESSO/ SIcUREZZA ALIMENTAREINFLUENZATI DALLA PROcEDURA DI SANIFIcAZIONE

E. coli, Enterobatteri, cMT, Salmonella, Stafilococco aureo e Listeria monocyto-genes, bacillus cereus

cRITERI MIcRObIOLOGIcI cHE LIMITANO LA SheLf-Life DEL PRODOTTO INFLUENZATI DALLE PROcEDURE DI SANIFIcAZIONE

Pseudomonas spp, Proteus, batteri lattici, citrobacter, Serratia clostridi, muffe

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In merito al ruolo delle procedure di pulizia e disinfezione nel migliorare

la shelf-life dei prodotti carnei alleghiamo alcuni dati provenienti da due

pubblicazioni.

A Microbiological Survey of Fresh Meat in the Supermarket Trade. Part 1: Carcasses and Contact Surfaces - Part 2: Beef Retail CutsG.L. nortjé,1 L. neL,1 e. jordaan,1 r. t. naudé,1 W.H. HoLzapFeL,2 r. j. GrenBeek 3

Animal and Dairy Science Research Institute, Private bag X2, Irene, Republic of South Africa 1657, 1 Department of Microbiologyand Plant Pathology, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South

Africa 0002, 2 Department of Statistics, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South Africa 0002 3

Received 4 August 1988 - Revised version received 18 November 1988/Accepted 24 November 1988

In questi due lavori sono stati esaminati i risultati microbiologici delle

superfici di due differenti gruppi di supermercati che utilizzano entrambi

la carne dal medesimo fornitore ed avevano “in teoria” lo stesso protocollo

di sanificazione verificato all’inizio ed alla fine del turno di lavoro.

SuperficiGruppo Supermercati A Gruppo Supermercati b

Inizio 8h Fine 12h Inizio 8h Fine 12h

contenitori 2,89 3,69 - -

Mani 3,19 4,15 2,65 3,1

Taglieri 3,1 4 0,99 3,55

Tritacarne 2,05 3,8 1,26 3,45

coltelli 2,55 3,4 1,3 2,85

Pareti 1,89 2,96 0,85 1,98

Lavelli 1,85 2,3 1,1 2,85

Lama segaossa 2,35 3,45 1,45 2,69

Utensili 2,55 3,45 1,45 2,65

Tavoli 2,41 3,49 1,3 2,55

Pavimenti 2,96 3,4 1,8 2,96

Grembiuli 2,8 3,65 1,55 3,15

Tab. 1 Carica batterica totale (Log/cmq) sulle superfici dei supermercati A e B

A Microbiological Survey of Fresh Meat in the Supermarket Trade. Part 1: Carcasses and Contact SurfacesG.L. nortjé,1 L. neL,1 e. jordaan,1 r. t. naudé,1 W.H. HoLzapFeL,2 r. j. GrenBeek 3

Animal and Dairy Science Research Institute, Private bag X2, Irene, Republic of South Africa 1657, 1 Department of Microbiologyand Plant Pathology, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South Africa 0002, 2 Department of Statistics, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South Africa 0002 3

Received 4 August 1988 - Revised version received 18 November 1988/Accepted 24 November 1988

Dai dati dalla tabella 1 si può chiaramente evincere che il gruppo di Supermercati A ha un igiene delle superfici

più bassa rispetto ai Supermercati B.

Ruolo delle procedure di pulizia e disinfezione nel migliorare la shelf-life dei prodotti

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Nella seconda pubblicazione i medesimi autori hanno confrontato la shelf-life rilevata per vari tagli di carne

fresca prodotta dai due gruppi di supermercati A e B.

Dai dati in tabella 2 di quest’ultima pubblicazione si evince che il gruppo di supermercati B, che aveva una

migliore igiene di superficie, ha per diversi tagli carni una shelf-life percentualmente più alta che in taluni casi

risulta superiore al 100% rispetto a quella del gruppo A.

Tagli di carne Giornicarica Microbica in Log/g

M.O. Aerobi Psuedomonadaceae Enterobacteriaceae Lactobacilli

SUPE

RMER

cATO

A

bistecca di scamone

0 6,1 5,97 4,8 3,36

2 6,5 7,12 4,93 3,94

4 8,4 7,91 6,58 4,16

bistecca con l'osso

0 5,7 5,77 4,8 2,68

2 6,7 6,71 5 3,44

4 8,04 8,23 6,2 3,8

bistecca senz'osso

0 4,8 4,54 4,34 2,92

2 7 6,54 5,33 3,86

4 9 8,99 5,41 4,13

SUPE

RMER

cATO

b

bistecca di scamone

0 4,3 4,33 4,26 1,1

2 4,9 4,67 4,75 1,77

4 6,3 6,05 5,46 2,43

bistecca con l'osso

0 5 4,79 4,21 1,27

2 6,2 6,22 4,63 1,06

4 7,3 7,19 5,71 2,66

bistecca senz'osso

0 4,1 4,03 4,4 1,51

2 5,5 5,81 5,23 2,42

4 8,1 8,12 7,82 2,62

Tagli di carneShelf-life del prodotto del Gruppo Supermercati A

espressa come N°giorni necessari perché l’alimento raggiunga il valore di Psudomonadaceae Log 6/g

Shelf-life del prodotto del Gruppo Supermercati bespressa come N°giorni necessari perché l’alimento

raggiunga il valore di Psudomonadaceae Log 6/g

bistecca di scamone 2 4

bistecca con l’osso 1 2

bistecca senz’osso 1 2

Tab. 2 Microbiologica shelf-life di tre tagli di carne prodotti nei due gruppi di supermercati A e B. Studio condotto per 4 giorni su tagli di carne confezionati e mantenuti a 5°C.

A Microbiological Survey of Fresh Meat in the Supermarket Trade. Part 2: Beef Retail CutsG.L. nortjé,1 L. neL,1 e. jordaan,1 r. t. naudé,1 W.H. HoLzapFeL,2 r. j. GrenBeek 3

Animal and Dairy Science Research Institute, Private bag X2, Irene, Republic of South Africa 1657, 1 Department of Microbiologyand Plant Pathology, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South Africa 0002, 2 Department of Statistics, University of Pretoria, Pretoria, Republic of South Africa 0002 3

Received 4 August 1988 - Revised version received 18 November 1988/Accepted 24 November 1988

Valutazione dei dati

La taratura delle procedure di pulizia e disinfezione al fine di ridurre il rischio di contaminazione crociata allergenica

25 Industria delle carni

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Molecole allergeniche

QUANTITà DI RESIDUO DOPO SANIFIcAZIONEsu tagliere e piano di lavoro

Quantità di residuo sulle superfici

del piano di lavoro in acciaio

(µg/100 cm2)*

Quantità di residuo sulle superfici del tagliere

(µg/100 cm2)*

beta lattoglobulina(latte)

< 1,0 < 1,0

Proteine dell’albume(uova)

< 1,0 < 1,0

Glutine(farina)

< 5,0 < 5,0

La taratura delle procedure di pulizia e disinfezione al fine di ridurre il rischio di contaminazione crociata allergenica

Obiettivo dell’azienda ICF è quello di tarare le pro-

cedure di pulizia e disinfezione al fine di ridurre al

minimo il residuo di molecole allergeniche presenti

sulle superfici a fine sanificazione.

Per tal ragione ICF ha posto in essere particolari

procedure di sanificazione con modalità di risciac-

quo e prodotti appositamente studiati per ridurre al

minimo il residuo allergenico a fine sanificazione.

Mostriamo a titolo di esempio i dati della valida-

zione di due procedure di sanificazione, realizzate

e testate da ICF, al fine di dimostrare la conformità

delle procedure di pulizia e disinfezione nei con-

fronti della riduzione del rischio allergenico connes-

so al contaminazione crociata.

SANIFIcAZIONE MANUALE

PROcEDURATest su due superfici: tagliere teflon e tavolo in acciaio inox

VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEL RESIDUODOPO LA PROcEDURA

I test quantitativi sono stati eseguiti in triplice, campionando tre diverse aree della superficie sporcata con gli alimenti allergenici

Rimozione del residuo

Detersione: LAVAGGIO MANUALE PIATTI E STOVIGLIE

Risciacquo con acqua

Risciacquo con acqua

Asciugatura con carta monouso

Disinfezione: DIDEcID

* media dei tre valori

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Molecole allergeniche

QUANTITà DI RESIDUO DOPO SANIFIcAZIONE

Quantità di residuo sulle superfici campionate (µg/100 cm2)*

beta lattoglobulina(latte)

< 1,0

Proteine dell’albume(uova)

1,87

SANIFIcAZIONE IN MAccHINA LAVASTOVIGLIE

PROcEDURATest su una superficie: pentola in acciaio inox

VALUTAZIONE QUANTITATIVA DEL RESIDUODOPO LA PROcEDURA

I test quantitativi sono stati eseguiti in triplice, campionando tre diverse aree della superficie sporcata con gli alimenti allergenici

Rimozione del residuo

Detersione: LAVAGGIO MANUALE PIATTI E STOVIGLIE

Risciacquo con acqua

Lavaggio in macchina lavastoviglie* media dei tre valori

La seconda fase del processo di validazione della procedura di sanificazione è stata quella di stabilire la

relazione del residuo di allergene presente sulla superficie a fine sanificazione ed il peggior livello di riconta-

minazione che si potesse riscontrare sul prodotto finito.

I valori ottenuti dimostrano che nel caso del glutine (alimento farina) i livelli massimi di ricontaminazione

sono ben al di sotto dei limiti di legge di 20 ppm.

Valori di concentrazione di allergeni rilevati dopo il processo di sanificazione.

Livelli di ricontaminazione sull’alimento(mg di allergene che restano sulle superfici per

kg di alimento successivamente lavorato)

Tramite un’approssimazione di calcolo ci si pone nel caso peggiorativo, sicuramente improbabile, in cui

tutto l’allergene rimasto sulla superficie vada su un alimento al pirmo passaggio.

FARINA (piano di lavoro e tagliere)

prove quantitative

Peso alimento Quantità di residuo sulle superfici di 780 cm2

(µg glutine/780 cm2)concentrazione negli alimenti

(mg/kg)

25 g < 39 < 1,56

50 g < 39 < 0,780

200 g < 39 < 0,195

500 g < 39 < 0,078

1000 g < 39 < 0,039

2000 g < 39 < 0,0195

Procedure di pulizia e disinfezione comuni a tutte le filiere di carni

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1. SANIFIcAZIONE SUPERFIcI APERTELavaggio a Schiuma in alta, media e bassa pressione

Pavimenti, superfici varie, attrezzature (fisse e smontabili), pareti (laboratori e celle), scaffali, baltresche, vasche, ganci, catene, tavoli.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

SUPER FOAM cHLORDetergente sanitizzante schiumogeno clorattivo

Azione combinata detersione e sanitizzazione mediante ossidazione

2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM A Detergente acido schiumogenoDetersione in fase acida per rimozione residuo inorganico

(calcare) 2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM c Detergente caustico schiumogenoDetersione alcalina per rimozione

residuo organico2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM FDetergente altamente caustico

schiumogenoDetersione fortemente alcalina per

rimozione residuo organico2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM PDetergente di media acidità

schiumogeno

Detersione in fase acida per rimozione residuo inorganico anche

da superfici zincate2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM SAN Sanificante schiumogeno a base di

sali di ammonio quaternario amedia alcalinità

Detersione e sanitizzazione di tutte le superfici anche zincate o in

alluminio o in ferro2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM MADetergente schiumogeno a media

alcalinità con forte poteresgrassante

Detersione di tutte le superfici anche zincate o in alluminio o in

ferro2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM OxDetergente sanitizzante schiumogeno acido a base di acqua ossigenata e

sali di ammonio cationici

Azione combinata sanitizzante e disincrostante

2 - 4% Iniettore schiuma

SUPERFOAM c +OxIbOOSTER

Miscela di detergente schiumogeno caustico e acqua ossigenata

stabilizzata

Rimozione delle sostante organiche e sanificazione delle superfici

2 - 4%Iniettore schiuma

a due vie

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1. SANIFIcAZIONE SUPERFIcI APERTELavaggio a Schiuma in alta, media e bassa pressione

Pavimenti, superfici varie, attrezzature (fisse e smontabili), pareti (laboratori e celle), scaffali, baltresche, vasche, ganci, catene, tavoli.

FASI DELLA SANIFIcAZIONE A ScHIUMA

Rimozione residuo

1

Risciacquo

3

Risciacquo

5

Detersione a schiuma

2

Disinfezione a schiuma o per nebulizzazione

4

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ScHIUMATURA AD ALTA PRESSIONE

Iniettore schiuma ad alta pressione con lance modulari

Iniettore schiuma a media pressione a singolo prodotto

ScHIUMATURA A MEDIA PRESSIONE

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Iniettore schiuma ad aria compressa

Schiumatura a media pressione a doppio prodotto con perossidi

La schiumatura con detergente alcalino additivato con acqua ossigenata presenta i seguenti vantaggi:

1. l’utilizzo di acqua ossigenata consente di migliorare l’effetto detergente della soluzione alcalina ossidando la matrice organica del residuo alimentare;

2. agendo sulla concentrazione dell’acqua ossigenata si può modulare a piacere l’effetto detergente della soluzione alcalina;

3. lo sviluppo di ossigeno attivo consente di produrre un effetto sbiancante e sanitizzante della superficie;

4. eliminazione dei rischi di “pitting” legati all’uso di cloro.

ScHIUMATURA AD ARIA cOMPRESSA

ScHIUMATURA A MEDIA PRESSIONE

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SANIFIcAZIONE PAVIMENTI

Procedure ove non venga effettuata la pulizia tramite sistemi schiuma.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto

Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Man

uale

o

spaz

zola

men

to

Lava

sciu

ga

bLU SOLVOSgrassatore detergente

universalePulizia di fondo 1 - 5% n n

SUPER FARMPresidio Medico chirurgico Registrazione n. 18774

Detergente e disinfettante alcalino clorattivo

Detersione e disinfezione 0,5 - 1% n n

bLU ONEDetergente alcalino con ottimo

potere sequestranteDetersione 1-3% n

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2. SANIFIcAZIONE AUTOMATIcA DELLE ATTREZZATURE, DEGLI UTENSILI, cONTENITORI E PARTI MObILI ATTREZZATUREIn questa area viene effettuata la sanificazione tramite macchine di lavaggio automatico di cassette in plastica, carrelli, vagonetti, baltresche, ganci di trasporto, coltelli, utensili vari, parti smontabili attrezzature ed ecc.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

bLU ONEDetergente alcalino con ottimo

potere sequestranteDetersione in macchina lavacasse o

lavaoggetti1 - 3%

pompa di dosaggio automatico

bLU cHLOR Detergente alcalino clorattivoDetersione e sanitficazione in

macchina lavacasse0,5 - 3%

pompa di dosaggio automatico

bLU KRAFT Detergente fortemente alcalinoDetersione in macchina lavacasse o

lavaoggetti0,5 - 3%

pompa di dosaggio automatico

OxIbOOSTER Additivo a base di acqua ossigenata

Posto in vasca di lavaggio incrementa l’effetto detergente della

soluzione alcalina

Poste nella fase di risciacquo produce un effetto sanitizzante

0,5 - 1%

0,5 - 1%

pompa di dosaggio automatico

pompa di dosaggio automatico

SUPER FARMPresidio Medico chirurgico Registrazione n. 18774

Detergente e disinfettante alcalino clorattivo

Detersione e disinfezione in macchine lavacasse e lavaoggetti, anche con acque particolarmente

dure

0,5 - 1%pompa di dosaggio

automatico

bLU cIPINGDisincrostante acido a base di acido

nitrico e fosforicoRimozione periodica del calcare dalle

lavaossa, lavaoggetti e bollitori1 - 4%

pompa di dosaggio automatico

ADDITIVO SANITIZZANTE

Addittivo sanitizzante a base di acido citrico ed alcool isopropilico

Addittivo per la sanificazione in fase di risciacquo delle macchine di

lavaggio automatico1%

pompa di dosaggio automatico

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3. SANIFIcAZIONE MANUALE DI UTENSILI, cONTENITORI E PARTI MObILI DI ATTREZZATURE

Sanificazione manuale, per immersione, spazzolamento e nebulizzazione segaossa, guanti in acciaio, affettatrice e tritacarne.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto

Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

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Imm

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one

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men

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Neb

uliz

zazi

one

bLU SOAP Detergente neutro Detersione in fase

neutra con alto potere emulsionante

0,2 - 2% n n n

DIDEcIDPres. Medico chirurgico Registrazione n. 19186

Detergente disinfettante concentrato a base di quaternari d’ammonio

Azione combinata detergente e disinfettante

1 - 5% n n n n

DIDEcID PUPres. Medico chirurgico Registrazione n. 19186

Detergente disinfettante pronto uso a base di quaternari d’ammonio

Azione combinata detergente e disinfettante.

Facilità d’usoTal quale n n

cLEANPres. Medico chirurgico Registrazione n. 8320

Disinfettante a base di clorammina T

Azione disinfettante del cloro senza effetti di

corrosività0,3% n n n

SUPER FARMPres. Medico chirurgico Registrazione n. 18774

Detergente e disinfettante a base

di cloro

Azione detergente e disinfettante

0,5 - 1% n n n n

bLU SUPER cHLORDetergente e

sanitizzante a base di cloro

Azione detergente con spiccato potere sanitizzante

0,5 - 1% n n n n

bLU cHLORDetergente e

sanitizzante a base di cloro

Spiccata azione detergente con potere sanitizzante

0,5 - 1% n n n n

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3. SANIFIcAZIONE MANUALE DI UTENSILI, cONTENITORI E PARTI MObILI DI ATTREZZATURE

Lavaggio e sanificazione manuale per immersione, spazzolamento e nebulizzazione.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto

Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Man

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Imm

ersi

one

Spaz

zola

men

to

Neb

uliz

zazi

one

OxIbOOSTERSanitizzante a base di perossido d’idrogeno

stabilizzato

Sanificazione a base di acqua ossigenate

0,5-3% n n

bLU cIPINGDisincrostante acido a base di acido nitrico e

fosforico

Rimozione residui calcarei dalle superfici esterne e

vasche1-4% n n

bLU LAcTDisincrostante acido a base di acido fosforico

Rimozione residui calcarei dalle superfici esterne e

vasche1-4% n n n

bLU LAcT SDisincrostante acido concentrato a base di

acido fosforico

Rimozione residui calcarei dalle superfici esterne e

vasche1-2% n n n

ISONET

Detergente sanitizzante a base di alcool

isopropilico ed etilico, acqua ossigenata e

clorexidina

Rapida asciugatura. Spiccato potere detergente

Tal quale n n n

bLU ONE Detergente alcalino

forteRimozione sporco organico

o misto1-3% n n n

bLU ONE NFDetergente alcalino forte con alto potere

sequestrante

Rimozione sporco organico o misto

1-3% n n n

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4. SANIFIcAZIONE MANI

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

LAVAMANI cON ANTIbATTERIcO

Lavaggio antibatterico delle mani con triclosan

Sanificazione mani Tal quale Dosatore manuale

cREAM SOAP Detergente mani Pulizia mani Tal quale Dosatore manuale

LH-GELPresidio Medico chirurgico Registrazione n. 19215

Disinfettante alcolico Disinfezione mani senza risciacquo Tal quale Dosatore manuale

PROcEDURA

Risciacquare le mani con acqua. Frizionare la mani palmocontro palmo.Applicare il prodotto.

Il palmo destro sopra il dorso sinistro intrecciando le dita tra loro e viceversa. Risciacquare le mani con acqua.Palmo contro palmo

intrecciando le dita tra loro.

Asciugare accuratamente conuna salvietta monouso. Applicare il disinfettante alcolico.

1 32

4 65

7 8

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5. SANIFIcAZIONE cALZARI

6. SANIFIcAZIONE INTERMEDIA

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

GLUTAx Detergente sanitizzante a base di gluteraldeide e Sali di ammonio

Sanificazione calzari e stivali 2%Manuale o tramite pompa dosatrice

GLUTAx 2%Detergente sanitizzante a base di gluteraldeide e Sali di ammonio

Sanificazione calzari e stivali Tal quale Manuale o tramite pompa dosatrice

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso(intervallo di utilizzo)

SANIFIcANTE ALcOLIcO

Detergente sanitizzante a base di alcool isopropilico, etilico, acqua

ossigena e clorexidinaSanificazione intermedia superfici Tal quale

SGRASSATORE IGIENIZZANTE ANFOSAN

Detergente sanitizzante a base di anfoteri e alcool isopropilico

Sanificazione intermedia superfici Tal quale

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7. Sanificazione straordinariaIn presenza di un rischio igienico rilevato sulle superfici dello stabilimento dovranno essere attuate le se-

guenti azioni:

1. identificate le ragioni che hanno portato al rilievo di tale rischio;

2. porre in essere le necessarie azione correttive;

3. nel caso le azioni correttive riguardino le procedure di sanificazione le stesse dovranno essere suddivise in

tre gruppi:

3A. quelle da attuare per ridurre i rischi microbiologici moderati (es. presenza dei valori microbiolo-

gici delle superfici a diretto contatto con gli alimenti superiori ai limiti ma in condizioni da non

compromettere la sicurezza alimentare e comunque i microrganismi non si trovino in condizioni

biofilmogene). In tal caso la non conformità può essere stata generata dalla cattiva applicazione

della procedura di sanificazione ma si è ancora nelle condizioni di portare in conformità la superficie

attuando le normali procedure di sanificazione.

3b. nel caso vi sia un rischio microbiologico alto (es. presenza microrganismo patogeno e/o presenza

di biofilm) si dovranno attuare procedure di sanificazione “rinforzate” ed “estese” per garantire il

ritorno in conformità delle superfici.

Tra le tecnologie per il rinforzo delle procedure di sanificazione vi è quella del prodotto Rimozim

pool enzimatico testato presso l’Università di Udine appositamente studiato per la rimozione del

biofilm microbico dalle superfici.

La tecnologia del Rimozim si basa sulla rimozione enzimatica della matrice del biofilm (che costi-

tuisce normalmente dal 50-80% in peso dei costituenti del biofilm) consentendo al disinfettante di

poter penetrare nel biofilm e distruggere i microrganismi in esso contenuti. In taluni casi l’effetto

di rimozione è talmente elevato che solo l’uso del Rimozim è in grado di asportare totalmente il

biofilm dalle superfici.

Nella pratica quotidiana il trattamento con prodotto Rimozim viene attuato dopo la fase di deter-

sione e prima della fase di disinfezione.

3c. Nel caso il rischio sia di natura chimica (es. contaminante chimico nell’acqua di rete) si dovranno

attuare specifiche procedure di sanificazione redatte ed eseguite da aziende specializzate in decon-

taminazione chimica.

Staphylococcusaureus

Staphylococcus aureusListeria

monocytogenesListeria monocytogenes

Biofilm di una settimana su piastra non trattato

Biofilm su piastra dopo 15 minutidi trattamentocon rimozim

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8. TRATTAMENTI bIOLOGIcI DEI SISTEMI DI ScARIcO ED AREE RIFIUTI I sistemi di scarico tra cui canalette, pozzetti e griglie dei grassi si possono trattare con prodotti biologici con due modalità: trattamento d’urto e trattamento di mantenimento. L’area rifiuti si tratta invece con un prodotto di mantenimento per l’eliminazione dei cattivi odori connessi allo stazionamento dei rifiuti.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

PULIScI ScARIcHI

Formulazione a base di enzimi e spore batteriche per la degradazione degli oli e dei grassi alimentari

Dosaggio automatico nelle ore notturne post cleaning

Vasche di separazione grassoDose d’urto:(5-40mc)=120-800 ml/al giornoDose mantenimento:(5-40mc)=120-800 ml/ ogni due giorni

canalizzazioniDose d’urto: 0,1-0,3 l al giornoDose di mantenimento: 0,1-0,3 l ogni due giorni

Dosatore temporizzato

bIO SUPER c

Miscela di estratti vegetali naturali e di ceppi batteri sporigeni per fluidificare e degradare le sostanze organiche ed eliminare

istantaneamente i cattivi odori

Nebulizzazione in ambienti e superfici

5 - 20%

Impianti automatici

o manuali di nebulizzazione

Procedure di pulizia e disinfezione specifiche della filiera delle carni

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1. SANIFIcAZIONE DI NASTRI TRASPORTATORI

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

SUPER FOAM cHLORDetergente sanitizzante schiumogeno clorattivo

Azione combinata Detersione e sanitizzazione

mediante ossidazione2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM cDetergente alcalino

schiumogenoDetersione alcalina per

rimozione residuo organico2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM FDetergente alcalino in alta concentrazione

schiumogeno

Detersione fortemente alcalina per rimozione

residuo organico tenace o carbonizzato

2 - 4% Iniettore schiuma

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ELLA

TAR

ATUR

APR

OcED

URE

SPE

cIFI

cHE

2. SANIFIcAZIONE TAGLIERI E cEPPI IN TEFLON

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

SUPER FOAM cHLORDetergente sanitizzante schiumogeno clorattivo

Azione combinata Detersione e sanitizzazione

mediante ossidazione2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM cDetergente alcalino

schiumogenoDetersione alcalina per

rimozione residuo organico2 - 4% Iniettore schiuma

SUPER FOAM FDetergente alcalino in alta concentrazione

schiumogeno

Detersione fortemente alcalina per rimozione

residuo organico tenace o carbonizzato

2 - 4% Iniettore schiuma

PRODOTTO caratteristiche del prodotto

Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Attrezzaturadi dosaggio e

di utilizzo

Man

uale

Imm

ersi

one

Spaz

zola

men

to

REV GRILL Detergente caustico ad alto potere dissolvente

Rimozione delle contaminazioni organiche

Tal qualeFlaconi con

spruzzetta schiuman n

DIDEcIDPres. Medico chirurgico Registrazione n. 19186

Detergente disinfettante concentrato a base di quaternari d’ammonio

Detersione e disinfezione 1 - 5% Nebulizzatori n n

SUPER FARMPres. Medico chirurgico Registrazione n. 18774

Detergente disinfettante a base di cloro

Detersione e disinfezione 0,5 - 1% Nebulizzatori n n n

SANIFIcAZIONE MANUALE

LAVAGGIO A ScHIUMA

PROc

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ATUR

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URE

SPE

cIFI

cHE

3. SANIFIcAZIONE AUTOMEZZI

Sistemi sanificazione aree esterne

PRODOTTO caratteristiche del prodotto

Tipologia di interventodi sanificazione

concentrazione d’uso

(intervallo di utilizzo)

Arco

di

disi

nfez

ione

Idro

pulit

rici

Neb

uliz

zato

ri

GLUTAx FORTEDetergente sanitizzante a

base di gluteraldeide e sali di ammonio

Sanificazione mezzi di trasporto animali e

disinfezione pneumatici0,5 - 1,5% n n n

GLUTAx Detergente sanitizzante a

base di gluteraldeide e sali di ammonio

Sanificazione mezzi di trasporto animali e

disinfezione pneumatici2% n n n

GLUTAx 2%Detergente sanitizzante a

base di gluteraldeide e sali di ammonio

Sanificazione mezzi di trasporto animali e

disinfezione pneumaticiTal quale n n n

cLEANPres. Medico chirurgico Registrazione n. 8320

Disinfettante a base di clorammina T

Disinfezione vano interno mezzi di trasporto

0,3% n

DIDEcIDPres. Medico chirurgico Registrazione n. 19186

Detergente disinfettante concentrato a base di quaternari d’ammonio

Azione combinata detergente e disinfettante

1 - 5% n n

SANIFIcANTE 10Detergente sanitizzante concentrato a base di quaternari d’ammonio

Azione combinata detergente e sanitizzante

1 - 5% n n

PROc

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45 Industria delle carni

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4. SANIFIcAZIONE DELLE cAMERE bIANcHELavaggio a schiuma a bassa pressione

Pavimenti, superfici varie, attrezzature (fisse e smontabili), pareti (laboratori e celle), scaffali, tavoli.

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

SUPER FOAM cHLORDetergente sanitizzante schiumogeno

clorattivo

Azione combinata detersione e sanitizzazione

mediante ossidazione2 - 4%

Iniettore schiuma a sola aria compressa

SUPER FOAM A Detergente acido schiumogenoDetersione in fase acida per rimozione residuo inorganico (calcare)

2 - 4%Iniettore schiuma

a sola aria compressa

SUPER FOAM c Detergente basico schiumogenoDetersione alcalina per

rimozione residuo organico2 - 4%

Iniettore schiuma a sola aria compressa

SUPER FOAM F Detergente basico schiumogenoDetersione fortemente alcalina per rimozione

residuo organico2 - 4%

Iniettore schiuma a sola aria compressa

SUPER FOAM P Detergente di media acidità schiumogenoDetersione in fase acida per rimozione residuo inorganico anche da superfici zincate

2 - 4%Iniettore schiuma

a sola aria compressa

SUPER FOAM Detergente neutro schiumogenoDetersione per rimozione sporco organico anche da

superfici zincate2 - 4%

Iniettore schiuma a sola aria compressa

SUPER FOAM OxDetergente sanitizzante schiumogeno acido a base di acqua ossigenata e sali

di ammonio cationici

Azione combinata sanitizzante e disincrostante

2 - 4%Iniettore schiuma

a sola aria compressa

SUPER FOAM SAN Sanificante schiumogeno a base di sali di ammonio quaternario a media alcalinità

Detersione e sanitizzazione di tutte le superfici anche

zincate o inalluminio o in ferro

2 - 4%Iniettore schiuma

a sola aria compressa

SUPER FOAM MADetergente schiumogeno a media

alcalinità con forte potere sgrassante

Detersione di tutte le superfici anche zincate o in

alluminio o in ferro2 - 4%

Iniettore schiuma a sola aria compressa

PROc

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4. SANIFIcAZIONE DELLE cAMERE bIANcHE

Superfici a diretto contatto con gli alimenti scoperti che necessitano alta frequenza di sanificazione e superfici non a diretto contatto con gli alimenti che non possono essere puliti e disinfettati a schiuma

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

SANIFIcANTE ALcOLIcO

Detergente sanitizzante a base di alcool isopropilico, etilico, acqua

ossigena e clorexidinaSanificazione intermedia superfici Tal quale

SGRASSATORE IGIENIZZANTE ANFOSAN

Detergente sanitizzante a base di anfoteri e alcool isopropilico

Sanificazione intermedia superfici Tal quale

5. SANIFIcAZIONE FRUTTA E VERDURA

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

DEcS PUROPresidio Medico chirurgico Registrazione n. 18617

Disinfettante clorattivoLavaggio antisettico di

frutta e verdura2% Sistema di dosaggio venturi

PROc

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47 Industria delle carni

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6. SANIFIcAZIONE ZANGOLE E SIRINGATRIcI

Lavaggio cIP “clean-in-Place”

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione d’uso

bLU KRAFT Detergente fortemente alcalino Detersione alcalina in impianto CIP 1 - 2%

bLU ONE Detergente alcalino unifase Detersione alcalina in impianto CIP 1 - 3%

bLU ONE NFDetergente alcalino unifase con

elevato potere sequestranteDetersione alcalina in impianto CIP

con acqua molto dura1 - 3%

bLU cIPING Detergente acido Detersione acida per impianto CIP 1 - 3%

OxIbOOSTER Addittivo di acqua ossigenata Addittivo sinergizzante della

detersione alcalina0,5 - 3%

SUPER FARMPresidio Medico chirurgico Registrazione n. 18774

Detergente disinfettante a base di cloro

Detergente e disinfettante per impianti CIP

0,5 - 1%

PERAcETIcSanitizzante a base di acido

peraceticoSanitizzante per impianti CIP 0,5 - 4%

PROc

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7. SANIFIcAZIONE FORNI E FRIGGITRIcI

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

bLU KRAFTDetergente caustico ad alto

potere dissolventeRimozione delle

contaminazioni organiche 1 - 5%

Sistema di dosaggio automatico

PRODOTTO caratteristiche del prodotto Tipologia di intervento concentrazione

d’uso

Attrezzaturadi dosaggioe di utilizzo

SUPER FOAM FDetergente alcalino in alta concentrazione

schiumogeno

Detersione fortemente alcalina per rimozione

residuo organico tenace o carbonizzato

2 - 4% Iniettore schiuma

bLU OILDetergente caustico ad alto

potere dissolventetensioattivato

Rimozione delle contaminazioni organiche

carbonizzate1 - 5% A spruzzo

LAVAGGIO E SANIFIcAZIONE AUTOMATIcA

LAVAGGIO A ScHIUMA O PER NEbULIZZAZIONE

INDUSTRIA CHIMICA FINEVia G.B. Benzoni, 50

26020 Palazzo Pignano (CR)Tel. +39 0373 982024Fax +39 0373 982025

[email protected]@icfsrl.it

www.icfsrl.com

Officina di produzione PMCAut. Ministero della Salute

Prodotti e soluzioni per le procedure di sanificazionenel processo produttivo: macellazione, sezionamento, produzione

SOLUZIONI INTEGRALI PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE

NELL’INDUSTRIA ALIMENTARE

Industria delle carni

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