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Analisi dei media Parte seconda La teoria sociale dei media di J. Thompson. (Selezione di diapositive) © Angela Maria Zocchi

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Analisi dei media

Parte seconda – La teoria sociale dei media di J. Thompson. (Selezione di diapositive)

© Angela Maria Zocchi

Analisi sociologica dei media

J. B. Thompson

Mezzi di comunicazione e modernità(ed. or. 1995, il Mulino, Bologna, 1998)

Questo lavoro risponde a due interrogativi:

• Come studiare i media?

• Perché studiare i media?

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Titolo del libro↓

J. B. Thompson, Mezzi di comunicazione e

modernità

Parole chiave: media, modernità

Cosa si intende per modernità?

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A. Touraine

Critica della modernità (1992, tr. it. 1993, p. 11)

“l’idea di modernità, nella sua forma

più ambiziosa, fu l’affermazione secondo cui

l’uomo è ciò che fa […]”

Modernità = “volontà di liberarsi da tutte le

costrizioni”

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Modernità

«Nella maggioranza dei casi, i sociologi classici non

hanno attribuito un ruolo di grande importanza allo

sviluppo dei mezzi di comunicazione. A loro avviso, la

dinamica culturale fondamentale legata alla nascita delle

società moderne stava altrove: consisteva, innanzitutto,

nei processi di razionalizzazione e secolarizzazione

attraverso i quali le società moderne si sarebbero

gradualmente sbarazzate, si pensava, dei gravami del

passato».

(Thompson J., Mezzi di comunicazione e modernità, cit., p. 12).

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Modernità

Modernità: razionalizzazione?↓

A. Touraine

Modernità = “relazione tesa tra ragione soggetto”(Touraine A., Critica della modernità, il Saggiatore, Milano,1993, p. 17)

Razionalizzazione / Soggettivazione (creatività,

sentimento, immaginazione).

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Modernità

J. Thompson:

Per comprendere la natura della modernità – «ossia, le

caratteristiche istituzionali delle società moderne e le

condizioni di vita da esse create – allora dobbiamo

assegnare allo sviluppo dei mezzi di comunicazione e al

loro impatto un ruolo di decisiva importanza»

(Thompson J., Mezzi di comunicazione e modernità, cit., p. 11).

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Modernità

Alcuni studiosi preferiscono parlare di modernità

anziché di postmodernità.

Tra questi:

• J. B. Thompson;

• A. Giddens;

• U. Beck.

(cfr. Zocchi A. M., Convergenza multimediale e analisi sociologica, il Segnalibro, Torino, 2005, pp. 34-35 e nota 52).

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Modernità

A. Giddens:

1. Modernità = innalzamento del livello di

benessere economico.

2. “Tarda modernità” = consapevolezza dei

limiti, dei problemi, delle contraddizioni

della modernità.

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ModernitàU. Beck

“modernizzazione riflessiva”(Libertà o capitalismo? Varcare la soglia della modernità)

Tensione crescente tra:

• le dinamiche economiche (povertà, esclusione)

• e la “cultura della libertà” (partecipazione,

controllo. Es.: nuovi movimenti collettivi: ambiente,

diritti civili, pace, minoranze).

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Riflessività

Giddens: riflessività personaleRelazione pura (modernità): parità sessuale e sentimentale

1. svincolamento da costrizioni esterne;

2. valore della relazione fine a se stesso;

3. necessità di un’organizzazione riflessiva;

4. impegno e fiducia reciproci;

5. intimità;

6. prossimità;

7. autonomia;

8. svelamento mutuo.

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Riflessività

Beck: riflessività sociale

movimenti sociali

azione collettiva

(giustizia distributiva, sviluppo sostenibile, etc …)

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Modernità

Nodi della modernità (cfr. Rositi F., Utopie per la TV):

1. dolore (Boltanski: spettacolo del dolore);

2. libertà (politica della libertà: dibattito pubblico su beni pubblici);

3. giustizia (politica della giustizia come meritocrazia ed equa

distribuzione dei beni);

4. sviluppo (forze produttive; incremento del benessere dei privati).

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Postmodernità (anni ’70-’80)

Alcuni testi di riferimento:

• Lyotard J. F., La condizione postmoderna (1979).

• Jameson F., Il postmoderno o la logica

culturale del tardo capitalismo (1984).

• Lash S., Discourse or Figure? Postmodernism

as a “Regime of Signification” (1985).

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Postmodernità↓

Lyotard

La condizione post-moderna(ed. or. 1979, Feltrinelli, Milano, 1989)

«Semplificando al massimo, possiamo considerare

“postmoderna” l’incredulità nei confronti delle

metanarrazioni» (p. 6).

Post-modernità: «decomposizione delle grandi narrazioni» (p. 32)

che hanno modellato la cultura moderna.

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Postmodernità

Demitizzazione↓

• delle identità collettive (Stato, Chiesa, partiti);

• dell’immaginario collettivo (divi, scienza, tecnica);

• degli aspetti dell’esistenza personale e sociale:

demitizzazione dell’etichetta (es. linguaggio);

demitizzazione delle tradizioni di abbigliamento;

demitizzazione del ruolo del padre,etc.

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Scott Lash↓

da una “cultura discorsiva” (parole)

a una “cultura figurale” (immagini)

Cultura post-moderna

(cfr. Zocchi, Convergenza multimediale e analisi sociologica, il

Segnalibro, Torino, 2005, pp. 28-29)

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Frammentazione↓

Offerta mediale

Anni ’70 (Europa): invasione dei serial di produzione americana che infrangono le leggi del modello narrativo.

Frammenti:sequenze brevi;

cambiamenti rapidi e continui di ambienti, personaggi, vicende;

ritmo sincopato.

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Frammentazione↓

diventa un principio guida della

produzione televisiva↓

Es.: programmi-contenitore

basati su frammenti di testo

Frammentazione → zapping (cfr. Zocchi, Convergenza multimediale e analisi sociologica, il

Segnalibro, Torino, 2005, p. 29).

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Post e sur

Anni ’70/’80: post-modernità

Anni Novanta: sur-modernità↓

M. Augé, Non luoghi.

Introduzione a un’antropologia della

surmodernità

(ed. or. 1992, Elèuthera, Milano, 1993).

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Non luogoCaratteristiche

1. non ha un’identità;

2. è privo di storia;

3. non facilita le relazioni (prossimità necessaria e

imbarazzata, attesa imposta, transito distratto o

affaccendato)

Es.: aeroporti, metropolitana → Un etnologo nel metrò (Augé);

centri commerciali;

parchi dei divertimenti → Disneyland e altri non luoghi (Augé);

stazioni.

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Surmodernità

• Sovrabbondanza di avvenimenti

(moltiplicazione, accelerazione).

• Contrazione spaziale.

• Perdita di certezze.

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Mobilità surmoderna

«La mobilità surmoderna si esprime nei movimenti di

popolazione (migrazioni, turismo, mobilità professionale),

nella comunicazione istantanea generale e nella circolazione di

prodotti, immagini e informazioni. Essa corrisponde al

paradosso di un mondo in cui in teoria si può fare qualsiasi

cosa senza muoversi e in cui tuttavia ci si muove»

(Marc Augé, Per una antropologia della mobilità, ed. or. 2007, Jaca Book,

Milano, 2010, pp. 7-8).

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Riassumendo

• Modernità

• Postmodernità (anni ’70-’80)

• Surmodernità (1992)

In The Media and Modernity, Thompson usa il termine

modernità, mettendo a fuoco la relazione tra

media e modernità

(cfr. Thompson J., Mezzi di comunicazione e modernità, cit.)

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