Social Publishing - il business digitale per l'editoria

12
Social Publishing: la nostra vi

description

Il nuovo business dell'editore

Transcript of Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Page 1: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Social Publishing: la nostra vision

Page 2: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Carta e web: una nuova relazione

Ci sono editori e riviste che hanno lettori “affezionati” a quel marchio e ne riconoscono il valore aggiunto. Tuttavia, nell’era del web 2.0, molti lettori e potenziali tali “abbandonano” la carta per internet. Come intercettare questo flusso e valorizzare queste trasformazioni, traendone dei vantaggi?Una community aperta con dati proprietari permette di gestire al meglio il legame tra la carta e il web, in modo tale da mantenere lettori e revenue all’interno dello stesso brand:

• Creando una nuova modalità di interconnessione tra i contenuti web e quelli cartacei

• Valorizzando quello che gli utenti scrivono nella community anche nei confronti della carta, per farne assumere una nuova forma, più attiva e dinamica, e facendoli sentire protagonisti

Carta: luogo dell’informazione Web: luogo della relazione

Page 3: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Un editore deve poter avere il controllo sui propri contenuti e valorizzare i propri utenti e quello che da loro viene pubblicato. I social media pubblici hanno delle regole proprie e, inoltre, non garantiscono una presenza costante. (Oggi esiste Facebook, domani chissà…).

Anche il semplice commento ad un articolo, se sotto login e password di Facebook, diventa proprietà di quel social network. Grazie alla possibilità di commentare gli articoli con la registrazione alla community, i commenti diventano parte stessa di un articolo e appartengono alla testata.

L’adozione di una community proprietaria non implica però l’assenza dai social network pubblici. I contenuti della community possono essere condivisi sui principali social network (come Facebook, Google+ e Twitter) e avviene così una trasformazione: i social network diventano il luogo dove rilanciare i contenuti, dove fare fishing ed engagement, la community invece è il luogo del consolidamento del contatto tra utenti ed editore, l’ambiente che permette l’emergere della propria reputation.

Usare e non essere usati: i social network pubblici

Page 4: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Con la community, gli utenti hanno la possibilità di far emergere le proprie competenze, grazie ai contenuti e materiali che pubblicano: strumenti come il profilo personale, i post e gli allegati (video, foto, documenti), il network di amicizie, i like e i commenti aiutano le persone ad essere partecipi e protagoniste.

L’editore ha anche la possibilità di premiare e certificare gli utenti più attivi, più professionali, con strumenti come il “ribbon” che valorizzi la partecipazione attiva dell’utente alla community.

Fai emergere la reputation

Page 5: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

I meccanismi di viralità e condivisione di una community fanno sì che siano gli utenti stessi a validare e a riconoscere la reputation degli altri. Oltre agli utenti riconosciuti dall’editore, emergono così gli utenti più attivi e premiati dagli altri iscritti alla community.

Gli influencer di una community sviluppano un vasto network di amicizie, creano dei propri gruppi di discussione dei quali sono gli opinion leader e partecipano alla crescita della community.

Nella community, è possibile sviluppare un sistema “multivel” virtuoso, in modo da far crescere la community abbattendo il costo/contatto.

Premia la partecipazione

Page 6: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

I dati richiesti in fase di registrazione alla community possono essere minimali oppure più approfonditi. Noi proponiamo una profilazione incrementale (in base alle politiche dell’editore e allo sviluppo di nuove idee e progetti legati alla community) per creare liste profilate di utenti, minimizzando le barriere all’ingresso, che invece possono derivare da una profilazione troppo approfondita.

La community può essere così considerata come un’ulteriore forma di abbonamento alla testata, in cui il lettore, invece di cedere denaro, fornisce spontaneamente i propri dati personali.

Oltre ai dati di Google Analytics che sono a disposizione per le pagine interne, i report e le statistiche della community permettono di monitorare e analizzare i gusti degli utenti, con i contenuti più commentati, più votati e più letti, i gruppi di discussione più frequentati. Tutto parte dall’ascolto: saper ascoltare i propri lettori ed essere in grado di conversare con loro consente di avere accesso ad un punto di vista privilegiato e unico sui desideri, i movimenti e le aspettative del mercato.

Conosci i tuoi utenti: dati proprietari e report

Page 7: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

La creazione di nuove iniziative e servizi online (come una community) deve poter generare canali di business e fonti di revenue alternative, che si affiancano ai tradizionali modelli basati sull’advertising.

Non solo relazioni e contenuti: nuovi canali di business

• Grazie alla profilazione è possibile vendere liste profilate per azioni di marketing

• Spazi “in evidenza”, grazie alla vendita di gruppi promozionali

• Pagine e post pubbliredazionali

• Vendita di spazi dedicati ad annunci/pubblicità e di spazi banner

• Video, interviste e video chat

• Costruzione di focus group per valorizzazioni specifiche

Page 8: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Lo sviluppo di una comunicazione bidirezionale tra i lettori e l’editore, trasforma le informazioni, che assumono così una nuova forma, non più statica, ma attiva e partecipata.

Il sito web e la community formano così un ecosistema informativo totalmente integrato: per social publishing intendiamo un nuovo modo di fare editoria, che permette di creare canali diretti di relazione, di dialogo e confronto tra l’editore e il lettore/utente.

L’unione del sito web con la community fa sì che la parte redazionale e i contenuti degli utenti si mescolino e si alimentino a vicenda, creando un sistema informativo completamente nuovo del quale l’editore è il punto di riferimento.

Social Publishing

Page 9: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Il Social Publishing è emergente, cambia rapidamente. Per questo motivo, una community online non deve richiedere grandi investimenti né tempi di adozione troppo lunghi.

Zeta Social è corresponsabile dell’andamento della community, lavora per obiettivi concordati e si propone anche con modelli di revenue sharing.

Il nostro ruolo:

• Tecnologia• Community management• Lancio della community• Azioni di engagement e viralità• Supporto alla redazione• Supporto al marketing

I nostri principi e il nostro ruolo

Page 10: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Alcune case history: travel ID

travelID: la community dei professionisti del turismo de l’Agenzia di Viaggi www.lagenziadiviaggi.it.

L’Agenzia di Viaggi ha inserito la logica della redazione tradizionale all’interno di un social network, dove i contributi interessanti arrivano sia dalla redazione che dai professionisti. La community è suddivisa in:gruppi dedicati ai professionisti, ai comunicatori, alla formazione, alle offerte di lavoro, alla redazione (che cura rubriche specializzate inerenti alla rivista).www.travelidentity.it

Page 11: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Alcune case history: Franchisingcity

La community di Franchising City offre la possibilità di dialogare con tutte le principali proposte di affiliazione in Italia e con tutte le persone che vogliono entrare o sono già entrate nel settore del franchising.

La redazione di Franchising City è proprio il punto di contatto che dà la possibilità di far incontrare i franchisor con i vari franchisee, offrendo tutte le informazioni necessarie per scegliere e confrontare una proposta.

www.franchisingcity.itcommunity.franchisingcity.it

Page 12: Social Publishing - il business digitale per l'editoria

Alcune case history: Personal Chic

“Vivere nel bello spendendo il giusto”

Questo il claim di Personal Chic, web magazine e periodico free press basato sui contenuti degli utenti. Si parla di eventi, mostre, concerti, sagre, libri, film, shopping, fai da te, cucina, viaggi e nuove forme di economia e stili di vita alternativi a basso costo.

Personal Chic è un esperimento di social blogging, una community dove si può raccontare e condividere come in un blog e farsi conoscere e comunicare come in un social network.

www.personalchic.it