S@ntomero - Ottobre 2009

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    I n f o r m a z i o n e , c u l t u r a , s o c i e t e s p o r t - A n n o I - N . 1 - O t t o b r e 2 0 0 9

    Ai lettori La Chiesa Marchesale

    S@ntomero, giornale nuovo. Conun pizzico di giovanile baldanza, dideterminazione e di civile entusia-smo. Stampa locale, si dir, legata,come spesso accade, al volontari-ato, allapprossimazione, a ritagli ditempo, a risorse sempre piuttostolimitate. Stampa tuttavia non sec-ondaria, n costretta in ristrettezzementali, n in angusti spazi concet-tuali, ma libera, senza preclusionied aperta al confronto ed al dialogo.Viva della disponibilit personale di

    alcuni appassionati, che si avventura-no con curiosit e calore nel mondodellinformazione per costruire unabella vetrina di idee e di memorie, difatti e di eventi comunitari.Realizzare un giornale non sem-plicemente mettere insieme articolie disegni, foto e servizi, interviste enote redazionali in una sorta di mixertipografico e vedere che cocktail neviene fuori. E qualcosa di pi artico-lato e di pi complesso. E una rifles-sione su ci che la nostra esperienzavive e su ci che accade, un osserva-torio sulle persone e sulle relazioni,sui problemi, sulle possibili soluzio-ni, sulle vicende umane nei contestidella vita quotidiana.Lobiettivo quello di raccontareSantOmero e, un po ambiziosa-mente, di riproporne limmagine, lastoria, la cultura, di promuoverneil territorio, cercando di riportarelattenzione sulle tante piccole tes-sere che compongono le nostre radicie la nostra identit. Lauspicio chesi contribuisca a sollecitare e far cre-scere quella rete di interazioni vitalioggi troppo spesso soffocate dallarincorsa dei giorni, dagli impegni,dalla presunta mancanza di tempo,dalleccesso di input comunicativifuorvianti, dallindifferenza che nederiva e dalle tante distrazioni dellanostra epoca.Si vogliono in breve non soltantoperseguire fini informativi o comu-nicativi, ma porre in essere azionidi stimolo dellopinione pubblica e

    concorrere alla costruzione, per quelche si pu, di eventi a beneficio ditutti.Basilare a questo riguardo, per ilraggiungimento degli obiettivi pre-fissati, il ruolo della Pro-loco diSantOmero, unassociazione che siadopera per costruire la societ civile,che da sempre persegue con impe-gno finalit sociali e culturali per lacrescita e la promozione del territoriosantomerese e che ha fortemente vo-luto liniziativa e ne sostiene i relativicosti.E questa una grande dimostrazionedi fiducia sia verso coloro che si sonomaterialmente assunti il compito diportare avanti il giornale, in terminiorganizzativi e redazionali, sia nei

    confronti dei potenziali lettori, chesi vuole investiti di un compito nonsoltanto freddamente fruitivo, mapartecipativo e consapevole.S@antomero la risposta ad una e si-genza, da pi parti sentita e solleci-tata, di fornire uno strumento

    La Pro-Loco di SantOmero, nascecon atto notarile il 7 maggio 1971 e sipropone oltre che di tutelare le nostrebellezze naturali, artistiche e monu-mentali, di realizzare manifestazionied iniziative che possano esercitare uneffettivo richiamo turistico. Si prefiggeinoltre di promuovere e sviluppare at-tivit di utilit sociale, di solidariet edi volontariato.

    La Sagra del Baccal, fiore allocchiellodella nostra Pro-Loco, stata la mani-festazione gastronomica pionieristicaper eccellenza. Nasce infatti nel 1980dallusanza diffusa, verso la fine deglianni Settanta, di degustare il baccal altermine del tradizionale torneo di cal-

    cio. La Pro-Loco oltre che della sagra sioccup sin dallinizio di mostre di pit-tura, pubblicazioni, concerti musicali emanifestazioni ricreative.La vita dellassociazione da alloraproseguita in modo costruttivo anchese non sono mancati momenti di crisi edi tensione con episodi anche gravi cherischiarono di mettere a repentagliolesistenza stessa della Pro-Loco.

    Grazie alla collaborazione di tanti ami-ci volenterosi e fidati sono stati peraltrosuperati problemi anche grandi e, gra-zie alla loro determinazione e abnega-zione, lattivit sociale proseguita inun crescendo di successi. Gli ultimi un-dici anni in particolare sono stati quelli

    che hanno visto lo sviluppo di nume-rose iniziative che hanno occupato edoccupano tuttora non solo il periodoestivo, ma anche buona parte di quelloinvernale. Undici anni in prima linea!Tra le attivit della nostra Pro-Loco cipiace ricordare:- il Carnevale di bambini, organizzatoper creare un momento di aggregazio-ne e di divertimento tra tutti i ragazzi

    del paese, con giocolieri, clown, truc-cabimbi, scultori di palloncini e dolcia volont;- la Festa della birra, giunta ormai allasua 11^ edizione, la prima festa estivadove la gente si ritrova in compagniaa degustare ottima birra accompagnata

    Undici anni in prima linea

    S a n d e M i r e t u n n e t u n n e . . .S a n d e M i r e t u n n e t u n n e . . .

    continua a pag. 2continua a pag. 2

    Opera di Fabiano Di Damaso - 2009

    Arte

    a pag. 4

    Visionaria

    Sport

    a pag. 7

    Giovani talenticrescono

    TradizioniLa leggenda

    di don Alvaro

    a pag. 2

    Musica

    a pag. 5

    Intervista a PatrizioMaria

    Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale -70% Teramo Aut. N. 125/2009

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    2 Ottobre 2009

    Undici anni in prima linea

    Narra una truce leggenda che nel Ca-stello di SantOmero, allinterno delpalazzotto che fu del potente marchesee abate di origine spagnola don Alvarode Mendozza y Alaron, al quale fu di-scontinua dimora, vi sia una cisterna,un pozzo profondissimo di cui nonsindovina il fondo, quasi una boccadinferno nera di buio e di sangue.In quelle fauci pare venissero gettatequelle temerarie donzelle, che avesseroosato sfidare le prerogative del nobilemarchese violando il suo diritto a go-dere prima del legittimo sposo, secondoil dettato dello jus primae noctis, delleloro illibate bellezze.La collera di don Alvaro pare fosse vio-lentissima ed ineluttabile. Nessuna so-pravviveva allaffronto di essersi priori-tariamente concessa a qualche fidanzato

    plebeo. Per contro le fanciulle sagge eprevidenti, che avevano serbato il lorotesoro alle sue nobilissime voglie, eranopremiate e venivano restituite al futuromarito munite di ricca dote di monetedoro, di panni, di vesti e di un vita-lizio costituito da unannua elargizionedi denari per il bene parsimonioso maduraturo di tutta la famiglia.Fin qui la leggenda, costruita dalla fan-tasia popolare, che molto ha giocato traqualche non verificabile verit storica,alcune spiegazioni di verosimile buonsenso e perfino con tentativi di am-maestramento, quasi moniti alle giovani

    a conservarsi pure in vista di un premioche sarebbe di certo arrivato anche seil prezzo da pagare era davvero incom-mensurabile.Tant, lo stesso don Alvaro, forse pen-tito, forse per desiderio di addestrarealla verecondia le giovani fandelle,forse rincorrendo speranze salvifiche, osoltanto per mera generosit, dispose unlascito testamentario finalizzato a costi-tuire quel Monte de maritaggi che en-tr da allora nella storia di SantOmeroconcorrendo a porre antiche basi perquelle attivit di assistenza sociale e sa-nitaria che si sono nel tempo concretiz-zate prima nella presenza di un lazza-retto-ospizio di mendicit (oggi casadi riposo) e quindi con listituzione distrutture sanitarie ancora oggi esistenti.

    La verit quasi sempre si mischia allafantasia per far da base alla leggenda.Chiss se per verit o per qualche biz-zarra mistificante in anni non remotis-simi unanziana e modestissima donnet-ta, di nome Pasquarella, veniva indicata,nelle narrazioni popolari, come unadelle ultime beneficiarie dellopera piache gestiva il Monte. Viveva in unadelle tradizionali pinciaie nei pressi diSanta Maria a Vico. Chi scrive ha nei ri-cordi di bambino la sua figura minuta escarna, i suoi abiti neri e dimessi, il suolento passo. Se di verit, di racconto, diaffabulazione o di fantasia infantile si

    sia trattato non possibile dopo tantotempo appurare. Resta la sua modestis-sima immagine, leggendaria, sfumata esospesa negli anni dellinnocenza legataa quella potente, ma sconosciuta, didon Alvaro feudatario di SantOmero.

    [Due scritti contenuti in un preziosoe ormai introvabile volumetto Studie ricerche 2 edito anchesso dallaPro-Loco di SantOmero nel dicembre1979, illuminano sulla realt storica didon Alvaro. Si tratta dei saggi: Testa-mento di Alvaro de Mendozza y Alar-on (1671) a cura di Antonio Iampieri eNotizie storiche sulla congregazione dicarit di SantOmero e sulle Opere Pieda essa amministrate di Guido Guaz-zieri (1877-1958)]

    La leggenda di Don Alvaro de Mendoza y Alaronnella narrazione popolare

    da un ricco men, il tutto allinsegna

    del gusto e dellallegria;- la Mostra di arte contemporanea Vi-sionaria che ha invaso il nostro cen-tro storico avvalendosi delle opere digiovani artisti provenienti da tuttItalia;- la Sagra del baccal, da 29 anni senzadubbio la manifestazione pi attesa epi frequentata dai turisti della costa.Tutto il men, preparato con un uni-co prodotto, sua maest il baccal, cicontraddistingue dalla maggior partedelle altre sagre dove si cucina di tuttoe di pi;- la 2 rassegna di cabaret, con artistidi indiscussa fama del calibro di Fran-co Neri, Leonardo Manera e ClaudiaPenoni, Marco Marzocca, AntonelloCosta, Pino Campagna, Paolo Migone,Giovanni Cacioppo, Andrea Di Marco,Andrea Vasumi, Marco Bazzoni;

    - Halloween, festa in maschera doveadulti e ragazzi si divertono accom-pagnati da buona musica e da tanto al-cool al punto che questanno abbiamodeciso di non riproporla dopo lesitodellanno scorso, o di riproporla conuno slogan ben preciso Halloween noalcool per garantire ai genitori una se-rata tranquilla di puro divertimento peri propri figli.- la Castagnata in piazza, nel corsodella quale si degustano castagne, po-lenta, bruschette con salsicce ed olionuovo, accompagnati da vino novello evin brul. Lintero ricavato dellultimo

    anno, stato utilizzato per ladozione

    di due bambini Etiopi e per la Lega delFilo DOro.- il Trenino di Babbo Natale che fa di-vertire i bambini, facendo percorrereloro, tutte le vie del paese e regalandoad ognuno un piccolo dono. Allinternodei gazebo riscal-dati musica, ani-mazione, pizza edolci a volont.- la notte di Capo-danno in piazza.La festa aperta atutti i cittadini ed allietata da unmen allinsegnadella tradizione locale accompagnatoda musiche, balli e canti. Fa da con-torno a questa magica serata un grandefal posto al centro della piazza che crea

    senza dubbio unatmosfera suggestiva.La Pro-Loco pu vantare:- una sede sociale accogliente e fun-zionale nel Palazzo Dauri, completa-mente ristrutturata e arredata a spesedellassociazione, avuta dal Comune incomodato duso gratuito per 15 anni.Ristrutturazione costata circa ottan-tamila euro;- una cucina avuta in comodato dusogratuito dal Comune per 10 anni, ri-strutturata e messa a norma per unaspesa di circa settantamila euro;- oltre 1200 posti a sedere, 300 me-tri quadrati di gazebo con impianto

    di riscaldamento, gazebo in legno per

    cassa, 2 celle frigo su ruote e tante al-tre piccole cose indispensabili al buonfunzionamento del nostro grande ri-storante allaperto.Tra le iniziative di rilievo spicca anchequella che vede impegnate le nostre

    volontarie del Ser-vizio Civile nel pro-getto Una minieradi risorse fase III, acui aderiscono settePro-Loco della no-stra Provincia concapofila la FederPro-Loco Teramo. Ilprogetto si propone

    di valorizzare e sviluppare continu-amente una rete capillare di informa-zioni: turistiche, ambientali, paesaggi-stiche e religiose.

    Le ragazze del Servizio Civile svolgonooltre al normale lavoro dufficio, attivitdidattiche completamente gratuite per iragazzi della scuola primaria in collabo-razione con una operatrice del progettoSOS compiti: non solo doposcuolafinanziato dalla Provincia. Un serviziosociale importantissimo che pochi Co-muni si possono permettere per la sem-pre minore disponibilit finanziaria.In questi undici anni abbiamo fat-to conoscere il nostro paese ancheallestero. Va ricordata la partecipazioneal festival gastronomico di Alesound inNorvegia e della visita in Polonia della

    citt di Plonsk, i cui cittadini hanno

    ricambiato lospitalit offerta durante ilsoggiorno in Italia.La nostra associazione rappresentatanella persona del presidente nei con-sigli direttivi della Feder Pro-Loco diTeramo con 84 pro-loco iscritte e dellaUnpli Abruzzo con 266 societ iscritte.Sebbene non manchino le critiche, ifatti mostrano che una gestione attentae oculata, in undici anni ci ha fatto in-vestire per il territorio circa 250.000,00euro in attrezzature, attivit sociali,opere pubbliche a beneficio di tutti icittadini.Tra gli interventi effettuati negli ultimianni si evidenziano:- la messa a norma delle vie di esodo(porte antipanico), lacquisto di una la-vastoviglie e la sistemazione del giardinodella Casa di Riposo Campanini;

    - un contributo alla Chiesa Parrocchia-le per la realizzazione dellimpianto diriscaldamento;- la realizzazione di un bagno presso ilocali della Scuola Elementare del Ca-poluogo;- lacquisto di due fuoristrada per la lo-cale Protezione Civile;- un contributo alla Chiesa Parrocchialeper la jeep usata durante le processioni;- la messa a dimora di alberi, la realiz-zazione del parco giochi e del campo dibocce in piazza De Curtis;- lacquisto di giochi per la scuoladellinfanzia di Poggio Morello;

    - un contributo per lattivazione del

    corso di lingua inglese alla Scuola Ele-mentare di SantOmero;- la stampa di tre pubblicazioni acarattere gastronomico ed un volumesulla Ricognizione delle Reliquie diSantOmero Protettore, a cura del prof.Antonio Iampieri.- il convegno di arte e culturaLimago de la mprenta, in occasionedellinaugurazione della mostra LaDivina Commedia negli ex libris di Re-nato Coccia, pittore e incisore, nostroconcittadino, a cui hanno partecipatoalcuni docenti dellUniversit deglistudi G. DAnnunzio di Chieti e Pe-scara e la stampa di un catalogo, operaunica nel suo genere, che raccoglie fe-delmente le 100 incisioni del maestroCoccia, una per ogni canto della DivinaCommedia.

    Il Presidente Sandro Di Addezio

    continua dalla prima paginadotato della capacit di raccontare e diaggregare, di fare opinione e promuo-vere, dal capoluogo a Garrufo, da VillaRicci a Poggio Morello, da Santa Mariaa Vico al Salinello, una c omunit localeche si presenta oggi pi che mai com-posita, con la presenza anche di tantiforestieri non soltanto stranieri ma an-che italiani, e in cui si manifestano sem-pre pi sentite istanze di conoscenza edi integrazione.Da queste pagine, con cadenza trime-strale, si vuole cos dar voce a tutto que-sto multiforme mondo che compone il

    nostro territorio in un clima di aperturae di piena collaborazione, guardandoe raccontando le cose con obiettivit efranchezza, con lealt e seriet, ma an-che con un po di ironia e una spruzzatadi humour.Il mondo del giornalismo vive oggi unadoppia crisi, esterna ed interna. Esternaper gli attacchi che la libert di stampae il diritto di cronaca subiscono da pifronti, politici istituzionali imprendito-riali ecc.; interna per lincapacit, comeprofessionisti dellinformazione, diguardarsi allo specchio e determinarsia lavorare non inseguendo stucchevoligossips, n aspettando le veline pronial volere del pre-potente di turno, matentando di compiere il proprio lavorocon onest, competenza e rigore profes-

    sionale, secondo unetica del giornalismoche rispetto della dignit propria edaltrui ed anche e soprattutto eticadella libert.E in questa prospettiva che si intendefare di S@ntomero una tribuna apertaalla partecipazione di tutti, di quantivivono a SantOmero, di quanti vi sononati e di quanti vi sono pervenuti, diquanti infine hanno la volont di con-tribuire alla vita sociale del paese e delterritorio vibratiano.Offriamo lemozione dei neofiti e ilnostro entusiasmo per il futuro. Ai let-tori chiediamo benevolenza.

    Ai lettori

    Iscriversi alla Pro-Loco sempli-cissimo. Basta inoltrare richiestascritta al Consiglio Direttivo e ver-sare la quota annua di 20.00. Adogni socio (attualmente 252) vienerilasciata la tessera UNPLI che ddiritto ad innumerevoli vantaggi alivello nazionale e locale:- assicurazioni Fondiaria-SAI e Mi-lano Assicurazioni sconto 20%;- supermercato Jumbo sconto 2%;- Parafarmacia di Garrufo diSantOmero sconto 10/15%.

    Se sei pieno di entusiasmo, haiprogetti interessanti e soprattuttohai una buona dose di spirito disacrificio, iscriviti subito. Il tuocontributo servir a migliorarela vita sociale e a dare maggiore

    visibilit al nostro Paese.

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    E possibile misurare il benessere? Epossibile individuare il luogo dove sivive meglio? E quali sono i fattori cheoccorre prendere in considerazione percompiere tali misurazioni e costruireuna graduatoria? A queste domandeda tempo schiere di studiosi cercano didare delle risposte attendibili e valide.Con risultati non sempre pre-cisi, ma il pi delle volte alme-no tendenzialmente credibili.Il Sole-24 Ore del 21 settem-bre 2009 ha pubblicatounanalisi del benessere e dellaqualit della vita relative alleprovince italiane attraverso lacostruzione di un indicatore dibenessere pluridimensionale,elaborato dalla commissioneguidata dal Joseph Stiglitz, che la sintesi di otto variabili: lecondizioni di vita materiali, la salute,listruzione, le attivit personali, la par-tecipazione alla vita politica, i rapportisociali, lambiente, linsicurezza eco-nomica e fisica.E una nuova formulazione del clas-sico metodo di misurazione utilizzatoper la costruzione del dossier annuale,pubblicato dal 1990, che analizza lavivibilit delle 103 province italiane eche si basa anchessa su una serie di datistatistici e di variabili quali il reddito,loccupazione, la natalit, la sanit, i

    reati, le opportunit per il tempo li-bero.La classifica secondo Stiglitz fissa ilpunteggio 100 alla media delle provin-ce italiane. Le province che presentanoun livello di benessere superiore allamedia evidenziano valori sopra il 100. Ilivelli di benessere pi bassi della media,

    invece, si attestano su valori inferiori a100. Lutilizzo di questo metodo e dellevariabili indicate permette di costrui-re un quadro totalmente diverso dellasituazione del benessere nelle provinceitaliane, rovesciando alcuni luoghi co-muni propri del vecchio sistema chehanno visto da sempre primeggiare leprovince del nord ed essere buone ul-time quelle del centro e del sud.Nella tabella allegata possibile verifi-care le posizioni della graduatoria rela-tive al 2009.

    Questo soprattutto per le province delcentro, delle Marche e dellAbruzzo. Seinfatti Forl-Cesena la provincia dovela qualit della vita migliore (e Si-racusa dove peggiore), la provincia diAscoli Piceno guadagna il settimo postorecuperando numerose posizioni rispet-to al 2008 (era ventunesima) e quella

    di Teramo fa un deciso balzo inav anti collocandosi al 27 posto(era al 72 posto) e staccandodi molti punti le altre provincedAbruzzo.Infine se tra Ascoli Piceno eTeramo vi sono venti posizio-ni, occorre far rimarcare comesiano due province contigue econfinanti che mostrano un ele-vato tasso di benessere diffusotra i cittadini.Se peraltro Teramo nel 2009

    sembra essere la provincia abruzzesedove si vive meglio lecito chiedersise questa vivibilit si possa consideraredavvero estesa e diffusa alla maggiorparte delle realt provinciali, oppurese, specialmente nei piccoli centri, visiano delle distorsioni o delle diffor-mit magari sulla base di altre variabili.Ci siamo chiesti infine se fosse possi-bile costruire un modello, una scala dimisurazione per testare la qualit dellavita anche a SantOmero, per verificarecome vivono i santomeresi.

    Sulla scorta dei dati e delle elaborazionianalizzate e tenendo conto delle variabi-li utilizzate e qui esposte, si pensato dipoter tentare una sorta di misurazionerelativa almeno alla qualit della vitapercepita.Ne scaturita la proposta di verificare atal riguardo lopinione dei santomere-si, attraverso un sondaggio con cui si

    chiede di dare un punteggio da 1 a 10ad una serie di nove elementi ritenutisignificativi per la misurazione della vi-vibilit e della qualit della vita.Il sondaggio rivolto ovviamente a tuttii cittadini di SantOmero che possonopartecipare rispondendo esclusivamentea mezzo e-mail alle domande di seguitoriportate.

    I geologi, grandi assenti di questopurtroppo evento sismico, studianoda anni il territorio italiano, uno deipi difficili al mondo, soprattutto perlimprevedibilit dei terremoti. Questiavvengono perch lAppennino abruzzese giovane e sta crescendo: ogni volta checresce come se strappasse i suoi vestitie questo crea un terremoto. I geologipossono studiare il territorio attraversole analisi storico-statistiche e attraversole indagini di terreno fondamentali perla pianificazione territoriale. Per questaforte conoscenza del territorio non ven-gono mai chiamati ai tavoli, anzi vengo-no classificati cassandre, portasfortunafino a non ultimo terroristi. Questo non cultura... avere gli occhi fode-rati di prosciutto e vedere i propri figlipassare davanti alle bare...come statopurtroppo a LAquila.

    Una analisi attenta delle rocce e delleforme e quindi della storia geologica egeomorfologica dei terreni del territoriodella Valle Peligna ci indica che unazona a rischio sismico. I terremoti stori-ci (come quello del 1706, celebrato,discusso ed analizzato in un congressotenuto a Sulmona due anni fa) ce loricordano continuamente. Questo lavorare in maniera corretta ed intel-ligente da parte dei cittadini e delleistituzioni per il futuro dei propri figli,nipoti e pronipoti.Partendo da questo, quindi, conoscen-do si deve pianificare, ma non in ma-

    niera scellerata e senza criterio.Perch le case sono si fatte con cementoarmato, calcestruzzo, legno...ma pog-giano su un suolo, su un terreno su unaroccia che risponde da luogo a luogo inmaniera diversa alle sollecitazioni di unterremoto.I geologi studiano i terremoti su basestatistica, oltre che storica (basata sullememorie dei terremoti occorsi nel pas-sato).I geologi studiano i terremotisul terreno cercando di capireattraverso le rocce, le faglie, leespressioni geomorfologiche delterreno quali e quanto devastan-ti possano essere stati i terremotigi accaduti in unarea.La conoscenza dei terremoti siaccresce ogni volta che ne ac-cade uno nuovo, ogni volta che

    gli effetti indotti da un terre-moto aprono nuove prospettiveinterpretative.Il territorio italiano, e soprat-tutto lAppennino centrale, tutto geo-logicamente molto giovane e vengonoda tutto il mondo gli studiosi chevogliono confrontarsi con le pro-blematiche di un territorio geologi-camente in evoluzione.La Valle Peligna studiata da ventannida quando la geologia e la geomorfo-logia del Quaternario rappresentavanonellarea discipline quasi pionieristiche,seguite da pochi studiosi e insegnata da

    docenti che credevano fortemente chela conoscenza alla base del progresso edella civilt di un popolo.Nelle ricerche effettuate si cercato difornire un contributo per risalire alleet delle rocce presenti; per capire comesistemi fluviali di Raiano o Sulmona,palustri di Pratola Peligna, lacustri Vit-torito o Popoli, di versante di Roccaca-sale o Pacentro possano aver interagitonel tempo (non quello che tutti co-

    noscono ma in quello geologico, in cuilunit di misura non il minuto, ma lemigliaia di anni).Tutto ci pu rappresentare un utilecontributo per la pianificazione antro-pica di queste aree.Questo avere conoscenza dalla scienzae quindi coscienza...per avere menoansia...In questo modo i terremoti nonsono prevedibili (in nessuno modo) masono prevenibili, perch sappiamo che

    avverranno.In questo momento pi facile pen-sare a come difendersi da un terremoto,piuttosto che prevedere quando e dovepossa avvenire e con quale intensit.Gli studi che effettuano i geologi sonoquindi per PREVENIRE e non perPREVEDERE e molti geologi e ricer-catori italiani lo fanno senza essere inlite tra di loro.Il terremoto de LAquila diventer il

    tema di base per centinaia dipubblicazioni scientifiche...tutto ci deve diventare mate-riale per leducazione ambien-tale geologica e deve essererecepito dal legislatore affinchdalla tragedia possano nascerenorme e leggi che aiutino a farbene una PIANIFICAZIONETERRITORIALE, con uno

    spirito interdisciplinare in cuii geologi preparati e motivatipossano dire la loro, certi dipoter essere ascoltati e non

    derisi.Per lennesima volta, come dopo ognitragedia del genere, si scopre che lagente non sa che esistono studi geo-logici; la gente non sa che esistono ri-cercatori e professionisti che operanodiligentemente nellottica della PRE-VENZIONE.Pasquale, uomo che ha perso mogliee figlia (diceva in televisione), CONUNA DIGNITA SENZA EGUA-

    LI, diceva al giornalista: PERCHENON CI EDUCATE A QUESTO,PERCHE NON CI INSEGNATECHE ABITIAMO SU ZONE SISMI-CHE E NON CI DITE COME CIDOBBIAMO COMPORTARE?Conoscere oggi significa che la geologianon pi la Cenerentola delle scien-ze... la geologia pronta ad aiutare alegife-rare bene oppure a far conosceree ris-ettare le leggi che gi esistono.Usando opportunamente un geologosi pu conoscere bene il territorio, sipu fare una diagnosi accurata e indi-viduare la cura migliore per il nostrofuturo. Curare e pianificare sono gliobiettivi dei geologi e dei ricercatoridelle Scienze della Terra. Oggi esistonotante specializzazioni geologiche, tantequante le specializzazioni mediche, etutte concorrono ad un unico obiet-

    tivo: migliorare la qualit della vitadelluomo.La gente della Val Vibrata deve sapereche i terremoti sono un fenomeno na-turale, non dipendente dalluomo, conil quale, in unarea come quella delCentro Abruzzo, bisogna convivere.LUNESCO ha dichiarato il triennio2007-2009 Anno Internazionale delPianeta Terra e nellart. 1 dice di Ri-durre per la societ i fattori di rischionaturali ed antropici. Pochi o nes-suno hanno divulgato questo.Prevenire si pu e si deve.

    Enrico Miccadei

    Ottobre 2009 3

    Il rischio sismico si pu prevenire? Si pu e si deve fare!

    Ma SantOmero vivibile?

    Dedicato ai giovani della Val Vibrata deceduti nel sisma del 6 aprile

    Un sondaggio per misurare la qualit della vita e il benessere nel comune vibratiano

    Posizione di alcune province italiane nellaclassifica della qualit della vita. Anno 2009

    Province Punteggio PosizioneForl-Cesena 170,4 1Ascoli Piceno 162,3 7Teramo 119,4 27LAquila 108,9 46Chieti 105,0 48Pescara 104,9 49Siracusa 44,5 103

    Ns. elaborazione su dati Il Sole 24Ore

    SONDAGGIOCon riferimento a SantOmero, che voto, da 1 a 10 (1 minimo, 10massimo), ritiene di dover dare per quanto riguarda:1) la ricchezza e le condizioni di vita materiali? [voto___];

    2) la salute e lassistenza sanitaria? [voto___];3) il livello di istruzione? [voto___];4) le opportunit per il tempo libero? [voto___];5) la possibilit di partecipazione alla vita politica? [voto___];6) i rapporti sociali? [voto___];7) lambiente? [voto___];8) la sicurezza economica? [voto___];9) la sicurezza fisica? [voto___].Le risposte, possibilmente corredate da nome e cognome, vannoinviate allindirizzo e-mail: [email protected]. Inviatela mail numerando le risposte con affianco il voto. I punteggi sa-ranno elaborati in forma statistica e se ne trarr un indice ponderatodi qualit della vita. I risultati saranno ovviamente pubblicati sulprossimo numero e on-line sulle pagine web della Pro-loco. Non inutile aggiungere che aspettiamo molte e-mail ed una nutrita par-tecipazione.

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    4 Ottobre 2009

    La questione petrolifera in Val Vibrata

    Grande successodella prima rassegnainternazionale diarte contemporaneaal Castello.Opere darte, in-stallazioni e perfor-mances dal 12 luglioal 12 agosto 2009.Larte contem-poranea ha abi-tato il Castello diSantOmero sug-gerendo prospet-tive e visioni incon-suete.

    Fondaci, strade,angoli, sottoscala,depositi, botteghe,case e spazi pub-blici, palazzi stori-ci, piazze e balconisono stati invasidella presenza vi-sionaria e dai lavoridi quattordicigiovani artisti emergenti che si sono confron-tati con i luoghi, le persone, le suggestive at-mosfere del centro Vibratiano.A re stitu ire i l s enso della storia , a riall acciare ifili delle relazio ni simbol iche elemen tari la cre-ativit, larte: monumenti tangibili del tempoche dura e permette di pensare la continuit dellegenerazi oni, espres sioni illus orie senza le quali

    la vicenda umananon sarebbe cheu n a s t r a z i o n e .Costrutti, giochi,pittog rammi ini-ziatici, affinch iluoghi dellanimanon si perdano(dal testo introdut-tivo in catalogo)La rassegna daltitolo Visionaria.Seducenti gio-chi guardiani deltempo si postacome un proget-

    to sperimentalee trasversale divalorizzazione deiluoghi e dellartec o n t emp o ra n eanel territorio abru-zzese.LAssociazione ProLoco, gi impe-gnata in passato in

    diverse iniziative culturali, si avvalsa del co-ordinamento artistico di Nazareno Luciani e lacura di Simonetta Angelini. Il paese diventatocos spazio di incontri, suggestioni, visioni pos-sibili, riflessioni, aperture, sogni, progettualit,vivi fermenti della contemporaneit. Il percor-so stato tracciato come una sorta di cacciaal tesoro, una esperienza unica tra arte, parole

    e suoni immaginati, incantati in tutto il cen-tro storico; stato un moto di avvicinamento

    insolito, contutti i sensi,ai luoghi eallarte.Insoliti glispazi e insolitoanche il con-testo serale.Lora quelladelle ombre,dallaria rare-fatta, dell e cosesussurrate. Cia c c o m pa g n a

    l imprev i s to ,la scoperta, laricerca di chispia dietro le

    finestre dentro una intimit , oltre le ombre de-gli a ngoli, come in una cac cia a l te soro. Il mov i-mento dentro il borgo diviene interiore, intimo,inquieto, sempre diverso e percettivamente unico(dal testo introduttivo in catalogo di SimonettaAngel ini). La mostra s tata di fa tto ape rta tut tii giorni nelle ore serali, dalle 19.00 alle 23.00in un percorso itinerante e suggestivo nel cuoredel centro storico castellano di SantOmero.Gli artisti coinvolti nel progetto che hannolavorato pensando al castello e alla sua cultura,alle sue leggende, ai suoi scorci, al suo splendidobelvedere, alla sua gente sono stati : MarinelaAsavoa ie, Hernan Chavr, Luca De Ange-

    lis, Fidia Falaschetti, Luca Farina, GiovanniGaggia, Francesca Gentili, Nikolic Nema-nya, Mara Nitti, Francesca Pierelli, GiorgioPignotti, Florinda Recchi, Simone Ridi, NimaTayebian. Le opere, quasi tutte di grande for-mato hanno mostrato la loro forza e e la loro

    intensa capa-cit emotiva.Un ottimoinizio peruna rassegnache dovrebberipetersi eda m p l i a r s inel prossimoanno, visto

    il successodi critica edi pubblicodella primaedizione. Nehanno in-fatti parlatole maggioririviste na-

    zionali e basta un click per verificare sul weblattenzione che stata riservata alla rassegnada parte della migliore critica.Ha coordinato il progetto il noto artista Naza-reno Luciani. La rassegna stata curata da Si-monetta Angelini. Catalogo in mostra con testidi Simonetta Angelini e un intervento di San-dro Di Addezio, presidente della associazionePro-Loco SantOmero.

    Visionaria. Seducenti giochi guardiani del tempo

    La realt di una possibile e drammatica svoltapetrolifera in Abruzzo comincia a farsi strada trai cittadini, anche nella nostra provincia grazieal lavoro di comitati spontanei che stanno pro-muovendo una vasta opera di informazione e dimobilitazione.Ma, per capire la gravit di questa minaccia, bi-sogna risalire, almeno molto succintamente, allastoria di come nato e c ome si sviluppato questoprogetto di riconversione petrolifera (perch diquesto si tratta) della nostra regione.La storia inizia l11 settembre 2001 quando laRegione Abruzzo, per evitare lo smantellamentodel Distretto Agip di Ortona, firma in sordinaunintesa con lENI finalizzata ad un programma

    di impianti e di trivellazioni a scopi petroliferi.LAbruzzo, che pure gi dagli anni 50 e 60 statofatto oggetto di trivellazioni, sebbene a limitateprofondit e a scopo perlustrativi, inizia cos la suaavventura petrolifera. Unavventura allinsaputadei suoi abitanti e spesso anche delle sue Ammi-nistrazioni locali che, nelle conferenze di servizio,non erano messe in grado di valutare la portata elampiezza di un piano che in pochi anni ha por-tato il 50% del territorio abruzzese ad essere rico-perto di concessioni per lesplorazione, lestrazionee lo stoccaggio degli idrocarburi, e che con 221comuni su 305, comprensivi della parte costierae pedo-collinare, economicamente pi forte, piinnovativa e densamente popolata (80% degli abi-

    tanti) e 5600 kmq di mare antistante, senza unadistanza minima dalla costa, rischia di legare inmaniera imprudente il proprio futuro alle sortidegli idrocarburi.Un futuro non certo roseo se si considera: la pessima qualit del nostro petrolio (dettoamaro nel gergo tecnico), una fanghiglia densa epuzzolente simile al bitume, che deve essere desol-forizzata sul posto di estrazione, sia in terra che in

    mare, attraverso un processo molto inquinante chelibera idrogeno solforato (H2S); la disseminazione capillare sul territorio e in maredi pozzi e piattaforme inquinanti; lincompatibilitdelle attivit petrolifere con le scelte strategicheda tempo condivise e che hanno destinato im-portanti territori a parchi, puntato sullo sviluppodellagricoltura e dei suoi prodotti, valorizzato ilturismo costiero e montano e creato il marchio diun Abruzzo a garanzia di genuinit e rispetto delterritorio e delle sue diversit;

    il danno alla salute umana dovuto allinquinamentoambientale, delle falde acquifere, del mare e dellacatena alimentare; il rischio incidenti dovutiallesplosione di pozzi, piattaforme e allaumentodel traffico di petroliere in un bacino come quelloadriatico che gi altamente inquinato;un bilancio costi-benefici decisamente a sfavoredella nostra regione anche in considerazione dellaperdita di migliaia di posti di lavoro nel turismo,

    nellagricoltura, nella pesca e nellindotto, causatada tali attivit a fronte dei pochi posti di lavoro ap-portati (una raffineria occupa poche decine di per-sone del posto, in maggioranza di bassa qualifica estagionale; i pozzi sono altamente automatizzati).I tempi purtroppo stringono e gi dal gennaiodel prossimo anno, quando sar scaduta la mora-toria imposta dalla legge regionale, si potrannoiniziare le attivit di estrazione in 7 concessionitra cui la Castel di Lama, che comprende i co-muni di Ancarano, Bellante, Campli, Civitella del

    Tronto, Controguerra, SantEgidio alla Vibrata,SantOmero e Torano Nuovo, e la San Mauro,con i c omuni di Bellante, Castellalto, Giulianova,Mosciano S. Angelo, Teramo.A fronte di tali scenari e allinquietante silenziodella Regione, il Comitato Abruzzese Difesa BeniComuni, costituitosi sei mesi fa a Giulianova, hapromosso unintensa attivit di informazione, at-traverso molteplici iniziative sul territorio (con-vegni scientifici, pubblici dibattiti, ecc) e, recente-mente, con il lancio, assieme ad altri comitati eassociazioni abruzzesi, di una raccolta firme regio-nale per una petizione da inviare al Ministero perlo Sviluppo Economico che dia forza alla richiestadi uno stop alle attivit petrolifere.

    Nel giugno scorso il Comitato si fatto promo-tore di un tavolo di lavoro per approfondire edaffrontare i pericoli di un modello di sviluppodella Regione Abruzzo basato sullestrazione e lalavorazione degli idrocarburi. Rappresentanti dicategorie produttive del turismo, dellagricoltura,del commercio, dei viticoltori e delle Ammini-strazioni locali hanno inviato una richiesta di in-contro al Presidente della Regione Abruzzo e allaGiunta Regionale per avere una risposta chiara edinequivocabile che consenta a tutti gli operatoridi tornare serenamente ad investire nel propriolavoro e ai cittadini di mantenere la fiducia nelleistituzioni.Al momento, non pe rvenuta alcuna risposta.

    Comitato Abruzzese per la Difesa dei Beni Comuni

    G. Pignotti - Trapeziste - 2009 - 130x155

    G. Gaggia - Ali squamosesangue su carta - 50x70 - 2009

    S. Ridi - Essere umano 2fotografia - dim. var. - 2009

  • 7/22/2019 S@ntomero - Ottobre 2009

    5/8

    Ottobre 2009 5

    musicista da 17 anni, ma giovanissimo. Halavorato con grandissimi artisti e il grande IvanGraziani stato il suo maestro e produttore. Suonain tutta Italia ed uscito da pochissimo il suoultimo album India Londinese. Ci sembratoimportante, quindi, dedicare spazio a Patrizio Ma-ria, giovane artista abruzzese, nei cui confronti, lo

    ammettiamo candidamente, noi di S@ntomeroabbiamo un debole, per almeno 3 motivi.Il primo che Patrizio Maria ha origini Santo-meresi e le rivendica con orgoglio: Sono di originiAbruzzesi e tengo molto alla mia terra, al mio pro-fumo e alla mia storia. Orgo-glio che si concretizzato an-che in alcune iniziative a favoredei terremotati de lAquila dicui stato il promotore: Hosentito il bisogno di organiz-zare anche io qualcosina raci-molando dei soldi che sonoserviti per comperare viveri emateriali di bisogno quotidi-ano. Credo sia importante per un artista schierarsia favore di tali manifestazioni benefiche.Il secondo motivo, che stato lallievo predilettodel grande Ivan Graziani, Abruzzese e Teramano,come noi:Ivan stato e sar sempre un punto fer-mo nel mio percorso umano e musicale. Ivan miha insegnato tutto, stato un onore per me essereal suo fianco e assorbire nozioni e impregnarmidella sua cultura. Spesso rubando con gli occhi econ le orecchie. Ho avuto la fortuna di lavorarciper 4 anni e capire che in fondo quello che volevofare portare avanti il suo Rock provinciale eprimal scream, raccontando storie di provincia esputtanando i subdoli altalenanti. Ivan statoil cantautore pi vero e umano, la sua voce, lasua chitarra, le sue storie e le sue musiche, hannocolorato e riempito stanze nere e prive di colori.Alla nostra successiva richiesta di raccontarci unaneddoto particolare su Ivan ci dice: B quelloche ricordo con piacere accadde una sera fuori daun locale dove gli dissi, un po spaventato ed in-timorito, io non sar mai come te. Lui mi ris-pose, in dialetto teramano, tu n ci capit nu c..z.

    Grande dimostrazione di sti-

    ma e affetto. Io lo ringraziosempre per avermi insegnatoa guardare attraverso il bucodella serratura e per i suoiutili rimproveri.Il terzo, e pi importantemotivo, la sua musica.Rock, senza compromessi,ricercato, mai banale nellemelodie e nei testi, contor-nato da rimandi psichedelici,blues e spirituali, e alla nostradomanda, su come nasconole sue canzoni ci risponde:In maniera semplice e natu-rale. C un alchimia inspie-gabile tra vita vissuta e vogliadi far sapere i cavoli miei allagente. In realt non mi sonomai seduto a tavolino per

    scrivere o riflettere su cosascrivere; magari hai un ma-gone per giorni e giorni e titrascini pensieri ed immaginied ecco che allimprovvisoscodelli questa figlia per-versa, a volte dolce, a volteamara, a volte ironica.Sono momenti di vita vis-suta, perch non amo parlaredelle cose che non conosco,parlo della mia vita dellecose che faccio, che ho visto,

    senza allargarmi su questioni o fatti che non mi in-teressano come la politica. Credo di parlare del so-ciale che cosa ben differente. Mi piace provocaree scuotere, vedi anche Io cho lansia (canzonecon una base pop e un ritornello che ti si stampain testa, presente nel suo ultimo album) che una

    sorta di esorcismo a questo stato danimo ormaicomune a molti. Io ho vissuto questo benesserecon ironia e dignit e bastano colori e cioccolatoper tenerla a bada.

    India Londinese il tuoultimo album. Parlaci deltitolo e delle scelte composi-tive.Il titolo viene dal mio amoreper il mondo anglosassone edalla spiritualit induistica chemi affascinano molto, senzadimenticare i cori HindustanZimbadad. Insomma, oserei

    dire che un titolo storico; una grande fusionedi culture che per hanno avuto e creato moltiproblemi. Basta leggere tra le righe del mio testo:Ma lindia Londinese ha il profumo dei miei fiorie del giardino perch ho ucciso il mio vicino.A livello compositivo India Londinese non al-tro che il riassunto musicale della ricerca che hoaffrontato in questi anni. Sono diventato, artisti-camente parlando, sempre pi minimale, psiche-delico, sporco, crudele e spirituale.

    Killer il primo singolo di India Londineseed ha un testo molto forte ed un video a tratticupo. Parla di violenza sulle donne?Killer credo sia la canzone pi bella e anche piseria che io abbia mai scritto. B, non parla esat-tamente della violenza sulle donne, ma piuttostodella violenza in generale anche quella psicologica.Oggi siamo un po tutti killer: un genitore che nonpermette al figlio di studiare o inseguire il propriopercorso; quelli che deturpano lambiente; quelliche ci fanno mangiare cibi modificati in labora-torio; quelli che vorrebbero farci pagare laria;

    chi vende merda fuori dai locali notturni; chi

    ti ricatta e chi ti dice cosa devi o non devi fare ecosa meglio per te; insomma, potrei parlare quasiallinfinito, non tralasciando i moralisti e i quac-cheri.Ma Killer ha anche un lato pi romantico ovveroil mio amore per la letteratura e per il tema deldoppio, da Hoffman a Stevenson. E poi ricordateMaria Patrizio? Oddio quando usc quella notizia -(giovane madre che uccise suo figlio, annegandolonella vasca)- su Google usciva sempre insieme almio nome.

    In La Scarpa (probabil-mente sar il prossimo sin-golo di India Londinese)parli anche di una tua mania(ride), raccontacela:Sono collezionista di Con-verse e simili anche dallepi antiche degli anni 50.

    Il messaggio semplice: bi-sogna fare tutto quello che civa nella vita, godere anche delle proprie manie emai lamentarsi; non sopporto quelle persone cheprima si abbuffano e poi si lamentano. Goditi quelmomento di pancia piena!.

    Sappiamo della tua passione per George Har-rison. Lutilizzo di strumenti come il sitar el indiastar in alcune canzoni vogliono essereun omaggio nei suoi confronti?Credo che George sia stato il fabfour pi intimi-sta, spirituale, dolce e ironico. Era inevitabile perme sfuggire alle sonorit del Sitar e dell Indiastarse mi sono divertito moltissimo a suonarli.A breve partir per lIndia dove mi aspetta un guruche mi dar lezioni di armonia indiana. Penso chesar un esperienza emozionante.

    Quali sono i tuoi artisti preferiti e cosa ti piaceascoltare della musica dei giorni nostri?Sono molti gli artisti che mi hanno catturato e te-nuto incollato sulla sedia e lasciato a bocca aperta.Amo molto la musica anni 60 e 70 anche se spessomi prendono botte di nostalgia ancora pi remotae ascolto volentieri i vecchi dischi degli anni 3040 50. Amo molto il rock and roll, quello ruspan-te di Eddie Cochran, il sound di Duane Eddy e lasemplicit degli Shadows. Uno dei miei preferiti sicuramente Paul Simon assieme a John Fogertydei Creedence Clearwater Revival. Amo anche ilvecchio blues, da Freddie King a B.B.King, a JohnLee Hooker, e poi ancora i Mountain, i CannedHeat, Janis Joplin, Hendrix, Jeff Beck, gli Eagles,i Rolling Stones che ormai hanno veramente rag-giunto il primato essendo gli unici rimasti, e natu-ralmente al primo posto i Beatles: sono davveromalato per loro e, come ho detto prima, GeorgeHarrison mi affascina pi degli altri, senza persminuire la genialit di Lennon e il talento com-positivo di McCartney, sul quale Ivan dicevache somiglia a San Gabriele, ahahhahahahah.Degli artisti di oggi, mi piacciono moltissimo iKula Shaker, poi anche i Massive Attack, i Verve,iRadiohead e qualcosina degli Oasis, soprattuttoquando rievocano il periodo Mods.

    Quanto difficile emergere oggi come cantante/autore?E molto difficile o molto facile, dipende. Oggisembra pi facile promozionarsi con canali comeMyspace, Facebook e Youtube. Invece, secondome, non lo , in quanto tutti possono farlo equindi si crea confusione tra gli artisti. Io credomolto nei live. Per il musicista una necessit, ed l che veramente conquisti il pubblico se piaci.Bisogna suonare molto, ed io per fortuna sono

    uno di questi. A Roma suono tantissimo e piano

    piano mi sto spostando sempre pi in varie cittitaliane. Bisogna fare molta promozione e andaredalla gente a proporti e far capire chi sei. Importie differenziarti. Oggi mi sembrano un po tuttifatti a blocchi e vedo poche personalit forti e im-ponenti. Sono pochissimi quelli che ce la fannoper questo motivo. Da due anni il mio percorsosi sta ampliando e trovo sempre pi, per fortuna,consensi e richieste da parte del pubblico. Sonoconvinto, quindi, che la strada da percorrere peraffermarsi sia questa: il contatto con le persone,la dimensione live. Questo quello che pensa Pa-

    trizio Maria perch, alla fine,vale sempre la pena suonarerock and roll con una Gibsonin mano!.

    India Londinese lultimo al-bum in studio di Patrizio Ma-ria ed un viaggio maturo tra

    suoni ruvidi e psichedelici emelodie assolutamente origi-

    nali, tinte di spiritualit.La variet la prima cosa che appare evidenteallascolto dellalbum. Linizio folgorante. Kil-ler una canzone splendida sia negli arrangia-menti che nei testi.Si va poi dal pop raffinato di La Scarpa , Iocho lansia e Il sugo sulla pasta a momenti piruvidi e marcatamente rock, come la meravigliosaA cosa serve una pistola?, al delirio psichedelicodi Supermarket Cahkra, per concludere con latitletrack che il pezzo che ricorda pi da vicinolo stile compositivo del grande Ivan Graziani, in-dimenticabile maestro di Patrizio.India Londinese , in definitiva, un album co-raggioso, come non se ne ascoltava da un po nelpanorama italiano. Ascoltatelo!

    Fabrizio Cardelli

    Questi gli indirizzi internet di Patrizio Maria:- www.facebook.com/patriziomaria- [email protected](indirizzo dove poter prenotare una copia di indialondinese)- www.myspace.com/patriziomaria

    La mia musica? E una figlia perversa! - Intervista a Patrizio Maria

    stato lallievo prediletto delgrande Ivan Graziani:Ivan

    stato e sar sempre un puntofermo nel mio percorso umano emusicale. Ivan mi ha insegnato

    tutto...

    Raccontarci un aneddoto suIvan. Una sera fuori da un locale

    gli dissi, un po spaventato edintimorito:io non sar mai come

    te. Lui mi rispose, in dialettoteramano, tu n ci capit nu c..z.

    Le canzoni dellalbum

    KILLERLA SCARPAFILOMENAGELOSIA PSICHEDELICAIO C HO LANSIA

    A COSA SERVE UN PISTOLA?LE OSSA DEL MAIALE

    MARYLOUIL SUGO SULLA PASTASUPERMARKET CAHKRAINDIA LONDINESE

  • 7/22/2019 S@ntomero - Ottobre 2009

    6/8

    6 Ottobre 2009

    Pubblicato nel 1952 e qualche annodopo adattato per il cinema (con tantodi nomination allOscar per la miglioresceneggiatura), il libro pi comico eautobiografico scritto da John Fante, eanche il suo ultimo romanzo prima dellungo silenzio durato oltre venticinqueanni.John e sua moglie Joyce sono nella loronuova casa di Los Angeles, alle prese conlarrivo del loro primo figlio Era unacasa cos grande perch avevamoprogetti grandiosi. Il primo era gil, una sporgenza allaltezza delpunto vita, una cosa dai movi-

    menti si-nuosi..., quando si ac-corgono che il pavimento sta percrollare a causa dellimprovviso attacco di unaschiera di voraci termiti. Chiamano in soccorsopap Nick, il pi grande muratore della Califor-nia che d il la ad una serie interminabile di pic-cole disavventure e litigi, tra lacrime, sorrisi, crisimistiche e formidabili bevute di vino. Il romanzosi sviluppa in un gioco di alleanze, di amore, dipiccoli rancori, di gioie per il bambino che deveancora arrivare, di testardaggine del padre-futurononno, di tradizioni abruzzesi, di vino rosso e diaglio (messo nelle tasche del vestito del futuropap, a sua insaputa, per auspicare larrivo di un fi-glio masc hio), immagini e ricordi di Los Angeles e diTorricella Peligna. In poche pagine lo scrittore, non acaso osannato dagli addetti ai lavori, da Charles Bu-kowsky a Pier Vittorio Tondelli a Sandro Veronesi,riesce a pennellare il carattere degli abruzzesi, testardi

    e irascibili, pronti al sacrificio per unobiettivo che ritengono fondamen-tale nella propria vita ma capaci digrandi slanci di generositIn questo libro, come negli altri ro-manzi e racconti di John Fante non sitrovano frasi da ricordare, armoniose

    opere di cesello o saggi afori-smi. Egliriesce a trasmetterci le emozionisenza artifici grazie ad una sconcer-tante sincerit nei confronti dellavita e delle persone. Stile semplice,asciutto eppure scoppiettante, pre-rogativa di uno dei pochi autori ca-paci di arrivare dritti al cuore senza

    dimenticarsi di passare prima dalcervello. Una grande libro, educativoe raffinato: un libro veramente pieno di vita!

    Antonello Cristofori

    Un romanzo leggendario Sandro VeronesiSiamo davanti al miglior Fante, quello prediletto daCharles Bukowsky uno humour straordinario cosstrettamente mescolato alla malinconia che non si sa maise ridere o commuoversi Corrado Augias (Il Venerd diRepubblica)

    Titolo: Full of life

    Autore: John Fante

    Casa Editrice: Fazi

    Anno: 1998

    160 pagine

    12,00

    La Proloco di SantOmero, nel prossimo au-tunno organizzer due corsi di teatro, il primodestinato agli alunni dellIstituto Comprensivodi SantOmero ed il secondo rivolto ai ragazziover 14 e agli adulti del paese che vorranno par-tecipare. Tale esperienza potr essere non solo oc-casione di divertimento,ma ancor pi di stimoloper la fantasia, il giococreativo e di crescitapersonale. Si potrannoriscoprire le potenzialitdel corpo ed aumentarelimmedesimazione ca-landosi in altri perso-

    naggi con differentipunti di vista e con ci siaumenter la capacit dicollaborazione e di com-prensione gli uni con glicon altri.Per manifestare intera-mente la vita emotivadei personaggi che sivanno a rappresentare,gli attori recitano, simuovono, gesticolano,mettono in atto espressioni del viso che eviden-ziano emozioni, stati danimo, sensazioni, indos-sano abiti che possono appartenere ad epochediverse, camminano su scenari che rappresentanoun determinato ambiente. Il loro ingresso e leloro azioni possono essere accompagnate da mu-siche o rumori di sottofondo. Attraverso questi

    strumenti attori e pubblico entrano in uno stret-to rapporto comunicativo.Il corso dedicato alla scuola ha visto ladesioneanche della Pro-loco di Garrufo. Tale adesionepermette di uniformare il progetto nei due ples-si, come auspicato dalla professoressa Gaspero,

    preside dellIstituto.Finanziariamente sarcompletamente a caricodelle due Proloco e siarticoler in incontrisettimanali il cui svolgi-mento ancora in fase didefinizione con i respon-sabili della scuola.

    Il corso rivolto invece airagazzi over 14 ed agliadulti vedr un con-tributo consistente maparziale della Pro-locointegrato da una quotaversata dagli iscritti perresponsabilizzarli ad unafrequenza costante. Neiprossimi giorni sarannodefinite le modalit e ladata di inizio del corso

    e saranno comunicate tramite laffissione neiluoghi pubblici di maggior frequenza.Entrambi i corsi si avvarranno dellabilit e dellaprofessionalit del regista Ottaviano Taddei e siconcluderanno con una rappresentazione apertaal pubblico... ed ai suggerimenti per un prossimofuturo.

    E in autunno tutti a fare teatro

    Avatar di James Cameron

    John Fante - Full of life

    Film che si preannuncia spettacolare sotto moltipunti di vista, il ritorno di James Cameron allaregia dopo il successone mondiale di Titanic si-

    curamente uniniezione di buon cinema, abbinatoad una trama che scorre senza patemi e computergrafica come da tempo non si vedevano. Il proget-to di AVATAR in realt era nato molto prima chevenisse alla luce Titanic, ma il regista si era dettonon ancora pronto a realizzare il kolossal, poichla tecnologia necessaria a soddisfare le esigenze dicopione non era ancora presente allepoca.Il trailer in 2-D uno spettacolo, anche se il film stato progettato per la tec nologia 3-D e soprattuttoper lIMAX (uno schermo alto circa 24 metri, unapellicola grossa dieci volte una pellicola tradizio-nale, per unesperienza di completa immersione):ma chi glielo dice a Cameron che in Italia c unasala IMAX su tutto il territorio?Avatar ci porta su una nuova terra popolata da i

    NaVi, una civilt che si trover a combattere con-

    tro gli umani per difendere la propria sopravviven-za. Protagonista un ex Marines, Jake Sully (SamWorthington) rimasto paralizzato dalla cinta ingi, che decide di far parte del progetto Avatar chepotr donargli un nuovo corpo. Si imbarca quindiverso Pandora, un pianeta verde, popolato da stra-ni animali oltre che dai NaVi, umanoidi alti 3,5metri e di colore blu, che vivono in tranquillit sulloro pianeta ma che si sentono in pericolo, nonappena si rendono conto che gli umani stannocercando dei preziosi minerali. Jake si rende contotroppo tardi di essere stato arruolato contro la suavolont in una vera e propria invasione.Gli umani non riescono a respirare nellatmosferadel nuovo pianeta e creano cos delle creature amet tra gli alieni NaVi e gli umani. Esseri ap-punto chiamati AVATAR. Essi non sono altro checorpi che si muovono e interagiscono nel mondoreale, ma che sono controllati dagli umani tramiteuna tecnologia che collega la mente umana ai

    corpi Avatar. Oltretutto Jake, che pu di nuovomuoversi normalmente, si innamora di una ragaz-za NaVi di nome Neytiri (Zoe Saldana). Si trovercos in mezzo alla guerra tra gli umani e NaVi e,scegliendo da che parte stare, dovr prendere unadecisione che pu salvare un intero mondo.Con attori del calibro di Sigourney Weaver (Alien),Michelle Rodriguez (Resident Evil, Fast & Furiouse S.W.A.T.) e tanti altri, Avatar promette emozionie azione e che cerca di riportare tutti al cinemapuntando su un nuovo tipo di esperienza, da ve-dere nelle 2 nuovissime sale predisposte al 3-D. Ilfilm esce in tutto il mondo il 18 dicembre 2009,in Italia il 15 gennaio 2010.

    Filippo De Donatis

    John Fante

    Humour paesano

  • 7/22/2019 S@ntomero - Ottobre 2009

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    Ottobre 2009 7

    Giovani talenti crescono

    Domenica 9 agosto ore 7:00, tutti pron-ti! Anche questanno la Societ PescaSportiva LAirone di SantOmero ha or-ganizzato la consueta gara amatoriale conricreazione al lago di Piancarani. LAirone,

    fondata nel 1983, da sempre capitanatadallinsostituibile presidente DUrbanoClaudio. Si narra che abbia inserito nellostatuto della societ, allinsaputa degli al-tri soci, una clausola alla Hugo Chavezche gli consente di essere a vita il presi-dente. Gli ultimi rumors parlano di ungolpe allo studio di uno dei gemellini(Gianni e Renato di Mattia) che sovver-tir lo sconfinato potere del presidentedittatore. Aspettiamo trepidanti!!!Aldil delle vicissitudini interne, LAironevanta nei suoi annali un campione ital-iano juniores, il grande Fabio Santori,classe 1976, santomerese doc, con unapartecipazione al campionato mondialejuniores in Olanda. Attualmente la so-ciet conta 18 tesserati tra vecchie gloriee giovani promesse: Claudio DUrbano,

    Adamo Tavoni, Gianni e Renato DiMattia, Maurizio Gual, Paolo Di Sera-fino, Alfonso Core, Fabio Core, SimoneValerii, Adriano Marozzi, Alessio Di Mat-tia, Vincenzo Di Giampaolo, AmedeoMarconi, Mariano Marozzi, Angelo DiEmidio, Stefano Paolini, Andrea Faonio,Armando Vanni. Tornando alla gara, ilgradino pi alto del podio stato con-quistato dalla coppia di enfants prodigedella pesca santomerese Andrea Algenii(figlio di Tanino) e Riccardo Tavoni diVilla Ricci. Seconda classificata la cop-pia Peppe-Coc (Giuseppe Andrenacci-Gianluca Di Leonardo). Questultimo,

    nelle interviste di finegara, si sonoramentelamentato del com-pagno di squadra perlo scarso rendimento,causa, secondo ilCoc, del mancatoraggiungimento dellavittoria. Rammaricatoperch individual-mente stato coluiche ha pescato di pi,circa 40 kg di carpeda lui stesso geneti-camente modificate. Da qu al prossimoanno tocca sentircelo decantare le sue dotidi pescatore. Tutti sappiamo che ha im-brogliatoper arrivare secondo! Aldil divincitori e vinti, bene inoltre sapere che

    la gara pi che una competizione amato-riale ormai diventata una lotta allultimosangue tra i tutors (pescatori tesserati comePaolo il Presidente, Maurizio Hugo PerezGual, Gemellini, DUrbano stesso, FabioStanzio Santori) con smercio di sostanzedopanti per accaparrarsi la carpa pigrande e insulti durante la gara per aiutitroppo generosi elargiti ai dilettanti. Tuttoquesto non altro che una goliardica cor-nice al vero obiettivo della giornata: il lautopranzo ricreativo a base di mezze manicheal sugo con la salsiccia e porchetta, gentil-mente offerto da LAirone, oltre allormaifamosa lotteria che mette in palio salami,

    lonze e prosciutti. Unaschiera di cuochi pae-sani supervisionatida Leo e Gennarino,ormai inattivi per laveneranda et, si affan-na per la buona riuscitadel banchetto. Il des-pota Iacoponi Filippospadroneggia dettandotempi e metodi di con-segna dei panini. Hovisto signore terroriz-zate nel chiederne uno

    per il figlioletto. Finalmentesi mangia!Grazie ancora a LAirone e al suo presi-dente per la splendida giornata. Al pros-simo anno.

    Antonio De Ascaniis

    S.P.S. LAirone - Carpa Diem

    Archiviata una stagione 2008/09 dura ed insi-

    diosa, ma dallepilogo tanto esaltante, grazie allasofferta ed allo stesso tempo splendida salvezzaconquistata in extremis, quanto trionfale per lagemma incastonata l8 dicembre 2008 con lo stori-co successo ai danni del glorioso Teramo, lA.S.D.Palmense si riorganizzata per ripartire pi com-petitiva che mai in vista del prossimo campionato.Gi, ma cos e cosa rappresenta la Palmense perSantOmero e i santo-meresi? La Polisporti-va Palmense nascenel 1973 per curaree diffondere lattivitsportiva radicandolanel territorio. Ebbene,la caparbiet, la vogliadi fare e di emergere ditenaci appassionati delmondo del pallone, enon solo (su tutti Ro-

    dolfo Spada), ha fatto s che, nel corso degli anni,quella che era considerata una semplice e piccolarealt paesana diventasse unimportante strut-tura organizzativa apprezzata e stimata dallinteropanorama del calcio dilettantistico abruzzese,nonch elemento distintivo e vanto della nostracomunit. Comunit che nei successi e nei rico-noscimenti via via ottenuti dalla propria squadraha individuato uno dei modelli di credibilit oggisempre pi rari e quindi pi che mai preziosi peralimentare lorgoglio della propria gente. Parelogico che i non addetti ai lavori si chiedano qualisiano questi successi e i relativi riconoscimenti.Beh, a parte le vittorie conseguite sul rettangolodi gioco e la permanenza in campionati regionali

    di tutto rispetto, il fatto di istituire e coltivare nel

    tempo un settore giovanile oggi florido e invidiatoda molte realt del settore costituisce senza dub-bio il fiore allocchiello del SantOmero calcio. Losviluppo dellattivit di base, con i conseguentirisvolti sociali, ha fatto crescere il numero deiragazzi coinvolti e la qualit tecnica e agonisticadellattivit stessa. Anche perch, laffermazione diimportanti valori educativi, oltre che competitivi,

    lobiettivo del-la pratica dellosport e, dunque,curare la crescitadei giovani unac o m p o n e n t epregiata del va-lore sociale cheun club sporti-vo, anche dilet-tantistico, pusviluppare per

    contribuire al bene comune. Per questo motivo,il settore giovanile rappresenta a SantOmero unsegmento ben articolato allinterno del sodalizio,in cui energie ed entusiasmo sono impiegati condedizione. Alla competenza degli allenatori siuniscono passione e laboriosit di ormai numerosidirigenti volontari che seguono le molteplici attiv-it di ogni squadra con grande spirito di servizio.E per chi crede fino in fondo nei valori dello sport enella sua funzione sociale, laugurio al SantOmerocalcio non pu che essere quello di restare a lungoprotagonista del calcio dilettantistico e diveniresempre pi un serbatoio naturale di forze nuove sucui contare anche al di fuori del prato verde.

    Danilo Camaioni

    Corsi di scherma

    Classifica Campionato Sociale 09

    Adamo Tavoni 281,98Claudio DUrbano 245,07Gianni Di Mattia 187,12Maurizio Gual 175,43Renato Di Mattia 163,12Alfonso Core 160,95Vincenzo Di Giampaolo 140,31Simone Valerii 122,44Valentino Tosti 7,55

    1 Giornata 13/9/2009SANTOMERO - CANZANO 2 12 Giornata 20/9/REAL CARSOLI - SANTOMERO 3 03 Giornata 27/9/2009SANTOMERO - HATRIA 1-14 Giornata 30/9/2009TOSSICIA - SANTOMERO 1-25 Giornata 4/10/2009SANTOMERO - PRATOLA PELIGNA 1-26 Giornata 11/10/2009TORRICELLA SICURA - SANTOMERO7 Giornata 18/10/2009SANTOMERO COLOGNA SPIAGGIA8 Giornata 21/10/2009PONTEVOMANO SANTOMERO9 Giornata 25/10/2009CASTELNUOVO SANTOMERO10 Giornata 1/11/2009

    SANTOMERO - TAGLIACOZZO11 Giornata 8/11/2009CASOLI ATRI - SANTOMERO12 Giornata 15/11/2009SANTOMERO AMITERNINA13 Giornata 22/11/2009VALLE DEL GRAN SASSO - SANTOMERO14 Giornata 29/11/2009SANTOMERO - REAL SCERNE15 Giornata 5/12/2009MARTINSICURO - SANTOMERO16 Giornata 8/12/2009SANTOMERO - CIVITELLA ROVETO17 Giornata 13/12/2009LOC. BELLANTE - SANTOMERO

    18 Giornata 20/12/2009CANZANO - SANTOMERO19 Giornata 6/1/2010SANTOMERO - REAL CARSOLI20 Giornata 10/1/2010HATRIA - SANTOMERO21 Giornata 17/1/2010SANTOMERO - TOSSICIA22 Giornata 24/1/2010PRATOLA PELIGNA - SANTOMERO23 Giornata 31/1/2010SANTOMERO - TORRICELLA SICURA24 Giornata 7/2/2010COLOGNA - SPIAGGIA SANTOMERO25 Giornata 14/2/2010SANTOMERO - PONTEVOMANO26 Giornata 21/2/2010SANTOMERO - CASTELNUOVO27 Giornata 28/2/2010

    TAGLIACOZZO - SANTOMERO28 Giornata 7/3/2010SANTOMERO - CASOLI ATRI29 Giornata 14/3/2010AMITERNINA - SANTOMERO30 Giornata 21/3/2010SANTOMERO - VALLE DEL GRAN SASSO31 Giornata 11/4/2010REAL SCERNE - SANTOMERO32 Giornata 18/4/2010SANTOMERO - MARTINSICURO33 Giornata 25/4/2010CIVITELLA ROVETO - SANTOMERO34 Giornata 2/5/2010SANTOMERO - LOC. BELLANTE

    Calendario della stagione 2009/10

    Sono aperte le iscrizioni ai corsi di scherma dellAssociazione Schermistica ValTordino - Val Vibrata di SantOmero. Le lezioni saranno tenute da istruttori fe-derali ed inizieranno da ottobre per concludersi a maggio.La sala darmi presso la palestra della scuola elementare di SantOmero, ma visono sedi sia a Teramo (palestra Mazzini - Vicolo degli Ulivi) che a GiulianovaLido. I corsi sono aperti sia ai giovani sia agli adulti.Per informazioni potete contattare i seguenti numeri telefonici:

    Lina - 0861-887742Francesca - 349-2218129

    oppure allindirizzo e-mail: [email protected]

    Gli atleti Alessio Del Sordo, Flavio eFederico Massetti (nella foto a fianco),giovani promesse della scherma teramanae santomerese.

    Associazione Pro-Loco SantOmeroVia Renato Rascel, 4 64027 SantOmero (TE)

    Telefono e fax 0861 88068 - 3383031124 - E-mail: [email protected]

  • 7/22/2019 S@ntomero - Ottobre 2009

    8/8

    Sono nato a Rieti nel lontano 1961 per purocaso... ma non mi ci sono mai riconosciuto...

    mi sono sempre sentito solo e solo santomerese.Mia madre, Nadia Gual, di Antonio e NicolinaTomassini, aveva fatto le magistrali a Rieti e quelmarpione di mio padre nellallungare le mani ascuola laveva fatta diventare la sua signora. Ioho solo ricordi vivi del Castello di SantOmero.Sono cresciuto cos, con le piccole rivalit dicampagna che ci facevano vivere, il bar di Nelsa,il locale di barbiere di mio nonno, il negoziodi scarpe e distributore di bombole del gas diDerno... Quanti timballi ed olive fermati nellacottura perch finiva la bombola... Io mi sonodivertito da matti a giocare al Castello... Tor-navo quasi sei mesi lanno tra vacanze di scuolae ponti vari... Avevo 15 anni e vinsi il premio dimiglior presepe con lallora don Mario... Era una

    festa quando arrivavamo al Castello... Era pieno

    di bambini e soprattutto bambine che poi, dai14/15 anni in poi, cominciamo a corteggiare...Il mio amico del cuore del Castello Antoniodi Santina... E guai a chi me lo tocca... Ma sonocresciuto con Maurizio e Loreto, quasi coetanei...E poi con Angelo, Gianni edAlfredo di Mim de Bar...Era uno spasso conquistaregiorno dopo giorno terrenonellallontanarsi dai nonnie cominciare ad organizzarele prime feste, a dare i primibacetti nei rientri oscuri, leliti e discussioni se si cadevain qualche vernecchio, si ilcastello, leader incontrastati erispettati mio nonno Antonio il barbiere, la Si-gnora Giulia, Nann il muratore, Leandro il fab-bro, Peppino il socialista, Gennarino ed i suoigiornali, Benedetto il fruttivendolo. Guai a toc-

    care un loro parcheggio. Ma soprattutto regnonel vero senso della parola di Nicolina, Concetta,Concettina, Veneranda, Bellermina, Vittorina,Pasquina che da dietro le finestre controllavano(i loro uomini prima di tutto) e poi qualsiasi cosasi muovesse. Che liti nelle loro partite ad Assopigliatutto! E da vere matrone dettavano i tempidei pranzi e dei lavaggi, si dei lavaggi perch lapecca del Castello stata quella di non avere mailacqua soprattutto in estate e noi nipoti felicidovevamo portare secchi su secchi dacqua ainostri nonni. E poi Bianca, Anna, Franca, Gra-ziana, Veruccia, quando si partiva tutti per fare icapelli da Rosalba o si partiva quasi agguerritiper andare a comprare qualcosa di vestiario da

    Crocetta e Finuccio.

    Oggi questo si perso. Io da santomerese, quan-do sono nati i miei figli, la prima cosa che hofatto (avevano 24 giorni), li ho portati a toccarecome portafortuna il territorio di SantOmeroperch qui ho imparato cos il rispetto, cos

    la dignit,la solidariet, ildividere un sacco di grano,un pasto; ho imparato coslonore di essere abruzzese so-prattutto in questi giorni cosduri per la nostra regione.Qui si formava il vero abru-zzese forte e gentile!!! Poi inpochi anni questo si perso.Questo si perso. Quandocon mio zio Remo ci gode-

    vamo il fresco dietro la scuola elementare, cidicevamo zio c qualcosa di strano in questopaese. Il silenzio. Quando ero piccolo eravamocos tanti (circa 60) e goliardici (senza aver mai

    usato nessun tipo di alcolico o droga) che il paesesuonava sempre a festa. Oggi quando passo peril paese e vado a trovare Mim e Tommasina ctroppo silenzio, quando torno a mangiare unpanino da Giovanni e Lina, siamo troppo seri ediffidenti. Ripartiamo dalla dignit di un borgocome SantOmero, ricco di storia, di umanit, digioia, per ricostruire insieme lorgoglio di essereabruzzesi, in Abruzzo e nel Mondo. Un bacio gi-gante a tutti quelli che mi conoscono due a chinon mi conosce. Un in bocca al lupo a questafantastica iniziativa, perch i nuovi giovani nondimentichino queste storie vere ed uniche che cihanno formato!

    Enrico d Ntun d Sem

    8 Ottobre 2009

    Il castello di SantOmero... nel cuore

    Facile-facile, veloce-veloce

    un dolce per chi ha poco tempo in cucina maama offrire ai suoi familiari case fatte in casa per

    una prima colazione squisita e genuina.In una ciotola capiente, versare la farina e amal-gamarla a tutti gli ingredienti. Lavorarli fino adottenere un composto omogeneo.Ungere una teglia adatta, infarinarla leggermente,versarci il composto livellandolo accuratamentee infornare a 180 per 45 minuti circa (il vostroforno lo sapete solo voi come funziona e comecuoce).

    Le varianti possono essere diverse: Ciambellone col caff: si sciolgono 3 cucchiai dicaff in polvere istantaneo nel latte scaldato e an-

    che il liquore sar al caff; Ciambellone al limone: liquore limoncello ebuccia di 1-2 limoni grattugiata; Ciambellone allarancia: liquore allarancia ebuccia di arancia grattugiata;E cos via con la fantasia: cocco, cacao, anicemavolete mettere, cominciare la giornata con una fet-ta cos semplice e buona e il profumo che inondala casa e lamore che ci avete messo nel farla!

    Ciambellonecol bicchiere!

    La redazione di S@ntomero lieta di ospitare articoli, lettere, racconti, poesie, foto,vignette, che possano arricchire la nostra e vostra iniziativa giornalistica.

    I nostri recapiti sono:c/o Pro Loco SantOmero

    Via Renato Rascel 4 - 64027 SantOmero (TE)Tel. e fax 0861/88068

    [email protected]

    S@ntomero consultabile on line nei seguenti siti:www.prolocosantomero.itwww.santomerocalcio.it

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    rispecchiano esclusivamente il pensiero dellautore, non impegnando di conseguenza laresponsabilit della direzione e del comitato di redazione. E consentita la riproduzione

    degli articoli citando la fonte. I manoscritti e le fotografie, anche se non pubblicati,non saranno restituiti. Chiunque non desideri ricevere ulteriori numeri di S@ntomeropu comunicarlo ad uno dei seguenti recapiti:

    E-mail: [email protected]: Pro-Loco SantOmero - via R. Rascel, 4 - 64027 SantOmero (Te)

    Il Prof. Enrico Miccadei, insignitodi uno speciale riconoscimento al12 Premio Parco Majella sot tolAlto Patronato della Presidenza

    della Repubblica Italiana, con unamedaglia dargento della Camera

    dei Deputati.

    Direttore ResponsabileGabriele Di Francesco

    Redattori capoDanilo Camaioni - Antonio De Ascaniis

    Segretaria di redazioneDanila Cordoni

    PubblicitLoredana Gramenzi

    Disegni e VignetteFabiano Di Damaso

    Impaginazione GraficaAntonello Cristofori

    StampaGrafiche Martintype Srl

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    S@NTOMEROPeriodico di informazione, cultura, societ e sport della Pro-Loco di SantOmero

    Iscritto al Registro Stampa Trib. Teramo n 608 del 16/09/2009

    Ingredienti:3 uova

    3 bicchieri di farina 00 oppure Manitoba2 bicchieri di zucchero semolato

    1 bicchiere di olio di semi (Cuore)1 bicchiere di latte

    1 bustina di lievito vanigliato1 tazzina di liquore a piacere

    Dialettezze

    Visto linteresse verso i dialetti italiani (e non solo),

    si vuole dare impulso al recupero della memoriaglottologica santomerese con la raccolta e l a compi-lazione di un dizionario dialettale. I termini e lerelative definizioni che seguono sono solo un esem-pio. Si invitano quanti s ono interessati a farci per-venire suggerimenti in grado di arricchire il nostrolessico.Le indicazioni fonetiche, non essendo fatte da pro-fessionisti del dialetto, sono ovviamente approssi-mative.Di seguito proponiamo i primi lemmi:

    carrapine= s.f. = pronuncia: carrapin = invari-ato al plurale = articoli: la, li = brina ghiacciatasul terreno e sui campi.fandelle= s.f. = pronuncia: fandell = invariatoal plurale = articoli: la, li = fanciulla, ragazza inet da marito.feleppine = s.f. = solo singolare = pronuncia:flppne = articoli la = vento gelido invernale di

    nord-est che si insinua tagliente perfino sotto ipanni e nelle fessure delle finestre.hmpeteuse= s.m. = pronuncia iniziale aspirata:hmbtheus = invariato al plurale = articoli: lu, li= chi gode del bene altrui, scroccone, personafastidiosa e seccante

    Ausiliare avere, in dicativo present ej tingh= io hotu t= tu haiiss / ass t= egli / ella hanu / naj tnm= noi abbiamo

    vu / vaj tnt= voi aveteisch t = essi / esse hanno

    Poste Italiane S.p.A.Spedizione in abbonamento postale -70% Teramo Aut. N. 125/2009