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Ovide Decroly

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Ovide Decroly

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Ovide Decroly (1871-1932)

-1871 Nasce a Renaix, in Belgio, nelle Fiandre orientali.

-1898 Si laurea in Medicina e si specializza in neuro-psichiatria.

-1901 Fonda l’Ecole pour enfantes irreguliers.

-1907 Assume la direzione dell’Ecole de l’Ermitage.

-1912 Viene nominato prof.di Psicologia presso l’Università di Bruxelles.

-1932 Muore improvvisamente nel giardino della sua scuola.

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Influssi culturali

Decroly visse in un periodo storico, tra la fine dell’ ‘800 e gli inizi del ‘900, contraddistinto dal passaggio:

-dalla pedagogia positivista (C. Darwin- H.Spencer) a quella sperimentale (S. Hall- R. Buyse).

-da una pedagogia che si avvale del metodo deduttivo ad una pedagogia induttiva che verifica la propria validità all’interno della scuola.

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Positivismo

Assunto di base: - È predicato il primato delle scienze, dalle cui leggi

sono fatte derivare/dedotte tutte le conoscenze.

I suoi rappresentanti:- Darwin introduce il principio dell’evoluzionismo,

quale regola del divenire del mondo biologico, che spiega la vita come un processo di selezione naturale, in relazione al quale si prospettano due soluzioni opposte, la sopravvivenza o l’estinzione.

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Herbert Spencer

- Attinge al positivismo biologico per elaborare la legge dell’educazione.

- Riconduce l’attività biologica e psicologica di ogni soggetto al

soddisfacimento di bisogni-interessi.

- L’educazione deve conformarsi al naturale processo di evoluzione mentale del soggetto.

- Poiché lo sviluppo delle facoltà umane avviene in una certa successione, l’insegnamento deve basarsi su un ordine cronologico e gerarchico delle materie di studio.

- La genesi del sapere dell’individuo deve seguire lo stesso corso della genesi del sapere della razza.

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Psico-pedagogia e pedagogia sperimentale -Stanley Hall (1846-1924 statunitense) E’ il fondatore della psico-pedagogia, una pedagogia

sperimentale che propone l’osservazione diretta del bambino in laboratorio, per conseguire una più approfondita conoscenza del suo processo di crescita.

-Raymond Buyse (1889-1974 belga) E’ uno dei più autorevoli rappresentanti della

pedagogia sperimentale, per il quale l’osservazione del bambino non va fatta in laboratorio, ma direttamente a scuola.

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La posizione di Decroly

-In relazione a Darwin: Fa suo il motivo centrale della teoria evoluzionistica.-In relazione a Spencer: Riprende il concetto di interesse, quale espressione

psicologica di un bisogno naturale. -In relazione a Hall: Accoglie l’esigenza di una conoscenza rigorosa della

psiche infantile.-In relazione a Buyse: Predilige le sue indicazioni pertinenti l’opportunità di

non osservare/studiare il bambino in un luogo artificiale quale il laboratorio, ma nel normale contesto di vita (naturale e sociale).

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Le esperienze educative di O. Decroly

-1901 Fonda

l’Ecole pour enfantes irreguliers.

-1907 Assume la direzione dell’

Ecole de l’Ermitage.

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Opere

-1908 Una scuola per la vita attraverso la vita Quest’opera raccoglie le considerazioni di Decroly a

distanza di un anno dall’inizio dell’esperienza di direttore dell’Ecole de l’Ermitage.

In tale pubblicazione, si rinvengono indicazioni circa il metodo da lui adottato e la finalità dell’educazione.

-1927 Verso la scuola rinnovata Con quest’opera, Decroly intese denunciare l’alta

mortalità scolastica del Belgio ed additare la scuola quale luogo che emargina ed esclude i soggetti mentalmente deboli e causa il disadattamento dei bambini normali, deviandone la personalità dal punto di vista intellettuale, affettivo ed etico-sociale.

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Concezione del bambino

-Il lavoro teorico decroliano si sforza di integrare l’investigazione freudiana per stabilire la tipologia psicologica del bambino.

-Decroly propose uno schema d’analisi che riconduceva la formazione del carattere a fattori biologici, fisiologici, affettivi, intellettuali e secondari.

-La conoscenza del bambino permetteva di rispettare il suo sviluppo mentale, le sue necessità e la sua struttura psichica.

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Critiche alla scuola tradizionale

-E’ lontana tanto dalla realtà dell’alunno, quanto dalla realtà sociale circostante. La scuola, invece di preparare alla vita, è separata dalla vita.

-Si avvale di metodi che non vanno incontro alle capacità ricettive ed elaboratrici dell’alunno o le sviluppa separatamente.

-Non prende nella giusta considerazione i bisogni-interessi degli alunni e li esime dal farli partecipare attivamente.

-Concepisce l’educazione come trasmissione di conoscenze, ricavate dalle discipline di studio, da parte del maestro.

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Come rinnovare la scuola

-La scuola deve essere centrata sul bambino e non sul maestro.

-La scuola deve per prima cosa attendere alle esigenze biologiche del bambino e il luogo migliore dove si offrono maggiori opportunità per la manifestazione delle sue necessità fondamentali è l’ambiente naturale.

-La scuola deve essere collocata all’aria aperta e tradursi in una città-giardino in miniatura dove il bambino può ritrovare quegli stimoli che non riesce a reperire altrove.

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Come ripensare i programmi scolastici

-I procedimenti d’insegnamento devono essere flessibili, modificarsi e adattarsi alle peculiarità dei bambini.

-I programmi scolastici devono essere differenziati da bambino a bambino, così da consentire a tutti di attivare un processo di apprendimento significativo e motivato.

-Solo con dei programmi diversificati si potrà accendere l’interesse degli allievi per l’attività intellettuale e il loro desiderio di conoscere e studiare.

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Fase iniziale di un programma

-Il momento originario nella costruzione del programma deve essere l’individuazione dei bisogni-interessi del soggetto.

-Ponendo i bisogni-interessi del soggetto quali punto di inizio del processo educativo, Decroly fornisce una fondazione psicologica alla didattica, organizzata in virtù dei ritmi psicologici dello sviluppo infantile.

-Il programma, basato sulle necessità-interessi dell’alunno, si articola in attività didattiche, che attraversano tutti gli ambiti disciplinari, mediante l’osservazione, l’associazione e l’espressione.

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Il centro d’interesse

-Sui bisogni dell’uomo, che si articolano in 4 categorie (alimentarsi, proteggersi, difendersi, lavorare e agire solidariamente), Decroly costruisce il programma delle idee associate, attraverso la focalizzazione di un centro d’interesse, ossia un’idea –perno collegata ad uno dei bisogni, attorno al quale sviluppare l’attività scolastica.

-Con la creazione di un centro d’interesse, tutti gli argomenti trattati devono tendere all’unità, ossia essere interrelati tra loro e ruotare intorno ad una nozione.

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Programma delle idee associate (1)

-Il programma delle idee associate si avvale dell’utilizzo di tre funzioni psicologiche, l’osservazione, l’associazione e l’espressione, che costituiscono il trittico decroliano. Queste funzioni non agiscono isolatamente o in sequenza cronologica, perché sono momenti dello stesso processo e quindi collegate l’una all’altra.

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Programma delle idee associate (2)

-Osservazione: attività didattica, basata su lezioni interne e esterne alla scuola, in cui gli alunni apprendono i concetti scientifici, tramite i sensi e l’osservazione diretta.

-Associazione: lezioni in cui i bambini associano nello spazio e nel tempo quanto osservato nella fase precedente, attivando conoscenze geografiche e storiche.

-Espressione: il bambino è in grado di esprimere quanto acquisito attraverso l’attività concreta (lavoro manuale, disegno, gioco, ceramica, musica, teatro) e l’attività astratta (il linguaggio scritto, la matematica e la musica).

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Il principio di globalizzazione (1)

-E’ il processo conoscitivo secondo il quale la psiche infantile percepisce la realtà esterna prima in modo generico e indistinto e, solo dopo, la analizza e la distingue nei suoi elementi.

-Decroly scardina tutta la pratica didattica ottocentesca che procedeva dal semplice al complesso, dalla parte al tutto, dimostrando che tale prassi non trovava conferma nell’esperienza.

-Per il bambino il semplice è il tutto; la sua percezione della mamma è tutta intera e non nei particolari.

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Il principio di globalizzazione (2) -Sia la percezione che la conoscenza sono globali. Il primo stadio del processo mentale si attua con una

percezione sincretica, confusa, indifferenziata della realtà. In un secondo stadio,viene operata l’analisi delle componenti e

delle parti. Nel terzo stadio, la fase di sintesi, il soggetto reintegra le varie

articolazioni all’interno della struttura.

-La funzione di globalizzazione non viene acquisita, ma è innata, ed è quella che permette al bambino di apprendere fin dalla nascita.

-E’ l’interesse a stimolare l’attività psichica del bambino e a mettere in moto la funzione di globalizzazione.

-Le conseguenze didattiche conducono all’acquisizione del principio di globalizzazione quale metodo d’insegnamento, soprattutto in relazione al metodo di lettura e di scrittura.

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Metodo di lettura e scrittura

-Metodo di lettura ideo-visuale: L’adozione del metodo globale

nell’apprendimento della lettura e della scrittura comporta il rifiuto del metodo sillabico, a favore di una procedura che parte dalla frase (tratta dall’osservazione della realtà e tradotta in disegni), per poi focalizzare la parola e infine distinguerla in sillabe e fonemi.

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Ecole d’Ermitage

-La scuola, vicina alla città di Bruxelles, è congiunta da un lato ad un immenso e meraviglioso bosco.

-Il centro funziona con un regime di co-gestione e la libertà e la responsabilità sono i requisiti richiesti per la convivenza nella collettività.

-Il comitato-organizzatore è l’organo responsabile della gestione generale. Al principio di ogni corso, ciascun gruppo stabilisce un calendario e un programma di proposte organizzative che sono presentate al comitato-organizzatore per la sua approvazione.

-In tutta l’attività scolare si evitano classificazioni, esami e selezioni. Le valutazioni sono semestrali e ineriscono tre aspetti della persona, la maturazione fisica, intellettuale e sociale.

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Ecole pour enfantes irreguliers (1)

-Decroly reclama il diritto all’educazione dei soggetti “anormali”. Contro chi sosteneva che il soggetto irregolare fosse incurabile, irrecuperabile e non educabile, D. opponeva la sua convinzione che l’educazione degli irregolari era possibile con metodi adeguati e tecniche di intervento appropriate.

-L’educazione del soggetto irregolare presuppone una conoscenza della storia del suo disagio, ossia l’elaborazione di una diagnosi corretta, basilare per la formulazione di una terapia consona al reinserimento sociale del giovane.

-La conoscenza dei processi evolutivi e delle capacità dell’educando era resa possibile con l’applicazione dei mezzi della psicologia sperimentale e quindi con l’uso dei test.

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Ecole pour enfantes irreguliers (2)

-Egli si avvalse di un questionario medico-pedagogico, destinato a guidare l’investigazione, che toccava vari aspetti: l’esame fisico dei sensi e delle funzioni motrici, l’esame del linguaggio, l’esame psicologico, lo studio del carattere, dello stato morale, delle relazioni sociali e l’esame delle acquisizioni scolastiche.

-Per la rieducazione dei soggetti irregolari, Decroly elaborò una pedagogia medica che si articolava in interventi di educazione sensoriale, motrice, affettiva ed intellettuale.

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Il fine dell’educazione

-Educare per la vita, ossia integrare il bambino nel suo ambiente naturale e sociale e porre i presupposti perché egli sia capace di assolvere alle proprie necessità basiche.

-Lo sviluppo più completo del bambino, di tutti gli aspetti della sua personalità, la sua migliore preparazione alla vita.

-Formare dei cittadini democratici, capaci di essere responsabili e utili alla società.

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Critiche

-Il non aver lasciato una sintesi dottrinale che riunisca le sue concezioni e i suoi principi educativi, sparsi nelle sue pubblicazioni, è stato considerato un limite da attribuire a Decroly.

-Se da una parte egli fa dell’interesse la leva di ogni atto del bambino, dall’altra non si comprende la rigidità della programmazione didattica che rischia di far coincidere i centri d’interesse con i centri d’argomento delle materie di studio tradizionali.

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Confronto con Maria Montessori

Assonanze: -Il periodo in cui vissero e operarono. Decroly nasce nel 1871 e M.

Montessori nel 1870. -Gli studi medici e la specializzazione in neuropsichiatria -La dedizione e la cura per i bambini deficienti e successiva applicazione

del metodo sperimentato anche ai bambini normali. -Il 1907 è l’anno dell’inaugurazione della Casa di Bambini di M. Montessori

e dell’inizio della direzione dell’Ecole de l’Ermitage da parte di Decroly.

Divergenze: -M. Montessori si rifà a studi vecchi di quasi un secolo prima (Itard-Seguin)

e i suoi concetti originali, quali la mente assorbente, le nebule, ecc. , non sono collegati a nessuna ricerca psico-pedagogia in atto.

Decroly fu attento agli sviluppi della psicologia infantile del suo tempo e cercò di proporre provvedimenti scientifici fondati.

-Decroly elabora una concezione cognitiva sincretica (il globalismo) sostanzialmente opposta a quella analitica di M. Montessori.

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Confronto con Alexander Neill

-Le due scuole di Decroly furono nello spirito molto vicine a quella di Summerhill:

a)per la loro collocazione all’aria aperta,in natura

b)per il carattere di rottura e alternativo alla scuola e all’insegnamento tradizionali

c)per il carattere sperimentale delle metodologie adottate