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Spedizione in AP 70% il Gallo, via Aldo Moro, 73039 Tricase (Le). Tel 0833/545 777, Fax 0833/545 800. E-mail: [email protected] - Internet: www.ilgallo.it - SMS 380/4584 800 Periodico indipendente,Anno XIV, Numero 28 (411), 28 novembre/4 dicembre 2009 -distribuzione gratuita www.ilgallo.it Cerca i galletti e telefona lunedì 30 novembre dalle ore 9 . Tra i primi 50 che prenderanno la linea sarà sorteggiata una cena per due presso Ariacorte a Marittima. I biglietti per il cinema e tanti altri premi in palio. R EGOLAMENTO A PAG . 30 TROVA I GALLETTI E VINCI “A rischio rottamazione” Piccinno (Coldiretti): “Produttori penalizzati dalla filiera” L’assessore regionale Stefàno: “Impariamo a fare da soli” AGRICOLTURA Il Il segretario leccese di Confarti- gianato, Vadrucci: “Proviamo a creare un sistema autonomo. Pur- troppo non abbiamo la mentalità industriale, ma una cultura pretta- mente agricola che non ci consente di aprirci ad un disegno nuovo, oggi indispensabile”. A PAGINA 24 “Artigiani, riuniamoci” P P antaleo Piccinno, presidente provin- ciale della Coldiretti: “La situazione è disa- strosa! Soffriamo da diversi anni, con un netto peggioramento negli ultimi tempi, di un’insostenibilità eco- nomica dell’attività agricola”. L’ L’ assessore regionale Dario Stefàno: “Non abbiamo una filiera nostra e gran parte delle olive salentine vengono vendute fuori regione e poi inserite nel sistema di- stributivo con marchi che non ci appartengono. Anche se le olive sono le nostre, visto che la Puglia produce il 40% del totale nazionale”. Giuseppe Cerfeda da pag. ( ) Il Il PD ha già scelto il suo candidato alla poltrona di Sindaco: Raffaele Cesari. L’IdV di Enzo Puzzovio po- trebbe formare una lista collegata al PD. Po- trebbe anche correre da solo per conquistare un posto in Consiglio. E mentre veleggia in- vece verso la ricandidatura Antonio Fitto del Popolo drelle Libertà, in casa dei centristi ma- gliesi di Francesco Chirilli e dello stesso PdL si guarda agli accordi baresi e soprattutto alle decisioni romane del premier Silvio Berlu- sconi. Pierferdinando Casini dell’UdC gioca con il PdL e con il PD. Potrebbe addirittura avere già incartato con Massimo D’Alema un accordo per la presidenza della Regione Pu- glia. Tra veti e candidature, presto il gioco delle tre carte finirà. C RISTINA P ACELLA A PAG . 7 Maglie, politica: le grandi manovre In vista di Regionali ed Amministrative, si decidono le strategie. Tutti guardano al Centro di Casini e mentre in città si profila il duello Cesari - A. Fitto, per la Regione spunta l’ipotesi D’Alema! 1 1 9 9 R. Fitto A. Fitto Cesari Casini D’Alema Chirilli 10 P P o o g g g g i i a a r r d d o o : : l l o o s s t t a a d d i i o o C C o o m m u u n n a a l l e e d d i i v v e e n n t t a a N N i i n n o o D D e e S S a a n n t t i i s s 2 2 9 9

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Spedizione in AP 70%

il Gallo, via Aldo Moro, 73039 Tricase (Le). Tel 0833/545 777, Fax 0833/545 800. E-mail: [email protected] - Internet: www.ilgallo.it - SMS 380/4584 800

Periodico indipendente,Anno XIV, Numero 28 (411), 28 novembre/4 dicembre 2009 -distribuzione gratuita

www.ilgallo.it

Cerca i galletti e telefona lunedì 30 novembredalle ore 9. Tra i primi 50 che prenderanno lalinea sarà sorteggiata una cena per due pressoAriacorte a Marittima. I biglietti per il cinema etanti altri premi in palio.

REGOLAMENTO A PAG. 30

TROVA I GALLETTI E VINCI

“A rischio rottamazione”Piccinno (Coldiretti): “Produttori penalizzati dalla filiera”L’assessore regionale Stefàno: “Impariamo a fare da soli”

AGRICOLTURA

IlIlsegretario leccese di Confarti-gianato, Vadrucci: “Proviamo acreare un sistema autonomo. Pur-troppo non abbiamo la mentalitàindustriale, ma una cultura pretta-mente agricola che non ci consentedi aprirci ad un disegno nuovo,oggi indispensabile”.

A PAGINA 24

“Artigiani,riuniamoci”

PPantaleo Piccinno,presidente provin-

ciale della Coldiretti:“La situazione è disa-strosa! Soffriamo dadiversi anni, con unnetto peggioramentonegli ultimi tempi, diun’insostenibilità eco-nomica dell’attivitàagricola”.

L’L’assessore regionaleDario Stefàno: “Non

abbiamo una filiera nostra egran parte delle olive salentinevengono vendute fuori regionee poi inserite nel sistema di-stributivo con marchi che nonci appartengono. Anche se leolive sono le nostre, visto chela Puglia produce il 40% deltotale nazionale”.

Giuseppe Cerfeda da pag.( )

IlIl PD ha già scelto il suo candidato allapoltrona di Sindaco: RaffaeleCesari. L’IdV di Enzo Puzzovio po-

trebbe formare una lista collegata al PD. Po-trebbe anche correre da solo per conquistareun posto in Consiglio. E mentre veleggia in-vece verso la ricandidatura Antonio Fitto delPopolo drelle Libertà, in casa dei centristi ma-gliesi di Francesco Chirilli e dello stesso PdLsi guarda agli accordi baresi e soprattutto alledecisioni romane del premier Silvio Berlu-sconi. Pierferdinando Casini dell’UdC giocacon il PdL e con il PD. Potrebbe addiritturaavere già incartato con Massimo D’Alema unaccordo per la presidenza della Regione Pu-glia. Tra veti e candidature, presto il giocodelle tre carte finirà.

CRISTINA PACELLA A PAG. 7

Maglie, politica: le grandi manovreIn vista di Regionali ed Amministrative, si decidono le strategie. Tutti guardano al Centro di Casinie mentre in città si profila il duello Cesari - A. Fitto, per la Regione spunta l’ipotesi D’Alema!

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R. Fitto

A. Fitto Cesari

Casini D’Alema

Chirilli1100

PPPPooooggggggggiiiiaaaarrrrddddoooo:::: lllloooo ssssttttaaaaddddiiiioooo““““CCCCoooommmmuuuunnnnaaaalllleeee”””” ddddiiiivvvveeeennnnttttaaaa““““NNNNiiiinnnnoooo DDDDeeee SSSSaaaannnnttttiiiissss””””

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- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 2009carnet

doppia

zeta

Italia muoiono 80milapersone all’anno per i danniprovocati dal fumo e 40mila acausa dell’alcool. Anche senzavoler considerare i casi limite,l’assunzione di eccitanti diqualsiasi tipo (da quelli ap-parentemente innocui, comela caffeina, ai più dannosi,come gli oppiacei) non puòche turbare l’equilibrio psico-fisico della persona che, dopoun’iniziale eccitazione, piom-ba in uno stato di profondadepressione, malattia ogginon a caso largamente dif-fusa: quattrocento milioni nelmondo i casi solamente dia-gnosticati. Ciò porta di conse-guenza all’insorgere di gravidisturbi del fisico e della per-sonalità: nevrosi, psicosi e de-menza senile, oggi tutti incontinua crescita. Vogliamociun po’ più di bene...

vogliamoci unvogliamoci unpo’ più di benepo’ più di bene

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CCome daprofondatradi-zione,Presiccefesteggiail PatronoSant’An-drea Apo-stolo. Nonmancheràil sugge-

stivo suono de “Lu Tammur-reddhu”, che ogni mattina, alleprime luci, fino a domenica29 novembre, riecheggerà perle vie del paese. Sempre do-menica 29, la Vigilia, a carat-terizzare la festa saranno primala solenne Processione e l’ac-censione della “Focara” e poiseguire la “Sagra del pesce”,allietata dalla pizzica delgruppo “Canzoniere Grega-nico Salentino” in concerto.Lunedì 30 si aprirà con l’attesaFiera Mercato e per l’interagiornata presterà servizio ilConcerto Bandistico Città diSquinzano. In serata, a chiu-dere la ricorrenza, lo spettacolodei fuochi pirotecnici.

SSono la Parrocchia“S an t ’And r e aApostolo”, diretta

da don William Del Vec-chio, ed il Comitato Festa2009 ad organizzare i so-lenni festeggiamenti pa-tronali per Sant’Andrea aCaprarica di Tricase. Fe-steggiamenti che sarannopreceduti, da venerdì 27 adomenica 29 novembre,dal Triduo predicato dadon Gionatan De Marco(“Ciò che l’anima è nelcorpo, questo devono es-sere i cristiani nelmondo”). Clou del pro-gramma civile sarà ovvia-mente, domenica 29, latradizionale Fiera sindalle prime luci dell’albae fino alla tarda mattinata.Poi, lunedì 30, giornodella ricorrenza, le SanteMesse si svolgeranno alle7 ed alle 11; nel pomerig-

gio, alle 17, è previsto ilSanto Rosario ed alle17,30 la Processione, alrientro della quale, alle18,30 circa, sarà celebratala Messa con Panegirico.In seguito si potrà ammi-rare prima lo spettacolopirotecnico e poi, intornoalle 20, l’accensione della“Focareddha” a simbo-leggiare l’arrivo dell’in-verno.Ad allietare il tutto cipenserà per l’intera gior-nata il Concerto Bandi-stico Città di Specchia

“Rocco Zippo” (che inmattinata sosterà anchedavanti alla scuola ma-terna “Regina Pacis” perla gioia dei più piccoli) edin serata il concerto delgruppo musicale “Gior-gio e la sua Band”, conmusica leggera, liscio eballi di gruppo che coin-volgeranno quanti inter-verranno. Inutile dire chenon mancherà l’occasioneper gettarsi già nel climanatalizio, degustando le“pittule”, accompagnateda buon vino.

SSpett.le Redazione, mentreleggevo il vostro Periodicomi imbatto nell’articolo “Le

farfalle di don Tonino” (pag. 14, n.26, 31 ottobre/13 novembre 2009)...Credevo stessi leggendo male, cosìho riletto più volte il titolo, pensandoad una parola che somigliasse a far-falle... Davvero, non ci credevo...perchè quel che ha raccontato il sig.

De Giuseppe è successo anche a me,a noi, gruppo di Azione Cattolica diuna Parrocchia di Casarano.“Le farfalle di don Tonino” giravanocontinuamente, nonostante il cielonuvoloso e minaccioso di pioggia...con la differenza che qualche scattosono riuscito a farlo!Cordiali saluti.

Francesco Cosimo Orsini

Le farfalle di don Tonino: eccole!

Sant’Andrea a Presicce e TricaseIIIInnnn

CCaapprraarriiccaa ddii TTrriiccaassee

PPrreessiiccccee

“il Gallo” lo puoi sfogliareanche on line

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- il Gallo 5528 novembre/4 dicembre 2009dai Comuni

DDicono che chi trova un amicotrova un tesoro, ma diconopure che chi trova l’amico del

cuore ha trovato… il cardiologo. Frale varie specializzazioni che la medi-cina moderna prevede, quella del car-diologo è indubbiamente una fra le piùaffascinanti e prestigiose.Al “Ferrari”di Casarano l’Unità Operativa di Car-diologia è divenuta negli anni, vo-lendo utilizzare un termine molto dimoda, una vera e propria “nicchia dieccellenza”, un settore cioè dove, a di-spetto di tutti i casi di malasanità cheriempiono i giornali del sud, si sonoraggiunti negli anni risultati di tutto ri-spetto che l’hanno posta fra le più im-portanti in Italia. Ed un’affermazionecosì impegnativa non deve certo me-ravigliare se solo si ricordano alcunidei servizi resi dall’Unità casaranese,come ad esempio il Biotronic - HomeMonitoring, servizio all’avanguardiasu brevetto tedesco, utilizzato solo inpochissimi centri ospedalieri in Italia edi cui parlammo sulle colonne di que-sto giornale un paio di anni fa. Ovvia-mente, anche se non in manieraesclusiva, la maggior parte del meritodi questi successi è sicuramente daascriversi all’impegno ed alla prepa-razione del prof. Giacinto Pettinati,che del reparto di Cardiologia è statoper anni il primario e che ora, per rag-giunti limiti d’età, ne ha dovuto la-sciare la guida. Indubbiamente nonsarà un’eredità facile quella che il suosuccessore è costretto a raccogliere edindubbiamente è sempre difficile su-

bentrare, in qualsiasi campo, ad un“grande” che ti ha preceduto. E il 30novembre prossimo si terrà il con-corso per stabilire a chi toccherà que-sto arduo compito ed, ovviamente, icandidati a raccogliere tale ereditàsono molteplici: per la precisionedieci. Ma come avverrà questa sele-zione? C’è una Commissione diesperti che esaminerà i curriculum deicandidati e cercherà di trovare “il mi-gliore”; l’ultima parola, però, comeprassi, spetterà al direttore generaledell’Asl Lecce, Guido Scoditti, cheappunto avrà il compito e la responsa-bilità dell’individuazione finale. Noisiamo sicuri che l’analisi dei titoli e ladecisione finale verranno effettuatecon la massima libertà ed indipen-denza sia da parte della Commissione,sia soprattutto da parte del DirettoreGenerale, e questo al di là di ogni sem-plicistica ed ironica affermazione. Laconsiderazione appena fatta, apparen-temente sterile, è però necessaria per-ché quel che accadrà il 30 novembre,

e che accade forse ogni giorno qua elà per l’Italia, è sempre a forte rischiodi ingerenza politica. Non riveliamo,infatti, nessun segreto se affermiamoche spesso, generalizzando, anche lenomine dei vari Primari entrano apieno titolo in quel gioco, tipicamentepolitico, delle spartizioni delle pol-trone e delle poltroncine. Che ciò ac-cada, dunque, lo si sa e qui al sud,abituati come siamo ad avere dei re-parti mediocri in ospedali mediocri,non facciamo caso più di tanto se aguidarli sono dei Primari altrettantomediocri. A Casarano, però, comedetto prima, il reparto in questione nonrientra certo tra quelli giudicati tali,mentre, volendo a tutti i costi ascoltarele “infondatissime” voci dei soliti chesi ritengono sempre ben informati, ilnome di colui che “dovrebbe” essereprescelto, a dispetto di molti altri can-didati veramente in possesso di requi-siti di primo piano, impersonerebbeproprio l’essenza della mediocrità. Lagestione di una complessa aziendacome l’Asl è materia certamente deli-cata e che presuppone il possesso diqualità che sino ad ora il dr Scoditti haampiamente dimostrato di avere; esiamo sicuri che anche in questo casoagirà in maniera tale da non conse-gnare questa bella realtà ad un “GuidoTersilli” qualunque, quel medico dellamutua interpretato da Alberto Sordipiù arrivista che professionale e che,come solo lui sapeva fare, ha identifi-cato un’intera classe di… mediocri.

Antonio Memmi

luogo dove trascorrere il propriotempo immersi nella cultura: è lanuova Biblioteca Comunale di Allistee Felline denominata “Centro AAPE -Alliste Archivio Prodotti di Eccel-lenza”, inaugurata dal sindaco Anto-nio Ermenegildo Renna edall’assessore delegato, DonatoScanderebech. La Biblioteca è si-tuata in via Valentini, in un edificiocostruito intorno alla fine del 1800 edutilizzato come scuola fino agli anni’70. Lo stabile, appartenente alla me-moria collettiva di tutti gli abitanti, èsede, oltre che della Biblioteca, di uncentro di aggregazione giovanile e sipone, quindi, come un ambiente fles-sibile aperto a tutti e fruibile in di-versi modi. La Biblioteca nasce dallanecessità di abbandonare il concettocomune di biblioteca, che identifica lastessa come semplice deposito dilibri, e si propone di esaltare il servi-zio attraverso l’introduzione di unasezione specialistica dedicata alla co-noscenza ed alla valorizzazione delsettore agro-alimentare. La Bibliotecacontiene testi, materiale informativoe di ricerca sull’agricoltura sosteni-bile, sulla cultura del cibo, la biodi-versità, la gastronomia e particolarerilievo hanno ed avranno le tematicheriguardanti la mediterraneità dellacultura agro-alimentare. L’obiettivo èfar conoscere e soprattutto diffonderela cultura dello sviluppo sostenibilesenza tralasciare una delle principalifunzioni che da sempre ha identifi-cato le biblioteche, ovvero l’essereuna “raccolta di libri”. All’interno dellaBiblioteca vi è, oltre ad uno spazio dilettura e studio libero, una caffetteriacon internet point ed un giardino perl’attività all’esterno. La Biblioteca di-spone anche di un sito internet (aa-pealliste.it) dal quale è possibileconsultare on line il catalogo dei testidisponibili, e di una pagina su face-book che terrà costantemente infor-mati gli utenti sulle attività che vi sisvolgeranno.

Vincenzo Longo

ALLISTE: ECCO

LA BIBLIOTECACasarano: l’eredità del cardiologoGiacinto Pettinati è stato per anni il primario dell’eccellente reparto del“Ferrari” e ora, per raggiunti limiti d’età, ne ha dovuto lasciare la guida

UnUn

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28 novembre/4 dicembre 200966 dai Comuni

“Lo“Lo stato di disugua-glianza tra uominie popoli non sol-

tanto perdura, ma aumenta. Avvienetuttora che, accanto a coloro che sonoagiati e vivono nell’abbondanza, esi-stono quelli che vivono nell’indi-genza”. Sono passati ormai alcuni annida quando uno degli uomini che cam-biò la storia, già Santo nei cuori di tutti,come Papa Giovanni Paolo II, pronun-ciò questa frase. E si pensi che all’e-poca non erano ancora crollate le Borsedel mondo e la nostra grande e soprat-tutto piccola economia non aveva an-cora raggiunto questo livello quasicomatoso. Capita così che padri emadri che un tempo potevano tirare lapropria esistenza in maniera quanto-meno dignitosa, da un po’ di tempo aquesta parte sono invece costretti adandare a chiedere un qualunque lavoroal prete o “sul Comune” se non addi-rittura un sussidio; pochi spiccioli in-dispensabili per continuare a tirare lacarretta. Chi invece “sul Comune” cista e ci lavora, ha un altro problema:vorrebbe sicuramente fare qualcosa pertutti e dare un qualcosa a tutti, ma nonpuò. Da dare c’è poco ed allora per di-stribuire quantomeno equamente quelpoco a disposizione, servono delle re-gole, ma soprattutto serve una caratte-ristica indispensabile che va sottol’inflazionato nome di trasparenza.Ora, senza voler fare il solito cecchinopronto ad attaccare sempre la passataAmministrazione, occorre però ricono-scere che a Casarano è quantomeno ne-cessario cominciare a dare un qualchesegnale di cambiamento. Sino ad ora,

infatti, capire i criteri di assegnazionedei lavori di piccola entità per conto delComune era praticamente impossibile:le nomine dirette, di norma riservate aiprofessionisti, riguardavano anche esoprattutto i semplici operai chiamatisaltuariamente a fare appunto le pic-cole faccende. I maligni dicono che èuno dei tanti metodi per creare clien-tela, io mi limito a dire che forse è soloun modo di operare con un po’ troppasuperficialità. Il nuovo esecutivo casa-ranese in campagna elettorale ci hapromesso un cambiamento rispetto alpassato ma in verità, sino ad ora, aparte le tante manifestazioni di buonavolontà e qualche operazione di ma-quillage, non è che si sia poi vistomolto. Qualche giorno fa, invece, spul-ciando il sito istituzionale nella cate-goria “Delibere di Giunta”, ho avutomodo di leggere qualcosa di interes-sante e che forse comincia a dare iprimi segni di un qualcosa che simuove nel verso giusto. Si tratta di unadelibera, la n. 308 del 12 novembre, in-

titolata semplicemente “Istituzioneelenco nominativi per lavori di mode-sta entità sul patrimonio comunale”;dopo aver letto la breve introduzione,tratta dalla relazione dell’assessore aiLavori Pubblici, Marcello Torsello, enella quale si ricostruisce né più nemeno lo stesso scenario di emergenza acui abbiamo fatto riferimento prima, cisi accorge che qualcosa si sta muo-vendo. Con questo ovviamente non siintende che la Giunta abbia trovato lasoluzione alla crisi, ma quantomenoforse una soluzione a quella tanto so-spirata trasparenza. Si tratta di proce-dere alla formazione di un appositoelenco, valutato e graduato secondo deicriteri economico-sociali e costituito danominativi da cui attingere per effet-tuare lavori che rivestono carattere diemergenza, nel settore Lavori Pubblici,per tutto l’anno 2010. “Un elenco cosìcomposto non lascia certo spazio allecosiddette manovre poco chiare e tuttipotranno valutare l’operato dell’Am-ministrazione”, ha dichiarato l’asses-

sore Torsello, “e soprattutto contribui-sce anche all’inserimento o al reinse-rimento nel mondo del lavoro dipersone che vivono in condizioni disvantaggio socio-economico. Sono co-sciente che tale sostegno è tempora-neo e non certo risolutivo, ma oltreche fornire un qualcosa di concreto edi tangibile, consente di dare primi econcreti segnali di trasparenza,campo in cui il sindaco Ivan De Masiè fortemente impegnato”. In concretosi tratta dell’applicazione in campoamministrativo dell’innovativo mezzodei “Buoni di Lavoro”. Concepiti pocotempo fa dall’Inps, hanno un valore no-minale di 10,00 euro ed ognuno di essi,riscuotibile dall’interessato presso qua-lunque Ufficio Postale, già contieneuna quota di previdenza ed una di assi-curazione sugli infortuni (Inail). Al dilà, poi, della “comodità” offerta daquesta soluzione, c’è un altro fatto piùpratico e che renderà dura la vita dei“furbetti”: verranno corrisposti i buonisolo in base alle ore di lavoro effetti-vamente prestato. Anche se questa puòsembrare un’affermazione scontata, di-viene invece interessante se si pensache, con i metodi di nomina tradizio-nali, qualora ad esempio un operaiofosse nominato per la durata di diecigiorni e magari al secondo, casual-mente, si ammalasse, verrebbe sempree comunque pagato (con il risultato diavere soldi versati e lavori mai fatti).C’è voluto forse un po’ troppo tempoper cominciare a vedere i primi passidi questo esecutivo, ma la direzione(per ora) sembra quella giusta.

Antonio Memmi

Casarano: quando la graduatoria è... trasparentePrevista la formazione di un

apposito elenco, valutato egraduato secondo dei

criteri economico-sociali ecostituito da nominativi dacui attingere per effettuare

lavori che rivestonocarattere di emergenza,

nel settore Lavori Pubblici,per tutto il 2010

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amministrative 2010 28 novembre/4 dicembre 2009- il Gallo 77

AAquattro mesi dal rinnovo delConsiglio Comunale di Maglie,i partiti scaldano i motori. Il PD

ha già scelto il suo candidato alla poltronadi Sindaco. “Il Coordinamento del Cir-colo di Maglie”, si legge nella nota delPD, “compatto e all’ unanimità, si èespresso per Raffaele Cesari, avvocato,da un anno segretario del Circolo ma-gliese. Cesari ha già manifestato il suointeresse competente e fattivo per i temisociali, in primo luogo per quello dellasalute pubblica e dell’ambiente. E’ laprima volta nella storia recente dellacittà che un candidato Sindaco del cen-trosinistra venga indicato ufficialmentecon sufficiente anticipo. Si offre, in que-sto modo, a tutta la città la possibilità discegliere un Sindaco giovane, prepa-rato, attento ai problemi del territorio edella gente. Presentandolo a quattromesi dalle elezioni amministrative, si dàmodo a tutti di conoscerlo e di valutarnele innegabili doti. Presto aprirà un dia-logo con quanti hanno ancora voglia diconfrontarsi su temi seri e fondamentaliper il bene di tutti. Il PD, ufficializzandola sua candidatura, assicura pieno so-stegno e condivisione”. Cesari potrebbecontare sull’appoggio di Roberta Cu-liersi, consigliere comunale a Maglie,membro della Direzione Nazionale delMRE e neosegretario regionale del Mo-vimento Repubblicani Europei. “Le al-leanze con il centrosinistra”, dice laCuliersi, “non sono poi così scontate, né

in Puglia, né a Maglie, in quanto per iRepubblicani è prioritaria l’intesa suiprogrammi. Prima i programmi, poi lealleanze, poi la scelta del candidato. Inuna Puglia in cui il centrosinistra ere-dita i vizi del centrodestra, e il centrode-stra è suddito della Lega, i Repubblicaninon possono che avere uno scatto direni e lavorare per offrire una propostapolitica seria. A Maglie, dove per laprima volta dopo tanti anni c’è un fer-mento nuovo e tanta voglia di parteci-pazione, mi muoverò per non deluderetante persone piene di entusiasmo chesi stanno avvicinando al mio partito, chehanno voglia di essere coinvolte sui pro-grammi e che non condividono alleanzefatte esclusivamente su nomi di candi-dati già decisi a tavolino, senza che maisi sia discusso di nuove idee per la città.Mi auguro che ci possano essere le con-

dizioni per costruire con queste personeuna lista civica che, individuate le lineeprogrammatiche, possa contribuire allavittoria del candidato Sindaco il cui pro-gramma sarà maggiormente condiviso.Per Maglie, sogno il modello Ferrarese.Al momento però nulla si muove. Credonella logica di squadra. E la squadra,per vincere, deve essere costituita primadalle idee e poi dagli uomini e dalledonne migliori. I Repubblicani magliesilavoreranno per raggiungere questoobiettivo”. L’IdV di Enzo Puzzovio po-trebbe formare una lista collegata al PD.Potrebbe anche correre da solo per con-quistare un posto in Consiglio. La corsadi Cesari per la poltrona di primo citta-dino, al momento, appare solitaria. Incasa dei centristi magliesi di FrancescoChirilli e del PdL di Antonio Fitto siguarda agli accordi baresi e soprattutto

alle decisioni romane del premier SilvioBerlusconi. Pierferdinando Casini del-l’UdC gioca con il PdL e con il PD. Po-trebbe addirittura avere già incartato conMassimo D’Alema un accordo per lapresidenza della Regione Puglia. Tra vetie candidature, presto il gioco delle trecarte finirà. Solo allora il centrista Chi-rilli si muoverà. Veleggia invece verso lariconferma del secondo mandato a sin-daco diMaglieAntonio Fitto. La sua can-didatura ancora non è stata ufficializzatadal PdL. Si attende l’accordo tra PdL eUdC, se ci sarà. Fitto intanto a bordocampo scalda i muscoli. La sua ricon-ferma è quasi doverosa, per poter portarea termine il programma avviato cinqueanni fa e soprattutto per garantire com-pattezza nel centrodestra. C’è troppagente che scalpita nella compagine diFitto: Marcontonio Scarpello, assessoreuscente ai Lavori pubblici, vuole più vi-sibilità per accaparrarsi i voti dei centristidelusi da Casini; Antonio Giannuzzi,capogruppo di AN in Consiglio, navigaverso altri lidi. Poi ci sono i “Cincinnati”del PdL, quelli che non si ricandidano:Antonio Lio, patron del “Mercatino delGusto”, l’evento enogastronomico disuccesso dell’estate pugliese, e VanniLeone, capogruppo di Forza Italia inConsiglio, che presto siederà sulla pol-trona della Mta (Maglie Territorio Am-biente) occupata da Antonio Leucci.Quest’ultimo lascerà presto la presidenzadell’Mta per correre con Fitto. Insomma,con le elezioni alle porte c’è un gran dafare per tessere la tela di accordi e candi-dature per comporre le liste.

di Cristina Pacella

Elezioni a Maglie: per ora c’è CesariMentre il PD ha già reso noto il suo candidato, in casa dei centristi di Chirilli e del PdL di AntonioFitto (quasi certo ricandidato) si guarda agli accordi baresi e alle decisioni romane di Berlusconi

Casini dell’UdCgioca con il PdLe con il PD.Potrebbeaddiritturaavere giàincartato conD’Alema unaccordo per lapresidenza dellaRegione Puglia

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28 novembre/4 dicembre 200988 - edizione

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- il Gallo 9928 novembre/4 dicembre 2009attualità

onfagricoltura Lecce informa,mediante i suoi servizi tecnici, leaziende agricole salentine che èpossibile presentare istanza fino al31 dicembre 2009 per la do-manda di “Sanatoria dei pozzi nondichiarati” sia per uso domesticoche irriguo. Onde evitare di vedersiapplicate sanzioni importanti, a se-guito di controlli sul territorio effet-tuati dalle autorità competenti,l’organizzazione invita gli imprendi-tori agricoli a rivolgersi presso ipropri uffici a Lecce (in via M. Ber-nardini) ed a Casarano (P.zzi Jeca)per l’area sud Salento per attin-gere le adeguate informazioni einoltrare la richiesta. “In un pe-riodo di crisi economica”, di-chiara il dott. Antonio Stea dallasede di Casarano, “l’occasione diregolarizzare le posizioni intema di emungimento delleacque per fini aziendali è unopportunità da cogliere per evi-tare ulteriori criticità all’econo-mia del sistema aziendaleagricolo salentino. La regolariz-zazione, tra l’altro, obbliga leaziende agricole ad eseguireanalisi delle stesse acqueaziendali, così da poter verifi-care i parametri ed incideremaggiormente sulla condu-zione agronomica delle stesseaziende”.

PPregiatissimo Direttore, mi correl’obbligo, a tutela della miapersona, della mia figura pro-

fessionale e tale da non dare adito a fa-cili speculazioni, ribattere su quantoriportato sul manifesto affisso in que-sti giorni nella nostra città a firma dellalocale sezione PD. L’attenta lettura delmanifesto evidenzia la matrice ovvia-mente politica, a sfondo squisitamentepolemico, sulle “… alchimie malde-stre …” del primo cittadino, espressadalla minoranza presente a PalazzoGallone, come è loro diritto-dovereistituzionale. Ma, a mio avviso, una di-sattenta quanto inesatta lettura dei duetesti può dare adito al lettore, mi si per-metta sprovveduto, a facili quanto ovvi“commenti da bar” sugli assessori fan-tasma, rei di aver percepita l’indennitàdi un intero mese senza “…aver maioperato”. Contesto, dunque, per quelche mi riguarda, questo specifico pas-saggio del testo riportato sul manifesto,in quanto: il sottoscritto, nominatoAs-sessore il 01.10.2009 con delega ai La-vori Pubblici (e, beninteso, non permotivi politici ma per la professiona-lità riconosciutami dal sindaco Mu-sarò!), ha provveduto ad “arrotolarsi lemaniche” e cominciare a svolgere l’au-torevole incarico già due giorni dopol’accettazione della relativa delega am-ministrativa. Ne sono testimoni lostesso dirigente ed i funzionari tuttidell’Ufficio Lavori Pubblici e Manu-

tenzione, con i quali mi sono confron-tato giornalmente durante tutto ilmandato, oltre ai vari funzionari degliEnti presso i quali, da Assessore, hodovuto necessariamente incontrare,dallo IACP e dall’ASI di Lecce sinoalla sede regionale dei Lavori Pubblicia Bari, oltre agli addetti incontrati du-rante i vari e tanti sopralluoghi nei can-

tieri pubblici presenti sul nostro terri-torio, come per i lavori in Piazza Comia Lucugnano, per la rotatoria di viaOlimpica, sul complesso ACAIT,presso il Cimitero comunale, sull’im-pianto comunale di smaltimento delleacque nere, senza contare, inoltre, lenumerose riunioni con il Sindaco, conil Segretario Generale, con il Ragio-niere Capo, con amministratori dei Co-muni limitrofi, ecc., ecc., oltre a farfronte, con l’azione professionale del-l’intero settore Lavori Pubblici, aidanni provocati dalle eccezionalipiogge del mese scorso, ai disagi cau-sati dalla manutenzione di alcunestrade e, non per ultimo, a cercare difornire riscontro alle istanze di tanti cit-tadini in merito ai numerosi problemiche questi ultimi sono costretti ad af-frontare giornalmente, inerenti l’Uffi-cio. Se a tutto questo vogliamoaggiungere, infine, il tempo che il sot-toscritto ha sottratto ai propri affetti ealla propria attività professionale peradempiere ad un doveroso serviziosociale che, da semplice cittadino, miaugurerei venisse svolto con identicospirito, professionalità e diligenza dachiunque presta la propria attività la-vorativa e/o professionale a tutti i li-velli amministrativi, ebbene, miseccherebbe non poco aggiungere oltreal danno anche la beffa. Sentitamenteringrazio.

Vincenzo Ruberto

TRICASE: ACCORATA LETTERA DI VINCENZO RUBERTO

“No alla beffa oltre al danno”“Sia ben chiaro: il sottoscritto ha provveduto ad “arrotolarsi le maniche” ea svolgere l’incarico già 2 giorni dopo l’accettazione della relativa delega”

““““Un manifesto che po-trebbe dare adito a faciliquanto ovvi “commentida bar” sugli assessorifantasma, rei di averpercepita l’indennità diun intero mese senza“…aver mai operato”

CONFAGRICOLTURA LECCE:SANATORIA POZZI

CC

’Amministrazione Comu-nale di Calimera, tramiteuna lettera, ha se-gnalato all’EntePoste i disser-vizi che ultima-mente si stanno verificandoin paese a causadella ritardata oaddirittura man-cata consegna della corrispondenza, che,in taluni casi, sottopone i cittadini al paga-mento di interessi di mora su bollette con-segnate dopo la data di scadenza. “Nellanostra nota”, spiega il sindaco GiuseppeRosato, “abbiamo ovviamente chiesto l’im-mediata risoluzione dei problemi, dovuti inparticolar modo all’avvicendamento di po-stini che conoscono poco il territorio ed isuoi abitanti ed alla esiguità del personalepreposto a tale compito. Tuttavia”, ag-giunge il primo cittadino di Calimera, “sirende necessario sollecitare anche la citta-dinanza a contribuire al miglioramento delservizio di consegna della corrispondenza,apponendo il giusto numero civico sullapropria abitazione e comunicando ai varifornitori di servizi il numero esatto”. At-traverso l’Ufficio Relazioni con il Pubblicodel Comune di Calimera si può comunicarela variazione di numero civico a Enel, Aqp,Inps e Rai (per l’abbonamento).

LeLe feste sono alle porteed anche quest’annoi ragazzi dei Labora-

tori del “Centro Diurno Don To-nino Bello” di Andrano e dellaComunità Socio Riabilitativa “ZOè” di Castiglione hanno deciso dimettere a disposizione di tutti illoro impegno. Sono infatti tra-scorsi mesi da quando hanno ini-ziato a manipolare argilla, agiocare con i colori, ad inventareforme, a lavorare lino e stoffe va-riopinte. E tutto questo oggi hapreso forma! Così, da martedì 1 a

domenica 20 dicembre, dalle 9,30alle 12,30 e dalle 16 alle 19, pressoil Castello Spinola-Caracciolo diAndrano, ci sarà la possibilità divisitare la loro Mostra: angeli, to-vaglie, ricami e pendagli per fareregali a piccoli e grandi. Arte, im-pegno e creatività per trascorrereinsieme un Natale di solidarietà.Inaugurazione martedì 1 dicem-bre, alle 17. L’Adelfia è presentesul territorio dal 1982 e conta do-dici strutture inerenti la riabilita-zione psichiatrica, sparse in tutta laprovincia di Lecce: “Dopo un

primo periodo di osservazionedelle attitudini personali di ognisingolo utente, confrontate con lerisorse umane, strutturali e orga-nizzative della Comunità, sonostati pianificati i diversi Labora-tori, che hanno l’obiettivo di av-viare i ragazzi ad apprendere lediverse tecniche producendo og-getti di varie forme e dimensioni,con l’utilizzo di diversi materiali,puntando sulla socializzazione eil rispetto dell’altro e della regola,imparando anche a confrontarsicon gli altri”.

DISSERVIZIO POSTA A CALIMERAL’L’ AA

ll’interno degli interventi per il Piano Strate-gico di Area Vasta “Salento 2020”, il Comunedi Matino presenta il progetto di sviluppo e

diffusione “Farmer’s Market” per la valorizzazionedelle tipicità locali nell’area mercatale. I “Farmer’sMarket” sono una rete di “Mercati dei Contadini” permezzo dei quali si potrà consentire la vendita direttadei prodotti tipici locali con conseguente beneficio pergli acquirenti visto l’accorciamento della filiera di ven-dita. Queste infrastrutture, se verranno opportunamentemesse in rete dal punto di vista commerciale e se sa-ranno supportate da una giusta campagna di marketing,potranno produrre immediati e significativi vantaggi

sia dal punto di vista sociale che economico per tutto ilterritorio. Il progetto, che avrà un costo complessivo di700mila euro, sarà realizzato all’interno della strutturacomunale polivalentente (già recintata e dotata di ser-vizi per il pubblico) denominata “Matino Sport”, attra-verso la realizzazione di una struttura coperta in legnodi circa 1500 mq. Questo permetterà di svolgere la ven-dita dei prodotti locali in tutte le condizioni atmosferi-che, consentendo una continuità del servizio tale da nonfar pesare sugli acquirenti gli eventuali costi aggiuntividovuti alla mancanza di introiti che i contadini potreb-bero subire per le condizioni metereologiche avverse.

Vincenzo Longo

L’Adelfia e il Natale: Mostra ad Andrano

Farmer ’s Market a Matino

Page 10: il Gallo numero 28_09

28 novembre/4 dicembre 2009- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 20091010 salute & benessere

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Page 11: il Gallo numero 28_09

1111- edizione 28 novembre/4 dicembre 2009dai Comuni

IlIl Comune di Casaranoparteciperà al bandoregionale per realiz-

zare le infrastrutture di supportodell’ampliamento della zona in-dustriale. L’esecutivo ha infattiapprovato nei giorni scorsi ilprogetto definitivo e la docu-mentazione a corredo per parte-cipare al bando ed ottenere ilrelativo finanziamento. Se-condo il progetto elaborato dal-l’Ufficio Tecnico servirannocirca 4 milioni di euro per co-struire le sedi stradali con i mar-ciapiedi e i parcheggi; lapubblica illuminazione e la pre-disposizione dei cavidotti per ladistribuzione di reti di telefoniaed energia elettrica; la reteidrica, la rete fognante delleacque nere e delle acque bian-che. Insomma, tutte le infra-strutture primarie e quanto deveservire per mettere nelle mi-gliori condizioni le imprese asvolgere la propria attività percreare profitti e occupazione.“Il bando in questione è quellorelativo alla linea di intervento6.2, ossia iniziative per le in-frastrutture di supporto degliinsediamenti produttivi”,spiega Francesca Fersino, as-sessora alle Attività produttive,“per l’intervento in questione,oltre alla delibera per il pro-

getto, la Regione ci ha impostoanche una delibera per spie-gare le modalità di svolgimentodel servizio, dei criteri di cal-colo degli oneri a carico delleimprese insediate e delle mo-dalità di riscossione. La zonainteressata all’ampliamentodell’area industriale, e quindianche a questo finanziamento,è quella adiacente alla stradaprovinciale che porta a Maglie,di fronte agli impianti sportivi.L’area è già stata in parte de-stinata alle 17 aziende che for-mano il “ConsorzioInsediamenti produttivi SudSalento”, che da diversi anniaspettano di attuare il loro pro-gramma di investimento”.Prima della corrente crisi eco-nomica, il programma del con-sorzio era piuttosto ambizioso:12 milioni di euro in infrastrut-ture e 8 milioni in macchinari,con la possibilità di dare lavoro

a 250 persone, di cui 100 nel-l’indotto. I settori delle aziendesono diversi: manifatturiero,edilizia, commercio, servizi, in-dustria vinicola e del legno. “Incaso di finanziamento”, ag-giunge la Fersino, “l’obiettivodel Comune è quello di dareuna mano agli investitori, ab-battendo i costi. E’ chiaro chese ci finanziano il progetto, po-tremo decurtare questi costidal valore di vendita dei nuovilotti, che è già fissato a 26 europer metro quadro. Per fare unesempio: con lotti minimi di2.500 metri quadrati, fannocirca 65mila euro per lotto. E’una bella spesa. Nel prezzosono incluse le opere di urba-nizzazione primaria, ma se cifinanziano il progetto, i costidiminuiranno. Non so diquanto, ma sicuramente dimi-nuiranno”.

ella seduta di Consiglio Comunale del 13novembre scorso, è stata approvata all’unani-mità l’adesione del Comune di Casarano alG.A.L. delle Serre Salentine, che ha comeobiettivo principale la valorizzazione delle ri-sorse di imprenditorialità, storia, cultura e na-tura presenti nel Salento meridionale especificatamente in quei Comuni caratterizzatidalla presenza delle serre salentine. In 14hanno già manifestato la volontà di aderire alGAL: Alezio, Alliste, Casarano, Collepasso, Ga-latone, Gallipoli, Matino, Melissano, Neviano,Parabita, Racale, Sannicola,Taviano e Tuglie.“La nostra adesione al GAL”, commenta Fran-cesca Fersino, assessora alle Attività produt-tive del Comune di Casarano, “consentirà diveicolare sul nostro territorio i fondi previstidal Programma Leader del Piano di SviluppoRurale Puglia 2007-2013, nell’ambito dellevarie direttrici d’intervento previste. E’ nostraintenzione promuovere, ad esempio, il recu-pero di immobili nel centro storico, che in-sieme ad uno degli immobili comunali possacostituire una struttura ricettiva o individuarepercorsi naturalistici che si integrino con leaziende agricole o agrituristiche già esistentio, ancora, individuare quella produzione arti-giana di qualità che possa aspirare alla indivi-duazione di un marchio identificativo delnostro territorio. L’adesione al GAL delle SerreSalentine è anche dimostrazione della consa-pevolezza che lo sviluppo non può più immagi-narsi quale prerogativa di una solamunicipalità, ma deve essere progettato in si-nergia per consentire la crescita complessiva eduratura della nostra terra”.

Casarano in corsa per la zona industrialeServiranno circa 4 milioni di euro per strade, marciapiedi e parcheggi, illuminazione, predisposizione

per le reti di telefonia ed energia elettrica, rete idrica, rete fognante di acque nere e di acque bianche

E IL COMUNE ADERISCE AL

G.A.L. SERRE SALENTINENN

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- edizione 28 novembre/4 dicembre 20091212

Page 13: il Gallo numero 28_09

- il Gallo 131328 novembre/4 dicembre 2009attualità

PPur nata da poco,è già una realtàmolto affermata

la Protezione Civile aSurano. E’ operativadallo scorso 24 luglio,sostenuta odiernamenteda circa 20 soci, lamaggior parte giovani,anche donne, tutti mo-tivati da un grande inte-resse e volontà. IlDirettivo è formato dalpresidente GiuseppeRizzo, dal vice presi-dente Dario Rizzo, dalcoordinatore Giuseppe Galati,dal segretario Gianluigi Galatie dal magazziniere GiancarloRizzo. “Portiamo avanti attivitàdi prevenzione e soccorso inmateria di pubblica calamità edi protezione civile”, spiega ilpresidente Giuseppe Rizzo,“contribuendo alla diffusionedi una cultura e di una sensibi-lità soprattutto rispetto all’edu-cazione al rischio ambientale.La nostra Associazione è sortadall’esigenza di un gruppo di 9giovani di creare soprattuttoqualcosa di utile per tutta la cit-tadinanza, così alla fine delloscorso luglio ci siamo messi inmoto per costituirla, autofinan-ziandoci per sopportare le spesedi registrazione e dell’acquistodel materiale necessario per co-minciare l’attività. Da subito

siamo stati impegnati quotidia-namente in servizi anche a li-vello provinciale, oltre a quellia Surano e nei paesi limitrofi,come Botrugno e San Cas-siano”. L’11 ottobre scorso,quattro volontari della Prociv diSurano hanno partecipato aduna esercitazione a Gorizia nel-l’ambito dell’antincendio bo-schivo, fornendo un supportologistico ed imparando tutte letecniche di spegnimento dell’in-cendio e di bonifica del territo-rio. “A questo proposito”,

aggiunge il Presidente,“vogliamo ringraziare ivolontari di Gorizia perl’ospitalità e l’Ammini-strazione Comunale diSurano per aver soppor-tato le spese di viaggio.Un particolare ringra-ziamento va anche atutti gli sponsor che cihanno permesso di ac-quistare materiale e ve-stiario e a tutte quellepersone che stanno con-tribuendo alla nostra

crescita, anche attraverso ladonazione di una sede e di ma-teriale di ogni genere”.Per quanto riguarda gli impegnifuturi, Giuseppe Rizzo che tra lepriorità ci sono “la diffusionedella cultura di protezione ci-vile a tutta la cittadinanza diSurano, con il coinvolgimentoin attività e manifestazioni dicarattere ambientale di tutte lefasce d’età; e poi, la forma-zione e l’addestramento dei no-stri volontari e l’iscrizione dialtri, purchè sia gente valida emotivata, che collabori attiva-mente all’interno del nostrogruppo”. E’ bene ricordare, al-lora, che le iscrizioni sono sem-pre aperte, anche a persone dialtri Comuni: la Protezione Ci-vile di Surano si trova in via SanRocco, al civico 5 (cell.348/8134062).

ono aperte le iscrizioni aSpecchia per la seconda edi-zione della ““Corrida ShowSpecchiese”. Lo comunicanol’Associazione Culturale Spor-tiva “Eugenia Ravasco” e ilGruppo Giovanile “Eugenia Ra-vasco”, organizzatori dell’eventoin programma sabato 2 gennaio 2010, alle 20,30,presso il Palazzetto della Scuola Media, con il patrociniodella Provincia di Lecce e del Comune di Specchia. Vi po-tranno prendere parte artisti di ambo i sessi, di età supe-riore a 15 anni, a condizione che siano dilettanti e cheoltre al talento abbiano tanta ironia e voglia di stare in-sieme. Tutti i concorrenti saranno apprezzati a suon dipentole, campanacci, fischietti, coperchi e da scrosciantied intensi applausi del pubblico. Una giuria, a fine serata,premierà il concorrente più bravo e quello… più fischiato!Per informazioni in merito alla partecipazione:339/1603065 - 339/1603065 - 328/2815010 -328/2815010 (iscrizioni entro il prossimo 21 dicembre).Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, un nutritogruppo di dilettanti si esibirà per accaparrarsi il trofeodella seconda edizione, che sarà presentata da AngeloPlacì e Federica Ricchiuto, coadiuvati dalla valletta Ip-pazia e con la partecipazione straordinaria di AntonioPepe (vincitore de “La Corrida” 2007 su Canale 5) e diUccio Show (già a “La Corrida” ed a “C’è posta per te”su Canale 5). Nel corso della serata sarà presente ancheil gruppo “i MalfAttori”, comici cabarettisti diretti dal mi-tico Gian Paolo Viva, oltre ad altri ospiti a sorpresa,mentre le coreografie saranno curate dalla Scuola diBallo “Giselle” di Specchia. Funzionerà anche un serviziogastronomia, mentre il servizio sicurezza sarà garantitodalla Protezione Civile Auxlium Miggiano-Specchia.

La Protezione Civile a SuranoIl presidente Giuseppe Rizzo: “Portiamo avanti attività

di prevenzione e soccorso in materia di pubblica calamità” omenica 29 novembre, alle 19, presso il Sa-lone parrocchiale di Tiggiano, si terrà il convegno daltitolo “Migliorare la qualità della vita dei nostrianziani: i nuovi servizi nel Salento”. La serata èorganizzata da “Il Sollievo”, nuova struttura che sioccupa di fornire servizi socio assistenziali domiciliaria favore degli anziani, avvalendosi dell’operato dipersonale qualificato. Interverranno don LucioCiardo, parroco di Tiggiano; Donato Ciardo, coordi-natore de “Il Sollievo”; Giovanni Calabrese, respon-sabile economico e tecnico de “Il Sollievo”; IppazioAntonio Morciano, sindaco di Tiggiano; GiuseppeNegro, direttore dell’ASCLA di Casarano.

MIGLIORARE LA VITA DEGLI ANZIANI:CONVEGNO A TIGGIANODD

LA CORRIDA SPECCHIESESS

SSpett.le Redazione, scrivo a nomedi un gruppo di cittadini chehanno l’abitazione a Torre

Mozza, marina di Ugento. Vi preghiamodi pubblicare interamente questa nostra,in modo da dare voce a chi, di solito, nonviene mai ascoltato. Siamo consapevoliche il fatto di prendere casa ed abitare inun centro minore, comporti dei sacrificio delle rinunce. Infatti, tanti servizi sonomancanti e le strade, verde pubblico,marciapiedi, ecc., lasciano ovviamente adesiderare. E fin qui quasi tutto, pur-troppo, “nella norma”. Ma qualchetempo fa, in occasione degli ultimi ac-quazzoni, ritornando a Torre Mozzadopo un periodo di assenza… sconcerto.Avevo lasciato dei lavori in atto sul lun-gomare dove si stavano realizzando unapiazza, parco giochi, parcheggi, ecc. (al-meno così dicevano), ed invece trovo unbellissimo parco acquatico. Questo è ilsolo modo per definire quell’obbrobrioche si è andato a realizzare con enormesperpero di denaro pubblico. Siamo alle

solite, non solo è difficilissimo trovaredei fondi per lavori di abbellimento ecompletamento dei nostri paesi, maquando eccezionalmente si trovano, ab-biamo la capacità (perchè ci vuole impe-gno) a dilapidare miliardi nel peggioredei modi. Ora io mi chiedo: questi pro-gettisti e direttori dei lavori hanno purestudiato per realizzare quello schifo?Hanno il coraggio di definirsi “profes-sionisti”? Ho cercato di informarmi percapire chi ne avesse la responsabilità esu tutti, due: l’ingegnere e progettista deiLavori pubblici, Marrella (GabrielaMarrella, Ndr) ed il consigliere Scarcia(in realtà è l’assessore Carlo Scarcia,Ndr), che non so con quale coraggio dicedi tenere tanto a Torre Mozza (sicura-mente solo in periodo elettorale). Speroche questa mia presente venga intera-mente pubblicata e che qualcuno avviiqualche indagine per individuare lecolpe di tanto spreco a danno dei citta-dini.

Lettera Firmata

Torre Mozza: “Denaro sprecato!”“Dicevano che stavano realizzando una piazza, parco giochi, parcheggi

Ed invece trovo un... bellissimo parco acquatico! Un obbrobrio”

Un nutrito gruppo di “ragazzi” natinel 1959 sta organizzando per fineanno una “festa particolare” percelebrare i 50 anni. Quanti nati oresidenti a Tricase volessero par-tecipare a questo particolareevento, possono chiamare e chie-dere lumi ai seguenti numeri:338/4358925 - 3201824780

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Naturalmente abbiamo cercatodi raccogliere qualche replica.Ecco quella di Carlo Scarcia,assessore ai Lavori Pubblici delComune di Ugento. “La zonain questione è una lottizza-zione”, spiega, “quindi il Co-mune non ha responsabilitàin proposito. Solo nel mo-mento in cui i lottizzanti for-malizzeranno la consegna,all’atto del collaudo, allora ilComune potrà chiedere di ri-solvere il problema. A ri-dosso della zonainteressata, il Comune harealizzato una piazza, conun centro informazioni eservizi pubblici, che nonsembra avere problemi.Contiamo comunque di risol-vere tutto entro l’estateprossima”.

ll’’UUffffiicciioo

RReeccllaammii

50enni cercasi a Tricase

L’ASSESSORE: “CHE

C’ENTRA IL COMUNE

SE SI TRATTA DI UNA

LOTTIZZAZIONE?”

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1414 28 novembre/4 dicembre 2009attualità

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ÈÈNicola Delle Donne il nuovopresidente della Sezione Ancedi Confindustria Lecce. Lo

scorso 21 novembre, presso la sede so-ciale, si è svolta l’assemblea che lo haeletto per il prossimo triennio. Sposato,due figli, Nicola Delle Donne è im-prenditore edile di seconda generazioneed è impegnato anche nei settori dell’e-nergia rinnovabile e delle telecomuni-cazioni. “Sono emozionato edorgoglioso per la fiducia accorda-tami”, ha detto subito dopo l’elezioneDelle Donne, “ma, al contempo, sonoconsapevole di raccogliere un’ereditàimportante, sia perché chi mi passa iltestimone, l’architetto Sergio Gof-

fredo, ha saputo guidare Ance Leccecon accortezza e grande senso di re-sponsabilità, sia perché l’Associazioneha raggiunto risultati notevoli sul ver-sante del rapporto con le istituzioni,con i sindacati, con le imprese e con idiversi livelli associativi. Il mio obiet-tivo è quello di continuare nella sciadi quanto fatto finora, cercando di co-gliere tutte le opportunità che la ri-presa economica riserverà alcomparto edile. Il piano casa, il Pug,le infrastrutture, il monitoraggio degliappalti, così come la formazione e lasicurezza rappresentano tutti frontisui quali mi confronterò con i colle-ghi per portare all’esterno la posizione

forte e condivisa di Ance Lecce. Il mioprimo impegno da presidente”, ha con-cluso Delle Donne, “sarà certamentequello di rendere Ance Lecce ancorapiù rappresentativa, grazie ad un’a-zione capillare di sviluppo associativo,che renda la nostra voce sempre piùautorevole”. Nella stessa seduta sonostati eletti Daniele Ingrosso alla caricadi vice presidente di Ance Lecce eCarlo Garrisi nel ruolo di tesoriere.Comporranno il Consiglio di Sezione:Mino Centonze; Vincenzo De Bellis;Mauro De Vitis; Antonio Mengoli;Michele Morelli; Cinzia Ricchiuto;Antonio Riezzo; Emanuele Rizzo;Antonio Stefanelli; Osvaldo Troso.

Confindustria: Delle Donne presidente ANCE Lecce

NNegli ultimi decenniil consumo dienergia è cresciuto

in modo esponenziale neiPaesi occidentali ed inquelli in via di sviluppo; leprevisioni da qui al 2050parlano di un trend che por-terà il consumo totale dienergia al quadruplo diquello attuale. Per scongiu-rare il rischio di un ricorsosempre più massiccio allefonti fossili non rinnovabili(carbone, petrolio, gas) edun ritorno al Nucleare, conle ovvie conseguenze suambiente e salute, si au-spica una convinta politicadi efficienza energetica e losviluppo delle fonti rinno-vabili. L’uso energeticodelle biomasse legnose èdefinito dall’Unione Euro-pea uno dei più efficienti si-stemi per ridurre leemissioni di gas serra. La biomassa legnosa è unafonte di energia estrema-mente importante e facil-mente reperibile, inoltrepuò essere immagazzinataper lunghi periodi e soprat-tutto è una risorsa total-

mente rinnovabile e soste-nibile. Considerando l’e-norme disponibilità dilegno proveniente dalla po-tatura di alberi di ulivo pre-senti nel Salento, si può bencapire la grandissima po-tenzialità di recupero ener-getico a nostradisposizione. L’impiantosarà alimentato esclusiva-mente con cippato di legnodi ulivo vergine e, utiliz-zando la filiera corta entroun raggio di 70 km., costi-tuirà un riferimento impor-

tante per la valorizzazioneeconomica degli scarti dipotatura, garantendo ai pro-duttori un consistente bene-ficio economicotrasformando ciò che erauno scarto, ingombrante edoneroso, in una risorsa.

SSoci di Fiusis srl sonogiovani imprenditori

salentini, che per anni hannomaturato esperienza nel set-tore della produzione dienergia da fonti rinnovabili,in special modo nel campodelle Biomasse legnose.Ognuno di loro ha potutoacquisire conoscenze siateoriche che pratiche in am-bito logistico, meccanico,tecnico, impiantistico e

commerciale. La loro assi-dua frequentazione a conve-gni, studi, fiere di settore epresso aziende già operantisul mercato italiano edestero, ha contribuito a ren-dere il proprio bagaglio co-noscitivo sempre più riccoed all’avanguardia con letecnologie disponibili piùinnovative. L’impianto hasede nella zona P.I.P. di Ca-limera e produrrà 1 MWeutilizzando cippato di legnovergine proveniente dallapotatura degli alberi di ulivosalentini; adotta la tecnolo-gia più moderna presente at-tualmente in Europa.Particolare cura ed atten-zione è stata riservata ai so-fisticatissimi edefficientissimi filtri (oltre700) dell’impianto, monito-rato h.24, che riescono adassicurare emissioni dimolto inferiori ai limiti mi-nimi previsti dalla legge.Inoltre tale impianto, grazieall’energia prodotta da legnovergine a bilancio neutro dianidride carbonica, contri-buirà a ridurre l’effetto serraevitando emissioni in atmo-sfera di circa 4.500 tonnel-late/anno di CO2.

Microgenerazione dagli ulivi del SalentoLa Fiusis (zona P.I.P. di Calimera) produrrà 1 MWe utilizzandocippato di legno vergine proveniente dalla potatura degli alberiConsiglio Comunale ha nominato

la dottoressa Anna De Gaetanis re-visore unico economico finanziario.Laureata in Economia e Commercionel 1999 presso l’Università del Sa-lento, dopo la laurea la De Gaetanisha frequentato sei corsi di formazionee master; svolge attività professionalenel Comune di Vernole dal 2004; èsindaco presso Società private ed hasvolto l’attività di docente per Com-missione di verifica per praticanti dot-tori commercialisti presso l’Ordine deiDottori Commercialisti ed altre do-cenze per corsi di formazione. Ha col-laborato con diversi Studiprofessionali. Il sindaco di Vernole,Mario Mangione, ha ringraziato ildott. Patrizio Simone di Lecce, ilrag. Gianfranco Sciolti di Cavallinoed il rag. Giuseppe Palano di Mar-tano, “professionisti che hanno ap-pena concluso il loro mandato diRevisori dei Conti”. Ha poi aggiuntoil primo cittadino: “E’ motivo di sod-disfazione prendere atto della de-cisione del Consiglio Comunale,che ha ritenuto in questa tornatadi individuare in professionalitàlocali la nuova figura di Revisoredei Conti. L’aver ridotto, confor-memente alle disposizioni dilegge, da tre ad un professionistal’organo di Revisione Contabiledeterminerà un considerevolesnellimento delle procedure am-ministrative, nonchè un notevolerisparmio economico perchè dallaspesa consolidata di 16.159,61euro annui si passerà ad unaspesa di 7.917,80 euro”. La dott.ssaAnna De Gaetanis, nuovo Revisore deiConti, entrerà nelle sue funzioni ilprossimo 1° dicembre. La nomina ètriennale e pertanto scadrà a novem-bre 2012.

VERNOLE: I REVISORI

CONTABILI DA TRE A UNO

Energia dal Legno

Azienda ed impianto

IlIl

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7 dai Comuni- edizione 28 novembre/4 dicembre 2009

SiSi sono festeggiati, ad Allistee Felline, i 100 anni dinonna Maria Barlabà (il

10 novembre) e di nonna Giuditta Fe-rocino (l’11 novembre). L’Amministra-zione ha organizzato per entrambe laSanta Messa, rispettivamente nellaChiesa parrocchiale di San Quintino pernonna Maria e nella Chiesa parroc-chiale di San Leucio per nonna Giu-ditta. Poi, grandi torte di compleanno etante foto per ricordare lo splendido tra-guardo. “Ho trascorso due interi po-meriggi con le nonne di Alliste”, dice ilsindaco Antonio Ermenegildo Renna,“ed ho potuto constatare l’intrapren-denza e la praticità che contraddistin-gue le nostre vivaci centenarie. Ungrande augurio da parte mia e di tuttala cittadinanza”. Il primo cittadino haconsegnato a nonna Maria e nonna Giu-ditta una pergamena ricordo.

v.l.

SiSi è formalmente costituita,lo scorso 15 ottobre, l’As-sociazione culturale Ar-

cheoClub Casarano, con sede in vialeFrancesco Ferrari. Nasce con l’intentodi valorizzare i beni architettonici delluogo; è un laboratorio culturale al di làdi ogni appartenenza politica. NelloStatuto sono stati presi in considera-zione molti punti fondamentali ed inte-ressanti, quali ad esempio promuovere,

valorizzare e tutelare il territorio, divul-gare l’interesse tra i giovani per i beniculturali ed ambientali, organizzarecorsi di formazione, progettare e dif-fondere materiale didattico, organiz-zare visite guidate e viaggi di carattereculturale. Tante le iniziative di carattereculturale (già svolta “ArcheoDomeni-che” in collaborazione con la Pro Locodel Salento di Casarano, visitando ilCastello di Acaya e la città messapica

di Ugento), fra cui “I Sabati Culturali”,la presentazione di libri, la partecipa-zione a Chiese Aperte, manifestazionedi carattere nazionale che si svolge amaggio. Presidente dell’ArcheoClubCararano è il Alessandro De Marco; ilvice è Marilena Legittimo; del Diret-tivo fanno parte Beatrice Arcano (se-gretaria), Elisa Colella, ChiaraColella, Pasquale Franco Meraglia,Biagio Lupo, Benedetta D’Amico,

Antonio Fab-biano, Giu-seppeBotrugno, ElenaValente, FernandoCasciaro, Alfredo Manganaro, Ver-diana D’Amico, Luisa Scorrano e lapiù giovane dei soci fondatori, Euge-nia Lupo, di soli 12 anni. L’Associa-zione è aperta a tutti i cittadini ointeressati che ne vogliono far parte.

Nasce l’ArcheoClub Casarano

ell’ambito dei piani di riqualificazione pro-mossi dall’Amministrazione Comunale di Alliste,al fine di migliorare la qualità della vita e valo-rizzare l’identità delle marine, sono stati inau-gurati i lavori relativi al primo tratto della“passeggiata” ciclopedonale tra le località Capi-lungo e Cisternella. Il progetto, completamentefinanziato dalla Provincia di Lecce, prevede larealizzazione di un percorso ciclopedonale adandamento naturalistico come collegamento trale varie zone del litorale. “Gli abitanti di Alliste eFelline”, spiega il sindaco Ermenegildo AntonioRenna, “possono avvalersi di una nuova strut-tura per muoversi in sicurezza, con un mezzofunzionale ed alternativo all’auto, quale la bici-cletta. È uno dei numerosi interventi realizzati oin fase di realizzazione in questa come in altreparti del territorio urbano che la mia Ammini-strazione sta tentato di presentare come un cen-tro vitale, ricco di identità,di storia e di vitacomune. Questo obiettivo si realizza anche construtture come questa, che favoriscono la mobi-lità alternativa, la tutela del verde e lo sviluppodella vita di relazione”. La realizzazione del per-corso ciclopedonale ad andamento sinuoso èanche l’occasione per riconoscere l’elevata qua-lità naturalistica dei luoghi, godendo della mol-teplicità dei suoni e dei profumi dell’ambientelitoraneo e della minuta, ma preziosa, qualitàdella vegetazione pioniera di gariga e macchia.

Vincenzo Longo

PERCORSO CICLOPEDONALE AD ALLISTEAlliste: 100 anni per dueStraordinario traguardo per

nonna Maria e nonna Giuditta

A.S. Taekwondo DynamicMartella Alessano (del mae-stro Carmine Martella) or-ganizza per domenica 29novembre, a partire dalle9,30, presso la Palestra co-munale “Don Tonino Bello” diAlessano (con ingresso gra-tuito), il primo CampionatoRegionale da Combattimentodedicato ai bambini dai 4 ai 9anni (categorie Novizi edEsordienti). E’ prevista la par-tecipazione di almeno 200piccoli atleti, i quali si con-fronteranno in una divertentesfida. La manifestazione ha loscopo di promuovere il taek-wondo come disciplina cheaiuta a sviluppare le capacitàformative e socializzanti di chilo pratica.

NONNA GIUDITTA

NONNA MARIA

NN

L’L’

ALESSANO, TAEKWONDO

CAMPIONATO REGIONALE

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- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 20091616

obiettivo è di promuovere la piùampia partecipazione popolare alla co-stituzione in paese del Partito del Po-polo della Libertà. “Abbiamo dato vitaad una energica aggregazione diuomini e donne di buona volontà”,spiegano dirigenti locali del circolo diAlleanza Nazionale, esponenti del Cir-colo della Libertà e simpatizzanti diForza Italia, “non già una sezione dipartito ma un “cantiere aperto”.Non un pacchetto preconfezionatodi proposte, ma un modello dipartecipazione attiva alla politicalocale. Il centrodestra a Castrig-nano annovera una platea di elet-tori molto vasta ed eterogenea ma,soprattutto, disorganizzata. “Prog-etto PDL”, dunque, si propone dirappresentare un momento di ag-gregazione qualificato per i citta-dini, sfidando la concezione“élitaria” della politica, ancoramolto radicata nel nostro Comune.Castrignano del Capo deve tornaread essere il “paese importante” cheera 40 anni fa, affrontando con cor-aggio le sfide della modernità. Per-ché ciò avvenga, occorre liberarenuove energie, capaci di alimentarequel fermento creativo di cui siavverte fortemente il bisogno. Almovimento”, aggiungono, “parteci-pano già, con le loro idee e la loroindipendenza intellettuale, nu-merosi lavoratori, professionisti,disoccupati, imprenditori e stu-denti. Tutti animati dal desiderio dirivitalizzare il tessuto economico esociale dei nostri magnifici borghi.Gli amministratori comunalisaranno invitati, pertanto, a con-frontarsi su tutti i problemi irrisoltiin materia di politiche sociali, ur-banistica, viabilità, ambiente, tur-ismo, edilizia scolastica, artigianatoe commercio. Lavoriamo insieme,per ricomporre gli interessi generalidella nostra comunità!”. La sede di“Progetto PDL” è in via Sant’Antonio edè aperta il martedì ed il venerdì dalle18,30 alle 20,30.

IIntervento di Biagio Ciardo, capogruppo del PdL in Con-siglio provinciale, a circa 4 mesi dall’insediamento del-l’Amministrazione Provinciale guidata dal presidente

Antonio Gabellone. “Tra i primi atti abbiamo mantenutol’impegno con i salentini circa la riduzione dei costi dellapolitica. Abbiamo sottoposto la Provincia ad una“dieta dimagrante”, a partire dalla riduzione dei costidello staff presidenziale per giungere alla diminu-zione delle indennità dei consiglieri e dellaGiunta.A questa consistente sforbiciata si sono aggiuntialtri provvedimenti, resisi, peraltro, necessari dallapesantissima eredità finanziaria lasciataci in donodalla passata gestione. Dopo l’attenta analisi del bilan-cio ci si è resi conto che quello che veniva descritto come unEnte in ottima salute, aveva invece contratto circa 17milionidi debiti. Davanti alla cruda realtà dei numeri abbiamo pre-disposto una riduzione dei costi di gestione e nominato ungruppo di lavoro per il contenimento delle spese. Quest’atti-vità di verifica, controllo e risanamento della finanza pro-vinciale non ha, d’altro canto, impedito di affrontare moltidei problemi sul tappeto. Il Presidente Gabellone ha dovutomettere mano, con oculatezza e decisione, all’emergenza ri-fiuti. E per far questo si è inteso coinvolgere tutti gli attoriistituzionali e le forze sociali per evitare che oltre 2mila ton-nellate di rifiuti finissero sulle strade. L’esito dell’operazioneè stato un successo per il Salento e per la sua immagine. L’a-zione in campo ambientale d’altronde non si è limitata a que-sto. E’ sufficiente guardare all’attività di pressione neiconfronti dell’Enel per essere inclusi nel tavolo istituzionalesul futuro di Cerano per avere l’idea dell’impegno della Pro-vincia di Lecce in questo settore. La stessa azione sinergicaè stata realizzata nella programmazione turistica. Si è cer-cato di combinare i segni identitari delle municipalità e deisingoli territori con un disegno complessivo che fosse attrat-tivo per il flusso turistico. Sappiamo bene che lo sviluppo ri-schia di rimanere un sogno vacuo se non si mette mano alladotazione infrastrutturale ed è per questo motivo che moltedelle economie realizzate sono state impiegate nel varo di im-portanti provvedimenti. Proprio in questa prospettiva ab-biamo rilanciato la sinergia con le Province di Brindisi eTaranto affinché l’idea del Grande Salento non sia uno slo-gan stucchevole, ma rappresenti un progetto dai contenutipregnanti che permetta di inserirci nei traffici commerciali

del Mediterraneo svolgendo un ruolo da protagonisti.Infine, tutta la maggioranza a Palazzo dei Celestini,in primis il Presidente Gabellone, è stata costante-mente attenta a tutti i tavoli di trattativa istituiti per af-frontare le emergenze occupazionali esplose nel

Salento, in omaggio a quanto dichiarato in sede didiscussione delle linee programmatiche. In pra-tica, armonizzare e mettere a sistema le volontàche nel territorio ci sono: Comuni, Camera diCommercio, Organizzazioni Territoriali, Univer-

sità. In tal modo non intendiamo più che l’EnteProvincia sia la semplice somma dei nostri centocampanili, ma, diventi il terminale delle esigenze e

delle soluzioni delle varie articolazioni della società salen-tina. A tal proposito cito a titolo d’esempio la partecipazionepersonale del Presidente della Provincia a tutti i tentativi diconcertazione a più voci volti alla soluzione della CrisiAdel-chi. Non potevamo essere indifferenti al grido di dolore pro-veniente dal Capo di Leuca e che coinvolgeva circa 300famiglie con il loro carico di ansie ed angosce per una pro-spettiva lavorativa sempre più flebile ed incerta. La Provin-cia, anche in questo caso, ha svolto appieno la propria partecercando di far dialogare tutti gli attori direttamente interes-sati. Appunto, coordinare, promuovere, armonizzare, stimo-lare, superando persino le stesse competenze. Ecco il nuovoruolo che prende forma e discontinuità dal passato. Siamo,però, consapevoli che non basta più salvare l’esistente, ma ènecessario trovare presto altri sbocchi occupazionali. Eccoperché stiamo attuando almeglio la delega inmateria di for-mazione professionale impiegando oltre 11 milioni di europer approntare dei percorsi formativi che permettano dicreare profili professionali utili ad intercettare le istanze delmercato del lavoro. In questo primissimo scorcio di consilia-tura, che vede il centrodestra per la prima volta alla guidadella Provincia, il gruppo del Popolo della Libertà che mionoro di presiedere ha sempre svolto un ruolo di supportoall’azione amministrativa e di rafforzamento della maggio-ranza, senza mai far mancare il proprio contributo proposi-tivo. Di certo non sarebbe corretto descrivere tutto comefossimonel paese dellemeraviglie,ma abbiamo la volontà dicontinuare la nostra azione cercando di amministrare l’esi-stente programmando il futuro, senzamai dimenticare il rap-porto con i salentini e con le loro esigenze ed aspettative”.

“Provincia ok, nonostante i debiti”Il capogruppo del PdL, Biagio Ciardo: “Quattro mesi positivi”

PROGETTO PDL A

CASTRIGNANO DEL CAPO

l’intervento

L’L’

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- il Gallo 171728 novembre/4 dicembre 2009

AlAlQuartiere Fieri-stico di Galatinale mille idee re-

galo più attese. Torna, infatti,l’esclusivo appuntamento conla “festa dei regali”, dal 5 all’8dicembre. E’ la settima edi-zione di “Natale in fiera”, Sa-lone regionale realizzato dalla“Pubblivela”, che attira ognianno migliaia di visita-tori (50mila personein quattro giorni ildato del 2008). Enon potrebbe es-sere altrimenti:l’atmosfera ri-creata per l’occa-sione e il periodo aridosso delle festivitànatalizie generano la giustaattenzione per un evento chenon ha eguali in Puglia. L’e-sposizione è tra le più varie-gate e permette al visitatore dispaziare tra mille idee regalo,per tutte le fasce di costo. Tra isettori merceologici in mostraspicca senza dubbio l’artigia-nato, locale e non; l’enogastro-nomia tipica e la pasticceriapugliesi, calabre, siciliane,campane, abruzzesi, lucane; laregalistica e l’oggettistica ingenere; e poi ancora l’abbi-gliamento, le calzature, i gio-cattoli, i complementid’arredo, le agenzie viaggi,

l’informa-tica, la te-lefonia, la

cosmesi, igioielli, ecc. ecc.

In tutto, più di 180aziende pugliesi e non solo.Mille e più idee speciali e ri-cercatissime per colorare dimagiche sfumature il Natale2009. Luci e personaggi diquesta tanto attesa festività po-poleranno il Salone natalizio:Babbo Natale e la sua slittaemozioneranno i più piccolicon dolci regali e fantastichefoto; la Natività suggestioneràcon la sua mistica atmosferatutto il pubblico, che, dato ilperiodo di svolgimento dellarassegna (la festività dell’Im-macolata), la materia trattata ela varietà e qualità dell’offerta,

si prevede si attesti intorno alle60mila unità. Tra le attrazioni,il suggestivo Presepe Viventedi Corigliano d’Otranto. Ecome ogni evento targato“Pubblivela”, anche “Natale inFiera” 2009 si svolgerà in-sieme all’Associazione Onlus“Amahoro” di Ruffano, che sioccupa di adozioni a distanzadei bambini del Ruanda ed acui saranno devoluti 50 cente-simi di euro per ogni bigliettoomaggio presentato al botte-ghino. Questi gli orari d’aper-tura: sabato 5 e lunedì 7 dalle16 alle 22; domenica 6 e mar-tedì 8 dalle 9,30 alle 12,30 edalle 16 alle 22. L’inaugura-zione della manifestazione (uf-ficialmente sponsorizzata daMSC Crociere) è prevista sa-bato 5, alle 17.

Natale in Fiera a GalatinaSalone regionale che attira ogni anno migliaia di visitatori:

vi troverete mille idee regalo, per tutte le fasce di costo

””””aaaarrrrtttt iiiiggggiiiiaaaannnnaaaattttoooo ,,,,

eeeennnnooooggggaaaassssttttrrrroooonnnnoooommmmiiiiaaaa,,,,ppppaaaasssstttt iiiicccccccceeeerrrriiiiaaaa;;;;

aaaabbbbbbbbiiiiggggllll iiiiaaaammmmeeeennnnttttoooo ,,,,ccccaaaallllzzzzaaaattttuuuurrrreeee,,,,

ggggiiiiooooccccaaaatttt ttttoooollll iiii .... .... ....

GGiorni di grande fervore religioso a Castroper l’arrivo della statua della Madonna diFatima, pellegrina nel mondo, che sosterrà

nella “Perla del Salento” da venerdì 4 a martedì 8dicembre. L’evento è stato organizzato dalla Par-rocchia Maria Santissima Annunziata e prevedel’arrivo del simulacro della Santa Vergine su di unelicottero della Polizia di Stato, che atterrerà alle15 di venerdì 4 nei pressi del campo sportivo“Dott. Vitale Nuzzo” di Castro. Saranno presentidiverse autorità civili e militari, l’AssociazioneMarinai d’Italia e la Confraternita del SantissimoSacramento di Castro, numerose altre Confrater-nite e Parrocchie della Vicaria di Castro. Dopo ilsaluto del sindaco Luigi Carrozzo e gli onori dellaBanda, ci sarà l’incoronazione della Madonna edin processione si proseguirà per la chiesa ex Cat-tedrale per la Messa solenne. Nei giorni a se-guire, da sabato 5 a lunedì 7, si terranno le Messein mattinata e poi alle 17; seguirà dalle 18, ognisera, una suggestiva fiaccolata per le diversestrade di Castro, con rientro in Cattedrale. La Ma-donna lascerà la cittadina nella serata di martedì8, dopo la Santa Messa delle 17 e con il saluto dicongedo da parte del parroco don Fabiano Leone.

LAMADONNADI FATIMAACASTROIl simulacro della Santa Vergine

arriverà su un elicottero della Polizia

da non perdere

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ual è oggi lo stato di salutedell’agricoltura salentina? Loabbiamo chiesto a chi, per il

ruolo che ricopre, quotidianamentetocca con mano le difficoltà degli ope-ratori del settore. Pantaleo Piccinno,presidente provinciale della Coldiretti,non esita neanche un istante: “La si-tuazione è disastrosa! Soffriamo dadiversi anni, con un netto peggiora-mento negli ultimi tempi, di un’inso-stenibilità economica dell’attivitàagricola”. Cosa intende per insosteni-bilità economica? “Che in condizionidi normalità, con un imprenditorenormalmente capace e bravo, il red-dito proveniente dall’attività agricolaè assolutamente negativo”. Quello acui si riferisce è un po’ quanto accadeoggi per le olive: raccoglierle quasi nonconviene più. “I prezzi alla produ-zione”, spiega Piccinno, “sono dimi-nuiti notevolmente nel corso degliultimi anni, con una media del 15%annuo, e questo nonostante i costi deiprodotti alimentari finiti siano au-mentati ben più del tasso di inflazioneannuo complessivo. Basti pensare chel’inflazione dell’agroalimentare è de-cisamente superiore a quella deglialtri settori. E non solo: i costi di pro-duzione aumentano a vista d’occhio”.Un quadro a tinte fosche… “Ancoraoggi l’agricoltura salentina è forte-mente sostenuta dal meccanismo dicontribuzione dell’Unione Europeaderivante dallo storico delle produ-zioni di sistema, in particolare quelleolivicole. Sistema che resisterà fino al2013, ma poi bisognerà vedere cosasuccederà a livello di politica agricola

comunitaria. La sensazione, ma èquasi una certezza, è che si voglia ta-gliare sulla percentuale destinata alnostro settore, che oggi impegna il50% del bilancio. In più, ci sono in-certezze su come le risorse destinateandranno distribuite: c’è la possibilitàche le risorse vengano omogeneizzateindipendentemente dal tipo di colturapraticata e senza rapporti storici. Que-sto vorrebbe dire che la coltivazione diun ettaro a grano darebbe diritto allostesso sostegno finanziario di un et-taro di oliveto”. Quindi in queste con-dizioni il settore, dopo il 2013,rischierà seriamente il tracollo. “Il tra-collo c’è già! Quello che si rischia èla rottamazione. Ed è davvero un pec-cato perché negli ultimi anni il settoreha esercitato una forte attrazione neiconfronti dei giovani, ma è un trenoche si rischia di perdere disperdendol’entusiasmo che si era creato intornoalle potenzialità di territori di perife-ria come il Salento”.Cosa si può fare per tentare un’inver-

sione di tendenza? “Come rappresen-tante istituzionale della maggiore or-ganizzazione di categoria e soprattuttoda imprenditore agricolo che vuoleavere un futuro per la propriaazienda, dico che abbiamo due possi-bilità. La prima è quella di andare instrada con i trattori e gridare la nostrarabbia contro chi ci amministra adogni livello. Ma in questo modo, oltrea non ottenere un granché, rischie-remmo anche di essere strumentaliz-zati da questa o quella fazione politicain vista delle sempre imminenti ele-zioni. Meglio cercare di capire cosa sipuò fare. Il problema è che posto 100il costo dei prodotti finiti, di questosolo 17 (“fino a tre anni fa la quotaspettante alla produzione agricola eradel 23%”) va alla parte agricola; ilresto si disperde lungo tutta la filiera.E, si badi bene, questo calo del gua-dagno dell’agricoltore non si tramutain un risparmio per il consumatore,che anzi è chiamato a pagare semprepiù caro i suoi prodotti. Se non risol-

viamo il problema della filiera, l’agri-coltura non avrà più futuro”. Concretamente come si può interve-nire? “Innanzitutto, come Coldirettista già facendo, occorre spingere perla rintracciabilità dei prodotti conun’etichettatura che ne specifichitutte le caratteristiche. Oggi c’ègrande sensibilità per il consumo delprodotto locale (i cosiddetti “a kmzero”, Ndr), inteso oltre che come cibogenuino e fresco, anche come sistemasostenibile di sviluppo. L’altra stradada percorrere è quella di cercare diavere come mondo agricolo più poterecontrattuale nella filiera. Sostanzial-mente, parliamoci chiaro, quella chedovremo condurre sarà una battagliacontro la grande distribuzione”. E perfare questo sarà indispensabile rivederela “spartizione” della filiera. “Cosìcom’è oggi, non ci guadagnano gliagricoltori ma nemmeno i consuma-tori, invece ci sta guadagnando qual-cun altro. Si pensi che nel Salento,dove si produce il 10% dell’olio na-zionale, nella media e grande distri-buzione non c’è una sola bottiglia diolio salentino. Questa è una vergo-gna! Bisogna riappropriarsi deglispazi e della libertà di impresa, chevuol dire anche libertà di vendere”.

””””““““Il problema è cheposto 100 il costodei prodotti finiti,di questo solo 17 vaalla parte agricola;il resto si disperdelungo la filiera. E senza unrisparmio per il consumatore!

CONTINUA A PAGINA 20

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Agricoltura: “Siamo (quasi) alla rottamazione!”Il presidente di Coldiretti, Pantaleo Piccinni: “Ed è davvero un peccato perché negli ultimi anni

ha esercitato una forte attrazione nei confronti dei giovani, ma è un treno che si rischia di perdere”

di Giuseppe Cerfeda

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agricoltura 28 novembre/4 dicembre 20092020 - il Gallo

AAgricoltura salentina chepaga anche la que-stione diossina-Coper-

Salento... “E’ una paginaamara”, dice Pantaleo Pic-cinno, presidente provincialedella Coldiretti, “che abbiamovissuto in maniera diretta conle tante aziende nostre asso-ciate, molte delle quali guidateda giovani finiti in lacrime per-ché al danno economico con-tingente derivato dall’abbatti-mento del bestiame, si deve ag-giungere quello dell’estinzionedi tutta una selezione geneticaoperata nel corso di decenni.Un’autentica mazzata! La si-tuazione resta fortemente com-plessa, penso che laMagistratura, nella quale, siachiaro, ripongo la massima fi-ducia, debba fare i giusti ac-certamenti sia per l’aziendache per il territorio. Il problemaè che si parla troppo di quelloche bisognerà fare in futuro epoco su quello che è successoprima. E per poter definire ladestinazione d’uso della Co-perSalento, bisogna averechiarezza di quello che è suc-cesso e se emergeranno re-sponsabilità, bisognerà inter-venire pesantemente su chi ha

procurato il danno”. Seppur inun panorama non propriamentefelice, esiste un prodotto di nic-chia che ha un buon riscontrosul mercato? “Le uniche buonenotizie, sia per l’agricoltore cheper il consumatore, arrivanodalla vendita diretta di qual-siasi tipo di prodotto. Mi piacepoi sottolineare la soddisfa-zione dei farmers market edelle aziende che partecipanoall’iniziativa di Coldiretti“Campagna Amica”. E’ neces-sario stabilizzare le aziendeperche ci sia sempre offerta peri consumatori e reddito conti-nuativo per le aziende. Da nonsottovalutare, inoltre, l’espor-tazione delle nostre eccellenze.È impensabile bere tutto il vinoche produciamo, così com’è as-surdo che non si trovi un litrodi olio nostrano nei nostri su-permercati”.

Diossina - CoperSalento: “Che mazzata!”“Per poter definire il futuro, bisogna avere chiarezza di quello che è successo e se emergerannoresponsabilità, la Magistratura dovrà intervenire pesantemente su chi ha procurato il danno”

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CCi sono prodotti nuovi che hanno presopiede? “Più che prodotti nuovi”,spiega Pantaleo Piccinno, “come Col-

diretti, ed insieme ad una serie di aziende,stiamo lavorando sulla produzione di pro-dotti tipici che stanno riscuotendo l’interessedei consumatori. Noi salentini abbiamo latradizione della salsa di pomodoro fatta incasa, che per una serie di motivi si fa sempredi meno. C’è quindi una richiesta notevolis-sima di salsa artigianale prodotta con pomo-dori locali e con i metodi tradizionali. Da unpaio d’anni, ad esempio, è partita l’iniziativadella Cooperativa “Nuova generazione” diMartano, che quest’anno ha anche la codi-fica del Co.Di.Le. (Consorzio di Difesa delleProduzioni Intensive) che ne certifica la ge-nuinità: è arrivata a produrre 200mila botti-glie. Un inizio incoraggiante. Stiamo anchelavorando molto sul recupero di cereali comeil farro e di tutti i legumi tradizionali. As-surdo offrire ai turisti “ciceri e tria” con ilgrosso cece cileno! Se dev’essere un piatto

tradizionale, i ceci devono essere quelli sa-lentini. Su questo ci stiamo impegnandomolto, anche perché la trasformazione e lavalorizzazione dei maestri ristoratori po-trebbe essere per noi una carta vincente”. Piccinno poi sottolinea un altro aspetto im-portante: “Nel corso del 2009 il Salento ha re-gistrato l’arrivo di 800mila persone, venuteda noi per starci da un giorno ad un mese.Grazie alla nostra vocazione turistica, po-tremmo fare l’internazionalizzazione dei no-stri prodotti a costo zero, attraverso unsistema produttivo coeso. 800mila contattisono un’enormità… Pensate che impulso se,ad esempio, ognuno di loro, al termine dellavacanza, si portasse dietro un litro di olio: sa-rebbe 8mila quintali venduti, che risolvereb-bero gran parte dei problemi dell’agricolturasalentina”. Il presidente della Coldiretti lan-cia infine un avvertimento a chi deve prenderele decisioni dall’alto: “Senza agricoltura nonc’è turismo, non c’è Salento: non rimanenulla!”.

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212128 novembre/4 dicembre 2009- edizione

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2222- edizione 28 novembre/4 dicembre 2009

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- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 2009 2323agricoltura

AAnche con l’assessore regionaleDario Stefàno abbiamo cer-cato di analizzare lo stato di sa-

lute dell’agricoltura salentina. PerStefàno “altri settori sono riusciti a te-nere meglio testa alla situazione con-giunturale particolarmente negativa.C’è un generale stato di sofferenza chederiva dal fatto che quella congiunturaha incrociato gli effetti di un’aperturaglobalizzata dai mercati, mal governatae che ha scaricato sui territori tutta unaserie di effetti di concorrenza sleale,mettendo in difficoltà soprattutto i si-stemi fragili, come quello pugliese, an-cora troppo frammentato. Lo stato disofferenza dell’agricoltura pugliese ècomunque in linea con quello dellealtre regioni italiane. E l’azione di tuttigli Assessori regionali al ramo è unita-ria e chiama il Governo ad adottare mi-sure straordinarie ed urgenti”. Secondola Coldiretti leccese una delle causedella sofferenza dell’agricoltura salen-tina sarebbe la filiera troppo lunga, chelascia solo le briciole ai produttori.“Condivido la lamentela. Ma versochi? A mio parere le Associazioni di ca-tegoria avrebbero già dovuto avere unruolo da protagonista nella costruzioneed organizzazione di una filiera pu-gliese. Molto spesso per grandi quan-tità di produzioni siamo produttori dimateria prima che viene inserita in fi-liere, che però non sono le nostre. Inquesto modo perdiamo il valore ag-

giunto costituito dai passaggi della ca-tena di produzione. E questo non ciconsente di ridistribuire redditività”.Nella media e grande distribuzione scar-seggiano i prodotti salentini. Ormai fa-moso il riferimento all’olio… “Perchénon abbiamo una filiera nostra e granparte delle olive salentine vengono ven-dute fuori regione e poi inserite nel si-stema distributivo con marchi che nonci appartengono. Anche se le olive sonole nostre, visto che la Puglia produce il40% del totale nazionale. Quelle espe-rienze che, invece, hanno già realizzatoun minino di filiera, riescono a soffriredi meno questo momento delicato. Marestano comunque disaggregate: la Pu-glia è piena di frantoi, ma ognuno ma-cina per sé. E dovendo sostenere quelcosto di produzione così alto per pro-durre le olive e poi macinarle quasi persé... diventa difficile produrre reddito.Invece in altri settori, come per il vino,si è cominciato a ragionare in maniera

diversa. Non che ci sia da essere giàsoddisfatti, ma almeno il discorso èstato avviato”. Caso CoperSalento contante aziende messe in ginocchio dalladiossisna. Com’è la situazione? “Standoai dati riferiti dagli organismi deputatial controllo, la situazione sarebbe inmiglioramento. Ma quelle aziende equel territorio hanno scontato la re-sponsabilità di tantissimi anni di disat-tenzione (lui la chiama così, Ndr) equesta responsabilità non può esserescaricata in testa alle aziende agricolee agli allevatori, ai quali va dato ri-spetto e soprattutto vanno date risposteconcrete in termini di risarcimento. Enon vanno chieste alla Regione, ma achi ha avuto la responsabilità di deter-minare quello stato dei fatti che hacompromesso fortemente la vocazionedel territorio, derivante da anni diazione produttiva”. Nonostante la suafresca nomina, in molti le hanno ricono-sciuto di aver compreso i problemi e di

lavorare nel modo giusto. Cosa ci vor-rebbe per dare una ventata di freschezzaalla nostra agricoltura? “Una serie dimisure che il Governo nazionale deveconcepire e che creino una situazionedi contesto meno disagevole. Ma nelcontempo il comparto agricolo salen-tino deve assumersi la responsabilità diun cambiamento profondo. In un’eco-nomia globalizzata non si può più im-maginare di fare impresa agricola cosìcome si faceva 50 anni fa. Quindi, ag-gregazione nella produzione, strumentiin grado di organizzare l’offerta e direnderla competitiva e quindi lo svi-luppo di filiere che siano locali, sa-pendo che abbiamo elementiimportanti per avere quest’ambizione:un background derivante da una tradi-zione millenaria nel settore agricolo eduna sapienza produttiva che oggi ciporta ad affermare con cognizione dicausa che abbiamo un paniere di pro-dotti che hanno raggiunto standardqualitativi importanti e sui quali ci pos-siamo giocare la competitività. In defi-nitiva, dobbiamo puntare su qualità etracciabilità e imparare a camminareda soli”. Ed in vista di un netto tagliodelle sovvenzioni della Comunità Euro-pea sembra l’unica strada... “Parados-salmente questo periodo di crisi puòdiventare una buona palestra. E sfrut-tando le risorse del Programma di Svi-luppo Rurale potremo ristrutturare erinnovare tutto il sistema ed esserepronti a camminare da soli quandodall’Unione Europea non ci sarannopiù aiuti”.

di Giuseppe Cerfeda

””””““““Quelle esperienze che,

invece, hanno già realizzato un mininodi filiera, riesconoa soffrire di meno questomomento delicato.Come per il vino, dove il discorso è ben avviato...

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Stefàno: “Impariamo a camminare da soli”“Paradossalmente questo periodo di crisi può diventare una buona palestra. Ristrutturiamo erinnoviamo il sistema per reggere il colpo quando dall’Unione Europea non ci saranno più aiuti”

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- il Gallo2424 28 novembre/4 dicembre 2009artigianato

MMario Vadrucci, se-gretario generaledella Confartigia-

nato di Lecce dal 1988 (e con-sigliere regionale) ha le ideechiare: “I nostri artigiani de-vono farsi arrivare quasi perintero i componenti e, a la-voro finito, rimandare suglistessi i mercati i prodotti. C’èquindi un aumento esponen-ziale dei costi con il trasportoche ha un’incidenza semprepiù pesante. Faccio un esem-pio: chi fa cucine componibiligiù da noi deve far arrivare lagran parte dei componentidal Veneto, dalla Lombardia,ecc. Quindi i componentiscendono giù, poi facciamo lecucine e queste devono risa-lire su. Nonostante tutti gliincentivi che ci sono stati,non c’è mai stata la ferma vo-lontà di studiare, di promuo-vere un sistema integratofacendo nascere delle aziendeche potessero ridurre questohandicap. Un sistema auto-nomo perché l’indotto siadavvero tale; da noi, invece,nasce un’azienda ma intornonon ha nulla”. Quali sono isettori che in questo sensoavrebbero più potenzialità?“Quello del legno e dell’arre-damento avrebbe sicura-

mente i numeri, soprattuttonella zona Miggiano, Spec-chia Tricase ed Alessano, perriuscire. Ma lo stesso di-scorso può valere per l’a-groalimentare e la pasticceriamentre oggi la gran parte

delle aziende che realizzanoprodotti pronti per la pastic-ceria sono tutte del nord”. Leie la Confartigianato questaesigenza la state sottolineandoda anni. Per colpa di chi o dicosa fino ad oggi non sono

stati fatti passi avanti? “Sem-plicemente che noi salentini,noi del sud non abbiamo lamentalità industriale. Ab-biamo una cultura pretta-mente agricola che non ciconsente di aprirci ad un di-segno nuovo oggi indispensa-bile”. Intanto l’Artigianatosalentino a differenza adesempio proprio dell’agricol-tura sembra reggere alla crisicongiunturale che ha interes-sato tutto il Pianeta. “Visti gliultimi dati dell’OCSE che nelgiro di un mese sono passatidalle stime tendenziali nega-tive al +1,1% per il 2010 michiedo quanto possano essereaffidabili le previsioni di que-sti analisti. Con il risultato

che a furia di sentirne parlarela crisi ce la sentiamo ad-dosso più di quanto in effettilo sia. Sicuramente una diffi-coltà finanziaria c’è, ma cheè stata per certi versi acuitaperché le banche, per paurahanno stretto i cordoni. Parequasi un cane che si morde lacoda…questa crisi, lo dico intutta sincerità nel settore ar-tigianato, la stiamo ancoraaspettando. Escluse alcunegrandi aziende manifattu-riere che hanno ridotto lecommesse ma per loro deficitnaturale per gli altri settori agiudicare dai nostri dati maanche da quelli della Conf-commercio non mi risulta.C’è forse una crisi di liqui-dità, poco denaro che gira,quello si”. In conclusione Va-drucci dice anche che “stiamocercando tutti insieme unmaggior coordinamento delleforze in campo per effettuareun’analisi a tappeto del terri-torio perché certe volte sifanno nascere delle aziendestrampalate mentre ci sa-rebbe disegno di aziende chehanno un loro mercato nellanostra zona ed hanno unsenso logico inserite nel si-stema economico”.

Giuseppe Cerfeda

Vadrucci: “Creiamo un sistema autonomo”Il segretario leccese di Confartigianato: “Non abbiamo la mentalità industriale, ma una culturaprettamente agricola che non ci consente di aprirci ad un disegno nuovo, oggi indispensabile”

“Dolce in Salento in tour” sbarca ad Ancona dove parteciperàcon un ruolo da protagonista a “Choco Marche”, la nota ras-segna dedicata al cioccolato. Da venerdì 27 a domenica 29novembre, si susseguiranno degustazioni, dimostrazioni pra-tiche in laboratori, dimostrazione dirette di lavorazione, rea-lizzazioni di sculture di cioccolato, concorsi ed altro ancora,

per promuovere e valorizzare la produzione di dolci a base di cacao. Nell’oc-casione, saranno esposti anche manufatti artigianali salentini di cartapesta, ce-ramica e terracotta. Il Consorzio Artigiani, dopo la positiva esperienza diAGROGEPACIOK, è stato poi invitato dall'Associazione Pasticceri Salentini a con-solidare il percorso di avvicinamento ad un nuovo canale di sbocco per gli arti-giani locali: le confezioni regalo. Ad Ancona, dunque, da venerdì 27 a domenica29 novembre, oltre alle delizie per il palato, saranno presentate nuove idee re-galo che abbinano arte e gusto... del Salento.

DOLCE IN SALENTO IN TOUR AD ANCONA

””””Occorre promuovereun sistema integratofacendo nasceredelle aziende chepossano ridurre questohandicap. Un sistema autonomoperché l’indottosia davvero tale

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28 novembre/4 dicembre 2009- edizione 2525

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2626 Capo di Leuca- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 2009

LaLa crisi economicaavanza e i nostripaesi si spopo-

lano. In questi giorni, sto pren-dendo atto di questa amararealtà, osservando in partico-lare il panorama desolante chemi si presenta ogni volta chetento di approcciarmi alle pic-cole realtà socio culturali deipaesi del Capo di Leuca. Uncontesto, questo, malinconico ecaratterizzato dalla scarsa pro-pensione a socializzare e a soli-darizzare con il prossimo.Eppure, non molti anni fa i no-stri paesi rappresentavano dellepiccole isole felici sotto il pro-filo dei rapporti umani.A diffe-renza della realtà complessa deigrandi centri urbani, infatti,l’atmosfera semplice e fami-liare dei nostri Comuni aveva ilpregio di favorire gli incontri eil dialogo tra i cittadini, indi-pendentemente dalla culturapolitica e dall’estrazione so-ciale. Questo calore in fondo ciconsolava, alleviando il pesodella mancanza di grosse op-portunità culturali e occupazio-nali. Questo modo di intenderei legami sociali gradualmentesta scomparendo nell’apatia enell’individualismo. Ognunotende così a chiudersi nel pro-prio alveo, forse per cercare un

conforto più intimo, ma menosolido. La crisi economica stainfluendo, a mio avviso, suquesta nuova mentalità che sista formando all’interno dellefamiglie e delle altre realtà.Con i problemi legati alla di-soccupazione, al potere di ac-quisto e alle incertezze e allapaura per il futuro dei giovani,l’attuale congiuntura sta por-tando con sé una crisi di valoriculturali, spirituali ed etici. Lapaura di non farcela e il senti-mento dell’invidia che cova so-prattutto in coloro che amano il

proprio ego ed il proprio status,inibiscono quelle doti umaneche fino a poco tempo fa carat-terizzavano la nostra indole diabitanti di piccoli centri. Se ilprimo stato d’animo è com-prensibile ed è giustificato daltimore di essere risucchiati daltunnel della crisi, il secondo,invece, è da deprecare inquanto sentimento di insoffe-renza e di disprezzo nei con-fronti degli altri, e sintomo diuna grave malattia sociale cheottenebra le coscienze, allonta-nandole da tutto e tutti. Questamalattia scaturisce dall’igno-ranza dei sentimenti e dall’in-capacità di confrontarsiapertamente con il cuore inmano nello sforzo di aiutarsi esostenersi reciprocamente. Ildifficile momento storico chestiamo attraversando dovrebbeinvece farci sentire più unitipoiché la lotta per la sopravvi-venza non implica l’annienta-mento di valori come ildialogo, la solidarietà, la capa-cità di ascolto. Questi valori,che rappresentano per tutti loscudo con cui proteggersi daogni forma di egoismo e di so-pruso, dovrebbero animare leistituzioni, le associazioni e lepiazze.

Francesco Villanova (Salve)

“I nostri paesi si spopolano”“Il nostro un contesto malinconico e caratterizzato dalla scarsapropensione a socializzare e a solidarizzare con il prossimo”

FRANCESCO VILLANOVA

““““Altro brutto effetto dellacrisi: ognuno tende achiudersi nel proprioalveo, forse per cercareun conforto più intimo,ma meno solido

sindaco Giuseppe Picci e l’assessore ai LavoriPubblici, Franco Bisanti, rendono noto dallo scorso20 novembre il Comune di Morciano di Leuca, attra-verso la stesura del Piano Comunale delle Coste, hainiziato il procedimento per la Valutazione AmbientaleStrategica per la messa in sicurezza ambientale e po-tenziamento economico dell’area litoranea (come pre-visto dalla Direttiva Comunitaria 2001/42/CE erecepita nella parte seconda dal Decreto Legislativo152 del 03/04/2006 entrata in vigore il 31 luglio 2007,modificata e integrata dal D.Lgs. 16 Gennaio 2008,n°4). La VAS è un procedimento di analisi preventivadell’impatto ambientale derivante dall’attuazione deglistrumenti di pianificazione, al fine di promuovere losviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente; individuale misure di pianificazione volte ad impedire, mitigareo compensare l’incremento delle eventuali criticità am-bientali già presenti e i potenziali impatti negativi dellescelte operate dal PCC. La procedura è dunque orien-tata a fornire specifici elementi valutativi, da condivi-dere con un più vasto pubblico, fondati su un robustoe articolato sistema di conoscenze, circa la coerenzadelle scelte strategiche del PCC con le finalità fonda-mentali sancite dall’articolo 1 della LR 20/2001: lo svi-luppo sostenibile della comunità regionale con la tuteladei valori ambientali, storici e culturali espressi dal ter-ritorio e la sua riqualificazione. Il processo ha iniziocon il documento di Scoping, finalizzato alla defini-zione delle informazioni da includere nel Rapporto Am-bientale e del loro livello di dettaglio. Con il rapporto diScoping si attiva anche la fase di consultazione delleautorità competenti in materia ambientale (tale fasedura 90 giorni) affinché diano il loro contributo datener conto nella successiva fase di redazione del Rap-porto Ambientale. Con questo atto l’AmministrazioneComunale di Morciano di Leuca vuole dimostrare lasua particolare attenzione alla compatibilità dei pianida implementare per lo sviluppo del territorio con latutela dell’ambiente ed il coinvolgimento di tutti gli at-tori interessati.

MORCIANO PER IL POTENZIAMENTO

ECONOMICO DELL’AREA LITORANEA

torrevado.info

IlIl

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- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 2009punti di vista 2727

EEgregio Direttore, ho avuto modo di leggerel’articolo apparso su “il Gallo” del 14/27 no-vembre 2009 a firma di Alfredo De Giuseppe,

dal titolo “Crocefisso in classe, chi lo vuole e chi no”(...) e credo che tratti la questione in maniera im-propria. La sentenza sul Crocefisso emanata dallaCorte Europea per i Diritti dell’Uomo ha suscitatonell’opinione pubblica, come era ovvio, un vespaiodi polemiche, provocando uno schieramento di fa-vorevoli o contrari. Ciò che non condivido è riteneretale sentenza il proseguimento dell’eterna lotta trareligione e laicità. Discutere mettendo alla base lamotivazione che “l’icona cristiana lede il diritto dellalibertà di fede e religione”, come è stato scritto nel-l’articolo di De Giuseppe, significa non aver centratoil problema. Il Crocefisso fuori dai luoghi sacri dellareligione cristiana è visto come un simbolo chenasce dal contesto religioso, ma che è stato assuntodalla cultura italiana. La presenza del Crocefisso indei luoghi pubblici esprime a tutti i fruitori di quelposto alcuni principi o valori, che sono nati pret-tamentenel contestocristiano,madiseguitosonostati assimilati dalla cultura del nostro Paese.Quando De Giuseppe dice che quella del Crocefissoè “una consuetudine tutta italiana” ha ragione, malo è in quanto aspetto oramai culturale del Paese. Diquesto non ne sono convinto solo io, ma anche unnoto ateo come Massimo Cacciari, che nel 2001spiegava ad un musulmano che non voleva il Cro-cefisso nelle aule scolastiche: “Ma che lei, da mu-sulmano, ignori che quel simbolo significa perdonosenza rappresaglia, amore senza ricompensa, es-sere innalzati nella sconfitta. E che tutto questo,poi, sia stato tradito miliardi di volte dalla cristia-nità… miliardi di volte. Tanto che l’ultimo Papa (Gio-vanni Paolo II) chiede perdono. Ma che tutto questolei non lo dica da musulmano, da fratello musul-mano, questo darà fiato alle peggiori trombe diquesto Paese” (Dalla trasmissione “Porta a porta”,5 novembre 2001). Il Crocefisso presente in deiluoghi pubblici, dunque, ha la funzione di ricordarmiche un giusto è stato condannato ingiustamente,che al di sopra di tutto c’è l’amore, il concetto diprossimo, di perdono, di non violenza e quindi della

pace. Potremmo aggiungere altro, ma rimane ilfatto che questi sono concetti appartenenti alla cul-tura italiana e anche europea pur nascendo in am-bito cristiano. Anche la laica Francia ha come motto“Uguaglianza, Fraternità e Libertà”, sono principipropri e approfonditi dalla cristianità, ma sono statianche assimilati all’interno della cultura francese,tanto da essere scritti in ogni luogo pubblico. Altroaspetto totalmente inesatto nell’articolo di De Giu-seppe è che la corte “è formata da ben 47 membri[…] e ha preso questa decisione alla unanimità”.Prima di tutto i membri della Commissione Europeaper i Diritti dell’Uomo credo siano 41(http://www.coe.int/) e poi la sentenza è stataemanata da 7 giudici: Francoise Tulkens (Belgio,presidente), Vladimiro Zagrebelsky (Italia), IreneuCabral Barreto (Portogallo), Danute Jociene (Litua-nia), Dragoljub Popovic (Serbia), Andras Sajò (Un-gheria), e Isil Karakas (Turchia). La Corte Europeaè stata voluta da grandi personalità politiche comeDe Gasperi, i quali sapevano bene oltre a quello chesostiene De Giuseppe che valori e principi propria-mente religiosi hanno contaminato il nostro co-stume e la nostra cultura; prima di loro giàBenedetto Croce sosteneva che non possiamo nondirci cristiani in Europa; ultimamente anche l’ateoOdifreddi ha dichiarato ciò. Come giustamente hasostenuto lei, direttore Zito, stando a quanto èdetto da De Giuseppe dovremmo indicare, ad

esempio, sui cartelloni stradali il cimitero con unaltro simbolo oppure cambiare quello della “CroceRossa” che si dichiara associazione a-religiosa op-pure quello del pronto soccorso, oppure la croce cheè posta nei luoghi dove sono avvenuti eccidi, ster-mini, uccisioni di guerre e quel luogo ritenuto sacroda tutta la nazione dovrebbe essere simboleggiatoda qualcos’altro. La religione non può essere vis-suta solo nel privato perchéseunosidice laicoesecon il pensiero relativista è disposto ad accettarel’opinionedi tutti,allorasideveaccettareanchechiispira i suoi atteggiamenti a valori e principi reli-giosi.Laicostandoaltermine, indicaproprioquesto.De Giuseppe non può dire in una cultura laica chideve parlare e chi no, non fa altro che affermare inmaniera brutale il suo pensiero, quindi tutto è,meno che laico. Riguardo poi alla questione delConcilio di Quinisesto, è stato convocato da un Im-peratore e non dal Papa, quindi illegittimo e mai ri-conosciuto, tuttavia se De Giuseppe non ci credevenga alla Messa e sentirà dire: “Ecco l’agnello diDio che toglie i peccati del mondo” oppure vedrà lasimbologia dell’agnello dove è conservata l’Eucare-stia, tutta la liturgia pasquale riprende la tematicadell’agnello. Quella del Crocefisso poi non è propriouna consuetudine in quanto la sua presenza nelleaule scolastiche è voluta dalla legge: Articolo 140del Regio Decreto n. 4336 del 15 settembre 1860del Regno di Piemonte e Sardegna; Circolare delMinistero della Pubblica Istruzione n. 68 del 22 no-vembre 1922; Circolare del Ministero della PubblicaIstruzione n. 2134-1867 del 26 maggio 1926; Arti-colo 118 del Regio Decreto n. 965 del 30 aprile1924; Articolo 119 del Regio Decreto n. 1297 del26 aprile 1928. Queste disposizioni sono state sem-pre ritenute valide. “Basta essere un po’ intellet-tualmente onesti…”, ha scritto De Giuseppe, “perriconoscere la veridicità della sentenza sul Croce-fisso”. Io credo che il suo relativismo tanto correttonon sia, visto i tanti argomenti che ha trattatosenza poi conoscerli proprio per bene, per questomi si lasci pensare che la sua penna, più che daquello che lui ritiene “onesto”, è stata forse motivataanche da un po’ di faziosità.

Don Luca De Santis

Il parroco: “Giù le mani dal Crocefisso”“Presente in dei luoghi pubblici, ha la funzione di ricordarmi che un giusto è stato condannato ingiustamente,

che al di sopra di tutto c’è l’amore, il concetto di prossimo, di perdono, di non violenza e quindi della pace”

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2828 attualità 28 novembre/4 dicembre 2009

HaHa per titolo “Dizionario dei sentimenti”ed è il programma televisivo che, daiprimi di novembre, Franco Simone

conduce sul canale Roma Sat (851 di Sky). Il cantau-tore non ha mai nascosto l’attaccamento al Salento, suaterra d’origine. Non stupisce, perciò, che spesso neisuoi programmi parli con affetto della sua gente, com-presi gli artisti, che sempre più numerosi fioriscono inquesto lembo del tacco d’Italia. Per la prossima pun-tata, in onda domenica 29 novembre, dalle 12,30 alle14 (con replica lunedì 30, a partire dalle 23), Simone hainvitato gli Aram Quartet, il gruppo di giovanissimisalentini che hanno trionfato alla prima edizione di “XFactor”. “Credo che siano ancora tutti da scoprire”,afferma Franco Simone, “per la bellezza della loro vo-calità, la padronanza scenica e quella passionalitàtutta mediterranea che mettono in ogni loro presta-zione”. Da parte loro, gliAram Quartet hanno rispostocon entusiasmo all’invito e non ci sarà da stupirsi sedall’incontro nascerà qualche improvvisazione musi-cale inedita. Il programma di Simone, di settimana insettimana, sta conquistando pubblico e critica per la sua

unicità. Si parla con compostezza di tutto, non si urla,non vi compare nessuno che non sappia fare davveroqualcosa, si ascolta molta buona musica, di tutti i ge-neri. Gli ospiti si sono trovati tutti a loro agio. MariellaNava, raffinatissima cantautrice, nel lasciare gli studitelevisivi, ha detto di Simone: “Riempie di entusiasmotutto lo spazio… è una bella scoperta umana ed unariconferma artistica!”. Un altro ospite, il poliedricovocalist Gegè Telesforo, maestro riconosciuto dellaspeciale tecnica vocale detta scat, ha aggiunto: “Nonpartecipavo da anni ad una rubrica televisiva dedi-

cata alla musica così piacevole ed elegante comequella che Franco Simone conduce con la natura-lezza e la competenza di un grande artista”. InfineFausta Vetere, la mitica cantante della Nuova Com-pagnia di Canto Popolare, ha dichiarato: “Nella vocedi Franco sento il mare e le sue origini, la sua bellaterra… Franco è poesia e aristocrazia popolare…”.Tornando agli Aram Quartet, Simone ha dichiarato inpiù occasioni di averli invitati con insistenza al suo pro-gramma. Adesso, finalmente, l’incontro avverrà e, agiudicare dall’entusiasmo della vigilia, c’è da aspettarsiuna grande festa televisiva… tutta salentina! Ricor-diamo che, grazie al favore con cui è stato accolto, “Di-zionario dei sentimenti”, il programma di FrancoSimone, continuerà a godere di una vetrina quotidianadi cinque minuti, inserita tra il telegiornale nazionale equello regionale, ogni giorno alle 19,10, dal lunedì alsabato, dal titolo “Una pagina del dizionario dei senti-menti”. Il canale Roma Sat, oltre che su Sky (851), è vi-sibile in chiaro con una qualunque parabola, in tuttaEuropa, nel bacino del Mediterraneo, fino a diversiPaesi orientali.

SSaranno Goran Bregovic eGiuliano Palma & The Blue-beaters gli ospiti che scalde-

ranno il pubblico dell’XI edizionedell’Alba dei Popoli, l’attesa rassegnaculturale e musicale di Otranto difine anno: il gruppo italiano del co-siddetto ritmo in levare si esibirà lasera del 31 dicembre, mentre l’ar-tista internazionale sarà sul palco delLungomare degli Eroi il 2 gennaio,a partire dalle 20. L’evento, dunque,torna a connotarsi con scelte artisti-che (in particolare con la presenzadel cantante serbo-croato Bregovic)di quelle caratteristiche che ne ave-vano ispirato le origini, con partico-lare attenzione al tema dellatolleranza e del dialogo di culture,

oltre al semplice appuntamento fe-staiolo. “Il calendario ci ha per-messo”, ha sottolineato l’assessoreSalvatore Sindaco, “di massimiz-zare una proposta grazie all’ap-petibile lungo ponte diCapodanno; inoltre, abbiamo in-teso valorizzare il senso stessodel ventennale della caduta delMuro di Berlino, riportando d’at-tualità in questa festa il temadella tolleranza e dell’integra-zione, che ha rappresentato findall’origine il senso proprio del-l’Alba dei Popoli”. Tra gli appunta-menti in cartello ci saranno dueconcerti (uno di gospel ed un se-condo organizzato dall’Associazione“Hydruntum Art” nella Cattedrale).

Giovedì 31 dicembre, oltre al con-certo di Giuliano Palma e della suaband sul palco del Lungomare degliEroi, ci saranno le selezioni musicalicon i Dj Klaus, Sergio Petio edAdriano Belmonte, oltre ad unospettacolo pirotecnico intorno allamezzanotte. Venerdì 1° gennaiosarà il turno dell’esibizione dei babyfenomeni “Tamburellisti diOtranto” dell’Associazione “Musi-cando”, a partire dalle 17, mentrealle 19 suonerà la “Sugar’s Band”,con tributi a Zucchero. Sabato 2 ap-puntamento, come sottolineato, coni suggestivi suoni di Goran Bregovic,dalle 20. Domenica 3 , in Catte-drale, alle 19, “Tam Tam GospelChildren”, concerto gospel con i

maestri Tyna Maria Casalini, Mas-simo Panarese, Clorinda Stefa-nelli, i “Tamburellisti di Otranto”, ilCoro della Cattedrale di Otranto econ la partecipazione straordinariadell’apprezzata jazz vocalist Bar-bara Errico, e dell’attrice CarlaGuido. Mercoledì 6 , per i più pic-coli, la “Festa della Befana”, conintermezzi di giocoleria, spettacoli difuoco e la distribuzione di caramellee dolci. La rassegna si arricchisce diun momento enogastronomico daltitolo “Cibo… non solo sapori”, conun convegno, martedì 29 dicem-bre, dalle 17,30, dal titolo “Enotu-rismo: realtà e prospettive” edegustazione di vini e cibi pugliesi.

Mauro Bortone

Otranto: grandi ospiti all’Alba dei Popoli

Dizionario dei Sentimenti con Franco SimoneNel suo programma su Sky dopo Gegè Telesforo e Fausta Vetere ospiti gli Aram Quartet

FRANCO SIMONE CON GLI ARAM QUARTET

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- il Gallo 28 novembre/4 dicembre 2009la dedica 2929

UnUnriconoscimento forse anche tar-divo, ma certamente doverosoper ciò che ha rappresentato erappresenta tuttora nell’imma-

ginario collettivo popolare poggiardese la figura delpresidente Nino De Santis, l’artefice principe deglianni d’oro dell’Unione Sportiva Poggiardo nel decen-nio 1962-1972. L’occasione è data dal completamentodei recenti lavori di ristrutturazione del campo spor-tivo, che hanno visto tra le altre cose il rifacimento delterreno di gioco, ora in erba sintetica. Così martedì 8dicembre sarà il giorno in cui il vecchio stadio comu-nale verrà ufficialmente intitolato alla memoria del-l’indimenticato Presidente, nel corso di una cerimoniache vedrà la partecipazione dei protagonisti di quellasquadra: i vari Daccico, Tondo, Cannone, Treglia,Guardavaccaro, Verzin sono nomi che i meno gio-vani del paese ricordano e citano a menadito, come sestessero recitando un rosario. Si ritroveranno alle 10,presso il Palazzo della Cultura, dove sarà proiettato undvd contenente immagini e ricordi dell’epoca ed inparticolar modo degli anni in cui il Poggiardo militò inserie D, sfiorando persino la promozione in C in untesta a testa col Brindisi e cimentandosi con realtà benpiù consistenti di una cittadina di 5mila anime, tra lequali Pescara, Barletta, Vasto, Andria, Teramo, Cam-pobasso. Nello stesso Palazzo verrà allestita per alcunigiorni una Mostra con immagini, cimeli e trofei, tra iquali la Coppa Italia Regionale conquistata a spese delManfredonia al termine della stagione 1966-67. Alle12, alla presenza delle autorità, verrà scoperta, sullafacciata d’ingresso dello stadio, una targa che sanciràl’intitolazione dell’impianto alla memoria di Nino DeSantis, fondatore nel 1962 di quella Società che regalòtante gioie (e non solo ai poggiardesi), partendo dallaTerza Categoria e giungendo in soli cinque anni, sottola guida sapiente dell’allenatore Uccio Cillo, a dispu-tare il primo campionato di serie D della sua storia, ri-manendovi sei anni, dal 1967-68 al 1972-73,

praticamente cioè fino alla stagione in cui si conclusein modo tragico ed inatteso l’esperienza terrena diNino De Santis, vittima di una disgrazia aerea: il 30ottobre 1972, al ritorno daMilano insieme alla moglieed alla fidanzata del figlio Paolo (il quale aveva pre-stato giuramento militare qualche giorno prima), il de-stino volle che l’aereo sul quale viaggiavano sischiantasse sulla Murgia barese, a pochi km. dall’ae-roporto di Palese. “Fu quello l’ultimo grande gestod’amore di mio padre verso la famiglia”, ricorda il fi-glio Paolo, “anche perché, per la prima volta in diecianni, mancò all’appuntamento con una partita incasa del Poggiardo per essere presente al mio giura-mento, prima di fermarsi a Pisa per sistemare gli ul-timi dettagli universitari di mia sorella. Conservoancora gelosamente l’intervento del sindaco dell’e-poca, Raffaele Pascarito, il giorno delle esequie, nel

quale emergevano le sue doti di padre e lavoratoreesemplare ed il suo carisma sportivo con il quale riu-sciva a coinvolgere la popolazione al punto tale chela domenica intere famiglie andavano allo stadio perseguire la squadra. Ed il tutto era vissuto come unafesta. Addirittura riusciva a coinvolgere anche gliemigranti che da ogni parte d’Italia e d’Europa man-davano il loro contributo per sostenere una squadrache era divenuta per tutti motivo di vanto ed orgo-glio”. E così, trentasette anni dopo, la nuovaAmmini-strazione Comunale ha voluto dedicare l’intestazionedel campo sportivo a quella personalità che più di ognialtra si è spesa e contraddistinta nella valorizzazionedella locale squadra di calcio e, come ci spiega il neoassessore allo Sport, Fernando Rausa, “l’impegnonon consiste soltanto nell’intitolazione del campo,quanto piuttosto nel raccontare una storia impor-tante per lo sport della nostra città, una storia che hadato lustro a Poggiardo e che è assolutamente meri-toria di essere tramandata con ogni mezzo alle nuovegenerazioni. Questo il motivo della mostra e della di-gitalizzazione di tutto il materiale recuperato, alloscopo di favorirne a chiunque l’accesso in futuro”.Dal prossimo 8 dicembre, dunque, quell’uomo e quelmodello sportivo da lui rappresentato (già in queglianni citato e preso ad esempio anche da realtà delnord) e portato all’apice del successo saranno ricor-dati e lasciati in eredità alle nuove generazioni, colsuggello dell’intitolazione del nuovo campo sportivoaffinché non si dimentichino l’impegno, la passione esoprattutto i valori oramai desueti che venivano vei-colati anche attraverso uno sport come il calcio, chenel suo ultracentenario cammino non ha mancato diraccontare storie di grandi successi dal tragico epilogo,come questa di Nino De Santis o come quelle del“Grande Torino” e del Manchester United, solo appa-rentemente conclusesi con uno schianto aereo, ma difatto consegnate alla leggenda.

Carlo Quaranta

FOTO D’EPOCA: DA SIN. IL CAV. LUIGI SORGE

(CASSIERE), IL PRESIDENTE NINO DE SANTIS,UCCIO CILLO (ALLENATORE) E

RAFFAELE MERICO (DIRIGENTE)

Poggiardo: lo stadio della memoriaIl prossimo 8 dicembre il campo sportivo locale sarà intitolato alla memoria del presidente

Nino De Santis, protagonista degli anni d’oro e tragicamente scomparso in una sciagura aerea

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3030 28 novembre/4 dicembre 2009

IL TUO OROSCOPOARIETE

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VERGINE

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CAPRICORNO

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PESCI

VENERE, MARTE, GIOVE E NET-TUNO IN ASPETTO POSITIVO. OKENERGIA FISICA E BUON UMORE,MA NON PER LA PRIMA DECADE,CHE HA SATURNO CONTRO.

MARTE, VENERE, GIOVE E NET-TUNO IN QUADRATURA NEGATIVA.FORSE VI SENTIRETE STANCHI,DEMOTIVATI E UN PO’ NERVO-SETTI. PAZIENTATE.

LA QUADRATURA DI URANOBLOCCA O INFASTIDISCE SOLO LATERZA DECADE. TUTTI GLI ALTRIPOSSONO GODERE ANCORA DEITRIGONI DI GIOVE E NETTUNO.

LA PRIMA DECADE RESTA UN PO’BLOCCATA DALLA DURA OPPOSI-ZIONE DI PLUTONE E DALLA QUA-DRATURA DI SATURNO. PER GLIALTRI LA VIA È LIBERA.

SATURNO HA INIZIATO A LAVORAREBENEFICAMENTE SULLA PRIMA DE-CADE: È IL MOMENTO DI PROGET-TARE. TUTTI GLI ALTRI ANCORAPROVATI DALL’AZIONE DI GIOVE.

LA QUADRATURA DI VENERE PO-TREBBE PORTARE QUALCHE MALANNODI STAGIONE, SOPRATTUTTO SE QUE-STOSEGNOVICADENELLASESTACASAASTROLOGICA DEL TEMA NATALE.

LA PRIMA DECADE SU DI GIRI PERLA NEGATIVA QUADRATURA DIPLUTONE E SATURNO CONGIUNTO.SATURNO VUOLE CHIAREZZA. GLIALTRI HANNO GIOVE A FAVORE.

PROSEGUE ANCORA LA QUADRA-TURA NEGATIVA E NERVOSA DIMARTE, MA PLUTONE E URANO-SONO A VOSTRO FAVORE. IMPE-GNATEVI.

CONTINUA L’AZIONE COSTRUTTIVADI SATURNO ALLA PRIMA DECADE:PROGETTATE PERCHÉ L’EVENTO È AFAVORE. MARTE REGALA ENERGIAFISICA A TUTTI GLI ALTRI.

IL VOSTRO PIANETA GUIDA (SA-TURNO) È DIVENTATO VOSTRO NE-MICO, MA PER ORA PICCHIA SOLOLA PRIMA DECADE. URANO, IN-VECE, AIUTA MOLTI ALTRI DI VOI.

GIOVE (PIANETA DELLA FOR-TUNA, DELLA GIOIA DI VIVERE,DEL DENARO, ECC.) STA PER FI-NIRE LA SUA CORSA IN CON-GIUNZIONE. FATE UN BILANCIO.

TRA POCHE SETTIMANE GIOVEENTRERÀ NEL SEGNO E VI REGA-LERÀ NEL 2010 NOVITÀ INTE-RESSANTI NEL CAMPO IN CUI VIIMPEGNERETE DI PIÙ.

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la dura ver i tàSALA 2 - 90 POSTI - INGRESSO: 6,50 (RID. 4,50)

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tw i l ight ne w moonSALA 3 - 158 POSTI - INGRESSO: 6,50 (RID. 4,50)

GALLIPOLI - CINEMA ITALIA(Corso Roma 217 - 0833/266940)

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DA VENERDÌ 27 17,30 - 19,30 - 21,30

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NOME E COGNOME:Lidia CaggiulaNATA A: ParabitaVIVI A: ParabitaSEGNO ZOD.: Vergine

la prima cosa che ti salta inmente se parliamo di...

MATRIMONIO: “Per sempre”DIO: “A modo mio”ALCOL: “Solo un pochino, qualchevolta, per sorridere incompagnia, ma senza esagerare!”SIGARETTA: “Ti tradisce senza

che te ne accorgi”IL LAVORO: “Tanta, tanta passione”L’UOMO: “Sincero, presente, premu-

roso... hai visto il film“Ufficiale e gentiluomo?”

LA PRIMA VOLTA:“Non si scorda mai”A LETTO: “... guardola tv prima diaddormentarmi...”LA POLITICA:“Divide”IN CUCINA: “Pochevolte ma creativa”

ALLO STADIO: “Solo una volta per ilLecce in Serie A, non ricordo neanchequando...”LA VACANZA: “Fantastico sulla miamentre organizzo quelle degli altri”IN UN INCUBO: “In auto senza freni”IN UN SOGNO: “In giro per il mondoin... dolce compagnia”

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Il cancro si può prevenire. Edi cancro si guarisce consempre maggiore fre-quenza. È questo il messag-gio del nuovo libro diMelania Rizzoli. Un librodedicato a tutti coloro chesono interessati ad ascol-tare e riconoscere i campa-nelli di allarme che il nostrocorpo ci manda per segnalare un di-sturbo, o una devianza di funziona-mento. L’autrice ci fornisce, per ogniparte del fisico, organo dopo organo,una descrizione generale delle patolo-gie che possono insorgere, con una de-

scrizione dei sintomi, delladiagnosi e della terapia daseguire. Dopo essere stataprotagonista, come paziente ecome medico, di una battagliavittoriosa contro un tumore delsangue, l’autrice condividealtre testimonianze di malat-tie tumorali vissute, e per lamaggior parte superate, da

personaggi noti che non hanno esitatoa rendere pubblico il loro dramma pri-vato. Perché solo parlandone, diquella che ancora viene chiamata lamalattia del secolo, si stimola la pre-venzione medica.

tw i l ight ne w moon

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