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Progetto Migranti: “Migrazione e disagio
psichico in età evolutiva e nell’adulto”
STUDENTI STRANIERI
E
DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO
Antonella Colzani
Alice Lupieri 08/09/2014
LE DIMENSIONI DEL FENOMENO RAPPORTO NAZIONALE ISMU 2012/2013
SECONDA GENERAZIONE PERCENTUALE DI NATI IN ITALIA SUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
NON ITALIANA
08/09/2014
LE DIMENSIONI DEL FENOMENO RAPPORTO NAZIONALE ISMU 2012/2013
ALUNNI ENTRATI PER LA PRIMA VOLTA NEL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO
08/09/2014
BILINGUISMO
Vantaggio o Difficoltà
Soggetto esposto a sistemi linguistici complessi che riguardano la sfera sociale, linguistica, cognitiva ed emotiva (Contento S. 2010; Guasti M.T. 2007) Fenomeno dinamico, con continue modificazioni lunga l’arco di vita Profili individuali nelle competenze collegate a fattori personali “IN CHE MODO E’ BILINGUE?” analisi del tipo di bilinguismo sviluppato dal singolo studente
STUDENTI MIGRANTI
BILINGUISMO SUCCESSIVO: acquisizione della L2 dopo aver acquisito la L1 PRECOCE O TARDIVO: prima o dopo i tre anni UNA LINGUA-UN AMBIENTE: entrambi i genitori parlano una lingua mentre l’ambiente extrafamiliare ne parla un’altra
08/09/2014
08/09/2014
BILINGUISMO
Vantaggio o Difficoltà
VANTAGGIO COGNITIVO (Cummins, 1978)
I soggetti bilingue dimostrano di avere maggiore:
CAPACITA’ META-LINGUISTICA
FLESSIBILITA’ COGNITIVA
CAPACITA’ DI RIFLESSIONE SULLA LINGUA
CAPACITA’ DI ASTRAZIONE
MIGLIORE PERCEZIONE DI INDICI CONCETTUALI
PENSIERO DIVERGENTE
CAPACITA’ COGNITIVA
Maggiore efficienza della CAPACITA’ DI CONTROLLO, cioè nella capacità
di inibire informazioni interferenti e di gestire indicazioni incongruenti
(Martin-Rhee e Bialystok, 2008)
In particolare nella COMPETENZA META-LINGUISTICA (Genesee F.)
Maggiore sensibilità ai bisogni dell’interlocutore
Precoce capacità di adattare la scelta del codice linguistico alla lingua
dell’interlocutore
Maggiore capacità di valutare l’adeguatezza e l’ambiguità del messaggio
08/09/2014
BILINGUISMO
Vantaggio o Difficoltà
APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA nei soggetti monolingue
(Bellocchi e Baraldi, 2010) si fonda su:
1COMPETENZE META-LINGUISTICHE che permettono l’acquisizione della
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA (capacità di manipolare i suoni)
Esempi di compiti per l’Italiano: segmentazione fonemica, fusione fonemica,
elisioni di fonemi iniziali e finali
CONOSCENZA SILLABICA:
emerge intorno ai 4 anni
sviluppo spontaneo della capacità di analisi e sintesi sillabica
CONOSCENZA FONEMICA:
Emerge solo attraverso l’apprendimento formale
L’effetto positivo del bilinguismo sembra legato alla classe frequentata, alla
natura del compito e alle lingue parlate
08/09/2014
BILINGUISMO
Vantaggio o Difficoltà
2 COMPETENZA A LIVELLO DEL LINGUAGGIO ORALE strettamente correlata
all’acquisizione del linguaggio scritto
LESSICO inferiore in ciascuna lingua
Sviluppo strettamente collegato ad esperienze specifiche e risulta
indipendente nelle due lingue (lessico legato all’ambiente familiare e
linguaggio accademico)
Un adeguato sviluppo lessicale in L1 permette prestazioni migliori nell’abilità
di lettura in L2
08/09/2014
BILINGUISMO
Vantaggio o Difficoltà
3 CONCETTUALIZZAZIONE DELLA LINGUA SCRITTA (proprietà
formali fornite dal contesto sociale)
Lingue alfabetiche e non: l’apprendimento di due notazioni grafiche
per rappresentare i suoni aumenta la capacità dei bilingui di porre
attenzione alla corrispondenza suono-segno
Sviluppano prima la consapevolezza che la scrittura è una
rappresentazione convenzionale del significato
“E’ importante che il linguaggio in L1 sia ricco in tutti gli aspetti
lessicali, sintattici e pragmatici, altrimenti anche la L2 rischia
un’analoga povertà per mancanza di elementi cognitivi
di confronto” (De Rosa C., 2012)
08/09/2014
Raymond Queneau: leggete a mente e con accento british
“Oon jornow versaw matzodjornow soola
peattaphormah pawstareoray dee oon howtoboos da
li leenea S veedee oon johvanay dull calloh trop-o-
loongo key portavah oon cappellow cheercondutaw
di oona cordichalla intretch-chee-ha-tah.”
LETTURA: VIA FONOLOGICA
LETTURA Murineddu, Duca, Cornoldi 2006
LETTURA ATTRAVERSO LA VIA FONOLOGICA • Importanti predittori in L1 sono la Consapevolezza fonologica e la conoscenza
della relazione lettera-suono
• I predittori importanti in L1 sono altrettanto significativi nell’apprendimento della
decodifica in L2 (Bellocchi, Genesee, 2012)
L2 ITALIANO Adeguato automatismo della conversione grafema-fonema (non-parole)
Lettura più efficiente delle parole ad alta frequenza
Prestazioni inferiori in correttezza e velocità nella lettura di brani (lessico ridotto
con impossibilità ad anticipare, scarsa conoscenza di strutture sintattiche tipiche della
lingua scritta)
08/09/2014
COMPRENSIONE NELLA LETTURA Bellocchi S., Genesee F., 2012
PREREQUISITI: Capacità di decodifica
Comprensione orale
Conoscenza grammaticale
LETTORI IN L2: Le competenze orali in L1 sono importanti predittori dello sviluppo della
capacità di comprensione del testo scritto in L2
Somiglianze nello sviluppo della capacità di comprensione in L1 e in L2
FATTORI LINGUISTICI rilevanti sono la capacità di decodifica, il vocabolario,
la competenza orale in L2 e la comprensione orale in L2
FATTORI NON LINGUISTICI riguardano la Motivazione, le conoscenze di base,
conoscenza di generi narrativi, strategie finalizzate alla comprensione, lo status
socio-economico
CONOSCENZA LESSICALE E COMPETENZA MORFOSINTATTICA • Lessico specifico
• Microlinguaggi correlati ad una specifica materia
08/09/2014
SCRITTURA
Difficoltà correlate al sistema linguistico di origine:
ANALISI DELL’ERRORE
DISCRIMINAZIONE UDITIVA: suoni mal discriminati possono dare origine ad errori fonologici (Arabo
p/b, f/v, s/z; spagnolo b/v, s/z; cinese p/b, d/t)
Rappresentazioni grafemiche diverse (albanese, spagnolo)
ASPETTI MORFOSINTATTICI (uso di articoli, importanza dei morfemi)
REGOLE STRUTTURALI (maiuscole, separazione tra parole,
punteggiatura, direzione di scrittura)
SCRITTURA IN L2: La struttura linguistica di L1 influenza in modo significativo
l’apprendimento della L2
Apprendimenti facilitati se L1 e L2 hanno lo stesso sistema ortografico
(alfabetico Vs logografico) altrimenti è utile un insegnamento esplicito che
può riguardare la sintonizzazione uditiva, strategie visive, regole strutturali.
08/09/2014
MATEMATICA Murineddu, Duca, Cornoldi 2006
CODICE SIMBOLICO NUMERICO UNIVERSALE
CALCOLO • Procedure e strategie di calcolo diverse
DIFFICOLTÀ DI COMPRENSIONE DEL TESTO DEI PROBLEMI • Linguaggio specifico e tecnico
• Apprendimento delle regole
08/09/2014
08/09/2014
IN SINTESI: gli studenti stranieri cadono nelle richieste legate
alla lettura di materiale significativo e quindi all’aspetto linguistico
ITALIANO PER COMUNICARE
ITALIANO PER STUDIARE
INTERLINGUA E’ una fase dell’apprendimento Vengono mischiate caratteristiche della L1 e della L2 Le strategie osservate sono create partendo dall’esperienza soggettiva Tempi di apprendimento dell’Italiano L2 Abilità comunicative interpersonali di base 1-2 anni BICS basic interpersonal communications skills Competenza linguistica cognitivo-accademica 4-6 anni CALP cognitive academic language proficiency
08/09/2014
FATTORI DI RISCHIO Folgheraiter e Tressoldi 2003
VARIABILI CORRELATE ALLA PRESENZA DI DIFFICOLTÀ
•Numero di anni di permanenza in Italia
•Anni di frequenza scolastica
•Lingua usata nella comunicazione in famiglia
•Ampiezza del vocabolario
ALTRI FATTORI
•Motivazione ad apprendere
•Status socioeconomico della famiglia
•Frequenza irregolare della scuola
•Lingua materna vicino all’italiano
•Conoscenza di più di una lingua
•Livello di scolarizzazione nel paese di provenienza
•Difficoltà scolastiche non dovute alla lingua •Frequenza di corsi di italiano prima della migrazione
DIFFICOLTA’ – DISTURBO Duca, Marineddu, Cornoldi 2010
FATTORI CHE POSSONO INFLUENZARE IL PERCORSO
SCOLASTICO DEI BAMBINI STRANIERI
•Fattori emotivo-motivazionali
•Svantaggio socio-culturale
– Opportunità e sicurezze offerte al bambino
– Risorse culturali e intellettuali delle stimolazioni proposte
– Sensibilità e aspettative rispetto all’apprendimento e all’istruzione
– Inserimento del bambino e della famiglia nella società
•Differenze tra sistemi educativi
– Modo di concepire la scuola e l’educazione
– Regole e punti di riferimento
– Organizzazione del tempo e degli spazi
– Modalità di insegnamento e di valutazione
•Apprendimento di una seconda lingua
– Livello comunicativo
– Alfabetizzazione
– Uso scolastico 08/09/2014
08/09/2014
DIFFICOLTA’ – DISTURBO (PARCC DSA 2011)
Documento d’intesa di aggiornamento e revisione della Consensus Conference
(2011)
Per soggetti immigrati, adottati o appartenenti a minoranze etniche/linguistiche evidenzia
l’importanza di un’ ANAMNESI approfondita:
•Lingua madre
•Altre lingue conosciute/parlate
•Nazione di provenienza
•Livello culturale della famiglia
•Tempo di residenza in Italia dei genitori e del bambino
•Lingua parlata in famiglia
•Durata della frequenza della scuola
•Sistema di scrittura inizialmente appreso
•Presenza di difficoltà fonologiche in lingua madre
•Familiarità per difficoltà di linguaggio orale o scritto
•Confronto delle competenze con altri membri della famiglia
•Periodo di prima esposizione sistematica alla lingua italiana
•Differenze nel sistema fonetico della lingua madre rispetto all’italiano
08/09/2014
DIFFICOLTA’ – DISTURBO (De Rosa C., 2012)
• Ritardo significativo rispetto a coetanei bilingui
• Limitata risposta all’intervento didattico mirato
• Impatto della migrazione sul nucleo familiare e sul bambino
• Progetto migratorio
• Fattori sociolinguistici (status sociale della lingua madre)
• Sistema educativo del Paese di origine
PREDITTORI DI DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
• Difficoltà nella decodifica fonologica
• Difficoltà metafonologiche
• Specificità degli errori ortografici
• Differenze tra la comprensione orale e nella lettura
DIFFICOLTA’ – DISTURBO Consensus Conference 2010
DSA
“Disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità,
lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale”
“I fattori ambientali si intrecciano con quelli neurobiologici e
contribuiscono a determinare il fenotipo del disturbo”
PRINCIPALE CRITERIO DIAGNOSTICO DI INCLUSIONE
DISCREPANZA
08/09/2014
08/09/2014
DSA
• Dislessia:“Specifica e significativa compromissione nello sviluppo della , non dovuta a ritardo mentale, problemi visivi e situazione scolastica.”
• Disortografia: “Specifica compromissione nello sviluppo delle capacità di
della scrittura”
• Disgrafia:“Disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta con difficoltà a riprodurre il
, sia alfabetico, sia numerico.”
• Discalculia: “Specifica compromissione delle , in assenza di ritardi cognitivi o
inadeguata istruzione scolastica.”
08/09/2014
DIFFICOLTA’ O DISTURBO
1. “È una variazione normale del rendimento scolastico?”, è cioè un momento transitorio di difficoltà di apprendimento o va considerato come una variazione del normale percorso evolutivo?
2. “Quale è il grado di compromissione rispetto all’età?” in modo da stabilirne la gravità e il cambiamento delle caratteristiche del disturbo
3. “Sono state attivate diverse modalità di insegnamento?”, dato che queste abilità devono essere insegnate ed apprese è rilevante la situazione scolastica e familiare
4. “Quale può essere la causa delle difficoltà?”
Considerazioni utili per rispondere:
1. Compromissione significativa dell’abilità scolastica;
2. Compromissione specifica;
3. Presente durante i primi anni di scolarizzazione;
4. Non devono essere presenti fattori esterni (assenze frequenti, mancanza di aiuto a casa, cambi di insegnante) anche se generalmente non producono le prestazioni dei DSA;
5. Esclusi difetti della vista e dell’udito
DOMANDE
08/09/2014
DSA: DISLESSIA-DISORTOGRAFIA
Difficoltà di decodifica All’inizio:
– Difficoltà a ricordare l’alfabeto – Riconoscere le lettere – Rime – Analisi del suono
In seguito: – Omissioni, sostituzioni, distorsioni o addizioni di parole o parti di parole – Lentezza nella lettura – False partenze, lunghe esitazioni, perdita della riga di lettura e stile inaccurato – Inversioni di parole nelle frasi o di lettere all’interno delle parole
Difficoltà di compitazione: isolare uditivamente i singoli fonemi che compongono la parola
e selezionare i corrispondenti grafemi
Difficoltà di comprensione:
– Incapacità a ricordare le cose lette – Incapacità a trarre conclusioni o inferenze – Uso di conoscenze di carattere generale piuttosto che di informazioni lette
Difficoltà associate: – Disturbi dell’eloquio e del linguaggio prima dell’ingresso nella scuola – Difficoltà nell’elaborazione uditiva e nella memoria sequenziale uditiva – Difficoltà di attenzione – Disturbi emotivi e/o comportamentali – Scarsa autostima e problemi di adattamento scolastico
08/09/2014
DSA: DISGRAFIA
Posizione e prensione – Scrittura irregolare: la mano fatica a scorrere e l’impugnatura è scorretta – Posizione del corpo: in particolare di entrambe le braccia e del busto
Orientamento nello spazio grafico – Mancanza di riferimenti: margini, spazi tra grafemi e parole, riga
Pressione sul foglio – Alterazione in eccesso o in difetto del tono muscolare
Direzione del gesto grafico – Inversione della direzionalità
Produzione e riproduzioni grafiche – Di figure geometriche, nel disegno, riproduzione di oggetti e copia di immagini
Esecuzione di copie – Per scarsa coordinazione oculomanuale: difficoltà con le parole e le frasi, soprattutto dalla lavagna
Dimensioni dei grafemi – Alternanza di micro e macro dimensioni
Unione dei grafemi – Per mancanza di fluidità del gesto la legatura è inadeguata
Ritmo grafico – Velocità eccessiva o estrema lentezza, movimenti a scatti con frequenti interruzioni
08/09/2014
DSA: DISCALCULIA
SISTEMA DEI NUMERI Linea dei numeri
• Apprendere i nomi e la corretta sequenza
• Differenze tra conteggio in avanti e in dietro
• Abilità di memoria a breve e a lungo termine
• Abilità attentive
Transcodifica numerica
• Elementi lessicali (1-9, decine, 11-16, cento, mila)
• Valore posizionale espresso in parole ma non in cifre (3cento43) e viceversa (“0”)
• Errori lessicali e sintattici nelle prove di lettura, scrittura e ripetizione
Codifica semantica dei numeri
• Rappresentazione mentale della quantità
SISTEMA DEL CALCOLO Calcolo mentale
• Fatti aritmetici
• Memoria verbale
• Memoria associativa tramite strategie
Calcolo scritto
• Selezione dell’algoritmo: riconoscimento del segno algebrico e della procedura associata
• Procedure di calcolo: in particolare abilità spazio-temporali e regole procedurali
• Esecuzione del calcolo: sotto-operazioni mentali
• Monitoraggio delle procedure: capacità di controllare la prestazione e di riconoscere l’errore
08/09/2014
DSA: INVIO
Elementari Entro la 2° per la prima valutazione
della letto-scrittura • Assenza di lettura sillabica alla fine della 1°
• Estrema lentezza che compromette la comprensione durante la 2°
• Anticipazioni eccessive che compromettono la comprensione (da valutare)
• Errori fonologici e difficoltà metafonologiche persistenti
Dopo la 3° per la valutazione di letto-scrittura
• Difficoltà di comprensione per l’aumentare della complessità della richiesta
• Lettura ad alta voce non globale per la maggior parte delle parole
Dopo la 3° per la valutazione delle abilità matematiche
• Comprendere e nominare i termini e le operazioni
• Riconoscere i numeri e i segni algebrici
• Copiare correttamente, prestiti, riporti
• Contare oggetti, aprrendere tabelline, conteggio inverso
Medie Inizio 1° media DSA non segnalati • Lettura stentata
• Comprensione minima
• Calcoli con le dita
• Disgrafia con associata disortografia (spesso assente se può scrivere al computer)
Dalla 2° media